Espandi Indice
Legislatura XI - Commissione I - Resoconto del 30/11/2022 pomeridiano

     

     

    Resoconto integrale n. 34

    Seduta del 30 11 2022

     

    Il giorno 30 novembre 2022 alle ore 13,30 è convocata, con nota prot. n. PG.2022.29145 del 25/11/2022, presso la sede dell’Assemblea legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50, la Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali in seduta congiunta con la Commissione Politiche economiche in modalità “mista”, cioè con la presenza in sede dei Vicepresidenti Sabattini e Bargi e dei seguenti membri per Gruppo assembleare: Bessi, Marchetti F, Montalti (PD); Amico (ERCEP), Catellani, Facci, Occhi, Pelloni, (Lega); Evangelisti M. Tagliaferri G.(FDI), Piccinini (M5S); Castaldini (FI) nonché degli altri partecipanti in via telematica in applicazione dell’art. 124, comma 4 bis del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e della delibera dell’Ufficio di Presidenza 26 maggio 2022, n. 26 (Disposizioni per lo svolgimento in modalità telematica o mista delle sedute delle Commissioni assembleari).

     

     

    Partecipano alla seduta i consiglieri:

     

    Cognome e nome

    Qualifica

    Gruppo

    Voto

     

    POMPIGNOLI Massimiliano

    Presidente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    4

    presente

    BARGI Stefano

    Vicepresidente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    4

    presente

    SABATTINI Luca

    Vicepresidente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    8

    presente

    AMICO Federico Alessandro

    Componente

    Emilia-Romagna coraggiosa, ecologista, progressista

    2

    presente

    BESSI Gianni

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    7

    presente

    BONDAVALLI Stefania

    Componente

    Bonaccini Presidente

    3

    presente

    CASTALDINI Valentina

    Componente

    Forza Italia – Berlusconi per Borgonzoni

    1

    presente

    CATELLANI Maura

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    COSTI Palma

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    2

    assente

    EVANGELISTI Marta

    Componente

    Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

    1

    presente

    FABBRI Marco

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    2

    presente

    FACCI Michele

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    GERACE Pasquale

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    GIBERTONI Giulia

    Componente

    Gruppo Misto

    1

    assente

    MARCHETTI Daniele

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    assente

    MARCHETTI Francesca

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    MASTACCHI Marco

    Componente

    RETE CIVICA Progetto Emilia-Romagna

    1

    presente

    MONTALTI Lia

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    OCCHI Emiliano

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    PELLONI Simone

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    presente

    PICCININI Silvia

    Componente

    Movimento 5 Stelle

    1

    presente

    PILLATI Marilena

    Componente

    Partito Democratico Bonaccini Presidente

    1

    presente

    RANCAN Matteo

    Componente

    Lega Salvini Emilia-Romagna

    1

    assente

    TAGLIAFERRI Giancarlo

    Componente

    Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni

    2

    presente

    ZAMBONI Silvia

    Componente

    Europa Verde

    1

    assente


    DEREGISTRAZIONE CON CORREZIONI APPORTATE AL FINE DELLA MERA COMPRENSIONE DEL TESTO

     

    -     Coordinamento tra le Commissioni assembleari I e II, relativamente all'approfondimento delle azioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): governance e attuazione sul territorio dell'Emilia-Romagna.

     

    - Informativa di Cassa depositi e prestiti in merito alle attività di advisory agli Enti Locali relativamente al PNRR

     

    Presidente POMPIGNOLI. Buon pomeriggio a tutti.

    Oggi sarà una giornata particolarmente intensa, perché dopo abbiamo il bilancio.

    Partiamo con i lavori della Commissione congiunta.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Partiamo, esattamente, con il famoso coordinamento delle Commissioni assembleari I e II ‒ al mio fianco c’è il presidente Delmonte per la Commissione II ‒ relativamente all’approfondimento delle azioni previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

    Oggi abbiamo un’informativa di Cassa depositi e prestiti. Introdurrà l’argomento la presidente di questo coordinamento, che è la consigliera Castaldini.

    Iniziamo, però, con gli appelli per avere la Commissione ben presente.

    Inizio l’appello per la Commissione I

    Bargi e Sabattini, i due vicepresidenti, sono presenti in sala.

    Avevo visto anche Amico Federico presente.

    Bessi Gianni, presente in sala.

    Bondavalli Stefania pare sia in collegamento.

     

    Consigliera BONDAVALLI. Presente.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Buongiorno.

    Castaldini Valentina, presente in sala.

    Catellani Maura, presente in sala.

    Costi Palma oggi è sostituita dal consigliere Daffadà, che dovrebbe essere collegato. Buongiorno, consigliere.

    Evangelisti Marta, presente in sala.

    Fabbri Marco.

     

    Consigliere FABBRI. Buon pomeriggio.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Buon pomeriggio.

    Facci Michele.

    Gerace Pasquale.

    Gibertoni Giulia.

    Marchetti Daniele.

    Marchetti Francesca, presente in sala.

    Mastacchi Marco.

    Montalti Lia, presente in sala.

    Occhi Emiliano.

    Pelloni Simone.

    Piccinini Silvia.

    Pillati Marilena.

    Rancan Matteo.

    Tagliaferri Giancarlo, presente in sala.

    Zamboni Silvia.

    Passo la parola al presidente Delmonte per l’appello della Commissione II.

     

    Consigliere DELMONTE. Grazie, presidente Pompignoli.

    Intanto approfitto per ringraziare della presenza la dottoressa Sonia Bonanno e il dottor Righetti, direttore di ART-ER. Ringrazio per la presenza qui nella nostra Commissione per seguire i nostri lavori.

    Faccio l’appello, ovviamente, solo per le persone non risultate presenti nella Commissione I. Ripeterò solo quelli che non hanno risposto “presente”.

    Rontini Manuela, presidente della Commissione II.

     

    Consigliera RONTINI. Buongiorno. Presente.

     

    DELMONTE. Buongiorno, presidente.

    Bulbi Massimo, presente.

    Cuoghi Luca, presente.

    Facci Michele

    Gibertoni Giulia.

    Liverani Andrea.

    Mastacchi Marco.

    Montevecchi Matteo.

     

    Consigliere MONTEVECCHI. Presente.

     

    DELMONTE. Buon pomeriggio.

    Mori Roberta.

    Occhi Emiliano.

    Piccinini Silvia.

    Pigoni Giulia.

    Rainieri Fabio.

    Rancan Matteo.

    Rossi Nadia, presente in sala.

    Zamboni Silvia.

    Segnalo solo che la consigliera Pillati, già presente per la Commissione I, sostituisce Costi Palma nella nostra Commissione.

    È presente anche la consigliera Marcella Zappaterra, che lo ha segnalato all’interno della chat del programma.

    Passo la parola al presidente Pompignoli.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie.

    Come vi dicevo in premessa, oggi partiamo con la Commissione di coordinamento PNRR, relativamente all’informativa di Cassa depositi e prestiti.

    Chiamerei la consigliera Castaldini, che è il presidente di questo coordinamento, per introdurre l’argomento.

    Ringrazio già della presenza le dottoresse Daniela Agostini e Silvia De Paola proprio per Cassa depositi e prestiti.

    Prego, consigliera Castaldini.

    È presente anche la consigliera Bondavalli.

     

    Consigliera CASTALDINI. Grazie, presidente.

    Ringrazio come coordinatrice di questa Commissione. Ringrazio anche la presidente Rontini, che oggi non poteva essere presente ed è giustificata, per aver accolto questa mia proposta.

    Ho voluto fortemente questa Commissione dopo aver ascoltato Cassa depositi e prestiti nel convegno organizzato dall’Assemblea legislativa sul PNRR.

    Cassa depositi e prestiti svolge un’attività essenziale per la gestione finanziaria degli Enti locali, in particolare dei Comuni, con grande tempestività, così come mi è stato detto da molti sindaci, anche del nostro territorio, dell’Emilia-Romagna. Credo sia uno strumento fondamentale, assolutamente da conoscere. In questa Commissione, in particolare, in accordo con i due presidenti, abbiamo inviato questa convocazione, con il link dello streaming, così da poter ascoltare la relazione di Cassa depositi e prestiti.

    Il tema riguarderà l’approfondimento delle azioni previste, in particolare l’informativa di Cassa depositi e prestiti in merito all’attività di advisory agli Enti locali relativamente al PNRR. Dopo ci sarà un mio intervento. In realtà, credo che il loro contributo possa essere fondamentale, soprattutto in un momento come questo e dopo una prima parte di fondi PNRR. Soprattutto, nel mio intervento ci sarà il resoconto di una missione importante che c’è stata a Bruxelles insieme ai miei colleghi e anche un monitoraggio che la Regione Emilia-Romagna ha attuato. Secondo me, è uno strumento molto importante da consegnare al Governo, ma anche a voi, per la vostra attività.

    Grazie.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie.

    Non so chi voglia partire per l’audizione.

    Intanto, segnalo la presenza del consigliere Facci e del consigliere Pelloni.

     

    Dottoressa AGOSTINI, responsabile sviluppo Enti locali per Cassa depositi e prestiti. Buon pomeriggio a tutti.

    Sono Daniela Agostini. In ambito advisory, sono responsabile dello sviluppo degli Enti locali per Cassa depositi e prestiti. Grazie, innanzitutto, per l’invito.

    Entriamo subito nel vivo, per rappresentare quello che abbiamo fatto e stiamo facendo a supporto dell’accelerazione degli investimenti, in particolare proprio degli investimenti che ricadono nel PNRR.

    Come sappiamo tutti, il PNRR è un documento ampio, è un piano di investimenti di ripresa, che consta di oltre 197 misure di investimento, su cui adesso tutti i territori sono chiamati a confrontarsi. È ripartito al suo interno in sei missioni prioritarie, sulle quali abbiamo avviato nel corso del tempo un supporto per l’accelerazione degli investimenti stessi.

    Da dove nasce il confronto di oggi? Innanzitutto, qui abbiamo un tema prioritario, che è quello delle missioni del PNRR, che prevedono, a conclusione di tutto il percorso e man mano nel corso degli anni, il raggiungimento di target e di milestone di performance, il raggiungimento degli investimenti.

    Come abbiamo visto, per il nostro territorio e il vostro territorio, quello della regione Emilia-Romagna, si prevede, almeno in quattro missioni, l’attuazione di cinque progetti significativi per il territorio stesso, perché sono progetti di investimento superiori ai 100 milioni di euro. In particolare, abbiamo le due tramvie, la linea verde e la linea rossa, per la prima tramviaria di Bologna; abbiamo gli interventi sulla banda ultra-larga e poi abbiamo il potenziamento delle strutture di ricerca e sviluppo nell’ambito della missione 1, quindi, i Campioni nazionali di ricerca e sviluppo, e il Green Port, con il porto di Ravenna.

    Cosa sta accadendo nell’ambito del PNRR e come ci siamo messi al servizio del territorio, degli Enti locali e, in primis, anche delle Amministrazioni centrali? Nel corso del tempo, lavorando al fianco, prima delle Amministrazioni per lo sviluppo di progetti specifici e poi, man mano, con la nascita del PNRR, accompagnando il percorso di messa a terra del programma stesso, abbiamo visto che era necessario portare a fattor comune la specializzazione che, come Cassa, stavamo ormai avendo nell’arco degli anni a supporto degli Enti; quindi, le nostre competenze in ambito di rigenerazione urbana, in ambito di risorse naturali e ambiente, in ambito di trasporti, infrastrutture sociali e digitalizzazione, e contestualmente tarare, investire, focalizzare questo supporto sia, su iniziative a favore delle Amministrazioni centrali, cioè dei Ministeri che gestiscono i programmi del PNRR e le missioni, sia, in maniera puntuale e specifica, a cascata, a favore degli Enti attuatori, cioè a favore dell’attuazione di specifici progetti, con target diretto a favore delle Regioni, grandi Città Metropolitane, Comuni e altri Enti locali.

    Questo è un percorso che ci ha visto partire da prima dell’avvento, della definizione, della scrittura del PNRR, ovvero, nella fase antecedente, fino al 2019, quando l’advisory ai nostri servizi di consulenza, collegati direttamente ai finanziamenti, al supporto che viene dato attraverso il sostegno finanziario agli Enti locali, veniva dato a favore degli Enti concentrandosi su progetti specifici. Abbiamo, quindi, interventi a favore dei direttori lavori e supporti tecnico-amministrativi, a favore della realizzazione degli investimenti, nei campi, in particolar modo, dell’edilizia sociale e del trasporto pubblico.

    Una linea di intervento e di supporto che già da allora, già dal 2019, ha preso man mano corpo è il supporto alla strutturazione finanziaria, in particolare proprio ai PPP, questo proprio perché il Partenariato Pubblico-Privato è una tipologia di strumento che trova difficoltà di attuazione, che concretamente non è entrata neanche nella programmazione comunitaria della politica di coesione, sta entrando oggi in punta di piedi nel PNRR. È uno strumento efficace o che può trovare efficacia di attuazione per gli investimenti, soprattutto a fronte di una complessità dell’investimento e della difficoltà del pubblico di intervenire in autonomia.

    Chiaramente, questo nostro operato si è andato man mano focalizzando quando, dal 2021 in poi, ha cominciato a delinearsi il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Come siamo stati chiamati come Cassa? Siamo stati chiamati, innanzitutto, a dare supporto a una serie di proposte progettuali che, poi, sarebbero potute entrare nell’ambito del PNRR, quindi, al fianco delle Amministrazioni centrali e titolari per finalizzare, rendere quanto più coerenti possibili alcune delle proposte che sono entrate nel PNRR. In secondo luogo, supportando le Amministrazioni nella valutazione delle analisi progettuali, quindi, delle proposte che venivano presentate.

    Da ultimo, abbiamo lavorato, in particolar modo per la missione 2 e per la missione 6, quindi, trasporti e salute, all’analisi e al perfezionamento di alcune componenti, quindi, alla strutturazione delle missioni.

    Dal momento in cui il PNRR è partito, siamo passati a supportare la fase implementativa. Vedremo, adesso, come. Siamo al fianco delle Amministrazioni centrali, per quello che è previsto dalla norma, a legislazione vigente, attraverso tre grandi gambe d’investimento, tre grandi supporti. Un supporto è quello finanziario: da un lato, la strutturazione finanziaria degli investimenti, ma fondamentalmente e principalmente, come è accaduto per il Ministero della cultura, la gestione dei bandi, di quello che noi chiamiamo internamente mandate management, ovvero la gestione end to end di un bando, dal momento in cui viene predisposto, la presentazione delle domande, l’uso di una piattaforma, la valutazione delle stesse e la definizione e l’assegnazione delle risorse agli Enti attuatori.

    Una seconda gamba, quella che oggi in qualche modo rappresentiamo, è l’advisory, ovvero l’assistenza tecnica, la consulenza strategica e tecnica alle Amministrazioni centrali e titolari per l’efficace realizzazione degli investimenti. Anzi, la norma dice “per l’accelerazione degli investimenti”. Vedremo, adesso, con chi stiamo lavorando e come stiamo lavorando.

    La terza gamba, quella che stiamo mettendo in piedi, che si è avviata sin dall’inizio e che man mano prosegue, è quella del monitoraggio e della valutazione per accompagnare le Amministrazioni titolari e poi, a valle, anche gli Enti locali nella valutazione dell’impatto del PNRR. Questo serve sia per un discorso di messa a fattor comune rispetto alla performance review, necessaria all’analisi di risultato, ma, soprattutto, per valutare proprio l’impatto degli investimenti sul territorio.

    Come effettivamente stiamo dando supporto? Se mettiamo a matrice le Amministrazioni che possono beneficiare del nostro supporto, cioè le Amministrazioni centrali e titolari, con il classico ciclo di vita di un programma, come il Programma nazionale di ripresa e resilienza, noi accompagniamo le Amministrazioni lungo tutto il ciclo di vita del programma stesso, dalla definizione delle misure fino all’individuazione e selezione degli interventi e all’attuazione con il monitoraggio degli stessi. È una classica attività non di assistenza tecnica, intesa come ‒ brutto a dirsi, perdonatemi ‒ il body rental, ovvero delle persone che si affiancano e svolgono in nome e per conto delle Amministrazioni le attività, l’assistenza “classica” o, comunque, nella sua deviazione, così come è andata nel corso degli anni, ma è un tipo di supporto che affianca consulenze specialistiche per colmare quei gap di competenze, gap infrastrutturali, rispetto agli investimenti.

    Quali sono i nostri driver, come ci muoviamo? Sicuramente con delle competenze distintive su degli ambiti specifici, che poi ricadono nelle missioni: le infrastrutture sociali, le infrastrutture di trasporto, l’ambiente, tutta la parte di Green Port, trasporti sostenibili, la rigenerazione urbana, la sanità, la salute. Tutti gli investimenti per i quali noi abbiamo competenze, abbiamo sviluppato nel corso degli anni dei centri di competenza, che possono affiancare sia le Amministrazioni centrali che locali nella pianificazione degli investimenti, ma anche nella successiva attuazione e nel successivo monitoraggio.

    Abbiamo sviluppato nel corso del tempo e messo a disposizione un’esperienza nella gestione dei bandi. Stiamo facendo un percorso soprattutto a livello centrale, perché sono le Amministrazioni centrali, come ben sappiamo, ad essere titolari delle missioni e ad assegnare le risorse. Possiamo affiancare queste Amministrazioni, congiuntamente a quello che fa anche Invitalia, nella gestione del bando, quindi, in tutto il processo che dovrà portare all’assegnazione delle risorse. Questo è un processo che abbiamo fatto in particolar modo con il Ministero della cultura per il bando borghi, giardini, tutte le iniziative in ambito MIC, che seguiamo in prima linea.

    Abbiamo una forte conoscenza in ambito di VPP. Ci siamo confrontati con le Amministrazioni centrali e stiamo, per esempio, seguendo una delle iniziative, delle misure che riguarda il PNRR, sotto il cappello della ricerca, per l’affiancamento ai diciotto progetti vincitori per la costituzione del PPP, anche se un PPP di forma più allargata, non un PPP tradizionale, ma è, comunque, un Partenariato Pubblico-Privato. Nel contempo, abbiamo stipulato un accordo con il Dipartimento della Programmazione economica per il supporto e l’affiancamento per la predisposizione di linee guida a supporto dei proponenti sugli strumenti di efficacia per l’attuazione del PPP.

    Abbiamo una profonda conoscenza degli Enti locali, chiaramente, con cui lavoriamo da sempre in affiancamento per la messa a disposizione, il coinvolgimento e la resa di particolari strumenti finanziari. Oggi anche noi ci stiamo muovendo, insieme alla nostra rete commerciale, proprio per affiancare gli Enti, incontrarli, capire i fabbisogni e individuare le modalità migliori di supporto.

    Per poter dare consulenza alle Amministrazioni centrali e locali, ci siamo strutturati potenziando i nostri centri di competenza in ambito advisory. In particolar modo, abbiamo dimensionato il nostro effort potenziando le competenze tecnico-specialistiche, sia quelle puntuali, quindi le competenze in ambito salute e sanità, in ambito trasporti sostenibili, in ambito rigenerazione urbana, piuttosto che anche competenze in ambito di fondi strutturali, politica di coesione e competenze economico-amministrative.

    Oggi ci muoviamo con un modello che prevede anche il coinvolgimento di consulenti specialistici che affiancano il nostro personale e che consentono, quindi, di rispondere alle varie esigenze che ci vengono rappresentate, in particolar modo dal centro.

    Come facciamo ad operare? Un piccolo passo indietro va fatto per ricordarci perché oggi siamo qui, in qualche modo, e perché stiamo lavorando sul PNRR. Il cosiddetto “Decreto Semplificazione”, il decreto n. 77/2021, agli articoli 6 e 9, in particolar modo, prevede il supporto delle società a partecipazione pubblica con un coinvolgimento diretto per l’accelerazione degli investimenti. Questo è il cappello normativo che ci ha consentito di affacciarci sul mondo del PNRR, di affacciarci con le Amministrazioni centrali, sotto la regia del Ministero dell’economia e delle finanze, per iniziare un affiancamento strategico e tecnico a supporto del raggiungimento degli obiettivi del PNRR stesso.

    Le attività, che vengono chiamate “attività di assistenza tecnica”, sono attività di supporto ‒ che adesso vedremo ‒ sia di carattere più ampio (PMO, gestione dell’insieme delle misure, definizione dei documenti tipologici) sia attività più puntuali di supporto sulla definizione dei cronoprogrammi, sulla verifica delle milestones, sull’individuazione delle criticità, e così via, a livello sia di misura all’interno della missione che, in alcuni casi specifici, a livello di progetto. Adesso vi farò vedere come.

    Il cappello nel quale ci muoviamo è, quindi, quello dell’accordo quadro del MEF. A valle della norma, abbiamo stipulato un accordo quadro con il Ministero dell’economia e delle finanze, sulla base del quale il Ministero dell’economia e delle finanze mette a disposizione il supporto di Cassa alle Amministrazioni centrali titolari degli interventi, titolari delle missioni. Questo significa che abbiamo avviato un percorso di incontri e negoziazioni con le Amministrazioni centrali. Parliamo dei primi mesi del 2022. Il nostro primo atto, convenzione (tecnicamente si chiama “Piano di attività”) con le Amministrazioni centrali è stato firmato nel mese di aprile 2022. Quindi, in qualche modo, anche noi siamo entrati ‒ diciamo così ‒ giovani in questo momento storico, proprio con l’accelerazione che ha avuto il PNRR. Sulla base di questo accordo, le Amministrazioni centrali esprimono un loro fabbisogno, al quale noi rispondiamo definendo una serie di attività di supporto, che vengono, poi, erogate a favore dell’Amministrazione centrale e pagate direttamente dal Ministero dell’economia e delle finanze, sul Programma Operativo Complementare.

    Come voi tutti ben sapete, nella logica di una governance complessiva, accanto alla governance del nostro accordo (ovvero, tavoli che sono stati istituiti dal Ministero dell’economia e delle finanze per comprendere l’andamento dell’assistenza, ma comprendere anche come tutti gli altri soggetti sul territorio chiamati ad attuare gli investimenti stanno, eventualmente, realizzando, promuovendo azioni di assistenza) il nostro operato si muove poi tecnicamente sotto le due circolari della Ragioneria generale che ci guidano day by day, giorno dopo giorno. La prima è la circolare n. 4 e la seconda è la n. 6. La n. 4 consente ai soggetti attuatori o, meglio, a chi gestisce gli investimenti del PNRR di poter usufruire di attività di supporto tecnico-specifico puntuali, non, però, classificabili come “assistenza tecnica”. Parliamo, quindi, di attività relative, per esempio, agli incarichi di progettazione, ai collaudi, alle indagini geologiche e sismiche, a tutte quelle attività che affiancano e supportano il RUP nel perseguimento del proprio operato. Queste attività possono essere spesate direttamente nell’ambito dell’investimento. Non è un’attività pura di assistenza tecnica, ma è, per singolo investimento, un supporto specifico, puntuale, per la realizzazione dell’investimento stesso rispetto alle procedure che devono essere attuate.

    La circolare n. 6, invece, riprende l’accordo, presentandolo a tutti i territori, a tutti gli Enti, e ricorda che, sulla base di questo accordo, le Amministrazioni centrali stipulano delle convenzioni con Cassa depositi e prestiti per un supporto specifico di assistenza tecnico-strategica ed operativa e, a loro volta, ricorda, secondo l’articolo 10, che anche le Amministrazioni che hanno dotazioni di risorse proprie possono, nel caso, avvalersi di Cassa in maniera diretta.

    Noi abbiamo, quindi, rispetto al quadro normativo, due grandi gambe di attuazione. Da un lato, l’accordo sottoscritto con il MEF, che ci abilita a lavorare direttamente con le Amministrazioni centrali, previa individuazione di un fabbisogno e rispondenza, quindi, da quel fabbisogno, di una serie di attività che vengono codificate in uno strumento che si chiama “Piano di attività”.

    Cosa facciamo? Ogni anno, secondo l’accordo, noi stipuliamo un Piano delle attività con le Amministrazioni centrali titolari delle missioni. Le Amministrazioni titolari esprimono un fabbisogno sia centrale sia territoriale: chiedono ai territori, a loro volta, quali siano i fabbisogni dei territori; effettuano un’analisi-scrematura e un’analisi puntuale di tutti i fabbisogni e ci investono, a quel punto, di una richiesta di supporto. Cassa opera insieme, in quel caso, ad Invitalia. Incontriamo le Amministrazioni, definiamo congiuntamente chi fa che cosa, come operiamo, chi interviene su un ambito piuttosto che su un altro. In questo modo, interveniamo definendo quello che si chiama “Piano delle attività”. Noi, quindi, per ogni Amministrazione centrale, abbiamo stipulato un Piano delle attività. In alcuni di questi Piani è previsto, poi, un supporto diretto anche agli Enti attuatori.

    Questi interventi diretti sono individuati dalle Amministrazioni centrali, fino ad oggi, sulla base della significatività, della criticità, dell’importanza del progetto stesso.

    Una piccola nota a margine. Questi Piani delle attività sono negoziati ogni anno. Noi adesso stiamo riavviando le attività con le Amministrazioni centrali per rivedere quali saranno i fabbisogni del 2023. In tal senso, le Amministrazioni territoriali, gli Enti locali, possono a loro volta far presente alle Amministrazioni centrali competenti per missione i propri fabbisogni.

    La seconda linea di intervento, quella che cade direttamente rispetto a qualunque altro soggetto titolare di investimento, è la possibilità che ci dà l’articolo 10 di essere chiamati direttamente qualora queste Amministrazioni abbiano la possibilità, con risorse proprie, di riconoscere il coinvolgimento di Cassa. Vengono stipulate delle convenzioni, che sono normativamente allineate all’accordo quadro. Quindi, si riprendono tutti i dettami dell’accordo quadro stipulato con il MEF, sia in termini di figure professionali che di macro-attività, che di successivo pricing del nostro servizio. In questo caso, però, non veniamo pagati direttamente dal MEF, ma veniamo pagati dalle Amministrazioni che ci richiamano per un supporto specifico. Ad oggi non siamo ancora stati coinvolti in questo modo. Noi oggi abbiamo una serie di Piani di attività sottoscritti con le Amministrazioni centrali, come vi dicevo, e, per il tramite di queste, lavoriamo anche a favore degli Enti locali.

    È chiaro che questo fino ad oggi ha avuto una logica, una rispondenza alla costruzione anche del PNRR stesso. Il PNRR, che prevede l’erogazione di tranche due volte l’anno sulla base dei risultati, delle milestones che vengono raggiunte, ci ha visto concentrati, in particolar modo sulle Amministrazioni centrali, per poter dare avvio a tutti i bandi, l’assegnazione delle risorse, il supporto a quella che sarà la vera e propria parte implementativa. La parte implementativa, che ormai da prima dell’estate è scesa prepotentemente sui territori, adesso vedrà i territori e gli Enti locali più coinvolti nell’attuazione degli investimenti stessi.

    Questo è ancora l’inquadramento. Vorrei farvi vedere i nostri PDA.

    Come vi dicevo prima, e poi vedremo l’approccio metodologico, ovvero come lavoriamo con gli Enti, il nostro supporto va dall’accompagnamento alla programmazione e pianificazione degli investimenti, il monitoraggio degli stessi, la definizione dei documenti tipologici, il supporto alla strutturazione finanziaria, in particolar modo del PPP.

    A partire dal 2022 abbiamo stipulato una serie di Piani di attività con quasi tutte le Amministrazioni centrali titolari di missioni. Ad oggi abbiamo diciassette Piani di attività, con diciassette Ministeri. Sono in corso di sottoscrizione ulteriori tre Piani per il sisma, per la Protezione civile e con l’ex Ministro dello sviluppo economico. Dal 2022 in poi, come potete vedere, da aprile, abbiamo stipulato accordi con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con il Ministero dell’ambiente, il Ministero del lavoro, il Ministero dell’interno, il Ministero per la pubblica amministrazione, il Ministero dell’economia e delle finanze, il Ministero della cultura. Insieme ad Invitalia, stiamo garantendo un supporto a tutto tondo a favore delle Amministrazioni titolari delle missioni per supportare la messa a terra, l’avvio delle varie missioni, quindi l’assegnazione delle risorse.

    Oggi andiamo a rinegoziare questi Piani di attività con queste Amministrazioni, proprio per valutare insieme a loro quale dovrà essere l’oggetto del nostro supporto, quali saranno i temi di affiancamento a partire dal 2023. Vi ricordo che sono Piani di attività annuali, sui quali interveniamo adesso per la definizione del supporto che dovrà, poi, ripartire immediatamente a gennaio. Chiaramente, è una finestra ‒ questa ‒ che vi rappresentiamo, perché è un momento in cui si possono rappresentare ulteriori fabbisogni.

    Rispetto all’approccio metodologico, lascio la parola alla mia collega Silvia De Paola.

    Ritorno tra pochissimo.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie.

     

    Dottoressa DE PAOLA, advisor PNRR di Cassa depositi e presiti. Buon pomeriggio a tutti. Sono Silvia De Paola. Collaboro con la dottoressa Daniela Agostini nella funzione advisory di CDP, in particolar modo a supporto del PNRR.

    In relazione alle missioni del PNRR che sono state prima descritte, l’advisory di CDP interviene soprattutto a favore delle Amministrazioni centrali titolari delle misure PNRR e poi, a cascata, sui soggetti attuatori con un’attività di supporto alla programmazione e all’attuazione di interventi che si concentrano nei settori dell’edilizia pubblica, sociale e scolastica, del trasporto pubblico locale, della viabilità, delle infrastrutture di trasporto e logistica e dei porti. Proprio rispetto a questi settori di intervento, come precisato nell’intervento che mi ha preceduto, della dottoressa Agostini, si sono sviluppati dei centri di competenza all’interno della funzione di advisory per rispondere alle necessità tecniche di realizzazione di questi progetti.

    Come interviene il supporto di CDP nell’attività di advisory? Secondo due principali modelli. Il primo è un modello di supporto alla realizzazione dei progetti, quindi, un supporto di tipo tecnico, economico-finanziario e amministrativo. Questo vuol dire che CDP interviene a supporto soprattutto dei soggetti attuatori, che devono realizzare l’intervento, in tutte le fasi di vita, a partire da un supporto alla definizione delle linee progettuali, un supporto amministrativo alla definizione, alla declinazione dei documenti di gara per l’affidamento della progettazione, dei lavori, dei vari servizi, quali ad esempio i servizi di sicurezza correlati all’apertura dei cantieri, nonché attraverso un supporto di tipo economico, quindi anche un affiancamento al soggetto attuatore della convenienza ad aderire a uno schema piuttosto che a un altro, principalmente al tradizionale modello di appalto, verso un modello di PPP.

    Il secondo modello di intervento, che invece si concentra soprattutto a favore delle Amministrazioni centrali titolari di misure, è un supporto al program management, quindi un supporto all’Amministrazione centrale titolare della misura attraverso strumenti di programmazione e di supporto alla gestione e al monitoraggio dei progetti che vengono finanziati, e soprattutto un’attività di programmazione e controllo a favore del Ministero, al fine di garantire la rispondenza effettiva dell’andamento dei progetti alle milestones e ai target assegnati a quella misura. Quindi, un monitoraggio affinché, effettivamente, l’attuazione degli interventi risponda agli impegni negoziati con la Commissione europea di spesa delle risorse, quindi di attuazione degli interventi.

    Possiamo passare alla slide successiva. Grazie.

    Questa slide cerca di sintetizzare i servizi di advisory di CDP, che potremmo distinguere in quattro tipologie. Il supporto centralizzato, come vi dicevo, è quello rivolto alle Amministrazioni titolari delle misure, quindi, principalmente ai Ministeri, tramite un’attività di program management, supporto alla definizione degli atti amministrativi, monitoraggio della misura e anche un supporto all’individuazione e allo svolgimento dei principali adempimenti collegati alla gestione delle risorse, quindi, adempimenti rispetto agli aspetti contabili, di rendicontazione e controllo.

    Il secondo modello è il servicing in gestione fondi, che fa riferimento al supporto di CDP alle Amministrazioni centrali nella gestione delle risorse di alcune misure. La dottoressa Agostini prima vi citava il supporto che ha effettuato CDP, in riferimento al Ministero della cultura, per quanto riguarda la gestione del bando borghi, parchi e giardini storici nell’ambito della missione 1, componente 3 del PNRR. Quindi, è proprio un supporto all’Amministrazione nel definire il bando per l’individuazione dei progetti e un supporto alla fase istruttoria, nonché al processo di individuazione e assegnazione delle risorse a favore dei soggetti beneficiari, quindi, dei soggetti attuatori, tipicamente gli Enti locali.

    Il terzo modello di questa carta di servizi, che cerchiamo di sintetizzare, offerto da Cassa depositi e prestiti è il supporto diretto agli Enti locali, quindi, ai soggetti attuatori degli interventi. Nell’ambito dei Piani di attività che CDP ha definito, quindi ha negoziato e sta attuando a supporto delle Amministrazioni centrali titolari delle misure PNRR, ci sono determinate misure in cui, data l’interlocuzione con l’Amministrazione centrale titolare della misura, si è rilevata la necessità di attivare CDP con un supporto proprio one-to-one a determinati soggetti attuatori della misura, che sono stati individuati per criticità o caratteristiche legate alla dimensione finanziaria dell’intervento piuttosto che alla complessità progettuale degli interventi che i soggetti attuatori sono chiamati a realizzare.

    Questo supporto diretto agli Enti, che in questo momento ‒ come vi anticipava anche la dottoressa Agostini ‒ è sempre mediato nell’ambito dei Piani di attività definiti con le Amministrazioni centrali, consiste in un supporto di tipo tecnico-amministrativo alla programmazione e attuazione dell’intervento.

    L’ultima tipologia di supporto offerto da CDP è la cosiddetta “piattaforma capacity Italy”, che è una piattaforma sviluppata da CDP in collaborazione con Invitalia e con il microcredito centrale. Consiste in una piattaforma informatica, quindi una grande library, in cui c’è la possibilità, da parte soprattutto dei soggetti attuatori, che poi sono quelli chiamati a realizzare i progetti PNRR, a rispondere agli adempimenti. Quindi, vengono messi a disposizione, in questa library, dei documenti tipologici, delle linee guida che sono sviluppati, appunto, da CDP, Invitalia, in collaborazione con i diversi Ministeri titolari delle misure PNRR, che servono a dare un orientamento, una guida ai soggetti attuatori rispetto a quelli che sono gli adempimenti che devono seguire nell’attuazione del progetto.

    A questa library di libera consultazione corrisponde anche una sezione dedicata a cui possono accedere tutti gli utenti registrati a ReGiS e i RUP dei progetti. In questa sezione dedicata c’è la possibilità di poter formulare delle FAQ, delle richieste specifiche di supporto all’Amministrazione centrale titolare della misura a cui corrisponde il progetto, a cui il RUP o l’utente ReGiS è titolato. A fronte della formulazione di questo quesito, c’è un’attività di supporto di CDP e Invitalia, insieme all’Amministrazione centrale, che rispondono al quesito formulato dal soggetto attuatore.

    Possiamo passare alla slide successiva che rappresenta un’altra tipologia di supporto in cui è stata chiamata CDP.

    Passo la parola alla dottoressa Agostini.

     

    Dottoressa Agostini AGOSTINI,

    L’ultima cosa che volevamo rappresentarvi è un supporto che è stato attivato, per il tramite del MEF, in una visione complessiva che il Ministro dell’economia e finanze e Ragioneria generale dello Stato stanno portando avanti rispetto all’assistenza tecnica: il supporto ai territori. In particolar modo, il MEF ha lanciato da poco, veramente da qualche settimana neanche, un supporto che verrà delocalizzato attraverso le Ragionerie territoriali dello Stato a favore degli Enti locali. Insieme ad Invitalia abbiamo avviato un percorso di formazione (verremo a Bologna tra il 5 e il 7 dicembre, quindi la settimana prossima) perché affianchiamo le Ragionerie territoriali in un percorso formativo per dare loro tutti gli strumenti per essere in grado di affiancare a loro volta gli Enti locali dai temi di caricamento del ReGiS piuttosto che alle procedure sulla percorribilità dell’antimafia, piuttosto che essere punti di contatto e snodo di eventuali problematiche operative, piuttosto che risolutori, in qualche modo, o primo ascolto, delle problematiche che si stanno realizzando in termini di attuazione e monitoraggio degli investimenti. È un’iniziativa recentissima, che rientra proprio nella visione che il MEF sta avendo di un supporto complessivo a favore degli Enti, proprio perché stiamo vedendo, e lo vediamo anche noi in prima linea, che molte delle Amministrazioni sul territorio oggi stanno anche scontando difficoltà proprio operative ed attuative e di confronto, lasciatemi dire, e o meglio di caricamento dati anche sul ReGiS.

    A partire da un supporto che dovrebbe poi veicolare tutte le informazioni tramite ReGiS, fino a quello che poi dovrebbe essere proprio un supporto anche agli adempimenti previsti nelle varie procedure, le Ragionerie territoriali dovrebbero essere man mano in grado di confrontarsi poi con i vari enti e di essere, per territorio, un collettore delle informazioni e un supporto ulteriore.

    Come vi dicevo, abbiamo avviato la formazione la settimana scorsa. Siamo andati a Milano e a Palermo e tra il 5 e il 7 saremo anche a Bologna, faremo Bologna e Roma.

    Se possiamo passare alla slide successiva, quest’ultima sezione su cui si concentra il nostro intervento è una sintesi dell’analisi che abbiamo fatto rispetto a quelli che sono gli interventi che riguardano da vicino il territorio dell’Emilia-Romagna. Facendo un incrocio tra gli open data disponibili nell’ambito del sito della Regione e i database che gestiamo in collaborazione con il MEF nell’ambito del supporto alla Ragioneria generale dello Stato, sono circa sessanta le misure del PNRR che interessano interventi già identificati a favore del territorio della Regione Emilia-Romagna. Di queste sessanta misure, venticinque sono già in qualche modo coperte. Su venticinque misure è già attivo un supporto di CDP in una delle tre forme che vi descrivevo prima nella Carta dei Servizi, quindi tramite un supporto centralizzato all’Amministrazione centrale titolare della misura, piuttosto che lo sportello tecnico capacity Italy o in alcuni casi, li vedremo, sono tre, un supporto diretto ai soggetti attuatori per le attività di programmazione e soprattutto attuazione degli interventi.

    Abbiamo organizzato questa analisi articolandola per soggetto attuatore. Quindi, per quanto riguarda le sette misure di queste venticinque su cui è già attivo un supporto di CDP che interessano come soggetto attuatore proprio la Regione come ente istituzionale, queste riguardano principalmente la misura M2-C2, l’investimento 411, che è quello orientato alla realizzazione di nuove ciclovie turistiche, e la misura M2-C2, investimento 442, che è quello che finanzia il rinnovo del parco ferroviario.

    Queste due misure sono misure la cui titolarità è del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il cui soggetto attuatore è la Regione. Per queste due misure è attivo un supporto di CDP all’Amministrazione centrale, quindi al Ministero delle infrastrutture dei trasporti, nonché per l’investimento delle ciclovie turistiche è già attivo lo sportello tecnico sulla piattaforma capacity Italy. Esistono dei documenti tipologici correlati e delle linee guida correlate all’attuazione di questa misura, nonché la possibilità per gli utenti ReGiS e i RUP di questa misura di poter accedere alla sezione dedicata della piattaforma per poter formulare dei quesiti specifici, a cui appunto si riceve risposta tramite un’attività di interlocuzione tra CDP, Invitalia e il Ministero.

    Altre misure che interessano particolarmente la Regione e su cui è attivo un supporto di CDP sono quelle relative all’amministrazione titolare e Ministero della salute. In particolar modo sono i quattro interventi che guardano alla creazione di case della comunità e ospedali di comunità, gli interventi di riqualificazione degli ospedali esistenti e gli interventi di digitalizzazione del parco tecnologico. Siamo nell’ambito della misura M6, componente 1, e della misura M6, componente 2, del PNRR.

    Per queste quattro misure è attivo anche in questo caso un supporto centralizzato di CDP al Ministero della salute, quindi all’Amministrazione centrale titolare, nonché per quanto riguarda gli investimenti delle case della comunità, della riqualificazione degli ospedali esistenti e della digitalizzazione del parco tecnologico è attivo il supporto di CDP tramite lo sportello tecnico. Queste, in particolar modo, sono la misura 6, componente 1, investimento 1.1, la misura 6, componente 2, investimento 1.2, e la misura 6, componente 2, investimento 1.2.

    L’ultima misura di quelle su cui è attualmente attivo un supporto di CDP tramite i piani di attività con i Ministeri riguarda il Ministero per la pubblica amministrazione. L’investimento di riferimento è l’investimento 2.2.1 della Missione 1, componente 1, che è quello di assistenza tecnica a livello centrale e locale. Su questa misura è attivo un supporto centralizzato al Ministero della pubblica amministrazione per un’attività di monitoraggio della realizzazione di questo investimento.

    Possiamo passare alla slide successiva dove abbiamo rappresentato le misure del PNRR che vedono la Regione coinvolta insieme ad altri Enti locali nell’attuazione degli interventi. Sono tre queste misure che vedono un supporto già attivo da parte di Cassa depositi e prestiti. La prima è la misura 2, componente 2, investimento 4.2 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. In particolar modo questo investimento è quello che finanzia lo sviluppo del trasporto rapido di massa. È un intervento che riguarda da vicino il territorio dell’Emilia-Romagna perché nei primi cinque progetti di interesse del territorio,per dimensione finanziaria, è ricompreso l’intervento di costruzione della tranvia rossa e della tramvia verde di Bologna.

    Proprio su questo intervento è attivo un supporto di CDP sia nelle forme che abbiamo visto prima, quindi di supporto centralizzato al Ministero e di sportello tecnico, ma soprattutto è attivo un supporto diretto al Comune di Bologna per l’attuazione di questi interventi. È un supporto già previsto nel piano di attività che è stato definito con il Ministero dei trasporti per il 2022 e che sicuramente troverà una continuità nel rinnovo del piano di attività nel 2023, proprio per la rilevanza dell’intervento e anche la correlazione rispetto a uno dei settori in cui c’è expertise, una competenza specifica di Cassa depositi e prestiti come quello del trasporto pubblico.

    Altre due misure che interessano la Regione, in collaborazione con gli Enti locali nell’attuazione e che vedono un supporto di CDP, questa volta definito in termini di supporto centralizzato all’Amministrazione centrale, sono le due misure del Ministero dell’istruzione e del merito nella nuova denominazione per quanto riguarda la Missione 2, componente 3, investimento 1.1, che è quello che finanzia la costruzione di nuove scuole e la Missione 4, componente 1, investimento 1.3, che è l’investimento del PNRR che riguarda il potenziamento infrastrutturale per lo sport e la scuola.

    Su queste due misure è in fase di attivazione un supporto centralizzato a favore del Ministero. È in fase di attivazione perché, come abbiamo visto nella linea del tempo prima, si tratta di uno degli ultimi piani di attività che sono stati definiti in accordo tra CDP e Amministrazione e quindi le attività stanno per partire.

    Ulteriori due misure che riguardano in generale il territorio dell’Emilia-Romagna, soprattutto per quanto riguarda un’attuazione il cui soggetto attuatore sono soggetti pubblici e privati, sono due misure del Ministero della cultura. Siamo nell’ambito della Missione 1, componente 3, investimento 2.2, che è quello di tutela e valorizzazione dell’architettura del paesaggio rurale, investimento 2.3, che è l’investimento per la valorizzazione dei luoghi, dei parchi pubblici e dei giardini storici. Su queste due misure, come vi anticipavo prima, è già attivo un supporto di CDP sia centralizzato a favore del Ministero della cultura tramite un’attività di PMO, sia è attivo uno sportello tecnico rivolto ai soggetti attuatori, che ricordo essere soggetti pubblici e soggetti privati che sono proprietari o titolari dei beni su cui si realizzano gli interventi di valorizzazione. Tramite questo sportello sono già disponibili dei documenti e delle linee guida a supporto dell’attuazione dell’intervento, nonché c’è una sezione dedicata per presentare delle richieste specifiche.

    Possiamo andare alla slide successiva, dove vengono mappate nuove misure del PNRR, coperte e quindi già interessate da un supporto di CDP, che sono misure i cui soggetti attuatori sono Città Metropolitana e Comuni. In questo caso, appunto, l’analisi è rispetto al territorio dell’Emilia-Romagna.

    Di queste misure, soprattutto la prima indicata, la misura 2, componente 4, investimento 3.1, Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano, che è una misura del Ministero dell’ambiente, ha già attivo un supporto di CDP, sia centralizzato al Ministero, sia uno sportello tecnico, ma anche per questa misura è stato attivato un supporto diretto a tutte le quattordici Città Metropolitane, tra cui la Città Metropolitana di Bologna.

    Questo supporto si è concretizzato in un supporto nella fase di apertura del bando per la raccolta di candidature per interventi di piantumazione. Soprattutto CDP è stata attiva accanto al Ministero nell’organizzazione di webinar, di sezioni dedicate che potessero accompagnare gli Enti locali nella stesura della candidatura e nella presentazione in risposta al bando.

    Altre misure, che vedono soprattutto attivi Città Metropolitane e Comuni, su cui è attivo il supporto di CDP, riguardano tre misure del Ministero dell’interno, in particolar modo la Missione 2, componente 4, investimento 2.2, Missione 5, componente 2, investimento 2.1, e Missione 5, componente 2, investimento 2.2, su cui è attivo lo sportello tecnico tramite la piattaforma capacity Italy; due misure del Ministero dell’istruzione e del merito, che sono la Missione 4, componente 1, investimento 1.1, e la Missione 4, componente 2, investimento 1.1, che sono gli investimenti destinati principalmente alla realizzazione di asili nido e ai piani di estensione del tempo pieno, su cui è attivo un supporto centralizzato di CDP a favore del Ministero dell’istruzione, nonché è attivo lo sportello tecnico.

    Abbiamo, inoltre, la misura M2-C2, investimento 4.4.1, del Ministero delle infrastrutture, che è quella che guarda al rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico su cui è attivo un supporto centralizzato di CDP al Ministero, la misura M1-C3 2.1 del Ministero della cultura, che guarda all’attrattività dei borghi, su cui è attivo un supporto centralizzato di CDP al Ministero, nonché lo sportello tecnico ed infine, nell’ambito della misura del Ministero del lavoro, la M5-C2, investimento 1.2, che è quella che finanzia i percorsi di autonomia per persone con disabilità, è attivo sia un supporto centralizzato sia uno sportello tecnico.

    Possiamo andare alla slide successiva. L’analisi si conclude con le ultime quattro misure delle venticinque che abbiamo individuato come interessanti il territorio dell’Emilia-Romagna su cui è attivo un supporto di CDP. Siamo nell’ambito di due misure che interessano direttamente il Ministero, in questo caso il Ministero della salute come soggetto attuatore, su cui è attivo un supporto centralizzato di CDP.

    Sono in particolar modo la Missione 5, componente 2, investimento 1.3.1, che è quello che guarda al rafforzamento infrastrutturale e tecnologico e strumenti di raccolta analisi dati in ambito sanitario, e la Missione 6, componente 2, investimento 2.2, che è quello che finanzia borse aggiuntive e informazioni di medicina generale.

    Un’altra misura che in questo caso riguarda da vicino il territorio dell’Emilia-Romagna, su cui sono attivi tutti e tre gli strumenti di CDP come supporto centralizzato, supporto diretto e sportello tecnico, è la Misura M3-C2, investimento 1.1, i porti verdi del Ministero dell’ambiente.

    Questa misura è di particolare interesse perché ha visto CDP coinvolta direttamente a supporto dell’Autorità portuale del Mare Adriatico centrosettentrionale per la declinazione del progetto di rinnovo dal punto di vista energetico dell’hub portuale di Ravenna.

    In particolar modo, CDP ha supportato le interlocuzioni tra il Ministero dell’ambiente e l’Autorità portuale in risposta al bando che è stato pubblicato nel 2021 e soprattutto nell’adeguamento dei progetti rispetto agli adempimenti in materia di aiuti di Stato.

    L’ultima misura che vede interessato il territorio e anche CDP con un’attività di supporto centralizzato e sportello tecnico è la Misura M2-C4, investimento 4.3, del Ministero dell’agricoltura, che è l’investimento per la resilienza dell’agroalimentare irriguo su cui è attivo sia un supporto centralizzato CDP al Ministero dell’agricoltura, sia uno sportello tecnico.

    Io ho concluso così la mia presentazione. Scusatemi se mi sono dilungata.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie.

    È stato molto interessante. Apriamo la discussione sul tema.

    Consigliera Castaldini, prego.

     

    CASTALDINI. Sarò brevissima, presidente, visto che c’è una seduta impegnativa di bilancio e iniziamo l’iter.

    Desidero ringraziare anche per la completezza del dato fornito e chiedo anche che l’illustrazione che avete fatto possa essere a disposizione sia chiaramente delle due Commissioni competenti, ma anche poi di chi in questo momento ci sta ascoltando e può avere un beneficio rispetto all’importante lavoro che state facendo.

    Credo che questo supporto concreto al lavoro dei Sindaci sia fondamentale. Vorrei provare a tracciare qui, facendo un mio intervento politico, due proposte, perché queste proposte sono nate da una riflessione che è stata fatta dai Sindaci, anche rispetto alla discussione che i giornali hanno ripreso dal punto di vista nazionale con a tema il PNRR.

    Il dibattito di questi giorni si sta inserendo in un clima molto impegnativo sulla necessità di modificare o meno il PNRR.

    Temo che questo tipo di dibattito sia un dibattito che rischia di restare sterile e molte volte non tiene conto di un tessuto territoriale e produttivo che invece ha bisogno, credo, come l’ossigeno, di risposte concrete. È un po’ rischioso fare leva sulla paura. La domanda è cambiare tutto o non cambiare nulla, ma io temo, soprattutto per chi vive i territori, che questo non sia il punto. Il punto è sostenere e portare a compimento quello che già c’è, in un contesto purtroppo profondamente mutato.

    L’Emilia-Romagna è la Regione del fare sulla concretezza delle risposte che dobbiamo trarre. La presenza qui di Cassa depositi e prestiti mi dà l’occasione di farmi portavoce di una proposta che viene dai sindaci dei territori che abbiamo visto e ascoltato prima di questa seduta consiliare, sindaci preoccupati, come il presidente di questa Regione, di portare a termine progetti in cui credono, di rinnovamento per i loro Comuni.

    Tanti bandi sono stati aggiudicati, ma con i nuovi prezzari e l’andamento crescente dei materiali e delle spese energetiche, le Amministrazioni sono davanti a un dilemma vero e proprio, cioè di come pagare i SAL (Stato Avanzamento Lavori). Per questo la proposta che avanzo è quella di provare a immaginare, nei tavoli di competenza, un’implementazione di strumenti finanziari ad hoc, che possano sostenere questo gap di aumento dei costi e delle opere già appaltate.

    Credo che Cassa depositi e prestiti, al di là delle questioni politiche, possa immaginare e trovare strumenti esattamente per colmare quel gap che è il gap che noi ci troveremo ad affrontare in questi mesi e nei prossimi mesi. In un momento di confronto che abbiamo avuto in Europa due settimane fa, insieme ai colleghi Rontini, Pompignoli e Tagliaferri, è stato utilissimo per avere il polso del nostro lavoro.

    Questo coordinamento PNRR è stato guardato con grande curiosità - ve lo assicuro, in un certo senso ha stupito anche noi – e interesse come best practice. In particolare, lo strumento del monitoraggio in tempo reale, quello che solo l’Emilia-Romagna fa a livello nazionale, fino al dettaglio comunale, che questo coordinamento ha con forza e anche con voci diverse richiesto, è una novità assoluta. Per questo ringrazio il lavoro puntuale della Direzione generale Europa che ha realizzato il monitoraggio, il dottor Frieri, che è qua presente.

    Questo monitoraggio può essere integrato con nuove variabili, prima fra tutte, la più urgente, cioè quella della situazione finanziaria Comune per Comune; quali territori sono più in difficoltà, dove agire e con quali leve. La nostra Regione potrebbe essere, ancora una volta, non solo per una narrazione a volte molto ricorrente, sede di un progetto pilota proprio con Cassa depositi e prestiti per implementare questo tipo di monitoraggio.

    Credo che questa sia una proposta che io affido alla maggioranza, affido alla Giunta. Credo che sia una proposta di buonsenso. Credo che esattamente quello che ci troveremo, e che noi banalmente chiamiamo colli di bottiglia, saranno strumenti finanziari, proprio perché i sindaci hanno detto sempre che con Cassa depositi e prestiti ci sono due caratteristiche, quella di avere finanziamenti a mutui agevolati e la velocità d’azione. Non è scontato nella pubblica amministrazione avere due caratteristiche come queste e credo che oggi provare a immaginare uno strumento che vada in quella direzione, cioè nell’attuazione del PNRR, non solo della presentazione dei progetti, possa essere un’idea a vantaggio di tutti. Grazie.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Grazie, consigliera Castaldini.

    Direi di far chiudere all’assessore Calvano.

     

    CALVANO, assessore. Grazie, presidente. Molto brevemente per ringraziare Cassa depositi e prestiti e chi oggi è stato qui con noi, sia per averci raccontato quanto Cassa depositi sta facendo nel rapporto con il sistema pubblico, dai Ministeri agli Enti locali, sia proprio per quello che sta facendo quotidianamente, per come è stata implementata in questi anni, soprattutto dopo l’avvento del PNRR, l’attività di advisory, che era un’attività partita da prima, ma che è stata fortemente rafforzata in fase di PNRR.

    Mi permetto di sottolineare un ulteriore elemento. L’attività di advisory di Cassa depositi e prestiti può essere utile agli Enti locali, ai Ministeri, a tutti i diversi soggetti che vengono supportati da Cassa depositi e prestiti, anche in una logica di contaminazione delle competenze, perché credo che ce ne sia un grande bisogno da parte di tutti e deve essere il modo per far sì che il PNRR non sia solo un fatto finanziario, non siano solo risorse che arrivano su un territorio, in un paese e che possono determinare ovviamente una migliore infrastrutturazione del Paese sotto tutti i punti di vista, da quello ambientale a quella viaria a quella sociale e quant’altro; ma il PNRR deve essere un modo anche per determinare un cambiamento di approccio e di modalità alle cose da parte della pubblica amministrazione. Forse è la sfida più rilevante, ma credo che la contaminazione delle competenze possa aiutare in questo tipo di percorso.

    Cassa depositi e prestiti (io dico in questo caso anche indossando un po’ la giacca del consigliere d’amministrazione, perché ho la fortuna di rappresentare le Regioni in Consiglio d’amministrazione) è un soggetto che, obiettivamente, sta diventando sempre più di riferimento per gli Enti locali e per i diversi soggetti della pubblica amministrazione. È ovvio che deve stare dentro il perimetro delle cose che Cassa depositi e prestiti è chiamata a fare. Quindi, o finance da un lato, oppure, attività di equity dall’altro. Lo dico anche in rapporto alle giuste osservazioni fatte dalla collega Castaldini. Cassa depositi e prestiti non può sostituirsi al finanziamento statale di alcune iniziative, nel senso che, rispetto all’aumento dei costi delle materie prime, gli stanziamenti che sono stati fatti oggi dal Governo precedente e da questo sono il primo punto di riferimento per far sì che le cose che avevamo pensato di fare con le risorse del PNRR possano farsi comunque, nonostante aumenti dal 15 al 20 al 25 per cento delle materie prime. Certo che Cassa depositi e prestiti può mettersi al servizio degli enti o in termini di debito con determinate caratteristiche, anche che danno maggiore serenità agli enti, la dico usando questa espressione un po’ profana e, dall’altro lato, anche facendo operazioni su fondi che sono certi per gli Enti locali di anticipazione di liquidità. Penso al Fondo sviluppo e coesione, dove è stato fatto anticipazione di liquidità, così come su altri fondi, ma sempre stando dentro il perimetro di Cassa depositi e prestiti che è un perimetro ben definito per legge, dentro il quale Cassa deve necessariamente stare.

    Mi permetto di aggiungere, non è oggetto specificamente di questa Commissione e di questo coordinamento, che negli ultimi anni abbiamo intensificato anche come Regione Emilia-Romagna le nostre collaborazioni con Cassa depositi e prestiti, anche sul versante delle imprese. In particolare, abbiamo reso pubblica da un po’ di tempo l’operazione Basket Bond, che sta andando avanti e che si tradurrà in un’opportunità per la Regione, per le imprese della Regione Emilia-Romagna, nuova e importante, così come l’interlocuzione in corso per dare forza e spinta a tutto il tema del venture capital in Emilia-Romagna.

    Anche questo credo che sia un ulteriore elemento che ci induce a dire che Cassa depositi e prestiti può essere davvero uno dei player fondamentali di questa fase straordinaria che sta attraversando il Paese e nella quale serve obiettivamente un’azione integrata per poter riuscire a dare risposte che siano all’altezza delle aspettative di chi queste risorse ce le ha prestate o date in dote e che noi dobbiamo utilizzare al meglio. Grazie.

     

    DELMONTE. Grazie, assessore Calvano.

    Come Commissione II, approfitto per segnalare la presenza pervenuta di Liverani Andrea, Occhi Emiliano e Rainieri Fabio durante il corso della seduta.

    Ringrazio le dottoresse Daniela Agostini e Silvia De Paola per l’illustrazione.

    Come Commissione II chiudiamo la seduta lasciando invece continuare i lavori alla Commissione I.

     

    Presidente POMPIGNOLI. Sospendiamo cinque minuti per dare il tempo… È tutto pubblico. Proseguiamo direttamente con la I. Grazie.

    Intanto saluto il vicepresidente Delmonte e tutti i membri della Commissione II.

    Espandi Indice