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11.
SEDUTA DI MERCOLEDÌ 21 LUGLIO 2010
(POMERIDIANA)
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE RICHETTI
Indice
OGGETTO 119
Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001 n. 40 in coincidenza con l'approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2010 e del bilancio pluriennale 2010-2012. Primo provvedimento generale di variazione» (2)
(Conclusioni, esame articolato e approvazione)
OGGETTO 120
Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Assestamento del Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2010 e del Bilancio pluriennale 2010-2012 a norma dell'art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione» (3)
(Conclusioni, esame articolato e approvazione)
(Ordini del giorno oggetti 119-120/1/2/3/4/5 - Presentazione, dichiarazioni di voto e reiezione) (3 - 4 - 5 - 6 - 7)
PRESIDENTE (Richetti)
SALIERA, vicepresidente della Giunta
CORRADI (Lega Nord)
LOMBARDI (PDL)
VECCHI Luciano (PD)
VILLANI (PDL)
CAVALLI (Lega Nord)
BONACCINI (PD)
GRILLINI (Italia dei Valori)
NOÈ (UDC)
POLLASTRI (PDL)
Interrogazioni oggetti 300 - 301 (186 - 187)
(Annuncio)
Allegato
Partecipanti alla seduta
Votazioni elettroniche
Allegato A
Atti esaminati nel corso della seduta
Allegato B
Interrogazioni annunciate
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE RICHETTI
La seduta ha inizio alle ore 15,10
PRESIDENTE (Richetti): Dichiaro aperta l'undicesima seduta della IX legislatura dell'Assemblea legislativa e nomino scrutatori i consiglieri Ferrari, Filippi e Piva.
OGGETTO 119
Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001 n. 40 in coincidenza con l'approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2010 e del bilancio pluriennale 2010-2012. Primo provvedimento generale di variazione» (2) (Conclusioni, esame articolato e approvazione)
OGGETTO 120
Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Assestamento del Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2010 e del Bilancio pluriennale 2010-2012 a norma dell'art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione» (3) (Conclusioni, esame articolato e approvazione)
(Ordini del giorno oggetti 119-120/1119-120/2 - 119-120/3119-120/4 - 119-120/5 - Presentazione, dichiarazioni di voto e reiezione) (3 - 4 - 5 - 6 - 7)
PRESIDENTE (Richetti): Buon pomeriggio.
Riprendiamo i nostri lavori.
Siamo in fase di discussione generale. Non ho altri iscritti ad intervenire; il relatore ci ha comunicato la volontà di non procedere all'eventuale replica come dal procedimento di discussione che avete in convocazione, per cui siamo nelle condizioni di concludere la discussione generale dando la parola per l'intervento della Giunta alla vicepresidente Saliera.
Prego, vicepresidente.
SALIERA, vicepresidente della Giunta: Tutta la discussione di stamane ma anche quella che abbiamo affrontato nelle commissioni è stata permeata dalla manovra.
Io non torno sull'argomento della manovra perché questa Assemblea ha già avuto modo di discuterne se non per ribadire in modo molto, molto sintetico, in modo lapidario diciamo, per quanto riguarda il giudizio di questo assessorato che è totalmente contrario per i motivi già espressi più volte, in quanto è una manovra assolutamente ingiusta fra i diversi livelli dello Stato, pesa in modo diverso, la discussione che si sta affrontando anche in Parlamento non migliora la situazione e ha una ricaduta sul paese dal punto di vista delle famiglie: chi meno ha avrà meno, e soprattutto delle imprese. Non crea futuro, non dà prospettiva. Questo è il problema che sentiamo.
Entro nell'assestamento di bilancio della nostra Regione per ribadire alcuni aspetti in modo molto veloce.
La manovra sta all'interno dell'alveo degli obiettivi e dei principi di questo bilancio, del bilancio 2010. Continua in quelle azioni prioritarie che erano previste nel bilancio per il contenimento degli effetti della crisi, come principale azione, e qui abbiamo in modo sintetico circa 135 milioni, ma già nella relazione del relatore e gli atti li avete tutti, ma voglio ribadire che sono circa 135 milioni per contenere questi effetti, sia nell'andare incontro, da un lato, alle imprese, sia sul welfare, in aiuto alle famiglie, alle imprese, alle necessità molte volte anche verso gli enti locali dove i primi bisogni vengono comunque messi in evidenza.
L'altro punto forte, di oltre 70 milioni, sono tutte azioni che o si rivolgono verso settori innovativi quali la green economy, oppure a difesa del territorio, a sistemazione, ristrutturazione, manutenzione sul territorio per creare volano di lavoro.
Qual è la base, di cui ho sentito abbastanza discutere in quest'aula questa mattina, in termini di risorse? Abbiamo già avuto modo di parlarne in commissione, sono le entrate che nella stragrande maggioranza non sono state previste nella predisposizione del bilancio perché erano ancora incerte e quindi oggi, dopo sei mesi, c'è la loro certezza e quindi le stiamo utilizzando proprio per i motivi che ho appena sottolineato.
E l'altra parte consistente è il contenimento delle spese, che abbiamo già avuto modo di discutere. Un contenimento forte, che riguarda una parte normativa che è in approvazione, il taglio delle indennità, ad esempio, di missione, e anche soprattutto il taglio di consulenze, spese per studi, convegni e congressi.
Su questa parte in particolare è un proseguire un lavoro già iniziato da diversi anni, dal 2005 al 2009 c'era già stato un calo sull'impegnato del meno 61,5% vi ricordo e quest'anno c'è una differenza fra il 2009 e il 2010 proprio in sede di assestamento di un ulteriore 30%.
Sono dati importanti, sono dati che però ci devono anche far pensare, molte volte si taglia, si comincia a ridurre su ciò che comincia ad essere invece necessario, cioè che potrebbero essere invece necessari sia alla Giunta e all'Assemblea legislativa in termini di lavoro, di approfondimento, di analisi. Stiamo tagliando anche ciò che sarebbe utile.
Altro elemento di discussione di questa mattina è stato l'avanzo di 3 miliardi e 600 milioni. Vi ricordo che i 3 miliardi e 600 milioni vanno letti perché la grande maggioranza, quasi il 100% oserei dire sono costituiti da assegnazioni statali, comunitari, fondi della sanità, reiscrizioni di residui perenti, vincolati, oppure più del 50% sono slittamento di autorizzazioni per mutui non contratti a fronte di investimenti, che sono già previsti, che però dal punto di vista tecnico formano avanzo, ma che vengono poi reiscritti. Quindi, attenzione, perché magari si pensa di avere delle gran risorse e invece le risorse non ci sono.
Altro aspetto. Si è più volte richiamata la ricerca della CGIA di Mestre sulle spese regionali dal 2001 al 2008. Anche in questo caso le ricerche vanno analizzate, guardate, approfondite prima di prendere ciò che magari è utile, è strumentale in quel determinato momento. È una ricerca che ha preso i dati dai bilanci preventivi, e non a consuntivo, e fa la sua differenza; non ha depurato dalla spesa gli stanziamenti relativi alle partite di giro, che non costituiscono spesa, ma entriamo invece dal 2001 al 2008 sull'analisi della relazione della Corte dei Conti che peraltro ovviamente è assolutamente disponibile e voi la potete avere, consultare anno per anno.
In realtà in questi anni la spesa, la maggiore spesa cioè il 107, così invocato in questi giorni, sono per la stragrande maggioranza l'incremento del Fondo nazionale sanitario concordato con il Governo. Cioè è il Governo che ha messo a disposizione, perché fa parte degli accordi sulla salute, del fondo e dal 2001 al 2008 ha avuto un incremento notevole ed è anche il fondo per la non autosufficienza che questa Assemblea ha valutato e ha voluto, oltre, ovviamente, alle deleghe che sono state assegnate in base alla legge Bassanini e quindi che hanno creato ovviamente maggiori spese, maggiori entrate, maggiori spese, maggiori funzioni esercitate dalla Regione nei confronti dei cittadini. Tant'è che per la spesa dell'amministrazione generale fra l'anno 2001 e il 2008 in realtà l'aumento è stato ben al di sotto della percentuale dell'inflazione dello stesso periodo, quindi con un decremento del meno 6,23%.
Devo anche dire che su questo dato la stessa ricerca dice che la Regione Emilia-Romagna è al 19° posto sulle spese generali in modo esemplificativo. Quindi mi sento di dire che basta guardare gli atti, le relazioni della Corte dei Conti e lì riusciamo a trovare esattamente tutte le spiegazioni in modo molto chiaro e netto.
Ci sono alcuni altri aspetti, in particolare uno, che è stato sollevato in senso anche di benvenuto, rispetto alla Valmarecchia, già anche in commissione era uscito questo tema: Valmarecchia, poche risorse.
Con la Valmarecchia abbiamo chiuso un'intesa, con le Marche sulla Valmarecchia ne stiamo chiudendo un'altra, l'ultima. Sulla Valmarecchia abbiamo già chiuso gli accordi per la montagna per 307 mila euro; sulla viabilità c'è un accordo con la Provincia di Rimini su un investimento triennale di 11 milioni di euro, in parte a carico della Regione, e in parte in carico della Provincia di Rimini. Sull'ambiente e sul territorio, un milione di euro nell'apposito capitolo dell'assessorato, per l'assetto idrogeologico; sull'agricoltura abbiamo dei contributi europei che da giugno sono già in carico alla Regione per 1,2 milioni di euro; un completamento dell'istituto superiore di Nuova Feltria, 900 mila euro già previsti nel bilancio precedente, (alcune cifre non sono previste in assestamento perché bisogna poi sommare), tra cui 400.000 euro destinati al parco del Simone Simoncello.
Stiamo monitorando costantemente, quotidianamente in un rapporto abbastanza sereno, poi capisco che per un comune, magari piccolo, 6 mila euro fanno la differenza, ma qui stiamo parlando di milioni di euro di investimenti su delle infrastrutture per quella vallata che saranno il futuro della Valmarecchia in termini di prospettiva degli abitanti e il loro permanere o meno in montagna.
Concludo nel ribadire pienamente con grande convinzione che questo assestamento è assolutamente in linea con i principi e gli obiettivi del bilancio, come ho già avuto modo di dire, e soprattutto che possa effettivamente, a differenza di altre manovre del Governo, dare prospettiva e forse anche un po' di serenità in questa Regione.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, vicepresidente Saliera.
Abbiamo concluso il dibattito generale, apriamo l'esame dell'articolato degli oggetti 119 e 120.
Sono state presentate 19 proposte di emendamento che insistono tutte sull'oggetto 119:
una, a firma del consigliere Vecchi Luciano;
una, a firma del consigliere Villani;
tre, a firma del consigliere Lombardi;
cinque, a firma del consigliere Pollastri;
due, a firma dei consiglieri Manfredini, Bernardini, Cavalli e Corradi;
sette, a firma del consigliere Bazzoni.
Iniziamo l'esame dell'articolato dell'oggetto 119.
Articolo 1.
Su tale articolo insiste l'emendamento 13, a firma del consigliere Bazzoni.
Discussione generale congiunta sull'articolo e sull'emendamento.
Non ho iscritti a parlare.
Dichiarazione di voto congiunta sull'articolo e sull'emendamento.
Non ci sono iscritti a parlare.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 13, a firma del consigliere Bazzoni.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 1.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 1 è approvato.
Articolo 2.
Discussione generale. Non ho iscritti a parlare, passiamo alle dichiarazioni di voto.
Nessuno chiede di parlare.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 2.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 2 è approvato.
Articolo 3.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto. Non ho iscritti a parlare in dichiarazione di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 3.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 3 è approvato.
Articolo 4.
Su tale articolo insistono gli emendamenti 6, a firma del consigliere Pollastri, e 14, a firma del consigliere Bazzoni.
Discussione generale congiunta sull'articolo e sugli emendamenti.
Dichiarazioni di voto sull'articolo ed emendamenti.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 6, a firma del consigliere Pollastri.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 14, a firma del consigliere Bazzoni.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 4.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 4 è approvato.
Articolo 5.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto sull'art. 5. Non ho iscritti a parlare.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 5.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 5 è approvato.
Articolo 6.
Apriamo la discussione generale. Non ho iscritti a parlare.
Dichiarazioni di voto sull'art. 6. Non ho richieste d'intervento.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 6.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 6 è approvato.
Articolo 7.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto. Non ho iscritti a parlare.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 7.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 7 è approvato.
Articolo 8.
Su tale articolo insistono quattro emendamenti:
il n. 3, a firma del consigliere Lombardi;
il n. 7 e il n. 8, a firma del consigliere Pollastri;
il n. 15, a firma del consigliere Bazzoni.
Apriamo la discussione congiunta su articolo ed emendamenti. Non ho iscritti a parlare.
Apriamo le dichiarazioni di voto congiunte su articolo ed emendamenti.
Passiamo alle votazioni.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento n. 3, a firma del consigliere Lombardi.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento 3 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento n. 7, a firma del consigliere Pollastri.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento 7 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento n. 8, a firma del consigliere Pollastri.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento 8 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento n. 15, a firma del consigliere Bazzoni.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento 15 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 8.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo è approvato.
Articolo 9.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 9.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 9 è approvato.
Articolo 10.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 10.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 10 è approvato.
Articolo 11.
Su tale articolo insiste l'emendamento n. 4, a firma del consigliere Lombardi.
Discussione generale su articolo ed emendamento.
Dichiarazioni di voto su articolo ed emendamento.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento n. 4, a firma del consigliere Lombardi.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento 4 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 11.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 11 è approvato.
Articolo 12.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto. Non ci sono iscritti a parlare.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 12.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 12 è approvato.
Articolo 13.
Su tale articolo insiste l'emendamento n. 9, a firma del consigliere Pollastri.
Discussione generale su articolo ed emendamento.
Dichiarazioni di voto su articolo ed emendamento.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento n. 9, a firma del consigliere Pollastri.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento 9 è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 13.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 13 è approvato.
Articolo 14.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 14.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 14 è approvato.
Articolo 15.
Su tale articolo insiste l'emendamento n. 16, a firma del consigliere Bazzoni.
Discussione generale su articolo ed emendamento.
Dichiarazioni di voto su articolo ed emendamento.
Colleghi consiglieri, richiamo la vostra attenzione, sull'emendamento 16 che è un emendamento interamente soppressivo, per cui si pone in votazione il mantenimento dell'articolo 15. L'Assemblea si esprime sulla volontà di mantenere o meno il testo dell'articolo, non di approvare tecnicamente l'emendamento.
Metto in votazione, per alzata di mano il mantenimento dell'art. 15.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 15 è approvato e pertanto l'emendamento 16 s'intende respinto.
A questo punto, prendiamo in esame l'emendamento 11, a firma dei consiglieri Manfredini, Bernardini, Cavalli e Corradi, che propone l'istituzione di un nuovo articolo 15 bis.
Discussione generale sulla proposta di emendamento.
Ha chiesto di parlare il consigliere Corradi. Ne ha facoltà.
CORRADI: Molto brevemente. Con questo emendamento proponiamo di implementare le risorse destinate al capitolo per interventi di manutenzione rispetto ai dissesti idrogeografici e che interessano prevalentemente il territorio montano, questo è l'obiettivo che noi proponiamo, andando ad attingere parimenti alle somme attualmente stanziate nel capitolo che prevede contributi in conto capitale agli enti locali per la realizzazione di centri d'accoglienza ed alloggi per i cittadini stranieri emigrati.
Si tratta di una somma stanziata su quest'ultimo capitolo di oltre 4.500.000 euro, che peraltro si trascina da più anni, da più bilanci, e pertanto crediamo anche di fare cosa gradita all'assessore Gazzolo di poter disporre di una somma in più per provvedere agli interventi di manutenzione della viabilità minore, soprattutto delle zone montane.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Corradi.
Non ho altri interventi in discussione generale, chiudiamo la discussione generale e apriamo la fase delle dichiarazioni di voto sull'emendamento 11.
Non ho iscritti a parlare.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 11, a firma dei consiglieri Manfredini, Bernardini, Cavalli e Corradi.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento 11 è respinto.
Abbiamo ora l'emendamento 12, a firma dei consiglieri Manfredini, Bernardini, Cavalli e Corradi, anche questo istitutivo di un nuovo articolo.
Discussione generale sull'emendamento 12. Dichiarazioni di voto sull'emendamento 12.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 12, a firma dei consiglieri Manfredini, Bernardini, Cavalli e Corradi.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento 12 è respinto.
Articolo 16.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 16.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 16 è approvato.
Articolo 17.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto. Non ci sono richieste.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 17.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 17 è approvato.
Articolo 18.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 18.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 18 è approvato.
Articolo 19.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto. Non ci sono richieste.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 19.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 19 è approvato.
Articolo 20.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto. Non ho iscritti.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 20.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 20 è approvato.
Articolo 21.
Su tale articolo insiste l'emendamento 17, a firma del consigliere Bazzoni.
Discussione generale su articolo ed emendamento.
Dichiarazioni di voto su articolo ed emendamento.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 17, a firma del consigliere Bazzoni.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 21.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 21 è approvato.
Articolo 22.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 22.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 22 è approvato.
Articolo 23.
Su tale articolo insiste l'emendamento 18, a firma del consigliere Bazzoni, interamente soppressivo.
Discussione generale su articolo ed emendamento.
Dichiarazioni di voto su articolo ed emendamento.
Metto in votazione, per alzata di mano, il mantenimento del testo dell'articolo 23.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 23 è approvato e di conseguenza l'emendamento 18 s'intende respinto.
Articolo 24.
Su tale articolo insiste l'emendamento 10, a firma del consigliere Pollastri.
Discussione generale su articolo ed emendamento.
Dichiarazioni di voto su articolo ed emendamento.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 10, a firma del consigliere Pollastri.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 24.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 24 è approvato.
Articolo 25.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 25.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 25 è approvato.
Articolo 26.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 26.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 26 è approvato.
Abbiamo ora un emendamento istitutivo di un nuovo articolo, il 26 bis, emendamento n. 5, a firma del consigliere Lombardi.
Discussione generale.
Ha chiesto di parlare il consigliere Lombardi. Ne ha facoltà.
LOMBARDI: Solo per segnalare che questo è un emendamento che non comporta immediati oneri per la Regione, perché si riferisce alla possibilità per il 2011 di incrementare il Fondo a sostegno delle farmacie rurali, che costituiscono un presidio importante come tutti sappiamo in tutta la Regione.
Quindi, siccome la nostra Regione non è stata particolarmente sensibile a queste problematiche fino ad oggi, c'era la possibilità di porre rimedio a questa disattenzione.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Lombardi.
Non ho altri iscritti in discussione generale, apro la fase delle dichiarazioni di voto sull'emendamento 5.
Se nessun consigliere chiede di intervenire metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 5, a firma del consigliere Lombardi.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento è respinto.
Articolo 27.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto. Non ho iscritti.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 27.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 27 è approvato.
Articolo 28.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 28.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 28 è approvato.
Articolo 29.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto. Non ho iscritti.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 29.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 29 è approvato.
Articolo 30.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto. Chiudiamo le dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 30.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 30 è approvato.
Articolo 31.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 31.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 31 è approvato.
Articolo 32.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 32.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 32 è approvato.
Articolo 33.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 33.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 33 è approvato.
Articolo 34.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 34.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 34 è approvato.
Articolo 35.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto. Non ho iscritti.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 35.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 35 è approvato.
Prendiamo ora in esame l'emendamento 1, a firma del consigliere Luciano Vecchi, che in effetti pone una correzione materiale inserendo l'art. 36.
Discussione generale.
Ha chiesto d'intervenire il consigliere Luciano Vecchi. Ne ha facoltà.
VECCHI Luciano: Solo una spiegazione. In realtà, come notate nel testo che è stato distribuito si passa dall'art. 35 al 37 per un puro errore materiale.
L'emendamento 1 non fa altro che reintrodurre l'art. 36, che era stato correttamente votato in prima commissione e che, per un errore tecnico dei servizi, è stato omesso.
Quindi, votando questo emendamento si ripristina il testo approvato in commissione.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Vecchi.
Non ho iscritti in discussione generale.
Dichiarazioni di voto. Non ho iscritti.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 1, a firma del consigliere Luciano Vecchi.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento è approvato.
Articolo 37.
Su tale articolo insiste l'emendamento 19, a firma del consigliere Bazzoni, interamente soppressivo.
Discussione generale su articolo ed emendamento.
Dichiarazione di voto su articolo ed emendamento.
Metto in votazione, per alzata di mano, il mantenimento del testo dell'articolo 37.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 37 è approvato, pertanto l'emendamento s'intende respinto.
Articolo 38.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto. Non ho iscritti.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 38.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 38 è approvato.
Articolo 39.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 39.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 39 è approvato.
Emendamento 2, istitutivo di un nuovo articolo, a firma del consigliere Villani.
Discussione generale sull'emendamento.
Ha chiesto di parlare il consigliere Villani. Ne ha facoltà.
VILLANI: Ho approfittato di questo oggetto per inserire un emendamento che modifica l'art. 25 della legge 2/2003, la legge istitutiva delle aziende pubbliche di servizi alla persona, le famigerate ASP.
Mi sembra che a distanza di poco più di un anno dalla piena applicazione della legge, quindi dell'implementazione delle aziende pubbliche di servizi alla persona, si siano riscontrate diverse anomalie, una in particolare, quella che non consente agli enti che hanno conferito i loro patrimoni, i loro servizi all'interno delle aziende, di poter tornare nella situazione ex ante.
Mi pare che sia un fatto piuttosto singolare, soprattutto tenendo in considerazione che la prima applicazione generalmente consente anche di fare il punto della situazione rispetto alla ricaduta legislativa.
In questo caso mi pare che ci siano veramente molte anomalie. L'unica certezza che c'è stata con l'applicazione di questa legge è che abbiamo incrementato un po' le risorse da dare alla marginalità e alla para politica con circa 6 milioni di euro che vengono utilizzati per pagare i gettoni di presenza, per pagare i nuovi direttori generali, eccetera.
Per cui, quanto meno questo emendamento pone un limite ad un'anomalia diffusa su diversi ambiti, ma in particolare credo che questa vada considerata, e mi risulta che anche diverse amministrazioni comunali che hanno conferito beni, e hanno richiesto l'erogazione dei servizi da parte di queste nuove aziende, doppione povero delle aziende sanitarie locali, vivano una situazione di disagio in quanto la legge non prevede la possibilità di tornare nella situazione ex ante.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Villani.
Non ho altri iscritti in discussione generale.
Dichiarazioni di voto sull'emendamento 2. Non ho iscritti.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 2, a firma del consigliere Villani.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento 2 è respinto.
Articolo 40.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 40.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 40 è approvato.
Articolo 41.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 41.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 41 è approvato.
Passiamo ora all'esame dell'articolato dell'oggetto 120.
Articolo 1.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 1.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 1 è approvato.
Articolo 2.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 2.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 2 è approvato.
Articolo 3.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 3.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 3 è approvato.
(brusio in aula)
Chiedo scusa, colleghi, già la fase delle votazioni è un po' tecnica, se ci diamo una mano anche abbassando un po' il brusio di sottofondo mi aiutate.
Articolo 4.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 4.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 4 è approvato.
Articolo 5.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 5.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 5 è approvato.
Articolo 6.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 6.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 6 è approvato.
Articolo 7.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 7.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 7 è approvato.
Articolo 8.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 8.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'art. 8 è approvato.
Abbiamo terminato l'esame dell'articolato.
Sono giunte, collegate ai due oggetti che abbiamo appena votato, cinque proposte di ordini del giorno, così numerate:
119-120/1, a firma del consigliere Villani;
119-120/2, a firma dei consiglieri Aimi, Villani, Bartolini, Bazzoni, Bignami, Filippi, Leoni, Lombardi, Malaguti, Pollastri e Vecchi Alberto;
119-120/3, a firma dei consiglieri Bazzoni, Villani, Aimi, Bartolini, Bignami, Filippi, Leoni, Lombardi, Malaguti, Pollastri e Vecchi Alberto;
119-120/4, a firma dei consiglieri Bernardini, Manfredini, Cavalli e Corradi;
119-120/5, a firma dei consiglieri Cavalli, Manfredini, Bernardini e Corradi.
Apriamo la fase delle dichiarazioni di voto congiunte finali sui progetti di legge e sugli ordini del giorno presentati.
Ha chiesto di parlare il consigliere Lombardi. Ne ha facoltà.
LOMBARDI: Grazie, presidente. Ringrazio anche il presidente del gruppo, Villani, che mi lascia il compito di esprimere questa dichiarazione di voto, perché in questo modo posso riferirmi ad alcune cose dette dai colleghi e ad alcune altre che nella mia relazione avevo evidenziato, anche per confutare alcune argomentazioni che ho sentito dai banchi della maggioranza.
Penso che a volte, in occasioni come queste, il velo ideologico impedisca di vedere e la vis polemica impedisca a volte di ascoltare, infatti siamo stati rimproverati di esserci soffermati a lungo sulla manovra del Governo, ma io credo che correttamente anche il relatore di maggioranza nella sua esposizione abbia dato ampio spazio alla situazione generale in cui oggi ci troviamo, sia nazionale che internazionale, riferendosi anche alla manovra di bilancio, così come l'assessore nella sua replica non ha mancato di esprimere le sue critiche, quindi di intervenire in merito alla manovra di bilancio.
La stessa cosa abbiamo fatto noi e quindi non ci può essere certamente rimproverato, come per dire, che siamo andati in questa occasione fuori tema.
Siamo anche intervenuti nel merito della vicenda, quindi non è neppure vero che non abbiamo fatto presente alcune nostre perplessità e alcune nostre idee.
Si chiedeva se i giornalisti fossero stati in grado di avere le nostre idee rispetto ad alcune cose, credo che alcuni spunti li abbiano.
Noi abbiamo espresso forte criticità nei confronti di una spesa importante di questa Regione sul sistema informativo, parliamo di 35 milioni di euro in due anni, 10 milioni appunto quest'anno, quindi su questo abbiamo espresso fortissime perplessità sia in termini di sprechi, che di dubbi sulla sua efficacia.
Ci siamo riferiti all'organizzazione turistica, riteniamo che i fondi in questo campo siano pochi, soprattutto in questo momento e penalizzanti per il settore.
Ci siamo intrattenuti rispetto al sostegno all'occupazione, dove c'è poco da parte di questa Regione, molto dell'utilizzo dei fondi statali messi a disposizione.
Abbiamo parlato di sostegno alle imprese, dove l'innovazione in questo caso esclude, anche qui, il settore turistico, e poi si spaccia come innovazione il sostegno dato per la viabilità alla fiera di Bologna.
Quindi, alcune criticità, oltre che quelle generali sull'impostazione complessiva, certamente le abbiamo espresse.
C'è poi il capitolo della statistica della CGIA di Mestre, che è di ieri, non è che abbiamo fatto chissà quale costruzione su questa cosa. Ci sono dei dati, li riportiamo, esattamente come voi, e mi riferisco alla maggioranza che riporta dati quando si riferiscono a giudizi che vengono dati rispetto al Governo da organismi internazionali.
Questa indagine ci dà un senso, poi le argomentazioni dell'assessore possono essere tutte valutate, viste, verificate, certamente daranno anche una luce diversa, ma il fatto che in sette anni ci sia stato un aumento del 107% non delle spese di funzionamento della Regione, ma delle spese correnti della Regione, dimostra che una possibilità anche di manovra questa Regione ce l'ha.
Perché in fondo noi cosa volevamo e vogliamo sostenere in occasione di questo assestamento e della legge finanziaria? Che lo spazio, una manovra virtuosa come la nostra, ce l'ha per sopportare anche i tagli che sono stati previsti e quindi siccome in questo momento si trattava di o stringere la cinghia noi come ente, o di mettere le tasse ai cittadini, credo che sia stato più opportuno e possiamo tranquillamente correre il rischio di andare in questa direzione piuttosto che mettere le tasse ai cittadini.
Certo che l'avanzo di amministrazione in grandissima parte parte sarà vincolato, non sono così ingenuo, nessuno di noi è così ingenuo da pensare che abbiamo a disposizione tre miliardi e mezzo di euro, ma come l'assessore stesso diceva, una grandissima parte vincolata, altra parte legata ai mutui, anche se su questo si sarebbe dovuto vedere un'esplosione della cassa, che invece non c'è, perché abbiamo solo 500 milioni, quindi tutto questo dimostra che assieme ai soldi che ci sono arrivati quest'anno dallo Stato e che noi non avevamo previsto invece nel bilancio di previsione, siamo nelle condizioni certamente di sopportare al meglio anche i pesi che ci saranno e la realtà di oggi.
Per questo noi votiamo certamente a favore degli ordini del giorno proposti dal nostro gruppo e dal gruppo della Lega; voteremo invece convintamente contro rispetto alla manovra di assestamento e alla legge finanziaria.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Lombardi.
Ha chiesto d'intervenire il consigliere Cavalli. Ne ha facoltà.
CAVALLI: Questa mattina mi sono divertito a sentire le lamentele dei miei colleghi di maggioranza che hanno pianto tutta mattina contro il Governo, quindi mi fa solo piacere un Governo che anche quando c'è il sole per loro piove!
Io credo che effettivamente in questa manovra di assestamento ci siano delle grosse criticità, nel senso che potevano esserci risorse a favore, come abbiamo proposto noi, della montagna, delle strade della montagna. Potevano diminuirsi le consulenze, soprattutto sull'IBACN, mi spiace ritornarci sopra, ma abbiamo trovato 36 pagine web, con più di 100 convegni, varie iniziative, mentre la finanziaria dice che devono essere diminuite del 20%. Speriamo che con il prossimo bilancio ci sia una diminuzione di tutte queste cose, missioni incluse.
Crediamo fortemente nel continuare a valorizzare quello che viene fatto e soprattutto diminuire le spese, come quelle per le sedi, visto che ci sono quattro sedi bisognerebbe ridurle ad una, nei fitti, che sono 700 mila euro, e quindi chiediamo una forte riduzione della spesa di questo ente che ha più di 100 dipendenti a carico della Regione, con un avanzo di amministrazione di più di 5 milioni di euro. Credo che effettivamente, con il documento che abbiamo proposto come ordine del giorno, questo ente venga valorizzato e soprattutto con delle spese più oculate da parte della Regione.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Cavalli.
Ha chiesto d'intervenire il consigliere Luciano Vecchi. Ne ha facoltà.
VECCHI Luciano: Chiederei solo, se sono finite le dichiarazioni di voto, di fare una dichiarazione.
PRESIDENTE (Richetti): Siamo in fase di dichiarazione di voto. Nel momento in cui chiuderò la fase delle dichiarazioni di voto, dopo non sarà più possibile intervenire, quindi se vuole intervenire questo è il momento.
VECCHI Luciano: Volevo solo fare un ringraziamento a coloro che hanno collaborato...
PRESIDENTE (Richetti): Allora questo è il momento giusto.
Prego, consigliere.
VECCHI Luciano: Benissimo, non voglio fare la dichiarazione di voto anche perché come relatore è facilmente intuibile la mia indicazione di voto favorevole. Peraltro il dibattito mi conferma, diciamo così, nelle motivazioni che come relatore di maggioranza ho utilizzato.
Solo una chiosa, per dire, rispetto al nostro voto sugli emendamenti e quello prossimo a venire sugli ordini del giorno, che evidentemente quando si presentano emendamenti e ordini del giorno con l'intenzione di farli approvare e non soltanto per utilizzarli per il grande pubblico e per la stampa, occorre presentarli per tempo e discuterli sia all'interno della commissione che con il relatore.
Voglio limitarmi a ringraziare i colleghi per la pazienza che hanno avuto nel sopportarmi in queste settimane. Sono un nuovo consigliere ed è la prima volta che ho avuto a che fare con il bilancio. Chiedo quindi scusa delle mie eventuali insufficienze od omissioni.
Vorrei però ringraziare sia i colleghi che i membri del segretariato dell'Assemblea e della Giunta che hanno collaborato a questo lavoro e che hanno fatto un lavoro straordinario e dato un contributo importante alla predisposizione dell'assestamento di bilancio.
Grazie, presidente.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere, anche per la sua attenzione.
Ha chiesto d'intervenire il consigliere Bonaccini. Ne ha facoltà.
BONACCINI: Provando ad evitare polemiche sulla situazione del paese, su cui però...
(brusio in aula)
Se fanno silenzio e ascoltano i colleghi del PDL sarei...
PRESIDENTE (Richetti): Chiedo scusa, colleghi.
Se possiamo interrompere le riunioni parallele e aiutare lo svolgimento dei lavori con un po' di silenzio in aula...
Prego.
BONACCINI: Provando ad evitare polemiche inutili sulla situazione del paese, su cui però prima o poi un ragionamento anche sul tema del degrado morale e civile andrà aperto, volevo dire che quella che a me pare la differenza più rilevante nella discussione...
(brusio in aula)
... io però se non tacciono non parlo, un po' di rispetto.
Lo dico perché ieri abbiamo assistito a risoluzioni proposte da voi ed eravamo rimasti in aula solo noi.
PRESIDENTE (Richetti): Chiedo scusa un attimo, colleghi.
La manutenzione dell'aula, c'è un personale efficientissimo, tra l'altro siamo in seduta e vi pregherei davvero di mantenere fino alla fine un atteggiamento consono, non mettendo il cestino sul tavolo, consigliere! Tra l'altro, ripeto, provvediamo con le strutture.
Riprendiamo il dibattito concludendo i lavori che sino a qui sono stati puntuali e di buona qualità.
Prego, consigliere Bonaccini.
BONACCINI: Volevo fare un ragionamento di questo tipo, tenendo fede a seguire la discussione che c'è stata.
A me pare che la differenza più rilevante nelle discussioni che sono state proposte sia questa, dal nostro punto di vista.
Una manovra fatta legittimamente soprattutto di tagli, senza granché, direi quasi nulla d'investimenti per lo sviluppo, a differenza di quello che è avvenuto un po' in tutti i paesi europei, anche laddove la stessa destra che governa, penso alla Germania o alla Francia, si è resa protagonista di misure anche a favore della crescita.
Qui mi pare che con quello che si sta facendo si cerca, da un lato, anche qui di proseguire sul contenimento delle spese, e dall'altro però di mettere alcuni provvedimenti che mettano in luce la necessità per questo territorio di fare investimenti sullo sviluppo e le imprese, lavoro e impresa, da un lato (ci verrò tra un attimo), dall'altro, sul tema dell'aiuto alle famiglie in difficoltà, il tema dei servizi, e dall'altro ancora con le risorse disponibili un aiuto al governo e alla gestione del territorio, in particolare sulla difesa del suolo di alcuni interventi sulle infrastrutture necessarie per garantire, da un lato, anche qui sviluppo e dall'altro dare una mano ai comuni.
Allora, lo dico perché mi pare che nel fare questo c'è anche però una filosofia che pure in epoca di difficoltà per tutti - la crisi -, non voler girare il capo dall'altra parte o addossare solo ad altri le colpe mi sembra che anche a partire dall'incontro che abbiamo registrato, che c'è stato venerdì da parte del governo regionale, dalla Giunta, dal presidente, con le forze economiche e sociali, sia uscito chiaro il tentativo di provare a tenere insieme mondo del lavoro e mondo dell'impresa per provare a fare in modo che l'uscita dalla crisi, quando mai ci sarà, possa tenere insieme quella che noi chiamiamo coesione sociale che è stata la cifra, peraltro, con cui è cresciuta ed è stata tenuta insieme la storia, il territorio nel dopoguerra in queste terre, in questa Regione.
Questo lo dico perché mi pare che il giudizio positivo che tutte le forze economiche e sindacali hanno espresso venerdì al proseguimento del patto per attraversare la crisi, che come si sa per noi dovrà presto diventare il patto per lo sviluppo, debba e possa tenere insieme, da un lato, l'impegno della Regione, che lo si sente tutto, a partire dalle forze che sostengono il Governo, mi viene però da dire, visto che l'hanno detto loro, le parti sociali e sindacali, il bisogno che il Governo rifinanzi una parte, ad esempio di ammortizzatori sociali.
In questo io chiedo al centrodestra di questa Regione, che fa opposizione, ma che governa il paese, di impegnarsi insieme a noi a fare in modo che quei 50, 60 mila lavoratori, a seconda degli indicatori che si prendono, ai quali è stato garantito il posto di lavoro nel corso dello scorso anno, o a quelle migliaia di imprese che hanno potuto usufruire di strumenti perché finanziati, ci si dia tutti quanti una mano perché il problema lì non è né di destra, né di sinistra, è difendere un capitale sociale prezioso per questa terra.
E io credo che le misure messe in campo, unitamente al fatto che si debba lavorare tutti insieme, sia un modo molto positivo, noi è questo il giudizio che diamo, come ricordava anche Anna Pariani, un giudizio positivo sulle prime misure che questo nuovo governo regionale ha intrapreso nel corso dell'avvio di legislatura.
Certo che ci preoccupa la manovra finanziaria, chioso solo su questo per non voler debordare e fare polemiche anche qui inutili. C'è un tema che si chiama però autonomia, federalismo fiscale, autogoverno dei territori.
Siccome si sente parlare di una possibile ulteriore manovra correttiva a ottobre, ma siccome non sappiamo se ci sarà, è inutile anche qui aprire polemiche.
E siccome però, e di questo invece sì se ne sente parlare, c'è un problema che riguarda tutti coloro che governano i territori, anche laddove governa il centrodestra, che riguarda che a fronte di questa manovra, l'altra volta, se ricordate, ho letto le parole del sindaco di un comune, che mi pare sia diventato neocommissario peraltro per la Lega a Bologna, che indicava come non si riesca a reggere il prossimo anno il mantenimento, ad esempio, dei servizi garantiti oggi.
Dunque, io credo che su questo vada aperta una discussione seria, io mi auguro che domani, a partire dalla convocazione straordinaria della conferenza Stato-Regioni, e da quello che mi auguro sia il tavolo che si riapre con il Governo, arrivino segnali nei prossimi giorni positivi, perché altrimenti, questo sì, nelle prossime settimane saremo costretti a denunciare che oltre ad aver tagliato non sia nemmeno disponibile andare a vedere dove si può recuperare o redistribuire in maniera meno iniqua, certo, questo è un giudizio di parte, che diamo noi sulla manovra e su quelle esigenze.
Il secondo, provare a mettere in campo una nuova politica industriale.
Io così leggo, ad esempio, anche qui in una battuta per non tediare e rubare troppo tempo, gli investimenti di nuovo sulla green economy. Uso quella parte lì che se la misuro unitamente ai tecnopoli indica un modo nuovo e diverso di poter creare in Emilia-Romagna nuovi posti di lavoro, a fronte del fatto che noi sappiamo, non possiamo su questo fare demagogia, che per la prima volta nel dopoguerra una crisi che taglia in orizzontale tutti i settori produttivi non farà recuperare anche quando si uscirà dalla crisi i posti di lavoro negli stessi posti dove sono stati persi.
Abbiamo bisogno su questo di fare insieme, anche qui, servirebbe una politica industriale da parte del Governo, ci dica quale, a noi va bene cominciare a discutere, che però metta anche una parte di soldi allo sviluppo.
Dalle crisi si esce anche con provvedimenti anticiclici, lo dico oggi e lo ripeteremo fino alla noia: se non mettete mano alla revisione del patto di stabilità, noi terremo fermi, immobilizzati, un miliardo di euro. In questo momento lo dico alla stampa: un miliardo di euro, che le amministrazioni di centrosinistra e di centrodestra in questa Regione hanno e non possono utilizzare, come chiedono forze del lavoro e dell'impresa, perché il Governo lo impedisce. Diteci se questa è una cosa su cui non provare insieme a fare anche una battaglia per i comuni virtuosi non indebitati. Nessuno di noi vuol caricare un ulteriore indebitamento sullo Stato.
Terzo, il tema dei servizi. A fronte di famiglie che non ce la fanno, non c'è solo un problema di perdita del posto di lavoro, c'è anche un problema di passare dalla fascia grigia alla cosiddetta fascia di povertà e d'avere accesso ad una parte di servizi essenziali per garantire un certo tipo di qualità della vita, che per noi non corrisponde solo al tema dei conti in banca.
Penso all'offerta formativa, alla difesa della scuola, penso al tema di una sanità che funzioni, dei servizi sociali, eccetera.
Per ultimo, il tema della difesa del territorio e chiudo su questo. Ho sentito, la cosa ci interessa, da chi ha parlato a nome della Lega, di questo tema della montagna.
Guardate, siamo disponibili a tutto ciò che può dare una mano all'Appennino, però se volete facciamo una comparazione tra ciò che mette la Regione e quanto ha tagliato il Governo, a partire dal fatto che oggi diversi comuni non saranno più comuni montani e sapete che questo ha un'incidenza secca e diretta, lo potreste spiegare meglio voi a me, visto che ve ne occupate, rispetto ad alcuni finanziamenti che arrivano sui settori produttivi turistici, eccetera.
Non vogliamo aprire una polemica, diciamo anche qui: possiamo rivedere alcune di quelle norme e di quei tagli che il Governo ha prodotto e che hanno portato anche vostri esponenti nei comuni montani ad essere preoccupati per ciò che vorrà dire?
Io penso che se proviamo a trovare, pur nella differenza, nella polemica che si fa, perché è così, ma insomma, alcuni punti di coincidenza, almeno nel denunciare o enunciare problemi seri, che se la manovra non correggerà, siccome i conti della Regione li sapete voi, ma sono così anche in Lombardia e in Veneto, mancheranno poi risorse per poter fare alcune di quelle politiche virtuose e anticicliche che in territori, penso al nord, dove la piccola e media impresa, in particolare, è così forte e radicata, rischia davvero, insieme al tema di tutto il mondo del lavoro, di trovare una stagione di grande sofferenza.
Io penso che faremo una cosa fatta bene, provare a trovare le ragioni nei prossimi mesi sulle quali trovare anche convergenza.
A me pare, e ho finito, che il giudizio positivo che noi diamo su questo assestamento, coincidente con ciò che la Regione si è proposta di fare, attiene:
a) a mettere mano, oltre al contenimento della spesa ai cosiddetti tagli, anche a politiche per lo sviluppo;
b) al fatto di avere una visione strategica per il futuro, a partire dal fatto di pensare anche alle famiglie e al territorio;
c) al fatto che si vuole provare a tenere insieme mondo del lavoro e dell'impresa, che per noi sarebbe una nuova grande stagione di unità nel momento in cui il rischio invece è quello che vedendo anche cosa accade a livello nazionale, si produca invece una stagione di divisioni che rischia davvero di mettere tutti quanti in una condizione di maggiore difficoltà in un'epoca di crisi economica come questa.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Bonaccini.
Ha chiesto d'intervenire il consigliere Grillini. Ne ha facoltà.
GRILLINI: Io penso che dopo aver ascoltato gli interventi dei colleghi consiglieri, in particolare dei consiglieri di opposizione che si trovano nell'ingrato compito di dover difendere una politica governativa francamente indifendibile e che sia francamente indifendibile lo dicono molti presidenti di regioni del centrodestra, alcuni dei quali hanno minacciato di restituire le deleghe perché con i tagli ai bilanci degli enti locali, in questa Regione il taglio sarebbe addirittura di 740 milioni, questo non è un taglio è una mannaiata, è un'accettata, è uno sbrego.
Con questi tagli non c'è più la possibilità di garantire i servizi.
Ripeto: lo dicono diversi presidenti di regioni del centrodestra. O voi contestate Formigoni, di cui si può dire tutto tranne che sia una campione della sinistra; la Polverini, diversi altri.
Questo ingrato e improbabile compito si lega al fatto che ormai il nostro paese ha un debito pubblico che è il terzo debito pubblico nel mondo.
È un tema questo del debito pubblico che ha il nostro paese, che viene affrontato, a mio parere, in modo molto poco convincente. Diciamo che è stato affrontato, alle volte ci sono stati degli elementi di carenza anche dei governi di centrosinistra nella loro breve durata, ma non c'è dubbio che stante l'eredità dei precedenti governi e in particolare dei governi del pentapartito, avendo governato il centrodestra per 15 anni, questo debito pubblico negli anni di centrodestra si è gonfiato a dismisura, è arrivato agli attuali 1.800 miliardi.
Il debito pubblico, che grava su ognuno di noi, significa che l'Italia paga 70 miliardi di euro di investimenti ogni anno per questo debito e di volta in volta viene preso in considerazione dalle agenzie di rating e tutti tremano perché il calo di un punto delle agenzie di rating significa altri miliardi di interessi da pagare. Ma soprattutto debito pubblico significa la palla al piede di un paese che deve pagare gli investimenti. 70 miliardi di interessi all'anno significa tre volte la manovra. Deve pagare gli interessi e non ha i soldi per gli investimenti, quindi lo Stato non potendo svolgere il suo ruolo d'investitore pubblico, non può svolgere il ruolo di volano dell'economia.
Ho sentito il consigliere dell'opposizione parlare stamattina di stantie politiche keynesiane dei governi di centrosinistra. Francamente avrei voluto capire che cosa voleva dire con questa frase, perché le politiche keynesiane significano politiche di welfare, di attenzione ai più deboli, di attenzione agli ultimi, di attenzione a chi non ce la fa.
E nel momento in cui, come opportunamente ricordava il collega Bonaccini, la manovra è fatta soltanto di mannaia, di macelleria sociale, si fa fatica, a livello nazionale, e quindi con le conseguenze anche a livello locale, a capire come si riesce ad intervenire efficacemente su quelle che sono le emergenze sociali di oggi, che sono il lavoro, il lavoro, il lavoro.
Guardate, colleghi, io non so voi, ma a me arrivano decine di e-mail di persone che mi conoscono direttamente o indirettamente, che mi dicono: sono a spasso, non ho il lavoro, non so come arrivare a fine mese, non so come pagare l'affitto.
In una e-mail c'era uno che mi diceva: faccio fatica a fare la spesa.
Un terzo dei giovani sotto i 30 anni in Italia è senza occupazione. Basta girare per le strade di Bologna e sentire chi è senza lavoro, che ormai è buona parte anche della popolazione giovanile locale, sentire discorsi identici: lavoretti, trovati più o meno fortunosamente, impieghi più o meno soddisfacenti, anzi, meno soddisfacenti, perché sono il più delle volte lavoretti che durano poco; stage, adesso la parola stage, una parola inglese che dovrebbe, chiedo scusa della mia pronuncia molto bolognesizzata, è una parola magica, dietro la quale c'è un concetto: lavoro gratuito. Spesso i giovani devono fare mesi e mesi di lavoro gratuito per avere forse la possibilità di un lavoro ultra sfruttato subito dopo, posto che venga fatto un contratto dopo lo stage.
Allora, in una situazione così pesantemente grave, in una situazione sociale così allarmante, onestamente io mi sarei aspettato come minimo un po' più di umiltà, ma tant'è, e anche un po' più di consapevolezza dei colleghi dell'opposizione, tenuto conto che questo governo non solo fa macelleria sociale, ma non si capisce neanche quello che fa. Noi siamo di fronte, presidente, ad una situazione di estrema preoccupazione.
Io non ho sentito in quest'aula, in questa discussione di carattere generale, ricordare quello che sta succedendo in questo momento al paese. Sembra che non ci sia ormai una persona di governo coinvolta in una qualche faccenda o di cricca, o di comitato d'affari. Siamo già alla terza dimissione, si chiede già una quarta dimissione di un'altra personalità del Governo non irrilevante, un Governo che perde pezzi, una maggioranza dove assistiamo ad uno spettacolo quotidiano degli uni contro gli altri armati. Si parla di elezioni anticipate!
Sì, magari, noi siamo favorevoli, le abbiamo chieste. Il presidente Di Pietro ha chiesto le elezioni anticipate per interrompere lo spettacolo osceno di una maggioranza che non è in grado di governare il paese e che è feroce con i deboli, e debolissima con i forti.
I poteri forti che non sanno altro che proporci le solite ricette e cioè se volete il lavoro in Italia rinunciate ai diritti. È il contratto di Pomigliano, se volete il lavoro dobbiamo non garantire in tutto il mondo gli stessi diritti e le stesse garanzie ai lavoratori, ma fare in modo che in Italia i lavoratori possano essere sfruttati come nei posti dove si delocalizza. Questa è la verità, questo vuol dire Pomigliano ed è per questo che il nostro partito l'Italia dei Valori si è opposto e ha dato ragione alla FIOM contro quell'accordo folle, che vuole importare le condizioni di sfruttamento del lavoro, di mancanza di diritti che consentono alle aziende di produrre a metà, ad un terzo, ad un decimo del costo del lavoro che c'è in questo paese.
Questa è la proposta? Taglio alle garanzie sociali, taglio al welfare e riduzione dei diritti dei lavoratori? È questa la proposta? È inaccettabile questa proposta ed è per questo che è giusto che anche nella proposta di assestamento di bilancio questa Regione indichi una strada diametralmente opposta a quello che le follie del Governo di centrodestra, che non riesce neanche a fare pagare le tasse ad un sacco di personaggi che dichiarano cifre ridicole e fanno poi vite da nababbi. Noi le abbiamo viste, perché poi qualche verità nei telegiornali di regime passa. Vediamo personaggi che vanno in giro in porsche e che addirittura si dichiarano poveri.
C'è una quantità di reddito, tra il 30 e il 40%, che sfugge al fisco. Se si facessero pagare le tasse, non ci sarebbe bisogno di macelleria sociale, ma probabilmente se qualcuno facesse pagare le tasse poi non avrebbe i voti per andare al Governo e a continuare questo scambio osceno tra consenso e rapina dei fondi pubblici.
Abbiamo un grande tema a proposito di sviluppo che è quello delle eccellenze. Non si combatte la delocalizzazione, non si combatte il trasferimento delle aziende altrove e la concorrenza a volte sleale dei prodotti di altri paesi, come quelli dell'estremo oriente o del sud est asiatico, che arrivano a prezzi impraticabili per noi, dicevo prima riproducendo qui quelle condizioni di lavoro anziché imponendo a loro i diritti e la sicurezza sulle condizioni di lavoro uguali alle nostre, o quelle che dovrebbero essere qui da noi.
Si combatte promuovendo lo sviluppo e l'eccellenza e investendo su questo, soprattutto sulle nuove tecnologie.
Io lo dicevo intervenendo sul programma di mandato, lo ripeto qui, è bizzarro che non si parli di nuove tecnologie, non abbiamo nemmeno WI-FI in quest'aula.
Proporrei allora ai colleghi una sessione di lavoro su questo. Dobbiamo fare in modo che rapidamente in questa Regione sia possibile superare il digital divide.
Abbiamo un organismo come Lepida che dovrebbe diffondere la banda larga, che ha un canale televisivo; vogliamo discutere anche delle strutture, degli strumenti che ha questa Regione, ottimizzare, fare in modo che le risorse che vengono impiegate, anche le risorse umane che già lavorano a questi progetti, possano dare il massimo in questa direzione.
Per esempio, questo è un suggerimento che do al presidente, ai colleghi assessori, al presidente Errani, che anche se è qui in questo momento non mi sta ascoltando, quello di promuovere gli stati generali delle ICT in questa regione.
Il collega Bonaccini parlava dei centri tecnologici. Promuoviamo gli stati generali delle ICT in questa Regione, facciamo in modo che l'Emilia-Romagna diventi un punto di eccellenza, una Regione guida da questo punto di vista, perché, guardate, lo sviluppo tecnologico, l'innovazione, che è il futuro, che è il domani dell'occupazione, si incontra anche con la propensione dei giovani ad occuparsi di questi temi e di questi campi.
Il paradosso della follia della disoccupazione giovanile è che noi abbiamo la prima generazione nella storia dell'umanità che è in grado di insegnare ai padri ed è una generazione che non conta nulla.
Noi abbiamo incontrato i giovani, io ero seduto al posto degli assessori, assieme ad altri consiglieri di Bologna, e quando ho detto ad una platea di giovani che occupava queste seggiole che noi viviamo in un mondo che non è fatto per i giovani, che i giovani li respinge e spesso non li vuole nemmeno, un mondo di vecchi, è partito un lunghissimo applauso, perché è la verità, non era demagogia, è la verità.
E allora se questo è vero, noi abbiamo un'occasione storica di fronte ad un Governo inetto, inefficiente, corrotto, sull'orlo della caduta un giorno sì e l'altro pure, con un presidente del Consiglio che fa solo gli affari suoi e che si occupa solo di giustizia e non del bene del paese, noi abbiamo la grande opportunità come Regione Emilia-Romagna di dare un segnale diametralmente opposto, di una Regione, di una istituzione che è dalla parte di chi sta peggio e soprattutto dando risposte e investimenti per lo sviluppo è in grado di rispondere ai principali problemi e alle principali esigenze del paese.
Concludo dicendo che avendo ascoltato la relazione del presidente della Confindustria quando c'è stata l'Assemblea generale, onestamente e francamente penso che anche gli industriali dovrebbero mettersi prima ancora che una mano sul portafoglio una mano sulla coscienza, perché finora spesso l'industria italiana è vissuta di finanziamenti pubblici, avendo una scarsa responsabilità sociale d'impresa e cercando, quando ci riuscivano, di finanziare le loro imprese e di ricavare il massimo, e quando potevano anche di portarle via.
Non è possibile, e lo dico con grande franchezza, che si pensi che si possano gestire le imprese senza porsi anche dal punto di vista della responsabilità sociale ed etica che gli imprenditori e le imprese hanno nella nostra società.
Da questo punto di vista a mio parere, lo diceva la collega Pariani, io sono assolutamente d'accordo con lei, sviluppo e libertà vanno di pari passo.
Quindi questa Regione non solo nel prossimo bilancio preventivo dovrà cercare d'investire il massimo delle risorse per lo sviluppo e l'occupazione, ma dovrà anche porsi il problema di come garantire più libertà e più diritti ai cittadini dell'Emilia-Romagna, perché non esiste l'uno senza l'altro.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Grillini.
Ha chiesto d'intervenire il consigliere Corradi. Ne ha facoltà.
CORRADI: Il mio intervento per collegarmi a quanto diceva il consigliere Bonaccini e una chiosa brevissima me la consenta, presidente, anche nei confronti dell'intervento di chi mi ha preceduto, almeno laddove ha fatto un'equiparazione che trovo piuttosto offensiva non per noi come consiglieri d'opposizione, ma per i cittadini di questo paese.
L'idea che ci sia un paese con una maggioranza di evasori o di soggetti delinquenziali che vota il centrodestra e una minoranza, perché questi sono i numeri elettorali, di brave persone che votano centrosinistra lo trovo un po' offensivo per i cittadini di questo paese.
Se io fossi convinto di vivere in un paese con una maggioranza di abitanti delinquenti, mi porrei il problema di emigrare.
Quindi, se è convinto di questo, invito il consigliere Grillini a fare altrettanto, diversamente di rendersi conto che in realtà chi si esprime democraticamente con il proprio voto in una competizione elettorale libera e legittima ha pieno diritto di non essere equiparato, etichettato come evasore fiscale o delinquente per il solo fatto di scegliere una formazione politica che non le è gradita.
Per quanto invece concerne l'intervento del consigliere Bonaccini, io credo che su alcuni punti ci troviamo, anche se può sembrare curioso, assolutamente concordi, soprattutto laddove è stata fatta l'apertura ad una modifica del patto di stabilità nei confronti dei comuni virtuosi.
Come le sarà certamente noto è un tema che anche come Lega Nord abbiamo posto con forza. Il patto di stabilità non nasce con questo Governo, era già presente con il Governo Prodi ed era particolarmente stringente. Sostanzialmente non ha avuto particolari modifiche.
C'è l'impegno, mi risulta, in sede governativa d'intervenire, speriamo entro settembre/ottobre, per una modifica del patto di stabilità a favore delle amministrazioni virtuose, quindi non solo comuni, ma anche, mi auguro, regioni e province, e credo che tutto questo possa servire non solo come punto d'inizio di quel percorso diverso, ma parallelo, e inevitabilmente un po' più lungo, che è quello del federalismo fiscale, ma un meccanismo, appunto, che ci consente di arrivare a quella modifica dell'impianto strutturale del nostro paese, che non può prescindere da un federalismo fiscale concreto, che metta le amministrazioni in considerazione di essere responsabili delle proprie scelte di spesa, di avere capacità di prelievo, di essere giudicate dai cittadini per ciò che effettivamente si fa e per il rapporto costi-benefici di ciò che si elargisce agli stessi amministrati.
Chiosando brevemente, per confermare che voteremo ovviamente favorevolmente ai due ordini del giorno della Lega e anche all'ordine del giorno del PDL, mentre per quanto concerne i provvedimenti della Giunta manteniamo un parere contrario.
E l'ultima battuta che le lancio, consigliere Bonaccini, è relativa all'invito a lavorare insieme per la montagna.
Noi l'emendamento l'avevamo fatto in questa direzione. Ci sono oltre 4 milioni e mezzo di euro fermi da tre anni su un capitolo che si trascina e che non vede mai l'impiego di queste risorse. Abbiamo proposto di utilizzarli proprio per le strade di montagna. Incominciamo da lì. Occorre avere sempre un punto di partenza, s'incomincia con i piccoli passi per fare un cammino lungo. Quindi l'invito è a riconsiderare magari in altra sede la proposta di emendamento che avevamo presentato.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Corradi.
Ha chiesto d'intervenire la consigliera Noè. Ne ha facoltà.
NOÈ: Semplicemente per dire che, come ho detto questa mattina nel mio discorso, nella redazione di questo bilancio di assestamento non ho ravvisato elementi interessanti e intriganti per giudicare questo bilancio diversamente rispetto a quello che ho riscontrato nel passato e quindi anche rispetto alle aspettative che mi ero fatta.
Ne approfitto comunque per ribadire che in questi ultimi tempi ho sentito affermazioni interessanti, che potrebbero denotare un cambiamento di stile.
Quindi sono fiduciosa di considerare questo particolare momento congiunturale non solo di carattere economico, ma ovviamente anche per le scelte politiche che si stanno assumendo, a livello nazionale, come una premessa interessante per impostare una modalità operativa diversa, che, come dicevo prima, auspico sia più ravvicinata e soprattutto la mia aspettativa, oggi 21 luglio, è che ai primi di settembre ci sia da parte degli assessorati la volontà di coinvolgere questa Assemblea legislativa al più presto in un confronto con loro e con la società civile per redigere insieme il bilancio preventivo, in coerenza ai tagli che ci verranno imposti da questa finanziaria.
Lo dico anche perché, al di là dei tagli, mi preme sottolineare che comunque questa è una Regione che ha ancora una grande capacità d'indebitamento. Questo è un aspetto che non ho citato questa mattina, che mi è sfuggito e che vorrei ribadire ora. Una Regione che ha effettivamente delle grandi potenzialità ancora operative. E questo è un bene rispetto a come si è mossa in passato, quindi non abbiamo derivati, ma un'amministrazione pulita da questo punto di vista, però questo vuol dire anche che c'è una capacità d'indebitamento per finalità d'investimento ancora potenzialmente interessante.
Quindi io credo che nel prossimo preventivo ci sia assolutamente la volontà di coinvolgerci al più presto.
Mi preme anche precisare che questa aspettativa mi deriva proprio anche da un appello che diversi spaccati della società auspicano, quindi non l'aspettativa di Silvia Noè.
Rinnovo questo appello con l'auspicio che venga accolto, perché sono certa che anche i miei colleghi vorranno partecipare al bilancio preventivo non solo in termini di ratifica, ma proprio anche in termini di collaborazione attiva alla redazione delle poste di bilancio, proprio come deve essere una vera democrazia partecipata.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliera Noè.
Non ho altri iscritti in dichiarazione di voto. Chiudo la fase delle dichiarazioni di voto generali, iniziamo le votazioni degli ordini del giorno collegati agli oggetti.
Metto quindi in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno 119-120/1, a firma del consigliere Villani.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'ordine del giorno è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno 119-120/2, a firma dei consiglieri Aimi, Villani, Bartolini, Bazzoni, Bignami, Filippi, Leoni, Lombardi, Malaguti, Pollastri e Vecchi Alberto.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'ordine del giorno è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno 119-120/3, a firma dei consiglieri Bazzoni, Villani, Aimi, Bartolini, Bignami, Filippi, Leoni, Lombardi, Malaguti, Pollastri e Vecchi Alberto.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'ordine del giorno è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno 119-120/4, a firma dei consiglieri Bernardini, Manfredini, Cavalli e Corradi;
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'ordine del giorno è respinto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno 119-120/5, a firma dei consiglieri Cavalli, Manfredini, Bernardini e Corradi.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'ordine del giorno è respinto.
Si proceda ora alla votazione dell'intero testo di legge, di cui all'oggetto 119, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
Procedutosi alla votazione e alla verifica della regolarità della stessa da parte dei segretari e degli scrutatori, il presidente comunica il seguente risultato:
Presenti
48
Assenti
2
Favorevoli
30
Contrari
18
Astenuti
--
PRESIDENTE (Richetti): Proclamo approvata la legge riguardante "Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001 n. 40 in coincidenza con l'approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2010 e del bilancio pluriennale 2010-2012. Primo provvedimento generale di variazione".
Si proceda ora alla votazione dell'intero testo di legge, di cui all'oggetto 120, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
Procedutosi alla votazione e alla verifica della regolarità della stessa da parte dei segretari e degli scrutatori, il presidente comunica il seguente risultato:
Presenti
48
Assenti
2
Favorevoli
30
Contrari
18
Astenuti
--
PRESIDENTE (Richetti): Proclamo approvata la legge riguardante "Assestamento del Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2010 e del Bilancio pluriennale 2010-2012 a norma dell'art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione".
Ha chiesto d'intervenire il consigliere Pollastri. Ne ha facoltà.
POLLASTRI: Avevo rilevato precedentemente, ormai la votazione è passata, che, tra i banchi della maggioranza, vi era la tessera di un consigliere, però non era presente fisicamente al voto.
È stato, cioè, conteggiato nei presenti alla votazione, ma effettivamente non era in aula.
PRESIDENTE (Richetti): Consigliere, la sua collaborazione ai lavori in aula è seriamente preziosa, per cui ne approfitto nel chiudere la seduta per ringraziare le persone che hanno coadiuvato la presidenza e l'aula, ovviamente la votazione è conclusa. Sono conclusi i lavori, grazie e arrivederci.
Annuncio di interrogazioni
PRESIDENTE (Richetti): A norma dell'art. 69 del Regolamento interno, comunico che nel corso della seduta sono pervenuti alla Presidenza i seguenti documenti, contrassegnati dai numeri d'oggetto che li precedono:
300 - Interrogazione del consigliere Mazzotti, a risposta scritta, circa il progetto relativo ai Nuclei delle Cure Primarie. (186)
301 - Interrogazione del consigliere Mumolo, a risposta scritta, circa la ospensione degli aumenti relativi ai servizi integrati legati al progetto "mi muovo". (187)
(I relativi testi sono riportati nell'allegato B al resoconto integrale della seduta odierna)
La seduta è tolta.
La seduta ha termine alle ore 16,50
ALLEGATO
Partecipanti alla seduta
Numero consiglieri assegnati alla Regione: 50
Giustificati:
- ha comunicato di non poter partecipare alla seduta il consigliere Marco CARINI.
Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:
Enrico AIMI, Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Stefano CAVALLI, Maurizio CEVENINI, Roberto CORRADI, Palma COSTI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Fabio FILIPPI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Daniela MONTANI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Andrea POLLASTRI, Matteo RICHETTI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Alberto VECCHI, Luciano VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI, Damiano ZOFFOLI.
Ha partecipato alla seduta:
il presidente della Giunta Vasco ERRANI;
il sottosegretario alla Presidenza Alfredo BERTELLI;
gli assessori: Donatella BORTOLAZZI, Sabrina FREDA, Paola GAZZOLO, Teresa MARZOCCHI, Maurizio MELUCCI, Massimo MEZZETTI, Gian Carlo MUZZARELLI, Tiberio RABBONI, Simonetta SALIERA.
Votazioni elettroniche
OGGETTO 119 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001 n. 40 in coincidenza con l'approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2010 e del bilancio pluriennale 2010 - 2012. Primo provvedimento generale di variazione»” (2)
Presenti: 48
Favorevoli: 30
Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Maurizio CEVENINI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Sandro MANDINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Daniela MONTANI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Matteo RICHETTI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Contrari: 18
Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Mauro MANFREDINI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI.
Astenuti: 0
Assenti: 2
Marco CARINI (g), Vasco ERRANI.
OGGETTO 120 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Assestamento del Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2010 e del Bilancio pluriennale 2010-2012 a norma dell'art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione»” (3)
Presenti: 48
Favorevoli: 30
Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Stefano BONACCINI, Thomas CASADEI, Maurizio CEVENINI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Sandro MANDINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Daniela MONTANI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Matteo RICHETTI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Contrari: 18
Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Mauro MANFREDINI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI.
Astenuti: 0
Assenti: 2
Marco CARINI (g), Vasco ERRANI.
IL PRESIDENTE
I SEGRETARI
Richetti
Cevenini - Corradi
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