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Legislatura XI - Atto di indirizzo politico approvato ogg. n. 5018 -
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Approvato in data: 05/04/2022

Testo:

 

ORDINE DEL GIORNO

 

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

 

Premesso che

 

il Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Misure urgenti di solidarietà con la popolazione dell'Ucraina" (Delibera di Giunta n. 427 del 21 03 22), oggi sottoposto all'approvazione dell'Assemblea legislativa, si configura come atto necessario per poter destinare le risorse raccolte attraverso il Conto Corrente istituito dalla Regione Emilia-Romagna per aiutare ad assistere la popolazione ucraina, coinvolta in un terribile conflitto bellico, avviato il 24 febbraio scorso a seguito dell’invasione del territorio ucraino da parte dell'esercito russo;

 

sin dal 2 marzo la Regione ha infatti avviato una raccolta fondi per l’”EMERGENZA UCRAINA", su conto corrente intestato all'Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, il cui ricavato testimonia la generosità e la solidarietà degli emiliano romagnoli rispetto alle tragiche vicende che sta vivendo il popolo ucraino.

 

Considerato che

 

il provvedimento legislativo in approvazione prevede che le risorse siano destinate a interventi di carattere umanitario, di cooperazione, di ricostruzione, di assistenza sociale e sanitaria, di supporto educativo ai minori;

 

il Progetto di legge indirizza dunque su tre direttrici sostanziali di intervento le risorse raccolte: l' accoglienza e l'assistenza ai profughi ucraini nel nostro territorio, il sostegno alle Organizzazioni non Governative che si occupano di cooperazione internazionale e che, ai sensi di quanto previsto dalla LR 12/2002, hanno predisposto progetti umanitari da attuare in loco e, infine, in una prospettiva di futuro prossimo, nella speranza di una conclusione il più rapida possibile della guerra, alla ricostruzione di edifici di particolare rilevanza e significato per la comunità ucraina;

 

il supporto regionale si indirizza in via prioritaria nei confronti dei minori, delle donne, delle persone disabili, delle persone anziane e di ogni soggetto in condizione di fragilità e vulnerabilità.

 

Rilevato che

 

la guerra in corso in Ucraina sta causando vittime, feriti ed ingenti danni materiali alle città e alle infrastrutture, determinando la più grave crisi umanitaria ed il più grande movimento di profughi all'interno dell'Europa dalla fine della Seconda Guerra mondiale;

 

pur essendovi stati alcuni importanti tentativi diplomatici per arrivare alla cessazione delle ostilità, non si sono purtroppo finora realizzate le condizioni affinché si possa ragionevolmente ipotizzare quando ciò potrà avvenire.

 

Dato atto che

 

la Regione Emilia-Romagna si configura ad oggi come la comunità che, in ambito italiano, sta accogliendo il numero di gran lunga più elevato di profughi ucraini in fuga dalla loro terra, dimostrando ancora una volta una grande disponibilità al sostegno e alla solidarietà nei confronti di coloro che si trovano in straordinarie condizioni di difficoltà.

 

Evidenziato che

 

dal quadro complessivo di distruzioni e devastazioni di intere città, infrastrutture, ospedali, scuole e luoghi di aggregazione che il proseguire degli scontri sta comportando, si inizia ad intravvedere l'entità che dovrà assumere la ricostruzione, una volta che la guerra sarà finita: si può presagire lo straordinario impegno che servirà per contribuire a ricostruire e a far ripartire l'Ucraina, questione che si fa sempre più all'ordine del giorno, tanto da essere stata inserita anche nelle conclusioni dell'ultimo Consiglio europeo, nell'ambito della quale potrà quindi risultare prezioso anche il contributo della nostra Regione.

 

Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta Regionale

 

a impegnare prioritariamente i fondi raccolti nel periodo di emergenza per l’assistenza alla popolazione, a proseguire nella raccolta fondi per sistemare futuri progetti di ricostruzione, in particolare di spazi pubblici di valore sociale, sanitario e culturale, da realizzare in loco non appena la guerra sarà cessata, anche attraverso forme di interlocuzione e ascolto per rilevare i bisogni e le priorità della popolazione per un ritorno a condizioni di vita il più possibile normali.

 

 

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 5 aprile 2022

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