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Legislatura XI - Atto di indirizzo politico approvato ogg. n. 5542 -
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Approvato in data: 27/07/2022

Testo:

 

ORDINE DEL GIORNO

 

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

 

Premesso che

 

la legge 25/2022, convertendo il decreto-legge 4/2022, ha di fatto sancito per gli imprenditori agricoli che producono energia, l'obbligo di versare una differenza tra il prezzo di vendita e quello di riferimento.

 

In tale modo, l'agricoltore che possiede impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW, dovrà ricevere dal Gestore Servizi Elettrici per la vendita di energia un prezzo massimo pari alla media degli ultimi 10 anni fino al 31 dicembre 2020, ovvero 58 euro/mvh.

 

Rilevato che

 

come noto, il mercato nei mesi scorsi ha ecceduto questo valore e così, ora, le imprese si trovano a dover restituire una parte di quanto percepito tanto che, come evidenziato da svariate associazioni di categoria del settore, la svolta green degli agricoltori italiani, che tanto hanno fatto per garantire un'autoproduzione energetica, si è rivelata come un vero e proprio boomerang.

 

La nuova norma fissa per le imprese un prelievo che può raggiungere il 60% dei ricavi contro il 25% per la produzione di energia dai sistemi tradizionali.


Considerato che

 

lo scenario nato con la guerra in Ucraina, ma anche l'inasprimento dei costi delle materie prime, dei fertilizzanti, del carburante agricolo unitamente alla quasi totale assenza di acqua piovana, ha letteralmente messo in ginocchio l'intero settore, peraltro, trainante per il territorio emiliano-romagnolo.

 

A novembre, quando gli imprenditori agricoli saranno costretti a pagare questo conguaglio allo Stato, il forte rischio sarà il loro indebitamento per evitare il fallimento e nuovamente dovremmo affermare come l'energia rinnovabile tanto pubblicizzata sia ancora una volta sacrificabile.

 

Impegna la Giunta

 

a sollecitare con tempestività il Governo affinché vengano riviste le imposizioni dettate dalla Legge 25/2022 adottando misure urgenti ed efficaci volte a salvaguardare tutta la filiera agricola e avicola colpita da queste misure, alla luce della crisi in corso.

 

 

Approvato all'unanimità dei votanti nella seduta antimeridiana del 27 luglio 2022

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