Espandi Indice

 

 

173.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 13 MARZO 2018

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 6206

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per risolvere la situazione di grave criticità delle strade provinciali. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

BERTANI (M5S)

COSTI, assessore

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 6207

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per garantire la tutela dei consumatori circa gli eccessivi aumenti delle bollette dell’energia elettrica, anche attraverso il Comitato dei Consumatori e degli Utenti. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

BIGNAMI (FI)

CORSINI, assessore

BIGNAMI (FI)

 

OGGETTO 6209

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni correttive riguardanti il Reddito di Solidarietà (RES), con particolare riferimento ai destinatari dello stesso. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

MARCHETTI Daniele (LN)

GUALMINI, vicepresidente della Giunta

MARCHETTI Daniele (LN)

 

OGGETTO 6208

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per contrastare lo stato di dissesto idrogeologico dell’Appennino bolognese, garantire la relativa viabilità e mettere in sicurezza la frana della Maranina, nel Comune di Gaggio Montano. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

TARUFFI (SI)

GAZZOLO, assessore

TARUFFI (SI)

 

Interrogazione oggetto 6210

(Decaduta)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 6139

Delibera: «Comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto. Nomina dei due rappresentanti della Regione Emilia-Romagna nell’assemblea del Comitato.» (137)

(Discussione e nomina dei signori Stefano Muratori e Dario Mingarelli)

PRESIDENTE (Rainieri)

BIGNAMI (FI)

PARUOLO (PD)

PICCININI (M5S)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 6140

Delibera: «Nomina di due componenti del Consiglio di indirizzo della Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lett. d) e comma 1 bis della legge regionale 13 novembre 2001, n. 35.» (138)

(Discussione e nomina dei consiglieri Stefano Caliandro e Silvia Piccinini)

PRESIDENTE (Rainieri)

BERTANI (M5S)

 

Iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno

PRESIDENTE (Rainieri)

CALIANDRO (PD)

 

OGGETTO 5518

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Razionalizzazione delle società in house della Regione Emilia-Romagna» (80)

(Relazione di maggioranza, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 5518/1 oggetto 6219 - Presentazione, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

PARUOLO, relatore di maggioranza

BARGI, relatore di minoranza

PICCININI (M5S)

TARUFFI (SI)

FOTI (FdI)

BOSCHINI (PD)

BERTANI (M5S)

PARUOLO (PD)

PETITTI, assessore

PICCININI (M5S)

POMPIGNOLI (LN)

AIMI (FI)

TARUFFI (SI)

PICCININI (M5S)

PICCININI (M5S)

TARUFFI (SI)

PARUOLO (PD)

TARUFFI (SI)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 5518 - 6219

Emendamenti oggetto 5518

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

La seduta ha inizio alle ore 10

 

PRESIDENTE (Rainieri): Dichiaro aperta la centosettantatreesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sul processo verbale relativo alla seduta

 

antimeridiana del 12 febbraio 2018 (n. 172);

 

inviato ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni il processo verbale si intende approvato.

 

(È approvato)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Ha comunicato di non poter partecipare, ai sensi dell’articolo 65 del Regolamento interno, il presidente della Giunta Stefano Bonaccini. Hanno, inoltre comunicato di non poter partecipare alla seduta la presidente dell’Assemblea Simonetta Saliera, i consiglieri Calvano e Delmonte e gli assessori Caselli e Donini.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri, pertanto le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

OGGETTO 6206

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per risolvere la situazione di grave criticità delle strade provinciali. A firma del Consigliere: Bertani

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata. Partiamo con l’oggetto 6206, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per risolvere la situazione di grave criticità delle strade provinciali, a firma del consigliere Bertani.

Risponderà l’assessore Costi.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Assessore, l’intero territorio regionale, dopo il maltempo, è contrassegnato da gravi problemi su tutte le strade ma, in particolare, quelle che riscontrano la maggiore difficoltà, almeno dalle rassegne stampa che noi abbiamo visto in questi giorni, sono sicuramente le strade provinciali e le strade statali. Il deterioramento è dovuto al fatto che abbiamo avuto neve e ghiaccio che, infiltrandosi nelle strade con un carente stato manutentivo, provocano la rottura del manto e provocano buche assai pericolose. Chiediamo alla Regione che cosa ha intenzione di fare, cosa può fare soprattutto riguardo alla questione delle strade provinciali, perché le Province sono quelle che purtroppo ad oggi hanno avuto un calo di personale e soprattutto un calo di finanziamenti dedicati a questa questione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Assessore Costi, prego.

 

COSTI, assessore: Grazie, presidente. In merito all’interrogazione del consigliere Bertani, la informo che, come Regione, proprio perché siamo consapevoli della situazione che si è venuta a creare sulle strade provinciali, già la settimana scorsa abbiamo riunito i presidenti delle Province e intendiamo definire, provincia per provincia, le priorità manutentive al fine di chiedere al Governo e all’ANAS le risorse aggiuntive per le competenze rispettive. Nel frattempo però, perché riconosciamo la situazione, si è provveduto ad approvare lo scorso febbraio l’atto dirigenziale con cui sono state attribuite alle Province e alla Città metropolitana di Bologna le risorse disponibili sul bilancio del 2018 per gli interventi di manutenzione straordinaria sulla rete provinciale. Ricordo che lo stanziamento è di 3 milioni e ogni Provincia, più la Città metropolitana, ha ottenuto le risorse previste. A queste risorse regionali si devono aggiungere poi quelle che deriveranno dagli stanziamenti operati dallo Stato con la legge di stabilità del 2018. Ricordo che sono stati previsti, proprio per il finanziamento di «interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di Provincia e di Città metropolitana» – quindi è un comma specifico della legge finanziaria – 120 milioni di euro per il 2018 e 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 a 2023. Questi devono essere ripartiti con un decreto ministeriale, sulla base dei criteri che tengono conto della consistenza della rete viaria, del tasso di incidentalità e la vulnerabilità rispetto ai fenomeni di dissesto idrogeologico.

Ricordiamo inoltre che ANAS impegna per la manutenzione straordinaria per le strade di propria competenza 30 mila euro per chilometro all’anno. Noi stiamo cercando di fare in modo che tutte le risorse vengano impegnate rispetto alle nostre strade. Informo anche che la Regione ha previsto per il 2018 lo stanziamento di 7 milioni di euro che derivano dal Fondo di sviluppo e di coesione a favore delle Unioni o delle fusioni dei comuni montani, perché sappiamo che in montagna esiste un problema delicato proprio per la manutenzione straordinaria delle strade comunali montane. Quindi non solo quelle provinciali, ma le strade che insistono in montagna. Noi siamo attivati, siamo consapevoli della situazione e stiamo cercando di fare l’immediato ma anche di ottenere quanto è stato previsto e anche di più rispetto a quello che è stato previsto proprio per le Province, ma non solo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Costi.

Consigliere Bertani, ha ancora cinque minuti, prego.

 

BERTANI: Grazie, assessore. Io la ringrazio intanto per i dati che ci ha fornito. Credo che la Regione stia stanziando questi fondi, però purtroppo stiamo cercando di fare le “nozze con i fichi secchi”, perché io mi riferisco ad alcuni dati della Provincia di Forlì-Cesena, so che l’ente ha 800 mila euro per fare fronte a tutte le problematiche che ci sono solo in quella provincia e ci sono tante strade. Io faccio alcuni esempi della nostra provincia, sulle quali poi dovranno passare anche gare ciclistiche, io vengo da Longiano, conosco bene la situazione della provinciale che va da Longiano verso Savignano, dove dovranno passare delle gare ciclistiche e dove i cittadini tutti i giorni si trovano in pericolo, ma abbiamo tante altre segnalazioni dal Lughese, dal Faentino, dal Ravennate. Tutto questo deriva da quei tagli fatti quando si pensava di fare la riforma delle Province, semplicemente svuotandole e togliendo loro i finanziamenti. Quei tagli lineari e quei tagli, fatti senza troppa riflessione, hanno portato a perdere anni di manutenzione sulle strade. Perdere anni di manutenzione programmata vuol dire ridurre il tappeto di usura e intaccare il fondo stradale e questo sta purtroppo succedendo. Quindi bene stanziare adesso in emergenza quel po’ di fondi che ci sono e vi invito comunque a cercarne ancora e pensare anche ad alcune zone, in particolare dove si svolge e parte proprio in questi giorni la stagione cicloturistica legata quindi anche al turismo. L’altro aspetto è, come Regione, visto che noi abbiamo la funzione programmatoria, di dare una mano alle Province sulla funzione programmatoria. La manutenzione programmata è un concetto che purtroppo sta andando perduto, quindi la Regione potrebbe cominciare, oltre a fare il database delle strade che la Regione ha (abbiamo una pagina con il database di tutte le strade regionali), fare un database delle manutenzioni e mettere in fila – e mi ha detto che questo lo state facendo – le situazioni più urgenti. Da un database, si chiamano PMS (pavement management system) che sono dei sistemi che mettono in ordine lo stato manutentivo delle strade e danno indicazioni su quelle che sono più urgenti, perché dopo dieci anni un certo tipo di strada ha bisogno di rifare il tappetino, dopo cinque un’altra magari ha un altro bisogno. Se non cominciamo a programmare in questa maniera, ci ritroviamo poi a dover rattoppare continuamente, che vuol dire moltiplicare i costi per avere un servizio peggiore.

L’altro aspetto a cui, secondo me, la Regione deve pensare, come ha fatto Regione Lombardia – non so se sia una soluzione definitiva o una soluzione praticabile – è quella di riprenderci le strade ex statali passate alla Regione e poi passate alla Provincia, perché, se le Province non riescono a gestirle, forse come Regione dobbiamo cominciare a pensare a gestirle noi. L’altro aspetto è quello di convocare ANAS, perché bene convocare le Province per sentire le proprie esigenze, ma convocare ANAS con cui concordare le priorità di intervento. Io penso che queste siano alcune iniziative, oltre a quella di andare a raschiare un po’ il fondo del barile, che purtroppo è quello che ad oggi tocca fare, sono azioni che la Regione può mettere in campo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

 

OGGETTO 6207

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per garantire la tutela dei consumatori circa gli eccessivi aumenti delle bollette dell’energia elettrica, anche attraverso il Comitato dei consumatori e degli utenti. A firma del Consigliere: Bignami

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione oggetto 6207 circa le azioni da attuare per garantire la tutela dei consumatori circa gli eccessivi aumenti delle bollette dell’energia elettrica, anche attraverso il Comitato dei consumatori e degli utenti, a firma del consigliere Bignami, a cui risponderà l’assessore Corsini.

Consigliere Bignami, prego.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Nei giorni scorsi abbiamo potuto apprendere dalla stampa nazionale, e non solo, dell’esistenza di una delibera dell’ARERA (Autorità di regolazione per l’energia reti e ambienti) mediante la quale si vorrebbero scaricare i costi di una mancata corresponsione di bollette realizzata da soggetti morosi, spalmando questi mancati incassi sulla possibilità invece degli utenti solventi di recuperare queste somme. La cosa evidentemente genera non poco sconcerto, giacché è chiaro che, così facendo, non si afferma più la sussistenza di un principio privatistico in ragione del quale il fornitore, se non corrisposto, vede quindi pagato dal moroso l’eventuale dovuto, ma, al contrario, si decide di rivalersi su tutti i soggetti che invece sono in regola con i propri pagamenti per somme pari a circa 200 milioni di euro. È, a nostro modo di vedere, una soluzione assolutamente inaccettabile e anche inaudita nella propria disciplina, in quanto è chiaro che, così facendo, si è ancora una volta deboli con i forti e forti con i deboli o, meglio, si chiede a chi già dà e invece si dà sostanzialmente un colpo di spugna a chi non corrisponde il dovuto. Se i soggetti fornitori hanno esigenza di recuperare queste somme, esistono gli strumenti che qualsiasi comune mortale si trova a dover adottare, vale a dire il tribunale, tramite magari un decreto ingiuntivo, recuperando le somme dovute senza andare a mettere le mani in tasca ai contribuenti e, in particolar modo, ai soggetti che invece sono soliti pagarsi le bollette alla fine del mese.

In questo senso, pur consapevole che la Regione solo tangenzialmente è toccata da questo tema, riteniamo che possa essere comunque significativo che, anche attraverso il Comitato dei consumatori di cui alla legge regionale n. 4/2017, che proprio quest’Aula ha votato in questa legislatura, la Regione si attivi per far sì che questa che, a nostro modo di vedere, è una decisione assolutamente iniqua, trovi rimedio.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Prego, assessore Corsini.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente. La materia in esame, come diceva il consigliere, attiene a competenze attribuite all’ARERA che ha il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la concorrenza, l’efficacia e la diffusione dei servizi con adeguati livelli di qualità. Gli oneri generali sono previsti dal legislatore al fine di finanziare specifici obiettivi di interesse generale quali ad esempio il sostegno allo sviluppo delle fonti rinnovabili, il bonus sociale e altri specifici obiettivi e hanno natura di imposte indirette che la legge ha costruito come maggiorazioni dei corrispettivi del servizio di trasporto di energia elettrica. L’Autorità aveva inoltre definito una regolazione in cui tutti i soggetti della filiera fossero obbligati ai versamenti degli oneri generali, al fine di mantenere in capo a ciascun soggetto coinvolto, quindi sia venditori che distributori, l’eventuale rischio legato alla morosità della propria controparte, pertanto l’Autorità aveva adottato una disciplina del codice di rete con specifiche disposizioni per tutti gli aspetti relativi alle garanzie contrattuali e alla fatturazione del servizio di trasporto, regolando gli aspetti relativi al rapporto tra distributori e venditori. Questo sistema di garanzie è stato poi messo in discussione da alcuni venditori (da una loro associazione) con specifico riferimento alla parte relativa alla riscossione degli oneri generali. Le successive sentenze, dopo la prima, hanno individuato nel cliente finale l’unico soggetto tenuto a pagare i suddetti oneri generali e, dall’altro, hanno quindi scardinato il sistema di garanzie costruito stabilendo che l’Autorità non ha titolo per imporlo. Il fatto che nelle sentenze sia poi stato individuato nel cliente finale l’unico soggetto tenuto a pagare gli oneri di sistema ribalta il principio generale del metodo di riscossione precedentemente impostato, che poneva in capo a venditori e distributori l’eventuale rischio legato alla morosità della propria controparte. L’Autorità si è poi costituita in giudizio dinanzi alla Suprema Corte di cassazione contestando l’addebito degli oneri ai clienti finali e il venire meno delle misure dalla stessa Autorità poste in essere a tutela degli interessi pubblici generali. Pertanto l’Autorità è intervenuta al fine di limitare un tale effetto prefigurando un sistema, nel quale sia venditori che distributori continuano ad essere obbligati in prima battuta a versare interamente gli oneri fatturati indipendentemente dall’effettivo incasso dei medesimi. Nel dettaglio l’Autorità ha inoltre disciplinato un meccanismo di riconoscimento, attraverso una delibera del 2018, degli oneri di sistema non riscossi dai venditori a favore dei distributori. A detta della medesima Autorità, questo sistema dovrebbe ridurre e contenere l’aumento complessivo incontrollato degli oneri generali a carico della totalità dei clienti finali derivante dall’impatto delle sentenze che ho citato precedentemente. Questa impasse, generata dalle pronunce del giudice amministrativo, potrebbe trovare, a nostro giudizio, opportuna e conclusiva risoluzione solamente con uno specifico intervento di carattere legislativo.

Tutto ciò premesso, come ricordava correttamente il consigliere Bignami, fermo restando la competenza del legislatore statale in materia e fatte salve le prerogative dell’ARERA, in ragione della complessità della materia si ritiene di demandare al Comitato di cui all’articolo 4 della legge n. 4 sul consumerismo un approfondimento del tema in questione, in esito al quale valutare più compiutamente se sottoporre all’Autorità quesiti o altre utili iniziative.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Bignami, quattro minuti, prego.

 

BIGNAMI: Grazie presidente e grazie assessore. Ci riteniamo soddisfatti dell’apertura che l’assessore ha testé dimostrato. Attendiamo anche che il legislatore nazionale possa intervenire per porre rimedio ad una situazione che riteniamo del tutto paradossale, per non dire sbagliata. In questo senso confidiamo che la Regione, presso tutte le sedi competenti, possa operare per porvi rimedio.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

 

OGGETTO 6209

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni correttive riguardanti il Reddito di Solidarietà (RES), con particolare riferimento ai destinatari dello stesso. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione oggetto 6209 circa le azioni correttive riguardanti il reddito di solidarietà, con particolare riferimento ai destinatari dello stesso, a firma del consigliere Marchetti Daniele, a cui risponderà la vicepresidente della Giunta Gualmini.

Consigliere Daniele Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Oggi portiamo all’attenzione di questa Assemblea il tema del reddito di solidarietà che abbiamo affrontato più volte dalla sua approvazione ad oggi, ma d’altronde avevamo promesso che avremmo mantenuto alta l’attenzione sul suo funzionamento e così stiamo facendo.

Mi terrò il tempo per replicare, però quello che chiedo oggi è, se a fronte della situazione che abbiamo tutti sottomano, ovvero quando abbiamo l’11 per cento della popolazione regionale che è rappresentata da cittadini stranieri e quando, al tempo stesso, vediamo però che il 33 per cento delle domande a reddito di solidarietà è rappresentato da cittadini stranieri e che questi comunque beneficiano di quasi il 45 per cento dei fondi messi a disposizione, a nostro avviso c’è qualche squilibrio che andrebbe corretto. A fronte di questa situazione, chiediamo alla Giunta regionale che giudizio ne dà e se sono in previsione modifiche sul suo funzionamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

Vicepresidente Gualmini, prego.

 

GUALMINI, vicepresidente della Giunta: Grazie, presidente. Ringrazio il consigliere Marchetti per questo nostro dialogo, ormai quotidiano, sul reddito di solidarietà e, poiché ho tre minuti, rispondo con tre punti.

1. Come lei sa, l’obiettivo del reddito di solidarietà è stato proprio quello di estendere questo strumento anche a quelle famiglie che non hanno minori, che non hanno figli, che tra l’altro nella nostra regione sono per lo più anziani e i dati dimostrano che oltre la metà del reddito di solidarietà va a nuclei costituiti da una sola persona anziana, pertanto, accogliendo il suo registro (che non condivido), sono di cittadinanza perlopiù italiana e quindi il reddito di solidarietà ha avuto proprio l’obiettivo di ampliare la platea delle persone a cui questo strumento era rivolto.

2. Secondo, noi abbiamo adottato volutamente, per richiesta proprio dei Comuni, lo stesso funzionamento organizzativo della misura nazionale ed essendo un’integrazione alla misura nazionale, non potevamo complicare la vita – lo ripeto per l’ennesima volta – ai Comuni facendo compilare due moduli diversi, a seconda che tu chieda il reddito di solidarietà o il reddito di inclusione, perché farebbe impazzire gli operatori, nonché il software dell’INPS e quindi creerebbe molte più disfunzioni. Per cui, poiché la misura nazionale prevede una moltiplicazione del sussidio dei famosi 80 euro, a seconda del numero dei componenti, è evidente che una famiglia di cinque persone prenderà di più come somma rispetto a una famiglia di una persona.

Per rispondere alla sua domanda, però – come le ho già ribadito in una risposta scritta – dal primo luglio, se nulla cambierà, si passerà al regime del REI (reddito di inclusione), quindi non ci sarà più la moltiplicazione del sussidio per il numero dei componenti, ma si userà (io lo ritengo peraltro giusto) il quoziente familiare. Questo significa che una famiglia di quattro persone non avrà il sussidio moltiplicato per quattro, ma il sussidio moltiplicato per 2,46. Quindi di fatto, se la preoccupazione è quella del contributo economico, questo andrà dal primo luglio a ridursi sensibilmente per quanto riguarda le famiglie numerose.

3. Vengo alla valutazione di tipo politico. Francamente io non capisco come si possa e come voi pensiate, avendo peraltro voi proposto, come coalizione, anche il “reddito di dignità” con la stessa denominazione accolta dalla Regione Puglia, quindi uno strumento del tutto simile al nostro (quello che abbiamo messo in piedi in Emilia-Romagna), come si possa pensare di discriminare, superando norme di rango costituzionale, persone che risiedono regolarmente nel nostro Paese, perché queste misure richiedono ventiquattro mesi di residenza, persone che, a meno che non siano a reddito zero, devono presentare un ISEE, devono dichiarare i propri redditi, pagano le tasse, quindi vorrei capire come si possano discriminare persone regolarmente residenti nel nostro Paese e incorrere in trattamenti assolutamente dispari e incostituzionali. Quindi quando me lo spiegherà, io sarò lieta di ascoltarla e di capire.

Ultima cosa. Mi sembra che, se guardiamo al numero di utenti, il fatto che in Italia il trentatré, il trentaquattro, il trentacinque degli utenti, fatto cento il numero delle domande, siano di origine straniera non sia uno scandalo, ma sia semplicemente il riflesso di una realtà che a me personalmente non spaventa. Mi fermo qui.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, vicepresidente della Giunta Gualmini.

Consigliere Daniele Marchetti, ha cinque minuti.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Vicepresidente Gualmini, ero un po’ preparato sulla sua risposta, visto che c’è stato un botta e risposta tramite comunicati stampa la settimana scorsa, vorrei fare però una precisazione all’inizio della mia replica: qui non c’è nessuno che sta cercando di fare propaganda elettorale in vista delle comunali, visto che un suo passaggio del comunicato, inviato la settimana scorsa, diceva proprio questo. Se c’è una cosa che non accetto, è che si metta in dubbio il mio impegno all’interno di questa Assemblea, perché credo di aver dimostrato di mantenere un’attività costante all’interno di quest’Aula. Poi si possono condividere o meno le mie posizioni, però le assicuro che, così come avevamo promesso fin dal principio che avremmo monitorato questo strumento, così stiamo facendo. Quindi non c’è assolutamente alcuna intenzione di strumentalizzare questo argomento.

Detto questo, quello che noi riteniamo inaccettabile – ed è un punto che ho espresso più volte – è proprio che, a fronte di una popolazione straniera che rappresenta l’11 per cento della popolazione totale residente qui nella nostra regione, il 33,3 per cento dei richiedenti per questo strumento è rappresentato da nuclei familiari stranieri. E non è l’unico dato che noi analizziamo, esaminiamo, perché comunque, a fronte di questo 33 per cento di richieste pervenute da cittadini stranieri, abbiamo dimostrazione che il 44,75 per cento dei fondi viene erogato in favore di questa fetta di popolazione (cittadini stranieri). Abbiamo snocciolato alcuni dati in queste ultime settimane: ad esempio il 58 per cento dei fondi erogati nel distretto di Imola va in tasca a cittadini stranieri, il 50,2 per cento a Bologna va in tasca a cittadini stranieri, oppure il 58 per cento dei fondi erogati su Modena va in tasca a cittadini stranieri. È questo che noi contestiamo. Ecco perché a suo tempo proponemmo di aumentare gli anni minimi di residenza nella nostra regione per accedere a questo strumento, perché in questo modo, a nostro avviso, avremmo potuto aiutare prima la nostra gente in difficoltà andando incontro magari a quei cittadini che hanno un ISEE di 3.100, 3.200 che non se la passano benissimo. Quindi la nostra posizione è sempre stata chiara, è sempre stata coerente, ma ovviamente è sempre una questione di punti di vista, visioni politiche differenti. Per noi, come abbiamo detto più volte, viene prima la nostra gente, cerchiamo sempre di mettere in campo le misure per andare su questa strada. Evidentemente per voi la nostra gente (coloro che versano le tasse da più tempo sul nostro territorio) può accomodarsi tranquillamente in fondo alla fila. Basta dirlo, ne prendiamo atto. Evidentemente il messaggio, che vi è stato dato dagli elettori alle ultime elezioni politiche, non vi è arrivato, poco importa, perché il tempo passa in fretta, le elezioni regionali si avvicinano, il 2019 è sempre più vicino, i cittadini vi hanno già inviato un avviso di sfratto e sicuramente ci saranno delle sorprese nel 2019.

In conclusione si è parlato di discriminazione: chiedere di dare la precedenza a chi ha versato da più anni le tasse sul nostro territorio, non è discriminazione, perché noi non facciamo distinzione tra cittadino italiano o non; noi abbiamo sempre parlato di anni di contribuzione sul nostro territorio. Ne avevamo chiesti cinque, proprio per andare ad alzare questa leva, che avrebbe liberato risorse per innalzare anche il limite minimo di ISEE, che a 3 mila euro è davvero bassissimo. Capisco il ragionamento che voi fate di semplificare il lavoro della pubblica amministrazione, però il compito della politica è anche quello di andare incontro alle esigenze dei cittadini e non solo a quelle della pubblica amministrazione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

 

OGGETTO 6208

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per contrastare lo stato di dissesto idrogeologico dell’Appennino bolognese, garantire la relativa viabilità e mettere in sicurezza la frana della Maranina, nel Comune di Gaggio Montano. A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione oggetto 6208 circa le azioni da porre in essere per contrastare lo stato di dissesto idrogeologico dell’Appennino bolognese, garantire la relativa viabilità e mettere in sicurezza la frana della Maranina nel comune di Gaggio Montano, a firma del consigliere Taruffi, a cui risponderà l’assessore Gazzolo.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. In questi giorni, causa il maltempo (la pioggia e la neve intensa che è caduta sull’Appennino), si sono ripresentate una serie di problematiche che riguardano il dissesto idrogeologico e la fragilità del nostro territorio, su cui spesso ci confrontiamo anche in sede di bilancio, quando dobbiamo destinare risorse. Mai come in questo momento l’evidenza dei fatti ci dimostra che quelle discussioni e quei confronti siano importanti.

Io brevemente vorrei ricordare in questo momento le diverse strade provinciali, che sono state oggetto di frane e che quindi, in questo momento, sono non percorribili o parzialmente percorribili: la SP58 Pieve del Pino nel comune di Pianoro, SP23 Ponte di Verzuno a Grizzana Morandi, SP33 Casolana nel comune di Fontanelice, SP55 tra Ponte della Venturina e Molino del Pallone nel comune di Alto Reno Terme, la SP632 Traversa di Pracchia, sempre nel comune di Alto Reno Terme, oltre che alla SP25 tra Vergato e Zocca. Sono solo alcune delle realtà che ho voluto rappresentare (le più significative) per dare conto di come in questo momento la mobilità di una parte del nostro territorio è messa decisamente in difficoltà. Ovviamente l’elemento più importante e più preoccupante che ho volutamente tenuto per ultimo: quello del quale si stanno occupando diverse testate giornalistiche, anche nazionali, per la sua drammaticità, che è la frana della Maranina in comune di Gaggio Montano, movimento franoso che è ripartito ventidue anni dopo l’evento del 1996 che aveva prodotto, anche in quel caso, significativi problemi. Il problema non è stato risolto in modo definitivo e oggi siamo qui a dovercene occupare nuovamente in una condizione che ha messo a repentaglio non solo la vecchia Porrettana, ma anche la ferrovia Porrettana, oltre che ovviamente, purtroppo, lo sgombero di numerosi residenti che abitano nell’intorno della frana stessa.

Gli operatori sono al lavoro ventiquattro ore su ventiquattro, si sta producendo uno sforzo significativo, l’interrogazione è volta a cercare di capire se abbiamo conoscenza dei tempi degli interventi, delle misure che si renderanno necessari per ripristinare la sicurezza di quel pezzo dell’Appennino bolognese e soprattutto per garantire, non solo ovviamente ai residenti ma ai pendolari e a tutti, un grado di sicurezza su quello che avverrà nelle prossime settimane, nei prossimi mesi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola all’assessore Gazzolo, prego.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente. Consigliere Taruffi, la frana di Maranina in comune di Gaggio Montano è una frana storica di grandi dimensioni (settecento, ottocento metri di lunghezza, oltre cento metri di larghezza al piede, una profondità stimata di otto/dieci metri) già cartografata e ferma dal ’96, che si è riattivata in tutta la sua estensione nella notte tra il primo e il 2 marzo 2018. Nell’evoluzione verso valle ha travolto la gabbionata a protezione della viabilità comunale (ex SS64 Porrettana), ha distrutto la strada, le reti di media tensione dell’ENEL e della fibra ottica Telecom posta al piede, le reti minori di distribuzione del gas e acqua e ha occluso parte del corso del fiume Reno, fino a lambire la ferrovia Bologna-Porretta. Si sono anche prodotti danni irreversibili all’abitazione posta in destra del dissesto.

Il servizio area Reno-Po di volano dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile (l’Autorità idraulica competente del fiume Reno) è immediatamente intervenuto per ripristinare la sezione di deflusso delle acque atte a scongiurare l’occlusione totale con la formazione di un invaso dietro lo sbarramento. Al piede della frana si sono create gradonate per smaltire portate di 180, 200 metri cubi al secondo. L’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese ha attivato a sua volta una somma urgenza per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità, operando sul fianco sinistro del dissesto per evitare danni alle abitazioni più vicine e sta anche realizzando trincee drenanti per l’allontanamento delle acque. Il Comune di Gaggio Montano – mi piace sottolinearlo – ha dato subito attuazione alle misure del piano di evacuazione comunale e ha attivato il COC con la partecipazione del Prefetto, dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, delle strutture operative di soccorso, delle forze dell’ordine di polizia, del volontariato di Protezione civile e dell’Unione dei comuni.

Nel contempo, anche a seguito delle decisioni assunte nelle sedute di COC, è stato attivato un sistema di monitoraggio altamente specializzato, che al piede del versante comprende il radar interferometrico terrestre per monitorare lo spostamento dell’intero dissesto allestito giovedì 8 marzo dal centro di competenza dell’Università di Firenze, attivato dal centro funzionale del Dipartimento nazionale della Protezione civile, d’intesa ovviamente con l’Agenzia regionale. Il monitoraggio comprende anche la stazione totale robotizzata attivata da RFI per misurare la distorsione dei binari e l’idrometro per misurare il livello del Reno. Venerdì 9 marzo si è tenuto un incontro per definire le necessarie misure di salvaguardia, di contrasto e di mitigazione del danno anche in relazione alle piogge del 10 e 11 marzo ed è stato concordato con il gestore ENEL delle dighe di Molino del Pallone, Pavana e Suviana una gestione condivisa delle manovre di scarico e invaso dei bacini per la massima laminazione degli eventi di piogge attesi e con RFI un protocollo di allertamento per la chiusura precauzionale della linea ferroviaria Bologna-Porretta. Le precipitazioni hanno determinato un evento di piena del fiume Reno nel tratto interessato dalla frana con portate di circa 300 metri/secondo e si sono innescati importanti fenomeni erosivi sia del piede di frana all’interno dell’alveo, sia della ferrovia.

Domenica sera si è inoltre verificata l’accelerazione di una consistente porzione della parte medio-bassa della frana – che preoccupa il consigliere e i cittadini – e il direttore dell’Agenzia, il Sindaco e il Prefetto hanno quindi concordato l’evacuazione precauzionale della popolazione residente negli edifici vicini come previsto dal Piano comunale di emergenza/evacuazione della frana.

Ieri, lunedì 12 marzo, si è tenuto un approfondimento con il Dipartimento nazionale della Protezione civile e la partecipazione di tutte le strutture tecniche interessate dal centro di competenza dell’università e proprio stamattina è in corso il sopralluogo per una valutazione completa degli effetti della frana. Tutti gli interventi posti in essere sinora hanno, quindi, il duplice obiettivo di porre in sicurezza la zona ed evitare danni diretti e collaterali, oltre che di stabilizzare il movimento. Le risorse necessarie in questa fase sono assicurate dalla Regione e saranno inserite nella ricognizione dei danni per la richiesta della dichiarazione di stato di emergenza nazionale, già annunciata dal presidente. Si stanno avviando valutazioni preliminari alla stabilizzazione da mettere in campo quando sarà superata la fase parossistica. La Regione, inoltre, ha intenzione di predisporre un progetto per la sistemazione definitiva del dissesto. Si realizzerà quindi un approfondimento geologico, geotecnico del substrato sano, si valuteranno le condizioni idrogeologiche e quindi si passerà alla fase progettuale vera e propria, che avrà come obiettivo la stabilizzazione definitiva del movimento. Si stanno avviando valutazioni preliminari, in questa fase, alla stabilizzazione da mettere in campo, quando sarà superata la fase parossistica che richiamavo. Il progetto, una volta realizzato, sarà inserito nella piattaforma ReNDiS con priorità di finanziamento.

Per la sicurezza del territorio dell’Appennino bolognese – visto che lo chiede nel question time – sono già stati inseriti nel Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico (sulla banca dati ReNDiS) con valenza decennale diciannove interventi per circa 19,5 milioni, di cui 4,2 milioni già finanziati dall’inizio del mandato. In particolare, questi 4,2 milioni hanno interessato sei cantieri nei comuni di Lizzano in Belvedere, Camugnano, Gaggio Montano, Castiglione dei Pepoli e Marzabotto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Gazzolo.

Consigliere Taruffi, ha tre minuti.

 

TARUFFI: Ringrazio l’assessore Gazzolo per la puntuale risposta e per avere riassunto e ricordato la dimensione dell’intervento e lo sforzo che si sta facendo per monitorarla, contenerla e sistemarla in modo definitivo.

Chiaramente siamo ben consapevoli che si tratta di un movimento franoso – come è stato descritto – di dimensioni molto significative, quindi è verosimile che ci vorrà del tempo per sistemarlo. Bene la richiesta di stato di emergenza nazionale, quindi del finanziamento che verrà chiesto per sistemare quell’area e soprattutto per sistemarla in modo definitivo, che credo sia la cosa più importante che i cittadini di quel territorio vogliono sentirsi dire e vogliono vedere. A tal proposito, rubo alcuni secondi per – credo doverosamente – ringraziare tutti i tecnici, tutti gli operatori, tutte le persone che stanno lavorando davvero ventiquattr’ore su ventiquattro per contenere quel movimento franoso e per cercare di risolvere la situazione. Visto che passo di lì tutti i giorni, vi posso assicurare che non ho mai visto in alcun momento le gru ferme e non ho mai visto la sospensione dei lavori, quindi un plauso va sicuramente a chi sta operando concretamente in questo momento.

Prendiamo atto con piacere delle parole dell’assessore, aspetteremo e ovviamente torneremo, se necessario, sul tema, perché ovviamente quello del contrasto al dissesto idrogeologico è uno degli aspetti sui quali siamo tornati più spesso, sui quali siamo intervenuti anche in passato e sui quali ovviamente torneremo anche in futuro, perché è uno degli elementi – credo – di prima e vera risposta che dobbiamo ai nostri cittadini. Verificheremo. Va da sé che in questo momento la situazione è molto grave, molto delicata, i cittadini aspettano risposte le più immediate possibili e quindi facciamo conto che, per una volta, la filiera istituzionale (dai Comuni, alla Regione, allo Stato) possa funzionare nel modo migliore per risolvere definitivamente questo problema.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

 

Interrogazione oggetto 6210

(Decaduta)

 

PRESIDENTE (Rainieri): È così conclusa la parte delle interrogazioni a risposta immediata, mancando l’interrogante Foti e quindi la 6210 è decaduta.

 

OGGETTO 6139

Delibera: «Comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto. Nomina dei due rappresentanti della Regione Emilia-Romagna nell’assemblea del Comitato.» (137)

(Discussione e nomina dei signori Stefano Muratori e Dario Mingarelli)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo alle nomine, l’oggetto 6139: «Comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto. Nomina dei due rappresentanti della Regione Emilia-Romagna nell’assemblea del Comitato».

I due rappresentanti della Regione Emilia-Romagna sono nominati dall’Assemblea legislativa, di cui uno espressione della minoranza (art. 4, lettera c) del nuovo statuto del Comitato regionale.

La votazione sarà segreta a mezzo schede con voto limitato ad un solo nome.

Passiamo quindi alla discussione generale.

Consigliere Bignami, prego.

 

BIGNAMI: Grazie, presidente. Il gruppo Forza Italia, d’intesa con il gruppo Lega Nord, dopo aver sottoposto la candidatura, che andiamo adesso ad illustrare anche ai colleghi di opposizione del gruppo Cinquestelle e ovviamente acquisita la disponibilità anche del gruppo di Fratelli d’Italia, propone e formalizza la candidatura del professor Dario Mingarelli, noto storico locale e rispetto al quale auspichiamo che vi sia la possibilità di estendere ed ampliare il contesto storico oggetto dell’azione della fondazione sino ad oggi caratterizzata, in ordine a quanto fatto, da una certa univocità della ricostruzione politica senza indagare appieno i fatti che hanno portato a quei drammatici eventi. Eventi che evidentemente devono essere mantenuti vivi nella coscienza storica, ma che devono essere mantenuti vivi nella loro integrità, anche quindi parlando delle vicende drammatiche (cito per tutti quella del comandante stesso della brigata Stella Rossa, il comandante Lupo che, come in tanti hanno assodato, a partire dalla famiglia stessa, pare sia stato ucciso proprio dai suoi commilitoni partigiani e non certo da altri). Il che evidentemente non è una esimente in alcun modo per le efferatezze brutali compiute dai tedeschi e dagli “occupanti” – come vengono definiti – ma credo che sia importante, proprio per costruire una memoria condivisa, ricordare anche quanto compiuto da ambo le parti in un periodo in cui purtroppo la guerra civile attraversava il nostro territorio, così come tutta la nostra nazione. Proprio la ricostruzione di una memoria condivisa è l’unico strumento mediante il quale, a nostro modo di vedere, si possono rinsaldare quelle radici che dovrebbero costituire il punto di riferimento di azioni come quelle della fondazione, che invece in passato ha connotato purtroppo la propria attività più per aspetti di natura politica, quand’anche non partitica e propagandistica, che di altro tipo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Consigliere Paruolo, prego.

 

PARUOLO: Presidente, se è d’accordo, presenterei le due proposte sia per il Consiglio di indirizzo della Scuola di pace che per il Comitato regionale per le onoranze, per non fare due interventi successivi.

Nel Consiglio di indirizzo della Scuola di pace di Monte Sole noi proponiamo la conferma del consigliere Caliandro, che ha già ricoperto con capacità ed efficacia questo ruolo negli anni precedenti.

Per quanto riguarda invece il Comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto, la proposta è Stefano Muratori che è una persona che, dopo aver lavorato per un’azienda della zona per molto tempo, adesso è felicemente in pensione ed è dedito, proprio come volontario, alla valorizzazione della memoria storica di quel territorio e della conservazione e quindi ha realizzato molte attività proprio come esponente del volontariato con capacità ed efficacia. Crediamo sia una bella proposta per poter rappresentarci nel Comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Paruolo.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Come Movimento 5 Stelle, noi proponiamo un nome della società civile, non avendo avuto il tempo per valutare la candidatura proposta da Forza Italia, quindi non abbiamo avuto sostanzialmente il tempo di entrare nel merito della candidatura, quindi preferiamo proporre un nome per il nostro gruppo, si chiama Domenico Muraca. È stato promotore di diversi eventi sul territorio, è un cittadino di Marzabotto, è stato accompagnatore e guida occasionale al parco storico di Monte Sole, presidente della Pro loco locale, ha promosso diversi eventi dedicati all’antimafia e un documentario sull’Italicus e ultimamente è stato anche ideatore di un evento dedicato a Tina Anselmi, in collaborazione con il Comune di Marzabotto e l’ANPI locale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Se non ci sono più interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto.

Nessun intervento in dichiarazione di voto, chiamo il consigliere segretario Rancan. Nomino gli scrutatori: Campedelli, Lori e Gibertoni che devono venire al tavolo sotto la Presidenza.

Do la parola al segretario Rancan per la chiama.

Ricordo ai colleghi che, per votare, ci si avvicina alla cabina dove verrà consegnata loro la scheda che dopo, una volta scritto il nome, verrà inserita nell’urna al tavolo qua davanti.

 

Il consigliere-segretario Rancan procede all’appello dei consiglieri per l’inserimento della scheda nell’urna:

 

AIMI Enrico

presente

ALLEVA Piergiovanni

(assente)

BAGNARI Mirco

presente

BARGI Stefano

presente

BERTANI Andrea

presente

BESSI Gianni

presente

BIGNAMI Galeazzo

presente

BONACCINI Stefano

(assente)

BOSCHINI Giuseppe

presente

CALIANDRO Stefano

presente

CALVANO Paolo

(assente)

CAMPEDELLI Enrico

presente

CARDINALI Alessandro

presente

DELMONTE Gabriele

(assente)

FABBRI Alan

(assente)

FOTI Tommaso

(assente)

GIBERTONI Giulia

presente

IOTTI Massimo

(assente)

LIVERANI Andrea

presente

LORI Barbara

presente

MARCHETTI Daniele

presente

MARCHETTI Francesca

presente

MOLINARI Gian Luigi

presente

MONTALTI Lia

presente

MORI Roberta

presente

MUMOLO Antonio

presente

PARUOLO Giuseppe

presente

PETTAZZONI Marco

presente

PICCININI Silvia

presente

POLI Roberto

presente

POMPIGNOLI Massimiliano

presente

PRODI Silvia

presente

PRUCCOLI Giorgio

presente

RAINIERI Fabio

presente

RANCAN Matteo

presente

RAVAIOLI Valentina

presente

RONTINI Manuela

presente

ROSSI Andrea

(assente)

ROSSI Nadia

presente

SABATTINI Luca

presente

SALIERA Simonetta

(assente)

SASSI Gian Luca

(assente)

SENSOLI Raffaella

presente

SERRI Luciana

presente

SONCINI Ottavia

(assente)

TARASCONI Katia

presente

TARUFFI Igor

presente

TORRI Yuri

presente

ZAPPATERRA Marcella

presente

ZOFFOLI Paolo

presente

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

39

Assenti

11

Votanti

39

Voti a favore del sig. Stefano Muratori

26

Voti a favore del sig. Dario Mingarelli

9

Voti a favore del sig. Domenico Muraca

4

Schede bianche

--

Schede nulle

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): Vengono così nominati i signori Muratori e Mingarelli.

 

OGGETTO 6140

Delibera: «Nomina di due componenti del Consiglio di indirizzo della Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lett. d) e comma 1 bis della legge regionale 13 novembre 2001, n. 35.» (138)

(Discussione e nomina dei consiglieri Stefano Caliandro e Silvia Piccinini)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo alla nomina, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lett. d) e comma 1 bis della legge regionale 13 novembre 2001, n. 35, dei due membri del Consiglio di Indirizzo della fondazione Scuola di pace di Monte Sole.

I due componenti del Consiglio di indirizzo sono nominati dall’Assemblea legislativa tra i propri componenti (articolo 2, comma 1-bis della legge regionale n. 35/2001).

La votazione sarà segreta a mezzo schede con voto limitato ad un solo nome.

È aperta la discussione generale.

Se non ci sono iscritti in discussione generale, passiamo alla dichiarazione di voto.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Noi riproponiamo e confermiamo la consigliera Piccinini. Visto il lavoro svolto, che abbiamo seguito con interesse la partecipazione, riproponiamo lei.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Se non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto, passiamo alla votazione.

 

Il consigliere-segretario Rancan procede all’appello dei consiglieri per l’inserimento della scheda nell’urna:

 

AIMI Enrico

presente

ALLEVA Piergiovanni

(assente)

BAGNARI Mirco

presente

BARGI Stefano

presente

BERTANI Andrea

presente

BESSI Gianni

presente

BIGNAMI Galeazzo

(assente)

BONACCINI Stefano

(assente)

BOSCHINI Giuseppe

presente

CALIANDRO Stefano

presente

CALVANO Paolo

(assente)

CAMPEDELLI Enrico

presente

CARDINALI Alessandro

presente

DELMONTE Gabriele

(assente)

FABBRI Alan

(assente)

FOTI Tommaso

(assente)

GIBERTONI Giulia

presente

IOTTI Massimo

presente

LIVERANI Andrea

presente

LORI Barbara

presente

MARCHETTI Daniele

presente

MARCHETTI Francesca

presente

MOLINARI Gian Luigi

presente

MONTALTI Lia

presente

MORI Roberta

presente

MUMOLO Antonio

presente

PARUOLO Giuseppe

presente

PETTAZZONI Marco

presente

PICCININI Silvia

presente

POLI Roberto

presente

POMPIGNOLI Massimiliano

presente

PRODI Silvia

presente

PRUCCOLI Giorgio

presente

RAINIERI Fabio

presente

RANCAN Matteo

presente

RAVAIOLI Valentina

presente

RONTINI Manuela

presente

ROSSI Andrea

(assente)

ROSSI Nadia

presente

SABATTINI Luca

presente

SALIERA Simonetta

(assente)

SASSI Gian Luca

(assente)

SENSOLI Raffaella

presente

SERRI Luciana

presente

SONCINI Ottavia

(assente)

TARASCONI Katia

presente

TARUFFI Igor

presente

TORRI Yuri

presente

ZAPPATERRA Marcella

presente

ZOFFOLI Paolo

presente

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

39

Assenti

11

Votanti

39

Voti a favore del consigliere Stefano Caliandro

27

Voti a favore della consigliera Silvia Piccinini

12

Schede bianche

--

Schede nulle

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): Sono così eletti il consigliere Caliandro e la consigliera Piccinini.

 

Iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo alla richiesta di iscrizione urgente, con contestuale inversione dell’ordine dei lavori, del seguente oggetto 5518, progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Razionalizzazione delle società in house della Regione Emilia-Romagna».

Ricordo che serve un intervento a favore e uno contro sia per l’iscrizione che per l’eventuale inversione, nel caso in cui passasse l’iscrizione.

Consigliere Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: Presidente, solo per esprimere il favore del gruppo PD all’inversione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Caliandro.

Se nessun altro consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta d’iscrizione all’ordine del giorno dell’oggetto 5518.

 

(È accolta all’unanimità dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’iscrizione all’ordine del giorno è accolta.

Un intervento a favore e uno contro sull’inversione dei lavori?

Nessuna richiesta di intervento.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, la richiesta di inversione dell’ordine dei lavori.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): La richiesta di inversione dei lavori è accolta.

 

OGGETTO 5518

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Razionalizzazione delle società in house della Regione Emilia-Romagna» (80)

(Relazione di maggioranza, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 5518/1 oggetto 6219 - Presentazione, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo alla discussione generale e passo la parola al relatore, il consigliere Paruolo. Prego.

 

PARUOLO, relatore di maggioranza: Grazie, presidente. Siamo quindi ad affrontare il tema del riordino di alcune importanti partecipate da parte della Regione, abbiamo una legge autorizzatoria che definisce, dopo un processo di istruttoria importante fatto dalla Giunta e che, da ultimo, ha riguardato anche l’Assemblea legislativa con un lavoro in Commissione, che definisce alcuni accorpamenti importanti di società in house partecipate dalla Regione. Da questo punto di vista assomiglia un po’ a una manovra di autocarri, che fanno manovra nel piazzale e si agganciano fra loro. Questa è l’ossatura fondamentale da cui partiamo. Quindi abbiamo la società ASTER che si aggancia alla società ERVET, fa salire a bordo anche un pezzo della finanziaria Bologna Metropolitana e andrà a costituire una nuova società in house regionale, la legge definisce il percorso che permetterà di costituire una nuova società in house regionale che si chiamerà ARTER. In modo lievemente diverso, ma con una procedura analoga, la società partecipata Lepida e la partecipata CUP 2000 si salderanno tra loro con un processo di fusione per incorporazione e di trasformazione delle società, per cui il risultato finale di questo percorso sarà un’unica società Lepida, che manterrà questo nome.

Questa è l’ossatura di fondo, che ha avuto peraltro una variazione dal progetto inizialmente varato dalla Giunta che inizialmente prevedeva una suddivisione della società CUP 2000 in due pezzi, dei quali uno veniva fuso in Lepida e l’altro invece rimaneva in modo autonomo, dopo un percorso che ha implicato un confronto anche con le organizzazioni sindacali, ma non solo, si è arrivati all’attuale formulazione, per cui le due società si integrano completamente e credo con questa occasione anche di dover citare che, trattandosi anche del destino di un numero copioso di lavoratori, è importante anche il fatto che arriviamo a questo appuntamento avendo siglato con le organizzazioni sindacali tutta una serie di accordi, che vedono una condivisione del percorso immaginato e che nella legge è riportato.

Naturalmente non possiamo fermarci solo a queste considerazioni e quindi alla parte della manovra pura e semplice di fusioni, incorporazioni e del fatto che ci sia stato un confronto positivo per quel che riguarda il destino dei lavoratori con i sindacati, dobbiamo vedere davvero questa come una tappa in cui ci interroghiamo sul ruolo delle partecipate, un ruolo che è cambiato nel tempo, perché diverse di queste società hanno iniziato ad operare in un momento in cui la legislazione era completamente diversa da quella attuale e i cambiamenti, intervenuti nel corso del tempo, hanno anche inciso sulla modalità operativa e sugli indirizzi strategici di queste società. Voglio ricordare come tappe fondamentali il fatto che ci sia stata la necessità di dover scegliere fra essere società in house o invece rimanere società partecipate, ma libere di muoversi all’interno del mercato e la scelta, di cui qui stiamo parlando, è una scelta univoca di essere società in house rispetto ai propri soci, di cui la Regione costituisce sicuramente il socio più rilevante dal punto di vista delle dimensioni.

Un’altra legge importante è stata quella del codice degli appalti (decreto legislativo n. 50/2016), è poi arrivato il testo unico delle partecipate (il decreto legislativo n. 175/2016): sono leggi nazionali che hanno dato un quadro di certezze e di regole che si premurano di far sì che le società partecipate, le società in house come quelle di cui stiamo discutendo siano inserite in un contesto importante, che concretizza la responsabilità di essere così fortemente partecipate dal pubblico in una serie di obblighi e di regole che vengono considerate. Come risultato di queste regole c’è l’impegno per la Regione e per gli altri soci, ma in questo momento discutiamo primariamente della Regione, di esercitare un controllo analogo su queste partecipate con una serie di strumenti e di procedure, in prima battuta soprattutto amministrative e sono questioni che sono andate componendosi anche con una serie di delibere di Giunta, che hanno dato corpo a questo sistema che sta diventando parte del modus operandi di questa Regione nelle relazioni con queste società. Voglio ricordare anche che il PDL prevede ulteriori economie di scala e sinergie delle società fra di loro, al di là degli accorpamenti che costituiscono già una modalità per fare sinergia, ci sono ulteriori disposizioni all’interno della legge che prevedono questo.

Tutto questo è importante, però dobbiamo fare l’ultimo passo, secondo me, di una riaffermazione, anche dal punto di vista politico, dell’importanza del ruolo delle partecipate: una affermazione che sia capace di riconoscere l’importanza del lavoro svolto fin qui. Dopo farò qualche esempio, perché stiamo parlando di realtà concrete che hanno fatto tanto per i servizi erogati ai cittadini, agli enti locali, alle imprese di questa regione. Al tempo stesso dobbiamo essere anche capaci di riconoscere e di individuare i margini di miglioramento previsti nelle azioni di queste società, per cui non è indifferente l’indirizzo politico che possiamo esercitare e dobbiamo davvero abituarci tutti a guardare ai punti di forza e agli elementi di miglioramento, uscendo un po’ da una retorica, che credo stia stancando anche i cittadini – almeno questo è il mio parere – per cui si tende a vedere come tutto perfetto da una parte e come tutto da cambiare dall’altra. Qui stiamo parlando di realtà importanti, ma al tempo stesso di realtà che potranno dare ancora di più in futuro. Lo strumento che viene individuato in quello che nella nuova formulazione della legge, uscita dal lavoro della Commissione, diventa l’articolo 2, è stato quello di dare una forte spinta alle linee di indirizzo individuando, in un procedimento amministrativo che è già in atto (quello del documento economico finanziario regionale), l’occasione per poter affrontare sia dal punto di vista dell’individuazione delle priorità, che della verifica dei risultati e degli obiettivi che sono stati raggiunti e di vedere, quindi, nel DEFR lo strumento per poter coinvolgere non soltanto la Giunta regionale, ma anche l’Assemblea legislativa, in un processo partecipativo che consenta di fornire a chi rappresenta la Regione all’interno dei consigli d’amministrazione di queste società un mandato sugli indirizzi strategici, che possa evidentemente avere un radicamento anche nel dibattito di quest’Aula e nella funzione politica che siamo chiamati ad esercitare. Credo che questo sia un aspetto importante. Quello sarà quindi un luogo in cui, in modo periodicamente già prestabilito, saremo chiamati a confrontarci su punti di forza e punti di miglioramento e di priorità rispetto all’azione di queste società.

Credo che siano questioni concrete e importanti. Faccio solo degli esempi per dimostrare che non sto parlando di questioni che hanno un fondamento solo teorico, ma sono questioni molto concrete. Pensate, per esempio, al fatto che l’attuale Lepida si è molto impegnata finora sul garantire la fruibilità a tutti i cittadini della regione dell’accesso alla rete telematica e per la riduzione del “digital divide”, che è un elemento importantissimo dal punto di vista della democrazia nella modernità. CUP 2000 cito soltanto il Fascicolo sanitario elettronico come punto di riflessione e di rilancio di un’azione importante svolta sul tema dei diritti e dell’accesso ad una sanità pubblica e universale. Queste società saranno insieme nella “nuova Lepida” e dovranno interrogarsi su cosa significhi fare sia l’ospedale digitale, su cosa significhi garantire servizi domiciliari e di “health care” ad una popolazione, come quella della nostra regione, che – sappiamo – è interessata da un processo di invecchiamento importante e quindi sono elementi essenziali per poter dare delle soluzioni efficaci che consentano di mantenere il livello dei servizi e di rilanciarli ulteriormente. Da questo punto di vista davvero possiamo fare ancora di più. C’è una riflessione, per esempio, che potrà essere fatta sul posizionamento del mercato di queste società, dove io credo davvero si debba cercare di evitare al massimo le sovrapposizioni rispetto a quelle che sono le cose disponibili sul mercato e cercare invece di concentrarsi laddove il mercato attualmente non fornisce le soluzioni, di cui noi invece avremmo bisogno, per poter elevare il livello di servizi di cui dispongono i nostri cittadini anche nell’esempio che ho fatto un attimo fa.

Per quel che riguarda ARTER c’è senz’altro da vedere come un risultato importante, fondamentale, la valorizzazione della capacità di spendere i fondi europei che questa nostra Regione ha dimostrato finora, quando si dice che ci sono Regioni che non sono in grado di spendere per intero i finanziamenti che l’Europa assegna, io credo che davvero, da questo punto di vista, sia il sistema regionale ad essere chiamato ad essere all’altezza rispetto a questa sfida e, se l’Emilia-Romagna lo è stata, lo è stata anche grazie al contributo importante che società regionali partecipate, come ASTER ed ERVET, hanno dato in questo senso. Al tempo stesso credo sia assolutamente possibile e giusto ragionare nelle prospettive future che saranno, a mio avviso, non tanto quelle di vedere che i fondi europei possano essere spesi per intero (risultato sostanzialmente già acquisito), ma di massimizzare il profitto di questa spesa andando a vedere, ad esempio, non soltanto i risultati in termini di numero di progetti varati e finanziati, ma andando a vedere quanti e quali di questi progetti, nel corso del tempo, danno risultati effettivamente duraturi e capaci di produrre radicamento e lavoro per la società emiliano-romagnola.

Abbiamo quindi di fronte delle sfide importanti, in cui siamo chiamati a confrontarci sul merito, a ragionare insieme delle priorità abbandonando qualunque tipo di logica che possa essere vista come un difendere rendite di posizione e, invece, raccogliendo fino in fondo la sfida del buon governo e del cercare di fare in modo che queste partecipate siano pienamente parti di quel processo di miglioramento dei servizi ai cittadini, nei quali siamo impegnati e su cui dobbiamo essere assolutamente attenti per riuscire a misurarne l’efficacia e per riuscire a promuovere un costante miglioramento. Con questa ambizione, quindi, presentiamo questo progetto di legge all’attenzione dell’Aula, nella consapevolezza che non sia semplicemente una manovra di sommatoria rispetto a delle società preesistenti per dare una risposta al requisito della legge nazionale che ci impone di rivedere le partecipate, ma che possa essere una tappa importante nel miglioramento e nell’adeguamento della nostra partecipazione all’interno di queste società, per dare servizi sempre migliori ai nostri cittadini.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Paruolo.

La parola al relatore di minoranza, il consigliere Bargi, prego.

 

BARGI, relatore di minoranza: Grazie, presidente. Siamo arrivati al termine del percorso di approvazione di questo progetto di legge, un percorso un po’ particolare anche per la natura stessa del progetto di legge. L’abbiamo detto già le prime volte che ci siamo trovati ad affrontarlo in Commissione, lo ha ribadito poco fa il relatore di maggioranza, siamo di fronte a quella che di fatto è un’autorizzazione a procedere verso l’Amministrazione regionale che ci propone, in linea con la normativa nazionale, una razionalizzazione delle partecipazioni e delle partecipate della Regione. Tuttavia, a livello di indirizzo politico, il tema della razionalizzazione non può che trovarci d’accordo, se di vera razionalizzazione si tratta ed è proprio su questo punto che abbiamo cercato di far comprendere fin dalle prime battute, che tra l’altro si sono svolte in maniera un po’ caotica nei vari passaggi in Commissione, perché abbiamo iniziato poco prima di cominciare il percorso del bilancio, quindi è rimasto un po’ nel dimenticatoio, ci siamo rivisti dopo la pausa invernale. Da lì abbiamo fatto una prima Commissione e poi è rimasto in stand by, ci siamo tornati molto di fretta nelle ultime settimane per cercare di chiudere i lavori, perché c’è comunque una certa urgenza – ci viene detto – soprattutto per quanto riguarda FBM.

Fin dall’inizio abbiamo cercato di far comprendere come un gruppo di minoranza e soprattutto come un qualsiasi consigliere all’interno di quest’Aula difficilmente può presentarsi con proposte alternative alle aggregazioni e alle fusioni proposte in questo progetto di legge, a meno che non ne vada a fare uno studio efficace. Gli studi efficaci non ci sono nemmeno stati forniti all’inizio. Si è dovuto richiedere più volte che ci venissero dati gli scenari proposti dalla ditta Paragon che li ha studiati per conto della Regione. Gli scenari ci sono stati dati, ma questi scenari comunque prevedevano ancora la vecchia impostazione: quella dello scorporo del ramo di CUP 2000 (da fondere con Lepida) e non la fusione complessiva, come invece è stata proposta dagli emendamenti della Giunta e del relatore di maggioranza. Ancora di più abbiamo cercato di far comprendere che a noi interessava capire l’ipotesi del post razionalizzazione, cioè dove si va a parare in termini di personale, in termini di patrimonio, in termini di costi di affitto e tutti quelli che saranno i vantaggi derivanti dalla razionalizzazione, perché, se di razionalizzazione parliamo, ci devono essere ovviamente delle economie di scala e una riduzione dei costi delle società. Oltre a identificare gli scopi delle società che deriveranno da queste fusioni.

Con un po’ di difficoltà e ripetendolo un po’ a tutte le Commissioni, siamo riusciti ad arrivare alla Commissione di ieri (l’ultima in cui abbiamo potuto votare l’articolato di questo progetto di legge), in cui mi viene fornito a fine Commissione un documento in cui, bene o male, sono raccolte alla “meno peggio” le nostre richieste. È stata quindi mia premura andare negli uffici della Commissione a chiedere di inoltrarlo a tutti i consiglieri, perché mi sembrava il caso che fosse a conoscenza di tutti. Peccato che sia arrivato verso le cinque di ieri sera. Io capisco tutte le tempistiche, la necessità di essere veloci, però è dalla prima Commissione (eravamo ancora a dicembre 2017) che facciamo presente che, senza i documenti per poter valutare il “post”, è difficile dare un giudizio politico su una procedura di fusione, che tra l’altro qui riceve semplicemente il nullaosta da parte dell’Assemblea legislativa. Almeno un’ipotesi di quello che dovrebbe essere l’obiettivo a cui vogliamo arrivare. Nell’ipotesi, che ci è stata data, ci sono alcune domande che verrebbero da fare. In particolare, vedo che nella rimodulazione dei costi a ribasso, quelli che dovrebbero essere i risparmi derivanti dalle logiche di fusione, ce ne sono alcuni che vengono individuati direttamente dalle fusioni, altri vengono messi in successivi interventi. Soprattutto quelli che riguardano l’amministrazione, contabilità e controllo mi piacerebbe capire perché sono demandati, ad esempio, a successivi interventi e non alla fusione stessa. È evidente che, se due società si fondono, entrambe hanno l’ufficio amministrativo, è ovvio che ne risulterà un solo ufficio amministrativo che non può avere il numero di dipendenti di entrambi gli uffici e così via. Ci sarà un solo software, ci sarà un gruppo di dipendenti che terrà la contabilità dell’azienda derivata, ma non è che si possono semplicemente prendere due uffici e metterli insieme. Qui tra l’altro non vedo neanche riferimenti al patrimonio, a quelli che sono eventuali affitti che ad oggi vengono pagati, quindi quale sarà la sede fisica delle due nuove società. Di domande ce ne sarebbero state tante. Almeno, se il documento fosse arrivato prima della seduta di Commissione e non consegnatomi a mano al termine della stessa, forse con le nostre domande avremmo anche potuto esprimere un voto diverso: sicuramente un’astensione per dare un po’ di credito sulla carta al processo di fusione. Così facendo, ci è stato impossibile esprimere un giudizio ieri su dove andare a parare. Chiaramente ci interessa capire come andrà a finire, ma, nell’impossibilità di dare un giudizio compiuto, il nostro voto è stato ieri di non partecipazione e ritengo che anche oggi continuerà ad essere tale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bargi.

Passiamo quindi alla fase della discussione generale.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Il progetto di legge, che andiamo a trattare oggi, è stato visto dalla Giunta come un mero adempimento burocratico. È un provvedimento sollecitato dalla Corte dei conti, a dimostrazione del fatto che non basta annunciare modifiche ad assetti con una delibera di Giunta e un comunicato stampa della stessa, ma bisogna poi anche andare ad implementare quanto stabilito.

È un adempimento in ossequio – è vero – ad una imposizione statale, ma è anche vero che poteva essere un’occasione di vero rilancio delle nostre società in house. In realtà purtroppo non è stato così, è un progetto di legge nato male, che è stato gestito molto male. È stato rivisto in corso d’opera e portava con sé delle grosse aberrazioni. È stato gestito male, perché – come si diceva anche prima, lo accennava qualcuno dei colleghi – ci sono state frenate e accelerazioni, di cui non veniva assolutamente dato conto alla Commissione, con dei dialoghi paralleli con i sindacati, perché ricordiamo che nell’idea iniziale della Giunta, per quanto riguarda CUP 2000 e Lepida, era previsto uno smembramento di CUP. Poi evidentemente la Giunta, forse anche complici le elezioni, ha pensato bene che non fosse una buona idea e su questo (fortunatamente) si è tornati indietro, grazie anche alle sollecitazioni del Movimento 5 Stelle e di alcuni sindacati.

In questa sede voglio, però, ricordare e rimarcare un fatto increscioso rispetto al confronto con i sindacati. Io ricordo che uno in particolare è venuto anche in Aula a manifestare il proprio dissenso rispetto alla mancata convocazione di un protocollo che era stato firmato da quel sindacato stesso, mancata convocazione che ha portato ad una sanzione da parte del giudice del lavoro di più di 1.500 euro, perché l’assessora al Bilancio, per un suo vezzo personale, ha deciso di non gradire quel sindacato forse visto un po’ scomodo. E ricordo che, a seguito di quel protocollo, era stato firmato anche un ulteriore accordo per tutelare i lavoratori di CUP 2000, sempre questo sindacato ha chiesto di poter sottoscrivere quell’accordo, ancora oggi non sono stati convocati. Mi sembra francamente abbastanza assurdo. Questa cosa non si è detta abbastanza e io ci tengo a ribadirlo qua, perché non può essere che, per un vezzo di un assessore, si arrivi ad una sanzione evitabile. Il confronto andava fatto con tutti, a maggior ragione con chi ha sottoscritto il medesimo protocollo.

La nostra intenzione, noi abbiamo presentato anche degli emendamenti, era quella di salvaguardare il futuro di CUP. Da questo punto di vista, l’accordo arrivato è sicuramente un passo avanti, ma secondo noi non ci mette al riparo da future possibili esternalizzazioni dei servizi gestiti da CUP 2000.

Rispetto a quello che dicevo prima (alla malagestione), io mi aspettavo un’audizione da parte dei soggetti interessati, perché vorrei ricordare che le società partecipate, il cui assetto andiamo a rivedere oggi, è vero che forniscono dei servizi alla Regione, ma è altrettanto vero che hanno un dialogo costante per esempio con tutto il mondo dell’imprenditoria, con le startup, quindi mi sarei aspettata quantomeno un’audizione per capire, anche al di fuori da questa Regione, che cosa se ne pensasse di questo intervento. Non è stato possibile

Si è svolta un’audizione, richiesta dalla sottoscritta per approfondire la tematica, anche con chi ha vinto il bando per gestire lo studio tecnico-giuridico, peccato però che i documenti, che sarebbero dovuti essere oggetto di analisi in questa audizione, ci sono stati forniti esattamente un’ora prima con in mezzo la pausa pranzo. Non è un atteggiamento serio.

Non ultimo, i documenti che ci sono arrivati ieri pomeriggio rispetto ai possibili risparmi dovuti a questa riorganizzazione delle società in house. Noi andiamo a creare adesso delle mega società, a maggior ragione chiediamo che ci sia molta più trasparenza. Ricordo che queste mega società svolgeranno anche la funzione di stazioni appaltanti, quindi abbiamo proposto degli emendamenti che vanno nel senso di una maggiore trasparenza: lo stesso database utilizzato per la pubblicazione degli atti della Regione chiediamo che venga implementato anche per le società in house, perché ricordo che il decreto n. 33 non garantisce la piena accessibilità, conoscibilità degli atti da parte dei cittadini e invece noi chiediamo che si vada in quella direzione, a maggior ragione perché vengono creati dei grandi poli specializzati e, da quello che abbiamo visto, spesso i documenti vengono pubblicati in forma tabellare e i singoli provvedimenti non sono accessibili. Chiediamo più meritocrazia. Quando si è parlato, che c’è stata l’occasione di andare ad analizzare la stabilizzazione dei dipendenti regionali e abbiamo chiesto che i dipendenti di ERVET, che si occupano dei fondi europei, venissero equiparati e rientrassero all’interno di questa stabilizzazione, ci è stato risposto che loro non avevano fatto un concorso. Non è così. Comunque, se c’è questo tipo di perplessità e criticità, allora prevediamo all’interno di questo progetto di legge che il personale venga assunto tramite una selezione pubblica: onde evitare meccanismi diversi, premiamo la meritocrazia. Purtroppo anche questo emendamento è stato bocciato in Commissione. Sempre a fronte del fatto che queste aziende saranno grosse aziende, meritano sicuramente un maggior controllo e anche in questo senso abbiamo proposto un emendamento affinché si faccia un passaggio, almeno in Commissione, per quanto riguarda i piani pluriennali e le linee di indirizzo. Dall’altra parte, la proposta è stata di inserire la discussione sulle linee di indirizzo all’interno del DEFR. Secondo noi questo non garantisce un esame accurato di queste linee di indirizzo, perché il DEFR è corposo e qualcosa rischia di sfuggire. A meno che questo non sia l’obiettivo della Giunta. Quindi noi chiediamo che le linee di indirizzo seguano – e ci sta bene – le tempistiche del DEFR, ma seguano un percorso autonomo e permettano anche a noi consiglieri di opposizione di poter analizzare, nel merito e con la dovuta attenzione, anche questo tipo di provvedimento.

A fronte di questo quadro io dichiaro già che, come Movimento 5 Stelle, noi non parteciperemo al voto, salvo per quegli articoli che riguardano CUP 2000 e che vanno verso la tutela dei lavoratori, per i quali noi ci siamo battuti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Piccinini.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Siccome l’ho detto in Commissione, ritengo corretto ripeterlo in Aula: da un punto di vista del metodo, non posso che rilevare come le procedure, che sono state seguite, siano alquanto insoddisfacenti, per usare un eufemismo.

Mi piacerebbe magari che anche il relatore cosiddetto “di maggioranza” ascoltasse, sarebbe un bel gesto da parte sua. Visto che il consigliere Paruolo durante queste settimane non è stato particolarmente attento al suo ruolo, magari, se lo facesse in Aula, sarebbe già un passo avanti rispetto anche al futuro. Più che scrivere documenti politici, sarebbe utile che ci si occupasse della politica che facciamo qua dentro.

Dal punto di vista procedurale, il metodo seguito è abbastanza per noi insoddisfacente: abbiamo avuto documenti che sono arrivati all’ultimo minuto, il confronto è stato abbastanza complesso, non solo per le modalità con cui il relatore ha portato avanti il tema, ma anche per come è stato impostato dalla Giunta e questo abbiamo avuto modo di dirlo in tutte le sedi in cui ci è stato possibile farlo, a partire dalla Commissione.

Detto questo, sul merito del provvedimento – come abbiamo detto in diverse occasioni – noi non avevamo particolari resistenze. Certo, c’erano aspetti che potevano anche essere trattati forse in modo più complessivo, però l’approccio con il quale abbiamo affrontato questa discussione è sempre stato costruttivo e senza particolari perplessità, se non su un elemento di fondo relativo all’articolo sull’acquisizione del ramo d’azienda della Finanziaria Bologna Metropolitana, di cui la Regione Emilia-Romagna detiene solo l’1 per cento. Questo tipo di scelta e le prospettive su cui la Regione intende muoversi, rispetto a questa acquisizione, ci sono sembrate abbastanza lacunose e abbiamo avanzato in più occasioni necessità di chiarimenti, che sono arrivati – e qui non per colpa del relatore – in modo tardivo e abbastanza lacunoso, in modo da non poter dare piena soddisfazione alle nostre richieste di chiarimento e la volontà di poter stare nella discussione, come cerchiamo di fare sempre, in modo costruttivo e responsabile. Utilizzo questa parola, perché, visto che alla fine dobbiamo esprimere un voto sul provvedimento, esiste un elemento, che per noi rimane sempre fondamentale e che spesso – a torto o a ragione, non lo so, vedremo – ci fa passare sopra a tante altre considerazioni: quello della tutela dei livelli occupazionali, quindi le risposte che dobbiamo ai lavoratori coinvolti da questa riforma e da questa riorganizzazione. A quei lavoratori dobbiamo delle risposte e dobbiamo dare risposte anche in tempi rapidi e dobbiamo dare loro chiarezza sul loro futuro. Questo è l’elemento che, in un quadro che ho cercato di riassumere, riteniamo l’aspetto prevalente e su questo, quindi, noi esprimeremo il nostro giudizio, il nostro voto. Ma solo ed esclusivamente su questo, per senso di responsabilità verso i lavoratori che attendono risposte che rischiano, anche da un punto di vista diretto, nelle prossime settimane. Questo è elemento che fa premio su tutto il resto, dal nostro punto di vista, ma rimane l’ultima volta in cui questo tipo di atteggiamento ci consentirà di soprassedere a tutto il resto, che in questo procedimento legislativo (come in altri, purtroppo) non ha funzionato. Ribadisco, è utile che ci si dica con chiarezza che le leggi non si approvano in questo modo, non si portano alla discussione né della Commissione, né dell’Aula in questo modo, serve – l’abbiamo detto in modo chiaro – una sterzata, serve una svolta, perché così i procedimenti legislativi non si possono approvare. Credo di averlo detto in modo chiaro in tutte le sedi, lo ripeto in modo – penso – altrettanto chiaro in Aula, spero che sia l’ultima volta che mi capita di doverlo fare.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

Consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Signor presidente, a me pare che si siano volute bruciare le tappe su un provvedimento di legge che indubbiamente può avere anche un requisito di necessità e di urgenza, ma non essendo la Regione nelle condizioni di emanare dei decreti-legge, cosa migliore sarebbe stata se questo procedimento legislativo avesse seguito una via maestra, che era quella, ad esempio, di avere prima una ricognizione in ordine a quelle che vengono qui prospettate come “soluzioni finali”, perché ci sono poche ma confuse idee. Non più tardi di ieri in Consiglio comunale a Piacenza è stato votato un documento, richiesto dalla Regione, per la costituzione di un Comitato di controllo sull’attività di Lepida così come prevista da una normativa e da una delibera regionale del 2015. Oggi noi approviamo con questa legge (la maggioranza approverà) una fusione tra Lepida e CUP, che rimette in discussione tutto quello che, non più tardi di ventiquattr’ore fa, si è fatto votare ad un Consiglio comunale.

Mi permetto di fare un’osservazione. Tutta questa fretta per le società in house da che cosa deriva? Deriva forse dal fatto che le società in house alla fine consentono di bypassare le gare? Questa poi è la domanda di fondo. Mi permetto anche di aggiungere, a titolo di refuso, che basta leggere il comma 2 dell’articolo 1 per vedere che la fretta è una cattiva consigliera, perché si scrive «per quanto non previsto dalla presente legge, si applicano le norme del decreto legislativo in quanto compatibile», ma dovrebbero essere “le norme in quanto compatibili”, perché il decreto legislativo è sicuramente compatibile. Non dipende dalla Regione stabilire la compatibilità del decreto legislativo, dipende dalla Regione verificare se le norme, che essa emana, sono o meno in linea con quelle del decreto legislativo, a prescindere dal fatto che un limite vecchio di tecnica legislativa ha sempre suggerito di aggiungere anche “e successive modificazioni”, se non altro per avere la certezza che ci si riferisce sempre anche al prosieguo della norma. Ma soprattutto a me lascia perplesso il fatto che mettiamo per legge delle linee di indirizzo. Ora, da che mondo è mondo, le linee di indirizzo – lo dice la parola – sono degli atti che dovrebbero avere tra di loro una elasticità abbastanza diffusa, per il semplice motivo che alle stesse tradizionalmente si provvede tramite delibera di Consiglio o di Giunta proprio per avere un procedimento più spedito. Il fatto di inserire oggi legislativamente le linee di indirizzo con una loro specificità e poi, quasi a voler bypassare le linee di indirizzo, introdurre gli obiettivi strategici quasi che gli stessi potessero non dover soggiacere alle linee di indirizzo, ma essere altra cosa, lascia fondamentalmente perplessi.

Così come lascia perplessi il fatto che la Regione si preoccupi di mettere le mani sulle partecipate, dichiarando per legge quali poltrone si vuole riservare. Se voi andate a leggere, ad un certo punto, giusto perché – come è noto – ciò che più rileva sono le garanzie per chi occupa le poltrone rispetto ai titoli di coloro i quali dovrebbero occupare, c’è scritto chiaramente che la Regione si riserva già in partenza di nominare il presidente o l’amministratore delegato della società e il collegio sindacale. Tra l’altro questo mi lascia anche abbastanza perplesso sulla necessità di dover scrivere questo, perché in una società ad esempio come Lepida, dove la quota della Regione – se non sbaglio – è oltre il 99 per cento, vorrei capire come potrebbe essere diversamente. Non c’è alcuna norma differente che può prevedere che chi ha, tra l’altro sono tutti enti locali e per di più per una quota inferiore all’1 per cento, la possibilità di nominare chissà chi. Anche sotto questo profilo mi pare che ci si sia preoccupati di un elemento, che tradizionalmente è un elemento di origine statutaria o eventualmente da patti parasociali, anziché avere il rango di una norma di legge. Ma ciò che più lascia perplessi è che sarebbe stato anche opportuno che qualcuno si assumesse la responsabilità di dire e di fare il punto, ad esempio, su cosa è stata ERVET in questi anni: una sorta di ufficio di collocamento della Regione al di fuori delle normative regionali in senso stretto? Un poltronificio di seconda categoria? Un ente che ha dispensato incarichi professionali a raffica? Forse sarebbe stato meglio parlare di queste cose prima di proporre di fare una nuova società che comprendesse ERVET e ASTER, chiamandola ARTER. Io penso che si potesse anche convenire su alcune procedure. Debbo dire che, per il principio di successione delle norme, forse sarebbe stato più opportuno che la norma, definita “transitoria” per l’acquisto di ramo d’azienda in ERVET, fosse inserita prima della fusione della nuova società, perché, a mio avviso, non può essere una norma transitoria. Può essere che la nuova società viene costituita da ERVET unitamente al ramo d’azienda dalla stessa acquisito e da ASTER. Ma dire, prima, che si fondono ERVET e ASTER e, quindi, aver creato in una norma già il nuovo soggetto giuridico e, poi, mettere una norma transitoria che collega uno dei soggetti già virtualmente estinti, perché è ovvio che, nel momento in cui si costituisce una società che accorpa le due precedenti, era lì che bisognava inserire la norma di ERVET. Tra l’altro forse anche specificando quale necessità c’è per questo ramo d’azienda di una società, della quale non si citano neanche i dati di bilancio, perché sarebbe opportuno capire se noi acquistiamo un ramo d’azienda “in bonis” o meno. Essendo una spa, su quella che andiamo ad acquisire come ramo d’azienda era opportuno che qualcosa fosse indicato. Così come la Corte dei conti ammoniva in ordine ai bilanci delle partecipate e alla loro redazione e non vorrei che questo fosse un espediente per cancellare con un colpo di spugna ciò che era stato contestato, non sotto il profilo del merito delle società, ma dei modi e dei tempi con i quali venivano, non solo approvati i bilanci, ma venivano anche resi noti gli impegni di queste società.

Io penso che sia un provvedimento affrettato, che poteva seguire sicuramente una strada molto più tranquilla, dove ignoro quale fosse la fretta, se non il ritardo rispetto a limiti di legge precedentemente noti e da tempo stabiliti e quindi vedo in questo provvedimento un decadimento dell’attività legislativa della Regione che si preoccupa più di creare nuovi contenitori senza avere analizzato criticamente i vecchi, purché sia garantita una partecipazione azionaria tale che possa supportare poi l’affidamento in house che è il vero ed unico obiettivo di questa normativa.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Consigliere Boschini, prego.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Per aggiungere un elemento ulteriore di coloritura al dibattito, chiaramente riconoscendo che nella presentazione, fatta dal collega Paruolo, già gli elementi che volevamo sottolineare, come Partito Democratico, sono stati largamente messi in luce.

Vorrei, viste anche le polemiche, le osservazioni mosse rispetto al valore di merito di questa operazione, sottolineare un aspetto che forse potrebbe essere utile rimanesse agli atti del dibattito. Mi soffermo in particolare sulla fusione fra CUP e Lepida. Naturalmente è importante anche quella fra ASTER ed ERVET e anche su quella ci sarebbero molte cose da dire, ma, visto che anche ora è stata messa in discussione l’utilità, l’importanza, la rilevanza di questa operazione, ne sono state comunque messe in luce ipotetiche ombre, io invece vorrei provare a disegnare uno scenario in cui la fusione fra Lepida e CUP diventa una grande opportunità per il nostro tessuto regionale, oltre che per la nostra Amministrazione. Abbiamo davanti delle società che già oggi si occupano di soluzioni digitali, l’una più per il Servizio sanitario, l’altra per l’intero tessuto della pubblica amministrazione emiliano-romagnola e naturalmente anche per il tessuto dei privati, del settore produttivo, eccetera; sappiamo che questo tema dell’“amministrazione digitale” e dell’accessibilità ai servizi è strategico per il futuro e forse non ne parliamo abbastanza da questi banchi, nel senso che non c’è dubbio che vivremo in un domani (e ci siamo già, in realtà, in larga parte immersi) in cui l’accessibilità ai dati, l’accessibilità alle amministrazioni, la possibilità di utilizzare le informazioni saranno un elemento qualificante dei servizi pubblici e dei servizi da dare ai cittadini. Per il passato ci siamo qualificati e dobbiamo esserlo ancora per il futuro sui temi del welfare e della sanità, ma è evidente che ormai questi sono dei temi imprescindibili in una logica smart, in una logica di trasparenza e in una logica anche di miglioramento dei servizi e delle decisioni. Ho usato la parola «opportunità» e vorrei sottolinearla, perché mettere insieme le forze, le energie, le competenze nel razionalizzare i costi di CUP e Lepida insieme, io vedo questa opportunità: quella di avere davvero un polo operativo regionale specializzato negli ICT e nelle soluzioni digitali per l’accesso alla pubblica amministrazione in grado di dare un supporto ai cittadini nell’accesso e alle amministrazioni nel fornire servizi, verso lo scenario di una amministrazione digitale. Da questo punto di vista, penso che anche per noi decisori politici potrebbe essere una grande opportunità. Oggi le nostre attività quotidiane, quelle che si stanno svolgendo in questo momento all’interno delle Aziende sanitarie, all’interno dei Comuni, all’interno delle Anagrafi, eccetera, ogni secondo caricano migliaia e migliaia di dati – e mi fa piacere che entri adesso l’assessore Bianchi che sul tema dei “big data” spesso ci richiama e ci fa delle sottolineature – che hanno un potenziale informativo enorme per le decisioni della pubblica amministrazione e per le decisioni della politica. Sono inerenti i bisogni dei cittadini, le loro caratteristiche sociali, l’evoluzione delle loro necessità e delle loro richieste rispetto alla pubblica amministrazione. Io credo che la prospettiva che debba avere davanti la futura società CUP-Lepida, diciamo così, poi vedremo alla fine quale sarà la sua corretta definizione, è questa: quello di entrare a piedi pari dalla Regione Emilia-Romagna dentro al futuro tecnologico, al futuro digitale e alla gestione delle grandi masse di dati, che possono davvero costituire una base fondamentale per fare amministrazione e per fare politica nel nostro futuro.

A Bologna sono in corso grandi investimenti proprio sul tema dei “big data” e quindi credo che, anche da questo punto di vista, sia fondamentale attrezzarci evitando delle divisioni fra soggetti che fanno cose tutto sommato avvicinabili e muoverci davvero in maniera risoluta verso questa direzione. Quindi io vedo e auspico un futuro all’interno di questa operazione che viene fatta, in cui le grandi risorse dei sistemi informativi della sanità, dei servizi sociali, delle anagrafi comunali possono davvero diventare una risorsa per le nostre decisioni quotidiane e possano diventare molto più accessibili per chi, come noi, svolge il compito di indirizzo e di controllo, ma soprattutto per i cittadini che hanno bisogno di capire cosa facciamo e quali servizi possono richiedere in ogni momento.

Io vorrei sottolineare che davvero, lungi dal vedere tutte le ombre che sono state oggi delineate dagli interventi dell’opposizione, io vedo una grande opportunità e naturalmente auspico, dalla posizione di governo in cui mi trovo attualmente, che questa opportunità possa essere colta dal lavoro della Giunta, delle direzioni di queste società in maniera piena, perché ne abbiamo – credo – profondamente bisogno.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Boschini.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Brevemente, per illustrare un ordine del giorno, che presentiamo, legato al tema del riordino delle società a partecipazione pubblica, che non rientra all’interno di queste fusioni, però è a latere, perché nelle delibere con cui la Giunta ha ridefinito il quadro delle proprie partecipazioni, all’interno di questa ridefinizione c’era anche la previsione di dismettere le quote di Banca Etica. Banca Etica è una banca, alla cui fondazione la nostra Regione ha partecipato. Già nel ‘97 la Regione, con la legge regionale n. 26/97, definì la propria partecipazione in questa società cooperativa a responsabilità limitata che si chiamava “Verso la Banca Etica”, poi trasformò la propria partecipazione in Banca Etica. Banca Etica è nata per veicolare il sostegno finanziario ad iniziative di “finanza etica”: la finanza a servizio dei beni comuni e non a fini speculativi e quindi opera nei progetti di cooperazione sociale, cooperazione internazionale, a sostegno del microcredito. La normativa che riguardava le partecipazioni pubbliche è stata recentemente emendata nel bilancio di previsione per il 2018, prevedendo la possibilità che gli enti pubblici, che prima erano obbligati a dismettere queste partecipazioni, possono invece scegliere di mantenere queste partecipazioni. Una partecipazione che ha anche un valore politico, perché la nostra Regione penso abbia interesse a sostenere questo tipo di iniziative, visto che anche noi poi sosteniamo il microcredito e altre iniziative di questo tipo. Quindi l’invito di questo ordine del giorno è di sollecitare la Giunta a valutare di mantenere la propria partecipazione in Banca Etica, come è nella tradizione e nelle scelte già fatte da tempo in questa Regione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Se non ci sono altri iscritti in discussione generale, chiedo al relatore di maggioranza se vuole replicare.

Prego, consigliere Paruolo.

 

PARUOLO: Grazie. In modo molto rapido, per replicare ad alcune delle osservazioni che i colleghi hanno ritenuto di fare.

Parto dal consigliere Foti, ma in realtà poi il discorso lo si può allargare anche ad altre osservazioni fatte. È chiaro che questa legge va a fare una scelta, per quel che riguarda le società in house, con un accorpamento che certamente può essere oggetto di discussione, ma che ritengo sia del tutto chiaro nella sua scelta e nella sua definizione: quella di costituire due società partecipate, una che ha il suo focus nell’information technology e nei servizi agli enti locali e al mondo sanitario in particolare, come sarà la “nuova Lepida” derivante dalla fusione con CUP 2000 e un’altra, invece, per quel che riguarda tutta una serie di servizi di supporto alla ricerca, supporto alle attività produttive, attrattività territoriale che sarà la nuova ARTER. Uno avrebbe potuto dire “facciamo una scelta diversa e facciamo un’unica società”, non penso che qualcuno voglia proporre delle suddivisioni, io credo che questa sia una scelta di fondo, che è certamente contenuta all’interno di questo progetto di legge, che difendo, perché occorre trovare un punto di equilibrio fra il fatto di evitare delle frammentazioni inutili e, dall’altra parte, evitare di fare dei macro contenitori che rischiano di essere del tutto dispersivi, perché si devono occupare di tutto. A me sembra che, per come viene immaginata, la suddivisione in due società consenta di avere un sufficiente tasso di concentrazione e di specificità nella definizione della mission e degli obiettivi e un sufficiente grado di generalità per evitare inutili frammentazioni. Questa è la prima scelta di fondo. La seconda scelta di fondo è quella di dire che le linee di indirizzi e gli obiettivi strategici sono un oggetto, di cui porta la responsabilità non soltanto la Giunta, ma su cui può dare un contributo anche l’Assemblea legislativa. Questo è esattamente l’articolo 2 delle linee di indirizzo, perché il consigliere Foti ha attaccato l’articolo 2 sulle linee di indirizzo per poi fare tutta una serie di altri esempi, che in realtà possono trovare un punto di discussione nel percorso che l’articolo 2 individua: quello di fare della discussione sul DEFR l’elemento in cui ci sia anche lo spazio per valutare le priorità da dare alle società partecipate per valutare i risultati. In questo senso, quindi, credo non ci sia frettolosità nel prendere intanto queste due macro decisioni: 1. quella di procedere con gli accorpamenti e alla ridefinizione delle società, nel senso indicato, 2. quella di individuare un percorso che non sottragga completamente alla capacità della politica di quest’Aula la discussione sulle questioni specifiche, che riguardano queste società, nella consapevolezza (che ho già richiamato nel mio intervento) che certamente non si tratta né di dire che va tutto bene, non c’è nulla da correggere e nemmeno, però, di disconoscere le cose importanti che sono state realizzate fin qui in questa regione, anche grazie al contributo di queste società.

Credo davvero che questo sia uno strumento, una legge snella che però dà gli strumenti importanti, sui quali tutti noi saremo chiamati a dare un contributo più alto rispetto a quello che fino adesso è avvenuto e quindi io credo davvero che ci sia la possibilità di operare proficuamente. Lo dico anche rispetto alle osservazioni di merito fatte anche da altri colleghi (dal collega Taruffi).

Anticipo per dire che, rispetto agli emendamenti del gruppo Cinquestelle che abbiamo già esaminato in Commissione e che abbiamo respinto in Commissione, riproporremo il respingimento che abbiamo già motivato in Commissione, proprio perché alcuni sono già ricompresi nella discussione che sarà possibile fare all’interno del DEFR, così come previsto dall’articolo 2. Mentre invece, in relazione all’ordine del giorno che il collega Bertani ha preannunciato sulla possibilità di rivalutare la partecipazione della Regione Emilia-Romagna all’interno di Banca Etica, esprimeremo una condivisione e quindi su quell’ordine del giorno daremo un voto favorevole.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Paruolo.

Il relatore di minoranza non vuole intervenire.

Mi aveva chiesto di poter intervenire la Giunta. Assessore Petitti, prego.

 

PETITTI, assessore: Alcune considerazioni in merito al dibattito di oggi, ripartendo da quello che diceva all’inizio il relatore Paruolo e anche su quella che è stata la scelta della Regione Emilia-Romagna rispetto alla riorganizzazione delle società partecipate. È vero che c’è l’esigenza di adeguarsi ad una normativa, al decreto legislativo n. 175 del 19 agosto 2016 (entrato in vigore nell’estate 2017), ma la nostra non è una mera esecuzione della normativa statale, ma è una scelta politica ben precisa. Una scelta politica di questo mandato, una scelta con cui abbiamo voluto anche anticipare questo percorso e oggi è una parte del percorso messo in campo sulla razionalizzazione e sulla riorganizzazione della società partecipate, perché sappiamo che riguarda le società in house. Quindi quelle più vicine alle azioni, agli obiettivi della nostra Regione, perché andiamo ad attuare, attraverso le società in house, alcune politiche strategiche di questa Regione. Da qui il fatto che lo Statuto regionale prevede che, quando ci sono per legge nuove società e quindi, anche se sono fusioni, sono nuove società, ci sia una revisione, noi siamo intervenuti con questa legge che ha un carattere autorizzatorio. Se noi guardiamo i tempi di questo percorso, è giusto che noi ci ricordiamo che la Regione ha avviato un processo di forte razionalizzazione già con la delibera n. 924/2015, dove sono stati fissati i criteri e gli indirizzi e abbiamo in quel caso, con quella delibera, individuato tutti i criteri legati all’indispensabilità delle nostre società partecipate. Quindi non parliamo – questo è importante, a mio avviso, sottolinearlo – di una semplice opera di restyling, ma di un ripensamento complessivo, di una riorganizzazione di queste società, con un’attenzione alla storia delle stesse società, alla salvaguardia della storia delle stesse società attraverso un rilancio e una sfida nuova.

Successivamente, nel 2016, dopo la delibera del 2015, con la delibera n. 514/2016, abbiamo inserito in questo percorso tutte le azioni per l’attuazione del riordino e della riorganizzazione delle nostre società e quindi abbiamo voluto, già in quel caso, costituire in modo molto chiaro un sistema societario strategico rivolto all’innovazione e allo sviluppo delle nostre politiche, perché è fondamentale sottolineare che sono due i poli specialistici attraverso cui, con questo processo, si vanno a realizzare le fusioni: da una parte l’ICT e dall’altra parte lo sviluppo e l’innovazione dei territori e, attraverso questo processo di riordino delle nostre partecipate, abbiamo anche avuto la possibilità di mettere in campo quello che è il modello di controllo analogo. Con il modello di controllo analogo riusciamo ad implementare tutta l’attività di monitoraggio e di vigilanza sul sistema delle partecipate. Tra l’altro questa è una modalità virtuosa, perché la stanno guardando, osservando anche altre Regioni e perché prevede un modello che non è solo ed esclusivamente legato al controllo delle stesse società, ma permette anche di crescere, investendo proprio sul meccanismo di consapevolezza ovviamente di tutti e due i soggetti: sia delle società che della nostra Regione. Un controllo analogo amministrativo ovviamente – dico io – ma anche strategico, quindi non solo di puro adempimento normativo, ma legato al raggiungimento di obiettivi che abbiamo già detto: sono obiettivi strategici, industriali e gestionali. Quindi con questo progetto di legge sono due i poli: uno è quello legato al supporto alle politiche in materia di programmazione e valorizzazione territoriale, che coinvolge le società ASTER, ERVET e FBM e l’altro polo è coerente con gli obiettivi dell’agenda digitale che coinvolge Lepida e CUP 2000 e per le società in house c’è anche l’aggregazione di tutte le funzioni trasversali.

È evidente che noi abbiamo operato, attraverso questo progetto di legge, innanzitutto attraverso quella norma dello Statuto regionale e quindi attraverso un progetto di legge che ha carattere autorizzatorio, però abbiamo anche aperto un percorso in sede assembleare con la I Commissione e, conseguentemente, con l’audizione e attraverso anche un confronto importante con i sindacati, perché va ricordato che è stato siglato un protocollo con tutti i sindacati il 19 febbraio, che ci ha permesso di condividere le scelte fondamentali. Sono stati convocati tutti i sindacati e ascoltati, consigliera Piccinini...

 

(interruzione della consigliera Piccinini)

 

Non c’è nessuna sanzione, consigliera Piccinini. Poi proseguiranno gli incontri sul protocollo. Abbiamo ricevuto tra l’altro il protocollo mercoledì, abbiamo già previsto degli incontri successivi, quindi continueranno in tutta la fase di attuazione questi confronti. Questo è sicuramente uno degli aspetti più importanti, perché io credo che, da questo punto di vista, questo confronto ci ha permesso anche di migliorare le proposte che questa Amministrazione può fare. Infatti, a seguito dei confronti, la Giunta ha deciso di modificare la scelta iniziale legata al polo ICT, facendo in modo che, rispetto al progetto iniziale, la fusione avvenisse per incorporazione di CUP 2000 e Lepida, anziché la sola cessione a Lepida del ramo d’azienda di CUP 2000.

Io credo che l’altro aspetto fondamentale che vada sottolineato, è il ruolo dell’Assemblea legislativa nell’ambito di tutto il percorso, perché il ruolo dell’Assemblea legislativa sarà (anche questo di grande novità rispetto al processo di riorganizzazione delle società partecipate) quello di dare nelle specifiche linee di indirizzo legate al documento di economia e finanza, che anche con i sindacati abbiamo valutato essere lo strumento migliore per poter avere un ruolo di controllo, ma io mi auguro che sia anche un ruolo che ci permetterà di migliorare la governance del sistema delle società negli obiettivi strategici che abbiamo individuato e quindi tutte queste modalità di confronto andranno avanti.

Rispetto al tema del materiale, consigliere Bargi, il materiale era già stato consegnato in audizione, perché i materiali sono stati inviati il 20 febbraio, quindi sostanzialmente quelli prima della Commissione erano gli stessi che avevate. È giusto ricordare che questo materiale è legato a questa fase. Una legge autorizzatoria e gli aggiornamenti, rispetto agli altri materiali, avverranno con le fasi successive.

Consigliere Foti, l’idea che le società possano bypassare le norme non è possibile per le stesse norme che ci sono alla base, compreso il codice degli appalti. Quindi noi verifichiamo, attraverso un controllo analogo, ogni coerenza con le stesse normative. Il tema dell’urgenza, invece, di approvare in questi tempi la proposta di legge è anche legata alle procedure con le fusioni che, in modo particolare per FBM, ha una valenza fondamentale, perché è legata al ruolo della stazione appaltante e alla continuità occupazionale. Questa è stata anche la motivazione che avevamo condiviso in Commissione. Quindi i tempi sono stati quelli della nostra proposta di legge, approvata in Giunta nell’ottobre scorso, il materiale consegnato a febbraio, la possibilità di un confronto attraverso le audizioni e un protocollo, sottoscritto con i sindacati, che ci permetterà di valutare tutto il percorso successivo rispetto alla stessa attuazione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Petitti.

È così conclusa la parte del dibattito, passiamo alle votazioni.

Per gli scrutatori sostituiamo la consigliera Gibertoni con il consigliere Bertani e la consigliera Lori con la consigliera Ravaioli.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Sull’ordine dei lavori. Semplicemente per ritirare l’emendamento 2 del Movimento 5 Stelle.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Passiamo quindi alle votazioni.

Art. 1.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 1 è approvato.

Consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Per ribadire che la Lega non partecipa al voto a questo progetto di legge, quindi nelle varie votazioni noi non partecipiamo al voto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Pompignoli.

Consigliere Aimi, prego.

 

AIMI: Grazie, presidente. Per confermare anche la posizione di Forza Italia in merito alla non partecipazione al voto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Aimi.

Passiamo all’articolo 2, sul quale insiste l’emendamento 1, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani, Sensoli.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Non ci sono richieste di intervento.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1 a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani e Sensoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 2 è approvato.

Art. 3. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 3 è approvato.

Art. 4. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 4 è approvato.

Art. 5. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 5 è approvato.

Sull’articolo 6 insiste l’emendamento 2 ritirato dai Cinquestelle.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 6 è approvato.

Art. 7. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 7 è approvato.

Art. 8. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 8 è approvato.

Art. 9. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 9 è approvato.

Art. 10. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 10 è approvato.

Sull’articolo 11 insistono due emendamenti: emendamento 3, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani, Sensoli e l’emendamento 6, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli e Piccinini.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Solo per annunciare il voto di astensione sugli emendamenti a firma del Movimento 5 Stelle. Sia questo che quelli successivi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Chiedo il voto elettronico sugli emendamenti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Piccinini.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 3, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani e Sensoli, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

30

Assenti

 

20

Votanti

 

28

Favorevoli

 

2

Contrari

 

23

Astenuti

 

3

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 3 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 6, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli e Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

29

Assenti

 

21

Votanti

 

28

Favorevoli

 

2

Contrari

 

23

Astenuti

 

3

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 6 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 11 è approvato.

Art. 12. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 12 è approvato.

Prendiamo in esame l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani e Sensoli, istitutivo di un nuovo articolo.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani e Sensoli, per l’istituzione di un nuovo articolo.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 4 è respinto.

Prendiamo in esame l’emendamento 5, a firma dei consiglieri Piccini, Bertani e Sensoli, istitutivo di un nuovo articolo.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 5, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani e Sensoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 5 è respinto.

Art. 13. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 13 è approvato.

Passiamo alle dichiarazioni di voto sul provvedimento e sull’ordine del giorno 5518/1, oggetto 6219, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Come ho anticipato, noi non parteciperemo al voto nemmeno finale. Intervenivo semplicemente per rispondere a quanto diceva l’assessore Petitti in merito al fatto che, come Regione, non siamo stati sottoposti ad una condanna sanzionatoria da parte del Tribunale del lavoro. Io qui ho la sentenza, in cui si dice: «Quanto alle spese del giudizio, l’atteggiamento positivo della Regione giustifica la compensazione al 50 per cento delle spese della fase, mentre, per il rimanente 50 per cento, ritiene questo giudice non si possa non tenere conto che l’origine della controversia consiste nella mancata convocazione del sindacato ricorrente, profilo riconducibile ad un comportamento non conforme al protocollo richiamato, con conseguente condanna della Regione e liquidazione come da dispositivo». Quindi, assessore, non nascondiamo i fatti: si prenda la responsabilità di non aver convocato, nonostante la firma di un protocollo del sindacato SGB, che era venuto anche in Aula a protestare per la mancata convocazione e ad oggi non è ancora riuscito a firmare l’accordo per la tutela dei lavoratori, che è stato firmato con gli altri sindacati.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Piccinini.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Con meno enfasi, ma volevo dichiarare il voto favorevole al testo di legge e anche il voto favorevole del gruppo della Sinistra all’ordine del giorno 5518/1, a prima firma Bertani.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

Consigliere Paruolo, prego.

 

PARUOLO: Naturalmente noi voteremo a favore del progetto di legge. Quanto alla risoluzione su Banca Etica presentata dai colleghi dei Cinquestelle, siccome noi siamo persone serie e non rancorose, nonostante la minirissa inscenata dalla collega Piccinini un attimo fa, noi voteremo a favore del vostro ordine del giorno, perché nel merito lo condividiamo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Paruolo.

Non abbiamo notato questo minirissa, comunque ne prendiamo atto a verbale.

Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, passiamo alla votazione dell’ordine del giorno.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Chiedo il voto elettronico sull’ordine del giorno.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Ha usato un po’ più enfasi di prima, ma avevo capito. La ringrazio.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’ordine del giorno 5518/1, oggetto 6219, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

28

Assenti

 

22

Votanti

 

27

Favorevoli

 

27

Contrari

 

--

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’ordine del giorno 5518/1, oggetto 6219, è approvato.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 5518, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

27

Assenti

 

23

Votanti

 

26

Favorevoli

 

26

Contrari

 

--

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Rainieri): Proclamo approvata la legge riguardante «Razionalizzazione delle società in house della Regione Emilia-Romagna».

Terminiamo qui i lavori, anche perché per il prossimo provvedimento non ci sarebbero i tempi per la discussione generale, quindi riprenderemo i lavori alle ore 14.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 12,51

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Enrico AIMI, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Galeazzo BIGNAMI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Andrea CORSINI, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, ai sensi dell’art. 65, comma 2, del Regolamento interno il presidente della Giunta Stefano BONACCINI.

Hanno inoltre comunicato di non poter partecipare alla seduta il sottosegretario alla Presidenza della Giunta Andrea ROSSI, gli assessori Simona CASELLI, Raffaele DONINI, la presidente dell’Assemblea legislativa Simonetta SALIERA e i consiglieri Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE e Ottavia SONCINI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 5518 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Razionalizzazione delle società in house della Regione Emilia-Romagna»” (80)

 

Votazione emendamento 3, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani e Sensoli

 

Favorevoli: 2

Andrea BERTANI, Silvia PICCININI.

 

Contrari: 23

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 3

Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 2

Tommaso FOTI, Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 20

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Ottavia SONCINI.

 

Votazione emendamento 6, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli e Piccinini

 

Favorevoli: 2

Andrea BERTANI, Silvia PICCININI.

 

Contrari: 23

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 3

Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 21

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Ottavia SONCINI.

 

Votazione progetto di legge oggetto 5518

 

Presenti: 27

 

Favorevoli: 26

Mirco BAGNARI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 23

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Ottavia SONCINI.

 

OGGETTO 6219 “Ordine del giorno n. 1 collegato all’oggetto 5518 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Razionalizzazione delle società in house della Regione Emilia-Romagna". A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini

 

Presenti: 28

 

Favorevoli: 27

Mirco BAGNARI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Enrico CAMPEDELLI, Alessandro CARDINALI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 22

Enrico AIMI, Piergiovanni ALLEVA, Stefano BARGI, Galeazzo BIGNAMI, Stefano BONACCINI, Paolo CALVANO, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Tommaso FOTI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Antonio MUMOLO, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Andrea ROSSI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Ottavia SONCINI.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 5518 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Razionalizzazione delle società in house della Regione Emilia-Romagna»” (80)

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani e Sensoli:

«All’articolo 2, il comma 2 è sostituito secondo la seguente formulazione:

“2. La Giunta regionale presenta all’Assemblea legislativa entro il mese di giugno gli indirizzi strategici di cui al comma 1. Entro il mese di ottobre tali obiettivi strategici possono essere oggetto, con specifico atto, di aggiornamento. Il procedimento di approvazione delle linee di indirizzo è articolato in modo da consentire il massimo coinvolgimento delle commissioni assembleari per la condivisione degli obiettivi strategici, anche attraverso la convocazione di apposite udienze conoscitive.”»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani e Sensoli:

«All’articolo 6, nel comma 1, le parole “previa informativa alla” sono sostituite dalle seguenti:

“previo parere da parte”»

(Ritirato)

 

Emendamento 3, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani e Sensoli:

«All’articolo 11, dopo il comma 2 è inserito il seguente:

“2-bis. Successivamente al processo di cui al comma 1 la società che costituisce il polo specializzato dello sviluppo dell’Information and Communication Technology (ICT) regionale realizza le funzioni relative alla gestione ed allo sviluppo dei servizi per l’accesso già svolte da CUP 2000 s.c.p.a. assicurandone la gestione diretta, perseguendo l’obiettivo della salvaguardia qualitativa e quantitativa dei livelli occupazionali, anche attraverso la valorizzazione del ruolo e delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori.”»

(Respinto)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani e Sensoli:

«Dopo l’articolo 12 è aggiunto il “Capo IV - Disposizioni comuni alle società di cui al Capo II e III” ed il seguente articolo:

“Art. 12 bis

Informazione e trasparenza

1. Le società scaturenti dai processi di cui ai Capi II e III assicurano la tempestiva pubblicazione nei propri siti web istituzionali, garantendone la conoscibilità e la facilità di accesso, di tutti i provvedimenti adottati dagli organi politici, anche monocratici, e dalla dirigenza, per i quali non sussistano divieti o limiti di pubblicizzazione. In tali casi la pubblicazione avviene assicurando la non intelligibilità di dati personali non pertinenti, di dati sensibili o giudiziari, ovvero dei dati identificativi delle persone fisiche destinatarie dei provvedimenti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzioni di vantaggi economici qualora da tali dati sia possibile ricavare informazioni relative allo stato di salute ovvero alla situazione di disagio economico sociale degli interessati. Le stesse società procedono comunque a rendere non intelligibili i dati personali non pertinenti ovvero i dati sensibili o giudiziari, ai sensi dell’art. 4 comma 1 lett. d) ed e) del Decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali).”»

(Respinto)

 

Emendamento 5, a firma dei consiglieri Piccinini, Bertani e Sensoli:

«Dopo l’articolo 12 è aggiunto il “Capo IV – Disposizioni comuni alle società di cui al Capo II e III” ed il seguente articolo:

“Art. 12 bis

Organizzazione, assunzioni, acquisizione di competenze professionali

1. Le società scaturenti dai processi di cui ai Capi II e III informano le proprie scelte organizzative e lo svolgimento delle attività dirette all’assunzione di personale e all’acquisizione di competenze professionali ai principi di trasparenza, pubblicizzazione, utilizzo di procedure di selezione pubblica. Le stesse società procedono alla preventiva informazione delle organizzazioni sindacali dei lavoratori in relazione alle strategie generali di organizzazione ed alle loro modifiche.”»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma dei consiglieri Bertani, Sensoli e Piccinini:

«All’articolo 11, dopo il comma 2 è inserito il seguente:

“2-bis. Successivamente al processo di cui al comma 1 la società che costituisce il polo specializzato dello sviluppo dell’Information and Communication Technology (ICT) regionale realizza le funzioni relative alla gestione ed allo sviluppo dei servizi per l’accesso già svolte da CUP 2000 s.c.pa. perseguendo l’obiettivo della salvaguardia qualitativa e quantitativa dei livelli occupazionali, anche attraverso la valorizzazione del ruolo e delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori.”»

(Respinto)

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

6138 - Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Disposizioni per la promozione della Lingua dei Segni italiana, della LIS tattile e per la rimozione delle barriere della comunicazione." (14 02 18) A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

6149 - Progetto di legge di iniziativa della Giunta recante: “Modifica della legge regionale 12 dicembre 1997, n. 43 ‘Interventi a favore di forme collettive di garanzia nel settore agricolo. Abrogazione della L.R. 14 aprile 1995, n. 37’”. (Delibera di Giunta n. 201 del 12 02 18)

6155 - Progetto di legge di iniziativa della Giunta recante: “Norme in materia di interventi territoriali per lo sviluppo integrato degli ambiti locali”. (Delibera di Giunta n. 227 del 19 02 18)

6181 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Formignana e Tresigallo nella provincia di Ferrara" (delibera di Giunta n. 284 del 26 02 18).

6182 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Castenaso e Granarolo dell’Emilia nella Città metropolitana di Bologna" (delibera di Giunta n. 285 del 26 02 18).

6183 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Istituzione di nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Berra e Ro nella provincia di Ferrara" (delibera di Giunta n. 286 del 26 02 18).

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Interrogazioni

 

6130 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti, nei confronti della Regione Emilia-Romagna, il gettito tributario delle tasse automobilistiche. A firma del Consigliere: Bignami

6132 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per valorizzare, specie in ambito scolastico, il Giorno del ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati. A firma del Consigliere: Bignami

6133 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse riguardanti, per il 2018 ed il triennio 2018-2020, il personale ex regionale operante nell’ambito delle funzioni delegate, con particolare riferimento al settore della formazione. A firma del Consigliere: Sassi

6134 - Interrogazione a risposta scritta circa studi riguardanti i cementifici presenti sul territorio regionale. A firma del Consigliere: Rancan

6136 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure relative a nomine riguardanti il Teatro Comunale di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

6137 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per dare piena attuazione alla legislazione regionale in materia di tutela del benessere animale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6141 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori dell'Azienda ARSOM srl. A firma del Consigliere: Torri

6142 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la realizzazione del nuovo parcheggio dell'Ospedale Maggiore di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

6143 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione della cimice asiatica "halyomorrpha halys" ed i conseguenti danni alle colture frutticole. A firma dei Consiglieri: Aimi, Bignami

6144 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavori e le risorse riguardanti le opere di bonifica dell'area ex-Razzaboni. A firma della Consigliera: Piccinini

6145 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per allontanare i gruppi di nomadi e di altre nazionalità che bivaccano illegalmente nelle stazioni ferroviarie, ponendo in essere furti e truffe a danno degli utenti. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

6146 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere, tra le quali la gratuità dei trasporti pubblici, al fine di contrastare l'inquinamento derivante dai gas di scarico delle auto. A firma della Consigliera: Gibertoni

6150 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere al fine di raggiungere un'adeguata presenza della Polizia Municipale nel territorio dell'Unione Terre d'Acqua. A firma del Consigliere: Bignami

6151 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione e gli interventi da porre in essere in merito al torrente Ausa, affluente del fiume Marecchia. A firma della Consigliera: Sensoli

6152 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti contributi regionali attribuiti per progetti di studi di fattibilità di fusioni tra Comuni. A firma della Consigliera: Piccinini

6154 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte ai disagi ed ai rischi, per le donne in stato di gravidanza, conseguenti alla chiusura di punti nascita, con particolare riferimento alle zone montane e disagiate. A firma del Consigliere: Aimi

6156 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità e le istruzioni riguardanti la disdetta delle prenotazioni di prestazioni specialistiche del Servizio sanitario regionale e le relative sanzioni. A firma del Consigliere: Delmonte

6157 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare l'esclusione di bambini e bambine non vaccinati, ma regolarmente iscritti, dalle strutture educative e scolastiche, garantendo loro la continuità didattica per il periodo 2017/2018. A firma della Consigliera: Sensoli

6159 - Interrogazione a risposta scritta circa il recepimento delle disposizioni normative riguardanti le procedure per l’assegnazione delle concessioni di commercio su aree pubbliche. A firma del Consigliere: Bignami

6160 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per organizzare e pianificare servizi adeguati di trasporto in occasione dell’evento di orientamento universitario degli studenti, che si svolge presso Bologna Fiere, denominato “Alma-Orienta – Giornate dell’Orientamento”. A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini

6161 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare che la riforma dell’ordinamento penitenziario indebolisca il principio della certezza della pena e comporti aggravi dei costi a carico delle regioni, con particolare riferimento agli stranieri extracomunitari condannati con sentenze definitive. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Rancan, Marchetti Daniele, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

6162 - Interrogazione a risposta scritta circa soluzioni per facilitare la raccolta differenziata per le persone affette da invalidità a Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Delmonte

6163 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche relative agli avvicendamenti di personale medico tra le Aziende Sanitarie Locali di Bologna e Ravenna. A firma del Consigliere: Bignami

6164 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte alle problematiche evidenziate nel rapporto ministeriale sulle attività di ispezione e controllo nei luoghi di lavoro. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

6165 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attuazione degli impegni assunti, attraverso l’approvazione della risoluzione assembleare oggetto n. 3460, in materia di autonomia ed inclusione delle persone affette da sordità. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Fabbri, Delmonte, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Bargi, Pettazzoni

6166 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare che i costi delle bollette non pagate da utenti morosi vengano posti a carico di soggetti che le pagano regolarmente. A firma dei Consiglieri: Rancan, Fabbri, Delmonte, Bargi, Marchetti Daniele, Rainieri, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

6167 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di una persona che vive negli spazi dell’Ospedale Nuovo di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6168 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere la situazione di precarietà dell’edificio che ospita il Liceo Scientifico Righi ed il Liceo Linguistico Alpi, in piazza Aldo Moro a Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

6170 - Interrogazione a risposta scritta circa l’aumento del quantitativo dei rifiuti conferiti all’inceneritore sito nel Comune di Coriano (RN), in via Raibano. A firma della Consigliera: Sensoli

6171 - Interrogazione a risposta scritta circa le criticità strutturali del Liceo scientifico Righi e del Liceo linguistico Alpi di Cesena. A firma del Consigliere: Bertani

6173 - Interrogazione a risposta scritta circa casi di emergenza abitativa, a Imola, riguardanti nuclei familiari con membri in cura presso il Dipartimento di Salute mentale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6174 - Interrogazione a risposta scritta circa episodi di propaganda politica riscontrati presso il Liceo Melchiorre Gioia di Piacenza. A firma del Consigliere: Rancan

6175 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzazione ed i costi del servizio di navetta tra la Stazione ferroviaria di Bologna e la Fabbrica Italiana Contadina (FICO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6177 - Interrogazione a risposta scritta circa la Convenzione, tra la Prefettura di Ravenna, l’Asp dei Comuni della Bassa Romagna e l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, per il servizio di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale e gestione dei servizi connessi, approvata il 26 febbraio 2018. A firma del Consigliere: Pompignoli

6179 - Interrogazione a risposta scritta circa l’effettiva presenza di 20 posti letto di “Medicina riabilitativa – riabilitazione" presso l’area medica dell’Ospedale di San Giovanni in Persiceto. A firma del Consigliere: Bignami

6180 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la carenza di medici di famiglia e di medici di continuità assistenziale. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Fabbri, Delmonte, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Bargi, Pettazzoni

6184 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per impedire il verificarsi di episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari. A firma del Consigliere: Bignami

6185 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la tutela del consumatore in relazione agli aumenti delle bollette relative all’energia elettrica. A firma del Consigliere: Bignami

6186 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni e le risorse economiche da attivare per mettere in sicurezza il territorio del Comune di Casalfiumanese, e contrastare il dissesto idrogeologico esistente. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6187 - Interrogazione a risposta scritta circa le risorse e le azioni da prevedere ed impegnare per mettere in sicurezza la frana in atto nel Comune di Gaggio Montano, in località Vaina. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6188 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzazione delle risorse e dei fondi destinati alla difesa delle donne ed a tutela dei loro diritti. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Fabbri, Delmonte, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Bargi, Pettazzoni

6189 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per eliminare i danni apportati dal maltempo alla rete viaria, con particolare riferimento a quella provinciale. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Bargi, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

6190 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti un concorso pubblico bandito dall'AUSL di Imola. A firma della Consigliera: Piccinini

6193 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare episodi di vandalismo e furti riguardanti auto parcheggiate negli spazi di sosta aziendali dell’Ospedale Policlinico Sant’Orsola – Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Bignami

6194 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e tematiche riguardanti la fusione dei Comuni di Baricella, Malalbergo e Minerbio. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6195 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l’istituzione di strutture sanitarie. A firma del Consigliere: Foti

6196 - Interrogazione a risposta scritta circa l’applicazione delle norme sulla parità di genere nell’ambito delle società controllate dalla Regione Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

6197 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare il forte incremento dei costi del trasporto pubblico riguardante zone collinari e montane della Provincia di Forlì-Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

6198 - Interrogazione a risposta scritta circa l’adesione alla campagna “8 marzo 3 donne 3 strade” per la valorizzazione delle figure femminili tramite l’intitolazione di luoghi pubblici e strade. A firma della Consigliera: Gibertoni

6200 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti bandi della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Foti

6201 - Interrogazione a risposta scritta circa incarichi riguardanti l'AUSL di Ferrara. A firma del Consigliere: Bignami

6203 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per ripristinare le condizioni di sicurezza sulla rete viaria, con particolare riferimento alla Provincia di Modena ed alle competenze dell’ANAS. A firma della Consigliera: Gibertoni

6204 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare disservizi riguardanti il trasporto di studenti interessati all’evento, che si svolge a Bologna, denominato “Alma Orienta -  Giornate dell’Orientamento”. A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini

6205 - Interrogazione a risposta scritta circa la quantificazione dei posti complessivi per l'accoglienza dei migranti irregolari nei comuni. A firma del Consigliere: Rainieri

6206 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per risolvere la situazione di grave criticità delle strade provinciali. A firma del Consigliere: Bertani

6207 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per garantire la tutela dei consumatori circa gli eccessivi aumenti delle bollette dell’energia elettrica, anche attraverso il Comitato dei Consumatori e degli Utenti. A firma del Consigliere: Bignami

6208 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per contrastare lo stato di dissesto idrogeologico dell’Appennino bolognese, garantire la relativa viabilità e mettere in sicurezza la frana della Maranina, nel Comune di Gaggio Montano. A firma del Consigliere: Taruffi

6209 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa azioni correttive riguardanti il Reddito di Solidarietà (RES), con particolare riferimento ai destinatari dello stesso. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6210 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere a fronte dei disagi e dei rischi per l'incolumità dell'utenza e dei conducenti del trasporto pubblico causati dai viaggiatori abusivi, con particolare riferimento a quelli extracomunitari. A firma del Consigliere: Foti

 

Risoluzioni

 

6131 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire in tutte le sedi più opportune, ivi compresa la conferenza Stato-regioni, perché non si disperda il lavoro svolto da questa legislatura e dalla Commissione di studio, istituita presso l’Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia, per l’elaborazione di proposte di intervento nella riforma dei reati in materia agroalimentare, sollecitando inoltre il nuovo Governo che si costituirà nella prossima legislatura affinché faccia proprio e ripresenti il disegno di legge per avviarne l’iter di approvazione definitiva da parte delle due Camere. (13 02 18) A firma dei Consiglieri: Calvano, Taruffi, Torri, Prodi, Montalti, Bagnari, Zoffoli, Ravaioli, Paruolo, Rossi Nadia, Tarasconi, Lori, Marchetti Francesca, Mori, Rontini, Caliandro, Boschini, Molinari, Iotti, Campedelli, Poli, Cardinali, Mumolo

6135 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad esprimere piena solidarietà e la più ferma condanna da parte di tutta l'Assemblea Legislativa nei confronti delle minacce ricevute dal Presidente dell'Associazione "La caramella buona", Roberto Mirabile. (14 02 18) A firma del Consigliere: Aimi

6147 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare l'introduzione, per le città del territorio regionale, di iniziative volte a contrastare l'inquinamento derivante dal gas di scarico delle auto, anche in analogia con le iniziative del Governo tedesco, tra le quali la gratuità del trasporto pubblico e l'incentivazione dei veicoli elettrici e del retrofitting. (15 02 18) A firma della Consigliera: Gibertoni

6148 - Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Consiglio Grande e Generale dello Stato di San Marino di esaminare in tempi rapidi proposte in tema di cittadinanza ed elettorato passivo ed attivo, esprimendo inoltre l'auspicio che si tengano nella dovuta considerazione le istanze dei tanti stranieri che, per vicinanza geografica, hanno in San Marino il centro dei propri interessi economici ed affettivi. (15 02 18) A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Zoffoli

6153 - Risoluzione per impegnare la Giunta, in materia di assistenza a favore delle persone con disabilità grave prive di sostegno famigliare, a sostenere il progetto "CoHousing Ragione Sociale" ponendo in essere, per quanto di propria competenza, gli atti necessari per favorirne la realizzazione, riservando inoltre, particolare attenzione alla promozione ed agevolazione di iniziative di carattere familiare o di piccole comunità. (19 02 18) A firma del Consigliere: Bignami

6158 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere attività istituzionali nei confronti del Governo, dell’ANCI e degli altri Enti competenti al fine di chiarire che i bambini e le bambine ancora non vaccinati, ma regolarmente iscritti, non siano allontanati dalle strutture educative e scolastiche e che sia consentito loro di giungere alla conclusione dell’anno educativo e scolastico 2017/2018, ad intensificare le attività volte ad informare i genitori sull’utilità della vaccinazioni; richiedendo inoltre chiare linee guida operative che consentano una uniforme applicazione della relativa normativa, anche in materia di tutela della privacy. (21 02 18) A firma della Consigliera: Sensoli

6169 - Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire il percorso intrapreso con il Gruppo tecnico di lavoro sulla sindrome fibromialgica al fine monitorare le azioni messe in campo attraverso le linee di indirizzo dei documento di "Diagnosi e trattamento della Fibromialgia" e per approfondire gli attuali studi specifici di trattamento non farmacologico; ad attivarsi presso il Ministero della salute e il CSS al fine di aprire un confronto sulle linee guida elaborate dalla Regione Emilia-Romagna  affinché possano diventare una base di lavoro comune e di attività di ricerca finalizzate ad individuare, in modo condiviso dalla comunità scientifica, i cut-off della malattia così da giungere al riconoscimento della fibromialgia quale malattia cronica ed invalidante e al conseguente inserimento nei LEA. (26 02 18) A firma dei Consiglieri: Calvano, Caliandro, Zoffoli, Boschini, Marchetti Francesca, Rossi Nadia, Ravaioli, Zappaterra, Tarasconi, Prodi, Montalti, Paruolo, Mori, Molinari, Rontini, Bagnari

6176 - Risoluzione circa il servizio di trasporto, gestito da Tper, fra la stazione centrale di Bologna e Fico. (01 03 18) A firma della Consigliera: Piccinini

6178 - Risoluzione circa il riordino dei programmi di formazione per il riconoscimento e la certificazione della figura del soccorritore. (02 03 18) A firma dei Consiglieri: Delmonte, Fabbri, Rainieri, Bargi, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

6191 - Risoluzione sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Mobilità a basse emissioni: manteniamo gli impegni - Un'Unione europea che protegge il pianeta, dà forza ai suoi consumatori e difende la sua industria e i suoi lavoratori - COM(2017) 675 final dell’8 novembre 2017, sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Verso l'uso più ampio possibile di combustibili alternativi: un piano d'azione sulle infrastrutture per i combustibili alternativi a norma dell'articolo 10, paragrafo 6, della direttiva 2014/94/UE, compresa la valutazione di quadri strategici a norma dell'articolo 10, paragrafo 2, della direttiva 2014/94/UE - COM(2017) 652 final dell’8 novembre 2017, sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 92/106/CEE relativa alla fissazione di norme comuni per taluni trasporti combinati di merci tra Stati membri – COM (2017) 648 final dell’8 novembre 2017 e sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2009/33/CE relativa alla promozione di veicoli puliti e a basso consumo energetico nel trasporto su strada – COM (2017) 653 final dell’8 novembre 2017. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell’articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012 e esame di sussidiarietà ai sensi del Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona. (Approvata dalla I Commissione assembleare Bilancio, Affari generali ed istituzionali in data 7 marzo 2018)

6192 - Risoluzione sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, Strategia europea per la plastica nell’economia circolare – COM (2018) 28 final del 16 gennaio 2018, sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, relativa al quadro di monitoraggio per l’economia circolare – COM (2018) 29 final del 16 gennaio 2018, sulla Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, sull’attuazione del pacchetto sull’economia circolare: possibili soluzioni all’interazione tra la normativa in materia di sostanze chimiche, prodotti e rifiuti – COM (2018) 32 final del 16 gennaio 2018 e sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi, che abroga la direttiva 2000/59/CE e modifica la direttiva 2009/16/CE e la direttiva 2010/65/UE – COM (2018) 33 final del 16 gennaio 2018. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell’articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012 e esame di sussidiarietà ai sensi del Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona. (Approvata dalla I Commissione assembleare Bilancio, Affari generali ed istituzionali in data 7 marzo 2018)

6202 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo ad adottare quanto prima il decreto sulle tariffe di specialistica ambulatoriale per rendere operativi ed effettivi i nuovi LEA e fare così in modo che il limite di età per l'accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) passi da 43 a 46 anni, disponendo inoltre che la Regione Emilia-Romagna adotti immediatamente tutti gli atti di propria competenza per dare tempestivamente corso all'applicazione di detto provvedimento. (09 03 18) A firma dei Consiglieri: Bagnari, Serri, Prodi, Campedelli, Zappaterra, Montalti, Lori, Calvano, Iotti, Mori, Mumolo, Torri, Poli, Caliandro

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

5718 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di attuazione del sistema di elisoccorso notturno, con particolare riferimento alle zone montane. A firma dei Consiglieri: Lori, Zappaterra

5725 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare i lavoratori dell'azienda di trasporto pubblico Seta SpA e la relativa utenza. A firma del Consigliere: Bargi

5728 - Interrogazione a risposta scritta circa azioni per evitare che il territorio Alto Reno Terme si trovi a breve senza il servizio di pediatria. A firma del Consigliere: Bignami

5729 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo della struttura sita in via Gaspare Landi a Piacenza dedicata ad utenti affetti da autismo. A firma del Consigliere: Foti

5733 - Interrogazione a risposta scritta circa la formazione di un elenco, presso la Regione Emilia-Romagna, di professionisti legali cui affidare incarichi di patrocinio o consulenza. A firma del Consigliere: Bignami

5734 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far fronte al rischio idrogeologico connesso al torrente Idice nei comuni di Castenaso e Budrio. A firma della Consigliera: Gibertoni

5739 - Interrogazione a risposta scritta circa i dati riguardanti i trasferimenti con ambulanze di pazienti tra l’Ospedale di Imola e Ausl di Bologna, Aosp di Bologna e Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5740 - Interrogazione a risposta scritta circa le sperimentazioni in atto sulle aree vaste interprovinciali, a seguito della l.r. n.13/2015 di riforma del sistema di governo regionale e del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Fabbri, Delmonte, Rancan, Pompignoli, Rainieri, Bargi, Pettazzoni

5745 - Interrogazione a risposta scritta circa l’incarico a tempo determinato, nel profilo professionale di Dirigente Amministrativo per le attività di supporto e sviluppo della Ricerca dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, conferito nel settembre 2015, successivamente trasformato, senza alcuna selezione, in incarico di Struttura Complessa. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5754 - Interrogazione a risposta scritta circa il coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna nel progetto sanitario, rivolto agli anziani, denominato “Senior Italia Care”. A firma del Consigliere: Calvano

5757 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire l’anonimato dei dati sanitari divulgati a fini scientifici. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

5761 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Faenza. A firma del Consigliere: Bignami

5765 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare l’utenza delle linee ferroviarie Rimini-Ravenna-Bologna e Ancona-Bologna e risolvere i relativi disservizi. A firma dei Consiglieri: Bagnari, Rontini

5767 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per stabilizzare il rapporto di lavoro dei dipendenti precari della Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5768 - Interrogazione a risposta scritta circa l’organizzazione del sistema di emergenza-urgenza sanitaria e l’utilizzazione del relativo personale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5770 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire l’assistenza sanitaria nelle zone montane e con criticità orografiche, con particolare riferimento al distretto sanitario di San Lazzaro di Savena ed ai relativi Comuni. A firma della Consigliera: Piccinini

5771 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere le gravi criticità ed i disservizi gravanti sugli utenti della linea ferroviaria Cremona-Fidenza. A firma del Consigliere: Foti

5779 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi di sperimentazione, in ambito regionale, di dispositivi di controllo della malattia diabetica, quale il Flash Glucose Monitoring (FGM), già certificato in ambito europeo. A firma del Consigliere: Bignami

5782 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l’Azienda Agraria Sperimentale “Vittorio Tadini” (PC). A firma del Consigliere: Taruffi

5783 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e controlli riguardanti contributi relativi alla L.R. 28/98. A firma del Consigliere: Bignami

5785 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti istituti operanti nel settore della sanità, con particolare riferimento allo IOR. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5789 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l'esecuzione delle visite mediche preventive e della sorveglianza sanitaria relative al personale medico convenzionato operante presso le AUSL. A firma del Consigliere: Sensoli

5796 - Interrogazione a risposta scritta circa le verifiche da porre in essere relativamente all’attuazione delle disposizioni riguardanti la sorveglianza sanitaria sul personale medico convenzionato operante nelle AUSL. A firma del Consigliere: Bignami

5798 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di avanzamento dei lavori di realizzazione del nuovo ospedale di Fiorenzuola. A firma dei Consiglieri: Molinari, Tarasconi

5803 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi e le politiche poste in essere dal Comune di San Lazzaro di Savena, con particolare riferimento alla valorizzazione del relativo centro cittadino. A firma del Consigliere: Bignami

5805 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire la presenza, presso le AUSL, di adeguate scorte di vaccini, con particolare riferimento a quelli necessari per contrastare il tetano. A firma della Consigliera: Piccinini

5807 - Interrogazione a risposta scritta circa attività dell’ASL di Bologna, svolte anche in raccordo con le scuole, riguardanti il ruolo della persona, con particolare riferimento alla sua centralità rispetto alla società. A firma del Consigliere: Foti

5810 - Interrogazione a risposta scritta circa la vigilanza sui materiali e sul servizio di fornitura domiciliare di ausili sanitari. A firma del Consigliere: Taruffi

5812 - Interrogazione a risposta scritta circa la sospensione, per cinque giorni, dei servizi medico-ambulatoriali ed infermieristici erogati presso la Casa della Salute di Meldola (FC). A firma del Consigliere: Pompignoli

5813 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavori ed i costi relativi alla costruzione di parcheggi dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5814 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di svolgimento, ed i relativi costi, del servizio di portineria dell’Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5815 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire il servizio di distribuzione diretta dei farmaci presso gli Ospedali e le Case della Salute.               A firma del Consigliere: Taruffi

5816 - Interrogazione a risposta scritta circa incarichi riguardanti l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna – Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. A firma del Consigliere: Bignami

5818 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare la chiusura dei Centri Unici di Prenotazione (CUP) in Comuni del modenese tra i quali Novi, Soliera e Campogalliano. A firma del Consigliere: Foti

5819 - Interrogazione a risposta scritta circa i fondi da destinare al recupero delle strutture portuali di Porto Garibaldi. A firma del Consigliere: Foti

5820 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere le carenze infrastrutturali ed i disagi per l’utenza della linea ferroviaria Parma-Suzzara. A firma del Consigliere: Sassi

5821 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti gli immobili ove vengono ospitati i richiedenti asilo, con particolare riferimento alla situazione esistente a Modena. A firma del Consigliere: Bargi

5823 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere, presso gli Ospedali, per garantire la prevenzione ed il controllo delle infezioni, con particolare riferimento alla situazione esistente a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5824 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e disposizioni riguardanti il gattile di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5835 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per evitare il trasferimento del centro prelievi, attualmente presso l’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, in locali siti in Via Anguissola. A firma del Consigliere: Foti

5836 - Interrogazione a risposta scritta circa la destinazione specifica dei finanziamenti destinati al polo ospedaliero Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5837 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza, all’interno dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, di associazioni non iscritte nel registro regionale. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5843 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere problematiche riguardanti i CUP, ed evitare la chiusura di uffici ove viene svolta l’attività di prenotazione di prestazioni specialistiche. A firma della Consigliera: Gibertoni

5871 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per assicurare la completa attribuzione di tutte le borse di studio previste negli Atenei regionali. A firma del Consigliere: Bignami

5876 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure riguardanti la concessione di immobili pubblici, con particolare riferimento alla situazione relativa a Castel Maggiore (BO). A firma del Consigliere: Bignami

5894 - Interrogazione a risposta scritta circa interventi di sostegno alla pastorizia di transumanza nella regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Torri

5899 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda valutare la possibilità di presentare richiesta alla Sovrintendenza affinché lo studio del pittore Tonino Dal Re venga dichiarato di interesse culturale ai sensi degli articoli 14 e 51 del Codice medesimo. A firma del Consigliere: Bignami

5901 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle iniziative che si intendono intraprendere per effettuare una ricostruzione virtuale dell’anfiteatro di epoca romana sito ad Imola e quanti contributi sono previsti annualmente dalla legge regionale n.18 del 2000 per tale progetto. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5902 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Giunta intenda intraprendere per garantire agli abitanti di Savigno di avere le stesse opportunità, in termini di servizi all’interno del proprio territorio, che avevano prima di essere ricompresi nel Comune di Valsamoggia. A firma del Consigliere: Bignami

5907 - Interrogazione a risposta scritta circa i fenomeni di lavoro irregolare ed evasione fiscale. A firma della Consigliera: Piccinini

5908 - Interrogazione a risposta scritta circa l’individuazione dei rappresentanti del Comune di Lizzano in Belvedere (BO) all’interno dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese. A firma del Consigliere: Bignami

5912 - Interrogazione a risposta scritta circa l’Istituto per la storia e la memoria del Novecento “Ferruccio Parri”, con particolare riguardo agli aspetti relativi al bilancio e al rinnovamento dell’attività dell’Istituto. A firma del Consigliere: Bignami

5917 - Interrogazione a risposta scritta circa ritardi riguardanti la ripartizione fra i Comuni delle agevolazioni derivanti dal fondo idrocarburi. A firma dei Consiglieri: Piccinini, Bertani

5919 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire il mantenimento dei vigenti criteri di attribuzione delle competenze in materia fallimentare ai Tribunali esistenti. A firma del Consigliere: Foti

5920 - Interrogazione a risposta scritta circa i motivi dei ritardi nell’erogazione dei bonus 2017 relativi al fondo idrocarburi, e le relative tempistiche. A firma del Consigliere: Bignami

5928 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere problematiche e ritardi riguardanti la consegna della posta e dei pacchi nella provincia di Modena. A firma della Consigliera: Gibertoni

5938 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per aprire un tavolo regionale permanente di monitoraggio e coordinamento sui temi dell’antifascismo, con particolare riferimento ad una manifestazione, svoltasi a Fossoli, nei pressi di un immobile che ospita i rifugiati. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

5940 - Interrogazione a risposta scritta circa la connessione tra gioco d’azzardo e le attività criminali di tipo organizzato, e la valorizzazione delle funzioni affidate alla Consulta regionale per la legalità. A firma dei Consiglieri: Bertani, Sensoli

5941 - Interrogazione a risposta scritta circa la manutenzione e la messa in sicurezza della Strada Provinciale 142 "Mandrioli". A firma della Consigliera: Montalti

5946 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti la quantità di alunni immigrati presenti nelle classi. A firma del Consigliere: Bignami

5949 - Interrogazione a risposta scritta circa le problematiche riguardanti i campi nomadi esistenti a Faenza (RA). A firma del Consigliere: Liverani

5961 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni conseguenti alla Sentenza dell'adunanza plenaria del Consiglio di Stato n. 11, depositata in data 20 dicembre 2017, riguardante le assunzioni a tempo determinato di maestri in possesso del diploma di istituto magistrale e diplomati prima del 2001/2002. A firma del Consigliere: Bignami

5962 - Interrogazione a risposta scritta circa ritardi nella emissione di attestati riguardanti i corsi per la qualifica di operatore socio sanitario. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

5970 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per mettere in sicurezza la Strada Statale Romea. A firma dei Consiglieri: Calvano, Zappaterra, Rontini, Bessi, Bagnari

5972 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire la messa in sicurezza degli edifici scolastici, con particolare riferimento all’adeguamento sismico degli stessi. A firma del Consigliere: Torri

5976 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per tutelare le emittenti locali ed i relativi lavoratori. A firma del Consigliere: Bignami

5980 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti i Nuclei di Valutazione relativi ai dirigenti scolastici. A firma del Consigliere: Bignami

5995 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare le mafie ed evitare la percezione di vicinanza tra le stesse e le istituzioni. A firma dei Consiglieri: Sassi, Bertani, Sensoli

5997 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per valorizzare le funzioni della Polizia Municipale, con particolare riferimento alla istituzione del corpo unico di Polizia Municipale dei Comuni di Casalecchio, Zola Predosa e Monte San Pietro. A firma del Consigliere: Bignami

6005 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per rendere gli edifici scolastici conformi alle varie normative in tema di sicurezza, con particolare riferimento a quella antincendio. A firma del Consigliere: Bignami

6011 - Interrogazione a risposta scritta circa procedure e finanziamenti riguardanti i lavori di riqualificazione dell’edificio “Ex Martignoni”, nel Comune di Zola Predosa. A firma della Consigliera: Piccinini

6025 - Interrogazione a risposta scritta circa il provvedimento governativo in esame per cancellare la figura dell’erborista. A firma della Consigliera: Gibertoni

6037 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e costi riguardanti i tirocini, nel Comune di Modena, relativi alla L.R. n. 17/2005. A firma del Consigliere: Aimi

6038 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la Polizia Municipale di Castelfranco Emilia. A firma dei Consiglieri: Bargi, Delmonte

6041 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l'impianto natatorio di Monterenzio. A firma del Consigliere: Bignami

6051 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare infiltrazioni mafiose nel territorio regionale, con particolare riferimento alla costituzione di parte civile nel procedimento conseguente all'operazione "Stige". A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

6055 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per portare i test della Formula 1 all'Autodromo internazionale "Enzo e Dino Ferrari" di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 08/02/2018 al 07/03/2018

DPGR n. 16 del 13/02/2018

Costituzione del Consiglio di Amministrazione dell'IPAB "Casa protetta Vassalli Remondini" di Castell'Arquato (PC)

DPGR n. 18 del 20/02/2018

Sostituzione di un Consigliere nella Camera di Commercio di Modena nel settore industria

DPGR n. 21 del 27/02/2018

Rinnovo del Comitato consultivo degli utenti e dei portatori di interesse di cui all'art. 15 della L.R. n. 23 del 2011 - nomina dei componenti

DPGR n. 23 del 27/02/2018

Dichiarazione di decadenza di Daniele Manca da componente del Consiglio delle Autonomie Locali e nomina, in sostituzione della dott.ssa Adriana Cogode, ai sensi dell'art. 5, c.1 della L.R. n. 13/2009 e succ. mod.

(Comunicazioni n. 62 prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - prot. NP/2018/518 del 12/03/2018)

 

 

IL PRESIDENTE

I SEGRETARI

Rainieri

Rancan - Torri

 

Espandi Indice