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138.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 20 GIUGNO 2017

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

INDI DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 4790

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa questioni riguardanti l'accreditamento di associazioni di volontariato relativamente all'affidamento di servizi di trasporto e di soccorso, con particolare riferimento alla situazione esistente a Ferrara. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

CALVANO (PD)

VENTURI, assessore

CALVANO (PD)

 

OGGETTO 4816

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per evitare la possibilità di declassamento del Teatro Comunale di Bologna. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

TARUFFI (SI)

MEZZETTI, assessore

TARUFFI (SI)

 

OGGETTO 4815

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione riguardante l'accoglienza di migranti sul territorio regionale, con particolare riferimento alla possibilità di porre in essere provvedimenti di requisizione di immobili. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BIGNAMI (FI)

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza

BIGNAMI (FI)

 

OGGETTO 4817

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione relativa alle attività di informazione e sensibilizzazione in materia di vaccinazioni. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

SENSOLI (M5S)

VENTURI, assessore

SENSOLI (M5S)

 

OGGETTO 4818

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la definizione di un diverso metodo di calcolo del Deflusso Minimo Vitale (DMV), riguardante il fiume Trebbia, con particolare riferimento alla siccità estiva ed alla realizzazione di bacini di accumulo. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

GAZZOLO, assessore

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 4819

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per contrastare la diminuzione delle risorse idriche nel periodo estivo, con particolare riferimento alla realizzazione di nuovi invasi di raccolta ed alla Val D'Enza, alla Diga di Vetto ed alla Stretta delle Gazze. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

RAINIERI (LN)

GAZZOLO, assessore

RAINIERI (LN)

 

OGGETTO 4728

Delibera: «Approvazione del rendiconto dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2016.» (Proposta dell'Ufficio di Presidenza in data 24 maggio 2017, n. 33) (119)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

PRUCCOLI (PD)

 

OGGETTO 3253

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: «Sostegno all'editoria locale». A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Boschini, Campedelli, Sabattini, Serri, Rontini, Caliandro, Lori, Montalti, Zappaterra, Poli, Zoffoli, Tarasconi, Bessi, Calvano, Ravaioli, Soncini, Cardinali, Molinari (63)

(Relazione, discussione ed esame articolato)

(Ordini del giorno 3253/1/2 oggetti 4834 e 4835 - Presentazione)

PRESIDENTE (Saliera)

PRUCCOLI, relatore

PRESIDENTE (Soncini)

SASSI (M5S)

DELMONTE (LN)

PRESIDENTE (Rainieri)

TORRI (SI)

RONTINI (PD)

CALVANO (PD)

BERTANI (M5S)

BOSCHINI (PD)

FOTI (FdI)

PRUCCOLI (PD)

FOTI (FdI)

DELMONTE (LN)

PRUCCOLI (PD)

FOTI (FdI)

FOTI (FdI)

DELMONTE (LN)

FOTI (FdI)

DELMONTE (LN)

PRUCCOLI (PD)

FOTI (FdI)

BERTANI (M5S)

PRUCCOLI (PD)

FOTI (FdI)

BERTANI (M5S)

FOTI (FdI)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Emendamenti oggetto 3253

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 9,49

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la centotrentottesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute

 

- antimeridiana del 30 maggio 2017 (n. 134);

- pomeridiana del 30 maggio 2017 (n. 135);

- antimeridiana del 31 maggio 2017 (n. 136);

- pomeridiana del 31 maggio 2017 (n. 137);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Saliera): Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, ai sensi dell’articolo 65 del Regolamento interno, il presidente della Giunta Stefano Bonaccini.

Sono altresì assenti la vicepresidente della Giunta Gualmini, gli assessori Bianchi e Petitti e il consigliere Paruolo.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 4790

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa questioni riguardanti l’accreditamento di associazioni di volontariato relativamente all’affidamento di servizi di trasporto e di soccorso, con particolare riferimento alla situazione esistente a Ferrara. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Il primo è l’oggetto 4790, a firma dei consiglieri Calvano, Zappaterra: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa questioni riguardanti l’accreditamento di associazioni di volontariato relativamente all’affidamento di servizi di trasporto e di soccorso, con particolare riferimento alla situazione esistente a Ferrara.

Risponde l’assessore Venturi.

La parola al consigliere Calvano. Ricordo che il consigliere ha sei minuti complessivi e l’assessore tre minuti.

 

CALVANO: Grazie, presidente.

Nel 2014 è stata emanata dalla Regione Emilia-Romagna una circolare che indica alle ASL le modalità di affidamento del servizio di trasporto e soccorso degli infermi, una circolare che indica come prioritaria l’opportunità dell’affidamento di tale servizio alle associazioni di volontariato accreditate in base alla normativa regionale nel territorio di riferimento.

A seguito di questa circolare, nel 2016 a Ferrara l’intero servizio è stato affidato alle diverse associazioni di volontariato accreditate. Poche settimane fa, all’indomani di un’inchiesta, che poi è stata resa pubblica da un giornale locale, è emerso che una o più di tali associazioni si sono rese colpevoli, o perlomeno l’inchiesta ritiene tale, di comportamenti non in linea con le normative inerenti al volontariato e anche, ovviamente, all’accreditamento che la stessa associazione aveva ricevuto.

Quando ci fu l’affidamento nel corso del 2016, già era emersa la necessità di un confronto tra tutti i soggetti interessati con la Regione al fine di verificare se mantenere la circolare n. 6/2014 così com’era stata stesa o se, invece, apportarvi alcune modifiche. Quindi, con questo question time chiediamo all’assessore se il tavolo di confronto con le parti interessate che richiamavo in premessa è stato attivato e se da tale confronto è emersa la necessità di rivedere la circolare n. 6/2014. Inoltre, chiediamo se esiste l’opportunità di valutare l’esclusione dall’accreditamento, quindi il ritiro dell’accreditamento, nei confronti di quelle associazioni che, a fronte di indagini, di inchieste e, quindi, di giudizio, si trovino a essere considerate colpevoli di violazioni di norme inerenti all’attività di volontariato.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Calvano.

La parola all’assessore Venturi. Prego.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere.

L’assessorato ha attivato il tavolo di confronto con le parti interessate alla revisione della circolare regionale n. 6/2014 in materia di accreditamento delle strutture di trasporto infermi e soccorso, e ha già concluso un importante lavoro di approfondimento istruttorio.

La revisione non è ancora stata completata in quanto i presidenti di ANPAS (Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze), Croce Rossa e Confederazione delle Misericordie d’Italia hanno chiesto un’audizione all’Autorità nazionale anticorruzione in merito alla sua delibera n. 32/2016 “Determinazione linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali”, che si è svolta nel maggio scorso senza che ANAC si sia ancora espressa al riguardo.

Occorre, inoltre, considerare che è in fase conclusiva l’iter di approvazione del decreto legislativo di riforma del terzo settore, che potrebbe contenere indicazioni rilevanti ai fini della revisione della circolare.

Rispetto all’indagine condotta dall’Ispettorato territoriale del lavoro in merito al servizio di trasporto e soccorso affidato ad alcune associazioni di volontariato e Onlus della provincia di Ferrara, si precisa che le informazioni al momento disponibili sono quelle che abbiamo letto sulla stampa.

Il sistema dei trasporti sanitari in emergenza e ordinari, di competenza dell’Azienda USL di Ferrara, è svolto in parte con risorse interne all’azienda stessa e in parte con servizi in convenzione. In particolare, il servizio di emergenza è coperto per il 65 per cento con risorse interne, mentre il 35 per cento è affidato alle associazioni di volontariato.

In relazione alle presunte irregolarità riscontrate dall’Ispettorato, si precisa che i rendiconti delle ore di attività del personale impiegato nello svolgimento di tali servizi hanno come scopo quello di verificare il rispetto dei requisiti richiesti dal sistema di accreditamento regionale e dagli atti di convenzione. In particolare, la rendicontazione riguarda il monitoraggio sulla prevalenza dell’apporto del personale volontario nell’attività delle organizzazioni di volontariato e il monitoraggio sul rispetto del limite massimo di tredici ore giornaliere di attività continuativa, al fine di garantire adeguati livelli di qualità nell’esecuzione del servizio e di prevenire possibili negative ricadute in termini operativo-assistenziali.

L’Azienda USL di Ferrara ha costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare che effettua i monitoraggi e i controlli sulle associazioni accreditate a cui sono assegnati i servizi di trasporto infermi. Sono, inoltre, eseguiti controlli documentali da parte delle articolazioni organizzative aziendali, servizio economato, gestione contratti e tecnico patrimonio, ufficio e automezzi, unità operativa e accreditamento, rischio clinico, ricerca e innovazione.

Dal mese di maggio 2016 ad oggi risulta che il gruppo controlli ha condotto diciotto ispezioni, che non hanno evidenziato problematiche. Le ore di attività dei volontari e dei dipendenti delle associazioni di volontariato, così come gli altri elementi di verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento inerenti ai mezzi, il personale e quant’altro e la prevalenza del personale volontario sono monitorate e controllate costantemente dall’Azienda USL.

Ad ogni buon conto, consigliere, questo assessorato si riserva la facoltà di adottare qualunque misura idonea al ripristino della legalità, tenuto conto degli esiti ufficialmente accertati e allo stato attuale formalmente non ancora noti, e ogni altra eventuale iniziativa anche di carattere giudiziario. Naturalmente, tra queste misure è allo studio anche la sospensione dell’accreditamento.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

Per la replica, il consigliere Calvano ha la parola. Prego.

 

CALVANO: Ringrazio l’assessore per la risposta, che conferma l’attenzione che l’assessorato ha posto sulla questione fin da quando è emersa. Sono, quindi, fiducioso che gli approfondimenti e la strada intrapresa possano portare a un risultato che sia il più largamente condiviso con i soggetti interessati dalla questione oggetto dell’interrogazione, il tutto ovviamente nell’interesse della sicurezza e della qualità del servizio nei confronti dei cittadini.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Calvano.

 

OGGETTO 4816

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per evitare la possibilità di declassamento del Teatro Comunale di Bologna. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo sempre con l’assessore Venturi, che è presente, anche se non vedo la consigliera Sensoli. Sto guardando gli incroci fra le presenze per riuscire ad andare avanti. Mezzetti e Taruffi li vedo. Poi vediamo di recuperare il resto.

Oggetto 4816: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per evitare la possibilità di declassamento del Teatro Comunale di Bologna, a firma del consigliere Taruffi, a cui do la parola.

Risponderà l’assessore Mezzetti.

Prego consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Torniamo su una vicenda della quale ci siamo già occupati e che ha interessato a più riprese l’assessorato alla cultura della nostra Regione, vale a dire la situazione relativa ai dipendenti delle Fondazioni lirico-sinfoniche, compresa quindi quella del Teatro comunale di Bologna, che nei giorni scorsi, segnatamente il 16 giugno, hanno dato vita a una manifestazione, occupando simbolicamente i locali in cui lavorano e si esibiscono e consegnando al sovrintendente un documento che esprime grande preoccupazione per il rischio di declassamento del Teatro comunale di Bologna a causa delle previsioni indicate nella legge n. 160/2016.

Conosciamo la situazione, che peraltro abbiamo trattato anche in Commissione V, del Teatro comunale e per quanto ci riguarda non abbiamo mai mancato di segnalare la preoccupazione per il destino sia del Teatro comunale che dei dipendenti della Fondazione dal punto di vista contrattuale. Chiediamo, quindi, pur conoscendo bene il lavoro compiuto fino ad oggi, quali sono gli ultimi sviluppi della vicenda e quali le azioni che l’assessorato sta mettendo in campo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola all’assessore Mezzetti. Prego.

 

MEZZETTI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere Taruffi.

Mi viene offerta, oggi, l’opportunità di poter ricapitolare quanto fatto dalla Regione soprattutto negli ultimi tre anni, proprio dal momento in cui è stata introdotta la norma che ha individuato la figura del commissario generale per le Fondazioni lirico-sinfoniche, che ha seguito i piani di risanamento di tutte le Fondazioni lirico-sinfoniche italiane, a cui è subentrata successivamente la legge n. 160, che lei ricordava, che impone l’obbligo di risanare i bilanci portandoli a pareggio, pena, per le fondazioni lirico-sinfoniche che non dovessero conseguire questo obiettivo, il declassamento delle stesse.

Per quanto riguarda la Fondazione lirico-sinfonica di Bologna mi sia, però, consentito dire che la situazione di esposizione e, quindi, di recupero del deficit di bilancio, in questi anni ha visto uno sforzo enorme, che ha portato quasi all’avvicinarsi all’obiettivo. Quindi, rispetto ad altre fondazioni il nostro lavoro è molto più avanti, considerato che alcune fondazioni, stando almeno alla lettura dei giornali, hanno un’esposizione di diverse decine di milioni di euro. E non è questo il caso della Fondazione lirico-sinfonica di Bologna.

Ricordo che il contributo regionale è passato dai 1,5 milioni di euro, che è rimasto invariato fino al 2014, ai 3 milioni del 2016, confermati anche nel bilancio di quest’anno. Inoltre, sempre quest’anno abbiamo aggiunto ulteriori 200.000 euro per assicurare azioni utili al rispetto del piano di risanamento per il raggiungimento dell’obiettivo dato. Il contributo della Regione Emilia-Romagna a favore della Fondazione lirico-sinfonica è in assoluto, ma anche rapportato agli abitanti della regione, tra i più consistenti contributi che le Regioni muovono nei confronti della Fondazione lirico-sinfonica di appartenenza del proprio territorio. Tant’è che il contributo ministeriale straordinario per l’anno 2017, pari - mi pare - a circa 1,4 milioni di euro, è stato rapportato in particolare all’apporto fornito dagli Enti locali territoriali. Quindi, l’aumento del nostro contributo ha comportato anche un’erogazione straordinaria da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali.

Ricordo, fra l’altro, che quest’anno per la prima volta, auspice la Regione, è stato raggiunto un accordo fra il Teatro comunale di Bologna, il Teatro lirico di Reggio Emilia e il Teatro regio di Parma per fare due coproduzioni nell’ambito della prossima edizione del Festival Verdi. Non si era mai verificata prima una collaborazione fra le due orchestre. Questo consentirà, in base all’accordo, di incrementare l’attività del borderò del Teatro comunale di Bologna, il che comporta un ulteriore aumento dei finanziamenti ministeriali, dal momento che tali finanziamenti sono erogati in virtù del numero delle produzioni, oltre che delle rappresentazioni segnate sul borderò del Teatro comunale di Bologna, come di tutte le altre Fondazioni lirico-sinfoniche.

Aggiungo, infine, che siamo impegnati, proprio in questi giorni, alla definizione e alla conclusione di un conferimento di un bene immobile di proprietà della Regione Emilia-Romagna alla Fondazione lirico-sinfonica di Bologna per incrementare il fondo patrimoniale a disposizione del Teatro comunale, che evidentemente rappresenta un altro aspetto importante per il proprio bilancio, in quanto a seguito della probabile prossima vendita del bene ad esso conferito di via Oberdan si troverebbe in una situazione di scopertura rispetto al fondo patrimoniale. Con questo conferimento lo arricchiremmo e permetteremmo alla Fondazione lirico-sinfonica di non trovarsi in esposizione anche in condizioni di straordinarietà. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Mezzetti.

La parola al consigliere Taruffi. Ha quattro minuti a disposizione.

 

TARUFFI: Ringrazio l’assessore per la completezza della risposta e per il lavoro che si sta facendo sul tema. Ovviamente, per noi è doppiamente importante, sia perché ogni posto di lavoro e ogni intervento che si traduce in una stabilizzazione dei posti di lavoro e in nuove prospettive occupazionali è importante, sia soprattutto perché l’oggetto riguarda il settore culturale, che per ovvie ed evidenti ragioni siamo convinti che possa e debba consentire ai cittadini di “mangiare”, sia un elemento di sviluppo e sia un volano assolutamente fondamentale per l’economia nel suo complesso.

Le azioni che l’assessore ha ricordato sono complete dal punto di vista dell’impegno che può garantire l’Assessorato alla cultura della Regione, ovviamente la situazione rimane comunque delicata anche rispetto al quadro normativo nazionale che veniva ricordato. Comunque, noi manterremo alta l’attenzione su questo punto perché, come ho ricordato, è per noi importante e fondamentale cercare di dare la massima continuità a quella che è un’esperienza da tutti riconosciuta come un’eccellenza del nostro panorama culturale, anche in relazione alle nuove e innovative collaborazioni che l’assessore ricordava, che rappresentano, secondo noi, la strada da seguire e sulla quale continuare con decisione per rilanciare e garantire prospettive a un ente fondamentale non solo, ovviamente, per Bologna, ma anche per l’intero territorio regionale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

 

OGGETTO 4815

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione riguardante l’accoglienza di migranti sul territorio regionale, con particolare riferimento alla possibilità di porre in essere provvedimenti di requisizione di immobili. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Riprendiamo con l’ordine degli oggetti.

Oggetto 4815: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione riguardante l’accoglienza di migranti sul territorio regionale, con particolare riferimento alla possibilità di porre in essere provvedimenti di requisizione di immobili, a firma del consigliere Bignami, a cui do la parola.

Risponde il sottosegretario Andrea Rossi.

Prego, consigliere Bignami.

 

BIGNAMI: Intanto avevo capito che era la seconda la mia, quindi mi scuso se mi sono presentato in anticipo. Magari se per le prossime volte riusciamo a seguire l’iter anche in base alle evidenti esigenze della Giunta.

Ringrazio il sottosegretario Rossi per essere presente, perché è una cosa un po’ singolare, nel senso che è un’interrogazione che svolgo su un’intervista rilasciata dall’assessore Gualmini, che è assente giustificata, ma non ho dubbi al riguardo, e il sottosegretario Rossi, supplendo alle altrui responsabilità, sempre con grande garbo si presta. Però, francamente non so neanche cosa chiedergli perché, certo, la domanda va rivolta alla Giunta, ma la risposta avrei voluto che me la desse l’assessore Gualmini, la quale normalmente alle nostre interrogazioni sul tema profughi risponde che non si tratta di una competenza regionale, salvo poi andare sui giornali e dichiarare, urbi et orbi, in ordine a tutto ciò che riguarda l’immigrazione. Non ultima, l’intervista che ha rilasciato al Corriere della Sera, l’altro giorno, in cui addirittura è arrivata a proferire, in merito alla requisizione di un immobile che si è disposta a Ozzano per alloggiare questi signori, le seguenti parole: “Sapevo che si stava lavorando su Ozzano per rafforzare un modello d’accoglienza diffusa”. Ma, allora, se l’assessore lo sa, è bene che si studi lo Statuto e che ricordi che l’articolo 30 non è che sia un accesso agli atti ai sensi della legge n. 241. L’articolo 30 dello Statuto fissa una prerogativa ben precisa per i consiglieri, i quali hanno diritto di accedere a documenti e informazioni. In altre parole, l’assessore - peraltro, la dottoressa Gualmini è persona che stimo profondamente - non l’hanno intervistata perché passava di lì per caso come un cittadino qualunque, ma l’hanno intervistata in quanto assessore, e se la mettono a conoscenza di elementi in ordine all’attività che le compete come assessore bisogna che l’assessore li condivida con noi consiglieri, anche perché sennò poi si alza l’asticella del confronto, il che mi dispiacerebbe perché basterebbe dire la verità.

Pertanto, pur ringraziando nuovamente il sottosegretario Rossi, del quale ascolterò la risposta, io vorrei capire se la Regione è competente in materia, oppure no. Del resto, se è competente, come io credo, considerato che esiste una circolare ministeriale che fissa le competenze poste in capo alla Regione, è bene che sia trasparente e partecipi le informazioni. Se non è competente, mi chiedo a quale titolo la dottoressa Gualmini sappia certe cose e rilasci dichiarazioni ai giornali, delle quali peraltro non entro neanche nel merito, dal momento che la distanza è siderale rispetto alle posizioni del Gruppo di cui faccio parte.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

Risponde il sottosegretario Andrea Rossi.

 

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza: Consigliere Bignami, cerco di stare a quella che è l’interrogazione che lei ha posto relativamente al tema dell’accoglienza diffusa dei migranti, senza ovviamente poter rispondere per conto della vicepresidente Gualmini, in quanto oggi è assente giustificata.

Come lei ha riportato, la vicepresidente, visto che comunque è stata una sua dichiarazione, era al corrente della situazione di Ozzano e ne era al corrente perché è normale che ci sia, come rapporto tra Istituzioni, un dialogo costante tra i soggetti preposti al governo dell’emergenza, le Prefetture, in questo caso il prefetto di Bologna, e chi deve sul campo, attraverso il principio dell’accoglienza diffusa, in questo caso il sindaco di Ozzano, garantire il rispetto degli accordi e, quindi, il supporto a favore dei migranti.

Come lei sostiene, quello che è avvenuto a Ozzano, nella nostra regione, è il primo provvedimento di requisizione di un edificio, un provvedimento che viene fatto come atto extra ordinem, che ha consentito quindi di utilizzare lo stabile senza attendere i tempi di un formale cambio di destinazione d’uso da ufficio (destinazione originaria) a struttura abitativa. Lo strumento, quindi, utilizzato consente di derogare alle destinazioni urbanistiche, che ovviamente si è reso possibile dopo che, tuttavia, il sindaco e il proprietario dello stabile avevo insieme raggiunto un accordo. Quindi, non è tanto un provvedimento imposto dall’alto come azione autoritaria, bensì un provvedimento che, attraverso l’imposizione dall’alto, ha consentito di andare in deroga, come dicevo prima, alle normative urbanistiche.

Poi, come Regione Emilia-Romagna, in accordo sempre con i soggetti istituzionali interessati in questo momento dalla gestione migranti, abbiamo deciso e stiamo dando seguito a quella che noi definiamo essere la famosa accoglienza diffusa, basata su gruppi piccoli di richiedenti asilo in piccole strutture in modo da non creare tensioni, cercando ovviamente di utilizzare quei territori che sono sotto quota rispetto al Piano ANCI.

Per non caricare i comuni che, invece, sono sopra quota, si è deciso di lavorare sul distretto di San Lazzaro di Savena, al quale il Comune di Ozzano appartiene, perché il distretto risulta significativamente sotto quota. Dunque, come concordato da tempo nella nostra Regione, dobbiamo partire da quei comuni che sono sotto quota. Allego all’interrogazione anche il piano complessivo sul territorio regionale.

Ci sono altri elementi che hanno fatto ritenere comprensibile la scelta di Ozzano, tra cui annovero ovviamente il fatto che si tratta di una capienza di massimo cinquanta posti per quanto riguarda l’immobile, che non è eccessiva, il fatto che il Comune ad oggi ha sei richiedenti asilo invece di quarantaquattro, secondo quanto previsto dal Piano ANCI, e infine il fatto che la localizzazione dell’immobile non è né troppo isolata né troppo in centro al paese, per cui dal punto di vista urbanistico si colloca in una posizione favorevole. Inoltre, la stessa Amministrazione locale, a partire dal sindaco Lelli, si è assunta l’impegno di utilizzare gli stessi migranti per svolgere attività di pubblica utilità in modo da aiutarli a integrarsi sul territorio.

Noi siamo consapevoli che in questo momento la sfida dei flussi non programmati è complessa e difficile da gestire, ma d’altra parte compete a chi ha compiti di Governo e di Amministrazione pubblica non nascondersi o rifuggire dal problema. Anzi, dobbiamo cercare di farlo con quel giusto equilibrio, quel giusto equilibrio che vorrei ricordare, concludendo, che stanno mettendo in campo tutte le Regioni, a prescindere dal colore politico dell’Amministrazione, perché avviene in Emilia e in Toscana, ma anche in Lombardia, in Veneto e in Liguria, cioè l’idea di un’accoglienza diffusa secondo un Piano nazionale ANCI e secondo un rapporto che cerca di rispondere a quello che in questo momento è abbastanza evidente e sotto gli occhi di tutti essere un’emergenza che interessa tutto il nostro Paese.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, sottosegretario Andrea Rossi.

La parola al consigliere Bignami per la replica. Ha tre minuti. Prego.

 

BIGNAMI: Ringrazio il sottosegretario per la risposta, da cui ho appreso cose interessanti, che valorizzeremo nella nostra attività territoriale, ritenendo comunque grave quello che è avvenuto e, se possibile, ancor più grave a fronte dei chiarimenti fornitimi, perché evidentemente c’è qualcuno che si presenta un po’ bifronte, ovverosia dice una cosa ma ne fa un’altra. E in questo senso sicuramente sono elementi di chiarezza quelli che sono stati offerti.

Preoccupa lo strumento della requisizione anche mediante la volontà di eludere la normativa edilizia. Verrebbe da chiedersi se un privato italiano, qualora volesse con la stessa celerità ottenere un permesso o un cambio di destinazione d’uso, troverebbe una uguale sintonia con le Amministrazioni preposte. Dubito. Preoccupa il fatto che si parli di un’accoglienza di cinquanta potenziali migranti, che sono spesso e volentieri clandestini. A me dispiace dirlo, ma quando il 95,1 per cento di questi richiedenti è privo dei titoli per i quali può poi ottenere lo status di profugo - questi sono dati del Ministero - è evidente che sono dei clandestini. Marginalmente sono dei profughi. Questo pone un problema molto grosso, perché neppure possiamo chiedere all’Europa di adempiere, visto che l’Europa adempie rispetto a quel 4,9 per cento di richiedenti che sono effettivamente profughi.

La preoccupazione, rispetto a quanto affermava poc’anzi il sottosegretario, deriva anche dal fatto che su quarantaquattro profughi assegnati a Ozzano nel sistema SPRAR è vero che ce ne sono sei, ma la capienza va a cinquanta, quindi si ottiene un totale di cinquantasei, vale a dire dodici unità in più su quarantaquattro rispetto a quelle, invece, previste dal piano di ripartizione.

La preoccupazione è tanta, ma non parliamo di emergenza perché mi sembra che, al contrario, sia diventata una questione strutturale, che alcune cooperative hanno ormai tradotto in business. Mi spiace, però, rilevare che è un business fatto in larga parte sulla pelle di questi poveri individui, che di fatti muoiono in numero, ahimè, drammatico. Mi permetto di ricordare che nell’ultimo anno di gestione della vicenda da parte del Governo di centrodestra partirono poche decine di persone e furono pochissimi i decessi: 4.000 partenze e 20 decessi (se la memoria non mi tradisce). Mentre, oggi abbiamo 180.000 partenze annui e diverse migliaia di decessi. Questo per una macabra contabilità che porta a dire che purtroppo più partono e più muoiono. Anche le ONG, invece che pulirsi la coscienza in una maniera un po’ retorica come sono solite fare, si dovrebbero porre la questione della loro effettiva utilità per questa gente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

 

OGGETTO 4817

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione relativa alle attività di informazione e sensibilizzazione in materia di vaccinazioni. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 4817: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione relativa alle attività di informazione e sensibilizzazione in materia di vaccinazioni, a firma dei consiglieri Sensoli, Bertani.

Do la parola alla consigliera Sensoli.

Risponde l’assessore Venturi.

Prego, consigliera Sensoli.

 

SENSOLI: Grazie, presidente.

Quando abbiamo votato la legge sui servizi all’infanzia e quando questa maggioranza ha approvato purtroppo questa legge che impone anche l’obbligo vaccinale per l’ingresso ai nidi, obbligo verso cui noi ci siamo dichiarati apertamente contrari, l’unica consolazione che abbiamo avuto è stato l’impegno da parte della Giunta ad aumentare le campagne informative in tema di pratica vaccinale, proprio per ricucire quello strappo che si è creato ultimamente all’interno della società e tra i genitori. Quindi, visto che è passato qualche mese e considerato che purtroppo la discussione sta continuando anche a livello nazionale, vogliamo sapere come la Giunta regionale sta utilizzando i soldi dei cittadini proprio per ripristinare il grado di fiducia verso le Istituzioni e verso la pratica vaccinale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Sensoli.

La parola all’assessore Venturi.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliera.

Preciso che la domanda riguarda le iniziative degli ultimi tre anni, compreso quello in corso, l’ammontare della spesa, le iniziative assunte ed eventuali indicazioni sull’efficacia delle azioni. Naturalmente, mi esprimerò in tre minuti, per cui se la consigliera desidera la documentazione può accedervi o attraverso me o attraverso gli uffici e avrà tutta la documentazione di supporto.

Le attività di informazione e sensibilizzazione in materia di vaccinazioni svolte da questa Regione negli ultimi tre anni sono sintetizzabili nelle seguenti iniziative. Libretto informativo per tutti i nuovi nati: Le vaccinazioni nell’infanzia e nell’adolescenza. Perché, quando, come: informazioni per i genitori. Il libretto, tradotto in dodici lingue, viene inviato a casa o distribuito nei punti nascita a tutti i nuovi nati ed è disponibile sul sito ER-Salute. Tale libretto è stato aggiornato nel 2017 ed è in corso di ristampa. Sono stati realizzati anche quattro video informativi sulle vaccinazioni ed è prevista la pubblicazione di un flyer Informati e vaccinati: proteggiti dalla disinformazione, con FAQ sulle vaccinazioni e un cartoncino con il nuovo calendario vaccinale. La stima dei costi di progettazione per il libretto aggiornato, i quattro video e il flyer è di circa 25.000 euro, finanziati con un progetto CCM. I costi per la stampa e la distribuzione ammontano a circa 18.000 euro all’anno.

Secondo: flyer specifici per le singole vaccinazioni, HPV, morbillo e rosolia, sempre tradotti in dodici lingue.

Terzo: campagna informativa antinfluenzale, che viene rinnovata ogni anno e che precede la diffusione di locandine. Nell’anno 2015-2016 sono stati utilizzati anche degli spot radiofonici. Il costo è stato di circa 15.000 euro nell’anno 2015-2016 e di circa 8.000 euro nell’anno 2016-2017 ed è previsto in circa 5.000 euro per la prossima campagna 2017-2018.

Quarto: pagina sul sito web Emilia-Romagna Salute dedicata alle vaccinazioni e che viene continuamente aggiornata. Il costo è quello del personale regionale dedicato.

Quinto: numero verde regionale attivato per rispondere alle domande poste dai cittadini. Anche in questo caso il costo è quello del personale regionale dedicato.

Sesto: nel 2017 è stata avviata la campagna informativa Al nido vaccinati, che comprende flyer con le principali FAQ e il calendario vaccinale, locandine e poster in vari formati, il sito web dedicato, che contiene, oltre alle informazioni specifiche sulla legge regionale n. 19/2016, approfondimenti su tutte le vaccinazioni e sui principali dubbi dei genitori. Il costo dei materiali realizzati è di circa 9.000 euro.

Settimo: è in corso di progettazione una campagna informativa specifica per le vaccinazioni nelle persone over sessantacinque, nelle donne in gravidanza e contro l’HPV nei maschi, previste dal nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale. All’Azienda USL di Bologna è stato assegnato, inoltre, un finanziamento di 30.000 euro per la preparazione di campagne innovative di comunicazione per aumentare l’adesione alle vaccinazioni pediatriche ed è in preparazione un corso di formazione specifico per migliorare ulteriormente la capacità relazionale ed espositiva degli operatori sanitari, che a livello aziendale costituiscono il principale riferimento per le famiglie che vogliono approfondire le conoscenze in campo vaccinale.

Le iniziative soprariportate, condensate in funzione dei tempi di risposta all’interrogazione, evidenziano l’impegno costante dell’assessorato nel fornire ai cittadini un’informazione completa e scientificamente corretta che possa indirizzarli verso scelte consapevoli.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

La parola alla consigliera Sensoli, che ha cinque minuti. Prego.

 

SENSOLI: Grazie, presidente. Ringrazio l’assessore ovviamente anche per la disponibilità a fornirci tutto il materiale necessario.

Ci fa piacere che l’assessorato si impegni, come diceva, per una scelta consapevole, per un’informazione corretta, tuttavia vi invito a leggere il Resto del Carlino di oggi (ce l’abbiamo qui). Ebbene, trovo scritto che dei 30.000 euro assegnati all’ASL di Bologna una parte, praticamente un terzo, è stata assegnata con un bando che solleva notevoli dubbi, perché si tratta di un bando indetto per la progettazione di strumenti comunicativi cartacei, per la progettazione di un sito web dedicato e per la progettazione di un profilo social pagine Facebook che viene affidato a chi ha come requisito una laurea magistrale in disciplina delle arti, musica e spettacolo, indirizzo arte, quindi un indirizzo ben preciso. A parte il fatto che mi permetto di correggervi: la laurea DAMS non è una laurea indirizzo arte, non è una laurea magistrale. Quindi, c’è anche un errore tecnico. Punto secondo, crediamo che questo requisito, unito all’esperienza documentata in progettazione di campagne di comunicazione in tema di vaccinazioni, crei (chiamiamolo così) un combinato disposto tale da portarci a pensare che questo bando sia stato fatto apposta per una persona specifica. Sembra più un’opera di sartoria che un bando dedicato ad aumentare l’informazione, la consapevolezza e l’indipendenza della formazione, temi su cui ci battiamo da tempo, e soprattutto dei soldi destinati a ricreare - ripeto e ribadisco - quel clima di fiducia che si è perso tra le Istituzioni e i cittadini, tra la pratica vaccinale e i dubbi sollevati da tanti cittadini.

Innanzitutto riteniamo che un bando o una borsa di studio sia uno strumento inadeguato. Questo, comunque, è un nostro parere. Reputiamo fosse più adeguato fare un altro tipo di bando, perché in questa maniera vengono tagliati fuori i professionisti e, invece, ci si rivolge solo ai borsisti.

Si vede benissimo oggi sui giornali che la beneficiaria di questo bando, l’unica partecipante a questo bando, anche perché sinceramente vista la combinazione dei requisiti richiesti all’interno di questa borsa di studio (non so quante persone avrebbero potuto rispondere a tutti questi parametri messi insieme in Emilia-Romagna), è una persona che ha avuto un ruolo principale all’interno della formulazione di questa legge, è la persona che ha avviato la raccolta firme per l’obbligo vaccinale, è la persona che si espone politicamente alle terrazze PD e che fa i selfie con Renzi. Adesso voi ditemi se una campagna informativa fatta in questa maniera può ricreare il clima di fiducia con i cittadini. Peraltro, questa persona è la prima vittima di questo clima di divisione, e noi siamo vicini a questa signora, che purtroppo viene anche insultata e offesa. Da questo noi, ovviamente, prendiamo le distanze. Ma è la prova che, comunque, non è lei la persona adatta a portare avanti una campagna informativa che deve ricucire uno strappo. Qui c’è uno strappo con i cittadini. E voi state continuamente dimostrando di non avere nessuna voglia di fare corretta informazione, ma probabilmente di avere già in mente a chi dare soldi e benefici, forse magari perché vi aiuta in tutte le circostanze a fare propaganda politica.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Sensoli.

Bene, abbiamo concluso l’oggetto 4817.

 

OGGETTO 4818

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la definizione di un diverso metodo di calcolo del Deflusso Minimo Vitale (DMV), riguardante il fiume Trebbia, con particolare riferimento alla siccità estiva ed alla realizzazione di bacini di accumulo. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo con l’oggetto 4818: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la definizione di un diverso metodo di calcolo del Deflusso Minimo Vitale (DMV), riguardante il fiume Trebbia, con particolare riferimento alla siccità estiva ed alla realizzazione di bacini di accumulo, a firma del consigliere Foti.

Risponderà l’assessore Gazzolo.

Consigliere Foti, ha la parola. Prego.

 

FOTI: Buonasera, presidente.

La crisi idrica che sta investendo la nostra regione o, meglio, parte della nostra regione, in modo significativo le province di Piacenza e Parma, è sotto gli occhi di tutti. Peraltro, per quanto riguarda la provincia di Piacenza debbo rilevare che vi è una situazione ancor più grave, dettata dal fatto che ormai l’annosa vicenda della Diga del Brugneto e di un disciplinare che scadrà nel 2024, ma che sistematicamente, in estate, ci dà il risultato di avere gli agricoltori senz’acqua e anche alcune situazioni in cui l’acqua non la hanno neppure i cittadini, deve trovare indubbiamente un modo di approccio diverso.

Per quanto riguarda il caso di specie, già da tempo – si risale all’assessore Freda – vi sono documenti, iniziative e cabine di regia che si dovevano occupare di un diverso calcolo del deflusso minimo vitale. Dovevano occuparsene, ma il risultato è stato che il deflusso minimo vitale nelle modalità di calcolo è rimasto allo stato di prima. Così facendo si riescono a realizzare situazioni per le quali sarà anche giusto aver chiesto lo stato di emergenza nazionale in attesa che il presidente del Consiglio dei ministri si scomodi ed emetta il relativo decreto, ma certo è che non si può andare a rispondere a chi ha bisogno dell’acqua per i campi, e non solo per quelli, che siamo in attesa delle provvidenze del Consiglio dei ministri, perché, così facendo, si fanno soltanto dei buchi nell’acqua.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola all’assessore Gazzolo, a cui ricordo che ha tre minuti. Dopo i tre minuti darà la documentazione.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente. Tre minuti sono sempre pochi per affrontare questi temi, ma farò del mio meglio per rispettarli.

Entro subito nel merito dando conto al consigliere Foti delle norme che regolano il deflusso minimo vitale, che sono fissate dalla direttiva n. 2060 della Comunità europea che ne impone il rispetto e lo definisce come il valore minimo della portata che, in ogni tratto omogeneo del corso d’acqua, garantisce la salvaguardia delle caratteristiche fisiche del corpo idrico, delle caratteristiche fisico-chimiche delle acque, nonché il mantenimento delle condizioni ecologiche tipiche e delle condizioni naturali locali.

Poi, dipende dal decreto legislativo numero 152/2006 che, come già il decreto n. 152/99, prevede che sia le derivazioni in essere, sia quelle nuove, siano regolate con rilasci volti a garantire il deflusso minimo vitale ed è fissato dalla deliberazione dell’Autorità di bacino del fiume Po, oggi Autorità di distretto e, comunque, nella delibera n. 7/2004 che ne stabilisce i criteri di calcolo.

Di conseguenza, la Regione Emilia-Romagna, con il Piano di tutela delle acque…

Il consigliere non sente.

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Saliera): Chiedo un po’ di silenzio, per cortesia.

 

GAZZOLO: Grazie.

Di conseguenza, la Regione Emilia-Romagna, con il Piano di tutela delle acque, Titolo IV, Misure per la tutela quantitativa della risorsa idrica, Misure per la regolazione dei rilasci rapportati al deflusso minimo vitale, Capitolo 1, e la successiva deliberazione di Giunta regionale n. 2067 del 2015, ha stabilito i valori del deflusso minimo vitale, i valori di riferimento per tutti i corpi idrici naturali o fortemente modificati presenti sul territorio.

L’applicazione completa del DMV è, quindi, obbligatoria. Quelli fissati sono comunque valori di riferimento e sono possibili sperimentazioni per individuare i valori di deflusso specifici per la sezione di interesse. Ogni utenza, compreso il Consorzio di bonifica di Piacenza, può presentare uno studio per la sperimentazione da sottoporre alla valutazione e approvazione della Regione.

Mi fa piacere sottolineare che sono già in essere incontri per avviare progetti sperimentali sul Trebbia con queste finalità.

Relativamente ai rilasci del Brugneto, ho già annunciato nei giorni scorsi che anche per il 2017 viene confermato il rilascio complessivo di 4 milioni di metri cubi a favore del territorio piacentino. Quindi, oltre ai 2,5 milioni stabiliti nel disciplinare di concessione, continuerà il rilascio straordinario di almeno 1,5 milioni di metri cubi.

Il lavoro con la Regione Liguria continua per giungere ad un accordo definitivo che stabilisca modalità condivise di gestione dell’invaso. Ad oggi stiamo affrontando l’emergenza e siamo impegnati in modo determinato per mettere in campo tutte le misure eccezionali necessarie, che solo con la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale da parte del Consiglio dei ministri potrà renderne possibile la maggior parte. Con lo stato, però, di crisi, decretato dal presidente Bonaccini, e la successiva delibera di Giunta regionale, abbiamo assicurato la possibilità di derogare agli attuali limiti di prelievo della risorsa idrica.

Concludo dicendo che, una volta tornati alla normalità, sarà fondamentale verificare lo stato di attuazione delle pianificazioni provinciali per una strategia complessiva capace di rispondere alle sfide imposte dal mutamento climatico.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Foti per la replica. Ha quattro minuti. Prego.

 

FOTI: Innanzitutto mi corre l’obbligo di dire che non mi è stato risposto nulla per quanto riguarda le questioni relative all’applicazione di quelle previsioni che erano contenute nel Piano territoriale di coordinamento provinciale, che vengono rimandate a quando sarà terminata la crisi idrica. Non penso che la risposta derivi dalla crisi idrica o meno. La risposta o c’è o non c’è.

Non a caso il quesito era proprio incentrato anche per sapere, oltre che la vicenda del Brugneto, quale sia lo stato di attuazione della pianificazione che era stata prevista per la realizzazione di invasi aziendali e/o similari e comunque di invasi in grado di poter stoccare fino a 3-4 milioni di metri cubi d’acqua. Questo per dire come vi sia una insoddisfazione quantomeno riservata all’ultima parte della risposta liquidata in due righe.

La insoddisfazione c’è anche tutta rispetto al deflusso minimo vitale, perché sarebbe stato sufficiente leggere l’interrogazione per rendersi conto che la normativa citata è ben conscia all’interrogante, ben nota all’interrogante.

Il problema è un altro, è capire come, al di là dei principi contenuti nella direttiva n. 2060, che voglio ritenere siano applicati in tutta Europa, ma non in tutta Europa vi è un sistema univoco di calcolo del deflusso minimo vitale, si chiedeva appunto se vi fosse la volontà o meno di studiare un calcolo del deflusso minimo vitale che consentisse altri risultati.

Sotto questo profilo era sufficiente che si fosse attenti alla mia esposizione. Non a caso ho detto che su questi studi e queste attenzioni si risale ai tempi dell’assessore Freda, tanto per essere chiaro, a cinque anni fa.

Al termine di questi cinque anni, tanto per essere chiaro, l’allora assessore all’agricoltura del Comune e della provincia di Piacenza, il dottor Filippo Pozzi, disse chiaramente che la cabina di regia aveva un senso se la finalità della cabina di regia era quella, appunto, di arrivare, come richiesto unitariamente da tutte le associazioni agricole e anche dal Consorzio di bonifica, ad un diverso calcolo del deflusso minimo vitale.

D’altra parte, proprio di recente, a tutti i consiglieri regionali della provincia di Piacenza è stato recapitato uno studio del Consorzio di bonifica al riguardo, nel quale si chiedevano risposte non evasive e non elusive.

Debbo anche qui rilevare, e concludo, che poco rileva il fatto di dire che anche per quest’anno abbiamo ottenuto un’aggiunta ai 2,5 milioni di metri cubi che dovevano defluire dalla Diga del Brugneto fino a un massimo di 4 milioni di metri cubi, perché, proprio su un quotidiano locale, è stato il Consorzio di bonifica a dire che questa vicenda si commenta da sé e non risolve affatto un problema che è sistemico.

Ai problemi sistemici bisogna rispondere in modo sistemico. Io so che quando ci si è rivolti al giudice civile e al Tribunale delle acque si sono ottenuti provvedimenti concreti che hanno obbligato a cambiare la musica. Quando si è voluti andare sul terreno del patteggiamento politico ci si è trovati nella situazione di essere in una modalità – lasciatemelo dire – di gestione dell’acqua che è deprecabile sotto più profili.

Una cosa è certa, ben venga lo stato di emergenza nazionale, ma bisognerebbe capire che cosa vuol dire questa parola. Vuol dire, appunto, stato di emergenza nazionale. Io mi chiedo se tutti gli anni, Giove pluvio non consentendo, noi dobbiamo trovarci in questa situazione o si possa prescindere da Giove pluvio e avere effettivamente, da parte degli agricoltori, quelle certezze di poter captare acqua secondo le proprie necessità e dall’altra, da parte dei cittadini, di non doversi veder razionata l’acqua.

Questa è la situazione. Il resto sono logomachie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

 

OGGETTO 4819

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per contrastare la diminuzione delle risorse idriche nel periodo estivo, con particolare riferimento alla realizzazione di nuovi invasi di raccolta ed alla Val D'Enza, alla Diga di Vetto ed alla Stretta delle Gazze. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’ultimo oggetto, oggetto 4819: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per contrastare la diminuzione delle risorse idriche nel periodo estivo, con particolare riferimento alla realizzazione di nuovi invasi di raccolta ed alla Val D'Enza, alla Diga di Vetto ed alla Stretta delle Gazze, a firma dei consiglieri Rainieri e Delmonte.

Risponde l’assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Rainieri. Prego, ne ha facoltà.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

Mi limito a leggere l’interrogazione e poi aspetto la risposta dell’assessore. Si chiede alla Giunta se la cronica diminuzione della risorsa idrica, che si manifesta con sempre più frequenti gravi crisi idriche, debba essere affrontata in modo strutturale con la realizzazione di nuovi invasi per la raccolta e la riserva delle acque a partire, per quanto riguarda la Val D’Enza, dalla ripresa della discussione per la realizzazione della Diga di Vetto e nel più breve tempo possibile dalla realizzazione dello sbarramento della Stretta delle Gazze superando i dubbi di troppo elevata incidenza ambientale, in quanto, senza la creazione di tali bacini, si continuerebbero ad avere, di anno in anno, sempre più danni ambientali, oltre che economici, per le produzioni agroalimentari regionali.

Assessore, detto questo e avendo ascoltato anche la sua risposta all’interrogazione del collega Foti e anche la replica del collega Foti, noi siamo molto preoccupati come amministratori e parlo anche da parte degli agricoltori.

Le faccio l’esempio della mia azienda. Io produco circa 1000 balloni all’anno di fieno nel primo sfalcio. Quest’anno ne ho prodotti 800 rispetto ai 1200 dello scorso anno. Quindi, c’è già stato un calo drastico del primo sfalcio.

Se poi considera che nel secondo, che abbiamo fatto in questi giorni, siamo passati dai 1000 agli 80 balloni, vuol dire che stiamo riducendo la produzione del 90 per cento. Ma non c’è solo il fieno, che possiamo definirlo come uno dei prodotti poveri della produzione agricola, ci sono prodotti ben più importanti nelle province di Parma, Reggio e Piacenza, come il pomodoro, che sono oggi in una grave difficoltà. Mi fa piacere che ci sia anche l’assessore all’agricoltura, perché anche questo credo che sia motivo di interesse anche dell’altro assessorato, molto vicino a quello dell’ambiente. È vero che lì si utilizzano sistemi di irrigazione, molto spesso a goccia, che fanno risparmiare acqua, ma ci sono, in alcune zone del piacentino, dove sono già stati bloccati i pozzi per l’irrigazione, dove pescare acqua tramite le pompe meccaniche o anche quelle elettriche dai pozzi privati ha un costo che sta diventando proibitivo per il problema del gasolio che sta aumentando e dell’energia elettrica altrettanto.

Quindi, le chiedo, oltre al punto che le leggevo prima, anche se, a fronte di tutelare uccelli importantissimi come il Succiacapre, l’Averla piccola, il Gruccione o la Passera scopaiola, noi non pensiamo di voler tutelare, invece, anche gli allevatori, i produttori e i coltivatori di pomodori utilizzando…

 

(interruzioni)

 

Sono nomi reali, non me li sono inventati. Sono nomi di uccelli.

Il Succiacapre è un uccello che tutti conoscono. È importantissimo per la vita comune dei cittadini. Serve a far…

 

(interruzioni)

 

Sono uccelli tutelati, dei quali abbiamo grande rispetto e grande attenzione, ma che, per tutelare alcune specie importantissime per la vita del nostro pianeta stiamo cercando di – passatemi il termine – far diventare i terreni agricoli e gli agricoltori sempre più poveri. Dopo ci lamentiamo.

Come diceva anche il consigliere Foti, non lamentiamoci perché tutti gli anni siamo in emergenza. Non lamentiamoci – lo dico all’assessore all’agricoltura – se poi arrivano problemi, perché la frutta, la verdura e gli altri prodotti sono cari sul mercato e quindi c’è il problema della crisi, eccetera, eccetera, perché forse, utilizzando un po’ di buonsenso, si potrebbe ovviare anche a questi tipi di problemi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

Prego, assessore Gazzolo.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente.

Consigliere Rainieri, è evidente che la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza nazionale, accompagnata alla dichiarazione dello stato di crisi regionale, a firma del presidente, del 9 giugno scorso, va esattamente in quella direzione: da una parte assicurare l’apporto idropotabile e dall’altra fare in modo che si contengano, laddove mitigate, le possibili conseguenze di questa siccità importante che ha colpito in questo momento prevalentemente i territori di Piacenza e Parma e ovviamente alcuni Comuni del territorio reggiano e bolognese, ma che vede questa punta massima su Piacenza dove le precipitazioni quest’anno sono state inferiori del 50 per cento, accompagnate poi da queste alte temperature che si uniscono e uniscono il fenomeno anche dell’evaporazione.

Questa, al di là dell’ilarità, è una preoccupazione comune. Tutte le azioni che si possono mettere in atto sono state messe in atto, a partire dal 30 maggio, quando l’Osservatorio nazionale, come lei sa, sulla siccità non ha voluto rilevare la situazione di alta criticità e quindi ci ha, da questo punto di vista, motivato ad andare con grande determinazione in autonomia verso lo stato di emergenza nazionale.

Detto questo, però, nel merito dell’interrogazione, del question time, è evidente che la conseguenza dei fenomeni di cambiamento climatico in corso, a partire quindi dalla siccità, che stiamo vivendo, sono state al centro di un recente incontro tecnico-istituzionale promosso a Reggio Emilia dal presidente della Provincia, Giammaria Manghi, alla presenza dei rappresentanti di tutti i Comuni interessati di Reggio: Bibbiano, Canossa, Montecchio, Sant’Ilario, San Polo D’Enza, Ventasso e Vetto.

Ne ho condiviso l’importanza partecipando, insieme ai dirigenti della Regione Emilia-Romagna, del servizio competente, dell’Agenzia regionale per la sicurezza del territorio e la Protezione civile. Nel corso della riunione si è deciso di costituire un gruppo di lavoro tecnico per analizzare la compatibilità, sotto il profilo ambientale ed economico, di tutte le possibili soluzioni strutturali da adottare, a partire dallo sbarramento sull’Enza in Comune di Vetto, in località Stretta delle Gazze, ipotesi emersa anche nel corso del convegno promosso lo scorso ottobre a Barco di Bibbiano, alla presenza del ministro Gian Luca Galletti, dal coordinamento Agrinsieme, dal Comune di Bibbiano e dall’Unione Val D’Enza.

In quella stessa occasione si era evidenziata la necessità di avviare un confronto istituzionale, coordinato dalla Provincia, che da allora ha prodotto diversi incontri, tra cui quello del 13 giugno scorso con la Regione.

Nei prossimi giorni le Istituzioni locali incontreranno anche le associazioni agricole e la Regione allargherà il tavolo tecnico-istituzionale alla “sponda parmense” dell’Enza, ad ATERSIR e al Consorzio di bonifica.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Rainieri. Ha due minuti.

 

RAINIERI: Assessore, la ringrazio della risposta. Purtroppo, però, ci ha raccontato solo di riunioni, di impegni a parole da parte del ministro Galletti, che è venuto a Bologna a fare un bellissimo incontro sull’ambiente e su queste cose.

Io sono stato in Parlamento otto anni fa e da quando sono entrato a quando sono uscito dal Parlamento si parlava di problemi legati all’acqua nei nostri territori.

Oggi leggo sulla Gazzetta di Parma che anche l’onorevole Romanini del PD si è preso l’onere di presentare in Commissione Agricoltura alla Camera un’interrogazione sui problemi dell’acqua.

In tutti questi anni in cui si è parlato di questi problemi non crede che si sia un pochettino presa in giro la gente? Si dovrebbero essere già risolti i problemi.

Non sto parlando di lei, assessore. Parlo in generale della politica fatta dal PD in questi anni, perché se dobbiamo far intervenire l’onorevole Romanini del PD, interrogare il ministro dell’agricoltura del PD o il ministro Galletti, che non è del PD, ma è sempre facente parte del Governo del PD e in questi anni non riusciamo a trovare una soluzione a un problema del quale se ne parla da vent’anni credo che qualcosa ci sia.

Le chiedo di impegnarsi un po’ di più e magari non ascoltare quei finti ambientalisti che avete ancora nella vostra parte politica che per salvaguardare il Succiacapre e la Passerella scopaiola fanno andare in malora le aziende agricole e i prodotti dell’agricoltura.

Credo che questi finti ambientalisti, che hanno magari due o tre telefonini, girano con le macchine a diesel e utilizzano tutti i sistemi di raffreddamento in casa che inquinano, forse sarebbe bene che pensassero a fare i veri ambientalisti e che tutelassero non soltanto il loro portafoglio, la loro ideologia politica, ma anche le produzioni tipiche di queste zone e le categorie che ne hanno bisogno e che lavorano con tanto bisogno di acqua in questo senso.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

 

OGGETTO 4728

Delibera: «Approvazione del rendiconto dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2016.» (Proposta dell'Ufficio di Presidenza in data 24 maggio 2017, n. 33) (119)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’ordine del giorno, oggetto 4728: Approvazione del rendiconto dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2016. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 33 del 24 maggio 2017)

La Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali ha espresso parere favorevole nella seduta del 13 giugno 2017 con la seguente votazione: 31 voti a favore, nessun contrario e 14 astenuti.

Il Collegio regionale dei revisori dei conti ha espresso parere sulla proposta di delibera.

La responsabile del Servizio Funzionamento e Gestione ha presentato una nota integrativa al conto economico e allo stato patrimoniale.

Procediamo alla discussione generale sul provvedimento. Dieci minuti per ciascun consigliere. Poi ci saranno le dichiarazioni di voto, cinque minuti, e la votazione per alzata di mano.

Ha chiesto la parola il consigliere Pruccoli, questore.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente.

Come detto, è il rendiconto 2016 quello che ci accingiamo ad approvare ed è un rendiconto che, come già spiegato in Commissione, per la prima volta vede l’integrazione tra il conto economico, lo stato patrimoniale e in realtà possiamo aggiungere la nota integrativa, che, peraltro, come dirò poi, è stata richiesta anche dal Collegio dei revisori e, come diceva lei, è stata nel frattempo predisposta dall’ufficio contabile dell’Assemblea legislativa.

Siamo al termine del triennio all’interno del quale sono stati portati a compimento tutti gli adempimenti previsti dal decreto legislativo n. 118, quindi dall’armonizzazione della contabilità degli enti pubblici. Ora possiamo dire che tutti gli adempimenti e tutti i passaggi sono completati. Questo è peraltro il primo consuntivo, il primo rendiconto che confluirà nel consolidato complessivo dell’ente entro il mese di settembre.

Come ho già avuto modo di dire in Commissione, è un bilancio che, unitamente agli altri due, in analogia agli altri due, 2014 e 2015, ha ritenuto di adottare dei criteri di prudenza e di attenzione relativamente alle poste iscritte nel bilancio preventivo e non spostate in corso d’anno proprio perché, appunto, c’erano tutti questi passaggi e tutti questi adempimenti previsti dal decreto legislativo n. 118.

Dico questo per pre-motivare quello che è un avanzo di amministrazione piuttosto consistente che mi rendo conto, ci rendiamo conto, come Ufficio di Presidenza è sicuramente non fisiologico, l’avevamo detto, e che discende da tutta una serie di motivazioni che poi andrò ad elencare. È nostra intenzione far sì che termini con questa annualità 2016, per riposizionarsi su obiettivi e su valori molto più coerenti rispetto allo stanziamento iniziale e alla previsione di avanzo di amministrazione iniziale.

Questo rendiconto, in effetti, termina con un avanzo complessivo, e poi dirò come è composto, di 6.965.604,94 euro. Di questi 383.984 circa fanno parte del fondo pluriennale vincolato e quindi è applicabile al bilancio 2016 esclusivamente la somma di 6.581.620,30. C’è da tener conto che ci sono all’interno di questa cifra le somme accantonate e le somme accantonate sommano un importo di 2.415.497,82 e somme vincolate, che sono 866.913,54.

Nel dettaglio, la parte accantonata, quindi i 2,415 milioni, deriva principalmente dal fondo per gli oneri di provvedimenti legislativi in corso al 31.12.2016. Avevamo posizionato lì – tutto il Consiglio regionale era informato di questo – un milione di euro nel caso in cui servisse per leggi in itinere e leggi in arrivo. C’è un fondo di restituzione contributi versati dai consiglieri regionali al 31.12.2016, che non è stato utilizzato e che però era buona norma, oltre che prassi consolidata, lasciare all’interno del bilancio, che ha un valore di 1.305.000 circa.

Ci sono poi, ed è una quota residuale, 10.000 euro per il fondo di accantonamento per le assicurazioni, mentre c’è, ed è abbastanza consistente, il fondo per i rinnovi contrattuali non utilizzato al 31.12.2016 di 100.000 euro.

Queste voci, complessivamente, portano, per quello che riguarda la parte accantonata, a sommare 2.415.000 euro circa.

La parte vincolata, invece, proviene in gran parte dall’avanzo vincolato per la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Il 2016 è stato un anno di avvio di questa esperienza una volta che questa è stata trasferita come competenza dalla Giunta all’Assemblea. Ci sarà modo, dal 2017 in poi, di vedere all’opera tutta quanta la programmazione e quindi anche di andare a spendere queste somme. Poi c’è la quota proveniente dai trasferimenti dell’Agcom e l’accantonamento delle quote per i sequestri (24.000 euro). Complessivamente, dicevo, parliamo di 866.913 euro.

Tecnicamente questo avanzo di amministrazione è costituito da due tipologie, da due macro-tipologie da due componenti macro: le economie di spesa sull’esercizio finanziario 2016 e l’avanzo di amministrazione, invece, dell’esercizio finanziario 2015, che ci portiamo in trascinamento proprio perché non utilizzato sul 2016. Per le economie di spesa del 2016, in particolare vado ad elencare tutte le economie di spesa maggiori di 40.000. Qui mi piace sottolineare il fatto che stiamo parlando di economie di spesa. Da una parte sapevamo che c’erano delle previsioni e degli stanziamenti prudenziali, dall’altra abbiamo voluto continuare ad intervenire con una politica di contenimento della spesa che ha appunto prodotto, a valle di questa, dei risultati che credo siano anche ragguardevoli e da presentare con una certa soddisfazione.

Abbiamo, comunque, la corresponsione degli assegni dei vitalizi che incide – qui stiamo parlando della casistica prevista dalla nostra legge, quindi di sospensione o di mancata erogazione dei vitalizi – per 150.000 euro circa, la restituzione dei contributi versati dai consiglieri regionali che era stato previsto nel 2016 in analogia e in coerenza con le annualità precedenti per 217.173,50 euro, ma questo è stato un capitolo totalmente inutilizzato perché non sono state avanzate richieste in tal senso da nessun consigliere.

Il capitolo delle spese legali concorre all’avanzo per un importo di 60.000 euro. Il personale assegnato ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale n. 43 del 2001, quindi le segreterie dei Gruppi consiliari, ha previsto un risparmio di circa 72.000 euro.

Il capitolo sulle spese per altri premi assicurativi ammonta a circa 97.900 euro. Il capitolo sull’acquisto dei servizi per il Co.Re.Com. è pari a 48.626 euro. Sulle spese per i servizi di trasporto e facchinaggio è difficile sempre fare una previsione centrata, ma ci sono circa quasi 110.000 euro di risparmio.

Sulle locazioni degli immobili è stata fatta una politica portata avanti dall’Ufficio di Presidenza che ha razionalizzato gli spazi e ne abbiamo già dato conto anche in occasione di bilancio preventivo 2017: 192.276,48 euro risparmiati sulle locazioni.

Poi ci sono – questa è una voce importante, che evidentemente sarà possibile mettere a regime nel bilancio 2017 – 448.500 euro circa di risparmio sull’utenza di energia elettrica, perché, essendovi un unico contatore tra via Aldo Moro 50 e via Aldo Moro 52 la somma, la cifra, essendo tutto intestato evidentemente all’utenza dalla Giunta, è stata integralmente pagata dal capitolo della Giunta. Da questo ne deriva che, tecnicamente, l’Assemblea ha un risparmio dell’entità che dicevo prima. Ora che questa diventa prassi consolidata evidentemente non servirà più nemmeno prevedere la posta preventiva.

Sulle manutenzioni e riparazioni abbiamo risparmiato circa 123.000 euro, per la deregistrazione dei resoconti 78.000 euro, sulla manutenzione e l’assistenza informatica quasi 70.000 euro, sui servizi multimediali per la manutenzione dei siti afferenti al servizio comunicazione abbiamo avuto un risparmio di circa 90.000 euro.

Poi ci sono le poste tecniche, i capitoli tecnici. Quindi, il fondo di riserva sulle spese obbligatorie ammonta a 460.000 euro e il fondo di riserva per le spese impreviste ammonta a 110.000 euro. Il fondo per lo sviluppo di progetti strategici, che non è stato utilizzato, è pari a 50.000 euro. Complessivamente c’è da dire che la formazione di tutte queste economie deriva da una razionalizzazione della spesa, da previsioni e da politiche che sono state portate avanti di contenimento della spesa, ma anche da scelte di riqualificazione di alcuni processi di spesa, come ad esempio la chiusura della cassa economale che ha smobilizzato il predetto fondo per 516.000 euro.

Questo è l’avanzo di amministrazione dell’esercizio finanziario 2015. Qui sarò molto più breve. Non è stato utilizzato nel corso dell’annualità 2016 e ha un importo di 3.027.953,85 euro, che comprende, tra le altre, le voci di maggior rilievo che sono riguardanti gli accantonamenti ai fondi per i provvedimenti legislativi, per i rinnovi contrattuali e la quota relativa alla Consulta degli emiliano-romagnoli. Come abbiamo visto, sono voci che hanno partecipato in maniera consistente anche per quello che riguarda l’avanzo del 2016 dal punto di vista finanziario.

Alcune note a margine. Non so, presidente, se ho ancora tempo per parlare o se sto sforando, ma cerco di contenermi al massimo.

Come Ufficio di Presidenza avremmo intenzione, vista l’entità di questo avanzo di amministrazione, di portare avanti, nel più breve tempo possibile, alcune opere che erano state previste riguardo questo stabile, in particolare i lavori di aggiornamento tecnologico di quest’Aula che erano già stati immaginati da diverso tempo e che finalmente forse possiamo cominciare a vedere. Peraltro, vi dico che stiamo valutando, e c’è un orientamento di massima anche sulla soluzione del noleggio, di canoni di noleggio piuttosto che ricorrere direttamente all’acquisto massiccio e corposo, in un’unica soluzione, di tutta la tecnologia necessaria.

Questo, a trascinamento, porterà anche a un adeguamento, perché sarà possibile utilizzare questa strumentazione e questa tecnologia all’interno della sala per le Commissioni. Si sta valutando e si sta ragionando sulla sistemazione della copertura, che presenta problemi di infiltrazione diffusa e proveremo a dare una risposta – tutti questi sono interventi evidentemente concertati anche con la Giunta – quanto più possibile di ammodernamento sugli impianti di risalita all’interno della torre, le reti para piccioni, cercando di dare seguito ad una risoluzione che è stata recentemente presentata da alcuni colleghi e che peraltro avevo firmato anche io per promuovere degli studi sul contenimento energetico sia dal punto di vista dell’energia elettrica, sia dal punto di vista dell’energia che serve per riscaldare e raffrescare questi ambienti per poter iniziare un percorso virtuoso appunto che ci porti a spendere meno e a spendere meglio da questo punto di vista.

L’intenzione sempre dell’Ufficio di Presidenza è quella di rafforzare anche tutti i progetti sulla cittadinanza attiva, in particolare quelli che coinvolgono le scuole dei territori, vicino alle quali abbiamo provato, come consiglieri di Ufficio di Presidenza dei territori, ad essere collaborativi e ad presenti alle varie iniziative, sia qui sia anche per quello che riguarda i viaggi, in particolare riguardo al tema della memoria che queste scuole hanno promosso.

Do atto al Consiglio che è giunto anche il parere favorevole, quindi positivo, dei revisori, i quali avevano inoltrato anche una serie di suggerimenti come Collegio rispetto al nostro bilancio, che sono tutti possibili, che non mettono minimamente in discussione l’entità, nessun calcolo, nessuna movimentazione di cifra, ma semplicemente si tratta di adempiere rispetto alla nota integrativa che, come dicevo, è già stata predisposta. Ci raccomandano di valutare, emendare ed integrare la relazione con quanto disciplinato dal Codice civile e dall’Organismo italiano di contabilità, far emergere nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2015 il saldo della cassa. Sono tutti adempimenti tecnici, di natura tecnica, piuttosto semplici.

Concludo dicendo che da questo triennio siamo nelle condizioni, con questo valore di avanzo di amministrazione, di poter affrontare il futuro, a partire già dal bilancio 2017, come dicevo, che dovrebbe prevedere uno sbilancio tra previsione e conto consuntivo molto più limitato. Siamo anche nella condizione di dire che c’è una potenziale riduzione stabile per il futuro, ulteriore rispetto ai primi 3 milioni che già abbiamo apportato di riduzione della spesa e quindi di richiesta di stanziamento di questa Assemblea nei confronti della Giunta – si tratta di 3 milioni dal 2014 ad oggi – e siamo nelle condizioni di dire che c’è già una potenziale riduzione stabile da qui in avanti, non voglio dire la cifra, ma piuttosto consistente di ulteriore riduzione nella richiesta del trasferimento per il funzionamento di questa Assemblea. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, questore Pruccoli.

Non ho prenotati in discussione generale. Non ci sono richieste di interventi.

Passiamo direttamente alle dichiarazioni di voto. Cinque minuti per Gruppo.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Prima di passare alla votazione, nomino scrutatori i consiglieri Cardinali, Poli e Sassi.

Se nessun consigliere chiede di parlare, si proceda alla votazione, per alzata di mano, del partito di deliberazione di cui all’oggetto 4728.

 

(L’Assemblea, a maggioranza dei presenti,

approva il partito di deliberazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’Assemblea approva.

 

OGGETTO 3253

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: «Sostegno all'editoria locale». A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Boschini, Campedelli, Sabattini, Serri, Rontini, Caliandro, Lori, Montalti, Zappaterra, Poli, Zoffoli, Tarasconi, Bessi, Calvano, Ravaioli, Soncini, Cardinali, Molinari (63)

(Relazione, discussione ed esame articolato)

(Ordini del giorno 3253/1/2 oggetti 4834 e 4835 – Presentazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 3253: Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri recante: «Sostegno all’editoria locale», a firma dei consiglieri Pruccoli, Boschini, Campedelli, Sabattini, Serri, Rontini, Caliandro, Lori, Montalti, Zappaterra, Poli, Zoffoli, Tarasconi, Bessi, Calvano, Ravaioli, Soncini, Cardinali, Molinari.

Il testo n. 6/2017 è stato licenziato dalla Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità nella seduta del 25 maggio 2017.

Il progetto di legge è composto da 14 articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Giorgio Pruccoli, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Su tale oggetto insistono dieci proposte di emendamento. Mi dicono che ne sono pervenute altre, per cui farò un aggiornamento durante la discussione generale.

Do subito la parola al relatore della Commissione, Giorgio Pruccoli, che ha venti minuti. Poi procederemo con la discussione generale.

Prego, consigliere Pruccoli.

 

PRUCCOLI, relatore: Grazie, presidente.

Faccio un minimo di storia per contestualizzare il contesto all’interno del quale nasce questo progetto di legge.

In Assemblea legislativa, già nel corso della IX legislatura, erano arrivate diverse richieste di interessamento rispetto alle difficoltà di un settore, quello appunto dell’informazione e quello dell’editoria locale, che non potevano non trovare riscontro oggettivo da parte di questa Assemblea. Si è pensato che questa richiesta di aiuto e questa manifestazione di difficoltà non fossero da considerare alla stessa stregua di altri settori produttivi, proprio, invece, per il ruolo chiave che riveste anche nella formazione dell’opinione pubblica, quindi comunque in un processo di democrazia, di mantenimento del presidio democratico e di formazione del libero pensiero, il ruolo chiave che svolge appunto l’informazione nei confronti dei cittadini.

Quindi, con l’iter che si era già avviato in IX, che prevedeva esclusivamente proprio un’intelaiatura, con i titoli di questo progetto di legge. Come Questore dell’Assemblea mi sono trovato con la possibilità di dare la colpa a quel telaio e di provare a portare all’attenzione dell’Assemblea, quindi preventivamente della Commissione, un progetto di legge che provasse a dare una risposta a questo tema e a questa problematica.

C’erano anche altre Regioni, abbiamo fatto anche uno screening per quello che riguardava altre Regioni, se fossimo mai i primi, in questo tema, ad avventurarci, oppure se ci fossero altre Regioni che avevano già segnato la strada. Abbiamo visto che effettivamente non tantissime, ma altre Regioni si erano dotate di una legge di settore.

Tale legge di settore, pur rendendosi conto di non poter dare una risposta esaustiva ai problemi, perché questa legge non ha la pretesa di sostituirsi alla riduzione dei trasferimenti nei confronti di questo settore da parte del nazionale, evidentemente è una legge che prova, poi lo dirò, a stimolare alcune attività e alcuni investimenti che potrebbero essere importanti e nevralgici, a difesa di quel presidio, e potrebbero essere anche migliorativi del servizio d’informazione che si svolge nei confronti dei cittadini.

Quindi, in un quadro nazionale che è mutato, le Regioni si trovano a dover dare delle risposte che non possono essere sostitutive, ma possono essere alternative e un ruolo, in un quadro che è cambiato, di alcuni media. Si pensi, in particolare, è una riflessione che faccio, alla carta stampata. La carta stampata, oggi, non può più avere la pretesa di essere la parte che insegue le notizie e che informa rapidamente l’utenza e la cittadinanza, ma evidentemente può magari provare a calarsi nel ruolo di colei che fotografa la situazione e prova a fare delle riflessioni un po’ più a freddo rispetto alle notizie che invece vengono rimbalzate, in maniera molto rapida e spesso anche tumultuosa da parte delle piattaforme web e anche da parte dei social network.

Come dicevo, riteniamo che l’informazione sia un presidio di democrazia e anche di partecipazione attiva dei cittadini. Con questa legge proviamo a dare dei piccoli incentivi, quindi delle premialità, ai soggetti operanti nel settore che provino a guardare, a fare dei progetti alla cui base vi siano l’innovazione organizzativa e l’innovazione tecnologica. Poi abbiamo voluto porre, proprio perché non doveva essere semplicemente una legge di finanziamenti a pioggia e solamente un problema legato ad una supplenza rispetto ad alcune difficoltà economico-finanziarie, un’attenzione particolare e un focus di attenzione, che la pone al centro di questa legge, sul lavoro. In particolare, abbiamo deciso che uno degli elementi cardine potesse essere il lavoro e la qualificazione del lavoro, la stabilizzazione del lavoro, se possibile, addirittura, immaginare la creazione di posti di lavoro nel settore dell’informazione, anche perché c’è stata un’udienza conoscitiva molto partecipata, che ci ha consegnato una serie di riflessioni molto interessanti, da parte dei protagonisti di questo mondo, di questo settore.

Perlopiù, queste riflessioni, queste richieste hanno potuto trovare una risposta puntuale e precisa all’interno degli emendamenti, e credo che alla fine siamo riusciti a confezionare una legge che possa dare delle risposte credibili rispetto appunto al punto di partenza e alle difficoltà che abbiamo riconosciuto.

All’interno di questa legge c’è una prima parte che prevede dei requisiti generali per tutte le imprese, perché c’è una differenziazione, all’interno della legge, evidentemente, per i vari settori, ma partiamo da alcuni requisiti generali. Per esempio, in particolare l’utilizzo per l’attività giornalistica di personale iscritto all’Albo (previsto dalla legge n. 69 del 1963) con un rapporto di lavoro che sia disciplinato secondo la Contrattazione collettiva del comparto, quindi ci atteniamo scrupolosamente e rigidamente alla contrattazione sindacale del settore. Poi, la destinazione dell’informazione locale autoprodotta, per esempio di una foliazione o di un numero di articoli pubblicati, di un numero di lanci di agenzia, o di una fascia oraria complessiva per quello che riguarda il palinsesto diurno delle televisioni, pari ad una certa quota dell’attività giornalistica svolta in autoproduzione. Questi sono i requisiti generali. Poi ci sono i requisiti specifici, che sono riconducibili esclusivamente ad ogni singolo ambito di attività, che prevedono, e non potrebbe essere altrimenti, parametri differenziati relativi alla copertura territoriale, alla composizione della redazione giornalistica, e via di questo passo.

Questa è una legge che non porta al proprio interno uno stanziamento, non definisce uno stanziamento, ma delega alla Giunta la programmazione annuale, sia per quanto riguarda la definizione del quantum, quindi quanto dedicare sul capitolo previsto appunto da questa legge, e quali siano anche i titoli, le priorità e i bandi da emanare. Soprattutto, definisce anche le modalità dei controlli che sono affidati al Co.Re.Com.

Abbiamo anche provveduto ad evidenziare quelli che secondo noi è importante che siano dei criteri di esclusione rispetto alle possibilità di accedere a questi bandi, quindi un pre-filtro. Per esempio, abbiamo deciso di escludere emittenti – questo proviene per esempio in parte dagli emendamenti – che si occupino esclusivamente di televendite. Non è un tabù il fatto che all’interno di un palinsesto, all’interno di una radiotelevisione ci possa essere una televendita, ma deve essere contenuta attraverso i limiti previsti dalla disciplina nazionale. Per esempio, abbiamo escluso aprioristicamente i soggetti che trasmettano o promuovano programmi vietati ai minori, tutti quei soggetti che siano riconducibili ai partiti, o ai movimenti politici, alle organizzazioni sindacali, ai profili di categoria, o comunque tutti quei soggetti che siano sanzionati dall’Agcom e i cui titolari siano stati condannati contro la pubblica amministrazione e contro il patrimonio.

All’interno della legge, come dicevo, ci sono degli incentivi per l’occupazione. Questo è molto importante, nella logica che sostenevo prima, ovvero è una legge che prova a dare dignità al lavoro. C’è stato forse uno scadimento nel rapporto tra i soggetti e i lavoratori, quindi i soggetti che fanno informazione, in particolare i giornalisti. Noi riteniamo di dover restituire dignità e di dare una stabilità a quei rapporti di lavoro, rapporti di lavoro che se possibile devono uscire dalla precarizzazione, dal precariato ed entrare in rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Se possibile addirittura occorre creare nuovi posti di lavoro anche attraverso dell’innovazione tecnologica, o dell’innovazione del prodotto, che potrebbero appunto aumentare un po’ la necessità di posti di lavoro, e comunque la produzione delle singole testate.

Fra i requisiti, evidentemente, c’è l’iscrizione al ROC da almeno un anno. Sono stati previsti, all’interno della legge, anche degli elenchi di merito, a cui i soggetti possono iscriversi su base volontaria, che sono curati, per la loro tenuta, dal Co.Re.Com.

Termino dicendo, poiché peraltro non ho neanche più tantissimo tempo, che è stato un lavoro non semplice. Comunque, ringrazio, intanto, per la collaborazione i Gruppi consiliari che si sono approcciati a questa legge con un atteggiamento molto propositivo. È stata, come dicevo, una fatica, perché da una parte si voleva evitare, fuggire completamente dalla anche solo potenziale critica di voler finanziare un mondo che parla tutto sommato di noi, anche delle Istituzioni, perché evidentemente quando si fa informazione, si parla anche delle Istituzioni. Dall’altra parte, invece, si vuole valorizzare il tema del lavoro e dell’innovazione, provando a stare lì, lo dico con un’immagine abbastanza figurata, evitando la possibilità, nella legge, di premiare anche i “dopolavoristi da garage”, cioè quelli che fanno semplicemente un rimbalzo di notizie di agenzie di stampa, molto banale.

Dall’altra parte ancora non vorrei che magari, stringendo troppo le maglie, si dedicassero le risorse, che immagino non saranno vastissime, che la Giunta metterà a disposizione, esclusivamente ai grandi gruppi editoriali, per cui si fanno cadere questi contributi come una goccia in un mare, che potrebbe avere, in proporzione, difficoltà ancor più grandi rispetto ai soggetti medio-piccoli. Grazie.

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE SONCINI

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pruccoli.

Discussione generale.

Consigliere Sassi, prego.

 

SASSI: Grazie, presidente.

Ormai non è più una novità, credo l’abbiamo detto in mille salse e in tutti i luoghi, che per noi il pluralismo non è libertà di informazione, ma è un’altra cosa. L’abbiamo fatto con il V-Day, l’ho ricordato in altre occasioni, lo ridico. Noi continuiamo a usare ricette per scopi per cui esistono già altre ricette. Se cioè per puntare alla tutela del lavoro e alla crescita del lavoro all’interno del comparto dell’editoria bisogna fare una legge, vuol dire che tutti gli strumenti per gli altri lavoratori, allora non valgono?

Esistono già strumenti per la tutela del lavoro: applichiamo quelli. Oppure, è difficile dire che la politica definisce una legge a sostegno di un apparato che dovrebbe criticare anche la politica, laddove sia libero. Certamente, se un settore viene foraggiato dalla politica, difficilmente ne farà la critica: sarà più in difficoltà a farlo, questo è il punto.

L’informazione, di per sé, è un baluardo della democrazia solo quando è libera e ha le mani totalmente libere. Chi è chi è dipendente, chi dipende da fondi che la politica eroga, a mio avviso non è affatto libero. La libertà di stampa è un valore assoluto per la formazione dell’opinione pubblica, per l’informazione e la divulgazione della verità.

Io rilevo, da qualche tempo mi leggo parecchie rassegne-stampa, che molto spesso le notizie sono date come degli editoriali più che come delle notizie, quindi mi chiedo come mai la stessa notizie su testate diverse appaia in modo differente. Sono scelte redazionali, che ognuno ritiene di fare, però la verità o è tale, o è qualcos’altro.

Ci sono scelte che devono essere assolutamente libere da parte delle redazioni, dei giornali, delle televisioni. Io non entro nel merito di queste scelte, ma come cittadino e fruitore di queste notizie, una critica sento di doverla fare. Ho già detto più volte dell’esperienza reggiana delle campagne elettorali regionali, dove la tv locale, quella più seguita, dimenticò che esistevano le elezioni, non ne diede alcuna notizia. Questo non è certamente sinonimo né di servizio pubblico, né di libertà, ma è una tv che ha fatto una scelta, va benissimo. Se ne prende atto, ma poi sì stabilisce qual è la credibilità di quell’organo informativo.

Oggi c’è la crisi della carta stampata. Qualcuno, in tempi non sospetti, disse, ma additato come un visionario, che la stampa così come la conoscevamo aveva i giorni contati e che la rete l’avrebbe sostituita. Oggi stiamo rilevando esattamente questo. Effettivamente, è vero: quando le notizie arrivano sulla carta, sulla rete sono già vecchie.

Lo stesso vale per le televisioni, molto spesso. Le notizie arrivano molto prima in rete perché sono quasi in tempo reale. Si punta sul lavoro, in questa legge, ma secondo me si punta ad altro: si punta a fare in modo che le redazioni siano comunque benevole verso chi gli elargisce fondi. I quali non sono ovviamente declinati in questa legge, perché per il reddito di solidarietà si blindano gli importi delle persone che sono in sofferenza, ma qui si dà spazio alla possibilità anche di avere importi differenti, a seconda della disponibilità di bilancio. Sono scelte della politica, sono scelte del PD di questa Regione, certamente differenti da quelle che avremmo fatto noi.

A mio avviso, quindi, la libertà non può esistere se c’è un mercato dell’informazione, passatemi il termine, “drogato” dal soldo pubblico, a volte anche dal “soldo privato”, quando è sostanzialmente predominante sulla libertà editoriale delle varie redazioni giornalistiche o televisive. Ci sono, credo, delle regole di bilanciamento che andrebbero fatte, ma qui non si affronta un discorso di bilanciamento del “potere” di essere convinti a non essere troppo cattivi quando la politica fa cose che non dovrebbe fare e la stampa ne dovrebbe dare notizia.

Noi riteniamo che questo tipo di interventi, ormai, abbia fatto il suo tempo. La libertà di informazione in Italia non gode di ottima salute, ma questo lo sappiamo da tempo e certamente non è un atto che dà maggior credibilità.

La credibilità si misura sul mercato, si misura mettendoci la faccia e vedendo quello che si riesce a raccogliere come credibilità, in funzione del lavoro che si fa. Uno è credibile nell’informazione quando è super partes, quando dice la verità, quando non guarda in faccia nessuno. Credo che con questo tipo di azioni, come succede anche a livello nazionale e anche a livello locale, non si stia alimentando affatto la libertà di informazione, ma si stia alimentando una pluralità che di fatto sarà riconoscente a chi elargirà loro dei fondi che gli permetterà di fare innovazione e anche investimenti, certo. Ma se oggi hanno bisogno di questi fondi per fare innovazione e investimenti è perché in passato non hanno fatto quell’operazione di credibilità che li avrebbe resi più forti e seguiti da un’utenza che avrebbe fatto abbonamenti, o avrebbe fatto quel tipo di investimento “diffuso” che grazie solo agli abbonamenti può essere sostenuto. Grazie a quelli può essere resa credibile una testata giornalistica piuttosto che una televisione, vendendo spazi pubblicitari perché è molto vista.

Una televisione molto vista se dice la verità è appetibile; se non dice la verità ed è palesemente faziosa, la gente se ne accorge e dopo un po’ smette di seguirla. Lo stesso vale per la stampa. Mi piacerebbe vedere qual è l’andazzo degli abbonamenti delle testate giornalistiche locali, al di fuori degli apparati istituzionali, fra i cittadini, perché negli apparati istituzionali gli abbonamenti si fanno anche per avere le rassegne-stampa. È al di fuori di esso che bisogna misurare la qualità di una testata giornalistica.

Quanto a fornire denaro per garantire il lavoro, direi che possiamo cominciare a fare una legge anche sui metalmeccanici, una legge sui piastrellisti, una sui pittori, un’altra… Ogni categoria ha una valenza importantissima a livello regionale. La parte editoriale è un baluardo della democrazia, se l’informazione non ha da dire grazie a nessuno e ha le mani libere. Se deve dire grazie a qualcuno, le mani libere non le ha, quindi questa non è libertà di informazione, ma è sudditanza.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Sassi.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Grazie, presidente.

Comincio le mie considerazioni dicendo che la penso molto diversamente dal collega Sassi. Credo che la stampa, così come l’informazione in generale, abbia invece un ruolo molto più importante e più ampio rispetto a quello di altre categorie. Lo dico non perché sono dei lavoratori differenti, ma lo dico perché il loro è un impatto differente nel pensare comune, nella politica, noi spesso lo sappiamo, nella concezione di tutto quello che ci circonda.

Lo dico perché questo avviene soprattutto nel bene, ma anche nel male. Purtroppo, vediamo come oggi l’informazione veicoli i pensieri, nel bene e nel male, ripeto, veicoli le opinioni. Mi stupisce che il Movimento 5 Stelle, che forse ha fatto di questo metodo la propria miniera principale di voti, definisca la stampa come un lavoro qualunque. Secondo me, invece, è molto importante capire come la tutela di un’informazione pulita, di un’informazione sana, di un’informazione concreta e reale, sia essenziale per la libertà di opinione dei singoli individui.

Detto questo, tornando al progetto di legge che noi in parte condividiamo nei princìpi, ma di cui non condividiamo completamente la struttura, ha dei pro e dei contro, secondo noi. Il primo pro è quello appunto dell’ambito occupazionale – ha fatto bene ad evidenziarlo il primo firmatario, il relatore Pruccoli –, quello della tutela di alcuni lavoratori che molto spesso, nelle realtà più piccole che vivono all’interno di redazioni, in particolare della carta stampata, che non fanno parte di grandi gruppi editoriali, fanno veramente fatica a trovare dei fondi, dei finanziamenti e fanno anche fatica a trovare semplicemente i metodi per poter garantire una continuità al proprio operato. L’abbiamo visto in molte edizioni locali di quotidiani, mi viene in mente, l’ultimo nella nostra realtà, Prima pagina, di Reggio Emilia e Modena: pur con due redazioni differenti, comunque hanno trovato le stesse difficoltà nel riuscire a portare avanti la propria attività, così come prima di loro c’erano L’informazione a Reggio Emilia e altri quotidiani che troppo spesso hanno visto finire il proprio operato, proprio per questioni legate alla difficoltà occupazionale.

Un altro vantaggio, secondo me, di questa legge, è che ha un occhio di riguardo per i formati innovativi. Ho apprezzato come venga inserito non solo all’interno dei nuovi metodi digitali di divulgazione, come la radio, DAB, o i metodi di digitale terrestre, ma come venga inserito anche, come metodo di divulgazione della stampa, il web, non solo inteso come testata giornalistica on line, ma anche come piattaforma di applicazioni e web.

Questo, secondo me, è stato veramente un intervento mirato e preciso, perché effettivamente è all’avanguardia. Vediamo come oggi l’informazione non sia tutta per forza tramite strutture radio, ma come sia proprio semplicemente con un servizio web, anche differente rispetto a una testata giornalistica, ma che è proprio un servizio on demand, e on demand viene proprio definito all’interno della legge.

Attenzione, però, e quindi arrivo ai primi contro di questa legge: non tutto quello che è sul web è giornalismo. Abbiamo visto molto spesso nascere siti di informazione, siti che si ponevano come siti di informazione, ma che in realtà andavano solamente a sfruttare quello che è definito il click-baiting - dopo ne parleremo anche in merito all’ordine del giorno pervenuto dalla consigliera Tarasconi, come un metodo per monetizzare sul web. Quindi, notizie sensazionalistiche, titoloni, per poi arrivare, premendo un contenuto di dieci parole in una pagina, a guadagnare dalla monetizzazione delle pubblicità. Questo non è giornalismo; questo è sfruttare uno strumento, sfruttare il sensazionalismo di una notizia, magari sfruttare anche una tragedia, perché spesso capita soprattutto subito dopo delle tragedie, quando grandi titoli portano la gente a cliccare più velocemente, perché affamati di informazioni in quel momento. Si sfrutta questo come monetizzazione per alcune finte testate giornalistiche.

Questo è importante, perché all’interno di due articoli di questa legge, credo che questo non sia ben evidenziato: parlo dell’articolo 5, comma 1, lettera k, in cui noi ci poniamo di cofinanziare, addirittura, dei banner promozionali, che sicuramente hanno un ottimo intento, quello di valorizzare le nostre peculiarità territoriali, ma stiamo attenti, perché non andiamo bene a definire dove andiamo a sponsorizzare questi banner promozionali, non evidenziando le differenze che ci sono appunto tra alcuni siti e altri.

Stessa cosa avviene all’articolo 9, comma 4, dove parliamo della comunicazione istituzionale dell’Assemblea e andiamo a definire come possiamo pagare degli spazi, e comprare appunto degli spazi su tutti i siti web generici. Al riguardo, ho firmato volentieri un emendamento del collega Foti, che toglie le parole “siti web”, perché crediamo che già nelle on line che sono citate, sia corretto prendere delle informazioni, degli spazi pubblicitari anche per dare informazione su certa attività istituzionale, sempre che venga fatta in maniera bipartisan e obiettiva. Non siamo così d’accordo, invece, nel comprare spazi web su siti che non sono testate giornalistiche. Anche perché crediamo che questo possa essere un metodo per sprecare, forse, parte di questi fondi che già non sono tantissimi, a quanto sembra, per andare poi a finanziare fondamentalmente delle attività che col giornalismo non c’entrano assolutamente nulla.

Un altro difetto che in questa legge crediamo esserci è quello della clausola valutativa assettata sui tre anni. Come dico sempre, non dà la possibilità, a chi emana questa legge, a chi approva questa legge, ovvero la nostra Assemblea, di misurarne davvero gli effetti. Portarla, a questo punto, a un anno (almeno il primo al primo giro credo che possa essere un anno) credo che possa farci realmente testare, soprattutto discutere in Commissione e all’interno di quest’aula su cosa è avvenuto nel primo anno, magari a un anno e mezzo, due anni, perché alcuni finanziamenti ovviamente arrivano dopo un anno di iscrizione dall’approvazione della legge. Due anni potrebbero essere un tempo consono, proprio per farci veramente misurare gli effetti che questa legge ha all’interno di questa legislatura, e credo sia essenziale.

Detto questo, non c’è nessuna certezza, all’interno di questa legge, sul quantum del finanziamento. Non sappiamo, di preciso, quanto verrà erogato. Demandiamo alla Giunta questo onere, demandiamo alla Giunta anche l’onere di decidere i bandi e la formulazione dei bandi. Credo che questo per l’Assemblea da un certo punto di vista sia quasi d’obbligo, da un certo altro punto di vista, però, credo fosse giusto, almeno il quantum, definirlo già in legge, o perlomeno mettere delle limitazioni, dei paletti sia nella parte inferiore del quantum, sia nella parte superiore.

L’ultimo accenno che faccio è alle fake news e al click-baiting. Ho letto velocemente, perché mi era stato appena consegnato e quindi non ho fatto in tempo a leggere tutte le premesse, però devo dire che condivido il principio alla base dell’ordine del giorno a firma Tarasconi, se non ricordo male, che riguarda le fake news. Vediamo come questo sia un problema reale, soprattutto nel web, ovviamente, perché è il metodo più veloce per divulgarle e per trarne benefici immediati. Crediamo, però, che non venga fatto nessun riferimento, lo ripeto, al click-baiting. Cercherò adesso di emendarlo, magari anche d’accordo con la consigliera Tarasconi, se faccio in tempo, prima dell’approvazione, perché credo che davvero faccia del male a un mestiere serio, che deve essere interpretato seriamente, come quello del giornalista o del pubblicista, e che quindi debba tutelare la buona immagine delle testate giornalistiche serie, a differenza delle testate giornalistiche, mi permetto di dire, fuffa, che si permettono di lucrare su certi eventi, per guadagnare degli spiccioli dal web.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Ha chiesto la parola il consigliere Torri.

 

TORRI: Grazie, presidente.

Il Gruppo di Sinistra italiana, in Commissione non aveva votato la legge sull’editoria locale. Avevamo motivato la nostra astensione avendo presentato una serie cospicua di emendamenti, proprio nell’ottica di poter contribuire a migliorare il testo di legge e poter influire su un testo di legge che ritenevamo utile, ma che andasse anche precisato e rafforzato in alcuni passaggi.

Con quest’ottica, quindi, abbiamo lavorato dalla Commissione fino alla seduta di oggi, riducendo e puntualizzando gli emendamenti, e per questo penso, in apertura, che sia importante ringraziare anche per la disponibilità il relatore, e con lui e i tecnici che hanno seguito sia il nostro Gruppo che il suo lavoro, per la possibilità che abbiamo avuto di confronto e di arrivare appunto a una serie di emendamenti minori, puntuali e anche precisi, che ci consentono di modificare come avremmo voluto questa legge, senza stravolgerla, mandando a rafforzare alcuni aspetti, e che ci consentiranno, alla fine, di votarla.

Parto da qui e approfitto anche per illustrare i nostri emendamenti, proprio perché trattano temi che ritenevamo e riteniamo importanti, alla luce dell’intero complesso della legge. Ritenevamo importante richiamare, almeno nelle finalità, tutta la valorizzazione dell’intera filiera tecnica della produzione dell’informazione, così da dare più ampiezza e rendere chiara la complessità del lavoro editoriale e di informazione, perché questa complessità oltre che essere riconosciuta venga sostenuta.

Abbiamo così cercato di sottolineare l’importanza dell’accesso e del sostegno a imprese che comprendano o siano fondate da giovani giornalisti, proprio per dare ancor di più uno scopo di stimolo a questa legge rispetto alla possibilità di esercitare una professione che nella sua complessità sta approcciando tanti cambiamenti e deve farlo nella maniera più stabile possibile. E proprio per la necessità che anche il lavoro editoriale e giornalistico sia stabile e rispettato, abbiamo chiesto di richiamare il Patto per il lavoro all’interno di uno degli articoli, proprio perché riteniamo che quello sia il quadro, essendo stato frutto di un confronto complessivo, che ha visto la firma di tutte le sigle, le categorie sindacali, nel quale poter dare il massimo della stabilità anche a questo tipo di lavoratori.

Di nuovo, abbiamo chiesto di richiamare anche la necessità di reinternalizzare funzioni precedentemente esternalizzate dalle aziende per quanto riguarda le attività editoriali, proprio perché non solo bisogna stabilizzare da qui in avanti, ma bisogna anche cercare, nei limiti del possibile, di recuperare alcuni guasti e fattori di instabilità che in questo mondo si sono prodotti.

Sempre nell’ottica di guardare al rispetto del lavoro giornalistico ed editoriale e alla sua stabilità, abbiamo chiesto di precisare che i contratti per i quali le aziende potranno eventualmente ricevere contributi debbano essere anche superiori alla durata del contributo stesso, cosicché sia chiara anche l’idea di dare un punto di partenza più stabile per chi poi questa professione la intraprende per il suo interesse e per la voglia, appunto, di fare informazione e di aggiungere punti di vista e informazioni ad un quadro che diventa utile per tutti.

Nella clausola valutativa abbiamo chiesto infine di aggiungere, tra gli elementi da sottolineare nella relazione, anche il numero delle aziende che verranno attivate grazie a questa legge, in modo che a fronte dei princìpi di cui dicevo prima e che fanno da sfondo agli emendamenti che abbiamo proposto, si possa anche dare un dato concreto dell’effettività di questa legge e sia consentita una valutazione precisa e pratica dei suoi effetti.

Sono partito da qui, appunto, perché crediamo che la tecnica della legge sia sufficientemente equilibrata, ma crediamo anche che sia importante nel lavoro relativo al testo affermare il principio e il riconoscimento di una complessità che il lavoro editoriale dalla sua diffusione alla sua produzione e quindi nella diversità delle figure che contribuiscono a renderlo tale, quindi a renderlo edizione, a renderlo pubblicazione, a renderlo informazione, riveste. Quindi, per cercare di avvicinare a queste particolarità, ancora di più, il testo di legge, soprattutto in una fase che veniva ricordata anche negli interventi precedenti, molto complessa, in cui appunto si affacciano nuovi media e i media più tradizionali devono necessariamente pensare a come adattarsi a questa nuova realtà, sia per la velocità con cui le notizie vengono date, sia, contemporaneamente, e questo è un aspetto importante, per la necessità di controllare la veridicità di queste notizie. Sottolineo la veridicità, non nel senso che debbano compiacere qualcuno, ma che siano effettivamente vere.

Da qui, la possibilità che le Istituzioni diano un quadro stabile al complesso dell’editoria, credo possa aiutare a raggiungere e a riuscire meglio a favorire le attività di approfondimento, non perché adesso questo non venga fatto, ma perché adesso, se soprattutto i giovani non vengono sostenuti e non viene riconosciuta la complessità del loro lavoro, rischiano di essere costretti a lavorare in una sfida di velocità e non necessariamente di qualità, proprio perché non crediamo che la sola competizione volta alla pubblicità, volta ad avere un clic in più di un altro renda di per sé libera e plurale l’informazione.

Proprio perché invece crediamo che questa pluralità e questa libertà debbano essere sostenute e affiancate dalle Istituzioni e non dai partiti politici, allora diventa importante una legge che riconosca prima di tutto la complessità di questo lavoro e che consenta a chi lo vuole fare, soprattutto i più giovani, di poterlo fare in un quadro il più possibile stabile e aperto, in modo appunto da potersi dedicare il più possibile al lavoro e il meno a sfide temporali, tenendo al centro, appunto, la figura, dal giornalista, al produttore, ai montatori, e a quanti appunto lavorano alla parte tecnica, per quanto riguarda sia i nuovi media (internet, eccetera), sia le radio e le televisioni, sia la carta stampata, tenendo al centro tutti quanti quelli che consentono di definire questo tipo di prodotto, un prodotto che deve essere libero e plurale, e che le Istituzioni devono cercare di sostenere in quest’ottica.

Parlo di sostegno, parlo di contributo perché devono essere elementi, e credo appunto che nel definire un bando si possa arrivare a questo, di sostegno e non di condizionamento.

Per questo abbiamo cercato di insistere nei nostri emendamenti sul tema del lavoro, più ancora che su altri aspetti, per valorizzare la figura dei lavoratori di questo settore. Con queste precisazioni riteniamo sia possibile votare il testo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Torri.

Ha chiesto la parola la consigliera Rontini, prego.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Intervengo velocemente per esprimere soddisfazione per l’approvazione, oggi, di questo progetto di legge che potrà offrire opportunità di sostegno ai giornali del territorio, quelli che informano, che ci informano sulla vita quotidiana politica e sociale delle nostre comunità, ma il cui futuro, come è stato evidenziato anche nella discussione di questa mattina, è a rischio.

Sono testate che qualcuno considera minori, ma che in realtà rappresentano un faro per comprendere meglio le nostre realtà locali. Giornali che sono spesso anche sale e lievito, dato che stimolano il confronto pubblico, facendo crescere la consapevolezza dei cittadini. Per questo, in un periodo di crisi acuta dell’editoria e della carta stampata, assieme ad altri colleghi del Partito Democratico abbiamo ritenuto che fosse importante sostenere il sistema dell’informazione locale quale presidio fondamentale per la democrazia e la partecipazione. Un baluardo, quello delle testate giornalistiche, ancora più importante in questa epoca diffusa di bufale, che vengono diffuse in modo virale sulla rete – del tema si occuperà poi meglio l’ordine del giorno depositato dalla consigliera Tarasconi.

La proposta di legge, come ha illustrato il relatore Pruccoli, prevede interventi volti in particolare a favorire l’innovazione organizzativa e tecnologica, salvaguardando comunque i livelli occupazionali, a contrastare la precarizzazione del lavoro giornalistico, tutelandone la qualità e la professionalità e incentivando l’avvio di imprese di giovani giornalisti.

Non è stato ancora ricordato questa mattina, ma in sede di approvazione del bilancio di previsione 2017, con un emendamento sempre a firma del consigliere Pruccoli che con altri abbiamo firmato, abbiamo già previsto di accantonare per questa prima annualità 250.000 euro. Dicevo che i sostegni sono destinati ai giornali, alle tv, alle radio, ai siti e alle agenzie di stampa che operano nel territorio regionale e dedicano all’informazione locale autoprodotta almeno il 60 per cento dell’attività giornalistica svolta dalla redazione. La testata dovrà poi disporre di una redazione giornalistica composta da giornalisti dipendenti e regolarmente retribuiti.

In chiusura, voglio poi formulare due auspici che, spero diventino due impegni, che raccolgono alcune delle osservazioni emerse anche in sede di udienza conoscitiva da parte di Federcultura: il primo è rivolto alla Giunta, cui spetterà poi di redigere i bandi, che possa tener conto, magari inserendolo come requisito, o come criterio di premialità per chi deciderà di partecipare al bando, di prevedere la pubblicazione on line delle stesse testate giornalistiche, degli stessi settimanali, questo, io penso, per favorire la loro innovazione, la loro evoluzione, la loro digitalizzazione.

Dall’altra parte, il secondo auspicio riguarda l’editoria libraria locale indipendente, che abbiamo scelto di tenere al di fuori di questo provvedimento. So che alcuni colleghi, anche del Partito Democratico, stanno già lavorando ad un ulteriore provvedimento legislativo per completare il lavoro di sostegno, facendolo in maniera organica, al comparto dell’editoria in senso lato che, lo ripeto, come sappiamo, sta vivendo una crisi forte.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Rontini.

Consigliere Calvano, prego.

 

CALVANO: Grazie, presidente.

Molto brevemente, perché mi ritrovo nelle parole dei colleghi intervenuti a nome del Partito Democratico.

Il tema, ovviamente un tema molto delicato, è che il Governo sta affrontando, anche a livello nazionale, con uno spirito simile a quello che ha alimentato il testo di cui oggi stiamo discutendo, la crisi del settore. La crisi è evidente, ma al contempo, alla crisi si affianca l’opportunità di innovare il settore stesso.

La legge di cui oggi stiamo parlando credo che possa rappresentare un utile strumento per accompagnare, in questa fase di transizione, le testate, locali e regionali, la cui sopravvivenza credo che sia importante e fondamentale per la garanzia della trasparenza e per far sì che ci sia sempre adeguata informazione nei confronti dei cittadini su ciò che avviene sui territori, sulle decisioni che vengono prese dalle Istituzioni e sulle istanze che i cittadini stessi possono portare avanti.

Come dicevo, il processo di innovazione in questo settore va accompagnato. Per poterlo fare serviranno anche risorse che poi la Giunta, attraverso appositi bandi, come preannunciava la collega Rontini, deciderà come distribuire e assegnare. Mi pare che le regole stabilite siano regole molto chiare e lineari, che tengono conto anche dell’opportunità di evitare chi si approccia al settore in modo avventuristico, e senza avere le caratteristiche per poter fare informazione a livello adeguato. Questi richiami al rispetto dei contratti nazionali piuttosto che all’impegno di giornalisti professionisti, credo che siano tutti requisiti che ci aiuteranno a sostenere solo quella parte di editoria che davvero fa informazione e lo fa in modo professionalmente elevato.

Abbiamo depositato anche un ordine del giorno per sollecitare la Giunta, dopo l’approvazione della legge, a prevedere in bilancio adeguate risorse per poter finanziare i progetti previsti nella legge, e che ciò venga fatto secondo le modalità che la Giunta si è data con il Patto del lavoro, cioè, con il confronto con tutti i soggetti interessati e quelli ovviamente più rappresentativi, al fine di arrivare a soluzioni che possano essere al massimo condivise.

Con questo spirito credo che si faccia un servizio non a qualcuno, ma alla nostra intera Regione, perché la qualità dell’informazione è anche espressione della qualità della democrazia che c’è su un territorio. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Calvano.

Ha chiesto la parola il consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Brevemente, per presentare un emendamento. Già il mio collega ha specificato come siamo sostanzialmente contrari all’impianto di questa legge, però colgo l’opportunità di fare una riflessione su un aspetto sul quale torno spesso, insieme anche ad altri colleghi di altre forze politiche: quello della pubblicità al gioco d’azzardo.

In parte qualcosa è già stata inserita all’interno della legge. L’invito è quello di inserire un articolo più specifico che dettagli meglio il fatto che eventuali contributi non vadano concessi a chi fa pubblicità al gioco d’azzardo, e in particolare, un altro aspetto, è il fatto che l’informazione, spesso, oltre alla pubblicità, veicola dei messaggi pericolosi riguardo al gioco d’azzardo: mi riferisco alla comunicazione delle vincite.

Spesso, sui giornali, e anche sui giornali locali, la comunicazione delle vincite è una sorta di pubblicità occulta al locale, alla sala bingo (sala bingo, fra l’altro, già oggetto di emendamenti a livello parlamentare, di parlamentari locali), per pubblicizzare appunto locali, bar o tabaccherie dove si è fatta una vincita.

Noi riteniamo che qui non si possa imporre un bavaglio ai giornalisti, ma è il caso di cominciare a ragionare di codici etici e di codici di autoregolamentazione. È bene che come su alcuni tipi di comunicazione si è avviato un lavoro di riflessione, anche sulla comunicazione delle vincite del gioco d’azzardo sia avviata una riflessione. Per questo noi chiediamo che la Regione promuova accordi con gli editori e con gli Ordini dei giornalisti per inventarsi e costruire insieme un codice di autoregolamentazione, proprio per fermare questa piaga che stiamo tentando, con vari provvedimenti che abbiamo adottato tutti insieme in quest’aula, per fermarla e rallentarla.

Torno invece al tema principale, quello dei contributi all’editoria. Togliere il finanziamento pubblico sia ai partiti, sia all’editoria, a vantaggio del sociale; abolizione anche del finanziamento pubblico ai giornali, anche se non vedrete praticamente mai sui quotidiani questa proposta (chissà perché): via subito, grazie.

Queste affermazioni non le ha fatte il consigliere Sassi, non le hanno fatte i sediziosi Di Battista e Di Maio, ma le ha fatte Renzi, nel 2012. Vorrei capire cosa è cambiato da allora ad oggi, perché prima eravate contro il finanziamento pubblico all’editoria e oggi siamo arrivati in Parlamento, qui in Regione Emilia-Romagna a riconcedere di nuovo fondi all’editoria. Mi sorprendono anche i colleghi della Lega, perché proprio qualche mese fa, quando scoppiò la politica su Poletti junior e i fondi incassati dal suo giornale, un giornale, fra l’altro, locale, la Lega fu una di quelle che ci andò giù pesante proprio contro i contributi pubblici all’editoria. Va bene, si vede che ci hanno ripensato anche loro.

Quindi, i contributi pubblici all’editoria sono per noi una distorsione. Bene tutelare il lavoro, ma un contributo pubblico ad un editore o ad un giornalista, come permette a quell’editore di essere il cane da guardia della politica? Se ho un debito di riconoscenza, per quanto piccolo sia, o per quanto abbia tutelato il lavoro, quel debito di riconoscenza prima o poi va pagato, o comunque introduce un bias all’interno dell’informazione. Di questo noi ci accorgiamo tutti i giorni, anche a livello di stampa locale: se una testata locale che ha ricevuto finanziamenti dalla Regione ha una notizia che in qualche modo dà fastidio alla Giunta che governa in quel momento, quella notizia la darà in maniera sfumata o la darà in maniera tagliente? La darà in maniera sfumata. E quando si tratta di dare notizie e comunicati sull’attività dei consiglieri regionali locali, a chi verrà data precedenza, o a chi verrà data più evidenza? A quelli che hanno contribuito a far avere dei contributi. Quindi, assolutamente non siamo contrari a questa modalità di sostenere il lavoro.

L’altro aspetto, quello delle bufale. Le bufale, purtroppo, non sono solo sulla rete, non so se ve ne siete resi conto, leggendo i giornali, ultimamente. Facciamo un esempio, così mettiamo insieme di nuovo Lega e Cinque Stelle, per non essere troppo in contrasto: il fantomatico incontro Salvini- Casaleggio. Le fake news nascono sulla rete o nascono sui giornali? Le fake news nascono dove c’è qualcuno che vuole utilizzare le informazioni ai propri fini. Anche sulla rete succede, e lo scrivete nel vostro ordine del giorno, ma anche sulla carta stampata succede.

Mettere allora il bavaglio alla rete, o mettere il bavaglio alla carta stampata non è la soluzione. La soluzione, e in parte lo scrivete nel vostro ordine del giorno, è quella di costruire cittadini consapevoli e cittadini informati sui meccanismi della rete, ma anche sui meccanismi distorti della carta stampata. Su questo siamo d’accordo. Quindi, occorre formare i cittadini, fare corsi di alfabetizzazione digitale, ma non solo, anche la lettura critica della carta stampata. Oggi il Papa si reca a Barbiana, scuola delle quali una delle attività era la lettura critica dei giornali, tutte le mattine, confrontando quello che dicevano i vari giornali e i vari titoli. Questa probabilmente è un’attività che bisogna tornare a fare nelle nostre scuole: la lettura critica dei giornali.

Ad oggi, infatti, la carta stampata, non solo la rete, spesso non dà un’informazione corretta, le fake news non sono solo sulla rete, quindi, quell’ordine del giorno è condivisibile solo in parte. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Ha chiesto di parlare il consigliere Boschini, prego.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente.

Io penso che oggi stiamo approvando una legge importante, anche da un punto di vista di principio, al di là di quello che potrà essere ed è il valore economico degli aiuti che essa potrà dare. Una buona legge, io penso, una legge di cui c’era bisogno. Una legge perfetta? No, evidentemente, ma è difficile fare leggi perfette, soprattutto su temi complessi. Noi sappiamo che trovare la giusta definizione di alcuni passaggi di questa legge non è stato naturalmente agevole. Sappiamo che quando si fissano delle asticelle di qualità, per dire che si dà sostegno ad un’editoria che effettivamente fa un’informazione importante, utile pubblicamente, si fissano delle asticelle che magari sono agevoli per qualcuno e sono difficili per altri. È difficile fare magari contenti tutti. Quindi, quando si parla della professionalità delle redazioni, quando si fissano delle soglie sull’attività informativa che deve essere svolta al servizio del contesto regionale e sulla sua tempistica, evidentemente fissiamo dei parametri in cui non tutte le redazioni potrebbero trovarsi. Io penso però che fare questo sia stato importante, proprio perché l’obiettivo è qualificare la nostra informazione.

Qualificare, e non mettere il bavaglio, qualificare e non influenzarla, qualificare e non deformarla. Lo dico in riferimento agli interventi che abbiamo ascoltato anche stamattina, dei colleghi Sassi e Bertani. Con Sassi abbiamo lungamente discusso, credo civilmente, anche in Commissione, quindi volentieri mi confronto ancora con questa posizione.

Io non credo che dare un finanziamento ad un soggetto, pubblico o privato che sia, significhi necessariamente mettere un bavaglio e condizionarlo fino al punto di impedirgli di svolgere la sua funzione pubblica, al contrario. Bisogna ragionare però su che cosa intendiamo per libertà, in questo caso libertà di stampa.

La libertà può essere intesa, e questa mi sembra l’idea che ci suggeriscono gli interventi stamattina, dei colleghi dei Cinque Stelle, come una specie di campo di assoluta libertà, una prateria sconfinata in cui chi vive, vive, chi muore, muore, i piccoli possono soccombere, perché spesso vige la legge del più forte. È una visione di libertà cara, fra l’altro, al liberalismo integrista inglese dell’Ottocento, dove lo Stato non deve mai intervenire, dove la mano dello Stato deve essere sempre assente, perché la libertà è soltanto nell’assenza di questi interventi.

Io, che personalmente alla libertà credo molto, penso che la libertà sia una cosa un pochino più complessa, e che a volte abbia bisogno di regole, perché nella prateria, o nella giungla, i piccoli soccombono, invece anche le piccole voci sono importanti e costituiscono un elemento di libertà. Nella prateria e nella giunga, infatti, a volte vince il migliore, a volte vince quello meglio difeso, quello che sa fare meglio coalizione.

Penso allora che sia importante che lo Stato, il pubblico, si occupi in questo campo, come in tanti altri campi, di rendere la competizione regolata. Quindi, non la prateria o la giungla, ma il campo di calcio, il biliardo dove le regole esistono. Questa secondo me è la libertà, cui pensava anche un padre della democrazia occidentale. Quando Thomas Jefferson pensava alla stampa libera, e diceva addirittura che era uno dei pilastri della democrazia, diceva “la democrazia è votare, è avere un Parlamento e avere dei giornali che fanno le pulci a quei partiti e a quel Parlamento”, quindi addirittura dava una funzione costituzionale nella Costituzione americana, che è la prima grande democrazia occidentale, ricordiamoci, ancor prima di quella francese.

Thomas Jefferson non pensava sicuramente al fatto che un intervento pubblico dovesse essere per forza escluso. Dov’è il discrimine? Sta nella trasparenza, sta nella chiarezza delle regole. Pensare che il fatto che la Regione dia qualche contributo, fra l’altro, temo, economicamente nemmeno così ampio e così decisivo, ad una testata, sia questa tradizionale, web, eccetera, purché abbia certe caratteristiche di qualità, l’abbiamo detto, pensare che questo la deformi, le metta il bavaglio, la obblighi, la mette in una posizione servile, secondo me è veramente fuorviante.

Se la pensiamo così, allora dovremmo pensarlo anche per la pubblicità. Allora, chi finanzia i giornali attraverso la pubblicità, ne detiene il pensiero. Ma allora, quando io apro i blog di Beppe Grillo e sulla destra trovo i banner, che cosa devo pensare? Che chi ha messo quei banner sta influenzando il pensiero di Beppe Grillo? Non lo penso neanche lontanamente. Penso che, come tutti, trasparentemente, se possibile, si dichiarano le proprie fonti di finanziamento, e il pubblico deciderà, sulla base di questo, se quel soggetto parla in maniera autonoma o parla sotto dettatura.

Noi sappiamo tutti chi sono gli editori dei giornali italiani, e sappiamo, da cittadini, valutare se quell’editore ne influenza il pensiero oppure no.

Io quindi non credo che un intervento pubblico a sostegno della stampa significhi automaticamente bavaglio e condizionamento, anzi, io penso che quando nella giungla, oltre alla voce del re leone, che è quello che ha più soldi o più televisioni, si aggiunge anche il cinguettio di qualche piccolo uccellino – oggi è giornata di uccellini – e viene difesa anche quella voce, penso si stia facendo servizio pubblico.

Per questo credo che questa legge sia importante, non dobbiamo affatto averne paura. Del resto, nella maggior parte dei Paesi europei, la stampa è sorretta, non con forme di finanziamento pubblico, sono d’accordo, ma io su questo non ho difficoltà. Il finanziamento pubblico ha avuto in Italia spesso degli andamenti deformati, perché si sono finanziati giornali che non esistevano praticamente più, che stampavano copie che andavano direttamente al macero.

Questo è il tipo di finanziamento pubblico che non ci interessa e che con questa legge noi non sosteniamo in alcun modo. Questo è quello di cui parlava Renzi. Ma in Germania, in Inghilterra, in Francia, anche dove non c’è un finanziamento pubblico – in Francia però c’è, per oltre un miliardo all’anno – si danno comunque ai giornali facilitazioni fiscali, ad esempio, o sulle spedizioni. Quindi comunque si riconosce che quel settore deve essere tutelato, perché senza quelle voci manca qualcosa nel dibattito pubblico, ribadisco, purché questo avvenga in maniera trasparente, in maniera chiara.

Con questo abbiamo chiarito che questa non è affatto una legge pericolosa per la democrazia, anzi è una legge utile per la democrazia. Da questo punto di vista, quello che andiamo a fare oggi non è – come qualcuno ha voluto dire – una marchetta verso un mondo, ma è, anzi, un ulteriore servizio al dibattito pubblico e alla sua qualità in questa Regione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Boschini.

Se non ci sono altri iscritti… Il consigliere Pruccoli vuole intervenire come relatore. Scusi un attimo, consigliere. Chiedo se ci sono altri iscritti a parlare in discussione generale.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Signor presidente, l’argomento è sicuramente delicato. Personalmente, ho sempre ritenuto e continuerò a ritenere che l’indipendenza dell’informazione non nasce dai finanziamenti o dai non finanziamenti. Vorrei ricordare che oggi abbiamo distrutto la stampa di partito. In compenso, abbiamo trasferito i partiti nella stampa. Non è un discorso da poco, per il semplice motivo che proprio gli organi di partito sono stati storicamente una fucina di giovani giornalisti poi approdati a migliori carriere. Oggi che gli organi di partito, evidentemente, non possono più stare in piedi, se non con una parte di finanziamento pubblico, che negli ultimi anni è andato sempre più scemando, ma soprattutto prevedendo regole talmente rigide per le quali diventa persino difficile riuscire a tenere in piedi le testate, tant’è vero che molte si sono trasformate on line proprio per riuscire quantomeno a mantenere il carattere della storicità, non penso che la qualità dell’informazione sia migliorata.

Lo diceva prima chi mi ha preceduto, ma se non sbaglio è stata La Repubblica che ha continuato a dare per effettuato, dicendo anche che si hanno prove testimoniali, l’incontro Casaleggio-Salvini. Se mi riferisco a quel giornale, devo pensare che quando è nata La Repubblica tutti dicevano che finalmente era nato un giornale libero. Io non lo metto in dubbio. Il suo direttore è sempre stato un uomo di comprovata coerenza. È partito da littore e da esponente dei GUF ed è finito al CAF. Ma questo è un altro paio di maniche.

Penso, lo dico sinceramente, che oggi la crisi della carta stampata non sia una crisi di informazione. È la crisi del sistema che è cambiato. Ovviamente, le notizie – parlo di notizie, non di verità – affluiscono dal web velocemente, in tempo reale. Direi che uno dei limiti della stampa è stato quello di non diventare più giornale di analisi e di approfondimento che di notizie. Ancora oggi c’è la tendenza, appena esce un fatto, una strage, a dire la ribattuta, perché così usciamo con la notizia. Peccato che nei giornali, che oggi vengono – anche questo bisogna dirlo – impaginati con le nuove tecnologie verso le ore 13.00-13.30 del mattino, gli spazi sono già predeterminati. Bisogna stabilire cosa metterci dentro e alle ore 19.30-20.00 sono già pronti per la tipografia. Una volta, nelle vecchie tipografie, alle 02.30 erano ancora là con il piombo che decidevano se fare quella prima pagina o rifarla.

Faccio un esempio. Nelle province, in presenza di un incidente stradale particolarmente grave, bisognava dare quella notizia immediata. È cambiato, quindi, il rapporto anche del cittadino con la stampa. Io dico che è cambiata anche la qualità dei giornalisti, che molto spesso – lo dico con molta amarezza – mi ricordano più dei giornalai: tentano di inventare dei retroscena pur di vendere, quando, invece, il lavoro che manca è appunto quello di rendere il giornale appetibile come giornale di approfondimento dei temi.

Quindi, io non mi scandalizzo se c’è una legge che, senza voler condizionare l’informazione, tenta di tenere in piedi l’informazione, anche quella – torno a ripetere – che negli anni è stata massacrata. Questa legge, tra l’altro, dice chiaramente che non possono accedere, ovviamente, giornali legati a partiti e quant’altro. Ormai è diventata una moda. Io non so neanche perché teniamo ancora i partiti nella Costituzione. È tanto facile. Togliamo anche quell’articolo. Abbiamo sicuramente evitato un altro dei vulnus con la cittadinanza. O chiamiamoli in modo diverso. Anche perché, effettivamente, “partiti” in genere significa quello che è partito, che è suonato. Chiamiamoli “associazioni”. Discipliniamoli in modo diverso. Torno a ripetere: se il male assoluto sono i partiti e sono i sindacati, togliamoli anche dalla Costituzione. D’altra parte, c’è stato anche un periodo in cui sono stati tolti. Non è che faccia male volerli togliere se questo è il male assoluto di tutti i nostri discorsi.

Personalmente, ritengo che si debba finanziare ciò che serve e ciò che è utile alla società, che è cosa diversa, ma con uno spirito che non è quello di tenere in vita cadaveri eccellenti. Si aiuta e si finanzia ciò che non è in grado inizialmente di autopromuoversi, ma che deve, poi, trovare un punto di equilibrio nel mercato. Se dobbiamo finanziare delle attività solo perché sono fallimentari, ma sono fallimentari perché non hanno riscontro nel corpo sociale e nei corpi sociali intermedi, cosa le finanziamo a fare? Per buttare via i soldi.

Debbo dire che esperienze, anche effettuate, dimostrano che è difficile inserirsi in realtà molto radicate, anche con strumenti di informazione innovativi. Non so se sia solo una tradizione piacentina, ma i giornali locali abitualmente non si leggono dalla prima parte, ma dall’ultima, perché è quella dei morti. Anche questo rappresenta un punto di approccio e di tradizione che è difficile da sconfiggere.

Penso che le norme che sono state qui rappresentate abbiano delle buone intenzioni, pur avendo, a mio avviso, e ho cercato di metterlo in luce in alcuni emendamenti, delle fughe in avanti che, francamente, lasciano un po’ perplessi, soprattutto in materia di delega di molti aspetti alla Giunta. Da una legge, che tra l’altro nasce per volontà del Consiglio, il tentativo, già su un argomento molto delicato, di lasciare decidere tutto alla Giunta mi lascia un po’ perplesso. Lo dico anche rispetto a un fatto. Come è facile verificare, il rapporto dell’Assemblea legislativa con la Giunta, in termini di appeal informativo, è di dieci a uno per la Giunta. Parliamoci chiaro. Basterebbe leggere le rassegne stampa per rendersene conto, ma basterebbe anche vedere l’esercito che c’è da una parte e le poche unità che ci sono dall’altra. Basterebbe anche, ovviamente, vedere il fatto che, facendo la Giunta pubblicità su molti giornali, cosa che l’Assemblea legislativa non fa, nel nome del principio dell’indipendenza della stampa, sicuramente una captatio benevolentiae la riesce ad acquisire.

Se proprio devo essere provocatore fino in fondo dico anche questo: chissà perché, avendo un canale televisivo, questo canale televisivo non viene utilizzato almeno a servizio dell’Assemblea legislativa. Mi sfugge anche la necessità di andare a comprare spazi a destra e a manca, che vengono trasmessi, poi, in orari dove tradizionalmente li vedono gli appassionati, che sono sempre meno, o coloro i quali si addormentano tra una trasmissione e l’altra e ci finiscono su per caso, rispetto, ad esempio, ad avere – lo dico per i consiglieri tifosi dello streaming – un canale televisivo che possa fare anche un riassunto di quanto capita, magari, nell’Assemblea legislativa giornalmente, con un carattere un po’ dinamico e di informazione che possa avere anche dei suoi margini di crescita nei singoli territori.

Sotto questo profilo, la strada sarebbe lunga e non voglio sicuramente andare fuori tema. Visto che si parla di informazione a pagamento, vi è anche un’informazione di cui non disponiamo, ma i cui costi sono già contabilizzati nel bilancio della Regione. Piaccia o non piaccia, quando Lepida vede come azionisti praticamente solo soggetti pubblici non ci vuole molto a capire che per fare di Lepida o dei canali di Lepida un canale regionale in grado di interagire sui vari territori non ci vuole Guglielmo Marconi, che peraltro si occupò di radio e non di televisione.

Concludo questo mio intervento dicendo che ciò che sarà lo specchietto delle allodole e per le allodole di questa legge saranno proprio i criteri con cui vengono distribuiti i finanziamenti e i progetti che verranno finanziati. Le norme possono essere piene di buone intenzioni. Le scelte dimostrano se le buone intenzioni hanno continuato ad esserci, trasformandosi, anzi, in azioni virtuose o se, invece, la norma, così come scritta, fatta di buone intenzioni, era il passe-partout per pratiche poco commendevoli sotto più profili.

Mi auguro che le verifiche sul funzionamento di queste norme ci dicano se alle intenzioni buone, che io credo essere tali, da parte dei proponenti seguano azioni buone o se, invece, si dovranno registrare fughe in avanti di tipo clientelare, dalle quali personalmente ritengo si possa e si debba rifuggire.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Non avendo più nessun iscritto in discussione generale, chiedo al relatore Pruccoli se vuole intervenire. Prego.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente.

Sono stato sollecitato da alcuni interventi che ho ascoltato. Avrei dibattuto più volentieri sull’eventualità del miglioramento di un testo, sulla possibilità. Fare sempre un processo alle intenzioni, invece, rispetto a un disegno di legge come questo, che si accinge a diventare una legge, lo trovo abbastanza svilente rispetto al lavoro che quest’Aula avrebbe dovuto e potuto fare. Evidentemente, mi riferisco in particolare agli interventi dei colleghi del Movimento 5 Stelle, non ad altri Gruppi.

Peraltro, non mi piace il metodo di lavoro. Credo non sia neanche la prima volta che il collega Bertani cita il Segretario del Partito Democratico, Renzi. Non so neanche se lo faccia a torto o a ragione, con precisione o meno. Al di là di questo, devo dire che, probabilmente, all’interno del Movimento 5 Stelle sfugge un principio fondamentale. Ammesso e non concesso che quella frase sia stata detta (andrebbe contestualizzata e andrebbe compreso il motivo), noi possiamo permetterci – credo che questa non sia neanche una notizia; immagino non ci sia neanche un’agenzia di stampa qua fuori che proverà a rilanciare questa notizia – noi possiamo permetterci, dicevo, anche di non essere d’accordo con il Segretario nazionale su quello che dice. Se riteniamo che un principio sia da perseguire, se riteniamo che questa sia una buona legge, la presentiamo. Non abbiamo una persona unica a cui fare riferimento e che, magari, ci espelle dal partito o fa un referendum per cacciarci. Possiamo permetterci di dire, eventualmente, che siamo in disaccordo e possiamo fare atti addirittura orientati verso un’altra direzione, anche rispetto ad un inciso che il collega Bertani ritiene di pronunciare qui questa mattina. Credo non siano notizie per nessuno. Immagino che domani nessuno titolerà: “Pruccoli e il PD hanno fatto una legge che non piace a Renzi”. Credo che non lo dirà nessuno. Magari, forse, in altre circostanze, ad attori invertiti, questo poteva anche succedere.

Credo, invece, che ogni volta che una voce si spegne nel panorama dell’informazione italiana sia un problema per tutti. Fondamentalmente, penso, addirittura, che muoia un pezzo di principio costituzionale ogni volta che si spegne una voce e ogni volta che qualcuno si spende per fare un’informazione. Qui arrivo a dire che, purché sia un’informazione presente nei princìpi, nei cardini costituzionali, un’informazione di parte, per quanto mi riguarda, credo sia nella facoltà e nella libertà di ogni singolo cittadino lettore o, comunque, fruitore o, comunque, di chi si rivolge ai media per farsi una propria informazione la possibilità di scegliere, fondamentalmente.

Questa legge – come ho detto nella mia relazione – non ha minimamente la pretesa di essere esaustiva. Stiamo parlando veramente di briciole, di poche cose che, però, provano a stimolare un settore e provano a chiedere a quel settore di tirare fuori la testa e di innovare, pur tra le mille difficoltà, che è quello che devono fare tutti i settori produttivi del nostro mondo, quindi anche della nostra regione. Anche a quello noi chiediamo di provare ad alzare la testa rispetto alle mille difficoltà all’interno delle quali si dibatte, provando a diventare qualcosa di nuovo e provando a mantenere una dignità nei confronti del personale impegnato.

D’altra parte, però, stando sul principio che voleva essere contestato, se viene contestato il principio attraverso cui il pubblico può intervenire, ripeto, per quanto in maniera misurata e limitata, allora spingiamo completamente quel mondo in altre direzioni possibili. Una è quella del mecenatismo (e io non ne vedo tanti, non mi capita di incontrarne così tanti). Oppure c’è quell’altro, molto più rischioso e pericoloso, che è quello delle lobby. Si finisce lì. Io non so, poi, dove stia l’indipendenza dell’informazione, a quel punto. Vorrei capire come è possibile che, invece, una lobby privata o qualcuno che detiene, dal punto di vista privato, l’intero pacchetto azionario o di maggioranza o, comunque, l’assetto societario di una qualsiasi azienda che fa informazione, possa essere visto come un qualcosa che va bene, funziona, quando, invece, è evidente che dietro ci sono intenzioni differenti che spesso travalicano la volontà dell’informazione.

Il pubblico non si può mai porre come padrone. Il privato sì. Noi abbiamo provato, in qualche maniera, a dare un piccolo aiuto per far alzare la testa e mantenere un presidio di libertà e di indipendenza. Un sostegno pubblico che non sia esaustivo, come in questo caso, ma che provi a dare dignità è l’unico modo per rendere libera l’informazione.

Se fosse vero il concetto per cui nel momento in cui il pubblico riserva poco, un minimo vitale, prova a riversare delle attenzioni su un determinato settore, mi verrebbe da dire – e non mi sentirete mai farlo; è lontano dalla mia cultura e dal mio modo di pensare – che il reddito di cittadinanza è un modo di mettere il guinzaglio elettorale a chi ne beneficia. Io non credo che sia questo. Io il reddito di cittadinanza lo contrasto nel merito, ma non mi permetto di dire che quella è la mala intenzione di chi lo propone. Non mi permetto di dirlo. È sbagliato. È una legge sbagliata che, secondo me, devia rispetto a quello che è semplicemente il principio costitutivo del nostro Paese, ossia l’articolo 1. Lo contesto nel merito, discuto nel merito. Non faccio il processo alle intenzioni dicendo che qualcuno vuole legare e con qualche briciola vuole portarsi a casa dei voti e della benevolenza. Sostenere questo nei confronti di questa legge significa non avere in minima considerazione la serietà professionale e non attribuire dignità ai professionisti, proprio perché stiamo parlando di briciole.

L’immagine che si aveva questa mattina è di professionisti, persone serie, gente che prova a fare il proprio lavoro e che rincorre briciole pubbliche. Non è così. Non è questo il quadro. Non è questo il contesto all’interno del quale nasce questa legge.

Per quanto mi riguarda, per la mia cultura, siccome questa si rivolge all’editoria locale e a soggetti che fanno informazione a livello locale, il Fatto Quotidiano locale (dico il Fatto Quotidiano per citare il media più distante da me, culturalmente parlando, che ci sia all’interno di questo Paese), se è in coerenza con questa legge, deve essere finanziato. Poi io decido di non leggerlo, non lo acquisto, non in mio nome, non con il mio contributo anche solo all’edicola, però deve essere finanziato, indipendentemente dal fatto che, evidentemente, è schierato e, in parte, influenza l’opinione pubblica.

È solo con la pluralità che si difende la libertà. Credo che facendo questo si dia la possibilità ai lettori cittadini di scegliere le fonti, che siano più o meno indipendenti. Nel fatto che ci siano fonti più o meno indipendenti evidentemente schierate non ci trovo assolutamente nulla di male. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pruccoli.

È così conclusa la parte della discussione.

Passiamo alla votazione dell’articolato.

Ricordo che su questo oggetto insistono venticinque proposte di emendamenti: sette a firma del consigliere Foti, due a firma dei consiglieri Foti e Delmonte, due a firma del consigliere Delmonte, due a firma del consigliere Bertani, sette a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi, una a firma dei consiglieri Calvano e Pruccoli, quattro a firma del consigliere Pruccoli.

Sono, poi, pervenuti due ordini del giorno: il 3253/1 a firma dei consiglieri Tarasconi, Zoffoli, Cardinali, Montalti, Campedelli, Zappaterra, Bessi, Lori, Molinari, Pruccoli, Rontini, Soncini, Serri e Ravaioli, e il 3253/2 a firma dei consiglieri Calvano, Pruccoli, Zappaterra, Serri e Ravaioli.

Passiamo, quindi, alla votazione.

Facciamo un controllo degli scrutatori. Erano i consiglieri Cardinali, Poli e Sassi. Il consigliere Sassi c’è. Il consigliere Cardinali non c’è. Il consigliere Poli c’è. Manca il consigliere Cardinali. Lo sostituiamo con il consigliere Campedelli.

Passiamo, quindi, all’articolato.

Sull’articolo 1 insistono due emendamenti: l’emendamento 13, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi, e l’emendamento 14, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi.

È aperta la discussione generale. Dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 13, a prima firma del consigliere Torri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 13 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 14, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 14 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 1 è approvato.

Art. 2.

Nessun emendamento.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 2 è approvato.

Art. 3.

Insistono sei emendamenti: emendamento 23, a firma del consigliere Pruccoli; emendamento 15, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi; emendamento 21, a firma dei consiglieri Calvano e Pruccoli; emendamento 22, a firma del consigliere Pruccoli; emendamento 1, a firma del consigliere Foti; emendamento 2, a firma del consigliere Foti.

Discussione generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo ai voti l’emendamento 23, a firma del consigliere Pruccoli.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Scusi, presidente. Pensavo che il relatore si pronunciasse sugli emendamenti.

In ogni caso, intervengo per illustrare l’emendamento 1. Ritengo che debbano essere escluse anche dalla possibilità di accedere ai finanziamenti quelle società o quelle testate proprietà di enti pubblici o di società controllate o partecipate dalla Regione. Diversamente, finanzieremmo noi stessi con una legge che dovrebbe essere rivolta a terzi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Ha chiesto la parola il consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Grazie, presidente.

Vorrei chiedere un chiarimento al firmatario Pruccoli in merito all’emendamento 23, quello che andremo a votare adesso, dove sostituisce le parole “giornalisti professionisti e pubblicisti” con “giornalisti professionisti o pubblicisti”. Credo che ci sia una sostanziale differenza, nel senso che l’albo attualmente parla di giornalisti professionisti o giornalisti pubblicisti. Mettere professionisti in genere, credo che riguardi un po’ qualunque cosa. Credo che questa virgola possa cambiare un po’ il concetto.

Vorrei capire da lui la motivazione alla base di questo emendamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Consigliere Pruccoli, prego.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente.

Lo avevamo già specificato in Commissione. Parto dalla richiesta del collega Delmonte. Questo sta in capo al fatto che non è possibile, anche per legge, vietare il fatto che una redazione sia composta anche esclusivamente da giornalisti pubblicisti. Quindi, abbiamo formulato questo articolo inserendo anche la virgola. Dunque, può essere composta da giornalisti iscritti all’albo, che questi siano giornalisti professionisti o giornalisti pubblicisti, lasciando l’alternativa all’uno o all’altro. Questo significa, sostanzialmente, che la redazione potrebbe essere composta anche da due giornalisti pubblicisti.

Per quello che riguarda, invece, l’emendamento del collega Foti, noi abbiamo ritenuto di respingerlo e di lasciare in ogni caso la facoltà. Visto che i bandi sono annuali e sono di emanazione della Giunta, abbiamo lasciato, casomai, la facoltà di precisare. La legge è molto ampia, non solo in questo punto. La legge lascia maggiore discrezionalità creando spazi, che possono essere eventualmente ristretti in sede di approvazione dei bandi da parte della Giunta.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pruccoli.

Consigliere Foti, per dichiarazione di voto, prego.

 

FOTI: Io non metto in dubbio che si lascino spazi ampi alla Giunta, se non nei limiti stabiliti nella legge. Se leggo bene e non ho sbagliato a leggere il comma 3, che qui si richiede di emendare, c’è scritto: “Sono in ogni caso escluse dai contributi e dagli incentivi di cui alla presente legge le imprese riconducibili a partiti e movimenti politici, organizzazioni sindacali, professionali e di categoria, secondo la normativa vigente”. Dubito che le società regionali o le società pubbliche possano essere riconosciute in questa fattispecie, il che significa che la Giunta null’altro può fare che applicare la norma così come viene approvata. Conseguentemente – è una scelta, ovviamente, di natura politica – viene consentita la possibilità di accedere ai finanziamenti anche a quelle società o imprese di proprietà di enti pubblici o di società controllate o partecipate dalla Regione.

Sicuramente, la Giunta non può aggiungere ciò che il legislatore non ha previsto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Ci sono altri interventi in dichiarazione di voto? Nessun intervento in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 23, a firma del consigliere Pruccoli.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 23 è accolto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 15, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 15 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 21, a firma dei consiglieri Calvano e Pruccoli.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 21 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 22, a firma del consigliere Pruccoli.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 22 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 3 è approvato.

Passiamo all’art. 4, su cui insistono due emendamenti: emendamento 3, a firma del consigliere Foti; emendamento 4, a firma del consigliere Foti.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: A me sfugge il motivo per cui i requisiti debbono essere stabiliti dalla Giunta, nel momento in cui penso siano già state chiarite in ogni sede le procedure che devono essere seguite e i princìpi che devono essere seguiti.

Mi pare – se non ho, ovviamente, letto male – che i princìpi siano già stati sufficientemente chiariti nell’articolo 3, che, ovviamente, stabilisce i requisiti minimali, che sono requisiti minimali già di per sé importanti. Quindi, sfugge questo atto di generosità suppletiva nei confronti della Giunta, che con proprio atto, invece, dovrebbe definire, giustamente, le modalità di iscrizione e quant’altro per far parte degli elenchi delle imprese ammissibili a contributi o incentivi.

Oltretutto, mi pare abbastanza capzioso – per non dire altro – il comma 5, nel quale si stabilisce che l’iscrizione nell’elenco delle imprese ammissibili a contributi e incentivi può essere assunta quale presupposto per ulteriori misure premiali definite dalla Giunta regionale. Francamente, non si capisce cosa voglia dire. Perché? A giudizio della Giunta vi sono, quindi, binari più favorevoli per alcuni e meno favorevoli per altri? L’iscrizione, una volta soddisfatta, è requisito generale ed astratto per il quale tutti i soggetti hanno uguali diritti e uguali doveri, mentre da questa norma, che chiaramente sembra dipinta su misura (non si sa per chi), pare di capire che non per tutti coloro i quali siano iscritti nell’elenco l’iscrizione nell’elenco possa dare a qualcuno o a qualche soggetto la possibilità di avere ulteriori misure premiali, cioè altre erogazioni di soldi da parte della Giunta.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale, passiamo alla dichiarazione di voto. Nessun intervento in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 3 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma del consigliere Foti.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 4 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 4 è approvato.

Art. 5.

Insiste un emendamento, l’emendamento 16, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 16, a prima firma del consigliere Torri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 16 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 5 è approvato.

Art. 6.

Nessun emendamento.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 6 è approvato.

Art. 7.

Insistono tre emendamenti: emendamento 17, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi; emendamento 20, a firma del consigliere Delmonte, che è un subemendamento all’emendamento 10; emendamento 10, a firma del consigliere Gabriele Delmonte.

Discussione generale.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Grazie, presidente.

Illustro brevemente l’emendamento, che, in realtà, va solo a definire meglio le categorie a cui viene aumentata la misura degli incentivi per trenta punti percentuali. Prima veniva definito come “giovani svantaggiati e disabili”. Sono andato semplicemente a ridefinire i giovani con età inferiore a 35 anni, come già riferito in altre parti del provvedimento di legge; per svantaggiati e disabili, è stato inserito, con il subemendamento all’emendamento 10, un riferimento alle normative nazionali che identificano chi sono le categorie svantaggiate dei disabili.

A differenza del primo emendamento, che effettivamente vincolava la legge a una normativa nazionale, nell’ultimo, invece, la vincola, ma lasciando una libertà rispetto ai cambiamenti che la normativa nazionale può prevedere.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 17, a prima firma del consigliere Torri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 17 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 20, che è un subemendamento all’emendamento 10, a firma del consigliere Delmonte.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Il subemendamento 20 all’emendamento 10, a firma del consigliere Delmonte, è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 10, a firma del consigliere Delmonte.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 10 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 7 è approvato.

Passiamo all’art. 8, su cui insistono quattro emendamenti: emendamento 5, a firma del consigliere Foti; emendamento 6, a firma del consigliere Foti; emendamento 24, a firma del consigliere Pruccoli; emendamento 18, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi.

Discussione generale.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Non so se l’emendamento 6, alla luce di un emendamento prima approvato, sia ancora attuale o non sia precluso. Lo dico perché ho cercato di guardare quello che veniva approvato.

Al di là di questo, l’articolo 8, al comma 1, stabilisce: “La Regione favorisce la nascita di imprese promosse da giornalisti”. Io vorrei sapere giuridicamente cosa vuol dire “promosso”. Le imprese si costituiscono. Le imprese sono partecipate. Vorrei capire se quando quattro amici al bar decidono, perché sono giornalisti, di mettere in piedi un’impresa e l’impresa nulla c’entra rispetto alle finalità va bene ugualmente.

La Regione deve favorire, giustamente, la nascita di imprese, ma che abbiano come interlocutori soggetti che abbiamo definito prima. Qui pare nascere un’altra fattispecie che, francamente, mi lascia molto perplesso. Arriva l’istituto della promozione d’impresa. Neanche nelle start up viene utilizzata questa dicitura. Ognuno scrive le leggi come vuole, ognuno le interpreta come vuole, però rimane il fatto che sono dei fuor d’opera.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Consigliere Delmonte, prego.

 

DELMONTE: Approfitto per esprimere la dichiarazione di voto in merito all’emendamento 24, che in realtà valeva anche per l’emendamento 22 che abbiamo già votato precedentemente. Noi ci teniamo a mantenere all’interno della legge – ed è per quello che prima abbiamo votato contro l’emendamento – il principio di avere sede legale all’interno del territorio emiliano-romagnolo, così come abbiamo fatto in altri provvedimenti. Per noi è importante finanziare chi ha davvero sede legale qui e, quindi, si prende il rischio di impresa all’interno della nostra regione. Soprattutto nell’ambito di questa legge, dove parliamo di sostegno all’editoria locale (questo è il titolo di questa legge), che, quindi, dovrebbe essere più legata a un territorio rispetto ad altri provvedimenti, crediamo che semplicemente operare nel territorio possa favorire i grandi gruppi editoriali che, magari, hanno sede da un’altra parte e che qui hanno solo un piccolo quotidiano o una piccola attività.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Delmonte.

Non avendo più interventi in discussione generale, passiamo alla dichiarazione di voto.

Consigliere Pruccoli, prego.

 

PRUCCOLI: Molto rapidamente. La sede legale, come si sarà visto, è stata oggetto anche di alcuni miei emendamenti, perché è nettamente in contrasto con la Direttiva Servizi. Ci siamo accorti di questo e l’abbiamo tolta, pur essendo presente nel testo base, proprio per questa motivazione.

Lo faccio qui in diretta. Sull’emendamento 5, a firma del collega Foti, farei una riconsiderazione. Proporrei, eventualmente, una modifica e, magari, un minuto di sospensione per vedere se possiamo arrivare a una condivisione lasciando la parola “partecipate” e togliendo “esclusivamente”. Direi che così lo possiamo accogliere.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pruccoli.

Consigliere Foti, va bene?

 

FOTI: Va bene.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Quindi, possiamo andare avanti con la modifica che avete appena concordato.

 

FOTI: Sì. Il subemendamento va bene.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo.

Quindi, lo votiamo subemendato, come da accordi appena presi. Okay. Però lo dobbiamo scrivere.

Sospendo un secondo o andiamo avanti?

 

(Interruzioni)

 

Emendamento 5: “All’articolo 8, comma 1, del presente progetto di legge, la parola ‘promosse’ è così modificata”. Viene tolto “partecipate esclusivamente”. Si mette il punto a “partecipate”. Okay.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 5, come subemendato, togliendo la parola “esclusivamente” e mettendo il punto a “partecipate”.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento è approvato.

Passiamo alla votazione dell’emendamento 6, a firma del consigliere Foti.

 

FOTI: Lo ritiro.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

L’emendamento 6 è ritirato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 24, a firma del consigliere Pruccoli.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 24 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 18, a prima firma del consigliere Torri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 18 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 8 è approvato.

Passiamo, ora, all’emendamento 11, a firma del consigliere Bertani, che istituisce un nuovo articolo.

Consigliere Bertani, prego ha la parola.

 

BERTANI: Lo avevo anticipato in precedenza. In particolare, sottolineo l’importanza di valutare l’adozione di un codice di autoregolamentazione per la corretta comunicazione riguardo alle vincite che evidenzi le reali probabilità di vincita, i rischi di sviluppare dipendenza e i sintomi delle patologie connesse al gioco d’azzardo. Spesso, invece, vengono pubblicizzate vincite eccezionali. Vengono evidenziate come fatto di cronaca, ma, in realtà, sembrano pubblicità esplicite al gioco d’azzardo. Questo codice di autoregolamentazione potrebbe servire anche a ridurre o a eliminare gli spazi che oggi sono dedicati alla pubblicità del gioco d’azzardo e anche eventuali conflitti di interesse dei giornalisti rispetto ai giochi d’azzardo.

Visto che ho la parola, rispondo un attimo anche al precedente intervento del consigliere Pruccoli riguardo alla citazione di Renzi. Io non volevo dire che voi dovete obbedire al vostro capo. Era la citazione di un intervento della newsletter (perché anche Renzi utilizza la rete) del 2012 che mi sembrava di particolare efficacia, visto che segnala come nel tempo l’opinione del PD si sia spostata da un tipo di intervento ad un altro tipo di intervento. Tutto qui. Mentre prima si diceva “non sosteniamo con finanziamenti pubblici l’editoria” oggi si dice “sosteniamola”.

L’altro aspetto che sottolineo è che io non ho detto che voi mettete il bavaglio alla stampa. Io ho detto che finanziare con dei soldi la stampa e la stampa locale può introdurre un vantaggio di comparazione o di trattamento rispetto ad una stampa, invece, che si sente libera e non ha alcun debito nei confronti di nessuno. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Passiamo, quindi, alle dichiarazioni di voto sull’emendamento 11.

Consigliere Pruccoli, prego.

 

PRUCCOLI: Molto rapidamente. Noi riteniamo di avere già inserito, con un nostro apposito emendamento, il divieto, quindi il non accesso ai contributi previsti da questa legge per i soggetti che pubblicizzino il gioco d’azzardo.

Per quello che riguarda tutta la parte della prevenzione, riteniamo di andare ad operare e di collocarlo nell’alveo più giusto e più corretto, che è la legge sulla prevenzione delle ludopatie, quindi – se non erro – la modifica alla legge n. 5/2013, successivamente.

Per cui, non accogliamo in questa legge questo emendamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pruccoli.

Se non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto, passiamo alla votazione.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 11, che istituisce un nuovo articolo.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 11 è respinto.

Passiamo, quindi, all’art. 9, su cui insistono quattro emendamenti: emendamento 25, a firma del consigliere Pruccoli; emendamento 7, a firma del consigliere Foti; emendamento 8, a firma dei consiglieri Foti e Delmonte; emendamento 12, a firma del consigliere Bertani.

Discussione generale.

La parola al consigliere Foti, prego.

 

FOTI: All’articolo 9, comma 3, si ritiene di sostituire “al vaglio” con “all’esame”, mentre al comma 4, nel momento in cui si dice che la Regione realizza campagne di comunicazioni istituzionali su temi di interesse pubblico e di utilità per la collettività e le comunità regionali, attraverso l’acquisto di spazio sugli organi di informazione, a mio avviso, quella dei siti internet è una delle situazioni che dovrebbero essere eliminate dal nostro esame. Vi spiego il perché. Per come sono genericamente definiti, mentre televisioni, radio, giornali, periodici e giornali on line hanno, comunque, dei riferimenti di tipo normativo, per quanto riguarda i siti internet non vi è alcuna specifica a tal riguardo. Di siti internet ce ne sono di vari tipi. Mi limito a dire questo, senza approfondire la questione.

Sul sito internet del Comune magari si può anche fare, ma sul sito internet, ad esempio, di una ONLUS chi decide su una piuttosto che sull’altra? Ritengo quantomeno opportuno indicare la tipologia dei siti internet a cui si fa riferimento. Mi pare che il mondo del web sia abbastanza vario sotto questo profilo, anche con vari tipi di risultati.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Riguardo alla comunicazione istituzionale, visto che al comma 2 si dice che va rispettato il principio dell’obiettività e si dà uguale spazio alle diverse posizioni politiche, con il comma 4-bis diciamo che, siccome c’è uno staff addetto e c’è una responsabilità riguardo alla comunicazione, questa garanzia, l’obiettività e lo spazio dato alle diverse posizioni costituisce parte della valutazione della performance individuale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Se non ci sono interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto. Nessun intervento in dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 25, a firma del consigliere Pruccoli.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 25 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma del consigliere Foti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 7 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 8, a firma dei consiglieri Foti e Delmonte.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 8 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 12, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 12 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 9 è approvato.

Art. 10.

Nessun emendamento.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 10 è approvato.

Art. 11.

Nessun emendamento.

Discussione generale.

Dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 11 è approvato.

Art. 12.

Insistono due emendamenti: emendamento 9, a firma dei consiglieri Foti e Delmonte; emendamento 19, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi.

Discussione generale.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: A mio avviso, questo emendamento dovrebbe essere accolto per una questione di coordinamento quantomeno formale. L’articolo 6, comma 3, prevede che la competente Commissione assembleare venga sentita in merito al programma annuale degli interventi definito dalla Giunta.

Mi pare anche abbastanza logico che, a questo punto, la clausola valutativa da triennale diventi annuale, se non altro per dare la possibilità alla Commissione prima di esprimersi sul piano dell’anno successivo e di vedere i risultati dell’anno che è appena stato licenziato e che è appena trascorso.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Se non ci sono altri in discussione generale, passiamo alla dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 9, a firma dei consiglieri Foti e Delmonte.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 9 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 19, a prima firma del consigliere Torri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 19 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 12 è approvato.

Art. 13.

Nessun emendamento.

Discussione generale.

Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 13 è approvato.

Art. 14.

Nessun emendamento.

Discussione generale.

Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 14.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’art. 14 è approvato.

Sospendiamo i lavori, che riprenderanno alle ore 14.30.

Grazie.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13,04

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Massimo MEZZETTI, Sergio VENTURI.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, ai sensi dell’art. 65, comma 2 del Regolamento interno il presidente della Giunta Stefano BONACCINI.

Hanno comunicato inoltre di non poter partecipare alla seduta la vicepresidente della Giunta Elisabetta GUALMINI, gli assessori Patrizio BIANCHI, Emma PETITTI e il consigliere Giuseppe PARUOLO.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 3253 “Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: «Sostegno all'editoria locale». A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Boschini, Campedelli, Sabattini, Serri, Rontini, Caliandro, Lori, Montalti, Zappaterra, Poli, Zoffoli, Tarasconi, Bessi, Calvano, Ravaioli, Soncini, Cardinali, Molinari” (63)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Foti:

«All’articolo 3 del presente progetto di legge, al termine del comma 3, sono integrate le seguenti parole: “, nonché quelle di proprietà di enti pubblici o di società controllate o partecipate dalla Regione”.»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Foti:

«All’articolo 3, comma 4, lettera b), del presente progetto di legge le parole “che trasmettono o promuovono programmi con contenuti vietati ai minori” sono così modificate: “sanzionate per la reiterata violazione del disposto cui alla lettera a) del presente comma”.»

(Respinto)

 

Emendamento 3, a firma del consigliere Foti:

«All’articolo 4, comma 4, del presente progetto di legge le parole “i requisiti e” sono soppresse.»

(Respinto)

 

Emendamento 4, a firma del consigliere Foti:

«All’articolo 4 del presente progetto di legge il comma 5 è abrogato.»

(Respinto)

 

Emendamento 5, a firma del consigliere Foti:

«All’articolo 8, comma 1, del presente progetto di legge la parola “promosse” è così modificata “partecipate esclusivamente”.»

(Precluso)

 

Emendamento 6, a firma del consigliere Foti:

«All’articolo 8 del presente progetto di legge sono apportate le seguenti modifiche:

a) Il comma 2 è così integralmente sostituito:

“2. Tali imprese devono avere sede legale in Emilia-Romagna, essere iscritte al Registro degli Operatori della Comunicazione, e svolgere la propria attività in uno o più degli ambiti previsti dall’articolo 2 della presente legge”.

b) il comma 3 è abrogato.»

(Ritirato)

 

Emendamento 7, a firma del consigliere Foti:

«All’articolo 9, comma 3, del presente progetto di legge, le parole “al vaglio” sono sostituite dalle parole “all’esame”.»

(Approvato)

 

Emendamento 8, a firma dei consiglieri Foti e Delmonte:

«All’articolo 9, comma 4, del presente progetto di legge le parole “siti internet,” sono soppresse.»

(Respinto)

 

Emendamento 9, a firma dei consiglieri Foti e Delmonte:

«All’articolo 12, nei commi 1 e 3 del presente progetto di legge, la parola “triennale “ è modificata in “annuale”.»

(Respinto)

 

Emendamento 10, a firma del consigliere Delmonte:

«Il comma 5 dell’art. 7 è sostituito come segue:

“La misura degli incentivi di cui al comma 1 è aumentata di trenta punti percentuali qualora le assunzioni riguardino personale giornalista iscritto all’Albo dei giornalisti di cui all’articolo 26 della legge n. 69 del 1963, rientrante in una delle seguenti categorie:

a)      giovani con età inferiore a 35 anni;

b)      svantaggiati, così come definiti dall’art. 2, comma 1, lettera k) del Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276;

c)      disabili;”»

(Approvato)

 

Emendamento 11, a firma del consigliere Bertani:

«Dopo l’articolo 8 è inserito il seguente:

“Articolo 8-bis – Pubblicità del gioco d’azzardo

1)      Ai fini della tutela della salute e della prevenzione della dipendenza dal gioco, la Regione non elargisce contributi ed incentivi di qualsiasi natura, ai soggetti beneficiari della presente legge, che svolgano attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio delle sale da gioco e delle sale scommesse o all’installazione degli apparecchi per il gioco di cui all’articolo 110, commi 6 e 7 del r.d. 773/1931 presso gli esercizi pubblici e commerciali, i circoli privati e tutti i locali pubblici o aperti al pubblico.

2)      La Regione promuove accordi con gli editori presenti sul territorio regionale per favorire l’adozione di un codice di autoregolamentazione, finalizzato alla corretta comunicazione riguardo alle vincite, che evidenzi contestualmente le reali probabilità di vincita, i rischi di sviluppare dipendenza e sintomi delle patologie connesse al gioco d’azzardo, e finalizzato a ridurre ed eliminare la presenza di spazi pubblicitari dedicati al gioco d’azzardo sui prodotti editoriali.”»

(Respinto)

 

Emendamento 12, a firma del consigliere Bertani:

«Nell’articolo 9, dopo il comma 4, è aggiunto il seguente:

“4.bis. Il mancato rispetto delle garanzie, di cui al comma 2, costituisce elemento di valutazione della performance individuale, nonché di responsabilità disciplinare e amministrativo-contabile del dirigente e del funzionario inadempiente.”»

(Respinto)

 

Emendamento 13, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi:

«Art. 1, comma 2, dopo le parole “contrastare la precarizzazione del lavoro giornalistico” sono inserite “e dell’intera filiera tecnica di produzione dell’informazione”.»

(Approvato)

 

Emendamento 14, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi:

«All’articolo 1 comma 2 tra le parole “avvio di imprese” e “giovani giornalisti” la parola “di” viene soppressa e sostituita dalle parole “fondate o composte da”.»

(Approvato)

 

Emendamento 15, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi:

«All’articolo 3 comma 1 lettera c dopo “Equo compenso nel settore giornalistico” si aggiunge la frase “coerentemente con i principi stabiliti dal Patto per il Lavoro”.»

(Approvato)

 

Emendamento 16, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi:

«All’art. 5 comma 1 la lettera j) è così riscritta:

“Nell’ambito di fusioni di imprese e sinergie editoriali nonché reinternalizzazione di attività editoriali precedentemente esternalizzate che portino al consolidamento aziendale, all’uscita da situazioni di crisi, al rafforzamento delle quote di mercato, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro e a nuove assunzioni, l’innovazione tecnologica, la conversione delle strumentazioni, la modernizzazione dei processi lavorativi e della distribuzione del prodotto, l’assunzione e stabilizzazione di personale giornalistico e tecnico e la realizzazione di prodotti informativi e giornalistici originali;”»

(Approvato)

 

Emendamento 17, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi:

«Art. 7 comma 2 dopo la parola “contributo” sono aggiunte le parole “e a garantire che la durata dei contratti su cui ricevono il contributo sia superiore alla durata del contributo stesso”.»

(Approvato)

 

Emendamento 18, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi:

«Art. 8 comma 2 lettera a) dopo le parole “produzioni di contenuti” è inserito “e prodotti”»

(Approvato)

 

Emendamento 19, a firma dei consiglieri Torri, Taruffi e Prodi:

«Art. 12 comma 1 dopo la lettera c) è inserita la lettera d):

d) Il numero di imprese avviate grazie alle iniziative attivate in base all’articolo 8 della presente legge.»

(Approvato)

 

Subemendamento 20, a firma del consigliere Delmonte:

«All’emendamento 10, le lettere b) e c) sono così sostituite:

b) svantaggiati, così come definiti dalla normativa nazionale;

c) disabili, così come definiti dalla normativa nazionale.»

(Approvato)

 

Emendamento 21, a firma dei consiglieri Calvano e Pruccoli:

«All’articolo 3 comma 2 lettera a) dopo il punto 2 è aggiunto il seguente nuovo punto:

“2-bis Trasmettere contenuti riferibili alla televendita in misura non superiore alle percentuali stabilite dalla normativa nazionale per i contributi annuali statali alle tv e alle radio locali.”

Al medesimo articolo 3 comma 2 la lettera h) è soppressa.»

(Approvato)

 

Emendamento 22, a firma del consigliere Pruccoli:

«All’articolo 3 comma 2 lettera c) punto 1) le parole “sede legale” sono sostituite da “operano”»

(Approvato)

 

Emendamento 23, a firma del consigliere Pruccoli:

«All’articolo 3 comma 1 lettera b) le parole: “giornalisti professionisti e pubblicisti” sono sostituite dalle parole “giornalisti, professionisti o pubblicisti,”»

(Approvato)

 

Emendamento 24, a firma del consigliere Pruccoli:

«All’articolo 8 comma 2 le parole “avere sede legale” sono sostituite da “operare”»

(Approvato)

 

Emendamento 25, a firma del consigliere Pruccoli:

«All’art. 9 prima del comma 1 sono introdotti i seguenti nuovi commi:

“1. Attraverso la propria comunicazione istituzionale, la Regione Emilia-Romagna diffonde un messaggio di interesse pubblico diretto all’esterno dell’Amministrazione, sia per informare i cittadini, gli enti territoriali e le articolazioni della società regionale sull’attività istituzionale dell’Ente sia per promuovere campagne informative di pubblica utilità, con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero di persone e soggetti sociali.

2. Le iniziative di comunicazione di pubblica utilità sono dirette:

a) a far conoscere l’attività legislativa, amministrativa e di programmazione della Regione e in particolare l’applicazione da parte della stessa delle leggi e degli altri atti di rilevanza sociale, dei programmi e dei piani di sviluppo, nonché delle direttive comunitarie e degli altri atti dell’Unione Europea;

b) a promuovere l’immagine dell’Emilia-Romagna;

c) a migliorare la conoscenza dei servizi pubblici prestati in ambito regionale e delle modalità di accesso ai medesimi;

d) a realizzare nell’ambito delle competenze regionali azioni di comunicazione sociale dirette alla crescita civile della società;

e) a educare alla difesa della salute, dell’ambiente, del patrimonio culturale ed artistico e dei beni pubblici.

3. Nel caso l’attività di comunicazione abbia carattere pubblicitario, la Regione tiene conto delle leggi e dei regolamenti in materia e si attiene a particolari criteri di correttezza, con riguardo alla chiara identificazione dell’autore del messaggio, alla sensibilità degli utenti e al rispetto delle opinioni altrui. Per lo svolgimento di questa attività la Regione può avvalersi di strutture specializzate, attenendosi, nella scelta delle agenzie e dei mezzi, a meri criteri tecnico-professionali.”»

(Approvato)

 

Emendamento 26, a firma del consigliere Foti:

«All’articolo 8, comma 1, del presente progetto di legge la parola “promosse” è così modificata “partecipate”.»

(Approvato)

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

4751 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Norme per la promozione della libertà di culto". (07 06 17) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

4788 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: “Recupero seminterrati per uso abitativo, commerciale e terziario”. (14 06 17) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

4801 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Riconoscimento e disciplina dell'operatore professionale "autista soccorritore"". (15 06 17) A firma della Consigliera: Piccinini

4805 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Norme in materia di produzione e vendita del pane e dei prodotti da forno e per la loro valorizzazione". (15 06 17) A firma dei Consiglieri: Lori, Rontini, Caliandro, Bagnari, Mumolo, Poli, Molinari, Tarasconi, Cardinali, Marchetti Francesca, Montalti, Ravaioli, Rossi Nadia, Sabattini, Campedelli

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

4737 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare casi di emulazione riguardanti la diffusione del "Blue Whale" e dei relativi suicidi od atti di autolesionismo. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi

4738 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa all'accoglienza di migranti sul territorio, e la eventualità che si debba procedere alla requisizione di immobili per ospitarli. A firma del Consigliere: Bignami

4739 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione del marchio Motor Valley nell'ambito di eventi di natura politica. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4740 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la chiusura del punto nascita di Pavullo. A firma della Consigliera: Gibertoni

4741 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l'utilizzo delle "sigarette elettroniche", con particolare riferimento alla tutela dei cittadini esposti al fumo passivo ed agli ambienti in cui è già operante il divieto di fumare. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Bertani

4742 - Interrogazione a risposta scritta circa la costituzione del fondo per la ripartizione degli incentivi di cui all'art. 113 del nuovo codice degli appalti, con particolare riferimento al settore della sanità pubblica bolognese. A firma del Consigliere: Bignami

4743 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione del piombo, o di altri metalli, nel munizionamento usato nell'attività venatoria, con particolare riferimento alla caccia al cinghiale. A firma del Consigliere: Foti

4744 - Interrogazione a risposta scritta circa la definizione ed il rispetto di norme edilizie relativamente ai luoghi di culto islamici, anche al fine di contrastare fenomeni di fondamentalismo. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

4745 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rendere accessibili informazioni sulla Gestione del Rischio Infettivo nelle strutture sanitarie, con particolare riferimento a casi di legionella verificatisi nell'Ospedale di Cona (FE). A firma della Consigliera: Sensoli

4747 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti lo svolgimento dell'attività del servizio di Medicina Generale presso la Casa della Salute di Budrio (BO). A firma del Consigliere: Bignami

4748 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire l'attività di controllo sui prodotti alimentari provenienti dall'estero. A firma del Consigliere: Rainieri

4749 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti lo svolgimento di attività di volontariato e l'accreditamento delle relative associazioni. A firma della Consigliera: Piccinini

4750 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la formazione di reti di soggetti appartenenti al fondamentalismo islamico. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani, Fabbri

4752 - Interrogazione a risposta scritta circa le norme e le procedure che disciplinano le nomine dei direttori dei distretti sanitari, con particolare riferimento all'AUSL di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

4753 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte alla mancanza di personale nei punti di primo soccorso della provincia di Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

4754 - Interrogazione a risposta scritta circa le funzioni che possono essere svolte da Associazioni Pro-Loco, con particolare riferimento all'attività di volontariato nell'ambito dell'inserimento sociale per i migranti. A firma del Consigliere: Bignami

4755 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti gli emolumenti relativi a dirigenti Acer. A firma del Consigliere: Paruolo

4756 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la riduzione dei posti letto presso l'Ospedale di Mirandola. A firma della Consigliera: Gibertoni

4758 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per eliminare i disagi per gli utenti causati dai disservizi riguardanti il trasporto su gomma di TPER nella linea Ferrara-Porto Garibaldi. A firma del Consigliere: Calvano

4759 - Interrogazione a risposta scritta circa l'allestimento di un centro di accoglienza per richiedenti asilo nelle adiacenze delle Fiere di Parma e Baganzola. A firma del Consigliere: Rainieri

4760 - Interrogazione a risposta scritta circa la collocazione di migranti a Cereglio, frazione di Vergato (BO), presso una struttura parrocchiale. A firma del Consigliere: Bignami

4761 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche, presso l'Ospedale Sant'Anna di Cona (FE), riguardanti agenzie operanti nell'ambito delle onoranze funebri. A firma del Consigliere: Fabbri

4762 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti materiale illustrativo ed informativo in ambito sessuale distribuito in una scuola elementare di Modena. A firma del Consigliere: Aimi

4764 - Interrogazione a risposta scritta circa i monitoraggi e gli interventi attuati sul territorio regionale per i Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS). A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Delmonte, Rancan, Liverani, Rainieri, Bargi, Pettazzoni, Pompignoli

4765 - Interrogazione a risposta scritta circa l’opportunità di avviare uno studio epidemiologico sull’impatto dell’inquinamento acustico sulla salute dei bambini, nonché sulla possibilità di prevedere un monitoraggio sulla salute dei bimbi che frequentano le zone maggiormente interessate dall’inquinamento acustico - come le aree limitrofe all’aeroporto Marconi di Bologna - e sulla necessità di realizzare barriere sonore protettive nelle aree del "Passante di Mezzo di Bologna". A firma della Consigliera: Piccinini

4766 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa azioni da porre in essere in merito alla situazione relativa alla Cassa di Risparmio di Ferrara, con particolare riferimento ad una audizione, in sede parlamentare, del Governatore di Bankitalia. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra

4767 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per monitorare e contrastare fenomeni di radicalizzazione islamica, con particolare riferimento alla situazione esistente nella Valsamoggia (BO). A firma del Consigliere: Bignami

4769 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione esistente ed il futuro dell'Aeroporto di Rimini. A firma del Consigliere: Pruccoli

4770 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni relative all'istituzione di una nuova agenzia statale competente in materia di entrate e riscossioni. A firma della Consigliera: Gibertoni

4771 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte alla carenza di operatori di polizia penitenziaria nelle carceri esistenti nel territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

4772 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei cittadini, con particolare riferimento a questioni relative alle vaccinazioni. A firma del Consigliere: Bignami

4773 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di esponenti della Giunta nell'ambito delle iniziative svolte presso le città ove si svolgeranno le elezioni amministrative. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi, Bertani

4774 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti l'aeroporto "Fellini" di Rimini. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi, Bertani

4775 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi per la messa in sicurezza e consolidamento della SP 238R Marecchia. A firma del Consigliere: Pompignoli

4776 - Interrogazione a risposta scritta circa situazioni potenzialmente non conformi alla normativa vigente per quanto riguarda l’atto n. 237 del 30 ottobre 2015 adottato dall'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Bignami

4777 - Interrogazione a risposta scritta circa il personale addetto al reparto di medicina dell'Ospedale di Imola. A firma della Consigliera: Piccinini

4778 - Interrogazione a risposta scritta circa la procedura seguita per la nomina del direttore del Distretto Sanitario Pianura Ovest. A firma del Consigliere: Bignami

4779 - Interrogazione a risposta scritta circa un concorso indetto dall'Ausl unica della Romagna per l'incarico di primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Bufalini di Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

4780 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'IRESA, imposta riguardante l'emissione sonora prodotta dagli aeromobili civili per ogni decollo ed ogni atterraggio. A firma della Consigliera: Sensoli

4783 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure ed incarichi riguardanti l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico Sant'Orsola-Malpighi. A firma del Consigliere: Bignami

4785 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per ridurre il costo degli abbonamenti agevolati, nell'ambito del trasporto pubblico, destinati ai portatori di disabilità motorie. A firma del Consigliere: Bignami

4786 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rendere accessibili alle persone con disabilità i Conservatori ed il patrimonio edilizio destinato all'alta formazione artistica e musicale, eliminando le barriere architettoniche esistenti. A firma della Consigliera: Piccinini

4787 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa questioni riguardanti i procedimenti di fusione tra Comuni, con particolare riferimento alla situazione relativa a quello di Valsamoggia. A firma della Consigliera: Gibertoni

4789 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda Ceramiche Mac3, con sede a Baisio di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Torri, Alleva

4790 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa questioni riguardanti l'accreditamento di associazioni di volontariato relativamente all'affidamento di servizi di trasporto e di soccorso, con particolare riferimento alla situazione esistente a Ferrara. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra

4791 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la situazione relativa alla Cassa di Risparmio di Ferrara. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra

4792 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli ed i monitoraggi da porre in essere sui migranti che frequentano corsi di formazione e tirocini gestiti da Comuni e finanziati dalla Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Bignami

4793 - Interrogazione a risposta scritta circa l'introduzione, nei tratti autostradali della provincia di Modena, di "corridoi ad emissioni ridotte" (LEC), con particolare riferimento all'inquinamento acustico ed ambientale. A firma del Consigliere: Aimi

4794 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la sicurezza sanitaria in occasione di un concerto che si svolgerà a Modena, in data 1 luglio 2017. A firma della Consigliera: Gibertoni

4796 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la chirurgia della mano ed il farmaco Xiapex presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Bignami

4798 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere problematiche riguardanti il fosso poderale sito in via Ronchi, in località Cà de Fabbri nel comune di Minerbio. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4800 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti l'Ospedale Bufalini di Cesena. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

4806 - Interrogazione a risposta scritta circa la riapertura della linea ferroviaria Dogato-Portomaggiore. A firma del Consigliere: Fabbri

4807 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere le imprese artigiane, anche agevolandone l'accesso al credito e diminuendo il relativo carico fiscale. A firma del Consigliere: Bignami

4808 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione demografica in ambito regionale, e le azioni da attuare per incentivare le nascite degli italiani e sostenere le relative famiglie. A firma del Consigliere: Bignami

4812 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa le azioni da porre in essere per far fronte alla diffusione del "Blue Whale". A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Paruolo

4813 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per mettere in sicurezza le stazioni ferroviarie del territorio bolognese. A firma del Consigliere: Bignami

4814 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per superare le criticità gravanti sulle strutture di Pronto Soccorso, con particolare riferimento a quello di Pavullo. A firma della Consigliera: Gibertoni

4815 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione riguardante l'accoglienza di migranti sul territorio regionale, con particolare riferimento alla possibilità di porre in essere provvedimenti di requisizione di immobili. A firma del Consigliere: Bignami

4816 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per evitare la possibilità di declassamento del Teatro Comunale di Bologna. A firma del Consigliere: Taruffi

4817 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la situazione relativa alle attività di informazione e sensibilizzazione in materia di vaccinazioni. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

4818 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la definizione di un diverso metodo di calcolo del Deflusso Minimo Vitale (DMV), riguardante il fiume Trebbia, con particolare riferimento alla siccità estiva ed alla realizzazione di bacini di accumulo. A firma del Consigliere: Foti

4819 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per contrastare la diminuzione delle risorse idriche nel periodo estivo, con particolare riferimento alla realizzazione di nuovi invasi di raccolta ed alla Val D'Enza, alla Diga di Vetto ed alla Stretta delle Gazze. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte

 

Interpellanza

 

4795 - Interpellanza circa la compartecipazione della Regione Emilia-Romagna alle spese per lo sgombero della neve accumulatasi, nei comuni dell'Alta Valmarecchia, durante l'eccezionale nevicata del gennaio 2017. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

Risoluzioni

 

4746 - Risoluzione per impegnare l'Assemblea e la Giunta a garantire la massima attenzione a che nella scuola sia assicurato il pieno rispetto di ogni visione delle diverse dimensioni della vita affrontate nel percorso di crescita di bambini e ragazzi, compreso quella, delicata e fondamentale, dell'identità sessuale ed a prendere in esame, in accordo con l'Ufficio scolastico regionale e in collaborazione con le Autonomie scolastiche e gli Enti locali, progetti e misure diretti ad educare alla tolleranza ed al confronto, come condizione indispensabile di qualsiasi forma di convivenza e delle finalità educative della scuola. (05 06 17) A firma della Consigliera: Piccinini

4757 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire per evitare il ripetersi di casi di maltrattamenti dei bambini, degli anziani e delle persone non autosufficienti, per garantire processi di verifica sulla preparazione delle educatrici, con verifiche sulle loro attitudini e prevenzione della sindrome del burn out, inserendo inoltre nella Direttiva attuativa della Legge Regionale 19/2016, oltre a quanto previsto dalle norme statali sul contrasto alla pedo-pornografia, anche l'obbligo per il gestore di avvalersi esclusivamente di persone che non siano state condannate, né abbiano patteggiato, per il reato di maltrattamento di minori, e prevedendo anche la possibilità di installare telecamere di videosorveglianza. (07 06 17) A firma della Consigliera: Tarasconi

4763 - Risoluzione per impegnare la Giunta a ad attivare una campagna educativa rivolta alla popolazione adulta sul pericolo dell'abuso di alcool e droghe con particolare riferimento alla Notte Rosa, ad attività di sensibilizzazione e di formazione del personale addetto alla distribuzione di bevande alcoliche. (08 06 17) A firma del Consigliere: Bignami

4768 - Risoluzione per impegnare la Giunta, circa il personale aggiuntivo di cui si sono dotate le amministrazioni comunali del cratere del sisma per fronteggiare la conseguente situazione di emergenza, ad intervenire per evitare ostacoli nel rinnovo dei contratti in scadenza al 30 giugno 2017  e per facilitare i passaggi e l'iter burocratici per garantire i contratti attivi, favorendo inoltre il passaggio di stabilizzazione della parte del personale, ormai entrato di fatto in pianta organica delle amministrazioni, attraverso bandi di concorso. (09 06 17) A firma del Consigliere: Alleva

4781 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere tutte le azioni necessarie per risolvere il problema inerente la responsabilità civile, in caso d'incidente alle persone invalide con gravi problemi di deambulazione alle quali l'Asl assegna, in comodato d'uso gratuito, carrozzelle o scooter elettrici, a dare copertura assicurativa alle carrozzelle e scooter elettrici di proprietà Asl, senza che il costo gravi sugli utilizzatori di questi ausili. (13 06 17) A firma del Consigliere: Bignami

4784 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare, nel rispetto della leale collaborazione interistituzionale, l'adozione di soluzioni utili affinché gli enti provinciali siano messi concretamente nelle condizioni di ottemperare ai compiti istituzionali, di assicurare servizi fondamentali per la comunità e per l'incolumità della stessa e di garantire il pagamento degli stipendi ai propri dipendenti, promuovendo inoltre una riflessione più ampia sul destino di questi enti, dopo la mancata approvazione della legge di revisione costituzionale che ne avrebbe modificato radicalmente natura e poteri. (13 06 17) A firma del Consigliere: Molinari

4797 - Risoluzione per impegnare la Giunta a favorire la stabilizzazione, attraverso bandi di concorso, della parte del personale ormai entrato di fatto in pianta organica delle amministrazioni site nel cratere del sisma, ad intervenire per evitare ostacoli nel rinnovo dei relativi contratti in scadenza al 30 giugno 2017 e per facilitare i passaggi e gli iter burocratici per garantire i contratti attivi. (14 06 17) A firma dei Consiglieri: Alleva, Taruffi, Torri, Prodi

4799 - Risoluzione sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Un'iniziativa per sostenere l'equilibrio tra attività professionale e vita familiare di genitori e prestatori di assistenza che lavorano COM(2017) 252 final del 26 aprile 2017 e sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio COM(2017) 253 final del 26 aprile 2017. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012 e esame di sussidiarietà ai sensi del Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona. (Approvata dalla I Commissione assembleare Bilancio affari generali ed istituzionali in data 13 giugno 2017)

4809 - Risoluzione per impegnare la Giunta e l'Assemblea a verificare, unitamente alle Istituzioni della formazione musicale ed al Ministero per l'Istruzione e l'Università, le condizioni di reale accessibilità e di superamento delle barriere architettoniche presenti nei Conservatori di musica statali e negli istituiti superiori pareggiati regionali, a richiedere che siano assicurate da parte dello Stato le condizioni necessarie ad assicurare non solo la qualità della didattica, ma anche la piena adeguatezza ed accessibilità, per tutti, delle sedi, prendendo inoltre in esame, nei casi di maggiore urgenza e necessità, la possibilità di attivare le opportunità di intervento aperte dalla legge regionale n. 39 del 1980. (15 06 17) A firma della Consigliera: Piccinini

4810 - Risoluzione per impegnare la Giunta a dichiarare la propria contrarietà nei confronti del Decreto Lorenzin, D.L. n. 73 del 7 giugno 2017, per la sua imposizione coercitiva, riconoscendo comunque l'importanza dei trattamenti vaccinali tramite un intervento di natura educativa, a farsi portavoce, in sede di Conferenza delle Regioni, di una modifica di tale normativa, riducendo le prescrizioni coercitive e favorendone una sostituzione in chiave educativa e conoscitiva, dando inoltre mandato all'Avvocatura al fine di impugnare detto decreto davanti alla Corte Costituzionale. (15 06 17) A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

4811 - Risoluzione per impegnare la Giunta a ripensare la rete di approvvigionamento idrico nelle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza anche attraverso la realizzazione di nuovi invasi in modo che vi siano soluzioni strutturali per affrontare la cronica emergenza idrica durante le stagioni secche, individuando inoltre un nuovo progetto complessivo di rete idrica per la parte occidentale del territorio regionale al fine di aumentare la fase di accumulo delle acque a seguito delle precipitazioni abbondanti, e il rilascio delle stesse nelle stagioni secche. (15 06 17) A firma dei Consiglieri: Delmonte, Rainieri, Rancan

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

4336 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per attuare e finanziare i Progetti di Vita Indipendente Autodeterminati dedicati alle persone con disabilità. A firma del Consigliere: Fabbri

4337 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione, per l'accoglienza di migranti, di immobili di fondazioni che gestiscono beni di proprietà di partiti politici. A firma del Consigliere: Bignami

4339 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per rendere omogeneo il sistema dei servizi riguardante le articolazioni del 118 sul territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

4343 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio del sistema vaccinale, con particolare riferimento alla modificazione della normativa, di recente emanazione, che esclude la possibilità di iscrizione agli asili dei bambini che non abbiano iniziato o concluso le vaccinazioni obbligatorie. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi, Bertani

4347 - Interrogazione a risposta scritta circa procedimenti connessi a reati riguardanti la produzione e la commercializzazione del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Rainieri, Rancan

4348 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto dei parametri riguardanti l'accoglienza di migranti sul territorio regionale ed i relativi bandi, con particolare riferimento alla situazione esistente nella Città metropolitana di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

4349 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere e finanziare la diffusione delle auto elettriche sul territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

4350 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere in relazione all’impatto ambientale e sulla salute causato, nella Val d’Arda, dall’utilizzazione, in uno stabilimento sito a Vernasca, del combustibile denominato Carbonext. A firma del Consigliere: Rancan

4351 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il sistema di raccolta e gestione delle segnalazioni di degrado urbano denominato Rilfedeur. A firma del Consigliere: Sassi

4352 - Interrogazione a risposta scritta circa le verifiche da porre in essere in ordine alla presenza di rifiuti tossici a Vigarano Mainarda e nella Provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

4354 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di attesa relativi agli interventi chirurgici, conseguenti alla organizzazione “per intensità di cure” presso il nuovo padiglione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola–Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

4358 - Interrogazione a risposta scritta circa le criticità riguardanti la rete di emergenza-urgenza sanitaria, le autoambulanze ed il relativo personale. A firma della Consigliera: Gibertoni

4359 - Interrogazione a risposta scritta circa il sistema di emergenza-urgenza sanitaria, con particolare riferimento all'Aeroporto Marconi di Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

4360 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti la ex discarica "Cà Leona", sita in Via Eridano, a Ferrara. A firma del Consigliere: Sassi

4361 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a seguito di dichiarazioni riguardanti il traffico di rifiuti, anche tossici, con particolare riferimento alla situazione riguardante discariche site nel territorio ferrarese. A firma del Consigliere: Foti

4362 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti le spese relative alle concessioni cimiteriali perpetue. A firma della Consigliera: Piccinini

4364 - Interrogazione a risposta scritta circa la conversione dell'Ospedale di San Giovanni in Persiceto in Ospedale di Comunità (OSCO). A firma del Consigliere: Bignami

4365 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli, anche di natura straordinaria, da porre in essere nei confronti delle strutture sanitarie private accreditate, al fine di verificare il rispetto delle disposizioni vigenti. A firma della Consigliera: Sensoli

4367 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare le truffe ai danni del Servizio Sanitario regionale, con particolare riferimento al territorio bolognese. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4368 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il depotenziamento dell'Ospedale Cervesi di Cattolica, che costituisce il punto di riferimento della zona della Valconca. A firma del Consigliere: Alleva

4370 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire, nell'Azienda Unica della Romagna, la libertà di effettuare esami diagnostici senza limitazioni di appartenenza distrettuale sanitaria. A firma del Consigliere: Aimi

4371 - Interrogazione a risposta scritta circa l'applicazione del principio di precauzione al progetto di installazione, presso il Comune di Cadeo (PC), di una industria di riciclo di materiale plastico tramite il "cracking molecolare", e le relative procedure di Valutazione di Impatto Ambientale. A firma dei Consiglieri: Rancan, Foti

4375 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti i sollevatori, utilizzati da persone con disabilità o con problemi di deambulazione, relativi all'Azienda Ospedaliera S. Anna di Ferrara. A firma della Consigliera: Sensoli

4376 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per valorizzare le farmacie territoriali, mettendo anche a loro disposizione un database con i recapiti dei clienti da utilizzare specie in situazioni di emergenza medico-sanitaria. A firma del Consigliere: Bignami

4377 - Interrogazione a risposta scritta circa il recepimento delle modificazioni della normativa riguardante le modalità di prescrizione e vendita dei medicinali contenenti Ranolazina e Ivabradina. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

4378 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare e monitorare la diffusione della Leishmaniosi. A firma della Consigliera: Piccinini

4382 - Interrogazione a risposta scritta circa la quantità di alimenti da somministrare ai pazienti presso il Centro emodialisi dell'Ospedale Maggiore di Parma e l'accesso degli stessi alla relativa struttura tramite automezzi propri. A firma del Consigliere: Rainieri

4384 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti le linee di indirizzo regionali relative alla riorganizzazione della rete ospedaliera. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Pettazzoni, Delmonte, Liverani

4385 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza costante di un medico presso il Presidio Sanitario Aeroportuale dell'Aeroporto Marconi di Bologna, anche alla luce del decesso di un passeggero, avvenuto in data 24 marzo 2017. A firma del Consigliere: Bignami

4390 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti aree cimiteriali relative al Comune di Zola Predosa. A firma della Consigliera: Piccinini

4391 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per preservare l’attività di centri per il ripopolamento ittico nella Provincia di Modena. A firma del Consigliere: Bargi

4393 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti la trasparenza dell’azione amministrativa presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4394 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa ai limiti di impiego delle autoambulanze operanti nell’ambito della AUSL della Romagna, e la sostituzione dei veicoli che li hanno superati. A firma del Consigliere: Pompignoli

4397 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la costruzione di un Centro culturale islamico a Fidenza. A firma del Consigliere: Rainieri

4398 - Interrogazione a risposta scritta circa il rinnovo del protocollo d'intesa per la pianificazione degli interventi sulla sicurezza del lavoro nel Porto di Ravenna. A firma del Consigliere: Alleva

4400 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni ed i controlli da attuare per evitare e contrastare contraffazioni e frodi nell'ambito della produzione del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. A firma del Consigliere: Bignami

4401 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la pesca di frodo ed il furto di imbarcazioni, con particolare riferimento al territorio piacentino. A firma del Consigliere: Foti

4402 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione del raccordo autostradale Tirreno-Brennero in località Ronco Campo Canneto (PR) e le azioni da attuare per far fronte alle richieste proposte dal Comitato per la tutela del territorio di Sissa Tre Casali. A firma del Consigliere: Foti

4411 - Interrogazione a risposta scritta circa il problema delle emissioni odorigene, causate dalla fabbricazione di ceramiche a basso spessore, a Borgo Val di Taro (PR). A firma del Consigliere: Torri

4414 - Interrogazione a risposta scritta circa la decisione dell’Ausl di Romagna di tagliare 13 posti protetti sui 27 totali della casa di riposo "Casa del Benessere" di Portico San Benedetto (FC). A firma del Consigliere: Pompignoli

4415 - Interrogazione a risposta scritta circa l’Atto di indirizzo "Case della salute: indicazioni regionali per il coordinamento e lo sviluppo delle comunità di professionisti e della medicina d’iniziativa". A firma del Consigliere: Bignami

4417 - Interrogazione a risposta scritta circa il procedimento disciplinare avviato, ai sensi dell’art. 30 dell’Accordo collettivo nazionale, dall’Ausl di Modena nei confronti di un gruppo di medici di Medicina Generale. A firma della Consigliera: Gibertoni

4418 - Interrogazione a risposta scritta circa l’aumento del costo del servizio di gestione dei rifiuti per l’anno 2017, deliberato da Atersir, per i comuni facenti parte dell’ambito Forlì-Cesena. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi, Sensoli

4420 - Interrogazione a risposta scritta circa l'erogazione dei contributi riguardanti le misure di intervento relative allo sviluppo sostenibile della pesca. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Fabbri, Rontini

4422 - Interrogazione a risposta scritta circa la sostituzione dell'ossido di etilene quale agente sterilizzante in ambito sanitario. A firma del Consigliere: Taruffi

4425 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti i permessi di sosta relativi all'Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi, ed i relativi costi. A firma del Consigliere: Bignami

4426 - Interrogazione a risposta scritta circa il Registro dei tumori e la relativa copertura del territorio regionale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4428 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni relative ad una associazione culturale islamica operante a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

4430 - Interrogazione a risposta scritta circa il provvedimento di valutazione di impatto ambientale del progetto volumetrico in sopraelevazione del terzo lotto della discarica “Tre Monti” del Comune di Imola. A firma del Consigliere: Bignami

4432 - Interrogazione a risposta scritta circa la ridefinizione e l'aggiornamento delle linee guida relative al Fondo Regionale per la Non Autosufficienza. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Delmonte, Rancan, Liverani, Rainieri, Bargi, Pettazzoni, Pompignoli

4433 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di pubblicizzazione ed accesso ai documenti del Comitato Etico dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4434 - Interrogazione a risposta scritta circa la promozione del turismo ferroviario "dolce" unitamente all'utilizzazione delle biciclette. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Sassi

4437 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'esternalizzazione di servizi da parte della Regione Emilia-Romagna ed i lavoratori che li svolgono. A firma della Consigliera: Gibertoni

4439 - Interrogazione a risposta scritta circa ipotesi di chiusura di poliambulatori di Bologna, con particolare riferimento agli strumenti diagnostici in dotazione agli stessi. A firma del Consigliere: Bignami

4440 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di svolgimento di un incontro tra la Giunta regionale ed i Presidenti degli Ordini dei Medici Chirurgi e Odontoiatri, con particolare attenzione a riferimenti al Movimento 5 stelle. A firma del Consigliere: Gibertoni

4442 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzo di tettarelle e biberon sterilizzati con ossido di etilene nelle AUSL della Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Sensoli

4452 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire un'adeguata assistenza sanitaria ai cittadini della Regione Emilia-Romagna, con particolare riferimento alla situazione esistente a Imola. A firma del Consigliere: Taruffi

4453 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da porre in essere per contrastare l'interazione tra farmaci che possono condurre a reazioni avverse (ADR). A firma della Consigliera: Gibertoni

4455 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di usufruire di contributi regionali in merito ad immobili di edilizia residenziale pubblica siti nel comune di Imola (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4463 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per verificare l'idoneità di tutti gli alloggi in cui ospitare migranti nella provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Rancan

4464 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni connesse al "contributo ittiogenico", oltre alla licenza governativa, previsto per l'esercizio della pesca nella provincia di Modena. A firma del Consigliere: Bargi

4472 - Interrogazione a risposta scritta circa disservizi riguardanti la raccolta dei rifiuti nel comune di Ravenna e l'aumento della relativa imposizione a carico dei cittadini. A firma del Consigliere: Bignami

4475 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per raggiungere una omogenea distribuzione sul territorio regionale dei farmaci a prescrizione specialistica. A firma del Consigliere: Pompignoli

4476 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni e le procedure da porre in essere per giungere all'attuazione dei Registri di Patologia. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Delmonte, Rancan, Liverani, Rainieri, Bargi, Pettazzoni, Pompignoli

4484 - Interrogazione a risposta scritta circa le cause della soppressione della corsa del treno 11524 del 4 aprile e dei ritardi nei treni successivi sulla linea Ravenna-Bologna. A firma del Consigliere: Bagnari

4488 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l'accoglienza di migranti presso un albergo situato in prossimità della spiaggia di Ponente, a Cesenatico. A firma del Consigliere: Pompignoli

4496 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione dei dipendenti della ex Bredamenarinibus. A firma del Consigliere: Bignami

4499 - Interrogazione a risposta scritta circa il contributo agli agricoltori, annualità 2015, previsto dalla misura 214 contenuta nel "Disciplinare di Produzione Integrata Vegetale". A firma del Consigliere: Liverani

4502 - Interrogazione a risposta scritta circa i danni provocati dalla siccità al settore agricolo regionale. A firma del Consigliere: Rainieri

4504 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi da attuare a sostegno degli agricoltori danneggiati dalle grandinate verificatesi nel corso del mese di aprile 2017. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Pettazzoni

4505 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a seguito delle grandinate, e dei conseguenti danni all'agricoltura, verificatesi durante le festività pasquali. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Poli, Bessi, Serri, Bagnari, Rontini

4509 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte ai danni causati all'agricoltura dalla grandinata verificatasi nella serata di Pasqua 2017, con particolare riferimento al territorio bolognese. A firma del Consigliere: Bignami

4520 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la sicurezza di ponti, viadotti e cavalcavia siti nel territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Fabbri, Rainieri, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

4522 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la sicurezza e la manutenzione dei ponti e dei cavalcavia siti nel territorio ferrarese. A firma del Consigliere: Fabbri

4524 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare a sostegno degli agricoltori colpiti dalle grandinate avvenute nel territorio modenese nella serata del 16 aprile 2017, con particolare riferimento alla sospensione del pagamento dei mutui gravanti sulle aziende agricole. A firma del Consigliere: Aimi

4529 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per eliminare le disposizioni riguardanti la detassazione, con effetto retroattivo, di tributi relativi alle piattaforme per l'estrazione di idrocarburi in mare. A firma dei Consiglieri: Bessi, Bagnari, Rontini, Montalti

4531 - Interrogazione a risposta scritta circa lo strumento del tirocinio formativo, con particolare riferimento a quelli proposti agli stranieri e alle verifiche condotte dalla Regione. A firma del Consigliere: Pettazzoni

4542 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure di sostegno agli agricoltori colpiti dalle gelate tardive dello scorso aprile, nonché sulla valutazione delle condizioni per attivare la richiesta dello stato di calamità. A firma della Consigliera: Rontini

4548 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda Ape srl di Montecchio Emilia (RE). A firma del Consigliere: Delmonte

4550 - Interrogazione a risposta scritta circa la chiusura della biglietteria della stazione ferroviaria di Fiorenzuola d'Arda (PC). A firma del Consigliere: Foti

4555 - Interrogazione a risposta scritta circa contratti ed incarichi riguardanti strutture pubbliche regionali. A firma del Consigliere: Bignami

4556 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda Terex di Brescello. A firma del Consigliere: Torri

4559 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e problematiche riguardanti la realizzazione di un polo agroalimentare tramite l'accorpamento degli istituti Magnaghi-Solari e Bocchialini-Galilei. A firma del Consigliere: Rainieri

4561 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per adottare una soluzione alternativa alla chiusura totale del Ponte Giuseppe Verdi sul fiume Po, con particolare riferimento ai lavori di competenza della provincia di Cremona. A firma del Consigliere: Rainieri

4564 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la chiusura della biglietteria interna della stazione ferroviaria di Fiorenzuola d'Arda (PC). A firma del Consigliere: Rancan

4567 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere criticità riguardanti il Ponte sul Secchia ed il Ponte Veggia, in prossimità di Sassuolo (MO). A firma del Consigliere: Bargi

4578 - Interrogazione a risposta scritta circa l'attivazione, in Emilia-Romagna, di centri di permanenza per il rimpatrio di immigrati. A firma del Consigliere: Rainieri

4586 - Interrogazione a risposta scritta circa lo sversamento di liquami nello scolo Cavata, presso lo stradello Frignani, a Carpi, in data 26 aprile 2017. A firma della Consigliera: Gibertoni

4603 - Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni del ponte sulla strada provinciale 8, che attraversa il Rio Sologno, nel comune di Villa Minozzo (RE), che hanno portato alla chiusura al transito per i mezzi pesanti. A firma del Consigliere: Delmonte

4688 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti gli effetti della revoca di borse di studio e di benefici economici agli studenti. A firma del Consigliere: Mumolo

 

In data 7 giugno 2017 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Politiche economiche”, alla interrogazione oggetto n. 4687:

4687 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa problematiche e procedure riguardanti le domande relative ai contributi previsti a favore delle aziende agricole. A firma del Consigliere: Bertani

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 25 05 17 al 14 06 17.

 

DPGR n. 89 del 30 /05/2017

Costituzione Commissioni mediche locali per le patenti di guida ai sensi del DPR 495/1992 e s.m. - modifica Decreto n. 170/2015.

DPGR n. 91 del 05/06/2017

Costituzione del consiglio di amministrazione dell'IPAB "Preventorio elioterapico femminile mons. Vincenzo Pancotti" di Vigolzone (PC).

DPGR n. 92 del 05/06/2017

Costituzione del Consiglio di Amministrazione dell'IPAB "O.P. Tarlazzi" di Conselice (RA).

DPGR n. 94 del 08/06/2017

L.R. 42/1993 art. 5 modifica alla composizione della Commissione esaminatrice per l'abilitazione all'esercizio della professione di Maestro di sci.

(Comunicazioni n. 49 prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno - prot. NP/2017/1312 del 19/06/2017)

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Rainieri - Saliera - Soncini

Rancan - Torri

 

 

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