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Documento storico: Testo Originale

LEGGE REGIONALE 10 giugno 1976, n. 22

ISTITUZIONE DEL SERVIZIO PER LA PROCREAZIONE LIBERA E RESPONSABILE, PER LA TUTELA SANITARIA E SOCIALE DELLA MATERNITA', DELL'INFANZIA E DELL'ETA' EVOLUTIVA, PER L'ASSISTENZA ALLA FAMIGLIA

BOLLETTINO UFFICIALE REGIONALE n. 73 dell' 11 giugno 1976

Art. 6
Assistenza alla gestante
L'Assistenza sanitaria e sociale alla gestante si articola in:
- educazione sanitaria individuale e collettiva relativa: all'igiene e alla dietetica della gravidanza; ai più noti fattori nocivi in gravidanza per la salute della donna e del prodotto del concepimento;
- informazione e assistenza relativa ai rapporti esistenti tra gravidanza e ambiente familiare;
- preparazione psicofisica al parto;
- assistenza igienico - sanitaria e sociale alla gestante nell'ambiente di lavoro in collaborazione con il servizio di igiene e medicina del lavoro;
- individuazione precoce e assistenza delle gravidanze a rischio;
- diagnosi precoce delle malattie e anomalie fetali e neonatali.
Per gli interventi suddetti i consorzi per i servizi sanitari e sociali provvedono a dotare ogni gestante di una " scheda ostetrica " che preveda: i fondamentali parametri socio - economici della famiglia; i dati anamnestici lavorativi, sanitari e ostetrici della donna; la valutazione del rischio anamnestico; la valutazione del rischio attuale rilevabile attraverso un preciso calendario di controlli clinici, di laboratorio e strumentali; l'esito delle gravidanze.
La Regione, sulla base delle indicazioni di cui al precedente comma, definisce e trasmette ai consorzi, con le opportune direttive, la scheda ostetrica - tipo da adottare.
I consorzi garantiscono alla gestante, tramite il coordinato utilizzo di tutte le strutture sanitarie esistenti nel territorio, le prestazioni necessarie al continuo aggiornamento della scheda ostetrica; a tal fine stabiliscono le opportune intese con gli istituti preposti affinchè le gestanti possano avvalersi dei diritti previsti dai vigenti ordinamenti degli enti mutuo - assistenziali.
Il piano regionale ospedaliero promuove il riassetto dei reparti ostetrico - ginecologici e pediatrici secondo l'obiettivo di garantire per ogni consorzio una unità funzionale corrispondente al fabbisogno ostetrico e pediatrico di base e di realizzare, su livelli territoriali più ampi, almeno un' unità di più alta qualificazione verso cui debbono essere indirizzate le gravidanze a più elevato rischio.
La Regione emana direttive al fine di una uniforme classificazione del rischio ostetrico.

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