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197.

 

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 25 LUGLIO 2018

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 6702

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020» (90)

(Continuazione esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordini del giorno 6702/1/2/3 oggetti 6897 - 6898 - 6899 - Discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 6702/4 oggetto 6900 - Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 6703

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020» (91)

(Esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordini del giorno 6703/1/2/3/4 oggetti 6901 - 6902 - 6903 - 6904 - Discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 6703/5 oggetto 6905 - Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Saliera)

BERTANI (M5S)

BOSCHINI (PD)

PRODI (Gruppo Misto)

FACCI (Gruppo Misto)

PICCININI (M5S)

BOSCHINI (PD)

BARGI (LN)

BERTANI (M5S)

BOSCHINI (PD)

LORI (PD)

BOSCHINI (PD)

BOSCHINI (PD)

ZOFFOLI (PD)

MARCHETTI Daniele (LN)

PICCININI (M5S)

PICCININI (M5S)

BOSCHINI (PD)

PICCININI (M5S)

BOSCHINI (PD)

SASSI (M5S)

PICCININI (M5S)

BAGNARI (PD)

BERTANI (M5S)

BOSCHINI (PD)

PRODI (Gruppo Misto)

PICCININI (M5S)

RAINIERI (LN)

IOTTI (PD)

RAINIERI (LN)

PETITTI, assessore

POMPIGNOLI (LN)

BOSCHINI (PD)

BERTANI (M5S)

BOSCHINI (PD)

POMPIGNOLI (LN)

FACCI (Gruppo Misto)

PRODI (Gruppo Misto)

RONTINI (PD)

 

OGGETTO 6850

Relazione del Presidente della Giunta su indirizzi circa la riapertura del negoziato con il Governo per l’autonomia differenziata ex articolo 116, comma III, della Costituzione

(Discussione)

PRESIDENTE (Saliera)

BONACCINI, presidente della Giunta

FABBRI (LN)

PRESIDENTE (Saliera)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 6702 - 6703 - 6898 - 6904

Emendamenti oggetti 6702 - 6703 - 6899 - 6901

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE SALIERA

 

La seduta ha inizio alle ore 10,25

 

PRESIDENTE (Saliera): Dichiaro aperta la centonovantasettesima seduta della X legislatura dell’Assemblea legislativa.

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta i consiglieri Cardinali, Montalti, Ravaioli, Sensoli e gli assessori Gualmini, Venturi e Costi.

 

Sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Saliera): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento della comunicazione, come era previsto nella convocazione.

Consigliere Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: Grazie. Chiedo di poter andare avanti con il voto dell’assestamento di bilancio e poi di affrontare la comunicazione del presidente subito dopo, in modo da finire e mettere in sicurezza i conti dell’ente.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Caliandro

Uno a favore e uno contro la proposta Caliandro di continuare con il bilancio e poi procedere con la comunicazione del presidente. Una dichiarazione a favore e una dichiarazione contro.

Nessuna dichiarazione.

Nomino scrutatori i consiglieri Tarasconi, Paruolo e Sassi.

Metto in votazione, per alzata di mano, la proposta del consigliere Caliandro di proseguire i lavori con l’assestamento di bilancio.

 

(È accolta a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): La richiesta è approvata.

 

OGGETTO 6702

Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020» (90)

(Continuazione esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordini del giorno 6702/1/2/3 oggetti 6897 - 6898 - 6899 - Discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 6702/4 oggetto 6900 - Discussione e reiezione)

 

OGGETTO 6703

Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020» (91)

(Esame articolato, dichiarazioni di voto e approvazione)

(Ordini del giorno 6703/1/2/3/4 oggetti 6901 - 6902 - 6903 - 6904 - Discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 6703/5 oggetto 6905 - Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Proseguiamo con la sessione di bilancio. Siamo rimasti ieri all’oggetto 6702, riprendiamo dall’esame dell’articolato, in particolare dall’articolo 9. Quindi procediamo con il solito metodo: dibattito congiunto fra articolo ed emendamento, dichiarazione congiunta e voto degli emendamenti, se ci sono, e l’articolo.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Chiedevo il voto elettronico sull’articolo 9 e sugli emendamenti ad esso collegati.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

Sull’articolo 9 insistono tre emendamenti: il 9, a firma dei consiglieri Pompignoli e Marchetti Daniele che è uguale nella sostanza al 18 presentato dalla consigliera Silvia Piccinini e che quindi voteremo insieme, poi il 19, a firma del consigliere Bertani.

È aperto al dibattito sugli emendamenti e sull’articolo 9. Non ho nessuno iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessuno iscritto.

Si proceda alla votazione degli emendamenti 9, a firma dei consiglieri Pompignoli e Daniele Marchetti, e 18, a firma della consigliera Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

39

Assenti

 

11

Votanti

 

38

Favorevoli

 

12

Contrari

 

22

Astenuti

 

4

 

PRESIDENTE (Saliera): Gli emendamenti 9 e 18 sono respinti.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 19, a firma del consigliere Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

38

Assenti

 

12

Votanti

 

38

Favorevoli

 

13

Contrari

 

22

Astenuti

 

3

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 19 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’articolo 9, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

39

Assenti

 

11

Votanti

 

39

Favorevoli

 

23

Contrari

 

13

Astenuti

 

3

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 9 è approvato.

Articolo 10.

Discussione generale.

La parola al consigliere Boschini.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Per ribadire che voteremo no soltanto perché, come ho detto anche in relazione, ci sembra giusto partire con una misura innovativa a quota 100 mila (e non 99.900) e portare poi nel tempo a quote più alte: 120, 150. Non è un problema di tetti per noi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini

Siamo sull’articolo 10. Nessun iscritto né per il dibattito né per la dichiarazione di voto, non ci sono emendamenti, per cui metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 10 è approvato.

Articolo 11.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 11 è approvato.

Articolo 12.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 12 è approvato.

Articolo 13.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 13 è approvato.

Articolo 14.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 14.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 14 è approvato.

Articolo 15.

Discussione generale.

La parola alla consigliera Prodi.

 

PRODI: Grazie, presidente. Volevo precisare il voto mio e dei colleghi di Sinistra Italiana perché, se in Commissione, come avete scritto questo provvedimento, abbiamo dato un voto di astensione, dopo abbiamo fatto un supplemento di studio rispetto a questo provvedimento in quanto Villa Salina (oggetto di questa cessione) è comunque un luogo di un’importanza molto rilevante dal punto di vista storico-culturale che è stata negli anni adibita dalla Regione a corsi che però da tempo non venivano più svolti ed era nell’elenco dei beni dismettibili e sostanzialmente inutilizzato. Quindi, al di là di quella che può essere una cessione legata anche a momenti dell’importanza riguardo al bilancio di questo ente, però per noi è importante che venga rilanciato anche come luogo culturale storico. Se questo può non essere un mero passaggio finanziario ma un’occasione per rilanciare questo luogo, anche in convenzione con il Comune che comunque deve mantenere il diritto dell’uso dell’area come luogo di socialità e anche a fine ludico, questo anche pensando a riproporre, a ristrutturare la scuola adiacente e per anche farne un sistema di scuola di canto d’opera come sembra che sia: se tutto questo può arrivare ad avverarsi per far rivivere questo luogo, il voto che in Commissione era di astensione, diventa favorevole. Ovviamente a condizione che la Giunta, che la Regione sappia seguire questo percorso con un ente comunale a guida pubblica, che ci siano tutti gli strumenti per seguire questo che può essere un percorso virtuoso che nasce comunque da un’esigenza materiale.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Prodi.

La parola al consigliere Facci.

 

FACCI: Grazie, presidente. Ci tenevo anch’io a dire due parole rispetto a questo articolo, perché ieri nella discussione generale ne ho parlato brevemente. Rappresenta un importante stanziamento in favore di una istituzione della cultura del territorio che è il Teatro comunale di Bologna, però non possiamo non considerare come questo ente, questa importante realtà abbia ricevuto nel tempo una serie di contribuzioni pubbliche indubbiamente straordinaria.

Se vogliamo, è giusto che riceva delle contribuzioni e un supporto pubblico proprio per quello che rappresenta; è altrettanto vero che occorre, però, che in qualche modo ci sia un equilibrio, una attenzione e un controllo da parte del pubblico rispetto a queste continue elargizioni che sono state nel tempo riservate al Teatro comunale. Penso a quello che ha messo il Comune di Bologna in tutti questi anni, ma la stessa Regione ha fatto la propria parte. È vero che c’è stato un piano di risanamento straordinario per arrivare ad un pareggio di bilancio, ma vedo che continuiamo ad inserire iniezioni di risorse.

La scelta, il metodo, che non condivido di un supporto senza una reale strategia e senza una reale operazione di controllo di questi conti, mi imporrebbe un voto negativo, ma, consapevole dell’importanza di questa realtà, consapevole anche della sorte che in un qualche modo è collegata ai lavoratori e alle loro famiglie e quindi al fatto che intorno a questa importante esperienza ed importante realtà ci sono delle persone e quindi, per questo motivo, mi asterrò su questo provvedimento. Ritengo però che occorra una particolare cautela, una particolare attenzione da parte degli enti pubblici, partendo da questo ente che ovviamente ha la rilevanza maggiore sul territorio, a come vengono in un qualche modo sostenute questo tipo di realtà. Il sostegno è giusto, ma è altrettanto giusto un efficace controllo sulla destinazione, sull’utilizzo e la gestione di queste risorse.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Facci.

La parola alla consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Noi non ostacoleremo questa operazione, però anche noi abbiamo dei dubbi rispetto a quanto fatto fino ad oggi, a questa operazione che sembra più che altro fatta per garantire un equilibrio patrimoniale del teatro, però ci domandiamo anche rispetto a tutto il tema della gestione e del mantenimento di questi edifici. I nostri dubbi sono legati anche al fatto che già il sovrintendente attuale ha messo in vendita sette vani dell’immobile di via Oberdan che probabilmente non sarà mai venduto al prezzo stimato e adesso, per evitare un tracollo, stiamo conferendo un altro immobile. Quindi convengo nel dire che bisognerebbe in qualche modo studiare una strategia, fare anche il punto su tutti gli immobili che sono stati conferiti e sulla gestione degli stessi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

Non ho altri iscritti in dibattito, possiamo procedere con le dichiarazioni di voto sull’articolo 15. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 15.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 15 è approvato.

Articolo 16.

Discussione generale. Nessun iscritto. Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 16.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 16 è approvato.

Articolo 17.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 17.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 17 è approvato.

Articolo 18. Su questo articolo insiste l’emendamento 10, a firma del consigliere Bargi.

Discussione congiunta articolo 18 ed emendamento.

La parola al consigliere Boschini.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Voteremo contrario all’emendamento 10, presentato dalla Lega, non perché di principio riteniamo sbagliato che si possa anche cominciare a pensare di incrementare la soglia dei 100 mila euro per le garanzie da concedere ai mutui da parte dei Confidi regionali, però, siccome stiamo introducendo di fatto una disciplina nuova, ci sembra un criterio corretto di prudenza partire da 100 mila e da parte nostra non c’è preclusione nel tempo, come non c’è mi risulta dall’Assessorato, a ragionare anche di una possibilità di incremento di questa soglia, di questo tetto. Fermo restando che, essendo il nostro dispositivo, a differenza di quello di altre Regioni, un dispositivo che prevede la compartecipazione attraverso fondi di garanzia regionali, aumentando la dimensione dei tetti di credito che possiamo lasciare, dobbiamo anche aumentare i fondi di garanzia e quindi dovremo con il tempo trovare le risorse necessarie. Quindi, sapendo che un emendamento di questo genere non è vero che non comporta oneri a carico, ne comporta per come è scritta la nostra legge; ora lo respingiamo, ma ribadendo che non c’è da parte nostra preclusione, e anche gli interlocutori sociali ci hanno più volte stimolato ad incrementare questo tetto, diciamo partiamo e poi insieme vediamo come possiamo migliorare e ampliare l’applicazione della norma.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

La parola al consigliere Bargi.

 

BARGI: Grazie, presidente. Prendo atto della scelta dell’Amministrazione. Il tema verteva più che altro sull’alzare il tetto proposto dal dispositivo di questo articolato, perché ritenevamo di dare un margine più ampio per dare anche un po’ più di linfa e accelerare un po’ sul tema della garanzia a livello locale territoriale nostro. Però un intervento diverso voleva vertere su un’altra questione. Diamo per buona l’iniziativa, quindi l’introduzione delle tre “R” con questo articolo; c’era la questione in ballo della soglia letta e interpretata dell’articolato che effettivamente sembrerebbe essere fino a 100 mila e per cifre superiori ci si può rivolgere al Fondo centrale di garanzia senza avere l’obbligo di passare per la garanzia territoriale dei Confidi, però nella parte della relazione era stato scritto «per cifre uguali o superiori a 100 mila», facendo intendere che l’interpretazione che era stata data a «quel fino a 100 mila» fosse fino a 99.999,99, che era stato il problema che avevo sollevato ieri quando parlavo del centesimo, di questa battaglia del centesimo. Dopo abbiamo fatto le verifiche anche con il relatore, con gli Assessorati, l’interpretazione corretta è quella dell’articolato che in italiano dovrebbe essere letto proprio così “fino a 100 mila compresi” come tetto, di conseguenza abbiamo capito che è stata una mala interpretazione – poi magari mi correggerà, se eventualmente dovessi dire qualcosa che non è condiviso, il relatore – della relazione, di conseguenza l’interpretazione corretta è tetto fino a 100 mila.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bargi.

Non ho più iscritti in discussione generale, dichiarazioni di voto congiunte. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 10, a firma del consigliere Bargi.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 10 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 18.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 18 è approvato.

Articolo 19.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 19.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 19 è approvato.

Articolo 20.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 20.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 20 è approvato.

Articolo 21.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 21.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 21 è approvato.

Articolo 22.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 22.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 22 è approvato.

Articolo 23.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 23.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 23 è approvato.

Articolo 24. Su questo articolo insiste l’emendamento 21, a firma del consigliere Bertani.

Dibattito e dichiarazione di voto congiunta.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Presento l’emendamento. Sempre cercando di dare contributi costruttivi, secondo noi (e purtroppo ho capito che non verrà approvato) specificare bene nell’informazione al consumatore che anche altri termini temporali quali: tutto il giorno, tutte le ore è un’informazione ingannevole e sarebbe da recepire all’interno di questi articoli che già vanno in qualche modo a depotenziare la legge. Come pure negli articoli successivi noi proponiamo che nel regolamento che la Giunta dovrà adottare si indichino anche quali sono le modalità di divieto dell’uso di diciture ingannevoli. Anche questi ci sembravano emendamenti ragionevolissimi, ma che – temo – non verranno accettati. Per questo sui miei due emendamenti chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

La parola al consigliere Boschini.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. L’intervento sulla recente legge del pane è un intervento organico per noi; complessivamente abbiamo fatto una discussione che ha coinvolto anche i colleghi, quindi ci pare che l’equilibrio trovato vada mantenuto. Nel complesso è un equilibrio che mantiene elevata la tutela dei consumatori e non è che ad aumentare le diciture, fra l’altro prescindendo dalla norma nazionale che è unica in questo momento che in maniera legittima, ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione, consente di prendere in carico la tutela del consumatore su determinate diciture, di tipologie di parificazione, noi aumentiamo la tutela, perché in realtà rischiamo di generare più confusione. È giusto che noi mettiamo il discorso della tutela e soprattutto della promozione in fase di commercializzazione del prodotto artigianale per le categorie effettivamente definite dalla legge nazionale. Noi non abbiamo come Regione la possibilità di fare la classificazione tipologica dei prodotti panari. Questo è un elemento fondamentale, perché altrimenti potremmo tranquillamente seguire la logica e mettere tante altre diciture sicuramente di garanzia per il consumatore, però, attraverso gli strumenti che abbiamo messo di valorizzazione dei prodotti artigianali e soprattutto di garanzia del corretto commercio (nostre competenze), siamo certi di muoverci nella direzione della garanzia del consumatore e in maniera legittima.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

Procediamo con le dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 21, a firma del consigliere Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

41

Assenti

 

9

Votanti

 

40

Favorevoli

 

11

Contrari

 

23

Astenuti

 

7

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 21 è respinto.

Procediamo con l’articolo 24.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 24.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 24 è approvato.

Articolo 25.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 25.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 25 è approvato.

Articolo 26. Su questo articolo insistono due emendamenti: il 26, a firma dei consiglieri Lori e Boschini, e il 20, a firma del consigliere Bertani.

Discussione congiunta articolo e due emendamenti.

La parola alla consigliera Lori.

 

LORI: Grazie, presidente. Solo per specificare la natura di questo emendamento tecnico. Non va a modificare i tempi entro i quali è prevista la definizione del regolamento da parte della Giunta, ma specifica semplicemente che la decorrenza è dall’entrata in vigore della legge che approviamo oggi.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Lori.

Procediamo con la dichiarazione di voto congiunta. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 26, a firma dei consiglieri Lori e Boschini.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 26 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 20, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 20 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 26.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 26 è approvato.

Articolo 27.

Discussione generale. Nessun iscritto. Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 27.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 27 è approvato.

Articolo 28.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 28.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 28 è approvato.

Articolo 29.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 29.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 29 è approvato.

Articolo 30.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 30.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 30 è approvato.

Articolo 31.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 31.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 31 è approvato.

Articolo 32. Su questo articolo insiste l’emendamento 12, a firma della consigliera Piccinini.

Dibattito generale congiunto su articolo ed emendamento.

La parola al consigliere Boschini.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Per precisare che il nostro voto contrario è motivato dal fatto che ci sembra improprio in termini statutari che si affidi all’Assemblea la definizione di modalità e criteri per la concessione di contributi. Questo è un compito tipicamente della Giunta. A noi toccano gli indirizzi ed il controllo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 12, a firma della consigliera Piccinini.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 12 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 32.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 32 è approvato.

Articolo 33.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 33.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 33 è approvato.

Articolo 34. Su questo articolo insiste l’emendamento 24, a firma del consigliere Tagliaferri.

Discussione generale.

La parola al consigliere Boschini.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Per annunciare il voto favorevole all’emendamento proposto dal collega Tagliaferri. Si tratta di un incremento delle finalità a cui può essere destinato il Fondo speciale per il sostegno al trasporto pubblico locale per i progetti specifici, quindi, oltre ai termini per incrementare il servizio, per riqualificarne l’offerta, aggiungiamo anche con l’intervento normativo del collegato la possibilità di lavorare sugli incentivi tariffari, ci sembra corretto poter intervenire anche sul tema dei maggiori controlli e provvedimenti atti a contrastare il mancato pagamento delle tariffe. Quindi voteremo a favore.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

Non ho altri iscritti in dibattito generale, procediamo con le dichiarazioni di voto.

Non ho nessun iscritto, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 24, a firma del consigliere Tagliaferri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 24 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 34.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 34 è approvato.

Articolo 35.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 35.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 35 è approvato.

Articolo 36. Su questo articolo insistono cinque emendamenti: l’emendamento 1, a firma dei consiglieri Zoffoli, Bagnari ed altri; l’emendamento 5, a firma del consigliere Bertani; l’emendamento 6, a firma dei consiglieri Bertani e Zoffoli; l’emendamento 7, a firma del consigliere Bertani; l’emendamento 8, a firma del consigliere Bertani.

Dibattito generale.

La parola al consigliere Zoffoli.

 

ZOFFOLI: Grazie, presidente. Due parole per inquadrare l’emendamento. Le case-famiglia sono realtà molto importanti e gli appartamenti protetti sono realtà importanti per dare risposte di bassa intensità assistenziale ad anziani e disabili; nella nostra regione ce ne sono già cinquecento che coinvolgono 2.700 persone, quindi era indispensabile regolamentarle per evitare situazioni a rischio che abbiamo già visto. Siccome l’autorizzazione di queste strutture spetta ai Comuni, è stato istituito un tavolo regionale composto da sindaci, sindacati, rappresentanti di associazioni che hanno elaborato delle linee guida per dare la possibilità ai Comuni di poter poi predisporre i relativi regolamenti. Queste linee guida sono già state completate, sono state inviate a firma dell’assessore Venturi e del presidente dell’ANCI De Pascale. Per completare la possibilità di regolamentarli servivano però anche alcune norme regionali che ne disciplinassero la denominazione, l’autorizzazione e chi potesse richiedere l’autorizzazione. Avevamo votato già in IV Commissione degli emendamenti, dopo questa votazione il consigliere Bertani aveva espresso alcuni dubbi, ci siamo confrontati subito dopo, anche sentendo il parere di associazioni del territorio per cercare di arrivare a predisporre degli emendamenti a questo articolo già votato in Commissione, per cercare di superare le criticità che erano emerse. Dopo questi confronti abbiamo trovato la quadra su due emendamenti e anche con che modalità presentarli, per cui noi voteremo quei due emendamenti sui quali avevamo raggiunto l’accordo.

Gli altri emendamenti proposti dal consigliere Bertani: uno, se si vota il primo emendamento, è superato; gli altri due sono già contenuti nelle linee guida di cui parlavo prima e quindi non servono per la predisposizione e l’autorizzazione di queste strutture.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Zoffoli.

Non ho altri iscritti, procediamo con le dichiarazioni di voto congiunte.

Non ho dichiarazioni di voto, metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma dei consiglieri Zoffoli, Bagnari, Boschini ed altri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 1 è approvato.

L’approvazione dell’emendamento 1 preclude l’emendamento 5, per cui non lo pongo in votazione.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 6, a firma dei consiglieri Bertani e Zoffoli.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 6 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 7, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 7 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 8, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 8 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 36.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 36 è approvato.

Articolo 37.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 37.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 37 è approvato.

Articolo 38. Su questo articolo insiste l’emendamento 2, a firma dei consiglieri Daniele Marchetti e Giuseppe Boschini. È stata fatta una correzione materiale, a firma del consigliere Daniele Marchetti.

La parola al consigliere Daniele Marchetti in dibattito generale.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente. Ci troviamo a gestire un passaggio di consegne dalle Province alla Regione circa le normative che riguardano il benessere animale; è un processo di centralizzazione che – sono sincero – non condivido, però ho ritenuto opportuno cercare di mettere un freno e mantenere un certo collegamento tra la Regione e i territori. In questo modo presentando questo emendamento, sottoscritto anche dal relatore di maggioranza Boschini, andiamo a rendere realmente consultivo il tavolo regionale che verrà istituito e che prenderà il posto dei vecchi comitati provinciali che monitoravano le normative sul benessere animale, garantendo anche una rappresentanza almeno di un Comune di ogni provincia, Comuni che hanno sul proprio territorio strutture di ricovero per cani e gatti, e l’obiettivo è quello di rendere questo strumento, questo tavolo regionale realmente partecipato da tutti i soggetti, quindi Amministrazioni comunali, associazioni animaliste e aziende ASL, in modo da mantenere il giusto equilibrio che è assolutamente necessario per garantire la massima efficienza e il rispetto delle normative regionali e ad esempio anche la gestione delle strutture, che possono essere canili o gattili. Questo perché, si viene a mancare questo equilibrio, il rischio è di avere dei grossi problemi, non solo dal punto di vista della gestione degli animali che la possiamo vedere dal lato affettivo, ma anche da un punto di vista di sicurezza sia sanitaria che stradale, se pensiamo ad esempio a fenomeni di randagismo. Quindi un fenomeno che va assolutamente controllato e siamo convinti che con queste modifiche comunque potremmo garantire un giusto rispetto delle normative regionali che verranno modificate.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

Non ho altri iscritti in dibattito.

Dichiarazioni di voto. Nessuno iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma dei consiglieri Daniele Marchetti e Boschini.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 2 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 38.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 38 è approvato.

Articolo 39.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 39.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 39 è approvato.

Articolo 40.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 40.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 40 è approvato.

Articolo 41.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 41.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 41 è approvato.

Articolo 42.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 42.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 42 è approvato.

Articolo 43.

Discussione generale.

Nessun iscritto. Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 43.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 43 è approvato.

Articolo 44.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 44.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 44 è approvato.

Articolo 45.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 45.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 45 è approvato.

Articolo 46. Su questo articolo insiste l’emendamento 22, a firma del consigliere Bertani.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 22, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 22 è respinto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 46.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 46 è approvato.

Articolo 47. Dibattito. Nessun iscritto. Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 47.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 47 è approvato.

Ora ci sono emendamenti che istituiscono nuovi articoli.

Emendamento 13, a firma della consigliera Piccinini.

La parola alla consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Chiedo il voto elettronico.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini

Si proceda alla votazione dell’emendamento 13, a firma della consigliera Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

38

Assenti

 

12

Votanti

 

38

Favorevoli

 

6

Contrari

 

29

Astenuti

 

3

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 13 è respinto.

Emendamento 14, a firma della consigliera Piccinini che istituisce un nuovo articolo.

La parola alla consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Chiedo il voto elettronico su tutti gli emendamenti a mia prima firma.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

La parola al consigliere Boschini. Siamo in dibattito generale sull’emendamento 14.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Illustro un po’ tutto questo pacchetto di emendamenti, così facciamo prima, perché di fatto con sette/otto emendamenti si va non dico a riscrivere il Sistema sanitario regionale, però a rivederne parecchie modalità di funzionamento: dal finanziamento della ricerca scientifica ai registri sui tumori alle attività libero-professionali, alla gestione delle liste degli interventi chirurgici, alla possibilità per le associazioni dei consumatori di accedere in totale libertà e gratuitamente ai laboratori delle USL. Qui c’è un problema di metodo che ho già segnalato in Commissione, credo che non sia il modo giusto per fare le leggi questo, perché, se c’è un problema da affrontare organicamente sul nostro sistema sanitario, credo che vada fatto nelle sedi proprie con un dibattito specifico in Commissione sanità e perché sono temi importanti, rilevanti, su cui non c’è di principi una preclusione a ragionare, tant’è vero che su molti di questi esistono già delle iniziative in atto, come abbiamo già discusso e ho già detto in Commissione e come ho anche già detto in Aula a dicembre, da relatore della previsione di bilancio 2018, perché molti di questi emendamenti già allora furono discussi.

Oggi, come allora, ribadiamo che ci sono una serie di iniziative in atto da parte della Giunta e quindi non ha senso piazzare lì degli emendamenti, che non sono stati oggetto di una considerazione complessiva in Commissione sanità, come sarebbe necessario.

In particolare su quello che stiamo per votare sul Registro tumori faccio presente che la norma a cui facciamo riferimento e a cui dobbiamo dare attuazione è ben più ampia e che, per un problema specifico su un solo registro, andiamo ad intervenire su una norma che crea registri per almeno una quindicina di malattie rare e di altre patologie. Questo è un esempio per dire che sono materie delicate e, per quanto capisco l’importanza di porvi attenzione, è anche importante gestirle nei luoghi appropriati con una discussione approfondita.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

La parola alla consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Chiedo al relatore di maggioranza dove abbiamo discusso gli emendamenti di Giunta dell’ultimo minuto, se hanno fatto il giro di tutte le Commissioni oppure no. Le motivazioni che mi vengono date in questa sede sono totalmente capziose. Avete trovato una giustificazione insussistente per bocciare provvedimenti che, secondo noi, sono addirittura a volte anche urgenti come il Registro dei tumori. Ricordo al collega che Bologna non ha mai avuto un Registro dei tumori ed è un provvedimento importantissimo ai fini soprattutto della prevenzione. Quindi noi li riproponiamo con assoluta convinzione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

La parola al consigliere Boschini.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Se a Bologna c’è un problema di attuazione del Registro tumori non è un problema legato ad una costruzione normativa, perché quello e altri registri sono già previsti dalla legge regionale n. 9/2017. Così come alcuni di questi interventi hanno una caratteristica di organicità sul sistema sanitario che forse non vanno messi sullo stesso pieno di modifiche abbastanza limitate o che comunque hanno avuto occasione di una discussione credo adeguata alla loro dimensione e alla loro portata. In questo caso stiamo creando, per esempio richiamo l’emendamento 25, la possibilità per le associazioni dei consumatori di accedere in qualche modo liberamente a tutti i servizi di analisi chimiche e di laboratorio: sono elementi che vanno ponderati attentamente credo, anche in termini di costi. Si fa presto a scrivere un emendamento, senza valutare quali sono le ricadute economiche. Potrei anche prenderla da lì, dicendo che forse è un emendamento che ha delle coperture abbastanza discutibili. Non lo facciamo. Ribadisco la disponibilità ad affrontare questi argomenti quando volete – vedo annuire il presidente della Commissione – in Commissione IV in maniera appropriata, nell’ambito che è proprio di una discussione di ambito sanitario.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

La parola al consigliere Sassi. Avviso il Movimento 5 Stelle che hanno ancora tre minuti complessivamente.

 

SASSI: Grazie, presidente. Sarò brevissimo perché vorrei ricordare che in Emilia-Romagna abbiamo contezza di come girano i rifiuti fino al sacchetto della spazzatura e non esiste un piano di riordino sanitario che possa essere sottoposto o sia stato sottoposto alla IV Commissione compiuto e completo. Esiste una linea guida general generica. Quindi non ci si stupisca se poi in ambiti come quello anche del bilancio, visto che il bilancio regionale è per la maggior parte sanità, si tenti anche di fare proposte in questo senso.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Sassi.

La parola alla consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Vorrei ricordare al collega Boschini che il provvedimento sui consumatori era già previsto in legge dal Partito Democratico, non dal Movimento 5 Stelle e l’avete tolto, quindi noi abbiamo semplicemente provveduto a rimettere ciò che era già previsto.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

Siamo in dibattito generale, non ho altri iscritti, procediamo con la dichiarazione di voto. Non ho iscritti.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 14, a firma della consigliera Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

40

Favorevoli

 

8

Contrari

 

24

Astenuti

 

8

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 14 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 15, a firma della consigliera Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico,

a scrutinio palese con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

40

Favorevoli

 

5

Contrari

 

24

Astenuti

 

11

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 15 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 16, a firma della consigliera Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

40

Favorevoli

 

4

Contrari

 

24

Astenuti

 

12

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 16 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 17, a firma della consigliera Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

39

Assenti

 

11

Votanti

 

39

Favorevoli

 

7

Contrari

 

23

Astenuti

 

9

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 17 è respinto.

Si proceda alla votazione dell’emendamento 25, a firma della consigliera Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

40

Favorevoli

 

4

Contrari

 

23

Astenuti

 

13

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 25 è respinto.

Ora possiamo procedere con l’articolo 48.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 48.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 48 è approvato.

Passiamo all’emendamento 3, a firma dei consiglieri Montalti e Bagnari, che istituisce un nuovo articolo.

Dibattito generale.

La parola al consigliere Bagnari.

 

BAGNARI: Grazie, presidente. Per illustrare brevemente il senso dell’articolo, anche se penso che sia chiaro. Con questo articolo che istituiamo diamo la possibilità di utilizzare anche per quest’anno e di mettere a disposizione sui progetti previsti dalla legge sulla cittadinanza europea (la chiamo così per brevità) delle risorse, anziché aspettare l’approvazione del piano pluriennale, che sarà approvato nei tempi dovuti, ma intanto già per il 2018, potendoci avvalere anche di risorse risparmiate – come ha illustrato il collega Pruccoli – dalle assemblee che vengono messe a disposizione della Giunta, c’è la possibilità già di mettere in campo dei progetti, sul filone della cittadinanza europea, dal 2018. Ritengo che questo sia un fatto positivo, perché si dà già concretezza e corpo a quanto previsto da quella legge.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bagnari.

Non ho altri iscritti in dibattito.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma dei consiglieri Montalti e Bagnari.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 3 è approvato.

Articolo 49.

Discussione generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 49.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 49 è approvato.

Abbiamo terminato l’esame dell’articolato dell’oggetto 6702. Ora procediamo con l’esame dell’articolato dell’oggetto 6703.

In premessa dell’articolato sono offerti al dibattito due emendamenti che insistono sulle tabelle del provvedimento. Emendamento 1, a firma del consigliere Bertani.

Dibattito generale. La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. È l’attuazione di quello che discutevamo anche ieri, noi chiediamo che i famosi 600 mila euro che voi volete dare all’editoria siano dedicati, invece, alla partecipazione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

La parola al consigliere Boschini.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Per ribadire che a noi la partecipazione sta a cuore, il percorso di legge che sta per rivedere anche i meccanismi della legge n. 3 è avanzato, però ragionevolmente si chiude dopo l’estate, quindi 600 mila euro stanziati adesso per l’esercizio 2018 sono difficili anche da impegnare sui processi partecipativi, ricordando che si sommano ai 2 o 300 mila che già la legge n. 3 aveva in dotazione e che ulteriori risorse possono essere prese dai fondi delle leggi approvate in corso d’anno. Quindi ci sembra davvero una cifra eccessiva, tanto più perché l’impresa è dell’editoria e a noi sembra che la corretta informazione sia il presupposto della partecipazione.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

La parola alla consigliera Prodi.

 

PRODI: Grazie, presidente. Per dire che il nostro sarà un voto di astensione, e mi riferisco anche al gruppo di Sinistra Italiana, per le motivazioni che ha illustrato ieri il consigliere Torri nel suo intervento.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Prodi.

Ora possiamo procedere con la dichiarazione di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma del consigliere Bertani.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 1 è respinto.

Emendamento 4, a firma dell’assessore Petitti.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma dell’assessore Petitti.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 4 è approvato.

Ora procediamo con l’articolato.

Articolo 1.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 1.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 1 è approvato.

Articolo 2.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 2 è approvato.

Articolo 3.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 3.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 3 è approvato.

Articolo 4.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 4.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 4 è approvato.

Articolo 5.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 5.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 5 è approvato.

Articolo 6.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 6.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 6 è approvato.

Articolo 7.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 7.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 7 è approvato.

Articolo 8.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 8.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 8 è approvato.

Articolo 9.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 9.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 9 è approvato.

Articolo 10.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 10.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 10 è approvato.

Articolo 11.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 11.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 11 è approvato.

Articolo 12.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 12.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 12 è approvato.

Articolo 13.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 13.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 13 è approvato.

Articolo 14.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 14.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 14 è approvato.

Articolo 15.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 15.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 15 è approvato.

Articolo 16.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 16.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 16 è approvato.

Articolo 17.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 17.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 17 è approvato.

Articolo 18. Su questo articolo sono stati presentati due emendamenti: l’emendamento 3, a firma della consigliera Piccinini che mettiamo in votazione, e l’emendamento 5, a firma del consigliere Bertani che invece è precluso.

Apriamo il dibattito.

La parola alla consigliera Piccinini che è agli sgoccioli del suo tempo.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Chiedo solo il voto elettronico sull’ordine dei lavori e convengo che l’emendamento Bertani sia precluso, perché noi siamo intervenuti sul testo licenziato però c’eravamo accorti dell’errore materiale e volevamo in qualche modo sistemarlo.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliera Piccinini.

La richiesta della votazione con dispositivo elettronico è sull’emendamento 3.

Non ho altri in dibattito. Dichiarazione di voto non ne ho, quindi si proceda alla votazione dell’emendamento 3, a firma della consigliera Piccinini, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

37

Assenti

 

13

Votanti

 

37

Favorevoli

 

4

Contrari

 

24

Astenuti

 

9

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 3 è respinto.

Per tutta la seduta la mia posizione non è ricompresa, quindi provvederà l’ufficio a sistemare.

Ora metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 18.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 18 è approvato.

Articolo 19.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 19.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 19 è approvato.

Articolo 20.

Dibattito generale.

La parola al consigliere Rainieri.

 

RAINIERI: Grazie, presidente. Intervengo sull’articolo 20 per dire che naturalmente la Lega voterà a favore di questo finanziamento per “Parma capitale della Cultura 2020”. C’è un piccolo problema, non si capisce come mai una Regione così accorta e quasi maniacale nella presentazione della documentazione questi soldi siano stati invece senza un accordo ben definito, ma semplicemente su una dichiarazione fatta nel maggio scorso tra il presidente Bonaccini e i sindaci di Parma, Reggio e Piacenza. Qui cominciano i primi dubbi. Gli altri dubbi sono invece come mai questo finanziamento di 1,5 milioni viene suddiviso in tre annate e gli ultimi 500 mila euro che servirebbero per la sistemazione delle strutture destinate alla manifestazione del 2020 vengono dati alla fine della manifestazione. Il dubbio che viene è che ci sia dietro qualcos’altro, che non sia semplicemente un finanziamento, più che giusto per un riconoscimento così importante per la nostra città, ma che ci sia dietro uno spot elettorale fatto dal duo Bonaccini-Pizzarotti, in virtù anche di quello che qualcuno sostiene avverrà nel prossimo anno durante le prossime elezioni regionali. Comunque la Lega voterà a favore su questo articolo per il finanziamento.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

La parola al consigliere Iotti.

 

IOTTI: Grazie, presidente. Io credo che il riconoscimento a Parma “Capitale della cultura” 2020 non sia da ricondurre a schemi o a particolari formule politiche per il futuro; credo che sia un elemento che ha portato a casa la Provincia di Parma, non solo il Comune di Parma – vorrei che fosse chiaro – e credo che sia un sostegno importante. Tra l’altro io credo che questa somma viene ricompresa nell’ambito di “Parma Capitale della cultura”, ma fa parte di interventi che comunque erano già stati avviati, programmati e che riguardano la sistemazione di alcuni immobili. Credo che ci sia un accordo complessivo da qui al 2020, spero e mi auguro che possa consentire appieno il miglior esito e lo svolgersi di questa iniziativa che credo non sia solo di Parma ma di tutta la Regione. Quindi assolutamente favorevoli, con lo spirito di pensare che sarà una grande occasione per tutta la città, indipendentemente dal colore di chi lo fa ma, anzi, credo che tutti i soggetti, le associazioni e gli operatori culturali, non solo di Parma anche delle province vicine, perché anche Piacenza e Reggio Emilia che hanno concorso al riconoscimento di Parma capitale in un qualche modo rientreranno in una programmazione. Quindi io credo che sia molto positivo e non ci sono retropensieri.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Iotti.

La parola al consigliere Rainieri.

 

RAINIERI: Grazie, presidente. Forse non mi sono spiegato io o qualcuno non sta molto attento. Noi siamo contenti che a Parma sia arrivato questo riconoscimento e non abbiamo dubbi sulla buona riuscita della manifestazione. Anzi, ci auguriamo che sia così. Quello su cui abbiamo dubbi – e lo voglio dire al collega Iotti – è sulla dilatazione del finanziamento, è sul come viene dato questo finanziamento e sul che cosa viene fatto con questo finanziamento. Poi che l’intervento sia fatto sulle altre province che vicino a noi avranno dei benefici su questo, benissimo. L’unica cosa su cui sono d’accordo con il consigliere Iotti è che è frutto di un accordo, quello che dicevo prima: un accordo politico fatto tra Bonaccini e Pizzarotti. Sicuramente per il dopo, per le elezioni che ci saranno nel 2019.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rainieri.

La parola all’assessore Petitti.

 

PETITTI, assessore: Grazie, presidente. Una precisazione su quanto diceva il consigliere Rainieri. Si tratta di lavori pubblici che sono stati suddivisi negli anni a seconda della realizzazione dell’immobile, quindi la tempistica l’ha prevista proprio l’Ufficio tecnico del Comune, ecco perché abbiamo suddiviso il finanziamento in queste tre annualità. È stato proprio un accordo tecnico definito nel cronoprogramma proprio del Comune di Parma.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, assessore Petitti.

Non ho più iscritti in dibattito generale.

Dichiarazioni di voto sull’articolo 20. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 20.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 20 è approvato.

Articolo 21.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 21.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 21 è approvato.

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Pompignoli e Bertani, che istituisce un nuovo articolo.

Dibattito generale.

La parola al consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Non voglio alimentare ancora una discussione che abbiamo terminato ieri su questo emendamento e sull’ordine del giorno ad esso collegato, in virtù del fatto che penso di aver chiarito ieri la questione. Prendo atto del fatto che la Regione non intende affrontare questo problema immediato che è relativo al trasporto pubblico locale in particolare sulla zona romagnola su AMR. Questa è la volontà della Regione, chiedo ovviamente il voto elettronico su questo emendamento e poi dopo ci sarà anche la discussione sull’ordine del giorno presentato dal Partito Democratico.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

La parola al consigliere Boschini.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Solo per ribadire che il significato dell’ordine del giorno che tra poco approveremo non è di generico impegno, ma, per come è configurato e, se viene letto attentamente, determina le disponibilità delle risorse in misura più ampia sull’intero territorio regionale, non solo sulla Romagna, immediatamente per l’esercizio 2018. Quindi queste risorse ci saranno immediatamente per l’esercizio 2018.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

Non ho più iscritti in dibattito generale.

Nessun iscritto neanche in dichiarazione di voto, si proceda alla votazione dell’emendamento 2, a firma dei consiglieri Pompignoli e Bertani, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

39

Assenti

 

11

Votanti

 

39

Favorevoli

 

11

Contrari

 

27

Astenuti

 

1

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 2 è respinto.

Articolo 22.

Dibattito generale. Nessun iscritto.

Dichiarazioni di voto. Nessun iscritto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’articolo 22.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’articolo 22 è approvato.

Abbiamo terminato l’esame dell’articolato oggetto 6703.

Ora procediamo con tutti gli ordini del giorno sia dell’oggetto 6702 che dell’oggetto 6703. All’oggetto 6702 abbiamo l’ordine del giorno 6702/1, a firma dei consiglieri Lori, Tarasconi, Zoffoli, Campedelli, Caliandro, Molinari e Rontini; il 6702/2, a firma dei consiglieri Taruffi, Boschini, Caliandro, Prodi; il 6702/3, a firma del consigliere Bertani, sul quale insistono cinque proposte di emendamento a firma del consigliere Boschini e una dello stesso consigliere Bertani; infine l’ordine del giorno 6702/4, a firma del consigliere Facci.

Dopo di che procederemo con tutti gli altri ordini del giorno relativi all’oggetto 6703. Li leggo tutti così facciamo la dichiarazione di voto congiunta. Sono stati presentati sull’oggetto 6703 cinque ordini del giorno: il 6703/1, a firma del consigliere Bagnari ed altri; il 6703/2, a firma del consigliere Boschini ed altri; il 6703/3, a firma della consigliera Rontini ed altri; l’ordine del giorno 6703/4, a firma dei consiglieri Caliandro ed altri e il 6703/5, a firma del consigliere Pompignoli.

Ora procediamo con le dichiarazioni di voto congiunte sulle due leggi e sugli ordini del giorno con i relativi emendamenti naturalmente.

La parola al consigliere Bertani.

 

BERTANI: Grazie, presidente. Visto che il nostro tempo a disposizione è terminato, illustravo brevemente l’ordine del giorno che presentiamo, che riguarda la prevenzione e la riduzione del rifiuto. Alcune associazioni hanno lanciato una iniziativa di riduzione a monte dell’utilizzo della plastica e il ministro ha chiesto a tutte le istituzioni di essere buon esempio per quanto riguarda la prevenzione e la riduzione, quindi anche noi chiediamo alla Regione e all’Assemblea legislativa di procedere con questa iniziativa che chiede di togliere la plastica dalle istituzioni. Propongo solo un subemendamento agli emendamenti proposti dal collega Boschini, perché stiamo parlando di prevenzione, di riduzione e non di riciclo, mentre in un suo emendamento parlava di riciclo. Secondo noi il focus in questo caso va sulla riduzione e sulla prevenzione. Dopo qualche sfumatura sulla virtuosità ce l’abbiamo, ma ad oggi per noi è importante l’obiettivo che ci prendiamo questo impegno.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Bertani.

La parola al consigliere Boschini.

 

BOSCHINI: Grazie, presidente. Rispetto al complesso dei due oggetti non ho nulla da aggiungere, la discussione è stata ampia, abbiamo già ampiamente argomentato il nostro sostegno e anche la nostra soddisfazione credo per la manovra che siamo riusciti a realizzare in un momento comunque difficile per la finanza pubblica e quindi non entro nel merito.

Nel merito degli ordini del giorno volevo soltanto dire che, oltre a sostenere convintamente quelli che abbiamo presentato sul tema della plastica di cui parlava adesso il collega Bertani, con gli emendamenti che noi abbiamo proposto e che, mi pare di capire, sono accolti e il subemendamento ulteriore proposto dal collega noi voteremo la proposta.

Per quanto riguarda l’ordine del giorno oggetto 6702/4, presentato dal collega Facci sul tema dell’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale verrebbe da dire come non essere d’accordo? Però è anche vero che, se ci mettiamo a presentare ordini del giorno a favore di realtà tutte utili, ne farei volentieri uno per la Fondazione delle vittime dei reati... è chiaro che bisogna oggettivamente fare un’analisi un pochino più nel merito per poter dire quali sono gli effettivi bisogni di quell’Osservatorio e vincolare in questo senso delle risorse. Quindi assoluta convinzione sull’importanza del tema posto, però ci sembra un po’ difficile da approcciare così la materia ordine del giorno. Questo volevo dire al collega per chiarire bene il senso di un voto che non vuole essere contro la materia, assolutamente.

Accetteremo anche l’emendamento proposto dalla collega Piccinini sull’oggetto 6703/1, sui centri di formazione. È già in realtà un termine contenuto nella legge questa di totale partecipazione pubblica, per cui di per sé il fatto di specificarlo non è che aggiunge molto al dispositivo della legge, però anche come segnale, dopo il dibattito un po’ acceso e brusco dei giorni scorsi, che c’è volontà, come sempre, di affrontare insieme questo argomento, voteremo a favore di questo emendamento.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Boschini.

La parola al consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. La discussione è stata abbastanza esaustiva sugli oggetti che ci apprestiamo a votare. È chiaro che il voto della Lega è sicuramente contrario rispetto al collegato e all’assestamento. Non ho capito dal consigliere Boschini invece sull’ordine del giorno 6703/5 se intendano o meno accoglierlo. Anche questo va nell’ottica di supportare i piccoli Comuni che hanno sostenuto spese ingenti per i danni da neve questo inverno. Chiaro è che, come abbiamo già ripetuto in più occasioni, i Comuni oggi soffrono, soprattutto i piccoli Comuni, e devono affrontare ingenti spese che vanno a pregiudicare la stabilità del bilancio. Gli interventi che sono stati fatti da questa Regione sia sul collegato che sull’assestamento sono interventi, a mio avviso, a pioggia che non vanno a risolvere i problemi collegati sia ai Comuni che alle imprese che ai cittadini emiliano-romagnoli. È chiaro che sono interventi che vanno un po’ a spot elettorale, suddivisi per province e per comuni. È chiaro che qui è iniziata la campagna elettorale delle regionali per il 2019, ne prendiamo atto. Come detto, non sono interventi risolutivi, per cui è ovvio che il voto contrario di questo movimento è su queste motivazioni.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Pompignoli.

La parola al consigliere Facci.

 

FACCI: Grazie, presidente. Ci tenevo a rimarcare la mia posizione su alcuni di questi ordini del giorno, in particolare sul 6703/4 che riguarda il sostegno al trasporto pubblico locale in montagna. Ne abbiamo parlato anche nella giornata di ieri, è stato oggetto di una serie di considerazioni anche da parte degli altri colleghi. Io voglio rimarcare la mia perplessità rispetto al fatto di voler inserire in un ordine del giorno un impegno al presidente e alla Giunta a dare rapidamente corso e attuazione ad accertamenti e stanziamenti effettuati nella manovra di assestamento, cui l’ordine del giorno è collegato anche in accordo con i gruppi di maggioranza dell’Assemblea legislativa. Do la paternità di questo rilievo al consigliere Bertani, che ieri l’ha sollevata, ma indubbiamente non posso tacere anch’io su questo aspetto. Vorrei capire chi ha la potestà esecutiva in questo ente. Se ce l’ha la Giunta o la Giunta insieme al Consiglio di maggioranza. Credo che sia grave questa affermazione. Visto che in questi momenti, quando in più occasioni viene fatto richiamo da parte dei consiglieri di maggioranza alla forma, al rispetto dei ruoli, io credo che questo dispositivo sia gravemente irrispettoso dei ruoli: introduce a mio avviso un elemento di dubbio su chi effettivamente debba avere la potestà decisionale ed esecutiva, quale sia il confine fra l’Assemblea e la Giunta.

Anche nel merito, come ricordava il consigliere Pompignoli e come ho ricordato io nel mio intervento ieri, se effettivamente questo argomento era a cuore dell’Assemblea, oltre che della Giunta, avrebbe potuto tranquillamente trovare ingresso nella manovra di assestamento. La risoluzione non serve a nulla, perché le scelte politiche vengono indicate e individuate nei numeri che vengono messi a bilancio. Quelle sono le scelte politiche, quelle sono le azioni dove si individua la volontà precisa. Quindi a margine, in coda, per voler in qualche modo far vedere che non ci si dimentica di queste aree periferiche, quindi si fa una sorta di richiamo alla criticità di questi territori e quindi in un qualche modo li si vuole accontentare con questa risoluzione, questo metodo non mi appartiene. Questo metodo lo contesto e questo è il motivo per il quale non voterò questo ordine del giorno, nonostante sia ovviamente favorevole a tutti quelli che sono gli investimenti e le azioni di supporto alle realtà più disagiate, più periferiche come sono le realtà montane.

Anticipo il mio voto favorevole all’ordine del giorno 6702/2, a prima firma Taruffi, anche se stigmatizzo il metodo. O, meglio, è corretto che da parte dell’Assemblea ci sia un richiamo alla Giunta, però non possiamo parlare di questa questione senza evidenziare che non è questa la corretta tecnica normativa legislativa di questo ente. La questione della materia legata alle acque minerali e termali, lo sviluppo del termalismo deve certamente essere rivista. L’ho già ricordato ieri stigmatizzando il fatto che venisse inserita una modifica a mio avviso negativa in un collegato al bilancio; questa è una materia che ha bisogno di una profonda rivisitazione e questo ordine del giorno va certamente in quella direzione, però dobbiamo criticare contemporaneamente il tentativo da parte dell’Amministrazione regionale di voler fare delle modifiche inserendole in un contesto del tutto scollegato e non coordinato.

Credo di non aver dimenticato nulla, ho espresso il mio voto rispetto a questi due ordini del giorno che ritenevo più rilevanti.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Facci.

La parola alla consigliera Prodi.

 

PRODI: Grazie, presidente. Per chiedere il voto elettronico sull’oggetto 6702/2.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Prodi.

La parola alla consigliera Rontini.

 

RONTINI: Grazie, presidente. Anch’io per chiedere il voto elettronico sull’oggetto 6703/4.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Rontini.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 6702/1, a firma dei consiglieri Lori, Tarasconi, Zoffoli, Campedelli, Caliandro, Molinari e Rontini.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 6702/1 (oggetto 6897) è approvato.

Si proceda alla votazione dell’ordine del giorno 6702/2, a firma dei consiglieri Taruffi, Boschini, Caliandro e Prodi, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

40

Assenti

 

10

Votanti

 

40

Favorevoli

 

29

Contrari

 

--

Astenuti

 

11

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 6702/2 (oggetto 6898) è approvato.

Ora l’ordine del giorno 6702/3, a firma del consigliere Bertani, sul quale insistono ben cinque proposte di emendamento a firma del consigliere Boschini e una del consigliere Bertani.

Procediamo con gli emendamenti. Il consigliere Bertani dà l’assenso.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma del consigliere Boschini.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 1 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, il subemendamento 5, a firma del consigliere Bertani, all’emendamento 2.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): Il subemendamento 5 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 2, a firma del consigliere Boschini, come subemendato.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 2 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 3, a firma del consigliere Boschini.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 3 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 4, a firma del consigliere Boschini.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 4 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 6702/3, a firma del consigliere Bertani, come emendato.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 6702/3 (oggetto 6899) è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, ordine del giorno 6702/4, a firma del consigliere Facci.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 6702/4 (oggetto 6900) è respinto.

Passiamo agli ordini del giorno relativi all’oggetto 6703.

L’ordine del giorno 6703/1, a firma dei consiglieri Bagnari, Campedelli, Zoffoli, Caliandro, Tarasconi, Paruolo, Mumolo, Molinari, Boschini, Poli, Calvano, Rontini, Lori, Soncini. Su questo ordine del giorno insiste l’emendamento 1, a firma della consigliera Piccinini. Prima di metterlo in votazione devo chiedere l’assenso al consigliere Bagnari. Concede l’assenso, grazie.

Quindi metto in votazione, per alzata di mano, l’emendamento 1, a firma della consigliera Piccinini.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’emendamento 1 è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, ordine del giorno 6703/1, a firma dei consiglieri Bagnari ed altri.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 6703/1 (oggetto 6901) è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 6703/2, a firma dei consiglieri Boschini, Caliandro, Calvano, Tarasconi, Bagnari, Paruolo, Mumolo, Rontini, Poli, Soncini, Zoffoli e Campedelli.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 6703/2 (oggetto 6902) è approvato.

Metto in votazione, per alzata di mano, ordine del giorno 6703/3, a firma dei consiglieri Rontini, Boschini, Bagnari, Calvano, Caliandro, Molinari, Mumolo, Zoffoli, Soncini.

 

(È approvato a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 6703/3 (oggetto 6903) è approvato.

Si proceda alla votazione dell’ordine del giorno 6703/4, a firma dei consiglieri Caliandro, Boschini, Taruffi, Prodi e Calvano, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

36

Assenti

 

14

Votanti

 

36

Favorevoli

 

27

Contrari

 

9

Astenuti

 

--

 

(I consiglieri Bertani, Gibertoni, Piccinini e Sassi del Gruppo Movimento 5 Stelle non partecipano al voto)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 6703/4 (oggetto 6904) è approvato.

I consiglieri del Movimento 5 Stelle non hanno partecipato al voto.

Metto in votazione, per alzata di mano, l’ordine del giorno 6703/5, a firma del consigliere Pompignoli.

 

(È respinto a maggioranza dei presenti)

 

PRESIDENTE (Saliera): L’ordine del giorno 6703/5 (oggetto 6905) è respinto.

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 6702, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

42

Assenti

 

8

Votanti

 

42

Favorevoli

 

27

Contrari

 

15

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Saliera): Proclamo approvata la legge riguardante «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020».

Se nessun consigliere chiede di intervenire, si proceda alla votazione dell’intero testo di legge, oggetto 6703, con l’uso del dispositivo elettronico.

 

(Si procede alla votazione con dispositivo elettronico, a scrutinio palese

con registrazione dei nomi)

 

PRESIDENTE (Saliera): Comunico l’esito della votazione:

 

Presenti

 

42

Assenti

 

8

Votanti

 

42

Favorevoli

 

27

Contrari

 

15

Astenuti

 

--

 

PRESIDENTE (Saliera): Proclamo approvata la legge riguardante «Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020».

 

OGGETTO 6850

Relazione del Presidente della Giunta su indirizzi circa la riapertura del negoziato con il Governo per l’autonomia differenziata ex articolo 116, comma III, della Costituzione

(Discussione)

 

PRESIDENTE (Saliera): Abbiamo terminato la sessione di bilancio, ora procediamo con la comunicazione oggetto 6850, «Relazione del Presidente della Giunta su indirizzi circa la riapertura del negoziato con il Governo per l’autonomia differenziata ex articolo 116, comma III, della Costituzione».

La Conferenza dei presidenti dei gruppi assembleari, riunitasi in data 18 luglio 2018, ha convenuto che la comunicazione, ai sensi dell’articolo 76 del Regolamento interno, sia trattata nella seduta di mercoledì 25 luglio.

La parola al presidente della Giunta Stefano Bonaccini.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Grazie, presidente. Siccome domani avremo il secondo incontro bilaterale con la ministra Erika Stefani agli affari regionali, avevo ritenuto fosse utile venire a comunicare a questa Assemblea quello che intendiamo fare e come sta procedendo la discussione, perché ovviamente non è tutto in mano nostra, soprattutto sul tema dei tempi e delle modalità con le quali arrivare il prima possibile alla concessione di autonomia differenziata attraverso una legge che dovrà poi essere approvata in Parlamento a maggioranza qualificata.

Noi eravamo arrivati alla preintesa firmata dal sottoscritto, da Luca Zaia e da Roberto Maroni con il precedente Governo nello scorso febbraio perché, nonostante la fine della legislatura o, meglio, proprio per quello, come presidenti delle tre Regioni che avevano fatto richiesta, pur con percorsi diversi (due attraverso il referendum, noi attraverso quello che pedissequamente descrive il comma 3 dell’articolo 116 della Costituzione) e quello che faranno credo come procedimento tutte le altre Regioni, tra cui la Liguria, le Marche e l’Umbria probabilmente insieme, la Toscana ne ha fatto richiesta – ora non le ricordo a memoria tutte –; da quello che ho capito, nessuna accederà al referendum come percorso, ma seguiranno l’iter dell’Emilia-Romagna, in ogni caso insieme ai miei colleghi presidenti chiedemmo di firmare la preintesa prima della scadenza della legislatura, perché volevamo piantare una bandiera che fosse ben visibile a coloro che sarebbero arrivati successivamente, indipendentemente dal governo che si fosse formato e indipendentemente dalle maggioranze o minoranze e gli equilibri parlamentari. Per non ripartire daccapo e per avere una base tutto sommato solida, dalla quale ripartire e, attraverso la quale, andare alla conclusione del percorso.

Devo dirvi immediatamente che abbiamo trovato una grandissima disponibilità – e l’ho già ringraziata pubblicamente più volte – da parte della neoministra Stefani, perché noi abbiamo avuto un incontro singolarmente come presidenti e come delegazioni regionali già pochi giorni successivi all’insediamento del nuovo Governo.

Il 12 luglio ho invitato personalmente la ministra a venire a presentarsi, essendo la nostra contraltare in Conferenza unificata Stato-Regioni a nome del Governo, ma anche a riferire quello che avrebbe voluto e ha segnatamente indicato il percorso sull’autonomia come una delle priorità del suo Ministero e, complessivamente, del Governo, e poi ci ha convocati, credo che Luca Zaia abbia già fatto un incontro a nome della Regione Veneto, domani ci sarà sia quello della Regione Lombardia e poi ci saremo noi in separata sede, domani è anche giornata di seduta della Conferenza dell’Unificata e della Stato-Regioni, poi credo ci chiamerà anche come tre Regioni insieme.

Quando facemmo il primo incontro lei volle sapere qual era l’atteggiamento dell’Emilia-Romagna e cosa ci aspettavamo, e io – come poi ha riferito pubblicamente – ho detto che ci aspettavamo una prosecuzione la più rapida possibile della ripresa delle discussioni e delle trattative, una volta definite le competenze che erano state concesse in quella preintesa rispetto ad alcune competenze e quindi eventuali altre di coloro che ne volessero fare richiesta. Sapete che il Veneto farà richiesta di tutte le ventitré le materie, la Lombardia probabilmente anch’essa, noi chiederemo di aumentarle di tre (dalle dodici passare a quindici), però io ci vorrei arrivare, se il Ministero ci consegnerà i tempi necessari, attraverso una discussione che passi prima dalle Commissioni competenti e noi abbiamo già trasmesso alla presidente dell’Assemblea legislativa e a tutti i consiglieri ciò che in Giunta abbiamo licenziato: la proposta, che peraltro anticiperò alla ministra, nel caso questa cosa dovesse andare a buon fine, ma per dirle come hanno fatto gli altri senza passare dalle Assemblee legislative con un voto, che proveremo ad aumentare con le competenze e a precisarne meglio altre, perché ad esempio sul tema dell’ambiente, tutto il tema del territorio e il tema della rigenerazione urbana, ma non voglio aprire questa discussione oggi perché ho detto che ve la vogliamo offrire sia in sede di Commissione competente per ognuna delle singole materie sia in sede di voto in Assemblea legislativa, rispetto alla quale anticipo subito alla presidente: so che avete stabilito un calendario di convocazioni future di Assemblee legislative, io vi chiedo, se è possibile, di fronte ad eventuali necessità, emergenze o tempistiche che vengano decise in sede di confronto fra Regioni e Regioni e Ministero e Governo di poter anticipare a quando ce ne sarebbe necessita perché, se, come mi pare di aver capito anche da dichiarazioni pubbliche uscite tramite agenzia sulla stampa e nei media, la ministra ha detto di voler accelerare il più possibile, ovviamente in noi trova chi è prontissimo, perché dissi nella prima occasione di confronto che io mi attenderei che assolutamente entro l’anno, quindi può essere domani come dicembre, si vada in Parlamento per un voto che consegni l’autonomia alla Regione Emilia-Romagna.

È evidente che c’è un elemento che riguarda ciò che va adesso stabilito, che era quello che era rimasto in sospeso: il tema della definizione dei costi per le singole competenze che via via Regione per Regione doveva far mettere in capo ad una discussione che poi in ogni Regione troverà un suo dibattito che è legato a come trattenere una parte di fiscalità generale che va verso Roma, perché sapete che non si tratta di avere risorse in più che arrivano, ma di trattenere quelle che, a parità di costo di quella competenza, non dovrebbe più spendere lo Stato e dovrebbe spendere la Regione Emilia-Romagna.

Abbiamo detto che, per quanto ci riguarda, il percorso rispetto alla novità che il Veneto ha proposto di una cosiddetta “legge delega” non ci permettiamo di avanzare proposte, perché a nostro parere, a mio parere è più corretto non che siano i presidenti a dover indicare un percorso, ma che sia la ministra, il Governo a farsi una propria idea sulla base di una discussione e un confronto tra noi e poi a proporla né mettendo veti né dovendo noi stabilire per parte nostra qual era cosa volevamo come unicum. Dirò cosa penso, perché c’è un’espressione che è venuta fuori della discussione del Patto per il lavoro l’altro giorno, la porteremo con un’espressione di volontà della Giunta e di tutte le parti sociali che abbiamo convocato l’altro giorno e che ci hanno detto di proseguire in questo confronto, di non chiedere tutte le ventitré materie, di tenere fermo l’impianto generale che avevamo approvato, sul quale mi era stato dato il mandato in quest’Aula delle dodici competenze, comprendendo che alcune richieste di ampliamento, segnatamente a qualcosa che riguarda l’agricoltura, al tema della cultura e dello spettacolo e al tema dell’ordinamento sportivo con un’ulteriore definizione di alcune questioni che attengono ad alcune competenze già inserite nelle dodici precedenti, ma in ogni caso di procedere, chiedendo tempi i più rapidi possibili, nell’espressione di coinvolgimento delle altre Regioni che noi abbiamo chiesto che possa essere un percorso unitario fatto dalle tre Regioni insieme più o meno con gli stessi tempi e ovviamente con la stessa modalità di espressione di percorso e di approdo nei due rami del Parlamento.

Voglio essere molto chiaro, se non c’è un’accelerazione che faccio fatica ad immaginare di pochi giorni, quello che noi vorremmo fare è condividere al massimo con voi per accogliere suggerimenti, applausi, critiche, eccetera, le proposte che avanziamo, che peraltro avevo già annunciato l’altra volta: di ulteriore affinamento di alcune competenze, di portarle ovviamente nelle sedi competenti, come ieri mattina ho anticipato in una riunione con i capigruppo di questa Assemblea e poi non solo la discussione ovviamente nelle Commissioni in tempi vi chiedo e mi auguro rapidi, perché poi ci sarà un tema di capire qual è il percorso che si è detto accelerato a livello nazionale, di venire in Assemblea legislativa con un voto che dia il definitivo mandato al sottoscritto per andare a rappresentare le proposte dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna al Governo stesso.

Io penso che siamo di fronte ad un fatto inedito, straordinario, per me persino storico.

Come sempre detto, per noi, per questa Regione il poter arrivare ad ottenere autonomia cosiddetta “differenziata” e già in quella definizione si comprende perché: per la differenza che questo Paese ha all’interno delle sue Regioni socioeconomiche, geomorfologiche, eccetera, storica, noi possiamo davvero ottenere qualcosa che ci permetta di poter, a nostro parere (bisognerà dimostrare di essere poi in grado di far seguire alle parole e agli intendimenti i fatti), una grandissima opportunità che è quella, senza pensare di cambiare il mondo né di stravolgere le cose che si possono fare, ma certamente un’opportunità data dal fatto di una maggiore flessibilità nella decisione di utilizzare una parte delle risorse per politiche inerenti ai territori per come questo territorio è fatto. Io cito sempre, e uso sempre solo questo per non dilungarmi nella discussione che faremo poi nelle sedi opportune, l’elemento contraddittorio e persino incredibile per cui c’è una richiesta di nuovi posti di lavoro per alcune nuove figure professionali e gli imprenditori da Piacenza a Rimini – come affermano il sottoscritto e voi – in alcuni segmenti non trovano figure professionali. Ma non è solo un problema dell’Emilia-Romagna, magari! Andremmo a copiare qualcun altro. È un problema esempio di tutta la parte più produttiva del Paese, quindi non solo dell’intero Paese.

Noi lì sapete che, attraverso l’autonomia, vorremmo rafforzare una rete di formazione professionale, di Politecnici e quant’altro che permetta, sulla base delle caratteristiche di questa regione così manifatturiera (tra le prime al mondo) e basata su quello che poi è il cambiamento del comparto anche del lavoro. C’è chi sostiene che i nostri figli per il 70 per cento dei casi faranno un lavoro che è differente o nuovo rispetto a quelli che ci sono oggi, noi non lo potremo sapere in questo momento, ma certamente bisogna cercare di stare dietro ai cambiamenti della società per saperli anche eventualmente piegare alle esigenze delle popolazioni, dei territori, del mondo del lavoro e dell’impresa. Questa grande opportunità noi abbiamo ribadito che vogliamo percorrerla senza volerci fermare ad attendere ad esempio coloro che vogliono fare richiesta di accedere al 116.

Ci sono diverse Regioni che legittimamente, come abbiamo fatto noi, vogliono arrivare ad un percorso di richiesta al Governo di aprire quella procedura; io credo però che, per il grande lavoro che è stato fatto, seppur non conclusivo e ancora aperto, noi, Lombardia e Veneto meritiamo di poter procedere dal punto di partenza in cui eravamo arrivati, che non era banale e non era un ritorno – come nel Gioco dell’Oca – alla partenza. Questo ovviamente trova una risposta che abbiamo sempre ritrovato e apprezzato negli intendimenti del Ministero agli affari regionali e del Governo, adesso si tratta di decidere in che modo procediamo per andare a quella soluzione. Da un lato ci sarà bisogno di affinare le competenze che ognuno vuole richiedere, se ne chiede in più; dall’altro decidere qual è il meccanismo con il quale – ma questo è un percorso tutto da avviare immediatamente – si arrivi alla definizione dei costi per arrivare alla legge che arrivi in Parlamento.

Su questo si è posta una questione inedita, perché in precedenza non si era mai discusso o parlato di una cosiddetta legge delega come il Veneto ha suggerito e proposto, anche perché l’interpretazione condivisa e non contestata era che nello schema dell’articolo 116, il comma 3 in particolare, della Costituzione ci fosse l’elemento indefettibile dell’intesa tra esecutivo statale ed esecutivo regionale, che il contenuto dell’intesa attraverso un disegno di legge del Governo fosse ratificato dal Parlamento, ovviamente con la maggioranza qualificata che è imposta peraltro dall’ordinamento costituzionale per entrambi i rami del Parlamento. Questo meccanismo era quello che avevamo assunto alla base dell’accordo preliminare del 28 febbraio scorso. Per noi non aveva solo un valore formale, ecco perché noi preferiremmo quel percorso rispetto alla legge delega, perché riduce l’emendabilità del testo e quindi garantisce massimamente la volontà formalizzata dagli esecutivi attraverso l’intesa, tra quello che la Regione e il Governo vanno a stipulare dopo il dibattito che c’è stato e che ad esempio arriva da un voto e da un’espressione che dalle Assemblee legislative deve arrivare.

Tenete conto che nel dibattito attuale sia nel mondo accademico, nella gran parte del mondo accademico, io ho partecipato a porte chiuse – lo dicevo ieri mattina ai capigruppo – ad un dibattito in sede di ASTRID, presieduta dall’ex ministro Bassanini, alla presenza di costituzionalisti, delle Regioni coinvolte, della ministra stessa, del viceministro del MEF Garavaglia che seguì, in particolare per la Lombardia, la volta scorsa la definizione dell’approdo alla richiesta di autonomia differenziata e la sottoscrizione dell’intesa stessa, l’ex sottosegretario Bressa, c’erano altre espressioni, compresi alcuni presidenti o loro delegati, assessori delle Regioni che vorranno fare richiesta d’intesa.

Si coglie che per tanti, per tantissimi sarebbe preferibile, e verrebbe percepita come maggiore garanzia del percorso, che abbiamo avviato invece che il ricorso alla legge delega, il ricorso a quello che era stato previsto dall’intesa. Lo voglio dire specificando: il Veneto ritiene percorribile l’ipotesi che il Governo adotti come base dell’intesa il disegno di legge in Parlamento una serie di principi cosiddetti estratti dal precedente progetto di legge d’iniziativa regionale votato dal Consiglio regionale dopo il referendum dell’autonomia; il completamento del percorso verrebbe interamente delegato al Governo, che dovrebbe emanare più decreti legislativi in materia. Questo meccanismo, la preoccupazione che noi abbiamo, a parte i dubbi di costituzionalità (ma su questo io non ho elementi per esprimermi e c’è chi ne ha fatto richiesta di verificare), noi temiamo che abbia elevati rischi di tempi molto lunghi, mentre noi abbiamo chiesto che i tempi siano i più brevi possibile. Anche qui ora voglio essere molto chiaro. Noi non abbiamo voluto dire “o così o Pomì” e siamo aperti a qualsiasi dibattito o soluzione che possa essere confrontata. Ho l’impressione che la stessa Regione Lombardia preferisca un percorso simile a quello che ho descritto, in ogni caso vedremo...

Domani sarà il momento per fare il punto e capire quali sono le intenzioni del Ministero e del Governo, decidere insieme quale può essere una procedura che tenga conto delle diverse sensibilità; noi aperti comunque alle soluzioni migliori che, tra Governo e Regioni, si intendano percorrere, perché alla fine della fiera quello che ci interessa è arrivare il prima possibile e nel modo, almeno per quest’Aula e questa Assemblea, massimamente condiviso, almeno nella definizione del metodo del percorso, arrivare all’ottenimento dell’autonomia differenziata, perché davvero per la nostra Regione – io ne sono profondamente convinto – certo, non domattina perché, anche una volta ottenuta servirà un po’ di tempo per arrivare alle procedure, ad esempio come giustamente il presidente Zaia spesso richiama a definire e di sostituire la spesa storica con i costi standard, credo che sarebbe una procedura che ci permetterebbe di liberare davvero e di sciogliere un po’ di catene e di cappi, ma soprattutto di liberare una possibilità di autonomia su diverse materie che ci permetterebbe di mettere ancora più appieno le potenzialità che questa Regione su tanti ambiti ha.

Lo dico perché sono un po’ preoccupato da quello che in queste settimane sta emergendo. Per la prima volta, dopo un po’ di tempo, presunti aumenti al ribasso sia del PIL che dell’export rispetto alle previsioni. Quindi mi preoccupa per l’Emilia-Romagna, ma mi preoccupa soprattutto per il sistema Paese. Io sono convinto che una parte di contrasto e di raffronto a elementi di macro economia mondiale, europea, nazionale possano venire anche da elementi di possibilità di un po’ più di autonomia di interventi in questa Regione rispetto alle peculiarità che abbiamo.

In ogni caso questo è quello che noi proveremo, insieme a voi, a fare. Vi terremo informati dell’espressione degli incontri che andremo a fare, aggiornandovi e chiedendovi di aggiornarci rispetto ad eventuali accelerazioni che il processo legislativo, di discussione, eccetera dovesse affrontare e prendere corpo. Quindi rinnovo, in conclusione, l’invito a tenersi pronti per eventuali richieste che venissero dalla Presidenza e dalla Giunta, non per volontà di bloccare o accelerare un percorso, ma per volontà di stare nei tempi con quello che tra Regioni si proverà a decidere insieme all’esecutivo per una procedura che sia la più robusta, coerente, ma anche rapida possibile.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, presidente Bonaccini.

La parola al consigliere Fabbri.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Grazie anche al presidente Bonaccini di aver comunicato a questa Assemblea la situazione attuale per quello che riguarda un tema così importante come l’autonomia differenziata. Mi permetta però almeno alcune riflessioni. Ce le siamo scambiati anche ieri mattina alla riunione dove sono stati convocati i capigruppo.

Innanzitutto valutiamo positivamente il fatto di un passaggio ulteriore nelle Commissioni competenti delle varie deleghe che venivano richieste; un atto non concesso a nostro avviso, ma dovuto, anche perché questa Regione, a differenza di Lombardia e Veneto, non ha scelto di passare attraverso un voto referendario popolare che garantisse effettivamente quella forza per ottenere il più possibile dal Governo centrale romano. Almeno il passaggio in Commissione ci fa capire effettivamente l’intenzione di questo esecutivo regionale sull’attuazione di questo tema così importante. La esortiamo ancora una volta, perché la nostra posizione non cambia e sinceramente facciamo anche fatica a capirla, sul perché non vengano richieste tutte e ventitré le competenze. È un passaggio storico importante, abbiamo la possibilità di ottenere ventitré competenze che possono essere ovviamente gestite da questa Regione, non capiamo perché ci fermiamo a quindici. Già vediamo comunque un miglioramento, perché fin dallo scorso anno a luglio, quando lei dichiarò pubblicamente la volontà di avvalersi dell’articolo 116 della Costituzione, siamo passati mi sembra da quattro/cinque competenze a dodici e mi sembra che in questi giorni arriveremo a quindici. Quindi, a nostro avviso, sarebbe importante marcare stretto il Governo, così come stanno facendo le altre Regioni e tenere una linea comune di tre Regioni importanti che sono leader a livello di PIL nazionale (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna). Così come la esortiamo ascoltare anche il presidente Zaia su metodo di ottenimento di queste competenze attraverso una legge delega. Il pool scientifico del Veneto che conta figure autorevoli si è espresso in tal senso. Io la vedo in maniera diametralmente opposta questa questione: che attraverso una legge delega, invece, si riesca a concertare il più rapidamente possibile l’intenzione di ogni Regione nei confronti del Governo per attuare, in termini legislativi, l’articolo 116 e anche in termini attuativi cercando di trovare quelle risorse che poi ci garantiranno la gestione delle deleghe che andiamo a chiedere.

Lo dico perché prima si parlava di PIL, si parlava di quanto sia importante l’Emilia-Romagna: noi crediamo fermamente che più risorse otterremo che rimarranno sui nostri territori, più la battaglia dell’autonomia sarà vinta e anche su questo tema chiediamo delucidazioni, perché non è scontato il fatto sicuramente di avere autonomia, così come non è scontato ancora per noi capire effettivamente cosa andiamo a chiedere in termini di risorse. Capisco benissimo che sia una questione delicata, perché stiamo intraprendendo per la prima volta una strada così importante insieme ovviamente a Veneto e a Lombardia, però chiediamo effettivamente qual è anche la visione d’insieme su questo tema.

Ultima questione. Ci piacerebbe, presidente – e magari lo faremo nella Commissione I –un’audizione anche con tutte le parti sociali e le associazioni di categoria, dove sono presenti non soltanto gli organi amministrativi della Regione ma anche un’opinione diversa che può essere espressa da noi all’interno della Commissione perché ovviamente, se le parti sociali ascoltano soltanto una visione, difficilmente si può dire che un’altra visione diversa, come sto cercando di esprimere adesso in poche parole, effettivamente possa essere migliore rispetto a quello che viene proposto dalla Giunta regionale.

Chiudo dicendo che ci auguriamo che le cose si risolvano nel più breve tempo possibile. Da parte nostra su questo tema, così come su tutti i temi, c’è sempre stata la disponibilità ad una discussione aperta, seppur critica ma in senso costruttivo, su un argomento così importante. Non nego che ci stupisce il fatto che il Partito Democratico e la Giunta di questa Regione sia stata così attenta nel portare avanti certi temi. Non vorremmo soltanto che fosse una boutade di carattere elettorale o politica, ma finalizzata effettivamente a qualcosa di costruttivo per i territori.

 

PRESIDENTE (Saliera): Grazie, consigliere Fabbri.

Ho due iscritti: il consigliere Galli e la consigliera Gibertoni. Sono le 13,01, penso di interrompere i lavori e di riprenderli alle 14 dandovi però un’informazione. Il materiale che avete ricevuto stamattina credo sia stato già trasmesso o lo stanno trasmettendo alla Commissione referente e a tutte le Commissioni in modo che le stesse possano già lavorarci e nel pomeriggio, durante la discussione, è bene che i capigruppo si esprimano sulla disponibilità che ha chiesto il presidente in termini di assemblee in caso di necessità.

Ci aggiorniamo alle ore 14.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 13,03

 

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Fabrizio BENATI, Andrea BERTANI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Simonetta SALIERA, Gian Luca SASSI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

gli assessori: Patrizio BIANCHI, Simona CASELLI, Palma COSTI, Paola GAZZOLO, Massimo MEZZETTI, Emma PETITTI.

 

Hanno comunicato di non poter partecipare alla seduta la vicepresidente della Giunta Elisabetta GUALMINI, l’assessore Sergio VENTURI e i consiglieri Alessandro CARDINALI, Lia MONTALTI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 6702 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020»” (90)

 

Votazione emendamento 9, a firma dei consiglieri Pompignoli e Marchetti Daniele e 18, a firma della consigliera Piccinini

 

Presenti: 39

 

Favorevoli: 12

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI.

 

Contrari: 22

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 4

Andrea GALLI, Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 11

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Giulia GIBERTONI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Fabio RAINIERI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Votazione emendamento 19 a firma del consigliere Bertani

 

Presenti 39

 

Favorevoli: 13

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI.

 

Contrari: 22

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 3

Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 11

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Giulia GIBERTONI, Francesca MARCHETTI, Lia MONTALTI, Fabio RAINIERI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Votazione articolo 9

 

Presenti 40

 

Favorevoli: 23

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 13

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Michele FACCI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI.

 

Astenuti: 3

Silvia PRODI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 10

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Alan FABBRI, Lia MONTALTI, Fabio RAINIERI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI, Luciana SERRI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Votazione emendamento 21, a firma del consigliere Bertani

 

Presenti: 42

 

Favorevoli: 11

Andrea BERTANI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Gian Luca SASSI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 23

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 7

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 8

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Lia MONTALTI, Marco PETTAZZONI, Fabio RAINIERI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI.

 

Votazione emendamento 13, a firma della consigliera Piccinini

 

Presenti: 39

 

Favorevoli 6

Andrea BERTANI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 29

Mirco BAGNARI, Stefano BARGI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giorgio PRUCCOLI, Fabio RAINIERI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 3

Michele FACCI, Andrea GALLI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 11

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Lia MONTALTI, Marco PETTAZZONI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI.

 

Votazione emendamento 14, a firma della consigliera Piccinini

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 8

Andrea BERTANI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 24

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 8

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 9

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Lia MONTALTI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Votazione emendamento 15, a firma della consigliera Piccinini

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 5

Andrea BERTANI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI.

 

Contrari: 24

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 11

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 9

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Lia MONTALTI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Votazione emendamento 16, a firma della consigliera Piccinini

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 4

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI.

 

Contrari: 24

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 12

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 9

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Lia MONTALTI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Votazione emendamento 17, a firma della consigliera Piccinini

 

Presenti 40

 

Favorevoli: 7

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Silvia PRODI, Gian Luca SASSI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Contrari: 23

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 9

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 10

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Lia MONTALTI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Votazione emendamento 25, a firma della consigliera Piccinini

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 4

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI.

 

Contrari: 23

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 13

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Giancarlo TAGLIAFERRI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA

 

Assenti: 9

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Andrea LIVERANI, Barbara LORI, Daniele MARCHETTI, Lia MONTALTI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI.

 

Votazione finale progetto di legge oggetto 6702

 

Presenti: 43

 

Favorevoli: 27

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 15

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 7

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Andrea LIVERANI, Lia MONTALTI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI.

 

OGGETTO 6703 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020»” (91)

 

Votazione emendamento 3, a firma della consigliera Piccinini

 

Presenti: 38

 

Favorevoli: 4

Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI.

 

Contrari: 24

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Giorgio PRUCCOLI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 9

Stefano BARGI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Massimiliano POMPIGNOLI, Silvia PRODI, Fabio RAINIERI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 12

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI, Marco PETTAZZONI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI.

 

Votazione emendamento 2, a firma dei consiglieri Pompignoli e Bertani

 

Presenti: 40

 

Favorevoli: 11

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Contrari: 27

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 1

Andrea GALLI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 10

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Andrea LIVERANI, Daniele MARCHETTI, Lia MONTALTI, Marco PETTAZZONI, Fabio RAINIERI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI.

 

Votazione finale progetto di legge oggetto 6703

 

Presenti: 43

 

Favorevoli: 27

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 15

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 7

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Andrea LIVERANI, Lia MONTALTI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI.

 

OGGETTO 6898 “Ordine del giorno n. 2 collegato all'oggetto 6702 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020".” A firma dei Consiglieri: Taruffi, Boschini, Caliandro, Prodi

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 29

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Michele FACCI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Astenuti: 11

Stefano BARGI, Andrea BERTANI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Giulia GIBERTONI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Silvia PICCININI Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Gian Luca SASSI.

 

Non votanti: 1

Simonetta SALIERA.

 

Assenti: 9

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Andrea GALLI, Andrea LIVERANI, Lia MONTALTI, Fabio RAINIERI, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI.

 

OGGETTO 6904 “Ordine del giorno n. 4 collegato all'oggetto 6703 Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020".” A firma dei Consiglieri: Caliandro, Boschini, Taruffi, Prodi, Calvano

 

Presenti: 41

 

Favorevoli: 27

Mirco BAGNARI, Fabrizio BENATI, Gianni BESSI, Giuseppe BOSCHINI, Stefano CALIANDRO, Paolo CALVANO, Enrico CAMPEDELLI, Massimo IOTTI, Barbara LORI, Francesca MARCHETTI, Gian Luigi MOLINARI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Giuseppe PARUOLO, Roberto POLI, Silvia PRODI, Giorgio PRUCCOLI, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Luciana SERRI, Ottavia SONCINI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Yuri TORRI, Marcella ZAPPATERRA, Paolo ZOFFOLI.

 

Contrari: 9

Stefano BARGI, Gabriele DELMONTE, Alan FABBRI, Michele FACCI, Andrea GALLI, Daniele MARCHETTI, Marco PETTAZZONI, Massimiliano POMPIGNOLI, Giancarlo TAGLIAFERRI.

 

Non votanti: 5

Simonetta SALIERA, Andrea BERTANI, Giulia GIBERTONI, Silvia PICCININI, Gian Luca SASSI.

 

Assenti: 9

Piergiovanni ALLEVA, Stefano BONACCINI, Alessandro CARDINALI, Andrea LIVERANI, Lia MONTALTI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Valentina RAVAIOLI, Raffaella SENSOLI.

 

Emendamenti

 

OGGETTO 6702 “Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: «Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020»” (90)

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Zoffoli, Bagnari, Rontini, Boschini, Caliandro, Calvano, Paruolo, Tarasconi, Poli e Campedelli:

«L’articolo 36 è sostituito dal seguente:

 

“Articolo 36

Segnalazione Certificata di Inizio Attività di case famiglia, appartamenti protetti,

gruppi appartamento per anziani e disabili

 

1. Sono strutture a bassa intensità assistenziale per anziani e disabili quelle capaci di accogliere fino ad un massimo di sei utenti, appartenenti alle seguenti tipologie:

a) case famiglia per anziani o disabili;

b) appartamenti protetti per anziani o disabili;

c) gruppi appartamento per anziani o disabili.

 

2. Dette strutture devono possedere i requisiti stabiliti in conformità alla legge 8 novembre 2000, n. 328 (legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali), nonché i requisiti strutturali previsti per gli alloggi destinati a civile abitazione.

 

3. Le attività di gestione di case famiglia, appartamenti protetti e gruppi appartamento per anziani e disabili sono avviate con Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) di cui all’articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi). Il soggetto gestore non può iniziare l’attività prima della data di presentazione della SCIA all’amministrazione comunale competente.

 

4. Non può esercitare attività di gestione di case famiglia, appartamenti protetti e gruppi appartamento per anziani e disabili, chiunque:

a) sia stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza;

b) abbia riportato una condanna con sentenza passata in giudicato per delitto non colposo, per il quale è prevista una pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni, sempre che sia stata applicata, in concreto, una pena superiore al minimo edittale;

c) abbia riportato una condanna con sentenza passata in giudicato a pena detentiva per uno dei delitti di cui al libro II, Titolo V, VI, IX, XI, XII, XIII del codice penale;

d) sia sottoposto a una delle misure di prevenzione di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (Codice delle leggi antimafia), ovvero a misure di sicurezza.

 

5. Il divieto di cui al comma 4 permane per la durata di cinque anni dal giorno in cui la pena sia stata scontata o, nel caso si sia estinta in altro modo, dalla data del passaggio in giudicato della sentenza, salvo riabilitazione.

 

6. La SCIA di cui al comma 3 è corredata da dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dell’atto di notorietà di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa (Testo A)), e l’amministrazione comunale competente accerta il ricorrere dei presupposti oggettivi e il possesso dei requisiti soggettivi richiesti ai commi 2 e 4 del presente articolo. L’accertata carenza dei medesimi determina l’adozione dei provvedimenti di cui all’art. 19 della L. 241 del 1990. La perdita dei requisiti soggettivi di cui al comma 4 determina la decadenza della SCIA.”»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Marchetti Daniele e Boschini:

«L’art. 38 dell’oggetto assembleare 6702 è sostituito dal seguente:

 

“Art. 38

Sostituzione dell’articolo 5 della legge regionale n. 27 del 2000

 

1. L’articolo 5 della legge regionale n. 27 del 2000 è sostituito dal seguente:

 

Art. 5

Competenze della Regione

 

1. La Regione esercita funzioni di indirizzo e coordinamento nell’applicazione della presente legge e, in particolare, in relazione a:

a) iniziative di informazione di cui all’articolo 3, comma 4, lettera a) della legge n. 281 del 1991;

b) corsi di aggiornamento o formazione di cui all’articolo 3, comma 4, lettera b), della legge n. 281 del 1991;

c) piani di risanamento, costruzione e gestione delle strutture di ricovero per cani e gatti, ai sensi degli articoli 19 e 20.

 

2. La Regione provvede alla realizzazione di un sistema informatizzato di anagrafe canina regionale, consistente nel registro della popolazione canina presente sul territorio regionale, mediante la raccolta e la gestione informatizzata dei dati provenienti dalle anagrafi canine locali. La Regione elabora, altresì, il piano operativo di prevenzione del randagismo, degli interventi di sterilizzazione ovvero di altre iniziative volte a prevenire il fenomeno del randagismo.

 

3. La Regione istituisce, senza oneri a carico del bilancio regionale, il Tavolo regionale per la tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo. Il Tavolo ha funzione consultiva relativamente ai provvedimenti riguardanti gli animali d’affezione. Esso è presieduto dall’Assessore regionale competente ed è composto dai rappresentanti delle Aziende USL, da una rappresentanza dei comuni della Regione sede di struttura per il ricovero e la custodia di cani e gatti che garantisca la presenza di almeno un Comune per Provincia, e delle associazioni zoofile e animaliste. Con delibera di Giunta regionale sono definite la composizione del Tavolo e le modalità del suo funzionamento. Il Tavolo dovrà comunque riunirsi almeno una volta all’anno in seduta plenaria.

 

4. Il Tavolo regionale è inoltre interpellato in via consultiva dalla Regione relativamente ad ogni provvedimento riguardante gli animali da affezione.”.»

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma dei consiglieri Montalti e Bagnari:

«Dopo l’art. 48 del pdl è inserito il seguente:

 

“Art. 48-bis

Norma transitoria per l’applicazione dell’articolo 21 quater della legge regionale n. 16 del 2008

 

1. In sede di prima applicazione dell’articolo 21 quater della legge regionale 28 luglio 2008, n. 16 (Norme sulla partecipazione della regione Emilia-Romagna alla formazione e attuazione delle politiche e del diritto dell’Unione europea, sulle attività di rilievo internazionale della Regione e sui suoi rapporti interregionali. Attuazione degli articoli 12, 13 e 25 dello statuto regionale), per l’anno 2018, la Giunta regionale approva un piano annuale per l’attuazione degli interventi di propria competenza di cui al medesimo articolo 21-quater.”»

(Approvato)

 

Emendamento 4, a firma del consigliere Bertani:

«Capo I bis

Riduzione costi della politica

 

Art. 1-bis

Determinazione calcolo assegno vitalizio

 

1. L’articolo 18 della legge regionale 14 aprile 1995, n. 42, è interamente sostituito dal seguente testo:

“l’ammontare dell’assegno vitalizio, a decorrere dall’1 gennaio 2019, è determinato adottando i principi propri, la regolamentazione e secondo le modalità previste dalla deliberazione dell’Ufficio di Presidenza n. 14/2018 della Camera dei Depurati, avente ad oggetto “Rideterminazione della misure degli assegni vitalizi e delle quote di assegno vitalizio dei trattamenti previdenziali pro rata nonché dei trattamenti di reversibilità, relativi agli anni di mandato svolti fino al 31 dicembre 2011”.

 

2. L’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, con proprio atto e sentito il parere della competente Commissione assembleare, secondo i principi di cui al comma 1, individua gli importi e regola la fase transitoria di passaggio dal vecchio sistema di assegno vitalizio a quello nuovo dettato dalla presente legge.

 

3. Il Collegio regionale dei revisori dei conti, di cui alla legge regionale 21 dicembre 2012, n. 18 “Istituzione, ai sensi dell’art. 14, co. 1, lett. e) del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo) – convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148 – del Collegio regionale dei revisori dei conti, quale organo di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione dell’ente previa attribuzione di nuova funzione, a norma dell’art. 4, comma 2, della medesima legge regionale, senza compenso aggiuntivo, si esprime, nei successivi 30 giorni con parere vincolante, sull’aderenza dell’atto, di cui al comma 2, ai principi, di cui al comma 1.»

(Respinto)

 

Emendamento 5, a firma del consigliere Bertani:

«Il comma 1 dell’articolo 36 è sostituito dal seguente:

1. Le strutture a bassa intensità assistenziale per anziani e disabili capaci di accogliere fino ad un massimo di sei utenti, possono essere denominate:

- case famiglia per anziani e/o disabili;

- appartamenti protetti per anziani e/o disabili;

- gruppi appartamento per anziani e/o disabili.

Dette strutture devono possedere i requisiti strutturali previsti per gli alloggi destinati a civile abitazione.»

(Precluso)

 

Emendamento 6, a firma del consigliere Bertani e Zoffoli:

«All’emendamento che agisce sull’art. 36 è aggiunto il seguente comma:

“7. Non rientrano nella disciplina del presenta articolo le strutture definite Case Famiglia “multiutenza” rivolte a bambini e adolescenti o adulti in difficoltà e le altre comunità di tipo familiare per minori definite dalle direttive della Giunta regionale.”»

(Approvato)

 

Emendamento 7, a firma del consigliere Bertani:

«All’emendamento che agisce sull’art. 36 è aggiunto il seguente comma:

“8. La Giunta regionale con apposito atto, da emanare entro 180 giorni dall’approvazione della presente legge, definisce lo sviluppo di un sistema informativo per l’istituzione dell’anagrafe regionale dei soggetti di cui al comma 1, al fine di avere un quadro aggiornato e trasparente a tutela della qualità delle strutture e degli ospiti, definendo contestualmente un regolamento della privacy per lo scambio dei dati utili.”»

(Respinto)

 

Emendamento 8, a firma del consigliere Bertani:

«All’emendamento che agisce sull’art. 36 è aggiunto il seguente comma:

“9. La Giunta regionale con apposito atto, da emanare entro 180 giorni dall’approvazione della presente legge, definisce uno schema tipo di regolamento per i Comuni o Unioni di Comuni, per la disciplina delle strutture di cui al comma 1, che preveda:

- le procedure per l’avvio delle attività;

- carta dei servizi;

- requisiti per l’accesso degli ospiti;

- requisiti strutturali delle strutture;

- requisiti organizzativi;

- la regolamentazione della collaborazione dei Comuni o Unioni di Comuni con i dipartimenti di sanità pubblica delle Ausl ed il collegamento con i medici di medicina generale, per la valutazione delle condizioni di salute degli ospiti dal momento dell’accesso a tali strutture;

- il collegamento di tali strutture con la rete dei servizi socio-sanitari.»

(Respinto)

 

Emendamento 9, a firma dei consiglieri Pompignoli e Daniele Marchetti:

«L’art. 9 (Adesione alla Fondazione Symbola) del presente progetto di legge è abrogato.»

(Respinto)

 

Emendamento 10, a firma del consigliere Bargi:

«Al comma 2 dell’art. 18 (Interventi a favore del credito alle imprese) del presente progetto di legge, il termine “100.000,00” è sostituito dal seguente: “120.000,00”.»

(Respinto)

 

Emendamento 11, a firma della consigliera Piccinini:

«L’articolo 5 è abrogato.»

(Respinto)

 

Emendamento 12, a firma della consigliera Piccinini:

«All’articolo 32, che sostituisce l’articolo 8 della legge regionale n. 30 del 1992, nel comma 1 di quest’ultimo le parole: “La Giunta regionale adotta” sono sostituite dalle seguenti: “L’Assemblea legislativa, su proposta della Giunta regionale, adotta”.»

(Respinto)

 

Emendamento 13, a firma della consigliera Piccinini:

«Dopo l’articolo 47 è inserito il nuovo “Capo V bis Disposizioni in materia sanitaria” con il seguente articolo:

 

“Capo V bis

Disposizioni in materia sanitaria

Art. 47 bis

Finanziamento ricerca scientifica

1. La Regione Emilia-Romagna finanzia la ricerca scientifica in ambito sanitario, attraverso stanziamenti diretti (con fondi propri) avendo a riferimento esclusivamente soggetti pubblici o forme di collaborazione pubblico privato, la cui governance è pubblica.”»

(Respinto)

 

Emendamento 14, a firma della consigliera Piccinini:

«Dopo l’articolo 47 è inserito il seguente:

 

“Art. 47 ter

(Norme attuative registro tumori)

1. La Giunta regionale, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sulla base dello schema tipo di Regolamento recante norme per il funzionamento del Registro dei Tumori, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in data 21 giugno 2018, sentita la commissione consiliare competente in materia di sanità, adotta il regolamento previsto dal comma 3, art. 6, della Legge regionale 01 giugno 2017, n. 9

 

2. L’Assemblea legislativa, tramite la commissione consiliare competente, esercita il controllo sull’attuazione del registro tumori previsto dall’art. 6 Legge regionale 01 giugno 2017, n. 9, e ne valuta i risultati ottenuti. Al tal fine la Giunta regionale, trascorsi due anni dalla data di entrata in vigore della presente legge e con successiva periodicità biennale, presenta all’Assemblea legislativa una relazione sullo stato di attuazione e sull’efficacia del suddetto registro. In particolare, la relazione dovrà contenere dati e informazioni su:

a) livello raggiunto relativo alla mappatura di tutte le patologie tumorali nel territorio regionale;

b) interventi da parte della Giunta regionale nella programmazione sanitaria e nella rimodulazione dell’offerta sanitaria territoriale ed ospedaliera, anche in termini di campagne di prevenzione specifiche per aree geografiche o tipologia di screening, che tengano conto delle analisi e delle ricerche elaborate grazie ai dati raccolti dal Registro Tumori della Regione Emilia-Romagna;

c) criticità riscontrate nella gestione del Registro Tumori della Regione Emilia-Romagna, in particolare le anomalie nella corretta e completa ricezione dei flussi di dati e interventi posti in essere per ridurre al minimo le interruzioni.

 

3. La Regione può promuovere forme di valutazione partecipata coinvolgendo cittadini e soggetti attuatori degli interventi previsti.”»

(Respinto)

 

Emendamento 15, a firma della consigliera Piccinini:

«Dopo l’articolo 47 è inserito il seguente:

 

“Art. 47 quinquies

Limiti all’attività libero professionale in regime di ricovero

 

1. Le strutture pubbliche regionali dedicate all’assistenza ospedaliera, in presenza di lunghi tempi di attesa, ovvero oltre gli standard previsti dalla normativa regionale vigente, ridefinisce i volumi concordati di fino al ristabilimento del diritto di accesso ai roveri nei tempi massimi previsti per l’attività istituzionale.

 

2. Il perdurare di lunghi tempi di attesa e il mancato rispetto dei volumi e delle modalità di erogazione concordati comportano, per i dirigenti/equipe coinvolti, la sospensione dell’attività libero professionale in regime di ricovero fino al rientro dei tempi nei valori standard fissati, che costituiscono un diritto del cittadino.

 

3. Anche in presenza di liste di attesa compatibili con la normativa vigente, devono essere garantiti i sistemi di monitoraggio dei volumi di attività in modo da assicurare che, complessivamente intesa, per unità operativa o specialità, l’attività istituzionale sia comunque prevalente rispetto a quella libero professionale in regime di ricovero.

 

4. I posti letto riservati ai ricoveri in attività libero professionale sono utilizzabili per le attività istituzionali in caso di sforamento dei tempi di attesa previsti in tale attività.”»

(Respinto)

 

Emendamento 16, a firma della consigliera Piccinini:

«Dopo l’articolo 47 è inserito il seguente:

 

“Art. 47 sexies

Gestione unica delle liste degli interventi chirurgici

 

1. Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della presente legge la Giunta regionale, con apposita direttiva, regolamenta la gestione unica delle liste degli interventi chirurgici e dei tempi massimi di attesa, in regime istituzionale sia ordinario che libero-professionale.

 

2. La direttiva, di cui al comma 1, impegna le Aziende sanitarie della Regione Emilia-Romagna a:

a) attivare specifici progetti aziendali per assicurare un incremento della produzione chirurgica in atto e promuovere un’ulteriore qualificazione del progetto chirurgico;

b) integrare le liste di prenotazione del paziente chirurgico in regime istituzionale con le specifiche liste di attesa per l’attività chirurgica su libera scelta dell’assistito istituendo un Registro Unico di Prenotazione degli interventi chirurgici programmabili in regime ospedaliero al fine di assicurare un unico tempo di attesa per l’accesso alle prestazioni chirurgiche indipendentemente dalla modalità, ordinaria o in libera professione, scelta dall’assistito;

c) stabilire che il rispetto dello scorrimento della lista secondo l’esclusivo criterio dell’ordine progressivo può essere derogato per il trattamento chirurgico richiesto in regime libero professionale quando sia rispettato per gli assistiti iscritti nei registri, di cui al punto a) precedente, il tempo di attesa massimo, o programmato secondo la classe di priorità assegnata;

d) prevedere negli accordi contrattuali con le Case di Cura private accreditate, ove possibile integrando gli stessi anche in corso d’anno, le disposizioni, di cui al punto b) precedente, specificamente della “istituzione di un unico Registro di Prenotazione degli interventi chirurgici programmabili in regime ospedaliero al fine di assicurare un unico tempo di attesa per l’accesso alle prestazione chirurgiche indipendentemente dalla modalità, ordinaria o in libera professione, scelta dall’assistito”.»

(Respinto)

 

Emendamento 17, a firma della consigliera Piccinini:

«Dopo l’art. 47 è inserito il seguente:

 

“Art. 47 septies

Trasparenza del servizio sanitario regionale obbligo di pubblicazione concernenti tempi di attesa prestazioni sanitarie

 

1. Gli enti, le aziende e le strutture pubbliche e private che erogano prestazioni per conto del servizio sanitario regionale sono tenuti ad indicare nel proprio sito, in una apposita sezione denominata “Liste di attesa”, i tempi di attesa previsti e i tempi medi effettivi di attesa per ciascuna tipologia di prestazione erogata.

 

2. La Regione, attraverso sezione amministrazione trasparente e del Portale regionale della Salute, comunica in modo diretto e trasparente verso i cittadini l’andamento dei tempi di attesa nelle strutture sanitarie pubbliche e private di cui al comm1, operanti sul proprio territorio.”»

(Respinto)

 

Emendamento 18, a firma della consigliera Piccinini:

«L’articolo 9 è abrogato.»

(Respinto)

 

Emendamento 19, a firma del consigliere Bertani:

«L’articolo 9 è sostituito dal seguente:

 

“Art. 9

Ulteriori Adesioni a Fondazioni

 

1. La Regione può aderire a Fondazioni già costituite solo a seguito di:

a) definizione di una procedura aperta, approvata dalla Giunta regionale, previo parere delle competenti commissioni assembleari, per la presentazione di richieste da parte di soggetti esterni o di segnalazioni e proposte da parte dei consiglieri e della Giunta;

b) esame periodico, di norma almeno semestrale, delle richieste e delle proposte pervenute;

c) approvazione dell’adesione da parte dell’Assemblea legislativa, anche su proposta della Giunta.

 

2. L’adesione della Regione alle Fondazioni del comma 1 è subordinata alla presenza ed alla permanenza delle seguenti condizioni:

a) che lo statuto e le iniziative delle Fondazioni siano conformi ai principi dello Statuto della Regione Emilia-Romagna;

b) che le Fondazioni non perseguano fini di lucro.”»

(Respinto)

 

Emendamento 20, a firma del consigliere Bertani:

«La lettera b) nel comma 1 dell’articolo 6-bis della legge regionale n. 21 del 2017, inserito dall’articolo 26 del progetto di legge oggetto assembleare n. 6702 è sostituito dal seguente:

“b) le modalità, omogenee sull’intero territorio regionale, di indicazione, di divieto d’uso di diciture ingannevoli e separazione dei prodotti panari al momento della vendita, atte a garantire una corretta e puntuale informazione ai consumatori, ai sensi dell’articolo 5;”»

(Respinto)

 

Emendamento 21, a firma del consigliere Bertani:

«Il comma 2 dell’articolo 5 della legge regionale n. 21 del 2017, come modificato dall’articolo 24 del progetto di legge oggetto assembleare n. 6702, è sostituito dal seguente:

“2. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 1998, n. 502 (Regolamento recante norme per la revisione normativa in materia di lavorazione e di commercio del pane, a norma dell’articolo 50 della L. 22 febbraio 1994, n. 146), in merito agli obblighi di distribuzione e messa in vendita, ai fini di cui al comma 1, è fatto divieto, all’esterno o all’interno dei locali di vendita nonché per l’indicazione degli scaffali, dell’uso di diciture ingannevoli quali pane di giornata, pane appena sfornato (o altri termini temporali quali: tutto il giorno, a tutte le ore), o pane caldo ad indicare il prodotto ottenuto mediante completamento di cottura di pane parzialmente cotto, surgelato o non, di cui all’articolo 14 della legge 4 luglio 1967, n. 580 (Disciplina per la lavorazione e commercio dei cereali, degli sfarinati, del pane e delle paste alimentari).”»

(Respinto)

 

Emendamento 22, a firma del consigliere Bertani:

«L’articolo 37 è modificato secondo la seguente formulazione:

 

“Art. 46

Modifiche all’articolo 8 della legge regionale n. 5 del 2005

 

1. I commi 1, 3 e 4 dell’articolo 8 della legge regionale n. 5 del 2005 sono abrogati.”»

(Respinto)

 

Emendamento 23, a firma del consigliere Tagliaferri:

«Dopo l’articolo 3 del presente progetto di legge è integrato il seguente articolo:

 

“Articolo 3 bis

(Modifiche all’articolo 9 della legge regionale 31 maggio 2001, n. 9)

 

All’articolo 9 della legge regionale 31 maggio 2002, n. 9 e s.m.i., dopo il comma 4 bis è integrato il seguente comma:

4 ter. La quota dell’imposta regionale sulle concessioni dei beni del demanio marittimo che viene destinata alla Regione ai sensi dei commi 4 e 4 bis, è utilizzata per la costituzione di un fondo speciale per la compartecipazione ai costi sostenuti dai Comuni per la pulizia dell’arenile nei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) che costituiscono la Rete Natura 2000, di cui alla legge regionale 17 febbraio 2005, n. 6 (Disciplina della formazione e della gestione del sistema regionale delle aree naturali protette e dei siti della Rete Natura 2000).”»

(Ritirato)

 

Emendamento 24, a firma del consigliere Tagliaferri:

«All’articolo 34, comma 1, lettera b, del presente progetto di legge, dopo la lettera b bis, è integrata la seguente lettera:

“b ter) realizzare maggiori controlli e attuare nuovi provvedimenti atti a contrastare il mancato pagamento delle tariffe del trasporto pubblico.”»

(Approvato)

 

Emendamento 25, a firma della consigliera Piccinini:

«Dopo l’articolo 47 è inserito il seguente:

 

“Art. 47 octies

Supporto AUSL associazioni consumatori

 

1. La Giunta regionale individua e stabilisce, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, nel rispetto di procedure e principi stabiliti dalla normativa comunitaria e nazionale vigente in materia, i servizi delle AUSL abilitati ad effettuare analisi biotossicologiche, chimiche e fisiche e le modalità con le quali tali analisi verranno eseguite su richieste dalle associazioni iscritte al Registro delle associazioni dei consumatori e utenti, di cui al comma 3 dell’art. 2 della legge regionale 27 marzo 2017, n. 4, nonché dai gruppi consiliari o singoli consiglieri regionali.

 

2. Le AUSL attraverso i servizi di cui al comma 1, oltre alla mera esecuzione di analisi, offrono supporto tecnico scientifico e normativo alle associazioni, ai soggetti di cui al comma 1, attività di campionamento, l’interpretazione dei dati analitici e, conseguentemente, la definizione degli interventi in rapporto alle norme vigenti.

 

3. Le AUSL garantiscono inoltre in materia di consumi:

a) attività di vigilanza e dei controlli di laboratori, di tutela igienica degli alimenti e bevande, previsti dalle vigenti leggi in materia di tutela della salute;

b) attività programmate di controllo, che tengano in adeguato conto degli obiettivi di tutela della salute dei consumatori, con particolare riferimento alla tutela igienica degli alimenti e bevande e della legislazione comunitaria relativa al controllo dei prodotti alimentari.”»

(Respinto)

 

Emendamento 26, a firma dei consiglieri Lori e Boschini:

«Nel comma 1 dell’articolo 6 bis della legge regionale n. 21 del 2017, come inserito dall’articolo 26 del pdl, le parole “entro centottanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge” sono sostituite dalle seguenti “entro il 31 gennaio 2019”.»

(Approvato)

 

OGGETTO 6703 “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: «Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020»” (91)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Bertani:

«Al fine di aumentare i fondi disponibili al progetto di legge regionale in corso di discussione “Legge sulla partecipazione all’elaborazione delle politiche pubbliche. Abrogazione della legge regionale 9 febbraio 2010, n. 3” sono aumentate di 600.000 euro per l’esercizio 2018 le risorse destinate al fondo speciale, di cui alla “Missione 20 Fondi e accantonamenti - Programma 3 Altri fondi” e sono di pari importo ridotte le risorse della Missione 14 “Sviluppo economico e competitività”, Programma 1 “Industria, PMI e Artigianato” - Spese correnti.»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Pompignoli e Bertani:

«Fra l’articolo 21 e l’articolo 22 del presente progetto di legge è inserito il seguente:

 

“Art. 21 bis

Sostegno all’attuazione di meccanismi di perequazione e di equità nella ripartizione dei contributi consortili di AMR – Agenzia Mobilità Romagna

 

1. Al fine di sostenere il trasporto pubblico locale e far fronte agli aumenti derivanti dall’attuazione delle nuove modalità di riparto dei contributi consortili di AMR – Agenzia Mobilità Romagna, la Regione concede contributi ai Comuni più isolati o montani, penalizzati dai nuovi parametri di calcolo per la copertura dei costi del servizio di trasporto pubblico locale nei rispettivi bacini di pertinenza.

 

2. Per far fronte agli oneri derivanti dal comma 1, è disposta un’autorizzazione di spesa di euro 500.000,00 per l’esercizio 2018, nell’ambito della Missione 10 Trasporti e diritto alla mobilità – Programma 2 Trasporto pubblico locale.

 

3. La Giunta regionale stabilisce le modalità e i criteri per la concessione e l’erogazione dei contributi.»

(Respinto)

 

L’emendamento 3, a firma del consigliere Piccinini:

«L’articolo 18 è sostituito dal seguente:

 

Art. 18

Interventi e servizi orientativi e formativi dei Centri di formazione accreditati

a totale partecipazione pubblica

 

1. La Regione riconosce il valore che i Comuni, attraverso la loro partecipazione diretta ai Centri di formazione accreditati, a totale partecipazione pubblica, aventi quale attività prevalente la formazione professionale e, creano nel territorio garantendo capillarità e continuità dell’offerta di interventi e servizi orientativi e formativi e una elevata aderenza ai bisogni della comunità e del territorio.

 

2. A tal fine, nel quadro delle previsioni dell’articolo 55, comma 1, lettera c), della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 (Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni), è autorizzata una spesa per gli anni 2018 e 2019 pari a euro 1.400.000,00 per il finanziamento di progetti che garantiscono la continuità dei presidi territoriali e rendono disponibili alle persone, con particolare attenzione ai giovani e agli adulti a rischio di marginalità e di esclusione, azioni orientative che facilitano l’accesso ai servizi.

 

3. La Giunta regionale con propri atti definisce criteri e modalità per la concessione dei contributi per la realizzazione dei progetti di cui al comma 2.

 

4. Resta salvo quanto previsto ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 22 febbraio 2001, n. 5 (Disciplina dei trasferimenti di personale regionale a seguito di conferimento di funzioni), con riferimento ai costi residui del personale.

 

5. Per far front agli oneri di cui al comma 2 è disposta, per gli esercizi 2018 e 2019, un’autorizzazione di spesa pari ad euro 1.400.000,00 nell’ambito della Missione 15 – Politiche per il lavoro e la formazione professionale – Programma 2 Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro.»

(Respinto)

 

Emendamento 4, a firma dell’assessore Petitti:

«La tabella Fondi speciali, Missione 20 Fondi e accantonamenti – Programma 3 Altri fondi Fondo speciale per far fronte agli oneri derivanti da provvedimenti legislativi regionali in corso di approvazione – Spese correnti è sostituita dalla tabella seguente: (Tabella depositata agli atti)

(Approvato)

 

Emendamento 5, a firma dei consiglieri Bertani e Piccinini:

«Articolo 18.

Il comma 1 è sostituito dal seguente: “la Regione riconosce il valore che i Comuni, attraverso la loro partecipazione diretta ai Centri di formazione accreditati aventi quale attività prevalente la formazione professionale e a totale partecipazione pubblica, creano nel territorio garantendo capillarità e continuità dell’offerta orientativa e formativa e un’elevata aderenza ai bisogni della comunità e del territorio.”

Nel comma 2 dopo la parola “progetti” sono inserite le parole “dei comuni di cui al comma 1”.»

(Precluso)

 

OGGETTO 6899 “Ordine del giorno n. 3 collegato all'oggetto 6702 Progetto di legge d'iniziativa della Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020". A firma del Consigliere: Bertani”

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Boschini:

«Le parole dopo il “Considerato che” nel terzo comma “anche con azioni concrete a livello regionale a cominciare dalle istituzioni pubbliche che per prime dovrebbero fornire esempi tangibili di adozione di buone pratiche e di comportamenti virtuosi” sono sostituite da “proseguendo e incentivando le azioni che già si svolgono a livello regionale da parte delle istituzioni pubbliche, anche sollecitando ulteriori buone pratiche e promuovendo comportamenti virtuosi”.»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Boschini:

«Prima del quarto comma dopo il “Considerato che” è aggiunto il seguente comma:

“la Regione Emilia-Romagna rispetta la direttiva sugli appalti verdi ed oggi, sia a livello regionale che nei singoli comuni, è una regione virtuosa dal punto di vista del riciclo dei rifiuti e della realizzazione di buone pratiche, grazie all’azione degli enti locali e della sua comunità”.»

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma del consigliere Boschini:

«Nel quarto comma dopo il “Considerato che” dopo le parole “da attivare” è inserita la parola “ulteriormente”.»

(Approvato)

 

Emendamento 4, a firma del consigliere Boschini:

«Il dispositivo finale è sostituito dal seguente: “aderire all’iniziativa #PFC promossa dal Ministero dell’ambiente e all’iniziativa analoga promossa dall’Associazione Mare Vivo “Via la plastica monouso dalle sedi delle istituzioni” e ad adottare i provvedimenti utili al fine di proseguire l’azione di rispetto dell’ambiente e di attenzione al ciclo dei rifiuti al fine di liberare dalla plastica gli uffici dell’Assemblea legislativa regionale, della Giunta regionale, delle agenzie regionali e delle aziende e società controllate o partecipate dalla Regione”.»

(Approvato)

 

Subemendamento 5, a firma del consigliere Bertani, all’emendamento 2:

«Le parole “del riciclo” sono sostituite con “della riduzione”.»

(Approvato)

 

OGGETTO 6901 “Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 6703 Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: "Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020". A firma dei Consiglieri: Bagnari, Campedelli, Zoffoli, Caliandro, Tarasconi, Boschini, Paruolo, Calvano, Mumolo, Poli, Molinari, Rontini, Lori, Soncini”

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Piccinini:

«Nel dispositivo dopo le parole “Centri di formazione” aggiungere “a totale partecipazione pubblica”.»

(Approvato)

 

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Saliera

Rancan - Torri

 

 

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