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191.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 10 LUGLIO 2018

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 6734

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’approvazione, da parte del Consiglio comunale di Parma, del Piano urbanistico attuativo, con particolare riferimento a questioni riguardanti il centro commerciale ex Salvarani. A firma del consigliere Iotti

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

IOTTI (PD)

GAZZOLO, assessore

IOTTI (PD)

 

OGGETTO 6780

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa questioni e procedure riguardanti la costruzione di un invaso nella alta Val d’Enza, con particolare riferimento al relativo tavolo tecnico. A firma della consigliera Prodi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

PRODI (Gruppo Misto)

GAZZOLO, assessore

PRODI (Gruppo Misto)

 

OGGETTO 6785

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa progetti, presso l’ospedale di Montecatone, finalizzati ad individuare strategie atte a prevenire fattori di rischio lavorativo e disagi, ed allo sviluppo di percorsi volti al benessere organizzativo. A firma del consigliere Marchetti Daniele

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

MARCHETTI Daniele (LN)

VENTURI, assessore

MARCHETTI Daniele (LN)

 

OGGETTO 6790

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la partecipazione, ed il relativo utilizzo di auto blu, di dipendenti di AUSL bolognesi ad una iniziativa svoltasi presso il centro congressi FICO, ed i conseguenti costi. A firma del consigliere Galli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

GALLI (FI)

VENTURI, assessore

GALLI (FI)

 

OGGETTO 6791

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per diminuire i quantitativi massimi di rifiuti inceneriti presso l’impianto di Ugozzolo di Parma, fino alla chiusura dello stesso. A firma del consigliere Bertani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

BERTANI (M5S)

GAZZOLO, assessore

BERTANI (M5S)

 

OGGETTO 6792

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da attuare per valorizzare, e non depotenziare, il servizio ospedaliero di Vergato. A firma del consigliere Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Rainieri)

TARUFFI (SI)

VENTURI, assessore

TARUFFI (SI)

 

Interrogazione oggetto 6793

(Ritiro)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

OGGETTO 6049

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Norme in materia di finanziamento, programmazione, controllo delle Aziende sanitarie e gestione sanitaria accentrata» (88)

(Relazione, discussione ed esame articolato)

(Ordine del giorno 6049/1 oggetto 6808 - Presentazione)

(Risoluzione oggetto 6800 - Presentazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

CALVANO, relatore

GIBERTONI (M5S)

BERTANI (M5S)

FACCI (Gruppo Misto)

TARUFFI (SI)

CALVANO (PD)

BERTANI (M5S)

VENTURI, assessore

PRESIDENTE (Rainieri)

GIBERTONI (M5S)

GIBERTONI (M5S)

ALLEVA (Altra ER)

GIBERTONI (M5S)

ALLEVA (Altra ER)

GIBERTONI (M5S)

FACCI (Gruppo Misto)

PRODI (Gruppo Misto)

BERTANI (M5S)

CALVANO (PD)

BERTANI (M5S)

ZOFFOLI (PD)

BERTANI (M5S)

BAGNARI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica oggetto 6049

Emendamenti oggetto 6049

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

La seduta ha inizio alle ore 10

 

PRESIDENTE (Rainieri): Dichiaro aperta la centonovantunesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute

 

antimeridiana del 5 giugno 2018 (n. 185);

pomeridiana  del 5 giugno 2018 (n. 186);

antimeridiana del 6 giugno 2018 (n. 187);

pomeridiana   del 6 giugno 2018 (n. 188);

antimeridiana del 19 giugno 2018 (n. 189);

pomeridiana   del 19 giugno 2018 (n. 190);

 

inviati ai consiglieri unitamente all’avviso di convocazione di questa tornata.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, ai sensi dell’articolo 65, comma 2 del Regolamento interno, la consigliera Zappaterra. Hanno inoltre comunicato di non poter partecipare alla seduta la presidente dell’Assemblea legislativa Saliera, i consiglieri Poli, Tagliaferri, Sassi, Sensoli e l’assessore Costi.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e pertanto le do per lette.

 

(Le comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono riportate in allegato)

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

OGGETTO 6734

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’approvazione, da parte del Consiglio comunale di Parma, del Piano urbanistico attuativo, con particolare riferimento a questioni riguardanti il centro commerciale ex Salvarani. A firma del consigliere Iotti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Iniziamo i lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata. Partiamo dall’interrogazione oggetto 6734, interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’approvazione, da parte del Consiglio comunale di Parma, del Piano urbanistico attuativo, con particolare riferimento a questioni riguardanti il centro commerciale ex Salvarani. A firma del consigliere Iotti.

Risponderà l’assessore Gazzolo.

Prego, consigliere Iotti.

 

IOTTI: Grazie, presidente. L’interrogazione è nel merito di quanto dato in oggetto relativamente alla realizzazione di un distretto commerciale, oggi si chiamano così, in realtà è un centro commerciale generico di grandi dimensioni già programmato nel 2006 e approvato come Piano urbanistico nel 2010; a mezzo stampa sono state avanzate in ambito locale obiezioni varie relative alla reale conformità e legittimità di quanto autorizzato in sede di permesso di costruire derivante dal Piano urbanistico attuativo. Premesso che la Regione Emilia-Romagna non ha competenze dirette relativamente al rilascio del permesso di costruire e tutto quanto ne consegue, credo sia giusto dare chiarimento sia relativamente all’iter di approvazione sia, in particolare, alla proposta di ampliamento dell’aeroporto di Parma, che è contiguo all’intervento di natura commerciale, per il quale esiste un piano di sviluppo sottoposto all’approvazione di un finanziamento statale con fondi FSC che la Regione Emilia-Romagna ha già inserito nelle proprie priorità e che quindi costituirebbe per Parma una voce di finanziamento. Quindi, in particolare, chiedo di sapere se ci sono particolari elementi che possono far considerare irregolarità in merito all’autorizzazione e quali sono le relazioni che legano l’autorizzazione del centro commerciale con lo sviluppo aeroportuale e con il finanziamento previsto da parte della Regione Emilia-Romagna.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

La parola all’assessore Gazzolo.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente. Consigliere Iotti, per fornirle una risposta più possibile completa è stata inviata al Comune di Parma una richiesta di informazioni. La sintesi di quanto riferito dal Comune è la seguente. La delibera di Consiglio comunale n. 114 del 07/12/2010, con la quale è stato approvato il Piano urbanistico attuativo relativo all’area ex Salvarani, sotto il profilo amministrativo risultava immediatamente esecutiva, conformando pertanto i diritti edificatori dell’area. Con l’avvenuta sottoscrizione in data 9 giugno 2011 della relativa convenzione urbanistica le previsioni di trasformazione sono divenute pienamente efficaci anche sotto il profilo giuridico. L’atto deliberativo di approvazione del PUA precisava, tuttavia, che l’avvio della successiva fase attuativa fosse subordinato all’espressione del parere di compatibilità aeronautica in quanto, pur avendo SOGEAP fornito il proprio parere in sede di Conferenza dei servizi del 23 luglio 2009, precisava che il parere ufficiale doveva essere emesso da ENAC. L’ENAC, con propria nota del 15/09/2010, a tal proposito chiariva che avrebbe espresso il proprio parere sulla compatibilità delle opere previste dal progetto urbanistico a conclusione del procedimento che comprende anche le valutazioni degli altri enti aeronautici, sulla base del piano di rischio aeroportuale che all’epoca non risultava ancora presentato. Con l’avvenuta approvazione del piano di rischio aeroportuale relativo all’aeroporto Giuseppe Verdi (atto del commissario straordinario del 23 febbraio 2012), atto adottato previa acquisizione del parere favorevole da parte di ENAC, viene meno il prima citato condizionamento all’avvio della fase attuativa degli interventi previsti dal PUA, in quanto le previsioni edificatorie dell’area ex Salvarani, che comprendono il centro commerciale Parma Urban District, erano state contemplate e valutate da ENAC nell’ambito del succitato piano di rischio. I titoli edilizi relativi agli interventi sono stati rilasciati conformemente a quanto previsto nei succitati strumenti e sui medesimi è stato acquisito il parere ENAC.

In considerazione della successione cronologica degli atti prima richiamati sotto il profilo urbanistico edilizio, come attesta il Comune di Parma, l’area del PUA ex Salvarani possiede diritti edificatori certi. Dalla data dell’avvenuta approvazione del PUA del dicembre 2010 e del piano di rischio del febbraio 2012, atti tra loro coordinati e coerenti, non sono state approvate varianti che avessero ad oggetto la modifica di tali strumenti. Attualmente la società di gestione SOGEAP ha sviluppato il master plan 2018-2033 (piano di sviluppo aeroportuale); tale master plan è stato sottoposto alla valutazione da parte di ENAC e, per quanto noto, sulla base di tale espressione potrà essere predisposto il progetto da sottoporre a valutazione di impatto ambientale. Sotto il piano meramente procedurale la valutazione di impatto ambientale costituirà il momento più significativo per stimare gli effetti di tale potenziamento e ne stabilirà l’effettiva fattibilità e gli eventuali condizionamenti, nonché la necessità di attivare o produrre un effetto di variante urbanistica per le parti non conformi.

Con riferimento invece agli ultimi tre quesiti posti, per quanto di competenza di questo Assessorato si precisa quanto segue. Con riferimento alle possibili relazioni o vincoli ostativi che intercorrono tra la realizzazione del nuovo centro commerciale e lo sviluppo dell’aeroporto di Parma legato al finanziamento statale relativo ai fondi FSC, non essendo in possesso degli elaborati grafici relativi alla pianificazione urbanistica aggiornati in base alle mappe di rischio delle nuove direttive ENAC, né del progetto del nuovo centro commerciale, elementi entrambi necessari per poter fare le valutazioni di compatibilità per la realizzazione dei due suddetti interventi, non abbiamo elementi sufficienti per fare le relative valutazioni. Con riferimento al piano di sviluppo aeroportuale si precisa che lo stesso è stato presentato da SOGEAP qualche mese fa e attualmente è in corso la verifica di sostenibilità da parte di ENAC. SOGEAP ha affidato inoltre ad un soggetto terzo la relazione del SIA del master plan al fine di consentire ad ENAC, in qualità di proponente, l’attivazione della procedura di VIA. In relazione alla necessità di seguire il regolare iter di VIA, con tutti gli adempimenti urbanistici, si evidenzia infine che il finanziamento delle opere attraverso i fondi FSC non modifica gli iter procedurali di approvazione dei lavori finanziati né sotto l’aspetto ambientale né sotto quello urbanistico.

Alla luce degli elementi ricevuti e delle competenze afferenti alla struttura regionale non sono in grado di fornire ulteriori indicazioni. Disponibile per ulteriori chiarimenti, colgo l’occasione per porgere distinti saluti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Iotti.

 

IOTTI: Grazie, presidente. Prendo atto della risposta. Quello che posso auspicare è che relativamente a quello che riguarda di più la Regione Emilia-Romagna, cioè l’iter di potenziale finanziamento relativo allo sviluppo aeroportuale faccia il proprio percorso nel più breve tempo possibile. Prendo atto che SOGEAP (la società di gestione aeroportuale) ha presentato qualche mese fa il piano di sviluppo; sarebbe utile anche avere una documentazione che possa chiarire appieno quanto contiene, anche se sono state già fatte anticipazioni in proposito. Credo che questo sia per Parma un importante elemento che va portato a rapido compimento. Se esistono interferenze relative ad un nuovo piano di rischi, se esistono difficoltà, credo che sia bene che vengano fuori al più presto, perché questo significa comprendere appieno il reale e potenziale sviluppo urbanistico.

Per quanto riguarda gli interventi in atto ho preso diretta visione del fatto che i lavori sono in corso e stanno procedendo. Credo che il Comune di Parma, prendo per buono quanto comunicato, ritiene regolare quanto autorizzato. Esiste, ho preso atto dalla stampa, un esposto alla Procura della Repubblica, aspettiamo che sia fatta chiarezza. Quello che preme davvero è che tutto l’insieme degli interventi previsti possa avere un esito corretto e che possa andare a buon fine quanto programmato. Questo nell’interesse di tutti. Se ci sono state irregolarità, auspico che il Comune di Parma, nelle forme consentite, possa procedere ed eventualmente correggere o fare quanto è nelle sue potenzialità.

Per quello che riguarda la risposta dell’Assessorato mi ritengo soddisfatto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Iotti.

 

OGGETTO 6780

Interrogazione di attualità a risposta immediata circa questioni e procedure riguardanti la costruzione di un invaso nella alta Val d’Enza, con particolare riferimento al relativo tavolo tecnico. A firma della consigliera Prodi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione a risposta immediata in Aula, oggetto 6780, circa questioni e procedure riguardanti la costruzione di un invaso nella alta Val d’Enza, con particolare riferimento al relativo tavolo tecnico. A firma della consigliera Prodi.

Risponderà l’assessore Gazzolo.

Consigliera Prodi, prego.

 

PRODI: Grazie, presidente. Per i dettagli rimando al testo della mia interrogazione, però il sunto è una domanda che ci si pone avendo ricevuto, fra l’altro non ufficialmente, il documento del Tavolo tecnico Enza che io ho ricevuto, ma avrei preferito riceverlo dall’Assessorato in quanto consigliere del territorio. Si legge in questo documento, sottoscritto dalle parti interessate, fra cui anche la Provincia di Reggio, che bisogna attuare la realizzazione di un invaso montano di dimensioni medio-grandi, la cui progettazione è da realizzare nel medio e breve termine e che questa azione comporterà necessariamente l’individuazione di più soluzioni di rilevante impatto territoriale, ambientale ed economico. Queste sono conclusioni a cui si giunge senza che però sia chiaro il quadro, perché eravamo rimasti ad una risposta, a mio avviso molto condivisibile, del 2015 da parte dell’Assessorato ad un’interrogazione del consigliere Foti che diceva che il problema andava affrontato migliorando la riduzione delle ingenti perdite delle reti di adduzione e distribuzione mettendo in cantiere progetti di invaso a basso impatto ambientale sui torrenti appenninici e che proporre la realizzazione di un grande invaso in alta Val d’Enza sembrava un po’ irreale. Questa risposta era in linea con quello che è ancora il piano in vigore di tutela delle acque del 2005 che, nelle sintesi delle misure di razionalizzazione e risparmio, aveva tutta una serie di misure che però non vengono menzionate in questo chiamiamolo studio, in realtà è un piccolo riassunto dei desiderata delle parti interessate. In sostanza quello che qua si chiede è che cosa sta succedendo e, soprattutto, perché la Regione si sta impegnando in questa impresa, sottolineata da vari colleghi in diverse interrogazioni, tra cui ricordo: oggetto 6379 (Bignami e poi Galli), oggetto 4819 (Rainieri e Delmonte), oggetto 1615 (Delmonte, Rainieri), la succitata 190 di Foti, Foti stesso, ora in Parlamento chiede risorse per la realizzazione della diga di Vetto, senza che le associazioni ambientaliste siano state consultate, anche nella fase di studio.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Prodi.

La parola all’assessore Gazzolo.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie. Consigliera Prodi, a fronte dell’emergenza idrica del 2017 la Regione ha partecipato a incontri tecnico-istituzionali promossi dalle Province di Reggio Emilia e Parma, ne è derivata l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto coordinato dalla stessa Regione per condividere le esigenze del territorio e individuare le possibili soluzioni per contrastare le situazioni di carenza idrica nel bacino del fiume Enza. A tale tavolo hanno partecipato tutti i rappresentanti tecnici dei diversi soggetti interessati in funzione della molteplicità di usi dell’acqua (idropotabile, irriguo, industriale) e gli enti di tutela ambientale per definire i fabbisogni di ciascun settore e fare il punto sulle azioni già intraprese a livello territoriale. In particolare il tavolo era composto dai rappresentanti delle Province di Parma e Reggio Emilia, dei Comuni rivieraschi, di ATERSIR, degli enti di gestione dei Parchi e della biodiversità dell’Emilia occidentale e centrale, dai Consorzi di bonifica dell’Emilia centrale e della bonifica parmense, dai Consorzi irrigui della valle dell’Enza e da Confindustria. Le risultanze del lavoro svolto evidenziano che esiste una carenza d’acqua soprattutto per il settore agricolo, acuita dai cambiamenti climatici in atto; si è quindi valutato approcciare dal punto di vista tecnico un problema manifesto, affidando ad uno studio di fattibilità il compito di verificare nel merito le possibili soluzioni da adottare per un uso sostenibile della risorsa idrica attraverso l’incremento e la valorizzazione di azioni virtuose, quali il risparmio e lo stoccaggio, il riuso e il riciclo previsti dalla direttiva quadro acque, come recita la risultanza del documento tecnico stesso.

Si tratterà quindi di uno studio integrato di natura tecnica, ambientale ed economica che affideremo all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, con il sostegno ovviamente finanziario della Regione, con il compito di individuare le soluzioni possibili e l’efficacia attesa al fine di soddisfare i fabbisogni valutati orientativamente tra i 40 e i 70 milioni di metri cubi all’anno. Saranno presi in considerazione i rischi idrologici e di trasporto solido del torrente Enza in coordinamento con altri studi in corso con la stessa Autorità, e verrà definito il rapporto costo/efficacia di ogni azione o intervento oggetto di analisi. Si entrerà nel merito delle informazioni raccolte e condivise dal tavolo tecnico, verificandone l’adeguatezza e valutando le soluzioni più efficaci da mettere in campo nel breve e medio periodo. Tra queste ne cito alcune possibili, in linea con le azioni già messe in campo nell’attuale strategia regionale: l’incremento dell’efficienza delle reti di distribuzione civili irrigue e dei sistemi di irrigazione, miglioramento della gestione dei canali irrigui, il recupero a fini agricoli dei reflui degli impianti di depurazione, la realizzazione di stoccaggi aziendali e interaziendali o la realizzazione di nuovi pozzi. L’intera attività sarà svolta con una attenzione particolare alla partecipazione di tutti i portatori di interesse.

Sarà l’accordo di programma tra la Regione e l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po a stabilire le modalità per il coinvolgimento dell’intera società civile delle due province, comprese le associazioni ambientaliste che ho già incontrato venerdì 6 luglio a Reggio Emilia in un incontro promosso dalla Provincia e quelle ovviamente di fruizione del fiume.

L’apertura al dialogo e all’ascolto contraddistingue in modo trasversale l’azione regionale in tema ambientale e sarà un tratto distintivo anche nell’affrontare le criticità relative alle crisi idriche del bacino dell’Enza. Per questa ragione, una volta concluso lo studio di fattibilità, mi impegno a condividerne i risultati con la Commissione competente nei momenti che la Commissione vorrà e, se richiesto dai consiglieri, anche in Assemblea legislativa.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola alla consigliera Prodi.

 

PRODI: Ringrazio per la risposta, però non sono pienamente soddisfatta. Questo documento ha nelle sue conclusioni un avverbio che è “necessariamente”, cioè questo documento preliminare che è stato pensato prevalentemente da portatori di interesse economico dice «necessariamente l’individuazione di una o più soluzioni di rilevante impatto ambientale», quindi la mette come premessa allo studio di fattibilità. Altra cosa peculiare di questo studio è che non vengono proposte delle stime nemmeno negli interventi considerati relativamente all’efficientamento aziendale. È uno studio che fotografa la realtà così com’è, stima una necessità idrica e poi passa subito alle conclusioni. Secondo me e secondo le forze di sinistra che vogliono anche rappresentare le istanze fortemente ambientali coinvolte bisognava forse prima avere una valutazione quantitativa delle azioni virtuose, quello che possono portare le azioni virtuose che vanno comunque intraprese, perché incluse nel Piano tutela delle acque e poi, a valle di questo, valutare le altre politiche, se effettivamente necessarie, ma io dubito perché – ripeto – sono azioni che producono un impatto ambientale, vanno a sconvolgere anche l’habitat a cui si rivolgono in un contesto che compreso nel MAB che ha avuto questo riconoscimento anche in virtù della capacità di interagire con la biosfera.

Prima di saltare a conclusioni quantitative così esponenziali, senza fare un’analisi e diagnosi delle migliorie che si possono ottenere con azioni più virtuose lato utenza, lato irrigazione, lato industrie, ma solo basandosi sulle esigenze dei portatori di interesse economico, è un processo che parte in qualche modo compromesso. Io quindi chiedo che questo studio sia da subito fatto in trasparenza con le componenti della società civile, dell’Assessorato all’ambiente, ma anche con la Commissione referente e con puntuali interazioni con l’Assemblea.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Prodi.

 

OGGETTO 6785

Interrogazione di attualità a risposta immediata circa progetti, presso l’ospedale di Montecatone, finalizzati ad individuare strategie atte e prevenire fattori di rischio lavorativo e disagi, ed allo sviluppo di percorsi volti al benessere organizzativo. A firma del consigliere Marchetti Daniele

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione a risposta immediata in Aula, oggetto 6785, circa i progetti presso l’ospedale di Montecatone finalizzati ad individuare strategie atte e prevenire fattori di rischio lavorativo e disagi ed allo sviluppo di percorsi volti al benessere organizzativo. A firma del consigliere Marchetti Daniele.

Risponderà l’assessore Venturi.

Prego, consigliere Daniele Marchetti.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Parliamo dell’istituto di Montecatone, un ospedale di alta specializzazione situato sulle colline imolesi che costituisce il principale polo regionale per la riabilitazione intensiva delle persone colpite da lesioni midollari. Un ospedale che è un punto di riferimento a livello regionale, ma che lo è anche a livello nazionale, visto che oltre la metà dei pazienti proviene da fuori regione. Possiamo parlare di una vera e propria eccellenza, ma che, stando alle voci che escono da quella struttura per bocca di tantissimi operatori sanitari, pare che stia vivendo un momento di difficoltà. Mi riferisco ai turni di lavoro spesso – a loro dire – massacranti, a cambi turno dell’ultimo minuto, condizioni spesso necessarie per garantire un servizio adeguato.

Bisogna assolutamente tenere in considerazione la tipologia di paziente trattato all’interno di questa struttura: spesso allettati, paralizzati, in stato vegetale, giovani che hanno avuto incidenti gravissimi, condizioni che si fanno sentire anche sotto l’aspetto psicologico, oltre che sotto quello fisico. Proprio per questo motivo in passato venne commissionato uno studio per risolvere alcuni problemi e alleggerire le condizioni di lavoro del personale impiegato all’interno di questa struttura. Oggi, nonostante le rassicurazioni lette sulla stampa (rassicurazioni fatte dalla dirigenza della struttura), chiedo se sono ancora in essere progetti finalizzati ad individuare strategie atte a prevenire fattori di rischio lavorativo del disagio e a sviluppare percorsi volti al benessere organizzativo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

La parola all’assessore Venturi.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente e grazie, consigliere. Rispetto al tema del benessere organizzativo esiste a Montecatone il cosiddetto “Percorso benessere organizzativo” che si è sviluppato nel biennio 2013 e 2014 nell’ambito di una collaborazione tra Montecatone Rehabilitation Institute spa con la società CETRANS e sono state intraprese dalla direzione dell’Istituto una serie di azioni di miglioramento a seguito di quello studio che mirano a ridurre i fattori evidenziati come fonte di disagio. In particolare le azioni intraprese evidenziate qui di seguito sono state comunicate dalla direzione generale dell’Istituto nell’ambito di incontri specifici delle unità operative aperti a tutto il personale, verbalizzati e diffusi in una apposita nota indirizzata a tutti i dipendenti: aumento della dotazione organica a tempo indeterminato di circa il 7 per cento e relativo aumento della presenza media di personale di circa il 10, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’assistenza ed incrementare l’indice di sostituzione; modifica e aggiornamento dei piani di lavoro di tutte le unità operative in condivisione con i gruppi professionali; incremento del tempo previsto per la consegna tra gli infermieri, numero dei professionisti coinvolti e tempo dedicato; realizzazione di un percorso per la gestione dello stress e il benessere organizzativo mediante pratiche mente/corpo; stabilizzazione delle psicologhe e il loro inserimento consecutivo all’interno delle équipe di lavoro; sviluppo dei ruoli strategici all’interno dell’organizzazione (coordinatori e referenti); definizione della rete aziendale dei referenti per la formazione e strutturazione di un piano per la formazione che tiene anche conto degli aspetti della relazione e della comunicazione all’interno delle équipe di lavoro così importanti per le patologie che vengono trattate sia con i pazienti che con i familiari. Quindi dal 2014 l’Istituto svolge stabilmente corsi di formazione aventi per oggetto l’orientamento al neoassunto, con particolare riferimento alle caratteristiche della relazione con il paziente con gravi disabilità e la sua famiglia; gestione dei conflitti nei gruppi di lavoro e comunicazione fra i gruppi; relazioni con il paziente e i familiari, in particolare con pazienti e familiari in situazioni di gravità; problematiche psicologiche nel paziente oncologico. Anche nel 2018 il piano formativo prevede ulteriori indizioni di corsi aventi ad oggetto le tematiche sopra riportate.

La direzione dell’Istituto ha riferito che entro l’anno procederà all’aggiornamento e all’integrazione del documento stress da lavoro correlato (previsto dal decreto legislativo n. 81/2008) con il coinvolgimento dei responsabili aziendali per la sicurezza, e sarà anche definita la procedura di selezione per l’attivazione di uno sportello di ascolto riservato ai dipendenti.

Per quanto riguarda i turni e le problematiche organizzative la direzione dell’Istituto ha precisato di avere sempre garantito in tempo reale la sostituzione di tutto il personale dimissionario, tanto che attualmente il 100 per cento della pianta organica del personale di assistenza risulta coperto. Sono attualmente in corso chiamate di personale a tempo determinato per la copertura delle assenze per maternità o aspettativa e per fare fronte alle criticità tipiche, e note, del periodo estivo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Daniele Marchetti.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Prendo atto della risposta che metterò insieme a quelle che riceverò per un’interrogazione già depositata alcune settimane fa e ad alcune più recenti richieste di accesso agli atti.

Se ho depositato questa interrogazione urgente è perché, nonostante le rassicurazioni che ho sentito anche oggi riportate dall’assessore, emerge sempre maggiormente un malcontento da tenere in considerazione. Io ho iniziato ad occuparmi di questa situazione dopo aver ricevuto una segnalazione, come spesso accade, ho cercato di fare un focus sulla situazione e devo dire che, dopo aver depositato la prima interrogazione accompagnata da un comunicato stampa, pubblicato poi sugli organi di informazione locale, ho iniziato a ricevere decine e decine di messaggi, e-mail, contatti di operatori sanitari impiegati proprio all’interno di questa struttura che denunciavano le difficoltà dovute ai turni che dovevano sopportare ormai da tempo. Situazione necessaria per garantire un servizio adeguato all’interno dell’ospedale di Montecatone. Io non voglio sostituirmi ai sindacati, quindi non ne faccio una questione di ore di contratto, non è questa la mia intenzione, però è ovvio che, se gli operatori sanitari lavorano al limite, alla lunga poi il servizio rischia di peggiorare. Infatti tra i messaggi che ho ricevuto dopo il deposito della mia interrogazione ve ne erano alcuni di parenti dei pazienti ricoverati all’interno della struttura, che mi hanno confermato che effettivamente certe difficoltà iniziano ad emergere con forza.

Detto questo, visto che l’oggetto del question time era capire se sono ancora in essere dei progetti finalizzati per migliorare le condizioni lavorative dei dipendenti e migliorare l’assetto organizzativo, mi riserverò di fare ulteriori valutazioni non appena riceverò tutte le altre informazioni richieste tramite interrogazione e accesso agli atti. Una cosa però è certa, credo che sia assolutamente doveroso mantenere alta l’attenzione su questa struttura, assessore, la invito a farlo perché stiamo parlando di un hub regionale importantissimo e quindi la sua attività va assolutamente monitorata. Come dicevo prima, al di là delle rassicurazioni di facciata, quando trenta, quaranta persone si rivolgono ad un consigliere senza essere organizzati da una sigla sindacale, ma in maniera autonoma lamentando tutti la stessa cosa, a mio avviso in quella struttura sta accadendo qualcosa che è da monitorare. Mi auguro che con gli aggiornamenti che ci saranno su questo “Percorso benessere” si possa comunque trovare una soluzione e ascoltare maggiormente questi dipendenti che tutti i giorni garantiscono un servizio assolutamente eccellente per tutto il territorio regionale, e non solo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

 

OGGETTO 6790

Interrogazione di attualità a risposta immediata circa la partecipazione e il relativo utilizzo di auto blu, di dipendenti di AUSL bolognesi ad una iniziativa svoltasi presso il centro congressi FICO, ed i conseguenti costi. A firma del consigliere Galli

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione a risposta immediata in Aula, oggetto 6790, circa la partecipazione e il relativo utilizzo di auto blu di dipendenti di AUSL bolognesi ad una iniziativa svoltasi presso il centro congressi FICO, e i conseguenti costi. A firma del consigliere Galli.

Risponderà l’assessore Venturi.

Prego, consigliere Galli.

 

GALLI: Grazie, presidente. Il 14 giugno c’è stata questa conferenza, questo dibattito su un tema importante: «La sanità futuro e presente a Bologna, laboratorio per il Paese dopo i primi quarant’anni del Servizio sociosanitario». Lo scopo molto spesso di questi convegni è quello di fare un vernissage, una passerella delle autorità e di qualche dirigente sanitario che usano questi convegni non solo per rinfrescare lo stato dell’arte, ma anche farsi vedere. E fin qua siamo nella normalità di questi convegni. Quello che ci è stato segnalato da più parti, invece, è che a questo convegno partecipavano numerosi dipendenti di Unità sanitarie locali non solo in orario di lavoro, quindi senza aver avuto nessun mandato a partecipare, ma addirittura con la presenza di auto blu, segnatamente per portarli dal luogo di lavoro a questo convegno. Noi riteniamo che questo sia non solo un sintomo di malcostume, ma, se fosse vero, sarebbe molto grave e rientrerebbe in quell’ottica che abbiamo visto anche pochi giorni fa: il nuovo primario di un ospedale di Napoli che, per festeggiare, la propria elezione, chiude il reparto. Come in quel caso il malcostume era evidente, anche in questo caso il paragone può essere legittimo; riteniamo che in orario di lavoro andare ad una iniziativa del genere, fra l’altro oltre ad essere un vernissage, anche con dei caratteri politici molto forti, dal momento che c’era il sindaco della città, il presidente della Regione e il rettore dell’Università. Noi chiediamo alla Regione se risulta questa partecipazione da parte dei dipendenti sanitari delle Aziende in questione e, soprattutto, se risulta fondato che a questa iniziativa abbiano partecipato questi dipendenti con auto blu.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Galli.

La parola all’assessore Venturi.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente e grazie, consigliere. Intanto non era un vernissage. I vernissage si fanno alle mostre d’arte. Era una celebrazione dei quarant’anni del Servizio sanitario nazionale, c’era il presidente della Regione, c’era l’assessore, c’era il sindaco, organi di governo, c’era anche il vescovo di Bologna, non credo che questo possa definire l’iniziativa un’iniziativa di carattere politico ed era rivolta ai dipendenti. Questo fuori dalla risposta che adesso le do.

L’iniziativa «Sanità futuro e presente, Bologna laboratorio per il Paese dopo i primi quarant’anni del Servizio sanitario nazionale» è stato organizzato dalle Aziende sanitarie bolognesi in occasione del quarantesimo anniversario quale occasione di confronto sull’esperienza della sanità pubblica bolognese e sulle sue prospettive future. Gli organizzatori, quindi le Aziende, hanno invitato a partecipare al confronto pubblico sul tema i responsabili delle istituzioni coinvolte nel governo della sanità pubblica: la Regione Emilia-Romagna, la Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana di Bologna e il Comune di Bologna, il rettore dell’Università di Bologna in relazione alla forte integrazione dell’attività assistenziale, formativa e di ricerca tra Servizio sanitario e Università e, quale autorevole esponente della società civile, l’arcivescovo di Bologna.

Nell’ambito del convegno si è raccolta la testimonianza di alcuni operatori delle Aziende sanitarie cittadine rappresentativi delle diverse competenze professionali e di esponenti delle principali categorie professionali impegnate a garantire le attività assistenziali e di ricerca, ad esempio: il medico in ospedale, il medico di medicina generale, l’infermiere, il medico ricercatore. Considerate le caratteristiche peculiari dell’iniziativa, le direzioni delle Aziende sanitarie hanno riferito di avere ritenuto opportuno segnalarne la valenza al personale dipendente, senza però autorizzare né la partecipazione in orario di lavoro né tantomeno il raggiungimento della sede del convegno con auto blu aziendale. Pertanto le Aziende sanitarie bolognesi non riconosceranno e non hanno riconosciuto ore di servizio, e neppure rimborsi spese, al personale dipendente che ha partecipato all’iniziativa. Qualora qualche dipendente abbia utilizzato il servizio taxi o altri servizi di trasporto, lo ha fatto di propria iniziativa ed evidentemente a proprie spese.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Galli.

 

GALLI: La risposta dell’assessore era esattamente quella che immaginavo. La precisazione da fare intanto è che ritengo tuttora che quell’iniziativa, come tutte quelle di questo genere, rappresentino un raffrescamento alle proprie conoscenze al 10 per cento, ma al 90 per cento sono a tutti gli effetti un vernissage per vedere e farsi vedere. L’ho detto in apertura di interrogazione e lo ripeto adesso.

Prendo atto della sua risposta, assessore. Credo che le segnalazioni che mi sono venute da più parti, coerenti e conformi fra di loro, affermino la presenza di numerose persone che hanno partecipato in orario di lavoro. Vedrò, nei limiti di quello che mi è possibile, di controllare se sono stati usati orari di lavoro senza uscire smarcando e rimarcando e controllerò le macchine blu perché tuttora chi me lo ha segnalato sono certo che sia in grado di distinguere un taxi da un’auto blu del noleggio con conducente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Galli.

 

OGGETTO 6791

Interrogazione di attualità a risposta immediata circa le azioni da porre in essere per diminuire i quantitativi massimi di rifiuti inceneriti presso l’impianto di Ugozzolo di Parma, fino alla chiusura dello stesso. A firma del consigliere Bertani

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione a risposta immediata in Aula, oggetto 6791, circa le azioni da porre in essere per diminuire i quantitativi massimi di rifiuti inceneriti presso l’impianto di Ugozzolo di Parma, fino alla chiusura dello stesso. A firma del consigliere Bertani.

Risponderà l’assessore Gazzolo.

Consigliere Bertani, prego.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Abbiamo appreso con preoccupazione dalla stampa che IREN spa avrebbe manifestato l’intenzione di recedere dall’impegno, sottoscritto con la Regione, con il presidente Bonaccini, di limitare la quantità massima di rifiuti inceneriti a Parma.

Nel 2016 la Regione concesse ad IREN l’AIA per 195 mila tonnellate annue, il frutto avvelenato dello “Sblocca Italia”. La Regione fece un accordo per comunque limitarla a 130 mila tonnellate, inserì però nell’accordo una data di uscita anticipata (il 31/12/2017) che poi avete deciso di allungare fino al 30 giugno di quest’anno. A parte dichiarare che la Regione sta dalla parte del territorio, vi chiediamo, e se lo chiede anche il territorio di Parma, se è vero intanto che IREN ha receduto dall’accordo e che cosa concretamente avete intenzione di fare, visto che comunque l’autorizzazione alla saturazione del carico termico porta la firma del presidente Bonaccini, del PD di questa Regione e del PD nazionale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

La parola all’assessore Gazzolo.

 

GAZZOLO, assessore: Grazie, presidente. Consigliere Bertani, confermo in quest’Aula quanto ho già espresso anche con il comunicato del 6 luglio scorso. La posizione della Regione è chiara, la Regione sta dalla parte del territorio e, proprio per questo, è disponibile a sedersi attorno ad un tavolo per avviare il necessario percorso di confronto, di approfondimento e di studio con il coinvolgimento di tutte le parti interessate: dalle istituzioni locali, regionali a IREN, fino alle associazioni di rappresentanza e le categorie economiche e delle realtà produttive che in questi giorni si sono espresse anche attraverso i media.

Io penso che sia una questione da una parte di metodo sia di merito. Di metodo perché prima di tutto solo attraverso un approccio partecipativo, capace di raccogliere la voce di tutti, è possibile giungere ad una soluzione condivisa anche con IREN che ha effettivamente disdetto l’accordo volontario alla sua scadenza, come prevedeva l’accordo stesso. Poi è una questione di merito, perché il tema dei rifiuti è di carattere centrale. Con la legge n. 16/2015 abbiamo posto l’economia circolare al centro delle politiche regionali a partire da quelle sui rifiuti.

Io ritengo importante che il Comune avvii la fase di confronto, sicuramente la Regione ci sarà e starà dalla parte del territorio per costruire un nuovo accordo volontario. Sottolineo al consigliere Bertani che siamo l’unica Regione che non solo ha sempre espresso dissenso alla norma “Sblocca Italia”, ma che ha anche costruito accordi volontari nel suo territorio regionale. Nel frattempo però continuerà la regolazione e il monitoraggio dei flussi dei rifiuti nell’impianto di Ugozzolo, come prevede il Piano regionale dei rifiuti che fra l’altro, per la prima volta, il consigliere Bertani giudica ambizioso nei suoi obiettivi. Mi fa piacere leggerlo, perché è la prima volta che questo accade. La Giunta ne è convinta da sempre e sono felice, quindi, che anche il consigliere sia giunto alla stessa conclusione.

Gli obiettivi del piano sono centrati sul rispetto dei principi dell’autosufficienza regionale e sulla piena continuità con quanto svolto in questi anni per raggiungere le finalità della legge sull’economia circolare, su cui fra l’altro il territorio di Parma è stato molto attivo e sta garantendo un contributo importante.

Nel merito delle norme nazionali sto chiedendo un incontro al ministro Costa e mi auguro di poterlo a breve ottenere.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Gazzolo.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Assessore, i nodi purtroppo vengono al pettine. La saturazione del carico termico l’avete data voi e avete costruito uno scudo di cartapesta dell’accordo che aveva sopra la data di scadenza come lo yogurt per indorare la pillola, ma la sostanza rimaneva quella. Il problema però è ben più grave, perché è strutturale. Qualche giorno fa, ma anche lei adesso, qualche giorno fa il presidente Bonaccini con un post sponsorizzato (evidentemente in questi giorni ha bisogno di farsi pubblicità) si vantava che nessuno può darci lezioni sui rifiuti, perché in legge abbiamo scritto il 73 per cento e perché non siamo mai andati in emergenza rifiuti. Immagino che lei abbia visto i dati aggiornati del Piano rifiuti, in barba all’accordo dei 130 mila voi avete dovuto derogare l’anno scorso a 167 mila proprio a Parma. Non basta scrivere la letterina a Babbo Natale che nel 2020 saremo tutti più buoni e raggiungeremo il 73 per cento per risolvere il problema dei rifiuti. Il problema sta alla radice, al peccato originale che il PD di questa Regione ha sempre sostenuto come modello e come sistema, un sistema che ha legato questa Regione mani e piedi alle grandi multiutility e ai loro impianti e investimenti. Se c’è sovrabbondanza di inceneritori gli indifferenziati non calano: che problema c’è per i gestori della raccolta che sono sempre loro? Anzi, che problema c’è a non ridurlo? Si ripagano meglio gli investimenti e fanno margine. E che il sistema sia inchiodato ne sono prova anche i bastoni fra le ruote che ha avuto il percorso di ALEA a Forlì e che sta avendo: perché le banche non concedevano credito ad ALEA? Perché ALEA si è ritrovata una fideiussione ingiusta e insensata e la Regione e ATERSIR hanno taciuto?

Che il sistema sia inchiodato lo dice anche il parere di Cantone sulla gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna, dice che c’è la cattura del regolatore da parte dei gestori. Quindi ATERSIR è catturata, perché non ha fatto le gare e perché le gare che sta facendo le sta facendo artificialmente grandi per far partecipare solo i grandi. Avete fatto dei bacini di affidamento enormi con date che non finiscono più. È qui il peccato originale di questa Regione che non risolve il problema dei rifiuti e, anzi, li fa aumentare. Basta guardare i dati: abbiamo un rifiuto indifferenziato pro capite che è dieci volte quello delle migliori esperienze nazionali. Se guardiamo i dati di Legambiente dei Comuni ricicloni, il Veneto, il Trentino, il Friuli Venezia Giulia hanno una percentuale del 25/28 per cento di Comuni che raggiungono quegli obiettivi, la Regione Emilia-Romagna è al 2 per cento. Perché noi non scendiamo sotto? Perché il sistema è questo.

Torno a Parma. Quello che ci aspettiamo da voi è una presa di posizione netta, un tavolo ci sembra poco. Noi vogliamo che la Regione prenda in mano tutti gli strumenti deboli del PRGR e di moral suasion di cui è capace. Se il presidente e l’assessore si vorranno incatenare ai cancelli degli inceneritori, penso che li accompagnerò volentieri. Parma è la Food Valley, sarà la Capitale della cultura, non possiamo rischiare che, grazie a voi, diventi la capitale dell’incenerimento e le aziende e i comitati e le associazioni finalmente se ne stanno accorgendo, quindi io vi chiedo un’azione forte verso il gestore con tutti gli strumenti che avete, e anche con quelli che non avete. Poi, per rifondare il sistema di gestione dei rifiuti, purtroppo penso che bisognerà cambiare il governo della Regione e spero che al prossimo giro ci sia qualcun altro che affronti sul serio il problema della gestione dei rifiuti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

 

OGGETTO 6792

Interrogazione di attualità a risposta immediata circa le azioni da attuare per valorizzare, e non depotenziare, il servizio ospedaliero di Vergato. A firma del consigliere Taruffi

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo all’interrogazione a risposta immediata in Aula, oggetto 6792, circa le azioni da attuare per valorizzare, e non depotenziare, il servizio ospedaliero di Vergato. A firma del consigliere Taruffi.

Risponderà l’assessore Venturi.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Come sappiamo, in tutta la regione è in corso il processo di riorganizzazione ospedaliero che ha visto diversi interventi in tutti i territori, in tutte le province; in particolar modo per quanto riguarda i presìdi ospedalieri presenti sull’alta e media valle del Reno, sull’Appennino bolognese si sono verificati numerosi interventi e spostamenti che hanno destato in parte preoccupazione dei sindaci dei Comuni media valle del Reno (Marzabotto, Grizzana Morandi e Castel d’Aiano) che nei giorni scorsi hanno fatto pervenire una lettera pubblica, uscita anche sulla stampa, in cui lamentavano alcuni elementi di perplessità, preoccupazione e criticità rispetto alla riorganizzazione dell’ospedale di Vergato. In particolar modo i sindaci sottolineano che non risulta effettuato il passaggio alla gestione diretta del pronto soccorso da parte del 118 e, di conseguenza, i relativi turni sono tuttora svolti da medici internisti dell’ospedale; lamentano il fatto che l’introduzione dei posti letto dedicati alle cure intermedie appaia in realtà avvenuta a scapito di quelli disponibili per le degenze ospedaliere (dodici posti letto riservati alla degenza ordinaria ortopedica) e non in aggiunta, come più volte richiesto e che la conseguente riduzione del regime di posti letto del reparto di medicina da diciassette a dodici metterebbe a serio rischio la risposta ai bisogni dell’area territoriale interessata, a maggior ragione dato atto che i cinque letti di oncologia ipotizzati sono semplicemente delle postazioni e non esistono come posti letto di degenza ordinaria. Inoltre i sindaci lamentano che al momento del potenziamento delle attività diagnostiche e specialistiche della Casa della salute di Vergato (della radiologia, del servizio di endoscopia) e di altri servizi usufruibili sia da utenti esterni che a supporto del reparto di medicina e pronto soccorso non vi sia ancora traccia concreta. Inoltre la diminuzione di alcuni servizi che viene imputata all’organizzazione estiva non pare essere ricollegabile a questa riorganizzazione delle ferie estive, ma rappresenti più che altro un problema strutturale che i sindaci lamentano e che sollevano come problema.

Ci siamo fatti interpreti di questa preoccupazione dei sindaci su questi punti dettagliati, sappiamo che è in corso un processo di riorganizzazione che si svolge inevitabilmente a tappe, però ci è sembrato giusto dare voce a questa preoccupazione, pur sapendo che anche sul territorio si stanno svolgendo incontri nei Comitati di distretto, nella Conferenza territoriale sociosanitaria, per dare risposta ai cittadini che in quell’area vivono con preoccupazione il futuro e vogliono garanzie sul futuro dell’ospedale di quel territorio interrogare l’assessore.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

La parola all’assessore Venturi.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente e grazie, consigliere. In riferimento all’interrogazione in oggetto comunico che l’Azienda USL di Bologna sta portando avanti una riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale in linea con quanto previsto dalle indicazioni nazionali e regionali. La riorganizzazione ha visto il coinvolgimento e l’approvazione dei sindaci dei territori interessati e mira ad introdurre modalità di assistenza che, come abbiamo detto più volte, siano in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini, alle nuove modalità di assistenza, con particolare riferimento alla popolazione più fragile, mediante un potenziamento delle funzioni che trovino collocazione più appropriata e sicura in contesti più prossimi alla residenza dei cittadini. In particolare l’ospedale e la Casa della salute di Vergato rappresentano nodi rilevanti della rete dei servizi sanitari del territorio e raggiungeranno nei prossimi mesi, anche grazie ai rilevanti investimenti intrapresi dall’Azienda (700 mila euro), un assetto conforme a quanto concordato con le amministrazioni locali.

Si evidenzia che la gestione del pronto soccorso dell’ospedale di Vergato afferisce al Dipartimento emergenza dal primo aprile; subito dopo l’estate l’Azienda USL completerà la dotazione organica con l’assunzione di altri due medici del Dipartimento di emergenza. L’Azienda ha trasferito la degenza ordinaria di ortopedia e ha attivato dieci posti letto di cure intermedie introducendo una nuova relazione tra medici di medicina generale, infermieri, medici ospedalieri, assistenti sociali e fisioterapisti per seguire i pazienti più anziani o fragili. Al netto del trasferimento della degenza ordinaria ortopedica, avvenuta peraltro nell’ambito dello stesso distretto, la dotazione di posti letto complessiva disponibile per ricoveri per acuti di lungodegenza e per cure intermedie è aumentata dai precedenti ventitré posti letto agli attuali ventotto, a cui si aggiungono cinque letti di day hospital oncologico. La riabilitazione postoperatoria si realizza in ambito ospedaliero, domiciliare e ambulatoriale a seconda della tipologia e della gravità del bisogno riabilitativo e delle caratteristiche delle persone da riabilitare, incluse le loro condizioni sociali. Il personale è aumentato di una unità (fisioterapista) e l’Azienda sta acquisendo un’altra unità per garantire appieno le attività ambulatoriali e domiciliari, oltre che ospedaliere. Sarà possibile inoltre riservare posti letto di lungodegenza presso la medicina interna di Vergato per le attività di riabilitazione estensiva per le persone trattate chirurgicamente (in particolare trattamenti ortopedici a Porretta) che risiedono nell’area della media valle del Reno.

Negli ultimi mesi l’Azienda USL ha anche potenziato l’attività specialistica della Casa della salute, sono state acquisite diverse tecnologie sanitarie, ricordiamo: un mammografo, la sonda ecografica, un tutore ortopedico. Presto sarà anche disponibile un ortopantomografo per le attività maxillofacciali e odontoiatriche, mentre da settembre la TAC con mezzo di contrasto garantirà certamente le prestazioni anche per i pazienti ricoverati in ospedale. Sempre presso la Casa della salute è stato implementato il progetto Gastropack per quanto concerne la gastroenterologia, così come sono a regime le attività di controllo delle funzioni cardiologiche per i dializzati. Dal primo luglio è attiva una équipe che si occupa di tutti i nodi della rete di cure palliative (ambulatoriali, domiciliari, ospedaliere).

In merito all’attività estiva dell’ospedale, la consueta riduzione temporanea di alcuni posti letto di medicina interna è ampiamente compensata dall’attività dei dieci posti letto di cure intermedie. Le riduzioni estive previste per tutte le strutture dell’Azienda sono monitorate costantemente nel loro andamento e ad oggi non sono state segnalate particolari criticità. Le cure oncologiche presso l’ospedale di Vergato non hanno subito alcuna variazione e garantiscono standard di qualità e di organizzazione elevati. Sono state ridotte anche alcune attività di chirurgia che torneranno a pieno regime da settembre, con un incremento delle sedute della tipologia delle prestazioni sia per chirurgia che per ortopedia, così come verrà confermata e potenziata l’attività di odontoiatria e maxillofacciale, mai offerte in questo distretto.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Venturi.

La parola al consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Ringrazio l’assessore per la risposta. Io credo che, come sempre quando discutiamo di servizi ospedalieri, specie in territori appenninici più lontani dai centri cittadini, sia quanto mai necessario informare in modo puntuale e preciso di quello che sta avvenendo, perché giustamente i comitati cittadini a livello locale si muovono e necessitano di risposte quanto mai puntuali, precise, perché purtroppo viviamo e veniamo da anni in cui alle parole non sono seguiti i fatti. Anzi, alle parole sono seguiti fatti contrari e quindi la preoccupazione, l’insicurezza e la sfiducia da parte dei cittadini e dei comitati che si mobilitano conseguentemente è più che giustificata. Purtroppo ci dobbiamo fare carico anche di questo trascorso, di questo passato; lo vediamo tutte le volte che discutiamo di sanità, specialmente nei territori periferici, e quindi la nostra attenzione sarà massima e costante anche nei prossimi mesi, perché in sostanza dalla risposta dell’assessore Venturi capiamo che siamo in un working progress, per cui alcuni interventi sono stati fatti, altri verranno fatti. La nostra attenzione sarà massima e soprattutto lo sforzo che dovremo fare come istituzioni, a livello locale e a livello regionale, è quello di (in parte lo si sta facendo anche con il Comitato e con il Tavolo di coordinamento) informare in modo puntuale quello che sta avvenendo e credo che anche la presenza della Regione, della Giunta, dell’assessore in iniziative specifiche sul territorio, che possano dare conto di quello che sta avvenendo, sia quanto mai opportuna. Sul territorio, in particolar modo Vergato e nei comuni limitrofi, c’è molta preoccupazione e molta agitazione rispetto a quello che verrà e che alle parole seguano fatti concreti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

 

Interrogazione oggetto 6793

(Ritiro)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’interrogazione oggetto 6793 è stata ritirata, quindi abbiamo concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 6049

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Norme in materia di finanziamento, programmazione, controllo delle Aziende sanitarie e gestione sanitaria accentrata» (88)

(Relazione, discussione ed esame articolato)

(Ordine del giorno 6049/1 oggetto 6808 - Presentazione)

(Risoluzione oggetto 6800 - Presentazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo al progetto di legge oggetto 6049 d’iniziativa della Giunta recante: «Norme in materia di finanziamento, programmazione, controllo delle Aziende sanitarie e gestione sanitaria accentrata», delibera di Giunta n. 81 del 22 gennaio 2018.

Il testo n. 1 è stato licenziato dalla Commissione “Politiche per la salute e Politiche sociali” nella seduta del 22 maggio 2018 con il seguente titolo: «Norme in materia di finanziamento, programmazione, controllo delle Aziende sanitarie e gestione sanitaria accentrata. Abrogazione della legge regionale n. 20 dicembre 1994, n. 50 e del regolamento regionale 27 dicembre 1995, n. 61».

Progetto di legge composto da ventotto articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Paolo Calvano, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Su tale oggetto insistono undici proposte di emendamento: tre a firma del consigliere Calvano, una a firma dei consiglieri Calvano e Tagliaferri, due a firma del consigliere Facci, cinque a firma della consigliera Gibertoni.

È stato presentato un ordine del giorno 6049/1, a firma dei consiglieri Bagnari, Zoffoli, Campedelli, Boschini, Caliandro, Sabattini, Molinari, Zappaterra, Tarasconi, Montalti, Calvano e Mori.

Do la parola al consigliere Calvano per la sua relazione.

Prego, consigliere Calvano.

 

CALVANO, relatore: Grazie, presidente. Cercherò di non portare via troppo tempo. Non ci troviamo in presenza di un semplice progetto di legge tecnico e non sono neanche semplicemente disposizioni su come si fanno i bilanci di esercizio, i bilanci consuntivi, i piani delle performance o di come si mettono in campo gli strumenti di controllo per quanto riguarda le nostre Aziende sanitarie, non siamo in presenza semplicemente di questo, ma di una vera e propria guida legislativa su come impostare e sistematizzare tutta la contabilità economico-finanziaria del nostro sistema sanitario.

Lo stiamo facendo solo per mettere a sistema norme che si sono stratificate nel tempo? Certamente c’era questa necessità, c’era la necessità di superare la legge n. 50/94, perché è una legge datata che necessitava di un’attività di revisione, ma lo stiamo facendo soprattutto per rendere, da un lato, più omogeneo il lavoro in tutta la regione da parte di chi i bilanci li deve fare, di chi li deve gestire, di chi li deve controllare, ma allo stesso tempo lo facciamo con l’obiettivo di guardare con attenzione ai cittadini e ai principi della trasparenza che da sempre devono accompagnare la redazione dei bilanci, soprattutto di bilanci delicati e importanti per la vita di ciascuno di noi, come i bilanci del Sistema sanitario regionale.

Non entro nei dettagli tecnici, abbiamo avuto la possibilità di approfondirlo durante le commissioni e c’è stato anche un ampio lavoro di confronto con tutti i gruppi che ringrazio, a partire da quelli di maggioranza, fino a coinvolgere tutti i gruppi di opposizione in queste settimane, in questi mesi. La strutturazione degli strumenti è molto semplice, ma al contempo ha una sua ratio, una sua logica che rende questi strumenti contabili più facilmente accessibili sia da parte di chi, come noi, ha un ruolo anche di controllo e di attenzione, sia per i cittadini stessi. Si parte con i bilanci preventivi, bilanci che raccolgono i numeri, ai quali viene affiancato il piano delle performance e il piano degli investimenti triennali. Questi due piani sono già stati introdotti nella nostra contabilità attraverso norme nazionali che andiamo a recepire. Alcune scadenze che quelle norme pongono, ad esempio sui bilanci preventivi, sono scadenze legate ad una normativa nazionale che, come chiesto da alcuni gruppi, abbiamo ritenuto opportuno ribadire, consapevoli che ad esempio sui bilanci preventivi esiste un problema: le Aziende faticano ad approvare i bilanci preventivi prima della fine dell’anno precedente, perché molto spesso c’è un ritardo nell’attribuzione delle risorse da parte del Governo alle Regioni e quindi, a cascata, delle Regioni alle Aziende sanitarie. Noi quel vincolo abbiamo voluto mantenerlo, in omogeneità con la normativa nazionale, ma sappiamo che c’è un problema, e colgo l’occasione politica per sottolineare questo problema che c’è stato per tanto tempo anche per gli enti locali e credo che negli ultimi anni si sia provato a risolvere, però andrebbe risolto, a mio avviso, anche sul tema della sanità nel rapporto tra Stato centrale-Regioni e, quindi, tra Regioni e Aziende locali.

Oltre ovviamente ai bilanci preventivi, ogni Azienda si dovrà dotare del proprio bilancio di esercizio, sia quello semplice che quello accorpato con tutto il sistema sanitario, e la corrispondente relazione sulle performance (strumento già in essere e che ribadiamo ulteriormente all’interno della legge) finalizzata a verificare il raggiungimento degli obiettivi che le Aziende si danno a fine anno. Uno di quei temi anch’esso molto delicato perché poi, sulla base degli obiettivi, vengono stabiliti gli incentivi nei confronti dei dirigenti e viene verificata l’efficienza e l’efficacia dell’Azienda. Quindi anche quello risulta essere uno strumento a disposizione dei cittadini, a disposizione dei consiglieri regionali e di tutti coloro che nelle istituzioni vogliono essere a conoscenza specifica e chiara degli obiettivi che le Aziende si danno e del grado di raggiungimento di quegli obiettivi.

Quei bilanci di esercizio devono essere costruiti in modo tale da essere certificabili. Costruirli per la certificazione significa renderli immediatamente disponibili ad attività di due diligence, laddove questa diventi necessaria. È già successo purtroppo in alcune realtà. Renderlo certificabile significa costruirlo per far sì che le varie fasi di controllo possano essere effettuate in maniera non complicata e con la massima trasparenza.

I gradi di controllo sono aumentati molto rispetto alla legge del ’94: c’è un giudizio di parificazione da parte della Corte dei Conti, c’è la relazione specifica alla Corte dei Conti che ogni singolo collegio sindacale deve fare, c’è il Tavolo nazionale di verifica degli adempimenti regionali. Lo dico perché nella normativa precedente regionale si faceva riferimento ad un obbligo di certificazione di quei bilanci che non c’è nella normativa nazionale; anche noi l’abbiamo tolta in questa normativa, introducendo però l’obbligo della certificabilità. Questo è stato fatto perché sono stati introdotti altri elementi di valutazione che consentono un adeguato controllo e verifica dell’andamento di quei bilanci, con il coinvolgimento di soggetti terzi quali la Corte dei Conti. Purtroppo nel tempo abbiamo verificato che, anche in presenza di bilanci certificati, sono successe le peggio cose, anche in regioni importanti come la Toscana, come è capitato in altre regioni del Sud. Quindi per noi è fondamentale che il bilancio sia costruito in modo tale da essere certificabile e controllabile in qualunque momento lo si intenda fare.

È una legge nella quale, e anche questo è un punto da non sottovalutare, vengono ribadite e messe nero su bianco le modalità con le quali vengono finanziate le Aziende sul territorio. La legge che andiamo ad approvare con i vari richiami legislativi ad altre leggi antecedenti ad essa collegate fanno riferimento al fatto che le Aziende devono essere finanziate in base alla popolazione residente, quindi per quota capitaria, però con opportune ponderazioni collegate alle differenze sui bisogni assistenziali che hanno le diverse realtà locali. Questo lo si fa perché ci sono realtà, anche nella nostra regione che, se venissero finanziate solo per quota capitaria, avrebbero meno risorse di quelle che obiettivamente servirebbero loro per assolvere ai bisogni assistenziali della propria popolazione. Cito Piacenza, cito Ferrara, potrei citare anche qualche altra realtà, dove obiettivamente la quota capitaria sarebbe insufficiente ad assolvere e risolvere tutti i bisogni della cittadinanza. Quindi questo è un principio che viene introdotto a tutela soprattutto delle realtà che soffrono maggiormente. È prevista anche l’opportunità di una remunerazione aggiuntiva delle Aziende su funzioni sovraziendali: se c’è qualche Azienda in qualche territorio che assume funzioni di area vasta o che assolve funzioni che coinvolgono altre Aziende, la Regione può essere pronta a riconoscerle apposita remunerazione, così come si prevede all’interno della legge il finanziamento da parte della Regione di progetti specifici che vadano a supporto del Sistema sanitario regionale, che ne consentano l’adeguata accessibilità e che ne consentano l’adeguata presenza e azione sul territorio.

Poi è fondamentale il tema dei controlli, altro capitolo di questa legge, sul quale viene posta una particolare attenzione sia sui controlli ordinari che di carattere straordinario. Abbiamo ovviamente posto un’attenzione particolare ai controlli laddove anche si verificano gravi irregolarità e in quel caso c’è l’obbligo di legge (in presenza di gravi irregolarità) di far scattare l’alert a tutti i soggetti interessati: dalle Direzioni generali alla Regione, alle Conferenze territoriali sociosanitarie. Abbiamo fatto aggiungere (anche questo frutto del confronto con i gruppi di opposizione e da me assolutamente condiviso, tant’è vero che è stato tradotto in un apposito emendamento) l’obbligo da parte dell’assessore di venire a riferire immediatamente in Commissione, nel caso in cui ci si trovi in presenza di gravi irregolarità. C’è poi un rafforzamento dei controlli interni con l’introduzione di un sistema di audit interno sia di carattere aziendale che di carattere regionale. Cos’è l’audit? Sono nuclei di controllo interni, sia nelle Aziende che all’interno della Regione, che svolgono una funzione aziendale di supporto al sistema dei controlli sia sulle Aziende che sulla gestione sanitaria accentrata.

Questa legge sull’organizzazione del sistema sanitario ci ha poi consentito di aprire una riflessione anche sui cosiddetti istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS). La normativa nazionale a tal proposito indica che possono chiedere la qualifica di IRCCS sia soggetti di diritto pubblico che soggetti di diritto privato. La normativa è risalente già a diversi anni fa; in funzione di quella normativa la Regione Emilia-Romagna, nel corso del 2008 con la legge n. 24 per l’esattezza, prese una prima decisione che fu quella di consentire la richiesta di riconoscimento come IRCCS e avviare la relativa procedura solo ai soggetti di diritto pubblico, escludendo i soggetti di diritto privato, tranne l’IRST di Meldola. Fu una scelta legittima fatta all’epoca che indicava una via di mezzo rispetto al contesto politico legislativo nazionale. In queste settimane abbiamo fatto una riflessione che ho ritenuto opportuno condividere con tutti all’interno dei gruppi della maggioranza, così come con i gruppi dell’opposizione, una riflessione se non valesse la pena consentire ai soggetti che ne hanno i requisiti (requisiti che devono essere di un certo tipo, si veda la normativa sugli IRCCS) di chiedere il riconoscimento al Ministero. Quindi dare questa opportunità anche ai soggetti di diritto privato, che non sono i privati: sono soggetti di diritto privato.

Cosa determina una presenza importante di IRCCS su un territorio regionale? Anche il campo della ricerca, e la ricerca, sia che sia fatta in qualità pubblica che da soggetti di diritto privato, ha un valore indubbiamente pubblico e credo che ampliare le possibilità e le opportunità di ricerca sul territorio regionale sia uno di quegli obiettivi che va incontro alle esigenze dei nostri cittadini e alle esigenze di salute e di prevenzione dei cittadini stessi. Avere IRCCS sul territorio indubbiamente amplia le opportunità di mobilità attiva e sappiamo oggi quanto sia importante per un territorio essere attrattivo e capace di portare a sé mobilità attiva. Queste considerazioni ci hanno portato a dire che, conformemente alla normativa nazionale, anche in Emilia-Romagna ci sono le condizioni per dare l’opportunità di chiedere il riconoscimento di IRCCS al Ministero anche a soggetti di diritto privato che siano accreditati nel Sistema sanitario regionale e, quindi, integrati nello stesso sistema sanitario. Voi sapete molto bene che molti istituti accreditati di diritto privato sono integrati all’interno della nostra rete pubblica e fanno da supporto, importantissimo e fondamentale, per la nostra rete, ampliando ovviamente la gamma dei servizi e dell’offerta nei confronti dei nostri cittadini. Questa idea si è tradotta in un emendamento, sul quale ho avuto l’opportunità di confrontarmi con tutti voi nel corso di queste settimane, ma non solo: è accompagnato anche da un ordine del giorno, e ringrazio del lavoro che hanno fatto i colleghi Bagnari e Zoffoli su questo, che ci consente di tradurre una parte delle cose che ho provato a dire in questa relazione in fatti concreti, in parole messe nero su bianco. È per questo che, a fronte dell’eventuale opportunità di avere il riconoscimento di IRCCS, noi chiediamo alla Giunta che questo riconoscimento venga solo nella misura in cui contribuisce ad accrescere il valore del Sistema sanitario regionale e potenzi la ricerca in sanità quale importante motore di crescita del territorio; che il riconoscimento di IRCCS ai diversi soggetti favorisca lo sviluppo di progetti di ricerca e assistenza e di formazione e aggiornamento comuni e omogenei tra gli IRCCS e le Aziende sanitarie e infine chiediamo alla Giunta di condividere il percorso di eventuale riconoscimento di nuovi IRCCS con il pieno coinvolgimento delle Aziende sanitarie e delle amministrazioni locali e dei territori, assicurando che queste nuove entità non sottraggano risorse al funzionamento della sanità pubblica. Questo odg abbiamo ritenuto opportuno farlo sia per le cose che ci siamo detti nel confronto fra i diversi gruppi, sia recuperando una parte consistente delle riflessioni che i sindaci della Conferenza sociosanitaria territoriale della Romagna avevano fatto in funzione di un ragionamento analogo a quello che stiamo facendo noi oggi.

Rispetto al riconoscimento di IRCCS a soggetti di diritto privato e le risorse pubbliche, quello che preme evidenziare è che qualunque soggetto abbia i requisiti per diventare IRCCS, le risorse pubbliche alle quali potrà afferire saranno quelle previste dai bandi di ricerca nazionali ed europei, non andranno a sottrarre risorse al sistema dell’assistenza e della salute pubblica regionale e non potranno che accrescere la qualità della ricerca nella nostra regione e della salute, conseguentemente, sempre all’interno della nostra regione.

Molte delle cose che ho detto in questa relazione sono state anche il frutto di un confronto sia interno ai gruppi di maggioranza che con i gruppi di opposizione; mi è parso giusto e opportuno recepire alcune sollecitazioni che sono arrivate da parte di tutti, l’abbiamo fatto con lo spirito di rendere lo strumento il migliore possibile, non in una logica di recepimento di emendamenti al fine di avere un via libera condiviso sul progetto di legge. Quindi sono emendamenti che recepiamo a prescindere da quello che ognuno di voi deciderà di fare, ma nell’interesse dei cittadini della nostra regione. Spero che il metodo sia stato apprezzato e possa essere utile per avere comunque un ampio riconoscimento da parte di quest’Aula al lavoro che ha fatto l’assessore e l’Assessorato. Ringrazio per questo non solo l’assessore Venturi, ma anche la dottoressa Cavazza e tutto il suo staff per il lavoro fatto, nonché gli uffici del gruppo del Partito Democratico, a partire dai miei più stretti collaboratori fino ad arrivare agli Uffici legislativi, che hanno consentito di approfondire questo progetto di legge e – credo – di migliorarlo con i lavori che abbiamo fatto in questa settimana. Con queste parole auspico un confronto nel merito e che possa arrivare la più ampia condivisione delle normative e delle disposizioni previste dentro questo pdl.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Calvano.

Apro la discussione generale.

La parola alla consigliera Gibertoni.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Abbiamo guardato con grande attenzione questa proposta di legge regionale in materia di finanziamento, di programmazione e di controllo delle Aziende sanitarie che è stata resa necessaria dall’entrata in vigore del DPR n. 118/2011; è un provvedimento statale emanato ai sensi di norme costituzionali in conformità alle risultanze della Conferenza unificata Stato-Regioni del marzo 2011 e si indicano anche le fonti di diritto costituzionale: sono gli articoli 76, 78, 117 e 119, nonché le norme europee in materia.

Lo scopo di questo progetto di legge, che riteniamo molto importante, e lo scopo della normativa statale è l’armonizzazione dei sistemi contabili. In particolare il Titolo II attiene ai principi contabili per il settore sanitario, le disposizioni sono volte a consentire il confronto immediato fra le entrate e le uscite relative al finanziamento del Servizio sanitario regionale e poi la verifica delle ulteriori risorse rimaste a disposizione delle Regioni. I principi contabili generali sono stati elaborati nell’ambito della Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale. Il sistema di bilancio delle amministrazioni pubbliche, disciplinato dal decreto n. 118/2011, costituisce dunque uno strumento fondamentale per il processo di programmazione, previsione, gestione e rendicontazione. Le sue finalità sono quelle di fornire informazioni in merito ai programmi futuri, a quelli in corso di realizzazione e all’andamento dell’ente a favore dei soggetti interessati e al processo di decisione politica, sociale ed economico-finanziaria. Le amministrazioni pubbliche in contabilità finanziaria adottano dunque comuni schemi di bilancio finanziari, economici e patrimoniali e comuni schemi di bilancio consolidato con i propri enti e organismi strumentali, aziende e società controllate, partecipate e altri organismi controllati di cui agli allegati del decreto. Le disposizioni per le Aziende sanitarie devono assicurare un’uniformità dei conti sanitari delle Regioni e degli enti sanitari per garantire trasparenza attraverso il confronto immediato tra le entrate e le spese del comparto e poi verificare ulteriori risorse delle Regioni.

Il decreto n. 118, quanto al merito, stabilisce una dovuta corrispondenza e vincolo fra le assegnazioni statali di finanziamento, l’individuazione del fabbisogno e la somma dei finanziamenti registrati dagli enti sanitari locali. Mi sono riferita al decreto n. 118/2011 in questa discussione generale, perché ad esso sono ispirati gli emendamenti prodotti, alcuni dei quali sono già stati accolti in Commissione, sono stati oggetto di confronto con il relatore di maggioranza e altri che presenteremo e ripresenteremo nel corso di questa discussione che agiscono proprio su questo decreto. In particolare, con questi nostri emendamenti puntiamo a dare una maggiore valenza e una valorizzazione del territorio coinvolgendo nelle scelte le Conferenze territoriali sociali e sanitarie e a non stravolgere le regole di riparto dei fondi sul territorio, chiedendo che venga esplicitato il mantenimento dei criteri che danno garanzia di uniformità nell’erogazione dei finanziamenti alle ASL. Infine, ma non per ordine di importanza, chiediamo che la proposta di legge che ha come ispirazione l’armonizzazione non si sottragga alle norme nazionali che prescrivono come adempimenti l’uniformità e l’armonizzazione.

Riteniamo che questa legge sia assolutamente necessaria al complessivo funzionamento del sistema sanitario per acquisire sistematica lettura e rendere così omogenei i documenti di bilancio tra i diversi soggetti e, per questo motivo, abbiamo predisposto con un ultimo emendamento di non escludere l’articolo 32 del decreto legislativo n. 118, che prevede la necessaria osservanza di particolari prescrizioni a garanzia di compatibilità e uniformità delle nostre Aziende sanitarie.

Sul complessivo provvedimento nel corso del confronto è intervenuto anche un emendamento che apre al privato e che va valutato molto attentamente, perché il rischio potrebbe essere quello di inficiare la scelta di mantenere il Sistema sanitario regionale di natura prettamente pubblica, che è un modello di sistema sanitario che noi sosteniamo. Seppure non abbiamo mai visto totalmente con sfavore la presenza del privato come soggetto che collabora, ma certamente che non arrivi però a dirigere le politiche pubbliche che giustamente pubbliche devono restare. Quindi, alla luce di questo emendamento della maggioranza e alla luce anche del seguito della discussione generale e della discussione degli emendamenti, ci riserviamo di valutare nel corso della discussione del provvedimento il voto finale complessivo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Io intervengo in merito all’emendamento. Sicuramente il consigliere Calvano ha cercato l’interlocuzione riguardo a questo emendamento, quindi glielo riconosco, però l’iter non è quello normale. Noi abbiamo un progetto di legge che passa in Commissione e viene discusso in Commissione, eventualmente vengono fatte udienze conoscitive su tutti i temi in ballo all’interno della legge; presentare non all’ultimo minuto, ma a Commissioni finite, un emendamento che va ad inserire in questa legge una modifica sostanziale e importante riguardo a come la Regione intende la ricerca e il servizio sanitario, non va bene. Voi fate riferimento anche al percorso che fu fatto all’IRST di Meldola; dite “si fece quella scelta di non avere solo IRCCS pubblici, ma IRCCS con un modello anche di diritto privato”, ma vi ricordo che l’IRST di Meldola è di diritto privato e furono introdotti importanti correttivi perché fosse equiparato al pubblico, nel senso che lì il controllo del pubblico è particolarmente importante, tanto che, quando si fece quella legge, la discussione ci fu e fu adeguata anche la legge del 2004 che dice qual è la governance degli IRCCS e che prevede che il direttore sia nominato dalla Regione. Adesso voi mi spiegherete come, se passa questo emendamento (io spero che non passi), un IRCCS privato avrà un direttore nominato dalla Regione. Introducete una modifica che è pesante e sostanziale, sulla quale andava discusso approfonditamente nelle Commissioni, nei territori e confrontandosi con tutti gli attori del sistema, voi invece oggi fate una forzatura importante. Su questo non possiamo seguirvi. Assolutamente la risposta è no, al di là delle visioni che abbiamo (già differenti) sull’integrazione pubblico/privato.

Il privato può essere certamente un aiuto al pubblico in alcuni settori e in alcuni ambiti, ma il pilastro per noi è il servizio pubblico. In questa Regione mi sembra che la direzione che si voglia prendere invece è che il pilastro è doppio: c’è il pilastro pubblico e il pilastro privato. Il privato non è un mero sostegno. La differenza di visione che noi abbiamo è questa: che il servizio sanitario è principalmente pubblico, perché far entrare il mercato sui servizi ha alcuni vantaggi che vanno visti con estrema cautela, ma ha molti pericoli. Discutevamo prima dei rifiuti: cedere al mercato i servizi comporta delle distorsioni pericolose, perché anche il più bravo gestore o istituto privato che nella sua mission scrive essere la migliore azienda, che propone i migliori servizi agli utenti o ai cittadini, essere all’avanguardia è una bellissima mission, ma prima di essa ce n’è un’altra che non è mai scritta, che il privato ha la mission di distribuire gli utili agli azionisti. Quella è la prima mission. Una mission tranquilla che è giusta, perché tutte le imprese la devono avere, ma, quando quella mission è scritta sui servizi che devono essere dati ai cittadini, non va più bene, perché l’utile non è sempre (e spesso purtroppo ce ne siamo accorti) in sintonia con il servizio fornito. Quindi fare questa importante modifica oggi vuol dire anche sulla ricerca aprire al privato, fra l’altro senza una discussione ampia e approfondita. Anche tutto quello che avete voluto scrivere dentro l’odg dimostra questa criticità, perché mette dei paletti ad una breccia che aprite.

Voi aprite oggi una breccia importante e, siccome qualcuno di voi giustamente dice “occhio, probabilmente stiamo facendo un passo pericoloso”, allora attorno ci mette dei paletti, ma quei paletti sono in un ordine del giorno e fra l’altro non prevedono come si attueranno queste cose. Voi dite che i fondi non saranno regionali, ma adesso a me risulta che i fondi degli IRCCS sono anche regionali; dove è scritto, a parte l’ordine del giorno, che i fondi della ricerca non andranno all’IRCCS privato? Non vedo nessuna norma di legge. Quindi queste sono modifiche sostanziali. Quindi, visto che le risorse non sono illimitate, bisogna fare una scelta e secondo noi la scelta è la ricerca pubblica perché, se noi ci affidiamo pesantemente e troppo al privato su alcuni settori, rischiamo di indebolire in maniera irreversibile il pubblico. E questo lo vedete nella sanità lombarda, dove si è fatta una scelta di affidarsi completamente al privato. Il modello della sanità dell’Emilia-Romagna è diverso, voi oggi lo volete andare a cambiare radicalmente.

Quello che ci preoccupa poi è che, inserendolo con un emendamento all’ultimo minuto, vengono dei retropensieri, perché una settimana fa guarda caso viene organizzato in quello che sarà l’IRCCS del quale si parla, perché stiamo parlando di sanità romagnola e stiamo parlando di Cotignola, un convegno per dire come è bella e come è buona la collaborazione pubblico/privato e come è brava la ASL della Romagna, forse per oliare un po’ il meccanismo finale di approvazione dell’emendamento. Non vorremmo che, visto che questo privato ha fatto e fa tanti investimenti anche in altri settori, questo non venga considerato anche una sorta di premio ad alcune scelte che sono state fatte, perché ho capito che questa richiesta giaceva da tempo e oggi questa richiesta viene sbloccata con un iter, secondo noi, non corretto. Quindi su questa scelta la nostra posizione è ferma ed è quella del no, assolutamente no. Questa scelta non va fatta.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

La parola al consigliere Facci.

 

FACCI: Grazie. Volevo brevemente introdurre il motivo dei due emendamenti che ho presentato in merito ai controlli. Voglio fare una piccola precisazione a monte. Il collegio sindacale è un organo importantissimo per quanto riguarda il controllo interno degli atti delle Aziende sanitarie, infatti nel progetto di legge si fa riferimento a questo ruolo, a queste prerogative e ritengo anche che sia abbastanza dettagliata l’indicazione delle varie potestà del collegio sindacale nell’ottica di garantire la trasparenza e la correttezza degli atti delle Aziende, mi permetto però di evidenziare quelle che a mio avviso sono due lacune nel richiamare la normativa nazionale di riferimento. Infatti nello stesso progetto di legge si fa riferimento nella premessa, proprio all’articolo 1 giustamente viene richiamato il decreto legislativo n. 502/92 (Riordino della disciplina in materia sanitaria) che, in particolare all’articolo 3-ter aggiornato, precisa le competenze e le prerogative del collegio sindacale e credo che non sia inopportuno se io rileggo testualmente quello che il legislatore nazionale dice. Oltre naturalmente «a verificare l’amministrazione dell’Azienda sotto il profilo economico, a vigilare sull’osservanza della legge, ad accertare la regolare tenuta della contabilità e la conformità del bilancio alle risultanze dei libri e delle scritture contabili, così come a effettuare periodicamente le verifiche di cassa», il legislatore è molto chiaro nell’indicare due attività che devono essere effettuate periodicamente: «deve riferire almeno trimestralmente alla Regione, anche su richiesta di quest’ultima, sui risultati del riscontro eseguito denunciando immediatamente i fatti se vi è il fondato sospetto di gravi irregolarità», quindi il riferire. Poi il legislatore dice «trasmette periodicamente, e comunque con cadenza almeno semestrale, una propria relazione sull’andamento dell’attività dell’Unità sanitaria locale o dell’Azienda ospedaliera alla Conferenza dei sindaci o al sindaco del Comune capoluogo della provincia dove è situata l’Azienda stessa». Quindi Conferenza dei sindaci in caso di unità sanitaria locale, Comune capoluogo in caso di Azienda ospedaliera. A mio avviso questa è la parte importante che manca, perché è una relazione che deve essere trasmessa.

Io ho interagito, giustamente nell’ottica di collaborazione e colleganza, con il consigliere relatore su queste due proposte e ritengo che il primo emendamento, quindi quello del «riferire almeno trimestralmente», non possa essere implicitamente già considerato nel comma 3, in quanto indicato nel comma 3 dell’articolo 21, dove si potrebbe verosimilmente, implicitamente considerare che questo riferimento alla cadenza periodica sia in linea con il disposto normativo dell’articolo 3-ter del decreto legislativo n. 502. Il decreto legislativo è molto chiaro, fa un riferimento molto netto: «deve essere almeno trimestrale, anche su richiesta della Regione», quindi io credo, in un’ottica di valorizzazione del ruolo del collegio sindacale, in un’ottica di garantire il miglior controllo possibile e la miglior trasparenza possibile dell’attività sanitaria, che debba essere letteralmente agganciata questa definizione alla legislazione nazionale. Quindi propongo la modifica dell’articolo del comma 3 dell’articolo 21 mediante la sostituzione del periodo «con cadenza periodica» con il periodo «con cadenza almeno trimestrale, anche su richiesta di quest’ultima» che è riferito alla Regione.

Conseguentemente, sempre nell’ottica di garantire al collegio sindacale la piena operatività delle proprie prerogative che il legislatore nazionale ha stabilito, ritengo che vada inserito un periodo nuovo che ho indicato come comma 3-bis, comunque un comma ulteriore nell’articolo che fa riferimento ai compiti del collegio sindacale e alle modalità di svolgimento degli stessi, dove si fa riferimento alla trasmissione periodica e comunque con cadenza almeno semestrale della relazione sull’andamento delle attività. Questo non c’è nell’attuale testo e ritengo che vada assolutamente inserito: 1. nell’ottica ovviamente di rispondere a quanto la normativa nazionale dispone e, quindi, per essere coerente con la disciplina sovraordinata; 2. nell’ottica di dare piena attuazione ai compiti di controllo e di verifica che competono al collegio sindacale quale organo fondamentale di controllo interno.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Facci.

La parola al consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Noi durante il corso del dibattito in Commissione avevamo espresso un giudizio positivo sul testo della legge, sul quale ci siamo confrontati anche con il relatore, ora ci troviamo invece ad esaminare un testo in Aula sul quale interviene un emendamento che, dal nostro punto di vista, modifica in modo sostanziale la nostra valutazione. Ovviamente l’emendamento è l’emendamento 3 che va a modificare l’articolo 12 della legge regionale n. 4/2008, sul quale esprimiamo perplessità rispetto al fatto che noi con questo emendamento consentiamo a forme giuridiche di diritto privato di poter accedere a finanziamenti pubblici, cosa che in regione fino a questo momento non era previsto. È vero che gli istituti di ricovero oppure a carattere scientifico (IRCCS) hanno diritto alla fruizione dei finanziamenti statali, però in regione di fatto fino ad oggi solo l’istituto di Meldola, che ha una maggioranza comunque pubblica e ha un controllo pubblico, aveva questa possibilità.

Siccome noi non vogliamo e non siamo abituati a fare i processi alle intenzioni, ma guardiamo ai fatti (a questa modifica che non stravolgerà nell’immediato l’assetto regionale, perché comunque sappiamo che non saranno numerosissimi gli istituti con le caratteristiche per poter accedere a questo tipo di finanziamento pubblico), rimane il fatto però che si modifica una legge che negli anni a venire non sappiamo quale grado di risultati potrà dare. Quindi, quando si interviene su un testo di legge che apre di fatto una breccia in un settore per noi strategico nella distribuzione di finanziamenti anche a soggetti privati, è chiaro che da parte nostra non può che esserci una indisponibilità a procedere in questa direzione. Il fatto che l’emendamento sia arrivato in Aula e non sia stato discusso in Commissione ci pone nella condizione di valutare in modo diverso il testo rispetto a quello che invece abbiamo espresso in Commissione, per le ragioni che ho qui richiamato: si tratta di un emendamento che ha un peso specifico significativo, che in qualche modo cambia il significato complessivo di un testo di legge, sul quale avevamo espresso un parere favorevole in Commissione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Taruffi.

Non avendo più nessuno iscritto in discussione generale, chiedo al consigliere Calvano se vuole replicare.

Prego, consigliere Calvano.

 

CALVANO: Grazie, presidente. Poche considerazioni, se non per dire che alcuni degli emendamenti presentati dalla collega Gibertoni vedranno l’accoglimento da parte nostra, così come quello presentato dal collega Tagliaferri insieme al sottoscritto. Rispetto ad alcuni emendamenti presentati dal collega Facci l’approfondimento fatto in questi minuti, perché non ho avuto modo di poterlo fare prima in quanto ci siamo confrontati questa mattina, mi permetto di dire che alcune sue osservazioni sono già riscontrabili all’interno del testo che andiamo ad approvare, quindi ribadisco la massima volontà di compartecipazione alla costruzione di un testo che ha una valenza ovviamente importante, perché riferita alla costruzione dei bilanci pubblici delle nostre Aziende.

Ribadisco le modalità con le quali abbiamo provato a gestire il progetto di legge e tutti i suoi emendamenti, compresi gli emendamenti 1, 2 e 3, a mia firma, relativi agli istituti di ricerca; l’ho fatto con la massima trasparenza, una trasparenza che rivendico e che mi consente, anche rispetto ad alcune espressioni usate dal collega Bertani, di replicare, perché alcune di queste quelle espressioni un po’ disturbano e un po’ non sono corrette. Non sono corrette nella parte che ha a che fare con il rapporto tra gli IRCCS di diritto privato e il sistema pubblico. Non sono corrette perché la vigilanza sugli IRCCS, anche di diritto privato, è prevista ovviamente da parte della normativa nazionale. L’ordine del giorno che noi andiamo ad approvare, essendo la Regione il luogo attraverso il quale poi la richiesta di riconoscimento di IRCCS passa, consentiranno a nostro avviso alla Giunta di poter interloquire con i soggetti che chiederanno il riconoscimento di IRCCS e di poter mettere in evidenza e richiedere espressamente alcune delle cose che noi inseriamo nell’odg che non sono, come ha voluto insinuare Bertani, una pezza rispetto ad una breccia, sono un voler tenere una grande opportunità dentro un confine che è il confine che questa Regione si è sempre dato: di un rapporto privato, trasparente e utile alla cittadinanza tra pubblico e privato. Il rapporto – e cito alcune parole di altri – «il rapporto pubblico/privato in questa Regione c’è, è chiaro, trasparente, ha poco da invidiare a ciò che succede in altre realtà avanzate del Paese». Non sono parole mie, sono parole emerse nel corso del dibattito del 2008 da parte dell’allora assessore Bissoni e spero che queste parole riferite all’Emilia-Romagna possano essere confermate anche da parte del ministro Grillo che, se non vado errato (spero che sia vero, perché sarebbe secondo me un segnale di recepimento di competenze importanti), ha chiesto proprio al nostro ex assessore Bissoni di darle una mano in questi anni che la attenderanno di governo della sanità pubblica. Quindi siamo in quel filone, in un filone che mi pare che anche il Governo, con alcune di queste scelte, voglia assolutamente percorrere.

Quando ci fu la questione dell’IRST di Meldola, sempre andando a recuperare quel dibattito, emerse chiaramente che si decise di mettere un nome e cognome all’unico soggetto di diritto privato a cui si dava il riconoscimento di IRCCS, perché era l’unico soggetto in regione che aveva le caratteristiche per diventarlo. Scelta legittima, ma che oggi ci apre alla discussione che stiamo facendo. Una discussione che – lo dico di nuovo al collega Bertani – non è finalizzata a qualcuno, è finalizzata ai nostri cittadini, perché ad un cittadino che ha un problema, al quale la medicina oggi non ha ancora trovato una soluzione, io gli devo dire che ho messo insieme un sistema che gli consente di avere una speranza. La ricerca è questa cosa qui; la ricerca, sia pubblica che privata, ma nella salute ha effetti pubblici qualunque forma di ricerca, serve a questo: a dare la speranza a un cittadino che sta male e che oggi non ha una cura di poter trovare quella cura. Non è un piacere che si fa qualcuno, è una cosa che si fa per tutti ed è questo l’obiettivo di ciò che stiamo facendo oggi, non altro. Se fosse altro, Bertani si accorgerebbe che nei confronti anche di importanti istituti privati che collaborano con l’Azienda sanitaria romagnola, nel corso di questi anni i servizi in convenzione, per una serie di decisioni anche di carattere economico-finanziario, sono calati. Per cui quell’illazione fatta da Bertani è priva di fondamento nei fatti. Ma purtroppo bisogna sempre accusare l’avversario anche delle cose che l’avversario non fa. Sarà un metodo che non utilizzerò mai o proverò a non utilizzare mai, anche se va di moda, anche se piace un sacco a qualcuno, anche se determina consenso, perché è un consenso che distrugge e non che costruisce. Un consenso così fa male alla democrazia di questo Paese. È per questo che rimango convinto del metodo che abbiamo provato ad utilizzare nell’affrontare questo progetto di legge e nel portarlo a termine, consapevole di tutte le osservazioni che sono emerse qua dentro. Ho ascoltato con grande attenzione il collega Taruffi che ringrazio anche per il contributo dato, non solo in quest’Aula ma anche in queste settimane (lui e la collega Prodi), perché il frutto di quell’ordine del giorno è anche dovuto ad un confronto che c’è stato, ringrazio anche il gruppo del Partito Democratico, perché anche lì c’è stato un confronto importante su come, attraverso quell’ordine del giorno, accrescere l’opportunità pubblica di quello che oggi stiamo facendo nell’interesse dei nostri cittadini e della collettività. Quindi ribadisco il ringraziamento sia per il dibattito che si è avuto in queste settimane sia per il lavoro fatto, a partire dall’assessore fino a chi ha collaborato con lui e con noi in queste settimane.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Calvano.

Consigliere Bertani, è conclusa la fase del dibattito.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Sono stato tirato in ballo dall’intervento del consigliere Calvano sulle modalità di quello che ho espresso. Voglio puntualizzare che sono entrato nel merito, non ho fatto accuse, non ho detto che il collega Calvano non è stato corretto, ho detto che ha anticipato l’emendamento, ma ho rilevato che non è corretto su un tema così importante che si salti la discussione della Commissione e la parte dell’udienza conoscitiva.

Riguardo all’IRST ribadisco che, quando fu fatta quella discussione, fu scritto «la Giunta regionale individua altresì gli strumenti di garanzia a salvaguardia del ruolo pubblico» e voi oggi questo lo fate saltare.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

La parola all’assessore Venturi.

 

VENTURI, assessore: Grazie, presidente. Non mi soffermo sui contenuti se non molto brevemente, perché il relatore lo ha fatto benissimo e condivido peraltro anche le considerazioni che sono state fatte rispetto ai temi che riguardano la ricerca e, in particolar modo, al fatto che un IRCCS non propriamente pubblico già ce l’abbiamo e in questi anni ha dato prova di grande vigore esattamente come altri luoghi privati che in Emilia-Romagna, quando lavorano, diventano soggetti pubblici perché lavorano su committenza del pubblico: con gli stessi controlli, con le stesse modalità di accreditamento e con spesso i professionisti pubblici che vi vanno a lavorare, perché costituiscono dei nodi della rete pubblica, in particolare nell’Azienda USL della Romagna da dove arrivano da tutti gli altri ospedali e lavorano con le modalità con le quali sono abituati nel pubblico. Quindi il mio è un intervento esclusivamente di ringraziamento rispetto a chi ha lavorato molto più di me per aggiornare una legge di contabilità che conoscevamo già, che però aveva bisogno (come questa) di arrivare a modernizzarsi come impianto, soprattutto di estendere alcune regole.

Cito soprattutto due regole alle quali sono molto affezionato, perché penso che tengano conto dei temi che riguardano la trasparenza e l’anticorruzione: il fatto che l’organismo indipendente di valutazione ha un collegamento molto forte ed è soggetto terzo rispetto alle Aziende e in qualche modo anche soggetto terzo rispetto alle funzioni di governo; i temi ultimi che riguardano l’audit regionale questo è stato introdotto ex novo. È una funzione che noi chiamiamo audit, ma in italiano si legge “controllo”. Non vuole proprio dire controllo in italiano, ma perdonatemi la battuta. È stata introdotta perché nel corso degli anni abbiamo avuto in maniera trasparente elementi riguardo a bilanci pubblici che hanno avuto bisogno di correzioni, il Nucleo audit regionale serve ad entrare all’interno delle singole Aziende per cercare di evitare che si facciano errori che possano causare danni per tutti i cittadini. Questo è un elemento sul quale la Giunta poi, con un proprio atto, andrà a definire un regolamento, una composizione, ma le Aziende sanno già che d’ora in avanti hanno un ulteriore strumento attraverso il quale noi andremo a vigilare sul fatto che i soldi della collettività vengano spesi correttamente e senza sprechi.

Grazie ancora a tutti quelli che hanno reso possibile il testo di oggi e grazie ai tecnici, grazie al relatore, grazie a chi è intervenuto finora per esprimere il proprio parere.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore Venturi.

Passiamo quindi alla discussione sull’articolato, però chiedo di sospendere cinque minuti, perché sono arrivati degli altri emendamenti e dal banco della Presidenza devono essere inseriti all’interno della legge e distribuiti anche ai colleghi.

Quindi riprendiamo alle ore 12 con la discussione sull’articolato.

 

(La seduta, sospesa alle ore 11,57, è ripresa alle ore 12,13)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Riprendiamo i lavori.

Nomino scrutatori i consiglieri Bagnari, Mumolo e Gibertoni.

Siamo alla votazione dell’articolato.

Ricordo che sul progetto di legge oggetto 6049 insistono sedici proposte di emendamento: tre a firma del consigliere Calvano, una a firma dei consiglieri Calvano e Tagliaferri, due a firma del consigliere Facci, cinque a firma della consigliera Gibertoni e cinque a firma del consigliere Alleva.

È stato presentato un ordine del giorno, di cui abbiamo parlato prima.

È stata abbinata in Aula anche la risoluzione oggetto 6800 che impegna la Giunta a garantire l’autonomia funzionale dei CCM delle Aziende sanitarie e valorizzare la funzione consultiva dei Comitati e consentire e facilitare l’accesso ai CCM al mondo del terzo settore, nonché a collegare anche in dimensione distrettuale la previsione dei luoghi partecipativi della consultazione dei cittadini, a firma del consigliere Alleva. Su questa risoluzione, essendo stata presentata dopo che si è chiusa la discussione generale, si potrà intervenire solo in dichiarazione di voto.

Passiamo quindi all’analisi dell’articolato.

Al titolo dell’articolato insiste l’emendamento 1, a firma del consigliere Calvano.

Se non ci sono interventi in discussione generale, dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma del consigliere Calvano.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 1 è approvato.

Articolo 1. Non insistono emendamenti.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 1 è approvato.

Articolo 2. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 2 è approvato.

Articolo 3. Su questo articolo insiste l’emendamento 7, a firma della consigliera Gibertoni.

Discussione generale.

La parola alla consigliera Gibertoni.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Chiediamo, nell’ambito della valorizzazione del confronto con i territori, che al terzo comma, dopo «programmazione annuale e sanitaria» si inserisca «previa acquisizione di parere delle Conferenze territoriali interessate».

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Dichiarazioni di voto. Nessun intervento.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma della consigliera Gibertoni.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 7 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 3 è approvato.

Articolo 4. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 4 è approvato.

Articolo 5. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 5 è approvato.

Articolo 6. Su questo articolo insiste l’emendamento 8, a firma della consigliera Gibertoni.

Discussione generale.

La parola alla consigliera Gibertoni.

 

GIBERTONI: Al comma 2, a seguito della parola «bilancio» inseriamo la seguente frase: «la Giunta regionale può autorizzare deroghe, previa verifica del contesto della fattibilità e della sostenibilità economico-finanziaria dell’intervento» motivandolo con il fatto che il pareggio di bilancio è la condizione per l’utilizzo di contributi in conto esercizio per l’effettuazione degli investimenti. Pur essendo una norma molto comprensibile in astratto, pare utile riservare margini e valutazioni che possano escludere delle punizioni non meritate. Ci sono principi costituzionali di valore superiore al pareggio di bilancio, che noi crediamo e abbiamo sempre sostenuto che vadano tutelati. Crediamo che la garanzia dei diritti incomprimibili – dice anche la Corte costituzionale con la sentenza n. 275/2016 – ad incidere sul bilancio e non l’equilibrio di questo a condizionare la doverosa erogazione. Il diritto alla salute è un diritto all’assistenza, in particolare per i più bisognosi ed è un diritto che non può e non deve essere condizionato dall’esigenza del pareggio di bilancio, altrimenti «Nessuno sarà lasciato indietro» resterebbe soltanto uno slogan e noi non possiamo disporre dei mezzi economici per svolgere attività in soccorso di chi ha bisogno. Quindi non possiamo accettare in questo senso l’egemonia dell’economia di mercato e la sua priorità rispetto ai diritti fondamentali dell’individuo. Se noi scegliamo di attuare prima di tutto il pareggio di bilancio, il diritto alla salute si trasformerà definitivamente da una salvaguardia, una tutela, una garanzia del benessere psicofisico ad un’ottimizzazione del rischio. Questo vogliamo evitarlo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni

Nessun altro intervento in discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 8, a firma della consigliera Gibertoni.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 8 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 6 è approvato.

Articolo 7. Su questo articolo insistono due emendamenti, il 12 e il 13, entrambi a firma del consigliere Alleva.

Discussione generale.

La parola al consigliere Alleva.

 

ALLEVA: L’argomento è uno solo, valorizzare l’apporto del Comitato consultivo misto, perché questo apporto è particolarmente importante nel momento dell’analisi e della costruzione del bilancio e tutti gli emendamenti che ho presentato perseguono la stessa finalità: valorizzare il Comitato consultivo.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Alleva.

Non ci sono altri interventi in discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 12, a firma del consigliere Alleva.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 12 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 13, a firma del consigliere Alleva.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 13 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 7 è approvato.

Articolo 8. Su questo articolo insiste l’emendamento 9, a firma della consigliera Gibertoni.

La parola alla consigliera Gibertoni.

 

GIBERTONI: Sappiamo tutti che all’interno delle strutture sanitarie ci sono interazioni fra i diversi ambiti, settori e dipartimenti e sono interazioni che hanno una rilevanza, anche per quanto riguarda il budget assegnato ai responsabili, quindi ai dirigenti delle strutture; per tale ragione riteniamo che le relazioni interorganiche debbano essere prese in considerazione nella gestione economica, quindi al comma 4 dell’articolo 8 tra le parole «si esplica» e «l’autonomia» inseriamo la frase «contemperata dell’ordinamento interorganico».

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Non ci sono altri interventi in discussione generale, dichiarazioni di voto.

Nessun intervento in dichiarazione di voto, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 9, a firma della consigliera Gibertoni.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 9 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 8 è approvato.

Articolo 9. Su questo articolo insistono due emendamenti, il 14 e il 15, entrambi a firma del consigliere Alleva.

Discussione generale.

La parola al consigliere Alleva.

 

ALLEVA: Ci muoviamo sempre sulle linee di pensiero dei precedenti: scendere nei dettagli delle costruzioni del bilancio per valutare la finalizzazione dei vari servizi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Alleva.

Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 14, a firma del consigliere Alleva.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 14 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 15, a firma del consigliere Alleva.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 15 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 9 è approvato.

Articolo 10. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 10 è approvato.

Articolo 11. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 11 è approvato.

Articolo 12. Su questo articolo insiste l’emendamento 10, a firma della consigliera Gibertoni.

Discussione generale.

La parola alla consigliera Gibertoni.

 

GIBERTONI: Qui solleviamo la conformità all’articolo 32 del decreto n. 118/2011. Riteniamo che la conformità a questo articolo 32 sia necessaria per il funzionamento complessivo del sistema sanitario per acquisire lettura sistematica e rendere così omogenei i documenti di bilancio tra i diversi soggetti, che è la finalità di questo progetto. Per tale motivo abbiamo previsto con quest’ultimo emendamento di non escludere l’articolo 32 del decreto n. 118, che prevede la necessaria osservanza di particolari prescrizioni a garanzia di compatibilità e uniformità dei bilanci delle Aziende sanitarie. Quindi, senza volermi dilungare più del dovuto su questo, preciso soltanto che l’articolo 32 riguarda quelle garanzie sull’approvazione da parte della Giunta regionale sia del bilancio preventivo economico annuale consolidato del Servizio sanitario regionale, sia del bilancio d’esercizio consolidato dello stesso Servizio sanitario. L’emendamento aggiunge, al comma 2 dell’articolo 12, dopo «Giunta regionale» «in conformità all’articolo 32 del decreto n. 118/2011».

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Gibertoni.

Dichiarazioni di voto.

Se nessun consigliere chiede di parlare, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 10, a firma della consigliera Gibertoni.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 10 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 12 è approvato.

Articolo 13. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 13 è approvato.

Articolo 14. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 14.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 14 è approvato.

Articolo 15. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 15.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 15 è approvato.

Articolo 16. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 16.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 16 è approvato.

Articolo 17. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 17.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 17 è approvato.

Articolo 18. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 18.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 18 è approvato.

Articolo 19. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 19.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 19 è approvato.

Articolo 20. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 20.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 20 è approvato.

Articolo 21. Su questo articolo insistono quattro emendamenti: il 5 e il 6 a firma del consigliere Facci, il 16 a firma del consigliere Alleva e il 4 a firma dei consiglieri Tagliaferri e Calvano.

Discussione generale.

La parola al consigliere Facci.

 

FACCI: Molto brevemente in quanto già nella discussione generale sull’intero progetto avevo introdotto le motivazioni di questi due emendamenti che ribadisco, sono due emendamenti che intendono chiarire in maniera netta le prerogative del collegio sindacale e, in particolare, sono due emendamenti che, richiamando la normativa nazionale (il decreto legislativo n. 502), prescrivono tempi certi sia nel riferire alla Regione da parte del collegio sindacale, sia nella relazione che il collegio sindacale deve trasmettere necessariamente alla Conferenza dei sindaci o al sindaco del Comune capoluogo, in caso di Azienda sanitaria. Ritengo che questa specificazione non sia prevista, nemmeno implicitamente, nel comma 2, lettera c), dell’articolo 19, dove si fa riferimento a questa relazione in caso di verifica infrannuale e per me la differenza è sostanziale, perché la legge nazionale parla di una cadenza almeno semestrale, quindi vuol dire almeno due relazioni nell’arco dell’anno; nella lettera c) al comma 2 dell’articolo 19 questo non è previsto, quindi io ritengo che questo sia difforme da quello che la legge nazionale prescrive. Questo è il senso dell’emendamento 6.

L’emendamento 5 riguarda il riferimento trimestrale che, invece, si vorrebbe implicitamente considerato al comma 3 dell’articolo 21 e, a mio avviso, una migliore specificazione risponderebbe meglio al dettato normativo di cui alla legge n. 502.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Facci.

Non ci sono altri interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto. Nessun intervento.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 5, a firma del consigliere Facci.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 5 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 6, a firma del consigliere Facci.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 6 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 16, a firma del consigliere Alleva.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 16 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Tagliaferri e Calvano.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 4 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 21.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 21 è approvato.

Articolo 22. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 22.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 22 è approvato.

Articolo 23. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 23.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 23 è approvato.

Prima dell’articolo 24 c’è l’emendamento 2 che istituisce un nuovo capo, a firma del consigliere Calvano.

La parola alla consigliera Prodi.

 

PRODI: Solo per annunciare il voto negativo sugli emendamenti 2 e 3, come anticipato dal collega Taruffi, rispetto al modello che si vuole pensare, perché riguardo agli IRCCS privati (in Italia ve ne sono ventisette, di cui quattordici in Lombardia) è un tema che non è operativo amministrativo, non è che non si riconosca al privato la capacità di poter ovviamente fare ricerca, è un tema prettamente politico: quando esistono delle risorse pubbliche, devono essere prioritariamente orientate verso un modello pubblico di offerta sia di servizi che di ricerca. Quindi l’invito è a ripensare al modello, perché non è il modello della Lombardia quello a cui a nostro avviso occorre ispirarsi, ma quello che ha dato certamente lustro alla nostra Regione, ovvero degli IRCCS pubblici che sono dei modelli senz’altro eccellenti e, anzi, magari aumentare questa disponibilità di IRCCS pubblici.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Prodi.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Anche il mio intervento è per ribadire il nostro no a questi emendamenti per le ragioni che avevo illustrato prima. La ricerca pubblica e la ricerca privata hanno convissuto per decenni e questo ha consentito che dalla loro interazione scaturissero sicuramente avanzamenti scientifici, quindi – come dice Calvano – non siamo contro la ricerca, però non ci sono ragioni evidenti per abbandonare questo modello. Entrambi, pubblico e privato, nella loro divisione dei compiti vanno avanti e sviluppano il progresso scientifico e il benessere sociale, però il pilastro è pubblico, quindi non c’è necessità di fare questa importante apertura. Riteniamo che il privato che è bravo a fare ricerca possa farlo, non glielo impediamo, ma si può finanziare da solo.

Visto che Calvano citava Bissoni, io mi sono andato a riguardare la discussione che in Commissione fu fatta riguardo all’IRST e si è provveduto a circoscrivere la possibilità dell’IRST solo a Meldola, perché si tratta di un istituto con il 60 per cento di capitale pubblico e con la presenza di soggetti privati particolari come le Fondazioni bancarie costituite in forma societaria e l’Istituto oncologico romagnolo che è un’associazione di volontariato, ma con forma giuridica di srl. Quindi la necessità nasce essenzialmente da temi di bilancio per i soggetti privati costituenti il capitale, quindi la scelta era chiara. E nella discussione il presidente della Commissione disse «la decisione di tenere fuori il privato-privato è stata determinata anche da input molto espliciti pervenuti durante l’udienza conoscitiva», quindi ci fu una discussione ampia. Noi per queste ragioni riteniamo che non dobbiamo snaturare la scelta fatta da questa Regione a suo tempo di preferire il pubblico al privato. A meno che il privato non decida di entrare in collaborazione con il pubblico attraverso le forme societarie che furono scelte all’epoca e che sembrano esempi riusciti. Anche perché nel piano triennale della ricerca la Regione dice che mette soldi per gli IRCCS, ma non è che dice “metto soldi per” e quindi quando è la fine i fondi regionali potranno finire anche al privato.

L’altro aspetto che a me stupisce sono i silenzi e i non detti, perché nessuno ha detto che il primo candidato – forse l’ho detto solo io – è una struttura e, se guardate le firme dell’ordine del giorno sono tre romagnoli, la struttura (io suppongo, mi sembra di aver capito ma è abbastanza chiaro) è il Maria Cecilia Hospital di Cotignola (GVM). Perché non lo dite? Perché ci sono questi silenzi quasi imbarazzati? Noi stiamo facendo un’apertura molto grossa e io invece non capisco perché nessuno intervenga, tutti stanno zitti. Calvano dice “tu fai delle insinuazioni, stai attento”, però i dubbi così non li chiarite: che si voglia premiare un’azienda che magari è amica e magari sta dando una mano anche a fare investimenti, ad esporsi su scelte, tipo l’aeroporto di Forlì, che probabilmente non ripagheranno, però magari ripagano con un riconoscimento di una certa importanza, perché quell’Istituto è importante ed è solido, però non aver fatto una discussione chiara e pubblica ascoltando tutti a me questi dubbi rimangono. Quindi, ribadisco, il pilastro anche della ricerca è pubblico e non privato; il privato in Regione Emilia-Romagna sostiene, dove serve, il pubblico che deve essere il servizio principale, perché nella mission dei privati il primo aspetto è anche fare utile e questo può anche confliggere con il servizio pubblico che invece deve essere sempre e comunque garantito, perché è un servizio che va garantito a tutti, invece i segnali sono preoccupanti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Ricordo che le dichiarazioni di voto sono cinque minuti per gruppo.

Siamo sull’emendamento 2, dopo ci sarà la discussione generale e le dichiarazioni di voto sull’emendamento 3.

La parola al consigliere Calvano.

 

CALVANO: Grazie, presidente. Mi dispiace dover intervenire di nuovo sulle parole del collega Bertani, però accusare il sottoscritto di scarsa trasparenza dopo che ho incontrato per due settimane tutti e il tema che tu hai posto io l’ho detto alla tua capogruppo e a chi ha gestito il Pdl da parte del tuo gruppo e ho detto esplicitamente le cose che tu hai detto: che è partita una discussione in Conferenza sociosanitaria in Romagna, che si è discusso dell’opportunità se dare o no il riconoscimento di IRCCS ad un istituto come il Santa Maria Cecilia; su questa opportunità quella Conferenza si è espressa; quel verbale l’ho consegnato al Movimento 5 Stelle e a tutti gli altri gruppi e sono convinto che siano consapevoli di questo e tutti me ne possano dare ragione. Se poi nel merito non si è d’accordo, non c’è problema, come ho detto fin dal momento in cui abbiamo cominciato questa discussione. Però l’ho voluta fare con una trasparenza tale da evitare che ci fosse chi in quest’Aula intervenisse nelle modalità in cui lei, consigliere Bertani, è voluto intervenire, perché si mette in dubbio l’onestà intellettuale, morale ed etica delle persone. E sbaglia a rivolgersi in questo modo al sottoscritto e al Partito Democratico dell’Emilia-Romagna, perché siamo persone serie che proviamo a discutere nel merito, che abbiamo spiegato nel merito questa scelta. L’abbiamo affiancata anche da una decisione di carattere politico, perché giustamente la collega Prodi ha richiamato delle questioni che meritano il nostro rispetto e la nostra attenzione.

Rimango convinto del fatto che sulla ricerca dobbiamo creare il miglior sistema possibile per far sì che le persone possano avere il massimo della speranza di poter trovare la loro cura, la cura alla loro malattia, anche quando quella cura non c’è. O una migliore cura rispetto a quella che c’è in questo momento. E se il sistema della ricerca si allarga, non può che essere un beneficio a vantaggio di tutti. Entriamo in concorrenza con altre Regioni su questo? Sì ed è opportuno che così sia, perché ho piacere che arrivino più fondi della ricerca in Emilia-Romagna, con tutte le accortezze che abbiamo detto, che abbiamo scritto nell’odg, di cui ringrazio di nuovo il consigliere Zoffoli e il collega Bagnari e soprattutto i sindaci e la discussione che c’è stata in quella Conferenza sociosanitaria in Romagna, perché sono stati contributi importanti di cui tutti siamo a conoscenza e che hanno aiutato la discussione anche di quest’Aula. Ecco il senso delle cose che stiamo facendo, nell’interesse dei cittadini dell’Emilia-Romagna e con l’obiettivo di dare a quei cittadini una speranza in più rispetto alla loro malattia o alle loro eventuali malattie o al loro stato di salute. Questo è l’obiettivo e riusciamo a farlo senza sottrarre risorse al pubblico, accrescendo le opportunità del confronto e della sinergia tra pubblico e privato, senza far sì che quel sistema possa essere toccato.

Adesso, Bertani, arriva l’altro nodo. Se questo tipo di impostazione non vi piace, ed è legittimo che non vi possa piacere, avete tutti gli strumenti per cambiarlo, perché noi l’emendamento l’abbiamo potuto fare perché c’è una normativa nazionale che ci consente di farlo. Quella normativa nazionale adesso è nella vostra disponibilità. Vi mettete d’accordo con tutti gli alleati, con tutti quelli che volete e, se la volete cambiare, la cambierete. Penso che una parte dei vostri alleati su questo aprirà una profonda discussione con voi. Gestirete quella discussione e deciderete il da farsi. L’Emilia-Romagna, come sempre, a fronte di normative nazionali che le daranno una strada diversa, seguirà una strada diversa, a meno che non si venga a ledere l’autonomia dell’Emilia-Romagna sulla quale ci teniamo abbastanza, come sta dimostrando il presidente Bonaccini in questi mesi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Calvano.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Per fatto personale, visto che mi attaccano violentemente.

 

(interruzioni del consigliere Bessi)

 

Se posso intervenire per fatto personale, presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Bessi, non interrompa il suo collega che ha diritto di parola per pochi secondi ancora.

Prego, consigliere Bertani.

 

BERTANI: Io, da cittadino, faccio politica e ho ringraziato Calvano perché per tempo ci ha fatto sapere dell’emendamento, ma la trasparenza è nei confronti del pubblico, la discussione in Commissione è nei confronti del pubblico, l’udienza conoscitiva è nei confronti del pubblico. L’Assemblea, se non dicevo io GVM di Cotignola, non citava neanche quella cosa lì, quindi la mancanza di trasparenza è quella lì.

Chiudo. Se una legge nazionale te lo consente di aprire anche al privato, non ti obbliga, è una scelta grossa, importante, una spaccatura che oggi voi scegliete di fare, ma è una scelta che fate voi. Non c’entra niente il Governo nazionale. Voi oggi fate una scelta, senza fra l’altro essersi aperta la discussione in Commissione e in un’udienza conoscitiva. Fatela, ma noi la contestiamo e non c’è nessuna accusa personale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2 per istituire il nuovo capo.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 2 è approvato.

Emendamento 3 che istituisce un nuovo articolo, a firma del consigliere Calvano.

Discussione generale.

La parola al consigliere Zoffoli.

 

ZOFFOLI: Grazie, presidente. Io non volevo intervenire, perché il relatore è stato bravissimo nell’illustrare una legge che ha avuto un percorso lineare in quanto era un atto dovuto da una parte e prefigurava delle scelte regionali importanti rispetto alla trasparenza e a tutto quello che la legge sta portando avanti. Rispetto a questo emendamento ho avuto una telefonata nei giorni scorsi con il consigliere Bertani, in cui ho spiegato chiaramente perché io, romagnolo, approvo questo emendamento che nasce da una discussione importante fatta tra i sindaci del territorio. La prima perché conosco bene la realtà dell’IRCCS, ho seguito il percorso di crescita dell’IRCCS della Romagna e benedico il giorno in cui nel 2008 questa Assemblea votò l’istituzione dell’IRCCS con l’IRST della Romagna e la ASL della Romagna, perché ha portato ad un’offerta e ad una capacità di ricerca importante sull’oncologia di cui tutti noi oggi usufruiamo nella maniera migliore; se quel giorno l’Assemblea non avesse votato così, oggi sull’oncologia anche in Romagna avremmo molti più problemi da risolvere. Quindi l’IRCCS è uno strumento straordinario, uno strumento che non è di per sé dato a tutti e mantenuto a tutti, è un riconoscimento che viene dato sulla base di un impegno importante, di una gestione importante e che anche lungo la strada può essere ritirato, se non sviluppa quelle che sono le linee guida per i riconoscimenti delle IRCCS. Per cui noi oggi non diamo a Cotignola la patente di IRCCS, diamo la possibilità a Cotignola di attrezzarsi per poter diventare un IRCCS e quindi essere in grado di poter chiedere al Ministero la possibilità di diventare IRCCS.

Noi oggi non mettiamo dei paletti, di paletti ce ne sono già in abbondanza con la legge nazionale che istituisce le IRCCS; noi diamo un indirizzo politico forte alla sanità regionale, proprio perché non ci siano o non ci possano essere interpretazioni di cambiamenti radicali, di spaccature. Ho sentito oggi termini che non hanno nessun senso rispetto a questa partita, perché noi pubblico con il privato agiamo continuamente nell’interesse della sanità pubblica con convenzioni, con rapporti chiari e trasparenti. Anche nel mondo della ricerca, se non ci fosse il privato assieme al pubblico, solo con la ricerca fatta da Enti Pubblici noi non avremmo ottenuto fino adesso i risultati che sono stati ottenuti. Noi oggi apriamo una possibilità importante perché si possa a Cotignola intervenire in un settore dove l’Emilia-Romagna è scoperta, perché sulla rete cardiologica noi in Emilia-Romagna siamo scoperti rispetto agli IRCCS, quindi se domani si dovesse creare l’occasione e venisse questo riconoscimento, l’IRCCS di Cotignola non porterebbe via nessun tipo di risorse alla sperimentazione regionale, perché su questa partita noi in Regione non abbiamo nessun finanziamento, ma avremmo soltanto la possibilità ancora maggiore di poter creare un polo e una rete cardiologica della Romagna che, assieme alla ASL, possa sviluppare quella ricerca e quelle risposte alle cure che i nostri cittadini tutti i giorni chiedono. Si manterrà, ancora di più, come già succede con l’AUSL della Romagna, una presenza e una risposta sanitaria romagnola per i romagnoli, infatti in questi anni, abbiamo limitato le emigrazioni per motivi sanitari dalla Romagna, ed abbiamo aumentato notevolmente le immigrazioni da fuori Romagna e da fuori regione, perché siamo in grado di dare risposte anche a problemi importanti. Questa struttura, se si riuscirà a formare e a creare, dovrà essere governata da una forte regia pubblica, è questo il senso importante del nostro ordine del giorno, perché la regia e gli indirizzi devono continuare ad essere pubblici: loro debbono fare quello che serve per poter entrare nel circuito della rete della sanità pubblica. Per cui, con questi contesti e con questi presupposti, io credo che oggi noi votiamo una opportunità importante per la Romagna, a cui io non mi sentirei in alcun modo di votare contro, proprio perché non stiamo aprendo nessun fronte al privato contro il pubblico, ma al privato in aiuto del pubblico, in collaborazione del pubblico con la regia pubblica. È per questo che noi oggi votiamo sì a questo emendamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Zoffoli.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Ringrazio il consigliere Zoffoli, perché almeno ci mette la faccia ed è entrato nel merito. Io l’avevo chiamato proprio perché ero stupito che dalla Romagna ci fosse silenzio su questa cosa. Rimango sulla posizione che abbiamo già esplicitato: questa apertura è rischiosa, perché siamo scoperti in Romagna dal punto di vista cardiochirurgico, perché ci siamo affidati troppo al privato e, se ci affidiamo troppo al privato, il pubblico su alcuni fronti rimane scoperto. È questa la differenza di visione che abbiamo. Quindi ribadiamo, anche sulla ricerca – quell’ordine del giorno non ci garantisce – quei fondi anche regionali rischiano di essere tolti alla crescita della capacità del pubblico e quindi ribadiamo che siamo contrari a questa scelta e, secondo noi, la discussione andava fatta più palese ed aperta, cosa che non è stata. Chiedo il voto elettronico su questo emendamento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bertani.

Non ci sono più interventi in discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 3, a firma del consigliere Calvano, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si proceda alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese,

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

36

Assenti

 

14

Votanti

 

35

Favorevoli

 

27

Contrari

 

7

Astenuti

 

1

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 3 è approvato.

Articolo 24.

Discussione generale. Dichiarazione di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 24.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 24 è approvato.

Articolo 25. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 25.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 25 è approvato.

Articolo 26. Su questo articolo insiste l’emendamento 11, a firma della consigliera Gibertoni.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 11, a firma della consigliera Gibertoni.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’emendamento 11 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 26.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 26 è approvato.

Articolo 27. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 27.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 27 è approvato.

Articolo 28. Nessun emendamento.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 28.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Rainieri): L’articolo 28 è approvato.

Abbiamo così concluso l’esame dell’articolato, passiamo alle dichiarazioni di voto sull’ordine del giorno 6049/1, (oggetto 6808), a firma dei consiglieri Bagnari, Zoffoli, Campedelli, Boschini, Caliandro, Sabattini, Molinari, Zappaterra, Tarasconi, Montalti, Calvano e Mori e alla risoluzione oggetto 6800, a firma del consigliere Alleva, di cui vi ho dato prima lettura.

La parola al consigliere Bagnari.

 

BAGNARI: Grazie, presidente. Io faccio una considerazione e motivo anche la presentazione di un ordine del giorno sul tema specifico. Ritengo che questo progetto di legge abbia diversi aspetti importanti, non solamente quello legato agli IRCCS, anche se è un pezzo molto importante. Ho apprezzato molto, per esempio, l’intervento della consigliera Gibertoni che ha evidenziato come ci fossero diversi temi, al di là della diversità di vedute e di voto, ma il fatto che si sia avuta attenzione e si sia voluto approfondire tutta una serie di temi che afferiscono a questo progetto di legge che sono importanti. Quindi credo che sia importante ricordare che questo progetto di legge non è banale, non è un progetto di legge burocratico e ci sono tanti aspetti, oltre ovviamente a quello dell’IRCCS che è un tema molto importante.

A me piace anche dire, per non banalizzare quello che viene detto e che si fa, che le preoccupazioni del consigliere Bertani per quanto riguarda la volontà di dare la preminenza al pubblico e alla sanità pubblica sono le nostre preoccupazioni. È bene che ci capiamo su questo, perché altrimenti passerebbe un messaggio fuorviante collegato a quelle illazioni e a quei ragionamenti fatti su favori agli amici che sinceramente non condividiamo e non condivido per primo, collegandolo anche a quello che dicevo prima che parliamo di un progetto di legge che si occupa della sanità pubblica, degli aspetti collegati ai finanziamenti delle Aziende sanitarie molto importante. Quindi intanto respingiamo queste illazioni e, nello stesso tempo, io credo, ma lo ha fatto bene prima il collega Zoffoli, non sto a riprenderlo, che aprire delle possibilità non vuol dire automaticamente che vengano date quelle possibilità; si aprono, vengono valutate, devono essere governate. Sarebbe come quelle amministrazioni che rigettano un’opportunità, come per esempio le Olimpiadi, per paura di non saperle governare. Io credo che invece ci debba essere il mettersi in gioco, il misurarsi con il Governo nelle cose e, se ci sono delle possibilità che coinvolgono anche i privati, darle, aprirle, ma governarle. Credo che questo debba essere il senso dell’amministrare e del governare. E, visto che non possiamo fare a meno di riconoscere che anche nel Sistema sanitario della nostra regione ci siano anche delle eccellenze private, non possiamo far finta che queste non ci siano e chiudere gli occhi. Poi la differenza rispetto ad altri sistemi regionali credo che debba essere quella di voler governare questi processi, ed è proprio il fatto che noi mettiamo in campo con questa possibilità, il fatto che con questo ordine del giorno noi ribadiamo la necessità che ci sia un controllo pubblico complessivo del sistema e, in particolare, sul sistema di riconoscimento degli IRCCS; ribadiamo la necessità che il controllo pubblico preveda anche un coinvolgimento forte delle amministrazioni locali e dei rappresentanti dei cittadini e nel pieno ed esclusivo interesse dei territori e dei cittadini, anche promuovendo un’integrazione fra progetti di ricerca e di formazione che deve vedere mettere insieme e in comune le competenze e le capacità. Questo è.

Il fatto di voler ragionare in termini generali non vuol dire nascondere che ci siano delle richieste da parte di soggetti, come il GVM (Gruppo Villa Maria) di Cotignola, e ci sono anche degli atti pubblici che il collega Calvano ha messo a disposizione di tutti, ma credo che il nostro interesse debba essere quello di mettere dei paletti sul governo complessivo, non per l’uno o per l’altro, di ragionare di governo complessivo e di opportunità per il sistema complessivo che prevede che i privati possano avanzare delle richieste e debbano essere esaminate adeguatamente e il tutto debba essere governato. Questo è il senso dell’ordine del giorno che abbiamo presentato.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bagnari

Essendo le ore 13, interrompiamo i lavori della seduta antimeridiana che riprenderanno alle ore 14 dal punto in cui abbiamo interrotto. Grazie.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13,02

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Piergiovanni ALLEVA, Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Fabrizio BENATI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Simona CASELLI, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Paola GAZZOLO, Elisabetta GUALMINI, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI, Sergio VENTURI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta, l’assessore Palma COSTI, la presidente dell’Assemblea legislativa Simonetta SALIERA e i consiglieri Alessandro CARDINALI, Roberto POLI, Valentina RAVAIOLI, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Votazione elettronica

 

OGGETTO 6049 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Norme in materia di finanziamento, programmazione, controllo delle Aziende sanitarie e gestione sanitaria accentrata»”. (88)

 

Votazione emendamento 3 a firma del consigliere Calvano

 

Presenti: 36

 

Favorevoli: 27

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Michele FACCI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 7

Piergiovanni ALLEVA, Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Astenuti: 1

Andrea GALLI.

 

Non votanti: 1

Fabio RAINIERI.

 

Assenti: 14

Stefano BARGI, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Francesca MARCHETTI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Valentina RAVAIOLI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Raffaella SENSOLI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 6049 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Norme in materia di finanziamento, programmazione, controllo delle Aziende sanitarie e gestione sanitaria accentrata»”. (88)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Calvano:

«Nel titolo del progetto di legge “Norme in materia di finanziamento, programmazione, controllo delle Aziende sanitarie e gestione sanitaria accentrata. Abrogazione della legge regionale 20 dicembre 1994, n. 50 e del regolamento regionale 27 dicembre 1995, n. 61” dopo le parole “27 dicembre 1995, n. 61” sono inserite le seguenti: “Altre disposizioni in materia di organizzazione del Servizio Sanitario Regionale.”»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Calvano:

«Dopo l’articolo 23 è aggiunto il seguente Capo:

“Capo VII bis

Ulteriori disposizioni in materia di organizzazione del Servizio Sanitario Regionale”»

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma del consigliere Calvano:

«Dopo l’articolo 23, nel Capo VII bis, è inserito il seguente articolo:

“Art. 23-bis

(Modifica all’articolo 12 della legge regionale n. 4 del 2008)

1. Al comma 3 dell’articolo 12 della legge regionale 19 febbraio 2008, n. 4 (Disciplina degli accertamenti della disabilità - ulteriori misure di semplificazione ed altre disposizioni in materia sanitaria e sociale) dopo la lettera b) è aggiunta la seguente:

“b-bis) attraverso una delle forme giuridiche di diritto privato disciplinate dal Codice civile dotate di personalità giuridica di diritto privato, secondo quanto previsto dalla normativa vigente”.»

(Approvato)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Tagliaferri e Calvano:

«All’articolo 21 del presente progetto di legge, dopo il comma 5, è aggiunto il seguente comma:

“5 bis. Nel caso di gravi irregolarità nell’andamento della gestione eventualmente rilevate dal Collegio sindacale ai sensi dell’articolo 19, comma 2, lettera c), e del comma 4 del presente articolo, l’assessore regionale competente informa la Commissione assembleare competente.”»

(Approvato)

 

Emendamento 5, a firma del consigliere Facci:

«Al Capo VI - Il sistema dei controlli - all’art. 21 Modalità di svolgimento dei compiti del Collegio sindacale - al comma 3) sostituire il periodo “con cadenza periodica,” con il seguente periodo “con cadenza almeno trimestrale anche su richiesta di quest’ultima”;»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma del consigliere Facci:

«Al Capo VI - Il sistema dei controlli - all’art. 21 Modalità di svolgimento dei compiti del Collegio sindacale - dopo il comma 3) aggiungere il comma 3 bis:

1) Trasmette periodicamente, e comunque con cadenza almeno semestrale, una propria relazione sull’andamento dell’attività dell’Asl o dell’ASO rispettivamente alla Conferenza dei sindaci o al sindaco del comune capoluogo della provincia dove è situata l’azienda stessa.»

(Respinto)

 

Emendamento 7, a firma della consigliera Gibertoni:

«All’art. 3, terzo comma, dopo le parole “programmazione annuale sanitaria”, si aggiunge la seguente frase: “previa acquisizione di parere delle conferenze territoriali interessate”.»

(Respinto)

 

Emendamento 8, a firma della consigliera Gibertoni:

«All’art. 6 comma 2, alla fine del periodo ed a seguito della parola “bilancio” è inserita la seguente frase:

“La Giunta regionale può autorizzare deroghe previa verifica del contesto, della fattibilità e della sostenibilità economico-finanziaria dell’intervento”.»

(Respinto)

 

Emendamento 9, a firma della consigliera Gibertoni:

«Al comma 4 dell’art. 8 tra le parole “si esplica” e “l’autonomia” è inserita la seguente frase:

“contemperata dall’ordinamento intraorganico”.»

(Respinto)

 

Emendamento 10, a firma della consigliera Gibertoni:

«Il comma 2 dell’art. 12 è sostituito dal seguente:

“2. Il bilancio preventivo economico annuale consolidato del SSR è adottato dal Responsabile della Gestione sanitaria accentrata e approvato dalla Giunta regionale in conformità all’articolo 32 del decreto legislativo n. 118 del 2011.”»

(Approvato)

 

Emendamento 11, a firma della consigliera Gibertoni:

«Al comma 1 dell’art. 26, di modifica il comma 1 dell’articolo 6 della legge regionale n. 29 del 2004, alla fine del primo periodo è inserita la seguente frase:

“nel rispetto delle norme e dei vincoli disposti dalla legge in materia”.»

(Approvato)

 

Emendamento 12, a firma del consigliere Alleva:

«All’art. 7, comma 7, dopo le parole “…sociale e sanitaria” si chiede di aggiungere la seguente espressione:

“ed al Comitato Consultivo Misto per l’espressione del parere alla Regione.”»

(Respinto)

 

Emendamento 13, a firma del consigliere Alleva:

«All’art. 7, comma 10, dopo le parole “…sociale e sanitaria” si chiede di aggiungere la seguente espressione:

“e del Comitato Consultivo Misto, e il Responsabile della Gestione sanitaria accentrata deliberano le conseguenti misure volte al riequilibrio e le trasmettono alla Regione.”»

(Respinto)

 

Emendamento 14, a firma del consigliere Alleva:

«All’art. 9, al comma 1 dopo le parole “comma 4” si chiede di inserire la seguente dizione:

“con specificazione del livello disaggregato dei dati per centri di costo e responsabilità che identificano le strutture sanitarie erogatrici, per singoli comuni e distretti”.»

(Respinto)

 

Emendamento 15, a firma del consigliere Alleva:

«All’art. 9, comma 5 dopo le parole “…sociale e sanitaria” si chiede di aggiungere la seguente espressione:

“ed al Comitato Consultivo Misto per l’espressione del parere alla Regione.”»

(Respinto)

 

Emendamento 16, a firma del consigliere Alleva:

«All’art. 21, comma 4 dopo le parole “…sociale e sanitaria” si chiede di aggiungere la seguente espressione:

“ed al Comitato Consultivo Misto.”»

(Respinto)

 

Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

6684 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni in materia di personale e organizzazione. Modifiche alla legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 (Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna)". (Delibera di Giunta regionale n. 920 18 06 18)

6702 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020" (Delibera di Giunta n. 933 del 18 06 18).

6703 - Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020" (Delibera di Giunta n. 934 del 18 06 18).

6718 - Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Attuazione della sessione europea regionale 2018 - Abrogazioni e modifiche di leggi, regolamenti e singole disposizioni normative regionali". (Delibera di Giunta n. 969 del 25 06 18)

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

Petizione

 

6744 - Petizione popolare circa la richiesta di un intervento su alcuni Comuni e Unione di Comuni nel territorio modenese al fine di sopperire alle carenze di organico della Polizia municipale. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 67 del 28 06 18)

 

Interrogazioni

 

6689 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali iniziative intende assumere la Giunta regionale per sostenere il programma comunitario “Frutta e verdura nelle scuole”. A firma della Consigliera: Rontini

6690 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se un “Corso di formazione esperienziale sullo sviluppo turistico e ospitalità interculturale nell’Appennino bolognese” sia in linea con le politiche regionali del turismo e del lavoro. A firma del Consigliere: Facci

6691 - Interrogazione a risposta scritta per sapere i risultati ottenuti dalla collaborazione tra l’Assessorato regionale Politiche per la salute e l’Ufficio scolastico regionale negli interventi educativi per la disostruzione pediatrica rivolti a insegnanti e collaboratori scolastici. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6692 - Interrogazione a risposta scritta circa le sanzioni comminate a cittadini residenti nel ferrarese non aventi diritto all’esenzione dal pagamento dei ticket sanitari. A firma del Consigliere: Pettazzoni

6693 - Interrogazione a risposta scritta circa i disagi dovuti ai tempi di attesa nel Pronto Soccorso del Sant’Orsola e le iniziative da assumere per porvi rimedio. A firma del Consigliere: Galli

6694 - Interrogazione a risposta scritta circa l’utilizzo di soggetti in attesa del riconoscimento dello stato di profughi quali volontari sulle ambulanze per il trasporto e l’assistenza di anziani e disabili. A firma del Consigliere: Bargi

6696 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione e le prospettive riguardanti l’azienda metalmeccanica DEMM, con particolare riferimento alla tutela dei relativi lavoratori. A firma del Consigliere: Galli

6697 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a fronte dei disservizi riguardanti la linea ferroviaria Reggio Emilia-Guastalla. A firma della Consigliera: Piccinini

6698 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per ripristinare le corse dei treni soppresse sulla linea Parma-Milano, utilizzate da utenti e pendolari emiliano-romagnoli. A firma del Consigliere: Galli

6699 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per eliminare i disagi causati alla popolazione dalla distruzione del ponte sul Santerno, con particolare riferimento alla situazione esistente a Carseggio, nel Comune di Casalfiumanese. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6700 - Interrogazione a risposta scritta circa provvedimenti riguardanti un dipendente di una cooperativa sociale. A firma del Consigliere: Fabbri

6701 - Interrogazione a risposta scritta circa l’inserimento dell’IVA nella tassa di occupazione di spazi pubblici, con particolare riferimento alla situazione esistente a Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6704 - Interrogazione a risposta scritta circa le procedure ed i fondi riguardanti il bando Ecobonus 2018 relativo alla sostituzione di veicoli commerciali inquinanti. A firma della Consigliera: Rontini

6705 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l'utilizzo dei fondi relativi ai farmaci innovativi oncologici e non oncologici. A firma del Consigliere: Galli

6706 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la ridefinizione dei parametri minimi per l'attività dei punti nascita nelle aree montane, con particolare riferimento alla riapertura di quelli chiusi negli ultimi anni. A firma del Consigliere: Facci

6707 - Interrogazione a risposta scritta circa le attività e la pubblicizzazione dei documenti della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria dell'Azienda Unica della Romagna. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

6708 - Interrogazione a risposta scritta circa i contributi regionali concessi a progetti riguardanti le pari opportunità ed il contrasto alle discriminazioni ed alla violenza di genere, con particolare riferimento alla "ideologia gender". A firma dei Consiglieri: Bargi, Fabbri, Rainieri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Pettazzoni, Liverani, Pompignoli

6709 - Interrogazione a risposta scritta circa l'incidenza dell'aumento dell'uso dei metodi di contraccezione d'emergenza rispetto alla diminuzione degli aborti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6712 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi da attuare per mettere in sicurezza la strada provinciale 665 R “Massese". A firma del Consigliere: Rainieri

6714 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e dichiarazioni riguardanti l’accoglienza di richiedenti asilo in un albergo di Cesenatico. A firma del Consigliere: Pompignoli

6715 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare la chiusura della biglietteria relativa al trasporto ferroviario, con particolare riferimento a quella di Fiorenzuola d’Arda (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

6716 - Interrogazione a risposta scritta circa l’atteggiamento ed il codice di comportamento riguardanti gli agenti accertatori operanti sui mezzi pubblici, con particolare riferimento ad un fatto avvenuto sulla linea tramviaria n. 98 di Bologna. A firma del Consigliere: Galli

6717 - Interrogazione a risposta scritta per sapere dalla Giunta regionale quali siano le attività agricole e commerciali del settore della canapa e i lavoratori impiegati in tale ambito, nonché gli introiti del settore e per conoscere la posizione dell’Amministrazione relativamente alla commercializzazione della cannabis light. A firma del Consigliere: Torri

6719 - Interrogazione a risposta scritta circa le prestazioni fornite dal servizio di elisoccorso nell’area metropolitana bolognese, con particolare attenzione verso la zona appenninica della stessa. A firma del Consigliere: Facci

6722 - Interrogazione a risposta scritta circa il servizio di biglietteria ferroviaria di Fiorenzuola d'Arda (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

6723 - Interrogazione a risposta scritta circa i controlli effettuati presso uno studio medico ferrarese da parte degli incaricati dell'AUSL. A firma del Consigliere: Fabbri

6724 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il servizio di “barellamento” relativo all’AUSL di Imola. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6725 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l’Unità Operative Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6726 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per tutelare l’attuale diffusione delle edicole, anche attraverso la promozione del protocollo di intesa siglato tra ANCI e FIEG. A firma della Consigliera: Rontini

6727 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per definire al più presto i regolamenti necessari alla formazione dei cani da assistenza per le persone disabili. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6728 - Interrogazione a risposta scritta circa l’attività e le risorse riguardanti l'associazione no profit “Motor Valley Development”. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6729 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per contrastare la diffusione della cimice asiatica e tutelare la frutticultura biologica. A firma dei Consiglieri: Torri, Taruffi

6730 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e procedure riguardanti il trasferimento del Servizio Territoriale Agricoltura Caccia e Pesca di Parma. A firma della Consigliera: Gibertoni

6731 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione riguardante il gruppo Ferrarini e la tutela dei relativi lavoratori. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte

6732 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per minimizzare i disagi sull'utenza della ferrovia Porrettana a causa della chiusura della relativa linea. A firma del Consigliere: Taruffi

6733 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l’interpretazione e l’applicazione della normativa edilizia, con particolare riferimento alle disposizioni relative alle varianti essenziali. A firma del Consigliere: Facci

6734 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’approvazione, da parte del Consiglio Comunale di Parma, del Piano Urbanistico Attuativo, con particolare riferimento a questioni riguardanti il centro commerciale “ex Salvarani”. A firma del Consigliere: Iotti

6735 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti l’attivazione dell’eliambulanza quale mezzo integrativo dell’automedica territoriale, e non alternativo nei casi di codice rosso. A firma del Consigliere: Galli

6738 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la classificazione dei luoghi di culto islamici patrocinata dall'Assemblea legislativa, con particolare riferimento alla situazione esistente a Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC). A firma del Consigliere: Pompignoli

6739 - Interrogazione a risposta scritta circa lo spostamento di classi di studenti dell'ITIS Berenini di Fidenza in una sede succursale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6741 - Interrogazione a risposta scritta circa l’assegnazione di nuovi treni “Pop” nelle tratte ferroviarie regionali e l’elettrificazione delle stesse al fine di sostituire tutto il materiale rotabile obsoleto. A firma del Consigliere: Facci

6742 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e problematiche riguardanti ipotesi di ampliamento dell’aeroporto di Parma e la realizzazione di un centro commerciale in prossimità dello stesso. A firma della Consigliera: Gibertoni

6743 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche e questioni riguardanti il funzionamento dei centri per l’impiego e la tutela dei relativi dipendenti. A firma della Consigliera: Piccinini

6745 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere il turismo appenninico e valorizzare i percorsi storico-culturali, con particolare riferimento alla previsione di appositi stanziamenti volti alla riqualificazione del percorso della Linea Gotica. A firma del Consigliere: Facci

6746 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per sviluppare i servizi socio-sanitari e di emergenza-urgenza svolti dalla Casa della Salute di Pievepelago. A firma del Consigliere: Serri

6747 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per snellire le procedure per l'acquisizione del farmaco Perampanel da parte dei pazienti affetti da epilessia. A firma del Consigliere: Sensoli

6749 - Interrogazione a risposta scritta circa la gestione e le tempistiche di erogazione delle risorse riguardanti il restauro ed il recupero dell'ex monastero della S.S. Annunziata nel Comune di Tredozio (FC) A firma del Consigliere: Galli

6751 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per far cessare le emissioni odorigene causate da un impianto di compostaggio sito a Crevalcore. A firma del Consigliere: Pettazzoni

6752 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti, in materia di corsi d'acqua, il loro minimo deflusso vitale "DMV" e le funzioni svolte dai Consorzi di Bonifica in tema di tutela della fauna ittica. A firma del Consigliere: Bertani

6754 - Interrogazione a risposta scritta circa la tutela dei lavoratori del gruppo Logista e l'intervento posto in essere dalle forze dell'ordine contro gli stessi presso l'area logistica di Bentivoglio (BO). A firma dei Consiglieri: Taruffi, Torri

6755 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa l'eventuale disponibilità di ridiscutere, a livello nazionale, i parametri minimi per l'attività dei punti nascita nelle aree montane, e le conseguenti azioni da porre in essere, a livello regionale, per riaprire quelli chiusi negli ultimi anni. A firma del Consigliere: Facci

6756 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti l'accesso dei pazienti alle cure dell'agopuntura, con particolare riferimento alla fibromialgia ed alla situazione esistente presso l'Ospedale di Bentivoglio. A firma della Consigliera: Piccinini

6757 - Interrogazione a risposta scritta circa le ragioni del deragliamento di un treno merci, a Portomaggiore (FE), e le azioni da porre in essere per evitare il ripetersi di simili episodi. A firma del Consigliere: Fabbri

6767 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'applicazione della direttiva "Bolkestein", con particolare riferimento alla tutela degli operatori balneari. A firma del Consigliere: Galli

6768 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per risolvere le criticità riguardanti il servizio sanitario di emergenza territoriale, con particolare riferimento alla relativa scarsità di personale ed alle situazioni esistenti a Fidenza, San Secondo e Borgotaro. A firma del Consigliere: Galli

6769 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per garantire, ai Comuni della costa, i mezzi necessari per assicurare la pulizia e la messa in sicurezza, anche dal punto di vista sanitario, degli arenili, specie nei tratti di spiaggia libera. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6770 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti l'affidamento di un minore. A firma del Consigliere: Fabbri

6771 - Interrogazione a risposta scritta circa la ridefinizione dei parametri minimi per l'attività dei punti nascita, e la riapertura di quelli chiusi negli ultimi anni. A firma del Consigliere: Facci

6772 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la conferenza stampa relativa alla presentazione dell'insediamento del Tavolo di Garanzia sul tema delle emissioni odorigene presenti nel Comune di Borgotaro (PR). A firma della Consigliera: Gibertoni

6773 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere e disciplinare il settore dell'elicicoltura. A firma del Consigliere: Fabbri

6774 - Interrogazione a risposta scritta circa la promozione, di un Circuito LGBT nell'ambito del Programma Operativo Annuale 2019 (POA) di promo-commercializzazione turistica. A firma del Consigliere: Galli

6776 - Interrogazione a risposta scritta circa il bando riguardante la prevenzione dei danni alle coltivazioni causate dalla cimice asiatica. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Bargi, Pettazzoni, Liverani

6777 - Interrogazione a risposta scritta cica l'adeguamento del "Patto per il trasporto pubblico regionale e locale in Emilia-Romagna", con particolare riferimento all'integrazione tariffaria a "costo zero" del trasporto su gomma urbano ed extraurbano in alcuni Comuni. A firma del Consigliere: Facci

6778 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per il ripristino del manto stradale del raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi. A firma del Consigliere: Calvano

6779 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere affinché AGCom proroghi l'avvio del portale ConciliaWeb, al fine di favorire l'accesso alla piattaforma anche alle Associazioni dei Consumatori. A firma del Consigliere: Torri

6780 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa questioni e procedure riguardanti la costruzione di un invaso nella alta Val d'Enza, con particolare riferimento al relativo Tavolo Tecnico. A firma della Consigliera: Prodi

6782 - Interrogazione a risposta scritta circa l'abbattimento delle emissioni di formaldeide riguardanti una azienda operante a Finale Emilia (MO). A firma del Consigliere: Alleva

6783 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti la prostituzione, con particolare riferimento alla situazione esistente nella zona denominata "Fiera" di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6784 - Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di richiedenti asilo presso lo studentato di via delle Costellazioni a Modena. A firma del Consigliere: Bargi

6785 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa progetti, presso l'Ospedale di Montecatone, finalizzati ad individuare strategie atte e prevenire fattori di rischio lavorativo e disagi, ed allo sviluppo di percorsi volti al benessere organizzativo. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6786 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti lo svolgimento dei campionati regionali di nuoto nella categoria vasca lunga, che si terranno a Bologna dal 7 al 15 luglio 2018. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6787 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere, in relazione al Piano di riordino dei servizi ospedalieri del distretto dell'Appennino bolognese, per rispondere alle esigenze delle comunità interessate, con particolare riferimento ai Comuni di Castel D'Aiano, Marzabotto e Grizzana. A firma del Consigliere: Facci

6789 - Interrogazione a risposta scritta circa il mancato svolgimento, da parte del Comitato della Croce Rossa di San Secondo Parmense, del servizio di automedica 118 per svariate notti del mese di luglio, a causa della mancanza di personale medico. A firma del Consigliere: Rainieri

6790 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa la partecipazione, ed il relativo utilizzo di auto blu, di dipendenti di AUSL bolognesi ad una iniziativa svoltasi presso il centro congressi FICO, ed i conseguenti costi. A firma del Consigliere: Galli

6791 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa le azioni da porre in essere per diminuire i quantitativi massimi di rifiuti inceneriti presso l'impianto di Ugozzolo di Parma, fino alla chiusura dello stesso. A firma del Consigliere: Bertani

6792 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa le azioni da attuare per valorizzare, e non depotenziare, il servizio ospedaliero di Vergato. A firma del Consigliere: Taruffi

6793 - Interrogazione di attualità a risposta immediata circa le azioni da porre in essere per dar corso alla ricostruzione del ponte di Barberino, nel comune di Bobbio (PC), distrutto dall'alluvione del Trebbia nel 2015. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

Interpellanza

 

6711 - Interpellanza circa le azioni da porre in essere per risolvere i disagi per l'utenza causati dalla chiusura del ponte sul fiume Po tra Colorno (PR) e Casalmaggiore (CR). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

Risoluzioni

 

6695 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad evidenziare presso le opportune sedi la necessità che sia preservata l'unitarietà della Villa Verdi di Sant’Agata di Villanova d’Arda (PC) e del suo contenuto, chiedendo alla Soprintendenza di indicare le soluzioni alle inadeguatezze riscontrate ed al Ministero di impegnarsi anche economicamente nel supportare l'attività di conservazione e gestione dei beni, a partire dall'erogazione repentina dei fondi dovuti e non ancora pervenuti. (20 06 18) A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Molinari, Campedelli, Caliandro, Rontini, Mori, Iotti, Montalti

6710 - Risoluzione per impegnare la Giunta e l’Assemblea legislativa, in relazione alla situazione riguardante l’Azienda Tecno srl di Gualtieri a proseguire nell’ambito del Tavolo regionale di salvaguardia la verifica e l’aggiornamento degli impegni concordati dalle Parti; a sollecitare il Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro ad una rapida attivazione di un Tavolo di salvaguardia nazionale che affronti gli aspetti occupazionali, finanziari e di proprietà dell’Azienda; ad operare affinché i lavoratori e le lavoratrici non perdano il posto a causa di speculazioni finanziarie, coinvolgendo inoltre i parlamentari dell’Emilia-Romagna e sostenendo le richieste delle organizzazioni sindacali, anche per quanto riguarda la durata della CIGS. (22 06 18) A firma dei Consiglieri: Mori, Caliandro, Rontini, Soncini, Prodi, Torri, Benati, Mumolo

6713 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad istituire immediatamente un tavolo di confronto con il Governo, al fine di rideterminare i criteri per il mantenimento di tutti i Punti Nascita ospedalieri nelle aree montane e/o disagiate della Regione. (25 06 18) A firma del Consigliere: Facci

6720 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere le iniziative dirette al ripristino delle condizioni di agibilità finanziaria e produttive tali da consentire l'effettiva ripresa dell'azienda BredaMenarinibus, alla luce anche delle consistenti commesse in corso, valorizzando l'occupazione attuale e le potenzialità di sviluppo. (26 06 18) A firma della Consigliera: Piccinini

6736 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi a tutti i livelli istituzionali affinché la direttiva europea per la riduzione dell'impatto di alcuni prodotti di plastica sull'ambiente in approvazione presso il Consiglio dell'Unione europea ed il Parlamento europeo non stabilisca il divieto di commercializzazione di prodotti monouso che hanno scarsa tendenza alla dispersione nell'ambiente, garantiscono alti livelli di igiene e riguardano un comparto produttivo importante in Italia ma preveda piuttosto un forte incentivo alla riciclabilità degli stessi prodotti in tutto il territorio dell'Unione. (28 06 18) A firma dei Consiglieri: Rainieri, Fabbri, Delmonte, Marchetti Daniele, Rancan, Liverani, Pettazzoni, Pompignoli, Bargi

6737 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare la possibilità di istituire un fondo di sostegno per il Trasporto pubblico locale in montagna in modo da istituire meccanismi di perequazione nelle aree marginali e di montagna per copertura dei costi di servizi fondamentali e anche per operare la riduzione delle tariffe del TPL per i giovani frequentanti l'istruzione secondaria, anche intervenendo con una possibile modifica normativa da inserire nel prossimo Collegato alla sessione di bilancio o con interventi specifici integrando eventualmente la dotazione del capitolo destinato al fondo regionale per la montagna. (28 06 18) A firma dei Consiglieri: Montalti, Tarasconi, Cardinali, Rontini, Soncini, Lori, Pruccoli, Molinari, Boschini, Bagnari, Serri, Torri, Taruffi, Zoffoli

6750 - Risoluzione per impegnare l'Assemblea a concedere, se richiesto, il patrocinio della Regione ai Pride 2018 nel territorio regionale, comunque, a prendervi parte con una propria rappresentanza istituzionale, definendo, eventualmente, con gli organizzatori, ulteriori modalità di adesione. (02 07 18) A firma della Consigliera: Piccinini

6758 - Risoluzione per impegnare la Giunta a rilanciare la piena produzione degli autobus nello stabilimento ex Bredamenarinibus di Bologna e a promuovere, presso il Ministero per lo sviluppo economico, le azioni per attuare il Piano di rilancio di Bologna come sito produttivo valorizzato attraverso la tutela dei posti di lavoro; a sostenere le ipotesi di investimento diretto pubblico da parte dello Stato e forme di integrazione con il sistema della ricerca per l’impiego di energie rinnovabili e carburanti alternativi. (03 07 18) A firma dei Consiglieri: Caliandro, Lori

6766 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a sostenere e tutelare i pazienti affetti da "Sensibilità chimica multipla" (MCS) e intolleranza alle sostanze chimiche (ISC). A firma dei Consiglieri: Piccinini, Zoffoli

6775 - Risoluzione circa l'assunzione di impegni riguardanti procedimenti relativi alla fusione di Comuni. (05 04 18) A firma dei Consiglieri: Bertani, Piccinini

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

6319 - Interrogazione a risposta scritta circa interruzioni, in zone della Provincia di Ravenna, dei servizi telefonici, con particolare riferimento alla situazione riguardante Villa San Martino. A firma del Consigliere: Bagnari

6322 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti zone adibite a campeggio nel Lido di Volano, a Comacchio. A firma del Consigliere: Fabbri

6324 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il servizio di trasporto dei componenti della Giunta regionale. A firma della Consigliera: Piccinini

6327 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda relazionare in merito ai danni causati dagli ungulati a persone e cose e particolarmente alle aziende agricole che hanno sede nelle zone montane del bolognese. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6344 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il progetto di autostrada Cispadana. A firma della Consigliera: Gibertoni

6345 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni riguardanti la gestione e l’utilizzo di “dehors” su suolo pubblico in concessione, con particolare riferimento alla situazione relativa a Cesenatico (FC). A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6349 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare il ripetersi di interruzioni del servizio telefonico in alcune zone del territorio faentino. A firma della Consigliera: Rontini

6353 - Interrogazione a risposta scritta circa la predisposizione di mezzi di trasporto alternativi per alleviare i disagi per gli utenti e gli studenti che utilizzano, durante i relativi lavori, la linea ferroviaria Direttissima Bologna–Firenze. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6384 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti la fruibilità di un campo di calcio recintato dato in concessione ad una associazione, a Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

6410 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare l’inquinamento acustico, con particolare riferimento alla tutela della popolazione abitante nelle zone attraversate dalla Variante di Valico e dalla Direttissima A1. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6411 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte alla rilevante carenza di organico di Vigili del Fuoco nella Provincia di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

6413 - Interrogazione a risposta scritta circa la nomina di un Primario in relazione all’Unità Operativa di Chirurgia Toracica dell’Azienda Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6414 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte a problematiche riguardanti, presso il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi il percorso relativo al trapianto di polmone. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

6415 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti problematiche connesse ad emissioni odorigene presenti a Borgotaro, con particolare riferimento alla tutela degli alunni delle relative scuole. A firma della Consigliera: Gibertoni

6421 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per classificare i rischi connessi alle radiofrequenze, definendole cancerogene, ed informare la cittadinanza sui rischi connessi all’uso dei telefoni cellulari. A firma della Consigliera: Gibertoni

6422 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per dare attuazione alle disposizioni riguardanti l’eliminazione dell’amianto dalle coperture. A firma della Consigliera: Gibertoni

6427 - Interrogazione a risposta scritta circa questioni e procedure riguardanti il calendario di raccolta del tartufo, con particolare riferimento alla situazione esistente a Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6434 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere nel settore della tutela dei boschi e dei programmi forestali, con particolare riferimento anche alla tutela del territorio. A firma della Consigliera: Gibertoni

6435 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a fronte dell’emergenza sanitaria territoriale riguardante l’AUSL di Modena, con particolare riferimento alla tutela dei relativi lavoratori e della cittadinanza. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6436 - Interrogazione a risposta scritta circa l’acquisto di latte in polvere in farmacie ferraresi da parte di richiedenti asilo, con particolare riferimento alla eventualità di rivendita di tale sostanza a connazionali e ad ipotesi di uso della stessa per “tagliare” prodotti stupefacenti. A firma del Consigliere: Fabbri

6437 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per eseguire un piano mirato per la sicurezza, al fine di consentire ai medici di svolgere il loro lavoro serenamente, con particolare riferimento ai servizi di Pronto Soccorso e Continuità assistenziale. A firma dei Consiglieri: Bignami, Galli

6438 - Interpellanza trasformata in interrogazione a risposta scritta circa l’integrazione, a livello regionale, del Protocollo di Intesa per la creazione di un osservatorio della legalità, anche in relazione al fenomeno delle cooperative spurie. A firma della Consigliera: Gibertoni

6443 - Interrogazione a risposta scritta circa il mancato collegamento alla rete elettrica dell’impianto fotovoltaico posizionato sullo stabile in comune di Galliera che ospita il Poliambulatorio San Venanzio dell’Azienda Usl di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

6449 - Interrogazione a risposta scritta circa problematiche riguardanti convenzioni per le attività di raccolta e trasporto dei capi di fauna selvatica feriti o in difficoltà, con particolare riferimento alla situazione relativa alla provincia di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

6453 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per far fronte a problematiche riguardanti il servizio sanitario nella provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Rancan

6456 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per risolvere problematiche riguardanti infiltrazioni negli intonaci del reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale Maggiore dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6460 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per evitare pericolose carenze di personale medico, con particolare riferimento alla situazione esistente presso l’Ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro. A firma del Consigliere: Rainieri

6467 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle criticità segnalate da alcuni dirigenti medici della AUSL di Ravenna che sottolineano, in particolare, il basso numero di personale in servizio e per chiedere, quindi, alla Giunta se ritenga utile intervenire presso l'USL della Romagna per potenziare i reparti al fine di evitare un calo della prestazione sanitaria. A firma dei Consiglieri: Sensoli, Bertani

6470 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad un articolo pubblicato il 24 aprile 2018 su un quotidiano locale del territorio imolese dal titolo "Discarica, niente fondi per la copertura né per la gestione post esercizio", dove si richiamava la circostanza legata alla mancanza di fondi sufficienti per la copertura finale della discarica Tre Monti di Imola e per il post esercizio come previsto dalle attuali normative vigenti. A firma del Consigliere: Galli

6472 - Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se non ritenga opportuno esercitare ogni utile azioni sull'Azienda USL di Modena, affinché intervenga a potenziare il reparto della struttura ospedaliera di Mirandola, per metterla nelle condizioni di poter rendere un servizio alla collettività in condizioni ottimali, per evitare un calo della qualità delle prestazioni sanitarie. A firma della Consigliera: Gibertoni

6481 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavori di ripristino del campo di atletica di Cento (FE), a seguito del sisma 2012. A firma del Consigliere: Pettazzoni

6484 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per l’apertura e il mantenimento del tempo pieno nell’asilo di Marsaglia, sito nel comune di Corte Brugnatella (PC). A firma del Consigliere: Rancan

6494 - Interrogazione a risposta scritta in merito al calendario per la raccolta del tartufo estivo e alla deroga concessa dalla Regione alla provincia di Piacenza per la raccolta dello scorzone, nel solo piacentino, che avrebbe provocato una concentrazione in quel territorio di raccoglitori provenienti da altre regioni e da altre province dell'Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Torri

6497 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad uno spettacolo teatrale, rappresentato in data 20 marzo 2018 dall'Istituto comprensivo di Conselice-Lavezzola (RA). A firma del Consigliere: Galli

6514 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta regionale intenda richiedere alla Conferenza Unificata la limitazione dell'intervento del FCG (Fondo Centrale di Garanzia) alla sola controgaranzia dei fondi regionali e dei confidi. A firma dei Consiglieri: Pruccoli, Rossi

6522 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla notizia che il Comune di Parma ha annunciato che utilizzerà come volontari, per garantire la sicurezza degli alunni in entrata e in uscita dagli istituti scolastici, alcuni richiedenti protezione internazionale ospitati in centri di accoglienza ubicati in quella stessa città. A firma del Consigliere: Rainieri

6537 - Interrogazione a risposta scritta per sapere dalla Giunta come intenda intervenire nei confronti di Poste Italiane per sollecitare il pieno rispetto dei diritti dei lavorati degli appalti postali, considerate che i Sindacati piacentini hanno registrato le denunce di alcuni lavoratori di due diverse aziende, PI.GA. srl e LID srl, per motivi legati alla sicurezza sul lavoro e la mancata gestione del trasporto della posta in appalto da Poste Italiane. A firma dei Consiglieri: Molinari, Tarasconi

6539 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni che si possono mettere in campo per evitare che un'agenzia viaggi regolarmente iscritta all'elenco regionale "Agenzie sicure" nel momento in cui dichiara fallimento o insolvenza, non abbia sottoscritto un'idonea assicurazione che permetta il risarcimento danni. A firma della Consigliera: Montalti

6575 - Interrogazione a risposta scritta circa la ricognizione sulla sicurezza e l’agibilità degli edifici scolastici pubblici regionali, con particolare riferimento all’esposizione ai campi elettromagnetici ed alle risorse destinate all’edilizia scolastica pubblica. A firma del Consigliere: Facci

6576 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da attuare per contrastare la diffusione di gang di giovani vandali e criminali, con particolare riferimento alla situazione esistente a Cesena. A firma del Consigliere: Pompignoli

6591 - Interrogazione a risposta scritta per sapere dalla Giunta regionale quali iniziative ha adottato per la prevenzione ed il contrasto alle truffe dirette alle persone anziane. A firma del Consigliere: Rainieri

6596 - Interrogazione a risposta scritta per sapere dalla Giunta regionale se siano stati liquidati i contributi alle Associazioni Pro Loco che hanno presentato entro la data del 31 gennaio la documentazione necessaria e alle quali non sia stata richiesta documentazione integrativa. A firma della Consigliera: Zappaterra

6600 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda valutare una differente e più celere modalità di erogazione dei fondi, devoluti alle associazioni e/o società sportive, anche tramite una suddivisione in tranche. A firma del Consigliere: Rancan

6604 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla notizia relativa alla denuncia di ripetuti comportamenti offensivi ed omofobi nei confronti di un docente di una scuola superiore imolese. A firma della Consigliera: Piccinini

6615 - Interrogazione a risposta scritta in merito al festival di letteratura per l'infanzia e l'adolescenza "Uscire dal Guscio" che si è svolto dal 24 al 26 maggio 2018 nei Comuni di Argelato, Castel Maggiore, Pieve di Cento e San Pietro in Casale, in provincia di Bologna, promosso dalle associazioni "Genitori rilassati" in collaborazione con l'Unione Reno Galliera, il sostegno della Regione Emilia-Romagna e il patrocinio della Città Metropolitana di Bologna. A firma del Consigliere: Galli

6616 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla procedura di licenziamento che, con comunicazione del 20 aprile 2018, la Azienda Domino Multiservice ha aperto ai sensi della L. 223/91 per gli 11 lavoratori dipendenti che lavorano presso l'OMC (Officina Manutenzione Ciclica, già Officine Grandi Riparazioni). A firma del Consigliere: Caliandro

6621 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta regionale è al corrente che nello scorso mese di novembre il Camping "I Pianelli" di Berceto è stato posto sotto sequestro cautelativo da parte dell'Autorità giudiziaria. A firma del Consigliere: Cardinali

6625 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione di stallo in cui versa la società Tecno di Gualtieri (RE) e al fine di addivenire a una soluzione stabile di produttività e di salvaguardia dei livelli occupazionali. A firma del Consigliere: Torri

 

In data 20 giugno 2018 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Politiche economiche”, alla interrogazione oggetto n. 6571:

6571 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il recepimento di proposte, avanzate da associazioni venatorie, riguardanti la delibera della Giunta regionale n. 79 del 22 gennaio 2018 in materia di siti di Rete Natura 2000 e zone SIC e ZPS. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa la nomina effettuata dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione del seguente decreto, dal 15/06/2018 al 05/07/2018

DPGR n. 90 del 29/06/2018

Nomina dei componenti il Consiglio della Camera di Commercio di Bologna

(Comunicazioni n. 69 prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - prot. NP/2018/1602 del 09/07/2018)

 

 

IL PRESIDENTE

I SEGRETARI

Rainieri

Rancan - Torri

 

 

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