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38.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 29 SETTEMBRE 2015

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è raggiungibile dalla Ricerca oggetti

 

OGGETTO 1329

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le procedure e le problematiche evidenziate da residenti, comitati ed associazioni ambientaliste in merito all'azione del Con.Ami relativamente all'ampliamento del sito di via Pediano della discarica Tre Monti di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BIGNAMI (FI)

GAZZOLO, assessore

BIGNAMI (FI)

 

OGGETTO 1335

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’ampliamento della discarica Tre Monti nei comuni di Imola e di Riolo Terme. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

TARUFFI (SEL)

GAZZOLO, assessore

TARUFFI (SEL)

 

OGGETTO 1336

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la riapertura dell'Aeroporto Ridolfi di Forlì. A firma della Consigliera: Sensoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

SENSOLI (M5S)

DONINI, assessore

SENSOLI (M5S)

 

OGGETTO 1337

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i provvedimenti e le iniziative da porre in essere a favore del territorio piacentino, colpito da eventi atmosferici che hanno causato gravi danni nella notte del 13 settembre 2015. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Bargi, Delmonte, Pompignoli, Rainieri, Pettazzoni, Marchetti Daniele, Liverani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

RANCAN (LN)

GAZZOLO, assessore

RANCAN (LN)

 

OGGETTO 1339

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per prevenire il rischio idraulico ed idrogeologico nelle zone appenniniche, con particolare riferimento agli interventi di somma urgenza previsti e realmente conclusi. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

GAZZOLO, assessore

FOTI (FdI)

 

Ricordo delle vittime dell’alluvione in provincia di Piacenza

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 1321

Delibera: «Convalida della elezione della consigliera Katia Tarasconi, ai sensi dell’art. 17 della legge 17 febbraio 1968, n. 108 “Norme per la elezione dei Consigli regionali delle Regioni a statuto normale”. (Delibera dell’Ufficio di Presidenza in data 23 settembre 2015, n. 75)» (30)

(Approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 1022

Delibera: «Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Nomina del Presidente e dei due vicepresidenti a norma dell’articolo 4 e 21 della L.R. 27 maggio 2015, n. 5.» (31)

(I e II scrutinio - Mancanza del quorum richiesto)

PRESIDENTE (Saliera)

MORI (PD)

FABBRI (LN)

SASSI (M5S)

FOTI (FdI)

CALIANDRO (PD)

FOTI (FdI)

AIMI (FI)

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 1316

Richiesta di indizione di referendum abrogativo ai sensi dell’art. 75 della Costituzione e dell’art. 29 della legge 25 maggio 1970, n. 352, “Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa popolare”, dell’art. 6, comma 17, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dall’art. 35, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, “Misure urgenti per la crescita del Paese”, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134. (Proposta dei consiglieri Gibertoni, Bertani, Piccinini, Sassi, Sensoli)

(Discussione e reiezione)

OGGETTO 1317

Richiesta di indizione di referendum abrogativo ai sensi dell'art. 75 della Costituzione e dell'art. 29 della legge 25 maggio 1970, n. 352, "Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa popolare", degli articoli 38, commi 1, 1-bis e 5, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, "Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive", convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, nonché dell'art. 57, comma 3-bis, del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5, "Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo", convertito con modificazioni dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, e dell'art. 1, comma 8-bis, della legge 23 agosto 2004, n. 239, "Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia", introdotto dal decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, "Misure urgenti per la crescita del Paese", convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 83. (Proposta dei consiglieri Gibertoni, Bertani, Piccinini, Sassi, Sensoli)

(Discussione e reiezione)

OGGETTO 1345

Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere le attività istituzionali per dare esaustiva informazione ai cittadini sul contenuto del quesito referendario in relazione agli oggetti assembleari nn. 1316 e 1317 circa gli idrocarburi liquidi e gassosi. A firma dei Consiglieri: Bertani, Gibertoni, Piccinini, Sassi, Sensoli

(Discussione e reiezione)

OGGETTO 1346

Risoluzione per l’avvio di un percorso di revisione complessiva e condivisa della normativa nazionale in materia di estrazione degli idrocarburi. A firma dei Consiglieri: Bessi, Bagnari, Soncini, Rossi Nadia, Calvano, Caliandro, Molinari, Sabattini, Cardinali, Ravaioli, Zoffoli, Poli, Tarasconi, Rontini, Pruccoli, Iotti, Montalti, Serri, Mori, Zappaterra, Marchetti Francesca

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

BERTANI (M5S)

PICCININI (M5S)

BESSI (PD)

GIBERTONI (M5S)

FABBRI (LN)

FOTI (FdI)

BAGNARI (PD)

TARUFFI (SEL)

ALLEVA (Altra ER)

BERTANI (M5S)

BONACCINI, presidente della Giunta

CALIANDRO (PD)

BERTANI (M5S)

FABBRI (LN)

TARUFFI (SEL)

ALLEVA (Altra ER)

PICCININI (M5S)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

PRUCCOLI (PD)

PRESIDENTE (Saliera)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni per appello nominale oggetto 1022

Votazioni elettroniche oggetti 1345 - 1346 - 1316 - 1317

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 10

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la trentottesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute:

 

antimeridiana dell’8 settembre 2015 (n. 36);

pomeridiana   dell’8 settembre 2015 (n. 37);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Saliera): Ha comunicato di non potere partecipare a questa seduta l'assessore Caselli.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Saliera): Diamo inizio ai nostri lavori con la trattazione delle interrogazioni di attualità a risposta immediata in aula.

 

OGGETTO 1329

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le procedure e le problematiche evidenziate da residenti, comitati ed associazioni ambientaliste in merito all'azione del Con.Ami relativamente all'ampliamento del sito di via Pediano della discarica Tre Monti di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Risponde l'assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Bignami per l’illustrazione dell'interrogazione in oggetto.

Ha sei minuti complessivi a disposizione, consigliere.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

Spero che l'interrogazione sia sufficientemente dettagliata per l'assessore e conseguentemente la do per letta.

In termini esclusivamente sintetici, abbiamo avuto alcune risposte, devo dire molto puntuali e precise, e ringrazio l'assessore Gazzolo per questo, sullo stato della procedura regionale in merito alla discarica Tre Monti; però, abbiamo anche sentito dalle recenti dichiarazioni della società che gestisce la stessa Con.Ami un'accelerazione significativa che stride rispetto alle impostazioni che in campagna elettorale il Presidente Bonaccini aveva dato in ordine alla gestione del sistema rifiuti in Emilia-Romagna.

Da questo punto di estrema sintesi, come ho poc'anzi detto, parte l'interrogazione; ascolto volentieri la risposta dell'assessore Gazzolo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

La parola all'assessore Gazzolo per la risposta. Prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente. Consigliere Bignami, come evidenziato nell’interrogazione stessa, il deposito per la consultazione degli elaborati progettuali relativi all'ampliamento della discarica Tre Monti è avvenuto in data 23 settembre 2015, e fa seguito alla domanda di attivazione della procedura di VIA, di cui al Titolo III della legge 9/99 del 14 agosto 2015. Pertanto, le risposte date alle sue interrogazioni, citate nel testo dell’interrogazione a risposta immediata, in particolare la 47 del 14 gennaio 2015 e la 243 del 26 febbraio 2015, sono assolutamente coerenti con le informazioni richieste in tali date, per cui nessuna contraddizione da parte della Regione, come riportato su alcuni giornali locali.

Come il consigliere sa bene, la Valutazione di Impatto Ambientale è stata avviata solo successivamente e poiché il progetto definitivo riguarda una localizzazione impiantistica che interessa il territorio di due province, la competenza è regionale ai sensi dell'articolo 5, comma 1, della stessa legge regionale 9/99.

All'interno della citata procedura di VIA rientrano le autorizzazioni AIA e quelle previste dalla legge 387/2003, che restano di competenza provinciale e vengono rilasciate d'intesa tra le due province coinvolte.

In relazione alle richiamate problematiche relativa alle falde acquifere, si precisa che l'attuale Piano di monitoraggio e controllo, incluso nella vigente Autorizzazione Integrata Ambientale, a seguito di procedure di VIA del 2010, non prevede un'attività di monitoraggio sulle acque sotterranee in quanto la struttura geologica del sottosuolo interessato dalla discarica non permette la contaminazione diretta delle falde acquifere sottostanti.

Per quanto concerne invece il nuovo progetto di ampliamento, si precisa che tutti i potenziali impatti ambientali saranno verificati nell'ambito della procedura di VIA in corso avviata il 23 settembre, che prevederà le prescrizioni ed un nuovo Piano di monitoraggio e controllo al fine di garantire la verifica e il controllo degli impatti su tutte le matrici ambientali interessate dalla realizzazione dell'intervento e dall'impianto.

Occorre, inoltre, precisare e confermare quanto già comunicato nelle precedenti risposte alle sue interrogazioni, ovvero che: il Piano regionale dei rifiuti adottato dispone, entro il 2020, una significativa riduzione dei conferimenti di rifiuti urbani in discarica, pari al 90 per cento, ed una diminuzione del 60 per cento del numero di discariche presenti sul territorio regionale, cioè dalle attuali dieci alle quattro strategiche previste dal Piano.

Le localizzazione e gli eventuali ampliamenti delle quattro discariche strategiche, individuate dal Piano regionale per la loro localizzazione e dimensione, necessarie per garantire la sicurezza del sistema di smaltimento rifiuti regionale, sono state tutte già previste nell'ambito delle rispettive pianificazioni provinciali.

Si conferma, altresì, che la decisione ultima, relativa alla scelta di Piano, di mantenere la discarica di Imola tra quelle di riferimento a livello regionale, potrà avvenire solo una volta espletate le procedure di VIA in corso ed una volta approvato in via definitiva il Piano stesso da parte dell'Assemblea legislativa.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Bignami per la replica.

Le restano quattro minuti, consigliere.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Intanto ringrazio l'assessore Gazzolo che, con uno sforzo di sintesi determinato dal nostro Regolamento, ha cercato di toccare tutti i punti che erano sottesi al solo quesito che avevo formulato, ma anche in questo caso evidentemente in ossequio al Regolamento, che consente un solo quesito.

Assessore, credo sia molto importante il passaggio in cui lei ha detto che sarà necessario verificare, anche alla luce della pianificazione delle attività procedimentali di controllo che la Regione dovrà mettere in campo, le modalità e soprattutto la sostenibilità territoriale dell'ampliamento della discarica per quel sito e per il contesto antropico che vi ruota attorno.

In questo senso, lancio un quesito, che, però, a mio modo di vedere, forse sarebbe da affrontare in sede tecnica, essendo la Regione soggetto terzo, in una qualche maniera un controller rispetto alle modalità con cui si intende realizzare questo ampliamento, potrebbe essere utile, anche al fine di fugare - io non sono pregiudizialmente contrario alla realizzazione di siti di questo tipo, perché necessariamente l'attività di urbanizzazione e di sfruttamento del nostro territorio deve essere accompagnata da questo tipo di strutture - e disinnescare eventuali dubbi, perplessità e preoccupazioni che, se fondate, evidentemente non consentono di recepire la volontà manifestata da Con.Ami di ampliare la discarica, che la Regione, all'interno del proprio budget, rinvenisse quelle risorse minime - 10 mila euro, 15 mila euro, 5 mila euro - che consentano di condurre degli studi, delle verifiche, degli approfondimenti, delle analisi, che garantiscano la propria terzietà. Parlo di terzietà perché, purtroppo, il gioco - l'assessore lo sa, quindi lo riferisco prevalentemente a me - in base al quale la multiutility che gestisce il sito è partecipata dagli stessi soggetti pubblici, vale a dire i comuni, che l’autorizzano e in quanto tali dovrebbero controllare, rischia di creare un cortocircuito, un conflitto di interessi che solo con un soggetto terzo, vale a dire la Regione, può trovare un disinnesco ed un punto di equilibrio.

Diversamente rischiamo - ed anche questa credo sia una preoccupazione che la politica deve fugare - di consegnare a chi fa allarmismo, ma anche a chi non fa allarmismo ma è semplicemente e legittimamente preoccupato dell'ampliamento della discarica, dei temi di dubbio che non possiamo permetterci di mantenere sul campo, al costo diversamente di affrontare una più ampia discussione politica, che invece credo che con questa piccola azione di equilibrio e di tranquillità possa consentire a tutti di vivere - ovviamente se la discarica nel suo ampliamento consente di essere effettuata - con maggiore serenità la presenza di quel sito in loco.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

 

OGGETTO 1335

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’ampliamento della discarica Tre Monti nei comuni di Imola e di Riolo Terme. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 1335.

Risponde l'assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Taruffi per l'illustrazione dell'interrogazione in oggetto. Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. A volte le coincidenze sono piuttosto beffarde, in questo caso è toccata me. In tal senso, credo che vi sia un problema procedurale, quando ci sono due question time che vertono esattamente sullo stesso oggetto, forse sarà il caso di esaminare anche questo quando procederemo all'analisi del Regolamento.

Rispetto alla interrogazione, che verte esattamente sull’ampliamento della discarica Tre Monti, aggiungo che, fra oggi e domani, discuteremo ed auspicabilmente approveremo la legge sui rifiuti e immagino che entro l'anno, faremo la discussione sul Piano,; due strumenti importanti, due passaggi importanti, con cui andiamo ad affermare principi altrettanto importanti, con l’obiettivo della riduzione della produzione di rifiuti in quanto tali e quindi il contenimento dello smaltimento attraverso discariche, per non parlare di incenerimento.

Pertanto, chiediamo come la VIA che si sta attuando in queste settimane incrocia e si inserisce nel progetto complessivo che, fra oggi e qualche mese, andremo a completare con l'approvazione della legge da un lato e la discussione del Piano dall'altra, Piano che peraltro è già stato adottato dalla Giunta e del quale avremo modo di discutere ampiamente, perché ci sono diverse osservazioni che come gruppo SEL abbiamo presentato. In sintesi la domanda è: come stanno insieme la procedura attuale e gli obiettivi che ci stiamo dando con la legge e con il Piano.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola all'assessore Gazzolo per la risposta. Prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente. Consigliere Taruffi, in aggiunta a quanto ho prima dettagliato, confermo e ribadisco che la discarica rappresenta la forma residuale della gestione dei rifiuti, così come previsto dalla gerarchia di gestione dei rifiuti indicata dall’Unione europea. Coerentemente, infatti, il Piano regionale di gestione dei rifiuti dispone - lo ribadisco perché credo che questo sia un dato già oggi molto significativo - entro il 2020 una significativa riduzione dei conferimenti di rifiuti urbani in discarica pari al 90 per cento ed una diminuzione del 60 per cento del numero di discariche presenti sul territorio regionale.

Lo stesso progetto di legge che lei richiamava, quest'oggi in approvazione, prefigura una nuova visione della gestione dei rifiuti finalizzata alla promozione del riciclaggio e della prevenzione per consegnare alle generazioni future un territorio più pulito, sano e stabile dal punto di vista economico.

La Giunta è impegnata a dare forza al passaggio dal tradizionale modello economico lineare, basato sullo sfruttamento delle risorse naturali, ad una economia circolare, in cui non vi sono prodotti di scarto e le materie vengono costantemente riutilizzate. Il progetto di legge in materia di rifiuti, a tale fine, da un lato premia l'efficienza e dall'altro disincentiva l'uso delle discariche.

Le localizzazioni e gli eventuali ampliamenti delle quattro discariche strategiche individuate dal Piano regionale, per la loro localizzazione e dimensione necessarie per garantire la sicurezza del sistema di smaltimento rifiuti regionale, sono state tutte già previste nell'ambito delle rispettive pianificazioni provinciali.

Da ultimo, però, mi preme precisare nuovamente che l’ultima decisione relativa alla scelta del Piano di mantenere la discarica di Imola tra quelle di riferimento a livello regionale, così come per le altre, è di competenza dell'Assemblea legislativa con l'approvazione finale del Piano, i cui lavori in Aula verranno calendarizzati dopo l'approvazione della legge.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Taruffi per la replica. Consigliere, ha quattro minuti. Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Ringrazio l'assessore Gazzolo per la risposta, nella quale, però, rilevo un aspetto alquanto contraddittorio, nel senso che comunque il Piano regionale, quando sarà approvato definitivamente, supererà le pianificazioni provinciali vigenti, quindi portare avanti le pianificazioni provinciali in attesa del Piano regionale vuol dire, in qualche modo, prefigurare l’impossibilità del Piano stesso di modificare le pianificazioni provinciali, che stanno già andando avanti. Da questo punto di vista, rilevo, quindi, un elemento di preoccupazione. La discussione sul Piano, comunque, ci impegnerà a fondo.

Chiaramente mi auguro che, come dicevo prima, le pianificazioni provinciali non prefigurino uno scenario immodificabile, perché se purtroppo stiamo andando avanti su alcuni aspetti come questo, con il Piano regionale poi non potremo mettere mano a quel che avremo già realizzato in questi mesi.

Ribadiamo, pertanto, la nostra preoccupazione e la nostra perplessità su questo procedimento.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

 

OGGETTO 1336

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la riapertura dell'Aeroporto Ridolfi di Forlì. A firma della Consigliera: Sensoli

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l'oggetto 1336.

Risponde l'assessore Donini.

La parola alla consigliera Sensoli per l'illustrazione dell’interrogazione in oggetto. Prego.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. A nostro avviso, questa interrogazione si rende necessaria a causa del contesto di profonda incertezza in cui versano gli aeroporti della Romagna nell'ultimo periodo, laddove dire periodo è riduttivo visto che sono già due anni che si avvicendano delle situazioni di precarietà.

Per quanto riguarda l'aeroporto di Forlì, dopo la chiusura nel 2013, dopo che nel 2012 SEAF…

 

(brusio in Aula)

 

… dicevo che, dopo la chiusura nel 2013 e due scadenze di bando andate a vuoto, nel 2014 è stato intavolato un piano di salvaguardia occupazionale, finché la società Air Romagna, l'unica peraltro ad essersi presentata al bando, si è aggiudicata la gestione dell'aeroporto.

Sebbene, come sappiamo, recentemente ci siano stati degli incontri con la Giunta regionale e con il Comune di Forlì, ad oggi non siamo a conoscenza né di un piano industriale preciso né delle tutele del personale.

Inoltre, per quanto riguarda il piano industriale, quindi il tipo di attività che si andrà a svolgere all'interno dell'aeroporto, siamo stati messi in allarme dalle voci che indicano la possibilità di trasporto di materiali radioattivi.

Tutto ciò si inserisce in un contesto di precarietà molto forte che riguarda gli aeroporti della Romagna, si veda la recente sentenza del TAR in merito all'aeroporto di Rimini che annulla il bando di affidamento AiRiminum; inoltre, a conferma di tale precarietà di contesto, non siamo ancora in possesso del PRIT, altro documento importante per la programmazione dei trasporti.

Chiediamo, pertanto, quale sia l'ipotesi di ripresa dell'attività dell'aeroporto Ridolfi; quali siano i tempi per l'avvio dell’operatività, che ad oggi sono dati al 31 ottobre, ma ad un mese non abbiamo ancora notizie certe in merito al piano industriale; le condizioni occupazionali; quali siano le eventuali integrazioni dei traffici con il "Fellini". Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Sensoli.

La parola all'assessore Donini per la risposta. Prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio la consigliera Sensoli per il question time, anche se nell'esposizione ha riunito talmente tanti argomenti che, in tre minuti, non avrò certamente la possibilità di evaderli tutti.

Comunque, giustamente nelle premesse dell’interrogazione, lei parla dell’incontro che ha avuto luogo il 18 settembre scorso tra il sottoscritto, il Sindaco di Forlì e l'amministratore unico di Air Romagna, mister Robert Halcombe, nel corso del quale è stato espresso da quest'ultimo, ovviamente sollecitato da tutta la filiera istituzionale, l'impegno ad assolvere gli adempimenti necessari relativi agli aspetti legali, commerciali e di edilizia strutturale, per arrivare all'apertura dello scalo del Ridolfi il prossimo 31 ottobre (parole di Halcombe). Al momento, però, non disponiamo di alcun piano operativo di dettaglio, dal quale potere dedurre l'operatività dello scalo, che lei ha giustamente richiesto, il numero di lavoratori da occupare e le possibili forme di collaborazione e integrazione dei traffici con l'aeroporto di Rimini, tema questo che ritengo fondamentale per le prospettive di sviluppo del sistema aeroportuale regionale, quando - speriamo in tempi brevi - l’aeroporto di Forlì dovesse aprire i battenti.

È per questo motivo, cioè per il fatto che noi non disponiamo di questo piano operativo, che, nella stessa nota citata dalla consigliera, il sindaco Drei ed io non abbiamo nascosto la nostra preoccupazione per il protrarsi degli iter; inoltre, abbiamo ribadito con nettezza l'estrema urgenza e la necessità non solo di rispettare i tempi comunicati per l'assolvimento degli impegni con ENAC e per la effettiva ripartenza dell'aeroporto, ma anche di farsi promotore di un incontro questa volta allargato non solo alle istituzioni ma anche alle parti sociali e sindacati, che da tempo chiedono di conoscere nel dettaglio i piani. Aggiungo che abbiamo chiesto un incontro con ENAC, che dovrebbe avere maggiori dettagli, che avrà luogo il prossimo 15 ottobre.

Infine, per quanto riguarda la programmazione regionale già in una precedente risposta all’interrogazione della stessa consigliera Sensoli, è stato chiarito come la Regione, nel contributo fornito per l'elaborazione del parere della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sul Piano nazionale degli aeroporti, ha ribadito - ed è scritto - la visione espressa nel Piano regionale integrato dei trasporti - mi riferisco al precedente Piano, visto che, come sapete, a novembre daremo inizio al quadro conoscitivo del prossimo PRIT, come ho già detto in commissione -, che indica in modo chiaro la scelta di promuovere un sistema aeroportuale coordinato fra gli scali esistenti, che amplifichi l'offerta e l'opportunità per i territori nel rispetto delle singole autonomie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Donini.

La parola alla consigliera Sensoli per la replica. Prego.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Ringrazio l'assessore per la risposta. Visto che le preoccupazioni in merito alla situazione dei lavoratori e al tipo di operatività all'interno dell'aeroporto sono condivise, sollecito l'assessore ad insistere su quest'argomento perché i tempi sono brevi. È vero che da un lato deve essere sollecitata la riapertura nel rispetto delle scadenze fissate e degli impegni presi, ma è vero anche la nostra preoccupazione è che, in una situazione di fretta, si corra il rischio di creare delle situazioni peggiori o di non vedere il contesto nella situazione migliore. Insomma, invito l'assessore ad affrontare l'argomento in maniera analitica, nonostante i tempi brevi, perché comprenderà che sono a rischio lavoratori e attività non solo di Forlì ma di tutta la Romagna, compreso l'indotto e compresa - lo ribadisco - la situazione ad oggi molto precaria dell'aeroporto di Rimini.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Sensoli.

 

 

OGGETTO 1337

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i provvedimenti e le iniziative da porre in essere a favore del territorio piacentino, colpito da eventi atmosferici che hanno causato gravi danni nella notte del 13 settembre 2015. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Bargi, Delmonte, Pompignoli, Rainieri, Pettazzoni, Marchetti Daniele, Liverani

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l'oggetto 1337.

Risponde l'assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Rancan per l'illustrazione dell'interrogazione in oggetto. Prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente. Abbiamo deciso di presentare quest’interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per cercare di avere un quadro, dopo l'udienza che vi è stata l'altro giorno in commissione e il rapporto che ci è stato fornito da parte dell'assessore Gazzolo.

Considerato, infatti, come peraltro si legge nell’interrogazione, che è competenza della Regione ristabilire la messa in sicurezza del territorio e cercare di agevolare le condizioni economiche e conservare ed ampliare, nonché ricostruire, le attività produttive ed imprenditoriali compromesse dai danni purtroppo causati dall'alluvione verificatasi nella notte tra il 13 e il 14 settembre; prendendo spunto dalla legge 6 agosto 2015, n. 12, comprendente le zone franco-urbane dell’Emilia-Romagna (in questo caso era stata presentata per l'alluvione verificatasi nella provincia di Modena); considerato che questa agevolazione, estesa al territorio piacentino, potrebbe aiutare a ricostruire e quindi ad agevolare i cittadini della provincia colpiti da questa alluvione; chiediamo quali siano i percorsi che, secondo la Giunta, si possono intraprendere, eventualmente pensando a sospensioni di tasse e tributi e alla richiesta di allargamento della zona franca già esistente o di costituzione di una nuova zona franca, perché all'ordine del giorno che è stato presentato dalla Lega in Parlamento è stata data una determinata risposta, rispetto alla quale vorremo conosce l'opinione della Giunta.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rancan.

La parola all'assessore Gazzolo per la risposta. Prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente.

Consigliere Rancan, per quanto riguarda il dettaglio delle attività messe in campo a seguito dell'evento alluvionale, che ha duramente colpito una vasta area del territorio della provincia di Piacenza e parte di quello della provincia di Parma, come lei ha detto, faccio rilevare che nella seduta del 24 settembre della Commissione Territorio, Ambiente e mobilità, ho presentato una dettagliata informativa. Potrà quindi rinvenire tutte le informazioni richieste nel dossier depositato che contiene la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza con allegate la relazione speditiva di evento redatta da ARPA e la relazione preliminare di evento redatta dall'Agenzia regionale di Protezione civile, oltre ad una descrizione delle attività svolte nell’immediatezza dell'evento e dei primi interventi di somma urgenza effettuati. Questo, ovviamente, per i limiti di tempo che mi consente la risposta.

Com'è noto, il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale nella seduta dello scorso 25 settembre, mettendo a disposizione 10 milioni di euro per interventi urgenti, a cui si aggiungono 5 milioni di risorse regionali immediatamente stanziati dalla Giunta per fronteggiare le prime emergenza. Per concordare rapidamente la programmazione di queste risorse, è stato convocato, l’1 ottobre a Farini, il Comitato istituzionale, con la presenza dei sindaci dei comuni alluvionati, del Prefetto e delle Province, in modo da pervenire in tempi strettissimi alla redazione dei piani degli interventi urgenti.

Mi preme sottolineare in questa sede che, in attesa della pubblicazione della dichiarazione dello stato di emergenza, nella giornata odierna, il Dipartimento di Protezione civile anticiperà il testo dell'ordinanza collegata alla dichiarazione dello stato di emergenza all'Agenzia regionale di Protezione civile, consentendo in questo modo un ulteriore accorciamento dei tempi, così com'è stato per la dichiarazione dello stato di emergenza, che è stata ottenuta in undici giorni, che è oggettivamente un tempo record.

L'ordinanza permetterà, infatti, come previsto dal nuovo articolo 5 della legge 225/92, di avviare, in merito ai privati, la ricognizione analitica dei danni, attraverso la raccolta di autocertificazioni da parte dei privati e delle attività produttive, con una procedura standardizzata a livello nazionale. La ricognizione consentirà di proseguire il confronto con il Governo per i successivi provvedimenti. Stiamo, infatti, lavorando con le strutture centrali affinché le norme per la ricostruzione siano inserite nella legge di stabilità, come peraltro dichiarato dal sottosegretario all’economia Paola De Micheli.

L'obiettivo è ottenere lo sblocco del Patto di Stabilità per i comuni colpiti, la sospensione dei tributi fiscali che potrà riguardare i comuni o le frazioni direttamente danneggiate e gli indennizzi per i danni arrecati ad abitazioni ed imprese, nonché ai beni pubblici.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Rancan per la replica. Prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente. Ringrazio l'assessore Gazzolo per la risposta che ha toccato tutti i punti dell’interrogazione.

Ieri i giornali hanno pubblicato la notizia secondo la quale il sottosegretario De Micheli ha dichiarato che entro giugno si vedranno i primi rimborsi, parlando anche dei quarantaquattro stati di emergenza aperti. Si spera che il Governo sia abbastanza rapido su Piacenza, come annunciato.

Mi fa piacere che si parli di sblocco del Patto di Stabilità e di sospensione dei tributi. Ricordiamo, però, che il Governo non è della stessa opinione. Speriamo, quindi, che la Regione riesca ad incidere sul Governo, perché ad oggi il Governo non vuole sospendere i tributi, come non vuole uno sblocco del Patto di Stabilità, come non vuole sgravi fiscali e burocratici, perché così ci è stato è stato risposto ad un ordine del giorno presentato in Parlamento (parlo di Governo centrale).

Spero, pertanto, che la Regione Emilia-Romagna, tramite l'assessore Gazzolo, possa incidere a livello statale, per consentire una progressione della questione, perché credo sia molto importante. Infatti, dobbiamo tenere presente che molti esercizi commerciali della zona sono stati danneggiati. Ora, posto che in varie zone di montagna è già difficile anche solo tenere aperta un’attività commerciale o produttiva, speriamo che queste persone possano essere aiutate dal punto di vista fiscale, per far sì che possano continuare o addirittura ampliare le loro attività.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rancan.

 

OGGETTO 1339

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per prevenire il rischio idraulico ed idrogeologico nelle zone appenniniche, con particolare riferimento agli interventi di somma urgenza previsti e realmente conclusi. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l'oggetto 1339.

Risponde l'assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Foti per l'illustrazione dell’interrogazione in oggetto. Prego.

 

FOTI: Grazie, presidente. Come ho già avuto occasione di dire nel corso del dibattito che si è sviluppato in commissione giovedì scorso, il tema della somma urgenza e degli interventi di somma urgenza non può essere ritenuto risolutorio di qualsiasi situazione.

Nella interrogazione - che ovviamente è nota all'assessore e che per brevità riassumo - sono citati alcuni passaggi del Piano provinciale di Protezione civile della provincia di Piacenza, che già indicano con chiarezza quali siano le zone sensibili di quel territorio. Quel territorio, il 13 e 14 ottobre 2014 e il 4 e il 7 febbraio 2015, è stato investito due eventi che hanno portato, se i conti che ho fatto non sono errati, oltre 5 milioni di lavori di somma urgenza, per circa ottanta interventi. Ho ricavato questi dati dal sito della Protezione civile che, in nome della legge sulla trasparenza, è tenuta a pubblicarli.  Ora, con gli eventi del 13 e 14 settembre di quest'anno, si aggiungono, se non ho capito male, altri 5 milioni da parte della Regione per interventi di somma urgenza.

Ebbene, interrogo la Giunta per sapere se nel frattempo i primi 5 milioni già stanziati per somma urgenza per interventi che, secondo le ordinanze, avrebbero dovuto essere ultimati entro otto mesi, siano stati o meno ultimati, quali sia lo stato degli stessi, quali siano le liquidazioni effettuate.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola all'assessore Gazzolo per la risposta. Prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente. Consigliere Foti, prima di entrare nel merito delle sue richieste, rapidissimamente mi preme informare e sottolineare, come poc’anzi richiamato, che in tempi rapidissimi, a soli undici giorni dall'evento eccezionale che ha colpito le province di Piacenza e Parma la notte tra il 13 e il 14 settembre, il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale, accogliendo la richiesta avanzata dal Presidente Bonaccini d'intesa con gli enti locali.

Il Governo ha anche stanziato 10 milioni di euro, che si aggiungono ai 5 milioni messi immediatamente a disposizione dalla Giunta regionale per fronteggiare la prima emergenza. Un risultato raggiunto grazie all'impegno di tutte le istituzioni coinvolte, a partire dallo stesso Dipartimento nazionale di Protezione civile.

Sottolineo che si proseguirà con la stessa celerità; infatti, il 1° ottobre a Farini, incontreremo i sindaci dei comuni alluvionati, il Prefetto e le Province, e sarà insediato il Comitato istituzionale per concordare la programmazione di queste risorse.

Inoltre, come ha già annunciato il Presidente, con il bilancio 2016, la Giunta lavorerà per destinare ingenti risorse alla Val Nure e alla Val Trebbia, per affiancare agli interventi urgenti per la sicurezza dei cittadini interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico, che è una priorità del nostro mandato.

Entrando nel merito delle richieste del consigliere Foti, gli interventi di somma urgenza effettuati a seguito degli eventi citati - 13 e 14 ottobre 2014 e nel periodo tra il 4 e il 7 febbraio 2015 - per il territorio di Piacenza sono 91, per complessivi 4.968.777,44 euro, finanziati dalle ordinanze 202/2014 e 232/2015 e con fondi regionali derivanti dall'articolo 10 della legge regionale 1/2005.

Per quanto riguarda la fase di attuazione di questi interventi, le informazioni sono fornite dai soggetti attuatori con cadenza trimestrale, come previsto nei relativi piani, mediante un applicativo automatico, chiamato "Tempo Reale", gestito dall'Agenzia regionale di Protezione civile per monitorare e gestire con procedure semplificate le liquidazioni.

Come concordato nella seduta della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità dello scorso 24 settembre, il dettaglio degli interventi di somma urgenza, con relativo stato di attuazione, sarà fornito nelle prossime due settimane.

In aggiunta, con ulteriori fondi regionali, sono stati finanziati i seguenti interventi: due interventi con soggetto attuatore il Consorzio di bonifica di Piacenza per complessivi 50 mila euro, con fondi regionali, ex legge regionale 42/84 (comuni interessati: Bettola e Farini), interventi conclusi; dieci interventi, con soggetto attuatore Servizio tecnico di bacino affluenti Po, per complessivi 715 mila euro, con fondi regionali specificamente destinati ad interventi urgenti e di somma urgenza sulla rete idrografica in gestione alla Regione (comuni interessati: Bettola, Bobbio, Coli, Nibbiano, Ottone, Pecorara, Pianello Val Tidone e Travo), interventi conclusi ad eccezione di due attualmente in corso.

Rispetto al tema della prevenzione, è ferma convinzione della Regione che la messa in sicurezza dai rischi idrogeologici sia la base della crescita del nostro territorio. La strategia di azione su cui stiamo lavorando punta, pertanto, su investimenti certi che ci permettano di realizzare gli interventi necessari per passare dall'emergenza ad un piano strutturato di prevenzione che copra un orizzonte pluriennale.

Stiamo lavorando in stretto contatto con il Governo; a febbraio, infatti, abbiamo segnalato gli interventi da inserire nel Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico 2014-2020, che stiamo definendo con la struttura di missione "Italia Sicura", istituita per accelerare gli interventi necessari ed urgenti a prevenire e contrastare i fenomeni di dissesto. Il Piano costituirà il presupposto per la programmazione e il finanziamento degli interventi strategici per la mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico nel Paese, e prevede per l'intero territorio nazionale, nel periodo 2014-2020, un investimento di 7 miliardi (3,5 miliardi dal fondo FSC, 2 miliardi dal bilancio statale, 1,5 miliardi di cofinanziamento regionale). A queste risorse aggiungeremo le economie realizzate con interventi ricadenti nel precedente accordo del 2010, che ci permetteranno di cantierare a breve nuovi interventi prevalentemente per le aree appenniniche.

La proposta di Piano della Regione si compone di 324 interventi relativi alle criticità più rilevanti del nostro territorio per complessivi 959 milioni di euro, di cui 770 milioni di euro per interventi sul reticolo idrografico naturale e di bonifica, 140 milioni per interventi su versanti in dissesto e 40 milioni per interventi di protezione della costa.

Per il 2015, il Governo ha disposto una prima tranche di 600 milioni di euro derivanti da risorse dei fondi di coesione per la difesa idraulica delle aree metropolitane e delle aree urbane a rischio. Verrà, quindi, siglato a breve un nuovo accordo di programma per il quale la Regione ha proposto interventi per un ammontare di circa 104 milioni di euro, relativi alla messa in sicurezza della Pianura bolognese, alla realizzazione di casse di espansione sul fiume Senio e sul torrente Baganza e al "Progettone 3" (così è definito) di ripascimento costiero.

Concordo assolutamente sulla necessità di agire urgentemente per la prevenzione dei dissesti in Appennino, esigenza da me più volte sottolineata ed evidentemente avvertita anche dal Governo, dato che lo stesso Ministro Galletti ha annunciato che il prossimo step di attuazione del Piano nazionale riguarderà proprio le frane.

La Regione, inoltre, punta moltissimo sull’integrazione delle risorse disponibili, con l'obiettivo di massimizzare la risposta alle criticità segnalate dal territorio, con il quale opera costantemente in stretto raccordo. In tale ottica, nel bilancio 2015, sono stati stanziati oltre 22 milioni di euro solo ed esclusivamente per la prevenzione del rischio idrogeologico, 10 milioni per la manutenzione dei fiumi e dei versanti della costa, 7 milioni per interventi sulla rete idrografica, 1,5 milioni per una prima tranche di interventi del cosiddetto "Progettone 3" per il ripascimento della costa, 1,3 milioni per la rete di bonifica, 2,4 milioni per il servizio di piena, indagini, sviluppo e manutenzione della strumentazione e monitoraggio di misura di pioggia e livelli idrometrici, strumento di rilevante importanza per la gestione degli eventi di piena.

Nella strategia regionale rientrano a pieno titolo i piani di gestione del rischio alluvione, che saranno approvati nel dicembre 2015, che si basano sulla mappatura della pericolosità e del rischio della Regione, effettuate in maniera omogenea su tutto il territorio e che contengono una serie di azioni virtuose per una corretta gestione del rischio, sia in tempo di pace che in fase di emergenza.

In questo contesto, non bisogna infine dimenticare il ruolo giocato dalla presenza capillare sul campo garantita dalle strutture tecniche (Servizi tecnici di bacino, Agenzia interregionale per il fiume Po, Consorzi di bonifica) che costituiscono, in primo luogo, le nostre sentinelle, ma anche un supporto irrinunciabile per i comuni e il territorio.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Foti per la replica. Prego.

 

FOTI: Grazie, presidente. Ringrazio l'assessore per l’effluvio di dati che mi ha fornito, ma devo dire che un dato è oggettivo ed inequivocabile: lo stato di emergenza nazionale non è stata pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale; non è stata ancora minimamente stanziata ufficialmente alcuna somma, tanto è vero che l'unico oggettivo dato rinvenibile in materia è il comunicato del Consiglio dei Ministri del 25 settembre, che, come tale, è comunicato, che dice che lo stato di emergenza è stato approvato dal Consiglio dei Ministri.

Già in altra sede ho fatto rilevare che è indispensabile la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, per il semplice motivo che senza questo passaggio non può essere nominato il responsabile delegato degli interventi di Protezione civile, che in genere è il responsabile della Protezione civile regionale.

Detto questo, rimane il fatto che la mia interrogazione verteva su altra materia prevalentemente, quella della prevenzione. Ora, ringrazio l'assessore per tutti i dati che ha fornito, ma al riguardo faccio presente che stiamo parlando di prevenzione in una Regione che, dal 1970, ha lo stesso colore politico, quindi, sotto il profilo della prevenzione, esistevano almeno 45 anni nel corso dei quali ci si poteva porre il problema di che cos'è il nostro Appennino.

Per quanto riguarda la somma urgenza, assessore Gazzolo, io ritengo - gliel'ho già detto - che il fatto che oggi non siano ancora conclusioni interventi che mediamente, perché io ero stato generoso nel calcolarne 80 anche perché qualcuno si sovrappone nelle ordinanze, lei ne ha citato due, ma c’è anche la n. 225 del capo della Protezione civile che ne comprende alcune di prima e ne anticipa alcune successive, perché, sa, quando si consultano i siti, non avendo le persone davanti, al massimo si possono vedere gli oggetti, se sono identici, ma a prescindere, che siano 93 è ancora più giovevole, perché stiamo parlando mediamente di interventi da 50 mila euro l'uno. Se in otto mesi non vengono conclusi interventi che nella media sono da 50 mila euro l'uno, ci rendiamo conto che la somma urgenza è una declaratoria e null'altro che questo?

Ad ogni buon conto, penso di essere in buona e felice compagnia, assessore Gazzolo. Infatti, essendo notoriamente, come ho già detto, un giapponese, ho deciso di non voler più parlare con le mie parole, ma di copiare gli altri. Sono, dunque, in compagnia - non so se sia stato o meno un suo elettore, ma è sicuramente persona dabbene del suo partito - di chi ha scritto su Libertà il 24 settembre 2015, ossia dell'ex vicepresidente della Provincia, ex assessore comunale e presidente del Consiglio comunale di Piacenza, il compagno Ernesto Carini - capogruppo del Pci del 1980 -, persona seria, era in Consiglio comunale con me e posso dire che è sempre stata una persona che non ha mai mollato di una virgola, il quale ha fatto un breve articolo che si conclude così: "Tuttavia, quando le costruzioni esistono e la gente vi abita dentro o passa sulla strada, ci sono solo due possibilità: o abbattere o proteggere. Ma la Regione, perché questa è la dimensione su cui ci si deve muovere, invia spiccioli dopo per riparare e ricucire in attesa che il territorio si laceri di nuovo. È questo il suo compito? La "somma urgenza" si è ormai spostata sulla prevenzione, che non va "detta" ma praticata".

Ebbene, dato che la fonte è autorevole, politicamente ineccepibile e a livello di competenze altrettanto ineccepibile, devo dire che, ancora una volta, sono d'accordo con Tino Carini - noi lo chiamiamo così -, che forse anziché annunciare molto spesso interventi di somma urgenza, sarebbe il caso di porsi il problema che la vera somma urgenza oggi è la prevenzione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

 

Ricordo delle vittime dell’alluvione in provincia di Piacenza

 

PRESIDENTE (Saliera): Invito l'Assemblea, prima di procedere con l'ordine del giorno, ad osservare un minuto di silenzio per i nostri concittadini morti durante gli eventi meteorologici che, nella notte tra il 13 e il 14 settembre scorso, hanno colpito parte dell'Emilia orientale ed in particolare la provincia di Piacenza.

Ricordiamo Luigi Albertelli, 56 anni, Luigi Agnelli, 43 anni, e Filippo Agnelli, 67 anni, ancora ufficialmente disperso.

 

(L’Assemblea, in piedi, osserva un minuto di silenzio)

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie.

Domani, in apertura di seduta, ricorderemo il cooperante Cesare Tavella, romagnolo, ucciso ieri in Bangladesh.

 

OGGETTO 1321

Delibera: «Convalida della elezione della consigliera Katia Tarasconi, ai sensi dell’art. 17 della legge 17 febbraio 1968, n. 108 “Norme per la elezione dei Consigli regionali delle Regioni a statuto normale”. (Delibera dell’Ufficio di Presidenza in data 23 settembre 2015, n. 75)» (30)

(Approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Passiamo, quindi, all’oggetto 1321: Convalida dell’elezione della consigliera Katia Tarasconi, ai sensi dell’articolo 17 della legge 17 febbraio 1968, n. 108, e successive modifiche o integrazioni. (Delibera dell’Ufficio di Presidenza n. 75 del 23 settembre 2015).

Si apre il dibattito generale, nel corso del quale ogni consigliere può intervenire per dieci minuti; si procederà poi alla dichiarazione di voto (cinque minuti per gruppo), quindi alla votazione, che verrà espressa per alzata di mano.

È aperto il dibattito generale.

Ci sono iscritti a parlare in sede di dibattito generale? Nessuno.

Passiamo alle dichiarazioni di voto. Ci sono dichiarazioni di voto? Nessuna.

Prima di procedere alla votazione, nomino scrutatori i consiglieri Bertani, Ravaioli e Prodi.

Se dunque nessun consigliere chiede di parlare, si proceda alla votazione, per alzata di mano, della convalida dell’elezione della consigliera Katia Tarasconi, di cui all'oggetto 1321.

 

(L'Assemblea, all'unanimità dei presenti, approva)

 

PRESIDENTE (Saliera): La convalida dell'elezione della consigliera Katia Tarasconi è dunque approvata.

 

OGGETTO 1022

Delibera: «Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Nomina del Presidente e dei due vicepresidenti a norma dell’articolo 4 e 21 della L.R. 27 maggio 2015, n. 5.» (31)

(I e II scrutinio - Mancanza del quorum richiesto)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l'oggetto 1022: Elezione del Presidente e dei due Vicepresidenti della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, ai sensi dell'art. 4 della L.R. 5/2015.

Il Presidente è nominato dall'Assemblea legislativa e scelto tra i componenti della stessa; viene eletto con le modalità e procedure fissate per l'elezione dei presidenti delle commissioni assembleari, ai sensi dell'articolo 38, comma 10, dello Statuto regionale.

Alla nomina del Presidente si procede con elezione a voto palese, per appello nominale, salvo che non venga richiesto il voto segreto da almeno un quinto dei Consiglieri assegnati alla Regione.

Il Presidente è eletto a maggioranza dei quattro quinti dell’Assemblea. Sono pertanto necessari 40 voti a favore di una candidatura proposta. Se dopo due scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nella terza votazione, da tenersi di diritto il giorno successivo, è sufficiente la maggioranza dei voti dei componenti l’Assemblea (ovvero 26 voti a favore). Se ancora non si dovesse raggiungere tale quorum, si procede con la necessaria presenza della maggioranza dei Consiglieri in carica ed è eletto chi ha ottenuto il maggior numero di voti o, in caso di parità, il più anziano d’età.

I due vicepresidenti sono nominati dall'Assemblea legislativa, di cui uno scelto tra i componenti della stessa e l'altro scelto tra i Consultori residenti stabilmente all'estero, di cui alla lettera e) dell’articolo 4 della L.R. 5/2015. I due vicepresidenti sono eletti con voto segreto, limitato ad uno, a mezzo schede.

Apriamo il dibattito generale (dieci minuti per ogni intervento), quindi procederemo alle dichiarazioni di voto (cinque minuti per gruppo).

Ai fini della votazione per appello nominale, chiamo al tavolo della Presidenza il segretario Yuri Torri.

È aperto il dibattito generale.

Ha chiesto di intervenire la presidente della commissione competente, la consigliera Mori. Ne ha facoltà.

 

MORI: Grazie, presidente. Intervengo solo per comunicare all'Assemblea che, in data 23 settembre, si è convocata la Commissione Parità e Diritti delle Persone, divenuta commissione competente per la Consulta, ai sensi dell'articolo 40 della legge regionale 9/2015, ed in quella sede abbiamo reso un'informazione puntuale degli adempimenti, ai sensi della legge regionale 5/2015 (Diritti di cittadinanza e politiche di coesione globale tramite la valorizzazione delle relazioni tra gli emiliano-romagnoli nel mondo), dando conto dell'attività amministrativa svolta dagli uffici e condividendo modalità e tempistiche delle rimanenti tappe del percorso che porterà all'insediamento vero e proprio della nuova Consulta, che la legge di riforma ha posto in capo all'Assemblea legislativa.

Non posso, quindi, che ringraziare la presidente Silvia Bartolini che ha retto la dirigenza e l'amministrazione della Consulta fino ad ora, gli uffici amministrativi della Consulta, gli uffici amministrativi dell'Assemblea che, nel corso dei mesi di luglio ed agosto, hanno espletato le funzioni per potere arrivare ad oggi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Mori.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Molto brevemente, coerentemente con quanto annunciato in occasione della votazione di qualche mese fa, in merito al cambiamento del funzionamento della Consulta, comunico che il gruppo consiliare della Lega Nord non parteciperà alla votazione, ritenendo questa Consulta un ente inutile, un ente che ha speso molte risorse di questa Regione nelle precedenti legislature, un ente che oggi consideriamo più che qualcosa di funzionale un qualcosa per mettere a posto gli equilibri interni del Partito Democratico.

Per queste motivazioni e per quello che è stato un argomento politico della campagna elettorale, usciamo dall'Aula e vi lasciamo votare in tutta tranquillità da soli.

 

(I consiglieri del gruppo LN abbandonano l’Aula)

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Fabbri.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Sassi. Ne ha facoltà.

 

SASSI: Grazie, presidente. Sulla questione della Consulta, credo di essere intervenuto compiutamente già nel corso di altre sedute dell’Assemblea, dunque sapete esattamente come la pensiamo. Anche noi riteniamo che quest'organo sia inutile, tanto più che ora gli sono state decurtate le risorse, quelle che in passato sono state spese profusamente. Noi non intendiamo partecipare alla nomina dei membri di questa Consulta, quindi anche noi non prenderemo parte alla votazione ed usciremo dall'Aula. Grazie.

 

(I consiglieri del gruppo M5S abbandonano l’Aula)

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Sassi.

Ha chiesto di intervenire il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Ovviamente ci sono delle ragioni di merito e di metodo. La posizione politica sulla Consulta è del tutto irrilevante rispetto alla procedura che è stata seguita e a mio avviso la procedura fa parte di un aspetto non trascurabile dei compiti di questa Assemblea, perché se è un'Assemblea legislativa e non una bocciofila, la differenza dovrebbe quantomeno emergere.

Quando è stata fatta la legge probabilmente sono stati usati termini non molto chiari, perché si parla di "costituita", vi sono le segnalazioni delle associazioni in un certo numero, ma se arrivano in numero superiore non si sa che cosa succede, chi sceglie, chi non sceglie. Noi sappiamo che oggi eleggiamo solo il presidente e i due vicepresidenti, ma la Consulta è altro, è un insieme molto più numeroso di persone. Questo di per sé già dovrebbe dire alcune cose.

Il fatto che venga costituita presuppone che vi sia un atto con cui si costituisce la Consulta. È della Giunta? È della Presidenza? È dell'Ufficio di Presidenza? Non è dato di sapere. Chi sceglie le persone da mettere in Consulta che non siano i consiglieri che vengono oggi eletti? Anche questo è un "mistero buffo" e non è neppure un'opera di Dario Fo.

In più c'è la cosa strana del "sentito il parere della Commissione". "Sentito il parere della Commissione" vuol dire che la Commissione esprime un parere, se l'italiano ha un senso e le parole hanno un senso, perché sennò sarebbe informata la Commissione. Ma la Commissione su che cosa si doveva esprimere se non c'è nulla agli atti della Commissione su cui esprimersi? Mi spiego: mentre i vertici, il presidente e i due vicepresidenti, non possono essere oggetto di valutazione da parte della Commissione (mi pare in re ipsa, li elegge l'Assemblea, mica uno può anticipare quale sarà il voto dell'Assemblea), diversa è la situazione degli altri membri che pure potevano essere o meno comunicati o si poteva sapere se da parte delle associazioni erano derivate le designazioni. Anche perché anche in questo caso io non penso che la Consulta sia un organo perfetto, ma se fosse inteso come organo perfetto, se manca anche una sola designazione non si può procedere alla costituzione della Consulta medesima.

In più i vicepresidenti vengono nominati in seno, ma se vengono nominati in seno dovrebbe essere già costituita la Consulta.

Io penso che manchino dei passaggi su questa materia. Non lo dico per chiedere un rinvio dell'elezione perché sarebbe molto più semplice uscire dall'Aula ed è chiuso il discorso. Però mentre sotto il profilo politico è legittimo o meno contestare la Commissione, la Consulta, come è stata fatta la legge e come non è stata fatta, sotto il profilo della procedura mancano dei passaggi. Io non ho partecipato alla Commissione presieduta dalla consigliera Mori, ma se avessi partecipato avrei chiesto quali erano i passaggi. Io ho guardato il verbale e il verbale non dice assolutamente che è stato espresso alcun parere. Non voglio entrare in un discorso che non mi ha visto purtroppo, perché ero non rintracciabile, impegnato in un colloquio per interposta persona con la presidente Mori, ma mi pare che la stessa presidente Mori abbia detto: farò una comunicazione all'Assemblea per dire cosa è avvenuto in Commissione, perché dal verbale in Commissione non risulta l'espressione di alcun parere.

Vi dico sinceramente, poi voi precedete, nessuno impugnerà al TAR, vi dico soltanto che quando un organo nasce zoppo, tutti gli atti di quell'organo possono rimanere zoppi. Ma è possibile che si vada in Assemblea senza che nessuno abbia fatto una verifica a livello procedurale? Ovviamente l'Ufficio di Presidenza, quando ha iscritto all'ordine del giorno questo punto, l'ha fatto anche in relazione ad una previsione legislativa. Noi abbiamo riunito l'Ufficio di Presidenza, se non erro, che era in corso o meno la Commissione in questione e quindi sulla base di un atto meramente fiduciario si pensava che tutte le procedure, visto che stiamo parlando di procedure e non di politica, fossero state seguite.

Io, francamente, vedendo oggi come siamo, ritengo opportuno comunque che, al di là che si proceda o meno alle votazioni, che è un problema della maggioranza, ci si interroghi un attimo se la terminologia che è stata utilizzata nella legge già di per sé assolva e chiarisca tutto, compreso il fatto che, se non ho capito male, almeno gli aspetti amministrativi vengono trasferiti da un organo all'altro, perché, se non ho capito male, vi è un organo che si spoglia di questi compiti e un organo che li assume, perché si dice (se non sbaglio, è il comma 3 dell'articolo 4, a proposito della costituzione) che "la Giunta provvede, previa intesa con l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea legislativa, dopo la nomina del nuovo presidente della Consulta, a trasferire in capo all'Assemblea legislativa tutte le risorse umane e quant'altro".

Presidente, io penso che un po' di caos ci sia. Mi spiace non averlo potuto far rilevare prima, ma debbo dire con estrema onestà che ero straconvinto che almeno su questo non si dovesse andare a rileggere ciò che avevamo scritto. Non mi trovo nella procedura che sta per essere seguita. Auguro le migliori fortune al presidente e ai due vicepresidenti che verranno nominati, però debbo dire che forse un organo di questo tipo, che avete voluto necessariamente mantenere, poteva essere disciplinato con più attenzione sotto un certo profilo, ma soprattutto oggi poteva essere seguito l'iter con un po' più di attenzione perché mi pare che qualche buco procedurale ci sia e sia evidente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Caliandro. Ne ha facoltà.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Intervengo solo per segnalare due passaggi politici con i quali il nostro gruppo vuole affiancarsi a questo dibattito.

Innanzitutto mi preme sottolineare un sentito ringraziamento nei confronti della presidente Bartolini che ha seguito fin dalla sua costituzione la Consulta degli emiliano-romagnoli, che, appunto, non si costituisce oggi, ma cambia nelle sue modalità politico-amministrative la sua forma, la sua modalità di azione.

Poi vorrei significare che nella giornata di oggi, al fine di trovare il massimo della disponibilità possibile ed interagire con le minoranze nella creazione di una proposta politica di maggioranza e minoranza, il gruppo del Partito Democratico non esprimerà nessun candidato alla presidenza per le prime due votazioni; ci riserviamo invece domani di presentare una proposta e cercare di inseguire, così come siamo abituati, la possibilità di trovare insieme anche alle minoranze una gestione istituzionale che rappresenti tutti in questa discussione.

Per questo motivo credo che abbiamo il dovere di andare, come diceva prima Foti, un po' oltre i nostri steccati pensando al fatto che le istituzioni possono servire anche agli altri e non soltanto a fare dei capannelli simbolici fuori dalle aule di questa Assemblea. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Caliandro.

In dibattito generale non ho più iscritti.

Procedo formalmente sul punto come previsto dallo Statuto e dal Regolamento.

Apro le dichiarazioni di voto. Ricordo che ogni gruppo ha a disposizione cinque minuti e poi si procede con l'appello nominale e il voto.

Ha chiesto di parlare, per dichiarazione di voto, il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Non parteciperò alla votazione, oltre che per il merito, per il metodo. Mi dispiace che nessuno abbia voluto fornire una risposta, ma come sempre ci sarà una puntata successiva.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare, per dichiarazione di voto, il consigliere Aimi. Ne ha facoltà.

 

AIMI: Grazie, presidente. Per le stesse ragioni evidenziate dal consigliere Foti anche noi non parteciperemo al voto. Aggiungo che non abbiamo allo stato nemmeno i nominativi per eleggere il presidente e i vicepresidenti, quindi anche questa è una situazione, al di là di ogni considerazione, di imbarazzo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Aimi.

Non ho più iscritti.

Prima di procedere alla chiama devo sostituire il consigliere scrutatore Bertani, perché non presente in aula, con il consigliere Mumolo.

Invito ora l’Assemblea a procedere all'elezione del Presidente e dei due Vicepresidenti della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo.

Prego il consigliere segretario Torri di procedere all'appello nominale dei signori consiglieri.

Il consigliere segretario Torri procede all'appello nominale dei signori consiglieri che così si esprimono:

 

AIMI Enrico

Non partecipa al voto

ALLEVA Piergiovanni

(assente)

BAGNARI Mirco

astenuto

BARGI Stefano

(assente)

BERTANI Andrea

(assente)

BESSI Gianni

astenuto

BIGNAMI Galeazzo

(assente)

BONACCINI Stefano

astenuto

BOSCHINI Giuseppe

astenuto

CALIANDRO Stefano

astenuto

CALVANO Paolo

astenuto

CARDINALI Alessandro

astenuto

COSTI Palma

(assente)

DELMONTE Gabriele

(assente)

FABBRI Alan

(assente)

FOTI Tommaso

Non partecipa al voto

GIBERTONI Giulia

(assente)

IOTTI Massimo

astenuto

LIVERANI Andrea

(assente)

LORI Barbara

(assente)

MARCHETTI Daniele

(assente)

MARCHETTI Francesca

astenuta

MOLINARI Gian Luigi

astenuto

MONTALTI Lia

astenuta

MORI Roberta

astenuta

MUMOLO Antonio

astenuto

PARUOLO Giuseppe

astenuto

PETTAZZONI Marco

(assente)

PICCININI Silvia

(assente)

POLI Roberto

astenuto

POMPIGNOLI Massimiliano

(assente)

PRODI Silvia

astenuta

PRUCCOLI Giorgio

astenuto

RAINIERI Fabio

(assente)

RANCAN Matteo

(assente)

RAVAIOLI Valentina

astenuta

RONTINI Manuela

astenuta

ROSSI Andrea

astenuto

ROSSI Nadia

astenuta

SABATTINI Luca

astenuto

SALIERA Simonetta

astenuta

SASSI Gian Luca

(assente)

SENSOLI Raffaella

(assente)

SERRI Luciana

astenuta

SONCINI Ottavia

astenuta

TARASCONI Katia

astenuta

TARUFFI Igor

astenuto

TORRI Yuri

astenuto

ZAPPATERRA Marcella

astenuta

ZOFFOLI Paolo

astenuto

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

32

Assenti

18

Votanti

30

Astenuti

30

Non partecipanti al voto

2

 

PRESIDENTE (Saliera): Non si è raggiunto il quorum. Si procede alla seconda votazione.

Prego il consigliere segretario Torri di procedere all’appello nominale dei signori consiglieri.

Il consigliere segretario Torri procede all'appello nominale dei signori consiglieri che così si esprimono:

 

AIMI Enrico

Non partecipa al voto

ALLEVA Piergiovanni

astenuto

BAGNARI Mirco

astenuto

BARGI Stefano

(assente)

BERTANI Andrea

(assente)

BESSI Gianni

astenuto

BIGNAMI Galeazzo

(assente)

BONACCINI Stefano

astenuto

BOSCHINI Giuseppe

astenuto

CALIANDRO Stefano

astenuto

CALVANO Paolo

astenuto

CARDINALI Alessandro

astenuto

COSTI Palma

(assente)

DELMONTE Gabriele

(assente)

FABBRI Alan

(assente)

FOTI Tommaso

Non partecipa al voto

GIBERTONI Giulia

(assente)

IOTTI Massimo

astenuto

LIVERANI Andrea

(assente)

LORI Barbara

astenuta

MARCHETTI Daniele

(assente)

MARCHETTI Francesca

astenuta

MOLINARI Gian Luigi

astenuto

MONTALTI Lia

astenuta

MORI Roberta

astenuta

MUMOLO Antonio

astenuto

PARUOLO Giuseppe

astenuto

PETTAZZONI Marco

(assente)

PICCININI Silvia

(assente)

POLI Roberto

astenuto

POMPIGNOLI Massimiliano

(assente)

PRODI Silvia

astenuta

PRUCCOLI Giorgio

astenuto

RAINIERI Fabio

(assente)

RANCAN Matteo

(assente)

RAVAIOLI Valentina

astenuta

RONTINI Manuela

astenuta

ROSSI Andrea

(assente)

ROSSI Nadia

astenuta

SABATTINI Luca

astenuto

SALIERA Simonetta

astenuta

SASSI Gian Luca

(assente)

SENSOLI Raffaella

(assente)

SERRI Luciana

astenuta

SONCINI Ottavia

astenuta

TARASCONI Katia

astenuta

TARUFFI Igor

astenuto

TORRI Yuri

astenuto

ZAPPATERRA Marcella

astenuta

ZOFFOLI Paolo

astenuto

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

33

Assenti

17

Votanti

31

Astenuti

31

Non partecipanti al voto

2

 

PRESIDENTE (Saliera): Non si è raggiunto il quorum, quindi si procederà nella seduta di domani alla terza votazione, dopo la trattazione del progetto di legge sui rifiuti, se avremo finito la trattazione di quell'oggetto.

Procediamo con l'ordine del giorno. Chiederei di suonare la campanella in modo da avvisare i consiglieri che sono fuori dall'aula che si prosegue con la trattazione del prossimo oggetto.

 

OGGETTO 1316

Richiesta di indizione di referendum abrogativo ai sensi dell’art. 75 della Costituzione e dell’art. 29 della legge 25 maggio 1970, n. 352, "Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa popolare", dell’art. 6, comma 17, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale", come sostituito dall’art. 35, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, "Misure urgenti per la crescita del Paese", convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134. (Proposta dei consiglieri Gibertoni, Bertani, Piccinini, Sassi, Sensoli)

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 1317

Richiesta di indizione di referendum abrogativo ai sensi dell'art. 75 della Costituzione e dell'art. 29 della legge 25 maggio 1970, n. 352, "Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa popolare", degli articoli 38, commi 1, 1-bis e 5, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, "Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive", convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, nonché dell'art. 57, comma 3-bis, del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5, "Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo", convertito con modificazioni dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, e dell'art. 1, comma 8-bis, della legge 23 agosto 2004, n. 239, "Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia", introdotto dal decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, "Misure urgenti per la crescita del Paese", convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 83. (Proposta dei consiglieri Gibertoni, Bertani, Piccinini, Sassi, Sensoli)

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 1345

Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere le attività istituzionali per dare esaustiva informazione ai cittadini sul contenuto del quesito referendario in relazione agli oggetti assembleari nn. 1316 e 1317 circa gli idrocarburi liquidi e gassosi. A firma dei Consiglieri: Bertani, Gibertoni, Piccinini, Sassi, Sensoli

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 1346

Risoluzione per l’avvio di un percorso di revisione complessiva e condivisa della normativa nazionale in materia di estrazione degli idrocarburi. A firma dei Consiglieri: Bessi, Bagnari, Soncini, Rossi Nadia, Calvano, Caliandro, Molinari, Sabattini, Cardinali, Ravaioli, Zoffoli, Poli, Tarasconi, Rontini, Pruccoli, Iotti, Montalti, Serri, Mori, Zappaterra, Marchetti Francesca

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Ora affrontiamo le richieste di indizione di referendum abrogativo ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione. Riguardano l'oggetto 1316 e l'oggetto 1317. Propongo di esaminarli e di discuterli in modo congiunto.

Informo che sono state presentate due risoluzioni in merito agli oggetti: la risoluzione proposta dai consiglieri Bessi, Bagnari, Soncini, Rossi Nadia, Calvano, Caliandro, Molinari, Sabattini, Cardinali, Ravaioli, Zoffoli, Poli, Tarasconi, Rontini, Pruccoli, Iotti, Montalti, Serri, Mori, Zappaterra e Marchetti Francesca e la risoluzione a firma dei consiglieri Bertani, Gibertoni, Piccinini, Sassi e Sensoli.

Procediamo con la discussione congiunta dei due oggetti e delle risoluzioni presentate.

Ricordo che ognuno ha a disposizione dieci minuti per l'intervento in discussione generale e ogni gruppo ha a disposizione cinque minuti per le dichiarazioni di voto.

Apro il dibattito generale.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. La Conferenza dei presidenti dei Consigli delle Regioni e delle Province autonome ha approvato l'11 settembre scorso, in seduta plenaria, la predisposizione dei quesiti per sottoporre a referendum abrogativo alcune norme specifiche dei cosiddetti decreti "Sblocca Italia" e "Decreto Sviluppo".

"L'unanimità condivisa nella decisione di predisporre i quesiti referendari sottolinea come, indipendentemente dall'essere direttamente toccati dal tema delle trivellazioni, tutte le Regioni hanno voluto esprimersi in merito alla difesa dei territori e alla rivendicazione della loro partecipazione alle decisioni che riguardano la loro sostenibilità economica e sociale. Non a caso sono pendenti presso la Corte costituzionale più di una richiesta di impugnativa del decreto del Governo presentate da varie Regioni". Non sono parole mie ma di Franco Iacop, esponente del PD e presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Friuli-Venezia Giulia e capo della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali.

È da segnalare che poi, in realtà, in Friuli-Venezia Giulia, nonostante queste belle parole, non si è discusso di questo argomento. Invece, essendo stata coinvolta la nostra Assemblea grazie alla comunicazione della Presidenza che ci ha aggiornato su questo ordine del giorno dei presidenti dei Consigli delle Regioni, a seguito di una nostra richiesta, oggi discutiamo di questi due referendum abrogativi.

Il primo referendum propone un quesito relativo alle modifiche apportate dall'articolo 35, comma 1, del cosiddetto "Decreto Sviluppo". In particolare, le parti di cui il quesito referendario propone l'eliminazione sono relative ad una modifica apportata dal Governo Monti nel 2012, che faceva salvi i procedimenti autorizzatori di attività di ricerca e di estrazione in mare del petrolio bloccate dalle norme introdotte nel 2010, in un contesto, a quei tempi, segnato dalla consapevolezza degli esiti disastrosi che avevano avuto i processi di estrazione petrolifera, che avevano mostrato come, fra l'altro anche nel nostro caso, in mari chiusi, in situazioni di delicatezza e fragilità ambientale, siano critici. La norma introdotta dal "Decreto Sviluppo" consentiva di riavviare i procedimenti autorizzatori in corso all'atto dell'adozione delle norme che bloccarono nuove attività di ricerca ed estrazione nel 2010.

Dopo il Decreto Monti, poi convertito in legge nel 2012, il Ministero dello Sviluppo economico riavviava tutti i procedimenti bloccati, 25 progetti in tutto, ai quali nel prossimo futuro sicuramente se ne aggiungeranno altri, come quelli relativi all'attività di prospezione che effettuerà la società Spectrum Geo, con un progetto enorme destinato ad esplorare i fondali del Mar Adriatico per 30 mila chilometri quadrati e che, terminata la fase di ricerca, verrà ulteriormente spacchettato in numerosi progetti di estrazione.

Nuove attività di ricerca e di estrazione, in particolare condotte in ambito marino, propongono evidenti ed immediati rischi reali sul delicatissimo ambiente marino dell'Adriatico, propongono seri e gravi rischi naturali connessi agli equilibri geologici, a cui la nostra regione, pesantemente colpita da fenomeni sismici e da imponenti processi di subsidenza, dovrebbe essere molto attenta. Sono legate ad un modello economico tale da risultare negativo in sé, distante ed opposto alle strategie internazionali e di promozione di fonti energetiche alternative. Sono particolarmente pericolose per la società e l'economia italiana poggiante sul valore della piccola impresa e sulla difesa di specificità naturali, ambientali, alimentari e culturali, che vengono messe a repentaglio non solo dai pericoli derivanti dalle nuove attività di ricerca e estrazione, ma dallo stesso investimento in questi campi.

Basti pensare all'effetto che le attività di ricerca possono avere sulla pescosità del nostro mare, posto che le operazioni di analisi dei fondali sarebbero tali da determinare onde sonore il cui effetto è quello di allontanare la fauna ittica dalle aree interessate e di allontanarla per molte miglia, impoverendo ulteriormente la capacità di pesca dei nostri bacini. Una capacità di pesca dalla quale dipende una parte storica della nostra economia, dipende occupazione, dipende l'immagine stessa del Made in Italy, dipende la specificità agro-alimentare che caratterizza la nostra regione. Ad esempio, i Gruppi di azione costiera, sostenuti dal Fondo europeo per la pesca, operano anche in Emilia-Romagna, ove, anzi, ne sono costituiti due: per le aree prospicenti alla provincia di Ravenna e Ferrara e per quelle prospicenti alla provincia di Forlì-Cesena-Rimini.

Ci immaginiamo cosa potrebbe significare, poi, un mare non solo deprivato della sua fauna, della sua risorsa principale, ma anche teatro di incidenti ambientali connessi alle attività estrattive? Ci immaginiamo l'effetto di incidenti in un piccolo mare chiuso, profondo poche decine di metri e soprattutto nelle coste dell'alto Adriatico?

Inoltre l'investimento su fonti energetiche fossili convoglia attenzione, risorse e intelligenze verso settori e attività che in realtà sono estranei alle prospettive di crescita dell'economia e dell'occupazione del nostro Paese e si pone in contrasto con le strategie dell'Unione sulla qualità dello sviluppo in Europa, che parlano di economia sostenibile e di promozione delle peculiarità ambientali, manifatturiere ed ambientali. Una strategia che se vale per l'Europa vale particolarmente per l'Italia, tanto che, ricordo, questo è un tema caro anche a questa Assemblea perché quando discutemmo della risoluzione comunitaria di quest'anno, questa Assemblea approvò all'unanimità la risoluzione e all'interno di questa risoluzione l'Assemblea poneva evidenza sul fatto che "per il raggiungimento di una reale sicurezza e resilienza del sistema di approvvigionamento energetico dell'Unione europea, e quindi dell'Italia, anche sul lungo periodo, è fondamentale ridurre progressivamente gli investimenti e le infrastrutture basate sul fossile puntando con decisione ad incrementare la produzione energetica proveniente da fonti rinnovabili e a ridurre i consumi attraverso la previsione di adeguate misure di efficientamento energetico". Questo è un documento approvato all'unanimità dalla nostra Assemblea.

Oltre all'abrogazione referendaria di parti dell'articolo 35 del "Decreto Sviluppo", i quesiti che vengono sottoposti riguardano anche l'abrogazione di alcune disposizioni dell'articolo 38 dello "Sblocca Italia". I quesiti proposti in questo caso investono principalmente una tematica che dovrebbe essere cara anche a questa Assemblea perché si pone come questione democratica relativa alla partecipazione delle Regioni alle decisioni assunte dallo Stato sia in fase di pianificazione delle attività, sia in ordine ai singoli progetti di ricerca e di estrazione degli idrocarburi. Questo tema interessa direttamente le Regioni e gli Enti locali perché consentirebbe alla Conferenza Unificata di esprimersi sul piano di estrazione nella sua interezza ed eviterebbe il potere sostitutivo dello Stato. In altri termini, l'esigenza che si propone è quella di non espropriare Regioni e territori da competenze che riguardano direttamente la vita quotidiana dei propri cittadini.

Ma il punto importante su cui oggi dobbiamo decidere non è immediatamente il tipo di risposta positiva o negativa ai quesiti referendari, ma se vogliamo sottoporre o meno ai cittadini la scelta finale su queste tematiche che investono prepotentemente la nostra e la loro vita. Può essere vero, infatti, che a chiedere i referendum sia un cittadino o un movimento politico, ma in questo caso, in realtà, sono molti movimenti e molti cittadini, e qualora la consultazione referendaria si svolgesse davvero, voterebbe per l'abrogazione di queste norme. Ma in questa sede, forse, è anche prematuro dividersi sul pro o sul contro. Il tema principale probabilmente è quello della democrazia. In altri termini, ribadisco, non si tratta di dividerci in questo momento fra chi è pro o contro le trivellazioni, o chi è pro e contro questo modello di sviluppo. Il tema su cui ci dobbiamo concentrare oggi è quello su cui i presidenti dei Consigli delle Regioni e delle Province autonome hanno chiesto all'unanimità che le singole Assemblee legislative si pronuncino, vale a dire: sottoporre all'esame diretto dei cittadini tematiche che investono direttamente e profondamente la nostra vita, la vita di oggi e quella di domani, perché si parla di questioni che attengono alla qualità dell'ambiente in cui viviamo noi e in cui vivranno domani i nostri figli e nipoti; qualità ambientale, ma anche sociale ed economica. Su questi temi non si può evitare un confronto diretto con la volontà dei cittadini, anzi, bisogna fare il contrario, bisogna aiutare e sostenere l'esercizio libero e consapevole della democrazia.

Infatti, alla luce dell'importanza che rivestono per la comunità regionale le materie trattate dai referendum richiesti e la conseguente esigenza che la popolazione stessa ottenga la più ampia e corretta informazione in ordine ai temi investiti dalla normativa in questione, se la richiesta di indizione del referendum dovesse essere accolta (come ormai pare essere perché almeno già cinque Regioni hanno approvato questa richiesta), qualora poi i referendum vengano ritenuti validi, diventa indispensabile assicurare un'adeguata informazione su queste materie perché la democrazia si alimenta solo attraverso la partecipazione dei cittadini.

E qui vengo alla risoluzione che abbiamo presentato, nella quale chiediamo, al di là dell'esito che ci sarà oggi in questa Assemblea (probabilmente comunque l'esito finale sarà che i referendum andranno avanti), di impegnare la Giunta e la nostra Regione comunque a sostenere l'informazione ai cittadini riguardo a questi referendum proprio perché questi referendum, al di là della posizione legittima delle singole parti politiche, interessano la vita di tutti i cittadini, quindi nella nostra risoluzione proponiamo, appunto, un impegno da parte della Regione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Volevo solo ricordare che già un anno fa il Governo PD aveva proposto un piano per le trivellazioni e come Movimento 5 Stelle ci siamo da subito opposti in Aula denunciando le devastanti conseguenze che il decreto, poi approvato con la solita fiducia imposta dal Governo Renzi, avrebbe avuto sull'ambiente. Per questa opposizione i nostri senatori sono stati sanzionati con decine di giorni di sospensione. Oggi siamo qui a rivendicare quella protesta con la solita coerenza che ci contraddistingue e a fianco del Movimento 5 Stelle ci sono soprattutto, come ricordava il mio collega, cittadini, comitati, associazioni ambientaliste che hanno fatto fronte unico a favore della difesa del mare e del nostro territorio.

Vorrei ricordare anche che gli interventi a livello europeo sono del tutto insufficienti a prevenire, risolvere e sanzionare disastri ambientali perché non esiste un quadro di garanzie e controlli indipendenti adeguati ad evitare che le operazioni di ricerca degli idrocarburi mettano a rischio l'ecosistema marino e le fasce costiere. È chiaro, quindi, che il principio di precauzione e le operazioni di ricerca non sono compatibili. Per questo chiediamo all'Aula e ai consiglieri di maggioranza e anche agli altri consiglieri di opposizione di appoggiare la nostra richiesta di referendum. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bessi. Ne ha facoltà.

 

BESSI: Grazie, presidente. Grazie, colleghi. Il tema qui trattato ci permette come gruppo PD di presentare una risoluzione che affronta questioni di grande strategia non solo sui temi geopolitici e sui temi locali, ma anche sul governo e sulla responsabilità cui siamo chiamati come amministratori eletti, visto che viviamo in una società complessa e in una società in cui in tutti gli aspetti quotidiani del nostro vivere ci imbattiamo sul tema dell'energia. Dall'altra parte abbiamo anche responsabilità dirette nelle nostre azioni, nelle nostre politiche di cui andremo ad occuparci, come il Piano regionale energetico, che hanno impatti sull'occupazione, sulla formazione, sulla presenza nella nostra Regione di un'esperienza di tecnici di alta specializzazione proprio in questo settore. Proprio da qui dobbiamo partire, dalle nostre esperienze, dalla nostra capacità di affrontare il governo e la responsabilità dei problemi, cose che ci permettono di presentare a trecentosessanta gradi quello che noi riteniamo il modello economico di sviluppo su cui incentrare il tema su cui saremo chiamati ad esercitare questo governo e questa responsabilità.

Innanzitutto siamo in un periodo di transizione energetica. Chiaramente su questo l'Unione europea ci ha dato un'indicazione. Abbiamo partecipato anche noi come Regione Emilia-Romagna alla formazione di questa cultura che deve portare ad elevare l'impiego delle energie rinnovabili, a mixarlo con l'efficienza energetica delle nostre strutture, delle nostre aziende e anche del nostro vivere quotidiano a partire proprio da noi persone, da noi cittadini, dalle nostre famiglie. È chiaro che la riduzione della dipendenza estera delle energie che usiamo non possiamo non considerarla.

Con la nostra risoluzione ribadiamo questa linea. Chiaramente non vuole essere esaustiva perché il tema è molto complesso, ma vogliamo ribadire alcuni aspetti fondamentali. Intanto il No al nucleare, il No al carbone, il No al fracking nel campo delle estrazioni, appunto per superare questa fase di transizione con una strategia di governo e di responsabilità.

Su questo punto il documento è articolato sia sul tema della crescita, su come crescere sulle energie rinnovabili (abbiamo cercato di dare chiaramente alcune indicazioni alla nostra Giunta con un lavoro che come gruppo PD abbiamo fatto e ringrazio il gruppo del PD che mi ha dato questo incarico, insieme ad altri colleghi, di redigere questo documento che dà in sintesi alcune tracce di indirizzo verso le prossime politiche energetiche della nostra regione), sia sul tema del risparmio energetico che sul tema (non lo eludiamo, lo affrontiamo qui senza nessun tipo di problema, in maniera trasparente) delle energie da idrocarburi, dove la presenza della Regione Emilia-Romagna è storica, abbiamo una grossa tradizione. Le nostre case, le nostre aziende sono alimentate da una rete metanifera molto diffusa, molto presente, che ha visto lo sviluppo di tante aziende, di tante attività di impiantistica meccanica che in questo momento lavorano nel campo energetico a trecentosessanta gradi, che sono le prime protagoniste anche nella strutturazione di un distretto allargato a trecentosessanta gradi che vede la crescita delle rinnovabili, del risparmio energetico, ma anche delle attività di internalizzazione che è il settore offshore.

Su questo e anche sull'onshore partiamo da ciò che abbiamo fatto, che è l'accordo del luglio 2015 tra la Regione Emilia-Romagna e il Ministero dello Sviluppo economico. È una prova concreta su come il Governo della nostra regione ha attivato il confronto: è stato il primo accordo del genere in Italia sulle attività estrattive con una precisa sottolineatura (su questo il lavoro fatto dall'assessore Palma Costi e dall'assessore Gazzolo è da evidenziare) sulla sicurezza, sul controllo, sul monitoraggio, sulla trasparenza, che sono i capisaldi delle nostre politiche.

Non andando nel dettaglio di ogni aspetto della nostra risoluzione, secondo noi occorre continuare su questa linea continuando quella fase di dialogo, come stiamo facendo, con tutti i soggetti coinvolti in questa lunga filiera e non solo, ma anche con tutte le parti sociali, tanto che è sottolineato nell'invito alla Giunta il coinvolgimento non solo delle forze economiche, sociali e ambientaliste, ma anche di tutti i portatori di interessi collettivi per approfondire e per arrivare ad un accordo nazionale sull'offshore sulla base di quello già siglato nel luglio scorso, appunto promuovendo e superando le questioni relative all'assetto delle competenze tra Stato e Regione.

Questo è il nostro punto di forza. La nostra esperienza può essere un'esperienza positiva da portare a valore a livello nazionale, ma non solo a livello nazionale, anche, credo, a livello europeo.

Abbiamo, quindi, una serie di obiettivi sulle rinnovabili e l'efficienza energetica e sul tema delle estrazioni condotte con monitoraggi, salvaguardia, sicurezza, trasparenza dei soggetti coinvolti, obiettivi importanti di iniziative integrate con lo scopo di perseguire quella strategia europea di superamento di questo periodo di transizione verso un'economia sostenibile, quella che si chiama la "blu economia", la "crescita blu". Soprattutto tutta questa serie di obiettivi su cui noi invitiamo la Giunta deve trovare luogo nel Piano energetico regionale.

Credo che la trattazione oggi di questo tema da parte del Consiglio regionale, il lavoro fatto dal presidente di questa Assemblea nel mettere all'ordine del giorno questo tema, la presenza del presidente qui siano importanti per lanciare l'avvio di un percorso comune - e qui vado all'impegno rivolto alla Giunta e al presidente - affinché trovi una condivisione nelle sedi idonee per trovare una linea che tracci a livello nazionale l'avvio di un percorso che rivisiti questi temi in maniera concordata e unita, perché il senso di governo e di responsabilità si vede anche nelle azioni di governo delle comunità e dei governi regionali. Credo che armonizzando le varie posizioni si vada verso l'obiettivo che ci prefiguriamo con questa risoluzione, chiaramente con la consapevolezza e il ruolo della cultura e della capacità lavorativa di questa regione, dei suoi cittadini, di tutti i suoi lavoratori che hanno sempre portato in maniera costruttiva, sui tavoli che servono e che contano, la propria esperienza per trovare delle soluzioni condivise e soprattutto concrete e fattibili. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bessi.

Ha chiesto di parlare la consigliera Gibertoni. Ne ha facoltà.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Ci ricordiamo ormai come una bella illusione che sta svanendo quella considerazione che per certi aspetti, da parte di chi seguiva la politica regionale, quindi una politica più opaca, meno conosciuta rispetto al nazionale, rispetto a, delle volte, i comuni o gli stessi quartieri, però vedeva nelle Regioni un presidio, vedeva nelle Regioni quel presidio che aveva una visione dall'alto maggiore rispetto a quella di un Comune sui propri territori e nello stesso tempo era più vicino del Governo, con quelle competenze e quella conoscenza da vicino del territorio che avrebbero permesso, che dovevano permettere alla Regione di presidiarlo e di dire la propria dove lo stesso Governo evidentemente poteva operare scorrettezze oppure poteva operare allo stesso modo senza pensare che ogni territorio, invece, fa storia a sé.

Un anno e mezzo fa io ero seduta su quelle sedie lassù quando venne alla luce la questione della Commissione ICHESE e venne fuori che quel famoso studio diceva che non si potevano escludere (parlo delle trivellazioni in particolare su terra ferma) le relazioni tra trivellazioni e terremoti. La questione non era stata portata alla luce con tempestività e quindi quando venne fuori dopo due mesi quella conferma a quel dubbio, ci trovammo anche noi cittadini a chiederci come mai la Regione ci sembrava ci avesse nascosto una cosa così importante per la nostra vita quotidiana, soprattutto a chi come me viene dalle zone terremotate del 2012. Ancora adesso non ci sembra che una certezza in quel senso si possa dare tesa ad escludere totalmente le relazioni che ci sono tra trivellazioni, maneggiamento in qualche modo del sottosuolo, reiniezioni di idrocarburi, a fronte di giustificazioni insufficienti, dal mio punto di vista molto gravi, che a volte ci vengono date sia dagli enti pubblici, sia da comitati tecnici non so quanto allargati all'imparzialità, per cui è bene ed è giusto tenere aperti degli osservatori con finalità di studio, con finalità di compilazione di linee guida, però intanto operano nel sottosuolo e non si sa esattamente alla fine che esiti si avranno nel medio e lungo periodo.

L'esortazione che è stata fatta da molti responsabili di enti pubblici, da sindaci dei comuni dell'area terremotata è stata esclusivamente quella di dotarsi di edifici antisismici perché in ogni caso gli studi dovevano andare avanti, ossia le trivellazioni dovevano andare avanti. Leggendo la risoluzione proposta oggi dal PD mi sembra che davvero allora non sia il caso di togliere più la voce ai cittadini. Quando una Regione rinuncia al ruolo di presidio e al ruolo di difesa e di tutela che deve avere rispetto alla voce dei propri cittadini, alla difesa del proprio territorio già così massacrato dalle trivellazioni, mi pare che sia ancora una volta evidente che si vuole togliere la voce ai cittadini e ripiegare su una forma che ci sembra particolarmente addomesticata e non di grande soddisfazione rispetto a quella che è la posizione della Regione Emilia-Romagna sulle trivellazioni. Leggo, ad esempio, per quanto riguarda quelle in terra ferma, che "si ribadisce il No al fracking" e va bene, anche se sapete quanto delle volte è complesso vedere effettivamente, tra autocertificazioni e altro, se di fracking effettivamente si tratti o di altro; per quanto riguarda lo stoccaggio di gas a Rivara si dice che non si stoccherà il gas naturale a Rivara, però nella risoluzione si dice che non si utilizzerà per nulla l'acquifero profondo di Rivara, che è una notizia che io apprendo in questo momento dalla risoluzione, nel senso che a me risulta che non si usi per il gas naturale, ma che nell'emendamento passato in Commissione al Senato non si parli ancora di anidride carbonica. Però se me lo confermate in Aula ufficialmente e lo mettiamo a verbale per me è un'ottima notizia di cui vi rendo merito. Se effettivamente si preclude l'utilizzo dell'acquifero profondo, a quel punto, però, perché non inserire l'anidride carbonica anche in quell'emendamento? È una cosa che proporrei quando passerà al Senato.

Io ritengo che a maggior ragione dove la Regione, a partire da quando eravamo seduti lì sopra, ad aprile 2014, ha detto che in fin dei conti non faceva tanti passi indietro rispetto ad una politica che aveva dimostrato di essere fallimentare, in ogni caso di non dare voce ai cittadini, a prescindere dalle posizioni che uno possa avere o meno su questo tipo di sviluppo energetico con ricadute economiche modeste, ad esempio, sui nostri enti locali. Noi siamo andati a vedere i dati del MISE che dicono che i comuni della bassa modenese ricevono delle royalties ridicole: 2, 3, 4 mila euro all'anno. Io avevo proposto l'anno scorso, quando sono stata eletta qui, che se il sindaco di Mirandola accettava di difendere i propri cittadini almeno a parole, avrei dato io al Comune di Marandola quella cifra maggiorata del 15 per cento, con grande piacere, presa dal mio stipendio di consigliere regionale. Non ho avuto risposta e mi è spiaciuto moltissimo.

Ecco perché, in una posizione abbastanza confusa e che ci sembra tuteli maggiormente degli interessi che non capiamo, in ogni caso esterni a quelli dei cittadini (mi pare che sia questa la strada che ha preso la Regione negli ultimi due anni), lasciamo almeno la voce a loro appoggiando questo referendum e facendo sì che siano i diretti interessati stessi, quindi non soltanto noi qui dentro, che possiamo impegnare la Giunta a impegnare il Governo, ma gli stessi cittadini a dire la loro su come si massacra o meno, su come si maltratta o si tratta bene il loro territorio. Certamente il nostro invito, del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, è quello per cui non vediamo alternative all'appoggio di questo referendum, non vediamo altre giustificazioni al fatto che si possa effettivamente dare la voce a chi in Emilia-Romagna ci vive e ci abita. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Gibertoni.

Ha chiesto di parlare il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Ovviamente mi associo a buona parte delle riflessioni che ha fatto chi ha presentato questo progetto di referendum. Volevo soltanto fare una considerazione un po' più ampia che esula dai discorsi ambientali, una riflessione un po' più politica in generale.

Credo che oggi scegliere tra il votare a favore o il votare contro a questi due oggetti sia molto importante e faccia capire anche ai cittadini emiliani e romagnoli chi ha un'anima autonomista e federalista rispetto a chi invece ha un'anima centralista. Dico questo perché questo Governo e la maggioranza che sostiene questo Governo già da tempo ha delineato un progetto a mio avviso ben preciso che vuole azzerare la podestà decisionale delle autonomie locali sia per quello che riguarda il tema in oggetto, ma anche per molte altre questioni. Basta solo pensare a quello che è stato fatto sul tema delle Province, che d'emblée sono passate da organo elettivo, dove decidevano i cittadini chi doveva essere il presidente della Provincia, ad un organo deciso a tavolino dai rappresentanti dei Comuni, degli enti locali. Questo è stato un primo passaggio. Poi abbiamo assistito - e non è più in ambito istituzionale quello che sto dicendo, ma in ambito fiscale - ad una tassa che prima rimaneva ai Comuni (l'ICI oggi IMU) e oggi buona parte di queste risorse non rimane più in capo ai Comuni ma va in capo al Governo centrale. Quindi anche dal punto di vista della fiscalità il Partito Democratico e il suo Presidente del Consiglio sceglie di allontanare la politica dalle autonomie locali sempre più verso lo Stato centrale.

Ora con l'articolo 35 dello "Sblocca Italia" si toglie anche quel potere che avevano le Regioni di poter dare o meno un consenso politico a delle opere di rilevanza strategica, sì, ma anche di rilevanza ambientale, come nella fattispecie le trivellazioni, oppure l'uso e il consumo dei rifiuti che arrivano da altre regioni senza che la Regione sia d'accordo, perché questo dice l'articolo 35 dello "Sblocca Italia". Questo passaggio, a mio avviso fondamentale, culturale, che questo Governo sta cercando di portare avanti andrà ad annientare piano piano, in un progetto più lungimirante, l'autonomia decisionale degli enti locali. Per questo motivo credo che questa sia un'occasione importante, che altri Consigli regionali, a volte anche all'unanimità, hanno accolto per poter dare voce ai cittadini, per sapere se effettivamente la pensano come il Presidente il Consiglio Matteo Renzi o se invece vogliono una politica a loro più vicina, che tuteli di più le persone, i cittadini anche di questa regione.

Anche in questo Consiglio regionale, quando si parlava di temi importanti come il maxi deposito di gas di Rivara, se non ci fosse stata data la possibilità come Regione di poter intervenire, come Provincia, come Comuni, non saremmo probabilmente arrivati al risultato che abbiamo oggi. Io credo che non dobbiamo rimanere vincolati ai diktat che dà il Governo Renzi, da consiglieri regionali eletti in questa regione spero che i consiglieri del PD facciano uno sforzo e capiscano la bontà del progetto che viene presentato oggi, che può dare la possibilità ai cittadini di far sentire la loro voce. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Fabbri.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Io continuerò a ritenere, non per una questione di centralismo, neanche di nazionalismo, che il problema dell'energia sia un problema nazionale e non regionale. Penso che sia stato un errore quando nella riforma del Titolo V della Costituzione si è voluto andare su questa strada. Penso anche che se un Paese non ha un'autonomia energetica non è un Paese autonomo, ma dipende da fattori geopolitici che molto spesso lo strozzano e lo mettono in ginocchio.

Devo anche aggiungere, per dire la verità, che vengo da un territorio che ha dato forse il via in Italia all'attività di prospettazione e debbo altresì aggiungere che vengo da un territorio dove non posso dimenticare che in tempi per me antichi, per voi molto recenti, la Supercortemaggiore era uno degli emblemi dell'Italia che per la prima volta si avvicinava alla modernità lasciando dietro di sé le macerie del dopoguerra.

Io mi sono battuto, come sa la presidente, perché venisse affrontato il tema in questa sede perché non sono avvezzo a scappare davanti ai problemi. Io, per dire la verità, questo tema l'avevo già sollevato in una interrogazione urgente esattamente il 14 luglio. In quella seduta chiesi all'assessore Gazzolo se era a conoscenza di cosa stava succedendo nelle altre Regioni italiane, anche perché avevo vissuto precedenti vicende quando, con il Governo Berlusconi, il Ministro Tremonti inserì in una finanziaria delle norme per quanto riguardava la ricerca in questione e poi vennero sicuramente espunte proprio per una pressione popolare, rappresentata, però, soltanto da dei presidenti di Regioni, da sindaci e quant'altro.

Io non so, se si farà veramente questo referendum, quante decine di persone andranno a votare. Ritengo che se la norma è fatta male, questo strumento può rappresentare soltanto un mezzo per evitare che si tenga la norma attuale e quindi, come quando si vuole evitare il referendum, si modifica la norma in questione. Non voglio essere Cassandra, ma finirà puntualmente così: a fronte delle numerose richieste di referendum che vengono dalle Regioni, si modificherà la norma in questione per poter dire: è stato accettato il principio del coinvolgimenti delle Regioni, ma la norma rimane tale e quale.

Dico anche a scanso di equivoci - è una posizione ovviamente personale - che non ho neanche pensato di consultare altri amici in altri consessi regionali, pure del mio partito, che possono essersi espressi in modo diverso, ma io l'ho sempre pensata così. D'altra parte ero favorevole al nucleare quando tutti erano contrari al nucleare, continuo ad essere favorevole a ricerche diverse quando tutti vogliono essere contrari a ricerche diverse. Purtroppo ho una visione di questo tipo. Mi guardo attorno e dico che noi non abbiamo risolto con un referendum il problema del nucleare, infatti è notissimo che siamo circondati da paesi che hanno tutti centrali nucleari, è notorio che basterà una fuga radioattiva per alzare le mani e così avremo risolto il problema per quanto riguarda il nostro paese.

Dato che queste vicende mi sono note e sono anche abbastanza stufo di ragionare in tal senso, dico semplicemente una cosa: o noi ci poniamo il problema serio ed effettivo che se escludiamo delle forme di produzione di energia ne dobbiamo trovare altre che siano consone al nostro paese, o noi finiremo soltanto per essere vittime delle volontà di quattro persone che magari governano con i modi con cui vedete stanno governando nel Medio Oriente, di quattro persone che ti dicono che visto che c'è l'embargo dei prodotti verso la Russia, anche loro finiranno per non far arrivare gas in Italia. E saremo un paese strozzato.

Aggiungo un'ultima considerazione. Siamo la seconda potenza manifatturiera d'Europa nonostante il costo dell'energia per le imprese forse più caro del mondo. Vogliamo porci il problema di come sarebbe competitivo il nostro sistema industriale se, anziché continuare a dire che costa soltanto il lavoro, iniziassimo a dire che costa anche molto l'energia?

Capisco i problemi di bandiera, ma non confondo - lo dico per la consigliera Gibertoni - questa vicenda con Rivara perché quella fu una cosa che io da parlamentare contestai forse per primo e che ci portò anche ad una risoluzione della Commissione Ambiente della Camera fin da allora, con la quale si era deciso e si era detto chiaramente No alla vicenda di Rivara. Non confondiamo, poi, le prospettazioni con i terremoti. Da qui a un po' sentiremo che questo è un problema di causa e effetto. Va bene per dirlo all'opinione pubblica, per l'amor di Dio, nella demagogia collettiva ci sta tutto, però io dico che anche soltanto in una forma di minima verità sappiamo che le cose tra di loro sono del tutto non sovrapponibili e non collegabili. Solo in ragione di questo, auspicando che il Governo trovi le modalità opportune per coinvolgere le Regioni in questo percorso, francamente, se mi si chiede come la penso sul tema, penso di averlo detto chiaramente. Poi se questo è essere più vicino alla lobby confindustriale che all'animo nazional-popolare, come mi è stato detto una volta in Commissione, io preferisco essere dalla parte di chi il lavoro lo dà piuttosto che stare dalla parte di coloro i quali il lavoro lo reclamano ma non trovano mai la soluzione perché il lavoro possa essere creato.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bagnari. Ne ha facoltà.

 

BAGNARI: Grazie, presidente. Vorrei partire da una considerazione che spero aiuti a chiarire la posizione che la nostra Regione vuole assumere e che dal mio punto di vista dovrebbe assumere. La Regione Emilia-Romagna è interessata non ad alimentare dei conflitti istituzionali, ma non per paura di farlo, nel senso che se c'è bisogno di difendere dei principi e delle posizioni, la nostra Regione lo fa e sa farlo, ma credo che vadano evitati i conflitti istituzionali quando rischiano di allungare i tempi dei percorsi per risolvere i problemi. Credo che questo sia un principio importante da cui partire perché l'obiettivo credo che sia proprio questo: arrivare a sciogliere dei nodi anziché crearne degli altri ed arrivare in tempi brevi alla soluzione dei problemi. Utilizzando, sì, il principio di precauzione, tant'è che nel testo della risoluzione non è che si parla di liberalizzare le trivellazioni e altri processi di ricerca, ma di consentirle con tutta una serie di attenzioni anche e soprattutto dal punto di vista ambientale, utilizzando i principi della precauzione, ma anche quelli della realtà.

Dico questo perché se non ragioniamo sul fatto che possiamo arrivare ad un nuovo sistema energetico attraverso un processo di transizione, non ci rendiamo conto di come stanno veramente le cose. Tant'è che anche certi movimenti a livello internazionale, che si occupano proprio dal versante ambientalista di puntare al sistema delle energie rinnovabili, parlano di transizione energetica, perché di questo stiamo parlando. Dobbiamo renderci conto che noi stiamo parlando di un processo nel quale piacerebbe a tutti quanti spegnere l'interruttore delle energie fossili e passare immediatamente ad un altro sistema, non siamo ancora a quel momento, ma siamo all'interno di un cammino che ci sta portando nella direzione di una nuova economia.

Penso che vada anche ricordato quello che la nostra Regione ha fatto di positivo in questi anni, ha fatto e sta facendo. Lo sta facendo in termini di sostegno alla ricerca sulle energie rinnovabili, sta sostenendo con bandi, con misure concrete, anche gli investimenti sul risparmio energetico e sull'applicazione delle rinnovabili all'interno delle imprese. Questo vuol dire fare azioni concrete proprio per andare in quella direzione.

Andrebbe ricordato anche che la nostra Regione è stata la prima a proibire l'utilizzo del fracking e che anche recentemente, nell'accordo stipulato questa estate con il MISE, ha ribadito questo tipo di scelta, che credo sia un atto importante, che mette la nostra Regione all'avanguardia da questo punto di vista.

Vorrei anche ricordare, visto che si parla anche delle ricerche e dell'estrazione di metano, che intanto per fortuna la ricerca scientifica e tecnologica va avanti e ci fa vedere il metano come già qualcosa di superato. Andrebbe anche ricordato che fino a poco tempo fa il metano era considerato energia pulita rispetto ad altri tipi di carburanti. Credo che questo sia un fatto importante, credo che vada anche ricordato di cosa stiamo parlando.

Andrebbe anche ricordato un altro fatto: parlando del sostegno che la nostra Regione dà allo sviluppo della green economy e al fatto che spesso tutti quanti parliamo di sostenere la green economy, questa si realizza non semplicemente con un click o utilizzando uno smartphone, ma si concretezza creando degli impianti e delle aziende che si occupano di produrre energia da fonti rinnovabili, questa è la concretezza del percorso della green economy. Spesso ci troviamo con coloro che sostengono questi percorsi, poi quando è il momento di concretizzarli nella nascita di aziende di questo genere si oppongono alla loro nascita e alla loro attività. Quindi credo che dovremmo cercare di recuperare un po' tutti quanti più lucidità.

Credo che quello a cui noi dobbiamo puntare sia, come diciamo in questa risoluzione, avere, certo, attenzione a tutti quelli che sono gli aspetti ambientali, il fatto che abbiamo bisogno di applicare tecnologie che sono state anche studiate e che si stanno applicando anche nella nostra Regione proprio per l'attenzione e il monitoraggio continuo degli effetti delle attività estrattive. E poi mi riallaccio anche a quello che diceva prima la consigliera Gibertoni: fino a che non si sarà passati ad un nuovo sistema di produzione di energia, le royalties che derivano dalle estrazioni degli idrocarburi devono andare in maggioranza ai territori perché è giusto e noi lo sottolineiamo.

Credo che gli aspetti importanti siano dati dal fatto che si voglia istituire un tavolo di confronto, un momento di confronto con il Governo, nel quale la Regione non toglie la parola ai cittadini. Credo che tutti quanti siamo d'accordo sull'importanza e l'utilità del referendum, però noi abbiamo anche un dovere: il più possibile, ovviamente, non totalmente, ma il più possibile, visto che abbiamo avuto un mandato, non ributtare la palla nel campo di chi ce l'ha data per governare, ma cercare di fare dei percorsi, partecipativi, sì, ma nei quali ci attiviamo immediatamente per cercare di trovare le soluzioni.

I principi concreti a cui puntare sono: intanto, per l'immediato, avere un mix energetico efficiente e ad alta sostenibilità che vada nella direzione della concretizzazione di un'economia completamente nuova dal punto di vista energetico; concretizzare, come stiamo facendo come Regione, la realizzazione e lo sviluppo di misure per il contenimento energetico e anche per la ricerca, come si sta facendo con i nostri bandi; attuare immediatamente un tavolo di confronto con il Governo proprio perché le questioni vengano affrontate coinvolgendo gli enti locali e i rappresentanti dei territori, non escludendoli, ma non delegando ai cittadini qualcosa su cui siamo stati chiamati noi a dare il nostro impegno.

Un'ultima considerazione. Mi rifaccio a quello che diceva il consigliere Foti, con il quale sono in parte d'accordo, nel senso che lui diceva che la questione energetica è nazionale, io credo che sia una questione che tocca tutti quanti i territori. Questo credo che sia un aspetto importante. Credo che sarebbe meglio parlare della necessità, magari, di un coordinamento nazionale, questo sì, di questo sono convinto, anche perché non vorrei che un sano principio di federalismo, come veniva ricordato prima dal consigliere Fabbri, poi si trasformi in un gioco in cui ognuno fa repubblica a sé e non tiene conto di quelli che sono gli interessi anche delle altre regioni e di tutto il territorio nazionale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bagnari.

Ha chiesto di parlare il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Io starei sul merito delle questioni sulle quali siamo chiamati a votare, innanzitutto ricostruendo la dinamica sulla quale siamo chiamati ad intervenire: i presidenti delle Assemblee legislative e delle Province autonome hanno ritenuto opportuno sottoporre a tutti i Consigli regionali di questo Paese la necessità di promuovere questa istanza referendaria per abrogare gli articoli 35 e 38 della legge denominata "Sblocca Italia". Io parto da questa considerazione perché è utile ogni tanto, almeno fra noi, dirci le cose con tranquillità e con serenità.

Il consigliere Fabbri ha richiamato il dibattito federalismo e centralismo (peraltro mi fa piacere, è la prima volta che vi sento parlare di federalismo in questa legislatura, è un ritorno alle origini interessante), però attendiamo che Regioni come la Lombardia, la Liguria e il Veneto si esprimano su questo...

 

(interruzioni)

 

si esprimano definitivamente su questo quesito come hanno fatto le Marche, il Molise, la Puglia, la Basilicata, l'Abruzzo e la Sardegna, Regioni governate in buona parte o forse addirittura tutte dal centrosinistra o addirittura dal Partito Democratico. Lo dico perché nella votazione che saremo chiamati ad esprimere oggi il nostro gruppo esprimerà un voto favorevole, ovviamente, perché riteniamo che sia importante e giusto che i cittadini possano esprimersi su questa materia, procedendo, quindi, all'abrogazione, come noi auspichiamo, di questi due articoli, però fra noi cerchiamo di essere laici nella discussione e di stare sul merito.

Appunto stando sul merito e affrontando laicamente la discussione, dobbiamo anche dire che il conflitto che nasce sulle politiche energetiche tra Stato e Regioni nasce anche da come in questo Paese negli ultimi vent'anni sono state condotte le riforme. Io in parte sono anche d'accordo con il consigliere Foti quando dice che le politiche energetiche devono essere decise a livello nazionale, però non lo si può fare senza un coordinamento, senza un confronto con realtà come le Regioni.

Poi so perfettamente che quando diciamo (e lo dico dalla parte politica che rappresento ovviamente) che dobbiamo investire sull'economia verde, sulla green economy, sulle fonti di energia rinnovabile, dobbiamo anche dire che pur investendo ed essendo fondamentale quell'investimento (che oggi manca), probabilmente non riusciremo comunque a soddisfare le necessità energetiche complessive di questo paese e quindi anche altre forme devono essere previste. Però dovrebbero essere residuali, invece attualmente siamo in percentuali esattamente invertite: principalmente in questo paese si punta sulle energie tradizionali e residualmente si punta sulle energie alternative. Credo che le percentuali dovrebbero essere esattamente invertite e purtroppo in questi anni questo non è avvenuto. Anzi, i provvedimenti sui quali chiediamo ai cittadini italiani di potersi esprimere sono in perfetta continuità tra il Governo Monti e il Governo Renzi. Anche su questo, proprio perché siamo laici e affrontiamo la discussione laicamente, non fuggirà a nessuno che il Parlamento che sosteneva il Governo Monti aveva un'ampia rappresentanza di quelle che sono oggi le forze politiche che sostengono il Governo Renzi, quindi è evidente che essendo le forze politiche le stesse, anche se abbiamo detto che c'era un Governo tecnico quando c'era Monti, è evidente che le politiche possano essere molto simili perché alla fine le basi parlamentari sono molto simili.

Noi dovremmo impegnarci per invertire questo trend, per fare in modo che vengano ribaltate le percentuali, pur sapendo che non possiamo non affrontare anche temi come quello sulla ricerca degli idrocarburi, anche perché c'è un indotto lavorativo significativo. Siccome dobbiamo essere guidati dal principio di realtà, pensiamo che debbano sempre essere costruite alternative che siano capaci di coniugare difesa dell'ambiente, tutela dell'ambiente e posti di lavoro, cosa che in questo paese non è avvenuta, privilegiando spesso nessuna delle due, ma comunque mettendo in cortocircuito i due aspetti. La vicenda dell'Ilva di Taranto è lì a dimostrarlo. Però quella vicenda ci racconta anche di un paese che per quarant'anni ha fatto finta di nulla perché l'Ilva non è nata ieri, è nata negli anni Sessanta e fino al 2005-2006 nessuno si era preoccupato di cosa avvenisse lì. Poi fortunatamente in quella regione, in quell'anno, è successo qualcosa, ci sono state le elezioni, qualcosa è cambiato e guarda caso si è cominciato a mettere le mani sulla vicenda Ilva. Poi le inchieste faranno il loro corso e dimostreranno chi e che cosa è stato fatto. Siccome spesso si parla delle inchieste a vario titolo, anche in queste vicende io sono convinto che la bontà di chi ha amministrato in quei territori verrà acclarata senza ombra.

Per tornare al tema, annunciamo il nostro voto convinto a sostegno del referendum, quindi accogliamo la richiesta affinché il referendum possa svolgersi.

Ricordo anche che su questo tema e su altri è in corso una raccolta firme promossa dal movimento "Possibile" che fa riferimento a Civati, per andare ad abrogare alcune norme non solo in materia ambientale, ma anche sulla scuola, sul lavoro, con l'introduzione di riforme che sono state secondo noi non positive, a partire dal Jobs Act.

Abbiamo anche apprezzato il dispositivo finale della risoluzione a primo firmatario Bessi, dove si riconosce, leggo testualmente, "la necessità di una revisione complessiva della normativa nazionale in materia di estrazione degli idrocarburi" ovviamente con la condivisione dei Governi e delle Regioni. Questo è un passaggio che accogliamo come finalmente il riconoscimento che qualcosa va cambiato, riconoscimento che avviene da parte del partito che esprime anche il Presidente del Consiglio. Ma la risoluzione contiene anche altri aspetti che condividiamo meno, che in parte proprio non condividiamo e quindi terremo conto anche di questo.

Ciò detto, visto che dobbiamo esprimere un voto, dobbiamo anche cogliere l'occasione per fare una discussione su di noi, su quelle che sono le prospettive anche in ambito regionale. Penso che a partire anche dall'approvazione dei prossimi bilanci, qualcosa che vada nella direzione del sostegno concreto della ricerca, dell'innovazione e anche degli investimenti in materia di energie rinnovabili, questa Regione lo debba fare perché non possiamo sempre solo chiedere agli altri, dobbiamo fare qualcosa anche noi. Penso che ci sia modo e tempo anche per fare questa discussione e per affrontare anche, ad esempio, in tema di riqualificazione e rigenerazione urbana un aspetto che ha molto a che fare con le cose di cui stiamo parlando oggi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Alleva. Ne ha facoltà.

 

ALLEVA: Grazie, presidente. Il mio intervento è brevissimo perché mi sento nel merito rappresentato da quanto ha detto il collega Taruffi e la collega Gibertoni. Però c'è un punto che vorrei sottolineare: aprire la strada con il nostro voto ad un pronunciamento diretto degli interessati non può assolutamente essere confuso con un atteggiamento rinunziatario o con l'atteggiamento di scaricare responsabilità su altri. Ho sentito in qualche intervento un accenno a questa configurazione e veramente su questo vorrei che noi prendessimo una posizione di principio.

La possibilità di aprire la strada al referendum popolare è una possibilità preziosa che a parer mio completa il circuito democratico proprio perché, in una democrazia rappresentativa, la possibilità di ritornare ad un momento di democrazia diretta è una possibilità preziosa che non può essere perduta.

Nel merito ovviamente sono del partito anti energie fossili sempre e in ogni caso, è chiara la mia scelta. Ma, al limite, si trattasse di una situazione invertita per cui ci fosse la possibilità di un voto popolare verso il ritorno alle energie fossili, comunque il referendum non potrebbe e non dovrebbe essere in alcun modo impedito. Dire che le Regioni devono trattare per conto loro, eventualmente con il Governo, alcune modifiche, ma non scaricare sui cittadini, è veramente un errore, secondo me, politico, metodologico e concettuale di prima grandezza.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Alleva.

Non ho altri iscritti a parlare, quindi intendo dare la parola... Chiede di intervenire il consigliere Bertani, ma, consigliere Bertani, ha quattro minuti, nel senso che visto che abbiamo accorpato nella discussione i due punti, non sono stata così severa sui dieci minuti, però se vuole intervenire di nuovo deve mantenersi dentro i quattro minuti perché lei ha utilizzato i suoi dieci minuti ampiamente.

Prego, ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Non sono intervenuto prima perché aspettavo il giro di tutti gli interventi, anche perché così nel frattempo ho avuto modo di leggere la risoluzione del PD che è stata presentata pochi minuti prima del mio intervento.

Direi che qui il discorso si è allargato molto rispetto alla nostra proposta di quesiti referendari e si è allargato anche su temi che vanno affrontati sicuramente, come il mix energetico, il Piano energetico nazionale, che probabilmente va sviluppato e ben fatto, e sicuramente non possiamo da domani spegnere l'utilizzo del gas naturale e del petrolio. Però qui si parla di nuove concessioni e si parla di nuove concessioni all'interno del Mar Adriatico, con rischi ambientali altissimi. È su questo che noi dobbiamo riflettere oggi, sul fatto che questo impatta sui nostri territori, e su questi decreti che tolgono la possibilità ai territori di far vedere le criticità che ci sono nell'attivare queste nuove ricerche e queste nuove perforazioni.

Sappiamo che in Europa, grazie anche a delle interrogazioni parlamentari che abbiamo fatto, negli ultimi trent'anni ci sono stati 9.700 incidenti legati all'estrazione di idrocarburi, 1.300 dei quali in Italia in vent'anni. Tra l'altro per andare a raschiare il fondo del barile perché sappiamo che ormai anche in Adriatico non è che ci siano grandi giacimenti. Qualcuno ci dice: per dei posti di lavoro! Ma i posti di lavoro li creiamo investendo pesantemente, come in parte forse qualcosa stiamo cominciando a fare anche noi, sulle energie rinnovabili, sono quelle ad oggi che creano veramente posti di lavoro. Quindi vi invito a riflettere.

Va bene tutta questa grande "poesia" che come al solito nelle vostre risoluzioni riuscite a mettere, ma che alla fine si risolve in un blando sedativo. È un blando sedativo quello che avete creato con la vostra risoluzione, che non possiamo accettare viste le premesse e visto il tema che noi vogliamo oggi toccare. Noi vogliamo bloccare le nuove autorizzazioni, quelle 27 autorizzazioni che rischiano di rovinare il nostro mare, e vogliamo ridare alle Regioni la potestà di decidere su come vengono date le autorizzazioni, quindi vi chiediamo un voto positivo per ridare la voce ai cittadini. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

In chiusura del dibattito generale, non essendoci più interventi, do la parola al Presidente della Giunta Bonaccini.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Grazie, presidente. Vorrei provare a dire perché abbiamo bisogno di uno scatto in avanti e non di una divisione tra Sì-Triv e No-Triv che rischia di produrre, in un dibattito che parla solo di referendum, posto che poi il referendum, se non raggiunge il quorum, ha un problema: rischia di essere una pistola scarica. Visto che il numero di Regioni minimo, che ha già raggiunto l'obiettivo di poter far convocare il referendum, c'è, se non si otterrà il risultato rispetto a quello che proporrò alla fine a nome di questa Regione, chiedendo il massimo sostegno da questa Assemblea legislativa, perché voglio porlo come tema da portare in Conferenza delle Regioni per un incontro e un confronto con il Governo il più presto possibile perché condivido molte cose che sono state dette (peraltro il consigliere Taruffi le richiamava, pur se su una posizione non coincidente nelle premesse rispetto al tema del quesito referendario) perché vorrei provare a capire e a decidere con voi come noi passiamo da un elemento solo di abrogazione ad un elemento di cambiamento di quell'articolo, che secondo noi va profondamente cambiato.

Peraltro io credo che noi dobbiamo stare ad un punto di responsabilità, fuori dal dibattito degli applausi e dei fischi, che provi a collocare la sicurezza del territorio e la tutela degli ecosistemi marini e terrestri dove però la conoscenza, l'innovazione, la ricerca scientifica la facciamo diventare qualcosa di rilevante.

D'altra parte abbiamo tutti esultato da ultimo insieme alla Regione Veneto (era presente l'assessore di Luca Zaia) in un affollatissimo convegno a Mesola sul riconoscimento del MAB (Man and the Biosphere) Programma dell’Unesco. L'Unesco tutela ecosistemi, non più solo singole piazze o monumenti o chiese o campanili. Dunque c'è la necessità, ce lo siamo detti in quell'occasione con la Regione Veneto, di cominciare immediatamente a lavorare insieme ai sistemi territoriali affinché riusciamo a garantire elementi di tutela e di biotutela e di biodiversità laddove ciò può diventare una grande garanzia e motore di sviluppo, ad esempio, sul piano dell'attrattività turistica.

Io però credo che il consigliere Foti abbia posto un tema che ho sentito richiamare poco (l'hanno fatto bene i consiglieri del PD, ma sembra che sia di parte se lo dico, quindi cito Foti per dire: lasciamo da parte l'elemento di disputa politica). È il tema dell'avere una politica energetica intanto nazionale, cosa che a questo paese manca più o meno da sempre. Siamo stati la prima Regione ad avere un Piano energetico regionale, lo si condivida o no, ma almeno proviamo a darci un obiettivo. Posto che io sono tra quelli che pensano che nella riforma del Titolo V, se passa la riforma costituzionale, sia giusto che energia, infrastrutture, promozione del paese e del turismo all'estero tornino in capo allo Stato, perché credo che un paese, un grande paese come l'Italia (che peraltro ha mancanza di materie prime e dunque il rifornimento energetico spesso ha bisogno di riceverlo da altri paesi facendo pagare alle imprese e alle famiglie un costo sempre superiore rispetto a gran parte degli altri paesi europei) abbia bisogno di dotarsi di una politica energetica, che vada, peraltro, sempre più verso una politica energetica green.

Siccome dopo discuteremo della legge sui rifiuti e credo che noi andremo ad approvare la legge più avanzata dal punto di vista ambientale che ci sia in questo Paese e siccome apriremo una discussione tra poche settimane e nel giro di un anno, un anno e mezzo vogliamo andare ad approvare una legge urbanistica a consumo di suolo a saldo zero, se qualcuno vuole discutere con me di ambientalismo io ci sto con la schiena dritta e lo sguardo alto. Però abbiamo bisogno di dirci cosa vogliamo fare dal punto di vista delle politiche per questo Paese.

Io credo che l'accordo con il MISE che abbiamo fatto sul tema della terra ferma sia un accordo molto avanzato, pone dei paletti molto precisi. Peraltro sul tema di Rivara credo che l'assessore Gazzolo abbia illustrato o fatto vedere alla consigliera Gibertoni... Comunque a Rivara non si potrà più stoccare gas. Non è una cosa da poco. C'era chi continuava a dire, anche quando noi continuavamo a dire il contrario, che non era vero. Non si potrà più stoccare gas. È stata una battaglia giusta. Io ricordo quando a suo tempo, con altre responsabilità, andavo a prendere i fischi, nel lontano 2008, dicendo che finché non avevo uno studio scientifico io dei Sì o dei No non li davo. È troppo facile prendere gli applausi andando a colpire l'emotività delle persone. Quando sono usciti i dati che dicevano che in quel deposito non si garantiva la sicurezza noi ci siamo schierati e anch'io mi sono schierato per il No facendolo passare nelle sedi istituzionali dove si vota, i Consigli comunali, i Consigli provinciali, il Consiglio regionale, e abbiamo fatto una battaglia insieme alla precedente Assemblea legislativa per porre al Governo il tema che lì bisognava trovare una soluzione definitiva.

C'è poi il No definitivo al fracking. Non è una cosa da poco. Questo tema fu posto per la prima volta dall'ex consigliere Giovanni Favia nell'Assemblea legislativa e ne abbiamo discusso a lungo. Questo noi l'abbiamo ottenuto.

Credo che sia giusto dirci anche che nel programma di legislatura, se lo andate a leggere, sulla "conversione dei sistemi di produzione ed energia verso fonti rinnovabili, risparmio, efficienza energetica, tutela e conservazione delle risorse naturali come pilastri delle politiche e strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici" noi abbiamo detto che ce ne doteremo davvero, in parte già ce ne siamo dotati, in parte lo dovremo fare. E d'altra parte quanto per noi sia importante la strategia che abbiamo giocato sulla gestione integrata costiera e la pianificazione marittima in linea, peraltro, con i più avanzati documenti di indirizzo europei, dice cosa noi intendiamo per una strategia anche di cambiamento per la tutela del suolo e della costa.

Noi abbiamo bisogno, però, adesso, di trasferire alcune cose fatte qui all'intero sistema nazionale. Vogliamo anche evitare conflitti sulle competenze che produrrebbero rischi di discussioni infinite e per le quali rischiamo di non ottenere l'obiettivo che vogliamo centrare. Io peraltro penso che adesso abbiamo bisogno di fare sistema e non di dividerci, di provare, per questo paese, a trovare certezze, perché poi sul tema dello sviluppo, della tutela e della valorizzazione delle nostre risorse ambientali e paesaggistiche abbiamo bisogno di fare una battaglia vincente, ma tenendo conto anche della necessità di creare posti di lavoro e di non andare ad ammazzare oggi, per furore ideologico, elementi che rischierebbero di trovarsi domani mattina con una risposta incompatibile per migliaia di famiglie.

Noi riteniamo che l'articolo 38 sia confuso, per alcune parti inattuabile, invasivo di alcune competenze regionali, non tanto per la presunta incostituzionalità, ma perché rischia di allontanare, su alcuni di questi elementi, le decisioni, le valutazioni ambientali dai territori e noi non vogliamo tagliare fuori le comunità perché stiamo parlando di scelte strategiche per il paese e per le future generazioni. Però, attenti, lo stesso articolo 38 per la prima volta mette elementi di garanzia e tutela ambientale importanti che non possono essere perduti. È il primo provvedimento nazionale che sancisce un No secco al fracking e a tutte le altre tecniche invasive. Per me non è cosa da poco, anche per le valutazioni che diversi consiglieri hanno fatto. È il primo provvedimento che impone standard qualitativi e economico-finanziari alle aziende portando ad una loro migliore qualificazione e sicurezza ambientale.

Io voglio accogliere la sfida posta dalla risoluzione e voglio però anche dire che comprendo e comprendiamo le esigenze poste da chi ha proposto e ha aderito al referendum. Peraltro ci sono Regioni a guida PD, non stiamo facendo un dibattito di divisione politica. Però io non credo che sia lo strumento oggi utile a risolvere il problema, perché noi vogliamo risolverlo. E allora visto che da qui all'indizione del referendum ci sarebbero comunque dei tempi, io vorrei, con il vostro sostegno, proporre alla Conferenza delle Regioni e poi in Conferenza Stato-Regioni l'avvio di un percorso immediato e serio che riparta dal coinvolgimento dei territori nella direzione, come sempre auspicata, di una leale collaborazione tra Stato, Regioni ed Enti locali, e quell'accordo con il MISE ha dato l'esempio di come noi intendiamo questa collaborazione e discussione anche serrata.

Io sono convinto che il Governo possa accogliere questa richiesta, e anche i colleghi presidenti di Regione, perché dobbiamo andare verso una definizione di una vera strategia nazionale energetica in linea ed integrata con gli indirizzi europei. Dunque, si convochi immediatamente un tavolo di confronto e di concertazione, perché, ripeto, l'articolo 38 va seriamente modificato nell'accoglimento di alcune questioni che sono state qui poste e che peraltro trovano in molte parti una coincidenza di vedute tra tutti coloro che sono intervenuti.

Peraltro, coerenti con questo percorso, noi sigleremo la Carta di Termoli, che è già stata proposta e firmata da altri presidenti di Regione, perché vogliamo dare un significato anche politico, oltre che istituzionale, alla richiesta che faccio direttamente e immediatamente al Governo nazionale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, presidente Bonaccini.

Procediamo con le dichiarazioni di voto, che sono congiunte sia sulle due delibere che sulle risoluzioni presentate. Ricordo che ogni gruppo ha a disposizione cinque minuti.

Ha chiesto di parlare il consigliere capogruppo Caliandro. Ne ha facoltà.

 

CALIANDRO: Grazie, presidente. Intervengo solo per rappresentare in quest'Aula la volontà del Partito Democratico di avere un ruolo attivo rispetto al dibattito che pure in maniera meritoria è stato posto in tanti Consigli regionali. Non vi è dubbio che vi sia una discussione sul rapporto che deve legare il Governo nazionale e il governo dei territori. E non vi è dubbio che vi sia intorno al ruolo che deve essere dato alla sicurezza, all'indipendenza energetica, ma soprattutto alla crescita ecosostenibile, un passaggio determinante della vita amministrativa e politica di questo paese.

D'altro canto occorre anche ad un certo punto confrontare i territori tra di loro e allo stesso tempo, nel confrontarli tra di loro, avere la capacità di essere una cornice unica di uno Stato nazione che contiene al suo interno dinamiche e politiche programmatiche che rendono responsabili tutti quanti noi di questo gesto. È per questo motivo che abbiamo presentato una risoluzione, che è stata accolta dal presidente Bonaccini, in cui chiediamo di andare oltre gli steccati delle appartenenze, in cui chiediamo al nostro presidente della Giunta di farsi rappresentante della volontà di questo Consiglio di aprire un tavolo di trattativa Stato-Regioni che vada oltre quello che è stato fino adesso.

D'altro canto non possiamo nasconderci anche che forse la domanda è giusta, ma è posta male. Il fatto che si scelga di esautorare anche la responsabilità degli amministratori rispetto ad una missione così importante come quella della quale stiamo dibattendo oggi è il vero motivo per il quale voteremo no alle proposte avanzate e voteremo sì alla nostra risoluzione, perché pensiamo che occorra ristabilire un rapporto tra democrazia partecipativa e rappresentanza politica, equilibrato, sano.

Non vi è dubbio che la piena consapevolezza che già altri Consigli regionali abbiano scelto la via referendaria non costituisce evidentemente, rispetto al nostro ruolo, nessuna contraddittorietà, anzi, potremmo avere, se questo Consiglio ne coglierà l'occasione, la possibilità di essere noi quelli che portano avanti un'ipotesi politico-programmatica di rivisitazione dell'articolo 38 e anche di rivisitazione dei rapporti che ci devono essere tra Regione e Stato centrale. Per questo l'auspicio che rivolgiamo con l'impegno di votare sì alla risoluzione presentata oggi dal gruppo PD è quello che non solo il presidente Bonaccini possa avere il sostegno di altre presidenze delle Regioni, ma anche che in questa dinamica, in questa dialettica ci siamo tutti, sforzandoci per una volta, come del resto è anche negli intenti di chi ha proposto i quesiti referendari, di andare oltre le appartenenze politiche e di partito. D'altro canto il tema è così grande che se un domani ci dovesse essere questo famoso referendum, probabilmente ci troveremmo su staccionate simili o diverse indipendentemente dai partiti ai quali apparteniamo. I referendum sono tali proprio perché spaccano il paese su delle opinioni di politica energetica, di politica dell'economia, come è tutte le volte che si vota per i referendum, che vanno ben oltre i partiti di appartenenza.

Invitandovi ad andare sulla luna come fece Astolfo, riprendiamo il senno e il senno consegniamolo al nostro presidente della Regione perché lui sappia essere quell'abile tessitore di una tela che necessita, sulle politiche energetiche, di un impegno che vada oltre. E forse, sì, potremmo utilizzare quello che è stato ricordato del delta del Po, cioè gli esempi positivi che questa Regione ha messo già in pratica, che è stato ricordato dal consigliere Bessi rispetto a quello che siamo, quello che abbiamo fatto per le politiche energetiche di questa Regione, ma soprattutto pensando al contesto nazionale che vogliamo contribuire a migliorare. Se dessimo un segnale di apertura, di disponibilità rispetto a questa modalità, forse non faremmo un interesse individuale, però probabilmente rappresenteremmo i bisogni e i diritti di tanti, anche perché solo così forse potremmo arrivare in tempi brevi alla soluzione.

D'altro canto qui cogliete il senso dell'ironia: non è con i referendum che si aboliscono tante cose in questo paese. Quante volte c'è stato il referendum sull'abolizione del Ministero dell'Agricoltura! Forse, invece, la volontà politica che noi consegniamo con questo gesto al presidente Bonaccini potrebbe essere lo strumento per andare a colpire nel segno. Mi auguro che questo appello non cada invano.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Caliandro.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Ovviamente noi sosterremo le richieste per ridare il senno ai cittadini, nel senso che in questo caso secondo noi sono i cittadini a questo punto che devono dire l'ultima parola.

Accolgo con interesse le promesse e le proposte di Bonaccini di mettere mano all'articolo 38, però non abbiamo sentito niente sull'articolo 35 del Decreto "Sblocca Italia" da nessuno di voi e questo ci preoccupa perché quelle concessioni diventeranno attive entro breve tempo.

Raccogliamo questa disponibilità, però, presidente, non ha partecipato agli ultimi incontri dei presidenti delle Regioni che si sono incontrati proprio per discutere questo tema, quindi su questo noi rileviamo una mancanza perché questa sua proposta di adire contro l'articolo 38 poteva farla insieme agli altri presidenti, alcuni dei quali, fra l'altro, hanno sollevato questioni costituzionali su questi articoli. Noi come Regione Emilia-Romagna non l'abbiamo fatto forse perché non c'erano i tempi, però quando questi presidenti si sono riuniti la voce dell'Emilia-Romagna in questo caso non c'era.

Voteremo contro la risoluzione proposta dal PD perché anche se sicuramente ci sono alcuni aspetti positivi, l'azione che va fatta in questo momento è quella di dare la voce ai cittadini.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare il consigliere Fabbri. Ne ha facoltà.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Come già preannunciato durante l'intervento in discussione generale, votiamo a favore della richiesta di indizione dei referendum e contro la risoluzione del Partito Democratico.

Mi facevo una domanda; dopo, se qualcuno vuole rispondere, ma forse non è questo il momento. Siccome almeno cinque Regioni si sono prese la responsabilità di voler indire questo referendum e quindi questo referendum molto probabilmente verrà svolto, cosa farà il Partito Democratico dell'Emilia-Romagna? Voterà Sì? Voterà No? Starà a casa, quando ci sarà il referendum, per non far raggiungere il quorum? Lo chiedo anche al presidente, perché siccome anche lui si troverà davanti alla possibilità di votare questo referendum, gli chiedo se secondo lui è opportuno stare a casa, o votare contro, o votare a favore a prescindere dalla risoluzione del Partito Democratico.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Fabbri.

Ha chiesto di parlare il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Ribadisco il voto favorevole all'indizione del referendum, accogliamo però anche le parole del presidente Bonaccini. Chiaramente il referendum si svolgerà dopo la valutazione della Corte costituzionale sulla legittimità e potrebbe anche non svolgersi se da qui al prossimo anno il Parlamento avrà cambiato la norma, cosa che auspichiamo fortemente. Da questo punto di vista il lavoro di forte richiesta di modifica di questo dispositivo che come componente della Conferenza Stato-Regioni il presidente Bonaccini potrà svolgere è un lavoro importante, ma ovviamente è importante che tutti i deputati e i senatori lavorino altrettanto alacremente per cambiare questo dispositivo.

Come ho detto prima, della risoluzione a firma Bessi sicuramente condividiamo il dispositivo finale, rafforzato poi dalle parole del presidente Bonaccini. Nel dispositivo, però, sono anche presenti riferimenti ad aspetti che per noi sono un po' più problematici e quindi terremo conto, come ho detto prima, di tutto questo, fermo restando che l'appoggio al lavoro che il presidente Bonaccini potrà fare in Conferenza Stato-Regioni per modificare lo "Sblocca Italia", e quindi rendere vano anche il referendum, è un appoggio forte perché noi riteniamo che quella norma, come abbiamo sempre detto da anni, non solo oggi, vada cambiata.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Alleva. Ne ha facoltà.

 

ALLEVA: Grazie, presidente. Dichiaro voto favorevole alla richiesta di referendum, con una piccola considerazione. Un'esperienza più che decennale ci dice che chi vuole cambiare una legge deve auspicare che sia sottoposta a proposta referendaria proprio perché per evitare il referendum una volta raccolte le firme si fanno le proposte di modifica e naturalmente la posizione riformista è molto forte perché, come dire, "parla con calma, ma ha un grosso bastone in mano". Allora io direi al presidente Bonaccini: si munisca di questo bastone, sottoponiamo la norma al referendum, avrà molta ma molta facilità a fare passare le sue posizioni condivisibili.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Alleva.

Ha chiesto di parlare la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Intervengo solo per chiedere il voto elettronico sulle risoluzioni.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

Le dichiarazioni di voto sono terminate, si procede alle votazioni.

Nomino scrutatori i consiglieri Ravaioli, Zappaterra e Aimi.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Grazie, presidente. Intervengo per un richiamo al Regolamento perché lei, presidente, prima ha parlato di risoluzioni giustamente al plurale e me ne risultano due, ma è in distribuzione in questo momento una risoluzione della Lega e volevo capire se era legata a questo provvedimento o meno dato che la prima riga parla di estrazione di idrocarburi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Ha ragione, occorre un chiarimento. Sono due le risoluzioni presentate stamattina per gli oggetti 1316 e 1317 e avevano come riferimento esattamente questi oggetti e quindi si procede al voto di queste due risoluzioni. Una è presentata dal Movimento 5 Stelle, è a firma Bertani ed altri ed è la 1345, verrà posta in votazione per prima, poi si procederà alla votazione della seconda risoluzione, la 1346, a firma di Bessi ed altri. Sono le uniche due risoluzioni. Le altre sono abbinate invece con risoluzioni che verranno poi discusse secondo l'ordine già previsto. Averle distribuite in questo momento può aver creato qualche dubbio.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Grazie, presidente. Trenta secondi e poi mi taccio. Però, presidente, se si abbinano delle risoluzione a delle proposte di delibera si devono abbinare a maggior ragione delle risoluzioni che sono già iscritte all'ordine del giorno a quelle proposte di delibera, perché noi, come i fatti dimostreranno, facciamo adesso la discussione e poi fra qualche ora ne ripeteremo un'altra sullo stesso contenuto avendo lasciato due risoluzioni. Allora o le risoluzioni si abbinano tutte, o non se ne abbina neanche una, se no non si capisce l'abbinamento. Però è ora di votare, lo dico solo a futura memoria.

 

PRESIDENTE (Saliera): Le due risoluzioni che sono state presentate stamattina riguardavano direttamente il referendum, le altre no e verranno discusse secondo l'ordine.

Si proceda alla votazione della risoluzione oggetto 1345, a firma dei consiglieri Bertani, Gibertoni, Piccinini, Sassi e Sensoli, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

44

Assenti

 

6

Votanti

 

43

Favorevoli

 

18

Contrari

 

25

Astenuti

 

--

 

La risoluzione è respinta.

Si proceda alla votazione della risoluzione oggetto 1346, a firma dei consiglieri Bessi, Bagnari, Soncini, Rossi Nadia, Calvano, Caliandro, Molinari, Sabattini, Cardinali, Ravaioli, Zoffoli, Poli, Tarasconi, Rontini, Pruccoli, Iotti, Montalti, Serri, Mori, Zappaterra e Marchetti Francesca, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

 

Presenti

 

47

Assenti

 

3

Votanti

 

44

Favorevoli

 

26

Contrari

 

15

Astenuti

 

3

 

La risoluzione è approvata

Prego, consigliere Pruccoli.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente. Chiedo la rettifica del mio voto perché, probabilmente avrò sbagliato io, ma ero convinto di aver votato, la mia intenzione di voto era di votare favorevole rispetto a questa risoluzione e ho appreso dal monitor, invece, di avere evidentemente pigiato male, quindi chiedo la rettifica del voto: il mio voto è favorevole. Grazie.

 

(interruzioni)

 

PRESIDENTE (Saliera): Chiedono la rettifica del voto i consiglieri Pruccoli, Tarasconi e Iotti.

Si proceda alla votazione del partito di deliberazione, oggetto 1316, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

45

Assenti

 

5

Votanti

 

44

Favorevoli

 

16

Contrari

 

28

Astenuti

 

--

 

L'Assemblea respinge.

Si proceda alla votazione del partito di deliberazione, oggetto 1317, con l'uso del dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con la registrazione dei nomi.

 

(Si procede alla votazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

45

Assenti

 

5

Votanti

 

44

Favorevoli

 

16

Contrari

 

28

Astenuti

 

--

 

L'Assemblea respinge.

 

PRESIDENTE (Saliera): La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13,08

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Simona CASELLI.

 

Votazioni per appello nominale

 

OGGETTO 1022 “Delibera: «Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Nomina del Presidente e dei due vicepresidenti a norma dell’articolo 4 e 21 della L.R. 27 maggio 2015, n. 5.»”

 

(Votazione per appello nominale - I scrutinio)

 

Presenti: 32

 

Astenuti: 30

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI

 

Non partecipanti al voto: 2

Enrico AIMI, Tommaso FOTI.

 

Assenti: 18

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Palma COSTI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

(Votazione per appello nominale - II scrutinio)

 

Presenti: 33

 

Astenuti: 31

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non partecipanti al voto: 2

Enrico AIMI, Tommaso FOTI.

 

Assenti: 17

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Palma COSTI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Andrea ROSSI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 1345 “Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere le attività istituzionali volte a dare esaustiva informazione ai cittadini sul contenuto del quesito referendario in relazione agli oggetti assembleari nn. 1316 e 1317 circa gli idrocarburi liquidi e gassosi. A firma dei Consiglieri: Bertani, Gibertoni, Piccinini, Sassi, Sensoli”

 

Presenti: 44

 

Favorevoli: 18

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 25

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 6

Galeazzo BIGNAMI, Palma COSTI, Andrea LIVERANI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PRODI.

 

OGGETTO 1346 “Risoluzione per l'avvio di un percorso di revisione complessiva e condivisa della normativa nazionale in materia di estrazione degli idrocarburi. A firma dei Consiglieri: Bessi, Bagnari, Soncini, Rossi Nadia, Calvano, Caliandro, Molinari, Sabattini, Cardinali, Ravaioli, Zoffoli, Poli, Tarasconi, Rontini, Pruccoli, Iotti, Montalti, Serri, Mori, Zappaterra, Marchetti Francesca”

 

Presenti: 47

 

Favorevoli: 29

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 13

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Astenuti: 3

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Tommaso FOTI.

 

Non votanti: 2

Silvia PRODI, Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 3

Galeazzo BIGNAMI, Andrea LIVERANI, Giuseppe PARUOLO.

 

OGGETTO 1316 “Richiesta di indizione di referendum abrogativo ai sensi dell'art. 75 della Costituzione e dell'art. 29 della legge 25 maggio 1970, n. 352, "Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa popolare", dell'art. 6, comma 17, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale", come sostituito dall'art. 35, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, "Misure urgenti per la crescita del Paese", convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134. (Proposta dei consiglieri Gibertoni, Bertani, Piccinini, Sassi, Sensoli)”

 

Presenti: 45

 

Favorevoli: 16

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 28

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 5

Galeazzo BIGNAMI, Andrea LIVERANI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PRODI.

 

OGGETTO 1317 “Richiesta di indizione di referendum abrogativo ai sensi dell'art. 75 della Costituzione e dell'art. 29 della legge 25 maggio 1970, n. 352, "Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa popolare", degli articoli 38, commi 1, 1-bis e 5, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, "Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive", convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, nonché dell'art. 57, comma 3-bis, del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5, "Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo", convertito con modificazioni dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, e dell'art. 1, comma 8-bis, della legge 23 agosto 2004, n. 239, "Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia", introdotto dal decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, "Misure urgenti per la crescita del Paese", convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 83. (Proposta dei consiglieri Gibertoni, Bertani, Piccinini, Sassi, Sensoli)”

 

Presenti: 45

 

Favorevoli: 16

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 28

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Alessandro CARDINALI, Palma COSTI, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 5

Galeazzo BIGNAMI, Andrea LIVERANI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PRODI.

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

1284 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento ed al provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017" (Delibera di Giunta n. 1324 del 14 09 15).

1285 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Assestamento e provvedimento generale di variazione del bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017" (Delibera di Giunta n. 1325 del 14 09 15).

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

1231 - Interrogazione a risposta scritta circa la procedura disciplinare riguardante una dipendente dell'Ospedale del Delta di Lagosanto (FE). A firma del Consigliere: Fabbri

1232 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'applicazione del deposito cauzionale relativamente alla erogazione dei servizi idrici e di raccolta dei rifiuti. A firma del Consigliere: Bignami

1233 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare, tramite gli opportuni controlli, episodi di mala sanità, revocando inoltre, in tali casi, i premi di risultato corrisposti ai relativi vertici aziendali. A firma del Consigliere: Gibertoni

1235 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti il teatro Tagliavini di Novellara. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sassi

1236 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare forme di commistione tra la dimensione pubblica del processo educativo ed iniziative dei partiti politici. A firma della Consigliera: Gibertoni

1237 - Interrogazione a risposta scritta circa la visita di una delegazione cinese nella Regione Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

1238 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa l'applicazione del "Piano rifiuti", anche in relazione a problematiche connesse all'immigrazione. A firma del Consigliere: Foti

1241 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di svolgimento dell'evento sportivo Xmasters Awards svoltosi a Riccione nel settembre 2015, con particolare riferimento all'utilizzazione della spiaggia adiacente alla foce del fiume Marano. A firma della Consigliera: Sensoli

1242 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione e la destinazione dell'area denominata "ex Metalplast" di Sasso Marconi. A firma del Consigliere: Bignami

1243 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura dei reparti di ostetricia, ove avvengono meno di 500 parti all'anno, con particolare riferimento a quello dell'Ospedale Santa Maria di Borgotaro. A firma del Consigliere: Bignami

1244 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare i furti che avvengono presso strutture ospedaliere e per ripristinare condizioni di sicurezza nei relativi parcheggi. A firma della Consigliera: Sensoli

1245 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti le richieste di contributi presentate dai soggetti danneggiati dal sisma. A firma del Consigliere: Foti

1246 - Interrogazione a risposta scritta circa il prolungamento della linea urbana n. 6, che parte dall'Ospedale di Cona, fino a Vigarano Mainarda. A firma del Consigliere: Pettazzoni

1248 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione igienico-sanitaria e ambientale del Canale Navile ed il relativo stato di degrado. A firma del Consigliere: Bignami

1249 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di polveri sottili ed amianto nel deposito della Variante di Valico di Cavanella - Pian di Setta. A firma del Consigliere: Bignami

1250 - Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione, a favore delle ASP, delle aliquote IRAP. A firma della Consigliera: Sensoli

1252 - Interrogazione a risposta scritta circa la sostituibilità alla guida per i titolari di licenza di esercizio del servizio taxi. A firma del Consigliere: Bignami

1253 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la sicurezza degli argini fluviali nel nodo idraulico modenese, già colpito da eventi calamitosi. A firma del Consigliere: Foti

1255 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure d'urgenza per la fornitura di ausili, ortesi e protesi ai pazienti, e le metodologie informative riguardanti i costi degli stessi e le relative esenzioni. A firma del Consigliere: Bignami

1256 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e controlli riguardanti un forno sito nel Parco Talon di Casalecchio di Reno. A firma del Consigliere: Bignami

1257 - Interrogazione a risposta scritta circa il mantenimento dei punti nascita, con particolare riferimento alle zone svantaggiate ed a quelli operanti a Sant'Anna di Castelnovo ed a Novafeltria. A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli

1260 - Interrogazione a risposta scritta circa la redazione dei piani economico-finanziari e gli eventuali conguagli, con particolare riferimento al Comune di Castel San Pietro Terme ed al Nuovo Circondario Imolese. A firma del Consigliere: Bignami

1261 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare e condannare atti di omofobia e altre forme di discriminazione. A firma della Consigliera: Gibertoni

1262 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per potenziare la sorveglianza sanitaria relativamente al rispetto dei periodi contumaciali per malattie infettive, con particolare riferimento al mondo della scuola. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sassi

1264 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a favore delle zone del territorio parmense e piacentino colpite dalla alluvione verificatasi nella notte del 13 settembre 2015. A firma del Consigliere: Bignami

1265 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavori di innalzamento degli argini dei fiumi che hanno causato l'alluvione del 13 settembre 2015, con particolare riferimento alle frazioni di Roncaglia e Borghetto. A firma del Consigliere: Foti

1266 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure relative alla realizzazione di un impianto di produzione di conglomerato bituminoso in località Pontenuovo, nel Comune di Gossolengo. A firma del Consigliere: Foti

1269 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la sicurezza dei territorio colpiti dall'alluvione del 13 settembre 2015, e risarcire i relativi danni. A firma del Consigliere: Rancan

1273 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per diffondere la sicurezza sul lavoro e per favorire, nell'ambito del processo di ricostruzione, l'adeguamento sismico delle imprese. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sensoli

1274 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche riguardanti l'impianto fognario esistente a Selva, nel Comune di Imola, e lo stato delle acque del Rio della Bandita. A firma del Consigliere: Bignami

1275 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per eliminare le problematiche causate dai passaggi a livello situati a Bagnacavallo (RA). A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani

1276 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare le ludopatie, con particolare riferimento allo svolgimento di feste, eventi ed iniziative svolte sul territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli, Gibertoni, Piccinini, Sassi

1277 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dei ponti esistenti nel territorio piacentino, in relazione alle esondazioni di corsi d'acqua avvenute nella notte del 13 settembre 2015. A firma del Consigliere: Rancan

1278 - Interrogazione a risposta scritta circa lavori di consolidamento, da eseguire a titolo di compensazione, a fronte di opere realizzate da Lepida SpA. A firma della Consigliera: Gibertoni

1279 - Interrogazione a risposta scritta circa la titolarità dell'esercizio delle funzioni riguardanti l'individuazione delle strutture destinate all'accoglienza di migranti. A firma del Consigliere: Bignami

1280 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione del Trasporto Pubblico Locale a Modena, Reggio Emilia e Piacenza, con particolare riferimento alla società SETA. A firma del Consigliere: Foti

1281 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante l'Aeroporto di Rimini. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

1282 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa all'Aeroporto di Forlì. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

1283 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di svolgimento di una procedura selettiva riguardante l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Policlinico S. Orsola Malpighi. A firma della Consigliera: Piccinini

1286 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni gestionali ed occupazionali riguardanti Hera SpA. A firma del Consigliere: Fabbri

1287 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure ed i lavori riguardanti il restauro di Villa Sorra, nel Comune di Castelfranco Emilia (MO). A firma della Consigliera: Gibertoni

1290 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione del Pronto Soccorso dell'Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì. A firma del Consigliere: Foti

1291 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori delle Edizioni Dehoniane di Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

1292 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione ed i fondi relativi al dissesto idrogeologico con particolare riferimento al territorio piacentino, gravemente colpito da perturbazioni in data 13 settembre 2015. A firma del Consigliere: Sassi

1294 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare le ludopatie, con particolare riferimento alla presenza di aziende operanti nel settore del gioco d'azzardo ad iniziative promosse da partiti. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani

1295 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attribuzione di incarichi di "coordinamento facenti funzione" ad infermieri, con particolare riferimento al Policlinico S. Orsola-Malpighi. A firma della Consigliera: Piccinini

1296 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione di degrado riguardante lo stabile denominato "Palazzo degli Specchi" sito nel Comune di Ferrara. A firma dei Consiglieri: Pettazzoni, Fabbri

1297 - Interrogazione a risposta scritta circa la posizione assunta dal Sindaco e dalla Giunta comunale di Cesena in merito alla manifestazione, svoltasi in data 17 settembre 2015, promossa dal Comitato per la salvaguardia del centro storico. A firma del Consigliere: Pompignoli

1298 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di ripartizione delle mini-aree inerenti al trasporto pubblico non di linea con la nascita della Città Metropolitana di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

1299 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'intesa sulla contrattazione integrativa aziendale dell'USL di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1300 - Interrogazione a risposta scritta circa gli indicatori della situazione economica riguardanti l'assistenza delle persone non autosufficienti anziane o con disabilità, con particolare riferimento ai pazienti affetti dalla patologia di Alzheimer. A firma della Consigliera: Sensoli

1304 - Interrogazione a risposta scritta circa la riqualificazione della stazione ferroviaria di Montecchio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

1305 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte all'incremento del fenomeno migratorio. A firma del Consigliere: Bignami

1306 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche riguardanti il trasporto tramite autobus nella tratta Cento-Finale Emilia, con particolare riferimento alla tutela dei pendolari e dei lavoratori. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni, Bargi

1307 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'Azienda ceramica Gardenia Orchidea di Spezzano (MO). A firma del Consigliere: Bargi

1308 - Interrogazione a risposta scritta circa i finanziamenti regionali destinati alle cooperative ed i relativi controlli. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

1309 - Interrogazione a risposta scritta circa l'esclusione della possibilità di stoccaggio di anidride carbonica in siti acquiferi profondi, ed in particolare a Rivara di San Felice. A firma della Consigliera: Gibertoni

1310 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa agli insegnanti di sostegno. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sensoli

1311 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di collaborazione della Regione Emilia-Romagna al concerto-evento svoltosi presso il Campovolo di Reggio Emilia in data 19 settembre 2015, anche in relazione alla raccolta dei rifiuti abbandonati in tale area. A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani

1312 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il gioco d'azzardo. A firma del Consigliere: Alleva

1314 - Interrogazione a risposta scritta circa la manutenzione necessaria per ripristinare il regolare deflusso del torrente Samoggia. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1315 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per controllare e prevenire la presenza di sostanze non consentite negli alimenti, con particolare riferimento alle carni suine. A firma del Consigliere: Foti

1318 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi effettivi di realizzazione, a Bologna, del People Mover, di completamento del SFM e dell'estensione della filovia. A firma del Consigliere: Bignami

1319 - Interrogazione a risposta scritta circa la fruizione, da parte della Regione Emilia-Romagna, dei fondi statali per il pagamento dei debiti verso le imprese. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sensoli, Bertani

1320 - Interrogazione a risposta scritta circa l'approvazione definitiva del Piano Aria Integrato Regionale. A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

1322 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli e la situazione riguardanti un terreno sito a Imola, in località Piratello. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1323 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la crisi del settore della suinicoltura. A firma del Consigliere: Foti

1324 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attuazione delle compensazioni ambientali connesse all'ampliamento dell'Autostrada A14 nel tratto da Rimini Nord a Pedaso e nel tratto Rimini Nord - Cattolica. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

1325 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e contributi riguardanti la riqualificazione del "Complesso Osservanza" di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

1326 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e modalità di gestione riguardanti le liste di attesa per trapianti di organi e tessuti, anche effettuati in regime di libera professione, dalle AUSL regionali. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Sensoli

1327 - Interrogazione a risposta scritta circa lo svolgimento, da parte di un partito, di attività di tipo commerciale, con particolare riferimento al concerto svoltosi presso il Campovolo di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Gibertoni

1329 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le procedure e le problematiche evidenziate da residenti, comitati ed associazioni ambientaliste in merito all'azione del Con.Ami relativamente all'ampliamento del sito di via Pediano della discarica Tre Monti di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

1330 - Interrogazione a risposta scritta circa l'introduzione nel sistema scolastico della teoria gender e dell'iniziativa denominata "W l'Amore". A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani

1331 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche riguardanti il sovraffollamento degli autobus nella tratta Mesola-Codigoro-Comacchio-Ravenna. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni, Liverani

1332 - Interrogazione a risposta scritta circa la procedura di mobilità avviata dalla Cerve spa, azienda specializzata nella creazione e lavorazione di prodotti in vetro con tre stabilimenti in provincia di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

1333 - Interrogazione a risposta scritta circa il diniego della Provincia di Modena in ordine alle deliberazioni di ATC MO 3 riguardanti il Piano di gestione del cinghiale per la stagione venatoria 2015-2016. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Bargi

1335 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’ampliamento della discarica Tre Monti nei comuni di Imola e di Riolo Terme. A firma del Consigliere: Taruffi

1336 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la riapertura dell'Aeroporto Ridolfi di Forlì. A firma della Consigliera: Sensoli

1337 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa i provvedimenti e le iniziative da porre in essere a favore del territorio piacentino, colpito da eventi atmosferici che hanno causato gravi danni nella notte del 13 settembre 2015. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Bargi, Delmonte, Pompignoli, Rainieri, Pettazzoni, Marchetti Daniele, Liverani

1338 - Interrogazione a risposta scritta circa nomine riguardanti l'Ente dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese. A firma del Consigliere: Bignami

1339 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per prevenire il rischio idraulico ed idrogeologico nelle zone appenniniche, con particolare riferimento agli interventi di somma urgenza previsti e realmente conclusi. A firma del Consigliere: Foti

 

Risoluzioni

 

1239 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere iniziative volte a impedire l'introduzione, nelle scuole di ogni ordine e grado, della teoria del gender, a rispettare il ruolo prioritario della famiglia nell'educazione all'affettività ed alla sessualità, ed a valorizzare e diffondere i relativi principi costituzionali, coinvolgendo a tal fine anche le associazioni rappresentative dei genitori e le famiglie. (10 09 15) A firma del Consigliere: Foti

1251 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a ridurre, a favore delle Aziende pubbliche di servizi alla persona, l'aliquota IRAP in misura pari a quella prevista per le cooperative sociali o, in alternativa, a prevedere l'esenzione totale da tale forma di imposizione (14 09 15) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Gibertoni, Bertani, Sassi, Piccinini

1258 - Risoluzione circa le azioni da porre in essere per sospendere il depotenziamento e la modifica dei presidi ospedalieri regionali, mantenendo inoltre operativi i punti nascita a prescindere dal numero dei parti avvenuti nelle strutture, con particolare riferimento all'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo. (15 09 15) A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli

1263 - Risoluzione per impegnare la Giunta a condannare ogni atto di violenza rivolto a persone omosessuali, promuovere iniziative contro ogni forma di discriminazione specialmente se fondata sull'omofobia, attivando anche una specifica campagna di informazione e favorendo l'adesione alla Rete Ready. (15 09 15) A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Sassi, Sensoli

1267 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale a porre in essere azioni nei confronti del Governo volte ad evitare l'eventuale soppressione della Prefettura di Piacenza e dei presidi delle Forze dell'Ordine operanti sul relativo territorio provinciale. (15 09 15) A firma del Consigliere: Foti

1268 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad istituire un apposito capitolo di bilancio al fine di compensare i mancati finanziamenti nazionali riguardanti le spese per l'assistenza domiciliare per i malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), attivandosi inoltre presso il Governo onde ripristinare gli stanziamenti del Fondo Nazionale per la non autosufficienza. (15 09 15) A firma del Consigliere: Fabbri

1289 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, anche in sede ministeriale, al fine di garantire i pagamenti dovuti ai tirocinanti che hanno aderito al Progetto "Garanzia Giovani", sopperendo inoltre al mancato decollo di tale progetto ed ai ritardi nell'erogazione delle relative retribuzioni con fondi ed iniziative regionali. (17 09 15) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani

1302 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad applicare, in tema di concorso alla copertura del costo dei servizi sociali, socio-educativi e socio-sanitari, il principio generale dell'indicatore della situazione economica del solo assistito al fine di favorire la permanenza nel contesto familiare delle persone non autosufficienti anziane o con disabilità, con particolare riferimento ai soggetti colpiti dalla patologia di Alzheimer ed alle rette previste nelle RSA. (21 09 15) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Gibertoni, Sassi, Bertani, Piccinini

1313 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte ad estendere, a favore dei malati di epatite C, l'accessibilità alle terapie mediante la somministrazione dei farmaci sofosvubir, simeprevir e daclatasvir, incentivando inoltre campagne di sensibilizzazione riguardanti la prevenzione e la cura di tale patologia. (22 09 15) A firma del Consigliere: Bignami

1328 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad adottare una norma di carattere legislativo riguardante i migranti richiedenti asilo ed i soggetti in attesa di definizione del ricorso in caso di impugnativa della decisione negativa circa tale istanza, al fine di consentire loro attività di volontariato gratuito a favore della collettività ospitante, evitandone l'utilizzazione a favore di organizzazioni politiche e nell'ambito di manifestazioni dalle stesse promosse. (25 09 15) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Gibertoni, Bertani, Sassi

1334 - Risoluzione circa la valorizzazione del patrimonio ferroviario dismesso e le iniziative dirette al suo recupero e alla sua eventuale riattivazione. (28 09 15) A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Gibertoni, Piccinini, Sassi

 

Interpellanze

 

1247 - Interpellanza circa le azioni da attuare per evitare la soppressione della Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Piacenza. A firma del Consigliere: Foti

1254 - Interpellanza circa le azioni da attuare per garantire la sicurezza dei cittadini nell'area metropolitana di Bologna a fronte dell'aumento della criminalità, con particolare riferimento anche al settore delle imprese artigiane. A firma del Consigliere: Foti

1259 - Interpellanza circa le azioni da attuare per far fronte ai danni causati dalle precipitazioni piovose di eccezionale intensità che hanno colpito la Provincia di Piacenza nei giorni 13 e 14 settembre 2015. A firma del Consigliere: Foti

1288 - Interpellanza circa l'attuazione delle procedure elettorali riguardanti i Consorzi di Bonifica, con particolare riferimento all'introduzione del voto telematico ed alla par condicio da garantire agli utenti ed alle loro organizzazioni. A firma del Consigliere: Foti

1293 - Interpellanza circa gli affidamenti del servizio idrico integrato sul territorio regionale, con particolare riferimento alla compatibilità delle gestioni esistenti rispetto alla nuova normativa nazionale ed all'operato di ATERSIR. A firma del Consigliere: Foti

1301 - Interpellanza circa la soppressione dei Consorzi di Bonifica, con particolare riferimento alla situazione di dissesto idrogeologico in cui versa il territorio piacentino, recentemente colpito da alluvioni e smottamenti. A firma del Consigliere: Foti

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

851 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la gestione dei rifiuti da parte di Hera SpA, con particolare riferimento al Comune di Castel S. Pietro. A firma del Consigliere: Bignami

853 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione e la manutenzione del torrente ZENA, ed i danni causati da cinghiali nel territorio di San Lazzaro di Savena(BO). A firma del Consigliere: Bignami

888 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi e le procedure riguardanti la messa in sicurezza del tratto urbano del torrente Baganza di Sala Baganza (PR). A firma del Consigliere: Bignami

894 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela ed il rilancio del settore termale regionale, con particolare riferimento alla situazione relativa alle Terme di Porretta. A firma del Consigliere: Bignami

903 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti Hera ed HerAmbiente, con particolare riferimento alla vendita del macero ed ai prezzi praticati alle cartiere. A firma del Consigliere: Bignami

906 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare l'accorpamento della polizia provinciale con quella municipale. A firma dei Consiglieri: Calvano, Bessi, Zappaterra

909 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione attuale ed il futuro della Cooperativa Cesi di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

917 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti la fornitura di sistemi diagnostici e di laboratorio ad AUSL facenti parte dell'"Area Vasta" Emilia Centrale. A firma del Consigliere: Bignami

918 - Interrogazione a risposta scritta circa un accordo di programma riguardante il Comune di Cesenatico. A firma del Consigliere: Alleva

920 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti la normativa urbanistica, con particolare riferimento al Comune di Ravarino (MO). A firma del Consigliere: Foti

924 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti le attività trasfusionali e la produzione di emoderivati. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Sensoli

926 - Interrogazione a risposta scritta circa la istituzione di una rete di trasporti turistici sul territorio bolognese. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

927 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda Chloride-Emerson di Castel Guelfo (BO). A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

929 - Interrogazione a risposta scritta circa la valorizzazione ed il potenziamento del servizio, della struttura e del personale di radiologia dell'Ospedale di Vergato. A firma della Consigliera: Piccinini

941 - Interrogazione a risposta scritta circa lo scorporo dei cofinanziamenti dei fondi strutturali europei dai calcoli del Patto di Stabilità. A firma del Consigliere: Foti

942 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la chiusura di molti uffici postali nel territorio regionale. A firma del Consigliere: Foti

943 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti la liquidazione delle indennità di risultato per il 2014 relative alle Posizioni Organizzative dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese. A firma del Consigliere: Bignami

944 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e nomine riguardanti l'Ufficio Associato Interprovinciale per la prevenzione e la risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro dei Comuni della Bassa Romagna, e di quello dell'Unione Reno Galliera. A firma del Consigliere: Bignami

945 - Interrogazione a risposta scritta circa la normativa regionale in materia di edilizia, con particolare riferimento alla crisi che interessa tale settore. A firma del Consigliere: Bignami

946 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa agli interventi riguardanti la difesa del suolo e la prevenzione dei fenomeni di dissesto geologico ed idrogeologico. A firma del Consigliere: Bignami

950 - Interrogazione a risposta scritta circa il futuro dell'Aeroporto Ridolfi di Forlì e la tutela dei relativi lavoratori. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

952 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti gare d'appalto per la fornitura di sistemi diagnostici. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

953 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure relative alla gestione dei rifiuti da parte di Iren e di Hera nelle Province di Forlì-Cesena e Parma. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi

954 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori della azienda Open.Co. A firma del Consigliere: Sassi

963 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità ed i costi relativi ai servizi di accoglienza degli stranieri immigrati, con particolare riferimento al territorio di Piacenza. A firma del Consigliere: Rancan

966 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di avanzamento dei lavori del complesso residenziale costituito da alloggi Erp sito a Imola, nel quartiere Montericco. A firma del Consigliere: Bignami

968 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa alla messa in sicurezza e bonifica del sito ex S.I.A.P.A. di Galliera. A firma del Consigliere: Bignami

975 - Interrogazione a risposta scritta circa la valorizzazione del Porto di Ravenna, con particolare riferimento al Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica. A firma dei Consiglieri: Rontini, Bessi, Bagnari

976 - Interrogazione a risposta scritta circa la vicenda riguardante un Vigile del Fuoco, colpito da malore in servizio durante una emergenza, al quale è stato chiesto il pagamento del ticket sanitario per il ricovero. A firma del Consigliere: Bignami

977 - Interrogazione a risposta scritta circa il ridimensionamento della filiale dell'Agenzia delle Entrate di Fidenza. A firma del Consigliere: Rainieri

978 - Interrogazione a risposta scritta circa progetti riguardanti la Piazza di Cesena ed il relativo centro storico. A firma del Consigliere: Pompignoli

979 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda Goldoni SpA, con sede a Migliarina di Carpi. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

983 - Interrogazione a risposta scritta circa la messa in sicurezza di un'area sita a Rioveggio di Monzuno (BO). A firma del Consigliere: Bignami

985 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti lavori relativi al ponte sul canale Crevenziosa, nel Comune di Galliera. A firma del Consigliere: Bignami

986 - Interrogazione a risposta scritta circa malfunzionamenti e guasti riguardanti gli impianti di condizionamento sui convogli ferroviari. A firma del Consigliere: Bignami

987 - Interrogazione a risposta scritta circa la richiesta di pagamento del ticket sanitario per il ricovero di Vigili del Fuoco colpiti da malore durante un intervento di soccorso in situazione di emergenza. A firma del Consigliere: Rainieri

991 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione, anche impiantistica, riguardante alberghi in proprietà di Terme di Salsomaggiore e Tabiano SpA. A firma del Consigliere: Bignami

992 - Interrogazione a risposta scritta circa la bonifica delle aree pubbliche realizzate con materiale contenente amianto nell'ambito della ricostruzione post sisma. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Bargi, Delmonte

994 - Interrogazione a riposta scritta circa la riduzione della deduzione forfettaria delle spese non documentate relativa alle imprese di autotrasporto merci. A firma del Consigliere: Bignami

995 - Interrogazione a riposta scritta circa la sicurezza e la tutela degli utenti dei trasporti ferroviari. A firma del Consigliere: Foti

996 - Interrogazione a riposta scritta circa la situazione e le problematiche riguardanti la situazione degli utenti del servizio ferroviario. A firma del Consigliere: Foti

998 - Interrogazione a riposta scritta circa la situazione riguardante i Sinti ed i Rom presenti nel territorio regionale, con particolare riferimento a quella modenese. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

999 - Interrogazione a riposta scritta circa la situazione riguardante cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, presenti sul territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Rancan, Marchetti Daniele, Delmonte, Pettazzoni, Pompignoli, Rainieri, Fabbri, Liverani, Bargi

1000 - Interrogazione a risposta scritta circa l'introduzione di limitazioni al trasferimento di pazienti anziani dalle strutture pubbliche a quelle private dopo pochi giorni di ricovero, con particolare riferimento ad un caso riguardante una clinica privata accreditata di Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

1001 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di informazione dell'Università di Bologna relativamente ai curricula degli studenti. A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

1004 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le problematiche gravanti sul sistema di trasporto ferroviario, con particolare attenzione ai pendolari ed ai disagi causati dal caldo. A firma della Consigliera: Lori

1005 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione delle droghe tra i giovani, con particolare riferimento al decesso di un sedicenne, colto da malore in una discoteca di Riccione. A firma del Consigliere: Bignami

1010 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare l'inquinamento delle acque destinate alla balneazione, con particolare riferimento alla situazione riguardante il depuratore di Comacchio. A firma del Consigliere: Fabbri

1011 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di migranti sul territorio regionale, con particolare riferimento alla situazione esistente a Coenzo, frazione di Sorbolo (PR). A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri

1014 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche ed i disservizi riguardanti il trasporto pubblico ferroviario. A firma del Consigliere: Foti

1015 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per fronteggiare i gravi disservizi di cui sono vittime gli utenti del trasporto pubblico ferroviario, particolarmente nel periodo estivo. A firma del Consigliere: Sassi

1018 - Interrogazione a risposta scritta circa la coltivazione della canapa nella regione Emilia-Romagna, e le azioni da attuare tramite l'assessorato all'Agricoltura, per favorire lo sviluppo della relativa filiera. A firma del Consigliere: Torri

1019 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti una ASP del distretto di Fidenza. A firma del Consigliere: Rainieri

1021 - Interrogazione a risposta scritta circa i disagi causati ai passeggeri che utilizzano il trasporto ferroviario, con particolare riferimento a quanto avvenuto nella linea Piacenza-Ancona in data 16 luglio 2015. A firma dei Consiglieri: Ravaioli, Bagnari, Marchetti Francesca, Prodi, Montalti

1025 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti opere relative all'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

1027 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio dell'area vasta posta attorno al sito della discarica Tre Monti di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

1028 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare situazioni di monopolio, nel ciclo della raccolta dei rifiuti da parte di aziende multiutility. A firma del Consigliere: Bignami

1034 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare e valorizzare la "Reggia di Colorno" (PR). A firma della Consigliera: Piccinini

1035 - Interrogazione a risposta scritta circa le motivazioni ed i risultati conseguiti a seguito della istituzione della centrale unica "118 Emilia Ovest". A firma del Consigliere: Foti

1036 - Interrogazione a risposta scritta circa la normativa e le procedure adottate in materia di "politica dirigenziale" dalla Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Foti

1040 - Interrogazione a risposta scritta circa il coinvolgimento dei sindacati della dirigenza medica in relazione alle scelte politiche, organizzative e gestionali nel settore della sanità regionale. A firma del Consigliere: Foti

1042 - Interrogazione a risposta scritta circa i costi e le modalità di accoglienza di migranti nel Comune di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

1045 - Interrogazione a risposta scritta circa progetti riguardanti il recupero di farmaci non scaduti al fine di creare una rete di solidarietà nel territorio. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1046 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di eliminare i disservizi ed i disagi per l'utenza del servizio pubblico ferroviario, prevedendo anche forme di risarcimento e rimborsi per i passeggeri. A firma dei Consiglieri: Rancan, Rainieri

1055 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante il Pronto Soccorso di Forlì e quello di Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

1057 - Interrogazione a risposta scritta circa il coinvolgimento delle Professioni Sanitarie Infermieristiche, Ostetriche, Riabilitative, Tecnico Sanitarie e della Prevenzione nei processi relativi alla creazione della Città Metropolitana e delle Aree Vaste. A firma del Consigliere: Bignami

1064 - Interrogazione a risposta scritta circa il futuro dell'Ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro. A firma del Consigliere: Alleva

1069 - Interrogazione a risposta scritta circa azioni da attuare in merito alla situazione della viabilità nella Provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Foti

1073 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per sostenere i progetti innovativi delle imprese, la loro internazionalizzazione e l'accesso al credito delle PMI, con particolare riferimento al settore calzaturiero diffuso nella Provincia di Forlì-Cesena. A firma della Consigliera: Montalti

1084 - Interrogazione a risposta scritta, per sapere come la Giunta intenda procedere per assicurare il pieno rispetto delle indicazioni derivanti dalla Commissione Europea eliminando il permanere della discarica di cumuli di vetro in San Cesario Sul Panaro (MO). A firma della Consigliera: Gibertoni

1090 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga opportuno finanziare, in attuazione dell'art. 14 della legge 12 marzo 1999, n. 68, con le risorse del Fondo regionale per l'occupazione dei disabili, anche le rette dei Centri socio occupazionali perle persone con disabilità. A firma della Consigliera: Sensoli

1108 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda addivenire alla sottoscrizione di un “patto per la vita”, con finalità educative, con le associazioni sia laiche che cattoliche che si battono sul fronte antidroga. A firma del Consigliere: Foti

1119 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se vi siano e quali siano i requisiti minimi per avviare la presa in carico di donne e minori vittime di violenza presso i centri del nostro territorio regionale e per la valutazione della presenza di una situazione di emergenza. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

1161 - Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni della ex colonia "Danilo Barbieri" in località Monfestino (MO) e le intenzioni della Regione sul suo utilizzo. A firma della Consigliera: Gibertoni

1173 - Interrogazione a risposta scritta sugli esiti delle attività di integrazione sociale di Rom e Sinti, alla luce dell’approvazione della recente legge regionale in materia di inclusione di queste popolazioni. A firma del Consigliere: Foti

1206 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti la gestione del servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani, con particolare riferimento alla situazione esistente a Piacenza, Parma e Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Foti

 

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68, lettera f) del Regolamento interno:

 

Si comunica che la Commissione assembleare “Politiche economiche”, nella seduta del 9 settembre 2015, ha esaminato la petizione oggetto n. 282 - Petizione popolare circa l'autorizzazione e la conseguente attuazione di piani di abbattimento della specie Cormorano finalizzati al controllo della sua densità biologica (Delibera dell'Ufficio di Presidenza di ammissibilità n. 22 del 03 03 15), formulando apposita relazione ai sensi dell’art. 121, comma 2 del Regolamento interno.

 

Si comunica che la Commissione assembleare “Politiche economiche”, nella seduta del 9 settembre 2015, ha esaminato la petizione oggetto n. 872 - Petizione popolare in merito all'utilizzo dell'arco per il prelievo della fauna ungulata in esecuzione dei Piani per il diretto controllo numerico (Delibera dell'Ufficio di Presidenza di ammissibilità n. 62 del 01 07 15), formulando apposita relazione ai sensi dell’art. 121, comma 2 del Regolamento interno.

 

Si comunica che la Commissione assembleare “Politiche economiche”, nella seduta del 10 settembre 2015, ha esaminato la petizione oggetto n. 283 - Petizione popolare in merito alle norme che vietano l'esercizio della pesca con esche vive (Delibera dell'Ufficio di Presidenza di ammissibilità n. 23 del 03 03 15), formulando apposita relazione ai sensi dell’art. 121, comma 2 del Regolamento interno.

 

Comunicazione ai sensi del comma 1, lettera m) dell’art. 68:

 

La Programmazione dei lavori dell’Assemblea legislativa, ai sensi dell’art. 16, del Regolamento interno, per il periodo ottobre - dicembre 2015, è stata approvata nella riunione dei Capigruppo allargata ai Presidenti delle Commissioni assembleari svoltasi in data 23 settembre 2015.

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 23/07/2015 al 23/09/2015:

 

DPGR n. 162 del 06/08/2015

Sostituzione di due consiglieri nella Camera di Commercio di Bologna

DPGR n. 165 del 06/08/2015

Proroga dell'incarico di Commissario straordinario dell'Azienda agraria sperimentale "Mario Marani"

DPGR n. 166 del 26/08/2015

Sostituzione di un consigliere nella Camera di Commercio di Ferrara

DPGR n. 167 del 27/08/2015

L.R. 13/00, art.6 - nomina dei componenti della Consulta regionale dello sport

DPGR n. 170 del 18/09/2015

Costituzione Commissioni mediche locali per le patenti di guida ai sensi del DPR 495 e s.m.

(Comunicazione n. 17 prescritta dall’art. 68 del Regolamento interno - prot. NP/2015/1814 del 28/09/2015)

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Saliera

Rancan - Torri

 

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