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188.

 

SEDUTA DI GIOVEDÌ 17 LUGLIO 2014

 

(ANTIMERIDIANA)

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE COSTI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE MANDINI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è raggiungibile dalla Ricerca oggetti

 

OGGETTO 5660

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016. Primo provvedimento generale di variazione» (102)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione, conclusioni, esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

OGGETTO 5661

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Assestamento del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016 a norma dell’art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione» (103)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione, conclusioni, esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno oggetto 5660-5661/1 - Presentazione, dichiarazioni di voto e reiezione) (114)

(Ordine del giorno oggetto 5660-5661/2 - Presentazione, dichiarazioni di voto e approvazione) (115)

(Ordine del giorno oggetto 5660-5661/3 - Presentazione, dichiarazioni di voto e reiezione) (116)

PRESIDENTE (Costi)

BARBIERI, relatore della Commissione

LOMBARDI, relatore di minoranza

PRESIDENTE (Mandini)

ALESSANDRINI (PD)

BARBATI (Italia dei Valori)

NALDI (SEL - Verdi)

POLLASTRI (Forza Italia - PDL)

SALIERA, vicepresidente della Giunta

DEFRANCESCHI (Mov. 5 Stelle)

PRESIDENTE (Costi)

POLLASTRI (Forza Italia - PDL)

POLLASTRI (Forza Italia - PDL)

POLLASTRI (Forza Italia - PDL)

MANFREDINI (Lega Nord)

 

Saluto ai bambini del Saharawi presenti in Aula

PRESIDENTE (Costi)

 

Ancora sugli oggetti 5660 e 5661

PRESIDENTE (Costi)

FERRARI (PD)

BARBIERI (PD)

POLLASTRI (Forza Italia - PDL)

NALDI (SEL - Verdi)

BARBIERI (PD)

MANFREDINI (Lega Nord)

BAZZONI (Forza Italia - PDL)

MANDINI (Italia dei Valori)

PARIANI (PD)

PRESIDENTE (Costi)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 5660 - 5661

Ordini del giorno oggetti 5660-5661/1 - 5660-5561/2 - 5660-5661/3

Emendamenti all’oggetto 5660

Comunicazione prescritta dall’articolo 69

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE COSTI

 

La seduta ha inizio alle ore 9,52

 

PRESIDENTE (Costi): Dichiaro aperta la centottantottesima seduta della IX legislatura dell’Assemblea legislativa.

Il presidente della Giunta regionale Vasco Errani ha comunicato di non poter partecipare alla seduta ai sensi dell’art. 65, comma 2, del Regolamento.

L'assessore Carlo Lusenti ha comunicato di non poter partecipare alla seduta odierna in quanto impegnato a Roma in Commissione Salute per la Conferenza delle Regioni e la Conferenza Stato-Regioni, così come ha comunicato l'assenza nella giornata di oggi l'assessore Marzocchi, in quanto anche lei impegnata in attività istituzionale. Inoltre hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Patrizio Bianchi ed i consiglieri Meo e Sconciaforni.

 

 

OGGETTO 5660

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016. Primo provvedimento generale di variazione» (102)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione, conclusioni, esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

 

OGGETTO 5661

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Assestamento del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016 a norma dell’art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione» (103)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione, conclusioni, esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordine del giorno oggetto 5660-5661/1 - Presentazione, dichiarazioni di voto e reiezione) (114)

(Ordine del giorno oggetto 5660-5661/2 - Presentazione, dichiarazioni di voto e approvazione) (115)

(Ordine del giorno oggetto 5660-5661/3 - Presentazione, dichiarazioni di voto e reiezione) (116)

 

PRESIDENTE (Costi): Come sapete, questa mattina prevediamo la sessione di bilancio. Ieri abbiamo provveduto all'iscrizione, ai sensi dell'articolo 75, comma 3, del Regolamento interno, dell'oggetto 5660: "Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'articolo 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40, in coincidenza con l'approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016. Primo provvedimento generale di variazione»". Il progetto di legge è composto da 46 articoli ed è abbinato all'oggetto 5661: "Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Assestamento del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016, a norma dell'articolo 30 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione»". Il testo è composto da 7 articoli.

I due testi sono stati licenziati dalla Commissione Bilancio Affari Generali ed Istituzionali nella seduta del 14 luglio 2014.

Il relatore della Commissione, il consigliere Marco Barbieri, ha presentato la relazione scritta.

Il relatore di minoranza, il consigliere Marco Lombardi, ha presentato la relazione scritta.

Voi sapete che c'è un procedimento da seguire perché siamo in sessione di bilancio, per cui si interviene secondo le modalità che sono state inviate con la convocazione, soprattutto ricordo che i tempi sono contingentati.

Ricordo anche che eventuali ordini del giorno devono comunque pervenire alla Presidenza in tempo utile per poterli distribuire a tutti i consiglieri e soprattutto per poterli anche mettere in discussione nel momento della dichiarazione di voto finale, che sarà una dichiarazione congiunta su entrambi i progetti di legge.

A questo punto procedo dando la parola al relatore, della Commissione, il consigliere Marco Barbieri. Ha trenta minuti di tempo, prego, consigliere.

 

BARBIERI, relatore della Commissione: Grazie, presidente. Per affrontare in modo organico il tema del bilancio e dell'assestamento mi pare opportuno, prima di arrivare ai numeri, dover inserire, anche se molto brevemente, i dati del contesto economico regionale e quali determinazioni del Governo nazionale influiscono sulla nostra azione anche dal punto di vista economico.

Il quadro economico della nostra regione dovrebbe evolversi in modo leggermente migliore rispetto a quanto prospettato a livello nazionale. Tuttavia anche per l'Emilia-Romagna sono state riviste al ribasso alcune stime, come quella della crescita attesa per il 2014, che è stata lievemente ridotta dall'1,1 per cento all'1 per cento, assolutamente in linea con quella che è immaginata per l'Area Euro, mentre il sistema paese Italia dovrebbe essere solo allo 0,8 per cento. Quindi ci aspettiamo in questa Regione una ripresa della domanda interna, lieve, uno 0,6 per cento, un aumento, anche questo lieve, lo 0,4 per cento, dei consumi delle famiglie; gli investimenti fissi lordi delle imprese dovrebbero segnare un 1,8 per cento in più, quindi abbiamo una capacità di ripresa dopo una diminuzione dello scorso anno del 2,9 per cento. Comunque siamo lontanissimi indubbiamente dai livelli di accumulazione raggiunti prima della crisi. Nel 2014, rispetto al 2006, gli investimenti saranno inferiori del 26 per cento, quindi è una crisi che continua a darci problemi molto seri, a fronte anche di segnali positivi, per esempio abbiamo un aumento nel 2014 di esportazioni che dovrebbero raggiungere il 2,6 per cento, un dato molto superiore al dato nazionale a riprova della capacità di questa regione di rapportarsi ai mercati esteri. Sarà un anno di ripresa persino del settore delle costruzioni con un timido 0,1 per cento, dell'industria con un 1,5, dei servizi con un 1,2. La cosa fondamentale, insomma, è che si segna un cambio di rotta rispetto al 2013, ma certamente non c'è un recupero pieno rispetto a tutto quello che è accaduto negli anni scorsi per come ha pesato la crisi; ad esempio, dal 2007 in questa regione le costruzioni hanno perso il 29,6 per cento.

L'altro tasto dolente che volevo toccare è quello che riguarda il mercato del lavoro. La flessione in questa regione è stata più lieve rispetto al dato nazionale di quasi la metà, abbiamo avuto uno 0,9 per cento nel 2013 e per quest'anno è previsto un aumento dello 0,3 per cento, questo aumento di attività però si immagina inizialmente si traduca in una crescita non tanto del livello di occupati, ma delle ore lavorate da parte di soggetti già occupati con un recupero dei livelli di produttività. Quindi sul tema del lavoro, sul tema dell'occupazione continuiamo ad avere problemi abbastanza forti.

Per quanto riguarda le norme finanziarie dello Stato che in questo periodo hanno modificato la nostra azione, noi abbiamo adottato il bilancio il 20 dicembre del 2013 ovviamente in base all'allora legislazione vigente e fondamentalmente ciò che più ha modificato la nostra azione è stata la legge di stabilità per il 2014. Le Regioni hanno dato a questa legge un parere favorevole, subordinato però all'accoglimento di alcune richieste ed evidenziando in modo chiaro alcune problematiche. Innanzitutto hanno sottolineato come alcuni stanziamenti risultino incongrui rispetto al fabbisogno, in particolare la cassa in deroga, ed altri ampiamente sottostimati, come il Fondo per la non autosufficienza, il Fondo nazionale per le politiche sociali, il Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale.

Il tema vero è che alle autonomie regionali è chiesto di cofinanziare con ulteriori 800 milioni in riduzione del patto programmatico di stabilità e questi si accompagnano a tagli di trasferimenti dallo Stato pari a 1 miliardo per il 2014. Informo che a decorrere dal 2015 i tagli saranno di 1,344 miliardi. Ad un simile taglio sull'obiettivo programmatico del patto e all'insostenibile contributo al saldo netto da finanziare si aggiungono i vari tagli di trasferimenti.

Per quanto riguarda il contributo al saldo netto da finanziare, a legislazione vigente, poiché le Regioni non hanno più trasferimenti statali continuativi e ricorrenti da poter ridurre, ne consegue che parte delle risorse tributarie dovranno essere versate in parte allo Stato, cioè si richiede di riversare allo Stato delle nostre entrate, quindi non si tratta più solo di tagli, il 6,5 per cento. Questo potrebbe rendere impossibile reperire nei bilanci regionali le risorse per i cofinanziamenti regionali agli interventi finanziati dall'Unione europea. Per il patto di programmazione 2014-2020, infatti, il cofinanziamento regionale dovrebbe essere almeno del 30 per cento. Su questo abbiamo due problemi: il tema del cofinanziamento e il fatto che i cofinanziamenti non sono stati esclusi dal calcolo del patto di stabilità.

Per chiudere questo capitolo, possiamo dire che le Regioni, le Province autonome e i Comuni sono stati chiamati più volte, in questi anni, al concorso agli obiettivi di finanza pubblica e si sono sempre fatti carico della propria quota di risanamento dei conti pubblici. Mi pare che questo lavoro sia stato fatto molto seriamente, ci sono diversi dati che dimostrano la serietà del sistema regionale di osservare il patto di stabilità, di mantenere gli equilibri finanziari, di attivare i processi di rientro dei disavanzi in materia sanitaria. Abbiamo tanti di questi dati e ci pare che ci sia un problema di equilibrio generale e che anche lo Stato centrale debba fare la propria parte. Come ho detto prima e ribadisco, siccome in questi anni si chiude la programmazione 2007-2013 ed inizia la programmazione 2014-2020, essere in difficoltà sul cofinanziamento vorrebbe dire perdere delle risorse straordinarie.

Vado all'assestamento di bilancio regionale.

L'ordinamento contabile assegna all'assestamento di bilancio le funzioni di aggiornare i residui attivi e passivi, la giacenza di cassa e il saldo finanziario sulla base delle risultanze contabili dell'esercizio precedente. Perciò si procede, su tale base, a rideterminare i valori della giacenza di cassa, del risultato di amministrazione e dei residui attivi e passivi. Alla luce di queste risultanze contabili dell'esercizio 2013 si evidenziano questi risultati:

- i residui attivi, previsti in 4.119.073.584,87 euro, sono aumentati di 670.847.294,49 euro;

- i residui passivi, previsti in 4.361.545.273,62 euro, hanno avuto una diminuzione di 28.374.227,49 euro;

- il fondo di cassa iniziale di 654.597.503,08 euro risulta essere di 419.975.881,21 euro;

- l'avanzo di amministrazione ha avuto un aumento di 396.099.900 euro rispetto ai 2.138.625.814,33 euro preventivati.

In sede di assestamento si è provveduto ad iscrivere in entrata, e parallelamente a stanziare in spesa, assegnazioni a destinazione vincolata di provenienza statale e comunitaria. In particolare voglio fare riferimento alle assegnazioni comunitarie e ai cofinanziamenti statali sugli esercizi 2014 e 2015 per complessivi 68,24 milioni di euro del programma Garanzia Giovani, che è il programma dell’Unione europea che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano opportunità per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato del lavoro. Inoltre sono state iscritte le assegnazioni statali a destinazione vincolata afferenti al Fondo nazionale per le politiche sociali per 18,6 milioni di euro e il contributo straordinario da parte dello Stato per il finanziamento degli interventi volti al completamento del passaggio dalla Regione Marche alla Regione Emilia-Romagna dei Comuni della Valmarecchia.

Per quanto riguarda le risorse autonome regionali, c'è stato un incremento dei proventi nel recupero dell'evasione fiscale, per cui il gettito attuale ha già superato le previsioni di bilancio, ci sono state minori spese e una riduzione delle previsioni per gli interessi passivi sull'anticipazione di cassa e sugli oneri dell'indebitamento regionale.

In questa relazione intenderei intervenire anche sui temi fondamentali dell'assestamento, quindi solo qualche parola per dire che con questo assestamento di bilancio si mettono sul campo 74 milioni di euro per la parte corrente e 14 milioni di euro per la parte investimenti.

I principali finanziamenti riguardano:

- la sanità per 60 milioni di euro, in particolare per le prestazioni aggiuntive rispetto ai livelli essenziali di assistenza e per la copertura degli ammortamenti non sterilizzati; per di più anche nel 2014 la Regione finanzia prestazioni non ricomprese nei LEA per assicurare una qualità elevata dei servizi e una posizione di eccellenza della sanità emiliano-romagnola rispetto alle altre a livello nazionale. L'integrazione regionale è anche necessaria perché dal 2012 lo Stato non finanzia più le spese per gli indennizzi agli emotrasfusi (legge 210/1992) per cui la Regione deve coprire le competenze. Ci sono poi altri 4,5 milioni di euro per la ristrutturazione e il completamento di strutture, impianti, attrezzature tecnologiche di destinazione sanitaria;

- i consorzi fidi per 10 milioni di euro al fine di ricostituire i fondi di garanzia e le condizioni patrimoniali per favorire il proseguimento della loro operatività; questi consorzi di garanzia collettiva rivestono un ruolo importante per il sistema delle nostre imprese come ampiamente emerso nel corso dell'udienza conoscitiva dello scorso primo luglio, nel corso della quale le stesse forze sociali hanno espresso il loro plauso per l'impegno straordinario che c'è stato in questi anni nei confronti di questi strumenti. In un contesto, quindi, di difficoltà come quello che si è purtroppo verificato e si continua a verificare, anche rispetto al rapporto con il sistema bancario, abbiamo dato un segnale politico forte in modo da riconoscere ai consorzi fidi l'effettiva potenzialità che hanno;

- gli interventi per le calamità naturali per 7,5 milioni di euro per interventi straordinari di protezione civile, di cui 0,5 milioni per il ripristino delle opere di bonifica. Questo è un importante segnale che viene dato sul versante delle azioni per la difesa e la sicurezza del territorio. Abbiamo fatto la scelta di destinare risorse aggiuntive pari a 5 milioni di euro, riferiti a 3 milioni per il concorso finanziario urgente agli enti locali in caso di emergenza e di interventi di ripristino di servizi pubblici essenziali e per la prima assistenza alla popolazione, 2 milioni per interventi indifferibili ed urgenti di competenza regionale nel settore della difesa del suolo, 2 milioni per rafforzare il sistema regionale di protezione civile.

L'ultima considerazione che volevo fare riguarda la riforma dell'addizionale IRPEF. In questi anni l'Emilia-Romagna ha utilizzato una propria modalità nell'applicare l'addizionale IRPEF, non più compatibile dal 2015 con le norme statali, che impongono scaglioni di reddito sul piano nazionale. Si è dunque provveduto ad un intervento normativo che ridetermina questa modalità a decorrere dall'anno 2015. Il lavoro svolto dalla Giunta si deve considerare di grande rilevanza perché, pur mantenendo inalterato il gettito complessivo, è stato improntato ai principi di progressività del prelievo e al criterio di gradualità delle aliquote. L'applicazione di queste nuove aliquote, pur mantenendo inalterate le esenzioni, produrrà un beneficio per la stragrande maggioranza degli emiliano-romagnoli, almeno per tutti i redditi inferiori a 39.350 euro annui, che beneficeranno così di un risparmio fiscale.

Voglio concludere considerando che anche in questo assestamento, che nessuno può accusare di essere immaginato come elettorale perché non pensavamo a questa tempistica, si leggono in modo chiaro alcune grandi scelte di valore politico per dare futuro ai nostri territori. Oltre agli interventi previsti nel bilancio, agli interventi che la Regione svolge rispetto ai temi del lavoro, della formazione, della mobilità, degli investimenti in agricoltura, dell'aiuto alla montagna, alla casa e al recupero dei centri urbani, insomma a tutto quello che normalmente è messo a bilancio, mi pare che ci sia un senso molto importante in questo assestamento: rafforzare in particolare gli interventi che riguardano il welfare e la sanità della nostra Regione, un'attenzione forte al territorio e alla sua manutenzione, una protezione civile sempre più organizzata e capace di dare risposte immediate, garantire credito alle imprese ed organizzare una fiscalità meno onerosa sono caratterizzazioni di questo assestamento dal quale emerge una volontà e una capacità di rispondere sia alle sofferenze, sia alla forza competitiva di questa nostra regione. Questo dualismo, rispondere alle sofferenze e dare forza alla capacità competitiva, mi pare che sia il DNA anche di questo assestamento, di questa operazione.

Sono molto contento del lavoro anche politico che c'è stato dietro, dell'attenzione e della concertazione che c'è stata con i soggetti sociali di questa regione.

Mi riservo di spiegare alcuni emendamenti che sono stati presentati quando si entrerà nel merito. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Ringrazio il relatore della Commissione, consigliere Barbieri.

La parola al relatore di minoranza, il consigliere Lombardi.

 

LOMBARDI, relatore di minoranza: Grazie, presidente. Io sarò molto più breve del relatore di maggioranza per due motivi: primo, perché il contesto in cui questa relazione si pone, soprattutto dal punto di vista dell'opposizione, non invita certo ad essere così puntiglioso, puntale e preciso come credo invece di essere stato nelle relazioni precedenti; secondo, perché, sempre in considerazione del momento che stiamo vivendo, mi preme porre l'attenzione su alcuni punti che in una relazione magari più dettagliata potevano perdersi, invece vorrei che rimanessero agli atti proprio per il momento che stiamo attraversando.

Venendo alla relazione, bisogna dire che tra le classiche funzioni tipiche dell'assestamento di bilancio, cioè aggiornamento dei residui attivi e passivi, rideterminazione della giacenza di cassa e dell'avanzo di amministrazione, ciò che più conta, al di là di disquisizioni accademiche, resta il fatto che con questo provvedimento chi governa la Regione decide importanti variazioni di bilancio indicando ancora una volta in quale direzione vuole andare.

La situazione economica internazionale appare più positiva, anche se con un andamento altalenante. La crisi economica della zona euro, invece, non sembra superata ed il contesto italiano mostra ancora segni di frenata che potrebbero protrarre troppo a lungo una situazione di disagio economico con rischi di trasformazione in disagio sociale.

L'economia regionale, secondo le previsioni di Unioncamere, nel 2014 dovrebbe evolversi in modo leggermente migliore rispetto a quanto previsto a livello nazionale, ma va detto che l'enorme riduzione dei trasferimenti statali consentirà alla Regione di operare nel nostro tessuto economico quasi esclusivamente con i finanziamenti dell'Unione europea e con il cofinanziamento regionale.

A tal proposito consentitemi subito due considerazioni. La prima è che dalle restrizioni del Governo Berlusconi, che con Tremonti vi obbligò a dare fondo al cospicuo avanzo di amministrazione di allora, siamo passati al Governo tecnico e poi a due Governi "amici", compreso l'attuale Governo Renzi, che non solo hanno aumentato i tagli alle Regioni, non solo hanno preteso che con il Fondo sociale europeo si finanziasse la cassa integrazione, ma da ultimo - lo ricordava anche il relatore di maggioranza - si è giunti al punto che non potendo più tagliare nulla, né usare all'infinito i fondi regionali per scopi statali, si pretende che la Regione restituisca allo Stato parte delle risorse proprie. E tutto ciò senza che lo Stato centrale sia riuscito ad abbassare minimamente la pressione fiscale nonostante gli oltre 16 miliardi di euro risparmiati in questi anni nei trasferimenti alle Regioni, nel mentre questo Governo pseudo-illuminato sta portando un attacco frontale a tutte le istituzioni che intralciano la strada di un pericolosissimo neo-centralismo che, non dimentichiamolo, viene indicato come un atteggiamento virtuoso proprio da quei poteri forti internazionali di natura finanziaria che non risiedono certo né a Roma, né a Berlino, ma nella City o a Wall Street.

La seconda considerazione tende ad insinuare un leggero ottimismo per il fatto che la nostra regione, attraverso un lavoro di tutti i suoi organi (il Consiglio per il tramite delle Commissioni e la Giunta), riesce ad usufruire pienamente dei fondi europei, per cui l'economia regionale potrà contare anche nel 2014 su un sostegno in più per provare a ripartire. Il problema del tetto di spesa imposto dal patto di stabilità in relazione all'aumento della quota di cofinanziamento potrebbe però comportare conseguenze nefaste di cui il Presidente del Consiglio Renzi, nel semestre di presidenza europea, si dovrà far carico anche a costo di ricevere qualche sorrisetto di scherno dalla signora Merkel.

Al termine di questa mia breve analisi di contesto in cui ci muoviamo ed in considerazione del particolare momento che stiamo vivendo a seguito della vicenda che ha coinvolto il presidente Errani, se devo fare un bilancio dal mio punto di vista istituzionale dell'opera del presidente nella legislatura in corso, devo dire che questo bilancio è senza dubbio deficitario per quanto riguarda proprio il rapporto Stato-Regione di cui Errani è stato protagonista. E non mi riferisco a questi ultimi tempi di difficoltà a seguito dell'attacco politico e mediatico verso le Regioni - a tal proposito mi permetto di complimentarmi con la collega Marani per alcune sue dichiarazioni che rivendicano il ruolo di questa Assemblea in questo scorcio di legislatura - ma mi riferisco a quando, in momenti più tranquilli, il presidente si è attardato in un ruolo di oppositore gentile ma subdolo al Governo Berlusconi senza spingere in maniera decisa verso un vero federalismo regionale, e a quando, in seguito, con Governi "amici", non ha difeso con forza il ruolo delle Regioni, forse distratto da strategie politiche che probabilmente lo dovevano portare a Roma in un ruolo di Governo.

Oggi siamo in balia delle onde, quasi senza difesa. Ecco quindi che il merito dell’Assestamento 2014 assume una rilevanza concreta assai limitata, sia per la sua entità che per l'ambito di autonomia sempre più precario in cui ci possiamo muovere.

La legge di assestamento del bilancio di esercizio 2014 e pluriennale 2014-2016 ridetermina i residui attivi in aumento per oltre 670 milioni di euro e i residui passivi in diminuzione per oltre 28 milioni di euro. Ciò dimostra ancora una volta che il bilancio regionale è tradizionalmente sotto stimato in fase di previsione e se questa era una tradizione virtuosa anni fa quando, da un lato, si tenevano al sicuro i conti, ma, dall'altro, non si tagliava nulla a nessuno perché le risorse erano abbondanti, nel corso di questi ultimi anni questa abitudine non si è modificata, sottraendo, a mio avviso, risorse preziose all'economia reale.

Il fondo di cassa si assesta in circa 420 milioni di euro, con una diminuzione rispetto alle previsioni iniziali di 234 milioni euro, dimostrando però anche in questo caso che i flussi di cassa sono ancora in grado di coprire non solo le esigenze correnti, ma anche gli investimenti programmati, per cui ancora più incomprensibili appaiono le indicazioni rispetto ai bilanci futuri che dovranno coprire con mutui effettivamente contratti, e non a pareggio come in passato, le spese di investimento, ingessando ulteriormente il bilancio regionale ed aumentando inevitabilmente le spese per interessi.

La manovra di assestamento quest'anno si concretizza in oltre 80 milioni di euro, in gran parte derivanti dalla lotta all'evasione fiscale e da risparmi di spesa. Tali risorse aggiuntive trovano collocazione anche in questo caso secondo uno schema ripetitivo e privo di fantasia. Mi riferisco in particolare ai circa 60 milioni di euro per la sanità, continuando anche quest'anno nel riproporre il mantra di questa Regione sulle risorse per prestazioni extra LEA. Come ho avuto modo di documentare in passate relazioni, dietro questa accattivante dicitura ci stanno certamente encomiabili interventi aggiuntivi, ma anche surrettizi ripianamenti di deficit delle ASL e qualche intervento più propagandistico che concreto. In questa sede, senza riproporre le critiche a voci di spesa già indicate in passato, mi preme sottolineare il fatto che in sede di emendamenti la Giunta stessa ha ridotto il fondo previsto per le prestazioni extra LEA di 6 milioni di euro portandolo da 20 a 16 milioni, con ciò dimostrando che trattasi di prestazioni assolutamente discutibili, più orientate a costituire una riserva per la Giunta che non una necessità per i cittadini. Del resto l'altra modifica apportata in Commissione che ha previsto proprio 6 milioni di euro per il ripiano delle gestioni liquidatorie delle ex Unità sanitarie locali cessate al 31 dicembre 1994, lascia qualche dubbio sulla possibilità della Giunta di operare a piacimento sugli stanziamenti per prestazioni extra LEA, che, ricordo, in passato ammontavano anche a 200 milioni euro e non sono mai scese sotto i 100 milioni di euro.

Va inoltre ricordato che in questo assestamento non trovano spazio risorse aggiuntive per il comparto industriale, salvo il lodevole contributo ai consorzi fidi per 10 milioni di euro, comunque un po' poco per una regione come la nostra che conta su un tessuto industriale di tutto rispetto che pare resistere, ma che necessiterebbe di maggiori contributi per ricerca, innovazione ed internazionalizzazione.

Alcune note positive provengono dalla previsione di fondi per far fronte ad eventuali ed opportune fusioni di Comuni e mi permetto di sottolineare con piacere lo stanziamento di 2 milioni di euro per l'Unione Comuni Valmarecchia per completare il passaggio dei setti Comuni venuti dalle Marche, anche se va detto che trattasi di una mera partita di giro in quanto i fondi sono di provenienza statale. A tal proposito non posso però non ricordare anche in questa sede che ci sono altri due Comuni che legittimamente attendono di venire in Emilia-Romagna e stanno scontando un vergognoso ostruzionismo istituzionale della Regione Marche, intollerabile in un momento come quello attuale.

Segnalo inoltre che, a seguito dell’assestamento, la legge finanziaria prevede cambiamenti di stanziamenti a favore delle minoranze nomadi togliendo 500 mila euro dal capitolo "Contributi per la realizzazione di centri di accoglienza e alloggi per cittadini stranieri immigrati" e destinandoli alla creazione di aree di sosta e di transito per le minoranze nomadi. Senza entrare in una stucchevole polemica ideologica, mi domando se tali investimenti siano prioritari in questo momento, e visto che ci sono investimenti come questi preclusi ai cittadini emiliano-romagnoli, mi domando perché nel caso degli alloggi pubblici, quando chiediamo maggiori tutele per i cittadini della nostra regione, ci viene detto che non è possibile o, peggio, è discriminatorio.

Per ciò che attiene infine alle variazioni normative vorrei dare atto che la realtà è più forte di ogni ideologia e che avete dovuto prendere atto che la legge regionale n. 20 sull'urbanistica introduceva vincoli inaccettabili in caso di demolizione e ricostruzione di edifici e giustamente avete dovuto modificarla. Tutto e bene ciò che finisce bene, ma la vostra diffidenza di fondo verso l'impresa resta.

In conclusione, stiamo trattando di un assestamento minimale nella sua entità economica, che attesta una sempre più preoccupante limitazione dell'azione regionale sia sotto l'aspetto economico che politico. Parliamo di un assestamento scolastico che riproduce un modello vecchio di concepire il bilancio regionale e che nonostante tutto non rinuncia a mantenere una nicchia a disposizione della Giunta rappresentata dall'opaca previsione di stanziamenti in sanità; un assestamento che continua a privilegiare i soliti canali di finanziamento senza rivolgersi direttamente alle imprese, che sono le sole a poter garantire l'occupazione ed il rilancio dell'economia regionale.

Da ultimo possiamo tranquillamente affermare che se anche con quest'ultimo assestamento dell'era Errani questa Giunta e questa maggioranza non hanno fatto danni, non hanno certamente dato il segno di una capacità innovativa e moderna di accompagnare le imprese ed i cittadini di questa regione fuori dalla crisi, anzi, mi pare di poter dire che proprio la natura e il profilo di questo assestamento attestino ancora una volta la consunzione di un modello, modello che, nato comunista, si è poi trasformato, incalzato dalla storia, in qualcosa di ibrido tra lo statalismo e la sussidiarietà pilotata, che se da un lato ha contribuito all'evoluzione della sinistra sino al renzismo, dall'altro ha impedito una reale crescita della società civile di cui oggi paghiamo il prezzo non solo in termini economici.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MANDINI

 

PRESIDENTE (Mandini): Grazie, consigliere Lombardi.

Apriamo il dibattito generale. Ha chiesto di intervenire il consigliere Alessandrini. Ne ha facoltà.

 

ALESSANDRINI: Grazie, presidente. Intervengono brevemente per alcune osservazioni e alcune sottolineature sui punti trattati nella relazione del collega Barbieri, non prima però di osservare che anche quest'anno effettivamente in occasione dell'assestamento di bilancio 2014 noi possiamo riallocare un monte risorse contenuto, veramente contenuto, ma questa non è assolutamente una novità perché quando abbiamo approvato il bilancio di previsione nel dicembre scorso sapevamo già allora che si sarebbe verificata questa situazione. D'altra parte, così come è stato riconosciuto da tutti, la crisi economica, la crisi finanziaria continua purtroppo a pesare e molti indicatori hanno ancora segno meno e i pochissimi che hanno segno più sono purtroppo ancora lontano dal recupero di quanto perso negli anni precedenti e l'aumento dell'export non può bastare chiaramente a raddrizzare la situazione.

Se si realizzasse la previsione che ci ha comunicato Unioncamere riguardo agli investimenti, che vede un più 1,8 per cento di investimenti fissi lordi delle imprese nella nostra regione, credo obbiettivamente che, nella condizione data, sarebbe un'inversione di tendenza importante, seppure sempre, bisogna ricordarlo, in presenza di almeno un 25 per cento in meno degli investimenti realizzati solo sei o sette anni fa. Da questo dato si capisce ancora meglio perché in questa Regione abbiamo voluto una legge per promuovere gli investimenti facendo un'azione di marketing più puntale sia all'estero che in Italia, e questo sì che ancora una volta è un bel cambio di paradigma, diciamo così, soprattutto per le strutture, per le società della Regione a cui non solo la Regione partecipa, ma di cui è azionista totale.

Dal mio punto di vista sono insomma gli investimenti a sostegno della crescita e dell'occupazione che danno una mano importante per risanare la finanza pubblica e per accrescere la produttività del nostro Paese, ma anche della nostra regione, e sono gli investimenti che fanno cambiare di segno gli indicatori economico-finanziari e che possono aggredire quel 9,7 per cento di disoccupati in Emilia-Romagna che segnalava l'ISTAT per i primi tre mesi del 2014.

Una regione come l'Emilia-Romagna, con un'economia molto plurale, fortunatamente, e con un manifatturiero ancora molto forte, non può che avere una strategia volta a due obiettivi fondamentali: il primo è quello, così come ci siamo sforzati di perseguire in questi anni (io poi ho un'opinione un po' diversa e dopo cercherò di dire anche qualcosa rispetto a quello che diceva il presidente Lombardi), di trovare un nuovo modo di produrre e di competere nel mercato; il secondo è quello di cambiare le politiche europee - di cui non parliamo mai abbastanza e su cui il nostro Governo, peraltro, almeno in questa fase, è fortemente impegnato per abbinare al rigore anche il tema della crescita - ma anche alle politiche nazionali bisogna mettere mano perché tutto il tema che riguarda il patto di stabilità delle Regioni, per esempio, contiene ancora molte criticità e diventa un problema anche per una Regione come la nostra.

Dopodiché mi riallaccio a quello che diceva il collega Lombardi. Io credo che la sua lettura del bilancio complessivo di questi cinque anni sia effettivamente un po' ingenerosa, almeno dal mio punto di vista per ciò che attiene due questioni. La prima è il ruolo della presidenza della Conferenza delle Regioni che coincideva con il presidente della nostra Regione. Io credo fosse veramente difficile affermare il federalismo quando le allora forti maggioranze governative di Centro Destra lo utilizzavano non già come elemento di accrescimento della responsabilità del sistema istituzionale italiano e per dare una marcia in più all'Italia, ma più che altro come propaganda senza costruire un impianto degno del nome e soprattutto mettendo mano a tagli fortissimi, a partire dalla Bassanini, con i fondi che venivano prima trasferiti alle Regioni fino al 2010 o 2011.

Credo poi che questa lettura sia ingenerosa sul ruolo svolto della Regione verso il sistema produttivo in generale e verso le imprese, perché io credo che si possano fare tutte le critiche che si vuole ed è assolutamente legittimo e sono anche convinto che probabilmente si potevano anche fare meglio tante cose che abbiamo fatto, però sfido a fare una comparazione delle iniziative, della produzione di legislazione e di atti concreti che abbiamo fatto in questa Regione con quello che è stato fatto nelle altre Regioni. Se non altro non abbiamo avuto il difetto di attardarci nella lettura della crisi con i patti che abbiamo sottoscritto per l'attraversamento della crisi e poi per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, e poi con tutti i programmi che abbiamo fatto sulla ricerca, sul trasferimento tecnologico, sulla stabilizzazione dei giovani, il piano straordinario, i programmi per le energie rinnovabili e via dicendo, potrei fare un elenco lungo, cose che io non ho visto in tutte le Regioni italiane ed è per questo che dicevo che la lettura mi sembra un po' ingenerosa.

Peraltro io sono anche convinto che in Italia, non solo in Emilia-Romagna, dove un po' lo stiamo facendo, anzi, in gran parte penso che lo stiamo facendo, ma in Italia serva veramente una politica industriale nuova, che non vada avanti guardando all’indietro, al Novecento, ma che guardi fortissimamente e con grande attenzione al presente e al futuro per incoraggiare, ad esempio, quei settori innovativi che pure ci sono e che non trovano sufficiente sostegno, l'abbiamo detto in questa Regione tante volte (le biotecnologie, le nanotecnologie), senza peraltro lasciare indietro, ad esempio, i punti di forza in termini produttivi e tecnologici e i nuovi settori finora poco sfruttati. Vorrei ricordare a tutti e a me stesso che in questa Regione noi siamo freschi anche di una discussione sulle strategie regionali di ricerca ed innovazione per la specializzazione intelligente con tutto quello che ne è conseguito, proprio ieri l'altro. In Emilia-Romagna a me pare di capire che noi ci stiamo veramente sforzando di dare una lettura della crisi non solo in termini numerici o ragionieristici, ma di contesto qualitativo, questo è il punto.

Allora io mi permetto anche di dire che trovo coerenti invece le proposte che sono state avanzate da parte del collega Barbieri, con un unico limite chiaramente, che sta nell'entità delle disponibilità, ma questo purtroppo non dipende certamente solo da noi o soprattutto da noi. Io credo, ad esempio, che 60 milioni per la sanità di fatto sono anche prestazioni aggiuntive rispetto a quelli che definiamo "livelli essenziali di assistenza" per assicurare una qualità elevata dei servizi per le persone che sono più in difficoltà. Ma non abbiamo forse sempre detto, e credo che tutti lo riconfermiamo, che un buon welfare, peraltro, può essere motore stesso dello sviluppo? E' una cosa fondamentale nella società di oggi. Se guardiamo i dati che pubblica la Caritas sul tema delle povertà, veramente sono cose che fanno rabbrividire nel 2014, in un paese civile come l'Italia! Io quindi credo che invece sia stata posta un'importante attenzione su questo tema, che peraltro, ripeto, ha un duplice aspetto economico e sociale.

Così come i 10 milioni di euro ai confidi, impantanati anche loro dalle difficoltà della crisi perché non riescono sempre a riscuotere le fideiussioni prestate e quindi, diminuendo drasticamente la loro capacità patrimoniale per poter fare garanzia, io credo siano effettivamente ossigeno vero per le imprese che devono trovare in questi soggetti dei partner importanti per affrontare le rigidità di un sistema creditizio italiano e regionale che purtroppo sopravvive, che purtroppo ha questo tipo di comportamento.

Oppure i 7,5 milioni di euro per le calamità naturali, che rappresentano una boccata di ossigeno per mettere minimamente in sicurezza il territorio. Certo, qui bisognerebbe fare della prevenzione, non rincorrere dopo, però in questa Regione, con le politiche e limitate risorse che abbiamo, abbiamo anche provato a stare davanti al problema.

Infine, e concludo, ritengo giusta anche la scelta per ciò che attiene la questione delicata, peraltro in un momento che, certo, non è particolarmente felice, riguardante l'addizionale IRPEF. Essendo obbligati a riposizionarci con le disposizioni nazionali, obbiettivamente ritengo giusto ispirarci al principio di progressività del prelievo, fermo restando chiaramente l'invarianza del gettito. Anche da questo punto di vista richiamerei ad una riflessione perché credo che la cosa veramente importante, soprattutto in momenti come questi, sia quella di non fare mai, assolutamente mai, passi indietro rispetto alla scelta strategica che questa Regione ha avuto il coraggio di effettuare alcuni anni addietro, prima di questa legislatura, per ciò che riguarda il finanziamento - anche in questo caso mi richiamo al welfare di cui dicevo prima - del Fondo regionale per la non-autosufficienza, i programmi regionali di investimento per lo sviluppo economico e la coesione sociale, e l'equilibrio economico-finanziario del sistema sanitario regionale. Non ce lo ha mica imposto nessuno allora, allora ci siamo assunti una grande responsabilità per andare a chiedere ai cittadini più soldi, ma strettamente finalizzati a fare queste cose, e oggi, probabilmente, con ciò che è accaduto in Italia e nel mondo, forse possiamo valorizzare ancora di più quella scelta che è stata fatta allora. Perché? Perché adesso è veramente il momento di maggior bisogno di risorse per far ripartire l'economia, da una parte, ma anche, dall'altra, tenendo conto che abbiamo necessità di un quadro accettabile per ciò che attiene la coesione sociale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Mandini): Grazie, consigliere Alessandrini.

Ha chiesto di intervenire la consigliera Barbati. Ne ha facoltà.

 

BARBATI: Grazie, presidente. Questo di oggi è un atto molto importante. Avremmo voluto, ma credo che questo sia un pensiero anche suo, avere più tempo per poterlo analizzare. Purtroppo quello che è avvenuto ha fatto sì che chiedessimo, attraverso un documento scritto, al presidente Errani, un po' di tempo per presentare le dimissioni proprio perché si potessero approvare in quest'Aula degli atti importanti per i cittadini emiliano-romagnoli e credo che l'assestamento di bilancio sia uno di questi.

Io ho sottoscritto, e poi li discuteremo in sede di emendamenti, un paio di emendamenti che riguardano il lavoro delle persone e quindi la vita delle persone. L'altra cosa che avevo notato e che volevo riportarle è che in un capitolo dove erano previsti 2 milioni di euro riferiti a chi resta senza casa, non trovavamo... le dico che questo è anche colpa mia e della fretta che abbiamo avuto nel controllare... non si trovava più dove erano finiti questi fondi. Era un tema che mi interessava direttamente anche da vicino perché recentemente a Reggio una persona sfrattata e indigente si era suicidata e quindi secondo me quello era un capitolo da rafforzare perché la crisi sociale, la crisi delle famiglie, la crisi del lavoro porta a questi atti estremi. L'ho ritrovato, e quindi la ringrazio, l'ho ritrovato sotto un'altra formula che riporta alla Regione i fondi, poi si presume si vada verso un regolamento per gestirli. Su questo tema, quindi, devo dire che mi sembrava anche doveroso ringraziarla perché è una delle cose che riguardano proprio direttamente l'esistenza delle persone.

Detto questo, preannuncio a nome del mio gruppo il voto favorevole a questo atto, premettendo che, appunto, sono stati presentati almeno due emendamenti che io ho sottoscritto, che lei avrà avuto modo di vedere e che spero vengano accettati. Grazie.

 

PRESIDENTE (Mandini): Grazie, consigliera Barbati.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Naldi. Ne ha facoltà.

 

NALDI: Grazie, presidente. Naturalmente, come è capitato negli altri anni, questa è un'occasione per fare il punto anche sulla situazione dell'economia della nostra Regione, che, come dicevano tutti gli altri interventi che mi hanno preceduto, siamo consapevoli essere strettamente connessa alle condizioni dell'economia del nostro Paese e più in generale dell'Europa. Qui ci sono dei segnali positivi, c'è qualche timido segnale positivo, soprattutto nel settore delle esportazioni, ma non è la prima volta, per la verità, che dobbiamo constatare che per fortuna una parte delle nostre imprese sono competitive, riescono ad aumentare l'export, quelle che sono state capaci di organizzarsi, di internazionalizzarsi. Però questo ha un'incidenza solo parziale, limitata, sull'economia della nostra Regione; per fortuna che c'è, ma non è sufficiente e non ci viene sicuramente in aiuto la situazione del nostro paese. Come sappiamo, purtroppo questa è una crisi pesantissima, che dura da molti anni e io credo che seriamente nessuno possa dire che vede dei segnali reali di inversione di tendenza. Poi capisco che chi governa - lo faceva Berlusconi, lo fa Renzi - deve essere ottimista, deve profondere un po' di ottimismo; quando però l'ottimismo si scontra con la realtà, si corre il rischio di essere anche un po' caricaturali.

Adesso Renzi ci sta spiegando che con le riforme si risolvono i problemi di questo Paese. Io penso che in questo Paese ci sia soprattutto, in una situazione nella quale la politica ha fatto molto fatica a dare le risposte ad una crisi così pesante che ha creato dei milioni di poveri, ci sia soprattutto il problema del consenso ovvero di indicare ai poveri o meno poveri, al popolo in generale, chi è il colpevole, il nemico da additare al pubblico ludibrio. E' chiaro che si è scatenata soprattutto su questo l'attenzione politica, il Movimento 5 Stelle è stato abilissimo da questo punto di vista a scaricare tutte le responsabilità sulla politica, che in gran parte ci sono, esentando tutto il resto della classe dirigente di questo paese, e di fatti da una gran parte della classe dirigente di questo paese ha trovato per molto tempo sostegno il Movimento 5 Stelle. Renzi in particolar modo si è concentrato su alcune responsabilità della politica. Noi, qui dentro, siamo sotto a questo meccanismo, per cui siamo stati indicati come i responsabili, i colpevoli di questa situazione.

Ora io non credo però che con le riforme... Personalmente non ho nessun pregiudizio neanche nei confronti della riforma del Senato che viene avanti, non ho problemi da questo punto di vista, dubito però che la riforma del Senato, se la facessimo anche come la desidera Renzi, possa produrre un'inversione di tendenza rispetto ai fattori economici di questo Paese, ne dubito molto. Poi gli atti reali, quelli un po' più concreti, sono anche controversi da parte del Governo. Io non ho timore di dire che penso che sia stata apprezzabile la misura di riduzione fiscale di 80 euro per i lavoratori, credo che sia una cosa utile, penso che sia l'unico atto che può costituire un po' un'inversione di tendenza, contraddetta a mio parere da altre misure che invece dal mio punto di vista sono veramente inspiegabili, anche intollerabili, come quella del "Job Act", perché dopo quindici anni di flessibilizzazione del mercato del lavoro che non ha prodotto altro che ulteriore disoccupazione, venirci a raccontare che se un'impresa può prorogare per cinque, sei, sette, otto volte per tre anni dei contratti a termine, questo crea occupazione, veramente è una cosa che non sta da nessuna parte!

Ora la situazione come sappiamo è molto pesante perché il debito dell'Italia è un fatto reale e l'Europa non ci concede dei margini. I partiti che reggono questo Governo, anche quelli dell'opposizione, in gran parte hanno sostenuto il pareggio di bilancio, l'hanno messo in Costituzione e questo rende molto difficile qualsiasi operazione per invertire questa tendenza. Ora le due cose che sarebbero necessarie in una Regione che, come abbiamo appena visto, vede delle imprese capaci di aumentare l'export, le due cose che sarebbero necessarie per rilanciare il mercato interno, che è il vero problema, sono avere risorse adeguate per investimenti e avere misure drastiche di eguaglianza che permettono un rilancio dei consumi di chi oggi non è in grado di consumare proprio perché gli vengono a mancare le risorse necessarie. E' su questo che a mio parere noi dovremmo concentrare le nostre attenzioni a tutti i livelli.

Io penso che nei limiti di questa situazione generale del nostro Paese, limiti che abbiamo ripetutamente denunciato, e nei limiti anche delle misure che via via i Governi degli ultimi cinque anni hanno preso per scaricare sulle Regioni e sugli Enti locali il compito di risanare l'economia e il bilancio dello Stato, nei limiti di queste condizioni date, il bilancio, non soltanto quello che dobbiamo esaminare, ma il bilancio complessivo di questi anni, sia un bilancio che ci permette di dire che su alcuni punti fondamentali, qualificanti delle politiche della nostra Regione abbiamo tenuto e io penso che si possa dire anche con un certo orgoglio che abbiamo tenuto. Penso in particolar modo alla qualità dell'offerta sanitaria della nostra Regione, allo sforzo notevole che è stato fatto per tutelare il lavoro, pure con mille difficoltà, e poi abbiamo dovuto dedicare delle risorse straordinarie al tema delle calamità naturali e anche quelle un po' meno naturali, quelle che creano danni anche perché l'uomo non si è attrezzato come invece poteva attrezzarsi. Quindi anche rispetto alle misure che vengono oggi indicate nell'assestamento esprimo sicuramente un apprezzamento per i 60 milioni dedicati alla sanità, i 10 milioni ai consorzi fidi e le risorse alle calamità naturali, che comunque richiederebbero un intervento molto più generale e molto più organico, ma ne abbiamo parlato già molte volte di questo.

Dopodiché invece volevo aggiungere una considerazione. Noi negli anni scorsi, negli ultimi due anni, giustamente, per far fronte all'emergenza drammatica del terremoto, abbiamo rastrellato in tutti i capitoli di spesa tutte le voci possibili per avere risorse a disposizione del terremoto. Ora che in parte l'emergenza è finita possiamo riconsiderare alcune scelte. In particolar modo sul tema dei servizi sociali, della lotta alla povertà e all'esclusione io credo che alcune misure dovrebbero essere riconsiderate. Io ho presentato tre anni fa una legge per il reddito di cittadinanza in questa Regione. Mi è dispiaciuto non avere la possibilità di discuterne, l'avrei chiesta negli ultimi mesi di questa legislatura la discussione, se non altro per confrontarci nel merito di quelle cose sapendo che non avrei trovato una risposta positiva perché tutte le volte che l'ho cercata nei confronti della maggioranza ho capito che non c'erano le condizioni per procedere da questo punto di vista.

Però adesso - al di là del fatto che questo è un tema, credo, che dovrà essere ripreso, non può essere evitato, perché quando ci sono dei milioni di persone nel nostro paese, o centinaia di migliaia nella nostra Regione, che sono sotto la soglia di povertà, bisogna trovare una misura che consenta loro di vivere civilmente in un paese civile, non possono essere lasciati soli - adesso volevo sollevare un tema molto più limitato, che ho già segnalato anche agli assessori competenti e anche all'assessore vicepresidente al Bilancio Simonetta Saliera. La legge 12/2003 stabiliva: "Norme per l'uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l'arco della vita, attraverso il rafforzamento dell'istruzione e della formazione professionale anche in integrazione tra loro" e all'articolo 23 si prevede che "la Regione e gli enti locali sostengano con risorse proprie l'inserimento dei ragazzi con disabilità in condizioni di disagio sociale o stranieri immigrati". Al finanziamento di questa legge la Regione negli anni scorsi aveva provveduto con risorse di un certo rilievo: nel 2011 e 2012 con 3,5 milioni di euro e nel 2012 e 2013 con 2,4 milioni. Nel 2013 e 2014 la Regione non ha stanziato risorse e questo sta creando dei problemi molto consistenti per sostenere i progetti di inserimento per questi ragazzi, ripeto, ragazzi con disabilità in condizioni di disagio sociale o giovani figli di stranieri immigrati. Io so anche che in parte a questo compito dovrebbero essere dedicate risorse statali con la messa a disposizione di insegnanti, ma in realtà, se andiamo a vedere i dati, vediamo che il numero di insegnanti di sostegno comunque in Emilia-Romagna risulta essere più basso della media di tutte le altre regioni e quindi queste risorse sarebbero fondamentali per riaprire un capitolo per dare un segnale che noi vogliamo riprendere sulla via della gestione di questa legge che è stata fatta nel 2003. Per questo chiedo che venga fatto uno sforzo anche di sensibilità per mettere a disposizione di questa legge delle risorse minimamente indicative della volontà di procedere sulla strada che era stata scelta.

Infine volevo dire che mi trovo d'accordo anche sulla proposta di riforma dell'addizionale IRPEF per i principi che contiene, che mi sembrano del tutto condivisibili, e volevo ringraziare in particolar modo l'assessore al Bilancio per aver trovato le risorse per finanziare alcune leggi che ci apprestiamo a votare che ritengo estremamente utili per un giudizio complessivo anche sui lavori di questa Assemblea di questi quattro anni e mezzo, fra cui in particolar modo quella sull'economia solidale alla quale hanno lavorato per molti anni molti di noi consiglieri qui presenti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Mandini): Grazie, consigliere Naldi.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Pollastri per il gruppo PDL. Prego, consigliere Pollastri.

 

POLLASTRI: Grazie, presidente. Questo provvedimento, che abbiamo discusso già in Commissione e di cui abbiamo attentamente valutato la relazione e i contenuti, ci pare un provvedimento che, ahimè, rispecchia anche la difficile situazione di tanti enti locali che subiscono pesanti tagli ai trasferimenti, blocco dei pagamenti a causa del patto di stabilità e difficoltà anche ad introitare risorse. L'auspicio, signor presidente, senza entrare proprio nel dettaglio dei numeri in maniera troppo ragionieristica, ma facendo una riflessione di natura politica, è che la Regione, ormai la Giunta futura e il futuro presidente o governatore, abbia il peso, la forza politica per far sentire la propria voce presso il Governo Renzi, il Governo nazionale. Questo è un punto importante perché questa situazione che si sta creando ci induce a chiedere ad alta voce che vi siano riduzioni dei tagli, dei vincoli, dei prelievi non solo alle Regioni, ma anche agli enti locali e alle amministrazioni comunali, che faticano con i loro bilanci a far fronte alle tante necessità dei cittadini. Questa, quindi, è una considerazione di base rispetto a questo provvedimento che contiene questi tratti sulla situazione economica nazionale e regionale per quanto riguarda le norme finanziarie.

Soprattutto emerge un passaggio di cui la vicepresidente ha parlato e che conferma la mia preoccupazione di natura politica che ho testé evidenziato, infatti si legge in un passaggio fondamentale della relazione: molte delle problematiche sollevate dalle Regioni non hanno trovato riscontro nelle scelte del legislatore nazionale, in particolare permangono grosse criticità, vicepresidente, relativamente al patto di stabilità. Questo è un punto essenziale contenuto anche nella relazione, che è collegato anche ad un altro punto, cioè la difficoltà di liberare risorse.

Sostanzialmente, se non ho letto male, sono tre i punti fondamentali: i 60 milioni in sanità, di cui c'è sempre bisogno, mi pare suddivisi in 40 e 20 per l'extra LEA, però ancora ridotti da un emendamento, mi pare di cogliere, di 6 milioni di euro (e chiedo se poi nella replica mi precisa meglio le motivazioni di questa modificazione rispetto ai 20 stanziati); bene - perché io sa che le sottolineo anche le cose positive, non solo le perplessità che ho rispetto alla vostra manovra - i 10 milioni al consorzio fidi e bene i 7,5 milioni per le calamità naturali, quindi nel settore della protezione civile. Assessore, io sa che personalmente la stimo e apprezzo sempre il suo impegno, ma si poteva fare di più? Si potevano distribuire queste risorse diversamente? Rispetto all'assestamento, questi fondi per le calamità naturali sono sufficienti rispetto ai bisogni reali? No, perché probabilmente questo stanziamento non tiene conto e crea una piccola disparità - e questo è il mio pungolo di natura politica - rispetto ai tanti che subivano negli anni passati danni da calamità e non ebbero le stesse cifre, le stesse somme per i danni che avevano subito. Quindi vi è il tema delle risorse in sanità e della loro ridistribuzione, il tema della capienza che avete messo per le calamità naturali e il tema positivo per i consorzi fidi, perché se non spingiamo sulla leva della crescita economica sostenendo le imprese difficilmente si potrà avere quel volano virtuoso di ripresa che le stesse si attendono.

Vi è poi il tema molto importante, del resto già parte del bilancio di previsione, che voglio qui citare, ma ne ho parlato anche con l'assessore Peri, del trasporto pubblico locale; colgo l'occasione di questo dibattito, che non è tanto contabile, ma è di scelte e quindi di natura politica. Il tema del trasporto locale è un tema su cui anche la futura Giunta dovrà lavorare molto e intensamente perché è un tema diretto che riguarda i cittadini. Sono stati fatti investimenti in questi anni soprattutto nel trasporto ferroviario, ma vi sono anche misure ed interventi per il trasporto su gomma; sono state adottate delle misure, ma si vigili e si controlli perché non sempre vi è proporzione tra l'investimento e la qualità del servizio.

Vi è poi un'altra questione su cui vorrei una risposta dall'assessore vicepresidente o presidente o futuro presidente della Regione, è il tema dei bandi del finanziamento europeo... può essere un auspicio, assessore Vecchi, che una donna possa legittimamente... parlate tanto di parità di genere, di quote rosa, di sostegno alle donne, quindi può essere legittimo che io auspichi che sia un domani la vicepresidente indicata a guidare questa Regione, anche per il lavoro apprezzabile che in questi anni ha svolto e per, devo dire, visto che questo è uno dei miei ultimi interventi, il rapporto istituzionale che ho avuto e le risposte che mi sono sempre state date dalla vicepresidente Saliera con molta attenzione rispetto anche alle tematiche poste dal nostro gruppo politico, a differenza... ma non voglio qui, alla fine della legislatura, presidente, fare delle pagelle sulla Giunta, però devo dire che la vicepresidente è stata una degli assessori più presenti anche nelle Commissioni e soprattutto anche in Consiglio, dove spesso forse, anche per motivi di impegni istituzionali, non tutti gli assessori hanno partecipato ai lavori dell'Aula stessa.

Fatta questa parentesi, rimane da dire qualcosa sull'addizionale IRPEF. Sicuramente ha trattato in maniera esaustiva meglio di me l'amico e collega Lombardi, presidente della I Commissione, questo tema. In futuro, con una legge nazionale, auspichiamo che vi sia una ridistribuzione degli scaglioni della suddetta addizionale.

Sui fondi europei vige sempre il principio del cofinanziamento? In prospettiva - è questa la sede per avere qualche rassicurazione - la nostra Regione ha fatto una precisa ricognizione? Ha una programmazione chiara per il futuro per accedere a queste risorse comunitarie o si troverà impreparata? Io ricordo che quando si parla di attrattività rispetto a fondi europei, ogni assessore, per il settore di competenza naturalmente, per le deleghe che l'assessore stesso riveste e quindi a cascata sugli uffici e sulle direzioni generali, ha sempre detto nelle Commissioni che siamo una delle Regioni più in grado di attrarre e non perdere i cofinanziamenti europei. Questo è un tema importante, perché se è vera la premessa che lei nella relazione ha fatto e che ho ripreso io, cioè che il Governo - speriamo in Renzi? Speriamo in Renzi - che il Governo nazionale, con questo suo appeal verso i grandi poteri dell'Europa, possa portare dei benefici, cerchiamo nelle nostre Regioni, al nostro livello, di non perdere finanziamenti europei, o soprattutto di calibrare bene nella programmazione, nei bandi, nelle scelte dove possiamo effettivamente cofinanziare ed avere dei progetti che portino sviluppo, che portino occupazione, che portino lavoro, che portino sostegno agli artigiani, ai commercianti, agli agricoltori, a tutte quelle categorie che ancora soffrono della situazione economica.

Ieri si parlava di delocalizzazione, c'è stato un dibattito importante ed interessante che ha anche delle articolazioni con i documenti di finanza regionale, di legge finanziaria, di assestamento di bilancio, ma soprattutto con le scelte future. Il volano è quello, però se non si fa un drastico taglio al moloch della spesa pubblica in generale noi da questo circolo vizioso non ne usciamo perché abbiamo sulle spalle... è inutile fare il solito gioco di dare la responsabilità ad un Governo, dire è colpa di Prodi che ci ha fatto entrare nell'euro con questo cambio dell'euro... è colpa di Berlusconi perché non è riuscito a fare le riforme liberali che ha promesso... è colpa eccetera... questo gioco è inutile, non serve continuare a rimpallarsi le colpe. La verità vera è che noi ci trasciniamo come una zavorra, sulle spalle, un debito pubblico creato negli anni, che si è consolidato e che è stato creato negli anni, per cui senza un taglio secco delle spese che riguardano il pubblico, le pubbliche amministrazioni, i ministeri, gli enti, le società partecipate, le partecipate statali, comunali... tutti questi enti, questi "poltronifici" che sono sparsi in giro per tutto il Paese... senza un taglio secco a queste spese da questa situazione non usciamo.

Si è dibattuto molto, ma è importante anche in questa sede parlare delle Province, di tutto il dibattito fatto per togliere qualche emolumento a qualche Giunta provinciale, ma alla fine io voglio capire se il provvedimento Delrio sarà un boomerang e la Regione dovrà quindi accollarsi competenze, personale, servizi da fornire. Anche questo pasticcio... di cui tanti partiti sono corresponsabili solo per sentirsi in sintonia con l'opinione pubblica... "tagliamo le Province!"... ma dov'è realmente il risparmio di questa operazione di facciata? La Provincia, io l'avevo scritto anche in una mia nota, parlo della Provincia di Piacenza, aveva un ruolo, un legame con il territorio, fungeva da ente intermedio, aveva delle competenze importanti, i Sindaci normalmente si recavano dal presidente della Provincia se avevano delle situazioni da risolvere eccetera. Dov'è il risparmio? Avete - e può dirmelo perché qui si parla di assestamento, ma comunque è un dibattito politico alla fine - avete delle idee chiare come Giunta su questo? So che ci sono stati degli incontri, so che la maggioranza vi ha proposto e ha approvato legittimamente una risoluzione per invitare la Giunta, sul tema delle Province, a capire che cosa la Regione stessa può fare. Ecco, vorrei, in conclusione di questa legislatura, che lei, vicepresidente, mi desse anche qualche ragguaglio sul tema, perché, ripeto, è tutto concatenato, è sempre spesa pubblica. C'è questo vantaggio reale? La Regione dovrà farsi carico di parte del personale delle Province? I Comuni pure? Se non ricordo male, la Regione aveva delegato la formazione professionale, l'agricoltura... c'erano dei temi importanti su cui le Province lavoravano.

È necessario uno sforzo da parte di tutte le forze politiche - da parte, ripeto, di tutte le forze politiche - per cercare di far quadrare i conti, ma soprattutto, vicepresidente, per spendere bene, per ridurre gli sprechi nella sanità. Avete fatto anche delle operazioni che io in questi anni ho guardato con attenzione, ad esempio dei progetti come il Progetto SOLE per semplificare le procedure informatiche, per velocizzare, per sburocratizzare; abbiamo votato in quest'Aula, ma l'ho votata anch'io, la legge sulla semplificazione, relatrice la collega Pariani ora capogruppo del Partito Democratico; abbiamo votato una legge sulla legalità, abbiamo votato una legge... Insomma, di cose ne sono state fatte, ma si poteva fare di più? Lascio una delle mie ultime domande all'amministrazione regionale: si poteva fare di più? Si poteva avere più coraggio, come chiedevamo noi, nel tagliare certe partecipate regionali? Dall'inizio della legislatura questo non è stato fatto, però abbiamo avuto delle grosse problematiche, come sappiamo, sul CUP. Adesso nessuno ne parla più, nessuno ne parla più della vicenda CUP 2000. E' un esempio tra i tanti. Lepida quanto è costata in tutti questi anni? Parlo anche delle vecchie legislature. Quando furono inventate queste "creature", queste partecipate, la finalità era buona, ma poi gli investimenti della Regione, che è maggioranza in queste aziende partecipate, hanno dato risultati proporzionati rispetto all'investimento stesso? E i bilanci di tutte queste società partecipate sono stati sempre controllati? Devo dare atto all'assessore Saliera che, ad esempio, in questi anni, per un obbligo regolamentare per cui la Giunta deve riferire alla Commissione Bilancio, alla I Commissione (che per Statuto, per fortuna, è assegnata alle opposizioni e questo è un merito), devo dire che l'assessore si è sempre presentata con il proprio report di riduzione delle consulenze, perché le consulenze, dove servono, servono, se vi è un problema di particolare tecnicità o complessità, ma negli anni, quando era il tempo delle vacche grasse, quante consulenze e incarichi sono stati dati a pioggia! Non voglio dire agli amici degli amici, però sono stati dati. Devo dire che vi è stato un taglio, io glielo riconosco, però non mi è stata mai data una risposta effettiva e conclusiva sul fatto se poi vi siano state spese trasferite su questa miriade di enti, di aziende, di consigli di amministrazione che sfuggono un po' ad un controllo e quindi è difficile anche per un consigliere regionale andare a fare tutte le comparazioni, andare a vedere nel bilancio del 2010... Faccio un esempio molto lampante di una delle tante società di cui noi chiedevamo l'abolizione e che qui poi ce la ritroviamo che si fonde con la NuovaQuasco, ma noi da tempo, assessore, chiedevamo un accorpamento, non un frazionamento di queste mini-società.

Io avrei ancora tante cose da dire, ma purtroppo il contingentamento dei tempi fissato dalla Conferenza dei capigruppo mi impedisce, assessore, per fortuna sua, di proseguire nell'incalzare di domande che vorrei ancora fare, perché giustamente anche i miei colleghi... però ritengo che su un provvedimento come questo quaranta minuti ad un gruppo di dieci persone siano francamente molto limitativi della libertà di dibattere in quest'Aula e di dire, a conclusione di questa legislatura, che cosa giudichiamo positivo e che cosa giudichiamo, sotto il profilo politico, negativo di questa Giunta regionale.

In ultimo ricordo che ho già consegnato al presidente un ordine del giorno (in realtà il Regolamento, come tutti i colleghi ben sanno, prevede che ogni consigliere possa sottoscrivere solo un ordine del giorno, se però come cofirmatari, anche altri), un ordine del giorno che mi preme e chiudo il mio intervento su questo. Rispetto all'ospedale di Fiorenzuola noi avevamo addirittura, per le modalità di gestione della vicenda dell'ospedale di Fiorenzuola, chiesto che il direttore generale dell'ASL facesse le valige per come è stata gestita la vicenda. Poi avete messo una pezza con l'impegno dei 10 milioni di euro che è stato poi votato da quest'Aula, però dimenticandoci un particolare: che ne mancano 2 all'appello, e lei lo sa benissimo, assessore. In seguito ad un'interrogazione, ad un atto ispettivo che io ho presentato, un'interrogazione a risposta scritta, anche se l'urgenza avrebbe necessitato di un question time sul punto, si disse che questi 2 milioni per progettazioni, inizio, sbaraccamento e quant'altro forse dovrebbero arrivare - forse, forse - dal livello nazionale. Allora io sotto il profilo politico chiedo che l'Aula voti questo ordine del giorno molto semplice e molto chiaro che impegna la Giunta regionale ad inserire nei futuri bilanci 2 milioni di euro per l'ospedale di Fiorenzuola per la realizzazione dei lavori in premessa. Questo è un ordine del giorno che vi inchioda, dovete rispondere e dovete dirmi chi voterà contro questo ordine del giorno, perché mancano questi 2 milioni, e chiederò la votazione elettronica. Ci sarebbe poi da parlare delle ore sul futuro dei servizi, su se realmente punterà, l'Assessorato alla sanità, su Fiorenzuola o vi saranno delle ricadute su Fidenza, ma non posso perché il tempo è tiranno e devo lasciare anche ai miei colleghi i minuti di intervento. Ripeto, mi dispiace che il tempo per un gruppo così grosso e importante, il primo gruppo dell'opposizione, sia così scarso. Per il futuro, per chi sarà ancora in quest'Aula, invito i capigruppo a dare un po' più di spazio ai dibattiti in Aula e spero che l'assessore, che ho visto che diligentemente appuntava delle mie domande, possa dare, come di sua usanza, delle esaustive risposte.

 

PRESIDENTE (Mandini): Ringrazio il collega Pollastri, anche a nome del gruppo del PDL così rimane spazio per i suoi colleghi.

Non ho altre richieste di intervento perciò chiudiamo il dibattito generale e diamo la parola alla vicepresidente Saliera per le conclusioni. Ne ha facoltà.

 

SALIERA, vicepresidente della Giunta: Grazie, presidente. La relazione del consigliere Barbieri e per molti aspetti anche la relazione del presidente della I Commissione Lombardi hanno sottolineato e fatto un quadro della situazione nazionale e regionale dal punto di vista economico e anche sociale che non riprendo, vorrei invece sottolineare alcuni aspetti per memoria. La consapevolezza delle difficoltà che attraversa questo Paese nonché l'Europa, e quindi anche la nostra Regione, ci ha fatto definire politiche, in questi anni, assolutamente diverse da altre realtà di questo Paese. Il governo di questa Regione, insieme all'Assemblea legislativa e in un rapporto costante di consapevolezza della situazione regionale e attraverso, prima, il patto per la crisi e, poi, il patto per lo sviluppo e per una crescita sostenibile, ha fatto sì che tutti fossimo consapevoli che era il tempo di fare delle scelte e le scelte sono state fatte nell'ambito, ogni anno, almeno sicuramente negli ultimi tre o quattro anni, di scelte precise per lo sviluppo, per l'innovazione, per la ricerca, per creare posti di lavoro, per la coesione sociale, per lo stato di welfare, per come mantenerlo e contemporaneamente come riuscire ad essere avanti sulle riforme.

Questa Regione non è stata al traino delle diverse posizioni, negli anni, in termini di proposte di riforme a livello nazionale. Ha sempre proposto e ha cercato di attuare un'evoluzione riformatoria anche nella concretezza quotidiana, quindi non solo abbiamo proposto in termini di riforme costituzionali, di modifica e anche di riduzione delle Regioni, di revisione delle competenze, di riforma del sistema locale. Forse l'avremmo voluto non esattamente in questo modo, ma con la grandissima consapevolezza che le riforme vanno perseguite e noi le vogliamo perseguire. Quindi in questi anni, insieme a voi, si è fatto un grandissimo lavoro proprio per non rimanere in attesa delle riforme, ma cominciare già ad attuarle. Sicuramente è difficile in una situazione come la nostra che ha un'anomalia positiva in questo Stato italiano, dove la Regione in questi anni ha voluto e quindi ha avuto e ha perseguito un forte decentramento locale verso le Province.

Certo, questa evoluzione ci vede oggi molto impegnati nel dare una soluzione di continuità rispetto al concetto di decentramento, ma nel trovare anche formule innovative di semplificazione, semplificazione dei livelli di governo e contemporaneamente semplificazione delle procedure. Questa è la sfida che stiamo attraversando e che stiamo completando. Quindi grande sinergia con le forze sociali ed imprenditoriali, grande sinergia con le autonomie locali. Questo ha fatto la differenza in questi anni sul nostro territorio rispetto ad altri territori. Non è una tradizione, ma è un'attività continua per trovare la soluzione migliore di fronte ai problemi e quindi le scelte.

Scelte fatte con i bilanci ovviamente, perseguite e rafforzate in sede di assestamento. E allora in sede di assestamento vediamo che c'è un consolidamento verso la sanità, i 60 milioni, ma, attenzione, c'è anche un liberare 25 milioni di risorse per investimenti ulteriori. E allora non vanno visti solo i 60 milioni in rapporto anche ai LEA e la diminuzione, perché in realtà quei 60 milioni che si aggiungono - si sta parlando ovviamente della quota nostra, dei fondi regionali rispetto alle risorse del fondo nazionale - hanno una possibilità di agire sulla qualità dei servizi perché, appunto, c'è una quota destinata ai nuovi investimenti, nuovi investimenti che vogliono dire allora, e rispondo a Pollastri, che non si ferma l'ospedale di Fiorenzuola per 2 milioni, non è assolutamente fermo, c'è una posta di 10 milioni, liberiamo per gli investimenti complessivamente 25 milioni con questo assestamento, quindi basta poi un atto deliberativo della Giunta in modo molto semplice, nel senso che quando c'è il progetto definitivo..., ma non si è mai pensato che fosse ferma la ristrutturazione dell'ospedale di Fiorenzuola.

Così come gli investimenti sul territorio, gli 8 milioni complessivi, cioè i 7,5 milioni per la protezione civile più alcuni interventi di manutenzione per le opere di bonifica, sono interventi che si aggiungono, risorse che si aggiungono al bilancio iniziale. Poi Pollastri dice: "ce la facciamo?", io spero di sì perché altrimenti non so che cosa debba succedere. Sugli interventi urgenti, sugli interventi di questi mesi, sono la cifra che ci permette di arrivare alla previsione con una certa tranquillità - se non succede qualcosa di enorme, ma allora a quel punto si va sulle riserve - in modo da arrivare al bilancio 2015 e poter fare un'ulteriore programmazione. Si sta parlando di interventi, certo, non bisogna confonderli con la programmazione necessaria, che peraltro abbiamo da anni e che abbiamo mantenuto aggiornata sulla prevenzione e sugli interventi e che probabilmente troverà... al di là che da anni dallo Stato erano previste risorse che non sono poi arrivate per una programmazione più ampia, può essere un punto fondamentale della programmazione, dovrà essere un punto fondamentale, perché la progettazione è pronta, dei fondi del FSC, che è invece di prossima programmazione.

Sui temi dell'economia, i 10 milioni rispetto alle aziende e quindi per l'accesso al credito vi ricordo che si aggiungono ai 10 milioni iniziali del bilancio di previsione e complessivamente ad altri più di 10 milioni che sono in altri fondi quali il turismo, l'agricoltura, il commercio e via via, quindi stiamo ragionando di un intervento, quest'anno, che supera abbondantemente i 30 milioni complessivamente di fondi regionali per l'accesso al credito.

In questo assestamento sono previsti, come avete già sottolineato, 68 milioni per la Garanzia Giovani, peraltro su questo siamo già partiti come Regione, abbiamo già attivato tutte le azioni perché siano azioni già efficaci. Sono previsti 18 milioni ulteriori sul fondo sociale e sul sistema dell'informatica sul territorio complessivo per quel programma di semplificazione che abbiamo approvato in quest'Assemblea per rendere la semplificazione possibile anche attraverso uno sviluppo dell'informatizzazione, quindi con linguaggi unici, banche uniche dei dati in tutto il sistema regionale della pubblica amministrazione. Quindi c'è grande partecipazione con tutto il sistema regionale, avendo ben chiaro che le risorse, pur essendo, per i motivi che avete ricordato, sempre in diminuzione, vanno per lo sviluppo, l'innovazione, la ricerca. Si punta a, come abbiamo visto, ridimensionare continuamente, fino ormai al lumicino, le spese di funzionamento.

E rispondo anche a Pollastri sul tema partecipate. Su consulenze e partecipate sono venuta in I Commissione sia in un caso che nell'altro, però, al di là della risposta specifica che mi chiede, basta guardare le somme: sono calate enormemente, quasi azzerate, le somme destinate alle consulenze e sono diminuiti i trasferimenti alle nostre agenzie, quindi questa è già una risposta.

Perciò abbiamo diminuzione e recupero di risorse attraverso un continuo lavoro sull'evasione fiscale, minori spese di funzionamento, recupero di evasione fiscale, diminuzione degli oneri eventuali, cioè non utilizzare oneri per mutui o per anticipazioni di cassa, quindi non spendere risorse in interessi, ma riversare tutto sugli investimenti e sui servizi: questo è stato il leitmotiv di tutta questa legislatura, che vede ancora l'assestamento impegnato in questo senso.

L'altro aspetto che riguarda sempre la nostra economia è come agevolare i pagamenti, ma non solo i nostri in termini di tempi, ma essere noi Regione motore e potenziare la possibilità di pagamento anche delle altre pubbliche amministrazioni. Nella sanità dai 210 giorni di media siamo passati agli 80 e in questi giorni stiamo ancora abbassando la media dei pagamenti, quindi vuol dire che le aziende ricevono pagamenti in tempi utili e quindi non hanno bisogno di fruire di accesso al credito e quindi di pagare interessi e questo è volano per l'economia. Contemporaneamente il patto di stabilità ha le regole che voi avete illustrato nelle vostre relazioni, che diventano sempre più stringenti, e tuttavia riusciamo a tenere una relazione continua con Comuni e Province per riuscire a fare sì che con il patto orizzontale, con lo scambio tra chi ha potenzialità ma non ha risorse e chi invece ha risorse ma si imbatte nel vincolo del patto di stabilità, si possa, con un'osmosi, trasferire con la garanzia della Regione. In questi anni, in questo modo così virtuoso e così percepito dagli enti locali, penso di dire che questa sia l'unica Regione in Italia che è riuscita a fare questo lavoro, a dare la possibilità di spesa e quindi di pagamento nella realtà, non nel raccontare, ma nel fare e l'ha fatto, per più di 800 milioni di euro.

C'è poi l'aspetto che la legge nazionale ci ha indotto a riragionare, l'IRPEF, anche in I Commissione ne abbiamo ragionato. Abbiamo scelto una modalità, non un adeguamento solo pedissequo, ma un ragionamento complessivo dove abbiamo l'applicazione di una modalità non per classi ma per scaglioni, quindi più equa e progressiva, che ha portato a far sì, con l'approvazione di oggi, che i redditi lordi imponibili, in questa Regione, fino a circa 40 mila euro avranno in valore assoluto una diminuzione rispetto all'anno precedente in termini di pagamento dell'addizionale IRPEF. Voglio sottolineare che 40 mila euro vuol dire la stragrande maggioranza dei salari e degli stipendi di impiegati, di operai, di dipendenti della pubblica amministrazione e dei servizi, ci sono dentro tutti, quindi vuol dire il 90 per cento circa dei contribuenti di questa Regione, perciò credo che sia non un segnale, ma un'attenzione forte, per quello che possiamo fare, anche al potere d'acquisto per riuscire a far sì che si metta in moto, anche attraverso queste piccole cose, un'economia.

Naldi mi ha posto specificatamente il problema dell'articolo 23 della legge 12. Noi in questa fase, come Giunta, stiamo procedendo alla programmazione e all'impegno, quindi ci si sta apprestando a programmare ovviamente l'anno scolastico 2014-2015, quindi, al di là della possibilità di individuare in assestamento, in realtà si può riragionare su un riequilibrio fra capitoli all'interno dell'attuale disponibilità. L'attuale disponibilità su questa legge supera i 12 milioni, per tutti gli aspetti certamente, e penso che si possano trovare anche le risorse per questi tre mesi, quattro mesi dell'anno, e poi sarà un tema, come tanti altri che voi avete sottolineato... ci sono temi rispetto a cui valuteremo se l'Assemblea, se la Giunta in questo scorcio di fine legislatura potrà o meno affrontare un bilancio di previsione 2015.

Rispetto al tema del cofinanziamento dei fondi europei abbiamo fatto una valutazione di quanto annualmente in termini di fondi regionali è necessario per attrarre tutti i fondi europei. Il bilancio farà fatica, dovremo, se toccherà a noi, ragionare, ma sicuramente, se sarà possibile affrontare un bilancio tecnico, ci saranno i momenti di discussione sull'argomento. Quindi abbiamo ben presente sia per il FESR che per l'FSE, che per il FEASR le necessità che ci sono in termini di valutazione del cofinanziamento annuale, ovviamente per i tre anni possibili per un bilancio, ma sappiamo che la previsione viene fatta per i sette anni. Quindi anche su questo devo dire che io ho una certa tranquillità, una certa tranquillità, perché so che in un ragionamento e in un confronto e utilizzando progettualità che fanno parte anche del nostro agire, anche degli ultimi anni, ci può essere una potenzialità per ridurre la tensione e la grande difficoltà per cui fino a qualche giorno fa pensavo quasi impossibile riuscire a trovare le risorse.

Direi di avere risposto alle diverse questioni che mi avete posto. Le cose fatte sono state tante. Vorrei che fosse posta l'attenzione sul fatto che l'Assemblea ha legiferato e ha innovato molto, ma le ricadute che le leggi hanno avuto non si sono fermate alle leggi, ma voi, con le clausole valutative e con le verifiche, potete oggi verificare che gli effetti concreti di molte leggi in questi anni sono avvenuti e sono misurabili. Grazie.

 

PRESIDENTE (Mandini): Grazie, vicepresidente della Giunta Saliera.

Passiamo all'esame dell'articolato della legge finanziaria (ogg. 5660).

Do comunicazione delle proposte di emendamento pervenute: abbiamo una proposta a firma del consigliere Defranceschi; una a firma dei consiglieri Naldi, Sconciaforni, Pariani, Lombardi, Filippi, Noè, Mandini, Riva, Defranceschi e Cavalli; una a firma dei consiglieri Naldi, Pariani, Sconciaforni, Defranceschi, Riva, Noè, Lombardi, Barbati e Cavalli; due a firma del consigliere Barbieri; una a firma dei consiglieri Ferrari, Casadei, Montanari, Pariani, Serri; una a firma del consigliere Barbieri e della vicepresidente Saliera; una a firma dei consiglieri Manfredini, Cavalli, Corradi e Bernardini.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Defranceschi. Ne ha facoltà.

 

DEFRANCESCHI: Grazie, presidente. Ritiro l'emendamento firmato solo da me, quello sul turismo.

 

PRESIDENTE (Mandini): Grazie, consigliere Defranceschi. L’emendamento 1 è ritirato.

Nomino scrutatori i consiglieri Barbieri, Alessandrini e Pollastri.

Passiamo all'esame dell'articolato.

Articolo 1 - Sostituzione dell’articolo 1 (Automazione e manutenzione del sistema informativo regionale) della legge regionale n. 28 del 2013.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Mandini): L'art. 1 è approvato.

Cedo la parola alla presidente Costi.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE COSTI

 

PRESIDENTE (Costi): Ringrazio il vicepresidente Mandini.

Articolo 2 - Modifiche all’articolo 3 (Cartografia regionale) della legge regionale n. 28 del 2013.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 2 è approvato.

Articolo 3 - Programmazione delle attività strumentali dei processi di riordino degli organismi partecipati dalla Regione.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 3 è approvato.

Articolo 4 - Contributo straordinario statale all’Unione di Comuni Valmarecchia.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 4 è approvato.

Articolo 5 - Manutenzione straordinaria del patrimonio forestale.

Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Pollastri. Ne ha facoltà.

 

POLLASTRI: Grazie, presidente. Da una valutazione, da una verifica che abbiamo fatto – lo lascio per il verbale naturalmente – a nostro avviso questo stanziamento è molto scarno, molto scarso, quindi volevo evidenziare che secondo noi 500 mila euro sono pochi per questo tipo di opere di bonifica relativamente a quanto è accaduto e ai danni che vi sono stati.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Pollastri.

Nessun altro chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 5 è approvato.

Articolo 6 - Modifiche all’articolo 7 (Interventi nel settore delle bonifiche) della legge regionale n. 28 del 2013.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 6 è approvato.

Articolo 7 - Modifiche all’articolo 9 (Strumenti di garanzia) della legge regionale n. 28 del 2013.

Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Pollastri. Ne ha facoltà.

 

POLLASTRI: Grazie, presidente. Anche su questo articolo voglio fare una piccola sottolineatura proprio in conclusione della legislatura, dicendo che mi risulta, ma lo avevo anche chiesto, che la Regione non ha stanziato fondi necessari per mobilità della Fiera di Piacenza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Pollastri.

Nessun altro chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 7 è approvato.

Articolo 8 - Fondo per la mobilità fiere.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Ha chiesto di intervenire il consigliere Pollastri. Ne ha facoltà.

 

POLLASTRI: Scusi, Presidente, l'articolo 8 è sulla promozione turistica, giusto?

 

PRESIDENTE (Costi): Consigliere Pollastri...

 

POLLASTRI: No, niente, ritiro l'intervento.

 

PRESIDENTE (Costi): Perfetto. Siamo all'articolo 8.

Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto, quindi metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 8 è approvato.

Articolo 9 - Modifiche all'articolo 11 (Organizzazione turistica regionale. Interventi per la promozione e commercializzazione turistica) della legge regionale n. 28 del 2013.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 9 è approvato.

Articolo 10 - Sostituzione dell’articolo 12 (Interventi per la qualificazione delle stazioni invernali e del sistema sciistico) della legge regionale n. 28 del 2013.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 10 è approvato.

Articolo 11 - Abrogazione dell’articolo 14 (Partecipazione della Regione Emilia-Romagna a fondi e interventi per l’emergenza abitativa) della legge regionale n. 28 del 2013.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 11 è approvato.

Articolo 12 - Opere acquedottistiche e fognarie.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 12 è approvato.

Articolo 13 - Intesa interregionale per la navigazione interna sul fiume Po e idrovie collegate.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 13 è approvato.

Articolo 14 - Costruzione di opere, impianti e attrezzature nei cinque porti regionali.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 14.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 14 è approvato.

Articolo 15 - Modifiche all’articolo 21 (Quota del fondo sanitario regionale di parte corrente in gestione accentrata presso la Regione per la realizzazione di progetti ed attività a supporto del Servizio sanitario regionale (SSR)) della legge regionale n. 28 del 2013.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 15.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 15 è approvato.

Articolo 16 - Modifiche all’articolo 22 (Integrazione regionale per il finanziamento del SSR) della legge regionale n. 28 del 2013.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 16.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 16 è approvato.

Articolo 17 - Gestioni liquidatorie delle ex Unità sanitarie locali cessate al 31 dicembre 1994.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 17.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 17 è approvato.

Articolo 18 - Finanziamenti in conto capitale a favore di Aziende sanitarie ed enti del SSR.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 18.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 18 è approvato.

Articolo 19 - Aree di sosta e transito per minoranze nomadi.

Su questo articolo insiste l'emendamento 8 a firma dei consiglieri Manfredini, Cavalli, Corradi, Bernardini.

Apro il dibattito generale su emendamento e articolo 19. Ha chiesto di parlare in dibattito generale il consigliere Manfredini. Ne ha facoltà.

 

MANFREDINI: Grazie, presidente. Va bene che si tolgono 500 mila euro agli immigrati, però non ci sta bene che vengano dati ai nomadi. Noi con questo emendamento vorremmo destinare questa cifra, 500 mila euro, in conto capitale ai Comuni per lavori di ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 20 e 29 maggio, ai sensi della legge regionale del 21 dicembre 2012, n. 16, nell'ambito dei relativi capitoli del bilancio regionale. Ci pare eccessiva questa cifra di 500 mila euro e ci pare molto più utile destinarla a questa nostra richiesta.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Manfredini.

Se nessun altro chiede di intervenire in dibattito generale, apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire, pertanto metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 8, a firma dei consiglieri Manfredini, Cavalli, Corradi e Bernardini.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 8 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 19.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 19 è approvato.

Articolo 20 - Edilizia universitaria.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 20

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 20 è approvato.

Articolo 21 - Incremento del fondo di dotazione della Fondazione «Emilia-Romagna Teatro Fondazione - Teatro Stabile pubblico regionale».

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 21.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 21 è approvato.

Articolo 22 - Modifiche ad autorizzazioni di spesa disposte da leggi regionali precedenti.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 22.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 22 è approvato.

Articolo 23 - Modifiche all’articolo 31 (Trasferimento all’esercizio 2014 delle autorizzazioni di spesa relative al 2013 finanziate con mezzi regionali) della legge regionale n. 28 del 2013.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 23.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 23 è approvato.

 

Saluto ai bambini del Saharawi presenti in Aula

 

PRESIDENTE (Costi): Informo i consiglieri che abbiamo ospiti i bambini che vengono dal Saharawi ospiti delle nostre famiglie, assieme alle associazioni, che hanno chiesto di poter essere presenti in Aula anche per ringraziare per il lavoro che stiamo facendo.

Io ringrazio invece tutti i bambini e i loro accompagnatori a nome dell'Assemblea, grazie per essere qui con noi.

 

(Applausi)

 

Ancora sugli oggetti 5660 e 5661

 

PRESIDENTE (Costi): Procediamo con i nostri lavori.

Articolo 24 - Modifiche alla legge regionale n. 30 del 1981 (Incentivi per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse forestali, con particolare riferimento al territorio montano).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 24.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 24 è approvato.

Articolo 25 - Modifiche alla legge regionale n. 24 del 1996 (Norme in materia di riordino territoriale e di sostegno alle Unioni e alle fusioni di Comuni).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 25.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 25 è approvato.

Adesso affrontiamo l'emendamento 6, con il quale si chiede di introdurre un nuovo articolo, esattamente l'articolo 25-bis, a firma dei consiglieri Ferrari, Casadei, Montanari, Pariani e Serri. Apro il dibattito generale sull'emendamento n. 6 istitutivo di un nuovo articolo.

Ha chiesto di parlare in discussione generale il consigliere Ferrari. Ne ha facoltà.

 

FERRARI: Grazie, presidente. Insieme ai colleghi Casadei, Montanari, Pariani e Serri avevamo lavorato, d'intesa con l'assessore al turismo, ad una legge che abbiamo poi tramutato in un emendamento all'assestamento di bilancio. Per il nostro territorio e per la nostra regione così ben strutturata e con presenze così significative nel settore dell'enogastronomia, dell'associazionismo e della presenza di iniziative di rievocazione storica, questo articolo vuole riconoscere a tutte queste realtà quali confraternite, accademie e magisteri, associazioni di rievocazioni storiche, consorzi e soggetti attivi nella tutela e valorizzazione delle identità territoriali, anche fisicamente, in maniera puntuale, una loro esistenza e questo attraverso elenchi che saranno garantiti dalla nostra Regione a cui queste realtà potranno aderire. L'abbiamo fatto, ripeto, in maniera un po' veloce e costretti dalle necessità, ma questo processo è stato costruito nel tempo e condiviso con le tante, tantissime importanti realtà che questa nostra Regione sa esprimere e noi intendiamo valorizzare sempre più e meglio questo patrimonio del nostro territorio.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie al consigliere Ferrari.

Se nessun altro chiede di intervenire in dibattito generale, apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire, pertanto metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 6, istitutivo di un nuovo articolo, a firma dei consiglieri Ferrari, Casadei, Montanari, Pariani e Serri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 6 è approvato.

Articolo 26 - Modifiche alla legge regionale n. 30 del 1998 (Disciplina generale del trasporto pubblico regionale e locale).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 26.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 26 è approvato.

Articolo 27 - Norme in materia di distribuzione carburanti per autotrazione.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 27.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 27 è approvato.

Articolo 28 - Modifiche alla legge regionale n. 34 del 1999 (Testo unico in materia di iniziativa popolare, referendum e istruttoria pubblica).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 28.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 28 è approvato.

Articolo 29 - Modifiche alla legge regionale n. 20 del 2000 (Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 29.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 29 è approvato.

Articolo 30 - Modifiche alla legge regionale n. 21 del 2001 (Istituzione dell’Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA)).

Su questo articolo insiste l'emendamento 5 a firma del consigliere nonché relatore Barbieri. Apro il dibattito generale sull'emendamento 5 e sull'articolo 30.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Barbieri. Ne ha facoltà.

 

BARBIERI: Grazie, presidente. L'articolo 30 con questo emendamento è riscritto inserendo la parte che già era prevista, cioè l'attivazione di un revisore unico e non più revisori, inoltre è stata aggiunta un'altra parte che autorizza AGREA a svolgere un ruolo che svolge già, che è di controllo e certificazione eccetera, e che volta per volta la Giunta doveva in qualche modo riaffidargli, invece con questo emendamento si semplificano le cose.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie al consigliere Barbieri nonché relatore della legge.

Se nessun altro chiede di intervenire sull'emendamento e sull'articolo 30, apro per dichiarazione di voto.

Nessuno intende intervenire, pertanto metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 5, a firma del consigliere Barbieri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 5 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 30 così come emendato.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 30 è approvato.

Articolo 31 - Modifiche alla legge regionale n. 17 del 2002 (Interventi per la qualificazione delle stazioni invernali e del sistema sciistico della regione Emilia-Romagna).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 31.

 

(È approvato all'unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 31 è approvato.

Articolo 32 - Proroga del Piano triennale di attuazione del piano energetico regionale.

Apro il dibattito generale. Ha chiesto di intervenire il consigliere Pollastri. Ne ha facoltà.

 

POLLASTRI: Grazie, presidente. Vorrei sottolineare che questo sistema delle proroghe dei piani triennali, come è accaduto anche in altre circostanze, è un sistema, soprattutto nella fattispecie per quanto riguarda il piano energetico, per cui bisognerebbe, anziché andare avanti a colpi di proroga, accelerare e comunque fare le cose alla svelta. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Pollastri.

Se nessun altro chiede di intervenire in dibattito generale, apro per dichiarazione di voto.

Nessuno chiede di intervenire, pertanto metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 32.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 32 è approvato.

Articolo 33 - Variazione dell'aliquota dell'Addizionale regionale all'IRPEF. Modifiche alla legge regionale n. 19 del 2006 (Disposizioni in materia tributaria).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 33.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 33 è approvato.

Articolo 34 - Modifiche alla legge regionale n. 14 del 2008 (Norme in materia di politiche per le giovani generazioni) e norma transitoria.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 34.

 

(È approvato all'unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 34 è approvato.

Articolo 35 - Modifiche alla legge regionale n. 1 del 2011 (Presentazione del documento unico di regolarità contributiva da parte degli operatori del commercio sulle aree pubbliche).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 35.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 35 è approvato.

Articolo 36 - Modifiche alla legge regionale n. 5 del 2011 (Disciplina del sistema regionale dell’istruzione e formazione professionale).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 36.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 36 è approvato.

Articolo 37 - Norma transitoria in materia di anagrafe regionale degli studenti.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 37.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 37 è approvato.

Articolo 38 - Modifiche alla legge regionale n. 16 del 2012 (Norme per la ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 38.

 

(È approvato all'unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 38 è approvato.

Articolo 39 - Modifiche alla legge regionale n. 19 del 2012 (Legge finanziaria regionale adottata in coincidenza con l’approvazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2013 e del bilancio pluriennale 2013-2015).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 39.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 39 è approvato.

Articolo 40 - Modifiche alla legge regionale n. 21 del 2012 (Misure per assicurare il governo territoriale delle funzioni amministrative secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 40.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 40 è approvato.

Articolo 41 - Ulteriori misure applicative della legge regionale n. 21 del 2012.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 41.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 41 è approvato.

Articolo 42 - Modifiche alla legge regionale n. 5 del 2013 (Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 42

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 42 è approvato.

Articolo 43 - Norma di interpretazione autentica dell’articolo 7 comma 1, lettera f), e comma 2 della legge regionale n. 15 del 2013 (Semplificazione della disciplina edilizia).

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 43.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 43 è approvato.

Articolo 44 - Formazione e aggiornamento degli amministratori di sostegno.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 44.

 

(È approvato all'unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 44 è approvato.

A questo punto abbiamo quattro emendamenti: l'emendamento 2 a firma di Naldi, Sconciaforni, Pariani, Lombardi, Filippi, Noè, Mandini, Riva, Defranceschi e Cavalli; l'emendamento 3 a firma di Naldi, Pariani, Sconciaforni, Cavalli, Defranceschi, Riva, Noè, Lombardi, Barbati e Cavalli, che è precluso se viene approvato l'emendamento 2; l'emendamento 4 a firma del consigliere Barbieri e l'emendamento 7 a firma del consigliere Barbieri e della vicepresidente Saliera, che sono istitutivi di nuovo articolo.

Apro il dibattito generale sull'emendamento 2.

Ha chiesto di parlare il consigliere Naldi. Ne ha facoltà.

 

NALDI: Grazie, presidente. Ritiro l'emendamento 2, che è sostituito dall'emendamento 3.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie consigliere Naldi. L'emendamento 2 è ritirato.

A questo punto apro il dibattito generale sull'emendamento 3.

Nessuno chiede di intervenire. Apro per dichiarazione di voto.

Se nessuno chiede di intervenire, metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 3, a firma dei consiglieri Naldi, Pariani, Sconciaforni, Defranceschi, Riva, Noè, Lombardi, Barbati e Cavalli.

 

(È approvato all'unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 3 è approvato.

Metto in discussione generale l'emendamento 4 del consigliere Barbieri, nonché relatore.

Nessuno chiede di intervenire. Apro per dichiarazione di voto.

Se nessuno chiede di intervenire, metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 4 a firma del consigliere Barbieri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento 4 è approvato.

Apro il dibattito generale sull'emendamento 7 a firma del consigliere Barbieri e della vicepresidente Saliera.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Barbieri. Ne ha facoltà.

 

BARBIERI: Grazie, presidente. Questo emendamento interviene, in questo periodo particolare, sul ruolo delle Province ed istituisce un nucleo di coordinamento inter-istituzionale presieduto dall'assessore competente in materia di cooperazione con il sistema delle autonomie, ovviamente senza oneri; è uno dei tentativi di tenere raccordato e di capire, in questo periodo di vuoto legislativo, come ci si raccorda in modo più serio con almeno questa struttura.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Barbieri.

Se nessuno intende intervenire in dibattito generale sull'emendamento 7, apro per dichiarazione di voto.

Se nessuno chiede di intervenire, metto in votazione, per alzata di mano, l'emendamento 7, a firma del consigliere Barbieri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'emendamento n. 7 è approvato.

Articolo 45 - Copertura finanziaria.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 45.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 45 è approvato.

Articolo 46 - Entrata in vigore.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 46.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 46 è approvato.

Abbiamo finito le votazioni per quanto riguarda la legge finanziaria, adesso passiamo all'oggetto successivo, che è l'assestamento del bilancio di previsione (ogg. 5661). Anche qui avremo la discussione e la votazione per ogni singolo articolo.

Procediamo con l'articolo 1 - Stato di previsione delle entrate.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 1 è approvato.

Articolo 2 - Stato di previsione delle spese

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 2 è approvato.

Articolo 3 - Mutui e prestiti. Modifiche alla legge regionale n. 29 del 2013.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 3 è approvato.

Articolo 4 - Conservazione dei residui passivi.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 4 è approvato.

Articolo 5 - Aggiornamento alle risultanze della gestione dell’esercizio 2013 degli elementi iscritti nel bilancio annuale di previsione 2014.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 5 è approvato.

Articolo 6 - Bilancio pluriennale.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 6 è approvato.

Articolo 7 - Entrata in vigore.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire.

Apro per dichiarazione di voto. Nessuno chiede di intervenire.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'art. 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'art. 7 è approvato.

Abbiamo esaurito l’esame dell’articolato relativo all’oggetto 5661. A questo punto apro le dichiarazioni di voto congiunte sui due progetti di legge e sugli ordini del giorno 5660-5661/1 presentato dal consigliere Pollastri, 5660-5661/2 presentato dai consiglieri Ferrari, Garbi, Corradi e Villani e 5660-5661/3 presentato dai consiglieri Villani, Leoni e Pollastri.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Manfredini. Ne ha facoltà.

 

MANFREDINI: Grazie, presidente. Viste le cifre e le dinamiche di questa proposta, è ormai chiaro che tutti consideriamo l'assestamento del bilancio il vero bilancio regionale. Francamente credo che ciò sia molto discutibile, che sia una cattiva abitudine e non un segno di buona amministrazione arrivare a metà dell'esercizio finanziario con somme importanti che diventano oggetto di trattative, mediazioni e premi da distribuire a categorie come se fossero regali.

La legge finanziaria in fase di assestamento è anche quest'anno un film già visto: in parte finanzia i soliti e scontati capitoli (manutenzione del sistema informativo regionale, patrimonio forestale eccetera) e in parte introduce di soppiatto norme che con l'assestamento di bilancio c'entrano poco o nulla, come ad esempio l'albo delle imprese forestali, la propaganda elettorale indiretta, norme sull'AGREA, sulla formazione professionale, l'anagrafe degli studenti eccetera, per restare poi sulle norme che riguardano effettivamente il bilancio e non altre leggi.

Condividiamo il raddoppio delle somme destinate agli strumenti di garanzia per l'accesso al credito, così come abbiamo sempre sostenuto. Condividiamo, inoltre, l'aumento delle risorse per l'organizzazione turistica, su cui crediamo opportuno puntare per il rilancio dell'economia, in particolare per la montagna, che ne ha tanto bisogno, occupazione e attrattività della nostra regione.

Siamo invece contrarissimi alla concessione di 500 mila euro quale contributo in conto capitale a comuni per l'acquisto e la realizzazione di infrastrutture volte alla creazione di aree sosta e di transito per le minoranze nomadi e su questo abbiamo già chiesto di stralciare la previsione con l'emendamento per destinare la somma ad interventi nelle zone sismiche, dove c'è ancora molto da ricostruire e da fare, ma ce l'avete bocciato. Sarà nostra cura informare quella popolazione della vostra decisione di aver voluto bocciare questo emendamento e favorire i nomadi.

Se poi 500 mila euro di contributi per i nomadi nelle pieghe di questo assestamento di bilancio vogliamo considerarli delle briciole, non sono bruscolini i circa 250 milioni di euro di residui passivi che trasciniamo dall'esercizio finanziario del 2014, gli oltre 250 milioni di euro a bilancio disponibili e non spesi. Direi che questa cifra fa inorridire i virtuosismi che questa Regione spesso vuole sbandierare. Evidentemente le pratiche vanno a rilento, evidentemente la burocrazia è eccessiva, evidentemente la programmazione è stata sbagliata, evidentemente la capacità di spesa per i pagamenti dei fornitori non è così eccellente. Approviamo una legge di attrattività per le imprese, approviamo il patto di stabilità regionale, poi teniamo bloccate risorse che in un momento di crisi come questo avrebbero potuto aiutare enti locali, imprese ed occupazione. Questi importi non possono più essere tenuti fermi, occorre che la giunta futura azioni tutti i meccanismi per far sì che gli stanziamenti siano subito seguiti da azioni che si concludono nei tempi e nei modi previsti. Non si capisce perché centinaia di milioni di euro stiano lì fermi, promessi e non spesi.

Per concludere, dichiariamo il nostro voto contrario. Abbiamo chiesto di impiegare per le zone terremotate i 500 mila euro per i nomadi, avete rifiutato e ho fatto un errore io di valutazione, avrei dovuto chiedere il voto elettronico per poter dare un documento alla popolazione, ma comunque vedrete che la popolazione sicuramente ci crederà lo stesso.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie al consigliere Manfredini, che, ricordo, ha fatto la dichiarazione di voto congiunta sui due progetti di legge e i tre ordini del giorno per la Lega Nord.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Bazzoni a nome del gruppo di Forza Italia. Ne ha facoltà.

 

BAZZONI: Grazie, presidente. In questi giorni ci troviamo senza alcun dubbio di fronte alla fine di un ciclo di governo durato quindici anni e quest'ultimo atto di bilancio regionale che ci apprestiamo a votare non si discosta purtroppo dal trend di tutto questo periodo. Dico purtroppo perché in questo assestamento, che prevede un'importante variazione di 80 milioni di euro, rimangono i vizi che hanno caratterizzato tutta la politica di bilancio del centrosinistra in Emilia-Romagna in questi anni. Con questa variazione, infatti, si vanno a mettere 60 milioni di euro di ulteriori risorse sulla sanità, un pozzo senza fondo sul quale non si è mai voluto intervenire per eliminare i tanti sprechi e incongruenze che lo caratterizzano, mentre il sistema sanitario regionale nel suo complesso, da modello che era stato fino agli anni Novanta, è stato superato da quello di altre Regioni a noi vicine in termini di qualità, di riduzione dei costi e di libertà di scelta. Siamo poi in una situazione di crisi epocale dove è vero che in Emilia-Romagna soffriamo meno che in altre parti d'Italia, ma nella quale ci sarebbe assoluto bisogno di defiscalizzare e investire massicciamente, invece, al di là dei 10 milioni di euro per i consorzi fidi, non c'è niente né per far ripartire la domanda, né per far riprendere la produzione industriale, soprattutto in quelle piccole e medie imprese che sono la parte fondamentale del tessuto socio-economico regionale. Si potrebbe e si dovrebbe fare molto di più in questo settore, invece si continua a voler fare i primi della classe, quelli che risparmiano nonostante i tagli draconiani alle Regioni disposti in particolare dal Governo tecnico di Monti e da quelli spostati a sinistra di Letta e Renzi.

E dire che di margini per lavorare nella direzione della riduzione delle tasse e del sostegno dell'economia privata ce ne sarebbero. Due dati su tutti: l'aumento rispetto al bilancio di previsione 2014 dei residui attivi a 670 milioni di euro, con la contestuale diminuzione di quelli passivi di oltre 28 milioni; il fondo cassa che si assesta a 420 milioni, a dimostrazione che potrebbero coprire sia le esigenze correnti che gli investimenti senza che vi sia la necessità di attivare i cosiddetti mutui a pareggio.

L'amministrazione Errani dà la riprova oggi come sempre che alla sinistra non piace il privato, se non il succedaneo delle cooperative, che fanno sempre parte dell'apparato politico ed economico della sinistra, ma le piacciono e molto le tasse e le tariffe che nutrono le casse pubbliche che fanno sprechi e clientele, sia le cooperative e le utility di apparato che forniscono servizi pubblici, mentre spremono i cittadini che non ne possono più. Siamo al solito giro perverso che caratterizza questa Regione. In tutto questo però si continuano a ritenere prioritari i soldi per i rom, gli immigrati irregolari, mentre non rimangono soldi per dare casa agli italiani.

Il voto di Forza Italia non può che essere contrario all'assestamento di bilancio. Vorrei però fare una precisazione: voteremo a favore dell'ordine del giorno del consigliere Pollastri sull'ospedale di Fiorenzuola e del consigliere Villani per il ripristino degli assegni di cura per gli anziani nel Comune di Piacenza, inoltre voteremo anche a favore dell'ordine del giorno presentato dai consiglieri Villani, Ferrari, Garbi e Corradi sui danni causati dall'alluvione nei territori parmensi. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Costi): Ringrazio il Consigliere Bazzoni, che è intervenuto a nome di Forza Italia.

Ha chiesto di parlare il consigliere Mandini a nome del gruppo dell'Italia dei Valori. Ne ha facoltà.

 

MANDINI: Grazie, presidente. Visto che non c'è la capogruppo Barbati, mi permetto di parlare a nome del gruppo dell'Italia dei Valori, con la speranza di non essere smentito tra poco da un comunicato stampa, e annuncio il voto favorevole sulla legge finanziaria regionale e sull'assestamento del bilancio perché entrambi contengono elementi che sono stati ricordati dagli interventi in quest'Aula, elementi importanti per attuare le politiche necessarie al sostegno dell'economia, della società, dell'ambiente, della società di questa regione, perciò non aggiungo altro.

Comunico il voto contrario all'oggetto 5660-5661/1 di Forza Italia-Popolo della Libertà come il voto contrario all'ordine del giorno 5660-5661/3 sempre del Popolo della Libertà. Comunico l'astensione sull'ordine del giorno 5660-5661/2 a firma dei consiglieri Ferrari, Garbi, Corradi e Villani, non tanto perché non si condivida lo spirito che sta dietro a questo ordine del giorno, ma impegnare oggi, a fine legislatura, la Giunta regionale a destinare in via prioritaria i fondi strutturali comunitari della prossima programmazione a questi territori, anche se ne condividiamo la ragione, ci sembra oggi un impegno eccessivo che lasciamo a chi verrà dopo. Attenzione al territorio va data e a tutta la regione, in tutta la regione abbiamo purtroppo assistito a fenomeni dello stesso tipo, perciò non ci sentiamo di approvare questo ordine del giorno. Condividiamo lo spirito e per questo ci asterremo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliere Mandini.

Ha chiesto di parlare la consigliera Pariani, sempre per dichiarazione congiunta, a nome del Partito Democratico. Ne ha facoltà.

 

PARIANI: Grazie, presidente. Intervengo innanzitutto per ringraziare la vicepresidente e tutta la Giunta del lavoro svolto per arrivare ad una positiva conclusione di questa sessione dell'Assemblea legislativa che si chiude oggi con l'assestamento di bilancio. Naturalmente questo ci è stato consentito prima di tutto per la disponibilità istituzionale del Presidente Errani, su richiesta di tutti i capigruppo di questa Assemblea, al fine di svolgere alcuni oggetti importantissimi che in questi tre giorni di Assemblea abbiamo approvato e che erano oggetti relativi alla programmazione europea, a numerose leggi regionali di rilievo. Naturalmente tutti avevano la nostra opinione attorno a queste leggi piuttosto che alla programmazione dei fondi strutturali, ma tutti abbiamo ritenuto, e di questo do atto anche alle opposizioni, che non si dovesse rinviare oggetti così importanti per la società, le imprese, i cittadini del nostro territorio.

Ritengo che sull'assestamento di bilancio in particolare vadano sottolineate le scelte che questa amministrazione ha compiuto e che ribadiscono le scelte che si sono compiute per tutti i cinque anni di questa legislatura in favore di determinati interventi. Mi riferisco in particolare al mantenimento del fondo per la non-autosufficienza, al mantenimento di un fondo rilevante per finanziare gli interventi extra LEA in sanità, che significa, ad esempio, l'odontoiatria per tutti i nostri bambini della Regione, alla scelta di investire ancora una volta una quota in assestamento di fondi per far sì che si eviti il credit-crunch alle imprese attraverso il sistema dei consorzi fidi, la garanzia che si dà al prestito alle imprese nel nostro territorio, perché siamo in una situazione ancora difficile dell'economia, in cui è difficile per le imprese resistere perché c'è ancora una spinta troppo forte alla finanziarizzazione, al ruolo delle banche in questo senso piuttosto che nel sostegno al credito diretto agli investimenti delle imprese.

Voglio sottolineare la scelta poi di investire le poche risorse residue affidandole all'Assessorato alla Protezione civile per intervenire sulle emergenze e le urgenze che riguardano l'assetto del territorio. Questa regione in questi cinque anni è stata pesantemente colpita da un terremoto devastante, il più ampio ed esteso che l'Italia abbia conosciuto e per la prima volta in un'area fortemente industrializzata, quindi poteva totalmente mettere in ginocchio la nostra economia. Ma c'è stata una capacità di reazione fortissima, prima di tutto degli emiliano-romagnoli, insieme alle loro istituzioni, e lo dico perché anche il tributo che ne ha dato il Presidente del Consiglio da questo punto di vista, recentemente, riportato dalla stampa, è molto significativo.

Dico, quindi, che noi voteremo convintamente a favore di questo bilancio come abbiamo sempre fatto in questi cinque anni, consapevoli che occorrerà su molti dei temi che ho citato certamente innovare, ma occorre prima di tutto rafforzare una società che nell'equilibrio, nell'equità, nell'equilibrio tra sviluppo economico, sistema di welfare, tutela di chi resta indietro, è riuscita ad essere, nonostante gli anni di crisi, le difficoltà, le tante avversità affrontate, ancora una delle prime Regioni certamente in Italia e sicuramente anche in Europa.

Voteremo a favore anche dell'ordine del giorno bipartisan sulla questione parmense.

Ringrazio di nuovo tutti per il buon lavoro svolto.

 

PRESIDENTE (Costi): Grazie, consigliera Pariani.

Se nessun altro consigliere intende intervenire per dichiarazione di voto, chiudo le dichiarazioni di voto ed iniziamo le votazioni con voto palese per alzata di mano degli ordini del giorno.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno oggetto 5660-5661/1, a firma del consigliere Pollastri.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'ordine del giorno è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno oggetto 5660-5661/2, a firma dei consiglieri Ferrari, Garbi, Corradi, Villani.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'ordine del giorno è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l'ordine del giorno oggetto 5660-5661/3, a firma dei consigliere Villani, Leoni, Pollastri.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Costi): L'ordine del giorno è respinto.

A questo punto si proceda alla votazione dell'intero testo di legge, oggetto 5660, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

Procedutosi alla votazione e alla verifica della regolarità della stessa da parte dei segretari e degli scrutatori, il presidente comunica il seguente risultato:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Favorevoli

 

26

Contrari

 

14

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Costi): Proclamo approvata la legge riguardante: «Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'articolo 40 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016. Primo provvedimento generale di variazione».

Si proceda alla votazione dell'intero testo di legge, oggetto 5661, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

Procedutosi alla votazione e alla verifica della regolarità della stessa da parte dei segretari e degli scrutatori, il presidente comunica il seguente risultato:

 

Presenti

 

41

Assenti

 

9

Favorevoli

 

27

Contrari

 

14

Astenuti

 

--

 

 

PRESIDENTE (Costi): Proclamo approvata la legge riguardante: «Assestamento del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016 a norma dell’articolo 30 della legge regionale 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione».

Abbiamo concluso questa tornata assembleare di tre giorni. Ringrazio tutti i consiglieri, ringrazio gli assessori, tutti i collaboratori, compresa l'informazione.

Ricordo che il 22 e il 23 luglio avremo altre due sedute assembleari. Chiedo all'Ufficio di Presidenza di riunirsi come già convocato. Grazie mille a tutti, anche ai collaboratori, ai tecnici, ai funzionari.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 69 del Regolamento interno, inviate a tutti i consiglieri, sono riportate in allegato)

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 12,46

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Manes BERNARDINI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Roberto CORRADI, Palma COSTI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Fabio FILIPPI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Andrea LEONI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Sandro MANDINI, Mauro MANFREDINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Silvia NOÈ, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Andrea POLLASTRI, Matteo RIVA, Luciana SERRI, Alberto VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI, Damiano ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta il sottosegretario alla Presidenza Alfredo BERTELLI; gli assessori: Donatella BORTOLAZZI, Paola GAZZOLO, Maurizio MELUCCI, Massimo MEZZETTI, Alfredo PERI, Simonetta SALIERA, Luciano VECCHI.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta per motivi istituzionali ai sensi dell’art.65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta Vasco ERRANI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Patrizio BIANCHI, Carlo LUSENTI e Teresa MARZOCCHI e i consiglieri Gabriella MEO e Roberto Sconciaforni.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 5660

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: "Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016. Primo provvedimento generale di variazione" (delibera di Giunta n. 869 del 17 06 14). (102)

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 26

Tiziano ALESSANDRINI, Liana BARBATI, Marco BARBIERI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Palma COSTI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Sandro MANDINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Contrari: 14

Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Mauro MANFREDINI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI.

 

Assenti: 10

Enrico AIMI, Manes BERNARDINI, Stefano BONACCINI, Stefano CAVALLI, Monica DONINI, Vasco ERRANI, Andrea LEONI, Gabriella MEO, Anna PARIANI, Roberto SCONCIAFORNI.

 

OGGETTO 5661

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: "Assestamento del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016 a norma dell’art. 30 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento generale di variazione" (delibera di Giunta n. 870 del 17 06 14). (103)

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 27

Tiziano ALESSANDRINI, Marco BARBIERI, Stefano BONACCINI, Marco CARINI, Thomas CASADEI, Palma COSTI, Gabriele FERRARI, Valdimiro FIAMMENGHI, Roberto GARBI, Franco GRILLINI, Sandro MANDINI, Paola MARANI, Mario MAZZOTTI, Marco MONARI, Roberto MONTANARI, Roberta MORI, Rita MORICONI, Antonio MUMOLO, Gian Guido NALDI, Giuseppe Eugenio PAGANI, Anna PARIANI, Giuseppe PARUOLO, Roberto PIVA, Matteo RIVA, Luciana SERRI, Luciano VECCHI, Damiano ZOFFOLI.

 

Contrari: 14

Luca BARTOLINI, Gianguido BAZZONI, Galeazzo BIGNAMI, Roberto CORRADI, Andrea DEFRANCESCHI, Giovanni FAVIA, Fabio FILIPPI, Marco LOMBARDI, Mauro MALAGUTI, Mauro MANFREDINI, Silvia NOÈ, Andrea POLLASTRI, Alberto VECCHI, Luigi Giuseppe VILLANI.

 

Assenti: 9

Enrico AIMI, Liana BARBATI, Manes BERNARDINI, Stefano CAVALLI, Monica DONINI, Vasco ERRANI, Andrea LEONI, Gabriella MEO, Roberto SCONCIAFORNI.

 

Ordini del giorno

 

OGGETTO 5660-5661/1 - Ordine del giorno sui lavori di ricostruzione nel Presidio ospedaliero della Valdarda. A firma del Consigliere: Pollastri

 

«L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna

 

Premesso che

 

La realizzazione dei lavori di abbattimento e ricostruzione del padiglione A del Presidio Ospedaliero della Valdarda ha un costo stimato in 12 milioni di euro;

 

La Regione, con la Del. Ass. Leg. N. 160/14, ha stanziato 10 milioni di euro.

 

Considerato che

 

Nella citata Deliberazione si afferma “la Giunta si riserva di apportare successivi aggiornamenti al Programma regionale in oggetto, allorché ulteriori risorse finanziarie si rendano disponibili sul Bilancio regionale".

 

Impegna la Giunta Regionale

 

Ad inserire in Bilancio i 2 milioni di euro che mancano per la realizzazione dei lavori in premessa.»

(Respinto a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 17 luglio 2014)

 

OGGETTO 5660-5661/2 - Ordine del giorno per impegnare la Giunta regionale a destinare in via prioritaria i Fondi strutturali comunitari della prossima programmazione 2014-2020 all’opera di prevenzione dei rischi naturali, ed in particolare di quello idraulico, nel territorio colpito dalla calamità dell’11 giugno 2011. A firma dei Consiglieri: Ferrari, Garbi, Corradi, Villani

 

«L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

 

Premesso che

 

il giorno 11 giugno 2011 precipitazioni eccezionali hanno colpito alcune località della provincia di Parma causando gravi danni, in particolare ai territori dei comuni di Collecchio, Fornovo Taro e Sala Baganza, dove ha perso la vita il signor Galeotti Agostino;

 

per tale evento in data 19 dicembre 2011 il Presidente della Giunta regionale ha dichiarato lo stato di crisi regionale con decreto n. 237.

 

 

Considerato che

 

per condividere le priorità di intervento con gli enti e le comunità locali ed assumere le conseguenti decisioni, è stato istituito un apposito Tavolo istituzionale;

 

anche in considerazione delle posizioni espresse in sede di Tavolo istituzionale, la Regione Emilia-Romagna ha finora investito oltre 1 milione 700 mila euro per opere di somma urgenza e interventi di mitigazione del rischio idraulico, perseguendo l'obiettivo prioritario della sicurezza della popolazione;

 

evidenziato in particolare che le opere hanno riguardato:

 

- 535 mila euro per interventi urgenti nei comuni di Sala Baganza, Fornovo Taro e Collecchio di cui 370 mila euro per assistenza alla popolazione e ripristino di strutture e infrastrutture pubbliche danneggiate e 165 mila euro per pronti interventi sui corsi d'acqua;

 

- 650 mila euro per lavori sul Rio Ginestra a difesa dell'abitato di Sala Baganza, dei quali 205 mila euro derivanti dall'Accordo di programma con il Ministero dell'Ambiente;

 

- 147 mila 800 euro per l'installazione di un dispositivo di monitoraggio tele pluviometrico collegato ad un sistema di allarme acustico e semaforico per il Rio Riccò ed il Torrente Scodogna;

 

- 400 mila euro per il primo stralcio di interventi - attualmente in progettazione - relativi all'adeguamento della sezione del torrente Scodogna a difesa dell'abitato di Sala Baganza, finanziato con il riutilizzo di economie derivanti da precedenti programmi della legge 267/1998, il cui utilizzo è stato autorizzato dal Ministero dell'Ambiente con il Secondo Atto integrativo all'Accordo di Programma;

 

con comunicazione dell'Assessore regionale alla Sicurezza territoriale Paola Gazzolo dell’1 luglio 2014 è stato disposto l'aggiornamento del monitoraggio dei dati sui danni provocati dall'evento alluvionale al patrimonio pubblico, ai privati e alle attività produttive, al fine di disporre di un quadro complessivo per l'individuazione di eventuali ulteriori modalità di concorso finanziario per il ristoro dei danni stessi;

 

l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna si è espressa con la risoluzione n. 2638 invitando la Giunta regionale a proseguire nell'opera di prevenzione dei rischi nell'area colpita dalla calamità dell'11 giugno 2011.

 

Impegna la Giunta regionale

 

a destinare in via prioritaria i Fondi strutturali comunitari della prossima programmazione 2014-2020 all'opera di prevenzione dei rischi naturali, ed in particolare di quello idraulico, nel territorio colpito dalla calamità dell'11 giugno 2011 sulla base di un'attenta e approfondita valutazione del contesto ambientale e territoriale, nonché della complessità urbanistica delle aree alluvionate;

 

a proseguire nella ricerca di ogni più utile soluzione finalizzata all’indennizzo dei danni subiti da privati e imprese.»

(Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 17 luglio 2014)

 

OGGETTO 5660-5661/3 - Ordine del giorno in merito al sostegno del Fondo non autosufficienti. A firma dei Consiglieri: Villani, Leoni, Pollastri.

 

«L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna

 

Premesso che

 

Il Comune di Piacenza ha disposto la sospensione degli assegni di cura agli anziani non autosufficienti rientranti nella cosiddetta fascia "C" (utenti meno gravi);

 

Nel 2013, delle 342 persone beneficiarie del Fondo Non Autosufficienti 71 appartenevano alla fascia A (gravità elevata), 207 alla fascia B (gravità alta) e 61 alla fascia C;

 

La gravità è stabilita, secondo la legge, da un’unità di valutazione mista AUSL-Comune;

 

L’assegno, erogato per tutte e tre le fasce ogni due mesi per un importo di circa 700 euro, finanzia la cura domiciliare di anziani e portatori di handicap.

 

Considerato che

 

Il Fondo è costato, al Comune di Piacenza, 32 milioni di euro, di cui 11,6 a carico della Regione (pari al 40%);

 

La Regione ha ridotto, per il 2014, la compartecipazione da 11,6 milioni a 11,3, la cui differenza sembrerebbe non integrabile dal Comune, costringendo gli Amministratori a ridurre la platea degli aventi diritto all’assegno.

 

Impegna la Giunta Regionale

 

Ad inserire in Bilancio ulteriori risorse a sostegno del Fondo Non Autosufficienti per confermare la cifra totale messa a disposizione dei Distretti Sanitari e degli Enti Locali nel 2013.

(Respinto a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 17 luglio 2014)

 

Emendamenti

 

OGGETTO 5660

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: «Legge finanziaria regionale adottata a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza con l’approvazione della legge di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016. Primo provvedimento generale di variazione» (102)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Defranceschi:

«Dopo l’articolo 23 del progetto di legge è inserito il seguente articolo:

"Art. 23 bis

Modifiche alla legge regionale n. 4 del 2000

L’art. 3 della legge regionale 1 febbraio 2000, n. 4 (Norme per la disciplina delle attività di animazione e di accompagnamento turistico) è sostituito dal seguente:

Art. 3

Condizioni per l’esercizio dell’attività

1. Per l’esercizio delle professioni turistiche di cui all’articolo 2, è necessario il possesso dei seguenti requisiti:

a) cittadinanza italiana o di altro Stato membro dell’Unione europea ovvero essere residente in Italia da almeno tre anni;

b) abilitazione all’esercizio della professione conseguita secondo le modalità stabilite con delibera di Giunta ovvero abilitazione conseguita in altra Regione o, nel rispetto di quanto previsto dal comma 3, in altro Stato membro dell’Unione europea.

2. Per l’esercizio delle professioni turistiche di cui all’articolo 2 è necessario, in ogni caso, possedere la copertura assicurativa di responsabilità civile per i rischi derivanti alle persone dalla partecipazione alla visita o all’attività prevista.

3. Ai sensi dell’articolo 3 della legge 6 agosto 2013, n. 97 (Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea. Legge europea 2013), l’abilitazione alla professione di guida turistica è valida su tutto il territorio nazionale. Qualora cittadini di altri Stati membri dell’Unione europea intendano svolgere in Italia la professione di guida turistica si applica quanto previsto dall’articolo 3 della legge n. 97 del 2013.

4. La Giunta regionale, nel rispetto delle condizioni di cui ai commi 1 e 2, può prevedere le modalità con cui è consentito alla guida turistica di acquisire specializzazioni per aree tematiche. La guida turistica può, altresì, chiedere di superare un esame relativo alla conoscenza di un’ulteriore lingua straniera.

5. Le guide ambientali-escursionistiche che abbiano conseguito l’abilitazione in altre Regioni, e che intendano esercitare stabilmente la professione in Emilia-Romagna, devono presentare la segnalazione certificata d’inizio attività - Scia di cui all’articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) al Comune della Regione nell’ambito del quale abbiano la residenza ovvero abbiano eletto domicilio. Il Comune verifica che l’interessato risulti in possesso dei requisiti di cui ai commi 1 e 2.

6. Le guide ambientali-escursionistiche che abbiano conseguito l’abilitazione in altre Regioni, e che intendano esercitare temporaneamente e occasionalmente la professione in Emilia-Romagna, devono darne preventiva comunicazione, mediante raccomandata con avviso di ricevimento o posta elettronica certificata, al Comune della Regione nell’ambito del quale esercitano l’attività. Il Comune verifica che l’interessato risulti in possesso dei requisiti di cui ai commi 1 e 2.

7. Per l’esercizio dell’attività di guida ambientale-escursionistica specializzata in turismo subacqueo di cui all’articolo 2, comma 4, lettera d), costituiscono requisiti indispensabili:

a) l’idoneità all’esercizio dell’attività di guida ambientale-escursionistica;

b) il possesso del brevetto di istruttore subacqueo rilasciato da riconosciute associazioni subacquee nazionali che verranno specificate nella delibera di Giunta di cui all’articolo 3, comma 10;

c) l’aver frequentato con profitto un corso per primo intervento (Dan Oxigen) o equipollente.

8. Coloro che siano già in possesso dell’idoneità all’esercizio di una delle professioni turistiche di cui all’articolo 2 possono, attraverso il superamento di un esame per le materie differenziali, conseguire l’idoneità all’esercizio di un’altra professione turistica."»

(Ritirato)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Naldi, Sconciaforni, Pariani, Lombardi, Filippi, Noè, Mandini, Riva, Defranceschi, Cavalli:

«È aggiunto il seguente articolo 44 bis:

"La validità delle graduatorie delle procedure selettive per assunzioni a tempo indeterminato di cui all’art. 14, comma 5, della Legge regionale n. 43 del 2001, è prorogata fino al 31 dicembre 2017. L’utilizzo di tali graduatorie deve avvenire nel rispetto dei limiti assunzionali previsti dalla legislazione vigente."»

(Ritirato)

 

Emendamento 3, a firma dei consiglieri Naldi, Pariani, Sconciaforni, Defranceschi, Riva, Noè, Lombardi, Barbati e Cavalli:

«1. Fra l'articolo 44 e l'articolo 45 del presente progetto di legge è inserito il seguente:

"Art.

Proroga di graduatorie

1. La Regione e gli enti regionali di cui all' articolo 1, comma 3-bis, lettera c) della legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 (Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna) possono utilizzare, fino al 31 dicembre 2017, in ragione delle vigenti limitazioni alle assunzioni a tempo indeterminato, le graduatorie di tutte le procedure selettive approvate entro il 31 dicembre 2010 e vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge. L'utilizzo di tali graduatorie deve avvenire nel rispetto del limite stabilito dall'articolo 52, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001 e del possesso del titolo di studio richiesto per l'accesso dall'esterno.

2. Il comma 5 dell’art. 14 della legge regionale n. 43 del 2001 è abrogato."»

(Approvato)

 

Emendamento 4, a firma del consigliere Barbieri:

«1. Fra l'articolo 44 e l'articolo 45 del presente progetto di legge è inserito il seguente:

"Art.

Proroga del termine di diretta applicazione della DAL 17 dicembre 2013, n. 149

1. Il termine a partire dal quale trovano diretta applicazione i requisiti obbligatori previsti dalla deliberazione dell'Assemblea Legislativa 17 dicembre 2013, n. 149 è prorogato al 31 gennaio 2015. Resta salva l'applicazione delle prescrizioni dirette ad eliminare i pericoli di caduta dall'alto di persone e cose, di cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro)."»

(Approvato)

 

Emendamento 5, a firma del consigliere Barbieri:

«1. L'articolo 30 del presente progetto di legge è sostituito dal seguente:

"Art. 30

Modifiche alla LR n. 21 del 2001 (Istituzione dell'agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura "AGREA")

1. Al comma 1 dell'articolo 2 della legge regionale 23 luglio 2001, n. 21 (Istituzione dell'agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura "AGREA") le parole "FEOGA - Sezione garanzia" sono sostituite da "Fondo europeo agricolo di garanzia - FEAGA e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale - FEASR".

2. Al comma 2 dell'articolo 2 della legge regionale n. 21 del 2001 le parole "del Regolamento (CE) n. 1663/95 del 7 luglio 1995" sono sostituite da "della normativa dell'Unione Europea che detta disposizioni per il riconoscimento degli organismi pagatori e la liquidazione dei conti del FEAGA e del FEASR".

3. Dopo il comma 2 dell'articolo 2 della legge regionale n. 21 del 2001 è inserito il seguente comma:

"2-bis. L'Agenzia svolge altresì attività in materia di controllo relativamente ai programmi e progetti finanziati con i Fondi europei, secondo quanto definito nei programmi operativi regionali (POR), di Cooperazione Territoriale Europea e nazionali, secondo quanto di competenza della Regione, relativi ai singoli fondi. In particolare può svolgere le funzioni di competenza dell'Autorità di Certificazione e quelle di competenza dell'Autorità di Audit, secondo le regole ed entro i limiti definiti nei Regolamenti relativi ai diversi Fondi. Nell'organizzazione di tali attività l'Agenzia si conforma ai modelli previsti dai Regolamenti comunitari e dai connessi documenti relativi ai sistemi di gestione e controllo."

4. Al comma 2 dell'articolo 3 le parole "del Regolamento (CE) n. 1663/95" sono sostituite da "della normativa europea in materia".

5. Il comma 1 dell'articolo 4 della legge regionale n. 21 del 2001 è sostituito dal seguente:

"1. Sono Organi dell'Agenzia il Direttore ed il Revisore unico".

6. Dopo il comma 1 dell'articolo 6 della legge regionale n. 21 del 2001 è inserito il seguente:

"1-bis. Il Direttore nel ruolo di Autorità di Certificazione o di Autorità di Audit, ai sensi dell'articolo 2, comma 2-bis, risponde direttamente al Presidente della Giunta regionale".

7. L'articolo 7 della legge regionale n. 21 del 2001 è sostituito dal seguente:

"Art. 7

Revisore unico

1. Il Revisore unico è nominato dalla Giunta regionale tra soggetti in possesso della qualifica di revisore legale di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 (Attuazione della direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati, che modifica le direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE, e che abroga la direttiva 84/253/CEE) e resta in carica quattro anni.

2. Il Revisore esamina, sotto il profilo della regolarità contabile, gli atti dell'Agenzia, comunicando tempestivamente le proprie eventuali osservazioni al Direttore e alla Giunta regionale.

3. Il Revisore presenta ogni sei mesi al Direttore, alla Commissione consiliare per le attività produttive ed alla Giunta regionale una relazione sull'andamento della gestione finanziaria dell'Agenzia e sulla conformità alla legge ed ai principi contabili del bilancio preventivo e del conto consuntivo.

4. L'indennità annua lorda spettante al Revisore è fissata dalla Giunta regionale."

8. Dopo il comma 2 dell'articolo 8 della legge regionale n. 21 del 2001 è aggiunto il seguente: "2-bis. Per lo svolgimento delle funzioni di cui all'art. 2 comma 2-bis la Giunta può assumere ulteriori unità di personale a tempo determinato, a carico dei relativi Fondi europei, nei limiti previsti dai rispettivi Regolamenti".

9. Alla lettera b) del comma 1 ed al comma 6 dell'articolo 9 della legge regionale n. 21 del 2001 le parole "FEOGA - Sezione Garanzia" sono sostituite da "FEAGA e del FEASR".

10. Alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 10 della legge regionale n. 21 del 2001 le parole "del FEOGA" sono sostituite da "di Fondi europei".

11. Al comma 1 dell'articolo 11 della legge regionale n. 21 del 2001 le parole "dal Reg. (CE) n. 1663/95 e successive modificazioni ed integrazioni" sono sostituite da "dalla normativa europea in materia.""»

(Approvato)

 

Emendamento 6, a firma dei consiglieri Ferrari, Casadei, Montanari, Pariani, Serri:

«1. Fra l'articolo 25 e l'articolo 26 del presente progetto di legge è inserito il seguente:

"Art.

Modifiche alla legge regionale n. 7 del 1998 (Organizzazione turistica regionale - Interventi per la promozione e commercializzazione turistica - Abrogazione delle leggi regionali 5 dicembre 1996, n. 47, 20 maggio 1994, n. 22, 25 ottobre 1993, n. 35 e parziale abrogazione della l.r. 9 agosto 1993, n. 28)

1. Dopo il comma 3 dell'articolo 13 della legge regionale n. 7 del 1998 (Organizzazione turistica regionale - Interventi per la promozione e commercializzazione turistica - Abrogazione delle leggi regionali 5 dicembre 1996, n. 47, 20 maggio 1994, n. 22, 25 ottobre 1993, n. 35 e parziale abrogazione della l.r. 9 agosto 1993, n. 28), è inserito il seguente:

 

"3-bis. La Regione riconosce negli arcisodalizi enogastronomici organizzati in confraternite, accademie e magisteri, e nelle associazioni di rievocazione storica quali contrade, consorzi, borghi, rioni e sestieri, soggetti attivi nella tutela e valorizzazione delle identità territoriali, sociali, culturali e culinarie dell'Emilia-Romagna. Istituisce pertanto, con apposito provvedimento, due elenchi distinti di cui prevede la pubblicazione annuale aggiornata sul proprio Bollettino ufficiale e sul proprio sito internet e ne disciplina il coinvolgimento nell'ambito della sua più ampia azione di promozione e commercializzazione turistica."»

(Approvato)

 

Emendamento 7, a firma del consigliere Barbieri e della vicepresidente della Giunta Saliera:

«1. Fra l’articolo 44 e l’articolo 45 del presente progetto di legge è aggiunto il seguente:

"Art.

Disposizioni transitorie per la continuità di esercizio delle funzioni amministrative provinciali

1. Al fine di garantire la continuità ed il regolare svolgimento delle funzioni amministrative provinciali, nelle more dell'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni) è istituito un organismo tecnico, denominato Nucleo di coordinamento inter-istituzionale presieduto dall'Assessore regionale competente in materia di cooperazione con il sistema delle autonomie. Fanno altresì parte del Nucleo di coordinamento i componenti del Comitato di Direzione di cui all'art. 35 della legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 (Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna), integrato da nove componenti designati dal Consiglio delle Autonomie Locali (CAL).

2. Il Nucleo di coordinamento monitora il corretto svolgimento delle funzioni amministrative conferite alle Province dalla Regione e propone l'adozione di misure volte ad assicurarne la continuità di esercizio, come previsto dall'art. 1, comma 89, terzo periodo, della legge n. 56 del 2014. A tal fine, a fronte di specifiche criticità, il Nucleo di coordinamento propone l'adozione di misure amministrative fondate sulla collaborazione tra le amministrazioni interessate.

3. Restano ferme le funzioni amministrative attribuite dalla legge regionale alle province secondo quanto previsto dal comma 89 della legge n. 56 del 2014.

4. Il Nucleo di coordinamento opera senza oneri per la Regione."»

(Approvato)

 

Emendamento 8, a firma dei consiglieri Manfredini, Cavalli, Corradi e Bernardini:

«All’articolo 19, il titolo ed il comma 1, sono così sostituiti:

"Art. 19

Ricostruzione nei territori interessati dal sisma

 

1. Per la concessione di contributi in conto capitale a Comuni per lavori di ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, ai sensi della legge regionale 21 dicembre 2012, n. 16, nell’ambito dei relativi capitoli del bilancio regionale, è disposta, per l’esercizio finanziario 2014, un’autorizzazione di spesa di euro 500.000,00".»

(Respinto)

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

5812 - Interrogazione a risposta scritta circa varie problematiche riguardanti lo studentato "Fioravanti di Bologna", con particolare riferimento alla disinfestazione della cucina collettiva. A firma del Consigliere: Bignami

5813 - Interrogazione a risposta scritta circa la manutenzione delle strade dell'Appennino modenese, con particolare riferimento alla situazione esistente a Fiumalbo, Pievepelago e Riolunato. A firma del Consigliere: Leoni

5815 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione di parcheggi in località Sassatella, nel comune di Frassinoro (MO). A firma del Consigliere: Filippi

5816 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per migliorare le condizioni in cui operano i Vigili del Fuoco ed i soggetti operanti nell'ambito delle funzioni di soccorso pubblico. A firma del Consigliere: Bignami

5818 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa alla Coop. Cesi di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

5819 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'ASP unica del Distretto di Fidenza (PR). A firma del Consigliere: Favia

5821 - Interrogazione a risposta scritta circa la grandinata che ha colpito il territorio di Pavullo nel Frignano, la zona della valle del Panaro e il territorio di Zocca. A firma del Consigliere: Leoni

5822 - Interrogazione a risposta scritta circa lo svolgimento, a Bologna, dell'edizione del 2014 del Motorshow. A firma del Consigliere: Bignami

5823 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante la Cooperativa Cesi di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

5824 - Interrogazione a risposta scritta circa la demolizione di immobili in relazione agli eventi sismici, con particolare riferimento alla ex Casa di Riposo "Augusto Modena" a San Felice sul Panaro (MO). A firma del Consigliere: Favia

5826 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione, presso il Policlinico S. Orsola, della sperimentazione funzionale della cura del carcinoma renale metastatizzato. A firma del Consigliere: Bignami

5827 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa ai percorsi di accreditamento per le strutture che offrono assistenza domiciliare sul territorio regionale. A firma della Consigliera: Noè

5828 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione e le procedure riguardanti il Piano operativo comunale di Novellara (RE) e la variante Nord della relativa tangenziale. A firma del Consigliere: Filippi

5829 - Interrogazione a risposta scritta circa la attuale situazione ed il futuro della linea ferroviaria Modena-Sassuolo, con particolare riferimento alle problematiche esistenti. A firma del Consigliere: Favia

5830 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di adozione, da parte della Giunta, delle Linee guida per la elaborazione dei Piani di classifica da parte dei Consorzi di bonifica. A firma del Consigliere: Bignami

5831 - Interrogazione a risposta scritta circa la nomina e la proroga di figure dirigenziali apicali, anche nuove, da parte della Giunta. A firma del Consigliere: Bignami

5832 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione della palestra sostitutiva sita nel parco pubblico di Via Roma a Galliera (BO) nell'ambito di una iniziativa di carattere politico. A firma del Consigliere: Bignami

 

Risoluzioni

 

5820 - Risoluzione per impegnare la Giunta a considerare la realizzazione dell'autostrada Modena-Lucca. (15 07 14) A firma del Consigliere: Leoni

5825 - Risoluzione per invitare il Governo a valutare la possibilità di interrompere la realizzazione della bretella stradale di Campogalliano (MO), impegnare la Giunta a rappresentare tale indicazione anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, destinando le relative risorse all'ammodernamento ed al potenziamento della rete infrastrutturale modenese. (16 07 14) A firma del Consigliere: Defranceschi

(Comunicazione n. 79 prescritta dall’art. 69 del Regolamento interno - prot. NP.2014.0001150 del 17/07/2014)

 

 

I PRESIDENTI

IL SEGRETARIO

Costi - Mandini

Corradi

 

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