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89.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 26 LUGLIO 2016

 

(POMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

Interpellanza oggetto 2625

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 2660

Interpellanza circa la situazione riguardante lo stato di crisi del settore alberghiero della società Terme di Salsomaggiore e Tabiano SpA, e la tutela dei relativi lavoratori, anche tramite l’intervento della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Rainieri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

RAINIERI (LN)

CORSINI, assessore

RAINIERI (LN)

 

OGGETTO 2643

Interpellanza circa lo sviluppo del comparto termale, con particolare riferimento alla situazione riguardante la società Terme di Salsomaggiore e Tabiano SpA ed alle relative procedure di affitto di rami d’azienda. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

CORSINI, assessore

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 2752

Interpellanza circa la situazione relativa alle piante organiche dei Comandi Provinciali e delle sedi distaccate sul territorio regionale dei Vigili del Fuoco, con particolare riferimento alle carenze di personale ed alle relative graduatorie. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

GIBERTONI (M5S)

GAZZOLO, assessore

PRESIDENTE (Rainieri)

GIBERTONI (M5S)

 

OGGETTO 2786

Interpellanza circa la decisione di diminuire di una unità la dotazione dei mezzi provvisti di autoscala presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Modena e circa la necessità di intervenire, in tutte le opportune sedi istituzionali, per garantire al territorio una congrua dotazione di mezzi forniti di autoscala che non può essere in numero inferiore a tre unità. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

GIBERTONI (M5S)

GAZZOLO, assessore

GIBERTONI (M5S)

 

OGGETTO 2851

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018» (38)

(Discussione e approvazione)

OGGETTO 2852

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018» (39)

(Discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 2851/1/2/3 oggetti 3003 - 3004 - 3005 - Presentazione, discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Rainieri)

PETITTI, assessore

BERTANI (M5S)

BERTANI (M5S)

PICCININI (M5S)

TARUFFI (SEL)

PARUOLO (PD)

PICCININI (M5S)

TARUFFI (SEL)

PICCININI (M5S)

PICCININI (M5S)

BESSI (PD)

BERTANI (M5S)

BERTANI (M5S)

BIGNAMI (FI)

PICCININI (M5S)

PICCININI (M5S)

BERTANI (M5S)

SABATTINI (PD)

POMPIGNOLI (LN)

BERTANI (M5S)

POLI (PD)

BERTANI (M5S)

FOTI (FdI)

TARUFFI (SEL)

PETITTI, assessore

BONACCINI, presidente della Giunta

PICCININI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 2851 2852 300330043005

Emendamenti oggetti 2851 - 2852

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 15,20

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la ottantanovesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Hanno comunicato di non poter partecipare gli assessori Palma Costi e Massimo Mezzetti.

 

Svolgimento di interpellanze

 

PRESIDENTE (Saliera): Riprendiamo i lavori con lo svolgimento delle interpellanze.

 

Interpellanza oggetto 2625

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico che non procederemo allo svolgimento dell’interpellanza oggetto 2625 in quanto il consigliere Foti ha ricevuto dall’assessore Venturi risposta scritta.

 

OGGETTO 2660

Interpellanza circa la situazione riguardante lo stato di crisi del settore alberghiero della società Terme di Salsomaggiore e Tabiano SpA, e la tutela dei relativi lavoratori, anche tramite l'intervento della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Rainieri

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo ora a seconda della presenza dell’interpellante. Passiamo quindi all’interpellanza 2660: Interpellanza circa la situazione riguardante lo stato di crisi del settore alberghiero della società Terme di Salsomaggiore e Tabiano SpA, e la tutela dei relativi lavoratori, anche tramite l'intervento della Regione Emilia-Romagna, a firma del consigliere Rainieri.

La parola al consigliere Rainieri per illustrare l’interpellanza in oggetto.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

Torniamo su una vicenda che purtroppo sta prendendo una piega a volte anche un po’ imbarazzante. Nella mia interpellanza chiedo di capire che cosa si voglia fare per la situazione dei due hotel, Porro e Valentini, che più volte in quest’aula è stata oggetto di discussioni.

La ditta Accentour, che ha ancora in affitto il ramo d’azienda dei due alberghi, doveva interrompere il contratto il 31 maggio. Purtroppo, come abbiamo letto anche ieri e oggi sui giornali (la Gazzetta di Parma, in primis), questo non è accaduto, pare che siano ancora nella piena disponibilità delle strutture. Addirittura, i dipendenti hanno saputo di essere stati messi in mobilità, cosa che non è vera, perché sono ancora nella condizione di assunti ma non pagati.

Noi quindi chiediamo all’assessore di capire, di arrivare ad una definizione di questa vicenda grottesca, anche alla luce di quello che si è letto, ribadisco, ultimamente, di quest’altra società che pare abbia intenzione di sostenere una spesa di oltre 200 milioni di euro per dare vigore a questa città. Cerchiamo quindi di capire cosa sta succedendo in questa città, dove non si vede una fine per queste vicende. Tanto che molti degli albergatori (questa è una parentesi) hanno affittato gli alberghi alle persone che arrivano con i barconi, pur di mantenere aperti i loro alberghi (non si parla di questi due, ma a Tabiano e Salsomaggiore ci sono purtroppo molte di queste situazioni). Se da una parte questo può essere positivo, dall’altra non lo è perché vengono a mancare i soggetti che invece venivano a Salsomaggiore per quello per cui Salsomaggiore è nata, ovvero, le cure termali.

Aspetto quindi di capire che cosa l’assessore, la Giunta e il presidente vogliono fare per chiudere, se possibile, questa vicenda.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

La parola all’assessore Corsini per la risposta.

 

CORSINI, assessore: Consigliere Rainieri, c’è un percorso piuttosto complicato, complesso e lungo, frutto naturalmente di una storia che viene da lontano. In ogni caso, per quanto concerne, per rimanere ai temi e alle domande poste nell’interpellanza, l’eventuale messa a disposizione di risorse finanziarie, occorre sottolineare che il piano concordatario delle Terme di Salsomaggiore e Tabiano, della società, non poggia la propria fattibilità su ulteriori finanziamenti a carico della Regione.

Con l’interpellanza in oggetto si propone alla Giunta di patrocinare ulteriormente le terme, non considerando che per poter finanziare una società partecipata senza incorrere nei profili di danno erariale, è necessario, come è noto, che siano presenti contestualmente diverse condizioni che nel caso di Salsomaggiore non risultano allo stato attuale. Pertanto, questi finanziamenti andrebbero a sostenere i creditori del concordato, ma in alcun modo potrebbero avere delle ricadute positive sul tema occupazionale.

Per quanto riguarda appunto i livelli occupazionali, premesso che la Regione sta monitorando questa specifica situazione insieme al Comune di Salsomaggiore, con particolare attenzione rendendosi disponibile ad incontrare, come è stato fatto più volte, le rappresentanze sindacali, ad oggi, le proposte che sono state formulate hanno rappresentato l’unica risposta coerente con il piano concordatario presentato. È noto anche che la scelta di procedere con il concordato liquidatorio e contestualmente con l’affitto dei rami d’azienda esprime per ora l’unico mezzo concreto per tentare di mantenere invariati i posti di lavoro.

Infine, si ritiene auspicabile che la società valuti, in questa fase molto delicata, con grande attenzione, ogni singola decisione, comprese naturalmente quelle inerenti gli affitti del ramo d’azienda delle strutture alberghiere. Sappiamo, da informazioni ricevute dal Comune di Salsomaggiore, che sono pervenute in queste settimane alcune manifestazioni di interesse da parte di imprenditori della ricettività turistica regionale. Vedremo nelle prossime settimane se ci saranno, come ci auguriamo, evoluzioni positive. Si rammentano però a questo proposito due aspetti: il primo è che la società termale, così come gli enti che ne partecipano il capitale, vede con assoluto favore la possibilità di scegliere tra numerose proposte, tuttavia questa possibilità fino a questo momento non si è realizzata per quanto riguarda l’affitto del ramo alberghiero, ma nemmeno per i rami del termale e dei prodotti. Come più volte sottolineato, infatti, numerosi tentativi di coinvolgere imprenditori, sia di carattere nazionale che internazionale, fino a questo momento sono stati tutti vani.

Il secondo aspetto, anche questo più volte ribadito nei mesi scorsi, riguarda il fatto che allo stato attuale tutte le decisioni inerenti la vita della Società Terme non sono nella disponibilità delle Società medesima, bensì, come già detto prima, del commissario liquidatore che agisce sulla base delle autorizzazioni del giudice delegato, oltre che per quello che riguarda l’albergo Valentini, nella disponibilità della Società di leasing.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Corsini.

La parola al consigliere Rainieri per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

Assessore, anzitutto la ringrazio per la risposta, anche se non è esattamente quello che mi aspettavo. Abbiamo dei dipendenti che sono stati per mesi ad aspettare una soluzione che non è arrivata, che hanno lavorato lo stesso sotto le pressioni della ditta Accentour. Abbiamo una provocazione, ne parlavamo prima, di questa società, che addirittura sostiene di poter riaprire almeno uno dei due alberghi. Sembra che o c’è una maledizione su Salso, o qualcuno non sta facendo quello che deve essere fatto, però i dipendenti non hanno colpa di questa situazione; il problema è che sono quelli che oggi ne stanno facendo le spese.

La stagione è iniziata e a Salso sostanzialmente non ci sono più alberghi per un certo tipo di clientela, perché non dimentichiamo che il Porro e il Valentini sono i due migliori alberghi della città. Purtroppo la stagione è iniziata senza che questi due alberghi abbiano la possibilità di far arrivare un certo tipo di clientela.

Quindi, assessore, anche a nome dei dipendenti che oggi, sulla Gazzetta di Parma, anche con il sindacato, si sono detti ancora più disponibili a dare una mano a questa città e per salvaguardare il loro posto di lavoro sono disponibili anche a delle rinunce, come hanno già fatto, le chiedo una svolta. Serve un atto di coraggio da parte della Giunta regionale e del sindaco Frittelli. Bisogna prendere in mano la situazione.

Lei ha detto che ci sono dei soggetti privati. Forse è bene che questi soggetti vadano valutati con una attenzione maggiore rispetto a quella che è stata utilizzata con la società di cui stiamo parlando.

È vero, altresì, che quelle persone o quelle società che si stanno attrezzando per entrare a Salsomaggiore sono di origine privatistica. È una mezza garanzia, però non è detto che questo aiuti completamente la situazione.

Per cui, a nome dei dipendenti e dei cittadini di Salsomaggiore, a cui facciamo tutti riferimento in questa situazione, le chiedo di gestire la situazione in tempi brevi, ma con molta attenzione, perché Salsomaggiore ha già subìto anche troppo in questi anni e non credo abbia la possibilità di resistere ancora molto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

 

OGGETTO 2643

Interpellanza circa lo sviluppo del comparto termale, con particolare riferimento alla situazione riguardante la società Terme di Salsomaggiore e Tabiano SpA ed alle relative procedure di affitto di rami d'azienda. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 2643: Interpellanza circa lo sviluppo del comparto termale, con particolare riferimento alla situazione riguardante la società Terme di Salsomaggiore e Tabiano SpA ed alle relative procedure di affitto di rami d'azienda, a firma del consigliere Foti. 

Risponde l’assessore Corsini.

La parola al consigliere Foti per illustrare l’interpellanza. 

 

FOTI: Rinuncio all’illustrazione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola all’assessore Corsini.

 

CORSINI, assessore: La Giunta naturalmente ha sempre riconosciuto le difficoltà in cui versano le Terme di Salsomaggiore e di Tabiano, che influenzano, come veniva ricordato nell’interpellanza, non tanto e non solo lo sviluppo del comparto termale, bensì, nel caso di Salsomaggiore in particolare, il consolidamento di questo comparto che, a livello regionale, è rappresentato da numerose realtà.

È evidente che questo comparto nell’ultimo decennio o anche nell’ultimo ventennio ha subìto a livello nazionale, quindi anche regionale, un periodo di continua difficoltà, dovuto, com’è noto, all’incrementarsi dei costi di gestione, all’emergere di nuovi competitor – basti pensare agli alberghi con le spa integrate –, ma anche al modificarsi dei bisogni della domanda degli utenti, domanda che è andata contraendosi sensibilmente per le terme che offrivano servizi tradizionali.

In questo senso è opportuno rammentare anche che la situazione di Salsomaggiore e di Tabiano era ed è di particolare complessità e difficoltà già da diversi anni e che tutti i tentativi delle precedenti gestioni amministrative, di varia natura, dalla cessione dei rami ai nuovi investimenti per il rilancio, non hanno dato finora gli esiti sperati o in alcuni casi hanno reso la situazione ancora più complicata.

Occorre anche ricordare che la Regione Emilia-Romagna, in qualità di socio delle Terme di Salsomaggiore e di Tabiano, ha seguito sempre con attenzione tutte le fasi relative alla riorganizzazione societaria, all’elaborazione dei Piani industriali, alla ricerca di partner interessati al rilancio societario.

Nell’ultimo decennio di vita della società la Regione ha sostenuto ogni tentativo finalizzato alla ricerca di un futuro di sviluppo e di un rilancio economico industriale di un compendio, come abbiamo detto, strategico per la nostra Regione, non solo per il territorio salsese.

Preso atto delle criticità che l’attuale situazione presenta e del fatto che le strade percorribili sono condizionate dagli sviluppi della procedura di concordato, la Giunta ritiene che l’offerta termale del territorio salsese presenti delle caratteristiche di qualità delle acque, di diversificazione dell’offerta, di attrattività del territorio in grado, nonostante la situazione attuale, di prefigurare uno scenario futuro di crescita e sviluppo.

È ovvio che per trasformare questo scenario in fatti concreti è necessario che tutti i soggetti, privati e pubblici, che operano nel territorio si facciano promotori e partecipi di un progetto comune e condiviso; un progetto dove ciascuno sia chiamato a riversare la propria esperienza e le proprie capacità e, laddove è possibile, anche a effettuare nuovi e necessari investimenti, quindi un progetto per un rilancio economico diffuso capace di coinvolgere tutti gli attori del sistema di Salsomaggiore.

Allo stato attuale, come più volte abbiamo già ribadito, sempre tenendo a mente che siamo nell’ambito di una procedura concorsuale in base alla quale è il tribunale l’unico organo attualmente competente a definire ogni attività di natura straordinaria che riguardi la società, si conferma che la società Terme si è da tempo attivata per ricercare soluzioni alternative che possano generare maggiore soddisfazione soprattutto per i lavoratori, anche tramite procedure ad evidenza pubblica.

Naturalmente va da sé che qualora si dovessero verificare delle manifestazioni di interesse concrete (cosa che per il momento non è avvenuta) e fattive, la società Terme sarà impegnata a proporle per tramite di specifiche istanze agli organi della procedura.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Corsini.

La parola al consigliere Foti, che ha otto minuti.

 

FOTI: Assessore, lei ha correttamente ricostruito un po’ la problematica del settore termale. Indubbiamente anche Salsomaggiore ha problemi che derivano da una diversificazione della clientela che una volta aveva meno offerta e oggi, indubbiamente, ha più alternative alle terme tradizionali. Tuttavia, vorrei far presente che stiamo parlando anche di una società i cui asset sono stati definiti in più Piani industriali.

Lei, assessore, ha sorvolato sulla ricostruzione dei Piani industriali approvati in questi anni, ma quei Piani industriali approvati anche da un Consiglio d’amministrazione nel quale sedeva un rappresentante della Regione, uno dopo l’altro, hanno miseramente fallito. Io non penso che i Piani industriali che sono stati redatti nel passato non tenessero presente e conto dell’andamento della cosiddetta clientela del settore, oggi però noi siamo in una situazione paradossale, perché abbiamo due degli alberghi più significativi di quella cittadina, uno che praticamente è stato restituito alla società di leasing e l’altro che viene “gestito” da chi, in più occasioni, ha dichiarato di non essere più interessato alla gestione della struttura alberghiera. Dico anche che a differenza di altre volte dove si possono essere verificati atti casualmente, qui un po’ Cassandra siamo stati sul punto, perché non a partire dalla Regione, ma a partire anche dall’amministratore delegato della società interessata, il dottor Garibaldi, il collega Rainieri sicuramente con più periodicità, essendo del territorio, ma anche chi parla ha continuato a porre in evidenza che Accentour per il passato, che non passa a questo punto, non era forse il soggetto migliore da individuare per quella operazione, che vorrei ricordarle, assessore, prevedeva, tra le tante cose, che gli affidatari della gestione d’azienda facessero un’offerta irrevocabile d’acquisto entro un certo periodo e in un certo modo riscattassero gli alberghi medesimi.

Queste dichiarazioni di disponibilità sono state messe agli atti e figurano nel Piano finanziario; un Piano che in un certo senso tiene in piedi la procedura concorsuale. Se oggi coloro i quali si sono impegnati a ritirare gli alberghi dicono “no, grazie”, io non so francamente come, anche attraverso la miglior volontà del curatore, si potrà arrivare ad una situazione che, anziché portare dal concordato in bonis, porti dal concordato al fallimento, che era quello che volevamo evitare tutti.

Potremmo, allora, facilmente attribuire le colpe a chi talvolta si è conferito mostrine di merito non avendone alcuno, però io ritengo, assessore, che su questa vicenda anche la Regione forse sia vittima di certe ottimistiche previsioni. Ma, scusate, nessuno degli operatori presenti in Emilia-Romagna nel settore alberghiero era realmente in grado di intervenire? E le porto un esempio. A Piacenza ha chiuso il più bell’albergo della città, il Grand Hotel Roma, ma dopo appena due settimane è arrivato un operatore di Parma e oggi funziona né più né meno come prima a pieno regime, anche a seguito di un notevole ammodernato della struttura. Non è che io ritenga che soltanto una società con sede in Inghilterra potesse preoccuparsi dell’Hotel Valentini e dell’Hotel Porro. Dobbiamo essere onesti al riguardo. Probabilmente, gli operatori, anche quelli locali, non se la sentivano di intervenire in queste condizioni. Ma se non ci si sente in grado di intervenire, onde evitare di fare brutta figura ed essere costretti a riconsegnare le chiavi agli azionisti, dicendo “scusate, ci siamo sbagliati”, penso che il piano industriale avrebbe dovuto attentamente valutare quello che era un asset significativo non solo sotto il profilo del bilancio di Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa, perché lei capisce che due degli alberghi più significativi di quell’area, che di fatto sono inutilizzabili, rappresentano a maggior ragione una caduta di prestigio e di presenze per quella località, che tra l’altro doveva essere a suo tempo assistita in ben altro modo. Del resto, ricordiamo ancora bene quando si sosteneva che occorreva collegare Salsomaggiore anche sotto il profilo della rete ferroviaria e che, comunque, bisognava intervenire su più aspetti. Purtroppo, quelle sono rimaste soltanto parole. Pazienza, probabilmente era una visione ottimistica, a cui non è seguito nulla di concreto.

Ad ogni modo, oggi siamo in una situazione particolarmente delicata e vi chiedo: se si arriva al fallimento delle Terme, vi rendete conto che è anche un fallimento degli azionisti pubblici, che non solo in quella società hanno investito decine di milioni di euro di danaro pubblico, ma che hanno anche dimostrato che era meglio che non si mettessero a giocare a fare gli imprenditori.

Mi permetto, quindi, di rilevare che forse, anziché spocchiosamente ritenere di aver risolto tutto in quanto si era formata una cordata importante – e vorrei far presente che di quella importante cordata forse gli azionisti più significativi son venuti meno, ma questo è un altro paio di maniche –, sarebbe stato meglio chiedere all’amministratore delegato di tenere i piedi per terra. Peraltro, l’amministratore delegato, che effettivamente ha grandi capacità, perché riesce un giorno a essere anche consulente di Carige – e speriamo in bene per Carige nel futuro, non certo per lui, perché vedo che sul mercato azionario qualche problemino lo nutre ancora, nonostante l’apporto significativo di denaro del dottor Malacalza –, ha avuto mano libera su tutto. Il sindaco Frittelli non ha mancato giorno che facesse presente che Salsomaggiore era rinata. Ma, a ben vedere, siamo nelle condizioni forse peggiori – mi scusi, assessore – di qualche anno fa. E non le dico dove hanno portato il presidente Bonaccini. Sono talmente geniali che l’hanno portato anche a un tavolo sconveniente, quantomeno sotto il profilo etico, non sotto il profilo politico.

Io penso, allora, assessore, che i soci pubblici debbano guardarsi in faccia e dire esattamente a che gioco stanno giocando. È vero che gran parte di questo discorso non dipende più dal socio pubblico, ma soltanto da chi sta curando la procedura, però per esperienza è altrettanto vero che, se portate all’organo della procedura ed evidenziate qualche imprenditore che abbia voglia veramente di fare impresa su Salsomaggiore, probabilmente, seppure con qualche fatica, il concordato potrebbe stare in piedi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Ha esaurito il suo tempo.

 

FOTI: Finisco il discorso.

Diversamente, per stare in tema, sarà la fine delle Terme di Salsomaggiore.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

 

OGGETTO 2752

Interpellanza circa la situazione relativa alle piante organiche dei Comandi Provinciali e delle sedi distaccate sul territorio regionale dei Vigili del Fuoco, con particolare riferimento alle carenze di personale ed alle relative graduatorie. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 2752: Interpellanza circa la situazione relativa alle piante organiche dei Comandi Provinciali e delle sedi distaccate sul territorio regionale dei Vigili del Fuoco, con particolare riferimento alle carenze di personale ed alle relative graduatorie, a firma della consigliera Gibertoni. Risponde l’assessore Gazzolo.

La parola alla consigliera Gibertoni per l’illustrazione dell’interpellanza in oggetto.

 

GIBERTONI: Rinuncio all’esposizione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Gibertoni.

La parola all’assessore Gazzolo per la risposta. Prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliera Gibertoni.

Mi corre l’obbligo di fare una premessa: in merito ai quesiti posti nell’interpellanza in oggetto, evidenzio quanto indicato dalla Direzione regionale dei Vigili del fuoco Emilia-Romagna, direttamente coinvolta per competenza in materia.

Il quadro aggiornato della pianta organica del personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco in servizio sul territorio regionale evidenzia dati numerici che, seppur suscettibili di variazioni nel corso dell’anno in relazione alle assegnazioni di nuovo personale, alle mobilità e ai passaggi di profilo risultano indicativi delle carenze di organico nei profili di caposquadra e di caporeparto.

Infatti, su base regionale, a fronte di un organico teorico di 617 capisquadra e 193 capireparto risulta un organico reale di 465 capisquadra e 95 capireparto. Tali carenze sono comunque destinate a essere progressivamente modificate nel corso del 2016 con l’effettuazione di n. 6 corsi per il passaggio di profilo, n. 3 per il passaggio a caposquadra e n. 3 per il passaggio a caporeparto, e proprio nel mese corrente è prevista l’ultimazione di un corso per il passaggio al profilo di caporeparto, con conseguente successiva assegnazione alle sedi di servizio.

Le dotazioni organiche del personale operativo sono ripartite tra i pertinenti distaccamenti permanenti dei comandi provinciali secondo quanto indicato nel decreto n. 100 del 3 agosto 2015 del Capo del Corpo nazionale Vigili del fuoco.

Il riequilibro degli organici in eccesso nel profilo di vigile del fuoco su base regionale n. 1.514 di organico reale su n. 1470 di organico teorico, con ulteriori incrementi con le prossime assegnazioni al termine del corso di formazione, attualmente in fase di conclusione, avverrà progressivamente con i passaggi di qualifica.

Nelle more dell’assegnazione dei funzionari direttivi recentemente vincitori di concorso, che devono comunque ancora frequentare il preventivo corso di formazione presso le strutture centrali del Dipartimento Vigili del fuoco, il Comando provinciale di Piacenza sconta la carenza di funzionari tecnici. Per la gestione dei servizi di soccorso tale situazione viene temporaneamente compensata dalla collaborazione del Comando provinciale di Parma.

In ogni caso, l’organizzazione e la gestione del personale, dei mezzi e delle attrezzature a disposizione delle varie strutture e sedi del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco operanti sul territorio, in base alle vigenti normative e in relazione alla tipologia organizzativa e gestionale, resta di stretta competenza degli organi centrali e periferici del Ministero dell’interno – Dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile.

La Giunta regionale, tenendo ben presenti i significativi rischi presenti sul territorio e l’imprescindibile necessità di mantenere la piena efficacia operativa del Corpo, ha già sollecitato il Governo e continuerà a farlo in tutte le opportune sedi istituzionali, affinché siano messe a disposizione del Ministero dell’interno – Dipartimento Vigili del fuoco le risorse finanziarie necessarie all’implementazione delle dotazioni organiche del personale.

Nell’ambito del coinvolgimento del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, nella pianificazione della rete di intervento sul territorio regionale, si evidenzia la predisposizione ‒ in seno alla vigente convenzione quadro tra Regione Emilia-Romagna, Agenzia regionale per la sicurezza territoriale, Protezione civile e Ministero dell’Interno, Dipartimento Vigili del fuoco, Direzione Regionale Emilia-Romagna ‒ di un dettagliato programma operativo annuale che prevede, a titolo oneroso, la collaborazione e la presenza del personale del Corpo in varie attività di Protezione civile, tra cui la lotta attiva agli incendi boschivi.

L’obiettivo di tale programma è il potenziamento e l’ottimizzazione del sistema regionale di Protezione civile sia attraverso il miglioramento della capacità di coordinamento, anche informativo, tra le parti, soprattutto in occasione delle fasi di allerta, preallarme, allarme ed emergenza, sia con l’interconnessione delle procedure dei modelli di intervento.

Nel caso specifico della campagna antincendio boschivo, la presenza del personale dei Vigili del fuoco presso la sala operativa unificata permanente e sul territorio regionale con numero 9 squadre di 5 uomini ciascuna, appositamente dotate ed equipaggiate, oltre alla specifica operatività connessa all’evento incendio boschivo, garantisce l’agevolazione dei contatti, delle comunicazioni e dei collegamenti tra le stesse strutture del Corpo, l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale, la Protezione civile e le altre componenti fondamentali del sistema regionale di Protezione civile; tra queste, il volontariato, che potrà essere impiegato a supporto delle strutture operative statali istituzionalmente preposte a soccorso, così come per esempio disciplinato nell’ambito del rischio incendio boschivo nel Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, ex lege n. 353/2000, nel periodo 2012-2016, approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 917 del 2 luglio 2012.

Consegno, ovviamente, il testo.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola alla consigliera Gibertoni. Prego. Ha otto minuti.

 

GIBERTONI: Ringrazio l’assessore per la risposta. Sono delle buone intenzioni programmatiche, che non mancheremo di riportare in aula tra qualche tempo per verificare che effettivamente siano state colmate quelle carenze non soltanto di personale, ma anche di mezzi, per le quali ci aspettiamo un forte impegno della Regione Emilia-Romagna, anche alla luce del suo ruolo in Conferenza Stato-Regioni e alla luce dell’importanza stagionale che ha in questo momento ‒ e non soltanto stagionale ‒ il Corpo di Vigili del fuoco in un momento storico in cui, dopo il sisma che ha colpito la nostra regione quattro anni fa, sono emerse in una luce particolarmente drammatica proprio quelle carenze di mezzi, che ovviamente sono dovuti arrivare da altre regioni, e carenze di personale. Adesso, come è noto, i Vigili del fuoco non si occupano più soltanto banalmente della loro tradizionale professionalità, ossia dello spegnimento degli incendi, ma fungono addirittura da sostegno rispetto a Corpi di Polizia, a Polizia giudiziaria, a tutto il rischio idrogeologico dei nostri territori.

Bisogna ancora fare appello allo spirito di Corpo, che c’è ed è forte, ma non basta, ovviamente. I mezzi, quando sono nuovi, hanno 14-15 anni; quando sono vecchi, risalgono a diversi decenni fa, delle volte, e ancora sono in uso e vanno in strada. È un peccato vedere coloro che gestiscono le nostre emergenze, a loro volta, in perenne stato di emergenza e non in grado di sapere neppure a chi rivolgersi all’interno delle Istituzioni semplicemente per continuare a fare il proprio lavoro.

Segnalo, quindi, anche ‒ per la Conferenza Stato-Regioni ‒ l’importante tema dell’equiparazione del Corpo dei Vigili del fuoco al Corpo di Polizia, a parità di doveri, a volte a parità di incombenze rispetto all’ordine pubblico, ad esempio, rispetto alla possibilità di intervenire con funzione di supporto o di essere immediatamente attivi sulla pubblica sicurezza. Esiste ancora uno squilibrio di retribuzione, a fronte degli stessi doveri, di difficile comprensione.

Ricordo, tra l’altro, che tutta la carriera dei Vigili del fuoco è operativa rispetto a quella del Corpo di Polizia, quindi un Vigile del fuoco resta operativo oltre i sessant’anni e continua a fare il proprio mestiere (sale sugli autocarri e via dicendo). Anche su questo punto, credo che la Regione Emilia-Romagna debba mostrare particolare attenzione e chiedere con forza che ci sia un’equiparazione, anche nella retribuzione, rispetto ad altri Corpi dediti agli stessi doveri.

Segnalo anche che lo stato di emergenza fa sì che in questo momento ‒ stagione degli incendi boschivi, come diceva anche l’assessore ‒ si faccia una fatica quotidiana a completare le squadre di servizio, a volte formate da 4 operatori. Molto spesso sono squadre formate soltanto da 3 Vigili del fuoco, quindi con una prima e una seconda partenza non complete e che certamente potranno anche essere, a parole, ma io mi auguro che sia così, completate nel corso del 2016. Ricordo che si parla da anni di questi corsi che verranno fatti. Ho letto che i fondi verranno stanziati. Saremo noi a riportare il dibattito in aula e a verificare che i fondi vengano ripartiti in Emilia-Romagna nel modo giusto (fondi stanziati a livello nazionale, ma ripartiti rispetto al personale e ai mezzi nel modo giusto), per ovviare una volta per tutte allo stato di emergenza e di carenze.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

 

OGGETTO 2786

Interpellanza circa la decisione di diminuire di una unità la dotazione dei mezzi provvisti di autoscala presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Modena e circa la necessità di intervenire, in tutte le opportune sedi istituzionali, per garantire al territorio una congrua dotazione di mezzi forniti di autoscala che non può essere in numero inferiore a tre unità. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’oggetto 2786: Interpellanza circa la decisione di diminuire di una unità la dotazione dei mezzi provvisti di autoscala presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Modena e circa la necessità di intervenire, in tutte le opportune sedi istituzionali, per garantire al territorio una congrua dotazione di mezzi forniti di autoscala che non può essere in numero inferiore a tre unità, a firma della consigliera Gibertoni.

Risponderà l’assessore Gazzolo.

La parola alla consigliera Gibertoni per l’illustrazione dell’interpellanza in oggetto. Prego.

 

GIBERTONI: Anche in questo caso, presidente, rinuncio all’esposizione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

La parola all’assessore Gazzolo.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie.

In parte ho già risposto nella precedente interpellanza. Entro nel merito evidenziando che l’organizzazione della gestione interna dei mezzi e dei materiali di proprietà statale in dotazione alle strutture operative dei Vigili del fuoco, operanti e attive sul territorio, non è condotta previa comunicazione agli organi regionali, dal momento che è di stretta competenza degli organi centrali e periferici del Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso pubblico e Difesa civile.

Pertanto, la decisione del comando provinciale di Modena, di diminuire di una unità la dotazione dei mezzi con autoscala, non è stata preventivamente comunicata alla Regione e/o all’Agenzia regionale per la sicurezza del territorio e la Protezione civile.

Infatti, è la stessa dipendenza del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco dal Ministero dell’Interno a permettere la più ampia discrezionalità di ripartizione dei mezzi di proprietà statale tra le strutture operative dislocate sull’intero territorio nazionale. I mezzi vengono, quindi, mobilitati, in ambito nazionale, dal Centro Operativo Nazionale Vigili del fuoco e, in ambito regionale, dalla sala operativa della Direzione regionale. Le attuali disposizioni ministeriali prevedono che il numero minimo di autoscale che deve essere garantito per ogni comando provinciale della regione sia pari a uno, fatta eccezione per il comando di Bologna per il quale è previsto ne siano presenti tre.

In caso di interventi gravosi e complessi o di presenza di automezzi speciali inferiore al minimo previsto, viene disposto il movimento dei mezzi al fine di bilanciare compiutamente il dispositivo di soccorso. Proprio nel caso proposto nell’interpellanza, fu disposta, per un solo giorno, la dislocazione di un’autoscala dal comando provinciale di Modena a quello di Ravenna, in cui, per un fuori servizio temporaneo, non era utilizzabile alcun automezzo dello stesso tipo. La copertura del servizio è comunque stata sempre assicurata anche dai comandi limitrofi.

La Giunta regionale, tenendo ben presenti i significativi rischi presenti sul territorio e l’imprescindibile necessità di mantenere la piena efficacia operativa del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, si impegna comunque, anche per quanto detto prima, a monitorare ogni possibile sviluppo di quanto evidenziato nel merito di questa interpellanza e, più in generale, rispetto alla riflessione fatta, in stretto raccordo anche con la Direzione regionale dei Vigili del fuoco.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola alla consigliera Gibertoni. Ha otto minuti. Prego.

 

GIBERTONI: Grazie per la risposta.

Dato che qui entriamo nel merito, preciso che questo è uno dei primi casi specifici. Non è l’unico. Ne esiste un altro, su cui abbiamo di recente protocollato un altro atto, che riguarda una situazione che sembrerebbe facilmente risolvibile, ma mi pare non ci sia la volontà politica di farlo. Anche se in coordinamento con la Direzione regionale dei Vigili del fuoco, è evidente che non è sufficiente se non si arriva, poi, a una soluzione.

Voi mi avete inviato le risposte ‒ che io non avevo, in realtà, richiesto, ma vi ringrazio per la completezza ‒ della Direzione regionale dei Vigili del fuoco, mentre io volevo, come oggi in aula, una risposta della Giunta. Secondo me, dal punto di vista delle competenze che la Regione ha rispetto alla Protezione civile e rispetto alla prevenzione degli incendi boschivi, è giusto che se ne faccia carico, anche rispetto ad un’eventuale sottovalutazione che ci può essere nella Direzione regionale dei Vigili del fuoco.

Io ho letto attentamente le risposte del comandante Litterio, e non voglio neanche prendere in considerazione l’idea che un’autoscala per provincia sia sufficiente. Lì cioè devono esserci una conoscenza maggiore del territorio e un intervento, un coordinamento in cui anche la Regione dica la sua, e che eviti una situazione per cui, come nel caso di Bologna, ci sia un cuscino, quello per il salvataggio della gente, che è rotto e non viene riparato, e che sia Modena a dover correre in soccorso di Bologna. Sono cose da film, una farsa. Oppure, penso a un’autoscala che viene giustamente dislocata su Ravenna: non importa che sia per un solo giorno o una settimana, se in quel momento nella provincia non ce n’è un’altra disponibile. Stiamo parlando di quella stessa provincia in cui l’intera fascia appenninica, proprio dove il rischio degli incendi boschivi è più alto, in questa stagione, è totalmente sprovvista di autoscala. Faccio un esempio specifico: i paesi di Pavullo, Sestola, Serramazzoni, quindi tutto l’Appennino modenese: non hanno un’autoscala a loro portata, quindi in caso di incendio, l’autoscala arriva dal capoluogo di provincia, ci mette per quelle strade, quando va bene, quarantacinque minuti (perché ovviamente sono autocarri che hanno limiti di velocità), o un’ora, e allora non c’è neanche bisogno di immaginare le conseguenze tragiche che possono derivare da soccorsi che arrivano con tanto ritardo, perché devono arrivare dal capoluogo fin su, verso l’Appennino.

In questo caso, allora, io penso che invece che appellarsi alle risposte di un comando che mi sembra stranamente e gravemente sottovalutare la conoscenza del territorio, lo stesso rischio a cui andiamo incontro noi cittadini, sia appunto la Regione che deve farsi carico e chiarire una volta per tutte che carenza di mezzi non è più accettabile per chi gestisce le nostre emergenze, carenza di personale neppure, ma in una provincia che appunto, ha una situazione orografica complessa, per cui l’Appennino tende ad essere isolato sotto tanti aspetti, e ci sono due autoscale di cui una presente nella fattispecie di quella provincia, a Modena, e l’altra mi risulta presente a Carpi, è ovvio che ci deve essere un mezzo presente a Pavullo che presìdi il rischio degli incendi boschivi sulla fascia appenninica.

Per quanto riguarda questa risposta, quindi, restiamo temporaneamente insoddisfatti, ma mi auguro che ci sia la possibilità di intraprendere presto un percorso, vorrei dire di presa di coscienza rispetto a quello che chiediamo, al Corpo dei Vigili del fuoco, che tutelano a pieno titolo la nostra incolumità, non soltanto rispetto agli incendi, ma rispetto a incidenti e a tutta una serie di eventi di complessa gestione, e che appunto debbono trovarsi nella piena operatività, nella possibilità di essere supportati appieno rispetto alla loro professione.

Quando io ho visitato per esempio quella caserma di Vigili del fuoco in particolare, effettivamente ho potuto vedere dei mezzi che erano veramente risalenti almeno all’inizio degli anni Ottanta, che quindi è molto difficile anche adesso mettere in strada, considerata anche la carenza di manutenzione che mi è stata segnalata, che molto spesso viene lasciata alla buona volontà del tecnico interno. Il che fa sì, risparmiare tanti soldi allo Stato, magari fa risparmiare anche dei soldi agli Enti locali, però di fatto è sempre lasciata al buonsenso individuale, alla buona volontà individuale e mi sembra un po’ poco quando si parla di temi così nevralgici e così di prima linea. Ne è un esempio questo dell’autoscala: non ci basta la normativa, perché quando la tragedia succede, non si può dire che le norme nazionali stabilivano che ne bastava una, ma bisogna andare a vedere che cosa succede, secondo me, provincia per provincia.

Altro esempio appunto è quello del cuscino: se va riparato, si ripari, inutile trovare altre scusanti. Allora intervenga anche la Regione, se può, con la giusta volontà politica di tutelare i cittadini del proprio territorio, e soprattutto anche quelle carenze nell’organigramma, che in questo momento si trascinano in alcune delle nostre Province. Ancora nel caso di Modena, non c’è in questo momento un comandante. Questo vuoto di interazione, con una persona che potrebbe dare delle indicazioni anche rispetto alla gestione di questa emergenza, di questa mancata manutenzione è impossibile. Sembra che non sarà risolta fino all’anno prossimo, quindi al 2017. Mi pare quindi che la sottovalutazione sia grave, sia in atto. Riparleremo molto presto in quest’aula, quindi, dei problemi dei nostri Vigili del fuoco.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

È così concluso lo svolgimento delle interpellanze.

 

OGGETTO 2851

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018» (38)

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 2852

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018» (39)

(Discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 2851/1/2/3 oggetti 3003 - 3004 - 3005 - Presentazione, discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Riprendiamo l’oggetto 2851 e 2852, con la fase del dibattito generale.

Se non ci sono iscritti in dibattito generale, chiedo ai relatori l’eventuale replica. Non c’è replica da parte dei relatori.

Ha chiesto di intervenire l’assessore Petitti. Prego, assessore.

 

PETITTI, assessore: Alcune considerazioni su un iter che oggi si conclude dopo aver discusso nelle Commissioni consiliari e dopo aver approvato in Giunta un PdL che ci ha permesso di aggiornare, con l’assestamento abbiamo fatto questo, le nostre previsioni di bilancio, anche sulla base dei risultati del rendiconto 2015 che abbiamo approvato questa mattina, ma anche sulla base di quelle che sono state le nuove esigenze emerse nei primi sei mesi dell’anno.

Mi sento di dire che sicuramente si tratta di un lavoro proficuo, perché l’assestamento in qualche modo risulta essere incrementato, questo è importante sottolinearlo, sia per l’assegnazione di risorse che abbiamo avuto che derivano da trasferimenti statali e dall’Unione europea, ma anche per una maggiore quota di risorse regionali, circa 11 milioni di euro, che abbiamo fortemente voluto investire soprattutto per il Piano di sviluppo rurale in agricoltura, per la cura del territorio, per il tema per noi fondamentale legato all’Agenzia del lavoro, e anche per quello che è un impegno importante che stiamo portando avanti, dopo l’approvazione del Piano regionale antiviolenza, per la costituzione del primo bando proprio legato al contrasto alla violenza sulle donne. Da questo punto di vista, credo che sia importante anche contestualizzare questo assestamento, che dal punto di vista economico ci parla di una Regione che anche attraverso il rapporto annuale della Banca d’Italia, ha manifestato una crescita dell’aumento del PIL regionale. Parliamo ovviamente di un 1 per cento in più rispetto all’anno precedente, ma anche di quelli che sono stati gli effetti positivi sul fronte dell’occupazione, perché sia sul 2015, il mercato del lavoro ha visto un numero di occupati in aumento, ma soprattutto nel 2016, le prime rilevazioni ci parlano ulteriormente di un andamento dell’occupazione con segnali estremamente positivi, e una disoccupazione che sta continuando a diminuire, con una percentuale che ad oggi si attesta intorno al 7,7 per cento.

Al di là del contesto economico, penso che sia importante anche sottolineare alcuni aspetti di un contesto legato alla finanza pubblica regionale. Voglio ricordare che all’interno di questo contesto non semplice, abbiamo approvato comunque un bilancio di previsione nei tempi utili, previsti dalla legislazione vigente. In questo contesto è stato anche chiesto un contributo alle Regioni, che grazie all’intesa Stato-Regioni, siamo riusciti a limitare.

Recentemente, poi, il 20 giugno, il decreto-legge n. 113 per gli Enti territoriali, ha prodotto effetti positivi che ci hanno permesso anche di approvare una manovra di rendiconto, appunto positiva. All’interno di questo contesto, le scelte che abbiamo fatto, ci permettono di continuare a proseguire, a realizzare i punti fondamentali di questa legislatura, del programma di mandato di Bonaccini e di individuare risorse importanti che, come dicevo prima, sono state individuate in alcuni assi strategici di questa legislatura, che hanno una rilevanza importante sia per il territorio che per le azioni legate al lavoro e all’economia.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Petitti.

Passiamo all’esame dell’articolato. Nomino scrutatori le consigliere Tarasconi, Piccinini e Francesca Marchetti.

All’oggetto 2851 abbiamo settantanove proposte di emendamento. Ne sono state ritirate trentadue, quindi ne rimangono quarantasette, di cui sessantasei a firma del consigliere Foti (di cui trentadue ritirate e trentaquattro rimanenti), tredici a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini e una correzione materiale, che non sarà posta in votazione.

Ci sono poi tre ordini del giorno, uno a firma della consigliera Piccinini, uno a firma del consigliere Bertani e uno a firma del consigliere Sassi.

Passiamo all’esame dell’art. 1. 

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 1 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 2.

Sull’art. 2 insiste un emendamento. L’emendamento 41, a firma del consigliere Foti, che è stato ritirato.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2. 

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 2 è approvato.  

Sull’art. 3 insistono dieci emendamenti: l’emendamento 3, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 5, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 4, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 11, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 12, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 6, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 7, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 8, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 9, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 10, a firma del consigliere Foti, è stato ritirato.

Apro il dibattito generale sugli emendamenti e sull’art. 3. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 3 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 5, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 5 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 4 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 11, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 11 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 12, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 12 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 6, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 6 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 7 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 8, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 8 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 9, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 9 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 3 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 4.

Sull’art. 4 insiste un emendamento: l’emendamento 38, a firma del consigliere Foti. 

Apro il dibattito generale. 

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Avevamo sollevato il tema anche in Commissione. Qui stiamo parlando dei tesserini agli hobbisti. Vogliamo ricordare che quando si discusse la legge di riforma del commercio, in realtà erano alcuni articoli che si andavano a ritoccare, ci fu anche un confronto nell’audizione riguardo alcuni commercianti che criticarono duramente il tesserino per gli hobbisti, perché all’interno di questa categoria ci dicevano che si celano anche alcuni che, in realtà, abusano di questa categoria per poi non ottemperare a quello che debbono ottemperare i commercianti, che invece partecipano ai mercati. Pertanto, è accettabile o meno che si faccia questa proroga solo se in vista di una discussione generale di questo aspetto.

L’assessore all’epoca fece ritirare quella parte di articolato che riguardava gli hobbisti e promise ai commercianti di intervenire successivamente.

Proponiamo in questo caso un ordine del giorno che impegna la Giunta a intervenire rapidamente su questo ambito. Non si può dire che abbiano ragione gli hobbisti o i commercianti, ma si tratta di andare a contemperare varie esigenze.

Chiediamo di agire in tempi rapidi e di ascoltare e quindi di audire tutti i portatori di interessi in questo ambito.

L’ordine del giorno è il numero 2 e verrà poi votato successivamente. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto. Non interviene nessuno in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 38, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 38 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 4 è approvato.

Emendamento 67, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini, istituisce un nuovo articolo. 

Apro il dibattito generale. 

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

In Commissione avevamo già fatto la nostra proposta. All’ordine del giorno dell’Assemblea è iscritto il progetto di legge che va a riformare la legge sulle fusioni dei Comuni. Quando questo progetto di legge è stato presentato ha avuto un iter molto veloce, se vogliamo usare un termine gentile. Questo iter molto veloce a noi non piace, ma mi sembra che non piaccia neanche ad altri colleghi, perché a noi sembra che si voglia mettere mano anche sul referendum che abbiamo appena indetto.

Noi chiediamo semplicemente che questo progetto di legge vada discusso con calma e non vada a mettere mano sui referendum che sono in corso. Quando questo progetto di legge ci è stato presentato sono state addotte prima una scusa e poi un’altra, che sono quelle del problema del referendum costituzionale che avrebbe potuto causare uno spostamento in avanti di sei mesi dei referendum appena indetti e quindi ritardare l’esito delle fusioni più avanti nel 2017.

L’altra scusa che è stata addotta successivamente è quella di riaprire i termini per modificare i confini delle Unioni comunali.

Noi presentiamo in questa seduta, in questo collegato al bilancio, due emendamenti: uno è questo, che risolve il problema dell’eventuale spostamento nel caso in cui il referendum costituzionale coincida – sappiamo già che non coinciderà – con i referendum che riguardano le fusioni dei Comuni e quindi il rinvio di sei mesi diventa il rinvio “fino a sei mesi”, quindi abbiamo la massima elasticità per risolvere questo problema, e poi presentiamo un successivo emendamento in cui diamo la possibilità all’interno del collegato di andare a rivedere le Unioni dei Comuni, dove si vogliono rivedere.

Di qui decadrebbe l’urgenza di trattare il progetto di legge che ha come relatore di maggioranza il consigliere Taruffi, dal momento che non ne ravvisiamo l’urgenza, che invece andrebbe a inficiare e mettere un’ombra sui referendum che abbiamo appena indetto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Non essendovi altri iscritti in discussione generale, la dichiaro chiusa.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 67, che istituisce un nuovo articolo, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 67 è respinto.

All’art. 5 insistono i seguenti emendamenti: emendamento 39, a firma del consigliere Foti (ritirato); emendamento 68, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani; emendamento 40, a firma del consigliere Foti (ritirato); l’emendamento 69, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.

Apro il dibattito generale. Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Questo articolo fa riferimento alla delega del potere di firma alle posizioni organizzative. Ne abbiamo discusso anche in Commissione: i nostri emendamenti propongono di inserire alcuni criteri, alcuni passaggi, a nostro avviso fondamentali, anche a dimostrazione che noi non siamo formalmente contrari a questo articolo.

Innanzitutto si chiede di contemplare un parere preventivo della Commissione assembleare sull’atto di Giunta che preveda la possibilità di delega alle PO. Inoltre, vogliamo definire dei criteri di fondo a cui subordinare la delega, per esempio la coerenza del titolo di studio. Ancora, data la maggiore responsabilità di queste PO, si chiede di prevedere una maggiore retribuzione.

Ci sembrano proposte di buonsenso, per cui auspico che venga espresso un voto positivo.

Per quanto riguarda l’emendamento 69, vorremmo che almeno venisse mantenuto il parere della Commissione per quanto riguarda i criteri. Qualora la maggioranza decidesse di bocciare il nostro emendamento 68, in cui chiediamo che la Commissione abbia voce in capitolo sulla definizione dei criteri, chiediamo che almeno qualche competenza rimanga in capo alla Commissione assembleare competente.

Preannuncio la richiesta di votazione con l’uso del dispositivo elettronico per l’emendamento 68. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Coerentemente con le decisioni assunte in Commissione, preannuncio il voto favorevole rispetto all’emendamento 68.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

Non essendovi altri iscritti in dibattito generale, lo dichiaro chiuso.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, con l’uso del dispositivo elettronico, l’emendamento 68, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

43

Assenti

 

7

Votanti

 

42

Favorevoli

 

15

Contrari

 

27

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 68 è respinto.

Consigliere Paruolo, prego.

 

PARUOLO: Grazie, presidente.

Per sbaglio ho votato a favore, mentre volevo esprimere un voto contrario.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Ne prendiamo atto. Grazie.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 69, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 69 è respinto.

Chiedo ai presidenti di Gruppo di prestare maggiore attenzione alle fasi di votazione.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 5 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 6. Non è stato presentato nessun emendamento.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire in discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 6 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 7.

Sull’art. 7 insiste l’emendamento 42, a firma del consigliere Foti, che è stato ritirato.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 7 è approvato.

Passiamo all’esame dell’emendamento 70, istitutivo di nuovo articolo, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.

Apro la discussione generale. Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Questo aspetto è emerso anche dalla discussione di questa mattina in occasione dei question time, ovvero il fatto che l’Assemblea legislativa, rispetto alle fiere, è totalmente esclusa. Infatti, nel caso di BolognaFiere, ad esempio, abbiamo preso coscienza di una situazione grave rispetto ai bilanci e alle condizioni in generale soltanto quando questa situazione è risultata di fatto quasi irreparabile. Quindi, con questo emendamento si propone semplicemente di prevedere la redazione di report annuali da sottoporre all’attenzione della Commissione, dimodoché la Giunta riferisca sui bilanci e sulla situazione gestionale delle fiere. Ci sembra quantomeno opportuno coinvolgere anche l’Assemblea legislativa e consentirle di tanto in tanto di prendere coscienza della situazione e dell’andamento delle nostre fiere. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Non essendovi altri interventi in discussione generale, la dichiaro chiusa.

Apro le dichiarazioni di voto. Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Intervengo solo per annunciare il voto favorevole all’emendamento 70.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Chiedo la votazione con l’uso del dispositivo elettronico. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Metto in votazione, con l'uso del dispositivo elettronico, l’emendamento 70, che istituisce un nuovo articolo.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

42

Assenti

 

8

Votanti

 

41

Favorevoli

 

14

Contrari

 

27

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 70 è respinto.

Passiamo all’esame dell’emendamento 71, istitutivo di nuovo articolo, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire in discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 71, che istituisce un nuovo articolo, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 71 è respinto.

Passiamo all’art. 8.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 8 è approvato.

Sull’art. 9 insistono dieci emendamenti: emendamento 30, che è uguale al 72, a firma del consigliere Foti; emendamento 72, che è uguale al 30, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani; emendamento 31, a firma del consigliere Foti; emendamento 73, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani; emendamento 61, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 62, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 63, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 64, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 65, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 66, a firma del consigliere Foti, ritirato.

Apro la discussione generale.

Ha chiesto di parlare la consigliera Piccinini. Ne ha facoltà.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Intervengo in merito ai nostri emendamenti 72 e 73. Ci siamo già interessati, anche in Commissione, di questo articolo “fantasioso”, perché inserisce addirittura un’apposita struttura organizzativa all’interno di ARPA, struttura che si dovrebbe occupare di educazione alla sostenibilità. All’apparenza una cosa buona. Peccato che, se andiamo ad analizzare la questione, ci rendiamo conto, intanto, che non c’è nulla di simile e di così vincolante per le altre competenze di ARPA.

Inoltre, vediamo che la previsione normativa non giustifica la somma che questa apposita struttura organizzativa andrà a gestire. Parliamo, infatti, di 200.000 euro, quindi di una cifra abbastanza irrisoria. Un’altra cosa strana è che avete inserito una vera e propria declaratoria di servizio in legge, e ve lo abbiamo detto anche in Commissione, quando era sufficiente una semplice determina.

All’assessore Petitti, che in Commissione ha saggiamente evitato di intervenire, chiederei una spiegazione sul fatto che è stata inserita una vera e propria declaratoria di un servizio in legge. La invito a intervenire, intanto, rispetto al modus operandi che state tenendo con i dirigenti a tempo determinato (“determinato”, ovviamente, si fa per dire) e che trovano, guarda caso, sempre il modo di restare in Regione. Credo che dire due parole in aula sia il minimo. Almeno gradiremmo che l’assessore ci mettesse la faccia.

Nella relazione leggiamo che la finalità dell’articolo è non disperdere preziose competenze maturate negli ultimi vent’anni in Regione. Strane coincidenze, alle volte, che ci regalano, ad esempio, un dirigente regionale con contratto in scadenza che, a seguito della riorganizzazione, era rimasto, guarda caso, senza servizio e che se molto fortunato (e anche bravo, naturalmente) potrebbe finire a capo, guarda caso, di questa nuova struttura organizzativa di ARPA creata ad hoc. Un rispettabile signore che non è stato capace nemmeno di risultare idoneo ad un concorso per funzionari, ma che ci ritroviamo a fare il dirigente “per grazia ricevuta”. Con questo siete tutti al corrente di cosa state per approvare, fermo restando che noi siamo già pronti con un esposto, visto che qui dentro, dopo tutte le nostre denunce sulle selezioni “discutibili” che hanno visto vincitori tutti i 12-13 (adesso non ricordo) dirigenti a contratto uscenti, queste buone pratiche ‒ “buone pratiche” si fa per dire, ovviamente ‒ continuano.

A noi non rimane altro che rivolgerci alla magistratura. Ripeto: sollecito l’assessore a spiegarci il perché. Almeno che ci dia una giustificazione in aula, davanti a tutti.

Grazie.

Sui due emendamenti chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Non avendo nessun altro iscritto in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Si proceda alla votazione degli emendamenti 30, a firma del consigliere Foti, e 72, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

39

Favorevoli

 

11

Contrari

 

28

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 30, a firma del consigliere Foti, e l’emendamento 72, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani, sono respinti.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 31, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 31 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 73, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

41

Assenti

 

9

Votanti

 

39

Favorevoli

 

12

Contrari

 

25

Astenuti

 

2

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 73 è respinto.

Passiamo alla votazione dell’art. 9.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bessi. Ne ha facoltà.

 

BESSI: Chiedo scusa. Rettifico il voto contrario.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bessi.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 9 è approvato.

Prima dell’art. 10, ci sono alcuni emendamenti istitutivi di nuovi articoli, tutti ritirati.

Ne do lettura per il proponente: emendamento 32, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 33, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 34, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 35, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 36, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 37, a firma del consigliere Foti, ritirato.

Passiamo, quindi, all’art. 10, su cui insistono: una correzione materiale; l’emendamento 25, a firma del consigliere Foti, ritirato; l’emendamento 43, a firma del consigliere Foti.

Do lettura della correzione materiale: «All’oggetto 2851 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: ‘Disposizioni collegate alla legge di assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018’”, nella rubrica dell’articolo 10 e del primo rigo del comma 1 sostituire “articolo 6” con “articolo 9”».

Apro la discussione generale sull’emendamento 43 e sull’art. 10.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 43, a firma del consigliere Foti.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 43, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 43 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 10 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 11.

Sull’art. 11 insistono tre emendamenti: emendamento 29, a firma del consigliere Foti; emendamento 60, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 74, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

Apro il dibattito generale sull’articolo 11 e sugli emendamenti.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Presidente, qui interveniamo un’altra volta, come ormai mi sembra sia diventata un’abitudine, su norme approvate recentissimamente. Qui andiamo a intervenire sulla legge sulla promo-commercializzazione turistica approvata pochi mesi fa. Si va a stabilire che il rappresentante legale delle destinazioni turistiche non è più il direttore ma il presidente.

In sede di discussione avevamo chiesto e in parte ottenuto che ci fossero delle norme di incompatibilità e inconferibilità, riguardo sia ad APT che alle destinazioni turistiche. Non volevamo, cioè, che ci fosse una commistione fra sindaci, assessori al turismo dei Comuni e questi ruoli. In questo caso, mentre per il direttore era stato introdotto un articolo che inseriva norme di inconferibilità ai sensi del decreto n. 39 del 2013, in questo caso, inserendo il presidente come rappresentante legale, non ci sono più quei limiti, Chiediamo quindi, ci sembra una norma di buonsenso, che il rappresentante legale di una destinazione turistica non sia il sindaco o l’assessore al turismo di uno di quei Comuni, perché ci sarebbero sicuramente conflitti o situazioni che potrebbero essere critiche, e chiediamo quindi di introdurre questo semplice concetto: che il presidente non debba aver ricoperto o non ricopra l’incarico di sindaco, assessore o di presidente delle assemblee elettive. Altre figure possono tranquillamente farlo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Prego, consigliere Bertani.

 

BERTANI: Chiedo che l’emendamento 74 sia votato mediante dispositivo elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Nessun altro chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 29, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 29 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 74, a firma del consigliere Foti, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

43

Assenti

 

7

Votanti

 

42

Favorevoli

 

12

Contrari

 

30

Astenuti

 

--

 

(Il consigliere Bignami dichiara voto favorevole)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 74 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 11 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 12.

Sull’art. 12 insistono ventiquattro emendamenti: emendamento 26, a firma del consigliere Foti; emendamento 46, a firma del consigliere Foti; emendamento 27, a firma del consigliere Foti; emendamento 47, a firma del consigliere Foti; emendamento 28, a firma del consigliere Foti; emendamento 48, a firma del consigliere Foti; emendamento 49, a firma del consigliere Foti; emendamento 50, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 51, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 52, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 75, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini; emendamento 76, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini; emendamento 77, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani; emendamento 53, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 54, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 55, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 56, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 57, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 58, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 2, a firma del consigliere Foti; emendamento 1, a firma del consigliere Foti; emendamento 59, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 44, a firma del consigliere Foti; emendamento 78, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani.

Apro il dibattito generale sull’articolo 12 e sugli emendamenti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bignami. Prego.

 

BIGNAMI: In realtà avevo chiesto la parola perché sei o sette votazioni fa, ma lei va avanti dritto come un fuso, il consigliere Foti ed io avremmo voluto votare a favore, ma non siamo riusciti materialmente a schiacciare. Se magari ogni tanto alza l’orizzonte anche verso l’opposizione, ci farebbe una cortesia, presidente. È andato dritto come un fuso. Sommessamente volevamo dire che volevamo votare a favore, nell’ultima votazione elettronica che si è tenuta qualche lustro fa, quando lei presiedeva. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Bignami, le ricordo che aveva un minuto di tempo per votare, quindi era sufficientemente distratto. Io sono in alto, ma lei era sufficientemente distratto.

Ritorniamo al dibattito generale.

La parola alla consigliera Piccinini. Prego.

 

PICCININI: Signor presidente, su questo articolo abbiamo presentato tre emendamenti. Il primo è finalizzato a prevedere che la definizione dei criteri per il funzionamento dell’organismo sia stabilito dalla Giunta, però previo parere della Commissione assembleare, quindi è sempre un tentativo di riportare qualche competenza all’interno dell’assemblea legislativa, quindi della Commissione. L’emendamento 76 è invece finalizzato a definire in legge i criteri del riferimento per il funzionamento dell’organismo strumentale. Fra questi criteri vogliamo far rientrare la coerenza dei titoli di studio e professionali del personale.

Per quanto riguarda l’emendamento 77, invece, è finalizzato a prevedere che la costituzione dell’organismo e soprattutto la sua operatività, comporti una corrispondente riduzione delle strutture organizzative regionali. Vogliamo cioè che in prospettiva non ci sia un doppione delle competenze, quindi che l’organismo sia l’organismo, ma che non vengano replicate o che non vengano mantenute le stesse competenze a livello di struttura regionale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Nessun altro iscritto in dibattito generale.

Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Chiedo la votazione mediante dispositivo elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Consigliera Piccinini, la votazione mediante dispositivo elettronica l’ha chiesta su quelli che lei ha firmato, naturalmente. Grazie.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 26, a firma del consigliere Foti (e chiedo al consigliere Bignami di stare attento).

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 26 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 46, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 46 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 27, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 27 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 47, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 47 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 28, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 28 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 48, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 48 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 49, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 49 è respinto.

Metto in votazione l’emendamento 75, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

39

Favorevoli

 

14

Contrari

 

25

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 75 è respinto.

Metto in votazione l’emendamento 76, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

43

Assenti

 

7

Votanti

 

42

Favorevoli

 

15

Contrari

 

27

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 76 è respinto.

Metto in votazione l’emendamento 77, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

42

Assenti

 

8

Votanti

 

41

Favorevoli

 

13

Contrari

 

28

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 77 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 44, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 44 è respinto.

Metto in votazione l’emendamento 78, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

42

Assenti

 

8

Votanti

 

41

Favorevoli

 

14

Contrari

 

27

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 78 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 12 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 13.

Sull’art. 13 insistono cinque emendamenti: l’emendamento 24, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 21, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 22, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 23, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 45, a firma del consigliere Foti. 

Apro il dibattito generale sugli emendamenti e sull’art. 13. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 24, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 24 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 21, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 21 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 22, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 22 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 23, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 23 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 45, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 45 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 13 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 14.

Sull’art. 14 insistono cinque emendamenti: l’emendamento 20, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 19, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 16, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 17, a firma del consigliere Foti; l’emendamento 18, a firma del consigliere Foti.

Apro il dibattito generale sugli emendamenti e sull’articolo 14. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 20, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 20 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 19, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 19 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 16, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 16 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 17, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 17 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 18, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 18 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 14, a firma del consigliere Foti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 14 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 15.

Sull’art. 15 insistono quattro emendamenti: emendamento 79, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini; emendamento 14, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 13, a firma del consigliere Foti, ritirato; emendamento 15, a firma del consigliere Foti, ritirato.

Apro la discussione generale. Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Questi sono i tipici articoli che arrivano come emendamenti della Giunta all’ultimo minuto, probabilmente per sistemare qualcosa o per fare qualche bella figura da qualche parte. Con questo in particolare si introduce una fortissima semplificazione negli adempimenti per installare bagni turchi e saune presso le strutture ricettive e alberghiere, il che può mettere in concorrenza facilmente gli alberghi, ad esempio, con i centri estetici, perché si installano attrezzature che magari sono presenti anche nei centri estetici, con la differenza che nei centri estetici sono ritenute indispensabili alcune qualifiche, mentre negli alberghi si va completamente a liberalizzare questo aspetto. Tra l’altro, si toglie anche l’obbligo della SCIA, che già è un’attività di semplificazione, liberalizzando così questo ulteriore aspetto.

Ci immaginiamo un albergo magari gestito da cinesi, con bagni turchi, con saune, con estetiste prive di qualsivoglia qualifica, ma magari con operatori di altro tipo. L’elemento che ci colpisce è che tendenzialmente la Regione cerca sempre di qualificare le varie professioni, mentre in questo caso non accade. Peraltro, non stiamo parlando di cambiare negli alberghi i decoder o le televisioni, ma di installare apparecchiature che possono anche mettere a rischio l’incolumità dei turisti. Guarda caso, poi, si istituisce un’assicurazione per i turisti tramite l’Agenzia Amica.

Ebbene, con questo emendamento si mira a salvaguardare sia la concorrenza verso i centri estetici, sia la qualità dell’offerta dei nostri alberghi.

Chiedo la votazione con l’uso del dispositivo elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Non essendovi altri interventi in discussione generale, la dichiaro chiusa.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, con l'uso del dispositivo elettronico, l’emendamento 79, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

44

Assenti

 

6

Votanti

 

43

Favorevoli

 

6

Contrari

 

35

Astenuti

 

2

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 79 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 15.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 15 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 16.

Sull’art. 16 non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire in discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 16.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 16 è approvato.

Avendo terminato l’esame dell’articolato dell’oggetto 2851, passiamo all’esame dell’articolato dell’oggetto 2852, su cui insistono quattro emendamenti, uno a firma dei consiglieri Sabattini, Taruffi, Pompignoli, Foti e Bignami, due a firma dell’assessore Petitti e uno a firma del consigliere Foti.

Passiamo all’esame dell’art. 1.

Sull’art. 1 non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire in discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 1 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 2.

Sull’art. 2 non insistono emendamenti

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire in discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 2 è approvato.

Passiamo all’esame dell’art. 3.

Sull’art. 3 non insistono emendamenti.

Apro la discussione generale. Nessuno chiede di intervenire in discussione generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 3 è approvato.

Prima dell’articolo 4, abbiamo l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Sabattini, Taruffi, Pompignoli, Foti e Bignami, istitutivo di nuovo articolo.

Apro la discussione generale. Consigliere Sabattini, prego.

 

SABATTINI: Grazie, presidente.

Intervengo in coerenza con la discussione svoltasi in Commissione, dove era stato presentato un emendamento da parte del Gruppo della Lega Nord, poi ritirato in discussione proprio per consentire una verifica di un’eventuale disponibilità ad accoglierlo. Stiamo parlando della possibilità di graduare l’aumento, come previsto dalla legge n. 16/2015 in materia di economia circolare, dell’ecotassa per il conferimento in discarica di rifiuti speciali.

Ebbene, nella lettera c) dell’elenco previsto non viene menzionato un graduale avvicinamento all’aumento dei dodici euro, pertanto, una volta effettuate le verifiche, in totale accordo – come vedete, questo emendamento è firmato da quasi tutti i Gruppi – si prevede di portare l’aumento, previsto a dodici euro, a undici euro fino al 1° gennaio 2020, andando anche a recuperare una sollecitazione pervenuta durante l’udienza conoscitiva tenuta in occasione della discussione della legge sull’economia circolare.

In Commissione avevo espresso la necessità di compiere verifiche puntuali sul tema perché, come sapete, questi sono tributi di spettanza direttamente regionale e questo provvedimento di riduzione bisognava confrontarlo anche con le politiche che potevano essere già state previste da parte della Giunta all’interno del bilancio. Tuttavia, vista anche l’aleatorietà di quella che sarà, dal punto di vista quantitativo, la quantità di tonnellate alla quale verrà applicata questa maggiorazione, giustamente per prudenza, durante le previsioni di bilancio, queste somme erano state destinate a un capitolo non ancora assegnato a specifiche politiche attive. Quindi, questa operazione che andiamo a espletare oggi non modifica la programmazione delle politiche attive sull’ambiente previste dalla Giunta, ma va anche a dare una risposta, come peraltro avevamo previsto in Commissione, a una di quelle sollecitazioni pervenute durante la discussione sulla legge dell’economia circolare.

Ringrazio, ovviamente, il collega Pompignoli e tutti coloro che hanno sottoscritto questo emendamento, anche perché, una volta eseguita l’analisi, come ci eravamo impegnati a fare, gli obiettivi si raggiungono insieme.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Sabattini.

Consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Anch’io ringrazio il consigliere Sabattini e il Gruppo del Partito Democratico, perché comunque si è giunti a un equilibrio relativamente ai tributi speciali per quanto riguarda i rifiuti.

Avevamo chiesto in Commissione, come giustamente ribadito dal consigliere Sabattini, una modifica graduale dal 2017 al 2020 della tariffa e di non applicarla fin da subito nei dodici euro, anche per favorire le imprese. Questo è stato il risultato di una discussione e di un confronto, e ben vengano discussioni e confronti di questa natura quando i risultati comunque arrivano.

Alla luce di queste considerazioni, voteremo ovviamente a favore di questo emendamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Noi non abbiamo firmato questo emendamento perché non siamo d’accordo. Secondo noi, le imprese non si aiutano in questo modo, facendo uno sconto sulla tariffa stabilita all’interno della legge sui rifiuti. Quei fondi allocati nella Missione 9 (sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente) e nel Programma 3 (rifiuti) andavano utilizzati o per incentivare ulteriormente i Comuni virtuosi oppure per tutelare i cittadini che si ritrovano discariche o inceneritori nel loro territorio.

Le imprese si aiutano ‒ e ce lo dice l’Antitrust con le tante segnalazioni che ha fatto sull’Emilia-Romagna ‒ favorendo il mercato e togliendo il monopolio. Il nostro problema, in Regione Emilia-Romagna, è che, a forza di proroghe, ci ritroviamo tanti regimi di monopolio. Le imprese si aiutano creando la filiera e aumentando la concorrenza, non facendo questi piccoli ritocchi e queste piccole regalie. Qui sta la differenza tra la politica dei rifiuti che vogliamo fare noi e quella che, invece, fate voi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Se non ci sono più interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Sabattini, Taruffi, Pompignoli, Foti e Bignami.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 4, per l’istituzione di un nuovo articolo, è approvato.

Passiamo all’art. 4, su cui insiste un emendamento a firma dell’assessore Petitti.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma dell’assessore Petitti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 4 è approvato.

Passiamo all’art. 5. Nessun emendamento.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 5 è approvato.

Passiamo all’art. 6. Nessun emendamento.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 6 è approvato.

Passiamo all’art. 7, su cui insistono due emendamenti: emendamento 2, a firma dell’assessore Petitti; emendamento 3, a firma del consigliere Foti.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma dell’assessore Petitti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 3 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 7 è approvato.

Passiamo all’art. 8. Nessun emendamento.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 8 è approvato.

Passiamo all’art. 9.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 9 è approvato.

Passiamo all’art. 10. Nessun emendamento.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 10 è approvato.

Passiamo all’art. 11. Nessun emendamento.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 11 è approvato.

Passiamo all’art. 12. Nessun emendamento.

Apro il dibattito generale. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 12 è approvato.

Passiamo alle dichiarazioni di voto sugli ordini del giorno 2851/1 (oggetto 3003), a firma della consigliera Piccinini, 2851/2 (oggetto 3004), a firma del consigliere Bertani, e 2851/3 (oggetto 3005), a firma del consigliere Sassi.

Le dichiarazioni di voto sono sui tre ordini del giorno che ho appena elencato e sui due provvedimenti, il 2851 e il 2852.

Ha chiesto di parlare il consigliere Poli. Ne ha facoltà.

 

POLI: Grazie, presidente.

Intervengo per la dichiarazione di voto sul collegato all’assestamento. Naturalmente, annuncio il voto positivo del Gruppo del Partito Democratico per le ragioni che nella relazione e negli interventi dell’assessore sono state riportate e che, quindi, non riprendo.

Sia per quanto riguarda il consuntivo che per quanto riguarda l’assestamento, credo si possa intravedere il profondo significato di un’azione di governo che il presidente Bonaccini, la Giunta e la maggioranza stanno portando avanti e che porta risultati importanti da tutti i punti di vista, in particolare sui temi legati all’applicazione del patto per il lavoro, la cui verifica si è svolta una settimana fa. I dati sull’occupazione, i dati in calo sulla cassa integrazione e la ripresa di fiducia si vedono e i dati sulle esportazioni si confermano e migliorano. Credo che questo sia anche il frutto di un lavoro molto intenso e molto forte portato avanti dal presidente, dalla Giunta e dalla maggioranza.

Sui contenuti non ritorno, perché la discussione di queste settimane nelle Commissioni, fino ad arrivare oggi in aula, credo abbia rappresentato anche idee diverse, ma, dal nostro punto di vista, una strada chiara che abbiamo percorso e che intendiamo continuare a percorrere.

Non sono intervenuto quando si è discusso quel punto, in particolare sull’intervento della consigliera Piccinini, ma lo faccio adesso in dichiarazione di voto, al termine della nostra discussione, per una semplice ragione. Con grande attenzione, il Gruppo del Partito Democratico e la maggioranza ascoltano sul merito le considerazioni di tutti i Gruppi rappresentati in quest’aula. Ascoltano sul merito. Però, consigliera Piccinini, mi rivolgo a lei pensando che lei esprima il parere di tutto il suo Gruppo (non lo so; immagino), la cosa non accettabile ‒ e voglio dirglielo con molta pacatezza e anche con molta serenità ‒ è ciò che voi fate ogni volta tentando di insinuare la cultura del sospetto verso i colleghi e verso chi governa queste Istituzioni.

Questa cultura del sospetto ve la tenete per voi, e un giorno vi si rivolterà contro. Se alcuni punti non vi sono chiari, avete gli strumenti per poterli chiarire. Sono tutti a vostra disposizione. Insinuare in questa sede che il presidente, la Giunta, questa maggioranza fa cose dietro le quinte, sottobanco, chissà per quali fini, è un atteggiamento che, alla fine, getta discredito sulle Istituzioni, anche su quelle che governate voi. Adesso anche per voi è finito il giochino del dire agli altri “adesso governate realtà importanti”. Attenzione, perché quando si mettono questi accenti, viene meno il rispetto per i colleghi, viene meno il rispetto per chi sta seduto nelle Istituzioni e viene meno anche il rispetto per i cittadini che hanno dato mandato a chi sta nelle Istituzioni di starci. Quindi, sul merito si può discutere di tutto, si possono trovare convergenze, si possono fare compromessi, si possono condividere soluzioni: è il nostro lavoro, da fare alla luce del sole e senza infingimenti. Ma il tentativo di gettare discredito, come lei ha provato a fare, in maniera anche poco garbata, verso questa Assemblea, in particolare verso i consiglieri del Partito Democratico, la Giunta e il presidente, se lo tenga per lei, e la prossima volta, prima di pronunciare certe parole, casomai ci rifletta un attimo di più.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Poli.

Ricordo che siamo in dichiarazione di voto sui due progetti di legge e sugli ordini del giorno.

Ha chiesto di parlare il consigliere Bertani. Ne ha facoltà.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Mi rifaccio ad alcune parole dette dal consigliere Poli questa mattina, quando diceva che gli impegni presi sono stati rispettati. In realtà, su questo assestamento aleggiano almeno due fantasmi o due fantasmi e mezzo. Uno è il reddito di cittadinanza, promesso per luglio di quest’anno e non pervenuto. A parte che questa mattina c’è stata una conferenza stampa per dire che forse si fa qualche cosa, o forse anche per mettere una pezza alle dichiarazioni del presidente Bonaccini, che in questi giorni ha detto che il reddito di cittadinanza, si faccia a luglio o a settembre, cambia poco. Forse per il presidente cambia poco, ma per chi aspetta quel provvedimento – che poi vogliamo capire perché una social card in salsa emiliano-romagnola, di questo discuteremo –, per chi è in seria difficoltà economica, sociale o lavorativa, da luglio a settembre cambia molto.

Il microcredito aleggia perché quei tagli ai costi della politica sono ancora lì fermi, non pervenuto. A parte un tentativo comunque apprezzato di passaggio in Commissione, è ancora tutto fermo: 2 milioni di euro fermi, 1,5 milioni, nel 2017-2018 non ancora messo in previsione. Oggi aspettavo la risposta a un’interpellanza, ma purtroppo l’assessore, cortesemente ha avvisato che non poteva essere presente, quindi anche qui si rimanda a settembre.

Altra mezza promessa, i vitalizi: dopo averci bocciato tutto, adesso pare che stia arrivando un provvedimento, su cui dico mezzo, perché effettivamente un’interlocuzione si è avviata, però anche qui ci sarà da discutere. Non tutto quindi è stato fatto, non tutto è stato promesso.

Aggiungo brevemente anche il riferimento a due ordini del giorno che presentiamo: anche qui stiamo sempre sul merito, consigliere Poli, non siamo solo polemici. Il nostro compito è quello, innanzitutto di fare proposte. Le proposte le facciamo ma vediamo che anche oggi, nonostante voi ce le bocciate tutte sonoramente, almeno abbiamo compattato le minoranze, anche quelle della maggioranza su diversi emendamenti, quindi non buttiamo lì, cose a caso. E quando ci incattiviamo, come dice lei, su alcuni aspetti, è perché gettiamo luce su alcuni aspetti che secondo noi non vanno bene. Gettare luce su alcuni aspetti, in maniera polemica o non polemica, veda pure lei, aiuta la macchina regionale a funzionare meglio: questo è quello che pensiamo.

Un ordine del giorno l’avevo già illustrato, gli altri due riguardano i bandi sulla partecipazione. È stato indetto recentemente un bando sulla partecipazione, che però ha una scadenza molto breve, trenta giorni (scade dopodomani). Abbiamo notizia che molti Comuni avrebbero intenzione di partecipare, ma non riescono a farlo. Effettivamente questo bando è stato pubblicato velocissimamente dopo un passaggio in Assemblea, e trenta giorni sono una scadenza veramente troppo rapida.

Siccome può darsi che questo ordine del giorno ce lo bocciate, ne proponiamo uno più “morbido”, in cui almeno chiediamo l’impegno che per i prossimi bandi, in generale, si abbia attenzione che i tempi di pubblicazione dei bandi diano la possibilità a tutti, soprattutto ai Comuni più piccoli e meno strutturati, di partecipare a questi bandi, perché un bando che esce all’improvviso, senza un grosso preavviso e dura trenta giorni, non dà tempo, a chi non è molto strutturato, né di leggerlo, né di capirlo, né di poter intervenire. Proponiamo quindi un ulteriore ordine del giorno, che per i prossimi bandi conceda dei tempi di lettura, di comprensione e di partecipazione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare il consigliere Foti. Ne ha facoltà.

 

FOTI: Signor presidente, una precisazione la voglio fare. Non vorrei passare tutta la legislatura a parlare dei vitalizi. Il taglio dei costi della politica, lo dico ai consiglieri 5 Stelle, va benissimo; però vorrei far presente l’infinitesima percentuale del bilancio della Regione, in termini di costi, di questa Assemblea. Se noi continuiamo a far passare il messaggio che questa è un’Assemblea che costa in misura superiore a quelli che sono i limiti di legge, diciamo una cosa che non è vera, perché è una delle Assemblee, se non l’unica, che costa meno in tutt’Italia. Poi, possiamo anche azzerarci tutto, tanto io ho una mia filosofia: se anche ci togliamo l’indennità, per l’opinione pubblica che vorrebbe dalla politica delle risposte, e non le ha, saremmo ancora ugualmente dei beneficiati. Eviterei quindi di fare questo discorso, avendo tante frecce a disposizione, per poter dire, invece, che francamente stupisce un po’ che ogni proposta di modifica, anche minimale, soprattutto sul collegato, abbia trovato una chiusura completa in questa seduta.

Lo dico perché è pur vero che non è stato usato il collegato come uno dei tanti vagoni a cui allegare tutto e il contrario di tutto in termini normativi. Ma è vero anche che le proposte che sono state fatte, anche in Commissione – debbo fare eccezione per il lodevole emendamento sottoscritto dopo la presa di posizione del presidente Pompignoli dal consigliere del Partito Democratico, che gentilmente ha fatto sottoscrivere anche ad altri l’emendamento – il confronto, in questi ultimi mesi, è diventato una chiusura sotto tutti i profili. Lo dico nonostante ci sia poco da cantar vittoria su questo assestamento, assessore. Diciamolo fino in fondo: qui ci sono dei soldi, e sono più di 250 milioni di euro, che ballano in termini di sanità, che sapete benissimo hanno un padre e una madre nella legge finanziaria per il 2016, e che se non vengono ad essere compensati in qualche modo, finiranno, fra due mesi, per dover costringerci a fare una manovra di tipo restrittivo.

Mi permetto anche di dire un’altra cosa: è giusto continuare a picchiare in testa alle Regioni, ma se si ritiene che le Regioni non servano più, e lo dice uno che è rappresentante di un partito politico che ha fatto l’ostruzionismo quando vennero istituite, ebbene, che si sciolgano le Regioni, che si tolgano dalla Carta costituzionale. Non è possibile, io penso, ritenere che quell’idea dei costi standard che noi avevamo prospettato quando era al governo del Paese il centrodestra, non fosse un’idea positiva. Era una delle poche strade per riequilibrare i costi delle Regioni, soprattutto in materia sanitaria, evitando che chi aveva una gestione oculata, continuasse a pagare anche per chi aveva una gestione dissennata.

Ora, io non ritengo che neanche minimamente, neanche come stile, questa Assemblea legislativa abbia a spartire qualcosa, ad esempio, con quell’Assemblea legislativa del Lazio, che si sciolse qualche anno fa, non è questo il caso. Possiamo discutere di avere un’idea diversa negli interventi in sanità, possiamo avere, lo dico con molto rispetto, un’idea diversa anche rispetto alla conferenza stampa organizzata oggi dal capogruppo del PD e dal capogruppo di SEL, per la ragione che dopo tanti anni che abbiamo sentito magnificare le sorti dell’Emilia-Romagna come una Regione che stava bene, dove va tutto bene, siamo tornati alla social card di berlusconiana memoria. Badate, non è pessimo come intervento, ma è pessimo come risultato perché evidentemente avevamo sopravvalutato le condizioni di tante persone che si riteneva stessero bene e in realtà stanno male.

Io penso che l’assestamento di bilancio che c’è stato prospettato oggi sia un assestamento di bilancio in linea con il programma di questa Giunta. È ovvio che sia criticato da noi che avevamo altre idee, ma non ci vedo nulla di strano sotto questo profilo. Io mi auguro di trovare delle convergenze di tipo legislativo per rendere più efficace la macchina della Regione, per rendere più efficace la macchina dello Stato, perché l’unico modo per riavvicinare i cittadini alla politica è dimostrare che la politica si è avvicinata ai cittadini in termini di semplificazione.

Non so se voi state parlando con i rappresentanti del mondo agricolo, ma l’ufficio complicazione affari semplici di Roma, in termini di AGEA, sta mettendo a dura prova, penso di poterlo dire con cognizione di causa e anche in modo condiviso, la realtà agricola regionale.

Noi non possiamo prendere delle colpe che non abbiamo e far finta di non vedere alcune distorsioni che ci sono. Lo dico chiaramente. Se anche voi oggi rappresentate una forza politica che è al governo del Paese rendetevi conto anche voi che le grandi rivoluzioni copernicane sono state solo annunciate. Non è vero che la macchina funziona molto meglio di prima, non è vero.

Assessore Petitti, lei oggi ha letto la parte legittimamente che le faceva comodo del parere di parificazione della Corte dei conti, dicendo che alla fine è tutto in regola. Le posso assicurare che in tutte le Regioni d’Italia il parere della Corte dei conti conclude così, perché sennò il bilancio non potrebbe essere approvato.

Ad esempio, il tema delle partecipate è un tema dal quale non si può prescindere, perché è un tema di scelta politica, ma anche del futuro di questa Regione. E non glielo dico perché voglia ritenere che l’unica strada sia quella del privato. Dico soltanto che il pubblico deve stare in quelle società dove il pubblico ha una ragione per starci e una funzione per poterlo fare, altrimenti non serve a nulla.

Vengo a un’ultima considerazione. Io non so se, come molti ritengono, il referendum abolirà o meno le Province. Dico soltanto una cosa. Se l’operazione Province era quella di portare delle persone a dequalificarsi professionalmente e ad essere pagate ugualmente senza avere più tante competenze è stata un’operazione del tutto sbagliata, perché, com’era facile intuire, o le Province si chiudevano o le Province si tenevano in piedi. Qui abbiamo fatto un gioco di prestigio per dire soltanto che le Province non ci sono più, ma sono rimasti i dipendenti. Poi un po’ li abbiamo sparpagliati in una agenzia, un po’ li abbiamo sparpagliati in un’altra, un po’ riassunti in un’altra, morale della favola abbiamo rotto un corpo amministrativo coeso e l’abbiamo frazionato in tanti spezzoni ognuno dei quali non ha più un punto di riferimento come nel passato.

Proprio perché noi siamo eletti, a differenza dei presidenti delle Province che ancora ci sono, che non sono invece eletti direttamente e dei Consigli provinciali che verranno rinnovati nel mese di ottobre…

Assessore Petitti, glielo dico sotto il profilo istituzionale, se il referendum veramente viene fissato al 26 novembre per legge decadono numerosi Consigli provinciali anche nella nostra Regione che, ex lege, avevano un termine di funzionalità di due anni.

Sarà divertente vedere che facciamo le elezioni di secondo grado per il Consiglio provinciale senza neppure sapere se le Province verranno mantenute nella Costituzione con referendum costituzionale. Se questo non è un esempio di strana politica, per non dire di folle politica istituzionale, valutatelo voi.

Io ritengo soltanto di poter dire che in questo assestamento di bilancio lei, assessore Petitti, ha fatto i conti con la coperta che aveva. Tuttavia, ritengo anche di poter dire che la coperta ormai ha raggiunto dei limiti e non può essere ulteriormente ristretta. Io ritengo che se si vuole effettivamente tagliare non si può continuare a tagliare su un bilancio che al 70 per cento è un bilancio sanitario. Facciamo finta di non renderci conto che tolte le spese di funzionamento dell’Ente, tolti un po’ di interventi a pioggia su alcuni settori giusto per far vedere che ci siamo, impegnati correttamente i fondi europei, che peraltro non sono fondi statali, il grosso della spesa è costituito dalle spese sanitarie.

Sotto questo profilo, presidente, le dico una cosa. Dato che la ristrutturazione sanitaria che avete in mente è una ristrutturazione sanitaria importante, cerchiamo di farla con i territori e non contro i territori, perché mi pare che alcuni approcci non siano stati dei migliori. Dato che poi se anche io voto contro la gente assimila, com’è fatale, alla parola “Regione” anche chi è in Regione, non è che votando contro ho risolto il problema, né elettorale, né personale, né di quei territori.

Io vorrei possibilmente che anche i direttori generali, che lei, presidente Bonaccini, ha nominato all’inizio del suo mandato, si rendessero conto che, al di là dei numeri in sanità, stiamo parlando di persone. Non possiamo pensare di parlare a dei numeri prescindendo dalle persone. Noi possiamo parlare di numeri rendendoli compatibili con il rispetto della centralità della persona.

Dato che questa è una sfida che io penso possiamo lanciare in piena autonomia, perché nessuno vuol tenere in piedi le cattedrali nel deserto, ma nessuno vuole vedere una dequalificazione di un sistema sanitario che in alcune realtà territoriali rischia di diventare marginale, perché anche qui la Regione è lunga e larga e la popolazione non è distribuita in modo omogeneo, non si parta, come sempre, dai territori più piccoli, perché se partite da Piacenza per massacrarci i due piccoli ospedali che abbiamo e pensate di risolvere tutto con un ospedale al centro, finisce che metà della gente continuerà ad andare in Lombardia e metà della gente continuerà ad andare a Parma, come sta già facendo.

Ve lo chiedo nel nome anche di un territorio che ha quarantotto Comuni che spero, prima o poi, riescano a mettersi assieme per farne uno che ha più di quindicimila abitanti e che, nonostante l’impegno che molti di noi hanno profuso sulla prima esperienza, non ha avuto molta fortuna in termini di risultati. Mi auguro che la seconda tranche di referendum sia migliore della prima, ma qualche dubbio iniziamo a nutrirlo, e anche in modo forte.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto di parlare il consigliere Taruffi. Ne ha facoltà.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Noi pensiamo che le misure che sono state illustrate nel corso del dibattito in Commissione e anche questa mattina siano misure che danno il segno di un lavoro che si sta facendo e che ovviamente può essere sempre migliorato. Bisogna sempre puntare più in alto, però credo anche che vadano riconosciuti alcuni aspetti positivi.

Gli interventi che ricordava questa mattina il consigliere relatore Poli credo raffigurino un quadro complessivo che per noi è positivo, per cui preannuncio fin d’ora il voto favorevole del nostro Gruppo.

Certo, emergono anche alcune criticità, che abbiamo sollevato in Commissione e che abbiamo manifestato oggi in aula con l’espressione di voto che abbiamo enunciato durante l’esame dell’articolato e dei relativi emendamenti, e penso alla questione legata al personale e a quella parte che forse meriterebbe un intervento più compiuto, non solo a piccoli pezzi, come invece si sta facendo in questi mesi.

Altra criticità che è emersa riguarda un problema più in generale, che non attiene solo a questa Assemblea, bensì alla modalità di legiferare purtroppo in uso ormai da qualche anno, vale a dire un depotenziamento del ruolo dell’Assemblea a vantaggio di agenzie e osservatori, che ci convincono fino a un certo punto.

Ad ogni modo, è doveroso sottolineare che le risorse che vengono investite e spostate complessivamente danno il senso di un’operazione positiva.

Colgo l’occasione, anche perché sollecitato da alcuni interventi che mi hanno preceduto, per richiamare un argomento che apparentemente può riguardare solo in parte il bilancio, anche se quando si parla di bilancio, di assestamento e di tutte le manovre ad essi connesse si fa riferimento tendenzialmente a tutto ciò che riguarda il nostro operato durante il corso dell’anno e a tutte le iniziative legislative che assumiamo. E parto proprio da un provvedimento che credo stia a cuore a molti Gruppi, a molti consiglieri, su cui abbiamo già discusso e avremo, comunque, modo di discutere sicuramente a partire dalla ripresa dei lavori, dopo la pausa estiva: il progetto di legge, che oggi abbiamo presentato come Capigruppo di maggioranza, relativo all’introduzione del reddito minimo o reddito di solidarietà (la disputa nominalistica non è elemento fondamentale, semmai elemento fondamentale è la sostanza). Ebbene, su questa tematica desidero spendere due parole, in quanto è strettamente connesso agli stanziamenti di bilancio e alle misure che si intendono assumere al riguardo.

Ho ascoltato l’intervento del consigliere Foti e non concordo sulla sua ricostruzione, non foss’altro perché è ovvio che questa regione, come del resto l’Italia intera, è stata attraversata in questi anni da una crisi dura e difficile, che ha lasciato segni evidenti, e penso che sarebbe sbagliato non cercare di individuare tutti gli strumenti utili a favorire le fasce della popolazione che maggiormente hanno subìto e continuano tuttora a subire le conseguenze di questa crisi. Ecco, la nostra proposta va esattamente in questa direzione: ci sono fasce più deboli della popolazione emiliano-romagnola che vivono un periodo di grande difficoltà, per cui pensiamo sia necessario dare risposte anzitutto a quelle fasce.

Ad ogni modo, come ho dichiarato oggi in conferenza stampa e come intendo ribadire adesso in aula, non si può valutare un provvedimento a sé stante, ma bisogna guardare all’azione complessiva, e quando si valuta il bilancio questo si fa, quando si articolano discussioni complessive sul bilancio questo si fa, in questo caso della Giunta e della maggioranza. Quindi, colleghi consiglieri, sarebbe un errore disgiungere il provvedimento che abbiamo presentato relativamente all’introduzione del reddito di solidarietà da altre manovre e da altri interventi che sono stati adottati, a partire dall’insieme di manovre che viene riassunto nel Patto per il lavoro e la legalità. È chiaro che non si può pensare di uscire dalla crisi mediante solo e unicamente interventi di sostegno al reddito, dal momento che lo strumento principe per consentire alle persone di uscire dalle condizioni di povertà o comunque di difficoltà economica è quello di creare occupazione. Quindi, le due misure vanno tenute assolutamente insieme e descrivono l’azione che abbiamo cercato di portare avanti in questo scorcio di legislatura.

Da un lato, quindi, troviamo Patto per il lavoro e la legalità e, quindi, insieme di investimenti utili a rilanciare l’occupazione, a creare nuove condizioni lavorative, alla luce soprattutto dei livelli di disoccupazione che si sono registrati nella nostra regione, che in questi ultimi anni ha raggiunto percentuali mai conosciute in passato. Dall’altro, manifestiamo la consapevolezza che, siccome nessuno ha la bacchetta magica e poiché non si crea occupazione con una delibera purtroppo, al massimo si possono creare le condizioni per attrarre investimenti, nel frattempo le fasce sociali più deboli, che sono sulla soglia di povertà o addirittura al di sotto di essa, necessitano di interventi, necessitano di sostegno. E le misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito che abbiamo presentato oggi vanno esattamente in quella direzione e impegneranno il bilancio anche per i prossimi anni. D’altronde, questo è l’impegno che abbiamo assunto e che intendiamo onorare.

Chiudo il mio intervento facendo una battuta sui costi della politica. Voglio ricordare a tutti che abbiamo aperto la legislatura con l’approvazione della legge n. 1 di questa X Legislatura, con la quale sono stati ridotti, appunto, i costi della politica, legge che abbiamo approvato tutti insieme e della quale dobbiamo sentirci tutti giustamente protagonisti, perché è stato un atto doveroso ma importante. D’altronde, siamo l’Assemblea legislativa che costa di meno in Italia. Addirittura – io naturalmente spero che non accada –, qualora la riforma costituzionale dovesse trovare favorevole la maggioranza dei cittadini, la nostra Regione già oggi rispetterebbe la previsione anche dell’eventuale riforma della Costituzione, dal momento che abbiamo introdotto una manovra che anticipa i tempi per certi versi e che dovrebbe essere di riferimento anche per le altre Regioni. Lo ripeto, personalmente mi batterò perché la riforma non vada avanti e perché vinca il “no”, ma questo è un altro discorso.

Mi permetto soltanto di citare un dato al riguardo, che ritengo sia di fondamentale importanza: questa Assemblea costa a ogni cittadino emiliano-romagnolo sette euro all’anno. Ricordiamolo in ogni occasione, perché si tratta di un dato importante. Badate, lo dico non per mettere in evidenza le nostre capacità, ma soltanto per sottolineare che, quando si parla di costi della politica e di tutto ciò che ruota intorno a tale questione, è doveroso ricordare anche i dati di fatto, perché altrimenti si perderebbe di vista il risultato finale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

Passo ora la parola all’assessore Petitti. Prego.

 

PETITTI, assessore: Grazie, presidente.

Desidero esprimere alcune rapide considerazioni.

Assestamento e collegato: nessuno pensa di aver dato delle risposte definitive a tutta una serie di impegni, ma sicuramente alcune risposte importanti sì. Penso all’assegnazione di risorse derivate dai trasferimenti statali e dall’Unione europea, agli undici milioni di euro che ci hanno permesso in questa fase, dopo i primi sei mesi del 2016, di aumentare le risorse da destinare al settore agricolo e al territorio in generale, all’importante investimento realizzato per l’istituzione dell’Agenzia per il lavoro o all’impegno per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne. Queste sono risposte concrete.

Con riferimento, invece, al Collegato, per rispondere anche ad alcune valutazioni formulate da alcuni consiglieri, mi preme sottolineare, consigliere Foti, che è vero che parliamo di un collegato, che tra l’altro presenta diverse modifiche normative, piuttosto ridotto e privo di effetti finanziari, ma è altrettanto vero che è necessario per adeguare la nostra legislazione regionale e puntare a una maggiore semplificazione di tutte le procedure, obiettivo rispetto al quale stiamo operando attraverso ogni passaggio.

Da questo punto di vista, un paio di precisazioni, soprattutto alla luce delle considerazioni che faceva anche la consigliera Piccinini, credo vadano fatte. Con quell’articolo noi, intervenendo su ARPAE, diciamo in modo molto chiaro che, da questo punto di vista, parliamo di una struttura che esercita ed eserciterà sempre di più un ruolo importante perché, in applicazione della normativa europea, e questo lo avevamo già detto con la legge regionale n. 27/2009, noi vogliamo ancora di più garantire che alcune funzioni, soprattutto quelle in materia di educazione e sostenibilità ambientale, possano essere esercitate in maniera autonoma da questa agenzia.

Tra l’altro, ricordo che queste disposizioni ‒ che, chiaramente, adesso sono rese ancora più urgenti dal livello nazionale ‒ non sono le uniche che vengono esercitate in maniera autonoma dall’agenzia. Ci sono anche altre funzioni di controllo, come lei ben sa.

Una battuta, e chiudo. È evidente, consigliere Foti, che noi abbiamo assunto un impegno su tutto il tema delle riforme in capo all’Emilia-Romagna. Mi riferisco, ovviamente, al lavoro importante che stiamo facendo sul riordino istituzionale, la riforma della macchina regionale e l’attuazione. Noi ci troviamo nella fase di attuazione. Come ricordavo questa mattina, noi abbiamo preso un impegno importante, che ci è stato riconosciuto dalla Corte dei conti. Mi dispiace dover sottolineare che non è vero che tutte le Regioni hanno avuto il giudizio di parifica. Questo è stato riconosciuto a noi anche rispetto all’impegno che abbiamo assunto con la delibera di aprile sulla razionalizzazione delle società partecipate. Il lavoro che stiamo facendo ha un orientamento chiaro ed un impegno chiaro.

Tra l’altro, voglio sottolineare che questo ci viene anche riconosciuto dal fatto che, con le stesse forze sociali, il tema della grande riforma degli assetti istituzionali e amministrativi noi lo stiamo portando avanti insieme. I protocolli sottoscritti anche sul fronte del riordino delle partecipate evidenziano questo aspetto. Noi lo avevamo già definito un anno importante di transizione rispetto al tema del riordino. Credo non si possa liquidare il tema dei dipendenti provinciali in quel modo, perché noi abbiamo garantito la continuità funzionale agli enti locali, quindi agli enti provinciali, in questa fase in cui sono ancora attive e vive le Province, ma allo stesso tempo abbiamo garantito i servizi e gli stessi dipendenti rientrano in un percorso molto più ampio che da qui ai prossimi anni, ovviamente, verrà attuato.

Razionalizzazione ed economie. Lo abbiamo detto in modo chiaro: da qui alla fine della legislatura, ci assumiamo l’impegno ad avere economie sui costi della politica di 15 milioni di euro su tutto il tema della razionalizzazione dell’ente Regione, con oltre 30 milioni di euro. Le economie che avremo attraverso la razionalizzazione degli enti partecipati credo rappresentino una prima risposta importante. Tuttavia, non è solo quello l’obiettivo. Quando si fanno le riforme, chiaramente, l’obiettivo fondamentale è quello di efficientare al massimo l’intero ente amministrativo con cui operiamo per essere in grado di dare risposte rapide ai cittadini e alle imprese.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Petitti.

Ha chiesto la parola il presidente Bonaccini. Ne ha facoltà.

 

BONACCINI, Presidente della Giunta: Emma è intervenuta e ha chiarito alcuni punti. A me servono questi pochi minuti per provare a delineare quello che stiamo facendo. Siccome ho sentito che non stiamo rispettando il programma, adesso mettiamo in fila le dieci cose principali prioritarie. Peraltro, il programma è pubblico. Era scritto in cento giorni, un anno, cinque anni. Addirittura, alcune cose le abbiamo fatte prima del tempo. Qualcosa, certamente, potrà slittare a qualche settimana dopo. Segnalo che se avessimo approvato la legge sul reddito di solidarietà ‒ su cui tornerò tra un attimo ‒ prima di avere tutte le informazioni e le decisioni prese dal Governo nazionale, noi avremmo rischiato di non far coincidere e integrare i due fondi che arriveranno alle persone più povere e avremmo rischiato di fare una cosa persino dannosa rispetto a quella che noi crediamo possa essere virtuosa.

Dopodiché, se il ritardo di 2-3 mesi su un provvedimento così importante diventa il giudizio sui ritardi del programma, io lo lascio dire legittimamente a chi lo dice. Mi pare sia, però, un ragionamento un po’ forzato. Perché è forzato? Noi avevamo indicato alcune priorità sul programma di legislatura. La prima era la sobrietà, come ricorderete. Protagonista anche quest’aula, mi pare che il fatto che oggi chi vi parla sia il presidente che ha l’indennità più bassa tra i venti presidenti di Regione e, di conseguenza, fino ai consiglieri, nonostante siamo quinti-sesti per numero di abitanti, dà la misura ‒ credo ‒ di una cosa che tutti insieme abbiamo ritenuto giusta e ‒ io dico ‒ necessaria, ma in ogni caso rilevante. Fu la prima legge.

Mi pare ‒ almeno di questo datecene atto ‒ che 177 milioni di euro con la Centrale unica degli acquisti su un anno di risparmi potreste anche indicarli, mentre criticate altre cose. Non va a merito della Giunta regionale. Va a merito di questa Regione, di questo territorio. Lì sono compresi i Comuni e le Aziende sanitarie. I Comuni non sono mica tutti a guida del Partito Democratico o del centrosinistra.

Il fatto che abbiamo riorganizzato una macchina regionale che, a regime, farà risparmiare più di 30 milioni di euro è un fatto ‒ credo ‒ che può essere non condiviso, ma se voi sommate le cifre che vi sto dicendo, noi, in un anno e mezzo, abbiamo messo in moto una riorganizzazione e votato alcune leggi. Se mi trovate un’altra Regione che ha fatto tutto questo io vi applaudo. Tutti insieme. Quando si parla di Centrale unica degli acquisti, bisogna vedere se siete in grado tutti di sapere di cosa si sta parlando. Capisco che, magari, qualcuno non sa cosa dire proprio perché non sa di cosa dovrebbe parlare. Sulla sobrietà mi pare di aver parlato.

Per quanto riguarda il patto per il lavoro, io sto ancora attendendo da qualche Gruppo, da un anno a questa parte, alcune proposte. Io le sto ancora aspettando. Quando me le vorrete far avere, io le esaminerò molto volentieri.

Pochi giorni fa tutte le parti sociali ‒ non Bonaccini, che sarebbe di parte ‒ hanno espresso un giudizio positivo, alcune molto positivo. Io, come sapete, sto molto cauto e dico che c’è ancora tantissimo da fare. Il fatto che in un anno la disoccupazione sia scesa fino al 7,7 e che quest’anno, al netto di terrorismo o recessione dell’Europa, dalla Brexit in poi... Un giorno spero che in quest’aula faremo un dibattito serio su questo tema. Io voglio sentire i pareri su quello che sta accadendo. Tutti legittimi, per me. Mi conoscete. Sull’export e sull’andamento dell’economia, chiaramente, hanno ricadute.

Al netto di queste questioni, per i compiti fatti in casa nostra, quel patto per il lavoro ‒ fatemelo dire; stavolta sono di parte, quindi non dovete essere d’accordo ‒ che abbia già impegnato e programmato o speso 13,5 miliardi di euro dei 15 fino al 2020 credo sia una cosa che almeno noi dobbiamo riconoscere. Non ce la si vuole riconoscere? Bene. Però si guardi, allora, oggettivamente, al numero di posti di lavoro creati. Se l’Istat parla di 35.000 in più in un anno, al netto di quelli perduti (quindi, sono molti di più quelli in più; stiamo parlando di saldo positivo), d’altra parte trova ragione in quel calo di disoccupati che da solo non fa i posti lavoro, ma è una bella tendenza.

Se siamo stati la sesta regione per attrattività lo scorso anno e se ieri l’altro abbiamo potuto permetterci di dire che finanziamo per 66 milioni di euro investimenti da 660 milioni di euro di 17 grandi imprese multinazionali che o vengono per la prima volta in questa regione o investiranno ulteriormente se già sono qui, piuttosto che andare da altre parti, sarà una bella notizia per gli emiliano-romagnoli prima ancora che per la Giunta Bonaccini o il Governo della Regione, visto che ci saranno lì altri 1.600 posti di lavoro nel diretto. Poi vedremo con l’indotto, ma restiamo umili, come ho detto prima.

Queste cose sono frutto del caso? O forse quel patto per il lavoro qualche risultato ‒ se il buongiorno si vede dal mattino ‒ lo sta dando? O dispiace che caliamo la disoccupazione, perché sarebbe più utile fare polemica se rimane alta? Avevamo detto che avremmo tagliato l’asticella del miliardo di euro, avremmo provato investimenti di fondi europei, tra spesi, impegnati e programmati, nonostante parliamo di un anno e mezzo reale. Siamo stati i primi in Italia, lo scorso anno a maggio, ad avere il via libera. Abbiamo iniziato a lavorare subito. Noi, alla fine di quest’anno, supereremo il miliardo di euro sui 2,5 miliardi previsti fino al 2020. Avevamo detto che volevamo stressare le strutture, farle correre, perché abbiamo visto che quei fondi stanno creando lavoro, stanno andando nella direzione che ci chiedevano il mondo dell’impresa di questa Regione, ma anche i sindacati. Investite più che potete su formazione e formazione anche scuola-lavoro – stiamo diventando un esempio nazionale –, investimenti su ricerca e innovazione, perché è lì che la qualità di ciò che produci può competere pur con un costo del lavoro più alto, infatti export ed attrattività stanno lì dentro. Ha parlato Il Sole 24 Ore, non Bonaccini, di boom di investimenti: potrei dare la rassegna stampa, tutta nazionale, su quello che è stato fatto in questi mesi, in termini di creazione di lavoro, di condizioni per crearlo.

Insomma, mi pare che lì dentro noi stiamo facendo grandi cose. Abbiamo appena ricevuto la guida di Vanguard, un’“associazione” a livello europeo, che mette insieme decine di Regioni tra le più avanzate d’Europa. La guida viene a noi per continuare a ragionare sugli investimenti, su tutto ciò che ha che a fare con l’innovazione dei processi, dei prodotti. Cercheremo di giocarcela al meglio, se ne saremo capaci.

Dicevo prima del reddito di solidarietà. Perché l’ho citato? Intanto perché riusciremo a fare una cosa che prova, integrandosi con il Fondo nazionale, a dare una mano – speriamo non siano troppi, perché vorrebbe dire che la crisi … – anche a coloro che non sono in regime di occupati, perché abbiamo pensato anche a quelle persone in pensione che vivono con redditi drammatici. Ma la gran parte del fondo andrà, anche qui, a coloro che in difficoltà in questo momento, ci auguriamo che velocemente possano ritornare a trovare lavoro se l’avevano perduto, o ad averlo per la prima volta, perché abbiamo detto, anche qui legittimamente, che noi non siamo per politiche di carità, ma vogliamo fare politiche di dignità (così le chiamiamo). Io non voglio dare ad una persona un reddito perché stia coi propri figli, a guardare la televisione e a non lavorare, perché non è dignitoso per le persone. Non so chi di voi abbia figli; chi ne ha, sa di cosa sto parlando. E noi vogliamo fare di tutto perché quelle persone, il più velocemente possibile, rientrino – ecco la dignità – ad avere un’occupazione, o che per la prima volta la possano avere: vedremo che risultati avrà. Io prendo ciò che oggi la maggioranza ha presentato, PD e SEL, ne condivido le finalità, ma in ogni caso siamo disponibili, quando discuteremo il provvedimento, a prendere ogni contributo che possa venire. Ma quella indicazione che ci è stata data e che noi avevamo “discusso” lo scorso anno, in previsione delle priorità di questo anno, erano proprio fatte per provare a dare una mano a chi è più in difficoltà. Abbiamo detto: non vogliamo lasciare da solo nessuno, e il tema della sanità a cui faceva riferimento il consigliere Foti, si aggancia lì.

Noi abbiamo bisogno di proseguire ad aumentare il Fondo Sanitario Nazionale, e se il Governo, con cui ho firmato un preaccordo in Conferenza Stato-Regioni, non lo dovesse confermare in aumento, ma dovesse rimanere stabile, saremo tutti quanti di fianco, per quello che ho capito, a protestare e a tirare per la giacca il Governo. Peraltro, in quella sede rappresento le Regioni italiane, e fino ad oggi ho mediamente portato tutti i pareri all’unanimità delle venti Regioni, proprio perché la sanità, come diceva lei, riguarda non lavatrici o lavastoviglie, ma riguarda persone in carne ed ossa.

I processi di aggregazione e riorganizzazione li stiamo facendo, e li stiamo facendo nell’ottica di provare però a vedere dove si può efficientare, quindi non è un tema solo di risparmio, di efficienza, rispetto a processi che vedono oggi il mondo molto cambiato: i bisogni delle persone, i tempi di vita, la voglia di avere meno ospedalizzazione da parte delle persone, e magari più domiciliarità, più possibilità di essere curati in casa addirittura, o vicino a casa. In ogni caso, ne discuteremo.

Volevo dire, però, che quella battaglia che lanciammo, che molti mi sconsigliavano – capisco anche perché, non era banale il motivo – sui tempi delle liste d’attesa, anche oggi su un importante giornale nazionale sono indicate le tabelle, la stiamo vincendo. La stiamo vincendo addirittura creando occupazione, perché abbiamo detto che avremmo stabilizzato a tempo indeterminato i 149 nuovi professionisti che abbiamo voluto attivare per avere più gente che visiti e quindi diminuire i tempi. Così come credo abbiamo fatto bene, in termini di giustizia sociale, a provare a responsabilizzare ognuno di noi, visto che erano troppe oltre un milione e mezzo di visite prenotate e non erogate perché mancava chi si presentava e aveva prenotato, e non chi doveva visitare.

Ma noi su questo stiamo cercando, a mio avviso anche con coraggio, a vedere di modificare alcune cose, non perché fossero sbagliate nel passato, ma perché ci siamo resi conto che dovevano avere un approccio diverso. Questo tema di accesso e mantenimento nelle case popolari noi l’abbiamo fatto con l’idea che siccome è molto basso in realtà, il numero di chi non rispetta i parametri, ci pareva non potesse essere giusto che chi ha accumulato un patrimonio tale nel corso degli anni, per il quale può permettersi di andare in affitto da un’altra parte, o addirittura comprarsi un appartamento, dovesse trovare in questa Regione un suo posizionamento di criterio, anche qui, di equità e di giustizia sociale. Dall’altra parte, anche qui, credo con coraggio, il tema della nuova legge che faremo sugli 0-3, in conseguente decisione dell’obbligatorietà dei vaccini. Ne discuteremo, vediamo le posizioni. Mi si portino validità scientifiche per ogni ragionamento, altrimenti parliamo di apprendisti stregoni, rispetto ai quali abbiamo visto in Europa ricomparire malattie che da decenni erano debellate. E io non vorrei che noi ci facessimo prender tutti quanti dalla paura e non avessimo coscienza che se vogliamo difendere i più deboli, quelli che se hanno malattie gravi o immunodeficienze non possono frequentare le scuole, se gli altri bambini non sono vaccinati, per quelli sani noi rendiamo obbligatoria la vaccinazione, e chi non è d’accordo lo dica apertamente, è legittimo, ci mancherebbe, siamo in democrazia, però ne porti le ragioni, non l’evocazione delle paure. Questo per dire che stiamo cercando di dar corso a quello che avevamo detto e in alcuni casi addirittura di farlo magari in maniera corretta o diversa.

Certamente possiamo sbagliare, ma credo sia difficile provare a dimostrare che non stiamo facendo nei tempi e nei modi quello che avevamo promesso, che può essere tutto sbagliato, ma ci venga riconosciuto che lo si sta facendo con serietà, caparbietà, e anche, a mio avviso, con rendicontazione sempre trasparente di quello che facciamo.

Ho evitato di mettere in fila raddoppio della cultura, nuova legge sui rifiuti, il tema della nuova legge sul turismo, non me importa niente, ne discuteremo a tempo debito. Una cosa, però, tengo a dire: andate in tribunale, alla Corte dei conti, tutte le volte che volete, ci mancherebbe. Nella mia vita politica – siccome oggi è tutto rendicontato, si ritrova tutto – non c’è stato un giornalista che abbia potuto trovare dichiarazioni del sottoscritto, che mi pare sia stato coinvolto in maniera adeguata, addirittura in un processo che ho chiesto io, per una vicenda di oltre dieci anni fa; ebbene, non mi sono mai permesso di usare una parola che non fosse rispettosa nei confronti della magistratura, anzi, ho sempre detto che ognuno di noi, nel momento in cui ricopre cariche istituzionali, la magistratura ha verso di noi il diritto-dovere di indagare come e quanto vuole. Io chiederei solo di avere cautela nei giudizi che si esprimono, perché siccome qui dentro c’è anche chi twittava che il sottoscritto era indagato, quando si candidò alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, spero che chi lo fece, abbia magari espresso soddisfazione per l’assoluzione piena del presidente Errani. Ho sempre avuto molto rispetto per la magistratura e contemporaneamente sono sempre stato garantista, perché sappia, chi ogni tanto sorride, e addirittura usa espressioni abbastanza pesanti nei confronti di chi è indagato, che solo chi di lì passa potrebbe raccontare a volte come si sta. Io chiedo quindi solo equilibrio, ognuno ha il diritto di esprimere ogni ragione. Ho sempre detto che noi dobbiamo essere una casa trasparente, pronta a dover dimostrare, se ci chiamano in causa, ci mancherebbe altro. Dico solo, però, che vorrei fra di noi un po’ meno sospetti e che si stesse un po’ più al merito della discussione come il consigliere Poli richiamava, per evitare che ci siano preclusioni per le quali oggi, e lo dico a tutti, visto che tutti oggi amministrano, e amministriamo con le forze politiche in essere: non vorrei che l’avviso di garanzia che dovrebbe essere, in uno Stato di diritto, uno strumento a difesa dell’indagato, sia diventato preventivamente una condanna. Non vedrete mai il sottoscritto andare a sindacare su chiunque, di qualsiasi partito o movimento venga indagato. Dico solo: troviamo equilibrio, proprio per lasciare alla politica il suo compito e alla magistratura altrettanto il proprio, nella reciprocità di un Paese che vede i poteri autonomi e che, secondo me, è più civile se evita di usare quelli a strumentalizzazione delle battaglie politiche legittime che ognuno può fare. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, presidente Bonaccini.

È così conclusa la parte del dibattimento.

Passiamo alle votazioni degli ordini del giorno.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Chiedo il voto elettronico. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Su tutti e tre o solo sul suo?

 

PICCININI: Su tutti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo.

Metto in votazione l’ordine del giorno 2851/1 (oggetto 3003), a firma della consigliera Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

44

Assenti

 

6

Votanti

 

43

Favorevoli

 

13

Contrari

 

30

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’ordine del giorno 2851/1 (oggetto 3003) è respinto.

Metto in votazione l’ordine del giorno 2851/2 (oggetto 3004), a firma del consigliere Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

44

Assenti

 

6

Votanti

 

43

Favorevoli

 

11

Contrari

 

27

Astenuti

 

5

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’ordine del giorno 2851/2 (oggetto 3004) è respinto.

Metto in votazione l’ordine del giorno 2851/3 (oggetto 3005), a firma del consigliere Sassi, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

44

Assenti

 

6

Votanti

 

43

Favorevoli

 

14

Contrari

 

27

Astenuti

 

2

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’ordine del giorno 2851/3 (oggetto 3005) è respinto.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 2851, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

44

Assenti

 

6

Votanti

 

43

Favorevoli

 

29

Contrari

 

13

Astenuti

 

1

 

Proclamo approvata la legge riguardante «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018».

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 2852, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese, con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

42

Assenti

 

8

Votanti

 

41

Favorevoli

 

28

Contrari

 

13

Astenuti

 

--

 

Proclamo approvata la legge riguardante «Assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018».

Dichiaro conclusi i lavori della sessione pomeridiana, che riprenderanno domani mattina alle ore 9,30.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 18,17

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta gli assessori Palma COSTI e Massimo MEZZETTI.

 

Votazioni elettroniche

 

EMENDAMENTI OGGETTO 2851 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018»”

 

Votazione emendamento 68 a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani

 

Presenti: 43

 

Favorevoli: 14

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 28

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 7

Piergiovanni ALLEVA, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Matteo RANCAN, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Votazione emendamento 70 a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani

 

Presenti: 42

 

Favorevoli: 14

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 27

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 8

Piergiovanni ALLEVA, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Giuseppe PARUOLO, Matteo RANCAN, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Votazione emendamento 30, a firma del consigliere Foti, e 72, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 11

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Gian Luca SASSI.

 

Contrari: 28

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 10

Piergiovanni ALLEVA, Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI Barbara LORI, Marco PETTAZZONI, Matteo RANCAN, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Votazione emendamento 73 a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 12

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI.

 

Contrari: 26

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 2

Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 9

Piergiovanni ALLEVA, Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Marco PETTAZZONI, Manuela RONTINI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Votazione emendamento 74, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani

 

Presenti: 44

 

Favorevoli: 13

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI.

 

Contrari: 30

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 6

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Gabriele DELMONTE, Marco PETTAZZONI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.

 

Votazione emendamento 75, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 14

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 25

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 10

Piergiovanni ALLEVA, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Votazione emendamento 76, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini

 

Presenti: 43

 

Favorevoli: 15

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 27

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 7

Piergiovanni ALLEVA, Gabriele DELMONTE, Marco PETTAZZONI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Votazione emendamento 77, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani

 

Presenti: 42

 

Favorevoli: 13

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI.

 

Contrari: 28

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 8

Piergiovanni ALLEVA, Gabriele DELMONTE, Marco PETTAZZONI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI.

 

Votazione emendamento 78, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani

 

Presenti: 42

 

Favorevoli: 14

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 27

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 8

Piergiovanni ALLEVA, Gabriele DELMONTE, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Matteo RANCAN, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI.

 

Votazione emendamento 79, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini

 

Presenti: 44

 

Favorevoli: 6

Enrico AIMI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI.

 

Contrari: 35

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 2

Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 6

Piergiovanni ALLEVA, Gabriele DELMONTE, Giuseppe PARUOLO, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

OGGETTO 3003 “Ordine del giorno n. 1 collegato all’oggetto 2851 Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018”. A firma della Consigliera: Piccinini”

 

Presenti: 44

 

Favorevoli: 13

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 30

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Tommaso FOTI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 6

Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Marco PETTAZZONI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

OGGETTO 3004 “Ordine del giorno n. 2 collegato all’oggetto 2851 Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018”. A firma del Consigliere: Bertani”

 

Presenti: 44

 

Favorevoli: 11

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 27

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 5

Enrico AIMI, Galeazzo BIGNAMI, Tommaso FOTI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 6

Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Marco PETTAZZONI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

OGGETTO 3005 “Ordine del giorno n. 3 collegato all’oggetto 2851 Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018”. A firma del Consigliere: Sassi”

 

Presenti: 44

 

Favorevoli: 14

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Contrari: 27

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 2

Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 6

Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Marco PETTAZZONI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

OGGETTO 2851 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018»” (38)

 

Presenti: 44

 

Favorevoli: 29

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 13

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Astenuti: 1

Piergiovanni ALLEVA.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 6

Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Marco PETTAZZONI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

OGGETTO 2852 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018»” (39)

 

Presenti: 42

 

Favorevoli: 28

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 13

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 8

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Giulia GIBERTONI, Marco PETTAZZONI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 2851 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018»” (38)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Foti:

«All’articolo 12 del presente progetto di legge, dopo il comma 16, è integrato il seguente comma:

“16 bis. Ai fini dell’esercizio del controllo sull'attività della Giunta e dell'Amministrazione regionale previsti dall’articolo 28 dello Statuto (Poteri e funzioni dell'Assemblea legislativa) la Giunta regionale trasmette all’Assemblea legislativa apposita relazione semestrale in merito all’attività gestionale dell’Organismo strumentale per gli interventi europei. La relazione deve contenere specifiche indicazioni su bandi e sugli affidamenti previsti per il semestre successivo e i relativi criteri di elaborazione. Entro quindici giorni dalla ricezione della relazione, la competente commissione assembleare può esprimere un parere vincolante e formulare relative osservazioni.”»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Foti:

«All’articolo 12, comma 16 del presente progetto di legge, le parole “, per il quale resta salva l'applicazione dell’ ” sono così sostituite “. L’Organismo strumentale per gli interventi europei è altresì soggetto ai controlli della Sezione regionale della Corte dei Conti di cui all’articolo 1 del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, così come previsto dall’ ”.»

(Respinto)

 

Emendamento 3, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 3

Al comma 6ter di cui all’articolo 3, comma 1, del presente progetto di legge le parole “o in difficoltà” sono soppresse.»

(Respinto)

 

Emendamento 4, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 3

Al comma 6ter di cui all’articolo 3, comma 1, del presente progetto di legge le parole “compatibili, per” sono così modificate “specificatamente vocate all’ ”.»

(Respinto)

 

Emendamento 5, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 3

Al comma 6ter di cui all’articolo 3, comma 1, del presente progetto di legge dopo le parole “disciplina regionale vigente” sono integrate le parole “, con le associazioni di protezione ambientale di cui alla legge 8 luglio 1986, n. 349,”.»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 3

Al comma 6quinquies, lettera a), di cui all’articolo 3, comma 1, del presente progetto di legge la parola “prevalente” è soppressa.»

(Respinto)

 

Emendamento 7, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 3

Al comma 6quinquies, di cui all’articolo 3, comma 1, del presente progetto di legge, dopo la lettera d), è integrata la seguente lettera:

“d bis) al fine di valutare le competenze previste alla lettera b) del presente comma la Regione istituisce una o più commissioni d’esame per l’abilitazione dei volontari all’attività di raccolta, trasporto e primo soccorso dei capi di fauna selvatica”.»

(Respinto)

 

Emendamento 8, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 3

Al comma 6quinquies, di cui all’articolo 3, comma 1, del presente progetto di legge, dopo la lettera d), è integrata la seguente lettera:

“d ter) la Commissione d’esame è composta da due collaboratori con competenze tecniche e da un dirigente regionale con funzione di presidente.”.»

(Respinto)

 

Emendamento 9, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 3

Al comma 6quinquies, di cui all’articolo 3, comma 1, del presente progetto di legge, dopo la lettera d), è integrata la seguente lettera:

“d quater) la Commissione d'esame può svolgere le prove anche in sedi decentrate e può accorpare le sedi di esame per ambiti sovraprovinciali.”.»

(Respinto)

 

Emendamento 10, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 3

Al comma 6quinquies, di cui all’articolo 3, comma 1, del presente progetto di legge, dopo la lettera d), è integrata la seguente lettera:

“d quinquies) per il funzionamento della Commissione non sono previsti oneri a carico della Regione.”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 11, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 3

Al comma 6quater di cui all’articolo 3, comma 1, del presente progetto di legge dopo le parole “dell’azione amministrativa” sono integrate le parole “secondo le modalità previste all’articolo 13, comma 2, della legge regionale 21 febbraio 2005, n. 12 e s.m.i.,”.»

(Respinto)

 

Emendamento 12, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 3

Al comma 6quater di cui all’articolo 3, comma 1, del presente progetto di legge le parole “, definendo specifiche modalità per l’esecuzione delle attività” sono soppresse.»

(Respinto)

 

Emendamento 13, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 15

All’articolo 15, comma 1, del presente progetto di legge dopo le parole “ivi la presenza” è integrata la parola “costante”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 14, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 15

All’articolo 15, comma 1, del presente progetto di legge dopo le parole “le necessarie informazioni” è integrata la parola “sugli orari di utilizzo,”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 15, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 15

All’articolo 15 del presente progetto di legge dopo il comma 1 è integrato il seguente comma:

“1 bis. Il personale di vigilanza dovrà essere opportunamente formato in conformità alle norme sulla sicurezza vigenti.”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 16, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 14

All’articolo 14 del presente progetto di legge, dopo il comma 3 è integrato il seguente comma:

“3 bis. La Giunta regionale disciplina con proprio regolamento le modalità attraverso le quali rendere accessibili i dati contenuti nell’ARA all’assistito tramite mezzo telematico.”»

(Respinto)

 

Emendamento 17, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 14

All’articolo 14 del presente progetto di legge, dopo il comma 3 è integrato il seguente comma:

“3 ter. La giunta regionale disciplina altresì le modalità attraverso le quali l’assistito possa delegare un terzo soggetto ad accedere in sua vece ai dati contenuti nell’ARA.”»

(Respinto)

 

Emendamento 18, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 14

All’articolo 14 del presente progetto di legge, dopo il comma 3 è integrato il seguente comma:

“3 quater. La giunta regionale disciplina altresì le modalità attraverso le quali i dati dell’assistito contenuti nell’ARA possano essere trasferiti all’esterno del sistema sanitario regionale in caso di mobilità sanitaria interregionale.”»

(Respinto)

 

Emendamento 19, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 14

All’articolo 14, comma 2, del presente progetto di legge, dopo la lettera d) è integrata la seguente lettera:

“d bis) rendere fruibili i dati sanitari unificati degli assistiti in caso di ricorso alla mobilità sanitaria interregionale.”»

(Respinto)

 

Emendamento 20, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 14

All’articolo 14, comma 2, del presente progetto di legge, dopo la lettera a) è integrata la seguente lettera:

“a bis) rendere fruibili i dati sanitari in maniera unificata agli assistiti o ad una terza persona da essi delegata sulla base di modalità all’uopo individuate dalla Giunta regionale con apposito atto.”»

(Respinto)

 

Emendamento 21, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 13

All’articolo 13 del presente progetto di legge, dopo il comma 1, è integrato il seguente comma:

“1 bis. La sperimentazione gestionale di cui al comma 1 avrà termine decorse tre annualità dal conferimento del patrimonio”.»

(Respinto)

 

Emendamento 22, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 13

All’articolo 13 del presente progetto di legge, dopo il comma 1, è integrato il seguente comma:

“1 ter. Con cadenza annuale saranno verificati gli esiti di gestione della sperimentazione”.»

(Respinto)

 

Emendamento 23, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 13

All’articolo 13 del presente progetto di legge, dopo il comma 1, è integrato il seguente comma:

“1 quater. Se il periodo di sperimentazione gestionale avrà condotto ad esiti positivi in ordine alla convenienza economica dell'iniziativa ed al miglioramento della qualità dell'assistenza il trasferimento assumerà carattere definitivo”.»

(Respinto)

 

Emendamento 24, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 13

All’articolo 13, comma 1, del presente progetto di legge, dopo le parole “sperimentazione gestionale unica” sono integrate le parole “, di cui all’articolo 7 della l.r. 29/2004 e s.m.i.,”.»

(Respinto)

 

Emendamento 25, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 10

All’articolo 10, comma 1, del presente progetto di legge le parole “articolo 6” sono così modificate “articolo 9”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 26, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12, comma 1, del presente progetto di legge dopo le parole “è istituito” sono integrate le parole “a far data dal 1 gennaio 2017”.»

(Respinto)

 

Emendamento 27, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge, dopo il comma 2 è integrato il seguente comma:

“2 bis. L’Organismo strumentale per gli interventi europei di cui al comma 1 si occuperà della gestione di tutti gli interventi finanziati dalle risorse europee in regione Emilia-Romagna.”»

(Respinto)

 

Emendamento 28, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge, dopo al termine del comma 4 sono integrate le parole “L'eventuale differenza positiva tra i debiti e i crediti trasferiti costituisce debito della regione nei confronti dell'organismo regionale.”.»

(Respinto)

 

Emendamento 29, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 11

All’articolo 11, comma 1, del presente progetto di legge le parole “Il direttore è nominato” sono così modificate “Il Presidente ed il direttore sono nominati”.»

(Respinto)

 

Emendamento 30, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 9

Alla lettera d bis) di cui all’articolo 9, comma 1, del presente progetto di legge le parole “, mediante apposita struttura organizzativa,” sono soppresse.»

(Respinto)

 

Emendamento 31, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 9

Alla lettera d bis) di cui all’articolo 9, comma 1, del presente progetto di legge dopo le parole “secondo le direttive della Giunta regionale” sono integrate le parole “sentita la competente Commissione dell’Assemblea legislativa”.»

(Respinto)

 

Emendamento 32, a firma del consigliere Foti:

«Dopo l’articolo 9 è integrato il seguente articolo:

“Articolo 9 bis

(Modifiche all’articolo 1 della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 27)

1. All’articolo 1, comma 1, lettera g) della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 27 (Promozione, organizzazione e sviluppo delle attività di informazione e di educazione alla sostenibilità), le parole “provinciale e comunale” sono così modificate “comunale e di Unione dei Comuni”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 33, a firma del consigliere Foti:

«“Articolo 9 ter

(Modifiche all’articolo 3 della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 27)

1. All’articolo 3, comma 3, della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 27 (Promozione, organizzazione e sviluppo delle attività di informazione e di educazione alla sostenibilità), la lettera c) è soppressa.

2. All’articolo 3, comma 3, lettera h), le parole “provinciale e comunale” sono così modificate “comunale e di Unione dei Comuni”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 34, a firma del consigliere Foti:

«“Articolo 9 quater

(Modifiche all’articolo 4 della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 27)

1. All’articolo 4, comma 5, della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 27 (Promozione, organizzazione e sviluppo delle attività di informazione e di educazione alla sostenibilità), le parole “e nei programmi provinciali” sono soppresse.»

(Ritirato)

 

Emendamento 35, a firma del consigliere Foti:

«“Articolo 9 quinquies

(Modifiche all’articolo 6 della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 27)

1. All’articolo 6, comma 2, della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 27 (Promozione, organizzazione e sviluppo delle attività di informazione e di educazione alla sostenibilità), le parole “provinciale e comunale” sono così modificate “comunale e di Unione dei Comuni”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 36, a firma del consigliere Foti:

«“Articolo 9 sexies

(Modifiche all’articolo 7 della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 27)

1. All’articolo 7 della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 27 (Promozione, organizzazione e sviluppo delle attività di informazione e di educazione alla sostenibilità), sono apportate le seguenti modifiche:

a) al comma 1, lettera b) le parole “ed ai programmi provinciali INFEAS” sono soppresse;

b) al comma 1, lettera d), le parole “e nei programmi provinciali” sono soppresse;

c) al comma 2, la lettera b) è soppressa;

d) al comma 2, lettera d), dopo le parole “nominati dalla Giunta regionale” sono integrate le parole “tenendo in debita considerazione anche la rappresentatività dei diversi territori”;

e) dopo il comma 8 è integrato il seguente comma:

“8bis. per il funzionamento della Commissione non sono previsti oneri a carico della Regione.”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 37, a firma del consigliere Foti:

«“Articolo 9 septies

(Modifiche all’articolo 8 della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 27)

1. All’articolo 8 della legge regionale 29 dicembre 2009, n. 27 (Promozione, organizzazione e sviluppo delle attività di informazione e di educazione alla sostenibilità), sono apportate le seguenti modifiche:

a) al comma 1, la lettera b) è soppressa;

b) al comma 2, lettera c), le parole “e dai programmi provinciali INFEAS” sono soppresse.»

(Ritirato)

 

Emendamento 38, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 4

Al comma 13 ter di cui all’articolo 4, comma 1, del presente progetto di legge la lettera a) è abrogata.»

(Respinto)

 

Emendamento 39, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 5

All’articolo 5 del presente progetto di legge il comma 2 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 40, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 5

All’articolo 5 del presente progetto di legge il comma 3 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 41, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 2

L’articolo 2 del presente progetto di legge è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 42, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 7

All’articolo 7, comma 1, del presente progetto di legge, le parole “nel limite del 50 per cento” sono così modificate “nel limite del 60 per cento”.»

(Ritirato)

 

Emendamento 43, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 10

All’articolo 10, comma 2, del presente progetto di legge, dopo le parole “trasferisce ad ARPAE” sono integrate le seguenti parole “entro il 31 dicembre 2016,”.»

(Respinto)

 

Emendamento 44, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12, comma 18, del presente progetto di legge, le parole “e piena operatività” sono soppresse.»

(Respinto)

 

Emendamento 45, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 13

All’articolo 13, del presente progetto di legge, all’inizio del comma 3, sono integrate le parole “Entro il 31 dicembre 2016”.»

(Respinto)

 

Emendamento 46, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 2 è abrogato.»

(Respinto)

 

Emendamento 47, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 3 è abrogato.»

(Respinto)

 

Emendamento 48, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 5 è abrogato.»

(Respinto)

 

Emendamento 49, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 6 è abrogato.»

(Respinto)

 

Emendamento 50, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 7 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 51, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 8 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 52, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 9 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 53, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 10 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 54, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 11 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 55, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 12 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 56, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 13 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 57, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 14 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 58, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 15 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 59, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 12

All’articolo 12 del presente progetto di legge il comma 17 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 60, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 11

All’articolo 11 del presente progetto di legge il comma 2 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 61, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 9

All’articolo 9, comma 2, del presente progetto di legge la lettera b) è abrogata.»

(Ritirato)

 

Emendamento 62, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 9

All’articolo 9, comma 2, del presente progetto di legge la lettera c) è abrogata.»

(Ritirato)

 

Emendamento 63, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 9

All’articolo 9, comma 2, del presente progetto di legge la lettera d) è abrogata.»

(Ritirato)

 

Emendamento 64, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 9

All’articolo 9, comma 2, del presente progetto di legge la lettera e) è abrogata.»

(Ritirato)

 

Emendamento 65, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 9

All’articolo 9, comma 2, del presente progetto di legge la lettera f) è abrogata.»

(Ritirato)

 

Emendamento 66, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 9

All’articolo 9, comma 2, del presente progetto di legge la lettera g) è abrogata.»

(Ritirato)

 

Emendamento 67, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini:

«Dopo l’articolo 4 è inserito il seguente:

“Articolo 4 bis

Modifiche alla legge regionale n. 24 del 1996

1. Nella legge regionale 8 luglio 1996 n. 24 (Norme in materia di riordino territoriale e di sostegno alle unioni e alle fusioni di Comuni), al comma 5 dell’articolo 12, le parole “il rinvio di sei mesi” sono sostituite da “il rinvio fino a sei mesi”»

(Respinto)

 

Emendamento 68, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani:

«Il comma 2 dell’articolo 5 “Modifiche alla legge regionale n. 43 del 2001” è modificato secondo la seguente formulazione:

“2. Alla fine del comma 2 dell'articolo 34 della legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 (Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella regione Emilia-Romagna) sono aggiunti i seguenti periodi La Giunta regionale, previo parere della competente Commissione assembleare, o l'Ufficio di presidenza dell'Assemblea legislativa possono prevedere la possibilità di delega a funzionari direttivi di elevata responsabilità dell'adozione di atti che impegnano l'Amministrazione verso l'esterno sulla base di propria specifica deliberazione che individua le tipologie di atti, con riferimento al loro livello di complessità, e i limiti di carattere economico-finanziario. A tale riguardo si assumono a riferimento i criteri della coerenza dei titoli di studio e professionali necessari all’esercizio delle attività delegate, della graduazione delle responsabilità e del corrispondente complessivo trattamento retributivo, del contenimento dei costi anche a fronte della riduzione delle posizioni dirigenziali.”»

(Respinto)

 

Emendamento 69, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani:

«Nel comma 3 dell’articolo 5 “Modifiche alla legge regionale n. 43 del 2001”, dopo le parole:

“la Giunta regionale” è aggiunto il testo seguente:

“, previo parere della competente Commissione assembleare,”»

(Respinto)

 

Emendamento 70, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani:

«Dopo l’articolo 7 è inserito il seguente:

“Articolo 7 bis

Modifiche alla legge regionale n. 15 del 2008

All’articolo 1 della legge regionale 28 luglio 2008, n. 15 (Partecipazione della Regione Emilia-Romagna alle società fieristiche regionali), dopo il comma 9 è aggiunto il seguente comma 10:

““10. La Giunta regionale svolge, con cadenza almeno annuale, una relazione all’Assemblea legislativa, anche attraverso le competenti Commissioni assembleari, in merito all’andamento delle società fieristiche del comma 1, con particolare attenzione ai progetti di sviluppo, ai piani industriali, all’interazione con il contesto economico-sociale regionale, al mercato di settore.”»

(Respinto)

 

Emendamento 71, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini:

«Dopo l’articolo 7 è inserito il seguente:

“Articolo 7 ter

Modifiche alla legge regionale n. 21 del 2012

All’articolo 6 della legge regionale 21dicembre 2012, n. 21 (Misure per assicurare il governo territoriale delle funzioni amministrative secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza) dopo il comma 8 sono aggiunti i seguenti:

“9. I Comuni interessati a presentare proposte di ridelimitazione degli ambiti territoriali ottimali cui appartengono possono, anche nell'anno 2016 e alle condizioni ed in base alla disciplina dettata dall'articolo 6 bis (Modifica degli ambiti territoriali ottimali di maggiori dimensioni), commi 1 e 2, della legge regionale n. 21 del 2012, presentare proprie proposte entro il 30 ottobre 2016.

10. Le proposte presentate entro il termine di cui al comma 9 saranno valutate dalla Giunta regionale che, in caso di accoglimento, previo parere del Consiglio delle Autonomie locali, provvederà a modificare ed integrare il Programma di riordino territoriale entro il 31 dicembre 2016 con apposita deliberazione, con efficacia dal 1° gennaio 2017.

11. Nel caso in cui, per effetto dell'approvazione di una legge di fusione di Comuni, l'ambito territoriale di un Comune venga a coincidere con un ambito territoriale ottimale, delimitato ai sensi dell'articolo 7 della legge regionale n. 21 del 2012, tale Comune, indipendentemente dalle sue dimensioni, è esentato per cinque anni dall'obbligo di aderire ad altro ambito territoriale ottimale, salvo che non ne faccia espressamente richiesta ai sensi del suddetto articolo 7, comma 2.

12. Nel caso di cui al comma 11, se l'ambito territoriale del Comune nato da fusione coincide anche con quello di un'Unione montana, il Comune continua a svolgere le funzioni già conferite all'Unione montana e accede ai contributi e benefici per legge riservati alle Unioni montane.”»

(Respinto)

 

Emendamento 72, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani:

«Emendamento all’articolo 9 “Modifiche alla legge regionale n. 13 del 2015”

Nella lettera d-bis) del comma 3 dell’articolo 16 della legge regionale n. 13 del 2015, introdotta dal comma 1 dell’articolo 9, sono cancellate le parole: “, mediante apposita struttura organizzativa,”»

(Respinto)

 

Emendamento 73, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani:

«Il comma 2 dell’articolo 9 è cancellato.»

(Respinto)

 

Emendamento 74, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini:

«All’articolo 11 “Modifiche alla legge regionale n. 4 del 2016”, dopo il comma 2 è aggiunto il seguente:

“3. Al comma 8 dell'articolo 12 della legge regionale n. 4 del 2016, dopo il primo periodo, è aggiunto il testo seguente:

‘Non può fare parte del Consiglio di Amministrazione e non può essere designato come Presidente chi stia ricoprendo o, nei due anni precedenti, abbia ricoperto l’incarico di Sindaco, Assessore o Presidente delle Assemblee elettive, ovvero incarichi amministrativi di vertice nei soggetti che, ai sensi del comma 3, costituiscano le Destinazioni turistiche’”»

(Respinto)

 

Emendamento 75, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini:

«Al comma 9 dell’articolo 12 “Istituzione dell’Organismo strumentale per gli interventi europei”, dopo le parole: “La Giunta regionale, con proprio atto,” è aggiunto il testo seguente: “, previo parere della Commissione assembleare competente,”»

(Respinto)

 

Emendamento 76, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini:

«Al termine del comma 9 dell’articolo 12 “Istituzione dell’Organismo strumentale per gli interventi europei”, è aggiunto il periodo seguente:

“A tale riguardo si assume a riferimento il criterio della coerenza con le funzioni dell’Organismo strumentale dei titoli di studio e professionali del personale utilizzato secondo quanto previsto al comma 5.”»

(Respinto)

 

Emendamento 77, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani:

«Dopo il comma 9 dell’articolo 12 “Istituzione dell’Organismo strumentale per gli interventi europei”, è aggiunto il comma seguente:

“9-bis La costituzione e la piena operatività dell’Organismo strumentale avviene a fronte di una riduzione, almeno corrispondente, delle strutture organizzative regionali.”»

(Respinto)

 

Emendamento 78, a firma dei consiglieri Piccinini e Bertani:

«Dopo il comma 18 dell’articolo 12 “Istituzione dell’Organismo strumentale per gli interventi europei”, è aggiunto il comma seguente:

“18-bis La Giunta relaziona annualmente alle competenti commissioni assembleari in merito all’attività svolta dall’organismo strumentale del comma 1.”»

(Respinto)

 

Emendamento 79, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini:

«Il comma 1 dell’articolo 15, “Semplificazione degli adempimenti amministrativi per i servizi accessori presso le strutture ricettive”, è modificato secondo la seguente formulazione:

“1. La messa a disposizione, all’interno di strutture ricettive, di saune, bagni turchi, bagni a vapore, vasche con idromassaggio e servizi similari, a uso esclusivo degli ospiti e con funzione meramente accessoria e complementare rispetto all’attività principale della struttura ricettiva, è subordinata alla presenza, anche non strutturata ed organica, o alla disponibilità di soggetti in possesso della qualificazione professionale di estetista, nonché alla segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), salvo il possesso dei requisiti igienico sanitari dei locali. Resta fermo l’obbligo, in capo al titolare o gestore della struttura ricettiva, di fornire al cliente le necessarie informazioni sulle modalità di corretta fruizione delle attrezzature di cui al presente articolo, sulle controindicazioni al loro utilizzo, sulle precauzioni da adottare, anche attraverso l’esposizione di cartelli nei locali dove sono collocate le attrezzature stesse e la presenza di personale addetto che eserciti la vigilanza nonché la disponibilità di soggetti in possesso della qualificazione professionale di estetista”»

(Respinto)

 

OGGETTO 2852 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e seconda variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2016-2018»” (39)

 

Emendamento 1, a firma dell’assessore Petitti:

« Al comma 2 dell’articolo 4 del presente progetto di legge, l’importo di euro “106.382.396,71” è sostituito dall’importo di “105.632.396,71”.

Al comma 3 dell’articolo 4 del presente progetto di legge, l’importo di euro “41.953.561,93” è sostituito dall’importo di “41.203.561,93”.»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma dell’assessore Petitti:

«Alla Tabella 2 - prospetto delle variazioni alle spese di bilancio per missioni, programmi e titoli per ciascuno degli anni considerati nel bilancio triennale (allegato 4) di cui alla lettera c) dell’articolo 7 del presente progetto di legge, sono apportate le variazioni compensative di cui allo schema allegato.» (Schema depositato agli atti)

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 7

All’Allegato 4 di cui all’articolo 7, comma 1, lettera c) sono incrementate le risorse di competenza e di cassa relative alla Missione 16 “Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca”, Programma 2 “Caccia e pesca”, Titolo 1 Spese in conto corrente, Previsioni anno 2016, di euro 12.500,00 e di pari importo sono ridotte le risorse di competenza e di cassa del fondo di cui alla Missione 20 “Fondi e accantonamenti”, Programma 3 “Altri fondi”, Titolo 1 Spese correnti ed i relativi riepiloghi per titoli e per missioni (allegato 5).»

(Respinto)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Sabattini, Pompignoli, Foti, Taruffi e Bignami:

«Fra l’articolo 3 e l’articolo 4 del presente progetto di legge è inserito il seguente:

“Articolo 3bis

Modifiche all’articolo 13 della legge regionale 19 agosto 1996, n. 31

Al numero 4 della lettera a) del comma 1 dell’articolo 13 della legge regionale 19 agosto 1996, n. 31 (Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi) la parola “12,00” è sostituita dalla parola “11,00”.

Alle minori entrate derivanti dall’applicazione del presente articolo, quantificate in euro 750.000,00 per gli esercizi 2017 e 2018, allocate nel Titolo 1 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa, Tipologia 101 Imposte tasse e proventi assimilati, si fa fronte con la contestuale riduzione di pari importo, per ciascuno degli esercizi 2017 e 2018 degli stanziamenti della Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente, Programma 3 Rifiuti, titolo 1 Spese correnti. Nel caso in cui si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alle previsioni, la Giunta regionale, nelle more della necessaria variazione di bilancio, è autorizzata, con proprio atto, a limitare la natura autorizzatoria degli stanziamenti delle spese non obbligatorie del bilancio di previsione di ciascun esercizio, al fine di garantire gli equilibri di bilancio. Con riferimento a tali stanziamenti non posso essere assunte obbligazioni giuridiche.»

(Approvato)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Rainieri - Saliera

Rancan - Torri

 

 

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