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93.
SEDUTA DI MARTEDÌ 24 LUGLIO 2012
(POMERIDIANA)
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE AIMI
INDI DEL PRESIDENTE RICHETTI
Indice
OGGETTO 2805
Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 e del bilancio pluriennale 2012-2014. Primo provvedimento generale di variazione» (43)
(Esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)
OGGETTO 2806
Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Assestamento del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2012 e del bilancio pluriennale 2012-2014 a norma dell’art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione» (44)
(Esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)
(Ordine del giorno oggetto 2805-2806/1 - Discussione e approvazione) (63)
(Ordine del giorno oggetto 2805-2806/2 - Discussione e approvazione) (64)
PRESIDENTE (Aimi)
FAVIA (Mov. 5 Stelle)
PRESIDENTE (Richetti)
NALDI (SEL - Verdi)
VECCHI Luciano (PD)
PARUOLO (PD)
MONARI (PD)
MONTANARI (PD)
AIMI (PDL)
NOÈ (UDC)
CAVALLI (Lega Nord)
MANFREDINI (Lega Nord)
BARBATI (Italia dei Valori)
DEFRANCESCHI (Mov. 5 Stelle)
MEO (SEL - Verdi)
DONINI (Fed. della Sinistra)
POLLASTRI (PDL)
VILLANI (PDL)
PARIANI (PD)
SCONCIAFORNI (Fed. della Sinistra)
FILIPPI (PDL)
LOMBARDI (PDL)
BONACCINI (PD)
Allegato
Partecipanti alla seduta
Votazioni elettroniche
Allegato A
Atti esaminati nel corso della seduta
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE AIMI
La seduta ha inizio alle ore 15,07
PRESIDENTE (Aimi): Dichiaro aperta la novantatreesima seduta della IX legislatura dell'Assemblea legislativa.
Il primo atto è la comunicazione dell’assenza del Presidente Vasco Errani per improrogabili impegni di carattere istituzionale.
Ricordo che nella seduta antimeridiana ci sono state le conclusioni della Giunta e dobbiamo passare all'esame dell'articolato.
Ricordo che sugli oggetti 2805 e 2806 sono stati presentati 21 emendamenti - 20 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia e un subemendamento a firma dei consiglieri Naldi e Luciano Vecchi - e due ordini del giorno, uno a firma dei consiglieri Naldi, Meo, Mandini, Grillini, Sconciaforni e Monari, e l'altro a firma dei consiglieri Meo, Naldi, Monari, Sconciaforni e Mandini.
Aprirei volentieri la seduta, però constato che il numero di consiglieri non è sufficiente per proseguire i lavori, dunque l’aggiorno tra dieci minuti. Probabilmente qualche collega pensava che avremmo iniziato con le interpellanze.
La seduta era convocata per le ore 15 e la Presidenza è stata puntuale. Tuttavia, l'aggiorniamo di dieci minuti, non è una tragedia.
(La seduta, sospesa alle ore 15,09, è ripresa alle ore 15,22)
OGGETTO 2805
Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 e del bilancio pluriennale 2012-2014. Primo provvedimento generale di variazione» (43) (Esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)
OGGETTO 2806
Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Assestamento del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2012 e del bilancio pluriennale 2012-2014 a norma dell’art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione» (44) (Esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)
(Ordine del giorno oggetto 2805-2806/1 - Discussione e approvazione) (63)
(Ordine del giorno oggetto 2805-2806/2 - Discussione e approvazione) (64)
PRESIDENTE (Aimi): Colleghi, riprendiamo i lavori. Ricordo che siamo all’esame dell’articolato dell’oggetto 2805 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: "Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 e del bilancio pluriennale 2012-2014. Primo provvedimento generale di variazione".
Sono stati presentati 21 emendamenti e due ordini del giorno, come abbiamo già detto all’apertura della seduta. Nominiamo scrutatori i consiglieri Costi, Moriconi e Leoni.
Passiamo all’esame dell’articolato.
Passiamo all’esame dell’articolo 1. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 1.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Aimi): L’articolo 1 è approvato.
Passiamo ora all’emendamento 1 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, che propone l’articolo 1-bis "Divieto, per gli ex consiglieri, di cumulabilità degli assegni vitalizi".
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 1 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia.
(È respinto a maggioranza)
PRESIDENTE (Aimi): L’emendamento 1 è respinto.
Passiamo all’emendamento 2 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, che propone l’articolo 1-ter "Divieto, per gli ex consiglieri, di cumulabilità tra assegni vitalizi e incarichi retribuiti".
È aperta la discussione generale. Ha chiesto di parlare il consigliere Favia. Ne ha facoltà.
FAVIA: Grazie, presidente. Chiedo innanzitutto per i nostri emendamenti il voto elettronico.
Questi emendamenti riguardano il taglio ai costi e ai privilegi della politica. Li presentiamo ad ogni legge di bilancio perché si tratta di battaglie su cui non vogliamo assolutamente demordere.
I soli 22 minuti che ci sono assegnati, per legge finanziaria e legge di assestamento, ci obbligano a saltare il dibattito generale e a intervenire solo nella discussione degli emendamenti.
Citerò un esempio pratico, per chiarire di cosa stiamo parlando. In questa Regione abbiamo due casi eclatanti, ma non sono gli unici: il Presidente di BolognaFiere, ex assessore regionale, Duccio Campagnoli, che al momento percepisce il vitalizio e, allo stesso tempo, prende un lauto stipendio da un’istituzione pubblica o comunque controllata da soci pubblici, l'Ente Fiera; il Presidente della Provincia di Modena, anche lui passato per la Regione, che ora paghiamo con soldi pubblici sia come Presidente della Provincia di Modena sia con il vitalizio da ex consigliere regionale.
Secondo noi, specialmente per un fatto etico, ma in questo momento ancor di più per un fatto economico, di crisi delle nostre finanze pubbliche, è l'ora di dare una sforbiciata.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE RICHETTI
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Favia.
Ha chiesto di parlare il consigliere Naldi. Ne ha facoltà.
NALDI: Grazie, presidente. Dichiaro che voterò a favore di questo emendamento e posso considerare questa dichiarazione di voto propedeutica anche ad altre espressioni di voto su questi argomenti.
Noi siamo in una situazione economico-finanziaria drammatica, che è tale soprattutto perché sta producendo effetti sociali drammatici di disoccupazione, precarietà, impoverimento, peggioramento del tenore reale di vita di gran parte della popolazione. In questa situazione ci sono delle ingiustizie - che sono i residui di un Paese ancora in gran parte infeudato - che io credo debbano essere affrontate e in Emilia-Romagna, peraltro, abbiamo fatto parecchio per affrontarle.
Credo che, però, non si possa perdere di vista quali sono le responsabilità politiche della crisi e quali sono le forze economiche e finanziarie che stanno rapinando la ricchezza del Paese. Questo non può essere ignorato.
Io vorrei che Favia e Defranceschi raccontassero qualche volta a Grillo che in questo Paese ci sono 156 miliardi di evasione fiscale, non di imponibile ma di evasione. Le tasse per conto di questi le pagano e continuano a pagarle i disgraziati. I disgraziati non pagano le tasse, se non in piccola percentuale, per alimentare la casta, ma le pagano per alimentare i privilegi di chi non ha mai pagato le tasse e vuole continuare a non pagarle. Le tasse le pagano per continuare ad alimentare i privilegi, gli enormi vantaggi, le speculazioni di coloro che possono agire, anche in questa situazione, sul mercato per continuare ad arricchirsi.
Affrontiamo dunque queste cose. Sull'argomento specifico io sono d'accordo, ma ci sono altre condizioni che vanno superate. Non posso però raccontare a nessuno che attraverso questi strumenti si risolve la crisi; sono fatti politici emblematici, ma rimangono tali, perché non è da queste misure che effettivamente possiamo trarre le risorse per risolvere la crisi.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Naldi.
Ha chiesto di parlare il consigliere Luciano Vecchi. Ne ha facoltà.
VECCHI Luciano: Grazie, presidente. Vorrei intervenire in qualità di relatore sul pacchetto di emendamenti presentati, precisando per i colleghi che vi è un subemendamento che per un problema tecnico il consigliere Naldi ha presentato in ritardo e che io ho firmato semplicemente per ragioni tecniche, per poterne permettere la presentazione.
La presenza del mio nome, dunque, è un gesto non solo di cortesia, ma innanzitutto di correttezza istituzionale, e non va interpretato come dichiarazione di voto.
Rispetto al pacchetto degli emendamenti presentati, che sono di varia natura, vorrei innanzitutto sollevare un problema metodologico, che non è nuovo. Chiedo scusa se mi ripeto, ma d'altronde anche i colleghi del Movimento 5 Stelle, come peraltro ribadito dal collega Favia, si ripetono, quindi procediamo di pari passo.
Su molti di questi emendamenti ho già avuto modo di esprimermi nel merito e una parte del contenuto delle mie valutazioni è peraltro ampiamente presente in rete, sulla base di quello che la "Casaleggio e associati" ha ritenuto di dover diffondere. Giustamente nel nostro Paese vi è la piena libertà di rete - anche quando si contribuisce a distorcere la realtà - e credo che sia importante garantirla pienamente.
Sottolineo come, da un punto di vista metodologico, - ancorché sia correttamente possibile, permesso, ammissibile e assolutamente legittimo presentare emendamenti direttamente in plenaria, - se l'obiettivo fosse quello di modificare legittimamente realmente la legge finanziaria o il bilancio, sarebbe normale prassi sottoporre alla I Commissione o alle Commissioni di merito gli emendamenti e cercare in prima istanza una concertazione con il relatore e con i Gruppi politici di questa Assemblea. Quando questo non viene fatto - ed è assolutamente legittimo non farlo - è evidente che l'obiettivo non è quello di cambiare la normativa ma è quello di avere argomenti da diffondere al grande pubblico, in maniera assolutamente legittima, purché si riconosca che appunto l'obiettivo non è quello di cambiare una normativa bensì quello di attribuire posizioni a questo o quell'altro Gruppo, a questo o quell'altro consigliere.
Ringrazio il Presidente della I Commissione Marco Lombardi e la Commissione nel suo insieme per essere stati, da questo punto di vista, molto rigorosi. Anche quando la Giunta ci ha presentato, in sede di Commissione, all'ultimo momento, alcuni emendamenti abbiamo ritenuto di concerto di rimandare il voto alla settimana successiva per poter permettere a tutti i consiglieri e ai Gruppi politici, oltre che ai servizi giuridici, un esame approfondito dei testi che ci venivano sottoposti.
Vorrei aggiungere un elemento di merito rispetto alla questione dei costi della politica e delle spese di funzionamento di questa Regione, non soltanto dell'Assemblea legislativa ma complessivamente. Mi ha molto colpito e mi ha fatto piacere il fatto che il maggiore quotidiano nazionale (La Repubblica) abbia pubblicato, domenica 22 luglio, due giorni fa, con grande dovizia di particolari, l’indagine condotta dalla CGIA di Mestre rispetto ai costi di funzionamento delle venti Regioni italiane. Si dimostra che pro capite, quindi rispetto al numero degli abitanti, i costi di funzionamento - compresi gli organi politico-istituzionali, il personale eccetera - sono per la Regione Emilia-Romagna 80 euro all'anno per abitante (ed è la cifra più bassa di tutta Italia), per la media delle Regioni a statuto ordinario 134 euro, per la media delle Regioni italiane 219 euro, per la media delle Regioni a statuto speciale 891 euro.
Cito questo dato perché, a mio avviso, ha a che fare con questo gruppo di emendamenti. La nostra Regione, che spesso è accusata - e in parte è vero, ma la ritengo una cosa positiva, non negativa - di essere una Regione che ha voluto essere molto presente nella legislazione e nella funzione di programmazione e di controllo, quindi di essersi dotata qualche volta anche di procedure e di strutture «pesanti», costa meno di tutte le altre.
Il problema di ciò che oggi viene chiamato spending review, cioè il fatto di poter esercitare le proprie funzioni avendo una limitazione effettiva di costi e di spese, riducendo al minimo - questo è un processo in itinere che continuerà - le spese di funzionamento, non è mai stato delegato, nemmeno per quanto riguarda questa Assemblea legislativa, a iniziative estemporanee, ma è stato frutto di una scelta politica, nella maggior parte dei casi condivisa non soltanto dai Gruppi di maggioranza, una linea politica precisa di chi dirige questa Regione, ed è stata affidata nel passato, nel presente e lo sarà nel futuro ad approcci organici e non estemporanei, non ad "approcci bandiera". È quello che - la storia lo ha dimostrato - produce la capacità di avere il massimo - almeno in quello che finora abbiamo prodotto - dei risultati con il minimo - almeno in quanto finora in Italia si è prodotto - di spesa.
Questo è il motivo per cui, per gli elementi che riguardano sia gli emolumenti diretti e indiretti dei consiglieri, sia le spese di funzionamento dell’Assemblea legislativa, sia le spese che riguardano il personale (abbia il personale funzioni dirigenti o meno), per quanto riguarda l’opinione di questo relatore - spero e penso condiviso dalla maggioranza di questa Assemblea - il percorso deve essere affidato a processi reali di discussione, di condivisione e di decisione. Questa è la condizione affinché le economie di scala stiano in piedi e gli elementi di funzionalità, di giustizia e di equità siano in qualche modo combinati.
Ritengo inoltre che sia di grande interesse, ancorché io non faccia parte della VI Commissione, il fatto che tale Commissione - presieduta peraltro dal collega Favia, che è uno dei firmatari della maggior parte degli emendamenti - abbia avviato un processo, - che comunque seguo personalmente e immagino lo facciano i Gruppi politici, a cominciare da quello cui appartengo, - di discussione, di revisione e di riflessione su quella parte di regole che ha a che fare con lo Statuto della nostra Assemblea (so che l’Ufficio di Presidenza ha avviato un percorso di riflessione sullo stesso tema), sempre con l’obiettivo, immagino perseguito in buona fede da tutti, di avere un sistema di regole che sia equo, equilibrato e funzionale.
È il motivo per cui io ritengo che l’estemporaneità di emendamenti - alcuni dei quali possono essere buoni, altri meno buoni, alcuni da me condivisi altri no - non sia il sistema per affrontare questi temi. Il fatto che anche in questa legislatura la nostra Assemblea abbia preso, con un metodo condiviso, decisioni importanti per quanto riguarda emolumenti, vitalizi, rimborsi eccetera né è la dimostrazione, ed è il motivo per cui penso che questi processi debbano essere condivisi, e quindi non possono essere determinati attraverso il voto di emendamenti più o meno estemporanei sottoposti all’Assemblea, ancorché questi emendamenti siano pienamente legittimi dal punto di vista formale.
Dico questo perché è una mia profonda convinzione - ancorché qualcuno abbia "pittorescamente" descritto le motivazioni di questo relatore su emendamenti analoghi o uguali, in altre circostanze, ma questa è l’unica motivazione che mi spinge a dire questo - essendo assolutamente non solo disponibile ma anche interessato a ragionare su tutto quanto possa aumentare il tasso di efficacia, di economicità e di equità nel funzionamento della nostra Assemblea e delle nostre istituzioni, che ricordo - e qualche volta dovremmo ricordarlo tutti, perché penso sia merito comune di tutti noi - sono le meno costose e le più efficienti d’Italia.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Luciano Vecchi.
Ha chiesto di parlare il consigliere Favia. Ne ha facoltà.
FAVIA: Grazie, presidente. Intervengo innanzitutto per lasciare a verbale, anche se mi hanno detto che il voto è già stato registrato, che nel primo emendamento che abbiamo votato per alzata di mano il tabellone elettronico - quindi penso ne sia rimasta traccia - segnalava 22 presenze. Lo dico perché, essendo elettronico, penso che il tabellone registrasse il numero di tessere inserite.
Nel merito mi piacerebbe poter rispondere punto su punto, ma la sproporzione dei tempi a disposizione di chi vi parla e quelli a disposizione del consigliere Vecchi non consente di potersi confrontare alla pari. Peraltro, non ho capito diversi punti del suo intervento. Dell’efficienza abbiamo parlato più volte: è chiaro che se come Regione Emilia-Romagna, avendo molti abitanti, ci compariamo con Regioni che ne hanno meno, abbiamo dei costi fissi da calcolare; in ogni caso, non mi interessa fare il primo della classe paragonandomi a questi enti regionali che comunque oggi sono un concentrato di clientele, di sprechi, di benefit. Non mi interessa questo tipo di gara, mi interessa guardare nel merito le singole questioni e porre appunto delle istanze politiche.
Qui non siamo davanti a emendamenti amministrativi che la Giunta ci porta in Commissione, qui, consigliere Vecchi - è inutile che vi scandalizziate - siamo davanti a degli emendamenti che hanno un valore politico e di visione complessiva. Noi non ci arrendiamo se, appena entrati in Assemblea, al primo bilancio bocciate i nostri emendamenti, non stiamo buoni per cinque anni. Si tratta di istanze politiche che voi ben conoscete e non avete bisogno delle ventiquattro ore per studiarle, stiamo parlando di due righe di emendamento.
Quindi, noi li riproporremo fino alla fine della legislatura di questa Assemblea, magari integrandoli - come abbiamo fatto anche in questo caso - con ulteriori approfondimenti, perché per noi è una battaglia politica che vogliamo concludere. Oggi riusciamo a portare a casa un altro pezzetto; in passato ne abbiamo portati a casa altri. Questa è politica fatta sulle cose concrete che, oltre a togliere privilegi e benefit ai politici, possono portare anche risparmi alle casse regionali. Il resto sono chiacchiere.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Favia.
Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, nemmeno per dichiarazione di voto, si proceda alla votazione dell'emendamento 2 istitutivo di nuovo articolo, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
35
Assenti
15
Votanti
34
Favorevoli
8
Contrari
26
Astenuti
--
PRESIDENTE (Richetti): L'emendamento 2 è respinto.
Passiamo all’esame dell’emendamento 3, anche questo istitutivo di nuovo articolo, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, su cui è stato presentato il subemendamento 21 a firma dei consiglieri Naldi e Luciano Vecchi.
È aperta la discussione generale su emendamento e subemendamento.
Ha chiesto di parlare il consigliere Paruolo. Ne ha facoltà.
PARUOLO: Grazie, presidente. Intervengo per una dichiarazione di voto personale complessiva sull’insieme del pacchetto degli emendamenti presentati dai colleghi del Movimento 5 Stelle. Lo faccio dichiarando innanzitutto di riconoscermi in pieno nelle considerazioni svolte dal consigliere Vecchi poco fa, però lo faccio perché vivo con un certo disagio il fatto di dover dibattere di questi temi su cui è così alta - giustamente - l'attenzione dell’opinione pubblica nel modo che ci è stato proposto, incanalato in un dibattito che temo verrà letto in base a categorie fin troppo semplici da anticipare.
Faccio questa dichiarazione - lo dico candidamente - non soltanto a beneficio dei colleghi e dei presenti, ma anche a beneficio dei cittadini che immagino vedranno parti di questo filmato riproposte sui vari canali di internet. Voglio dire che sono cosciente, come penso molti di noi, di vivere un momento di crisi del nostro Paese, una crisi che è anche della politica, la quale non sempre appare in grado di fare fronte alle sfide della società moderna, di dare risposte convincenti ed efficaci e di esercitare una guida che tuteli pienamente i cittadini.
Credo che su questo fronte anzitutto siamo tutti chiamati a un impegno straordinario che deve riuscire ad entrare nel merito delle questioni. La democrazia potrà vivere e progredire soltanto se la politica tornerà ad essere non soltanto pienamente trasparente ma anche pienamente capace di fare per intero la sua parte.
Uno dei tanti temi da affrontare è certamente quello dei costi della politica, sul quale occorre dare anche risposte coraggiose. Credo che ognuno di noi debba guardare a questo sia dal punto di vista degli strumenti normativi sia dal punto di vista del modo in cui vive il proprio impegno. Io sono di recente elezione in Consiglio regionale, ma fin da subito cerco di interpretare questa ispirazione non soltanto in quello che ci è consentito e che ci è dato ma anche nella discrezionalità che ognuno di noi può applicare al suo impegno.
Tuttavia, come ha ricordato il collega Vecchi, se il Movimento 5 Stelle avesse voluto su questo suscitare un confronto vero, consentendoci di prendere quella parte delle loro proposte che potevano diventare il seme di decisioni comuni, avrebbe potuto farlo in un altro modo. Ha scelto invece di farlo con un pacco di emendamenti che spinge alla contrapposizione del voto, per poter raccontare di una politica sorda alle istanze della società, mentre loro risulterebbero gli unici alfieri di un rinnovamento.
Vorrei in questo senso esprimere, sia pure nel contesto di insoddisfazione in cui pronuncio questo intervento, l'assicurazione a loro e a tutti i cittadini che sono a casa che ci sono persone attente a questo tema. Persone che si impegnano e si impegneranno al di là delle rappresentazioni mediatiche che vengono costruite per diffondere una rappresentazione spesso distorta e fuorviante dei dibattiti che avvengono in questa sede.
In questo senso andrà il mio impegno, al di là dell'episodio di oggi che, come ho detto, viene determinato dalle scelte che i colleghi del Movimento 5 Stelle hanno deciso di fare. Grazie.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Paruolo.
Ha chiesto di parlare il consigliere Naldi. Ne ha facoltà.
NALDI: Intervengo per illustrare le ragioni del mio subemendamento. Noi abbiamo preso già diversi provvedimenti, in questi due anni nei quali siamo in carica, per ridurre in maniera anche sostanziosa le spese di questo Consiglio e trattamenti dei consiglieri. Siamo intervenuti in maniera significativa anche sui vitalizi.
Nonostante questo, a me non sfugge il fatto che noi abbiamo ancora condizioni che possono essere considerate largamente favorevoli rispetto alla condizione di milioni di italiani o, se preferite, di centinaia di migliaia e forse anche di milioni di cittadini dell'Emilia-Romagna, di tanti operai, impiegati, precari, precarie, di tante persone che fanno veramente fatica ad arrivare alla fine del mese, ma non di tutti.
Ieri sera ho attraversato la città in scooter e mi sono divertito - ogni tanto lo faccio - a fare una casistica delle macchine che mi superavano: la stragrande maggioranza erano SUV, forse perché erano le 18.30-19, mentre probabilmente alle 17 per la maggior parte sarebbero state macchine più modeste. Comunque, non sono tutti poveri in questa regione, non son tutti discriminati in Italia, non son tutti alla fame. Ci sono persone che non rinuncerebbero ai guadagni del loro mestiere per fare il consigliere regionale. Certo, la stragrande maggioranza ci guarda sicuramente con occhi diversi perché abbiamo una condizione di favore.
Credo che non si debba perdere di vista il fatto che il nostro lavoro dovrebbe essere misurato anche sulla base dell'utilità e della produttività, ma troppo spesso passiamo del tempo a parlare di noi stessi e quindi non siamo produttivi per gli altri. Detto questo, trovo assolutamente ragionevole che l'età del vitalizio sia equiparata all'età della pensione di un normale lavoratore. Quindi eviterei di mettere una cifra, i 67 anni, e direi di riferirci all’età prevista dalla legge per la pensione di lavoratrici e lavoratori. Auspico che in Italia arrivi il nostro Hollande e che riporti a un po' di umanità la possibilità di andare in pensione non dopo cinquant'anni di lavoro, ma un po’ prima. Magari però succederà il contrario e quindi avremo un altro Monti che alza ulteriormente il limite di età.
Penso che sia più opportuno legare l'età del vitalizio all'età della pensione per tutti gli altri lavoratori o lavoratrici.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Naldi.
Ha chiesto di parlare il consigliere Favia. Ne ha facoltà.
FAVIA: Grazie, presidente. Il ragionamento che faceva il consigliere Naldi sul parco auto che ha visto sfrecciare sui viali io lo faccio ogni tanto quando guardo il parco auto delle macchine dei consiglieri parcheggiate qui davanti, a proposito di SUV e di cilindrata. Nemmeno della mia e di quella di Naldi posso testimoniare. Il ragionamento mi faceva sorridere perché lo si potrebbe trasferire anche qui.
Devo dire che il subemendamento presentato da Naldi è sicuramente migliorativo del nostro articolo, quindi noi lo appoggiamo e lo voteremo. Devo dare atto al consigliere Naldi di aver avuto coraggio e una coerenza che non sempre si riscontra tra quello che si dice in pubblico e quello che si vota in Aula.
Voterò quindi con piacere il subemendamento proposto.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Favia.
Ha chiesto di parlare il consigliere Monari. Ne ha facoltà.
MONARI: Grazie, presidente. Pensavo di non intervenire e di riservarmi l’intervento per la dichiarazione di voto, ma vedo un ping-pong devo dire un po’ strumentale che si è attivato sugli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle.
Del resto, come hanno spiegato già i consiglieri Vecchi e Paruolo, colleghi di Gruppo, gli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle sono esclusivamente politici, per sventolare la bandiera del punto che il Movimento 5 Stelle legittimamente ritiene di perseguire in maniera solitaria, in nome e per conto del “popolo italiano”, cadendo però spesso nella contraddizione di predicare bene e razzolare male, a partire dall'esponente di primo livello, dal capo, dal proprietario personale del Movimento stesso, che risiede normalmente a Lugano, in Svizzera, ovviamente per comodità e privilegio non solo territoriale ma anche fiscale.
Siccome si tratta di emendamenti di bandiera, è evidente che nel merito ci sono passaggi anche condivisibili, ma noi contestiamo il metodo. Abbiamo in piedi un'iniziativa di riordino e di riforma che discuteremo in autunno, una proposta da parte dell'Ufficio di Presidenza, i cui componenti ringrazio tutti per il lavoro che hanno fatto, che stanno facendo e che verrà ovviamente messo nella disponibilità dei Presidenti dei Gruppi per avere una discussione e ovviamente una condivisione, non di centrodestra o di centrosinistra, ma dell'Aula, come si conviene a tutte le revisioni delle regole che riguardano la convivenza comune, quindi non solo lo status dei consiglieri regionali singoli, ma anche dei Gruppi e delle strutture politiche che svolgono qui dentro un ottimo lavoro.
Inoltre, c'è un’iniziativa regolamentare - l’ha già spiegato il collega Vecchi, e non lo dico per il verbale formale del Consiglio, ma per il verbale informale della Rete - della Commissione presieduta dal collega Favia che ad oggi denuncia qualche limite di direzione politica dal punto di vista della rappresentazione dell’intero arco delle forze politiche presenti in quest’Aula, ma alla quale ovviamente noi partecipiamo con assiduità, rispetto e buona fede, nel tentativo di dare un nostro contributo, ovviamente di parte, che però è a disposizione del dibattito, per cercare di armonizzare il Regolamento laddove si ritenga che esso abbia delle distorsioni o delle parti da migliorare.
È unicamente per questo motivo che oggi in Aula, in coerenza con quello che abbiamo già espresso votiamo contro emendamenti che tecnicamente avrebbero bisogno di una discussione e magari anche di una condivisione, ma questo si può utilmente fare nelle Commissioni e nelle sedi proprie.
Noi abbiamo un grande rispetto per l’Aula. I consiglieri regionali del Pd - ma non lo dico per esclusività - hanno un grande rispetto per l’Aula perché la ritengono la massima espressione dell’istituzione. I banchi in cui sediamo, anche per rispetto a quelli che ci hanno preceduto, hanno un valore simbolico che va al di là del cinematografo che invece viene ogni tanto interpretato e acceso per motivi strumentali e/o propagandistici. È quindi in coerenza con questo rispetto che il collega Vecchi, come relatore, ha espresso le perplessità e il voto contrario del Partito Democratico.
Quanto alla discussione e al nostro contributo alla discussione di merito sulle singole questioni che il collega Favia e altri ci vorranno sottoporre, siamo disponibili in Commissione e negli iter procedurali formali ad assolverli, ovviamente in buona fede, nel rispetto di tutti i colleghi e a beneficio dell’istituzione che caparbiamente cerchiamo di tutelare anche nell’immagine. Grazie, presidente.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Monari.
Ha facoltà di parlare il consigliere Montanari. Ne ha facoltà.
MONTANARI: Mi ero già iscritto, ma ora il Capogruppo ha pronunciato parole da me molto condivise. Altri colleghi del mio gruppo hanno parlato.
Ho mantenuto la richiesta di intervento perché, forse sbagliando, dico una cosa personale, sebbene mi renda conto di farlo nell’Assemblea legislativa. La dico pensando a chi è povero, pensando a chi non ha niente. Io sono un funzionario di partito e ho lavorato molti anni gratuitamente; sono diventato funzionario perché era l’unico modo di far politica all’epoca in cui la facevo. Non c’era possibilità di entrare in Consiglio regionale rapidamente da giovani e poi a fare politica erano in tanti.
Capisco che per partiti che hanno gruppi dirigenti pari ai militanti, salvo il surplus della rete, questo tema non si ponga; avere molti dirigenti di base non è una cosa all’ordine del giorno. Lo è stato in quell’epoca. Per fare politica (molto sbagliato oggi, vero allora) bisognava dare la vita. Tutto il tempo di vita era dedicato alla politica e chi l’ha fatto prima di me ancora di più. È anche in ragione di ciò che mi sono sempre battuto perché il tempo di vita fosse - come ha scritto un signore con la barba nell’Ottocento - anche un tempo di godimento, liberandolo dal tempo di lavoro. Era compreso (lo dico a beneficio dell’informazione) il tempo di riproduzione nel tempo di vita, che il signore con la barba descriveva. Comunque, è sempre stato tempo di lavoro e tempo di lavoro totale.
Mi sono battuto perché chi ha cinque minuti da dare al pubblico, non solo alla politica, possa contare come chi ritiene di dare la vita, cioè che sia libera scelta.
In tanti non si è diventati funzionari per avere i privilegi a vita, ma per cercare di servire. Lo dico perché quando vedo la gara che si fa per spiegare che si ha l’auto più piccola nel cortile mi vergogno. Mi vergogno! Mi vergogno per il livello basso che abbiamo raggiunto e per la rincorsa che facciamo ad ogni tipo di populismo.
Penso che, senza mettere in luce che la politica deve essere pulita, trasparente e che la democrazia ha un costo, noi non facciamo un servizio a chi oggi è povero, a chi non ha niente, perché rimanendo povero e senza niente non potrà mai avere la possibilità di dedicarsi alla cosa pubblica se la democrazia non glielo consente.
Il vento che sta tirando su questi emendamenti che stiamo discutendo è un vento che porta a dire che, se anche ci saranno tre parlamentari a un euro al mese, sono da cancellare anch’essi. Questa è la motivazione del Movimento 5 Stelle, non è la riduzione dei costi, ma è la cancellazione del sistema.
Io lo voglio cambiare, non mi piace come è fatto questo sistema e non sono venuto qui per il vitalizio. Per me lo si può togliere, spostare in avanti, non mi interessa. Io discuto l’approccio culturale e il risultato concreto finale. Con quell’approccio e quel risultato finale che ci sarà, significa meno persone impegnate nella democrazia.
È compito di tutti che la politica riprenda una propria dignità, però vivaddio io ho un 2.400 cc ibrido - ha anche i pedali - che ho acquistato perché così la mia famiglia è più sicura. Ho sempre girato con delle carrette perché non avevo i soldi per pagarmelo. Vengo da una famiglia umile e sono orgoglioso di essere un funzionario di partito!
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Montanari.
Ha chiesto di parlare il consigliere Aimi. Ne ha facoltà.
AIMI: Grazie, presidente. Apprezzo le parole del consigliere Montanari toccanti e vere. Vedi, Montanari, vedete colleghi, il problema della nostra classe dirigente non è se prende molto, è se vale poco. Il problema è tutto lì, caro Favia e cari amici.
Il problema centrale non è la cilindrata dell’autovettura o l’appartamento che si possiede, ma la qualità di ciò che sa realizzare, la passione che mette in politica. Questo è il punto centrale. Allora, sull’onda anche delle parole di Monari, ci vuole anche un bel tasso di ipocrisia a fare la ramanzina agli altri quando non si guarda ai vertici del proprio partito. Più che dalle automobili, io credo che la ricchezza sia fatta dagli autisti, che qui non abbiamo.
Lo dico con grande sincerità, noi votiamo contro questi emendamenti per una ragione molto semplice, perché contestiamo la filosofia che sottende a questa impostazione, quella dell’invidia e del rancore, in gran parte, e anche della lotta di classe. Noi crediamo in una concezione diversa della vita. Credo che voi vogliate meno ricchi mentre noi vogliamo meno poveri. È una grande differenza, caro Favia.
È singolare che si arrivi in un’aula a sostenere, per ragioni meramente elettoralistiche, posizioni rispetto alle quali, quando si va a guardare i comportamenti reali, non si è coerenti. Se dovessimo guardare il vertice del vostro partito, forse qualche critica la si potrebbe fare anche in quella direzione.
Allora, nel dibattito non scadiamo in questi argomenti, ma guardiamo la realtà dei fatti. Certamente è stato fatto molto anche da questa Assemblea, dall’Ufficio di Presidenza, in questi mesi e in questi anni di lavoro, ma io ti invito a guardare la verità e la sostanza dei problemi. Questo è il punto centrale, senza invidia, senza rancore, senza albagia.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Aimi.
Ha chiesto di parlare la consigliera Noè. Ne ha facoltà.
NOÈ: Caro Favia, caro Defranceschi, questi sono praticamente buona parte degli emendamenti che avete presentato a dicembre, declinati in chiave sismica o in altro modo.
Io vi dico sinceramente - questo è il mio punto di vista, ma credo che sia anche il punto di vista di altre persone - che se vogliamo sfruttare questa occasione perché si presta, sotto tanti punti di vista, a essere un’occasione più mediatica, un’occasione che offre più ribalta, questa è una vostra libera scelta. Diversamente, invece, se vogliamo responsabilmente affrontare questo tema, tant’è vero che per alcuni di questi emendamenti mi sono anche pronunciata favorevolmente.
In tal caso, proprio perché ne voglio parlare seriamente, serenamente e in una sede appropriata, come fai tu quando in Commissione ci arrivano 10-20 emendamenti sui quali siamo chiamati a pronunciarci e facciamo fatica nell’immediato, se vuoi seriamente affrontare le questioni, con tutte le dialettiche che possono scaturire su questi temi, riprendiamoci uno spazio dedicato e facciamolo in Commissione. Facendolo con questa modalità, perdonami, stai rischiando di diventare ridicolo anche tu, per il modo in cui strumentalizzi dei temi che sono molto seri e che meriterebbero invece una modalità più adeguata ai tempi che richiedono e al contesto con cui devono essere affrontati.
Sinceramente questo modo non mi sembra adeguato. Questa mattina ho criticato quando mi sono ritrovata ancora degli interventi a gamba tesa nella finanziaria su temi che non mi sembravano direttamente pertinenti con la legge finanziaria di assestamento al preventivo. Vorrei capire, al di là di alcuni aspetti che sono comunque declinabili a favore del terremoto, perché su questi temi di questa portata ci dobbiamo ritrovare, come al solito, a doverne dibattere come un fulmine a ciel sereno, quasi per far vedere, per un’ansia da prestazione, che nel mese di luglio il Movimento 5 Stelle su questo tema esce nuovamente con questi effetti a sorpresa.
Consiglieri Favia e Defranceschi, qui non siamo venuti tutti a fare un certo tipo di politica; siamo venuti per farlo responsabilmente e non a caso la maggior parte di noi è portatrice di preferenze e di voti, quindi io non ci sto.
Mi auguro che rispetto a questi venti emendamenti decidiamo in fretta, colleghi, quello che vogliamo fare, perché poi bisogna andare oltre, ci sono altre materie importanti e tanti altri temi da affrontare. Scusatemi, io non ho voglia di perdere tanto tempo su questo film che ho già visto e che non mi sembra responsabile. Magari è un film che può anche essere rivisto una seconda volta, ma voglio vederlo nelle condizioni giuste, non così.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliera Noè.
Ha chiesto di parlare il consigliere Cavalli. Ne ha facoltà.
CAVALLI: Grazie, presidente, sarò molto breve.
Ringrazio il collega Montanari, sebbene su molte cose non siamo d’accordo, non tanto sull’intervento di oggi, quanto sulla vita e sulla politica in generale. Dico ai colleghi del Movimento 5 Stelle che non mi sono mai permesso di intervenire per criticare i loro emendamenti, ma prendo atto che dopo due anni, ad ogni sessione di bilancio, continuano a presentare questi emendamenti. Possiamo anche votarli, ma vorrei dirvi che dal 5 agosto, e per tutto il mese, lavorerò dato che ho un’attività e con orgoglio la porto avanti. La mia attività non è far politica a vita, bensì fare il commerciante, dare un reddito alla mia famiglia. Per me questa è solo un’università della politica, ma voglio che sia un’università con valori importanti, dove voglio imparare, voglio essere propositivo, portare a casa dei risultati per la mia terra, per la mia gente e per tutta la Regione Emilia-Romagna. Continuare assiduamente a proporre questi emendamenti credo che sia inopportuno. Inoltre, le auto che i consiglieri possono permettersi certamente non è un affare che riguarda gli altri consiglieri. Vede, consigliere Favia, la mia auto è stata acquistata prima di entrare a far parte dell’Assemblea Legislativa; quello che si acquista con soldi personali sono appunto spese personali, e non riguardano certamente l’Assemblea.
Anche la mia famiglia viene dalla terra, è una famiglia di agricoltori, commercianti, di basso profilo; soprattutto mi ha sempre insegnato a lavorare, in modo serio e costruttivo. Grazie, presidente.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Cavalli.
Ha chiesto di parlare il consigliere Manfredini. Ne ha facoltà.
MANFREDINI: Grazie, presidente. Anch’io condivido l’intervento di Montanari, perché anch’io, collega, sono nelle tue stesse condizioni. Noi siamo partiti da niente e io non avevo nemmeno l’idea di continuare, anche perché vedevo che tra i miei colleghi e i militanti c’era qualcuno più istruito, mentre io ho una licenza media presa peraltro a Crevalcore. Mi sento dunque di condividere il tuo intervento.
Cari signori del Movimento 5 Stelle, come ha detto anche il Capogruppo Monari, siamo tutti disponibili a discutere in sede opportuna. Noi voteremo contro, come ha detto anche il collega Cavalli, perché si sente lontano un miglio che questi emendamenti sono strumentali e servono, come diceva Monari, per piantare la bandierina. La bandierina piantatela in un altro posto!
Quando esercitavo l’attività di ambulante ho sempre avuto dei Mercedes, da quando sono in Regione ho dovuto calare fino a una Multipla: ce l’ho da quattro anni e mezzo, ho fatto 170.000 chilometri; ho cercato di cambiarla quindici giorni fa, ma me la valutavano 1.500 euro e allora ho detto «Sarà meglio che gli faccia rifare il motore e che vada ancora avanti». Non si misura la gente dalla macchina che ha.
A questo punto…
PRESIDENTE (Richetti): Consigliere, sia lei personalmente che tutto il suo Gruppo avete esaurito il tempo a vostra disposizione. La invito ad avviarsi alle conclusioni.
MANFREDINI: Vedo già negli articoli di domani che la Lega, il PD e il PdL votano contro gli emendamenti del Movimento 5 Stelle, ma poi anche noi spiegheremo i fatti. Comincio stasera, a Marina di Ravenna, così diamo le prime informazioni.
Credo che se si vuole fare una politica seria si deve discutere nelle sedi opportune. Ci sono argomenti interessantissimi, ma votare tutto questo ambaradan mi pare veramente… Non voglio dirlo altrimenti mi mandano fuori.
PRESIDENTE (Richetti): Bravissimo, consigliere Manfredini. Ha esaurito il suo tempo.
Ha chiesto di parlare la consigliera Barbati. Ne ha facoltà.
BARBATI: Grazie, presidente. Mi scuso perché non ho capito se oggi devo fare outing sulla cilindrata della mia macchina. Mi rendo anche conto, consigliere Favia - e questo devi ammetterlo - che queste proposte che avanzi sono una fotocopia di quelle già presentate in altre occasioni. Ogni volta ripresenti le stesse proposte. Va bene, a volte repetita iuvant. Certo è che in altre situazioni, come suggeriva anche la Capogruppo dell'UDC, consigliera Noè, forse si poteva anche chiarire meglio il pensiero che possiamo avere su determinati argomenti.
Devo dire che voterò alcuni emendamenti perché sono fermamente convinta di alcuni princìpi. In verità lo ero anche prima di arrivare in questa Assemblea e prima che il Movimento 5 Stelle diventasse tale, visto che un’età ce l’ho e faccio politica come volontariato da molti anni prima di arrivare qui. Quindi non ho motivo di crearmi problemi né per la cilindrata della mia macchina né per l'appartamento (oggi abbiamo sentito di tutto).
Detto questo, credo che sia inutile che noi diciamo ai consiglieri del Movimento 5 Stelle quello che devono fare. Ovviamente loro sanno che alcune cose le rivenderanno - anche se sanno un po' di mercato dell'usato - ai giornali, quindi sono liberi di farlo.
Come dicevo, voteremo molti degli emendamenti perché ovviamente li abbiamo condivisi, lo ripeto, anche prima di essere qui.
Un aspetto che ci mette un po' in difficoltà è che alcuni emendamenti sono un po' frettolosi, nel senso che qualcuno, secondo me, addirittura non è accoglibile perché prevede modifiche dello Statuto. Questo mi sembra un po' pretestuoso, perché essendo il consigliere Favia Presidente della Commissione Statuto dovrebbe sapere che non dovrebbe nemmeno proporre un emendamento non accoglibile, altrimenti ci mette in imbarazzo perché dobbiamo votare contro, non tanto per il principio, che magari possiamo anche condividere, ma perché l'emendamento non è accoglibile ai sensi dello Statuto.
Inoltre, alcuni emendamenti sono addirittura censurabili perché intervengono su contratti in essere, quindi diventa assurdo andare contro norme in essere così che basta il primo sindacato a metterci in difficoltà.
Io sono convinta che il Capogruppo del Movimento 5 Stelle queste cose le sappia. A volte, quando si dice che la riproposizione di questi temi è un pochino strumentale, credo che sia un pensiero corretto che può venire dai Gruppi presenti in Assemblea.
Man mano che andremo avanti con l'esame di questi emendamenti, letti peraltro in maniera abbastanza frettolosa, voteremo quelli che sono comunque alla base della politica dell'Italia dei Valori, perché va detto che alcune tematiche non le ha certo inventate il Movimento 5 Stelle.
Mi dispiace che in tutte le occasioni il consigliere Favia si incastri in queste questioni. Certo non possiamo chiedervi di capire che magari più discussione e meno articoli sul giornale potrebbero essere utili anche alla crescita di questa regione, però mi sembra che questa non sia la vostra politica, quindi più articoli e meno discussione, sulla quale voi siete molto bravi, soprattutto sulla Rete.
Spero di non ritrovarvi domani in giro per la Rete con un pezzo del mio intervento. Cercherò di votare quasi tutto per essere serena e non ricevere gli insulti di tutto il popolo della Rete, come mi è già capitato in altri casi.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliera Barbati.
È chiusa la discussione generale. Dichiarazioni di voto su emendamento e subemendamento.
Ha chiesto di parlare il consigliere Favia. Ne ha facoltà.
FAVIA: Grazie, presidente. Qui qualcuno se le canta e se le suona. Mi dispiace solo che si sia perso così tanto tempo per parlare di nulla e solo pochi sono entrati nel merito delle questioni. Comunque, la cosa più bizzarra è che si è fatta tutta questa discussione su un emendamento che, a quanto ho capito, l'Aula approverà.
Tutto il resto per me, lo ripeto, sono chiacchiere.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Favia.
Ha chiesto di parlare il consigliere Naldi. Ne ha facoltà.
NALDI: Per uno strumento come il vitalizio, che comunque ha avuto una storia e un'origine sicuramente motivate e non disprezzabili - non possiamo guardare con gli occhi di oggi le esigenze di cinquanta o sessanta anni fa - trovo assolutamente ragionevole che la maturazione di questo diritto avvenga alla stessa età della maturazione del diritto alla pensione degli altri lavoratori.
Mi sembra una cosa molto semplice. Non so se oggi passerà questa proposta. Dai pronunciamenti di voto ne dubito, però siccome ho sentito molti consiglieri - alcuni anche molto autorevoli - dire che intendono affrontare questa discussione in un altro contesto in maniera propositiva, fin da adesso dico che siamo disponibili a collaborare e ad arrivare a una formulazione in una sede più appropriata, se oggi il passaggio non sarà sufficiente, per arrivare a risolvere questo problema. Grazie.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Naldi.
Ha chiesto di parlare il consigliere Montanari. Ne ha facoltà.
MONTANARI: Io voto contro perché sono emendamenti strumentali, il cui merito, come ha detto il presidente del mio Gruppo, Monari, può essere discusso dentro un quadro di insieme fuori dalla propaganda.
In secondo luogo, voto contro perché il Movimento 5 Stelle non dice mai che la democrazia ha un costo che va sostenuto, altrimenti faranno politica solo i ricchi e chi è sostenuto da lobby.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Montanari.
Consigliere Manfredini, purtroppo il suo Gruppo ha esaurito tutto il tempo previsto dal contingentamento.
Ricordo che il consigliere Favia ha chiesto il voto elettronico sui suoi emendamenti.
Si proceda alla votazione del subemendamento 21 a firma dei consiglieri Naldi e Luciano Vecchi, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
41
Assenti
9
Votanti
40
Favorevoli
9
Contrari
26
Astenuti
5
PRESIDENTE (Richetti): Il subemendamento 21 è respinto.
Si proceda alla votazione dell'emendamento 3, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
42
Assenti
8
Votanti
41
Favorevoli
11
Contrari
28
Astenuti
2
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 3 è respinto.
Passiamo all’emendamento 4 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Favia. Ne ha facoltà.
FAVIA: Questo è collegato agli emendamenti precedenti ed è l'istituzione del contributo di solidarietà.
PRESIDENTE (Richetti): Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell'emendamento 4, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
41
Assenti
9
Votanti
40
Favorevoli
8
Contrari
31
Astenuti
1
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 4 è respinto.
Passiamo all'emendamento 5 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Barbati. Ne ha facoltà.
BARBATI: Vorrei dire che l'emendamento 5 è uno di quegli emendamenti che non è accoglibile nella parte in cui prevede una modifica all’articolo 45, comma 2 dello Statuto regionale, quindi è un emendamento che ha un problema non tanto in quello che dice, ma proprio perché prevede in modo surrettizio una modifica dello Statuto mediante un emendamento della legge finanziaria regionale.
Non è quindi accoglibile per motivi di opportunità, ma anche come profili di legittimità costituzionale. Siccome il consigliere Favia è il Presidente della Commissione Statuto, spero che porti questo emendamento in Commissione se vuole modificare lo Statuto, in modo che così possiamo fare un ragionamento più complesso, perché il principio può andar bene, e non votare un emendamento che non è accoglibile perché prevede una modifica statutaria.
Mi auguro quindi - e glielo chiederei come favore - che il Capogruppo del Movimento 5 Stelle porti nella sua Commissione questa richiesta, perché allora si potrà ragionare in modo corretto.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliera Barbati.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Favia. Ne ha facoltà.
FAVIA: Ritiro l'emendamento.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Favia.
L'emendamento 5 è ritirato.
Passiamo all'emendamento 6 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia. Discussione generale. Ha chiesto di intervenire il consigliere Favia. Ne ha facoltà.
FAVIA: Mi riaggancio a chi parla di prendere lezioni di demagogia o di cose del genere, e fa ridere che persone che sono principi della demagogia parlino di potere mediatico, propaganda, quando noi non abbiamo giornali, non abbiamo televisioni, non abbiamo strutture di potere organizzate. Se facciamo così tanta paura con un piccolo computer portatile, qualcuno deve porsi delle domande! Non abbiamo proprietari di grandi gruppi editoriali tesserati nel movimento.
Questo emendamento riguarda la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, battaglia che facciamo dall'inizio perché secondo noi oggi non è più tollerabile, non è una priorità, e oggi dobbiamo saper dare delle priorità per la fase economica che stiamo attraversando. Bisogna continuare a tenere alta l'attenzione su questo tema, che non deve andare nel dimenticatoio: quell'ente non è oggi una priorità per la nostra Regione.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Favia.
Dichiaro chiusa la discussione generale. Dichiarazioni di voto sull'emendamento 6. Ha chiesto di intervenire la consigliera Barbati. Ne ha facoltà.
BARBATI: In questo emendamento si parla della Consulta degli emiliano-romagnoli all'estero e quindi ricordo che noi abbiamo presentato un progetto di legge preordinato ad abrogare la legge regionale che istituiva la Consulta degli emiliano-romagnoli all'estero e di recuperare le risultanze economiche dall'abrogazione della suddetta legge.
In questo progetto di legge che abbiamo fermo chiediamo che quanto si recupera vada alle politiche socio-assistenziali e agli interventi di solidarietà regionale, e in questo caso ci rientrano anche le zone terremotate.
Voteremo quindi l'emendamento, ma certo è che una legge regionale va abrogata e ci sono le possibilità. Chiedo quindi di nuovo a Favia, siccome ne hanno uno anche loro, di sostenere con me la necessità che questo progetto di legge vada avanti nella Commissione competente, perché è il modo più corretto per ragionare di nuovo su questo tema.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliera Barbati.
Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, nemmeno per dichiarazione di voto, si proceda alla votazione dell'emendamento 6, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
41
Assenti
9
Votanti
40
Favorevoli
11
Contrari
25
Astenuti
4
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 6 è respinto.
Passiamo all’emendamento 7 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia.
Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’emendamento 7, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
41
Assenti
9
Votanti
38
Favorevoli
7
Contrari
30
Astenuti
1
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 7 è respinto.
Passiamo all'articolo 2. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 2.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L’articolo 2 è approvato.
Prima dell'articolo 3 abbiamo 6 emendamenti - 8, 9, 10, 11, 12 e 13 - istitutivi di nuovo articolo, tutti a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia.
Discussione generale sull’emendamento 8. Dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Barbati. Ne ha facoltà.
BARBATI: L’emendamento 8 è uno di quegli emendamenti che citavo prima perché censurabile. Prevede infatti una modifica dei contratti in essere, e d’altra parte è anche illegittimo, trattandosi di un rapporto bilaterale, convenzionale, soggetto anche alle norme civilistiche che tutelano le posizioni e i diritti dei contraenti.
Vorrei anche rilevare che il riferimento a enti facenti capo alla Regione è molto generico e non si capisce bene se si tratti di enti di secondo grado, enti dipendenti, società partecipate, società totalmente pubbliche, il cui trattamento giuridico non può essere omogeneizzato.
Resta il fatto che come Italia dei Valori riconosciamo la necessità di ridurre i compensi ai dirigenti e soprattutto ai dirigenti di partecipate che a volte hanno anche deficit, compensi che riteniamo veramente eccessivi.
Questo è quindi un emendamento che si fatica a gestire, in quanto il principio mi potrebbe anche andar bene, ma la formulazione è illegittima e censurabile.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliera Barbati.
Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell'emendamento 8, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
40
Assenti
10
Votanti
39
Favorevoli
7
Contrari
32
Astenuti
--
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 8 è respinto.
Passiamo all'emendamento 9. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Si proceda alla votazione dell'emendamento 9, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
37
Assenti
13
Votanti
36
Favorevoli
12
Contrari
24
Astenuti
--
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 9 è respinto.
Passiamo all'emendamento 10. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Si proceda alla votazione dell'emendamento 10, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
37
Assenti
13
Votanti
36
Favorevoli
10
Contrari
25
Astenuti
1
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 10 è respinto.
Passiamo all'emendamento 11. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Si proceda alla votazione dell'emendamento 11, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
35
Assenti
15
Votanti
34
Favorevoli
5
Contrari
28
Astenuti
1
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 11 è respinto.
Passiamo all'emendamento 12. Discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Favia. Ne ha facoltà.
FAVIA: Grazie, presidente. Questo emendamento riguarda la dismissione delle auto di servizio, le famose auto blu, non solo per la Regione ma anche per gli enti e le agenzie da lei derivanti. Si possono però mantenere le auto che sono fondamentali per l'effettiva attività lavorativa, purché non abbiano una cilindrata superiore a 1.600 (questo per contenere i costi).
Mi sembra anche questo fattibile. Se infatti un importante Comune come Parma è riuscito a dismettere ogni tipo di servizio di auto a noleggio con autista, penso che lo possano fare anche gli enti della Regione e la Regione stessa per il medesimo motivo dello stato di emergenza delle nostre finanze pubbliche.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Favia. Ovviamente non riguarda questa Assemblea, che, come è noto, non ha più un parco auto di nessuna cilindrata.
Dichiaro chiusa la discussione generale.
Se nessun consigliere chiede di intervenire per dichiarazione di voto, si proceda alla votazione dell'emendamento 12, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
38
Assenti
12
Votanti
37
Favorevoli
12
Contrari
24
Astenuti
1
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 12 è respinto.
Passiamo all’emendamento 13. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Si proceda alla votazione dell'emendamento 13, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
39
Assenti
11
Votanti
38
Favorevoli
14
Contrari
22
Astenuti
2
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 13 è respinto.
Passiamo all’articolo 3. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 3.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L’articolo 3 è approvato.
Passiamo all'articolo 4. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 4.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L’articolo 4 è approvato.
Prima dell'articolo 5 ci sono 3 emendamenti - 14, 15 e 16 - istitutivi di nuovi articoli, tutti a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia.
Discussione generale sull’emendamento 14. Dichiarazioni di voto.
Si proceda alla votazione dell'emendamento 14, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
33
Assenti
17
Votanti
32
Favorevoli
5
Contrari
22
Astenuti
5
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 14 è respinto.
Passiamo all’emendamento 15. Discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Defranceschi. Ne ha facoltà.
DEFRANCESCHI: Grazie, presidente. Si tratta di un emendamento per aumentare le tariffe delle acque minerali e acque termali, che, come è noto, vengono prelevate e imbottigliate a un prezzo ridicolo per la Regione, che non giustifica nemmeno il personale dedicato a regolare tutte queste pratiche e rientra nel discorso generale di come in questa Regione vengono gestite le acque pubbliche, le loro concessioni e soprattutto l'incasso dei canoni.
Ho visto che è stato presentato in extremis un ordine del giorno a proposito di bandierine da parte dei componenti della maggioranza. Per fortuna, il consigliere Manfredini ha esaurito il tempo, altrimenti potrebbe spiegare anche a qualcun altro dove mettere queste bandierine, come voleva fare prima.
Pur essendo in extremis e avendo pari dignità rispetto ai nostri, che invece sono considerati pittoreschi, strumentali, estemporanei, con una scarsa conoscenza anche della lingua italiana, noi voteremo a favore.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Defranceschi.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Meo. Ne ha facoltà, ma le ricordo che al suo Gruppo resta un minuto.
MEO: Nel dubbio di capire dove diavolo uno si debba mettere la bandierina, vorrei ricordare al consigliere Defranceschi che il nostro Gruppo non ha presentato in extremis un ordine del giorno, ma riprende con un ordine del giorno, chiedendo di colmare una lacuna (e su questo sono d'accordo) il testo di un provvedimento di legge che noi abbiamo presentato già tanto tempo fa.
Il motivo per cui non voteremo il loro emendamento ma voteremo il nostro ordine del giorno è che questa materia presenta una sua urgenza ma anche una sua complessità, per cui credo sia diritto di questo Consiglio entrare nel merito distinto delle singole cifre, che qui vengono presentate in questo modo, attraverso tutti i passaggi che come sempre vengono fatti, quindi le Commissioni e l'approvazione in aula.
Ecco il motivo per cui noi rimandiamo questa discussione, dandole però con questo ordine del giorno un tempo molto preciso, su cui magari interverrò dopo.
PRESIDENTE (Richetti): Purtroppo temo che dopo sarà difficile, perché il tempo a disposizione del suo gruppo è finito. Grazie, consigliera Meo.
Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, nemmeno per dichiarazione di voto, si proceda alla votazione dell'emendamento 15, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
35
Assenti
15
Votanti
34
Favorevoli
5
Contrari
24
Astenuti
5
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 15 è respinto.
Passiamo all’emendamento 16. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Defranceschi. Ne ha facoltà.
DEFRANCESCHI: Dato che, come dice la consigliera Meo, gli emendamenti sono molto precisi e, essendo peraltro in giro da quasi due anni e mezzo, immagino che questa precisione sia stata valutata molto bene nel dettaglio, torniamo sull'argomento delle tariffe di cava.
Molti in quest'Aula si erano espressi a favore e anche prima il consigliere Manfredini parlava di ampia disponibilità a parlare di questo argomento. Ricordo che allo stesso modo fece la consigliera Pariani quasi due anni fa, idem il consigliere Naldi, che era molto disponibile a parlare di questo argomento, anzi protestava perché ancora non erano state riviste le tariffe di cava, ma siamo ancora qui a parlarne. Nonostante i proclami anche del Presidente di questa Regione, nulla è stato fatto, anzi addirittura il Sottosegretario Bertelli in una riunione dei Capigruppo disse che non era assolutamente il momento di farlo.
Quest'Aula approvò una riforma delle tariffe di cava, una risoluzione che prevedeva questo assolutamente ignorata dalla propria Giunta. Oggi vedo che in extremis è stato presentato invece un ultimatum alla Giunta, ponendo anche delle date. Molto bene, quindi, ma speriamo che anche le date non vengano ignorate come è successo prima.
Anche in questo caso, quindi, voteremo l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza al riguardo.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Defranceschi.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Monari. Ne ha facoltà.
MONARI: Grazie, presidente. Poiché i colleghi del Gruppo SEL-Verdi hanno esaurito il tempo a loro disposizione, intervengo per dovere, correttezza e onestà politica e intellettuale, in quanto, a differenza di quanto dichiarato dal collega Defranceschi, mi permetto di sottolineare che è il collega Naldi che in quest'Aula e in Commissione ha scritto, sollecitato e proposto, insieme ovviamente ad altri colleghi della maggioranza e del PD, come primo firmatario, la risoluzione collegata a questo oggetto.
Unitamente a questo vorrei dire che c'è una condivisione generale da parte della maggioranza sull’esigenza di mettere mano a questo specifico argomento, predisponendo un progetto di legge. L'assessore Gazzolo, attualmente a Roma per questioni inerenti al terremoto, ha già informato il CAL di aver predisposto e quindi depositato in Giunta una bozza di articolato.
Lo dico perché l'assessore Gazzolo non c'è, non posso parlare formalmente per conto della Giunta regionale, ma posso informare l'Aula che è stato predisposto un articolato di legge sulla materia, che attraverso l’iter in Commissione, udienze conoscitive… avrà occasione di essere valutato, come chiedeva il collega Defranceschi, discusso, emendato e migliorato e sicuramente giungerà agli obiettivi indicati nella risoluzione presentata mesi fa dalla maggioranza sul riordino delle tariffe, tenendo conto anche degli aggiornamenti Istat.
Nell'annunciare quindi il voto contrario all'emendamento, annuncio il voto del Partito Democratico favorevole alla risoluzione collegata. Grazie, presidente.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Monari.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Donini. Ne ha facoltà.
DONINI: Grazie, presidente. In questo Consiglio che ha tempi contingentati le fasi un po' si accavallano, a noi sono rimasti pochi minuti per cui ne approfitto adesso per dichiarare anche il mio voto, anticipando così la discussione che verrà, sull'ordine del giorno che è stato sottoscritto dalla maggioranza proprio sul tema dell'attività estrattiva.
Non è vero, collega Defranceschi, che questo ordine del giorno è una cosa estemporanea. Ricordo che, così come citato dall'ordine del giorno, su quel tema su iniziativa della maggioranza (primi firmatari i colleghi Naldi e Meo) l'Aula si è espressa. Ritengo anch'io che sia importante sollecitare la Giunta, perché non nego che abbiamo un disagio rispetto a tempi che si sono allungati, anche se il documento di indirizzo individuava con chiarezza delle necessità.
Per questa ragione in questo ordine del giorno si indicano dei percorsi e delle scadenze, ma voglio far notare che in questo ordine del giorno c'è un aggiornamento della nostra riflessione, perché non sfugge a nessuno che le esigenze legate alla ricostruzione produrranno inevitabilmente la cantierizzazione di un vasto territorio nelle zone del cratere sismico.
Vogliamo quindi aggiornare la nostra riflessione, aggiungendo ai punti che già erano indicati nel documento di indirizzo del 30 marzo scorso la necessità di attivare meccanismi di controllo efficace, per verificare la provenienza dei materiali utilizzati nelle attività dei cantieri che apriranno per questa fase di ricostruzione.
C'è il tema della tariffa, c'è un tema di regole relativamente allo sfruttamento delle cave e delle «ricchezze» del nostro territorio, c'è un tema in più di controllo legato alle necessità che più volte ci siamo detti.
Come in passato abbiamo votato contro gli emendamenti presentati nella stessa identica forma da ormai un paio d'anni dai colleghi del Movimento 5 Stelle, offro la stessa argomentazione offerta già due anni fa. Qui viene presentata una tabella avulsa da una discussione di confronto e di merito.
Non so se queste tariffe proposte dai colleghi del Movimento 5 Stelle siano quelle effettivamente più adeguate, se invece potrebbero essere riviste, ma credo che la proposta di legge che l'assessore Gazzolo purtroppo con ritardo - fatto che abbiamo sottolineato più volte - sta depositando alla discussione in seno al Consiglio delle autonomie locali tenga conto di una serie di parametri e di confronti, così da fare un aggiornamento vero, che ci consenta di superare una situazione che - oggettivamente qui i colleghi del Movimento 5 Stelle hanno ragione e non ho problemi a dichiararlo - merita da tempo di essere affrontata.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliera Donini.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Pollastri. Ne ha facoltà.
POLLASTRI: Grazie, presidente. Ricordo con esattezza i termini del dibattito svolto qui in Aula su questo tema, che era stato un dibattito piuttosto partecipato, nel quale numerose forze politiche avevano chiesto alla Giunta regionale di accelerare i tempi.
Qui però bisogna fare una sottolineatura politica: se arriviamo a dover discutere di questo ordine del giorno a distanza di così tanto tempo, non possiamo nasconderci che vi era una divisione dei problemi all'interno della Giunta regionale e probabilmente anche una diversità di vedute da parte dei vari assessorati, che hanno evidentemente ritardato la tempistica, il riordino e l'aggiornamento delle tariffe in questo settore.
Volevo sottolineare questo e temo anche che l'auspicata data del 30 settembre 2012 difficilmente (non vorrei fare la Cassandra che sbaglia) sarà rispettata, con buona pace della maggioranza.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Pollastri.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Villani. Ne ha facoltà.
VILLANI: Grazie, presidente. Intervengo per annunciare il voto favorevole del Gruppo del Popolo della Libertà a questo emendamento e anche per fare alcune considerazioni.
In primis, credo che vi sia stato tutto il tempo per produrre degli effetti rispetto all'ordine del giorno a cui si fa riferimento in questa Aula, ma ci rendiamo conto che toccare questi argomenti significa entrare nel Sancta Sanctorum di interessi molto consolidati, che riguardano molte attività che lucrano in termini a volte poco trasparenti anzi direi molto opachi, soprattutto se pensiamo alle aste fluviali del Po e ai torrenti e agli affluenti del fiume.
Oltre a questo, credo che sia assolutamente necessario rivedere il preziario, in quanto è chiaro che un'attività lucrativa di questo tipo deve avere la possibilità di risarcire dal punto di vista ambientale, in quanto trattasi di materiali che spesso sono in zone demaniali o che comunque hanno particolare tipologia di interesse ambientale.
Ho sentito alcune disquisizioni che mi sembrano fuori luogo nel parlare di cratere e di quantità di inerti che saranno necessarie per la ricostruzione, ma ricordo alla professoressa Donini che proprio lì purtroppo per il risultato dei fatti evidenziati esistono notevoli quantità di inerti che, come lei ben sa, oggi possono essere recuperati per produrre tutti i materiali necessari alla ricostruzione. Da questo punto di vista non è assolutamente necessario quantificare un'attività estrattiva.
Questo è un dato che credo sia oggettivo, quindi è risibile il fatto che i consiglieri dicano che è necessario quantificare. Sono passati due anni e ricordo che è stato fatto un ponte nel Mare del Nord, a Copenaghen, in circa diciotto mesi, con il passaggio anche di materiale rotante, piste ciclabili e autostrade. Qui sono passati due anni rispetto a una discussione e siamo ancora qui a cercare di quantificare.
Il cratere non deve essere un alibi per fermare un'operazione che oggettivamente necessita di essere approvata in tempi rapidi, per evitare il saccheggio di risorse naturali che producono un lucro consistente molto spesso - ribadisco - in termini di opacità per alcune tipologie di impresa. Non sto a ricordare, visto che vi lavate sempre la bocca della legalità in questa Regione, quello che è successo con le attività estrattive in provincia di Reggio e non solo, perché è un’attività che si presta a un certo tipo di infiltrazione, e lo sapete benissimo, quindi è risibile quello che avete detto.
Vado oltre. Nella disponibilità di questi materiali inerti vi sono alcune tipologie che derivano da alcuni adeguamenti. Si parla di estendere la navigabilità del Po, che, anziché aumentare, sta diminuendo consistentemente per l'incapacità di gestire un fenomeno del genere, quando la Francia ormai trasporta per via fluviale interna quasi il 30 per cento delle sue merci, ma d'altra parte avevate l’ARNI dove avete messo tutti i ruderi della vecchia politica incapaci di gestire, mentre poi abbiamo fatto l’AlPO, l'organismo federale che è ancora più fermo e si è dovuto anche sorbire tutti i dipendenti che c'erano, che hanno prodotto il risultato di diminuire le giornate di navigazione anno del fiume Po.
Dico questo perché una buona quantità di materiali inerti può essere recuperata usando un metodo, che ci viene raccomandato anche dall'Europa (ho partecipato recentemente a un dibattito a cui ha parlato autorevolmente l'Assessore regionale ai trasporti Peri) con un piano-programma per la navigabilità, che implica il dragaggio e implica quindi il recupero di materiali inerti dal Po, che può essere tranquillamente utilizzato per le costruzioni, con il risultato della navigabilità e della profittevolità rispetto a un adeguamento tariffario che oggi è assolutamente ineludibile.
Per tutte queste ragioni noi voteremo a favore di questo emendamento.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Villani.
Dichiaro chiusa la discussione generale.
Dichiarazioni di voto. Ha chiesto di intervenire il consigliere Defranceschi. Ne ha facoltà.
DEFRANCESCHI: Solo una nota sull'ordine del giorno riguardo quello che diceva la consigliera Donini, senza nessuna polemica. Quando parliamo di terre e rocce da scavo e della legalità della loro provenienza, è già previsto da regolamenti europei e nazionali che tutti i materiali, le terre e le rocce da scavo che non vengono utilizzate nello stesso sito di lavorazione ma vanno in altro sito dovrebbero essere accompagnati da un documento di trasporto che ne certifica la legalità e l'assenza di materiale tossico.
Il problema è che come al solito, a partire dai Comuni che sarebbero responsabili di gestire questi formulari, queste disposizioni vengono assolutamente ignorate e allo stesso modo tutti i materiali che vengono scavati come diceva il consigliere Villani nei fiumi per conto del Bacino Reno non vengono conteggiati nei piani delle attività estrattive, che quindi vengono gonfiati in questo modo a dismisura.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Defranceschi.
Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell'emendamento 16, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
40
Assenti
10
Votanti
39
Favorevoli
9
Contrari
29
Astenuti
1
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 16 è respinto.
Passiamo all’articolo 5. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 5.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 5 è approvato.
Passiamo all’articolo 6. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 6.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 6 è approvato.
Passiamo all’articolo 7. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 7.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 7 è approvato.
Passiamo all’articolo 8. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 8.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 8 è approvato.
Passiamo all’articolo 9. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 9.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 9 è approvato.
Passiamo all’articolo 10. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 10.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 10 è approvato.
Passiamo all’articolo 11. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 11.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 11 è approvato.
Passiamo all’articolo 12. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 12.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 12 è approvato.
Passiamo all’articolo 13. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 13.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 13 è approvato.
Passiamo all’articolo 14. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 14.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 14 è approvato.
Passiamo all’articolo 15. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 15.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 15 è approvato.
Passiamo all’articolo 16. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 16.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 16 è approvato.
Passiamo all’articolo 17. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 17.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 17 è approvato.
Abbiamo 4 emendamenti istitutivi di nuovi articoli a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia.
Discussione generale sull’emendamento 17. Dichiarazioni di voto.
Si proceda alla votazione dell'emendamento 17, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
38
Assenti
12
Votanti
37
Favorevoli
14
Contrari
23
Astenuti
--
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 17 è respinto.
Passiamo all’emendamento 18. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Si proceda alla votazione dell'emendamento 18, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
40
Assenti
10
Votanti
38
Favorevoli
7
Contrari
27
Astenuti
4
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 18 è respinto.
Passiamo all’emendamento 19. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Si proceda alla votazione dell'emendamento 19, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
41
Assenti
9
Votanti
40
Favorevoli
15
Contrari
25
Astenuti
--
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 19 è respinto.
Passiamo all’'emendamento 20. Discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Favia. Ne ha facoltà.
FAVIA: Anche questa è una battaglia che portiamo avanti dall'inizio dalla legislatura. L’IRAP è una tassa assurda che consideriamo penalizzante per chi produce lavoro, per cui vorremmo alleggerire, da questo balzello fastidioso, almeno le zone degradate come i Comuni montani e le imprese giovanili, è per questo che presentiamo l'emendamento.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Favia.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Villani. Ne ha facoltà.
VILLANI: Guardi, presidente, mi sono messo il distintivo di Forza Italia perché voglio ricordare a tutti e soprattutto a chi parla che da quando siamo qui noi, quindi dalle origini di Forza Italia, noi chiediamo questa cosa alla Giunta regionale, che però ha bisogno di un apparecchio acustico per poter ascoltare.
Ricordo però che nella passata legislatura vi fu un impegno su un ordine del giorno presentato da noi, in cui la Giunta appunto si impegnava a rivedere l’esazione dell'IRAP non solo per i giovani che intraprendono per zone con una certa marginalità economica nella geografia della nostra Regione, ma, come avevamo chiesto, anche per tutta una tipologia di attività non lucrative, che comunque risentivano di questa tassa che io definisco rapina, secondo il lessico ormai comune.
Naturalmente voteremo a favore di questo emendamento, tenendo conto che noi stiamo chiedendo a gran voce che questo avvenga da molti esercizi finanziari e tenendo conto soprattutto che per l'ennesima volta, rispetto a un impegno preso in quest'Aula, non si è agito dal punto di vista della maggioranza e soprattutto della Giunta in termini conseguenti. Grazie.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Villani.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Defranceschi. Ne ha facoltà.
DEFRANCESCHI: Per segnalare anche che nell'emendamento si parla di zone disagiate quali la montagna, che è disagiata da vari punti di vista, ma è notizia di oggi che la FIOM ha denunciato il pericolo che la Saeco dall'Appennino bolognese si sposti all'estero e che vi sia un esubero di circa 200 operai.
Questo significa uccidere interi Comuni del nostro Appennino e questo è uno dei primi segnali d'allarme che dobbiamo cominciare a recepire anche in termini di IRAP, perché in montagna e nelle zone comunque disagiate ci sono agevolazioni per l'agricoltura - risibili ma ci sono - mentre invece non ci sono per quanto riguarda le aziende.
Alla serie di problematiche strutturali e di servizi che sta vivendo dobbiamo aggiungere anche questa difficoltà ovvero problematiche di aziende che non sappiamo per quanto ancora saranno lì.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Defranceschi.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Barbati. Ne ha facoltà.
BARBATI: Un breve intervento per ricordare che sulla questione IRAP abbiamo una risoluzione, che ancora non siamo riusciti a votare ed è sempre lì, dichiarata urgente negli Uffici di Presidenza insieme ai Capigruppo, che chiede che l'IRAP venga tolta alle ASP.
Condividiamo l’esigenza nei Comuni montani e per chi opera sul territorio regionale, ma andrei oltre, perché le imprese giovanili vanno bene ma anche altre imprese che possono nascere in zone disagiate dovrebbero avere un aiuto e, se non viene applicata l'IVA, credo che questo sia già un segnale molto forte.
Dichiariamo quindi un voto a favore, dicendo che in questo caso ci dispiace che non siate andati anche più avanti.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliera Barbati.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Pariani. Ne ha facoltà.
PARIANI: Grazie, presidente. Giacché il consigliere Villani si è messo il distintivo di Forza Italia, magari sarà anche in grado di ricordarsi che quando portavano quel simbolo sulla scheda il suo capo Berlusconi aveva promesso di togliere l'IRAP in questo Paese e che è stato sollecitato…
VILLANI: Il tuo presidente.
PARIANI: No. Fate sempre promesse. Avete avuto 100 deputati in più in Parlamento: potevate fare quello che volevate!
(interruzioni del consigliere Villani)
PRESIDENTE (Richetti): Consigliere Villani, non è possibile che la consigliera Pariani interrompa il suo intervento e lei prosegua il suo. Ogni tanto può capitare, ma adesso non lo facciamo più capitare. Prego, consigliera Pariani.
PARIANI: Grazie, presidente, ma fa parte del personaggio Villani. Ricorderà tra l'altro che il Governo presieduto dal suo capo è stato persino sollecitato dall'Unione europea in questo senso, e naturalmente quale è stato il problema per cui non si è arrivati a togliere l'IRAP da parte vostra? Il fatto che per molti anni avete spacciato un inesistente federalismo fiscale, che non siete stati in grado di attuare e che non ci ha permesso di fare quei passaggi che avrebbero potuto dare seguito a quella vana promessa che voi avete fatto e a una giusta rimodulazione delle tasse sul territorio, che permetta agli enti locali e alle Regioni di dare i servizi ai cittadini, dando l'opportunità di una rimodulazione effettiva di quelle tasse sulla base del vantaggio e dello svantaggio per le imprese.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliera Pariani.
Ha chiesto di intervenire la consigliera Noè. Ne ha facoltà.
NOÈ: Quello che sta succedendo è un po’ imbarazzante, perché rispetto agli emendamenti alla nostra attenzione vedo che sta succedendo alla collega Barbati e personalmente questo è il terzo caso che corrisponde a un progetto di legge che io ho presentato su questa stessa materia.
Non lo so, è un po' anomalo, ovviamente in linea di principio è condivisibile e quindi lo voterò, però come si sostengono a questo punto determinati propositi: con dei progetti di legge, con degli emendamenti che vengono introdotti secondo questa modalità nelle leggi finanziarie? Invito tutti a fare una riflessione su come dobbiamo porci, se vogliamo responsabilmente affrontare il tema nella sua interezza.
Ribadisco il mio appoggio, ma non mi piace la modalità con cui stiamo procedendo.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliera Noè.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Sconciaforni. Ne ha facoltà.
SCONCIAFORNI: Per una velocissima postilla e anche un dialogo con il consigliere Defranceschi, perché considererei estremamente sbagliato ritenere che per impedire all'ennesima azienda che minaccia di andarsene di farlo si debba toglierle qualsiasi onere, perché tra un po' si arriverà alla proposta di offrire alle imprese la possibilità di non pagare i dipendenti come forma di incentivo a rimanere sul territorio!
Ritengo che i motivi per cui la Saeco ha minacciato di andarsene non abbiano niente a che vedere con l’IRAP, che quello delle delocalizzazioni sia un problema serio, che noi abbiamo affrontato con una proposta di legge proprio perché lo sentiamo molto, ma sono cose ben distinte - non lo affronteremo oggi, visto che il tempo non lo consentirà - il discorso rispetto al piano triennale delle attività produttive di ricerca, e questo è un modo per ragionare su come impedire, evitare, circoscrivere il processo delle delocalizzazioni, e l'emendamento che qui viene presentato, che ha ben altro tipo di motivazioni e logiche.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Sconciaforni.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Filippi. Ne ha facoltà.
FILIPPI: Grazie, presidente. Intervengo soltanto per ricordare all'Aula che la Giunta Errani si è riempita per anni la bocca della parola «montagna» e ad ogni campagna elettorale Errani va a raccogliere anche i pochi voti che restano in montagna parlando di strade, che poi fanno riferimento alla Romagna e in particolare a Ravenna, e parla di montagna!
Noi abbiamo chiesto e ottenuto la legge sulla montagna, che però purtroppo non è mai stata finanziata, questa Regione non mantiene le promesse. L’IRAP è una tassa regionale che serve per finanziare il servizio sanitario regionale, che, come ricordato questa mattina dal collega Lombardi, è ancora pieno di sprechi, laddove a Reggio Emilia ad esempio abbiamo una doppia sede di USL e una delle due non serve, è un doppione
Ricordo che Marco Lombardi questa mattina ha parlato di 2 milioni spesi per prestazioni di alta specialità a favore dei cittadini stranieri, di 600.000 euro per ricoveri ospedalieri a cittadini provenienti dalla Romania e dalla Bulgaria, di altri 3 milioni e 800.000 euro per ricoveri di cittadini extracomunitari, quindi mi sembra che la sanità regionale spenda milioni per i cittadini che forse potrebbero curarsi a casa loro.
Mi pare che l'emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle che noi approviamo costi ben meno alla Giunta degli sprechi che portano a gettare dalla finestra i soldi della sanità regionale, quindi non possiamo che esprimere voto favorevole a questo emendamento, che anche noi da anni chiediamo. Grazie, presidente.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Filippi.
Consigliere Naldi, il suo Gruppo ha esaurito tutto il tempo a disposizione.
Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, nemmeno per dichiarazione di voto, si proceda alla votazione dell'emendamento 20, a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
(Si procede alla votazione)
PRESIDENTE (Richetti): Comunico l'esito della votazione:
Presenti
41
Assenti
9
Votanti
40
Favorevoli
15
Contrari
25
Astenuti
--
PRESIDENTE (Richetti): L’emendamento 20 è respinto.
Passiamo all’articolo 18. Discussione generale. Ha chiesto di intervenire il consigliere Naldi. Ne ha facoltà.
NALDI: Per una mozione d'ordine: nella Conferenza dei Capigruppo in cui si era discusso dei tempi, si era detto per rispondere alla richiesta del Movimento 5 Stelle che si poteva usare un po' di fair play nella distribuzione dei tempi, anche oltre il Regolamento. Lo voglio solo ricordare.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Naldi. Abbiamo contingentato i tempi per rispettarli, non per far finta che non fossero contingentati, e quando il tempo è esaurito non si può fare altro. Fair play vuol dire che se uno sta parlando e finisce il tempo gli lascio un minuto o trenta secondi in più per concludere ma, se il tempo è esaurito, non lascio spazio per un intervento nuovo di sana pianta.
Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, nemmeno per dichiarazione di voto, metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 18.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 18 è approvato.
Passiamo all’articolo 19. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 19.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 19 è approvato.
Passiamo all’articolo 20. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 20.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 20 è approvato.
Passiamo all’articolo 21. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 21.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 21 è approvato.
Passiamo all’articolo 22. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 22.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 22 è approvato.
Passiamo all’articolo 23. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 23.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 23 è approvato.
Passiamo all’articolo 24. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 24.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 24 è approvato.
Passiamo all’articolo 25. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 25.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 25 è approvato.
Passiamo all’articolo 26. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 26.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 26 è approvato.
Passiamo all’articolo 27. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 27.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 27 è approvato.
Passiamo all’articolo 28. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 28.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 28 è approvato.
Passiamo all’articolo 29. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 29.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 29 è approvato.
Abbiamo esaurito l'esame dell'articolato dell'oggetto 2805.
Passiamo all’esame degli articoli dell’oggetto 2806.
Passiamo all’articolo 1. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 1.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 1 è approvato.
Passiamo all’articolo 2. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 2.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 2 è approvato.
Passiamo all’articolo 3. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 3.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 3 è approvato.
Passiamo all’articolo 4. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 4.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 4 è approvato.
Passiamo all’articolo 5. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 5.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 5 è approvato.
Passiamo all’articolo 6. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 6.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 6 è approvato.
Passiamo all’articolo 7. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 7.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 7 è approvato.
Passiamo all’articolo 8. Discussione generale.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Villani. Ne ha facoltà.
VILLANI: Grazie, presidente. Visto che, almeno da un punto di vista formale, i lavori dell'Aula devono avere un andamento che è sancito da regolamenti, o si fa aiutare dagli scrutatori o altrimenti credo che prima l’articolo non sia passato perché hanno alzato la mano in tre, quindi veda lei.
PRESIDENTE (Richetti): Gli scrutatori mi coadiuvano in tutte le votazioni, dopodiché, se qualcuno ravvisa un esito diverso della votazione, me lo segnala. Gli scrutatori sono i consiglieri Costi, Moriconi e Leoni.
Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, nemmeno per dichiarazione di voto, metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 8.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 8 è approvato.
Passiamo all’articolo 9. Discussione generale. Dichiarazioni di voto.
Metto in votazione, per alzata di mano, l'articolo 9.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L'articolo 9 è approvato.
Abbiamo esaurito anche l'esame dell'articolato dell'oggetto 2806.
Dichiaro aperte le dichiarazioni di voto sui due progetti di legge e sui due ordini del giorno, oggetto 2805-2806/1, a firma dei consiglieri Naldi, Meo, Mandini, Grillini, Sconciaforni e Monari, e oggetto 2805-2806/2, a firma dei consiglieri Meo, Naldi, Monari, Sconciaforni e Mandini.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Lombardi. Ne ha facoltà. Al suo Gruppo restano 13 minuti.
LOMBARDI: Grazie, presidente, per esprimere ovviamente la dichiarazione di voto del Gruppo, che è contraria su entrambi i provvedimenti proposti dalla Giunta, e per riprendere alcune considerazioni già svolte dai colleghi e da me nel corso della discussione generale.
La prima considerazione va fatta sul clima politico, che è stato richiamato anche per aderire ad alcuni interventi sul terremoto. Il clima politico dipende da entrambe le parti politiche e secondo me incombe una responsabilità maggiore su chi governa in questo caso, quindi la disponibilità che abbiamo dato in diverse occasioni deve essere corrisposta da un atteggiamento più responsabile da parte della maggioranza di questa Regione laddove si fanno analisi di carattere generale sulla politica nazionale soprattutto rivolta al passato (lo scorso Governo) che, come ho cercato di dire nella mia relazione, viceversa meriterebbero un atteggiamento diverso.
L’altra questione che tengo a sottolineare è quella dei dati. Mi rivolgo alla Vicepresidente Saliera, che so essere sensibile, ma la invito a far presente anche agli uffici che, come è stato detto da più colleghi, abbiamo bisogno di raffronti rispetto ai passati esercizi, perché altrimenti i dati in nostro possesso non ci consentono di fare dei raffronti.
Io che mi dedico più di altri a volte riesco a fare raffronti, però credo che debbano essere messi a disposizione dell'Aula. Questo assestamento ad esempio doveva essere raffrontato con l'assestamento scorso, facendo capire le diversità e le modalità di allocazione delle risorse.
L’altra vicenda è quella degli extra LEA. Siamo partiti dicendo che questa è una Regione virtuosa, che addirittura investe 100 milioni in più nella sanità, poi abbiamo cominciato ad andare a vedere quali fossero questi extra LEA e abbiamo visto che in alcuni casi possono legittimamente essere imputati a una ordinaria amministrazione e non a prestazioni extra LEA. La Regione può legittimamente mettere altre risorse, ma non spacciarle per qualcosa in più, perché alcune vicende sono legate invece a un’ordinaria amministrazione.
Ce ne sono alcune meritevoli come ad esempio la campagna di vaccinazione per il papilloma virus per le donne, una campagna encomiabile promossa da questa Regione, ma altre discutibili. Oggi abbiamo saputo una cosa che credevo di aver intuito, ovvero che i 3,9 milioni di ricoveri ospedalieri per cittadini bulgari e rumeni, che mi sembravano frutto di un'eccessiva generosità da parte della nostra Regione, fanno parte di un accordo in cui probabilmente ci vengono restituiti.
Nel momento in cui questi soldi rientrano, sono un avanzo dell'amministrazione, perché oggi li indichiamo come spesa mentre invece ci vengono restituiti. Ci riempiamo la bocca di questi famosi extra LEA ma in questo caso 3,9 milioni tornano a casa e siamo liberi di spenderli come vogliamo. Questo quindi è diverso dal ragionamento che si faceva prima.
Sull'indebitamento abbiamo capito che manteniamo un margine di sicurezza, però ci sono momenti come in tutte le famiglie in cui questo margine di sicurezza sarebbe il caso di usarlo. Oggi, con il terremoto si poteva fare di più da questo punto di vista.
Qualche collega si stupisce di alcuni dati che riferisco e che prendo dal bilancio. Le spese operative correnti di questa Regione, cioè sanità, scuola, formazione professionale, tutto quello che riguarda l'attività di questa Regione, nel 2009 ammontavano a 9,9 miliardi di euro, nel 2010 10,3 miliardi, nel 2011 10 miliardi e 198.000, nel 2012 10 miliardi e 421.000. Sono aumentate, quindi è inutile parlare di tagli in questo modo. Tutto vero, ma sta di fatto che queste che sono la spesa vitale della Regione non sono diminuite, bensì sono aumentate.
Sul Patto di stabilità la ringrazio, perché ha fatto capire come a volte l'opera dell’opposizione non è solo un'opera da guastatori, ma è anche un'opera costruttiva. Credo che grazie ai nostri interventi si sia posto rimedio a una disattenzione, che era quella di un monitoraggio attento sul Patto di stabilità. Oggi siamo arrivati a un ottimo livello, ma si può fare di più perché alcune regioni arrivano addirittura alla differenza di 1 euro.
Noi oggi siamo a 2 milioni di euro, va bene perché eravamo messi peggio, ma questo ci serve per poter monitorare la nostra attività. Fra l'altro, quando lei cita il Patto di stabilità, che è vero, su 13 miliardi di euro del nostro bilancio, siccome abbiamo un tetto di spesa e non è come i Comuni e le Province, rimandare alcuni pagamenti, alcuni impegni non è una cosa così difficile. Il Patto di stabilità che noi abbiamo non è quindi stringente come quello che hanno i Comuni, e quando dico stringente parlo di milioni di euro che ci possono servire in casi di emergenza.
Questi sono i motivi per cui non possiamo esprimere parere favorevole su questo assestamento non tanto dal punto di vista tecnico, sul quale abbiamo alcuni appunti da fare, quanto sul merito della questione, sul quale invece riteniamo che questa Regione proprio per le sue caratteristiche poteva fare molto di più.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Lombardi.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Monari. Ne ha facoltà.
MONARI: Grazie, presidente. Nonostante la mia lentezza, sono sempre più veloce della regia!
Intervengo per fare alcune considerazioni rispetto al dibattito che ho sentito e a una situazione generale preoccupante. Non sto rispondendo a qualcuno degli interventi che mi hanno preceduto, ma sto cercando anzi di interloquire in maniera bipartisan con l'Aula.
Lo dico perché ho la sensazione personale che gli italiani, men che meno gli emiliano-romagnoli e forse anche noi, non abbiano assolutamente chiaro il momento e la fase che stiamo attraversando come Paese. Mi sto riferendo ai dati dello spread di ieri, ai dati dello spread di oggi, alla politica internazionale che priva nel contesto della competizione europea alcuni Stati, tra i quali l'Italia, di quella che si potrebbe definire la voce in capitolo nel disegno o ridisegno di una fase. Quella tutta dentro la discussione con la Germania del rilancio e della ripresa economica.
Lo dico - badate bene - perché siamo alla penultima tornata dell'Assemblea legislativa e normalmente, come tutti voi sapete, nel mese di agosto i mercati sono sottoposti alla pressione più acuta e più elevata da parte degli speculatori finanziari. Lo dico perché siamo davanti al fatto che potremmo ritrovarci a settembre in una situazione in cui il sistema Paese potrebbe correre assolutamente il rischio di essere fuori controllo, fuori governabilità.
A mio avviso, è come quando da bambini si giocava con lo scivolo: noi siamo in una situazione in cui la Grecia ha già percorso interamente lo scivolo ed è già fuori dalla dimensione del tracciato dello scivolo, la Spagna è nello scivolo e sta cercando di frenare ma è attratta ineludibilmente dalla forza di gravità che la spinge fuori, l'Italia è seduta sulla piattaforma dello scivolo e rischia di essere spinta dentro il tragitto di espulsione da logiche di speculatori che nulla hanno a che fare con il nostro sistema economico finanziario.
Questa è la fotografia che non si è compresa e che anche nel dibattito sulla "cilindrata della macchina personale" che ho sentito, rischia di guardare molto il nostro ombelico regionale, territoriale, locale, senza tener conto del dato e della situazione nazionale, che è drammatica. Nonostante il Governo Monti abbia cercato e cerchi di tamponare, il destino dell’Italia non mi pare tutto nelle mani della sovranità nazionale del Paese.
Per venire alle questioni trattate, la spending review: il decreto che recita "Conversione in legge del decreto recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini" espone i territori e anche l'Emilia-Romagna a un problema gigantesco, perché - diciamoci la verità - è un decreto sbagliato nelle modalità e anche nel merito.
Si sarebbe dovuto ascoltare maggiormente e concertare di più con i territori, tenendo conto per esempio che i 2 miliardi di risparmi che il Governo prevede da oggi entro il 2013 (lo prevede il decreto) agiranno totalmente sulla colonna vertebrale dei Comuni, dei territori, provocando un impedimento totale del rispetto del Patto di stabilità. Ci sarà un caos, un ammutinamento amministrativo inevitabile delle amministrazioni locali.
Questo ovviamente è un problema. In questa regione abbiamo sempre cercato di portare avanti il metodo dei costi standard non a caso, ed è giunto il momento di organizzare nella costruzione dei bilanci (bilancio dello Stato, bilancio delle Regioni, bilancio dei Comuni) un’omogeneità di costruzione delle voci di bilancio.
Non è pensabile che questo Paese sia governato da istituzioni che hanno bilanci eterogenei, che normalmente non si parlano, ma quando si parlano lo fanno in contraddizione tra loro, non sono nemmeno sicuro che ci si possa ancora permettere il lusso del mantenimento di regioni a statuto speciale e province autonome, basta guardare le ultime notizie stampa riguardanti la Regione Sicilia e la Provincia Autonoma di Trento e Bolzano.
Questa non è una questione sulla quale ci sia un problema di bandiera, ma è una questione politica, di governo e dell'Italia, anzi di rilancio e revisione del sistema amministrativo italiano. Noi siamo tra le forze politiche che sostengono il Governo Monti con lealtà, ma non possiamo non vedere che c'è una certa distanza tra chi alla Bocconi prepara nuove, future classi dirigenti e chi poi è chiamato dalla Bocconi per guidare il Paese, perché per guidare un Paese non ci si può confrontare solo con i mercati, poiché un Paese è fatto di persone, di problemi, di famiglie, di anziani, di giovani che non rispondono alla fredda logica di un click che segue l'andamento della Borsa e dei mercati finanziari, e che da una postazione remota magari su uno yacht al largo delle isole Cayman decide le sorti di ognuno di noi.
Governare un Paese è qualcosa di molto più complesso, e c'è bisogno di ascolto, di concertazione, di condivisione e quando ci si rende conto di non essere sulla strada giusta c’è bisogno di avere anche l'onestà e l'autorevolezza di modificarla.
Nel ricordare la scelta del fondo straordinario per il terremoto, approfitto per sottolineare l'efficacia con la quale la macchina regionale si è messa in moto tempestivamente, e lo dico agli assessori presenti ma anche a quelli che in questo momento sono impegnati a Roma a trattare questioni prioritarie per i nostri territori. Grazie al lavoro della Giunta e all'intervento del Presidente Errani, infatti, i provvedimenti del Governo hanno in buona parte accolto le istanze formulate dalla Regione Emilia-Romagna anche su sollecitazione di questa Assemblea legislativa.
Di questo ovviamente ringrazio tutti i colleghi della maggioranza ma anche la serietà, il rigore e la lealtà che ho sentito dai banchi dell'opposizione in più occasioni. Con questa manovra di assestamento sul bilancio, la Regione stanzia  47 milioni di euro di risorse proprie, senza aumentare la pressione fiscale e utilizzando prioritariamente i risparmi prodotti dalla razionalizzazione delle spese di gestione, dalla lotta all'evasione fiscale, dal recupero di economie su opere a compartecipazione pubblica. Questo, cara vicepresidente Saliera, è un buon amministrare.
Vorrei spendere un’ultima parola perché vorrei sottolineare - il Presidente Errani normalmente non lo fa, in quanto difficilmente è promotore di se stesso - la fondamentale richiesta accettata dal Governo di altri 6 miliardi di euro. Sono finanziamenti che permetteranno di garantire un contributo per i danni riportati a case e imprese per l'80 per cento degli investimenti e delle spese sostenute.
Credo che sia - vedo l’assessore Muzzarelli annuire - un passaggio che fa onore e che risponde al senso di solidarietà e serietà che i cittadini dell'Emilia-Romagna si attendono dai loro amministratori. È con queste parole che ovviamente annuncio il voto favorevole del Gruppo del Partito Democratico all'assestamento del bilancio e anche alle risoluzioni che sono state presentate dalla maggioranza.
Penso che sia ancora il tempo di stringersi e di stringerci attorno alla bandiera della nostra terra, credo che sia questo che i nostri cittadini vogliono da noi e credo che anche oggi abbiamo dato un buon segnale per il Governo di questa Regione. Grazie Presidente.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Monari.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Defranceschi. Ne ha facoltà.
DEFRANCESCHI: Intervengo solo per dichiarare il voto contrario del nostro Gruppo. Credo che in questa sede sia comunque doveroso, visto che parliamo di bilancio, ringraziare la Regione Piemonte in cui è stata approvata una risoluzione per cui i rimborsi elettorali verranno devoluti alla causa del terremoto della nostra Regione. Peccato che in quest'Aula ne sia stata bocciata una identica, però considero doveroso ringraziare altre Regioni che vengono a concorrere alle nostre necessità.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Defranceschi.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Favia. Ne ha facoltà.
FAVIA: Grazie, presidente. Anche noi riteniamo che la Regione, proprio per lo stato delle sue finanze, come avevamo già chiesto nella I Commissione in cui si discusse della cosa, potesse investire ed esporsi di più sul tema del terremoto.
Il terremoto ha piegato le gambe a una vasta area del nostro territorio e non possiamo pensare che il bilancio ne esca indenne, ma dobbiamo tutti fare il possibile e saremmo dovuti andare a recuperare ogni centesimo. Questo non è stato fatto.
È indiscutibile che da parte della società civile, anche di una buona parte del personale di questa Regione, il lavoro sia stato encomiabile e straordinario. Purtroppo, però, non vedo in questi primi provvedimenti quell'attenzione alle spese e al rapporto costi/benefici che ci dovrebbe essere. Pensiamo ad esempio al tema delle scuole, perché oggi parliamo del bilancio ma la gestione che il nostro Presidente, uno e trino, farà di tutte queste risorse sarà molto più importante come ricaduta sul territorio di questo bilancio di oggi.
Circa 20 scuole utilizzeranno i moduli provvisori, mentre gli studenti di altre 28 scuole andranno nei prefabbricati che vengono definiti temporanei, ma di fatto sono definitivi. Qui quindi pagheremo i lavori due volte, perché queste strutture consumeranno suolo e saranno fisse e perché si effettueranno gli interventi sulle scuole.
Avremmo forse potuto lavorare anche lì sui moduli provvisori smontabili in affitto anche per uno o due anni, e intervenire subito con demolizioni e ricostruzioni sulle scuole. Questo per dire che l'attenzione ai conti, da oggi in poi, andrà fatta soprattutto sulla ricostruzione e sugli interventi del terremoto.
Una piccola chiosa sugli emendamenti. Noi continueremo su quelle battaglie che sono chiare, perché fa parte del mandato elettorale che intendiamo rispettare, e delle due l'una: o gli interventi sono presentati all'ultimo momento e non c'è tempo di studiarli o sono gli stessi dell'altra volta. Bisogna mettersi d'accordo, spersonalizzare il dibattito (c'è stata troppa emotività personale) e capire a livello politico se alcune cose siano corrette. Se con la propria testolina si capisce e vi si concorda, le si vota, altrimenti no. Il resto diventa il classico spettacolino della politica, che in realtà la delegittima.
Ci sono sempre emendamenti presentati in Aula, ma quando sono su leggi e tematiche amministrative e quando vi poteva essere la possibilità di discuterne in un altro percorso lo facciamo sempre notare, però, se questa è la modalità accettata dal nostro Regolamento, o la si biasima sempre o la si accetta.
Ci dispiace comunque sapere che per la Regione sia normale che oggi un politico possa prendere due emolumenti contemporaneamente, che non si possa equiparare l'età, per prendere un vitalizio che già di per sé è un beneficio, ai lavoratori italiani. Come diceva il consigliere Naldi, nasce da nobili motivazioni, quelle di garantire il diritto dell’accesso alla democrazia, ma oggi i tempi sono cambiati, non siamo più in una società di inizio Novecento o del Dopoguerra.
Oggi, quindi, queste cose andrebbero riviste, perché soffia il vento del cambiamento: o lo si coglie, oppure, questo vento, insieme alla crisi economica, è destinato a spazzar via questa classe politica.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Favia.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Bonaccini. Ne ha facoltà.
BONACCINI: Vorrei dire una cosa sul sisma. Lo voglio dire perché Favia ha liquidato in poche battute una tragedia e un danno così pesante subiti in queste terre - dico «liquidato» in senso non offensivo - laddove ha accennato una questione relativa alle scuole, ma secondo me non ha capito fino in fondo l'intervento di questa Regione.
Quando dice abbattere e ricostruire vorrei capire quali, visto che per fare in fretta e per spender meno circa 160 scuole, quelle sotto soglia europea come intervento diretto, verranno ristrutturate immediatamente. Se avessimo dovuto fare in altro modo, migliaia di studenti non avrebbero potuto iniziare le scuole se non in ulteriori moduli o prefabbricati.
Credo invece che sia stata fatta una scelta giusta e coerente dentro un disegno che è questo: cercare di non chiedere 1 euro in più di quello che ci spetta e provare invece a pretendere che arrivino fino all'ultimo euro per i danni. Penso che anche questa Assemblea abbia fatto una cosa giusta e voglio ringraziare il Presidente Richetti a nome di tutti. I 2 milioni di euro risparmiati, a proposto dei costi della politica, sono andati sul tema dei danni, sul tema dei contributi e dell'aiuto di quei 47 milioni di euro che arrivano nell'assestamento di bilancio verso le popolazioni.
Mi pare che, indipendentemente da dove ci si colloca in quest'Aula, tutti abbiamo lavorato per sostenere il Presidente Errani quale commissario per la ricostruzione e i sindaci dei territori colpiti. Spesso si afferma che facciamo tutti schifo e siamo tutti uguali, che le istituzioni non funzionano, ma vorrei che si desse atto ai sindaci e agli amministratori di tutti i Comuni colpiti, fuori dal colore politico, di aver dimostrato una dignità, un’umiltà e una determinazione evidenti all'Italia intera, basta ascoltare le parole che arrivano da tutta Italia.
Si sono distinti per abnegazione e senso di responsabilità insieme alla propria gente, la società civile, l'associazionismo ha lavorato da subito per non lamentarsi ma dare una mano.
A me pare necessario lavorare affinché immediatamente si tenga insieme il doppio binario della ricostruzione civile e di quella economica, perché di questo si tratta, ed è un sisma inedito anche da questo punto di vista, oltre che per le dimensioni. All’Aquila, colpita da quel forte sisma, parlavamo di 6.000 studenti, mentre in Emilia-Romagna sono 18.000, il triplo.
Ritengo che, se come sistema regionale riusciremo a garantire che entro l'inverno tutti i 18.000 studenti possano avere accesso all'anno scolastico, che tutte le tendopoli siano sgomberate, che si lavori e si attui al massimo il recupero degli alloggi sfitti, per permettere che ad esempio i moduli abitativi provvisori siano il minor numero possibile, se otterremo che, oltre ai 2,5 miliardi aggiuntivi del Governo Monti e agli 880 milioni di euro di diversi comparti già ottenuti e stanziati nel triennio, arrivino gli altri 6 miliardi che il Presidente Errani ha chiesto attraverso la Cassa depositi e prestiti, avremo ottenuto una cosa gigantesca da queste parti, il cui merito nessuno vuole accollarsi, ma che sarebbe un lavoro utile, ottenuto grazie alla serietà di istituzioni che funzionano.
Mi pare che questo non possa essere liquidato in due battute come una cosa dovuta, in quanto è un fatto importante al quale ha concorso la serietà della intera società emiliano-romagnola, per la quale continueremo a tener fede al rigore dei controlli e delle richieste che abbiamo fatto, ma per la quale credo possa venire fuori e forte la dignità e il buon lavoro di istituzioni che da queste parti poco si lamentano e molto provano a fare. Grazie.
PRESIDENTE (Richetti): Grazie, consigliere Bonaccini.
Se nessun altro consigliere chiede di intervenire, metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno oggetto 2805-2806/1, a firma dei consiglieri Meo, Naldi, Mandini, Grillini, Sconciaforni, Monari.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L’ordine del giorno è approvato.
Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno oggetto 2805-2806/2, a firma dei consiglieri Meo, Naldi, Monari, Sconciaforni, Mandini.
(È approvato a maggioranza)
PRESIDENTE (Richetti): L’ordine del giorno è approvato.
Si proceda alla votazione dell'intero testo di legge oggetto 2805, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
Procedutosi alla votazione e alla verifica della regolarità della stessa da parte dei segretari e degli scrutatori, il presidente comunica il seguente risultato:
Presenti
47
Assenti
3
Favorevoli
29
Contrari
18
Astenuti
--
PRESIDENTE (Richetti): Proclamo approvata la legge riguardante "Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 e del bilancio pluriennale 2012-2014. Primo provvedimento generale di variazione".
Si proceda alla votazione dell'intero testo di legge oggetto 2806, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.
Procedutosi alla votazione e alla verifica della regolarità della stessa da parte dei segretari e degli scrutatori, il presidente comunica il seguente risultato:
Presenti
47
Assenti
3
Favorevoli
29
Contrari
18
Astenuti
--
PRESIDENTE (Richetti): Proclamo approvata la legge riguardante "Assestamento del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2012 e del bilancio pluriennale 2012-2014 a norma dell’articolo 30 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione".
La seduta è tolta.
La seduta ha termine alle ore 18,14
ALLEGATO
Partecipanti alla seduta
Numero consiglieri assegnati alla Regione: 50
Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta il presidente della Giunta Vasco ERRANI.
Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:
Enrico AIMI, Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Palma COSTI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Fabio FILIPPI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Andrea POLLASTRI, Matteo RICHETTI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Alberto VECCHI, Luciano VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI, Damiano ZOFFOLI.
Hanno partecipato alla seduta gli assessori: Donatella BORTOLAZZI, Sabrina FREDA, Teresa MARZOCCHI, Maurizio MELUCCI, Massimo MEZZETTI, Gian Carlo MUZZARELLI, Tiberio RABBONI, Simonetta SALIERA.
Votazioni elettroniche
OGGETTO 2805
Emendamento 2 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 35
Votanti: 34
Favorevoli: 8
Liana BARBATI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Giovanni FAVIA, Sandro MANDINI, Gabriella MEO, Gian Guido NALDI, Roberto SCONCIAFORNI.
Contrari: 26
Enrico AIMI, Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Gianguido BAZZONI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Palma COSTI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MANFREDINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 0
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 15
Luca BARTOLINI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Mauro MALAGUTI, Silvia NOÈ, Giuseppe Eugenio PAGANI, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Alberto VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI.
OGGETTO 2805
Subemendamento 21 a firma dei consiglieri Naldi e Vecchi Luciano
Presenti: 41
Votanti: 40
Favorevoli: 9
Liana BARBATI, Andrea DEFRANCESCHI, Monica DONINI, Giovanni FAVIA, Sandro MANDINI, Gabriella MEO, Gian Guido NALDI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI.
Contrari: 26
Enrico AIMI, Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Gianguido BAZZONI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Palma COSTI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Andrea POLLASTRI, Luigi Giuseppe VILLANI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 5
Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Silvia NOÈ, Luciano VECCHI.
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 9
Luca BARTOLINI, Galeazzo BIGNAMI, Thomas CASADEI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Mauro MALAGUTI, Mauro MANFREDINI, Alberto VECCHI.
OGGETTO 2805
Emendamento 3 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 42
Votanti: 41
Favorevoli: 11
Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Mauro MANFREDINI, Gabriella MEO, Gian Guido NALDI, Matteo RIVA, Roberto SCONCIAFORNI.
Contrari: 28
Enrico AIMI, Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Palma COSTI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Andrea POLLASTRI, Luciano VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 2
Monica DONINI, Silvia NOÈ.
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 8
Galeazzo BIGNAMI, Thomas CASADEI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Alberto VECCHI.
OGGETTO 2805
Emendamento 4 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 41
Votanti: 40
Favorevoli: 8
Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Mauro MANFREDINI, Matteo RIVA.
Contrari: 31
Enrico AIMI, Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Andrea POLLASTRI, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 1
Silvia NOÈ.
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 9
Galeazzo BIGNAMI, Thomas CASADEI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Paola MARANI, Alberto VECCHI.
OGGETTO 2805
Emendamento 6 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 41
Votanti: 40
Favorevoli: 11
Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Andrea LEONI, Sandro MANDINI, Silvia NOÈ, Matteo RIVA, Luigi Giuseppe VILLANI.
Contrari: 25
Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Luca BARTOLINI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 4
Enrico AIMI, Gianguido BAZZONI, Marco LOMBARDI, Andrea POLLASTRI.
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 9
Galeazzo BIGNAMI, Thomas CASADEI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Mauro MALAGUTI, Mauro MANFREDINI, Giuseppe PARUOLO, Alberto VECCHI.
OGGETTO 2805
Emendamento 7 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 41
Votanti: 38
Favorevoli: 7
Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Matteo RIVA.
Contrari: 30
Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Gianguido BAZZONI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Andrea POLLASTRI, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 1
Silvia NOÈ.
Non votanti: 3
Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Matteo RICHETTI.
Assenti: 9
Galeazzo BIGNAMI, Thomas CASADEI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Alberto VECCHI.
OGGETTO 2805
Emendamento 8 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 40
Votanti: 39
Favorevoli: 7
Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Silvia NOÈ, Matteo RIVA,
Contrari: 32
Enrico AIMI, Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Andrea POLLASTRI, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 0
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI,
Assenti: 10
Galeazzo BIGNAMI, Thomas CASADEI, Vasco ERRANI (g), Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Alberto VECCHI.
OGGETTO 2805
Emendamento 9 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 37
Votanti: 36
Favorevoli: 12
Enrico AIMI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Luigi Giuseppe VILLANI.
Contrari: 24
Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 0
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 13
Liana BARBATI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Thomas CASADEI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Gian Guido NALDI, Alberto VECCHI.
OGGETTO 2805
Emendamento 10 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 37
Votanti: 36
Favorevoli: 10
Enrico AIMI, Manes BERNARDINI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Andrea LEONI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Luigi Giuseppe VILLANI.
Contrari: 25
Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI.
Astenuti: 1
Damiano ZOFFOLI.
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 13
Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Thomas CASADEI, Stefano CAVALLI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Alberto VECCHI.
OGGETTO 2805
Emendamento 11 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 35
Votanti: 34
Favorevoli: 5
Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA.
Contrari: 28
Enrico AIMI, Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Andrea LEONI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 1
Silvia NOÈ.
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 15
Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Thomas CASADEI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Antonio MUMOLO, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Alberto VECCHI.
OGGETTO 2805
Emendamento 12 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 38
Votanti: 37
Favorevoli: 12
Enrico AIMI, Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Luigi Giuseppe VILLANI.
Contrari: 24
Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Mauro MALAGUTI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 1
Silvia NOÈ.
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 12
Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Thomas CASADEI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Paola MARANI, Giuseppe PARUOLO, Alberto VECCHI.
OGGETTO 2805
Emendamento 13 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 39
Votanti: 38
Favorevoli: 14
Enrico AIMI, Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Luigi Giuseppe VILLANI.
Contrari: 22
Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI.
Astenuti: 2
Giuseppe Eugenio PAGANI, Damiano ZOFFOLI.
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 11
Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Thomas CASADEI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Paola MARANI, Alberto VECCHI.
OGGETTO 2805
Emendamento 14 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 33
Votanti: 32
Favorevoli: 5
Liana BARBATI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Silvia NOÈ, Matteo RIVA.
Contrari: 22
Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 5
Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea LEONI, Mauro MALAGUTI.
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 17
Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Thomas CASADEI, Palma COSTI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Paola MARANI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI.
OGGETTO 2805
Emendamento 15 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 35
Votanti: 34
Favorevoli: 5
Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA.
Contrari: 24
Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 5
Enrico AIMI, Andrea LEONI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Luigi Giuseppe VILLANI.
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 15
Liana BARBATI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Thomas CASADEI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Matteo RIVA, Alberto VECCHI.
OGGETTO 2805
Emendamento 16 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 40
Votanti: 39
Favorevoli: 9
Enrico AIMI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Andrea LEONI, Alberto VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI.
Contrari: 29
Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Sandro MANDINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 1
Silvia NOÈ.
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 10
Luca BARTOLINI, Galeazzo BIGNAMI, Vasco ERRANI (g), Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Mauro MANFREDINI, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA.
OGGETTO 2805
Emendamento 17 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 38
Votanti: 37
Favorevoli: 14
Enrico AIMI, Liana BARBATI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Franco GRILLINI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Silvia NOÈ, Alberto VECCHI.
Contrari: 23
Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 0
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 12
Luca BARTOLINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Palma COSTI, Vasco ERRANI (g), Fabio FILIPPI, Mauro MALAGUTI, Mauro MANFREDINI, Paola MARANI, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Luigi Giuseppe VILLANI.
OGGETTO 2805
Emendamento 18 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 40
Votanti: 38
Favorevoli: 7
Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Franco GRILLINI, Sandro MANDINI.
Contrari: 27
Enrico AIMI, Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Palma COSTI, Valdimiro FIAMMENGHI, Fabio FILIPPI, Roberto GARBI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Alberto VECCHI, Luciano VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 4
Monica DONINI, Gabriella MEO, Gian Guido NALDI, Roberto SCONCIAFORNI.
Non votanti: 2
Gianguido BAZZONI, Matteo RICHETTI.
Assenti: 10
Luca BARTOLINI, Galeazzo BIGNAMI, Roberto CORRADI, Vasco ERRANI (g), Gabriele FERRARI, Mauro MALAGUTI, Mauro MANFREDINI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA.
OGGETTO 2805
Emendamento 19 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 41
Votanti: 40
Favorevoli: 15
Enrico AIMI, Liana BARBATI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Sandro MANDINI, Alberto VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI.
Contrari: 25
Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 0
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 9
Luca BARTOLINI, Galeazzo BIGNAMI, Vasco ERRANI (g), Mauro MALAGUTI, Mauro MANFREDINI, Silvia NOÈ, Giuseppe Eugenio PAGANI, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA.
OGGETTO 2805
Emendamento 20 a firma dei consiglieri Defranceschi e Favia
Presenti: 41
Votanti: 40
Favorevoli: 15
Enrico AIMI, Liana BARBATI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Franco GRILLINI, Andrea LEONI, Mauro MANFREDINI, Silvia NOÈ, Alberto VECCHI.
Contrari: 25
Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Roberto GARBI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Astenuti: 0
Non votanti: 1
Matteo RICHETTI.
Assenti: 9
Galeazzo BIGNAMI, Vasco ERRANI (g), Valdimiro FIAMMENGHI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Luigi Giuseppe VILLANI.
OGGETTO 2805 "Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012 e del bilancio pluriennale 2012-2014. Primo provvedimento generale di variazione.»" (43)
Presenti: 47
Favorevoli: 29
Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Sandro MANDINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RICHETTI, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Contrari: 18
Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Mauro MANFREDINI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI.
Astenuti: 0
Assenti: 3
Liana BARBATI, Vasco ERRANI (g), Matteo RIVA.
OGGETTO 2806 "Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Assestamento del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2012 e del bilancio pluriennale 2012-2014 a norma dell’art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione.»" (44)
Presenti: 47
Favorevoli: 29
Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Palma COSTI, Monica DONINI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Sandro MANDINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Gabriella MEO, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RICHETTI, Roberto SCONCIAFORNI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.
Contrari: 18
Enrico AIMI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano CAVALLI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Mauro MANFREDINI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI.
Astenuti: 0
Assenti: 3
Liana BARBATI, Vasco ERRANI (g), Matteo RIVA.
I PRESIDENTI
IL SEGRETARIO
Aimi - Richetti
Corradi
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