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144.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 25 LUGLIO 2017

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 5006

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'approvazione del regolamento che consente di rendere operativi gli iter per la partecipazione al riparto dei fondi europei per le aziende del settore vitivinicolo regionale. A firma del Consigliere: Bagnari

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BAGNARI (PD)

CASELLI, assessore

BAGNARI (PD)

 

OGGETTO 5016

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il rispetto degli accordi in sede sindacale da parte della Cooperativa sociale Public Sollievo che opera nella Casa Protetta di Vergato (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

TARUFFI (SI)

VENTURI, assessore

TARUFFI (SI)

 

OGGETTO 5017

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la richiesta di Herambiente SpA di incrementare la quantità massima autorizzata di rifiuti trattabili dall’impianto chimico fisico situato in Area 2, in via Cavazza 45 a Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

GIBERTONI (M5S)

GAZZOLO, assessore

GIBERTONI (M5S)

 

OGGETTO 5018

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato dell'opera denominata "Passante di Mezzo", anche alla luce del confronto in merito avvenuto a Bruxelles. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

BIGNAMI (FI)

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta

BIGNAMI (FI)

 

OGGETTO 5019

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il riconoscimento formale dello status di "presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata" all'Ospedale "Sacra Famiglia" di Novafeltria (RN) e l'adeguamento dei relativi servizi e strutture. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

POMPIGNOLI (LN)

VENTURI, assessore

POMPIGNOLI (LN)

 

OGGETTO 5020

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per eliminare i disagi per i malati connessi alla "riorganizzazione estiva" presso la rete ospedaliera dell'Ausl di Piacenza, con particolare riferimento alla Val d'Arda. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Saliera)

FOTI (FdI)

VENTURI, assessore

FOTI (FdI)

 

OGGETTO 4590

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2016» (69)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

POLI, relatore della Commissione

POMPIGNOLI, relatore di minoranza

FOTI (FdI)

BERTANI (M5S)

PETITTI, assessore

 

OGGETTO 4917

Delibera: «Assestamento - Prima variazione generale al bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna per gli anni 2017-2018-2019». (Proposta dell'Ufficio di Presidenza in data 5 luglio 2017, n. 45) (121)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Saliera)

PRUCCOLI (PD)

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 4865

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019» (70)

(Relazione di maggioranza)

 

OGGETTO 4866

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019» (71)

(Relazione di maggioranza)

PRESIDENTE (Saliera)

BOSCHINI, relatore di maggioranza

PRESIDENTE (Saliera)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica oggetto 4590

Emendamento oggetto 4917

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 10,05

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la centoquarantaquattresima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Sono assenti il consigliere Cardinali e l’assessore Donini.

Le restanti informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri. Pertanto, le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 5006

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'approvazione del regolamento che consente di rendere operativi gli iter per la partecipazione al riparto dei fondi europei per le aziende del settore vitivinicolo regionale. A firma del Consigliere: Bagnari

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Primo oggetto, 5006: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’approvazione del regolamento che consente di rendere operativi gli iter per la partecipazione al riparto dei fondi europei per le aziende del settore vitivinicolo regionale, a firma del consigliere Bagnari, a cui do subito la parola.

Risponde l’assessore Caselli.

Prego, consigliere Bagnari.

 

BAGNARI: L’OCM vino è la regolamentazione unica dell’Unione europea (l’acronimo sta per Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo) che regolamenta il settore sia per quanto riguarda le norme di produzione che i contributi a fondo perduto assegnati alle aziende.

L’OCM vino è, quindi, la misura che concede finanziamenti e contributi per i produttori vitivinicoli. Fra le misure sostenute, una delle più significative è certamente quella relativa alla promozione dei vini nei Paesi terzi, con l’obiettivo di accrescere la competitività dei produttori di vino dell’Unione europea, consolidare la reputazione dei vini europei e riconquistare quote di mercato sia all’interno dell’Unione europea sia nel resto del mondo.

Le organizzazioni della filiera vitivinicola stanno protestando in tutte le sedi istituzionali perché a luglio ancora non è stato approvato il decreto che permette di rendere operativi gli iter di presentazione dei programmi di promozione sia a livello nazionale che a livello regionale. In Francia e in Spagna, ad esempio, naturali competitors nella produzione e commercializzazione dei medesimi prodotti, i bandi sono già stati emanati, i progetti sono già stati valutati e approvati e i fondi assegnati sono già stati resi noti. È evidente che ciò fornisce un grande vantaggio competitivo ai concorrenti delle nostre aziende italiane.

Fra l’altro, le imprese chiedono una soluzione per il contenzioso ancora in atto sul 2016-2017 che, di fatto, blocca gli incentivi europei. Si tratta di una pesante impasse che penalizza fortemente un settore vitale per la nostra economia regionale che punta ad accrescere la propria internazionalizzazione e che per questo, a rigor di logica, dovrebbe poter progettare le proprie strategie di promozione nei Paesi terzi sulla base di modi e tempi congrui. Così, invece, non si permette alle aziende di pianificare con largo anticipo le azioni sui mercati internazionali.

Fra l’altro, va ricordato che nel biennio precedente sono stati oltre 13,2 i milioni di euro del plafond delle risorse comunitarie destinate alla promozione che il Ministero ha revocato perché non spesi. Quindi, un pacchetto consistente di opportunità perdute. Per questo motivo, ho voluto interrogare la Giunta per sapere se sia a conoscenza della situazione e quali iniziative intende intraprendere per fare in modo che venga approvato, nel più breve tempo possibile, il regolamento che consente di rendere operativi gli iter per la partecipazione al riparto dei fondi europei per le aziende del settore vitivinicolo regionale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bagnari.

La parola all’assessore Caselli. Prego.

 

CASELLI, assessore: La Giunta è a conoscenza della situazione segnalata e concorda pienamente con le preoccupazioni espresse dall’interrogante.

A questo proposito, è comunque opportuno precisare che l’iter relativo all’approvazione del provvedimento è stato avviato dal Ministero delle politiche agricole in ritardo rispetto al 2016. In tutte le sedi di confronto (gruppi tecnici interregionali, Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, gruppi tecnici della Conferenza Stato-Regioni) la Regione Lombardia ha manifestato una posizione critica sul provvedimento. Questo atteggiamento è stato formalmente reiterato anche nel corso della Conferenza Stato-Regioni del 6 luglio, che, di conseguenza, si è conclusa con la registrazione della mancata intesa. Il Ministero, però, ora può procedere autonomamente con la promulgazione del decreto contenente le modalità attuative della misura dell’OCM vino, promozione sui mercati dei Paesi terzi, anche se la mancata intesa, di fatto, fa perdere – per come sono scritte le norme – quasi un mese.

L’Emilia-Romagna, attraverso il coordinamento della Regione Puglia, capofila della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni e Province autonome, e unitamente alle Regioni favorevoli al provvedimento (che sono tutte le altre), ha in più occasioni sollecitato la tempestiva adozione del decreto ministeriale.

Si è, inoltre, segnalato come la situazione che si è determinata contrasti con la possibilità di discutere il decreto direttoriale che deve dare attuazione al decreto ministeriale e che richiederebbe, anch’esso, una consultazione in sede di Conferenza. La Regione Emilia-Romagna, oltre a mantenere vivo il contatto con la Regione Puglia su questa problematica, ha comunque iniziato a predisporre, con l’obiettivo di non peggiorare ulteriormente la situazione, le proprie procedure di attuazione del decreto ministeriale e lo schema di bando regionale, nell’intento di consolidarli alla luce dell’approvazione del decreto ministeriale e del decreto attuativo. Il nostro bando è già pronto, lo abbiamo già confrontato anche con la Consulta agricola e con le organizzazioni.

In ogni caso, è doveroso segnalare che, anche nel caso in cui i provvedimenti del Ministero venissero licenziati entro il mese di luglio, le fasi di attuazione del bando risulteranno comunque condizionate in modo negativo dal ritardo sin qui accumulato, con conseguente esigenza, da parte dei potenziali beneficiari, di adeguarsi a tempistiche di attuazione molto stringenti.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Caselli.

La parola al consigliere Bagnari, che ha tre minuti. Prego.

 

BAGNARI: Ringrazio per la risposta e per i chiarimenti forniti. Credo sia ormai chiaro a tutti che si tratta di un provvedimento atteso e importantissimo. Non si tratta solamente di una rivendicazione da parte dei rappresentanti dei produttori, ma di una rivendicazione legittima e giusta.

Spiace dover registrare questo atteggiamento da parte di una Regione importante come la Lombardia, che sicuramente, in questo frangente, non ha aiutato ad accelerare i tempi e ad arrivare all’obiettivo che i produttori, di qualsiasi colore politico essi siano, ovviamente attendono. Questo ci dimostra che è necessario, quando si prendono in esame dei provvedimenti che hanno a che fare con il futuro delle nostre imprese, mettere da parte le rivendicazioni di bandiera, ragionare sul merito e, soprattutto, essere veramente e coerentemente celeri, come in altre occasioni e in altre situazioni, da parte di alcune forze politiche di alcune Regioni, si cerca sempre di fare.

Auspichiamo che, nonostante questo ritardo provocato da quello che raccontava l’assessore, davvero il Ministero proceda celermente, sapendo che si è accumulato un notevole ritardo che non gioverà sicuramente, in questa fase economica internazionale, ad aiutare le nostre imprese. Da qui in avanti, però, facciamo tutto il possibile. Fa piacere anche sapere che la nostra Regione è pronta ai blocchi di partenza appena ci verrà dato il via.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bagnari.

 

OGGETTO 5016

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il rispetto degli accordi in sede sindacale da parte della Cooperativa sociale Public Sollievo che opera nella Casa Protetta di Vergato (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 5016: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il rispetto degli accordi in sede sindacale da parte della Cooperativa sociale Public Sollievo che opera nella Casa Protetta di Vergato, a firma del consigliere Taruffi, a cui do subito la parola.

Risponderà l’assessore Venturi.

Prego, consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Abbiamo inteso presentare questa interrogazione a risposta immediata a seguito delle notizie uscite sulla stampa e fornite anche dal sindacato relativamente alla situazione dei lavoratori della Cooperativa sociale Public Sollievo, che opera nella Casa Protetta di Vergato, che gestisce un servizio molto delicato e molto importante e della quale bisogna avere massima cura. Nella fattispecie, secondo quanto evidenziato almeno dalle sigle sindacali, i lavoratori sarebbero soggetti a mancati rispetti, da parte della Cooperativa stessa, di accordi sindacali relativi alla liquidazione di quote arretrate del trattamento di fine rapporto, mancato pagamento dei primi tre giorni di malattia e un costante ritardo nel pagamento delle retribuzioni, accreditate anche con ritardi di alcune settimane.

I lavoratori della Cooperativa in oggetto sono scesi in sciopero il 5 luglio scorso per lamentare questa situazione. A quanto pare, la risposta della Cooperativa, in termini di organizzazione del lavoro nella giornata, è stata, anche in questo caso, contraria alle normative e agli accordi nella rotazione del personale e nell’impiego dello stesso per garantire il servizio.

Siccome la struttura è a carattere residenziale ed è accreditata dalla Regione Emilia-Romagna per 35 posti per anziani non autosufficienti, chiedevamo alla Giunta, innanzitutto, se fosse a conoscenza della situazione e quali azioni intende mettere in campo per ripristinare e per garantire il rispetto dei lavoratori di quella Cooperativa, ribadisco, considerato soprattutto che l’oggetto del lavoro di quella Cooperativa è la gestione della Casa Protetta, con tutte le delicatezze, le cure e le preoccupazioni che ci devono essere in un settore così importante dell’attività di una Cooperativa.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola all’assessore Venturi. Prego.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere.

In merito all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro ai lavoratori operanti nei servizi sociosanitari accreditati, la normativa regionale, ossia la delibera di Giunta n. 514/2009, prevede la possibilità di decadenza e revoca dell’accreditamento a causa del mancato rispetto delle disposizioni previste dalla contrattazione collettiva.

La Giunta regionale, tra l’altro, è appena intervenuta - lo scorso 17 luglio - con la delibera n. 1047 specificando che l’accreditamento può essere temporaneamente sospeso o definitivamente revocato in caso di mancato rispetto delle disposizioni contenute nella contrattazione collettiva nazionale, territoriale e aziendale, stipulata dalle rappresentanze dei datori di lavoro e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e degli obblighi in materia di sicurezza e lavoro.

Nel sistema di accreditamento sociosanitario regionale è compito della Giunta la definizione dei requisiti necessari per assicurare a tutti i cittadini la qualità e la sicurezza uniforme dei servizi, compresa la valorizzazione e il riconoscimento del lavoro di cura svolto dagli operatori, a partire dal rispetto dei diritti previsti dalla contrattazione collettiva nazionale. La verifica del rispetto di tutti i requisiti previsti dalla normativa, compresa l’applicazione del contratto da parte del gestore della struttura e gli eventuali necessari provvedimenti conseguenti, sono, invece, di competenza del soggetto istituzionale competente al rilascio dell’accreditamento individuato dai Comuni dell’ambito distrettuale ove è ubicata la struttura.

Nel caso specifico, quello della Casa Protetta di Vergato, soggetto istituzionale competente, corrisponde all’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese. Naturalmente, l’Assessorato rimane a disposizione per approfondire con l’Unione tutti gli aspetti necessari, però il soggetto istituzionalmente competente a queste verifiche è proprio l’Unione dei Comuni.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Taruffi, che ha tre minuti.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Sappiamo quali sono le competenze istituzionali. Qui si trattava anche di sollevare la preoccupazione per quanto sta avvenendo a quei lavoratori in quella situazione che ho cercato di riassumere e di richiamare, soprattutto relativamente al servizio che quella Cooperativa è chiamata ad erogare. La gestione della Casa Protetta. Chiaramente, in questo caso, stiamo parlando dell’applicazione o meno del contratto collettivo nazionale. Tra l’altro, mi aspettavo, onestamente, la risposta da un altro Assessorato, quello al lavoro, perché il tema era focalizzato su questo ambito.

Detto questo, rimane il fatto che la Casa Protetta comunque è accreditata a seguito della delibera richiamata della Regione Emilia-Romagna. Un surplus di attenzione e anche, eventualmente, una segnalazione agli enti competenti credo sia doveroso e necessario. Il risultato finale di questa situazione rischia di danneggiare gli utenti di quella Casa Protetta, che sappiamo essere persone peraltro non autosufficienti e che, quindi, necessitano di cure e attenzioni particolari. La situazione lavorativa nella quale si trovano a operare i lavoratori rischia di avere conseguenze dirette sulla qualità del servizio erogato.

Noi, comunque, segnaleremo e torneremo a occuparci del tema, anche presso le strutture istituzionalmente più competenti. Secondo il nostro punto di vista, ripeto, è bene che di questa pratica venga investito anche l’Assessorato alle politiche per il lavoro della Regione Emilia-Romagna, perché è da lì che noi chiediamo risposte e verifiche in ordine all’applicazione di un contratto collettivo nazionale, che - ripeto - rischia di avere ricadute dirette sulla qualità del servizio, oltre che sui diritti dei lavoratori. Lo voglio dire con chiarezza: purtroppo capita che, anche all’interno del sistema cooperativo, l’applicazione dei contratti nazionali non sempre venga rispettata. Anzi, spesso capita che proprio in aree in cui ci si dovrebbe aspettare massimo rispetto e massima garanzia per il lavoro e per i lavoratori arrivino, invece, situazioni tutt’altro che rassicuranti.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Taruffi.

 

OGGETTO 5017

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la richiesta di Herambiente SpA di incrementare la quantità massima autorizzata di rifiuti trattabili dall’impianto chimico fisico situato in Area 2, in via Cavazza 45 a Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 5017: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la richiesta di Herambiente SpA di incrementare la quantità massima autorizzata di rifiuti trattabili dall’impianto chimico fisico situato in Area 2, in via Cavazza 45 a Modena, a firma della consigliera Gibertoni, che ha la parola.

Risponderà l’assessore Gazzolo.

Prego, consigliera Gibertoni.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente.

La questione ci sembra molto chiara. Non so se sia altrettanto chiara per la Giunta. Ci limitiamo, quindi, prima di ascoltare la risposta della Giunta e la sua posizione rispetto sia alla delibera del 3 luglio sia a questa richiesta di Herambiente, a citare ancora una volta la relazione generale rispetto al Piano regionale dei rifiuti, nelle parole della Giunta, nelle parole dell’Assemblea, che diceva: “Oggi è, quindi, necessario un cambio di strategia che ci consenta di intervenire a monte del problema della gestione, agendo sulla riduzione dei quantitativi, quindi la prevenzione della produzione dei rifiuti e la valorizzazione di quelli prodotti, il cambio di prospettiva che si dovrà sviluppare in coerenza con le politiche europee in tema di rifiuti, che individuano nella società del riciclo l’obiettivo cui puntare. In questo contesto, il Piano regionale di gestione dei rifiuti costituisce il volano in grado di indirizzare la Regione verso un sistema di gestione dei rifiuti che sia sempre più sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico”.

Più sostenibile sotto tre aspetti. “La vera sfida dei prossimi anni - diceva la Giunta un anno fa - è, quindi, ridurre in maniera sostanziale la produzione dei rifiuti e massimizzare il recupero di quelli prodotti, per minimizzare il ricorso allo smaltimento a partire dal conferimento in discarica. Solo in questo modo potremo costruire una società che finalmente veda il rifiuto come una risorsa, riducendo progressivamente il ricorso alla discarica fino all’obiettivo della ‘discarica zero’ e facendo un ricorso sempre più residuale anche all’incenerimento”.

È importante, quindi, chiarire la posizione della Giunta rispetto alla delibera e rispetto a questa richiesta di verifica fatta da Herambiente. A meno che non si intenda per “economicamente sostenibile” qualcosa di diverso da quello che noi pensiamo, ci sembra molto contraddittorio quello che vediamo andare avanti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Gibertoni.

La parola all’assessore Gazzolo. Prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente.

Consigliera Gibertoni, mi fa piacere aver sentito nella prima parte declinare gli obiettivi della Giunta e il Piano rifiuti. Ovviamente, rispondo nel merito del question time, visti i tempi molto ristretti, ed entro nel merito dell’istanza presentata da Hera.

Innanzitutto, devo premettere che non è ammessa alcuna discrezionalità nella valutazione delle richieste di assoggettamento alle procedure di screening. Per fortuna è così, perché si tratta di un principio base dello stato di diritto. La norma nazionale è chiara. A fronte di un’istanza completa, come in questo caso, vige l’obbligo di valutarla. La Regione Emilia-Romagna, con ARPAE-SAC di Modena e tutti i soggetti competenti, lo farà come sempre nel massimo rigore e nella piena trasparenza, coerenza e congruità con le pianificazioni regionali.

La richiesta di Herambiente SpA relativa all’impianto situato in Area 2 a Modena è stata presentata in data 9 giugno 2017. ARPAE-SAC di Modena ha effettuato la verifica di completezza, ha dichiarato completa la documentazione e ha proceduto a pubblicarla sul BUR del 12 luglio 2017, pubblicando l’avviso di deposito degli elaborati e l’avvio del procedimento. Attualmente è, quindi, in corso l’istruttoria tecnica.

Le analisi nel merito per valutare l’esito della procedura di screening verranno effettuate dall’ARPAE-SAC di Modena, che redigerà una relazione istruttoria da sottoporre alla valutazione della Giunta regionale. L’istruttoria non valuta pregiudizi, ma osservazioni e dà giudizi nel merito. Se lei, consigliera, è convinta dei suoi pregiudizi, li trasformi in osservazioni, come può fare ogni cittadino.

Sul secondo punto, non vorrei ripetermi ribadendo in quest’Aula cose che ho già avuto modo di ripetere più volte, ma lo faccio, anche per seguire l’intervento della consigliera, ancor prima che il merito del question time, dicendo che il Piano regionale di gestione dei rifiuti - come dovrebbero ben sapere tutti i consiglieri - individua un sistema impiantistico funzionale a garantire l’autosufficienza per lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali, previsto all’articolo 8 delle NTA di Piano. Nel rispetto di questo principio, il Piano prevede le discariche funzionali alla gestione dei rifiuti urbani. Gli impianti destinati esclusivamente alla gestione dei rifiuti speciali potranno essere autorizzati solo a fronte della dimostrazione di un ulteriore fabbisogno di trattamento rispetto a quello stimato dal Piano regionale di gestione dei rifiuti. Potranno, dunque, essere consentiti solo gli impianti che servono a garantire il richiamato obiettivo di autosufficienza.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola alla consigliera Gibertoni, che ha quattro minuti.

 

GIBERTONI: Siamo sicuri che la risposta sia completa così? Forse l’assessore si è solo seduta e ha altre cose da dire. Diversamente, non mi sembra che si sia risposto al question time, in nessun modo. Non solo questa risposta è gravemente incompleta, ma è addirittura contraddittoria a partire dalle premesse. Da un lato, si è parlato di un Piano regionale dei rifiuti che continua ad essere l’obiettivo, soltanto a parole, di una Giunta che, invece, vede nel rifiuto - possiamo concludere - una risorsa economica da trattare come business. Quindi, un settore industriale qualunque. Lì, allora, ci sono dei pregiudizi molto forti e c’è anche una questione di aggiornamento che non arriva.

Assessore, se le discariche sono sempre quelle e lo sono la temperatura e la piovosità, come ci pare sia scritto anche nei dati che si contraddicono nella stessa richiesta del proponente, allora questo percolato, che dovrebbe essere una funzione diretta della piovosità, com’è possibile che sia in aumento? Nello stesso tempo, vediamo la stessa contraddizione rispetto a quanto il proponente sostiene. A pagina 20 si legge: “La richiesta di aumento della deroga” quella che valuterete, tra l’altro, a breve, immagino già durante agosto o, comunque, all’inizio di settembre “è finalizzata alla gestione di potenziali picchi di concentrazione riconducibili al conferimento di percolato da discarica nei periodi caratterizzati da scarse precipitazioni atmosferiche”.

Successivamente, invece, si legge: “Si evince, per i flussi dei rifiuti provenienti da terzi, un maggior valore dovuto al forte incremento del percolato causato dagli importanti eventi piovosi” e parla di un ampliamento in sinergia con gli impianti esistenti o di futura realizzazione.

Quindi, c’è una serie di questioni su cui non avete risposto. Non ultimo il fatto che non chiarite le motivazioni per cui volete un incremento di 12.000 tonnellate nell’impianto di Modena. Non si capiscono assolutamente le motivazioni e non si capiscono le motivazioni della delibera di Giunta del 3 luglio, che raddoppia la possibilità di smaltire lì i rifiuti speciali. Il proponente parla di una logistica dei rifiuti in cui Modena sarebbe un perno importante: a livello logistico, un ruolo strategico di centralità e prossimità per il trattamento dei percolati generati in particolare dalle discariche non solo del territorio modenese (Modena, Finale, Zocca, Montefiorino, Fanano, Pievepelago), ma del territorio ferrarese e del territorio bolognese (Sant’Agata, Bentivoglio, Galliera, Guelfa), e omettete di parlare di quelle come la discarica Tre Monti, quindi una discarica per cui volete addirittura un ampliamento. Penso anche alla discarica di Castel Maggiore. Noi pensavamo che gli accordi tra Bologna, Modena e Ferrara fossero sul turismo di persone, non sul turismo di rifiuti. Forse avevamo capito male.

Se le discariche sono sempre quelle, se le eccellenze dell’Emilia-Romagna sono sempre quelle, non siamo d’accordo ad aggiungere tra queste la logistica e lo smaltimento dei rifiuti come business. Qui non vediamo un principio di autosufficienza. Noi qui vediamo, piuttosto, un posporre sempre a un futuro non meglio specificato, quando arriverà quell’anno in cui, effettivamente, si comincerà a guardare l’impatto ambientale, a guardare l’impatto sanitario, ad andare verso tecnologie verdi. Lo fate sempre. È una riedizione costante dei buoni propositi del nuovo anno, ma questo nuovo anno non arriva mai. Non arriva con le trivelle. È vero che non bisogna trivellare, però c’è una fase di transizione. Un giorno la smetteremo di trivellare. Con l’urbanistica: è vero che bisogna smettere di costruire e andare verso il saldo zero. Un giorno, tra qualche decennio, come ha detto l’assessore Donini. Adesso no. Adesso si fa ancora peggio. I rifiuti, l’ambiente: ancora decenni prima di arrivare a rendersi conto che non c’è più spazio per questo tipo di attività. Non ce lo possiamo più permettere. Non è questo lo spazio dove una politica responsabile può continuare ad essere complice di attività di questo tipo.

State semplicemente continuando a tenervi stretto l’esistente finché ci siete, però anche, se possibile, peggiorandolo. È già un esistente scarso, è mediocre, non è al passo - lo dicevate nel Piano regionale dei rifiuti - con quello che ci raccomandano anche le politiche europee.

Non capisco quale sia il motivo per cui non avete detto le motivazioni. Al di là dell’incremento delle 12.000 tonnellate e della moltiplicazione dei rifiuti speciali, perché non avete chiarito le motivazioni? Perché non avete colto l’occasione per chiarirle stamattina, invece di dire a testa bassa semplicemente che voi applicherete, che voi verificherete, che voi farete quello che Herambiente chiede e che chi ha pregiudizi verso Herambiente deve fare le osservazioni? Noi siamo qui in Aula a chiedervi ragioni, non a fare osservazioni. Le osservazioni le faremo e le faranno, spero, i cittadini. Il discorso non è questo. Che argine siete contro gli interessi privati? Che argine costituite contro gli interessi economici, se tutto quello che dite è “fate delle osservazioni”? Poi le valuterete le osservazioni?

Assessore, ribadisco che questa non la ritengo assolutamente una risposta valida. È una risposta, secondo me, offensiva rispetto alle domande che abbiamo fatto. Siamo entrati nel merito e direi che le sei pagine di interrogazione a risposta diretta sono state liquidate in un modo non all’altezza perlomeno del question time, non so del resto.

Io chiederò in Commissione, assessore Gazzolo, che lei venga a riferire e venga a chiarire innanzitutto la delibera del 3 luglio. Queste sono cose su cui credo che i membri della Commissione ambiente e, in generale, l’Assemblea debbano essere informati, perché contraddicono lo stesso Piano regionale che citate, quei Piani che a parole dicono una cosa e che nei fatti continuano a mantenere le cose come sono, se è possibile peggiorandole. Quando sarà presa la decisione, che - ipotizzo dalla risposta dell’assessore Gazzolo - come sempre sarà a favore degli interessi, che non sono quelli collettivi, non sono quelli dei cittadini, nella stessa Commissione chiederò che veniate a spiegare per quale motivo Modena diventa un luogo di logistica dello smaltimento dei rifiuti e per quale motivo agli interessi economici e agli interessi privati dite sempre e soltanto “sì”.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Gibertoni.

 

OGGETTO 5018

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato dell'opera denominata "Passante di Mezzo", anche alla luce del confronto in merito avvenuto a Bruxelles. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo con l’oggetto 5018: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato dell’opera denominata “Passante di Mezzo”, anche alla luce del confronto in merito avvenuto a Bruxelles, a firma del consigliere Bignami, a cui do subito la parola.

Risponderà il sottosegretario Andrea Rossi.

Prego, consigliere Bignami.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente.

Questa interrogazione di attualità è funzionale esclusivamente ad avere un aggiornamento su un intervento ritenuto abbastanza importante per tutta la mobilità regionale, ossia il Passante di Mezzo, che conosceva, in un’analisi della petizione presentata dal Comitato a Bruxelles nei giorni scorsi, un passaggio significativo per la verifica dell’opera stessa.

Come è noto, da Bruxelles è emerso un quadro di sostanziale legittimità dell’intervento, cosa che, tra l’altro, non pareva troppo in discussione. Però, visto l’appuntamento svoltosi, credo sia interesse della collettività conoscere lo stato di attuazione del progetto.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

La parola al sottosegretario Andrea Rossi. Prego.

 

ROSSI Andrea, sottosegretario alla Presidenza della Giunta: Gentile consigliere, al momento, per quanto riguarda la Regione Emilia-Romagna, non risultano particolari informazioni giunte da Bruxelles e neanche siamo a conoscenza del confronto che dovrebbe essere avvenuto a Bruxelles sul cosiddetto “Passante di Mezzo”. Ovviamente, non appena tale documentazione materiale ed eventuali informazioni arriveranno sul tema del Passante di Mezzo da Bruxelles, sarà nostra premura farle avere direttamente a lei.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, sottosegretario Andrea Rossi.

Consigliere Bignami, ha la parola. Ha cinque minuti a disposizione.

 

BIGNAMI: Ringrazio il sottosegretario.

Sarà eventualmente nostra cura, alla ripresa dell’attività, a settembre, formulare un’interrogazione per avere anche dagli uffici una valutazione sullo stato complessivo. Era anche funzionale a questa domanda, non solo agli esiti del confronto su Bruxelles, infatti vi è scritto “anche alla luce”, ma per una verifica complessiva sullo stato di attuazione del progetto.

Nessun dramma e nessuna preoccupazione in quanto credo che a settembre avremo modo, anche a fronte di quello che diceva il sottosegretario, di poter verificare assieme lo stato dell’opera che, oltre alla vicenda della Commissione europea, sta conoscendo, da parte delle varie Istituzioni coinvolte nella realizzazione dell’opera stessa, osservazioni e valutazioni che credo rendano necessario fare un po’ il punto della situazione.

In tal senso sfrutteremo sicuramente la disponibilità della Giunta rappresentata dal sottosegretario Rossi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bignami.

 

OGGETTO 5019

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il riconoscimento formale dello status di "presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata" all'Ospedale "Sacra Famiglia" di Novafeltria (RN) e l'adeguamento dei relativi servizi e strutture. A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 5019: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il riconoscimento formale dello status di “presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata” all’Ospedale “Sacra Famiglia” di Novafeltria (RN) e l’adeguamento dei relativi servizi e strutture, a firma del consigliere Pompignoli, a cui do subito la parola.

Risponderà l’assessore Venturi.

Prego, consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Buongiorno, assessore Venturi.

Torniamo a parlare di un tema particolarmente importante, che sta a cuore a tutti i cittadini di Novafeltria, che è stato oggetto di passerelle elettorali nel 2014 da parte del presidente della Regione Emilia-Romagna. Preoccupazioni sono emerse nell’ambito di tutto l’iter che ha portato a un riconoscimento formale con la delibera di Giunta, la n. 2040 del 2015, sull’applicazione del cosiddetto decreto Balduzzi per quanto riguarda il presidio ospedaliero Sacra Famiglia di Novafeltria; preoccupazioni che, oltre al riconoscimento formale, non hanno dato seguito alle promesse che furono fatte.

In realtà, ad oggi, l’Ospedale di Novafeltria, Sacra Famiglia, è comunque oggetto di un progressivo depotenziamento. Vogliamo capire dall’assessore Venturi se effettivamente questo depotenziamento è a lui conosciuto e quali sono le iniziative che la Giunta intende intraprendere affinché vi sia un’applicazione, oltre che formale, anche fattuale, dei presidi ospedalieri così come indicati dal decreto Balduzzi di cui appunto l’Ospedale Sacra Famiglia è stato riconosciuto come presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata.

Attenderò la risposta. Poi, sulla base della risposta che lei mi darà, assessore, le farò l’elenco di quelle che sono oggi le criticità dell’Ospedale di Novafeltria.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

Do la parola all’assessore Venturi. Prego.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consiglieri.

Le ho fatte anche io le passerelle, anche se non erano elettorali, perché mancava ancora più di un anno alle elezioni. Abbiamo avuto diversi confronti rispetto alla composizione che, al punto 9.2.2 del DM n. 70 del 2015, riguarda le zone particolarmente disagiate.

Lei dopo mi dirà cos’è che non c’è, ma io le dico intanto che tutto quello che prevede il DM n. 70 è presente attualmente all’interno dell’Ospedale di Novafeltria. Le cito i servizi. Poi, naturalmente, oltre ai servizi, è evidente che i servizi devono essere anche ben organizzati, ma comunque le strutture sono tutte presenti. Gliele cito.

Il riconoscimento è tuttora in corso da parte della Azienda USL, ma comunque gli standard richiesti da questa normativa, fatta eccezione per alcuni aspetti relativi alla complessiva riorganizzazione dei servizi, sono già soddisfatti. Sono, infatti, pienamente operativi i seguenti reparti e servizi che corrispondono ai requisiti previsti per gli ospedali classificati in zona disagiata. C’è il punto di primo intervento, con organico autonomo di medici dell’emergenza, già integrato con un pronto soccorso Ospedale di Rimini.

È presente all’interno del punto di primo intervento l’attrezzatura POCT (Point Of Care Testing) per l’esecuzione di un pattern d’indagini di laboratorio in urgenza e la possibilità di invio di altri esami tramite navette dedicate al laboratorio a risposta rapida di Rimini.

È presente un’emoteca nei locali del punto di primo intervento, c’è la chirurgia day surgery per interventi programmati, c’è un reparto di medicina di ventotto letti e un reparto di lungodegenza di tredici. È presente la guardia notturna affidata al personale medico internistico e anestesiologico. C’è un servizio di radiologia aperto nelle ore diurne con possibilità di trasmissione delle immagini a distanza per esami in urgenza nei restanti orari. C’è un sistema di trasporto secondario per il trasferimento dei pazienti in altre strutture integrato con quello di Rimini e coordinato dalla centrale trasporti secondari di Rimini.

A queste attività si aggiungono altri servizi quali il centro prelievi, gli ambulatori per donatori di sangue, il day hospital oncologico, servizi ambulatoriali, poliambulatorio, consultorio familiare, fisioterapia, logopedia, neuropsichiatria infantile, nonché Casa della Salute con ambulatori dei medici di medicina generale e ambulatorio infermieristico.

È oggetto di valutazione, inoltre, l’attivazione di alcuni letti di cure intermedie, quindi di OsCo, finalizzata ad integrare e completare l’offerta di prestazioni assistenziali di ricovero. Come delineato nelle linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera dell’Azienda USL della Romagna, già approvate dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria della Romagna il 9 gennaio 2007, si ritiene che l’assetto dei servizi individuato per l’Ospedale di Novafeltria sia in grado di garantire un corretto equilibrio fra le diverse esigenze, integrando funzioni tipicamente ospedaliere con quelle dell’ospedale di comunità e delle Case della Salute, in un’ottica di sostenibilità economica del sistema e di garanzia della sicurezza delle cure.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

Consigliere Pompignoli, ha quattro minuti. Prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie. Spero di essere breve e di non sfruttare tutti i minuti.

Assessore, quello che lei mi ha appena risposto non trova assolutamente conferma nello stato attuale di questo ospedale.

Il dottor Tonini, che è il direttore generale dell’ASL unica di Romagna, il 16 giugno 2017, incontrando il tavolo di lavoro tecnico-politico sociosanitario, riferiva che, a seguito dell’approvazione da parte della Conferenza territoriale sociosanitaria della Romagna, la competenza in merito alla vicenda dell’Ospedale di Novafeltria non è più in capo all’ASL bensì alla Regione e poi al Ministero. Quindi, per quello che riguarda il riconoscimento, quello che è stato fatto dal punto di vista dell’ASL, dice lo stesso direttore generale, è già più che sufficiente e ora la palla passa in mano alla Regione Emilia-Romagna e poi successivamente al Ministero.

In realtà, i servizi che mi ha appena indicato, che, come lei ha testé detto, devono essere comunque funzionali e organizzati, non trovano, come dicevo in premessa, alcun accoglimento in ragione dello stato di fatto dell’Ospedale.

Le consegno questo documento che è stato redatto il 16 giugno 2017, quindi non tantissimi mesi fa, con le principali criticità che oggi persistono all’Ospedale di Novafeltria e che sono state portate all’attenzione di tutti: ASL unica di Romagna, quindi Tonini, direttore generale, Regione e chi di competenza.

Per quanto riguarda il pronto soccorso, continuano a mancare i medici dedicati al pronto soccorso di Novafeltria e vi è promiscuità con il personale del 118 che dipende dall’Unità Operativa di Rimini.

Era stato promesso - e di qui quello che ho detto inizialmente, promesse non mantenute - che fra marzo e aprile sarebbero arrivati almeno tre medici, ma, di contro, alcuni medici che attualmente erano presenti nell’ospedale, hanno lasciato il servizio e uno ha chiesto di essere destinato ad altro incarico. È successo più volte che mancasse il medico di turno.

Nel pronto soccorso l’accettazione è affidata all’infermiere del pronto soccorso, che spesso si trova da solo a gestire situazioni e scelte su processi, e questo sta creando disservizi anche legati alla sicurezza e alla corretta gestione dei casi. C’è carenza di ambulanze, che costringe i pazienti a lungo tempo di attesa in pronto soccorso e ad utilizzare i propri mezzi per evitare di andare al pronto soccorso di Novafeltria.

Per quanto riguarda il reparto di medicina, persiste la carenza di organico, mancano due medici e quelli presenti devono assicurare anche turni nel pronto soccorso e la reperibilità notturna oltre ai vari ambulatori specialistici.

Reparto di chirurgia. La chirurgia va valorizzata strutturalmente, questo lo diceva anche lei, almeno secondo il progetto che era già stato fatto dall’architetto Sabatini, che ci aveva mostrato le camere di degenza sia con i letti che con le poltrone, mentre oggi le uniche due camere sono spesso occupate da medicina e lungodegenza in modo promiscuo.

Poliambulatori: ortopedia ed endocrinologia. Continua a essere presente una sola volta a settimana nonostante sia stato promesso di aumentare le sedute e ciò non garantisce il necessario supporto al pronto soccorso e alla medicina territoriale.

Endoscopia. Da anni si chiede di aumentare il numero delle sedute, due a settimana, potendo così prevedere anche alcune visite gastroenterologiche e invece sono state aumentate a Cattolica, dove l’80 per cento degli utenti è residente nella regione Marche.

Ecodoppler, lunghi tempi di attesa dipendenti da un unico operatore. Al momento le sedute sono sospese.

Terapia antalgica. Per questa particolare utenza gli spostamenti sono spesso gravosi e quindi si chiede la possibilità, avendo gli anestesisti, di attivare questo servizio almeno una volta a settimana.

Trasporti secondari, camera mortuaria, continuità assistenziale, la cosiddetta guardia medica, Direzione sanitaria. Nessuno dei quattro direttori del presidio, che nelle previsioni avrebbero dovuto garantire dal mese di maggio la loro presenza a Novafeltria per almeno tre giorni a settimana, si è mai presentato in ospedale.

Lei mi riferisce - e poi le dico altre, che non sto ad elencare perché sono quattro pagine di documenti - che c’è stato un riconoscimento, è in corso un riconoscimento formale nell’applicazione del decreto Balduzzi di questo ospedale, ma questo solo formalmente. Nei fatti e in quello che le ho appena elencato i criteri che sono previsti nell’Allegato 1 del decreto Balduzzi non sono assolutamente applicati per tutte le mancanze che le ho appena evidenziato.

Ritengo che dalle promesse si debba passare poi ai fatti, perché le promesse - e penso che questo sia oggi uno slogan che sarà ricorrente in questa Assemblea legislativa - sono tante, ma nei fatti concreti non c’è nessuna certezza.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

 

OGGETTO 5020

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per eliminare i disagi per i malati connessi alla "riorganizzazione estiva" presso la rete ospedaliera dell'Ausl di Piacenza, con particolare riferimento alla Val d'Arda. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Saliera): Possiamo procedere con l’oggetto 5020: Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per eliminare i disagi per i malati connessi alla “riorganizzazione estiva” presso la rete ospedaliera dell’Ausl di Piacenza, con particolare riferimento alla Val d'Arda, a firma del consigliere Foti, che ha subito la parola.

Risponde l’assessore Venturi.

Prego, consigliere Foti.

 

FOTI: Assessore, io penso che sia anche necessario, prima o poi, un monitoraggio sull’attività del direttore generale e dei suoi collaboratori dell’Azienda USL di Piacenza.

Le mostro solo una cosa. Questi sono i giornali degli ultimi tre giorni. Queste sono due pagine relative alla cosiddetta ristrutturazione estiva. Questo è un commento relativo alla ristrutturazione estiva, queste sono due pagine relative ad un’inchiesta della Magistratura per quanto riguarda lo smaltimento di materiale che derivava dall’abbattimento dell’Ospedale di Firenzuola e che veniva illecitamente smaltito in una discarica non autorizzata.

Francamente il quadro è disarmante. Io penso che neanche uno sfortunato come il fornaretto di Venezia poteva mettere in fila tutte queste vicende. Essendo una costante mi viene un dubbio fondato, che non siamo in presenza di sfortuna, ma di incapacità.

Assessore, sarà anche vero, come sostengono i vertici dell’AUSL piacentina, che non è mutato nulla rispetto all’anno precedente, ma lei con me converrà che non tutti gli anni sono uguali. La situazione dell’Ospedale di Piacenza è quella di andare a vederlo. Lei faccia una visita blitz, non il 1° agosto quando verrà a Piacenza, ma ci vada un giorno qualsiasi in cui non la aspettano e si renderà conto della situazione che c’è.

Pensare di trasferire un paziente della Val d’Arda all’Ospedale di Bobbio significa soltanto prospettare tre ore o tre ore e mezza di viaggio per la famiglia e per l’interessato. Non è obbligatorio quando si fa il direttore generale di un’azienda o il direttore sanitario conoscere la geografia, ma forse se si guarda anche una cartina geografica a volte non si fa brutta figura.

Personalmente sono abbastanza disarmato di fronte a queste cose, anche perché ho consumato la metà dei question time che ho fatto relativamente all’AUSL di Piacenza. È diventato anche un ping-pong ormai penso sia per lei che per me defaticante. Forse una soluzione finale sarebbe auspicabile.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

La parola all’assessore Venturi.

 

VENTURI, assessore: Intanto la ringrazio per l’invito che mi ha formulato ad andare a vedere di persona la situazione.

Il 1° agosto forse non è la giornata migliore, ma come vado a vedere diversi ospedali sicuramente andrò a vedere anche quelli che mi suggerisce di vedere lei. Mi auguro anche di avere delle risposte localmente rispetto al tema del nuovo Ospedale di Piacenza che questa Regione ha posto già ormai due anni fa. Questa è la risposta. Nel processo di trasformazione da ospedale a ospedale di comunità il presidio di Bobbio ha mantenuto inalterato il proprio profilo organizzativo e la dotazione medica ed infermieristica dedicata alle attività cliniche e assistenziali, continuando a fornire una rilevante offerta per l’accesso alle cure anche in emergenza-urgenza del territorio della Media e Alta Val Trebbia. In analogia al profilo della maggior parte dei precedenti ricoveri, l’Azienda USL di Piacenza assicura che la tipologia dei pazienti che trova assistenza presso l’ospedale di comunità di Bobbio si caratterizza per la prevalenza di patologie croniche riacutizzate riguardanti pazienti anziani e grandi anziani con alto tasso di comorbilità e di complessità assistenziale.

L’attività di punto di primo intervento è garantita da medici del 118 e da personale infermieristico dedicato che afferisce, sotto il profilo gestionale, al Dipartimento delle medicine.

La sua funzionalità è assicurata dalla collaborazione con il personale medico e infermieristico che opera all’interno dell’ospedale di comunità e che subentra al medico del 118 e al relativo personale infermieristico qualora questi ultimi risultassero impegnati per un’emergenza territoriale o per un trasferimento urgente garantendo una presenza h24.

La riorganizzazione estiva della rete ospedaliera piacentina, dovuta all’applicazione del piano ferie del personale, non ha, ma l’ha già detto lei, comportato per questa sede nessuna variazione di posti letto.

La dotazione di ventiquattro posti letto è costante nel corso dell’anno ed è la stessa del 2016. Gli accessi al punto di primo intervento al 20 luglio risultano pari a 2.214, a fronte dei 2.039 verificatisi nello stesso periodo del 2016.

Per quanto riguarda i ricoveri, sempre al 20 luglio, se ne rilevano 406 rispetto ai 353 dell’anno scorso.

L’attività dell’ospedale di comunità di Bobbio non fa segnalare condizioni riconducibili a qualsivoglia contesto disagevole per la popolazione che vi afferisce. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Venturi.

Consigliere Foti, ha tre minuti a disposizione.

 

FOTI: Assessore, io le dico in tutta franchezza che, mentre penso che la sua premessa sia una premessa utile e doverosa, cioè di avere una risposta per quanto riguarda la possibile realizzazione di un nuovo Ospedale a Piacenza, e qui mi permetto di dirle anche – vado a memoria – che il Consiglio comunale di Piacenza aveva approvato nel mese di febbraio un ordine del giorno anche alla presenza dei vertici della sanità, che delegava l’azienda in primo luogo a studiare un possibile riutilizzo dell’area dove insiste attualmente l’Ospedale Guglielmo da Saliceto, che è collocato in una zona centrale della città stessa, e non so se l’ASL l’abbia fatto, ma comunque ritengo che lei sicuramente avrà occasione, anche il 1° agosto, di poter trattare di questa materia visto che parteciperà ad una riunione importante.

Rimango, invece, sconcertato non dalla sua risposta, ma dalla risposta che le ha fornito l’AUSL di Piacenza, perché, in buona sostanza, la mia domanda si riferiva al piano ferie e alla situazione delle strutture ospedaliere di Piacenza. La risposta attiene ad un’incidentale, che non è oggetto di quesito, laddove scrivo, in relazione alla cosiddetta riorganizzazione estiva e alla dovuta applicazione del piano ferie, che clamorosi appaiono i ricoveri di pazienti della Val d’Arda in ospedali di comunità, qual è quello di Bobbio, la cui giustificazione, cioè la giustificazione di quei ricoveri, se la leggiamo in italiano, non può essere certo trovata nel commento reso da alcuni responsabili della rete ospedaliera. La comodità non è certo contemplata nei libri di medicina, o con il fatto che la riduzione dei posti letto è in linea con quella dello scorso anno essendo evidente, sotto gli occhi di tutti, un ben diverso livello di disagi, per di più aggravato dal clima di quest’anno, con temperature altissime, che in primo luogo determinano effetti negativi sulle condizioni di salute della popolazione anziana.

Se me lo consente, assessore, la mia domanda era oltremodo chiara, ma che uno chieda che cosa si vuol fare per far fronte a questa situazione complessiva e gli si dica che, in fin dei conti, all’OsCo di Bobbio i ricoveri sono aumentati del 20 per cento e al pronto soccorso del 10 per cento, perché, se traduco quei dati, questa è la situazione, mi pare, assessore, mi scusi, che la mia domanda non sia stata minimamente evasa.

Lei giustamente ha detto che la notizia arriva dall’ASL di Piacenza. È una dimostrazione in più del fatto che o all’ASL chi deve leggere non è in grado di leggere o non è in grado di capire…

 

PRESIDENTE (Saliera): Consigliere Foti, la prego di concludere.

 

FOTI: Concludo.

…oppure, pur capendo, fa finta di essere troppo furbo per i gusti almeno dell’interrogante.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Abbiamo terminato la parte delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 4590

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2016» (69)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo, quindi, con l’ordine del giorno, con la sessione di bilancio, rendiconto.

Oggetto 4590: Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante “Rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2016”.

Il testo n. 13 del 2017 è stato licenziato dalla Commissione “Bilancio, Affari generali ed istituzionali” nella seduta del 18 luglio 2017.

Il progetto di legge è composto da 12 articoli e da 43 allegati, comprensivo della relazione sulla gestione.

Il relatore della Commissione è il consigliere Roberto Poli, che ha presentato relazione scritta.

Il relatore di minoranza, consigliere Massimiliano Pompignoli, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Naturalmente c’è il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti.

La delibera di parificazione della Corte dei conti, con relativa relazione, è la n. 110 del 2017.

Su tale oggetto i lavori dell’Assemblea sono organizzati con i tempi contingentati e pertanto i consiglieri e la Giunta possono intervenire nel rispetto dei tempi complessivi assegnati, così come descritti nella convocazione della presente tornata e concordati in Conferenza dei presidenti di Gruppo. Tutti li avete ricevuti e quindi non li leggo.

Procediamo direttamente con la discussione dell’argomento.

Do la parola al relatore della Commissione, consigliere Roberto Poli, che ha a disposizione trenta minuti.

Prego, consigliere Poli.

 

POLI, relatore della Commissione: Grazie, presidente. Proverò ad impiegarne meno.

Ne approfitto per scusarmi con la Presidenza, con la Giunta e con i colleghi se non mi sarà possibile partecipare ai lavori dell’Assemblea di oggi pomeriggio e domani per ragioni strettamente personali. Ne approfitto anche per augurare a tutti i colleghi buon lavoro.

Il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2016 è il secondo della X legislatura. È stato oggetto di espressione di parere da parte di tutte le Commissioni. I lavori delle stesse si sono chiusi con la votazione da parte della Commissione I, la Commissione referente, nella seduta del 18 luglio.

Il Collegio regionale dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole con il verbale n. 9 del 13 giugno 2017 e, come diceva la presidente, il giudizio di parifica da parte della Corte dei conti, Sezione regionale di controllo, si è determinato in data 7 luglio 2017.

Ho trovato di grande interesse la lettura del documento della Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna, relativo al giudizio di parificazione del rendiconto generale della nostra Regione per l’esercizio 2016. Non so quanti colleghi si siano avventurati nella lettura della corposa documentazione. So per certo che il collega Foti l’ha fatto, essendosi soffermato nella precedente Assemblea e in Commissione su quel giudizio.

Ovviamente, il giudizio della Corte dei conti guarda il nostro bilancio consuntivo nel dettaglio ed evidenzia sia le questioni positive sia gli aspetti critici su cui ovviamente occorre lavorare.

In ogni caso, ci sono alcuni passaggi sul piano generale al documento che danno il senso della qualità del bilancio della nostra Regione, fermi restando gli aspetti su cui dobbiamo ancora migliorare e lavorare.

A pagina 1 si afferma che gli atti normativi risultano tutti adottati in conformità ai tempi stabiliti; a pagina 5 che sono stati rispettati gli equilibri sia in sede di bilancio di previsione che di assestamento; a pagina 11, in merito alla tempestività dei pagamenti, la Regione ha dato attuazione alla normativa in vigore e il valore negativo dell’indicatore implica che le fatture sono state pagate in media prima della scadenza. Relativamente alle disposizioni nazionali in materia di contenimento della spesa, gli approfondimenti effettuati hanno messo in luce il rispetto dei limiti prescritti. A pagina 14 la Corte dei conti dice che nel 2016 la Regione non ha fatto ricorso a nuovo indebitamento e che per l’esercizio 2016 tale limite viene pienamente rispettato.

Possono apparire affermazioni dovute, ovviamente, a obblighi cui dobbiamo rispondere. In realtà, certificano una condizione di efficacia dell’azione amministrativa della nostra Regione e a quell’efficacia si collegano i risultati del Governo e i risultati delle politiche che noi perseguiamo.

Il rendiconto, quindi, ci consente non solo una lettura dei numeri, di per sé ovviamente importante, ma soprattutto ci dà la possibilità di misurare sul piano politico la coerenza tra le scelte contenute nel programma di mandato del presidente Bonaccini, della Giunta e della maggioranza che governa la nostra Regione e lo stato della loro attuazione, la corrispondenza e il grado di coincidenza con quanto previsto dal bilancio preventivo 2016, approvato con legge regionale n. 24 del 29 dicembre 2015.

Non rispondiamo, cioè, solo e semplicemente a un obbligo istituzionale derivante dall’articolo 68 dello Statuto, ma attraverso il rendiconto, misuriamo il livello di attuazione delle politiche regionali e la loro efficacia, in stretto rapporto tra le risorse, la qualità delle risposte e i risultati ottenuti Per questo, il conto del bilancio dimostra i risultati finali della gestione rispetto alle autorizzazioni contenute nel primo esercizio considerato nel bilancio di previsione.

Per ciascuna tipologia di entrata e per ogni programma di spesa, il conto del bilancio comprende in modo distinto residui e competenze: per le entrate, le somme accertate con distinzione della parte riscossa e di quella ancora da riscuotere; per la spesa, le somme impegnate con distinzione della parte pagata, di quella ancora da pagare e di quelli impegnata con imputazione degli esercizi successivi. Quest’ultima costituisce il cosiddetto fondo pluriennale vincolato.

Il rendiconto generale recepisce inoltre le risultanze relative al riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2016, come previsto dal decreto legislativo n. 118 del 2011, che individua le norme per la realizzazione dei bilanci, in coerenza con le disposizioni introdotte dalla legge di riforma di contabilità a valere per tutte le amministrazioni pubbliche.

A partire dal primo gennaio 2015 vengono applicate le disposizioni contenute nel decreto sopra citato, con le integrazioni previste in materia di armonizzazione dei sistemi contabili, la DGLS n. 126 del 2014.

Pertanto, il conto di bilancio 2016 è classificato secondo quanto previsto dagli articoli 14 e 15 del decreto legislativo n. 118/2011. Le entrate (articolo 15) sono individuate per titoli, fonte di provenienza e per tipologie, natura delle entrate. Le tipologie, a loro volta, sono suddivise in categorie, capitoli ed eventualmente in articoli.

Le spese, invece, sono suddivise in missioni in base al riparto di competenza, e in programmi che se si suddividono in titoli.

La spesa del personale è classificata, come previsto all’articolo 14, comma 3 bis del decreto n. 118 del programma risorse umane, all’interno della missione Servizi istituzionali generali di gestione, ad eccezione della spesa del personale dell’Assemblea legislativa, che pur essendo parte della stessa missione è attribuita al programma Organi istituzionali.

Vediamo su quali scelte politiche si sono sviluppate le azioni di Governo, e conseguentemente i risultati di bilancio. I princìpi ispiratori, in continuità col bilancio 2015, partono dall’invarianza della pressione fiscale, dal contenimento della spesa di funzionamento e dall’attuazione delle scelte fondamentali contenute nel programma di mandato. La spesa è indirizzata su priorità ben definite, piena copertura e consolidamento dei cofinanziamenti dei fondi strutturali per la programmazione 2014-2020. Se guardiamo, ad esempio, il settore agricoltura, credo sia uno un esempio su come rispetto alle risorse disponibili del PSR, che erano circa 1,2 miliardi, allo stato attuale siamo in un avanzato stato di attuazione, ma questo è solo un esempio che ci tenevo a fare per dare il senso della direzione di marcia; l’accompagnamento della fase di riordino istituzionale attualmente in corso, il rafforzamento degli interventi di protezione sociale attraverso il Fondo per la non autosufficienza, il mantenimento dei fondi sulle politiche sociali con un nuovo intervento finalizzato a contrastare la povertà per le famiglie in situazioni di grave difficoltà economica e gli strumenti a sostegno della ripresa economica, in attuazione, tra l’altro, di quanto previsto dal Patto per il lavoro, i cui risultati, anche in termini occupazionali, sono assolutamente confortanti per la nostra Regione, se paragonati alla dimensione delle altre Regioni del nostro Paese, ma credo che questo tema sarà affrontato più nel dettaglio anche dal collega Boschini quando svolgerà la sua relazione sull’assestamento; gli investimenti per la tutela del territorio, per le infrastrutture viarie e per il trasporto pubblico locale.

A questo si aggiungono cultura, sport, turismo – anche i dati sul turismo, come sappiamo, sono assolutamente positivi –, le politiche per la parità e contro la violenza di genere, in particolare quella rivolta alle donne.

Anche per l’anno 2016 le Regioni hanno concorso agli obiettivi di contenimento della spesa pubblica. Potete trovare, se sarà di vostro interesse, la consistenza di questa partecipazione, nella documentazione a disposizione di tutti voi.

Sottolineo, per la definizione del quadro generale di riferimento, che a bilancio preventivo 2016 sono state apportate le seguenti variazioni: con la legge regionale n. 8 del 9 maggio 2016, la prima variazione generale; con la legge regionale n. 14 del 29 luglio 2016, l’assestamento e seconda variazione del bilancio; con la legge regionale n. 21 del 25 novembre 2016, “Misure urgenti per la definizione di procedimenti riguardanti l’esercizio finanziario 2016”.

A queste leggi si aggiungono le variazioni apportate con atti amministrativi, delibere di Giunta regionale, determinazione del responsabile finanziario. Di particolare importanza, ovviamente, la delibera di Giunta n. 420 del 5 aprile 2017, inerente il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2016.

Con la delibera di Giunta n. 698 del 16 settembre 2016, si sono incrementati i trasferimenti all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, con particolare riferimento agli eventi calamitosi verificatisi sul territorio regionale nei primi mesi del 2016. Tutte le variazioni al bilancio 2016 apportate nel corso dell’esercizio si ritrovano nell’Allegato 32 e nell’Allegato 33, rispettivamente, per la parte entrate e per la parte spesa.

La variazione netta delle previsioni di entrata di competenza è stata pari a 1.203 milioni di euro, comprensivi di avanzo di amministrazione, fondo pluriennale vincolato per spese correnti, fondo pluriennale per le spese in capitale, costituite con il riaccertamento ordinario dei revisori, un aumento di circa il 7 per cento sui 17.229 milioni di euro considerati a bilancio preventivo 2016.

La variazione netta per la parte spesa relativa alle previsioni di competenza è stata pari a 1.203 milioni di euro, compreso il disavanzo di amministrazione, con un incremento di circa il 7 per cento sui 17.229 considerati nel bilancio preventivo 2016.

Nella relazione sulla gestione possiamo ritrovare nel dettaglio tutte le cifre relative alla parte entrata e alla parte spesa, relazione dalla quale peraltro anch’io ho estrapolato alcuni elementi generali di sintesi, che ritengo significativi nell’illustrazione dei contenuti del bilancio.

Vorrei portare alla vostra attenzione alcuni altri elementi, a mio avviso utili alla costruzione di una valutazione politica sulla qualità della vita della nostra regione, per le nostre comunità, a partire dalla spesa effettiva pro-capite, in riferimento alla popolazione residente nella nostra regione, alla data del primo gennaio 2016, con esclusione delle partite di giro e delle uscite per conto terzi.

Tale spesa è pari a 2.385 euro, ed in particolare, pari a 1.921 euro quella relativa alla tutela della salute. Gli indicatori di monitoraggio finanziario per la parte entrata più significativi sono i seguenti: capacità di entrata (61,55), il grado di realizzazione (83,19), la velocità di riscossione (69,75). Per la parte spesa, gli indicatori finanziari più significativi rilevano la capacità di spesa del 72,78, una velocità di cassa dell’84,55 e una capacità di impegno dell’83,05.

Chiudiamo il bilancio 2016 con un saldo di competenza e spese di 138 milioni di euro, rispettando pienamente i vincoli di pareggio di bilancio, avendo liberato risorse per i territori per 84 milioni di euro, con una riduzione dell’indebitamento di oltre 47 milioni di euro rispetto al 2015, e con una diminuzione di circa 243 milioni di euro negli ultimi cinque anni.

I tempi di pagamento sono, come dicevo, rispettati e inferiori ai limiti temporali stabiliti.

Infine, vorrei sottolineare che anche per il Servizio sanitario regionale, di cui discutiamo sempre tanto, come è giusto che sia, e che come sappiamo rappresenta la parte più rilevante del nostro bilancio, registriamo il pareggio, e ciò non è dovuto all’introduzione di nuovi ticket. Significativo che questo risultato sia stato conseguito contestualmente all’assunzione in due anni di oltre 4.000 tra medici, infermieri e operatori, aumentando le prestazioni fornite ai cittadini.

Non riprendo, per necessità di sintesi, gli elementi più significativi dell’attività dei singoli assessorati. Ad ogni Commissione competente, per le materie trattate, prima dell’espressione del parere, sono state illustrate in modo dettagliato le scelte compiute, le risorse impiegate, i bandi pubblicati, i risultati ottenuti.

Dico, però, che in generale si evidenzia un’elevata capacità di perseguire gli obiettivi fissati. Questa valutazione si può verificare attraverso l’esame degli indicatori di monitoraggio resi a noi disponibili.

Pensavamo che fosse possibile, a inizio legislatura, e oggi possiamo dire che è possibile, costruire politiche che pur non aumentando la pressione fiscale, pur non introducendo nuovi ticket, ma attraverso un’attenta azione di contenimento delle spese, una chiara impostazione delle scelte di fondo, cui destinare le risorse disponibili attraverso il confronto e la condivisione degli obiettivi con le rappresentanze sociali ed economiche, come abbiamo fatto con il patto per il lavoro, si possono determinare nuove tutele sociali e nuove possibilità di crescita del lavoro e dell’economia.

Naturalmente sappiamo che il sentiero non è ancora così largo da consentire un cammino in cui magari ci si possa fermare per una pausa, ma pensiamo che la strada sia quella giusta…

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Saliera): Chiedo un po’ di silenzio. C’è molto brusio.

 

POLI: Grazie, presidente.

Pensiamo che la strada sia quella giusta e che l’azione di Governo del presidente e della Giunta, con il sostegno della maggioranza, ci metta a disposizione elementi di valutazione positiva. Il bilancio consuntivo 2016 e i numeri in esso contenuti e rappresentati, ci restituiscono questa fotografia della nostra Regione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Poli.

Ora la parola al relatore di minoranza, consigliere Massimiliano Pompignoli, che a sua volta ha trenta minuti a disposizione.

Prego, consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI, relatore di minoranza: Grazie, presidente. Cercherò di contenere il mio intervento nei limiti di trenta minuti, ma sicuramente sarà molto meno.

Ho ascoltato con molta attenzione le parole del relatore di maggioranza, non condividendone i contenuti, soprattutto in ordine al giudizio di parificazione espresso dalla Corte dei conti.

Occorre vedere da un lato il bicchiere mezzo pieno e il bicchiere mezzo vuoto. Dal punto di vista della Giunta si vede il bicchiere mezzo pieno, dal punto di vista dell’opposizione, come documenterò a breve, si vede assolutamente il bicchiere mezzo vuoto.

Effettivamente, questo rendiconto trova, seppur parificato dalla Corte dei conti, luci e ombre che occorre sicuramente analizzare.

Andando per gradi, si evidenzia come questo sia il secondo anno consecutivo in cui il bilancio regionale chiude con un risultato d’esercizio negativo per 75 milioni di euro. Questo evidenzia una non corretta oculatezza di quella che è la gestione del bilancio, dal punto di vista della Giunta e dell’Assemblea legislativa.

Stessa situazione anche a livello di risultato finanziario, che al 31.12.2016 si assesta con un risultato negativo di 2,43 milioni di euro, voce generata dal debito autorizzato ma non contratto, per 1,5 milioni di euro. Cioè, purtroppo, per artifici contabili, al fine di poter mantenere un pareggio, si cerca di contrarre mutui, quindi si accendono mutui, vengono inseriti nel bilancio, ma poi non vengono contratti dalla stessa amministrazione, questo appunto per cercare di ritenere un equilibrio finanziario che sia oggetto di verifica da parte della Corte dei conti.

Contrariamente a quanto sostiene il relatore di maggioranza, la Corte dei conti, nelle prime pagine del giudizio di parificazione riporta questa frase: “va segnalato come, dall’esercizio in esame, sia venuta meno la possibilità di utilizzare spese di investimento in disavanzo di competenza”. Questa è la frase assolutamente critica, al giudizio che viene fatto, di parificazione, da parte della Corte dei conti. Spero, e auspichiamo un’inversione di tendenza nel corso del prossimo esercizio.

In merito ai residui, è praticamente impossibile, dal nostro punto di vista, capire se i residui si stiano progressivamente estinguendo, o semplicemente stiano emergendo progressivamente. È chiaro che dal punto di vista dell’opposizione non è sicuramente facile individuare le manovre del bilancio, soprattutto dopo i riferimenti legislativi che hanno modificato un po’ il sistema di vedere come sono le poste all’interno del bilancio. Non siamo in grado, allo stato attuale, di capire se effettivamente questi residui si stanno estinguendo, oppure stanno aumentando.

Si è però certi di una cosa: che grazie al disavanzo, da debito autorizzato ma non contratto, in due anni la cassa si è rosa per circa 54 milioni di euro. Guardando nei fatti gli indici di smaltimento dei residui, la Regione ha migliorato di pochissimo la propria capacità di smaltire i residui attivi, mentre è peggiorata sensibilmente nello smaltimento dei residui passivi.

Questa situazione va anche letta guardando il fondo anticipazione di liquidità. La finalità di questo fondo del legislatore di costituire tale voce, era ed è la volontà di neutralizzare per competenza la maggiore capacità di spesa dove il rimborso fosse contabilizzato alla stregua di un mutuo. Tale voce, sommata al fondo per perdite societarie, pari a 1,2 milioni di euro, dimostra come ci sia un forte ingessamento da parte della Regione Emilia-Romagna per milioni di euro.

Questo fondo, che serve in primo luogo per il pagamento dei debiti del Sistema sanitario, al 31.12 ammonta a circa 916 milioni di euro. Anche qui, siamo di fronte a un paradosso: paghiamo 916 milioni di spese correnti al Sistema nazionale sanitario con un mutuo trentennale. È chiaro che un pensiero, in ordine a quelle che sono le spese di voci di bilancio della sanità che pesano, come sappiamo tutti, per circa l’80 per cento del bilancio intero regionale, su questo occorre sicuramente riflettere e cercare di capire come arginare questa perdita costante da parte della sanità.

La Corte dei conti, inoltre, evidenzia il non corretto metodo di determinazione del fondo rischi legali. Ha invitato appunto la Giunta ad accantonare altri 3 milioni di euro derivanti da contenziosi di natura societaria. In particolar modo, il parificato dalla Corte dei conti continua a rimarcare la situazione delle partecipazioni regionali.

Si è sempre espresso, il presidente Bonaccini, nella linea di andare a ridurre, come peraltro previsto anche dalle normative vigenti, le partecipate. In realtà, queste partecipate non vengono ridotte, perdono continuamente. Facciamo un esempio con la società Terme di Salsomaggiore, che è in perdita per svariati milioni di euro: anziché azzerare le partecipate, quindi cercare di riorganizzare in maniera migliore il sistema delle partecipate, si cerca, attraverso una riorganizzazione, di fondere le partecipate. Diciamo che si fondono due debiti, si crea un debito unico, ma il risultato è sempre lo stesso.

Abbiamo anche, in riferimento alle Terme di Salsomaggiore, l’operazione di leasing finanziario che non è andata a buon fine. Abbiamo la restituzione dell’immobile, la perdita del valore delle partecipazioni. Ad oggi, la Regione, se vuole uscire, deve assolutamente pagare il monte debito di questa società partecipata.

Dall’altro punto di vista vediamo che ci sono alcune inefficienze che riguardano ad esempio la mancata copertura delle perdite sulla posta della tassa automobilistica, perdita che è dovuta ad uno sgravio sulle auto ibride, sgravio di una tantum, non gestito e voluto come forma di leva strutturale. La Regione, in questo senso, non ha ripianato le perdite, ma ha addotto, coprendo queste perdite, la sua copertura, con altre economie in missioni.

È chiaro che si trovano i soldi per coprire le perdite, però quando noi chiediamo, attraverso la proposizione di emendamenti…

 

(brusio in Aula)

 

PRESIDENTE (Saliera): Vi chiedo di sedervi, oppure di uscire, se volete discutere. Grazie.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Molto spesso, come dicevo, quando proponiamo emendamenti dove cerchiamo di individuare le criticità che possono essere strade, che possono essere le criticità dei Comuni, eccetera, dove devono essere fatte necessariamente delle iniezioni di liquidità, ci viene sempre risposto, da parte della Giunta regionale, che non ci sono fondi a copertura.

Oggi, invece, noi leggiamo che ci sono a fine anno 2016, 22 milioni di euro di economie.

È chiaro che stante questa iniezione di liquidità, questa disponibilità di fondi e questa volontà di andare a finanziare determinate questioni, importanti, dal punto di vista della Regione Emilia-Romagna, che lo ritiene doveroso, si cerchi di finanziare solo dove vengono portati i voti. Dall’altro lato, invece, non si finanzia il bene e la necessità del Comune della propria Regione.

Abbiamo esempi lampanti, ve ne faccio due per tutti: la promessa fatta dal presidente Bonaccini per l’aeroporto di Parma, su cui, per il 2016 – titolavano i giornali – si sarebbero investiti 12 milioni di euro sull’aeroporto di Parma. Oggi ci troviamo, poi lo vedremo, e credo che approfondiremo l’argomento in fase di assestamento, che è stato abrogato l’articolo che prevede il finanziamento di questi 12 milioni di euro.

Altri finanziamenti sono stati erogati solo a fini elettorali, o per spot elettorali. Abbiamo il finanziamento di circa 1,5 milioni di euro, speso in tre anni, più altri fondi, dal 2020 al 2021 per la Fondazione delle scienze religiose Giovanni XXIII. Su questo argomento torneremo poi nella fase di assestamento di bilancio. Insomma, tutti finanziamenti mirati, oculati, non tanto per il bene della comunità, ma per quello che è un interesse dal punto di vista della Regione Emilia-Romagna.

Andando al sisma, nel 2012, la situazione è di cinque anni fa. La Corte segnala che ci siano ancora 1,289 milioni di euro da spendere, e la Regione Emilia-Romagna appalesa difficoltà per impegnare questi fondi. Quindi, dopo cinque anni abbiamo ancora questi soldi per il sisma, che ancora non abbiamo speso.

La nota dolente, sicuramente quella che abbiamo criticato più di tutti, è il riordino istituzionale. È ovvio che il riordino istituzionale per noi è stato più che altro un disordine istituzionale, che ha provocato uscite di spesa assolutamente imprevedibili e impreviste, anzi, quelle che erano previste si sono sforate. A tutt’oggi il riordino ha creato problemi alle Province, ai Comuni; si trovano svuotati di soldi per fare investimenti, soprattutto nelle strade. L’anno scorso io e il consigliere Poli presentammo un emendamento di 5 milioni di euro, per le strade. Vi do un dato sulle Comunità montane, perché riuscissero a sistemare la criticità sulle loro strade: a Pennabilli sono arrivati 23.000 euro, di quei 5 milioni che sono stati erogati. Se il criterio di ripartizione deve essere questo, è evidente che con 23.000 euro la strada non potrà essere assolutamente fatta. Forse si faranno 2 metri di strada, ma non credo che sia questa la soluzione al problema. La Corte dei conti, poi, nel giudizio di parifica ha espresso forte criticità al personale in house providing, che è risultato, teorico, lacunoso e poco confrontabile.

Insomma, la Corte dei conti, nel suo giudizio di parifica, pur dando atto del fatto che la Regione sia arrivata ad un rendiconto equilibrato, mette in evidenza molte perplessità su quella che è stata la gestione del bilancio del 2016, molte perplessità in ordine alle scelte che la Regione Emilia- Romagna ha fatto, dal 2014, quando si è insediato il presidente Bonaccini. Tante promesse, pochi fatti. Quindi riteniamo che questo rendiconto debba essere assolutamente rivisto, riteniamo che debba trovare necessariamente una possibilità di invertire il trend di rotta negativo, attraverso piani di riordino, che siano assolutamente concreti, e che non facciano spendere ulteriori soldi inutili. Vediamo, nel 2015 e nel 2016, perdite, come dicevo prima, per 95 milioni di euro, piuttosto che, l’anno precedente, per 200 milioni di euro, che evidentemente non trovano assolutamente continuità con la proposta che Bonaccini fece in campagna elettorale, e al suo ingresso in questa Regione, di diminuzione e razionalizzazione della spesa, e di riordino. Effettivamente questo non è stato, ma abbiamo creato un vero e proprio disordine, con spesa di soldi, da parte della Regione Emilia- Romagna, che non sono andati assolutamente ad accontentare la richiesta dei cittadini, ma solo la richiesta di alcune, poche, società che hanno ricevuto fondi così, a spot elettorale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

Apriamo la discussione generale sull’argomento.

Siamo in discussione generale sulla sessione di bilancio e rendiconto.

Prego, consigliere Foti, ha la parola.

 

FOTI: Signora presidente, signor assessore, sarebbe fin troppo facile, per chi ha votato contro il bilancio di previsione, dire che basterebbe soltanto un elemento di pura coerenza politica e amministrativa per esprimere analogo giudizio in questa sede. Sarebbe altresì facile poter elencare tutte le occasioni di dissenso, in ordine a quella proposta di bilancio di cui il rendiconto è fatalmente la conseguenza.

Io penso invece, e per contro, che mai come in sede di rendiconto, anziché lasciare spazio all’analisi di tipo politico, che è tipica dei bilanci, si debba fare tesoro di alcune osservazioni, alcune condivisibili, altre che possono anche non essere condivisibili, che noi possiamo ricavare non dalla decisione di parifica, ma dalla relazione annessa alla decisione di parifica del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2016.

Ora, io ringrazio della citazione, che ancorché in Aula, ma attiguamente all’Aula ho potuto sentire da parte del collega Poli, che in verità sarà il secondo che l’ha letta, unitamente a me. Debbo dire, però, che alcune osservazioni che sono contenute in questa relazione, dovrebbero trovare, io penso, qualche tipo di risposta da parte della Regione. Spiego perché: perché, assessore delegato, il tema delle partecipate è un tema ricorrente nel nostro dibattito politico-istituzionale, il loro riordino, arrivo a dire la chiarezza dei loro bilanci; arrivo a dire, come nel caso di specie, la chiarezza dei contratti del personale delle stesse.

Vedete? Vi è una pagina significativa, che poi evocherò, allorquando la stessa Corte dei conti ammette di non riuscire a capire o a comprendere, quindi neppure a poter analizzare, questa vicenda del personale delle partecipate. Certo, se noi alla Corte dei conti andassimo a dire che abbiamo una partecipata di nome Ervet, che dovrebbe essere una partecipata al servizio della Regione, che applica ai suoi dipendenti il contratto dei bancari, probabilmente la Corte dei conti ci chiederebbe se questa Regione è la holding di un sistema bancario, o se c’è qualcosa che non funziona rispetto alla mission iniziale della società in questione.

Lo dico con estrema pacatezza, ma anche fermezza, perché chiunque di noi sa come sia diverso il contratto di un bancario rispetto al contratto tradizionale dei dipendenti del pubblico impiego, ancorché la Regione, avendo una sua tipologia particolare di riserva, chiamiamola istituzionale, non necessariamente debba adeguarsi pedissequamente al contratto del pubblico impiego.

Ma nel passare dal contratto del pubblico impiego al contratto dei bancari, penso che ci sia pure una via di mezzo, che non è quella evocata a sproposito nel cosiddetto processo su ex Mafia Capitale, e devo dire ex Mafia Capitale perché il processo ha stabilito che non vi fosse alcuna associazione di stampo mafioso. Ebbene, con riferimento alle partecipate, debbo dire che appare abbastanza curiosa l’osservazione che l’unica società di cui, ad oggi, si è concluso il processo di dismissione sia quella nota di Società Attracchi parmensi Srl e non si sia ancora definito, invece, quello delle Terme di Castrocaro Spa. Ma soprattutto nella relazione che accompagna il giudizio di parifica si può leggere quanto segue: “Relativamente alla verifica dei rapporti creditori e debitori tra l’Ente e gli organismi partecipati, la Sezione ne rileva la mancata separazione da parte degli organi di controllo di quattro organismi partecipati. All’esito delle acquisizioni istruttorie, la Sezione rileva altresì discordanze per quattro posizioni, fattispecie difficilmente giustificabile laddove afferisca società in house Lepida e FER”. Mi pare che sia un’osservazione sufficientemente lapidaria, se teniamo presente il ruolo che la Regione esercita sia in Lepida che in FER Spa.

Passando ad altro argomento, noi abbiamo sentito più volte evocare il mancato scioglimento delle Province, direi a questo punto, perché noi teniamo in piedi delle strutture sulla base di una norma di legge che così recita: “In attesa della riforma costituzionale”. La riforma costituzionale è stata bocciata, la ragione che non consente contraddizione sarebbe stata quella di riportare le Province al loro alveo naturale. In compenso, con i giochi di prestigio tipici dell’allora presidente Renzi e oggi del ministro Delrio a che cosa si arriva? Si arriva esattamente al fatto che il personale della Regione è aumentato di 649 unità, tutte promananti da un assorbimento del personale delle disciolte Province. Quindi, rispetto non alla dotazione organica ma al personale realmente in servizio, abbiamo aumentato del 22 per cento la presenza di personale assorbendolo dalle Province.

Vi è poi il tema, che capisco, assessore, non susciti il suo entusiasmo, ma che alla luce della sentenza della Corte costituzionale rispetto alla Regione Molise dovrebbe far riflettere anche questa Regione, della dirigenza esterna. Sotto questo profilo - richiamo la questione perché ho visto che in Commissione, quando ho presentato l’emendamento, c’è stato un silenzio che non so se derivasse da imbarazzo o complicità, o fosse semplicemente figlio del fatto che non ci si aspettava una proposta del genere, leggo quanto segue: “Va evidenziato come nel sistema regionale i dirigenti generali siano collocati fuori dotazione organica ai sensi dell’articolo 43, comma 3-bis, della relativa legge n. 43. È necessario, al riguardo, un cenno alla sentenza della Corte costituzionale n. 257 del 5 ottobre 2016, pubblicata nel dicembre 2016, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 44, comma 1, lettera b), della legge della Regione Molise n. 8/2015, nella parte in cui prevedeva che una serie di posti corrispondenti a figure funzionali dell’alta dirigenza regionale non fossero ricompresi nelle dotazioni organico della Regione”. La Sezione è buona, nel senso che giustamente rileva: “Atteso che tale sentenza è stata pubblicata solo al termine del 2016, ovvero in prossimità della chiusura dell’esercizio finanziario, la Sezione ritiene sussistano ora le premesse per lo sviluppo di un’attenta riflessione sul tema posto che, pur considerate le delicate questioni che lo sottendono per come segnalate dalla Regione, conduca alla sua risoluzione prima del prossimo giudizio di parifica”. Ebbene, se non sbaglio, assessore competente per materia, oggi sono passati sette dodicesimi senza che né la decisione politica né la decisione tecnica al riguardo sia mai stata prospettata.

Non voglio poi infierire sul Fondo rischi spese legali, ma mi limito a osservare che, a fronte della Sezione della Corte dei conti che evidenzia come già dalla sentenza di primo grado vi sia l’obbligo di accantonare, in caso di condanna, l’eventuale importo a cui si è condannati, non è un caso che, nella nota integrativa all’assestamento e nella prima variazione generale al bilancio di previsione 2017-2019, questo fondo sia stato incrementato di tre milioni di euro, proprio come l’Amministrazione è stata costretta a fare a seguito di questa affermazione della Corte dei conti, laddove si legge: “In sede di contraddittorio finale, l’Amministrazione regionale ha assicurato che procederà, in sede di assestamento di bilancio di previsione 2017, ad aumentare l’importo del suddetto fondo di tre milioni di euro”. Inoltre, al Fondo rischi spese legali si aggiunge il Fondo per le perdite societarie, che - udite, udite - vede che in sede di assestamento gli accantonamenti sono stati in modo consistente incrementati e, a fronte delle poche decine di migliaia di euro allora stabilite, sono stati complessivamente pari a circa 1.142.000 euro per il 2016, 1.730.000 euro per il 2017 e 2.318.000 euro per il 2018. Mi chiedo se per il prossimo anno, in funzione dell’esercizio 2019, dovremo attenderci i tre milioni di euro di perdite o si deciderà di intervenire in qualche modo al riguardo.

Anche in ordine alla diminuzione delle entrate derivanti dal recupero di evasione fiscale vi è un’osservazione che mi pare pertinente, laddove si evidenzia che le entrate tributarie accertate nell’esercizio 2016 riferibili al recupero di evasione fiscale ammontano complessivamente a 85,93 milioni di euro, a fronte di 100,22 milioni di euro accertati nell’esercizio precedente, mentre le entrate tributarie accertate conseguenti alla riscossione coattiva dei tributi regionali ammontano a complessivi 111,15 milioni di euro, a fronte di 113,33 milioni di euro nel 2015. A tacere dei residui con anzianità superiore a cinque anni, che a tutt’oggi ammontano a 233,34 milioni di euro. Per non parlare dell’indebitamento, la cui composizione è data per circa il 57,14 per cento, ovverosia per 355,72 milioni di euro, assoggettata a un tasso fisso, mentre per l’altra parte, che pure è significativa, pari a 266,84 milioni di euro, è assoggettata a un tasso variabile. Ovviamente, rispetto a questa quantità di debito non si è assistito ad alcuna operazione di ristrutturazione del debito preesistente da parte della Regione.

Poi perché non dire, assessore, anche in termini critici, che lo swap non ha portato bene? Non ha portato a tal punto bene che la stessa Regione, in sede di contraddittorio, è stata costretta a rilevare che l’estinzione anticipata dello swap si sarebbe rilevata del tutto antieconomica. Poi perché non dire, rispetto ai vincoli alla spesa per il personale a tempo determinato, che si legge nella relazione del giudizio di parifica che “la Regione, nel dimostrare rispetto del vincolo di cui al comma 28 dell’articolo 9 del decreto-legge n. 78/2010, ha specificato che nel computo del personale a tempo determinato non è stato inserito quello con incarico di dirigente o direttore nel personale ex articolo 63 dello Statuto”? Perché non dire che nella relazione è scritto che “questa scelta non è conforme al disposto di legge”? Faccio ammenda di quanto si dice rispetto ai consorzi fitosanitari, ad Ergo, al personale dell’ARPAE, per il quale pure si chiede che si chiarisca, vista la nuova immissione di 249 unità, a che cosa sia destinato e nel quadro di quale riorganizzazione lo stesso stia operando. Tacerò sulle 53 unità di personale che sono state comandate per il processo Aemilia, a supporto degli uffici giudiziari della città medesima. E lo dico perché sotto questo profilo già in passato ho avuto modo di dire che, piaccia o non piaccia, le spese di giustizia sono costituzionalmente a carico dello Stato e non della Regione.

Relativamente anche agli incarichi esterni, per i quali la Regione non sembra particolarmente vocata a questa pratica, ma vedremo che poi così non è, in ordine al patrocinio legale faccio presente che la Giunta, nel 2016, ha affidato 204 patrocini legali ad avvocati esterni, a fronte di 98 patrocini legali affidati all’Ufficio legale interno, per una spesa complessiva pari a 3.081.676,600 euro. Sotto questo profilo evidenzio, peraltro, che il vero problema si chiama Ervet, perché, ancorché la Corte dei conti non sia in grado, per il materiale fornitole, di pronunciarsi sul punto, nel solo 2016 - i dati li ho ricavati dal sito - noi sappiamo che sono stati conferiti 250 incarichi professionali, per una spesa complessiva di 3.846.042,09 euro, che mi pare esattamente una misura superiore al monte della spesa per incarichi legali conferiti dalla Regione stessa.

Con riferimento al conferimento degli incarichi, debbo rilevare che, anche se personalmente dissento sul punto, alla luce della nuova normativa in materia di appalti, laddove anche l’affidamento di un incarico professionale non risponde più al principio dell’intuitu personae, ma è qualificato come appalto di servizi, pur ritenendo personalmente che il patrocinio legale sia un errore espungerlo dall’intuitu personae, ma configurarlo come un appalto di servizi, sistematicamente la normativa a questo punto vigente è stata elusa, così come chiaramente risulta dalle pagine 287 e 288 della relazione in esame.

Quanto poi agli incarichi legali conferiti dalla Giunta regionale, mi corre l’obbligo di segnalare che la presunta spesa di 490.000 euro per la costituzione di parte civile della Regione Emilia-Romagna nel processo Aemilia mi pare del tutto spropositata. Aggiungo, peraltro, che la stessa Corte censura il fatto che la Giunta, sulla base delle risultanze di quanto emergeva dalle delibere assunte, si sia limitata a prendere atto del preventivo “accettandolo acriticamente - dice testualmente la Corte -, in tal modo non assicurando il migliore impiego delle risorse pubbliche”. Analoga valutazione è riservata a un secondo incarico legale che viene conferito agli stessi legali che si erano già interessati del contenzioso delle gestioni liquidatorie delle soppresse Unità sanitarie locali.

Anche in merito alla valutazione della dirigenza, viene rilevato che, contrariamente agli impegni assunti, entro il 30 novembre 2016 non è stato introdotto il nuovo sistema della valutazione della dirigenza e del comparto.

Per quanto riguarda la sanità regionale, vengono mosse fondate critiche all’elevamento della spesa farmaceutica regionale, al costo del personale, al ricorso a consulenze e collaborazioni autonome. Penso che la conclusione in merito alla sanità una qualche riflessione la meriti, laddove la Sezione evidenzia un aumento della spesa farmaceutica regionale, con particolare riguardo a quella ospedaliera, l’operare del sistema dei controlli interni in relazione ai controlli in ambito sanitario operati e resocontati, un incremento del costo del personale non in linea con le disposizioni di coordinamento sulla finanza pubblica, comunque derivante da obblighi di legge, un aumento del costo per consulenze e collaborazioni per prestazioni di lavoro sanitario e non sanitario (pagine 350 e 351 della relazione in esame).

In conclusione, alla luce di quanto letto, esposto e commentato, penso che vi siano le ragioni sufficienti e necessarie per esprimere voto contrario da parte del Gruppo di Fratelli d’Italia, che qui rappresento, al rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2016.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Foti.

Siamo in discussione generale. Non ho nessun iscritto.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

L’argomento oggetto della seduta odierna rappresenta l’occasione, certamente, per fare un bilancio economico, ma anche per fare un bilancio generale di quello che succede in Regione. Ebbene, riguardo al bilancio economico, desidero soffermarmi giusto su alcuni numeri, considerato che un comunicato della Regione emesso qualche giorno fa mi ha spinto a fare alcune riflessioni proprio di natura numerica.

Nel comunicato - ne parleremo adeguatamente in occasione della discussione dell’assestamento - è scritto che saranno stanziati 3,7 milioni di euro per il Fondo affitti. Bene, nel bilancio 2016 - e lo si vede dal rendiconto - erano stanziati 2,2 milioni di euro per il Fondo affitti, risorse economiche che poi non sono state spese. E questo a noi già sembra grave. Ovviamente, una giustificazione a questo c’è, come si evince anche dal sito della Regione: nel 2016, lo Stato, per mano dell’allora Governo Renzi, non ha rifinanziato il fondo, di conseguenza non sono stati aperti i bandi comunali.

La Regione, di suo, effettivamente nel 2015 aveva stanziato 2,2 milioni di euro e i fondi nazionali ammontavano a 8,5 milioni di euro. Diciamo che avevamo superato i 10 milioni di euro di stanziamento. Quindi, nel 2015 il Fondo affitti era stato utilizzato. Nel 2016 quei 2,2 milioni di euro non sono stati utilizzati. Ora vorrei capire cosa facciamo con questi 3,7 milioni di euro. Nel 2017 ne erano stati stanziati 720.000. Tenete conto che negli anni precedenti, dal 2007 al 2010, finché poi non intervenne il Governo Berlusconi a cancellare praticamente il Fondo affitti, il Governo stanziò quasi 30 milioni di euro e la Regione 3 milioni nel 2007, mentre nel 2009 la Regione stanziò 7 milioni di euro (probabilmente eravamo vicini alle elezioni regionali). Questo per dire che questi fondi purtroppo ormai stanno diventando un pannicello caldo. Già i 10 milioni di euro che furono stanziati nel 2015 servirono purtroppo a poco. Per un mio scrupolo ho guardato cosa successe nel mio territorio. Ebbene, da una relazione del Comune di Cesena e dell’Unione dei Comuni si evince che furono presentate più di 900 domande, di cui 919 rientranti nei parametri stabiliti, di cui soltanto 240 furono accolte. Queste quando avevamo 10 milioni di euro a disposizione. Quindi, effettivamente quei 2,2 milioni di euro dell’anno scorso sarebbero serviti a ben poco e probabilmente temo anche i 3,7 milioni di euro di quest’anno.

Il secondo aspetto, invece, riguarda, sì, i conteggi economici, ma quelli che in particolare ricadono sui cittadini, un aspetto, anch’esso, “di cronaca” in questi giorni, ma che investe in generale la gestione 2016, vale a dire le politiche sui rifiuti. Proprio l’anno scorso, a un certo punto ci si accorse che furono aumentate le portate degli inceneritori, perché erano stati sbagliati i conteggi, quegli stessi inceneritori che si sosteneva che sarebbero stati chiusi, ma avanti nel tempo. Stesso discorso vale per le discariche: si disse che sarebbero state chiuse subito, ma, invece, proprio l’anno scorso ne sono state aperte di nuove, e penso ad esempio alla discarica di Sogliano. Peraltro, proprio questa mattina abbiamo sentito parlare di riconteggi, non in termini economici ma di tonnellate di rifiuti, che dovranno essere nuovamente conferite nelle discariche, le stesse che si prometteva che sarebbero state chiuse.

A tal riguardo, visto che oggi è stato citato il giudizio di parifica della Corte dei conti, mi piace citare una lettera scritta dall’ANAC, presieduta da Raffaele Cantone, e inviata alla Regione Emilia-Romagna, con la quale si fa il punto su un tipo di gestione che impatta sui cittadini emiliano-romagnoli. Infatti, nonostante le promesse, su alcuni aspetti di questa gestione non è stata mossa una virgola. Ebbene, nella lettera inviata alla Regione Emilia-Romagna il presidente Cantone scrive: “La relazione di ATERSIR e l’ulteriore documentazione inviata a seguito dell’audizione evidenzia alcune problematiche di sistema”. Quindi, abbiamo un problema di sistema. Continua: “La carente interpretazione del ruolo da parte di ATERSIR, con una sostanziale cattura del regolatore”. Con la locuzione “cattura del regolatore” si intende che colui che regola è in sostanza in balia di coloro che devono essere controllati, tant’è che parla di “cattura del regolatore da parte dei soggetti controllati”. Prosegue: “Se da una parte ATERSIR lamenta una costante sotto-dotazione di personale - anche qui avevamo ricevuto la promessa che ATERSIR sarebbe stata rinforzata, ma poi questa promessa evidentemente non è stata mantenuta - non sembra giustificabile l’appiattimento del ruolo dell’ente stesso, che, come approfondito anche precedentemente, non è sostanzialmente subentrato nel ruolo di contraente delle convenzioni”. E si parla di una prorogatio infinita. “Manca un definito programma tecnico-amministrativo che preveda il termine di attuale situazioni di prorogatio, che si risolve in una sostanziale indeterminatezza della lunghezza del periodo di proroga stesso. Quindi, l’ATERSIR sembra seguire gli eventi politico-amministrativi piuttosto che dettare un’agenda serrata per giungere in tempi ragionevoli agli affidamenti previsti dalla vigente normativa”. Essenzialmente c’è, fra l’altro, una sostanziale sovrapposizione di ruoli all’interno del sistema, perché ricordo che i Comuni sottostanno a una legge di questa Regione, che non si vuole toccare e che non assolve il compito di rafforzare ATERSIR. Questa legge, infatti, fa sì che, all’interno del sistema, i Comuni svolgano più ruoli, perché sono committenti, perché sono partecipanti del subambito e perché sono anche fornitori in quanto soci dei grandi gestori. Pertanto, i Comuni devono contemporaneamente adempiere le funzioni di regolatori, controllori e decisori all’interno di ATERSIR.

Che cosa c’entra, quindi, la Regione? La Regione dovrebbe intervenire con atti legislativi per superare queste difficoltà tecnico-amministrative. Tant’è che lo stesso presidente Cantone, sempre in questa lettera, sostiene che “è opportuno un intervento della Regione Emilia-Romagna, affinché fornisca ogni possibile ausilio ad ATERSIR per l’improrogabile assolvimento dei propri compiti”. Quindi, è inutile che adesso l’assessore ci venga a dire che ATERSIR è l’Agenzia dei Comuni, perché ATERSIR è anche l’Agenzia regionale, voluta da una legge regionale, su cui la Regione dovrebbe agire. Ecco, questo sicuramente nel 2016 non è stato messo in atto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Non ho altri iscritti in discussione generale.

Chiedo ai relatori di maggioranza e di minoranza se hanno delle repliche.

Allora, nel chiudere la discussione generale, per la conclusione darei la parola all’assessore Petitti.

 

PETITTI, assessore: Grazie, presidente.

Desidero esprimere alcune considerazioni anche alla luce degli interventi dei consiglieri, ricordando che con il rendiconto termina un percorso lungo e impegnativo, che è iniziato fin dai primi mesi di quest’anno. Abbiamo approvato in Giunta, ad aprile scorso, il progetto di legge e il passaggio alla Corte dei conti, con il giudizio di parifica del 7 luglio, è stato sicuramente fondamentale. Al riguardo, dirò alcune cose visto che ci sono stati alcuni accenni non precisi e puntuali su quelle che sono state le indicazioni della Corte, che sono state, tra l’altro, tutte accolte dalla Regione Emilia-Romagna e sulle quali stiamo lavorando. Ma il dato vero è che la parifica della Corte è stata positiva.

Dicevo, è stato un percorso lungo, del quale, anche per il risultato ottenuto, ringrazio il Consiglio, la Commissione e tutti coloro che hanno contribuito a migliorare il rendiconto. Comunque, su alcune questioni è giusto ricordare che non soltanto il giudizio di parifica è stato positivo, ma rispetto alle considerazioni che sono emerse in giudizio di parifica alcuni percorsi sono già stati avviati. Penso, ad esempio, al Fondo perdite società, questione richiamata dai consiglieri Foti e Pompignoli, fondo prudenziale che abbiamo istituito per adempiere un obbligo di legge e che non attesta il debito delle società, che tra l’altro è già solido.

Per quanto riguarda il Fondo rischi spese legali, è giusto sottolineare in modo puntuale che la Corte ha solo suggerito un diverso metodo di calcolo. È questa la differenza rispetto all’anno precedente. Quindi, relativamente alla media degli ultimi anni non soltanto ci si basa su questo aspetto, ma anche sulle ipotesi future. Ed è per questo che si registra una forte divergenza rispetto agli anni precedenti.

Con riferimento al personale, questione richiamata dal consigliere Foti, la Corte ha fatto un riferimento preciso e puntuale a una recente sentenza della Corte costituzionale espressa nei riguardi della Regione Molise e ha fissato una tempistica per la Regione Emilia-Romagna entro cui essa deve adeguarsi. Ricordo, comunque, che la Regione ha già individuato un orientamento relativamente ai dirigenti a tempo determinato in questa stessa Regione.

Rapporto debiti e crediti: si tratta di 4 posizioni su 48, quelle interessate. Tutto, ovviamente, è estremamente chiaro e trasparente. Comunque, anche in questo caso è giusto precisare e ricordare che la norma serve a incentivare e a definire le posizioni entro la fine dell’anno, quindi anche in questo caso siamo all’interno di un percorso che è molto chiaro e molto trasparente.

Inoltre, lo swap è andato bene, consigliere Foti, perché in passato abbiamo comunque avuto dei benefici - è giusto ribadire questo aspetto - e comunque i tassi attuali sono inferiori a quelli fissi che la Regione Emilia-Romagna avrebbe dovuto pagare, se avesse contratto il mutuo quando abbiamo iniziato, nel 2004.

Ad ogni modo, al di là di queste precisazioni, che mi sembrava comunque opportuno fare, tra gli aspetti fondamentali che emergono da questo rendiconto segnalo sicuramente l’accentuata riduzione dell’indebitamento da parte di questa Regione. Inoltre, credo rappresenti un elemento estremamente positivo il fatto che i tempi di pagamento siano inferiori ai termini previsti per legge e realizzati da altre Regioni. Ritengo, altresì, che sia importante sottolineare che l’andamento della gestione di competenza fa registrare che è stato realizzato l’80,6 per cento delle previsioni e che sono stati rispettati tutti gli obiettivi di finanza pubblica.

Tutto questo per dire cosa? Semplicemente per far rilevare che non è emersa alcuna irregolarità che in qualche modo potesse pregiudicare anche i nostri equilibri economico-finanziari, che abbiamo rispettato gli obiettivi di pareggio di bilancio e abbiamo osservato il vincolo previsto in materia di indebitamento, che siamo riusciti a portare avanti, anche attraverso questo rendiconto, politiche ben precise, politiche prioritarie per questa Amministrazione regionale, che abbiamo completato la copertura dei cofinanziamenti regionali per tutti i fondi strutturali e per la programmazione comunitaria 2014-2020 e, infine, che abbiamo sostenuto tutta la fase di riordino. Badate, se anche in questa Regione quel processo sta continuando attraverso il fatto che sia le Unioni dei Comuni che le Province ottengono finanziamenti fondamentali per preservare quei servizi, credo che questo impegno sia da sottolineare. Non soltanto. Gli interventi sullo stato sociale e sugli incrementi delle politiche legate alla cultura, al turismo e allo sport hanno rappresentato, anche attraverso questo rendiconto, un tassello fondamentale, misure legate alla competitività del nostro sistema produttivo. Attraverso queste scelte, noi in maniera coerente portiamo avanti un altro tassello, un altro impegno fondamentale che riguarda la realizzazione del programma di mandato del presidente Bonaccini.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Petitti.

Procediamo con la nomina degli scrutatori. Nomino i consiglieri Paruolo, Sensoli e Boschini.

Iniziamo l’esame dell’articolato dell’oggetto 4590, rendiconto generale.

Art. 1.

Discussione generale. Nessuno ha chiesto la parola.

Dichiarazione di voto. Nessuna dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 1 è approvato a maggioranza.

Art. 2.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 2 è approvato a maggioranza.

Art. 3.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 3 è approvato a maggioranza.

Art. 4.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 4 è approvato a maggioranza.

Art. 5.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 5 è approvato a maggioranza.

Art. 6.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 6 è approvato a maggioranza.

Art. 7.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 7 è approvato.

Art. 8.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 8 è approvato.

Art. 9.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessuno iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 9 è approvato.

Art. 10.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 10 è approvato.

Art. 11.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 11 è approvato.

Art. 12.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’art. 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’art. 12 è approvato.

Ci sono dichiarazioni di voto?

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 4590, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

47

Assenti

 

3

Votanti

 

46

Favorevoli

 

30

Contrari

 

16

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Saliera): Proclamo approvata la legge riguardante «Rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2016».

 

OGGETTO 4917

Delibera: «Assestamento - Prima variazione generale al bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna per gli anni 2017-2018-2019». (Proposta dell'Ufficio di Presidenza in data 5 luglio 2017, n. 45) (121)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con l’oggetto 4917, che riguarda la variazione al bilancio dell’Assemblea. Proposta recante: Assestamento – Prima variazione generale al bilancio di previsione dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna per gli anni 2017-2018-2019.

La Commissione “Bilancio, Affari generali ed istituzionali” ha espresso parere favorevole nella seduta del 18 luglio 2017, con la seguente votazione: 32 voti a favore, nessun contrario e nessun astenuto; non partecipano al voto i consiglieri del Movimento 5 Stelle.

Su tale oggetto insiste una proposta di emendamento a firma del consigliere Bertani.

Apriamo la discussione generale sul provvedimento. Dieci minuti per ciascun consigliere.

La parola al consigliere Pruccoli. Ne ha facoltà.

 

PRUCCOLI: Grazie, presidente.

Intervengo per illustrare brevemente e schematicamente la destinazione dell’avanzo dell’Assemblea legislativa che abbiamo approvato nella seduta di giugno scorso. Avevamo parlato di avanzo vincolato stimandolo in 866.913,54 euro, che si è deciso di distribuire nel seguente modo: sulla missione 1, programma 1, sono stati allocati 39.503,82 euro, che sono destinati alle spese per le funzioni delegate al Co.Re.Com.; 22.000 per le spese del Centro Europe, finanziate con fondi dell’Unione europea; la parte più consistente è quella relativa alle spese di funzionamento della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, pari ad euro 781.161,44. A questi, dalla missione 1, programma 1, si vanno ad aggiungere quelli della missione 20, programma 1, pari ad euro 24.248,28, che è la quota di accantonamento proveniente dai sequestri conservativi che sono stati introitati nel corso dell’esercizio 2016 e anche dell’annualità precedente.

Abbiamo, poi, l’avanzo accantonato, pari a 2.415.497,82 euro, per il quale si ritiene di confermare, anche nell’esercizio 2017, la quota di accantonamento relativa alla restituzione dei contributi versati dai consiglieri regionali e di versare, invece, alla Giunta regionale la quota restante, con la seguente distribuzione: 1.110.000 euro come quota di restituzione di avanzo alla Giunta regionale e 1.305.497,82 euro per la restituzione dei contributi versati dai consiglieri regionali, come detto prima.

Vi era, poi, da distribuire l’avanzo libero di 3.299.208,94 euro, che viene distribuito principalmente in fondi di riserva, di accantonamento e spese in conto capitale e una parte che, invece, si somma a quella derivante dall’avanzo accantonato come restituzione alla Giunta regionale.

Quindi, abbiamo in missione 1, programma 1, 900.000 come quota di restituzione avanzo alla Giunta regionale, che si somma a 1.110.000, di cui parlavo prima, per un totale di 2.010.000; 105.000 euro con le spese in conto capitale per mobili e arredi, attrezzature, impianti e macchinari, beni di valore e altri beni materiali. In missione 1, programma 8, 1.120.375 sono spese informatiche in conto capitale hardware e sviluppi di software. In missione 20, programma 1, sono 240.000 per l’integrazione del fondo di riserva per le spese obbligatorie, 40.000 per l’integrazione del fondo di riserva per le spese impreviste, 500.000 per l’integrazione del fondo per la restituzione dei contributi versati dai consiglieri regionali. Con questa integrazione, si determina una dotazione complessiva di quel fondo pari a 1.805.497,82.

Si rispettano, sostanzialmente, gli impegni presi per quello che riguarda la restituzione alla Giunta regionale. Si rispettano anche gli impegni presi – e vengono qui allocate le risorse, per tradurre dai numeri alla sostanza quello che si va a fare – circa gli interventi di manutenzione, che vengono eseguiti con fondi dell’Assemblea concordati con la Giunta; gli interventi di aggiornamento e di manutenzione sugli impianti elevatori, quindi sugli ascensori dell’Assemblea legislativa, tutto l’intervento sulla impermeabilizzazione della copertura, l’aggiornamento tecnologico di quest’Aula (che potrebbe anche essere prossimo, come definito nell’ultimo Ufficio di Presidenza). Questo determina anche il riutilizzo di questa componentistica all’interno della sala B-C (con un adeguamento e un upgrade tecnologico, quindi, anche della sala B-C) e tutta la sistemazione della protezione dai volatili con le reti dello stabile, quindi del civico 50.

Queste sono tutte spese allocate con l’utilizzo dell’avanzo libero nelle varie missioni e programmi, così come ho dettagliato prima.

Rispetto alla Commissione, possiamo anche dare atto – non era ancora pronto in Commissione; anzi, ringrazio il presidente Pompignoli per aver comunque consentito la trattazione e la votazione del punto, indipendentemente dal fatto che non era ancora arrivato – del parere dei revisori dei conti, che in ogni caso è stato espresso in maniera favorevole all’unanimità. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pruccoli.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente.

Intervengo per spiegare un attimo l’emendamento, che vuole essere un invito alla gestione del bilancio. Essenzialmente, mi limiterò a fare tre inviti oggi. Uno è quello che riguarda i fondi per la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Avete allocato un residuo di 781.000 euro vincolato ancora all’utilizzo per il funzionamento della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Oltre a quelli, ovviamente, ci sono i fondi stanziati (440.000 euro) per quanto riguarda il 2017. Stiamo arrivando a 1,2 milioni di euro destinati alla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, che sinceramente, al di là delle posizioni che abbiamo sempre espresso (contrarietà assoluta a questo tipo di gestione), ci sembrano veramente eccessivi. Quello che noi chiediamo è che vengano restituiti alla Giunta e utilizzati secondo gli indirizzi dell’Assemblea legislativa.

A questo punto arrivo al secondo consiglio, alla seconda richiesta, al secondo invito. All’interno della relazione si comincia a parlare dei risparmi che si otterranno dall’applicazione della legge sui vitalizi. Tra l’altro, è un tema di attualità. Speriamo che oggi qualcosa si concluda. Benissimo. Dalla valutazione dei risparmi quantificati si ricava che si è deciso di lasciare questi fondi direttamente in gestione, quindi di non farli arrivare in Assemblea, fatto salvo che rimane in capo all’Assemblea legislativa quantificarli e comunicare alla Giunta l’ammontare dei risparmi e concordare la modalità di destinazione. Bene. Consiglio uno stretto monitoraggio. Ad esempio, dei risparmi che oggi noi restituiamo alla Regione, quei 2 milioni di euro, non abbiamo ben monitorato che cosa ne fa la Giunta. L’Assemblea legislativa, in maniera molto forte e chiara, chiedeva che le restituzioni che l’Assemblea legislativa faceva sui tagli ai costi della politica avessero una destinazione chiara e certa. C’era un ordine del giorno. La Giunta, nell’assestamento, non ne ha fatto l’utilizzo che l’Assemblea aveva decretato quando si fece la legge sui tagli ai costi della politica. Pertanto, rivolgo un invito a tutti i colleghi, visto che l’Assemblea siamo noi, al monitoraggio di quello che viene fatto con i soldi che l’Assemblea, invece, restituisce, proprio per una gestione virtuosa.

Infine, rivolgo un altro invito. Sono stati stanziati parecchi fondi – lo diceva proprio il consigliere Pruccoli – per alcuni interventi di ristrutturazione, sia dal punto di vista dell’Aula sia dal punto di vista degli ascensori. Già erano stati approvati anche altri atti in sede di approvazione del Piano energetico regionale che invitavano anche l’Assemblea, sempre in accordo con la Giunta, a fare interventi che riducessero l’impatto energetico che abbiamo come Regione. Ricordo solo che ieri eravamo in audizione nella sala di sotto. Non eravamo in audizione, ma eravamo in ghiacciaia. Quindi, mi viene da pensare quanto impatto energetico comporti fare un’audizione. Noi pensiamo a rifarci i microfoni, ma pensiamo anche a quanto ci costa, dal punto di vista energetico, fare un’audizione nel periodo estivo. Probabilmente, conviene concentrarle tutte in inverno.

Sarebbe meglio, quindi, rendicontare in Commissione o all’Assemblea quali sono gli investimenti che l’Ufficio di Presidenza sta pensando di fare, anche perché ricordo che non tutti i Gruppi sono, purtroppo, rappresentati all’interno dell’Ufficio di Presidenza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

In discussione generale non ho più iscritti.

Apro la discussione generale sull’emendamento a firma del consigliere Bertani. Ci sono iscritti? Nessuno.

Apriamo le dichiarazioni di voto congiunte sia sul deliberato che sull’emendamento. Cinque minuti per Gruppo. Nessun iscritto in dichiarazione di voto.

Passiamo alla votazione dell’oggetto 4917. In primo luogo, votiamo l’emendamento 1.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 1 è respinto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, si proceda alla votazione, per alzata di mano, del partito di deliberazione di cui all’oggetto 4917.

 

(L’Assemblea, a maggioranza dei presenti

approva il partito di deliberazione)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’Assemblea approva.

 

OGGETTO 4865

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019» (70)

(Relazione di maggioranza)

 

OGGETTO 4866

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019» (71)

(Relazione di maggioranza)

 

PRESIDENTE (Saliera): Procediamo con la sessione di bilancio: assestamento.

Oggetto 4865: Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante “Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019”.

Il progetto di legge è composto da 16 articoli.

Congiuntamente, trattiamo l’oggetto 4866: Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante “Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2017-2019”.

Il progetto di legge è composto da 22 articoli e relativi allegati.

I testi sono stati licenziati dalla Commissione “Bilancio, Affari generali ed istituzionali” nella seduta del 18 luglio 2017.

Il relatore della Commissione, consigliere Giuseppe Boschini, ha presentato relazione scritta.

Il relatore di minoranza, consigliere Stefano Bargi, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Sull’oggetto 4865 sono stati presentati numerosi emendamenti. Poi farò l’elenco.

Su tale oggetto, i lavori dell’Assemblea sono organizzati con i tempi contingentati. Pertanto, i consiglieri e la Giunta possono intervenire nel rispetto dei tempi complessivi assegnati, così come descritti nella convocazione della presente tornata concordata in Conferenza dei presidenti dei Gruppi.

La parola al relatore di maggioranza, consigliere Boschini. Prego.

 

BOSCHINI, relatore di maggioranza: Grazie, presidente.

Colleghi, l’approvazione di un bilancio non è un atto tecnico. A volte siamo un po’ portati a pensare che la presenza di tanti numeri dia soprattutto uno spessore tecnico a questo tipo di approvazione. In realtà, è l’atto più politico che un’Amministrazione possa compiere. Quest’affermazione, forse, è più vera per il bilancio di previsione che per l’assestamento, però anch’esso rappresenta l’occasione per svolgere una valutazione complessiva sulle dinamiche delle risorse e delle spese intervenute nella prima parte dell’anno e per assumere decisioni che hanno un importante valore strategico e politico.

L’assestamento prende le mosse dai valori accertati in sede di rendiconto generale. Ne abbiamo discusso poco fa. Tiene conto, altresì, dell’andamento della gestione in corso d’anno, delle azioni poste in essere per il raggiungimento degli obiettivi di governo. Quindi, è chiamato a svolgere una funzione ricognitiva delle tendenze in atto. In base a queste, con l’assestamento si possono effettuare – e nel nostro caso si effettuano – anche variazioni ritenute necessarie e opportune nel rispetto dei vincoli di equilibrio dovuti.

Infine, con il decreto legislativo n. 118/2011 (ormai lo conosciamo; riguarda l’armonizzazione e molti aspetti della normativa in materia di bilancio), si può abbinare all’assestamento un progetto di legge collegato con cui sono disposte modifiche e integrazioni a disposizioni legislative regionali che hanno riflessi sul bilancio per attuare il DEFR. Il bilancio della Regione Emilia-Romagna – forse è il caso davvero di ricordarcelo – sfiora da solo il 10 per cento del valore del PIL nominale della nostra Regione. Il 10 per cento. Quindi, quando approviamo in quest’Aula i bilanci, dovremmo sempre fare attenzione a questo dato, perché significa che noi muoviamo la più importante leva economica pubblica del nostro territorio.

Il bilancio della Regione è un fondamentale strumento per la corretta gestione dell’equilibrio finanziario dell’ente, ma costituisce anche una delle principali manovre per orientare, incentivare, rafforzare lo sviluppo del nostro territorio. Non solo lo sviluppo economico, evidentemente, ma anche quello sociale. Personalmente, avverto la responsabilità a maneggiare il 10 per cento del PIL e sono sicuro che i miei colleghi la avvertano quanto me. Per questo motivo è necessario soffermarsi brevemente sul contesto socioeconomico regionale con cui la nostra manovra è chiamata a interagire e a cui, appunto, può contribuire in modo decisivo.

Secondo il recentissimo rapporto annuale della Banca d’Italia sull’economia delle Regioni, in Emilia-Romagna nel 2016 e anche nei primi mesi del 2017 è proseguita la crescita, sostenuta non solo dalla domanda esterna, ma – questa è la notizia, a mio avviso – sostenuta anche dalla domanda interna che, quindi, torna a crescere grazie al recupero dei livelli occupazionali e dei salari nella nostra regione. A livello nazionale – lo sappiamo – secondo i dati ISTAT il primo trimestre 2017 ha visto un incremento del PIL dello 0,4 per cento, che vale un +1,2 per cento rispetto all’anno scorso. Sono in crescita, però, anche i consumi (+1,2) e la spesa delle famiglie (+1,4). A livello regionale, le previsioni di Prometeia per il 2017 indicano per la nostra Regione un’ulteriore crescita dell’1,3 per cento del PIL, dopo il +1 già riconosciutoci da ISTAT per il 2016.

Si tratta di previsioni che ci pongono al vertice della crescita nazionale, al di sopra addirittura di regioni come Veneto e Lombardia. La ripresa dei consumi interni in Emilia-Romagna, anch’essa in atto, ci riporta a livelli analoghi a quelli del 2011. Non sto dicendo che la crisi è finita e che tutto è risolto. Siamo tornati a livelli analoghi al 2011, però, come osserva Unioncamere, probabilmente con livelli di diseguaglianza più elevati rispetto ad allora.

Da qui l’importanza – e con questa manovra di assestamento e variazione facciamo anche questo – di confermare la priorità del sostegno alle famiglie, in particolare attraverso la spesa sociale mirata alle categorie di reddito meno elevate. Più diseguaglianza e più spesa sociale. Insieme, il sostegno all’impresa per continuare a rafforzare il trend di crescita e consolidare, soprattutto, la ripresa occupazionale, che è fondamentale come driver di eguaglianza sociale.

Troveremo, quindi, nella manovra investimenti importanti sulla spesa sociale per la popolazione a basso reddito, come dicevo, ma anche sostegno alle imprese, specie nei settori, come quello agricolo, dove l’andamento occupazionale è meno forte, con interventi anche per la qualità dei servizi all’impiego, il lavoro nella tutela del territorio, nella viabilità, nei servizi di trasporto pubblico, nel turismo. Tutti fattori imprescindibili, insomma, non solo per fare sviluppo, ma anche per fare ancora occupazione e ripresa dei consumi interni.

Non vengono soltanto dall’export questi dati positivi, però. Come nel 2016 in Emilia-Romagna ha avuto una crescita superiore alla media nazionale (+1,5 per cento contro l’1,2 nazionale), possiamo anche registrare che questa crescita è stata più sostenuta soprattutto verso i Paesi UE (+5,7 per cento), mentre i dati delle nostre imprese regionali verso i Paesi extra UE nel 2016 sono stati più alterni, più contrastati. Nei primi tre mesi di quest’anno, l’avvio dell’export, però, è stato ancora più positivo e ha risolto in parte questo andamento altalenante del 2016 con un +8,9 per cento nei primi tre mesi. È un risultato davvero molto importante, grazie soprattutto alla ripresa dei mercati russi, americani e soprattutto cinesi.

Questa improvvisa fiammata nell’export nei primi mesi del 2017 ci conferma che verso i Paesi extra UE possiamo avere ancora di più un lavoro di export sostenuto, ed essere in qualche modo, però, meno legati al dato congiunturale e di più alla forza strutturale delle nostre imprese su mercati più difficili e lontani come sono quelli extra UE.

Nel 2017, naturalmente, occorrerà fare delle scelte per sostenere questo andamento, che tocca soprattutto le imprese di grandi dimensioni. Allora, soprattutto per le piccole e medie imprese e le imprese artigiane, rimane fondamentale sostenere, con le politiche regionali, lo sviluppo internazionale.

Ecco perché, ancora una volta, è bene usare il bilancio regionale non solo per fare gli equilibri dell’ente, ma come leva di sviluppo. Quindi, troveremo in questa variazione di bilancio impegni specifici e rilevanti nella direzione soprattutto della internazionalizzazione delle imprese anche degli artigiani e delle piccole e medie imprese.

La ripresa poi si basa anche sul consolidamento della spesa per investimenti. Naturalmente, in primo luogo, abbiamo gli investimenti delle imprese, che sono cresciute, nel 2016, del 3 per cento, soprattutto per le dotazioni tecnologiche avanzate, quindi gli investimenti per la cosiddetta industria 4.0.

L’espansione dell’attività produttiva ha favorito l’aumento dell’occupazione, che ha superato, per la prima volta nella nostra regione, i livelli pre-crisi. Questo credo che sia un dato veramente importante. Gli occupati in regione nel 2016 sono stati, in media, 1,97 milioni, +2,5 rispetto al 2015. L’incremento ha investito in particolare le donne, i lavoratori con almeno un diploma di istruzione secondaria superiore.

Alla crescita dell’impiego ha contribuito positivamente soprattutto l’occupazione indipendente, anche se in parte è proseguita anche la fase espansiva del lavoro alle dipendenze.

Il tasso di occupazione ha raggiunto così, nella nostra regione, il 68,4 per cento. Sono undici punti in più rispetto alla media italiana. Il tasso di disoccupazione si è ridotto al 6,9 per cento, cinque punti in meno rispetto alla media nazionale.

In diminuzione, per fortuna, è anche il tasso di disoccupazione di lunga durata e quello giovanile nella nostra regione.

L’analisi di Prometeia-Unioncamere prevede per il 2017 ancora una crescita dell’occupazione di circa lo 0,8 per cento. Anche il tasso di disoccupazione dovrebbe proseguire la sua discesa, però, probabilmente, con numeri meno eclatanti rispetto al 2016. Questo perché molte persone escono dal numero dei cosiddetti “scoraggiati” e quindi rientrerà un numero rilevante di cercatori attivi di lavoro fra i non occupati.

Il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro si è riflesso positivamente sul potere di acquisto delle famiglie in Regione. È un dato importante.

Tornano a crescere i consumi. L’ultimo dato che abbiamo dei conti economici territoriali si riferisce al 2015 e non al 2016, ma ci dice che il reddito disponibile delle famiglie è aumentato dell’1 per cento in termini reali – forse non è molto, ma intanto è un segno positivo – attestandosi attorno ai 21.500 euro pro-capite.

Sono tornati, peraltro, a crescere i mutui: +4 miliardi di euro nel 2016. Sul mercato regionale degli immobili residenziali sono aumentati gli scambi, si è arrestato il calo dei prezzi. Sono segnali che effettivamente qualcosa si muove, non soltanto nel dato generale del PIL, ma nel dato dei consumi ed effettivamente in qualche modo nel tenore di vita, con delle disuguaglianze, ma qualcosa si muove.

Prometeia-Unioncamere prevede per il 2017 un ulteriore incremento dei consumi interni delle famiglie emiliano-romagnole per lo 0,8 per cento.

Il contributo principale viene dalla crescita dei redditi di lavoro dipendente, mentre continua a essere basso e a venire meno ai consumi l’apporto dei trasferimenti pubblici netti.

In sostanza, e questo è il ragionamento che facciamo spesso, sappiamo che dalle Amministrazioni locali della Emilia-Romagna nel triennio 2013-2015 è calata la spesa pubblica, l’intervento a favore delle famiglie.

Il calo è stato dell’1,1 per cento in quel triennio. Nel triennio 2013-2015, però, più che la spesa pubblica è calata soprattutto la spesa pubblica per investimenti, con un calo medio del -11 per cento annuo. È un dato sicuramente importante, come sappiamo, effetto dei vincoli imposti dal Patto di stabilità. Sappiamo, però, che questi investimenti pubblici sarebbero davvero fondamentali per sostenere con più forza l’economia e l’occupazione.

Un particolare elemento di attenzione, infine, viene dato al tema del credito, anch’esso essenziale per la dinamica della ripresa. Nel 2016 è proseguito il processo di riconfigurazione della rete territoriale delle banche in regione, con una diminuzione degli sportelli. Fra l’altro aumenta molto la propensione ai contratti di home banking, che sono ormai il 53,2 per cento ogni cento abitanti.

Nel corso del 2016 hanno ripreso a crescere i prestiti bancari, un +0,5 per cento a fine anno. Quindi, anche questo riflette il trend di ripresa dei consumi per acquisto di beni durevoli ed abitazioni. Anche in questo campo si tratta, quindi, di impostare una manovra regionale che continui a incentivare l’investimento pubblico, che, come abbiamo visto, è uno dei principali segni meno di questi anni, ma soprattutto a facilitare l’accesso al credito per quelle imprese che hanno maggiormente subìto il credit crunch negli anni della crisi.

Vedremo per questo che la manovra di assestamento contiene interventi specifici sui fondi di garanzia al credito, confermando il principio che ribadivano poco sopra, ovvero che il bilancio regionale deve lavorare fortemente come leva a favore del contesto economico. È la principale leva di intervento pubblico del nostro sistema economico.

Per questo, il bilancio ha il dovere di accompagnare e potenziare le dinamiche che abbiamo sommariamente descritto, che, pur con molta gradualità, stanno consolidando la ripresa mirando al meglio i punti critici e di debolezza che pure lo riconosciamo rimangono, specie sul fronte della diseguaglianza sociale, della marginalità di alcuni territori, del permanere di alcune sacche di disoccupazione. A questo sono destinate alcune delle misure che ora vi presenterò. Quindi, le direttrici politiche della manovra sono sostanzialmente tre: il sostegno forte alla spesa sociale, specie quella destinata ai nuclei a minor reddito su voci rilevanti nelle spese delle famiglie come, ad esempio, l’affitto, il sostegno alla non autosufficienza, il trasporto pubblico e questo impegno sociale cuba complessivamente circa 18 milioni, di cui 8 milioni sono destinati al trasporto pubblico locale, che io considero e presento come un servizio a forte rilevanza sociale.

In più, come seconda direttrice politica della manovra, c’è l’accesso al credito, il sostegno agli investimenti, il sostegno alla internazionalizzazione per continuare a rafforzare l’innovazione delle imprese con interventi anche specifici come nel settore artigiano, quello delle imprese agricole. Complessivamente, questa seconda direttrice cuba 16 milioni.

Infine, a questi due assi fondamentali della manovra se ne aggiunge un terzo, che definisco “tutela e valorizzazione del territorio”, dando sostegno al turismo, all’impegno delle Province e degli Enti locali in particolare per il contrasto al dissesto idrogeologico, per la tutela del paesaggio, al tempo stesso con interventi fondamentali per la viabilità, la raggiungibilità delle nostre zone interne.

Questa terza voce vale complessivamente circa 10 milioni. Quindi, sociale, impresa e territorio.

In estrema sintesi, sono queste tre le parole chiave della manovra di assestamento che vi presentiamo, mentre manteniamo in costante equilibrio i conti dell’ente, conteniamo l’indebitamento, contribuiamo in modo significativo agli obiettivi di risanamento della finanza pubblica sul piano nazionale.

Dobbiamo, infatti, ricordare che questa manovra si muove all’interno di un quadro di finanza pubblica che è più definito rispetto a quello disponibile a dicembre 2016 quando approvammo il bilancio di previsione, che naturalmente fu predisposto sulla base della legislazione vigente a tale data, mentre oggi l’assestamento può farsi carico degli accadimenti legislativi e finanziari intervenuti nei primi mesi del 2017.

Fra questi accadimenti, in particolare, c’è l’accordo sottoscritto il 23 febbraio 2017 con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome; intesa in forza della quale il concorso delle Regioni agli obiettivi di finanza pubblica per l’anno 2017 è pari, complessivamente, a 2,691 miliardi di euro.

La Regione, con questa variazione, mette anche i piedi nel piatto di questo contributo al riequilibrio dei conti pubblici del nostro Paese. È un obiettivo a cui la Regione si è impegnata a contribuire, per quanto attiene l’equilibrio dei saldi, per circa 168 milioni, quindi un impegno molto gravoso, controbilanciato, in parte, nello stesso accordo, da 34 milioni per spese di investimento che ci vengono messe a disposizione dallo Stato.

La manovra, quindi, nasce sotto questo segno. È un segno di importanti elementi di riequilibrio e di contributo alla stabilità complessiva dei conti nazionali. Tuttavia, alcuni fattori connessi a maggiori entrate e alle virtuosità interne del nostro bilancio consentono di assorbire, in parte, questi impegni nazionali ed avere quindi a disposizione, come dicevo prima, risorse per il dispiegamento di una manovra di impegno di mezzi regionali liberi per circa 44 milioni, che vi ho sommariamente illustrato.

Il progetto di legge di assestamento per l’esercizio 2017-2019 conferma la rigorosa impostazione tenuta nella predisposizione del bilancio di previsione alla luce delle risultanze contabili per l’esercizio 2016. In particolare, evidenzio alcuni risultati positivi: i residui attivi, quindi in sostanza i crediti nel nostro bilancio diminuiscono di 1,16 miliardi di euro; i residui passivi, che sono, in sostanza, debiti, diminuiscono di 1,7 miliardi per effetto delle variazioni illustrate, tenuto conto anche degli emendamenti presentati. Complessivamente, per l’esercizio 2017, le entrate e le spese per quanto riguarda le previsioni di competenza aumentano di 193.525.000 euro.

Per quanto riguarda le previsioni di cassa, le entrate crescono di 777 milioni di euro e le spese di 597. Complessivamente, è da queste cifre che escono i 44 milioni di risorse di mezzi regionali liberi che con l’assestamento destiniamo a ulteriori manovre per il sociale, per lo sviluppo, per il territorio, per i trasporti. Sono maggiori disponibilità dovute, quasi in parti uguali, a nuove entrate accertate e a minori spese.

Fra le nuove entrate iscriviamo a bilancio sia nuove assegnazioni di destinazione vincolata di provenienza statale comunitaria o di altri soggetti, per le quali non avevamo naturalmente certezza ancora ai tempi della approvazione del bilancio di previsione e tra queste risorse ricordiamo, in particolare, quelle per il sostegno all’associazionismo dei Comuni. Sono state, inoltre, aggiornate le previsioni delle entrate sia di competenza che di cassa. Vi ho detto che l’economia regionale va bene ed è anche per questo che, in relazione all’andamento del quadro economico regionale, abbiamo alcune previsioni di entrata migliorative.

Sono state rimodulate nel triennio le risorse afferenti alla programmazione FESR. A seguito della rideterminazione del Fondo nazionale trasporti è stato necessario adeguare gli stanziamenti previsti, sia in entrata che in uscita, per il trasporto pubblico locale 2017-2019, mentre minori spese derivano principalmente dalla riduzione delle previsioni per interessi passivi e sugli anticipi di cassa, che non abbiamo mai attivato. Quindi, sostanzialmente, ci siamo indebitati meno di quanto avremmo potuto. Abbiamo utilizzato bene la cassa e quindi questo ci dà minori spese.

Per effetto di queste maggiori entrate e delle rimodulazioni di spesa appena richiamate, è stato quindi possibile finanziare ulteriori interventi.

Provo ad entrare un pochino più nel dettaglio e darvi alcuni altri elementi informativi. Sulle misure sociali ci sono 3,96 milioni di euro per integrare il Fondo regionale per la non autosufficienza. Si tratta, lo ricordiamo, di quasi 4 milioni aggiuntivi che andranno ai territori, ai Comuni, ai distretti.

Ci sono 2 milioni di euro per trasferimenti ai Comuni per eliminare e superare le barriere architettoniche negli edifici privati. Anche questo mi sembra un elemento importante e una bella notizia.

Grazie anche al contributo per un milione da risparmi funzionali dell’Assemblea, quindi qui intervengono anche le scelte che abbiamo fatto sui costi dell’Assemblea, avremo 3,5 milioni di euro per il Fondo regionale per l’accesso alle abitazioni in locazione, che quindi può tornare a operare nel 2017. In sostanza, i Comuni potranno tornare a concedere ai nuclei familiari, con un reddito ISEE inferiore a 17.500 euro, da tre a sei mensilità di affitto. Credo che sia anche questo un elemento molto importante per tornare a dare, come dicevo prima, un aiuto, pur nella ripresa, a chi resta indietro, che è toccato maggiormente dalla diseguaglianza. Infine, 8,3 milioni di euro sono destinati a contributi al trasporto pubblico locale per compensare gli effetti della rimodulazione statale del Fondo nazionale trasporti.

Si tratta di una misura che considero anch’essa di rilevanza sociale, perché il trasporto pubblico locale, naturalmente, ha un valore sociale e questo ci consentirà di non effettuare tagli al trasporto pubblico o manovre tariffarie impreviste. È un bel pannello di misure sociali.

Sono importanti anche le misure per il sostegno alla ripresa e all’occupazione. Infatti, 6,8 milioni di euro serviranno, attraverso accantonamenti, alle manovre in vista della istituzione di un fondo destinato alla garanzia dei crediti concessi alle imprese. È un’operazione importante per sostenere soprattutto le imprese più toccate dal credit crunch.

Circa 1,7 milioni andranno per contributi alla promozione internazionale del sistema produttivo regionale e alla internazionalizzazione del sistema fieristico; 2 milioni di euro per il settore agricoltura, di cui uno per favorire l’accesso al credito delle imprese agricole e uno per aiuti di Stato integrativi sui programmi di ristrutturazione e ammodernamento aziendale.

Ulteriori risorse andranno allo sviluppo dell’agricoltura biologica, grazie a economie su trascorse programmazioni affidate ad AGREA; 370.000 euro nel triennio per il cofinanziamento delle attività di ricerca e sviluppo delle imprese; ulteriori risorse, 400.000 euro, sul fronte dei servizi all’impiego e quindi sempre a sostegno dell’occupazione.

Un terzo elemento, il terzo driver della manovra, riguarda territorio e ambiente. Anche qui le risorse sono importanti perché 6,95 milioni di euro nel triennio, 3,7 solo nel 2017 per la manutenzione straordinaria e la riqualificazione della rete viaria di interesse regionale. Quindi, mi sembra anche questo un elemento di grande importanza. Abbiamo ancora 3,7 milioni di euro per lo sviluppo e la valorizzazione del turismo; 1,7 milioni andranno, in particolare, per l’avvio effettivo delle destinazioni turistiche.

Altre risorse sono destinate alla qualificazione delle stazioni invernali e per la riqualificazione del sistema portuale sulla costa. Circa 3,8 milioni di euro andranno al sistema di Protezione civile e ai fondi per interventi di emergenza. Anche qui un ulteriore milione possiamo considerarlo di provenienza dalle economie rese disponibili dal bilancio dell’Assemblea.

Credo che sia un elemento importante che l’Assemblea contribuisca anche a questo importante tema, che è quello della tutela del territorio. Avremo, comunque, interventi specifici sia su eventi critici degli ultimi tempi, gli aiuti al centro Italia, interventi per completare e sostenere il sistema dei centri unificati provinciali di Protezione civile per accrescere gli interventi indifferibili e urgenti ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale n. 1/2005, ovvero il dissesto idrogeologico sul territorio.

All’interno degli emendamenti di Giunta, che sono ormai parte integrante della manovra per quelli approvati in Commissione e in parte definiti anche a seguito del lavoro di approfondimento, del lavoro svolto nelle Commissioni e con il contributo fondamentale di tanti colleghi consiglieri, si possono individuare ulteriori elementi che caratterizzano la manovra. Ne ricordo alcuni. Per il territorio, oltre a quanto già richiamato, ulteriori 100.000 euro andranno alle Pro Loco nel quadro della legge approvata lo scorso anno da questa Assemblea, la legge n. 5 del 2016; 500.000 euro saranno tesi alla valorizzazione e riqualificazione, anche commerciale, di vie, aree e piazze dei borghi e dei centri storici, ai sensi della legge regionale n. 41; 150.000 euro per potenziare l’equilibrio faunistico-ambientale, il controllo e la gestione della pesca nelle acque interne, anche tramite convenzioni con le associazioni piscatorie. Sappiamo che è un tema molto importante questo del controllo delle acque interne e quindi c’è un impegno specifico su questo.

Abbiamo 150.000 euro per il sistema dei parchi, in particolare per l’ente parco Romagna; 200.000 euro per progetti di sicurezza urbana, principalmente attraverso la dotazione di impianti di videosorveglianza per i Comuni. Quindi, sono ulteriori elementi importanti alla manovra sul territorio anche per il sistema imprenditoriale, un impegno di ulteriori 200.000 euro per sostenere il sistema artigiano.

Altri temi toccati dagli emendamenti riguardano un ulteriore stanziamento di 100.000 euro a sostegno della recente legge sull’editoria locale e altri 200.000 euro per completare il programma di assistenza legale agli obbligazionisti emiliano-romagnoli danneggiati dalle recenti crisi bancarie. Ricordo che sono soldi che vanno ai risparmiatori, non alle banche, così ci capiamo, e che completano un emendamento al bilancio 2016 firmato a suo tempo dai consiglieri regionali ferraresi sia di maggioranza che di opposizione.

Con il provvedimento di assestamento è prevista, infine, l’istituzione di un Fondo regionale di solidarietà per 250.000 euro, destinato alle famiglie di persone decedute a causa degli eventi sismici che hanno interessato la nostra regione nel 2012, al fine di contribuire alle spese legali sostenute per indennizzi e risarcimenti.

Poi c’è un emendamento presentato dal collega Foti che penso potremo recepire per estendere, non soltanto alle vittime del sisma, ma a tutte le persone toccate da eventi calamitosi nella nostra regione dal 2015 ad oggi.

All’assestamento, come dicevo, si connette il collegato, come di consueto, dove troviamo disposizioni finalizzate a rendere più efficace l’azione amministrativa. Esso interviene su varie materie, tra cui trasporti, tributi, ERP, agricoltura, fiere, gestione del personale.

Sottolineo gli elementi più importanti: disposizioni tese a semplificare l’accesso dei veicoli a basso impatto ambientale nelle zone a traffico limitato ZTL, norme in materia di tributi che renderanno più semplice, sicuro e soprattutto più capillare sul territorio, il sistema di incasso della tassa automobilistica regionale con un ulteriore coinvolgimento di bar, edicole, tabaccherie, esercizi commerciali.

Sarà più semplice per i Comuni gestire la fase di rilascio degli alloggi ERP, con la possibilità di applicare a tutti gli inquilini in uscita, successivamente alla dichiarazione di decadenza, un canone di locazione maggiorato stabilito dal Comune stesso.

Aderiamo all’alleanza globale per l’agricoltura riferita al clima, il clima intelligente, della FAO.

Sul sistema fieristico adeguiamo alcuni passaggi della normativa regionale vigente rispetto a sentenze giurisprudenziali europee. Ribadiamo, tra l’altro, che gli esercenti dell’attività fieristica sono operatori di mercato, ma confermiamo, anche con un ordine del giorno di maggioranza che sarà sottoposto all’Assemblea, la scelta della partecipazione pubblica strategica alle società fieristiche regionali.

Infine, si riporta la normativa unitaria e la disciplina dei trasferimenti del personale regionale a seguito di conferimento di funzioni ad enti diversi. Qui sappiamo che c’è tutto il tema del passaggio alle Province.

Vado a concludere. Tuttavia, prima di concludere, vorrei fare alcuni ringraziamenti, perché la manovra, come avete visto, è molto complessa e qui credo che un ringraziamento vada dato alle tante persone che quotidianamente operano nelle nostre strutture amministrative, in particolare quelle del servizio bilancio e finanze per il lavoro che svolgono.

Se mi permettete, rivolgo anche un ringraziamento personale al collega Roberto Poli, che ha fatto da relatore in passato al bilancio e che è stato davvero ricco nei miei confronti di suggerimenti utili e intelligenti, come sa fare lui.

In conclusione, in estrema sintesi, sappiamo in quali condizioni opera, da molti anni e per eredità anche molto lontane, la finanza pubblica del nostro Paese e quindi a quali vincoli di stabilità la finanza anche regionale si è impegnata.

La legge di bilancio 2017, come le precedenti del resto, è impostata a partire da questo quadro di difficoltà nazionale e di impegno al contenimento della spesa pubblica. Quindi, è ancora una manovra di impegno al contenimento. L’assestamento e la variazione 2017 non fanno eccezione quanto a questo quadro di partenza, ma grazie a elementi interni di qualità della gestione del bilancio regionale riusciamo, in parte, come ho provato a descrivere, ad assorbire queste difficoltà e a fare anche qualcosa di più, anche grazie a un positivo andamento della ripresa del territorio e quindi delle entrate unitamente a un governo adeguato dell’indebitamento, dei mutui, delle disponibilità di cassa creiamo le condizioni per una ulteriore disponibilità di spesa che abbiamo indirizzato, come ho provato a descrivervi, al sociale per supportare chi, nella ripresa, ancora resta indietro, al sistema produttivo e del lavoro, per continuare a sviluppare l’export e sostenere l’accesso al credito e all’innovazione e quindi all’occupazione, che è la nostra grande preoccupazione, e infine alla cura e alla qualità del territorio.

Sociale, ripresa e territorio, lo ribadisco ancora. Sono tre priorità del programma di mandato ben ribadite, ben riprese da questa manovra che ci permettono di presentarla commisurata e con motivata soddisfazione all’approvazione di questa Assemblea e, cosa più importante ancora, alla valutazione dei cittadini di questa regione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

Procediamo, nel pomeriggio, con l’altra relazione, dopo le interpellanze.

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Andrea ROSSI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Raffaele DONINI e il consigliere Alessandro CARDINALI.

 

Votazione elettronica

 

OGGETTO 4590 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2016» (69)

 

Presenti: 47

 

Favorevoli: 30

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Andrea ROSSI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 16

Enrico AIMI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 3

Piergiovanni ALLEVA, Alessandro CARDINALI, Giulia GIBERTONI.

 

Emendamento

 

OGGETTO 4917 “Delibera: «Assestamento - Prima variazione generale al bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna per gli anni 2017-2018-2019». (Proposta dell'Ufficio di Presidenza in data 5 luglio 2017, n. 45) (121)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Bertani:

«Nella “Nota integrativa all’Assestamento prima variazione generale al bilancio di previsione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna 2017-2019”, al terzo capoverso dove si dice che “L’avanzo vincolato, pari a Euro 866.913,54, è così distribuito:” sono apportate le seguenti modifiche relativamente alle spese di funzionamento della Consulta degli Emiliano Romagnoli nel mondo:

“Missione 1 Programma 1

-          Euro 39.503,82 destinata alle spese per funzioni delegate al Corecom, dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni;

-          Euro 22.000,00 alle spese del Centro Europe finanziate con fondi dell’Unione Europea;

-          Euro 781.161,44 dalle spese di funzionamento della Consulta degli Emiliano Romagnoli nel mondo alla quota di restituzione avanzo alla Giunta regionale;”»

(Respinto)

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

4965 - Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni per la ridefinizione, semplificazione e armonizzazione delle forme di partecipazione dei soggetti del Terzo settore alla concertazione regionale e locale" (Delibera di Giunta n. 1020 del 10 07 17).

4995 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifica alla Legge Regionale 08 luglio 1996, n. 24 - Norme in materia di riordino territoriale e di sostegno alle Unioni e alle Fusioni di Comuni". (20 07 17) A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

5009 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Modifiche alla Legge Regionale 19 febbraio 2008, n. 4 (Disciplina degli accertamenti della disabilità - ulteriori misure di semplificazione ed altre disposizioni in materia sanitaria e sociale)". (21 07 17) A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

4960 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure riguardanti l'accertamento dell'idoneità dei soggetti che gestiscono attività di accoglienza di migranti con fondi pubblici, con particolare riferimento alla situazione esistente nel comune di Pellegrino Parmense (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

4961 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di attuazione della risoluzione, approvata dall'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, oggetto n. 2505, riguardante l'applicazione della direttiva europea Barnier in materia di diritto d’autore ed esenzioni dalle tariffe SIAE. A firma del Consigliere: Rancan

4962 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli da effettuare sulle cave e sulle attività estrattive, con particolare riferimento alla situazione riguardante la Provincia di Modena. A firma del Consigliere: Aimi

4963 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire il rispetto della quota ministeriale di migranti assegnata alla provincia di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

4964 - Interrogazione a risposta scritta circa l'iter burocratico, i contributi ed il mancato avvio del cantiere per gli interventi di recupero del Convitto "Corso" sito a Correggio (RE) e danneggiato dal sisma. A firma del Consigliere: Alleva

4966 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni sollevate dall'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) nei confronti di Hera SpA, con particolare riferimento all'affidamento di servizi di gestione dei rifiuti urbani. A firma del Consigliere: Bargi

4967 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori della Casa Protetta di Vergato. A firma del Consigliere: Bignami

4969 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti lo smaltimento di rifiuti nel territorio regionale, con particolare riferimento a quelli provenienti da altre regioni. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4970 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione relativa all'Ufficio/Ambulatorio Spazio Salute Immigrati del distretto sanitario di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

4971 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione e le procedure riguardanti un progetto di costruzione di un fabbricato rurale a Prignano, nel comune di Polinago (MO). A firma del Consigliere: Bargi

4972 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per rimpatriare i migranti che non risultino essere né profughi né rifugiati politici, né beneficino di protezione umanitaria, con particolare riferimento alla situazione riguardante l'Hub di Bologna sito in Via Mattei. A firma del Consigliere: Bignami

4974 - Interrogazione a risposta scritta circa i protocolli posti in essere dai PIF (Posti di ispezione frontaliera) in materia di controlli igienico-sanitari sui prodotti di origine animale. A firma della Consigliera: Gibertoni

4975 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante un immobile comunale ex ERP, recentemente ristrutturato e sito nel quartiere Barco a Ferrara, con particolare riferimento alle procedure di assegnazione dei relativi alloggi. A firma del Consigliere: Bignami

4976 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare affinché il Ministero della Salute preveda deroghe che consentano di evitare la chiusura dei punti nascita. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani, Gibertoni

4977 - Interrogazione a risposta scritta circa i finanziamenti e la programmazione del "Festival internazionale del teatro in piazza" che si svolge a Santarcangelo di Romagna. A firma del Consigliere: Foti

4981 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a seguito degli errori nelle segnalazioni di mancate disdette riguardanti cittadini regolarmente presentatisi alle visite mediche. A firma del Consigliere: Fabbri

4982 - Interrogazione a risposta scritta circa l'accesso gratuito agli asili nido alle famiglie residenti da almeno 10 anni in Emilia-Romagna e con ISEE inferiore o uguale a 20.000 euro. A firma del Consigliere: Rancan

4983 - Interrogazione a risposta scritta circa il piano di vaccinazioni preventive ed obbligatorie per gli immigrati provenienti da paesi in cui esistano livelli sanitari non conformi agli standard europei. A firma del Consigliere: Aimi

4985 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti il gattile di Cesena. A firma del Consigliere: Taruffi

4986 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere criticità nella viabilità esistenti nel territorio del sub ambito montano "Valli Dolo e Dragone", con particolare riguardo alla S.P. 486. A firma della Consigliera: Serri

4987 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'emissione di prestiti obbligazionari da parte di TPER. A firma dei Consiglieri: Paruolo, Rontini, Zappaterra, Tarasconi, Molinari

4988 - Interrogazione a risposta scritta circa il rispetto delle prescrizioni riguardanti l'esecuzione di rilievi sismici tridimensionali connessi alla ricerca di idrocarburi, con particolare riferimento a quello denominato "Fantozza". A firma del Consigliere: Foti

4989 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti il Piano Nazionale Integrazione per i Titolari di Protezione Internazionale. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

4993 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire l'incolumità del personale viaggiante sulle linee ferroviarie. A firma del Consigliere: Foti

4994 - Interrogazione a risposta scritta circa l'emanazione del Regolamento attuativo della L.R. n. 22/2014 in materia di imprese che esercitano il pescaturismo, l'ittioturismo e l'acquaturismo. A firma della Consigliera: Rontini

4997 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la classificazione relativa agli standard previsti dal D.M. 70/2015 sulla presenza di mezzi di soccorso avanzato. A firma del Consigliere: Bignami

4998 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la riduzione dei posti letto e dei servizi sanitari, con particolare riferimento ai periodi estivi. A firma della Consigliera: Gibertoni

4999 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'affidamento ad emittenti radiotelevisive di servizi riguardanti l'attività dell'Assemblea Legislativa. A firma del Consigliere: Bertani

5000 - Interrogazione a risposta scritta circa l'esborso di somme non dovute, da parte di utenti di Trenitalia, a causa dell'applicazione di un algoritmo errato per il calcolo delle relative tariffe, con particolare riferimento ai pendolari piacentini. A firma del Consigliere: Foti

5001 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l'accreditamento nell'ambito del sistema dei trasporti sanitari, con particolare riferimento alla situazione riguardante l'Ausl di Ferrara. A firma del Consigliere: Foti

5002 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'utilizzo per l'accoglienza di stranieri, da parte di una cooperativa, di un immobile sito a Casalecchio di Reno (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5003 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti i vincoli di destinazione gravanti su edifici adibiti a servizi educativi per la prima infanzia, con particolare riferimento alla situazione esistente a Rimini. A firma del Consigliere: Pompignoli

5004 - Interrogazione a risposta scritta circa le opere di disboscamento in atto in un bosco situato nel territorio del comune di Ventasso (RE). A firma del Consigliere: Sassi

5005 - Interrogazione a risposta scritta circa criticità evidenziate dall'ANAC nei confronti del servizio di gestione dei rifiuti, con particolare riferimento alla situazione riguardante Hera SpA. A firma del Consigliere: Sassi

5006 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'approvazione del regolamento che consente di rendere operativi gli iter per la partecipazione al riparto dei fondi europei per le aziende del settore vitivinicolo regionale. A firma del Consigliere: Bagnari

5007 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per valorizzare e mantenere viva, insieme alle associazioni locali ed ai comuni del territorio, la memoria ed il grande valore storico e morale rappresentato dalla Casa di Tavolicci come luogo della memoria di importanza non solo locale ma anche regionale. A firma della Consigliera: Montalti

5008 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la siccità, con particolare riferimento alle Valli del Taro e del Ceno. A firma del Consigliere: Rainieri

5010 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio della qualità dei servizi offerti agli anziani ospitati nelle strutture ricettive della Regione, con particolare riferimento all'alimentazione. A firma della Consigliera: Sensoli

5011 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e finanziamenti riguardanti il Santarcangelo Festival. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

5012 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi e le risorse disponibili per la riqualificazione del Distretto di Frignano e dell’Ospedale di Pavullo. A firma della Consigliera: Serri

5013 - Interrogazione a risposta scritta circa il biostabilizzato conferito presso la discarica Poiatica di Carpineti a Reggio nell’Emilia. A firma del Consigliere: Sassi

5014 - Interrogazione a riposta scritta circa l’escalation di episodi di vandalismo e aggressioni che ha colpito il personale e i passeggeri dei treni regionali e le azioni che la Regione ha messo in atto per contrastarla. A firma della Consigliera: Gibertoni

5015 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione. A firma del Consigliere: Bertani

5016 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il rispetto degli accordi in sede sindacale da parte della Cooperativa sociale Public Sollievo che opera nella Casa Protetta di Vergato (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

5017 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la richiesta di Herambiente SpA di incrementare la quantità massima autorizzata di rifiuti trattabili dall’impianto chimico fisico situato in Area 2, in via Cavazza 45 a Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

5018 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato dell'opera denominata "Passante di Mezzo", anche alla luce del confronto in merito avvenuto a Bruxelles. A firma del Consigliere: Bignami

5019 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa il riconoscimento formale dello status di "presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata" all'Ospedale "Sacra Famiglia" di Novafeltria (RN) e l'adeguamento dei relativi servizi e strutture. A firma del Consigliere: Pompignoli

5020 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per eliminare i disagi per i malati connessi alla "riorganizzazione estiva" presso la rete ospedaliera dell'Ausl di Piacenza, con particolare riferimento alla Val d'Arda. A firma del Consigliere: Foti

 

Risoluzioni

 

4938 - Risoluzione sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Istituire un pilastro europeo dei diritti sociali - COM (2017) 250 final del 26 aprile 2017. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012. (Approvata dalla I Commissione assembleare Bilancio affari generali ed istituzionali in data 10 luglio 2017)

4968 - Risoluzione per invitare la Giunta ad integrare l'attuale bando e quelli futuri indetti per il riconoscimento delle imprese virtuose nell'ambito della responsabilità sociale d'impresa con il premio speciale di cui all'art. 30 della legge regionale n. 6/2014, specificamente orientato ad incentivare l'affermazione a tutti i livelli della cultura paritaria nell'organizzazione istituzionale, sociale e produttiva della Regione Emilia-Romagna, con la compartecipazione dell'Assemblea legislativa e con il coinvolgimento, nella predisposizione dei criteri di selezione e nella successiva valutazione dei progetti, della Commissione assembleare per la parità e i diritti delle persone, invitando inoltre l’Assemblea legislativa a collaborare all'istituzione del premio speciale annuale così come descritto, quale ulteriore passo attuativo della legge per la parità e contro le discriminazioni di genere. (14 07 17) A firma della Consigliera: Mori

4973 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare l'esempio relativo all'Istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana, coordinandosi con il Ministero della Salute, affinché anche i PIF (Posti di ispezione frontaliera, uffici veterinari riconosciuti su base comunitaria che effettuano i controlli igienico sanitari su prodotti e sotto prodotti di origine animale) applichino protocolli volti a recuperare cibi da destinare ad organizzazioni solidali e per interventi a sostegno delle persone in difficoltà economica, realizzando inoltre un risparmio sui costi di smaltimento dei suddetti prodotti alimentari. (17 07 17) A firma della Consigliera: Gibertoni

4978 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad assumere ogni utile iniziativa affinché da parte del Governo italiano sia sostenuta, in ogni sede istituzionale, l'introduzione a livello comunitario dell'obbligo dell'indicazione di origine in etichetta, così da garantire ai consumatori, con la massima trasparenza, un'adeguata informazione sulla provenienza dei derivati del pomodoro, favorendone un acquisto consapevole. (18 07 17) A firma del Consigliere: Foti

4979 - Risoluzione per impegnare la Giunta a dare mandato all'ASL affinché dia corso immediatamente alla riapertura del Punto Nascite di Porretta Terme (Bo). (19 07 17) A firma del Consigliere: Bignami

4980 - Risoluzione per impegnare la Giunta, in materia di rilascio ed esercizio dei titoli minerari per la ricerca e coltivazione di idrocarburi, a disporre il ricorso straordinario al Capo dello Stato avverso il Decreto Ministeriale 7 dicembre 2016, stante la sua derivazione da una norma incostituzionale, cioè l'art. 38, comma 7, del D.L. n. 133 del 2014, nella parte in cui non prevede un adeguato coinvolgimento delle Regioni nel procedimento finalizzato all'adozione del decreto del Ministro dello sviluppo economico con cui sono stabilite le modalità di conferimento del titolo concessorio unico, nonché le modalità di esercizio delle relative attività. (19 07 17) A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Bertani, Piccinini, Sassi, Sensoli

4984 - Risoluzione per impegnare la Giunta a contrastare, in ogni sede e luogo istituzionale, l'accelerazione della procedura di approvazione così come la ratifica finale del trattato CETA, chiedendo l'apertura di un confronto ampio e partecipato sugli effetti dell'approvazione di tali trattati sul tessuto economico-sociale, l'ambiente e i diritti nel nostro Paese, ribadendo inoltre, nelle appropriate sedi istituzionali, il diritto delle Regioni di poter essere interpellate e coinvolte sulle questioni riguardanti gli impatti dell'approvazione dei trattati di libero scambio sui diritti del lavoro, sulla tutela dei territori da investimenti esteri insostenibili a livello ambientale e sociale e sulla tutela delle economie locali da competizioni troppo spesso al ribasso. (19 07 17) A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi, Alleva

4991 - Risoluzione sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni l'Europa in movimento - Un'agenda per una transizione socialmente equa verso una mobilità pulita, competitiva e interconnessa per tutti - COM (2017) 283 del 31 maggio 2017; alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 1999/62/CE, relativa alla tassazione a carico di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada per l'uso di alcune infrastrutture - COM(2017) 275 final del 31 maggio 2017; alla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 1999/62/CE, relativa alla tassazione a carico di autoveicoli pesanti adibiti al trasporto di merci su strada per l'uso di alcune infrastrutture, per quanto riguarda determinate disposizioni concernenti le tasse sugli autoveicoli - COM(2017) 276 final del 31 maggio 2017 e alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il monitoraggio e la comunicazione dei dati relativi al consumo di carburante e alle emissioni di C02 dei veicoli pesanti nuovi - COM(2017) 279 final del 31 maggio 2017. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012 e esame di sussidiarietà ai sensi del Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona. (Approvata dalla I Commissione assembleare Bilancio affari generali ed istituzionali in data 18 luglio 2017)

4992 - Risoluzione per impegnare la Giunta, relativamente all'Accordo economico e commerciale CETA tra il Canada e l'Unione europea, a rappresentare la contrarietà sui contenuti dell'Accordo dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ai soggetti istituzionali investiti della funzione di ratifica e successiva eventuale applicazione dello stesso, coinvolgendo inoltre le associazioni di categoria al fine di promuovere azioni di tutela per i marchi geograficamente riconosciuti, valorizzando le eccellenze produttive e intraprendendo ogni altra utile azione al riguardo. (20 07 17) A firma del Consigliere: Foti

4996 - Risoluzione per impegnare la Giunta a dare corso, in tutte le sedi opportune, ad ogni iniziativa istituzionale necessaria per richiedere allo Stato l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con il trasferimento delle relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento ad ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base a detta norma, attivando inoltre ogni strumento disponibile per conseguire forme più elastiche di federalismo fiscale anche tramite la collaborazione con le altre simili realtà del bacino padano, al fine di conseguire un maggiore potere decisionale sulle politiche assunte dallo Stato centrale e dall'Unione Europea. (20 07 17) A firma dei Consiglieri: Fabbri, Bargi, Delmonte, Liverani, Marchetti Daniele, Pettazzoni, Pompignoli, Rainieri, Rancan

 

É stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

4549 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi da porre in essere per garantire la sicurezza idraulica nella località Ceci di Bobbio (PC). A firma del Consigliere: Foti

4585 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti spettacoli circensi effettuati in un'area posta nel comune di Casalgrande (RE). A firma del Consigliere: Sassi

4589 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l'utilizzazione dei nuovi cassonetti per la raccolta rifiuti indifferenziati. A firma del Consigliere: Bignami

4592 - Interrogazione a risposta scritta circa iniziative, rivolte a bambini in età infantile, e riguardanti l'identità di genere, la sessualità ed il valore della diversità, previste nell'ambito di un festival di letteratura per l'infanzia. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4613 - Interrogazione a risposta scritta circa i procedimenti penali avviati sull'affidamento di appalti nell’ambito del sistema sanitario regionale. A firma del Consigliere: Foti

4614 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione dell'intervento denominato "Nuovo anello a 132 kv Riccione-Rimini". A firma della Consigliera: Sensoli

4620 - Interrogazione a risposta scritta in ordine a progetti riguardanti la figura degli infermieri di famiglia. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Fabbri, Delmonte, Rancan, Liverani, Rainieri, Bargi, Pettazzoni, Pompignoli

4624 - Interrogazione a risposta scritta circa l’inchiesta giudiziaria avviata dalla Procura della Repubblica di Parma che coinvolge dipendenti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma e dell’Università degli Studi di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

4625 - Interrogazione a risposta scritta circa la segnalazione di un cittadino sulla pagina Facebook della lista civica per Grizzana riguardante la presenza di pacchi contenenti amianto abbandonati all'interno del Parco di Monte Sole, area protetta dell'Appennino bolognese. A firma del Consigliere: Bignami

4626 - Interrogazione a risposta scritta circa i problemi recentemente denunciati alle istituzioni politiche locali sulla struttura per anziani “Casa Serena” di Sassuolo (MO). A firma del Consigliere: Bargi

4628 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di creare un Punto di Primo Intervento all'interno dell'ex Pronto Soccorso di Corso Giovecca a Ferrara. A firma della Consigliera: Sensoli

4634 - Interrogazione a risposta scritta circa la soppressione dell'unità operativa complessa di chirurgia generale - day surgery - operante presso l'Ospedale di Castel San Pietro Terme (BO). A firma del Consigliere: Bignami

4637 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni ed i controlli da porre in essere per contrastare la diffusione di mangimi vietati e che possano diffondere la BSE (Encefalopatia Spongiforme Bovina). A firma del Consigliere: Rainieri

4644 - Interrogazione a risposta scritta circa le motivazioni dello spostamento temporaneo del reparto di Ortopedia dell'Ospedale di Bentivoglio presso l'Ospedale Maggiore di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4645 - Interrogazione a risposta scritta circa i criteri di selezione indicati per il conferimento dell'incarico di dirigente di una struttura complessa operante nel settore della gastroenterologia e della endoscopia. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4647 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la sede di una associazione culturale islamica, nel comune di Borgonovo Val Tidone. A firma del Consigliere: Rancan

4653 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare i pazienti affetti da disprassia, con particolare riferimento ai bambini. A firma del Consigliere: Bargi

4658 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per adottare norme che vietino l'esercizio dell'attività di gioco d'azzardo in prossimità di luoghi sensibili. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

4659 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da porre in essere per prevenire e contrastare la diffusione e l'uso di droghe, con particolare riferimento alla tutela dei giovani ed alla situazione esistente nelle scuole. A firma del Consigliere: Bignami

4661 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti una casa-residenza per anziani sita a Fontanellato (PR). A firma dei Consiglieri: Sassi, Sensoli, Gibertoni

4669 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare l'insorgenza di casi di lebbra, con particolare riferimento alla situazione esistente a Rimini. A firma del Consigliere: Bignami

4674 - Interrogazione a risposta scritta circa la manutenzione di impianti di Hera relativi al Canale Emiliano Romagnolo, siti in località S. Agostino, nel comune di Terre del Reno. A firma del Consigliere: Pettazzoni

4677 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire, all'interno dei plessi scolastici, la presenza di una figura medica, al fine di garantire e monitorare la salute degli alunni. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

4678 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per riconoscere adeguati e consistenti risarcimenti ai soggetti colpiti a Parma, nel 2014, da una disastrosa alluvione. A firma del Consigliere: Rainieri

4682 - Interrogazione a risposta scritta circa criticità esistenti sul territorio regionale in merito al diritto alle cure sanitarie e socio-sanitarie degli anziani malati cronici non autosufficienti. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi

4686 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l'acquisto di una draga da parte della Provincia di Ferrara. A firma del Consigliere: Fabbri

4690 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure di sicurezza e i punti di soccorso da realizzare per l’evento che verrà realizzato a Modena il 1° luglio 2017. A firma della Consigliera: Gibertoni

4709 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti i parcheggi ed i servizi di trasporto pubblico da porre in essere in relazione al nuovo Polo Pediatrico di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

4710 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti le sale di attesa ubicate nelle strutture sanitarie di Bologna, con particolare riferimento a quella utilizzata presso la guardia medica di Viale Pepoli. A firma del Consigliere: Bignami

4739 - Interrogazione a risposta scritta circa l'utilizzazione del marchio Motor Valley nell'ambito di eventi di natura politica. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

4744 - Interrogazione a risposta scritta circa la definizione ed il rispetto di norme edilizie relativamente ai luoghi di culto islamici, anche al fine di contrastare fenomeni di fondamentalismo. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi

4750 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la formazione di reti di soggetti appartenenti al fondamentalismo islamico. A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Liverani, Fabbri

4754 - Interrogazione a risposta scritta circa le funzioni che possono essere svolte da Associazioni Pro-Loco, con particolare riferimento all'attività di volontariato nell'ambito dell'inserimento sociale per i migranti. A firma del Consigliere: Bignami

4756 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la riduzione dei posti letto presso l'Ospedale di Mirandola. A firma della Consigliera: Gibertoni

4758 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per eliminare i disagi per gli utenti causati dai disservizi riguardanti il trasporto su gomma di TPER nella linea Ferrara-Porto Garibaldi. A firma del Consigliere: Calvano

4762 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti materiale illustrativo ed informativo in ambito sessuale distribuito in una scuola elementare di Modena. A firma del Consigliere: Aimi

4769 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione esistente ed il futuro dell'Aeroporto di Rimini. A firma del Consigliere: Pruccoli

4774 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti l'aeroporto "Fellini" di Rimini. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Sassi, Bertani

4775 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi per la messa in sicurezza e consolidamento della SP 238R Marecchia. A firma del Consigliere: Pompignoli

4785 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per ridurre il costo degli abbonamenti agevolati, nell'ambito del trasporto pubblico, destinati ai portatori di disabilità motorie. A firma del Consigliere: Bignami

4786 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rendere accessibili alle persone con disabilità i Conservatori ed il patrimonio edilizio destinato all'alta formazione artistica e musicale, eliminando le barriere architettoniche esistenti. A firma della Consigliera: Piccinini

4789 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'azienda Ceramiche Mac3, con sede a Baisio di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Torri, Alleva

4791 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la situazione relativa alla Cassa di Risparmio di Ferrara. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra

4792 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli ed i monitoraggi da porre in essere sui migranti che frequentano corsi di formazione e tirocini gestiti da Comuni e finanziati dalla Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Bignami

4807 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere le imprese artigiane, anche agevolandone l'accesso al credito e diminuendo il relativo carico fiscale. A firma del Consigliere: Bignami

4813 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per mettere in sicurezza le stazioni ferroviarie del territorio bolognese. A firma del Consigliere: Bignami

4820 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere i disservizi gravanti sull'utenza del trasporto pubblico locale di TPER, con particolare riferimento alla linea Ferrara-Porto Garibaldi. A firma della Consigliera: Gibertoni

4824 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare che ulteriori allagamenti, causati da temporali, mettano a rischio la popolazione, con particolare riferimento al comune di Castelfranco Emilia. A firma della Consigliera: Gibertoni

4854 - Interrogazione a risposta scritta circa la predisposizione, presso l'Università di Parma, di una sala specificamente dedicata alla preghiera degli studenti musulmani. A firma del Consigliere: Rainieri

 

In data 18 luglio 2017 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”, alla interrogazione oggetto n. 4787:

 

4787 - Interrogazione a risposta orale in Commissione circa questioni riguardanti i procedimenti di fusione tra Comuni, con particolare riferimento alla situazione relativa a quello di Valsamoggia. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 06 07 17 al 19 07 17.

 

DPGR n. 127 del 10/07/2017

Modifica della composizione della Consulta regionale degli studenti istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 13/08, ai sensi della L.R.. 15/07.

DPGR n. 130 del 14/07/2017

IPAB "Casa di riposo - residenza 'Pietro Zangheri'" con sede a Forli' - rinnovo Consiglio di amministrazione.

DPGR n. 133 del 17/07/2017

Dichiarazione di decadenza di Paolo Dosi da componente del Consiglio delle Autonomie locali e nomina, in sostituzione, di Patrizia Barbieri, ai sensi dell'art. 5, c.1 della L.R.. 13/2009 e succ. modifiche. Conferma del Sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

(Comunicazioni n. 51 prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno - prot. NP/2017/1583 del 24/07/2017)

 

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Saliera

Rancan - Torri

 

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