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119.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 7 FEBBRAIO 2017

 

(POMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

Sullo svolgimento di interpellanze

PRESIDENTE (Saliera)

 

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Saliera)

 

OGGETTO 3606

Delibera: «Parere di conformità, ai sensi dell’art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo: “Schema di regolamento di attuazione delle disposizioni in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell’articolo 25-quater della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 26 e s.m.”.» (107)

(Dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordini del giorno 3606/1/2 oggetti 4045 e 4046 - Presentazione, dichiarazioni di voto e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

MONTALTI (PD)

PETTAZZONI (LN)

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 3650

Delibera: «Approvazione del “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi pubblici in Emilia-Romagna per il triennio 2016-2018” redatto ai sensi della L.R. 28/2009.» (Proposta della Giunta regionale in data 28 novembre 2016, n. 2013) (108)

(Discussione e approvazione)

(Ordine del giorno oggetto 3650/1 oggetto 4043 - Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Saliera)

IOTTI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

BERTANI (M5S)

IOTTI (PD)

 

OGGETTO 3560

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a riconsiderare l'opportunità di realizzare il collegamento autostradale denominato "bretella Reno-Setta" al fine di salvaguardare e rilanciare il tessuto economico-produttivo e di conseguenza l'occupazione dell'intera Vallata del Reno. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Foti, Bignami

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 3886

Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire, con il coinvolgimento di tutti gli attori, nel porre in essere buone pratiche per la ricollocazione dei lavoratori delle aziende in crisi, nonché nell’attuare il Patto per il lavoro e la Conferenza per la Montagna al fine di rilanciare i territori appenninici. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri, Caliandro, Paruolo, Poli, Marchetti Francesca, Prodi

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

BIGNAMI (FI)

MARCHETTI Daniele (LN)

TARUFFI (SEL)

 

OGGETTO 3850

Risoluzione per impegnare la Giunta a richiamare i Comuni, che non abbiano ancora provveduto, a recepire la normativa edilizia riguardante l’installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli, ad informare il Consiglio regionale sul raggiungimento degli obiettivi previsti dal relativo Piano Nazionale infrastrutturale (PNire), dando inoltre corso alla attuazione di un monitoraggio sui veicoli elettrici e sui relativi impianti di ricarica. A firma del Consigliere: Foti

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 3050

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per la realizzazione di una rete di colonnine per la ricarica elettrica veloce sulle tratte autostradali regionali, nonché ad impegnarsi presso i Ministeri competenti al fine di ottenere finanziamenti aggiuntivi per ulteriori proposte progettuali nell’ambito del Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica-PNIRE. A firma del Consigliere: Bertani

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

CARDINALI (PD)

BERTANI (M5S)

MARCHETTI Daniele (LN)

LIVERANI (LN)

AIMI (FI)

CARDINALI (PD)

BERTANI (M5S)

FOTI (FdI)

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 3085

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi opportune per sollecitare la stipula di un’Intesa, nel rispetto dell’articolo 8 della Costituzione, e da approvarsi con legge dello Stato, che regoli i rapporti tra lo Stato e le comunità islamiche italiane. A firma del Consigliere: Bignami

(Discussione e rinvio in commissione)

PRESIDENTE (Rainieri)

BIGNAMI (FI)

IOTTI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

BIGNAMI (FI)

IOTTI (PD)

 

OGGETTO 1978

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, in sede statale, volte alla soluzione delle problematiche riguardanti i lavoratori italiani transfrontalieri, stabilizzati o meno, che hanno perso il lavoro precedentemente svolto nella Repubblica di San Marino, supportando inoltre il raggiungimento di accordi che risolvano le questioni esistenti. A firma dei Consiglieri: Rossi Nadia, Montalti, Pruccoli, Bessi, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Serri, Marchetti Francesca, Mori, Boschini

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

ROSSI Nadia (PD)

ALLEVA (Altra ER)

LIVERANI (LN)

 

OGGETTO 1994

Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare il percorso per la candidatura della Linea Gotica a “Itinerario Culturale Europeo” e l’ottenimento del marchio “del Patrimonio Europeo”, coinvolgere nel progetto di realizzazione di un itinerario sovraregionale le altre Regioni attraversate dalla stessa, valorizzare le azioni già intraprese di concerto con gli Enti locali, le Associazioni e tutti i soggetti interessati anche in ambito turistico, promuovendo inoltre azioni celebrative di livello regionale. A firma dei Consiglieri: Serri, Bagnari, Rossi Nadia, Marchetti Francesca, Cardinali, Campedelli, Poli, Sabattini, Rontini, Boschini, Zappaterra, Calvano, Pruccoli, Prodi, Zoffoli, Ravaioli, Caliandro, Torri, Iotti, Lori, Molinari, Paruolo, Mori, Soncini, Montalti

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

SERRI (PD)

PICCININI (M5S)

SERRI (PD)

SERRI (PD)

 

OGGETTO 3210

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte ad aggiornare e monitorare gli accordi e gli abbonamenti riguardanti il trasporto pubblico locale con particolare riferimento alle agevolazioni previste per varie categorie sociali ed al sostegno alle persone con disabilità, prevedendo inoltre verifiche sulle tariffe agevolate di abbonamento annuale relative a "Mi muovo insieme". A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

(Discussione e rinvio in commissione)

PRESIDENTE (Rainieri)

BERTANI (M5S)

MONTALTI (PD)

BERTANI (M5S)

FOTI (FdI)

MONTALTI (PD)

 

OGGETTO 3499

Risoluzione per impegnare la Giunta a mantenere costante l'impegno della Regione Emilia-Romagna, anche in fase di riorganizzazione della rete ospedaliera, nella prevenzione e nella cura del diabete e ad attivarsi presso le sedi più opportune affinché venga sviluppata ed attualizzata la legislazione a tutela dei lavoratori affetti da questa patologia. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Zoffoli, Marchetti Francesca, Rontini

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

TORRI (SEL)

ZOFFOLI (PD)

SENSOLI (M5S)

TORRI (SEL)

 

OGGETTO 3853

Risoluzione per impegnare la Giunta a rappresentare presso le opportune sedi di confronto istituzionale a livello nazionale ed europeo osservazioni al riguardo del nuovo quadro Europass (Proposta di Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a un quadro comune per la fornitura di servizi migliori per le competenze e le qualifiche Europass e che abroga la decisione n. 2241/2004/CE, COM(2016) 625 final). A firma del Consigliere: Foti

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

FOTI (FdI)

TARASCONI (PD)

BERTANI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 3560 - 3886 - 1994

Emendamenti oggetti 3606 - 3650 - 3850 - 3050 - 3085 - 1994 - 3499

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 15,29

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la centodiciannovesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta la vicepresidente della Giunta Gualmini e gli assessori Bianchi e Gazzolo.

 

Sullo svolgimento di interpellanze

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico che lo svolgimento dell’interpellanza oggetto 3695 è rinviato alla prossima seduta per assenza giustificata dell’assessore Gazzolo.

 

Sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Saliera): Nel riprendere i nostri lavori della seduta pomeridiana con l’esame degli atti amministrativi, ricordo che nella seduta antimeridiana si era aperta la discussione generale, poi si è assunta la decisione di presentare degli ordini del giorno in merito all’oggetto 3606.

Sospenderei, quindi, la seduta appena aperta in attesa del deposito degli ordini del giorno.

 

(La seduta, sospesa alle ore 15,31, è ripresa alle ore 15,46)

 

PRESIDENTE (Saliera): Buon pomeriggio. Possiamo riprendere i lavori, visto che la seduta è stata aperta e poi chiusa in attesa della presentazione degli ordini del giorno.

 

OGGETTO 3606

Delibera: «Parere di conformità, ai sensi dell’art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo: “Schema di regolamento di attuazione delle disposizioni in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell’articolo 25-quater della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 26 e s.m.”.» (107)

(Dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordini del giorno 3606/1/2 oggetti 4045 e 4046 - Presentazione, dichiarazioni di voto e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Riprenderei con una verifica sulla discussione generale sul provvedimento se ci sono consiglieri che si vogliono iscrivere o meno; altrimenti, andiamo avanti con le dichiarazioni di voto congiunte sui due ordini del giorno presentati: un ordine del giorno presentato dalla consigliera Montalti e un ordine del giorno presentato dal consigliere Foti. La discussione generale è chiusa, in quanto non ci sono iscritti.

Siamo alle dichiarazioni di voto congiunte sui due ordini del giorno e sull’atto amministrativo.

Consigliera Montalti, prego.

 

MONTALTI: Intervengo semplicemente per dire che l’ordine del giorno che ha presentato il Gruppo PD è relativo allo spostamento dell’applicazione del Regolamento da aprile a giugno, frutto del dibattito che abbiamo avuto in Aula, in modo da poter attivare il servizio nella maniera più corretta e anche con il giusto coordinamento con i territori e gli operatori.

Per quel che riguarda l’atto generale, il nostro parere sarà favorevole.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Montalti.

In dichiarazione di voto non ho altri.

Consigliere Pettazzoni, prego, ha la parola.

 

PETTAZZONI: Grazie, presidente.

Noi ci asterremo, anche se dal dibattito sono emersi aspetti importanti. Diceva bene il consigliere Sassi, durante il dibattito: bisogna fare cultura. Ebbene, noi proprio a questo dobbiamo puntare, perché devono essere i comportamenti a risolvere il problema creando una cultura del risparmio energetico sia nel privato che nel pubblico.

Ironizzavo, questa mattina, sul discorso dei termosifoni nei sotterranei, facendo questa sorta di battuta che stiamo scaldando Bologna, ma ribadisco quanto è stato già detto nel dibattito proprio di questa mattina, vale a dire che stiamo praticando bene e razzolando male. Quindi, se vogliamo che il messaggio che deve uscire da quest’Aula sia quello di educare i cittadini, è giusto che noi educhiamo noi stessi.

Il voto della Lega Nord sarà di astensione su tutti i provvedimenti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pettazzoni.

Altri interventi per dichiarazione di voto?

Prego, consigliere Foti, ha la parola.

 

FOTI: Signora presidente, intervengo per dire che tutti e due gli ordini del giorno a me paiono pertinenti con il parere di conformità. Ritengo, per il futuro, che sarebbe opportuno in Commissione valutare l’ipotesi di presentare all’Assemblea un parere di conformità o di non conformità, proprio per evitare di dover intervenire in questa sede su più articoli.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Tengo conto del suggerimento, che verrà trasferito alle Commissioni.

Possiamo, quindi, procedere alle votazioni non avendo altri iscritti in dichiarazione di voto, previa nomina degli scrutatori, che sono i consiglieri Paruolo, Zappaterra e Piccinini.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 3606/1 (oggetto 4045) a firma della consigliera Montalti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 3606/1 (oggetto 4045) è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 3606/2, oggetto 4046, a firma del consigliere Foti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 3606/2 (oggetto 4046) è approvato.

Se nessun consigliere chiede di parlare si proceda alla votazione, per alzata di mano, del partito di deliberazione di cui all’oggetto 3606.

 

(L’Assemblea, maggioranza dei presenti,

approva il partito di deliberazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’Assemblea approva.

 

OGGETTO 3650

Delibera: «Approvazione del “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi pubblici in Emilia-Romagna per il triennio 2016-2018” redatto ai sensi della L.R. 28/2009.» (Proposta della Giunta regionale in data 28 novembre 2016, n. 2013) (108)

(Discussione e approvazione)

(Ordine del giorno oggetto 3650/1 oggetto 4043 - Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’atto oggetto 3650: Proposta recante: “Proposta all’Assemblea legislativa di approvazione del ‘Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi pubblici per il triennio 2016-2018’ redatto ai sensi della L.R. 28/2009” (delibera di Giunta n. 2013 del 28 11 16).

La Commissione “Territorio, Ambiente, Mobilità” ha espresso parere favorevole nella seduta del 19 gennaio 2017, con la seguente votazione: 28 voti a favore, nessun contrario e 10 astenuti, segnalando alcuni errori materiali.

Su tale oggetto è stato presentato l’ordine del giorno 3650/1 (oggetto 4043), a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli, Sassi, Piccinini.

È aperta la discussione generale sul provvedimento.

Consigliere Iotti ha la parola.

 

IOTTI: Grazie, presidente.

Come ricorderete, abbiamo in precedenza approvato una legge importante che riguarda l’economia circolare, quell’approccio al tema della produzione, in base a precise direttive dell’Unione europea, in grado di dar vita a un nuovo sistema economico, che guardi quindi alla rigenerazione, al riciclo e al riuso. Questa non deve essere una teoria, anzi abbiamo cercato in tutti i modi di agganciarla, come primo passaggio, al tema dei rifiuti, ma in generale deve diventare una diversa concezione di produzione e consumo, che riguarderà sia le fonti energetiche rinnovabili con il Piano energetico, sia il ciclo chiuso rigenerativo di un nuovo tipo di industria.

Il tema che oggi poniamo in discussione è relativo al cosiddetto green public procurement, cioè i criteri ambientali minimi da applicare relativamente a un tema che fa parte dell’economia circolare e che, quindi, riguarda tutta la Pubblica Amministrazione, dunque acquisti, appalti, forniture, insomma tutto quello che riguarda un settore estremamente rilevante. Questo significa non solo Pubblica Amministrazione, ma indirettamente anche riconoscere un ruolo assegnato alle imprese e al mercato che guarda alla qualificazione di un prodotto.

Non partiamo certo oggi. La legge regionale n. 28/2009 aveva già introdotto dei criteri di sostenibilità ambientale negli acquisti della Pubblica Amministrazione, cui ha fatto seguito una successiva delibera di Giunta del 2012 che poneva l’obiettivo del 30 per cento degli acquisti verdi.

Successivamente sono stati adottati altri importanti atti, tra i quali cito il Collegato ambientale e il nuovo Codice degli appalti, che hanno ribadito questo passaggio e lo hanno fatto in termini molto più importanti perché, se prima si prevedeva l’introduzione di criteri tutto sommato volontari che dovevano raggiungere un obiettivo, oggi per buona parte di questi criteri ambientali si individuano degli obblighi che devono essere applicati e, quindi, introdotti in tutte le procedure che la Pubblica Amministrazione intende portare avanti. Le cito molto brevemente.

Per quanto riguarda la pubblica illuminazione la sostituzione delle lampade attualmente installate con quelle a LED, i prodotti elettronici, i servizi energetici, quindi tutto quello che riguarda il raffrescamento e il riscaldamento degli edifici pubblici, i veicoli su strada, quindi i mezzi di quotidiano utilizzo, e in particolare tutta la materia edilizia, che è materia assolutamente rilevante per quello che riguarda in particolare Comuni ed enti. Comunque, per tutta una serie di altri prodotti, che non sto qui a elencare, esiste comunque l’obbligo di raggiungere il 50 per cento.

Questo è un passaggio estremamente importante in quanto, con l’introduzione del Collegato ambientale e con l’articolo 34 del nuovo Codice degli appalti, complessivamente il 50 per cento degli acquisti dovrà andare in questa direzione. Peraltro, il Collegato stesso prevede anche degli incentivi in termini di riduzione delle garanzie fideiussorie. Quindi, si cerca in tutti i modi di andare in questa direzione.

Quello oggi al nostro esame è un piano che pone obiettivi strategici. Tengo innanzitutto a precisare, dato che al riguardo in Commissione forse è sorto qualche equivoco, che questa materia non richiede investimenti diretti, bensì un accompagnamento alla spesa degli Enti locali, che devono qualificare i documenti a base di gara e, quindi, le richieste in base a questi requisiti. Quindi, da questo punto di vista il nuovo piano punta a consolidare – e dico consolidare perché è già stata fatta in maniera significativa e ha visto anche la partecipazione di molti responsabili locali – la formazione e la comunicazione, l’introduzione dei criteri ambientali anche nell’utilizzo dei fondi comunitari – e sappiamo che già molti bandi sono in essere e stanno partendo –, il supporto alle stazioni appaltanti, che in tal senso devono assolutamente adeguarsi e inserire tali princìpi nelle proprie iniziative di gara.

Analogamente, credo sia estremamente importante e strategico coinvolgere le associazioni di categoria degli operatori economici e allargare il più possibile a tutte le Amministrazioni, siano esse Enti, università o altro, al tema. Questo elemento riveste una importantissima rilevanza, perché evidentemente tutti i prodotti che ricadono in una qualche certificazione, sia essa EMAS, Ecolabel o altre, rientrano in un percorso che investe il tema cardine che ho richiamato all’inizio, ovverosia l’economia circolare, il ciclo di vita e tutto ciò che riguarda l’ottimizzazione dei prodotti.

L’innovazione vera è che, nelle gare, questo strumento dovrà avere una valutazione e i costi della qualità di questi prodotti in termini ambientali dovranno essere tenuti in seria considerazione. Da questo punto di vista, credo che occorra sottolineare un importante aspetto: in termini di gare, a seguito dell’introduzione di questo obbligo, è assolutamente necessario che si vada, proprio per il crescente indirizzo verso le offerte economicamente più vantaggiose, ad una valutazione oggettiva – questo lo dice anche l’Unione europea – di quelli che sono i requisiti a base di gara. Questi requisiti dovranno essere valutati – lo dice il Codice degli appalti – almeno per il 15 per cento per ciò che i concorrenti possono mettere in atto come prodotti o offerta di qualità ambientale, quindi prodotti cosiddetti “green”, verdi.

Voglio richiamare un aspetto. L’ho detto all’inizio, ma lo voglio riprendere. Per quanto riguarda i criteri ambientali relativi al settore edilizia, così chiamato, esistono importanti clausole. Sono qui anche a dire che in molti casi devono ancora essere recepite, quindi dobbiamo lavorare molto sulla cultura delle Amministrazioni, che naturalmente fanno i conti anche con una difficoltà maggiore. Da questo punto di vista, molte delle tematiche di cui stiamo parlando – parlo del consumo del suolo, ma anche del ciclo di vita e di tutti gli elementi che possono andare totalmente nella direzione di un’economia circolare – sono già riportate e hanno valore legale.

Da questo punto di vista, noi andiamo ad approvare un piano che deve mettere Comuni ed enti nelle condizioni di andare rapidamente a questa applicazione. Cerchiamo di farlo con la formazione e con tutti gli strumenti validi. Rispetto a tutte le imprese che credono e sono impegnate nello sforzo di riconversione dell’economia, credo sia estremamente importante che questo venga riconosciuto – ripeto – anche in termini di gara.

Alla fine, richiamo quello che deve essere un impegno della Regione. La Regione ha già attivato la piattaforma Intercent, che lavora e dovrebbe incentivare sempre di più anche i propri acquisti. Credo che su questo ci debba essere un impegno anche per riconsiderare la nostra significativa materia di acquisti. L’impegno ci vede tutti coinvolti.

Invito tutti i consiglieri a prendere visione dell’estesa materia su cui questi CAM sono stati introdotti. Ormai sono molti strumenti, tutti provvedimenti già approvati, quindi solamente da applicare. Tra questi, vi è anche tutto quello che riguarda gli acquisti di ristorazione, per le mense e per una serie di svariati casi. È solamente un elemento pronto per essere applicato e che va spesso nella direzione di sollecitazioni, che dovrebbero già essere in atto e applicate.

Mi fermo qui. Nella discussione e nel dibattito penso che la Giunta possa intervenire.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

Ricordo che siamo in discussione generale. Ci sono iscritti in discussione generale?

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Per noi è molto importante l’applicazione di questa normativa che riguarda gli acquisti verdi e i CAM (Criteri Ambientali Minimi). Ovviamente, c’è da registrare il fatto che, mentre sono stati fatti decreti per Criteri Ambientali Minimi, l’applicazione, purtroppo, risulta ancora troppo poco efficace, nel senso che ancora i bandi contengono in pochissima parte questi Criteri Ambientali Minimi.

Un aspetto relativo agli acquisti verdi l’avevamo sottolineato con forza durante l’approvazione della legge sui rifiuti. In quella occasione, avevamo chiesto di inserire alcune azioni. In particolare, una delle azioni era quella di vietare l’utilizzo di stoviglie monouso almeno nelle feste e nelle mense pubbliche. Alla fine, da quell’emendamento, che fu bocciato, nacque un intervento della maggioranza, meno forte rispetto a quello che proponevamo noi, ma che ha portato a scrivere comunque nella legge sui rifiuti che la Regione, nell’ambito delle politiche della promozione degli acquisti verdi, promuove l’acquisto e l’utilizzo di materiale riutilizzabile nei servizi di refezione pubblica.

Secondo noi, quell’impegno, così come l’impegno che si prende oggi approvando questo piano, deve diventare concreto. Come fa la Regione a farlo diventare concreto? Prima di tutto, deve cominciare ad applicarlo. Quindi, noi chiediamo di compiere un passo in questo senso. Nel piano si è parlato di una parte importante della comunicazione. Sono importanti anche i buoni esempi. Siccome sappiamo che la Regione ha varie convenzioni sia con bar sia con mense per quanto riguarda i luoghi in cui sono dislocati gli uffici regionali, noi chiediamo che quando vengono rinnovate – mi sembra di capire che in rinnovo vi siano alcune convenzioni – la Regione ponga delle condizioni in linea con quanto dicevamo.

In particolare, noi chiediamo che venga inserita nelle clausole per la fornitura del servizio mensa l’acqua sfusa, perché vogliamo disincentivare l’utilizzo dell’acqua in bottiglie di plastica, e che dove tecnicamente realizzabile – soprattutto nelle mense questo è già possibile e in parte già avviene – vengano utilizzate solo stoviglie riutilizzabili, quindi non monouso; dove non tecnicamente realizzabile (penso, ad esempio, a un bar o, addirittura, alla buvette), si utilizzino stoviglie compostabili e non più in plastica.

Inoltre, chiediamo la creazione di postazioni affinché gli utenti possano riciclare, secondo i vari contenitori, carta, compostabile e plastica. Ad oggi, vediamo che nelle strutture vicine alla regione e interne alla regione questo non avviene. Prendendo questo impegno, quindi, diamo il buon esempio in questo percorso che anche noi riteniamo importante. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Non ci sono più iscritti in discussione generale.

Passiamo, quindi, alle dichiarazioni di voto congiunte sul provvedimento e sull’ordine del giorno. Cinque minuti per Gruppo.

Abbiamo la presentazione di un ordine del giorno a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli, Sassi e Piccinini.

Consigliere Iotti, prego.

 

IOTTI: La dichiarazione di voto sul provvedimento è sicuramente positiva. Credo che sia uno strumento sicuramente migliorabile, ma necessario proprio per favorire la filosofia di cui abbiamo parlato, ossia cominciare a legare insieme anche tutti i provvedimenti e le politiche.

In riferimento, invece, all’ordine del giorno, condivido anche la sollecitazione del Gruppo 5 Stelle. Voglio, però, richiamare un fatto. Tutto quanto è stato indicato è esattamente già previsto proprio in uno dei criteri ambientali. Lo cito. Mi riferisco al decreto ministeriale 25 luglio 2011, n. 220. Cito testualmente il punto 531, un obbligo che, quindi, va recepito integralmente. È già legge, già obbligo. Al punto 531 si stabilisce che “non dovrà essere previsto l’utilizzo di acqua e bevande confezionate, se non per specifiche e documentate esigenze tecniche e logistiche e, in ogni caso, dovrà essere individuata la soluzione più idonea prevedendo l’utilizzo di acqua e bevande sfuse”. Allo stesso punto 5.5.2: “La ditta aggiudicatrice dovrà utilizzare, nella fase di somministrazione di consumo pasti, posate, stoviglie e bicchieri riutilizzabili”.

L’ordine del giorno è condivisibile, ma è come dire che si condivide un decreto, una legge approvata dallo Stato che già prevede integralmente queste richieste. Mi accodo alla sollecitazione che, quando sarà il momento di provvedere al nuovo bando, ma credo che di questo gli uffici ne siano pienamente a conoscenza, venga applicato non tanto l’ordine del giorno quanto un decreto ministeriale cui siamo tenuti ad attenerci.

Il nostro voto, quindi, su quello sarà contrario.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

Non c’è più nessun iscritto in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 3650/1, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli, Sassi e Piccinini (oggetto 4043).

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’ordine del giorno 3650/1 (oggetto 4043) è respinto.

Se nessun consigliere chiede di parlare si proceda alla votazione, per alzata di mano, del partito di deliberazione di cui all’oggetto 3650.

 

(L’Assemblea, a maggioranza dei presenti,

approva il partito di deliberazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’Assemblea approva.

 

OGGETTO 3560

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a riconsiderare l'opportunità di realizzare il collegamento autostradale denominato "bretella Reno-Setta" al fine di salvaguardare e rilanciare il tessuto economico-produttivo e di conseguenza l'occupazione dell'intera Vallata del Reno. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Foti, Bignami

(Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 3886

Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire, con il coinvolgimento di tutti gli attori, nel porre in essere buone pratiche per la ricollocazione dei lavoratori delle aziende in crisi, nonché nell’attuare il Patto per il lavoro e la Conferenza per la Montagna al fine di rilanciare i territori appenninici. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri, Caliandro, Paruolo, Poli, Marchetti Francesca, Prodi

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo agli atti di indirizzo.

La risoluzione 3560 impegna la Giunta a porre in essere azioni volte a riconsiderare l’opportunità di realizzare il collegamento autostradale denominato “bretella Reno-Setta” al fine di salvaguardare e rilanciare il tessuto economico-produttivo e di conseguenza l'occupazione dell'intera Vallata del Reno, a firma dei consiglieri Marchetti Daniele, Foti e Bignami.

La risoluzione 3886 impegna la Giunta a proseguire, con il coinvolgimento di tutti gli attori, nel porre in essere buone pratiche per la ricollocazione dei lavoratori delle aziende in crisi, nonché nell’attuare il Patto per il lavoro e la Conferenza per la Montagna al fine di rilanciare i territori appenninici, a firma dei consiglieri Taruffi, Torri, Caliandro, Paruolo, Poli, Marchetti Francesca e Prodi.

Nella seduta pomeridiana del 17 gennaio si sono aperte le dichiarazioni di voto congiunte sulle due risoluzioni.

Su questo argomento sono già intervenuti il Gruppo PD, il Gruppo 5 Stelle, Fratelli d’Italia, SEL e Lega Nord. Quindi, possono ancora intervenire – se lo richiedono – in dichiarazione di voto i Gruppi di Forza Italia e l’Altra Emilia-Romagna.

Consigliere Bignami, prego.

 

BIGNAMI: Una precisazione, presidente. Questo è il collegato alla risoluzione presentata dal collega Marchetti in ordine alla bretella Setta-Reno?

 

PRESIDENTE (Rainieri): Sì.

 

BIGNAMI: Il nostro orientamento sulla risoluzione Taruffi, quindi in collegato, è quello di cercare di incanalare nella giusta direzione tutte le energie disponibili, utili al conseguimento di obiettivi su un territorio, quello montano, che a nostro modo di vedere presenta delle evidenti criticità. Al di là di quello che è stato affermato, anche da autorevoli esponenti della Giunta, uno in particolare, non vediamo ancora oggi alcuna concretizzazione sostanziale.

Tuttavia, come dicevo, al fine di incanalare nella giusta maniera queste energie, pur non condividendo l’alveo in cui matura questa risoluzione, che è evidentemente quello di un esponente di maggioranza, non intendiamo votare contro, in maniera tale che si possa dare pieno mandato alla Giunta per sviluppare gli impegni contenuti nella risoluzione stessa, forte, per quel che conta, anche di un nulla osta da parte del Gruppo di Forza Italia.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Non vedendo in Aula il presidente dell’Altra Emilia-Romagna, presumo che non possa fare l’intervento.

Quindi, passiamo alla votazione delle due risoluzioni.

Consigliere Daniele Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Chiedo la votazione elettronica sulla risoluzione 3560.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 3560, a firma dei consiglieri Marchetti Daniele, Foti e Bignami, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutino palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

34

Assenti

 

16

Votanti

 

33

Favorevoli

 

10

Contrari

 

23

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 3560 è respinta.

Passiamo alla votazione successiva.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo. Grazie, consigliere Taruffi.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 3886, a firma dei consiglieri Taruffi, Torri, Caliandro, Paruolo, Poli, Marchetti Francesca e Prodi, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutino palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

34

Assenti

 

16

Votanti

 

33

Favorevoli

 

20

Contrari

 

--

Astenuti

 

13

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 3886 è approvata.

 

OGGETTO 3850

Risoluzione per impegnare la Giunta a richiamare i Comuni, che non abbiano ancora provveduto, a recepire la normativa edilizia riguardante l’installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli, ad informare il Consiglio regionale sul raggiungimento degli obiettivi previsti dal relativo Piano Nazionale infrastrutturale (PNire), dando inoltre corso alla attuazione di un monitoraggio sui veicoli elettrici e sui relativi impianti di ricarica. A firma del Consigliere: Foti

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 3050

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per la realizzazione di una rete di colonnine per la ricarica elettrica veloce sulle tratte autostradali regionali, nonché ad impegnarsi presso i Ministeri competenti al fine di ottenere finanziamenti aggiuntivi per ulteriori proposte progettuali nell’ambito del Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica-PNIRE. A firma del Consigliere: Bertani

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo, quindi, alla risoluzione 3850, che impegna la Giunta a richiamare i Comuni, che non abbiano ancora provveduto, a recepire la normativa edilizia riguardante l’installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli, ad informare il Consiglio regionale sul raggiungimento degli obiettivi previsti dal relativo Piano Nazionale infrastrutturale, dando inoltre corso alla attuazione di un monitoraggio sui veicoli elettrici e sui relativi impianti di ricarica, a firma del consigliere Foti.

Su questo documento sono pervenute quattro proposte di emendamento, due a firma dei consiglieri Cardinali e Caliandro e due a firma dei consiglieri Rainieri e Liverani.

Alla risoluzione 3850 è abbinata la risoluzione 3050, che impegna la Giunta ad attivarsi per la realizzazione di una rete di colonnine per la ricarica elettrica veloce sulle tratte autostradali regionali, nonché ad impegnarsi presso i Ministeri competenti al fine di ottenere finanziamenti aggiuntivi per ulteriori proposte progettuali nell’ambito del Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica, a firma del consigliere Bertani.

Anche su questo documento è pervenuta una proposta di emendamento a firma dello stesso presentatore, consigliere Bertani.

È aperta la discussione generale congiunta. Dieci minuti per ogni consigliere.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Signor presidente, come lei sa, il tema delle auto elettriche e delle auto ibride è uno di quei temi particolarmente all’ordine del giorno quando si verificano situazioni quale quella del blocco delle auto, di cui all’ultima domenica recente.

Sotto questo profilo, apro una parentesi. Sarebbe opportuno che i Comuni fossero coerenti con le politiche che si intendono intraprendere. Ad esempio, sicuramente il Comune di Piacenza, ma anche – mi pare – il Comune di Parma, nell’ordinanza emanata di divieto di circolazione nell’ambito delle aree predeterminate, ha escluso, ad esempio, nella possibilità di circolazione le auto ibride, il che rappresenta, francamente, un controsenso. Noi ci impegniamo, da una parte, con una legge, ad esempio, dello Stato, come quella in questione, che prevede che in certe condizioni siano installati dei punti di ricarica per le auto elettriche e, dall’altra, anche con benefici che erano stati introdotti, ad esempio, nell’ultima sessione di bilancio del 2015, per esonerare dal pagamento del bollo le auto ibride, in tutti e due i casi convenendo che l’utilizzo e il ricorso ad auto elettriche e ad auto ibride siano significativi sotto il profilo del miglioramento della qualità dell’aria, quindi ambientale. Poi, però, coloro i quali si dotano di queste strutture vengono beffati da ordinanze che li escludono dalla circolazione. Francamente, la questione ha poco senso e mi pare contraddittoria.

Per tornare alla questione oggetto oggi della risoluzione a mia firma, è evidente che il legislatore nazionale si è occupato anche di chiedere, in determinate condizioni che vengono predeterminate dalla legge, cioè allorquando vi siano edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale, con una superficie utile superiore a 500 metri quadrati, l’installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli.

Questa è indubbiamente una norma importante e di principio, ma se i princìpi rimangono scritti soltanto nelle norme servono a poco. A mio avviso, ha avuto una attuazione, direi, a macchia di leopardo, nel senso che vi sono Comuni che hanno provveduto, Comuni che non hanno provveduto, Comuni che la fanno rispettare e Comuni che non la fanno rispettare.

Nella legge n. 134/2012 era indicata una ben precisa tempistica entro la quale i Comuni avrebbero dovuto modificare quello che, ancora qui, viene chiamato, secondo le norme, “Regolamento di edilizia comunale”. Voi sapete che in alcuni Comuni c’è il RUE che ha sostituito il Regolamento di edilizia comunale, ma nella normativa urbanistica locale questa previsione – che, torno a ripetere, promana da una legge dello Stato – spesso e volentieri è stata, per così dire, elusa.

La risoluzione chiede, innanzitutto, che vi sia di fatto un monitoraggio del rispetto della norma nei Comuni della nostra regione e che vi sia anche un’informativa da dare al Consiglio regionale circa gli obiettivi previsti per il Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica. Come è chiaro, i veicoli ad energia elettrica, a differenza dei veicoli che necessitano di altri additivi per poter funzionare, se non hanno dei punti destinati e predestinati al loro utilizzo si bloccano. Quindi, non abbiamo la possibilità di dire che abbiamo una rete di distributori. No. Lì bisogna avere una rete soltanto di punti di ricarica. E poi un monitoraggio proprio sul territorio regionale di quella che è non solo l’attuazione, ma anche la presenza dei punti di ricarica.

Anche con il contributo degli emendamenti che sono stati presentati, credo si possa dar luogo ad un invito alla Giunta regionale su un tema che, a mio avviso, è sensibile, soprattutto in una materia delicata come quella della qualità dell’aria. Non basta dire a parole che ci vogliono le auto ibride o che ci vogliono le auto elettriche e poi, scusatemi, si fa di tutto perché la gente non utilizzi né le une né le altre.

Se cerchiamo di tenere viva la questione e anche monitorata, penso che, senza illudermi sulla quantità dei miglioramenti, possiamo sicuramente ottenere un livello migliore dell’attuale e, soprattutto, almeno adempiere a quelle che sono le previsioni del legislatore che, se non operano, sono inutili e, come tali, andrebbero per contro abrogate, anziché essere parte dell’ordinamento per poi essere sistematicamente o eluse o inosservate.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Consigliere Cardinali, prego.

 

CARDINALI: Grazie, presidente.

Per ribadire che già in altre occasioni, in quest’Assemblea, ma anche nelle Commissioni, il tema che oggi trattiamo è stato più volte sollecitato e anche più volte sostenuto dalla maggioranza nel suo insieme, proprio perché riteniamo che la valorizzazione di questo tema sul territorio regionale sia importante. Lo ha dimostrato anche l’impegno che abbiamo preso nei confronti di chi nel 2016 acquistava l’auto ibrida, per tre anni, per avere il bollo gratuito dal punto di vista regionale. È un tema che credo anch’io debba essere sollecitato. È un tema che credo anch’io debba ricevere una spinta ulteriore. Nel corso della discussione condivideremo anche alcuni emendamenti che verranno presentati su questo tema. È un tema che deve essere chiarito rispetto ad alcune considerazioni che complessivamente vengono fatte rispetto a questa risoluzione, in particolare ribadendo un concetto fondamentale, ossia che la legge del 2013 già dà ai sindaci la possibilità di riesaminare i titoli abilitativi e, in presenza delle condizioni previste dalla legge, di annullarli o modificarli.

Ritengo corretto da parte nostra fare il monitoraggio, ma dobbiamo prendere atto che nella risoluzione questo in premessa va messo e, di conseguenza, dobbiamo prendere atto che anche nel nostro emendamento si prevede che, come secondo emendamento, ci sia quello di mettere nella parte finale della risoluzione il riconoscimento che la Regione dispone nei termini della legge n. 134/2012.

Questo non vuol dire che, se non lo esercita lo stesso ente, il risultato è omogeneo. La macchia di leopardo sposa bene. Lo capisco. Però capisco anche che oggi il sindaco e le Amministrazioni locali hanno gli strumenti per poter garantire e dare una risposta positiva all’impegno che, come Assemblea legislativa, tentiamo di portare avanti e che, conseguentemente, chiediamo che questa Giunta porti avanti.

Come PD, siamo d’accordo all’approvazione di questo emendamento per dare una formulazione corretta rispetto al risultato finale di questa risoluzione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Cardinali.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Per illustrare brevemente anche la risoluzione che abbiamo presentato come Movimento 5 Stelle. Una parte della rete di rifornimento elettrico importante è – purtroppo non lo è, ma lo sarà – anche quella autostradale. Visto che come regione Emilia-Romagna siamo attraversati da diverse direttrici autostradali e visto che l’autonomia delle auto elettriche, ad oggi, per quelle più performanti, va dai 200 ai 300 chilometri, è importante che anche sui tratti autostradali siano presenti le famose colonnine. Recentemente, sono state informate le Regioni di un piano del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti proprio per costruire queste famose colonnine anche sulla rete autostradale.

Noi chiediamo che la Regione, in questo contesto, continui a portare avanti l’impegno generale sulla promozione della mobilità elettrica, ma che si muova anche presso i Ministeri affinché velocemente si arrivi all’installazione di quanto previsto da questo piano, anche perché, purtroppo, sulle colonnine elettriche, in Italia, siamo messi male, se non malissimo. Leggevo, proprio in questi giorni, alcuni articoli. Uno dei titoli più simpatici è: “Auto elettriche, l’epic fail del bando che finanzia le colonnine”. Ci sono 50 milioni di euro a disposizione, dal Governo centrale, per il piano delle colonnine elettriche, ma di quei 50 milioni di euro la Corte dei conti, proprio a fine dicembre, ha rilevato che ne sono stati spesi solo 6.000 non per installare una colonnina elettrica, ma per fare il bando per gli enti locali per assegnare questi fondi. Di questi fondi, alla nostra Regione sono stati assegnati 240.000 euro. A maggio dell’anno scorso è stata firmata la convenzione, ma quei fondi, purtroppo, non sono stati erogati. Poi qualcuno mi dovrà spiegare perché a noi assegnano 240.000 e alla Valle d’Aosta, che forse è un po’ più piccola di noi, assegnano due bandi da 240.000 euro. Non so se sono stati più bravi loro ad aderire al bando o se al Ministero qualcuno ancora non ha capito la densità di auto, di trasporto nelle varie regioni.

Questo per dire, comunque, che c’è un ritardo importante. La sollecitazione che noi chiediamo di fare – se ne parla anche all’interno del Piano Energetico Regionale – è quella di andare velocemente verso questo nuovo metodo di mobilità.

Ovviamente la mobilità elettrica non è la soluzione, perché la soluzione è andare verso soprattutto il trasporto pubblico, ma la mobilità elettrica, comunque, per la parte di mobilità che rimane privata, deve essere preponderante. Ma se non creiamo l’infrastruttura la mobilità elettrica non partirà mai.

Quindi sollecitiamo la Regione, per quanto di sua competenza, ma anche il Ministero, finalmente a far partire questo Piano Nazionale ed erogare quei fondi che sono già disponibili. 

La Corte dei Conti su questo ha fatto una sollecitazione importante.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Prego, consigliere Marchetti Daniele.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Il tema della mobilità elettrica è certamente di estrema attualità visti anche, come venivano ricordati prima, i blocchi alla circolazione degli autoveicoli, e i livelli di inquinamento che si raggiungono sempre più frequentemente nella Pianura Padana.

È ovvio che il problema dell’inquinamento non è legato soltanto alle auto circolanti, ci sono tanti altri fattori, però questo non toglie il fatto che dobbiamo lavorare tutti assieme per rinnovare appunto il parco auto della nostra Regione.

Sulla mobilità sostenibile, come Lega Nord abbiamo sempre portato avanti delle nostre proposte che non riguardavano direttamente le auto elettriche; se vi ricordate c’è stato il progetto di legge per chiedere l’esenzione del bollo auto per tre annualità per i veicoli alimentati da GPL e metano. Un progetto di legge presentato perché crediamo sia importantissimo, comunque, andare nella direzione di sostituire i veicoli più inquinanti e dobbiamo mettere nelle condizioni anche i cittadini di poterlo fare.

Avevamo puntato al GPL metano perché riteniamo che come impatto sarebbe stato sicuramente maggiore, perché purtroppo i veicoli elettrici non sono ancora numerosi, come appunto quelli alimentati a GPL e metano. Però c’è da dire che il mercato delle auto elettriche ibride, comunque, sta avendo uno sviluppo notevole; se pensiamo soltanto alle auto elettriche ibride di qualche anno fa, rispetto a quelle di oggi, sono di tutt’altro livello. Pertanto, il mercato sta aumentando; ci sono sempre più in circolazione auto ibride elettriche e questo comunque è un segnale importante da considerare.

È certo che, come diceva il consigliere Foti mentre illustrava la sua risoluzione, come istituzioni, quando approviamo delle normative bisogna poi attuarle, perché se poi le approviamo e non vengono messe in pratica, rimane tutto sulla carta e il problema non si risolve.

Quindi, ben venga la richiesta del consigliere Foti di avviare un monitoraggio per vedere qual è lo stato dell’arte sul nostro territorio regionale, per vedere se a livello territoriale ci si è mossi per dare attuazione, appunto, alle normative nazionali oggetto della risoluzione. Riteniamo che anche la risoluzione presentata dai colleghi del 5 Stelle, comunque, sia condivisibile.

È un sollecito che facciamo, più che altro, al Ministero perché purtroppo, in questo Paese, tante volte vengono annunciate iniziative ma poi rimangono tali, rimangono parole, non si procede mai a realizzarle.

Siamo pienamente convinti che approvare queste due risoluzioni sia un segnale importante che diamo, per far sì che la situazione ambientale dell’inquinamento dell’aria possa, comunque, migliorare anche qui nella nostra regione.

È ovvio, c’è ancora tanto da fare. Questi sono i primi passi che stiamo muovendo e credo che, se tutti quanti insieme comunque riusciremo a mettere da parte le casacche politiche, riusciremo comunque a portare avanti un lavoro coordinato. Come Lega Nord auspichiamo che, comunque, la nostra proposta di arrivare ad una esenzione del bollo auto per quelle alimentate a GPL e metano, da qui a fine legislatura, possa comunque trovare un minimo spiraglio per essere approvata.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

Prego, consiglieri Liverani.

 

LIVERANI: Grazie, presidente.

Presento gli emendamenti all’oggetto 3850.

La misura fondamentale per promuovere la mobilità elettrica, oltre quella di dotare il territorio di adeguate infrastrutture per la ricarica, come vogliono le risoluzioni in discussione, è quella di incentivare l’acquisto di auto completamente elettriche da parte dei privati.

L’emendamento pertanto vuole promuovere incentivi agli acquisti di auto elettriche, che sono state le misure attraverso le quali altri Paesi, in primis Norvegia e Francia, hanno fatto grandi progressi anche dal punto di vista delle riduzioni delle emissioni inquinanti di autotrasporto.

Solo con questi incentivi si possono raggiungere gli ambiziosi traguardi di riduzione dell’inquinamento previsti nel Piano Energetico Regionale che stiamo discutendo in questi giorni. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Liverani.

Consigliere Aimi, prego.

 

AIMI: La ringrazio, presidente. Contemporaneamente, vorrei ringraziare anche il collega Foti per aver riportato al centro del dibattito di quest’Aula questo argomento estremamente importante, che è sempre stato dibattuto anche nelle precedenti legislature.

Noi abbiamo un gap nei confronti anche di altri Paesi europei che è notevole. La nostra economia è sbilanciata esclusivamente sul consumo degli idrocarburi, in particolare del petrolio.

Sarebbe opportuno incominciare a valutare, invece, l’utilizzo di altri veicoli, in particolare di quelli elettrici, che sono una meraviglia, non solamente per la possibilità di viaggiare in maniera silenziosa ma, soprattutto, perché non sono inquinanti. Il fatto stesso di non esserlo, porta dei risparmi anche in termini di salute, perché purtroppo noi sappiamo quanto sia grave la situazione in termini di inquinamento di alcune città, di alcune metropoli, in particolare anche dei centri storici.

Bene, siamo in presenza oggi, nel 2017, di nuovi tipi di veicoli, in particolare, ripeto, i veicoli elettrici, anche per il trasporto delle merci; veicoli che utilizzano batterie di ultimissima generazione, che arrivano anche a percorrere distanze ben più lunghe di quelle che potevano essere solamente immaginabili fino a qualche tempo fa.

Ecco, sarebbe opportuno – e questo è il perno del mio intervento – passare finalmente dalle parole ai fatti. Io non credo che, in quest’Aula, ci sia qualcuno che possa essere contro questo tipo di trasporto o contrario al fatto di non inquinare.

Siamo quotidianamente bersagliati, soprattutto in inverno, da autentici bollettini di guerra sul fatto che le immissioni di idrocarburi superano i livelli di guardia.

Vi sono ragioni, come ripeto, di salute, ma anche di vera e propria economia, perché un veicolo elettrico ha un consumo ridottissimo. Faccio un esempio, anche personale: io ho acquistato qualche tempo fa un motorino elettrico, è un divertimento, uno spasso andare in giro, ha un consumo tale che con 50 centesimi si percorrono 70 chilometri. È incredibile, da un certo punto di vista, solo fino a qualche anno fa sembrava impossibile.

Ecco perché io credo che l’Emilia-Romagna, che vuol fare la prima della classe su tantissime questioni, lo possa diventare anche su un argomento così importante.

Quindi dovremmo moltiplicare sul territorio la possibilità di effettuare queste ricariche elettriche, arrivare a sgravi, ad incentivi a chi acquista dei veicoli che già ci sono, però dobbiamo andare assolutamente in questa direzione.

Ridurremmo così il consumo di idrocarburi, aumenteremmo la qualità dell’aria e, concludo, soprattutto in certe zone, come i centri storici, vi è la possibilità per i veicoli di circolare riducendo l’inquinamento.

Oggi sappiamo che, ad esempio, per il trasporto merci o per la pulizia delle strade, vengono utilizzati i veicoli elettrici. Anche questo è un elemento estremamente fondamentale ed importante.

Ecco queste sono le ragioni, in sintesi, per le quali io credo si possa dare, unanimemente, in quest’Aula, un voto positivo alla risoluzione del collega Foti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Aimi.

Non essendoci altri iscritti in discussione generale, passiamo alla discussione degli emendamenti.

Non essendoci iscritti in discussione generale sugli emendamenti, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte sulle risoluzioni e sugli emendamenti.

Cinque minuti per Gruppo.

La parola al consigliere Cardinali, prego.

 

CARDINALI: Grazie, presidente.

Per annunciare il voto favorevole agli emendamenti della Lega Nord, alla risoluzione del Gruppo Fratelli d’Italia e alla risoluzione emendata del Movimento 5 Stelle.

Intendo ribadire quindi un impegno forte del Gruppo del PD e di tutta la maggioranza rispetto a questo tema e che la Regione è già impegnata fortemente. Ricordo atti e investimenti economici dal 2012 in avanti. Per ultimo ricordo che, solo per le pubbliche amministrazioni, sono stati cofinanziati gli acquisti di 103 veicoli elettrici un anno fa.

Questo per dimostrare che, anche sui fondi europei, non rimaniamo fermi, ma condividiamo che deve essere un impegno forte, anche quello legato al mondo autostradale.

Condividiamo che oggi sono stati fatti dei passaggi importanti anche sulle autovetture, anche a prezzi competitivi rispetto all’opportunità.

Condividiamo che il segno dato sui bolli per gli ibridi sia stato un primo segnale importante e per tutto questo condividiamo che insieme, su questi temi, si possa fare politica attiva territoriale che crediamo pienamente anche il Piano Energetico preveda.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Cardinali.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Intervengo per dire che voteremo favorevolmente a tutte e due le risoluzioni.

Ricordo anche che va fatta una riflessione sui distributori di carburanti, dove la Regione ha normato la rete distributiva ma, al momento, parla solo di metano e GPL, quindi si potrebbe tentare di aggiornare quella norma, prevedendo l’obbligo anche delle colonnine elettriche.

Pur avendo la Regione competenza sui distributori autostradali, al momento quella norma regionale che richiede che ci siano distributori a metano o GPL per ogni distributore nuovo o rinnovato non copre la rete autostradale che, invece, sarebbe importante perché anche sulla rete autostradale vincolare il fatto che ci siano colonnine o punti di erogazione metano o GPL è sicuramente importante. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Non vi è nessun altro iscritto in dichiarazione di voto.

Prima di passare alla votazione degli emendamenti, facciamo una verifica degli scrutatori, se sono ancora in Aula: Paruolo, Zappaterra e Piccinini. Zappaterra, assente, è sostituita da Marchetti Francesca.

Prima di passare alla votazione degli emendamenti, chiedo l’assenso al primo firmatario, quindi al consigliere Foti.

 

FOTI: D’accordo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti. E al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Sì.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Emendamenti alla Risoluzione oggetto 3850.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma dei consiglieri Cardinali e Caliandro.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma dei consiglieri Cardinali e Caliandro.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma dei consiglieri Rainieri e Liverani.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 3 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Rainieri e Liverani.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 4 è approvato. 

Se nessun consigliere chiede di parlare si proceda alla votazione, per alzata di mano, della risoluzione oggetto 3850, a firma del consigliere Foti.

 

(È approvata all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 3850 è approvata. 

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1 sulla risoluzione 3050, a firma del consigliere Bertani.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è approvato. 

Se nessun consigliere chiede di parlare si proceda alla votazione, per alzata di mano, della risoluzione oggetto 3050, a firma del consigliere Bertani.

 

(È approvata all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 3050 è approvata.

 

OGGETTO 3085

Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi opportune per sollecitare la stipula di un’Intesa, nel rispetto dell’articolo 8 della Costituzione, e da approvarsi con legge dello Stato, che regoli i rapporti tra lo Stato e le comunità islamiche italiane. A firma del Consigliere: Bignami

(Discussione e rinvio in commissione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’oggetto 3085: Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi opportune per sollecitare la stipula di un’Intesa, nel rispetto dell’articolo 8 della Costituzione, e da approvarsi con legge dello Stato, che regoli i rapporti tra lo Stato e le comunità islamiche italiane, a firma del consigliere Bignami.

È aperta la discussione generale. Dieci minuti per ogni consigliere.

Prego, consigliere Bignami.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

Illustrando brevemente la risoluzione, con essa intendiamo porre all’evidenza dell’Assemblea l’esigenza di pervenire a un contesto di regolamentazione nei rapporti fra le comunità  islamiche e lo Stato che possa tradursi in una disciplina effettiva e quindi, né caratterizzata da un’urgenza implicita né da una zona d’ombra che, a nostro modo di vedere, rimane del tutto inaccettabile su questa materia, comportando pertanto la realizzazione di quelle intese che, nella nostra prospettiva e anche nella prospettiva costituzionale, costituiscono il naturale svilupparsi dei rapporti fra confessioni e religioni con lo Stato laico.

In questo contesto, quindi, abbiamo presentato una risoluzione che si inserisce evidentemente nella finalità di coinvolgere l’Assemblea nell’approdo di una disciplina del tema quale quello descritto nella risoluzione stessa, auspicando un voto favorevole dell’Aula.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Consigliere Iotti, prego.

 

IOTTI: Abbiamo presentato un emendamento all’oggetto che segnala il fatto che comunque sulla materia il Governo ha attivato un tavolo, anzi nei giorni scorsi, successivamente alla precedente iscrizione all’ordine del giorno dell’Aula, è stato raggiunto un patto, quindi non un’intesa ma un patto, con la maggioranza delle associazioni islamiche, dove si riconoscono i valori di quelle che sono le prerogative costituzionali dello Stato italiano e le stesse associazioni, quindi, si impegnano ad un percorso condiviso.

Non entriamo nel merito, diciamo semplicemente nell’emendamento che si vada in questa direzione perché la riteniamo quella più importante per andare a un confronto positivo interreligioso, che possa superare le azioni da condannare a livello di posizioni estreme.

Invece, con lo spirito del confronto, con la gran parte dei cittadini stranieri o già italiani di religione musulmana, è più che opportuno avanzare questo quest’azione di confronto.

Quindi l’emendamento presentato va solo in questa direzione, di dire che incentiviamo il Governo ad andare in questa direzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

Se non ci sono più interventi in discussione generale, sospendo la seduta per cinque minuti per dare il tempo agli uffici di distribuire l’emendamento.

Sospendiamo la seduta cinque minuti.

 

(La seduta, sospesa alle ore 16,49, è ripresa alle ore 16,52)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Riapriamo i lavori dell’Aula.

Prego, consigliere Bignami.

 

BIGNAMI: Abbiamo preso atto dell’emendamento proposto dal consigliere Iotti, che riteniamo introduca un elemento significativo rispetto alla risoluzione, essendo evidentemente di peso rispetto a quello che è l’oggetto trattato nella risoluzione.

Visto che il Regolamento ce ne dà facoltà, chiederei di ritornare in Commissione, formalizzando quindi il ritiro con la reiscrizione oppure il passaggio direttamente in Commissione per il riesame della medesima.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Per la richiesta di rinvio in Commissione sono ammessi due interventi, uno a favore e uno contro. Consigliere Iotti, prego.

 

IOTTI: Ne prendiamo atto anche noi. Se serve ad un ulteriore confronto e verifica, ben venga. Vedremo in quale Commissione, poi discuteremo in quella sede, nessun problema.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

Non ci sono altri interventi.

Metto in votazione, per alzata di mano, il rinvio in Commissione della risoluzione oggetto 3085, a firma del consigliere Bignami.

 

(È accolto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 3085 è rinviata in Commissione.

 

OGGETTO 1978

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, in sede statale, volte alla soluzione delle problematiche riguardanti i lavoratori italiani transfrontalieri, stabilizzati o meno, che hanno perso il lavoro precedentemente svolto nella Repubblica di San Marino, supportando inoltre il raggiungimento di accordi che risolvano le questioni esistenti. A firma dei Consiglieri: Rossi Nadia, Montalti, Pruccoli, Bessi, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Serri, Marchetti Francesca, Mori, Boschini

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo alla risoluzione oggetto 1978: Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, in sede statale, volte alla soluzione delle problematiche riguardanti i lavoratori italiani transfrontalieri, stabilizzati o meno, che hanno perso il lavoro precedentemente svolto nella Repubblica di San Marino, supportando inoltre il raggiungimento di accordi che risolvano le questioni esistenti, a firma dei consiglieri Rossi Nadia, Montalti, Pruccoli, Bessi, Zoffoli, Lori, Cardinali, Sabattini, Serri, Marchetti Francesca, Mori, Boschini.

È aperta la discussione generale.

Dieci minuti per ogni consigliere.

Consigliera Nadia Rossi, prego.

 

ROSSI Nadia: Grazie, presidente.

Sono circa un migliaio i lavoratori italiani che dal 2008 hanno perso il lavoro presso la Repubblica di San Marino, su un totale di circa 1.500 posti persi nell’intera Repubblica.

È una situazione dovuta principalmente a due fattori: da un lato, le normative sammarinesi in materia di avviamento al lavoro prevedono, nelle crisi aziendali, la salvaguardia delle maestranze residenti in territorio; dall’altro, ancora oggi, i lavoratori frontalieri hanno una tipologia di assunzione che non prevede alcun tipo di stabilizzazione, rendendone così più facile l’espulsione.

Per questo motivo ho presentato questa risoluzione all’Assemblea legislativa, proprio per far sì che la Regione coinvolga il Governo, perché finalmente Italia e San Marino trovino una linea comune in grado di stabilizzare le condizioni dei lavoratori frontalieri, che rappresentano per noi e per il nostro territorio – ma arrivano anche fino da Bologna le persone che lavorano per le ditte di San Marino – una risorsa per entrambi gli Stati, riconoscendo loro maggiori garanzie e un trattamento equo.

A San Marino, quindi, ad esclusione dei lavoratori frontalieri stabilizzati che siano stati collocati in mobilità a fronte di licenziamenti collettivi, per potersi iscrivere nelle liste di avviamento al lavoro, è necessario essere anagraficamente residenti.

Non viene tenuto conto in alcun modo della storia lavorativa della persona, quindi è un aspetto che contrasta anche con l’attuale normativa europea, che regola la materia.

Allo stato attuale, per i lavoratori transfrontalieri la situazione è ancora precaria, in particolare dal 2011, anno che coincide con la scadenza fissata dalla precedente norma di stabilizzazione. Tale norma collegava, infatti, l’eventuale proseguimento del riconoscimento di questo diritto alla sottoscrizione dell’accordo in materia economica finanziaria tra Italia e San Marino, oltre che all’uscita di quest’ultimo dalla black list italiana. Queste sono tutte condizioni raggiunte, quindi non ci sono più motivi per tenere bloccato il percorso di stabilizzazione dei lavoratori frontalieri.

Oltre alla stabilizzazione, la risoluzione presentata chiede che si faccia chiarezza anche sul fronte degli ammortizzatori sociali. Attualmente le maestranze espulse dal mondo del lavoro, stabilizzate prima del 2011, hanno diritto al riconoscimento dello stato di mobilità, con il 70 per cento della retribuzione per dodici mesi, e alla ricollocazione.

Terminato il periodo di mobilità, tuttavia, le due diverse normative degli Stati rispetto alla disoccupazione creano una disparità di trattamento.

Se infatti, da una parte, lo Stato sammarinese prevede per i residenti ulteriori 9-12 mesi di indennità economica e di disoccupazione, le normative italiane precludono ai lavoratori il riconoscimento di alcune indennità.

Quindi, i lavoratori non stabilizzati, che sono ovviamente la maggioranza, hanno diritto circa a tre mesi di cassa integrazione e, successivamente, all’indennità economica di disoccupazione, ma avranno scarsissime possibilità di essere ricollocati nel territorio sammarinese.

Altri due problemi che vanno affrontati e risolti attraverso, appunto, un accordo tra i due Stati riguardano l’aspetto fiscale e quello del riconoscimento da parte della Repubblica di San Marino degli istituti previsti da entrambi gli Stati per i lavoratori che abbiano un figlio invalido, a qualsiasi titolo. Circa la problematica fiscale occorre che lo Stato Italiano stabilisca definitivamente l’ammontare della franchigia e che sancisca il principio della sua rivalutazione in base all’andamento del costo della vita.

Sulle modalità di pagamento delle imposte va superata l’attuale tipologia, alquanto complessa, e occorre modificare la norma per evitare che il lavoratore frontaliero debba subire tassazione dei propri redditi da lavoro dipendente secondo le regole che sono state calibrate per i lavoratori autonomi.

Quanto invece al riconoscimento dell’invalidità del figlio da parte della Repubblica di San Marino, il problema nasce dal fatto che lo Stato sammarinese esige la dichiarazione della suddetta invalidità, che avvenga da parte del proprio ente previdenziale (quindi sammarinese), cosa ovviamente impossibile per chi non è assicurato con tale ente, in quanto residente in un altro Stato.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Nadia Rossi.

Consigliere Alleva, prego.

 

ALLEVA: Vorrei far presente come quello dei lavoratori transfrontalieri sia un problema molto grosso per San Marino. È il caso di lavoratori che per il semplice fatto di essere italiani, non possono mai maturare un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Sono cioè contratti a termine che si prolungano per sempre.

Ora, è vero che San Marino non è in Europa, nel senso che non fa parte dell’Unione europea, quindi il Regolamento europeo sui contratti a termine non gli si applica. Però fa parte dell’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro), e questo tipo di precariato istituzionale sistematico credo sia contrario a questi trattati internazionali.

Certamente, non penso che il Governo italiano possa sopportare in eterno questa situazione di lavoratori che per tutta una vita hanno rapporti di lavoro a termine, anno per anno, il che significa che basta non rinnovare il contratto per sbarazzarsene, senza neanche necessità e possibilità di ammortizzatori sociali. È un problema molto serio perché riguarda circa 15.000 lavoratori romagnoli.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Alleva.

Se non ci sono più interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto. Cinque minuti per ogni Gruppo.

La parola al consigliere Liverani, prego.

 

LIVERANI: Grazie, presidente.

Solo per dire che il nostro voto sarà favorevole, anche perché in Parlamento la Lega si è mossa già da tempo su questa problematica. Dunque, solo per dichiarare il nostro voto favorevole.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Liverani.

Se non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto, passiamo alla votazione.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 1978.

 

(È approvata all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 1978 è approvata.

 

OGGETTO 1994

Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare il percorso per la candidatura della Linea Gotica a “Itinerario Culturale Europeo” e l’ottenimento del marchio “del Patrimonio Europeo”, coinvolgere nel progetto di realizzazione di un itinerario sovraregionale le altre Regioni attraversate dalla stessa, valorizzare le azioni già intraprese di concerto con gli Enti locali, le Associazioni e tutti i soggetti interessati anche in ambito turistico, promuovendo inoltre azioni celebrative di livello regionale. A firma dei Consiglieri: Serri, Bagnari, Rossi Nadia, Marchetti Francesca, Cardinali, Campedelli, Poli, Sabattini, Rontini, Boschini, Zappaterra, Calvano, Pruccoli, Prodi, Zoffoli, Ravaioli, Caliandro, Torri, Iotti, Lori, Molinari, Paruolo, Mori, Soncini, Montalti

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo alla risoluzione 1994, che impegna la Giunta ad avviare il percorso per la candidatura della Linea Gotica a itinerario culturale europeo e l’ottenimento del marchio “del Patrimonio Europeo”, coinvolgere nel progetto di realizzazione di un itinerario sovraregionale le altre Regioni attraversate dalla stessa, valorizzare le azioni già intraprese di concerto con gli enti locali, le associazioni e tutti i soggetti interessati, anche in ambito turistico, promuovendo inoltre azioni celebrative di livello regionale, a firma dei consiglieri Serri, Bagnari, Rossi Nadia, Marchetti Francesca, Cardinali, Campedelli, Poli, Sabattini, Rontini, Boschini, Zappaterra, Calvano, Pruccoli, Prodi, Zoffoli, Ravaioli, Caliandro, Torri, Iotti, Lori, Molinari, Paruolo, Mori, Soncini e Montalti.

Ricordo che su questo documento sono pervenute otto proposte di emendamento, sette a firma della consigliera Piccinini di cui tre risultano poi ritirate e una a firma dei consiglieri Serri e Bagnari.

È aperta la discussione generale sul documento. Dieci minuti per ogni consigliere.

Consigliera Serri, prego.

 

SERRI: Grazie, presidente.

Dopo la presa di Montecassino, del maggio del ’44 e l’ingresso a Roma il 4 giugno dello stesso anno, da parte degli alleati, le armate tedesche in Italia si ritirano verso nord e viene costituita la famosa Linea Verde, più conosciuta, appunto, come Linea Gotica.

Era una fitta rete di fortificazione che corre dal Mar Tirreno fino al Mare Adriatico, che tagliava in due l’Italia. Era basata sul concetto di difesa in profondità. Questa linea terrà fermo il fronte italiano per otto mesi.

A fronteggiare la Linea Gotica sono la Quinta Armata americana e l’Ottava Armata britannica. A partire dal 25 agosto del ’44 vengono sferrati numerosi attacchi. La forte resistenza tedesca e il sopraggiungere dell’autunno e dell’inverno tengono fermo praticamente tutto per tutto l’inverno.

Uno sfondamento finale della Linea Gotica avverrà con una risolutiva offensiva alleata, a partire dal febbraio del ’45 e si concluderà nel mese di aprile, dopo durissime settimane di combattimenti che hanno coinvolto tutti i nostri territori.

Negli ultimi decenni del secolo scorso, in modo particolare negli anni Novanta, a mezzo secolo da quella tragica vicenda storica che vide l’Appennino in prima linea nell’istituzione, si ricominciò a parlare di Linea Gotica e di una sua valorizzazione storica e culturale. È una tematica, quella della Linea Gotica, che in questa fase usciva da ambiti ristretti, dalla ricerca delle celebrazioni memorialistiche e cominciava a conquistare un terreno completamente nuovo: quella della dignità di un patrimonio territoriale e collettivo che andava dai passi appenninici, giù, fino alle terre del litorale adriatico.

Lo spazio di due generazioni che erano intercorse dalla fine della guerra, avevano sanato molte ferite, ma aveva anche cancellato molte tracce sul territorio. Nella seconda metà degli anni Novanta, su scala regionale, la nostra Regione ha realizzato importanti ricerche che hanno portato alla luce una inaspettata ricchezza di tracce, di memorie, in piccola parte recuperata alla fruibilità pubblica con il ripristino di manufatti e la realizzazione di sentieri di visite in alcune aree, sia in Emilia che in Romagna.

Sono stati stimati infatti circa 230 manufatti, di cui 200 musei, edifici storici, luoghi della memoria e 30 sentieri e percorsi.

Va detto che in tutta la nostra regione, in tutta l’Emilia-Romagna c’è una sedimentazione della memoria intensa e corposa, fatta di tracce, di messaggi, di luoghi che sono meritevoli di essere valorizzati e organizzati, anche in una logica legittima finalizzata allo sviluppo locale.

Ma il fattore più importante è che la Linea Gotica è esistita sia nei documenti sia nelle memorie dei protagonisti e dei combattenti, così come nel ricordo delle vittime, nel racconto degli anziani, nelle ferite delle città colpite dai bombardamenti. In questo territorio fatto appunto di crinali, di valli, dove la memoria dei lutti e delle distruzioni è ancora viva, a distanza di settant’anni, s’intende stimolare un viaggio della memoria che sia un viaggio fisico ma anche un viaggio emozionale. Un patrimonio storico che può trasmettere conoscenza ma anche passione, anche valori.

Come detto, gli eventi di quest’ultimo fronte di guerra italiano hanno lasciato una scia silenziosa di tracce meritevoli nel territorio, ma soprattutto hanno segnato la memoria delle popolazioni locali, che hanno dato un contributo rilevante alla resistenza e alla lotta di liberazione.

Dal 1997 la nostra Regione, la Giunta regionale ha affidato all’Istituto per i Beni Culturali (l’IBC) il compito di effettuare una prima ricognizione su alcune aree campione, per rilevare la consistenza, la qualità e la diffusione del patrimonio storico relativo al passaggio del fronte alla lotta di liberazione lungo la Linea Gotica, con l’obiettivo di verificare la possibilità di promuovere il territorio appenninico quale luogo di memoria nazionale ed europeo e valorizzarlo sul piano storico, culturale ma anche turistico.

La ricerca svolta in diversi Comuni di alcune province dell’Emilia evidenzia la capillare presenza di reperti e testimonianze riconducibili agli eventi storici relativi agli anni 1943-45, con particolare persistenza nei Comuni appenninici, dove la durezza del conflitto aveva lasciato tracce indelebili nella memoria delle comunità locali. Un quadro incoraggiante, che permetteva di immaginare l’area compresa tra i passi appenninici ai confini delle Regioni Marche e Toscana e quelle dei crinali del Monte della Riva fino alla Vena del Gesso, come un grande museo diffuso, nel cuore dell’Italia, un vasto parco culturale, ricco di segni della sua storia millenaria e testimone suo malgrado di una delle tragedie del ventesimo secolo. Una tragedia da cui trarre ovviamente insegnamenti da promuovere e promuovere i valori della solidarietà, rispetto dei diritti e soprattutto una cultura di pace.

Nel corso dei decenni si è sviluppato un importante patrimonio di opere figurative e un immaginario collettivo, una sorta di museo della coscienza legato all’elevato decisivo della nostra storia nazionale. Accanto alla pittura ci sono i monumenti, le epigrafi, i cippi, centinaia, collocati nelle campagne, nelle colline e nei centri urbani. Disegnano, nella loro capillarità, la tragica geografia della guerra.

Un processo di riappropriazione della memoria che è culminato nel 2000, in occasione di Bologna capitale europea della cultura, nell’organizzazione di un programma speciale di iniziative che permise di riunire per la prima volta a Bologna tutti i Paesi ex belligeranti e le associazioni partigiane in un clima di rinnovata amicizia tra i popoli e di rifiuto della guerra.

Sempre in quell’anno, l’assessorato regionale al turismo pubblicizzava un bando per il finanziamento di interventi di recupero e valorizzazione di manufatti e opere che erano appunto luoghi di memoria. Poi, ancora, iniziative nel 2005, in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione. È stata pubblicata una prima guida regionale in collaborazione con UNCEM, le Province della nostra Regione, APT, GAL e Istituto dei Beni Culturali. Quindi un ampio ventaglio di conoscenza, di ricerca, di informazioni che sono state raccolte che sono oggi un patrimonio importante.

I tempi penso siano ormai maturi per fare un salto di qualità. La consapevolezza che il patrimonio di storia diffuso nel territorio possa diventare anche un volano per la valorizzazione dell’area appenninica, induce a proporre di costruire un sistema territoriale a rete della Linea Gotica, che colleghi tutto il patrimonio storico-culturale pubblico e privato, materiale e immateriale, presente nella nostra regione e relativo alla Seconda guerra mondiale e alla lotta di liberazione. Una sorta di museo storico integrato e organizzato a livello regionale che funga da contenitore di memoria, di identità culturale, di territorio, di paesaggio. Un percorso che deve vedere pienamente coinvolte tutte le amministrazioni regionali, i Comuni, le amministrazioni pubbliche, gli Istituti storici, gli istituti culturali e le associazioni, i cittadini. È quindi il momento di realizzare un’azione materiale ed immateriale, che sia di sistema.

Non va poi dimenticato che sempre negli ultimi anni la Regione Emilia-Romagna ha finanziato diversi interventi sulla Linea Gotica, concertati con gli enti locali, con le risorse del DUP, l’attuazione del DUP e con le risorse del FAS.

Diventa dunque attuale, maturo, avviare un percorso, ed è questo che chiediamo ovviamente come impegno alla Giunta regionale, per la candidatura della Linea Gotica fra gli itinerari culturali europei, promossi dal Consiglio d’Europa e dotare questo percorso storico della memoria con un marchio appositamente istituito dalla Commissione europea, il marchio “del Patrimonio Europeo”, coinvolgendo anche le altre regioni attraversate dalla Linea Gotica.

Le opportunità che si possono cogliere sono molteplici. In primo luogo, il riferimento all’operazione culturale: questo aspetto vuol dire rappresentazione dei valori europei, oggi, purtroppo, spesso messi in discussione, il contenuto storico del percorso proposto, una migliore comprensione della storia e della cultura europea. La Linea Gotica può rappresentare infatti un modo per rilanciare l’importanza del patrimonio di democrazia e di libertà.

In secondo luogo, la tutela e la valorizzazione di questo patrimonio culturale storico è un’opportunità per lo sviluppo economico, ovvero, per lo sviluppo di un turismo culturale. Questo quindi è quello che noi chiediamo alla Regione, alla Giunta regionale: chiediamo di farsi promotrice come capofila e quindi di realizzare un itinerario sovracomunale, coinvolgendo le altre Regioni interessate e costituendo una governance territoriale anche attraverso un coordinamento scientifico che metta a sistema le tante azioni già intraprese e provi veramente a portare a sistema questo patrimonio ampio, che è stato sviluppato, su cui ci sono stati anche tanti investimenti, ma che hanno bisogno oggi di essere messi a sistema per una migliore valorizzazione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Serri.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Questa è una risoluzione che noi condividiamo negli intenti. Abbiamo voluto presentare un emendamento con l’obiettivo di superare quella che a nostro avviso è una criticità attuale di questi territori…

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Chiedo scusa, consigliera Piccinini. Agli omonimi Francesca e Daniele, se magari queste mescolanze di pareri le facciamo fuori dall’Aula, alla fine dell’intervento dei consiglieri. Grazie.

 

PICCININI: Dicevo che gli emendamenti sono stati presentati con l’obiettivo di superare quella che a nostro avviso è una criticità attuale, ovvero il fatto che ci siano tante piccole “linee gotiche” che come dicevamo non sono messe a sistema e che non hanno, in questo momento, la capacità attrattiva anche a livello internazionale. Quindi, bene un coordinamento, bene mettere a sistema un patrimonio storico e culturale, che in parte è già nelle mani di questa Regione attraverso progetti che sono stati posti in questi anni in capo all’IBC, un patrimonio che abbia una rilevanza sovraregionale e anche europea.

Da ultimo, chiediamo che venga potenziato il coinvolgimento con il sistema di formazione e istruzione regionale, proprio per sostenere la conoscenza delle vicende storiche che hanno determinato la Linea Gotica. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Nessun altro chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro il dibattito generale sugli emendamenti (ricordo che sono sette, di cui tre ritirati). Dieci minuti per ciascun consigliere. Nessuno chiede di intervenire in dibattito generale.

Apro le dichiarazioni di voto congiunte sulla risoluzione e sugli emendamenti. Cinque minuti per ogni Gruppo. Nessuno chiede di intervenire in dichiarazione di voto.

Passiamo alla votazione degli emendamenti, dopo aver chiesto l’assenso alla consigliera Serri.

 

SERRI: A quelli della Piccinini, sì.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Serri.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Serri e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 4 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 5, a firma della consigliera Piccinini.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 5 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 6, a firma della consigliera Piccinini.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 6 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma della consigliera Piccinini.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 7 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 8, a firma della consigliera Piccinini.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 8 è approvato.

Passiamo quindi votazione per alzata di mano della risoluzione 1994, a prima firma Serri. Prego.

La parola alla consigliera Serri. Prego.

 

SERRI: Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Serri.

La consigliera Serri ha chiesto la votazione mediante voto elettronico.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione della risoluzione, oggetto 1994, a firma dei consiglieri Serri, Bagnari, Rossi Nadia, Marchetti Francesca, Cardinali, Campedelli, Poli, Sabattini, Rontini, Boschini, Zappaterra, Calvano, Pruccoli, Prodi, Zoffoli, Ravaioli, Caliandro, Torri, Iotti, Lori, Molinari, Paruolo, Mori, Soncini, Montalti, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutino palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

37

Assenti

 

13

Votanti

 

36

Favorevoli

 

34

Contrari

 

--

Astenuti

 

2

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 1994 è approvata.

 

OGGETTO 3210

Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte ad aggiornare e monitorare gli accordi e gli abbonamenti riguardanti il trasporto pubblico locale con particolare riferimento alle agevolazioni previste per varie categorie sociali ed al sostegno alle persone con disabilità, prevedendo inoltre verifiche sulle tariffe agevolate di abbonamento annuale relative a "Mi muovo insieme". A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

(Discussione e rinvio in commissione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’oggetto 3210, che impegna la Giunta a porre in essere azioni volte ad aggiornare e monitorare gli accordi e gli abbonamenti riguardanti il trasporto pubblico locale con particolare riferimento alle agevolazioni previste per varie categorie sociali ed al sostegno alle persone con disabilità, prevedendo inoltre verifiche sulle tariffe agevolate di abbonamento annuale relative a “Mi muovo insieme”, a firma dei consiglieri Sensoli e Bertani.

È aperta la discussione generale.

Ha chiesto la parola il consigliere Bertani per dieci minuti. Prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Questa risoluzione nasce da alcuni casi che ci sono stati segnalati, a seguito dell’introduzione della delibera regionale che è andata a rimodulare le agevolazioni per gli abbonamenti del trasporto per le categorie sociali deboli. In pratica, queste riduzioni dei prezzi sono state poste alle decisioni dei singoli Comuni, quindi sono i Comuni che decidono i livelli di sconto, di agevolazione, sono i Comuni che decidono le modalità di erogazione dello sconto, in particolare erogando successivamente, quindi rimborsando successivamente l’eventuale sconto che viene assegnato alle persone in particolari difficoltà, non come prima, quando l’abbonamento era venduto già in forma agevolata inizialmente.

Il problema è che con questo metodo ci siamo trovati davanti ad alcuni casi eclatanti: dipendendo lo sconto dal Comune di residenza, è accaduto, ad esempio, che un residente a Riccione che si sposti a Rimini e poi torni indietro, rispetto a un residente che da Rimini si sposta a Riccione e poi torna indietro, la stessa persona, con la stessa disabilità, si trova una differenza quasi del doppio, questo perché i due Comuni, pure vicini, hanno adottato modalità diverse per la scontistica per le persone con disabilità o con difficoltà.

Stessa cosa abbiamo riscontrato a Crevalcore, a Modena, in zone gestite da SETA, addirittura. Mi è giunta notizia che a Piacenza invitano a rivolgersi direttamente al Comune perché non si sa bene quale sia la modalità e la scontistica.

In questa risoluzione, allora, noi chiediamo – bene che vi siano le agevolazioni per le persone in difficoltà – di creare una modalità che sia il più possibile uniforme per tutta la regione e di fare almeno monitoraggio, perché questa situazione ha creato e crea dei disagi anche con aumenti particolarmente importanti rispetto alle annate precedenti. Per esempio, poi, sarebbe importante anche introdurre agevolazioni che tengano conto anche del reddito: in alcuni Comuni si fa, in altri non si fa. Quindi, chiediamo anche di ascoltare le associazioni dei disabili, avendo forme di confronto con gli utenti e dando delle linee guida regionali di agevolazione, proprio perché questa situazione ha generato dei disagi importanti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Consigliera Montalti, prego.

 

MONTALTI: Vorrei evidenziare come nell’anno 2016, anzi, dalla fine del 2015 si sono svolte una serie di interventi proprio per agevolare e aiutare le categorie più fragili nei confronti del trasporto pubblico. Penso in particolare al progetto “Mi muovo insieme” e anche ad una serie di scelte che sono state fatte all’interno di un accordo regionale, con la cabina di regia regionale per le politiche sanitarie e sociali, in cui siedono le rappresentanze delle Autonomie locali, degli enti locali, le associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità e i sindacati. All’interno del nuovo accordo regionale per il trasporto pubblico e le utenze fragili sono state introdotte novità importanti: penso all’introduzione del parametro dell’ISEE per monitorare con trasparenza ed equità le condizioni economiche di chi accede a delle agevolazioni, penso alla revisione complessiva delle categorie, che da tempo non erano state revisionate, penso anche all’introduzione di nuove categorie che fino ad oggi non avevano beneficiato di particolari incentivi o vantaggi, in particolare, le famiglie con almeno quattro figli e coloro con condizioni economiche inferiori ai 18.000 euro ISEE.

Tutto ciò detto, alla fine del 2016 è stato attivato un monitoraggio del progetto “Mi muovo insieme”, per valutare l’effettiva ricaduta sui territori delle nuove disposizioni dell’accordo regionale. Guardando le tempistiche in cui la risoluzione dei colleghi 5 Stelle era stata depositata, ho notato che era stata depositata a settembre, quindi quando ancora il monitoraggio non era maturo. Per cui vorrei fare una proposta in Aula, chiedendo il ritiro della risoluzione dei colleghi e prendendo l’impegno a portare nella Commissione Territorio e ambiente, facendone richiesta anche alla Presidente della Commissione, il monitoraggio, confrontandosi anche con l’assessorato su quelle che sono le effettive ricadute del progetto “Mi muovo insieme”. Questo proprio perché nella parte finale del dispositivo della risoluzione dei colleghi, alcuni elementi come appunto il tema del monitoraggio, il tema dell’avere i dati della valutazione delle politiche locali, sono cose che possiamo condividere, per cui credo che sia importante darci un’occasione in Commissione per poter approfondire il tema ed avere i dati del 2016 aggiornati.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Montalti.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Noi avevamo chiesto il monitoraggio, anche perché in un’interrogazione l’avevamo sollecitato e ci era stato promesso che sarebbe arrivato. Ancora non ne abbiamo avuto visione. Il tema è importante. Se ci sono stati sviluppi, bene, siamo disponibili a riparlarne in Commissione.

Proporrei il rinvio in Commissione, piuttosto che doverla ritirare e poi riscriverla di nuovo, presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo. Grazie, consigliere Bertani.

Sulla richiesta di rinvio in Commissione, quindi, si interviene uno a favore e uno contro.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Scusi, presidente, io non so se tecnicamente sia possibile il rinvio in Commissione della risoluzione, perché le risoluzioni hanno un percorso d’aula e poi si può chiedere che siano discusse in Commissione, ma attraverso uno strumento tecnico che è quello che la risoluzione rimanga in capo all’Assemblea legislativa. Cioè, correttamente, bisognerebbe interrompere la discussione. A questo punto la risoluzione rimane in essere; dopo due minuti il collega Bertani firma che sia iscritta in Commissione. Se noi la rimandiamo in Commissione, a mio avviso è tecnicamente sbagliato. Lo dico in questo senso: in questo momento potremmo essere tutti d’accordo, ma se domani il proponente non fosse d’accordo ma la maggioranza fosse d’accordo, rimanda in Commissione un atto che è nella disponibilità solo del primo firmatario.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Lo abbiamo fatto circa un’oretta fa, con la risoluzione del consigliere Bignami, ha chiesto lui stesso il rinvio in Commissione. Dopodiché, uno a favore e uno contro, viene votata la richiesta del rinvio in Commissione.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Art. 74 del Regolamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

L’articolo 74 del Regolamento: “è questione sospensiva anche la proposta di riapertura della fase preparatoria e referente in cui di cui all’articolo 38, comma 5, dello Statuto”.

Ci sono dei precedenti, uno di un’oretta fa.

Ha chiesto la parola la consigliera Montalti. Prego.

 

MONTALTI: Semplicemente per dire che siamo concordi con il rinvio in Commissione, con quell’impegno di approfondire i temi, come avevo già anticipato.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Montalti.

Se non ci sono interventi contro, metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta del consigliere Bertani di rinvio in Commissione della risoluzione oggetto 3210.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La richiesta di rinvio della risoluzione oggetto 3210 è accolta.

 

OGGETTO 3499

Risoluzione per impegnare la Giunta a mantenere costante l'impegno della Regione Emilia-Romagna, anche in fase di riorganizzazione della rete ospedaliera, nella prevenzione e nella cura del diabete e ad attivarsi presso le sedi più opportune affinché venga sviluppata ed attualizzata la legislazione a tutela dei lavoratori affetti da questa patologia. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Zoffoli, Marchetti Francesca, Rontini

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo alla risoluzione 3499: Risoluzione per impegnare la Giunta a mantenere costante l’impegno della Regione Emilia-Romagna, anche in fase di riorganizzazione della rete ospedaliera, nella prevenzione e nella cura del diabete e ad attivarsi presso le sedi più opportune affinché venga sviluppata ed attualizzata la legislazione a tutela dei lavoratori affetti da questa patologia, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi, Zoffoli, Marchetti Francesca, Rontini. 

Ricordo che su questo documento è pervenuta una proposta di emendamento a firma del consigliere Zoffoli.

È aperta la discussione generale. Dieci minuti per ogni consigliere.

Consigliere Torri, prego.

 

TORRI: Intervengo per illustrare la risoluzione che avevamo depositato a novembre in occasione della giornata per la prevenzione del diabete.

La nostra risoluzione prende in considerazione quanti sono affetti da questa patologia ed il sistema che nella nostra regione e a livello nazionale li assiste e fornisce loro le cure. Si parla di una malattia piuttosto diffusa, che crea scompensi di diverso tipo alle persone che ne soffrono e che pertanto va affrontata con i dovuti accorgimenti, la dovuta sensibilità e le dovute cure, che possono variare da persona a persona, quindi difficilmente con un approccio standardizzato e standardizzabile.

I dati riguardano il 4,9 per cento della popolazione attualmente, con una proiezione di 5 milioni di malati di diabete in Italia per il 2030, con le varie manifestazioni che può avere questo tipo di malattia.

Il quadro nella nostra regione è positivo per quello che riguarda l’assistenza a questo tipo di malattia, con un tasso di assistenza e di soddisfazione, per quanto riguarda le rilevazioni che abbiamo potuto constatare, positivo. Oltre ad essere positivo e diffuso, questo tipo di assistenza è anche quasi completamente coperta dal sistema pubblico. Di conseguenza, partendo dalla giornata in cui si faceva il punto su questa malattia e sul tipo di assistenza, si evince che il contesto nazionale, invece, non sembra così positivo come il nostro per quanto riguarda il diabete, costellato da tagli spesso lineari che sono andati a impoverire nelle altre regioni l’assistenza ai malati di diabete. L’impegno che si chiedeva alla Giunta da un lato era quello di mantenere costanti i livelli finora attuati per quanto riguarda il contrasto, la prevenzione e la cura di questa malattia e dall’altro, partendo da una base che si può definire positiva, cercare di mantenerla e svilupparla e, nello sviluppare questa base e questa cura, tenere presente della categoria dei lavoratori che sono affetti dal diabete, perché tante volte per il tipo di malattia non c’è – è stato constatato, abbiamo avuto l’occasione di confrontarci anche con persone fuori di qui – la dovuta cura nell’ambito lavorativo per tenere in considerazione chi soffre di questa patologia, proprio per la particolarità che questa patologia ha e per le differenze con cui presenta scompensi alle persone. 

L’impegno che chiediamo alla Giunta è quello di occuparsi in maniera più appropriata e puntuale dei lavoratori affetti da diabete, avviando e sostenendo, nell’ambito delle proprie competenze, iniziative che vanno dalla formazione per quanto riguarda anche i medici del lavoro, al sostegno diretto dei malati, in ambito lavorativo. Tutto questo, anche coinvolgendo la Commissione competente e i consiglieri qui presenti. Di conseguenza, annuncio già da adesso che sono d’accordo con la messa in votazione e con il contenuto degli emendamenti che sono stati proposti alla risoluzione in quanto vanno in ordine di un maggiore coinvolgimento nel rapporto tra Giunta e Consiglio di quest’ultimo e, fatto non secondario, delle associazioni, che rappresentano, nelle loro diversità e complessità, una ricchezza importante in questa Regione e che quindi a maggior ragione va sempre più coinvolta e tenuta in considerazione.

Come dicevamo all’inizio, per la natura che ha questo tipo di patologia, ha molte diversificazioni e per tenerle tutte in considerazione e dare un sostegno appropriato ad ognuno dei malati il patrimonio di informazioni ed esperienze di queste associazioni resta fondamentale, così come di tante persone che sono attive nel promuovere iniziative di sensibilizzazione e cura per i malati di diabete. Questi sono i contenuti e le ragioni della nostra risoluzione, che mettiamo in votazione oggi, e confermo la disponibilità a votare gli emendamenti proposti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Torri.

Consigliere Zoffoli, prego.

 

ZOFFOLI: Grazie, presidente.

Cogliamo l’occasione di questa risoluzione proposta dai consiglieri Torri e Taruffi per riaccendere le luci e i fari su una patologia che sempre di più oggi è presente nei nostri territori. I numeri li ha già detti il collega Torri, sono importanti, ma è anche importante la risposta che la nostra Regione dà rispetto a questa patologia.

In Emilia-Romagna già da vent’anni esiste una particolare attenzione nei confronti sia della prevenzione che dalla presa in carico del diabete attraverso un lavoro di integrazione fra i vari professionisti ospedalieri e territoriali e fra le associazioni di volontariato che operano per questo.

Nel 2014 la Regione ha recepito le indicazioni del Piano nazionale della malattia diabetica e ha costituito, a livello regionale, il Comitato di indirizzo della malattia diabetica, dove sono presenti i professionisti dell’assessorato, delle ASL, dei territori che assieme hanno il compito di elaborare le linee guida sia per l’età pediatrica che per l’età adulta, anche con riferimento ai modelli organizzativi e ai percorsi assistenziali.

È chiaro che a livello locale sono diverse le professionalità che si adoperano per cercare di affrontare il problema, perché esistono degli approcci per il diabete pediatrico, per il diabete mellito di tipo 1 e di tipo 2. È sempre più presente, con l’invecchiamento della popolazione, il diabete cronico per quello che riguarda le persone anziane. Sono diversi gli approcci sul territorio a questa malattia, sia a livello ospedaliero che professionistico, ma un ruolo importante su tutto questo lo hanno i medici di medicina generale che svolgono un ruolo di regia.

Sempre di più nelle Case della salute deve essere presente un’attenzione nei confronti di queste malattie croniche attraverso gli ambulatori per patologia che, usando la medicina proattiva, prendono in carico gli anziani affetti da questa malattia cronica per cercare di aiutarli, soprattutto quelli soli, nei confronti di queste tematiche.

Un ruolo importantissimo rispetto al diabete è anche quello delle associazioni di volontariato, che sono spesso costituite da famiglie che hanno in casa ammalati di questa patologia, ma non solo, e che svolgono approcci importanti per contribuire, da una parte a collaborare con le Istituzioni e con i professionisti per la gestione della malattia, e dall’altra per tenere attenzionato e verificato il sistema, in modo da avere sempre di più la garanzia che la risposta sia quella giusta in base ai bisogni.

Un’altra cosa importante a cura della Regione sono i workshop. Negli ultimi anni sono stati fatti due workshop importanti per cercare di coinvolgere un po’ tutti i mondi che operano sul diabete e per fare il punto della situazione sul modo di affrontare e di approcciare il diabete anche in funzione delle nuove strumentazioni, delle nuove tecnologie e dei nuovi approcci terapeutici.

Cogliamo l’occasione di questa risoluzione, che aveva già due dispositivi molto importanti, per aggiungerne altri due, proprio perché credo sia importante che l’assessorato venga a relazionare in Commissione sull’attuazione delle linee programmatiche regionali, con particolare riferimento alla diffusione degli strumenti di ultima generazione, soprattutto nelle scuole. Questi strumenti di ultima generazione, che mi dicono essere presenti anche nei nuovi LEA, permettono un’autonomia importante dei bambini soprattutto a scuola dove, prima, avevano dei percorsi molto problematici.

L’altro dispositivo, aggiunto alla risoluzione di Torri, mira al proseguimento della politica regionale di coinvolgimento delle associazioni di Volontariato. 

Approfitto per ribadire che le associazioni di Volontariato sono un interlocutore molto importante rispetto a questa patologia e credo che potrebbe anche essere interessante, da parte della Commissione, sentire e ascoltare le buone pratiche che le associazioni pongono in essere nei territori per cercare di collaborare con le Istituzioni per affrontare nella maniera migliore questo problema.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Zoffoli.

Consigliera Sensoli, prego.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

Intervengo brevemente per dire che siamo contenti che finalmente in questa Assemblea si parli di una patologia ormai in larga diffusione non solo nella nostra regione, ma un po’ in tutta Italia, le cosiddette patologie legate al benessere.

Purtroppo il diabete coinvolge sia i nostri bambini che molti anziani, specialmente il diabete di tipo 2. Le patologie croniche, come il diabete, chiaramente si collegano poi a problematiche sulla sanità regionale inerenti specialmente la questione della presa in carico del paziente. Anche da parte nostra c’è la volontà di chiedere una relazione da parte dell’assessorato dello stato dell’arte di quella che è la cura e la presa in carico dei pazienti affetti da diabete, perché sappiamo benissimo che nel momento in cui un paziente scopre di avere il diabete sa che avrà a che fare, per tutto l’arco della sua vita, con questa patologia.

Sappiamo benissimo che questa patologia può comportare conseguenze anche gravi, invalidità importanti, perché è una malattia che colpisce gli occhi, colpisce i reni, colpisce la circolazione arteriosa e venosa periferica e si arriva, in alcuni casi, anche all’amputazione degli arti. Chiaramente tutte queste conseguenze si possono attenuare, se non addirittura prevenire, perché alla questione delle malattie croniche, specialmente di una malattia come quella del diabete, è strettamente collegato anche il discorso della prevenzione e degli stili di vita, perché è provato ormai che gli effetti del diabete si possono quantomeno attenuare con un corretto stile di vita, con un’alimentazione corretta.

Facendo del movimento o dall’attività fisica addirittura si possono diminuire in alcuni casi anche le terapie farmacologiche. C’è tutta una questione collegata ad una sola patologia importante che coinvolge vari settori della nostra sanità: la prevenzione e la presa in carico.

Non neghiamo che in molti presidi sanitari della nostra regione si è in una situazione, purtroppo, di ingolfamento, di sovraccarico di lavoro, perché questa patologia purtroppo è devastante sotto alcuni punti di vista, quindi si ha bisogno di cure per quanto riguarda il paziente a 360 gradi. Quindi, ben venga che oggi se ne parli, che si abbia una relazione dell’assessorato e che si vada verso un impegno ancora più importante della Regione.

Chiaramente il coinvolgimento dei medici di base va benissimo, perché oltretutto il monitoraggio di un paziente diabetico deve essere costante nel tempo, negli anni, nei mesi perché si necessita di controlli periodici che chiaramente non si può autoprogrammare un paziente diabetico, ma deve essere, giocoforza, seguito e preso in carico dalle strutture sanitarie.

Siamo favorevoli a questa risoluzione che viene dai consiglieri della maggioranza, dal consigliere Torri e dal consigliere Taruffi. Siamo favorevoli, ovviamente, anche all’emendamento che è stato presentato. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Sensoli.

Non avendo più nessun iscritto in discussione generale, passiamo alla discussione generale sull’emendamento.

Non avendo nessun iscritto, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte sulla risoluzione e sull’emendamento. Cinque minuti per Gruppo.

Non avendo nessun iscritto in dichiarazione di voto, passiamo alla votazione dell’emendamento.

Chiedo l’assenso al consigliere Torri.

 

TORRI: Sì, do il mio assenso.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Torri.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a prima firma del consigliere Zoffoli.

 

(È approvato all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 3499, a prima firma del consigliere Torri.

 

(È approvata all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 3499 è approvata.

 

OGGETTO 3853

Risoluzione per impegnare la Giunta a rappresentare presso le opportune sedi di confronto istituzionale a livello nazionale ed europeo osservazioni al riguardo del nuovo quadro Europass (Proposta di Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a un quadro comune per la fornitura di servizi migliori per le competenze e le qualifiche Europass e che abroga la decisione n. 2241/2004/CE, COM(2016) 625 final). A firma del Consigliere: Foti

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo alla risoluzione oggetto 3853: Risoluzione per impegnare la Giunta a rappresentare presso le opportune sedi di confronto istituzionale a livello nazionale ed europeo osservazioni al riguardo del nuovo quadro Europass (Proposta di Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a un quadro comune per la fornitura di servizi migliori per le competenze e le qualifiche Europass e che abroga la decisione n. 2241/2004/CE), a firma del consigliere Foti.

Apro la discussione generale. Dieci minuti per ogni consigliere.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Presidente, questa risoluzione si riferisce ad una materia che può sembrare un po’ ostica. Il nuovo quadro Europass, infatti, suggerisce effettivamente qualche riflessione e qualche prudenza.

Dico questo perché una serie di iniziative, che almeno sulla carta potrebbero risultare estremamente utili, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione della trasparenza delle qualifiche e delle competenze di coloro i quali intendono rappresentare la propria professione, dà il via poi ad una serie di duplicati, ad una serie di confusioni, anche in materia di titoli, che lascia abbastanza perplessi sotto il profilo della unitarietà della interpretazione delle norme a livello europeo.

Dico questo soprattutto in riferimento al fatto che non è solo questione di cambiare i modelli tipicamente informatici o di realizzare delle piattaforme cui accedere in modo condiviso, che già sarebbe una questione molto importante, ma, secondo me, per come ho analizzato la situazione, mi pare che quello che doveva essere il fulcro dell’iniziativa, cioè rendere chiare le informazioni da trasmettere e ovviamente anche da interpretare rispetto a quelle che vengono date, non colga l’obiettivo.

Vi è poi tutta una partita che io qui affronto solo in modo limitato, ma che pure andrebbe affrontata forse in modo più dettagliato e mi auguro che poi, se approvata questa risoluzione, il destinatario della stessa, cioè l’assessore Bianchi, valuti esattamente e attentamente quest’ultima parte. Noi abbiamo il problema di standardizzare anzitutto la qualifica di master a livello europeo, perché sappiamo benissimo che non tutti i master vengono poi qualificati allo stesso modo; di valorizzare il titolo di dottore di ricerca presso enti pubblici e privati affinché sia inquadrato a un livello diverso e superiore rispetto ai master e ai corsi postlaurea.

A volte c’è anche una difficile interpretazione della legislazione italiana o meglio della burocrazia italiana, che è cosa diversa dalla legislazione, rispetto a titoli acquisiti all’interno dell’Unione europea e che poi non vengono riconosciuti come tali quando nell’ordinamento italiano si va a richiedere il riconoscimento della qualifica. A me pare che questo sia un fatto abbastanza spiacevole da una parte e grave dall’altra, non solo perché chi realizza alcune scelte nei corsi di studio lo fa anche a volte con oneri pesanti a carico delle famiglie, ma soprattutto perché, alla fine, si riduce ad una presa in giro di chi ha svolto quell’attività. Quindi, mi parrebbe opportuno che una volta per tutte…

Molto spesso noi parliamo dell’Unione europea come solo un’Unione che è fatta di burocrazia per quanto riguarda le attività imprenditoriali, ma, ahimè, è fatta anche molto spesso di burocrazia per quanto riguarda soltanto l’accesso agli studi o al riconoscimento dei titoli di studio. Allora, forse, una interpretazione univoca e soprattutto una definizione ab initio e non a consuntivo di quelle che sono le regole del gioco potrebbe evitare di trovare, soprattutto giovani, che, al termine degli studi, si sentono dire che questo o quel titolo non vale agli effetti delle scelte che hanno effettuato in precedenza, perché mi pare una presa in giro.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Consigliera Tarasconi, prego.

 

TARASCONI: Grazie, presidente.

In realtà, quello che dice il consigliere Foti ci trova abbastanza d’accordo, perché dalla sua istituzione, nel 2005, Europass è diventato uno strumento particolarmente rilevante per poter avviare un confronto tra percorsi formativi e competenze a livello europeo.

In un mercato del lavoro sempre più competitivo, la Direzione generale istruzione e cultura dell’Unione europea lo ha istituito per eliminare gli ostacoli alla mobilità dovuti alla scarsa trasparenza delle qualifiche professionali, assolvendo un ruolo rilevante per rendere più omogenei i percorsi formativi dai professionisti provenienti dai diversi Paesi membri.

Ricordo brevemente che l’Europass è composto da cinque documenti, il CV in un particolare formato, il passaporto delle lingue, Europass Mobilità, cioè un documento per registrare le conoscenze e le competenze acquisite in un altro Paese europeo, e poi due documenti a valenza tecnica, che sono il supplemento della certificazione rilasciato agli studenti dagli istituti di istruzione e formazione professionale, congiuntamente al certificato, per integrarlo e renderlo più comprensibile in particolare per i datori di lavoro o le Istituzioni al di fuori del Paese di rilascio, e il supplemento al diploma rilasciato agli studenti dagli istituti di istruzione superiore congiuntamente al diploma o al diploma di laurea, per renderlo più comprensibile, in particolare al di fuori del Paese di rilascio. Il tutto, come dicevo prima, è fatto per dare immediatezza al profilo di un candidato e complessivamente al suo background.

Nonostante la proposta di revisione avanzata dalla Commissione a Strasburgo nell’ottobre scorso, finalizzata a dare sempre più visibilità alle competenze e alle qualifiche e a implementare l’incrocio tra domanda e offerta attraverso, per esempio, la creazione di strumenti online più efficienti, collegamenti con il Portale europeo della mobilità professionale EURES, eccetera, persistono alcune criticità sostanziali su cui sarebbe il caso di operare per rafforzare questo strumento.

Una di queste è il confronto tra percorsi formativi come la comparazione di master acquisiti in Stati diversi e l’equiparazione dei titoli di studio su cui permane l’interlocuzione a livello istituzionale con gli organismi preposti.

In conclusione, per questi motivi, l’iniziativa Europass necessita, senza dubbio, di superare le problematiche che ho citato, legate soprattutto a una mancanza di inquadramento chiaro delle qualifiche, al fine di rendere il titolo equipollente e valido quando conseguito in uno degli Stati membri.

È pertanto condivisibile il dispositivo nella parte in cui si sollecita il coordinamento tra i sistemi dei singoli Stati e che i criteri siano effettivamente univoci per consentire un’omogenea valutazione delle competenze e qualifiche acquisite da ogni singolo candidato. Diventa molto difficile per i nostri ragazzi oggi, che si laureano o comunque prendono diplomi o master in Paesi dell’Unione europea, avere gli stessi poi riconosciuti in altri Paesi. Se Europass non funziona per questo scopo, allora non fa ciò per cui è stato creato.

Ringrazio il consigliere Foti per aver sollevato il tema e ovviamente il mio voto sarà favorevole.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Tarasconi.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie.

Intervengo per confermare l’interesse e il nostro voto favorevole. Mi trovo di fronte in questi giorni proprio a questi temi, a questi problemi avendo un figlio diplomato che deve chiedere una borsa di studio. Sottolineo anche le difficoltà che sorgono proprio nell’utilizzo di questi documenti che non sempre sono riconosciuti e leggibili, come pure il modello di diploma ministeriale che, ad oggi, è scritto in lingua italiana, con sotto tutte le diciture in lingua straniera. Sotto “nome” c’è scritto “name”, sotto “cognome” c’è scritto “surname”, sotto “data” c’è scritto “data di nascita” in inglese eccetera, eccetera. Sotto “voto” il voto è riportato in italiano e quindi il diploma è tutto tradotto in inglese a parte il voto, che viene riportato in lettere in italiano. Quindi, siamo di fronte al tema che qualcuno ha pensato a fare un diploma internazionale, dove i dati, però, vengono riportati in lettere in italiano e quindi non sono più leggibili.

Il legislatore deve fare attenzione a quando sviluppa queste buone intenzioni e poi rischia di inciampare in piccoli errori che poi diventano problematici.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Se non ci sono più interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto.

Non essendoci dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione.

Metto in votazione, per alzata di mano, la risoluzione oggetto 3853, a firma del consigliere Foti.

 

(È approvata all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La risoluzione oggetto 3853 è approvata. 

Vista l’ora, chiudiamo l’Assemblea. Buona serata a tutti.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 69 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 17,58

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare la vicepresidente della Giunta Elisabetta GUALMINI e gli assessori Patrizio BIANCHI e Paola GAZZOLO.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 3560 “Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a riconsiderare l'opportunità di realizzare il collegamento autostradale denominato "bretella Reno-Setta" al fine di salvaguardare e rilanciare il tessuto economico-produttivo e di conseguenza l'occupazione dell'intera Vallata del Reno. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Foti, Bignami”

 

Presenti: 34

 

Favorevoli: 10

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Matteo RANCAN.

 

Contrari: 23

Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Presidente Fabio RAINIERI.

 

Assenti 16

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Marcella ZAPPATERRA.

 

OGGETTO 3886 “Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire, con il coinvolgimento di tutti gli attori, nel porre in essere buone pratiche per la ricollocazione dei lavoratori delle aziende in crisi, nonché nell’attuare il Patto per il lavoro e la Conferenza per la Montagna al fine di rilanciare i territori appenninici. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri, Caliandro, Paruolo, Poli, Marchetti Francesca, Prodi”

 

Presenti: 34

 

Favorevoli: 20

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 13

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI.

 

Non votanti: 1

Presidente Fabio RAINIERI

 

Assenti:

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Marcella ZAPPATERRA.

 

OGGETTO 1994 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare il percorso per la candidatura della Linea Gotica a “Itinerario Culturale Europeo” e l’ottenimento del marchio “del Patrimonio Europeo”, coinvolgere nel progetto di realizzazione di un itinerario sovraregionale le altre Regioni attraversate dalla stessa, valorizzare le azioni già intraprese di concerto con gli Enti locali, le Associazioni e tutti i soggetti interessati anche in ambito turistico, promuovendo inoltre azioni celebrative di livello regionale. A firma dei Consiglieri: Serri, Bagnari, Rossi Nadia, Marchetti Francesca, Cardinali, Campedelli, Poli, Sabattini, Rontini, Boschini, Zappaterra, Calvano, Pruccoli, Prodi, Zoffoli, Ravaioli, Caliandro, Torri, Iotti, Lori, Molinari, Paruolo, Mori, Soncini, Montalti”

 

Presenti: 37

 

Favorevoli: 34

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Antonio MUMOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Matteo RANCAN, Andrea ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti 2

Enrico AIMI, Tommaso FOTI.

 

Non votanti: 1

Presidente Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 13

Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giulia GIBERTONI, Barbara LORI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Simonetta SALIERA.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 3606 “Delibera: «Parere di conformità, ai sensi dell’art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo: “Schema di regolamento di attuazione delle disposizioni in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell’articolo 25-quater della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 26 e s.m.”.»” (107)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Foti:

«Emendamento all’articolo 18

All’articolo 18, comma 2, del presente regolamento le parole “l’accertamento del rapporto di controllo di efficienza energetica effettuato ai sensi e con le modalità di cui all’articolo 17 è di norma sostitutivo dell’ispezione. Il programma delle ispezioni di cui al punto 3 tiene comunque conto della necessità di effettuare ispezioni anche su tali impianti, al fine di garantire adeguate modalità di controllo dei relativi rapporti di controllo di efficienza energetica ai sensi del comma 1 dell’art. 71 del DPR 445/2000.” sono così modificate “l’accertamento del rapporto di controllo di efficienza energetica inviato dal manutentore o terzo responsabile è ritenuto sostitutivo dell’ispezione.”.»

(Non trattato in Aula ai sensi dell’art. 51 del Regolamento interno)

 

OGGETTO 3650 “Delibera: «Approvazione del “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi pubblici in Emilia-Romagna per il triennio 2016-2018” redatto ai sensi della L.R. 28/2009.» (Proposta della Giunta regionale in data 28 novembre 2016, n. 2013)” (108)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Iotti:

«Nel testo della delibera, nel Deliberato, al punto 1, sesto alinea (pag. 12) sostituire:

a) il numero “2015” con “2018”;

b) il numero “30%” con il numero “50%”.

L’emendamento corregge alcuni errori materiali.»

(Correzione errori materiali)

 

OGGETTO 3850 “Risoluzione per impegnare la Giunta a richiamare i Comuni, che non abbiano ancora provveduto, a recepire la normativa edilizia riguardante l’installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli, ad informare il Consiglio regionale sul raggiungimento degli obiettivi previsti dal relativo Piano Nazionale infrastrutturale (PNire), dando inoltre corso alla attuazione di un monitoraggio sui veicoli elettrici e sui relativi impianti di ricarica. A firma del Consigliere: Foti”

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Cardinali e Caliandro:

«Alla fine del periodo introdotto da “premesso che” è inserito il seguente capoverso:

“L’art. 27 della L.R. 30 luglio del 2013 n. 15 recante “Semplificazione della disciplina edilizia” prevede che il Sindaco possa riesaminare i titoli abilitativi e, in presenza delle condizioni previste dalla legge, annullarli o modificarli.”.»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Cardinali e Caliandro:

«Nell’elenco finale degli impegni, sono soppresse le parole “- a prendere in considerazione la possibilità di attuare il potere sostitutivo di cui la Regione dispone a termini della legge n. 134/2012;”.»

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma dei consiglieri Rainieri e Liverani:

«Nella parte premessa, dopo l’ultimo punto dell’elenco puntato che si conclude con la parola “attuate”, aggiungere le parole “Considerato che, come dimostrano le esperienze di altri Paesi, in particolare Norvegia e Francia, per ottenere un’ampia diffusione di auto elettriche occorre comunque una forte politica di incentivi economici al loro acquisto anche per la mobilità privata; in Italia, invece, gli incentivi previsti dallo Stato per l’acquisto di queste autovetture si sono via via ridotti negli anni, rimanendo ora i soli incentivi fiscali, con il risultato che nel 2016 gli acquisti delle stesse si sono addirittura ridotti: 1484 nel 2015, 1403 nel 2016”.»

(Approvato)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Rainieri e Liverani:

«Aggiungere agli impegni della Giunta regionale anche il seguente: “Ad attivarsi perché lo Stato ripristini la politica di incentivi agli acquisti di auto elettriche ad emissioni zero potenziandola rispetto al passato e a studiare anche iniziative perché sia la stessa Regione Emilia-Romagna a sostenere direttamente tramite gli strumenti normativi ed economici a sua disposizione una forte politica di incentivi per questo tipo di autovetture”.»

(Approvato)

 

OGGETTO 3050 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per la realizzazione di una rete di colonnine per la ricarica elettrica veloce sulle tratte autostradali regionali, nonché ad impegnarsi presso i Ministeri competenti al fine di ottenere finanziamenti aggiuntivi per ulteriori proposte progettuali nell’ambito del Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica-PNIRE. A firma del Consigliere: Bertani”

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Bertani:

«Nel primo punto della sezione introdotta da “Impegna la Giunta regionale e l’assessore competente”, le parole “ad attivarsi per la” sono sostituite da “a confermare e rafforzare, in raccordo con gli Enti locali, l’attività diretta alla”»

(Approvato)

 

OGGETTO 3085 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire nelle sedi opportune per sollecitare la stipula di un’Intesa, nel rispetto dell’articolo 8 della Costituzione, e da approvarsi con legge dello Stato, che regoli i rapporti tra lo Stato e le comunità islamiche italiane. A firma del Consigliere: Bignami”

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Iotti:

«Alla fine del dispositivo introdotto da “Rilevato che” è aggiunto il seguente paragrafo:

“In tal senso va l’iniziativa del Governo che ha portato lo scorso anno alla nascita, presso il Ministero dell’interno e presieduto dal Ministro, del Consiglio per l’islam italiano e della Consulta per l’islam, organismo con funzioni consultive sulle questioni relative alla presenza in Italia di comunità musulmane, finalizzato alla formazione di un islam italiano quale espressione di una comunità aperta ed integrata, salvaguardata nelle differenze compatibili con il nostro ordinamento, rispettosa dell’identità nazionale e dei valori della società di accoglienza.”.»

(Risoluzione ogg. 3085 - Rinviata in Commissione)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Iotti:

«Nel dispositivo di impegno le parole “l’apertura di un dibattito” sono sostituite con le parole “il Governo nell’incentivare l’opera di dialogo e confronto intrapresa”»

(Risoluzione ogg. 3085 - Rinviata in Commissione)

 

OGGETTO 1994 “Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare il percorso per la candidatura della Linea Gotica a “Itinerario Culturale Europeo” e l’ottenimento del marchio “del Patrimonio Europeo”, coinvolgere nel progetto di realizzazione di un itinerario sovraregionale le altre Regioni attraversate dalla stessa, valorizzare le azioni già intraprese di concerto con gli Enti locali, le Associazioni e tutti i soggetti interessati anche in ambito turistico, promuovendo inoltre azioni celebrative di livello regionale. A firma dei Consiglieri: Serri, Bagnari, Rossi Nadia, Marchetti Francesca, Cardinali, Campedelli, Poli, Sabattini, Rontini, Boschini, Zappaterra, Calvano, Pruccoli, Prodi, Zoffoli, Ravaioli, Caliandro, Torri, Iotti, Lori, Molinari, Paruolo, Mori, Soncini, Montalti”

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Piccinini:

«Nella sezione introdotta da “tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta a”, dopo il terzo punto elenco, sono inseriti i seguenti:

“- a richiedere sia ad APT servizi (società controllata dalla Regione) sia alle nuove Destinazioni turistiche di orientare la propria programmazione anche in relazione alla promozione dei percorsi costituiti alla Linea Gotica, con particolare riguardo alla diversificazione dell’offerta turistica regionale, soprattutto in relazione ai prodotti meno maturi;

- ad assicurare azioni dirette ad uniformare le informazioni e la segnaletica relativa agli itinerari ed ai luoghi della Linea Gotica”»

(Ritirato)

 

Emendamento 2, a firma della consigliera Piccinini:

«Al termine della sezione introdotta da “tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta a” è aggiunto il seguente punto:

“- ricercare ogni forma di collaborazione e coinvolgimento del sistema di istruzione e formazione, ina partire dal territorio regionale, per sostenere la conoscenza delle vicende storiche che hanno determinato la “Linea Gotica” e del suo sistema territoriale, e per promuovere, attraverso il contatto diretto con il lascito del passato recente, scelte dei giovani verso l’“assunzione attiva delle proprie responsabilità civiche età” come fondamentale assunto di “una società aperta e democratica”, in coerenza con le iniziative dell’Unione europea finalizzate a “Investire nei giovani d’Europa” e a “Migliorare e modernizzare l’istruzione”.”»

(Ritirato)

 

Emendamento 3, a firma della consigliera Piccinini:

«Nella sezione introdotta da “tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta a”, dopo il secondo punto elenco, è inserito il seguente:

“- sostenere le iniziative dirette a realizzare un insieme organico documentale, monumentale, archivistico, museale e ambientale della “Linea Gotica” dando concretezza e visibilità alla logica di sistema territoriale, superando la frammentazione degli interventi;”»

(Ritirato)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Serri e Bagnari:

«Dopo l’ultimo punto del dispositivo di impegno della Giunta è inserito il seguente nuovo punto:

“Riservare l’attenzione dovuta al valore, al profondo significato storico e alle opportunità offerte in tema di promozione territoriale e socioeconomica a questa iniziativa in sede di definizione del Programma Regionale per la Montagna in corso di approvazione e nella successiva fase di attuazione attraverso il finanziamento di azioni materiali ed immateriali di valenza regionale, nonché assegnare il giusto rilievo strategico a questo progetto nel futuro dibattito che verrà aperto per la programmazione dei Fondi Strutturali post 2020, sia in campo agricolo, sia in campo infrastrutturale ed economico”.»

(Approvato)

 

Emendamento 5, a firma della consigliera Piccinini:

«Nella sezione introdotta da “tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta a”, al termine del secondo alinea, è aggiunto il testo seguente:

“dando concretezza e visibilità alla logica di sistema territoriale, superando la frammentazione degli interventi”»

(Approvato)

 

Emendamento 6, a firma della consigliera Piccinini:

«Nella sezione introdotta da “tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta a”, al terzo alinea, dopo l’espressione: “di identificazione e riconoscibilità” la parola “di” è sostituita dal testo seguente:

“uniformando le informazioni e la segnaletica relativa agli itinerari ed ai luoghi della Linea Gotica per la”»

(Approvato)

 

Emendamento 7, a firma della consigliera Piccinini:

«Nella sezione introdotta da “tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta a”, al termine del terzo alinea, è aggiunto il testo seguente:

“richiedendo inoltre sia ad APT servizi (società controllata dalla Regione) sia alle nuove Destinazioni turistiche di orientare la propria programmazione anche in relazione alla promozione dei percorsi costituiti alla Linea Gotica, con particolare riguardo alla diversificazione dell’offerta turistica regionale, soprattutto in relazione ai prodotti meno maturi”»

(Approvato)

 

Emendamento 8, a firma della consigliera Piccinini:

«Nella sezione introdotta da “tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta a”, al termine del quarto alinea, è aggiunto il testo seguente:

“ricercando ogni forma di collaborazione e coinvolgimento del sistema di istruzione e formazione, per sostenere la conoscenza delle vicende storiche che hanno determinato la “Linea Gotica”, e per promuovere, attraverso il contatto diretto con il lascito del passato recente, scelte dei giovani verso l’assunzione attiva delle proprie responsabilità civiche come fondamentale assunto di una società aperta e democratica, in coerenza con le iniziative dell’Unione europea”»

(Approvato)

 

OGGETTO 3499 “Risoluzione per impegnare la Giunta a mantenere costante l'impegno della Regione Emilia-Romagna, anche in fase di riorganizzazione della rete ospedaliera, nella prevenzione e nella cura del diabete e ad attivarsi presso le sedi più opportune affinché venga sviluppata ed attualizzata la legislazione a tutela dei lavoratori affetti da questa patologia. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Zoffoli, Marchetti Francesca, Rontini”

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Zoffoli, Francesca Marchetti, Caliandro, Bagnari, Cardinali e Lori:

«Dopo il 1° punto del dispositivo di impegno sono inseriti i seguenti due punti:

“- A relazionare in commissione sull’attuazione delle linee programmatiche regionali, con particolare riferimento alla diffusione degli strumenti di ultima generazione, che specialmente in ambito scolastico consentono una gestione autonoma della patologia;

- A proseguire nella politica regionale di coinvolgimento delle associazioni che rappresentano i pazienti diabetici;”.»

(Approvato)

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

4023 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti le risorse pubbliche relative alle aziende ed alle produzioni agricole operanti nelle zone interessate dal sisma che ha colpito l'Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Foti

4024 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la bonifica di coperture contenenti amianto, con particolare riferimento a procedure relative ad Imola. A firma della Consigliera: Piccinini

4026 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere le farmacie rurali, con particolare riferimento ai relativi contributi regionali. A firma del Consigliere: Foti

4027 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti la presenza di stranieri nel quartiere Borello di Cesena, con particolare riferimento anche alle associazioni che li ospitano. A firma del Consigliere: Pompignoli

4028 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare la salute dei cittadini abitanti in via Ruini ed in via Zini a Fiorano Modenese (MO). A firma della Consigliera: Gibertoni

4029 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere le criticità e le carenze strutturali delle strutture di Pronto Soccorso operanti a Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

4031 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la domenica ecologica svolta a Parma in data 5 febbraio 2017, ed i relativi risultati. A firma del Consigliere: Rainieri

4032 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la strada provinciale Mandrioli (SP 142) e la relativa messa in sicurezza. A firma del Consigliere: Pompignoli

4033 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure relative al progetto dell'AUSL di Bologna denominato "Progetto Ascolto e comunicazione Cittadini Immigrati" ed i relativi incarichi. A firma del Consigliere: Bignami

4036 - Interrogazione a risposta scritta circa incarichi riguardanti l'ASL di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

4039 - Interrogazione a risposta scritta circa la dirigenza dell'Azienda Er.Go. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

4042 - Interrogazione a risposta scritta circa la normativa riguardante la certificazione di agibilità, con particolare riferimento alla retroattività o meno di alcune disposizioni. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4044 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la ciclovia Castel del Rio-Mordano, con particolare riferimento al Protocollo d'Intesa per la promozione e realizzazione delle Ciclovie Regionali approvato dalla Giunta regionale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4048 - Interrogazione a risposta scritta circa procedimenti e questioni relative all'Azienda ospedaliera "Policlinico di Modena". A firma della Consigliera: Gibertoni

4049 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure di controllo dei clandestini richiedenti asilo ospitati in strutture operanti sul territorio regionale, con particolare riferimento alla situazione esistente a Torchio di Fontevivo (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

 

Risoluzioni

 

4030 - Risoluzione circa l'organizzazione dell'Azienda USL Romagna. (06 02 17) A firma dei Consiglieri: Bagnari, Rontini, Bessi

4034 - Risoluzione per impegnare la Giunta a rappresentare ai Comuni della Val Marecchia l'opportunità di realizzare processi di fusione ispirati a principi di omogeneità, identità territoriale e di adeguatezza, evitando scelte che affianchino contesti profondamente differenti, come l'alta e bassa valle, a definire ed attuare azioni di promozione ed accompagnamento dei processi di fusione diretti a favorire un'ampia partecipazione territoriale ai diversi progetti, incentivando inoltre l'impegno attivo di cittadini ed associazioni all'analisi della fattibilità ed all'individuazione di criticità, tematiche rilevanti e possibili soluzioni relative ai nuovi contesti derivanti dalle iniziative di aggregazione. (06 02 17) A firma della Consigliera: Sensoli

4035 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad assumere, in sede di Conferenza unificata, una posizione volta a garantire e preservare, oltre alla normativa regionale vigente, anche la potestà normativa e regolamentare di Regioni ed Enti locali in materia di contrasto all'azzardopatia, pur in presenza di una disciplina di livello statale in materia, con particolare riferimento alla possibilità di introdurre limiti di distanza dei punti di offerta di gioco dai luoghi sensibili anche in misura maggiore rispetto ai limiti eventualmente fissati a livello nazionale. (06 02 17) A firma del Consigliere: Bertani

4037 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad applicare la misura minima di IRAP per le imprese giovanili che operano in comuni montani e aree svantaggiate, a richiedere al Governo misure di agevolazione e semplificazione fiscale, a sostenere lo sviluppo della filiera corta e di prodotti locali, a garantire la disponibilità di reti di telecomunicazione e servizi telematici, nonché a dare piena attuazione alla legge sulla montagna. (07 02 17) A firma della Consigliera: Piccinini

4041 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché ATERSIR pubblichi sul proprio sito web la documentazione completa dei Piani Economico-Finanziari (PEF) dei Comuni della Regione prima dell’approvazione delle delibere relative alle aliquote e alle tariffe dei tributi e delle altre entrate comunali. (07 02 17) A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini

4047 - Risoluzione per impegnare la Giunta a intraprendere tutte le azioni possibili presso le Istituzioni competenti al fine di ridefinire le modalità di calcolo del contributo compensativo per il mancato uso alternativo del territorio nei comuni sedi di stoccaggio di gas naturale, ed a impegnare risorse al fine di saldare la differenza tra la media dei contributi degli ultimi cinque anni e il contributo previsto dalla Determina della Giunta n. 21102 del 30/12/2016 ai comuni oggetto della medesima. (07 02 17) A firma del Consigliere: Rancan

(Comunicazione n. 43 prescritta dall’art. 69 del Regolamento interno - prot. NP/2017/312 del 09/02/2017)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Rainieri - Saliera

Rancan - Torri

 

 

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