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47.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 22 DICEMBRE 2020

 

(POMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 1954

Proposta d'iniziativa Giunta recante: “Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2021” (DEFR). (36)

(Continuazione discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

RONTINI (PD)

RANCAN (Lega)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 2206

Comunicazione del Presidente della Giunta sull’attuazione del Programma di Governo. (artt. 28, comma 2, e 46 comma 3, dello Statuto, e art. 19 del Regolamento interno)

 

OGGETTO 2066

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2021". (11)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 2066/1/3 - Oggetti 2277 e 2279 Presentazione, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 2066/2 - Oggetto 2278 Presentazione, discussione e reiezione)

 

OGGETTO 2067

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021)". (12)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 2067/1/4 - Oggetti 2280 e 2283 Presentazione, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 2067/2/3 - Oggetti 2281 e 2282 Presentazione, discussione e reiezione)

 

OGGETTO 2068

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023". (13)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 2068/1/2/3/4/5/7/10/14 - Oggetti 2284 - 2285 - 2286 - 2287 - 2288 - 2290 - 2293 - 2297 - Presentazione, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 2068/6/8/9/13 - Oggetti 2289 - 2291 - 2292 - 2296 - Presentazione, discussione e reiezione)

(Ordini del giorno 2068/11/12 - Oggetti 2294 e 2295 - Presentazione, discussione e ritiro)

 

PRESIDENTE (Petitti)

RONTINI, relatrice della Commissione

BARGI, relatore di minoranza

CALVANO, assessore

PICCININI (M5S)

POMPIGNOLI (Lega)

OCCHI (Lega)

COSTI (PD)

MONTALTI (PD)

PILLATI (PD)

MORI (PD)

CALIANDRO (PD)

CASTALDINI (FI)

MARCHETTI Francesca (PD)

ZAMBONI (EV)

RAINIERI (Lega)

FABBRI (PD)

BONDAVALLI (BP)

BARCAIUOLO (FdI)

PRESIDENTE (Rainieri)

MARCHETTI Daniele (Lega)

TARUFFI (ERCEP)

LISEI (FdI)

RONTINI (PD)

BONACCINI, Presidente della Giunta

PRESIDENTE (Petitti)

BONDAVALLI (BP)

RONTINI (PD)

RONTINI (PD)

POMPIGNOLI (Lega)

RONTINI (PD)

LISEI (FdI)

POMPIGNOLI (Lega)

CASTALDINI (FI)

BARCAIUOLO (FdI)

RONTINI (PD)

PIGONI (BP)

BARGI (Lega)

PICCININI (BP)

BARCAIUOLO (FdI)

PIGONI (BP)

 

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 1954206622772278227920672280228122822283206822842285228622872288228922902291229222932296 - 2297

Emendamenti oggetti 195420662067 22802068 - 2290

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 14,24.

 

PRESIDENTE (Petitti): Buon pomeriggio a tutti.

Dichiaro aperta la seduta pomeridiana n. 47 del giorno 22 dicembre 2020.

Ha giustificato la propria assenza l’assessora Salomoni.

Procediamo con l’appello nominale.

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARCAIUOLO Michele
  3. BARGI Stefano
  4. BERGAMINI Fabio
  5. BESSI Gianni
  6. BONACCINI Stefano
  7. BONDAVALLI Stefania
  8. BULBI Massimo
  9. CALIANDRO Stefano
  10. CASTALDINI Valentina
  11. CATELLANI Maura
  12. COSTA Andrea
  13. COSTI Palma
  14. DAFFADÀ Matteo
  15. DELMONTE Gabriele
  16. FABBRI Marco
  17. FELICORI Mauro
  18. GIBERTONI Giulia
  19. LISEI Marco
  20. LIVERANI Andrea
  21. MALETTI Francesca
  22. MARCHETTI Daniele
  23. MARCHETTI Francesca
  24. MONTALTI Lia
  25. MONTEVECCHI Matteo
  26. MORI Roberta
  27. MUMOLO Antonio
  28. OCCHI Emiliano
  29. PARUOLO Giuseppe
  30. PELLONI Simone
  31. PETITTI Emma
  32. PIGONI Giulia
  33. PILLATI Marilena
  34. POMPIGNOLI Massimiliano
  35. RONTINI Manuela
  36. SABATTINI Luca
  37. SONCINI Ottavia
  38. STRAGLIATI Valentina
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo
  40. TARASCONI Katia
  41. TARUFFI Igor
  42. ZAMBONI Silvia
  43. ZAPPATERRA Marcella

 

 

OGGETTO 1954

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2021” (DEFR). (36)

(Continuazione discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, riprendiamo i nostri lavori dall’oggetto legato alla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale 2021.

Siamo in discussione generale congiunta sugli emendamenti.

In discussione generale sugli emendamenti qualcuno vuole intervenire? Io non ho nessuno in discussione generale congiunta sugli emendamenti.

A questo punto, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte sugli emendamenti e sul provvedimento.

Passo la parola alla consigliera Rontini. Prego.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Un secondo. Sento il rimbombo del computer con cui ero collegata prima. Abbasso il volume.

Grazie, presidente.

Solo per anticipare ai colleghi di minoranza, ai colleghi della Lega, che sono quelli che hanno presentato 18 emendamenti al DEFR, qual è l’intendimento di voto su questi: accoglieremo il 14 e il 16.

Il 17 – ringrazio il consigliere Rainieri – è stato ripresentato raccogliendo anche le firme di tutti i consiglieri di maggioranza che insistono su città termali.

L’emendamento 1, a firma del consigliere Rancan, lo accogliamo, così come abbiamo insieme al consigliere Delmonte e la consigliera Zappaterra riscritto l’emendamento 13, che quindi voteremo nella formulazione proposta con l’emendamento 20.

Chiedo – so che i nostri collaboratori sono in contatto con i loro collaboratori sull’emendamento 4 – se c’è la disponibilità a ritirarlo, perché mi pare che la formulazione sia già stata raccolta in Commissione e quindi forse c’è un errore di disguido.

 

PRESIDENTE (Petitti): È stato ritirato.

 

RONTINI: Perfetto. Scusi, presidente, forse ero ascensore e se lei l’ha comunicato non l’ho sentito perché per qualche secondo ho perso la connessione. Questo a dimostrazione di quanto diceva anche prima l’assessore Paolo Calvano: l’approccio con cui la maggioranza tutta si è approcciata alle proposte arrivate dall’altro lato dell’aula. Lo abbiamo fatto, come è nostra abitudine fare, entrando nel merito delle questioni, capendo quali sollecitazioni utili possono arrivare al miglioramento del nostro lavoro al fine di, come abbiamo detto anche nella relazione introduttiva, far sì che la Regione Emilia-Romagna, superata la pandemia, sia al più presto in condizioni di rilanciarsi, tornando ai livelli che grazie anche al lavoro di questa Amministrazione, in maniera concorde, in quella cornice e con quello schema di azione previsto dal Patto per il lavoro e per il clima, che prevede la corresponsabilità di tutti coloro che portano un pezzetto di responsabilità al futuro di questa comunità a cui sono certa che, al di là delle appartenenze politiche, noi tutti vogliamo bene.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Rontini.

Altri in dichiarazione di voto? Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Utilizzo questa dichiarazione di voto intanto per fare un plauso al metodo, perché penso che la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 abbia avuto un ruolo strategico nel dibattito politico di queste settimane e di questo mese. Ringrazio, quindi, la relatrice di maggioranza per l’impegno e la correttezza dimostrati, ringrazio la relatrice di minoranza Maura, che ringrazio seriamente e concretamente per l’ottimo lavoro che ha fatto, anche perché, essendo alla prima legislatura, secondo noi ha fatto un ottimo lavoro. Ringrazio anche tutti i dipendenti del nostro Gruppo, ma tutti i dipendenti in generale che hanno lavorato a questa nota di aggiornamento.

Come Lega, abbiamo cercato di dare il nostro contributo cercando di lasciar perdere quelle che possono essere delle indicazioni di massima, ma cercando di entrare nel merito delle questioni, cercando di studiare, cercando di proporre, per provare a dare un contributo fattivo a quello che è un documento che può essere strategico per il rilancio della nostra regione, soprattutto vista questa emergenza Coronavirus che stiamo affrontando.

Colgo favorevolmente l’accoglimento di alcuni emendamenti, quindi anche personalmente colgo favorevolmente l’accoglimento dell’emendamento sul polo logistico di Piacenza. Ovviamente, pensiamo che si possa continuare a lavorare in questo modo, perché noi le idee ce le abbiamo e, quindi, cercheremo di proporre volta per volta tante questioni che a noi stanno a cuore e che magari possono essere utili anche a livello regionale, anche per uscire diverse volte da quella critica che ci viene mossa per cui la Lega fa solo slogan, ma non ha nulla di concreto da proporre.

Mi soffermo, quindi, dichiarando che noi collaboreremo, al di là di quello che sarà il voto che daremo oggi su questo provvedimento. Oltretutto mi permetto di fare una piccola digressione, e qui mi rivolgo anche alla parte esecutiva di questa Regione, perché vorrei fare un piccolo e breve accenno sul Recovery, sul quale ci siamo dati disponibili a partecipare e dialogare, dove però abbiamo visto delle dichiarazioni un po’ discordanti o delle risposte ad articoli 30 un po’ discordanti. Abbiamo visto, infatti, che su alcuni post su Facebook, che poi sono stati ripresi dalla stampa, il presidente Bonaccini diceva che aveva già pronto il Piano di opere per il Recovery. Abbiamo, però, poi effettuato una richiesta di accesso agli atti, dove non ci è stata data risposta perché mancavano, nei fatti, quei progetti. E poi leggiamo, però, successivamente, questo in ordine cronologico, sull’agenzia di stampa “regioni.it” che ci sarebbero già le proposte, i progetti da proporre. Onde evitare che si possa arrivare a una proposta di progetti in modo non condiviso o falsamente condiviso, sotto determinati aspetti, auspichiamo che ci possa essere un coinvolgimento anche sull’eventuale utilizzo dei fondi del Recovery da parte della nostra Regione.

Ringrazio ancora tutti. Ovviamente il nostro voto sapete bene quale sarà, perché l’ha detto anche la relatrice di minoranza durante il suo intervento.

Voglio ringraziare ancora davvero tutti perché penso che in questo momento di difficoltà, soprattutto sanitaria, ma anche economica, un contributo... Al di là delle differenze politiche, al di là di quello che si pensa nel merito di tante questioni, penso che il ruolo di ognuno sia quello di andare responsabilmente nella direzione di proporre soluzioni a quello che è un tessuto regionale che ha bisogno di essere rilanciato.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Rancan.

Altri in dichiarazione di voto?

Adesso passiamo, se non c’è nessun altro in dichiarazione di voto, alla votazione degli emendamenti. Voglio ricordarli, molto rapidamente. Parliamo di ventuno proposte di emendamento. Alcune sono state ritirate. Quelle che sono state confermate sono una a firma del consigliere Rancan, una a firma del consigliere Pompignoli, sette a firma dei consiglieri Catellani e Rancan, due a firma del consigliere Montevecchi, una a firma del consigliere Pelloni, due Bergamini, una Delmonte e Facci, una Facci, Delmonte e Rainieri, una Daniele Marchetti, Rainieri e altri, uno a firma della consigliera Zappaterra e un altro a firma di Delmonte e altri. Li abbiamo letti tutti.

A questo punto, passiamo alla votazione degli emendamenti.

Il primo emendamento è l’emendamento 2, a firma del consigliere Pompignoli.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Contrari 24

Favorevoli 15

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Procediamo con l’emendamento 11, a firma del consigliere Bergamini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione

 

Votanti 40

Contrari 25

Favorevoli 15

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Procediamo con l’emendamento n. 14, a firma dei consiglieri Catellani e Rancan.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 42

Contrari 1

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Passiamo all’emendamento n. 16, a firma del consigliere Daniele Marchetti.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 38

Contrari 2

 

È approvato.

 

Passiamo ora all’emendamento n. 10, a firma del consigliere Bergamini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Contrari 26

Favorevoli 17

 

È respinto.

 

Passiamo all’emendamento 5, a firma dei consiglieri Catellani e Rancan.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Contrari 26

Favorevoli 16

 

È respinto.

 

Passiamo all’emendamento 4, che però è stato ritirato.

A questo punto, votiamo l’emendamento 15, a firma dei consiglieri Catellani e Rancan.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 16

Contrari 27

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

L’emendamento 17 è stato ritirato.

A questo punto passiamo all’emendamento 19, che ha diverse firme, prima firma Rainieri, Daffadà e tanti altri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 43

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

L’emendamento è approvato.

Passiamo ora all’emendamento 1, a firma del consigliere Rancan.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 43

Astenuti 0

Contrari 0

 

È approvato.

 

Prego, consigliera Rontini.

 

RONTINI: Grazie. Volevo aggiungere anche il mio voto favorevole, naturalmente, come avevo annunciato prima in dichiarazione di voto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto.

Passiamo adesso all’emendamento n. 7, a firma dei consiglieri Catellani e Rancan.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 17

Contrari 27

 

È respinto.

 

Passiamo all’emendamento n. 6, a firma del consigliere Montevecchi.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Contrari 26

Favorevoli 15

 

È respinto.

 

Passiamo all’emendamento 9, sempre a firma del consigliere Montevecchi.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Contrari 25

Favorevoli 18

 

È respinto.

 

Passiamo all’emendamento 8, a firma del consigliere Pelloni.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Contrari 26

Favorevoli 16

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Passiamo al subemendamento numero 21, a firma Delmonte, Facci, Zappaterra e Pelloni.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 43

Astenuti 0

Contrari 0

 

È approvato.

 

Il subemendamento è approvato.

Il subemendamento 20 è stato ritirato.

Risulta precluso l’emendamento 13.

A questo punto passiamo alla votazione dell’emendamento 18, a firma dei consiglieri Catellani e Rancan.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 16

Contrari 26

 

È respinto.

 

Passiamo all’emendamento n. 12, a firma dei consiglieri Delmonte e Facci.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 18

Contrari 25

 

È respinto.

 

Passiamo all’emendamento n. 3, a firma sempre dei consiglieri Catellani e Rancan.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Contrari 26

Favorevoli 17

 

È respinto.

 

A questo punto, mettiamo in votazione il provvedimento 1954, la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale del 2021.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 18

 

È approvato.

 

Ora passiamo al bilancio.

 

OGGETTO 2206

Comunicazione del Presidente della Giunta sull’attuazione del Programma di Governo. (artt. 28, comma 2, e 46 comma 3, dello Statuto, e art. 19 del Regolamento interno)

 

OGGETTO 2066

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2021”. (11)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 2066/1/3 - Oggetti 2277 e 2279 Presentazione, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 2066/2 - Oggetto 2278 Presentazione, discussione e reiezione)

 

OGGETTO 2067

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021)”. (12)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 2067/1/4 - Oggetti 2280 e 2283 Presentazione, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 2067/2/3 - Oggetti 2281 e 2282 Presentazione, discussione e reiezione)

 

OGGETTO 2068

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”. (13)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 2068/1/2/3/4/5/7/10/14 - Oggetti 2284 - 2285 - 2286 - 2287 - 2288 - 2290 - 2293 - 2297 Presentazione, discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 2068/6/8/9/13 – Oggetti 2289 – 2291 – 2292 – 2296   Presentazione, discussione e reiezione)

(Ordini del giorno 2068/11/12 - Oggetti 2294 e 2295   Presentazione, discussione e ritiro)

 

PRESIDENTE (Petitti): La sessione di bilancio è composta da quattro atti.

Parliamo della comunicazione del presidente della Giunta sull’attuazione del programma di governo, articolo 28, comma 2, e 46, comma 3, dello Statuto e articolo 19 del Regolamento interno.

Ai sensi dell’articolo 19 del Regolamento interno, la relazione sull’attuazione del programma di Governo viene svolta nell’ambito della sessione di bilancio, di cui all’articolo 99 del Regolamento.

Abbiamo, poi, il progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante le disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2021. Il testo è stato licenziato dalla Commissione Bilancio, Affari generali ed istituzionali nella seduta del 16 dicembre scorso. Il progetto di legge è composto da trenta articoli.

Poi abbiamo l’atto 2067, cioè il progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante le disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023. È un testo che è stato licenziato anch’esso il 16 dicembre scorso in Commissione Bilancio, Affari generali e istituzionali, ed è un progetto di legge composto da 20 articoli.

Infine, abbiamo il documento 2068, che è il progetto di legge d’iniziativa della Giunta, bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per il 2021-2023, licenziato in Commissione Bilancio il 16 dicembre e composto da nove articoli.

C’è il parere positivo del Collegio dei revisori dei conti.

La relatrice della Commissione, la consigliera Manuela Rontini, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Il relatore di minoranza, il consigliere Stefano Bargi, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

A questo punto passo la parola alla relatrice della Commissione, la consigliera Manuela Rontini.

Prego, consigliera.

 

RONTINI, relatrice della Commissione: Grazie, presidente. Di nuovo, buon pomeriggio a tutti i colleghi.

Sul pacchetto di bilancio voglio iniziare esattamente da dove avevo concluso il mio intervento al DEFR, ovvero dai ringraziamenti; ringraziamenti che rivolgo in primis all’assessore Paolo Calvano, che con la sua disponibilità al dialogo e all’approfondimento, con la sua costante presenza in Commissione e con le sue competenze ha certamente facilitato anche il lavoro della sottoscritta; disponibilità che, a onor del vero, c’è stata da parte di tutta la Giunta.

Martedì della scorsa settimana, nell’ultimo passaggio fatto in sede consultiva, erano sette gli assessori che hanno partecipato ai nostri lavori. Io c’ero anche nella scorsa legislatura e devo dire che non era mai successo.

Ringraziamenti che estendo al collega relatore di minoranza, Stefano Bargi, in cui ho trovato anche stavolta un interlocutore franco, disponibile a giudicare nel merito le proposte per quelle che sono, e naturalmente al presidente della Commissione Bilancio, Massimiliano Pompignoli per come ha organizzato le sedute consentendoci di arrivare pronti all’appuntamento di questa giornata.

Un ringraziamento doveroso va anche alle funzionarie della I Commissione, Vanessa Francescone e Silvia Fanti, che sono uscite da questo palazzo ben oltre gli orari di lavoro, come del resto spesso succede alla dottoressa Rositano e ai collaboratori dell’aula, che tra l’altro hanno il compito di assisterci anche nei momenti di tensione politica, per cui mi scuso se negli anni mi è, talvolta, capitata qualche intemperanza. Infine, ma non per ultimi, ringrazio Elena Bastianin, Arianna Bianchi e Alessandro Cerra per la preziosa collaborazione di queste settimane.

La presentazione della manovra di bilancio avviene in un momento estremamente complesso per la nostra regione e per l’intero Paese, attraversato da un’importante crisi economica e sociale a causa degli effetti della pandemia.

Nelle ultime settimane, la rapida ripresa dei contagi e la conseguente adozione di nuove misure restrittive stanno determinando ulteriori pesanti ripercussioni sul territorio emiliano-romagnolo, che colpiscono la maggioranza delle attività commerciali e imprenditoriali.

La legge di bilancio, che proprio oggi, se non erro, il Parlamento si appresta a varare, dovrà quindi prevedere, da un lato, il sostegno alla ripartenza dell’economia e, dall’altro, nuovi contributi a fondo perduto e nuove iniziative di sostegno ai settori più penalizzati.

È scontato ribadire che la proposta di bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per il triennio 2021-2023 è stata costruita in coerenza con gli indirizzi indicati nel Documento di economia e finanza regionale e nella nota di aggiornamento allo stesso DEFR 2021, che abbiamo appena approvato.

Il quadro di riferimento in cui si colloca questa proposta è fortemente condizionato dall’evoluzione dell’epidemia, che ha duramente colpito sia dal punto di vista sanitario che sotto il profilo socioeconomico l’Emilia-Romagna. È fortemente condizionato dall’andamento dell’economia nazionale, che, come si diceva, evidenzia una marcata riduzione del PIL nel 2020, con preoccupanti effetti negativi sul reddito disponibile delle famiglie e, di conseguenza, sui consumi delle stesse, da una situazione di finanza pubblica particolarmente complessa, che in pochi mesi ha visto una crescita imponente del debito statale di oltre 100 miliardi solo per interventi nel corso del 2020, pur in una cornice di contenuti tassi d’interesse, e dalle potenzialità non ancora completate derivanti dalla riforma istituzionale connessa al regionalismo differenziato e all’applicazione del decentramento amministrativo sulla base dell’articolo 116, comma terzo, della Costituzione.

Come già ribadito più volte nel corso della giornata, siamo in un anno di transizione sui fondi europei. Ciononostante, il meritorio lavoro portato avanti sia dal presidente Bonaccini in Conferenza Stato-Regioni sia dall’assessore Calvano nelle sedi a cui partecipa, assieme al fatto che i nostri conti sono in ordine, ci ha consentito di costruire il bilancio 2021 con le stesse entrate previste al 1° gennaio 2020, ovvero pre-Covid.

L’accordo con il Governo prevede l’incremento del Fondo di investimenti per le Regioni a Statuto ordinario di 1 miliardo dal 2022 al 2034, con l’impegno di destinare almeno il 70 per cento agli enti locali. La Regione Emilia-Romagna, come è noto, ha deciso di trasferire l’intero Fondo per investimenti ai Comuni del territorio, 85,404 milioni di euro nel triennio, anziché 59, individuando fin da subito le tipologie di interventi finanziabili, in dialogo anche con le diverse forze politiche presenti in Assemblea legislativa, dando la priorità a opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, interventi sulla viabilità e sullo sviluppo dei sistemi di trasporto pubblico, anche allo scopo di ridurre l’inquinamento ambientale e la congestione delle città, rigenerazione urbana e riconversione energetica degli edifici verso le fonti rinnovabili, infrastrutture sociali, bonifica ambientale dei siti inquinati. Io ci voglio aggiungere anche l’impiantistica sportiva, auspicando che la mia sollecitazione possa essere accolta.

Lo diceva ieri il sottosegretario Baruffi, rispondendo in aula ad alcuni question time. Già dal mese di gennaio, a bilancio approvato, verranno calendarizzati una serie di incontri con i Comuni e le Province per assumere tempestivamente le determinazioni utili a dare corso a questi investimenti previsti nel prossimo triennio.

L’accordo prevede, ancora, l’incremento del Fondo perequativo infrastrutturale di 4,6 miliardi, finalizzato a colmare il deficit di servizi rispetto agli standard di riferimento tra le diverse aree geografiche del territorio nazionale; la possibilità di utilizzare i ristori statali non usati nel corso del 2020 come copertura delle minori entrate da tributi che incasseranno le Regioni nel 2021; l’incremento del Fondo per l’edilizia sanitaria, per 2 miliardi di euro. Per la Regione Emilia-Romagna sono 151 milioni di euro.

Lo Stato si impegna, poi, a concorrere con 50 milioni per il 2021 all’onere sostenuto dalle Regioni per l’annosa questione degli emotrasfusi e ad istituire un tavolo di monitoraggio della spesa.

La manovra di bilancio, basata su un nuovo approccio dalla spesa storica al budget, ha consentito, pure a parità di risorse, di finanziare nuove politiche coerenti con le linee di mandato. La manovra ammonta complessivamente a 12,484 miliardi di euro, di cui oltre 9,55 miliardi sono per la sanità. Come abbiamo ribadito più volte, si pone un duplice obiettivo: fronteggiare l’emergenza ancora in corso e creare le condizioni per la ripartenza economica e sociale di questa Regione, il tutto senza aumentare, per il sesto anno consecutivo, la pressione fiscale, grazie al contenimento delle spese di funzionamento della macchina amministrativa che ci permetterà di raggiungere un obiettivo per noi prioritario. Consolidare il livello dei servizi da assicurare alla comunità regionale a partire da quelli rivolti alle categorie più fragili e deboli che hanno sentito maggiormente il peso della pandemia. Anche in questa occasione faremo di tutto perché queste persone non si sentano lasciate sole.

In attuazione delle scelte fondamentali del programma di mandato, il bilancio di previsione 2021-2023 della Regione Emilia-Romagna assume come priorità welfare e sanità, trasporti e scuola, sostegno alle imprese, attraverso tutta una serie di strumenti utili a stimolare la ripresa economica e la salvaguardia della coesione sociale, senza dimenticare gli incentivi alle politiche culturali, alle politiche per lo sport e a quelle rivolte agli adolescenti e ai giovani che, privati della possibilità di frequentare le classi e la scuola in presenza, hanno perso un patrimonio di relazioni e socialità utili alla loro crescita. Tocca alla politica tutta, anche se questi ragazzi spesso ancora non votano, assicurargli la necessaria attenzione tornando a metterli al centro delle nostre scelte per il presente e il futuro di questa Regione e del Paese, stimolando, con rinnovato coraggio, il loro protagonismo e la loro creatività.

I colleghi di maggioranza interverranno poi per specificare ed evidenziare ancora meglio queste priorità che abbiamo voluto ribadire anche in alcuni ordini del giorno collegati al bilancio, a partire dalla necessità di completare la programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020 e avviare quella del settennato 2021-2027 con il pieno coinvolgimento delle Commissioni assembleari.

Permettetemi ora, seppur velocemente, o almeno ci provo, di entrare nel dettaglio di qualche singolo capitolo, a partire da quello della sanità, che può contare su un incremento di 600 milioni di euro rispetto allo scorso anno, risorse che ci consentiranno di confermare l’esenzione del ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite per le famiglie con almeno due figli, misura unica in Italia, avviata in Emilia-Romagna dal 1° gennaio 2019, che quindi arriva alla terza annualità.

Per gli investimenti in ambito sanitario, verranno stanziati, nei prossimi due anni, 340,5 milioni di euro, che si aggiungono a quelli già utilizzati nel corso del 2020, per la realizzazione del programma CIC (Covid Intensive Care), l’hub nazionale sulle terapie intensive tempestivamente allestito in Emilia-Romagna. È poi confermato il sostegno alle farmacie rurali con 400.000 euro, che soprattutto nelle aree montane più disagiate fungono da presidio per le piccole comunità nell’erogazione di prestazioni e di servizi sanitari, che vogliamo sempre più consolidare in un’ottica di farmacia dei servizi, come ci siamo impegnati a fare con l’approvazione del programma di mandato.

Venendo al capitolo welfare, dei 61,9 milioni di euro stanziati oltre 20 vanno al Fondo sociale locale. Sono quasi 3 milioni in più rispetto al 2020 per la programmazione territoriale degli Enti locali attraverso i Piani di zona distrettuali per contrastare le disuguaglianze e le distanze sociali, ulteriormente aumentate per effetto della pandemia.

Il Fondo regionale per la non autosufficienza, già oggi tra i più alti del Paese, arriva a 457 milioni di euro, con un aumento di 7 milioni di euro sia nel 2021 che nel 2022.

Introduciamo poi una voce che riguarda i contributi alle gestioni pubbliche dei servizi alla persona, anche a seguito del proficuo confronto con i gestori delle ASP che ha coinvolto la Commissione Politiche per la salute.

Sul piano delle politiche abitative, oltre 11 milioni finanziano il sostegno della locazione per famiglie in difficoltà, cui si aggiunge l’impegno per la qualificazione e messa a disposizione degli alloggi ERP e quello per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

È confermato anche l’impegno per nidi e scuole d’infanzia. Le politiche educative potranno, infatti, contare su 25,2 milioni di euro per i servizi 0-3 anni, di cui 18 per la misura “Al nido con la Regione”, che è quella con cui abbiamo tagliato le rette di frequenza per le famiglie per i bimbi che vanno al nido, e 6 milioni per quelle 3-6 anni.

Prima di entrare nel macrocapitolo che riguarda lo sviluppo economico, vorrei fare una premessa, rimarcando come la connotazione della nostra economia regionale, fortemente orientata verso l’export, abbia prodotto effetti maggiormente marcati rispetto alla media nazionale dei principali indicatori congiunturali dello sviluppo economico. Questo almeno per il 2020. Anche se la tenuta del nostro tessuto socioeconomico appare ancora elevata, soprattutto per quanto riguarda il contrasto alle povertà e la lotta all’aumento delle disuguaglianze.

In questo contesto di criticità, il quadro regionale spicca per andamenti dei fondamentali tendenzialmente migliori rispetto alla media nazionale e comunque in linea con i principali competitor europei. Mi riferisco soprattutto al tasso di disoccupazione, anche se ritengo che in questa legislatura ‒ mi avete sentito ripeterlo più volte, e lo faccio anche qui per l’ennesima ‒ ci siano le condizioni per un salto di qualità sull’occupazione femminile e la relativa retribuzione delle donne lavoratrici, su cui sono pesati gli ulteriori carichi e impegni familiari che il Covid ci ha consegnato.

Le risorse per le attività produttive ammontano a più di 77 milioni di euro, di cui 17 per l’attrattività degli investimenti attraverso il rifinanziamento della legge n. 14. Comprendono anche quelle per il finanziamento degli accordi di innovazione dei contratti di sviluppo, misura apprezzata anche in sede di udienza conoscitiva, dove mi pare di poter dire che abbiamo registrato un sostanziale apprezzamento da parte delle associazioni di categoria e dei sindacati intervenuti nel corso del dibattito.

A bilancio ‒ questa è una novità ‒ ci sono 4 milioni per l’informatizzazione delle imprese, anche a seguito della modifica inserita nel collegato alla legge per l’artigianato, che continuiamo a sostenere assieme alla cooperazione, tratto distintivo di questa Regione, con 550.000 euro per l’attività di promozione. È, poi, confermato il taglio dell’IRAP per imprese, artigiani, commercianti, professionisti e autonomi nei Comuni montani ed è finanziato il completamento del progetto Brasimone Enea Radiofarmaci nell’Appennino bolognese, meritoriamente avviato nella scorsa legislatura dalla collega Palma Costi.

10 milioni vanno a sostegno del percorso di unificazione del sistema fieristico regionale e 5 al rifinanziamento del Fondo energia, una misura sempre più apprezzata dal sistema delle nostre imprese.

Sull’energia si aprirà proprio nel 2021 una grande pianificazione strategica per l’approvazione del nuovo Piano triennale di attuazione del Piano energetico anche per fronteggiare le sfide che il nuovo Green Deal europeo ci pone.

Per quanto riguarda formazione e lavoro prevediamo il cofinanziamento delle misure previste dal Fondo sociale europeo per 26,6 milioni di euro e 10 milioni nel biennio per avviare il processo di trasformazione dei centri di formazione accreditati; impegno che diventa più urgente se pensiamo ai dati dell’Osservatorio INPS che da gennaio a ottobre quantificano in più di 252 milioni le ore di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga nella nostra regione e in 104 milioni le ore computate sul Fondo di solidarietà.

Pensate che nel periodo tra aprile e ottobre di quest’anno le ore superano quelle registrate nell’intero arco dei cinque anni dal 2015 al 2019 e ancora non sappiamo cosa potrà succedere a marzo prossimo quando dovrebbe finire il blocco dei licenziamenti. Per questo è sempre più importante investire nell’educazione e formazione della persona durante l’intero arco della sua vita. Solo il continuo aggiornamento delle competenze professionali permette, infatti, di ricollocarsi in seguito dall’espulsione dal mondo del lavoro.

Le risorse per il diritto allo studio sono complessivamente pari a oltre 28 milioni. Tra le altre cose consentiranno di assicurare la copertura del 100 per cento delle borse universitarie e dei benefici a cui hanno diritto tutti gli studenti meritevoli.

Veniamo al capitolo sport, che nel triennio 2021-2023 prevede risorse pari a quasi 27 milioni di euro che consentiranno di rifinanziare tutti gli assi di impegno di questi anni: riqualificazione dell’impiantistica, sostegno alla pratica motoria e sportiva, organizzazione di tornei e manifestazioni nel territorio, oltre ai grandi eventi come i mondiali di ciclismo e il ritorno della Formula Uno a Imola che, grazie alle dirette televisive, hanno consentito a tutto il mondo di apprestare la bellezza del nostro territorio regionale.

È corposo il capitolo che riguarda mobilità sostenibile e trasporto pubblico locale. “Grande”, si chiama così il progetto che da quest’anno ha permesso agli under 14 di viaggiare gratis sui mezzi del TPL nel tragitto casa-scuola, viene confermato allargando la platea dei beneficiari fino a ricomprendere gli under 19, tenendo conto in questo caso dell’ISEE.

Per quanto riguarda il capitolo investimenti, al bilancio, come è noto, ci sono 60 milioni di euro che serviranno, nel triennio, per l’elettrificazione delle ferrovie regionali, 4 per la manutenzione della rete viaria di interesse regionale e le risorse per la realizzazione della Cispadana.

Per turismo e commercio, i settori che maggiormente hanno subìto gli effetti delle misure restrittive adottate per il contenimento del Covid, nel triennio sono previsti quasi 92,8 milioni di euro, a cui si aggiungono i 16,5 già concessi per i progetti di riqualificazione del fronte spiaggia nel distretto della costa.

Cito tra le misure rifinanziate l’insediamento e lo sviluppo degli esercizi polifunzionali, 400.000 euro, il sostegno alle Pro Loco, 200.000, così come quello alle rievocazioni storiche perché, come ricorderanno i colleghi, sono tutte di iniziativa consiliare e sono leggi a cui in un certo qual modo anche noi siamo affezionati.

Una buona notizia viene dal fronte ristori. Abbiamo iniziato la discussione di questa proposta, mettendo dalle nostre risorse regionali a disposizione 10 milioni di euro. Oggi questi ammontano già a 32 milioni di euro grazie al lavoro meritorio fatto con il Governo dalla nostra Giunta.

Vengo velocemente all’agricoltura e voglio nuovamente rimarcare la rinnovata attenzione di questa Regione al settore, a partire dalla trattativa avviata con il Governo per il recupero di 60 milioni di euro già anticipati. In particolare, in attesa dell’approvazione della nuova PAC, al Programma di sviluppo rurale sono destinati 25,7 milioni di euro per il 2021. Ci sono 1,8 milioni per il consolidamento dei consorzi fidi, 1,4 milioni per la cultura enogastronomica, per promuovere la conoscenza in Italia e all’estero dei prodotti agroalimentari di qualità. Poi c’è il finanziamento con 1,9 milioni di euro per i danni causati dalla fauna selvatica, ci sono le risorse per il settore pesca, 916.000 euro, dove è previsto anche un intervento straordinario di 400.000 euro a sostegno dell’allevamento delle vongole a seguito degli eccezionali eventi di anossia che hanno impattato fortemente il settore.

Il capitolo difesa del suolo e della costa prevede, per il 2021, 57,3 milioni di euro con la consapevolezza di quanto sia più efficace intervenire in prevenzione del dissesto idrogeologico rispetto all’agire in emergenza come i fatti accaduti anche alcune settimane fa nel modenese si sono ricordati ancora una volta, ahimè, di evidenziare.

Lascio ai colleghi che interverranno dopo di dettagliare le risorse previste per la montagna, su cui c’è anche depositato un corposo e puntuale odg.

Per garantire, invece, il supporto alla funzionalità degli enti di gestione dei parchi, vengono stanziati 7,5 milioni di euro, così come 3,4 vanno a sostenere l’iniziativa 4,5 milioni di alberi in Emilia Romagna uno per ogni abitante avviata nel corso di quest’anno e che coinvolge i cittadini e i vivai accreditati.

Sono poi confermate le risorse destinate al complesso delle politiche culturali, 40,3 milioni di euro, che, come ricorderete, avevamo triplicato nel corso della precedente legislatura.

Domani ci occuperemo del settore cinematografico con l’approvazione della nuova programmazione triennale. Stessa cosa toccherà nei prossimi mesi alla legge sulla musica. Due sono le novità introdotte dall’Assessorato che mi piace ricordare: la promozione della lettura e del libro, che porterà alla redazione di una nuova legge per il sostegno al comparto editoriale, e la costituzione di una rete di case museo di personaggi di grande rilievo, tra cui artisti, scienziati, intellettuali.

Diamo poi continuità ai progetti di rafforzamento del sistema bibliotecario e archivistico. Confermiamo l’impegno per il settore dello spettacolo dal vivo e per la promozione culturale che, come è noto, sosteniamo attraverso soprattutto i progetti alla legge 37 che sappiamo essere di anno in anno sempre più partecipata, segno anche del fermento culturale che vive e sopravvive nonostante tutto in questa Regione.

Così come confermiamo le risorse per l’attuazione della legge sulla memoria del Novecento e la valorizzazione del ruolo delle scuole di pace.

Mi avvio a chiudere con il capitolo che riguarda l’Agenda digitale, che ha l’obiettivo di ampliare le zone in cui è diffusa la banda ultra larga, estendere la rete regionale di hot spot Emilia-Romagna Wi-Fi per l’accesso gratuito e libero alla rete, sostenere con 6 milioni di euro l’accesso digitale ai servizi della pubblica amministrazione.

Rifinanziamo con 870.000 euro nel triennio i progetti per l’alfabetizzazione digitale dei cittadini, come “Pane e internet”, perché la pandemia ha evidenziato come il divario digitale sia davvero un gap competitivo a tutti i livelli.

Infine, ma non per ultime, le politiche per le pari opportunità, che potranno contare su un incremento di 250.000 euro per ciascuna annualità del triennio, portando le risorse regionali sul 2021 a 2,095 milioni di euro, che saranno utilizzate anche per sostenere enti locali, associazioni e ONLUS nel contrasto alle discriminazioni e alle violenze legate al genere o derivanti dall’orientamento sessuale delle persone.

Al di là di quella che è stata la mia esposizione, resa anche più difficile dalla mascherina, che è nostro dovere, però, indossare in ogni contesto, spero che si sia compreso che il bilancio di previsione non è un elenco di capitoli che si susseguono uno dietro l’altro. O almeno, non è solo quello. Dietro ai numeri, ai tanti numeri che ho riportato in questo intervento ci sono quattro obiettivi strategici da raggiungere: Emilia-Romagna regione della conoscenza e dei saperi, della transizione ecologica, dei diritti e dei doveri; Emilia-Romagna regione del lavoro, delle imprese e delle opportunità. Una strategia che, come ha fatto il programma di mandato e come ha ribadito il Patto per il lavoro e per il clima, individua anche quattro processi trasversali a tutto il resto: la trasformazione digitale, la semplificazione, la promozione della legalità e la partecipazione.

Prima di concludere, voglio brevemente citare anche il lavoro che abbiamo fatto in Commissione sugli emendamenti di Consiglio, li chiamo così, per un impegno complessivo di 3 milioni di euro, che abbiamo destinato al sostegno dell’imprenditoria femminile attraverso la creazione di un nuovo capitolo per il Women New Deal, con cui implementiamo la Legge Mori, a sostegno dei caregiver familiari e all’associazionismo, per fare in modo che questo straordinario tessuto di generosità e volontariato, che rende ogni giorno più bella l’Emilia-Romagna e che anche durante le fasi più acute del virus non si è sottratto dal mettersi al servizio degli altri, possa esserci anche il giorno dopo in cui avremo definitivamente debellato il Covid e sia ancora più forte di prima.

Un lavoro, questo sui 3 milioni, che, seppur non unanime, penso di poter affermare sia stato un lavoro molto trasversale. Per cui, ringrazio non solo la mia capogruppo Marcella Zappaterra e gli altri colleghi di maggioranza Pigoni, Taruffi e Zamboni, ma anche la consigliera Piccinini, i relatori Bargi e Catellani, il presidente Pompignoli e il capogruppo Mastacchi, che hanno firmato assieme a me alcuni di questi emendamenti.

Trasversalità che si è evidenziata anche di fronte alla proposta emendativa del capogruppo Lisei. Con la capogruppo Castaldini, anche se la cosa non ha per ora trovato istanza nel bilancio, almeno non nella forma che probabilmente lei auspicava, abbiamo iniziato quello che io auspico possa diventare un terreno di confronto e lavoro comune sui temi che ci stanno a cuore; lavoro che in queste settimane ho avuto l’opportunità di condividere anche con tutti gli altri Presidenti di Commissione e naturalmente con tutti i colleghi del mio Gruppo, il Partito Democratico, che ringrazio per l’opportunità e la fiducia che mi hanno accordato nel nominarmi relatrice di questa proposta di bilancio, la prima del nuovo mandato del presidente Bonaccini, la prima, e speriamo anche l’ultima, in tempo di Covid.

È un lavoro che mi ha permesso di conoscere più compiutamente tanti aspetti del nostro ente, che spero possano essermi ulteriormente d’aiuto nel mio impegno di consigliera regionale, che ho sempre cercato di esercitare nell’unica modalità che conosco: essere un orecchio per ascoltare le cose che non vanno, le difficoltà che ci sono, portarle in viale Aldo Moro e provare a cercare insieme risposte alle criticità evidenziate da famiglie, imprese e cittadini. Naturalmente non sempre ci si riesce. Dall’altra parte essere nel piccolo un megafono delle opportunità che si aprono a seguito delle norme e dei provvedimenti che approviamo in quest’aula, raccontarle ai territori e provare con loro a costruire delle progettualità che si possano poi candidare con successo per andare a cogliere quelle opportunità.

Si tratta di opportunità che con l’approvazione di oggi del bilancio di previsione 2021-2023 della Regione Emilia-Romagna, pur di fronte ad una crisi repentina e molto profonda che ha attraversato l’intero Paese, non lasciano indenne neanche il nostro territorio, che, anche grazie ad una forte e ricercata collaborazione istituzionale, ha saputo reagire profondamente, limitando le sofferenze economiche e sociali, si apriranno davanti a noi, se sapremo cogliere i fattori positivi emersi durante l’emergenza, trasformando la nostra economia e avendo il coraggio di superare definitivamente i nodi che finora hanno limitato il nostro sviluppo, per raggiungere la piena sostenibilità ambientale, economica e sociale, che è l’unica via per coniugare la lotta alle disuguaglianze e la transizione ecologica.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Rontini.

A questo punto, passo la parola al relatore della minoranza, il consigliere Bargi.

Prego, consigliere.

 

BARGI, relatore di minoranza: Grazie, presidente. Buon pomeriggio, colleghi.

Emulando la relatrice di maggioranza Manuela Rontini, vorrei iniziare anch’io dai ringraziamenti, direi sentiti e dovuti, sicuramente a lei, come relatrice, per la disponibilità al dialogo in Commissione, all’assessore Calvano, sempre pronto e disponibile a effettuare seri confronti, sicuramente agli uffici, che hanno dovuto seguirci in quella che è stata, forse, più che una lenta maratona, come magari eravamo abituati negli anni passati, uno scatto, viste anche le tempistiche più strette di quest’anno.

Dal canto nostro, devo dire che abbiamo cercato di arrivare in Commissione con quelle che erano le nostre proposte senza arrivare all’ultimo in aula, quindi cercando di favorire quello che è stato il dibattito all’interno dei vari passaggi in Commissione, cercando di evitare di avere, magari, una situazione più caotica in aula, come si è visto in passato. Anche perché, in un momento storico come quello di oggi, non ci sembrava il caso.

Veniamo, adesso, alla nota più dolente. Da relatore di minoranza, cercherò di basare il mio intervento o, comunque, l’ho costruito per cercare di sottolineare quelle che, a nostro avviso, sono criticità di un periodo storico che richiede misure estreme e impattanti sul territorio per consentire di superare una crisi ad oggi devastante per il nostro Paese, ma anche e soprattutto per una Regione come la nostra, che ha un tessuto produttivo così diffuso, soprattutto di piccole imprese.

Seguendo, quindi, le indicazioni stesse fornite dalla Regione, partirei in questo intervento dalle indicazioni macroeconomiche. In particolare, mi preme sottolineare alcuni dati che abbiamo individuato e che ci danno uno spaccato di quella che è la realtà in cui viviamo oggi. Il rapporto ISTAT sulla situazione e le prospettive delle imprese in emergenza sanitaria legata al Covid-19 realizzato tra fine ottobre e l’inizio di novembre 2020, si poteva tranquillamente leggere anche sul Sole 24 Ore del 14 dicembre scorso, indica che, a causa del crollo del fatturato dovuto alle misure di restrizione, 73.000 imprese nel nostro Paese hanno già chiuso e 17.000 non riapriranno, il che vuol dire che almeno 90.000 imprese in Italia nel 2020 sono venute meno. Tra l’altro, mancano ancora i dati dell’ultimo bimestre dell’anno.

È evidente che il Governo nazionale avrebbe dovuto affrontare diversamente l’emergenza sanitaria che, alla luce di questi dati, si è trasformata in emergenza economica come mai vista sul nostro territorio, alla faccia degli slogan che abbiamo sentito più volte “andrà tutto bene”.

Bastava prendere esempio dalla tanto citata, e spesso direi a sproposito, Germania dove le imprese tedesche fino a 50 dipendenti, parliamo degli ultimi interventi, avranno diritto a un rimborso del 75 per cento del fatturato dei mesi di lockdown. Tra l’altro, leggevo che stanno pensando di estenderlo al 90 per cento. Quelle più grandi fino al 58 per cento, con un tetto di un milione di euro.

Per evitare, in uno dei settori più colpiti, la ristorazione, e per andare incontro alle esigenze di quel settore, gli incassi dovuti al take-away, quindi all’unica opzione rimasta alla ristorazione durante il lockdown non vengono conteggiati per andare a individuare il ristoro.

Così come durante il primo lockdown quando, dopo pochi giorni dalla domanda, tutte le imprese tedesche, a prescindere da dimensioni e caratteristiche, che hanno presentato la richiesta, si sono viste accreditare la cifra dovuta, così come la restituzione dell’IVA.

È inutile sottolineare la differenza con le iniziative poste in essere nel nostro Paese. Lo stillicidio di imprese chiuse è lì, di fatto, a testimoniarlo, questo perché non si è voluta seguire una strategia nazionale di uscita dalla crisi e si è puntato tutto sulle risorse europee, che, se e quando arriveranno, e in quale misura, che ancora non riusciamo a essere chiari né certi con noi stessi e con ancora più difficoltà possiamo trasmetterlo alle nostre imprese e alle nostre famiglie, non potranno certo arrestare questa drammatica emorragia che tende a diffondersi principalmente nel settore terziario, la cui tenuta sarà difficilmente sostenibile con strategie mirate a singole linee di sviluppo.

Penso a quanto dicevamo in Commissione II qualche giorno fa. C’era l’assessore Colla, se non sbaglio. Proprio perché le linee di sviluppo più pesanti delle iniziative europee per il prossimo settennio, adesso vedremo come saranno allocati i fondi strutturali, ma di tutto quello che riguarda il Recovery Fund, si tende a seguire due grandi macroaree, cioè il green e la digitalizzazione. Chiaramente sono linee di sviluppo che hanno ricadute anche sull’indotto e sull’occupazione, però capiamo bene che sono molto mirate e molto di nicchia e rischiano di non avere, soprattutto in tempi rapidi, che è la risposta che serve di fronte a una crisi, la capacità di dare un aiuto concreto e soprattutto di far sopravvivere chi oggi è in difficoltà e vive la crisi.

Purtroppo notiamo come spesso venga utilizzato anche in questa sede un modo di parlare solo in prospettiva, senza fermarsi ad analizzare quanto sta avvenendo ora – lo dicevamo poc’anzi – senza individuare soluzioni tempestive ad arginare la deriva nella quale il Paese sta precipitando.

A tal proposito, un ulteriore allarmante dato da analizzare è quello emerso dal secondo Barometro Censis-Commercialisti, sull’andamento dell’economia italiana, realizzato in collaborazione con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che fungono da sensori diffusi sul territorio autorevoli dello stato dell’economia reale: sono 460.000 le microimprese italiane, quelle con meno di dieci addetti e sotto i 500 miliardi di fatturato, a rischio chiusura a causa dell’epidemia da Coronavirus. Esse rappresentano l’11,5 per cento del totale e nel 2021 potrebbero non esserci più. Questo si traduce in un complessivo di 80 miliardi di euro di fatturato in meno e quasi un milione di posti di lavoro a rischio.

Questo deve essere veramente molto chiaro: se è vero che nella migliore delle ipotesi le prime risorse del Recovery Fund – anche qui, io vado sempre, tengo a dirlo, con numeri che devono essere ancora verificati – il 12 per cento del totale, quindi 14 miliardi di sovvenzioni e 11 miliardi di euro di prestiti, arriveranno circa nella primavera-estate 2021, è altrettanto vero che l’Italia, nel prossimo anno, rischia di trovarsi con un milione di disoccupati in più, senza affrontare gli incalcolabili costi sanitari, sociali e psicologici derivanti dalla media dei fallimenti aziendali.

Ovviamente l’Unione europea è troppo impegnata a bullizzare i propri membri richiamandoli al rispetto del presunto stato di diritto, come se quello del lavoro non fosse un diritto stabilito dalla Costituzione nel nostro Paese, per accelerare i tempi. Così come Bruxelles è più interessata a varare sanzioni o a finanziarie spot contro i Paesi che all’Unione nemmeno appartengono. Senza dimenticare che solo una parte del Recovery Fund, circa 65 miliardi – qui giochiamo sempre sulle cifre ballerine – sui quasi 209 complessivi, sarà a fondo perduto. Gli altri saranno prestiti, le cui condizionalità, come è già successo in passato, emergeranno presto e richiederanno il varo di nuove misure, tasse o il taglio di altri servizi sociali, fermo restando che anche la parte a fondo perduto richiederà interventi di recupero risorse. Parliamo comunque di bond che vanno a cercare risorse sul mercato e al mercato devono restituirli. Quindi, di fatto l’Italia rimarrà, come oggi è, un Paese contribuente netto, cioè che investe più di quello che riceve. Questo andrebbe sempre ricordato quando parliamo di risorse europee.

A causa del Covid-19 numerosissime micro, piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna, veniamo al tessuto produttivo nostro, hanno dovuto sospendere completamente o ridurre drasticamente la propria attività. I dati delle associazioni di categoria sono allarmanti. Li abbiamo citati nei vari interventi, anche durante tutto il 2020, manifestando una situazione di grave difficoltà, soprattutto in termini di liquidità.

È unanime la richiesta di interventi in maniera più concreta, superando il mero ricorso all’indebitamento e allo slittamento della fiscalità. Questi due sono stati gli strumenti più in voga durante il 2020. Lo abbiamo visto tanto nelle politiche nazionali quanto in quelle regionali. Però spingere a indebitare una piccola impresa ‒ lo dicevamo a marzo e lo ripetiamo oggi ‒ con l’incertezza del ritorno alla normalità vuol dire creare un danno enorme, perché le garanzie pubbliche, poi, dovranno rispondere a fronte dell’incapacità di queste imprese di riuscire a superare la crisi. Se non le mettiamo nelle condizioni di farlo, difficilmente possono riuscirci. E i numeri che citavamo prima lo dimostrano.

I provvedimenti emanati dal Governo nazionale, infatti, non sono sufficienti ad ovviare alle pesanti perdite economiche subite da diversi settori della regione Emilia-Romagna, tra i quali i principali commercio, turismo, ristorazione, cultura, intrattenimento e sport. Essendo demandata al Governo la destinazione delle risorse, la Regione è impegnata affinché il programma europeo relativo venga realizzato attraverso progetti regionali in attuazione delle strategie regionali legate al Piano nazionale per la ripresa e la resilienza. Ebbene, sarebbe interessante capire di cosa si parla e quali progetti la Regione invia al Governo nazionale. A metà dicembre ancora non abbiamo avuto traccia di questi. Non c’è stata una discussione e una condivisione degli obiettivi, come ci eravamo detti, con le forze di minoranza, mentre altre Regioni, la Regione Sicilia, ad esempio, aveva trasmesso ufficialmente già lo scorso 12 novembre ‒ ho saputo che hanno bocciato tutto ‒ le proposte al Governo nazionale. Tra l’altro, su questo mi premerebbe sottolineare che prima di fare gli spot sui giornali, tipo “abbiamo già pronto il Piano”... Io quando ho letto “abbiamo già pronto il Piano” [...] ho pensato: evidentemente hanno bypassato l’Assemblea. Quindi, ho fatto un accesso agli atti. Se poi mi trovo la risposta, e ce l’ho qui, dove mi viene detto “guardate che ancora non c’è niente, sono stati spostati i termini a gennaio, quindi chiediamo l’estensione a gennaio per potervi dare una risposta più precisa” io eviterei di andare sulla stampa a dire “abbiamo il Piano miracoloso” se ancora non ci si è mai seduti per parlarne.

Anzi, a proposito, come per i famosi bazooka, che abbiamo letto sui giornali, abbiamo preso alcune cifre preventive dell’informativa sull’alluvione del modenese, in cui venivano citati, se non sbaglio, 115 milioni per il nodo idraulico Secchia, Panaro e Naviglio da inserire nella proposta della Regione per il Piano nazionale di resilienza, di cui tra l’altro non abbiamo nemmeno la relazione. Non c’è l’assessore Priolo. L’avevamo chiesta. Io pensavo che una relazione scritta bastasse un clic per inviarla via mail, ma evidentemente ci sono delle difficoltà o forse va riscritta e ritarata per non darci quelle esatte parole che sono state pronunciate in quella sede. Quindi, seguendo una logica prettamente governativa, anche l’Emilia-Romagna nel suo bilancio ha puntato tutto sui presunti futuri finanziamenti europei, perché questo va per la maggiore, lo diceva prima anche nell’intervento la relatrice di maggioranza, così come su diverse risorse statali, consentendo, di fatto, al Presidente Bonaccini di snocciolare cifre direi un po’ a casaccio: prima 14 miliardi di euro, il bazooka, che erano quei 13,771 miliardi, poi adesso abbiamo letto di recente 30 miliardi di euro derivanti dai conseguenti investimenti, mettendo insieme un insieme di cifre impressionanti, derivanti in buona parte da fuori del bilancio regionale. Anche perché se andiamo a vedere il Titolo II, le spese in conto capitale, della Regione per il prossimo triennio sommate ammontano a 1,4 miliardi. Devo dire che, mi sia concesso la battuta, ho pensato che sulla stampa avessero sbagliato a posizionare la virgola quando hanno citato il bazooka, perché evidentemente da 14 a 1.4 c’è stato un errore di stampa mi vien da dire. Bisogna pensarci bene, prima di lanciare slogan e numeri di questo tipo, facendo pensare che esistano certe potenzialità quando poi, in realtà, parliamo di ben altre cifre a disposizione.

Sempre tra le pieghe del nostro bilancio notiamo che lo sforzo della nostra Regione per il sostegno alle attività più colpite, veniva detto prima, si riduce a 10 milioni, perché i 32 che poi potrebbero diventare 40 come ci è stato annunciato in Commissione Bilancio sono risorse statali, sono risorse di sforzo del bilancio della Regione. Questa è una nota dolente molto forte, perché se facciamo un raffronto con altre Regioni, penso ai 210 milioni del pacchetto rilancio Lombardia, di cui 30, lo hanno annunciato poco fa, destinati esclusivamente a un bonus una tantum da mettere in campo immediatamente. Penso al Lazio, ma al Lazio vengo dopo perché ha fatto una proposta che, senza volerlo, si allinea a una proposta che abbiamo fatto noi ormai un mese e mezzo fa, al Piemonte che già la volta scorsa ha messo in campo diverse risorse a fondo perduto, alla Toscana stessa, che ha ricevuto risorse a livello nazionale, esattamente come l’Emilia, pari a 20 milioni, e ha già annunciato i ristori per tutto il settore o almeno una parte delle risorse che ha ricevuto, i 20 milioni, sono destinati a tutto il settore bar e ristoranti che, nello specifico, hanno fatto questa scelta. Però, sono risorse che tendono a far arrivare subito e puntano sulla rapidità.

Confronti difficili ovviamente, per via del diverso numero e composizione degli abitanti, del tessuto produttivo, però se andiamo ad analizzare lo sforzo percentuale sul bilancio proprio, non possiamo che restare delusi dallo sforzo di casa nostra, soprattutto se paragonato anche all’impegno nostro sul 2020, ovvero 18 milioni per le garanzie sui prestiti, che riallaccio a quanto dicevo prima sull’offrire come unica alternativa alle imprese la sola strada dell’indebitamento.

Venendo a una proposta in particolare che abbiamo fatto noi, cioè lo scostamento di 50 milioni, tanti, pochi, sul capitolo giusto o sul capitolo sbagliato, su questo possiamo discutere all’infinito, il tema era finanziare un progetto di legge depositato ormai più di un mese fa sull’IRAP che prevede un contributo sulla base di quanto, del resto, fatto da questa Regione, votato dalla maggioranza e dalla Giunta sul finire della precedente legislatura, votato anche da noi che ci eravamo allora, perché lo ritenevamo molto corretto, ovvero il provvedimento sulla montagna che è stato citato prima, tra l’altro dicendo che delle risorse stanziate sono state usate praticamente la metà, evidentemente perché c’è scarsità di richiesta. Però, questo mi fa anche pensare che si sono sbloccate risorse libere che evidentemente sono state impegnate in altri canali, ma che potevano essere importanti destinare anche su un processo simile, ma che vedesse quella stessa tipologia di contributo esteso a tutte le categorie più colpite. Poteva essere un ottimo modo per unirsi ai ristori del Governo e dare una mano in più ai settori.

Introducevamo, tra l’altro, il tema di un contributo pluriennale, cioè cercare di accompagnare queste realtà non oggi con un contributo una tantum, ma negli anni, in un triennio pensavamo, perché ritenevamo che fosse l’approccio più corretto da usare su coloro che oggi cercano di non chiudere i battenti, di rimanere aperti, di mantenere i posti di lavoro e di investire sulla loro attività per non doversi trovare a dover chiudere la saracinesca, e metterli nelle condizioni di non subire la concorrenza di chi magari domani arriverà. Penso a grandi compagnie, a grandi gruppi, a catene, con disponibilità economiche enormi, che si troveranno la prateria delle attività chiuse davanti dove poter andare a pascolare liberamente.

Il ristoro Lazio IRAP, quello messo in campo dalla Regione Lazio con mia sorpresa poco tempo fa, tra l’altro proprio di 51 milioni, neanche a farlo apposta, sostiene proprio queste attività in una maniera simile. Quello è un contributo una tantum solo per quest’anno, ma l’idea, come vedete, tra l’altro il presidente Zingaretti è anche segretario di un noto partito nazionale, che non è il mio.

Quello che ci aspetteremmo ora e per il prossimo futuro è che una parte importante dei fondi che noi andremo a richiedere tramite progettazione regionale riguardi innanzitutto, per quanto riguarda uno dei temi specifici, dove poi magari i colleghi della minoranza che interverranno andranno a dettagliare ognuno con le proprie prerogative all’interno dei vari temi singoli, il tema del dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio, un problema che in Emilia-Romagna ci trasciniamo da decenni ormai e per il quale continuiamo ad addurre la scusa della straordinarietà degli eventi atmosferici, quando manca, invece, una strategia, che non sia quella del corso d’acqua come canale naturale, ma quella del corso d’acqua come una struttura sulla quale l’uomo è intervenuto negli anni trasformandola, di fatto, in un’infrastruttura d’acqua che, come tale, necessita di interventi straordinari per evitare che il territorio venga messo a rischio.

Quello che chiediamo è la partenza effettiva dei lavori delle tante opere infrastrutturali promesse da decenni e mai inaugurate, secondo i tempi che voi avete fissato nei documenti di programmazione. È di quello che stiamo parlando. Se andiamo a vedere un’opera che io conosco direi, ahimè, troppo bene, cioè la Campogalliano-Sassuolo, è diventata una barzelletta ormai. Se tu giri per Sassuolo, è la classica battuta di quando vuoi fare un esempio di qualcosa che non si avvererà mai. La credibilità ormai delle sparate “l’anno prossimo, il mese prossimo partono i cantieri”… L’abbiamo sentita tante volte che non ha più senso neanche... Quando uno le legge fa finta di niente. Tira dritto. O ci fa una battuta sopra. Ormai quando ci si prende la briga di denunciare a scopo sensazionalistico o ‒ perché no? ‒ elettorale la partenza dei cantieri ci si dovrebbe anche prendere la responsabilità del mancato raggiungimento dell’obiettivo.

Quello che chiediamo è l’assunzione di medici e infermieri per potenziare realmente la nostra sanità. Tuttavia, su questo tema, sul quale la Regione la sua parte la fa... Il Recovery Plan ideato dal Governo, proposto del Governo prevede di destinare solo 9 miliardi di euro a quello che è il settore più coinvolto nell’affrontare direttamente la pandemia, mettendo in mostra, tra l’altro, diverse debolezze. Viene quasi il dubbio che vogliano costringerci o obbligarci a prendere il MES, vista questa strategia. Può darsi che mi stia sbagliando.

Quello che chiediamo è l’accompagnamento nella ripartenza, con incentivi e sostegno economico a tutte quelle attività legate principalmente al settore terziario, che stanno facendo sacrifici enormi per sopravvivere e non chiudere i battenti e che rischiano di trovarsi in una situazione discriminante ‒ lo dicevo prima ‒ rispetto a chi, per effetto delle chiusure di molte attività, si troverà campo aperto e poca concorrenza per investire in futuro. Questa può essere una strategia. Magari c’è chi preferisce la catena che paga salari ridotti e c’è chi preferisce magari l’investimento di qualcheduno del territorio perché ha un ritorno di indotto molto maggiore, soprattutto quando sull’investimento ci campa una famiglia che ha la possibilità di investire, di vivere il territorio e di non portare soldi magari fuori, di spenderli qui e di fare girare moneta in casa nostra.

Chiediamo anche un impegno serio e concreto sull’autonomia regionale. Insomma, c’era ancora un ex collega, oggi sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, l’ultima volta che ci siamo seduti a un tavolo per parlare di autonomia qui dentro. Il Governo ha altre priorità, la crisi del Covid sicuramente non aiuta, però anche qui leggiamo sui giornali ogni tanto la sparata, la cannonata, la bazookata, però bisognerebbe stare un attimino anche sui fatti più concreti oltre a questi slogan.

Quello che chiediamo è un serio programma di digitalizzazione e sburocratizzazione della pubblica amministrazione per accompagnare la sperata ripartenza, perché sì se qui il Recovery Fund va in una direzione sicuramente interessante, sembra a volte, quando leggi gli obiettivi, che sia più una strategia per un periodo, mi si passi il termine, di vacche grasse, cioè quando stiamo tutti bene decidiamo di investire maggiormente in due settori specifici per far fare un passo in avanti alla società, Green e digitalizzazione, però oggi non siamo in questa situazione. Oggi siamo in una situazione in cui la gente chiude. È un settore, come il terziario, che difficilmente potrà trovare beneficio da questi canali se non tramite l’indotto. Però, bisogna poi capire la capacità che hanno questi investimenti di potersi tradurre in maggiore moneta, stipendi e salari più alti, capacità di spesa delle nostre famiglie, che è un dato di cui purtroppo si parla spesso poco.

Le nostre idee durante il 2020 sono state depositate più e più volte. Quello che noi avremmo ritenuto fosse da mettere in campo lo abbiamo lanciato. I canali principali rimangono quegli interventi sulla sanità, e su questo sicuramente possiamo anche trovarci in buona parte in sintonia, ma c’è il tema del rilancio della sopravvivenza dell’impresa da una parte e del rilancio dall’altra che ci vedono ancora oggi molto molto dubbiosi.

Ci saremmo, devo essere sincero, a questo punto aspettati su questi progetti di legge in votazione oggi un coraggio da leone da parte di una Regione che si vanta spesso di essere la prima nel Paese, e concludo. Prima forse, però, in tante iniziative ideologiche, decisamente ultima quando la situazione si fa più difficile.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. 

Io ho diversi iscritti a parlare, alcuni si sono iscritti qui in aula, altri si sono iscritti con l’app. Invito tutti a iscriversi sempre con l’app, in modo che riusciamo anche a tenere meglio l’ordine.

Prima di passare la parola ai consiglieri per il dibattito, passo la parola alla Giunta. Assessore Calvano, prego.

 

CALVANO, assessore: Grazie, presidente. Grazie ai due relatori, in particolare alla relatrice di maggioranza per la disamina molto attenta e completa che ha fatto dei numeri del bilancio, sui quali non mi soffermerò troppo, pur riprendendone qualcuno.

Noi abbiamo chiuso o andiamo a chiudere il 2020 con numeri che conoscete. Li abbiamo visti anche precedentemente nel DEFR. Sono numeri che purtroppo hanno il segno meno davanti per l’economia, e non solo per l’economia, per i livelli occupazionali e per tutta un’altra serie di problematiche. Allora, con questa manovra vogliamo provare a far tornare a crescere il PIL dell’Emilia-Romagna.

Alla paura, al dolore e un po’ anche alla rabbia che il Covid ha portato si affianca, soprattutto in una terra laboriosa come questa, la voglia di ripartire. Per farlo, per poter ripartire serve insistere su un grande investimento sulla sanità. 9 dei 12,5 miliardi di questo bilancio sono un impegno importante che mettiamo in campo sanitario. Così come la stessa riprogrammazione che abbiamo discusso prima. Sono un segnale molto chiaro di qual è la linea tracciata in Emilia-Romagna su questo tema. Così come l’avvio organizzato e già pronto della campagna vaccinale è un ulteriore segnale. Così come i 150 milioni che metteremo in campo con un nuovo accordo di programma e che dovranno avere un’attenzione particolare sul territorio e sulla sanità territoriale, che è emersa come una necessità ancor più forte a fronte della crisi pandemica.

Noi, però, oltre a proteggere l’Emilia-Romagna, vogliamo assecondare la voglia che c’è di ripartire. Lo abbiamo fatto innanzitutto cercando di venire incontro alle situazioni con maggiore difficoltà. Quell’aumento del Fondo ristori, che richiamava anche Rontini, da 10 milioni a 31,8 milioni, in realtà, potrà essere ulteriormente integrato, perché nella manovra finale del Ristori Quater potrebbero esserci ulteriori risorse che potrebbero accrescere ulteriormente quei fondi, sui quali abbiamo già avviato la procedura erogativa, in particolare con un accordo con le Camere di commercio.

Ma i ristori non bastano. Se si vuole ripartire, serve una Regione che abbia il coraggio di investire in maniera importante sull’attrattività delle imprese, sulla loro internazionalizzazione, sui processi di digitalizzazione, così come sulle fiere, così come completare investimenti importanti, come quello del waterfront, così come rilanciare costantemente sul versante degli investimenti.

I 14 miliardi che abbiamo ripetuto e inserito all’interno del DEFR non sono un libro dei sogni. Sono un lavoro in corso. Confidiamo che, con la collaborazione di tutti, con l’indispensabilità della collaborazione di tutti, possano trovare rapidamente luce. Però in Emilia-Romagna non ci accontentiamo di vedere il PIL crescere, perché abbiamo un obiettivo più grande. Vogliamo vedere un PIL che cresce, ma che si distribuisce equamente, perché è una caratteristica di questa terra. Che si distribuisca equamente tra le persone. E allora arrivano le politiche sociali sui nidi, sugli affitti, l’aumento del Fondo regionale per la non autosufficienza, l’aumento del Fondo sociale regionale, le borse di studio per consentire a tutti gli studenti di tutte le famiglie di poter studiare. Che sia, quindi, una crescita equa tra uomini e donne, che sia una crescita equa anche tra centro e periferia. Credo che non sia un caso che abbiamo messo in campo 40 milioni dedicati ai Comuni delle aree periferiche, che abbiamo accresciuto in maniera importante gli investimenti sulla montagna, che abbiamo deciso, a fronte dell’accordo con il Governo, di dedicare 85 milioni di euro agli enti locali. Una parte avremmo potuto decidere di trattenerla e gestirla direttamente come Regione. Abbiamo voluto, con questa legge, portarli sul territorio, fare in modo che dal territorio possano prendere piede.

Di questa sensibilità ringrazio i Gruppi di maggioranza, innanzitutto. Il Partito Democratico, Emilia-Romagna Coraggiosa, i Verdi, la lista del presidente Bonaccini. Li ringrazio perché hanno spinto in questa direzione, cioè su un PIL che cresce, ma che si distribuisce equamente, nei loro emendamenti, nella discussione fatta nella costruzione della manovra. Allora, aver rafforzato il Fondo regionale per la non autosufficienza con un’attenzione particolare ai caregiver, l’investimento fatto sull’imprenditoria femminile, l’attenzione a tutto il mondo del terzo settore credo che siano stati segnali importanti del lavoro fatto da quest’Aula; un lavoro fatto nel confronto anche con l’opposizione e ringrazio la relatrice anche di questo per aver cercato, in raccordo con la Giunta, il massimo del dialogo con tutti all’interno di quest’aula, per le ragioni che dicevo prima quando abbiamo discusso il DEFR.

Immagino che l’opposizione non farà sconti, non deve fare sconti, ma credo che sia importante anche provare a evitare scontri, perché in questa fase in particolare credo che non servano a nulla. E di questo quindi ringrazio davvero l’atteggiamento messo in campo in aula.

In Emilia-Romagna, quindi, con questa manovra vogliamo far tornare a crescere il PIL, vogliamo fare in modo che cresca distribuendosi equamente, ma siamo consapevoli che il PIL nel XXI secolo non può crescere con le stesse politiche con le quali lo facevamo crescere nel XX secolo.

A dirlo è lo stesso Patto per il lavoro e per il clima che il presidente Bonaccini ha voluto fortemente come elemento non di continuità del precedente, ma di innovazione del precedente Patto per il lavoro. Dobbiamo sfuggire, e il Patto va in questa direzione, dal trade off che laddove c’è più lavoro c’è meno ambiente o che laddove c’è più l’ambiente c’è il rischio che ci sia meno lavoro. Serve un gioco win-win, un gioco a saldo positivo in cui quando cresce il lavoro cresce con un’attenzione crescente anche all’ambiente. Allora, il grande investimento che abbiamo fatto per incentivare il trasporto pubblico locale per i minori, allargato ulteriormente con questa manovra. Aggiungo sul versante degli investimenti che noi siamo una Regione che tende a fare poco debito. Questo ci ha aiutato, anche nelle fasi più difficili, perché ci ha reso meno ingessato il bilancio.

Quel debito che andiamo a fare, però, su cosa lo andiamo a fare? Sull’investimento per elettrificare le linee ferroviarie regionali. Ci mettiamo 60 milioni, con l’obiettivo di raddoppiare quella cifra nel dialogo e nel rapporto con il Ministero delle infrastrutture e con l’Europa.

La stessa volontà di accogliere la proposta fatta dalla consigliera Piccinini, controfirmata anche da Gruppi della maggioranza, di aiutare gli enti locali a cambiare il loro parco veicolare, va in questa direzione, così come il grande investimento di 4,5 milioni all’anno per piantumare 4,5 milioni di piante, nel corso della legislatura, nel nostro territorio, nella nostra regione.

Investimenti win-win, quelli in cui vince il lavoro e vince l’attenzione all’ambiente, sono anche quelli che noi mettiamo in ricerca e innovazione. Il completamento del Tecnopolo e la sua candidatura sempre più come hub della ricerca europea qualifica l’Emilia-Romagna, qualifica Bologna, qualifica l’Italia nel sistema europeo e mondiale della ricerca. Così come ambiente significa digitalizzazione, digitalizzazione delle imprese e della pubblica amministrazione. Ho ricordato prima la forte volontà, i nuovi stanziamenti messi per la digitalizzazione di quelle imprese, mi permetto di ricordare lo sforzo che abbiamo fatto in piena crisi pandemica distribuendo 3,5 milioni di euro ai Comuni e alle loro Unioni affinché implementassero lo smart working, uno smart working che in questa regione c’era ancor prima della pandemia, merito di chi aveva visto e intuito questa necessità e che questa necessità poteva diventare anche un modo nuovo di lavorare. Usciremo dal Covid sapendo che questo modo nuovo di lavorare determinerà un nuovo modo di organizzare il lavoro, determinerà un cambiamento del diritto del lavoro. Questo è un lavoro che dall’Emilia-Romagna può partire.

Abbiamo provato a introdurre questi elementi anche nel confronto sul contratto decentrato, contratto che abbiamo firmato pochi giorni fa, con l’accordo di tutti, con la voglia di continuare a far crescere la capacità di questo Ente di essere al passo con la storia, a volte di anticiparla e di offrire un grande servizio ai propri cittadini.

Investiremo molto su questo. Lo abbiamo fatto con questo bilancio, lo faremo – spero – anche utilizzando al meglio i fondi europei, fondi europei che non abbiamo contabilizzato all’interno di questa manovra, perché è in corso la programmazione 2021-2027, perché ancora non abbiamo riscontri delle ricadute sui bilanci regionali dell’utilizzo del Recovery Fund. Questo credo che sia un problema, ma il presidente Bonaccini e le altre Regioni credo che lo abbiano ben evidenziato, non nella logica di portare risorse nel nostro bilancio, ma secondo la logica che, laddove c’è capacità di spese e di investimento, è giusto che quella capacità di spese e di investimento venga sostenuta, e la Regione Emilia-Romagna queste caratteristiche le ha. La manovra che abbiamo messo in campo l’abbiamo voluta mettere in campo con questo obiettivo, cioè quello di essere protagonisti di una nuova stagione di investimenti, di essere protagonisti del ritorno in positivo del PIL e della ricchezza di questa regione, creando le condizioni perché questa ricchezza si possa distribuire equamente e creando le condizioni affinché questa crescita della ricchezza non vada a danno delle generazioni future.

Concludo. È per me il mio primo bilancio. Per questo il ringraziamento è doppio, a chi ha sopportato e supportato la mia continua richiesta di approfondimenti, di cercare di capire. Come assessore ho la fortuna di poter approfittare ‒ passatemi il termine ‒ del lavoro di dirigenti di grande esperienza, di grande capacità, di funzionari altrettanto bravi, di collaboratori e collaboratrici all’interno del mio assessorato altrettanto bravi, fortemente orientati al risultato. È questo su cui dobbiamo investire: una Pubblica amministrazione sempre più orientata al risultato, dove il risultato è la soddisfazione dei propri cittadini, delle proprie imprese.

Il ringraziamento va anche ai colleghi di Giunta, per aver sposato, con spirito di collaborazione e grande lavoro di squadra, il cambio di approccio sul bilancio. Il ringraziamento va a voi, va all’aula, per il lavoro che abbiamo ancora da fare nelle prossime ore e per quello che avete fatto fino ad oggi. Ho voluto seguire tutte le Commissioni, non solo come segnale di attenzione, ma anche per capire come, poi, gestirlo il bilancio. Perché il bilancio si approva, ma poi va gestito. Credo che quel dibattito possa aiutare un assessore anche a capire come gestire al meglio quel bilancio, come intercettare, magari, nelle risorse stanziate alcune richieste che possono stare dentro quelle risorse stanziate e non hanno bisogno di ulteriori risorse, ma possono trovare gambe attraverso la programmazione della spesa.

Ringrazio per la grande disponibilità di nuovo i relatori, tutta l’aula, ma anche il presidente della I Commissione, perché c’è stato un rapporto franco, leale, sempre disponibile di fronte alle situazioni nelle quali dovevamo cercare di raggiungere il risultato, anche quando ci si trova da parti opposte dal punto di vista politico.

Chiudo dicendo che per un assessore al bilancio la risposta più facile generalmente è: non ci sono soldi. Io sto cercando di usare il meno possibile questa espressione o di usarla solo dopo aver cercato tutte le strade per trovare quelle risorse, perché l’opportunità e la fatica di cercare risorse per il bene comune credo sia un privilegio che non può essere sprecato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Calvano.

A questo punto continuiamo con il dibattito in aula dei consiglieri e passo la parola alla consigliera Piccinini.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Intanto una doverosa premessa. Spero di non risultare ineducata, ma sono state settimane davvero impegnative queste e quindi mi preme ringraziare prima di tutto i miei collaboratori, a cui non finirò mai di dire grazie per lo sforzo sovrumano a cui li ho sottoposti. In secondo luogo, voglio ringraziare i relatori di minoranza e di maggioranza, in particolar modo la collega Rontini con cui c’è stato un confronto leale, franco, trasparente. Ha avuto un atteggiamento che ho apprezzato e, al di là di tutto, lo dico con sincerità.

Infine, quell’assessore lì, che vi invidio un po’, devo dire la verità, l’assessore Calvano, non per le idee politiche su cui capita di vederla spesso e volentieri in modo diverso, io per esempio avrei fatto di tutto per non trovare le risorse per l’autostrada Cispadana, però lo voglio ringraziare per il rispetto che ha avuto per questa Assemblea, per non aver mai fatto mancare la sua presenza nelle Commissioni, cosa che non si era mai vista prima, e per la disponibilità al dialogo e al confronto che ho apprezzato particolarmente.

Esaminiamo quindi oggi questa manovra di bilancio che, come purtroppo sappiamo, si inserisce in un quadro contrassegnato dalla pandemia da Covid-19, dai suoi effetti oggettivamente devastanti sulle nostre comunità; effetti che, al di là del loro drammatico impatto sanitario, si sono tradotti innanzitutto in una crisi economica, occupazionale e sanitaria senza precedenti dal dopoguerra sia per gravità sia per estensione territoriale avendo assunto fin da subito una dimensione globale.

È una crisi che è tuttora in corso e al momento, senza dubbio, non ancora superata e forse non ancora conclusa. Ma oltre alla crisi, oltre ai colpi durissimi inferti alle nostre economie, oltre ai cambiamenti del tutto inattesi e improvvisi, rapportati ai nostri comportamenti individuali e collettivi la pandemia ha prodotto o anche ha comunque rafforzato la consapevolezza che è possibile reagire. Questo non significa solo invocare la ripartenza o anche sostenere con risorse misure normative o una ripartenza qualunque. Questa volta, invece, non è maturata solo la volontà di ripresa, ma la consapevolezza che la ripartenza dovrà avvenire sulla base di nuovi e diversi obiettivi, o non ci sarà ripartenza.

Non dobbiamo solo ricominciare a lavorare, studiare, produrre, crescere e vivere, ma soprattutto dobbiamo farlo in modo diverso. Ripartire significa, questa volta, andare in una direzione diversa da quella lungo la quale siamo stati fermati. Lo testimoniano questi tre giorni di sedute assembleari dedicate innanzitutto a provvedimenti non solo dai contenuti oggettivamente pesanti, ma anche accomunati dalla compresenza in ognuno di essi di temi troppo a lungo tenuti lontani e fino a ieri presentati come contrapposti.

Domani torneremo a confrontarci, per esempio, sul Patto per il lavoro e per il clima, che al di là dei suoi contenuti prova a tenere insieme – poi vediamo se si riuscirà, non è scontato e non è una sfida banale – ambiti separati e quasi opposti fino a pochi mesi fa. Oggi, invece, affrontiamo la manovra finanziaria regionale, una manovra nella quale, grazie anche al nostro contributo, del Movimento 5 Stelle, si potranno cogliere segnali di quella necessità di cambiare la rotta e di tenere assieme indissolubilmente ambiente, sostenibilità, equità con lavoro, produzione e sviluppo.

Nel confronto nelle Commissioni è emersa per noi l’esigenza di dover interpretare questo bilancio come un’occasione di cambiamento per agire sulle criticità evidenti del nostro territorio. L’Emilia-Romagna, cioè la sua società, i suoi cittadini e le sue imprese raccolgono da sempre risultati importanti su molti fronti, nell’occupazione, nella capacità di stare sui mercati internazionali, nell’orientamento alla costituzione di imprese. Ma non ci sono solo luci e record, ci sono anche problemi gravi e reali che minano la tenuta della nostra comunità, la sua coesione e la sua prospettiva di crescita e sopravvivenza. La politica deve avere la capacità di vederli, nominarli, individuarli e affrontarli, senza nasconderli e senza nascondersi.

Parlo e penso, quindi, all’emergenza climatica ambientale, quella che rende, per esempio, l’area della nostra regione, parte integrante del bacino padano, una delle più inquinate d’Europa e che ha avuto un ruolo anche nella maggiore diffusione del contagio da Covid-19 proprio nelle nostre città.

Emergenza ambientale significa anche acqua, quella dei fenomeni alluvionali, troppo frequenti e di cui abbiamo parlato purtroppo anche poche sedute fa, o quella che manca nei periodi divenuti più intensi e prolungati di siccità, richiedendo modalità di conservazione, di regimentazione e di utilizzo industriale, civile, agricolo o turistico molto diverse dalle attuali, acqua che viene dispersa o utilizzata in modo non appropriato.

Emergenza ambientale significa anche gestione del territorio, programmazione degli insediamenti, inversione del processo di consumo di suolo, significa destinare risorse per la prima grande opera di cui il nostro territorio ha bisogno, la manutenzione delle infrastrutture esistenti.

Significa investire in mezzi sostenibili per la mobilità, capaci cioè di consentire l’altissimo numero di spostamenti quotidiani nelle nostre comunità, senza contribuire, però, alle emissioni di sostanze inquinanti e nocive come quelle dei mezzi a combustione.

Il bilancio della Regione ‒ lo dico oggi, ma vale anche per gli appuntamenti futuri ‒ in particolare a seguito della drammatica esperienza della pandemia, che stiamo ancora contrastando, deve affrontare con decisione questa emergenza e individuare strumenti e risorse per risolverla, invertendo la rotta che sta portando al progressivo consumo delle risorse del territorio, assicurando condizioni di crescita sostenibili. Uno sviluppo che richiede fortissimi investimenti nella digitalizzazione in favore delle medie, piccole e piccolissime imprese, quelle che possono restare competitive, capaci di produrre innovazione e ricchezza per tutti, se saranno messe nelle condizioni di competere, quindi di disporre di un know how indispensabile e di affrontare anche le strategie di commercializzazione proprie di un mondo in cui l’e-commerce è parte preponderante negli scambi.

A fronte di qualche segnale che, riconosco, non va sminuito, penso alle risorse per l’elettrificazione delle linee regionali, obiettivo a cui abbiamo contribuito anche nella scorsa legislatura come Movimento 5 Stelle, penso alle risorse per rendere sostenibile il parco auto dei Comuni, sul lato ambientale si può e si deve fare di più. Non nascondo, poi, che ogni valutazione sul pacchetto bilancio è senza dubbio resa particolarmente complessa, penso per tutti noi, ma in particolare per i Gruppi più piccoli, dall’assembramento di provvedimenti importanti da approfondire, discutere, emendare e votare nel giro di pochi giorni. Probabilmente, avendo avuto più tempo per affrontare la complessità di questa manovra di bilancio, si sarebbe potuti arrivare anche a riflessioni diverse rispetto a quelle di oggi.

In questa sede, quindi, mi limito a sottolineare alcuni segnali importanti, tra i quali in primo luogo, valutando anche le parole positive del sottosegretario Baruffi rispetto al mio question time di ieri, rispetto alla condivisione di un processo reale di riconversione del parco veicolare nella nostra regione, scegliendo, quindi, con chiarezza la strada dell’elettrico, un passo in avanti positivo.

Prendo le mosse da questa considerazione per introdurre gli ordini del giorno che ho presentato su questo pacchetto bilancio. Infatti, collegato all’oggetto 2067, cioè alla legge di stabilità, troverete l’ordine del giorno n. 2, che ho depositato assieme ai colleghi Rontini, Taruffi e Zamboni, per tradurre in un impegno chiaro, esplicito e derivante dall’Assemblea l’esigenza di orientare 3 milioni di euro provenienti dal Fondo investimenti per gli enti locali alla riconversione del parco veicolare dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane. L’ordine del giorno prevede proprio l’incentivazione per gli autoveicoli ad alimentazione elettrica e comprende, in questa possibilità, anche i mezzi della polizia locale.

Un altro ordine del giorno che abbiamo condiviso riguarda l’attenzione che deve essere assicurata ai Comuni impegnati nella gestione dei centri di formazione professionale. Sono gli otto centri di formazione pubblica esistenti nella nostra regione e quindi l’ordine del giorno 2066/3 vuole ribadire la loro fondamentale funzione anche in relazione alla gestione sul piano delle politiche attive del lavoro e dell’occupazione proprio in questa fase contrassegnata dalle conseguenze della pandemia.

La formazione professionale è parte fondamentale delle strategie per affrontare e superare la crisi, […] il nostro modello di sviluppo. In questa operazione la Regione deve assicurare la necessaria attenzione anche sul piano finanziario al sistema pubblico dei centri di formazione professionale nell’ambito del complessivo sistema formativo regionale.

Infine, l’ordine del giorno 2068/10 agisce, invece, nel campo delle guide turistiche, nonché delle guide escursionistiche ambientali e degli accompagnatori turistici. Si tratta di un ambito di attività colpito in modo durissimo dagli effetti della pandemia.

La proposta dell’ordine del giorno interviene su due fronti oggetto di riflessione con gli assessori Corsini e Felicori, vale a dire l’esigenza di orientare anche verso questa attività il quadro di interventi in favore del sostegno della qualificazione dei settori investiti dalla crisi e, oltre a ciò,   un percorso innovativo per ripartire, vale a dire la possibilità di sostenere, anche attraverso l’azione di APT, servizi e destinazioni turistiche, un programma di visite virtuali particolarmente utilizzabile dalle scuole, da futuri visitatori e anche da realtà come le CRA.

Mi scuso se sono inciampata nell’esposizione, ma veramente affrontare questo bilancio con questo caldo in queste mascherine è particolarmente complicato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Anch’io partirò con i dovuti ringraziamenti perché quale presidente della Commissione Bilancio ho gestito credo e spero al meglio queste tre settimane di approvazione in Commissione del pacchetto bilancio.

Ringrazio per la collaborazione, ovviamente, i due relatori, di maggioranza, la consigliera Rontini, e di opposizione, il consigliere Bargi. Ringrazio anche l’assessore Calvano in ragione della sua disponibilità che ha sempre prestato durante tutte le Commissioni e la sua attenzione.

Ringrazio, ovviamente, anche i miei uffici, Vanessa e Silvia, che hanno collaborato con me e lavorato perché la Commissione appunto espletasse nel migliore dei modi la sua funzione. E siamo arrivati oggi all’approvazione di questo bilancio. I tempi purtroppo sono sempre pochi e sempre brevi per poter parlare di un pacchetto bilancio così ampio, per cui mi limiterò semplicemente ad alcune osservazioni, anche esplicitando e spiegando quelli che sono un emendamento e un ordine del giorno che ho presentato.

In un anno drammaticamente colpito dalla pandemia così importante e straordinario dal punto di vista dell’evento salute ed economico, mi sarei aspettato un bilancio straordinario e non ordinario. È un bilancio di previsione preso alla lettera, nel senso letterale del termine, cioè prevediamo di avere delle risorse che arriveranno dall’Europa e che verranno gestite spero al meglio da parte di questa Regione.

Noi abbiamo portato dei contributi, condivisibili o meno. Sappiamo che abbiamo visioni diverse rispetto alla gestione amministrativa di una Regione, però abbiamo cercato, nei limiti e nel rispetto della corretta collaborazione tra opposizione e maggioranza, di trovare una condivisione e un’unione di intenti rispetto a determinate dinamiche.

Non so quello che passerà, non so quello che accoglierete, spero solo che, nell’ambito della gestione di un 2021 che sarà sicuramente tragico e drammatico dal punto di vista economico dei settori più colpiti, dalla ristorazione, dai bar, dalle palestre, dalle piscine a tutti quei settori che nell’anno 2020 hanno subìto una chiusura importante e speriamo non definitiva, le risorse che arriveranno e che metterete in campo siano destinate a questi soggetti che, di fatto, hanno subìto nel corso del 2020 un disastro economico senza precedenti.

Ho presentato e condiviso anche con la maggioranza un ordine del giorno che riguarda il trasporto pubblico locale. Questo è più per i piccoli comuni che si trovano oggi a gestire un problema economico legato al costo del trasporto e a come viene calcolato questo costo. Era un emendamento che era già stato fatto negli anni precedenti, siamo sempre attraverso un contributo straordinario, auspicando nella sua approvazione, ma credo che nell’ambito della condivisione non ci siano sorprese su questo, ma dovremmo trovare comunque un sistema per non renderlo più straordinario, ma ordinario, ma probabilmente dovremmo trovare anche il sistema di riparametrare queste tariffe, sul quale credo che l’assessore Calvano, attento com’è anche ai piccoli comuni, possa sicuramente dire la sua.

Il secondo emendamento, che è stato oggetto di discussione con la consigliera Rontini e con il consigliere Bessi, che ho presentato in Commissione e che ripresento oggi, anche in virtù della presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna, riguarda quel contributo straordinario per le celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante Alighieri. Forse in Commissione è stata presa come una battaglia tra Ravenna e Forlì. Così non è, ovviamente. Giusti i contributi che sono stati elargiti al Comune di Ravenna per queste celebrazioni. Credo siano altrettanto giusti i contributi verso un Comune che ospita una delle mostre più importanti, e sarà, credo, come ha definito anche il presidente quando è venuto a Forlì ad inaugurare questa mostra, una delle mostre più importanti in Italia e, forse, in Europa. È ovvio, c’è un contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Forlì-Cesena, che ha comunque elargito e allestito la mostra. Il Comune ospita nei propri Musei San Domenico questa mostra. Noi chiediamo semplicemente che la Regione metta a disposizione quelle risorse per gli eventi collaterali proprio derivanti alla vita di Dante, che non deve essere soltanto Ravenna o Firenze. Dante, ovviamente, come è stato detto e come tutti sanno, ha transitato nella nostra Romagna e anche a Forlì, dove ci è stato per più di sette anni. Credo che sia un evento importante dal punto di vista non soltanto culturale, storico, ma anche turistico, turismo sul quale la Regione sta puntando tantissimo, ha puntato tantissimo in questi anni e lo sta facendo anche per il futuro. Quindi, era semplicemente, non uno screzio tra Ravenna e Forlì, ma una condivisione di intenti rispetto ad un evento che credo debba essere celebrato ai massimi livelli da questa Regione.

Termino, perché purtroppo i tempi sono molto, molto brevi, auspicando che ogni gestione rispetto alle risorse che saranno messe in campo venga adottata nei modi e nei tempi migliori, proprio per favorire lo sviluppo di questa regione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pompignoli.

Consigliere Occhi, prego.

 

OCCHI: Grazie, presidente. 

Io farò un focus più sul tema della difesa del suolo, infrastrutture e logistica.

Questo bilancio non è facile da leggere, ovviamente, in tutti i capitoli, ma specialmente nella difesa del suolo è un po’ disperso in vari capitoli e ci sono diversi enti che intervengono sulla difesa del suolo. In questo bilancio, comunque, vi è una previsione di circa 44 milioni di euro per la difesa del suolo, di cui 30 per spese correnti, stipendi, trasferimenti, acquisto di beni e servizi, su un totale invece di circa 100 milioni su tutto il servizio dell’ambiente, di cui sempre 73 milioni per spese correnti. Quindi, per differenza, si fa il calcolo sulle spese in conto capitale. L’anno scorso, guardando il bilancio dell’anno scorso, la previsione finale era di 125 milioni sul totale e di circa 53 milioni su difesa del suolo. Quindi, a prima vista, parrebbe una diminuzione di fondi, ma poi sappiamo che generalmente in corso d’anno avvengono delle variazioni di bilancio magari con l’applicazione di avanzo o altre risorse. Questo per dire che comunque questi 50 milioni sono una piccola parte di tutti i finanziamenti che la Regione veicola e che comunque gestisce sulla difesa del suolo. Questi sono solo una piccola parte di quelli che vengono gestiti durante l’anno. Il 28 aprile, infatti, il presidente Bonaccini e l’assessore Calvano promisero nel triennio sul dissesto investimenti per 1,431 miliardi su tutto l’ambiente e il territorio e poi diverse centinaia di milioni sulla difesa del suolo. Questo è un ordine di grandezza che è totalmente diverso da quello che la Regione mette poi direttamente nel suo bilancio.

Nel 2020-2021 sono stati promessi ulteriori 212 milioni di euro per la difesa del suolo e contro il dissesto idrogeologico. Ecco, questo per dire che la gestione dei fondi che fa la Regione, fondi statali, fondi europei, è di fondamentale importanza per riuscire a mettere a terra tutti gli investimenti altrimenti non si va da nessuna parte. Anche qua sui fondi europei, e lo diceva il mio collega Bargi e anche altri colleghi, continuiamo a puntare totalmente sui fondi europei.

La Regione ha messo 800 milioni di euro, ha candidato 800 milioni di euro per interventi rapidamente cantierabili; 800 milioni di euro che non sappiamo ancora se effettivamente saranno disponibili.

Quindi, cosa bisogna fare nel frattempo? Fare in modo che se non arriveranno questi fondi fare al massimo con quello che abbiamo. I Comuni hanno bisogno di supporti nella gestione del territorio, nella progettazione. In montagna servono fondi anche per le manutenzioni ordinarie, le più banali, come per esempio il servizio neve. La montagna poi necessita di un piano straordinario di manutenzione delle arterie stradali, danneggiate dalle ripetute frane nel corso degli anni, per dare respiro a un’economia già pesantemente compromessa dalle crisi precedenti e dalla crisi attuale.

Un tema aperto presso i piccoli Comuni della nostra montagna è la gestione del servizio idrico e dei rifiuti, le cui necessità infrastrutturali e tariffarie non sono ancora state pienamente risolte, a differenza invece delle aree di pianura, dove l’accorpamento delle gestioni ha dato risultati migliori.

Movimenti franosi sulle aree agricole. Anche qui servirebbe un piano aggiuntivo perché i fondi europei non paiono sufficienti o comunque c’è molta necessità. Un milione e mezzo all’anno ai Consorzi di bonifica sembra veramente poco. Questo che dà la Regione ai Consorzi sembra veramente poco, perché ultimamente i Consorzi di bonifica sono diventati uno strumento territoriale fondamentale, in ragione del fatto che anche le Province sono sempre meno presenti, sempre meno finanziate. Le infrastrutture stradali, sulle quali corre l’economia regionale.  […] autostradale, l’abbiamo già detto, sembrerebbe in dirittura di arrivo forse una programmazione. Ci sono ancora tanti punti aperti; ci sono i ponti, ci sono i ponti della nostra provincia, la provincia di Parma, per esempio, molto danneggiati. Siamo intervenuti più volte io e il consigliere Rainieri. E poi c’è il nodo idraulico di Parma. Quello del nodo idraulico del Secchia l’abbiamo visto recentemente, ma quello di Parma è del Baganza; il Comune di Colorno non è ancora al sicuro e non lo sarà nemmeno dopo la realizzazione della cassa di espansione del Baganza. Serve un’opera di laminazione delle piene a valle anche di Parma città.

Concludo dicendo che c’è necessità anche di un grande intervento sulla logistica; ne parleranno anche altri colleghi. È necessario fare in modo che la logistica su cui corre la nostra economia, di questa Regione, anche per la prossima ripresa, ci deve essere una ripresa di questa regione, ma passa anche da un sistema di logistica e la Regione dovrà dare finanziamenti speciali e finanziamenti anche per finanziare le imprese che lavorano nella logistica, che sono state, anche queste, pienamente colpite. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Occhi.

Ora passo la parola alla consigliera Costi. Prego, consigliera.

 

COSTI: Intanto grazie, presidente. Voglio ringraziare davvero tutti e tutte coloro che hanno lavorato al bilancio. Io ne approfitto in dibattito generale per fare qualche ragionamento e soprattutto per presentare l’ordine del giorno che abbiamo, come maggioranza, presentato sulle montagne e le aree interne.

Come Partito Democratico valutiamo positivamente l’approccio e le scelte di bilancio sulle aree montane e sulle aree interne, in modo particolare la scelta di una maggiore integrazione delle politiche con strumenti anche organizzativi per rafforzare le misure di governance a disposizione dell’assessore e della Giunta. Positive, inoltre, le poste di bilancio dedicate, dal finanziamento della legge n. 2 al taglio dell’IRAP per le piccole imprese, ai finanziamenti per gli investimenti, l’acquisto degli alloggi alle giovani coppie, oltre a tutti i finanziamenti pro quota sui singoli settori. Un territorio che rappresenta più del 40 per cento della nostra regione, 126 comuni, più di 500.000 abitanti, un indice di vecchiaia altissimo, migliaia di imprese piccole e medie e migliaia di posti di lavoro. L’obiettivo per noi rimane uno: rafforzare la presenza dei cittadini e delle cittadine che già le abitano e, nello stesso tempo, attrarre nuova popolazione, soprattutto giovani e donne, e sostenere una rinascita sostenibile, come previsto nel Patto per il lavoro e per il clima firmato proprio in questi giorni.

Nell’alta e nella media montagna, la minore numerosità della popolazione femminile rispetto a quella maschile deve farci riflettere parecchio sulla necessità di politiche di genere trasversali e larghe. Perché una donna giovane può decidere se vivere in questi territori e di crescerci i propri figli deve essere uno dei mantra che ci accompagna. Del resto, credo sia importante che proprio nel DEFR la Giunta abbia messo nei singoli obiettivi sempre la valutazione dell’impatto di genere e la coerenza con la legge n. 6, oltre alla equità territoriale.

Le aree montane e interne, le loro comunità, sono una grande opportunità in questo cambiamento epocale, dove nulla sarà più come prima. I cambiamenti devono essere governati e non subiti. Perché questo accada fondamentali saranno le scelte sull’utilizzo dei finanziamenti della Next Generation, dei Fondi europei 2021-2027, partendo da un approccio politico e culturale nuovo, come le città e i centri attrattori possono innescare processi di ritorno e di rafforzamento di queste aree. Il benessere delle aree più pianeggianti e della città dipende da come saranno risolti molti dei problemi delle aree montane e interne e, io dico, anche di quelle periferiche, dal dissesto idrogeologico al governo delle acque, al governo e alla gestione del patrimonio boschivo e della fascia pinetale litoranea del Basso Ferrarese, al recupero agricolo dei terreni abbandonati.

Per questo proponiamo alla Giunta e all’Assemblea alcuni assi fondamentali su cui continuare a dedicare un grande impegno con il Governo e il Parlamento per una strategia nazionale sulle aree montane che preveda all’interno di una riforma fiscale ormai urgentissima, fiscalità di vantaggio per le imprese che qui vi operano; un confronto alla pari per l’utilizzo dei nuovi fondi europei per superare i divari infrastrutturali materiali ed immateriali; un confronto alla pari chiaramente tra Regione e Governo, dalle infrastrutture viarie al trasporto pubblico rendendolo competitivo, al digitale per tutti i cittadini e le imprese, vitale per chi è periferico, alle reti per i servizi pubblici, l’acqua, l’elettricità e il gas, alle energie rinnovabili, facendo di queste aree un grande laboratorio di innovazione in grado di creare nuove filiere produttive sostenibili, alla prevenzione del dissesto idrogeologico con un ruolo centrale delle comunità locali, al rilancio del turismo verde oltre che bianco per costruire anche qui filiere imprenditoriali e occupazionali, ma anche alla grande infrastrutturazione del welfare (scuole, sanità, sociale).

La sanità dovrà essere il primo banco di prova del dopo Covid con il nuovo Piano sociale sanitario. Certamente investimenti e rafforzamento degli ospedali con riapertura dei punti nascita nelle aree montane (del resto, oggi abbiamo votato all’unanimità un emendamento), integrazione con i consultori, ma anche un impegno straordinario per una sanità territoriale con personale dedicato e in numero adeguato, gli infermieri di comunità, i medici di base, i pediatri, gli specialisti, integrata con la parte sociale e con l’utilizzo delle migliori tecnologie esistenti.

Fondamentale – è stato oggetto anche di altre risoluzioni – è trovare quegli strumenti per attrarre e trattenere il personale sanitario e sociale in queste aree, e questo vale anche per gli insegnanti. Questo è l’impegno che chiediamo alla Giunta, ma che chiediamo anche a tutti noi come Assemblea: essere concretamente al fianco delle popolazioni di queste aree affinché possano essere loro stesse con le Istituzioni locali le prime protagoniste di una rinascita sostenibile necessaria per tutta la regione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Costi.

Consigliera Montalti, prego.

 

MONTALTI: Grazie, presidente.

La firma del Patto per il lavoro e per il clima, condiviso con i rappresentanti della comunità regionale, sindacati, enti locali, associazioni imprenditoriali, mondo della formazione e dell’università e per la prima volta dalle associazioni ambientali come Legambiente, Rete Rifiuti Zero Emilia-Romagna, segna un passaggio storico per le politiche della nostra Regione.

L’Emilia-Romagna ha scelto di mettersi in prima linea con l’Europa, diventando parte attiva nella realizzazione dell’obiettivo di neutralità climatica da perseguire entro il 2050 e di conversione energetica arrivando al 100 per cento di energie rinnovabili entro il 2035.

Potremmo dare concretezza alle nostre politiche grazie anche alle risorse che sono appena state stanziate a livello europeo attraverso il nuovo quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e con il programma straordinario Next Generation EU. Il 2021 sarà l’anno in cui costruiremo la nuova programmazione regionale dei fondi europei, in coerenza con gli impegni presi con il Patto per il lavoro e per il clima ed essendo, come Regione, parte attiva di quella strategia europea che vede nel Green Deal, nella transizione digitale e nella coesione sociale i tre pilastri su cui costruire la ripresa e il nostro stesso futuro.

Per questo motivo ho presentato un ordine del giorno insieme ai colleghi del Partito Democratico e della maggioranza collegato al bilancio per anticipare alcuni dei temi e degli obiettivi fondamentali che dovranno essere contenuti nella nuova programmazione dei fondi europei. Il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo e anche i fondi dedicati allo sviluppo dell’agricoltura, anche se con una dinamica di programmazione differente rispetto al FESR e al FSE, saranno tre dei pilastri su cui si baseranno le nostre politiche di ripresa, di innovazione, di sostegno alle imprese, ai lavoratori, ai territori e alle comunità. Dovremmo avere il coraggio di puntare su settori e filiere che possano accompagnare il sistema socio-economico emiliano-romagnolo in una nuova fase di ripresa. A questo ci servirà la strategia di specializzazione intelligente, uno strumento di visione che avrà successo se saremo in grado di vedere oltre i limiti del presente, proiettando i punti di forza e le eccellenze del sistema emiliano-romagnolo nel futuro che ci aspetta.

Nel programmare dovremmo riuscire ad essere complementari, definendo le misure da attuare attraverso la nostra programmazione regionale, con la capacità di prevedere quali ambiti per noi strategici saranno finanziati attraverso altri strumenti di programmazione, come i fondi di coesione nazionali, i programmi a gestione diretta della Commissione europea o il Piano nazionale di ripresa e resilienza. E condivido pienamente il richiamo e la richiesta che il presidente Bonaccini ha fatto affinché si realizzi una strategia comune a livello nazionale per la programmazione e la gestione del Recovery Fund, che veda Enti locali e Regioni protagoniste, insieme al Governo, per la realizzazione del piano di rilancio del Paese. Un’occasione storica, che non possiamo in alcun modo sprecare.

Nel prossimo settennato la complessità e la varietà di strumenti che l’Europa ha messo in campo ci sfida ad attivare le migliori competenze e professionalità, per cogliere tutte le opportunità e per accompagnare tutto il sistema emiliano-romagnolo in questo percorso, senza lasciare indietro nessuno, che è il senso profondo delle politiche di coesione. Questi sono dunque gli obiettivi da fissare. Il Green Deal, ovvero la svolta verde, così come definito dal Patto per il lavoro e per il clima e così come indicato dall’Unione europea. Le politiche di sostenibilità ambientali devono essere, infatti, prioritarie all’interno della programmazione dei Fondi europei, investendo su politiche energetiche, economia circolare, contrasto al consumo di suolo e rigenerazione urbana, qualità dell’aria e mobilità sostenibile. Il Women New Deal, ovvero un piano integrato di azioni economiche, sociali e culturali per la promozione del protagonismo femminile in tutti i settori quale fattore di modernizzazione della società, sia con progetti di empowerment occupazionale e lavorativo delle donne, adeguati a colmare i radicati gender gap che frenano equità e sviluppo, sia con il potenziamento e l’innovazione di infrastrutture sociali atte ad offrire alle donne servizi pervasivi di conciliazione tra vita, lavoro e cura. I giovani e il rilancio dell’equità generazionale, puntando su formazione e lavoro di qualità e sul sostegno al progetto di vita con politiche per l’accesso alla casa, l’autonomia e il sostegno alla natalità, la conciliazione lavoro-famiglia.

Dovremo investire tantissimo in ricerca e innovazione, in maniera integrata e senza vincoli settoriali, anche con progetti di filiera che permettano alle piccole e medie imprese di essere partecipi e protagoniste e di investire in imprenditorialità, dando spazio all’imprenditoria femminile e giovanile. Uno dei pilastri trasversali della strategia di specializzazione intelligente è quello della transizione digitale, che va concretizzata dando il massimo sostegno alla nuova Agenda digitale regionale 2030, attraverso la programmazione europea. L’innovazione sociale diventerà sempre più centrale per tenere unite economia, società e ambiente, come trasformazione dal basso, fiducia nelle proprie comunità, recupero della partecipazione attiva e consapevole.

La nuova programmazione regionale dovrà prendersi un ulteriore impegno: quello di semplificare, dematerializzare e digitalizzare tutti i processi di accesso e gestione alle risorse europee. Un impegno non semplice, perché sappiamo quanto sforzo burocratico ed amministrativo ci sia dietro i Fondi europei, ma un impegno dovuto per far sì che davvero il sistema emiliano-romagnolo possa ripartire, anche facendo un salto di qualità nel rapporto tra la comunità regionale e l’Amministrazione pubblica.

Certo, il lavoro che ci attende è complesso. L’Assemblea legislativa sarà il luogo del confronto e dell’elaborazione, e tutti noi colleghi di maggioranza e di opposizione saremo insieme in prima linea per garantire non solo che i nostri territori abbiano voce, ma soprattutto per far sì che emerga una visione strutturata e costruttiva del futuro dell’Emilia-Romagna. Questo lo possiamo fare solo in una maniera: con il metodo del Patto per il lavoro e per il clima, fatto del coinvolgimento dei territori e delle comunità, fatto di ascolto e dialogo, fatto anche di quella capacità unica emiliano-romagnola di scommettere sul futuro anche nei momenti difficili come questo, con impegno e serietà, con speranza e con fiducia.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Pillati, prego.

 

PILLATI: Grazie, presidente.

In questi mesi abbiamo parlato spesso di scuola, del suo ruolo fondamentale nella vita dei nostri figli, ma anche dei tanti sacrifici a cui è stata chiamata non solo la scuola dei più grandi, che ancora oggi opera a distanza, ma anche quella dei più piccoli che, a causa delle misure di contrasto alla diffusione del virus, cambia continuamente la sua organizzazione e funziona a intermittenza. Dal 24 febbraio scorso, lo sappiamo bene, nulla è più come prima nelle scuole della nostra regione; una regione che ha costruito la qualità del suo sviluppo investendo nel capitale umano e nel capitale sociale, cioè nelle persone e nelle comunità. È per questo che qui, nonostante l’emergenza sanitaria, dobbiamo continuare a investire risorse e pensiero sulla scuola, quella di oggi e quella di domani, perché non possiamo permettere che questo presente pregiudichi il futuro dei nostri figli.

Voglio ringraziare il presidente e la Giunta per avere confermato con questo bilancio l’investimento nell’educazione e nella scuola e per il lavoro incessante di questi mesi e di questi ultimi giorni perché tutti gli studenti possano rientrare nelle loro scuole al più presto. Questo è davvero importante, perché, nonostante la didattica a distanza, l’impegno straordinario del mondo della scuola, la chiusura prolungata delle attività in presenza ha prodotto non solo costi psicologici sui ragazzi che hanno rinunciato a quel patrimonio di relazioni e socialità di cui ci parlava anche la relatrice, la consigliera Rontini, ma anche una perdita di apprendimenti che potrà per molti di loro avere effetti negativi sugli studi futuri e sull’ingresso nel mercato del lavoro, contribuendo ad aumentare le disuguaglianze. Per questo è importante che la scuola riparta, ma non basta. Vogliamo che si avvii con urgenza una riflessione con il mondo della scuola per individuare azioni straordinarie da mettere in campo già a partire dalla prossima estate, per ridurre gli effetti negativi dell’emergenza Covid sugli apprendimenti di adolescenti e preadolescenti, facendo particolare attenzione ai ragazzi con maggiore fragilità, e lo si può fare partendo dalle buone pratiche di cui i nostri territori hanno fatto esperienza con le scuole aperte d’estate. Attorno a questo progetto dobbiamo chiamare a raccolta i tanti attori dei nostri territori che hanno consentito di sviluppare in molte parti della nostra regione quello stretto rapporto tra scuola e territorio che ha contribuito alla qualità del sistema formativo.

Servono azioni straordinarie per far fronte all’emergenza nella scuola e dobbiamo farlo con grande urgenza, ma parallelamente dobbiamo sollecitare quei cambiamenti che la scuola aspetta da tempo. Se, come crediamo, la ripartenza dopo questa drammatica crisi, così come la qualità dello sviluppo nel lungo periodo, può solo basarsi sulla forza delle nuove generazioni, la Regione deve contribuire in tutte le sedi istituzionali a richiamare la necessità di ripensare spazi, tempi e modi del fare scuola, investendo sulla formazione dei docenti, su edifici scolastici moderni, in cui tutti gli spazi siano ripensati per consentire una didattica innovativa e un nuovo modo di vivere la scuola oltre l’orario e il calendario scolastico.

Voglio ancora una volta ringraziare il Presidente e la Giunta perché, mentre si affronta in questa Regione con determinazione questo presente drammatico e incerto, non si dimentica di guardare oltre l’emergenza per costruire l’Emilia-Romagna del futuro. Una Regione che certamente vogliamo in grado di competere con i territori più avanzati del mondo, alla quale però vogliamo che tutti i nostri figli possano contribuire, nessuno escluso, perché il futuro in questa regione non può essere di pochi. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Pillati.

Consigliera Mori, prego.

 

MORI: Grazie, presidente. Mi preme sottolineare, a questo punto della discussione generale, un aspetto particolarmente innovativo che si evidenzia dall’esame congiunto degli atti in discussione. L’impostazione integrata per la parità e contro le discriminazioni di genere che ci siamo dati con la legge quadro regionale 6 del 2014 si sta oggi evidenziando nel bilancio di previsione, nella programmazione economico-finanziaria per gli anni a venire. Con gli atti in approvazione stiamo ponendo infatti le fondamenta di una stagione davvero inedita, come ci è richiesto dalla crisi pandemica che stiamo attraversando. Una stagione nella quale le Istituzioni rinnovano e assumono pienamente la responsabilità di interventi e investimenti mirati a contrastare le disuguaglianze e a colmare gradualmente i tanti gap che emarginano il protagonismo in particolare delle donne e il loro contributo allo sviluppo. A tale ingiustizia e arretratezza contrapponiamo una visione sistemica di progresso e di società inclusiva, capace di valorizzare il ruolo, il sapere, il lavoro, le professionalità femminili, che nell’emergenza del Covid abbiamo riscoperto essere essenziali per fronteggiarla e per superarla.

L’approccio mainstreaming strutturale e integrato andrà declinato nei programmi di contrasto alla povertà e al disagio sociale e in quelli per l’incentivazione e qualificazione dell’occupazione femminile, per contrastare le situazioni di degrado delle condizioni e delle qualità del lavoro, come cita espressamente il DEFR che abbiamo ragionato stamattina. Lo abbiamo chiamato “Women New Deal”. Ringrazio molto la relatrice Rontini per averlo espressamente citato e la collega Montalti, che l’ha posto al centro del nostro ordine del giorno, perché, da visione di questo Piano integrato di azioni economiche, sociali e culturali per la promozione del protagonismo femminile, è diventata e sta diventando una proposta politica concreta. Come sa fare, del resto, l’Emilia-Romagna. È diventato, cioè, un mandato, un obiettivo di mandato della Giunta e un impegno condiviso con gli enti locali, le scuole, le università, il mondo delle imprese e sindacale, le associazioni, le professioni, il terzo settore nel nuovo Patto per il lavoro e il clima.

Una visione sistemica, dicevo, dunque, a partire dal DEFR, dal bilancio 2021, dal Patto per il lavoro e il clima, non solo per scongiurare il rischio che le disuguaglianze di genere acuite dalla crisi diventino irreversibili, ma anche e soprattutto per avviare interventi strategici a favore dell’occupabilità e di un’occupazione femminile di qualità che si consolidi nel tempo e contribuisca all’aumentare del PIL, ma soprattutto del BIL, del Benessere interno lordo. In questo senso, la costituzione e l’implementazione di un Fondo regionale per l’imprenditoria femminile ‒ Women New Deal ‒ andrà ad incidere positivamente in una realtà che vede oggi una perdita di imprese femminili consistente nel commercio al dettaglio, ristorazione, agricoltura, moda. L’abbiamo detto e lo ribadiamo: dalla crisi pandemica più devastante dal dopoguerra o si esce insieme o non se ne esce. Insieme donne e uomini, insieme forze produttive e sociali, insieme territori centrali e periferici, insieme Istituzioni democratiche del Paese e dell’Unione. La posta in gioco va colta sotto ogni profilo, aspetto e strumento, a partire dal piano di Next Generation EU. Dopo il via libera, infatti, dal Parlamento europeo, lo si diceva prima, al quadro finanziario pluriennale, al sostegno del Recovery Fund sin dall’inizio del 2021 non ci sono ostacoli.

Ora sta a tutti e tutte noi. La Regione Emilia-Romagna, dalla solida vocazione europeista e dalla comprovata capacità di attrazione, gestione e spesa dei fondi europei, come del resto citava l’assessore Calvano prima, ha le carte in regola per progettare il futuro con una cultura del cambiamento proattiva e inclusiva, che possa essere anche esemplare, senza nessun tipo di prevaricazione o di prepotenza culturale, per una ricostruzione partecipata che metta al centro le persone, l’equità, il lavoro, la sanità pubblica, la lotta alle disuguaglianze nell’ambito della necessaria svolta ecologica, della digitalizzazione, dell’innovazione.

La Regione Emilia-Romagna farà sicuramente la sua parte anche nella definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, partecipando nel merito a delle progettualità come ha sempre fatto e proponendo il proprio metodo integrato oltre che inclusivo, tutto ciò appunto in una connessione stretta con gli obiettivi, gli strumenti e le risorse europee per una Europa che noi vogliamo sempre più verde, più connessa, più sociale e, perché no, più intelligente.

Ci vuole dunque coraggio, determinazione, forza per sfidare l’oggi e traguardare il domani, ma soprattutto bisogna essere quelli – è la grande Alda Merini che lo dice – che hanno la carne a contatto con la carne del mondo perché lì c’è verità, e noi questo facciamo: promuovere verità e, perché no, anche un po’ di giustizia sociale.

Grazie, presidente. Grazie ai colleghi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Consigliere Caliandro, prego.

 

CALIANDRO: La ringrazio, Presidente.

Ci tenevo ad intervenire oggi in questa Assemblea non solo per testimoniare la gratitudine per il lavoro fatto dal presidente Bonaccini, dall’assessore Calvano e dalla Giunta tutta in questa fase politica, in questa fase amministrativa. Credo che in maniera puntuale e precisa la nostra relatrice, Manuela Rontini, abbia ripreso i punti salienti di questo provvedimento.

Il punto è la contestualizzazione politica di quello che accade. Accade che una legge di bilancio come questa interviene in un momento di grande difficoltà. Se penso, e mi rivolgo chiaramente a coloro i quali hanno fatto l’esperienza della consiliatura precedente, a quanto è diverso questo bilancio da quello che un anno fa, in quest’aula, approvammo mi viene in mente che la discussione sui capitoli di bilancio che quest’anno stiamo affrontando sia tutt’altro che retorica, tutt’altro che da campagna elettorale. E la spinta politica ed organizzativa che Stefano Bonaccini ha impresso a questa Regione in questo momento ci testimonia una difficoltà nuova. È stato ripreso tante volte il sintomo e l’ombra del Covid su tutta la nostra azione di governo. Tuttavia, in politica i processi si caratterizzano per una standardizzazione di quello che deve accadere, ma soprattutto sulla lungimiranza.

Allora, io trovo effettivamente molto lungimirante, cari colleghi, che il nostro bilancio, ancora una volta, nel momento in cui il sistema sociosanitario è stato messo più in difficoltà, abbia scelto di poggiare larga parte dei suoi investimenti nella ricerca, nell’innovazione e nella cura delle persone, perché la nostra capacità attrattiva, quello che siamo al tempo della crisi più forte dal dopoguerra ad oggi, sta nella capacità di saper fare quello che siamo stati eletti a fare, cioè stabilire una strada intorno alla quale segnare la ripresa. La ripresa politica e amministrativa di questo territorio è nelle nostre mani, non è soltanto nelle mani della Giunta, ma è nelle mani di tutto il Consiglio. Per questo condivido anche larga parte degli interventi fatti dalla minoranza, che ho molto apprezzato, perché c’è un senso di responsabilità rispetto alla discussione nel merito che va oltre la retorica della maggioranza e minoranza.

Allora lo dico con molta franchezza: ci siamo confrontati sul trasporto pubblico, ci siamo confrontati sulla scuola, e abbiamo trovato che su alcuni temi l’investimento di questo bilancio è l’investimento che ha capito che cosa significa oggi essere amministratori di una Regione tra le più importanti d’Europa, tra quelle che ha risposto meglio in Europa. Abbiamo sulla nostra pelle i segni e le difficoltà dei morti che accompagnano una discussione grave e difficile; e i morti, quelle persone che ricordiamo tutti i giorni col nostro impegno, sono l’ospite silente di questo dibattito. Le vite che si sono spente, le persone che non potranno più vivere il contesto socio-familiare hanno e devono avere il diritto di una cittadinanza attiva. Per questo io credo che, al tempo di questa crisi, aver investito in welfare, aver investito in servizi alla persona e aver stabilito le priorità sulla scuola siano la nostra carta d’identità.

Ve lo voglio dire con molta schiettezza. È difficile pensare che da marzo ci sia un Paese diviso in due, ma è molto probabile che questo accada. Quando la crisi sarà più dura, forse noi apprezzeremo molto di più il nostro Patto per il lavoro e per il clima, sia per la lungimiranza che c’è stata in quel Patto sia sul fatto che quel Patto già vive in questo bilancio. A questo serve la politica. Serve a capire che gli investimenti che abbiamo fatto sul nostro fondo straordinario sono investimenti che guardano al sostegno e alla crescita di questo territorio.

Purtroppo, le regole che ci siamo dati ci impongono di essere sintetici nelle esposizioni, ma efficaci nell’obiettivo. Vi dico che questo bilancio di previsione è un bilancio di previsione che, a mio giudizio, ha un grande volto umano. E noi ci troviamo qui, in questa sede, carichi di responsabilità di gran lunga superiori a quelle che quotidianamente pensiamo di rappresentare. Se ci sarà un sistema sociosanitario più forte, se ci saranno delle scuole più efficienti, se avremo i nostri figli che potranno continuare a riprendere il loro percorso formativo e se daremo una risposta alla crisi economica di questo territorio, non lo faremo soltanto per quelli che ci sono, ma anche per quelli che non ci sono più. Per questo penso che oggi occorra fare una valutazione che va oltre noi stessi. Noi dobbiamo ricordarci che, quando si amministra, si amministra anche con la capacità della memoria. Credo che questo grande messaggio debba essere il nostro cinquantunesimo consigliere.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Passo la parola alla consigliera Castaldini. Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente. Grazie, colleghi consiglieri. Ringrazio anche per la presenza del presidente, che non è per niente scontata. Credo che la Giunta possa prendere anche da modello chi in questo momento così importante per l’Assemblea legislativa ha deciso di non essere presente. Spero online. Anche perché molte parti del mio discorso saranno dedicate ad alcuni assessori di questa Giunta.

Oggi ho mandato gli auguri di Natale ai miei colleghi consiglieri. Ho voluto citare un pezzo di Giovannino Guareschi, che fa parte della nostra storia e della nostra regione. È un pezzo di un dialogo tra Peppone e Don Camillo: «“Non cambierai mai”, gli rispose Peppone, accorgendosi che per la prima volta aveva dato del tu al suo amico-nemico. Don Camillo non ci diede peso. Sembrava anzi contento. “Se la nostra gente sapesse quanto ci sta a cuore, forse questo Paese sarebbe davvero un angolo di cielo” concluse il sindaco rimettendosi il cappello e uscendo di chiesa attento a non farsi scorgere da nessuno».

Ho scelto questo pezzo perché c’è un punto nella mia vita personale, ma anche nella mia vita politica, in cui mi chiedo sempre qual è la misura, cioè come si fa capire che cosa ci sta a cuore. Che cos’è che dà un valore al bene che noi vogliamo alla gente, alle persone, agli amici, ai figli? Che cosa dà valore? I soldi, il bilancio? No, non appena, anche, non appena. Io capisco che il valore delle cose che incontro è per come guardo quelle cose, cioè che attenzione ho di fronte alle cose che incontro, come sono capace di guardarle e imparare da loro. Questa è la mia stella polare. Allora, il bilancio deve avere almeno a cuore questo sentimento. Il bilancio deve essere visione. Il bilancio deve essere visione, deve essere sogno. Ho paura anche a dirlo, forse deve essere utopia, deve essere desiderio, deve essere coraggio, capacità di vedere strade che nessuno ha immaginato. Noi abbiamo questa responsabilità oggi più che mai, perché di fronte ci siamo trovati la morte, drammaticamente la morte, e non possiamo che utilizzare la moneta del desiderio, del sogno e dell’utopia, perché, altrimenti, non ci può essere speranza.

Io cerco sempre di ascoltare, perché nell’ascolto c’è qualcosa di straordinario. Quando noi vediamo persone che coraggiosamente tentano di ricominciare sempre, di fronte agli stessi DPCM c’erano persone che potevano fare determinate cose, ma c’erano dei coraggiosi che ne facevano di più, quelli io li chiamo spiragli che ci fanno capire che ci possono essere dei modelli nuovi. Lo ripeto, abbiamo il compito di guardare chi apre spiragli per creare modelli. Questa deve essere la base per chi fa politica.

Abbiamo il compito di servire quel coraggio, cioè sostenere chi ha il coraggio di aprire spiragli, e abbiamo il compito di non abbandonare nessuno e prendere per mano chi resta indietro. I ringraziamenti che ho sentito in quest’Aula molto spesso nella vita sono i titoli di coda, sono la fine di una tesi di laurea, sono la fine di un film. Io in questo bilancio non ho ben in mente chi dover ringraziare, o forse sì, si chiama la realtà. Io devo ringraziare la realtà, perché ogni volta mi fa ricominciare da capo, perché ogni volta mi fa rendere conto che la mia idea sulla realtà, di fronte al bisogno di chi ho davanti, scompare sistematicamente. Quindi io, in questo bilancio, ringrazio la realtà che incontro tutti i giorni, che può sembrare astratta, ma invece è molto concreta.

Tutto il mio intervento, che sarà legato alle cose che ho proposto su questo bilancio, che sistematicamente verranno bocciate, lo annuncio già, ma come ricordo spesso nella mia vita, in maniera ironica, andarci vicino conta solo nel gioco delle bocce – ecco, sistematicamente a me in politica accade questo: ci vado sempre troppo vicino e non arrivo mai alla fine – ma, al di là di questo, questo mio intervento sul bilancio è un appello. Un appello a un assessore che è il grande assente di questo bilancio e che in realtà ha un’eredità sulle spalle fondamentale, cioè il welfare dell’Emilia-Romagna. Quello che noi abbiamo sempre guardato come un modello – io criticandolo, la maggioranza come un modello – chi ha ereditato tutto questo è il grande assente di questo bilancio.

Assessore Schlein, questo intervento io lo dedico a lei, perché finalmente possa scoprire il gusto di fare politica in un’Amministrazione come questa, perché finalmente lei possa capire il gusto che, oltre ad andare in televisione, come fa giustamente il nostro presidente, c’è un fascino nell’andare nei territori, nel sentire i cuori, nel guardare gli occhi, che in questo momento forse a lei manca un po’. E allora la faccio ritornare io sul territorio – provo – la faccio ritornare io su temi che dovrebbero essere totalmente suoi, totalmente, e che invece ogni tanto sembrano dimenticati.

Partiamo da una prima parola, che in questo primo anno mi è sembrata quasi un’onta, una vergogna. Proviamo a ridirla, si chiama famiglia. Non è un’onta, è una cosa straordinaria, è il centro e il pilastro di tutte le nostre politiche. Non si può parlare di niente se non si parte da lì. Non si può parlare di welfare, non si può parlare di caregiver, non si può parlare di parità. Se non c’è un uomo che tratta con dignità una donna all’interno di una famiglia non si può parlare neanche di quello. Non si può parlare di infanzia, non si può parlare di scuola. Non si può parlare di niente se non si parte da lì. La prima sfida è quella di provare a mettere ordine, di provare a fare un progetto complessivo sulla famiglia, di mettere ordine alle tante leggi che la sostengono, ma trattandola quasi come se fosse un problema sociale, un problema da risolvere. Invece no. Non è così. Proviamo a rimettere quell’asse lì al centro. Proviamo a far finta che non sia un’onta, ma qualcosa di cui io personalmente vado profondamente fiera.

E poi andiamo avanti, così posso spiegare perché ho provato a fare alcune proposte e perché non si arriva mai alla conclusione. La visione è diversa, ed è giusto che sia così. Però un pezzo di strada possiamo provare a farlo insieme. Cominciamo parlando di disabilità. Io mi sono permessa, assessore Schlein, così parlo anche con lei, proviamo a dialogare insieme, di puntare il dito su tanti aspetti e su tante regole che in questa Regione non vanno bene. Ovvero, tantissimi Comuni utilizzano dei parametri ISEE profondamente ingiusti ‒ profondamente ingiusti ‒ per chi soffre e per chi ha condizioni di disabilità. Voi mi direte che non è colpa della Regione. Sì. Ma arrivare a dover scrivere ai prefetti affinché quei Comuni ‒ Comuni importanti, Modena e Parma ‒ facessero rispettare una legge giusta della Regione vuol dire che qualcuno manca, vuol dire che la politica manca, vuol dire che l’assessore competente non prova a mediare, cioè non prova a fare quello per cui è stata messa esattamente su quella sedia di fianco al presidente Bonaccini, vuol dire che quel problema è derubricato, perché di problemi ce ne sono altri. Stare attenti a come il territorio guarda a queste problematiche è fondamentale.

Ho proposto, è vero, un emendamento sui caregiver, sui caregiver veri, cioè quelle persone che convivono giorno e notte, che vivono, che compatiscono, compatiscono insieme a quelle altre persone che hanno in casa, che sanno benissimo la difficoltà di ogni visita, di ogni gesto. Ho fatto quell’emendamento lì partendo da un presupposto fondamentale: la legge nazionale è diversa dalla legge regionale, e la legge regionale fatta un po’ di tempo fa può essere migliorata, può andare incontro a famiglie che hanno la necessità di essere libere, ovvero di avere un contributo e di spenderlo lì dove non può essere speso nel sistema sanitario nazionale.

Sappiamo di quante famiglie hanno spese aggiuntive: logopedista, fisioterapia o tante altre spese che non possono essere incluse, perché lo Stato non può fare tutto, giustamente. Una madre conosce meglio di tutti gli altri, una madre con un figlio disabile, quel bambino e di che cosa ha bisogno quel bambino. La mia proposta, quel milione che è stato messo, è stato messo per provare ad aiutare una categoria, la più fragile di tutte, di due persone che casomai non hanno un lavoro e che si trovano a dover accudire una persona dentro casa. Ho cercato di stringere il cerchio, perché altrimenti, così, quel milione lì non accontenta nessuno. È solo un segnale politico, ma io dopo tanti anni di politica di continuare a dare segnali politici non mi basta più, non mi basta più, non mi interessa. Voglio vedere che quella faccia lì abbia una risposta adesso, subito, puntando sulla libertà di quell’individuo.

Ho venti minuti, vero, presidente?

 

PRESIDENTE (Petitti): Ne ha altri nove.

 

CASTALDINI: E poi continuo sull’elenco di quelle che sono le competenze della vicepresidente di questa Regione, le CRA, le ASP. Ci abbiamo messo tantissimo ad ascoltarle, a udirle, a capire quali fossero i problemi e soprattutto capire quale sarà la dinamica di trasformazione di ASP e di come possono servire meglio il territorio e come possono competere per arrivare all’eccellenza: l’umanità con i pazienti. Su questo la competenza sicuramente non è della Regione, e lo dico con sincerità. Ogni ospedale, ogni Direzione sanitaria decide come gestire l’afflusso all’interno dei propri ospedali a seconda dell’organizzazione dei propri ospedali, ma chi ha fatto una campagna elettorale sottolineando, vicepresidente, l’umanità che ci vuole nei confronti delle persone, non può non ribellarsi di fronte a figli che non riescono a vedere finire la propria vita ai genitori, non può non ribellarsi. Non può, non può, perché tutto quello in cui crede, altrimenti, non è vero. Non è vero.

Il fatto che una figlia non possa abbracciare un padre è una cosa non vera, è una cosa che non torna. Non torna, in qualsiasi partito uno si sieda. In qualsiasi partito.

Vado avanti. Gli asili, le scuole, i trasporti. Sono contenta, oggi, di aver sentito un intervento che riguarda la scuola. Ero preoccupata, pensavo che il PD avesse dimenticato questo tema. Invece no. Pensavo che il PD, però, fosse talmente coraggioso da sostenere ogni minuto il presidente, che è stato l’unico presidente – e io queste cose non me le scordo – che voleva far ricominciare le scuole, anche quando tutto il PD nazionale non voleva. Anzi no, non è vero che il PD non ha seguito, sicuramente il presidente della Commissione alla quale partecipo sempre volentieri, la presidente Marchetti, ha sempre lottato in questa direzione, e questo va riconosciuto, perché è una questione di sincerità politica. Ma dico questo, che questa battaglia o è una battaglia comune, non per posizioni ideologiche ma semplicemente sempre per la cosa che dicevo prima, cioè guardare la realtà, guardare gli occhi dei nostri ragazzi che sono a casa da un sacco di mesi. Non se ne può più. È uno spettacolo indegno che toglie il respiro.

Per cui cercherò brevemente di spiegare, cerco di riassumere tutto il mio intervento e di fare anche la parte tecnica, così da non tediarvi più. Come ben sapete, io ho depositato qualche emendamento, quattro in particolare; due ci terrei a spiegarli in questo discorso. Il primo, i tamponi dei caregiver: è arrivata una delibera. Presidente, siete stati bravissimi, mi avete battuto sul tempo. Ricordo, però, che la risoluzione affinché fosse compresa questa categoria è una risoluzione Castaldini. Adesso, io non è che voglio la targa, però casomai nei comunicati stampa richiamare che l’opposizione ogni tanto dà qualche buona idea non sarebbe male. Quindi ritirerò per correttezza questo emendamento, anche se porterò il tema in Commissione, perché dentro ci sono sbavature e certe categorie che non vengono ricomprese.

Vorrei però sottolineare che c’è un emendamento, in particolare, al quale sistematicamente mi viene detto sì, ma poi è no, e mi dispiace, non capisco la difficoltà di tutto questo, ovvero l’emendamento che riguarda gli studenti fuori sede e gli Erasmus. La motivazione per cui non si accetta questo emendamento è che questi studenti non hanno un medico di riferimento nel territorio emiliano-romagnolo. Ragazzi, non è un problema della politica. È un problema tecnico. Che i tecnici ricomincino a fare i tecnici e i politici ricomincino a fare i politici. Mi dispiace. Altrimenti non ne usciamo. Questa categoria è la categoria che statisticamente è sempre stata indicata come la più rischiosa. Dare la possibilità di fare screening e prevenzione lo ritengo fondamentale. Vi prego. È un emendamento semplice. Vi prego. Troviamo la possibilità di fare protocolli con medici di base o con medici anche di categorie, come l’ANT, ma troviamo una soluzione, perché è la cosa più semplice del mondo. È il nostro compito.

Assessore Calvano, lei sa che io ho molto a cuore il problema dell’Unione dei Comuni. Ne abbiamo già parlato in Commissione. Ho presentato un emendamento. Anche su questo so che non avrò sponda, ma ci ritroveremo ad affrontare questo tema sull’Unione dei Comuni, perché è un tema spinoso. Soprattutto adesso, che i Comuni non sono più monocolore, capita ogni tanto di perdere. Lo so che voi non siete abituati, ma ogni tanto capita. E quando capita dobbiamo gestire al meglio le situazioni. Ho presentato un emendamento sull’alluvione e sul Comune di Nonantola per aiutare il momento di crisi che stanno vivendo. Mi è stato indicato che la soluzione che il Governo della Regione ha trovato è sicuramente, per la maggioranza, migliore rispetto alla mia. Vi chiedo almeno di leggerlo e di capire che la proposta che faccio sul personale in comando dalla Regione è un tecnicismo. Assessore, glielo affido. So che verrà bocciato, ma secondo me all’interno c’è la possibilità di far risparmiare molti soldi alla Regione Emilia-Romagna.

Infine, ho presentato una risoluzione, proprio per quello che dicevo nel mio discorso. Il modo di spendere i soldi per i caregiver per me indica una strada, una via maestra, il modo che ho di pensare la politica e il modo che ho di pensare il sostegno al welfare, alla disabilità. Tutti mondi che, secondo me, in questo momento devono avere maggiore attenzione, soprattutto in questa seconda ondata, soprattutto in una situazione così grave.

Grazie per il lavoro. Grazie alla realtà, come dicevo prima. Grazie anche agli uffici che hanno sostenuto questa lunga maratona ‒ è il primo anno che io faccio il bilancio ‒ sicuramente affascinante, credo, rispetto al risultato che porto a casa, che potrò solamente far meglio. Niente è stato approvato. Mi dispiace. Credo che in politica il grande pensiero che uno deve avere sia quello di non avere più niente da dire. Non arrivare al risultato. Non avere più niente da dire vuol dire non ascoltare più nessuno. Secondo me, ogni tanto ascoltare questa opposizione, ascoltare le sollecitazioni, le indicazioni e non lasciare spazio mai a una voce che sia diversa fa male a tutti, perché si rischia poi di non avere più niente da dire. Grazie. Grazie, presidente. Grazie, presidente Bonaccini, della sua presenza.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Continuiamo il dibattito con la consigliera Marchetti Francesca.

Prego.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente. Nell’unirmi ai ringraziamenti per tutti coloro che hanno collaborato alla redazione di questo bilancio, mi limiterò a fare un focus sull’ordine del giorno che abbiamo presentato insieme al Partito Democratico e ai colleghi che ringrazio, il Gruppo di maggioranza, rispetto all’infanzia e all’adolescenza.

Ma prima permettetemi un inciso, perché l’intervento che mi ha preceduto non può non avermi sollecitato nel fare alcune considerazioni. Quando parliamo di coraggio e parliamo di visione credo che quanto sostenuto dalla collega Castaldini rispetto al welfare, un modello che qualcuno può pensare essere superato, credo che in questo bilancio troviamo la conferma dell’investimento e della visione che questa Regione ha, e cioè che senza la cura dei diritti di coloro che ne hanno meno, senza il rafforzamento delle politiche dedicate alle fragilità, così come ritroviamo negli investimenti del bilancio dedicate alle politiche del welfare non c’è un domani. Noi è su quel domani, invece, che stiamo guardando e che vogliamo continuare a investire.

Vengo all’ordine del giorno propriamente nello specifico che è come l’emergenza Covid che stiamo attraversando sta avendo un impatto su quelli che qualche psicologo o qualche scienziato ha definito i grandi dimenticati, cioè i bambini, gli adolescenti in questo momento di lockdown che io credo non è stato solo un lockdown di chiusure, ma è stato un lockdown anche emotivo che avrà un impatto e sta avendo un impatto, così come denunciano rapporti delle più autorevoli associazioni, proprio su di loro e dove il rischio dell’aumento del raddoppio della povertà educativa e dei minori in povertà rischia di raddoppiare nel nostro Paese. Su questo credo che come Regione dobbiamo fare una riflessione anche per quanto riguarda la discussione, il dibattito che c’è anche all’interno della programmazione del Next Generation EU, che potrebbero rappresentare una opportunità per programmare misure strutturali organiche e un orizzonte temporale più lungo che metta al centro il futuro delle nuove generazioni. Questa sensibilità nei confronti dei bambini, degli adolescenti, della qualificazione dei servizi, del potenziamento per il contrasto delle disuguaglianze, così come il consolidamento per le politiche giovanili, l’abbiamo ritrovata in questo bilancio e l’abbiamo ritrovata anche con delle misure messe in campo dalla Regione a livello straordinario, anche nel momento dell’emergenza. Lo stiamo vedendo anche in una collaborazione che la Direzione generale dell’Assemblea ha avuto con la Garante dell’infanzia e con ANCI, che hanno attivato un progetto sulla povertà educativa i cui risultati e gli esiti e l’impatto che il Covid sta avendo sull’aumento delle disuguaglianze verrà presentato a breve.

Ecco, io credo che a fianco di tutti gli strumenti che questa Regione già ha, e cito il Piano sanitario regionale, quindi lo ricordo alla collega Castaldini, ricordo il grande obiettivo che abbiamo all’interno del Patto per il lavoro, così come la nuova programmazione anche del nuovo Piano per l’adolescenza, così come del nuovo Piano sanitario regionale, saranno un’occasione per analizzare nuovamente dopo il Covid i bambini, gli adolescenti e i nuovi bisogni che proprio questi e le loro famiglie avranno dopo questa fase di emergenza.

Allora, cosa chiediamo alla Giunta? Chiediamo l’impegno a utilizzare l’Osservatorio dell’infanzia e dell’adolescenza previsto dalla legge 14 del 2008 per consentire una stagione partecipativa, verso la ridefinizione del nuovo Piano sanitario regionale, del Piano per l’adolescenza sulla base di dati aggiornati, indispensabili quando si programmano risorse, interventi, e proseguendo quell’integrazione delle politiche che è propria del DNA della nostra Regione. E anche di consolidare la prospettiva culturale, finanziaria, politica, di investimento dedicata ai servizi, attraverso le risorse del bilancio regionale, ma come dicevo e ha spiegato già anche la collega Montalti nell’illustrazione dell’odg precedente, il miglior impiego anche possibile e attivarsi quindi su questo anche nei tavoli nazionali sulle risorse provenienti dal Next Generation EU. Noi abbiamo una grande opportunità che diamo anche alla Giunta, di fare un focus, abbiamo tempo un anno, in occasione del prossimo 21 novembre che quest’anno siamo riusciti a celebrare in modo ridotto e limitato rispetto agli eventi, a favorire un confronto in quella data, a raccogliere tutti i dati affinché le tematiche dei diritti, dei doveri, delle opportunità e del contrasto alle disuguaglianze per le persone di minore età ritrovino anche in questa Regione un’attenzione particolare, proprio perché siamo consapevoli che esiste un futuro pieno di opportunità, che merita di essere vissuto. Ed è quella speranza che deve partire proprio investendo e dando una prospettiva ai più piccoli e ai nostri ragazzi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Marchetti.

A questo punto, passo la parola alla consigliera Zamboni. Prego.

 

ZAMBONI: Non ci speravo più. Grazie, presidente. Mi ero, forse, iscritta male.

 

PRESIDENTE (Petitti): Ci sono quelli che si sono iscritti con le App.

Prego.

 

ZAMBONI: Sì, ma io avevo premuto male. Grazie, presidente. Era una battuta, così, di alleggerimento.

Vorrei partire da un quadro generale in cui si colloca questo bilancio. Riporto alcuni dati che sono nel materiale che ci ha preparato l’assessore al bilancio, che anch’io ringrazio, perché effettivamente è sempre stato presente a tutte le sedute di Commissione, quindi ha fatto un grandissimo lavoro, come anche la consigliera Rontini, che è stata molto disponibile anche a seguire il lavoro più minuto.

Questi dati che volevo richiamare sono: PIL Emilia-Romagna meno 9,9 per cento nel 2020; PIL Italia meno 9 per cento nel 2020. Si spera in un rilancio nel 2021, ma francamente è una speranza. Questi dati ci dicono che nel 2021 ci dovrebbe essere una risalita del più 7,1 per cento in Emilia-Romagna e del più 6 per cento in Italia. Ma sono ipotesi, sono proiezioni. La pandemia che ha determinato questo crollo del PIL non è finita per niente. Anzi, potrebbe complicarsi addirittura con un virus che ha cambiato composizione, un virus mutato.

Il primo elemento che, secondo me, va sottolineato, e io comunque lo sottolineo, è che questo bilancio 2021, che nasce in una cornice così depressiva, riesce, a parità di pressione fiscale, a reggere su entrate pari al 1° gennaio 2020. Quindi, il primo bilancio della nuova legislatura nasce in una fase di crisi economica, sociale e sanitaria pazzesca. Eppure, senza aumentare la pressione fiscale mette a disposizione le stesse risorse che erano nel bilancio 2020 al 1° gennaio, quindi costruito in un’epoca che assolutamente non poteva immaginare i mesi di faticosa resistenza al virus che abbiamo vissuto. Questo succede, questa possibilità di avere le stesse risorse, non solo grazie all’accordo che è stato fatto con il Governo per la copertura delle minori entrate causa Covid, ma questo risultato lo si ottiene anche perché i conti della Regione sono in ordine.

Su questo io credo vada fatta la prima riflessione. Siamo una Regione che, pur nelle difficoltà, raggiunge questo grande obiettivo. Poi, grazie a partite di giro, al Fondo di anticipazione siamo oltre i 16,5 miliardi a disposizione. Se guardo le singole voci, allora, ovviamente non posso che essere d’accordo sullo stanziamento di 3,5 milioni per le nuove piantumazioni di alberi, parlo quindi rispetto ad alcune voci straordinarie. È chiaro che il progetto, come l’abbiamo immaginato, come Verdi, come Europa Verde, questo della piantumazione dei 4,5 milioni di nuovi alberi, prevede delle azioni sistemiche. È molto simbolico il dono di un albero ai cittadini, ma una progettazione sistemica che vada a risanare i i centri urbani, quindi con riforestazione urbana, che vada a isolare le grandi arterie stradali che quindi sono luogo di emissioni di gas climalteranti oltre che di gas tossici che costituiscono quello zoccolo di smog per cui il bacino padano è una delle aree più inquinate d’Europa. Quindi, a questo serve secondo noi la piantumazione degli alberi: rinaturalizzare le rive dei fiumi e abbiamo visto cosa succede, continua a succedere, a riverificarsi episodi gravi di alluvioni nella nostra regione. Quindi, quello sicuramente è un settore su cui intervenire. C’è naturalmente il nostro apprezzamento anche per i 60 milioni destinati alla elettrificazione delle linee ferroviarie e alla soppressione dei passaggi a livello.

È chiaro che la soppressione del passaggio a livello non è tanto a servizio della mobilità ferroviaria quanto della mobilità stradale, perché, appunto, toglie l’ostacolo delle famose stanghe che si abbassano al passaggio del treno.

Voglio ricordare anche positivamente gli  80 milioni, anzi 85 milioni, di fondo di investimenti per gli Enti locali, quello appunto che il Governo aveva previsto dovesse essere investito per il 70 per cento per i Comuni, che invece la Regione Emilia-Romagna ha deciso di destinare interamente ai Comuni, quindi aumentando questa posta di bilancio per gli Enti locali, nei quali – spero, dalla risposta che mi ha dato il sottosegretario Baruffi all’interrogazione lunedì – si dovrebbe inserire in questa cornice anche il finanziamento delle cosiddette “school street” e della mobilità ciclistica, non solo quella di emergenza, che avevo fatto approvare tramite due risoluzioni.

Ma voglio ricordare anche i 40 milioni che sono destinati alle ex zone rosse, Piacenza, Rimini, Medicina, agli interventi in montagna, alle aree interne. Quindi, c’è un pacchetto di investimenti che va sicuramente nella direzione che noi auspichiamo a sostegno della svolta verde. C’è un classico ostacolo, anche questo non è un tabù, l’abbiamo già detto in altre situazioni, oltre che in campagna elettorale: i 100 milioni sulla Cispadana, che non ci sembrano un investimento coerente con gli obiettivi del Patto per il lavoro e il clima; forse per il lavoro, nel senso che si aprono dei cantieri, ma sicuramente non per il clima, perché la mobilità autostradale va contenuta e così anche va contenuto il consumo di suolo.

Comunque, complessivamente il parere di Europa Verde non può che essere positivo. Io ho sottoscritto vari ordini del giorno, quindi non voglio entrare su ognuno, perché già il tempo è poco.  Ricordo però altri due capitoli di spesa che per noi sono particolarmente importanti, perché la ricostruzione va fatta sia dal punto di vista economico, sostenendo chi ha sofferto di più, ed è inutile che stia a rifare l’elenco, è un elenco che condividiamo tra maggioranza e minoranza.  I due capitoli di spesa che ancora vorrei sottolineare con positività sono le risorse per la non autosufficienza, il cosiddetto Women Deal, quindi gli investimenti che vengono fatti per superare i vari gap che devono affrontare le donne nel mondo del lavoro, nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, e questo pure è un passaggio molto importante.

Chiudo sempre ricordando i capitoli di spesa e di investimento per noi più significativi. Il rifinanziamento del fondo energia consente di fare anche gli audit energetici, quindi va nella direzione di ridurre l’uso dei combustibili fossili che sono all’origine delle emissioni climalteranti. La crisi climatica è in atto. L’abbiamo già riconosciuto perché ce lo dicono, senza tanti giri di parole, i fenomeni meteo estremi. La crisi climatica è in atto, quindi bisogna cambiare strada rispetto alla produzione di elettricità. Il Patto per il lavoro e il clima richiama un obiettivo di mandato, un obiettivo della Giunta, che è “energie rinnovabili 100 per cento al 2035”.

In questo quadro spero che si possa rivedere, quindi si possa superare, in realtà, la contrarietà all’impianto eolico offshore di Rimini e che si ponga, invece, uno stop al cosiddetto “hub” dell’ENI per lo stoccaggio della CO2. Non è quel tipo di gigantismo impiantistico che ci porta a fare la conversione verso le energie pulite, le energie rinnovabili. A noi serve il solare, a noi serve l’eolico. Questi devono essere i due pilastri. Considerate che noi in Emilia-Romagna, oggi, abbiamo una produzione da fonti rinnovabili che copre il 24 per cento del consumo. Vuol dire che per arrivare al 100 per cento ci manca il 76 per cento. Bisogna veramente rimboccarsi le maniche con una progettualità concreta. Spero che nell’anno che andremo a inaugurare, che sarà quello della programmazione, quindi della definizione dei Piani rifiuti, energia, trasporti, lì si pongano i pilastri di questa svolta verde per la quale lavoriamo in questa maggioranza e in nome della quale ci siamo candidati alle elezioni regionali, a sostegno di questa compagine.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Consigliere Rainieri, prego.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

Io sono un po’ deluso, oggi. Presidente Bonaccini e assessore Calvano, e mi dispiace non ci sia l’assessore all’agricoltura Mammi, non sono deluso di voi. Sono deluso dei miei colleghi, perché non ho sentito nessuno parlare di agricoltura.

 

(interruzione: “Io”)

 

RAINIERI: Aspetta, fammi finire.

Ho appena iniziato. A parte, stavo dicendo, la relatrice di maggioranza, la presidente Rontini, e una parte dei Gruppi che hanno manifestato la loro attenzione a questo bilancio, non ho sentito nessuno parlare di agricoltura. Non ho sentito nessuno ringraziare il settore perché se in questo periodo di pandemia abbiamo potuto mangiare, abbiamo potuto vivere, per quanto normale possa essere vivere in questo periodo, il più possibile dobbiamo dire grazie non solo e giustamente ai medici e infermieri e a tutti coloro che si sono prodigati per il contrasto a questa malattia, a questa pandemia, ma anche al mondo dell’agricoltura, che ha un grande difetto, quello di non protestare mai e che quindi subisce anche, a volte, delle ingiustizie.

Ringrazio l’assessore Mammi perché ha mantenuto la parola che ci eravamo dati con un ordine del giorno quando abbiamo approvato il provvedimento sull’agricoltura qualche mese fa. Ha messo i 500.000 euro sulla genetica per quest’anno, l’anno prossimo, e 100.000 nel 2022. Dovevano essere un milione. Non importa. Vedremo di tornarci su questa questione e di lavorarci.

Ringrazio tutte quelle che sono le forme di finanziamento che sono all’interno di questo provvedimento del bilancio sull’agricoltura, però, assessore Calvano, non sono sufficienti, perché è un settore, come tutti ci vantiamo, della nostra regione con il maggior numero a livello europeo di prodotti DOP e IGP e non solo, quasi il 50 per cento, il 46 per cento dei dieci prodotti più famosi IGP e DOP sono di questa regione. Ma questi non si fanno con le parole, si fanno con gli investimenti, si fanno con l’attenzione a questo mondo. Allora, l’altro giorno ho parlato con il Direttore del Consorzio di bonifica di Parma che ha fatto una lista della spesa su Parma per il recupero idrico di 250 milioni.

Nel DEFR Parma ha ottenuto 1,5 milioni. Siamo ben lontani dalla possibilità di sistemare… Parlo di Parma, ma vale per tutta la regione. So che ci sono delle grosse difficoltà e lei, assessore, ha detto bene. Lei non vuole mai dire di no. Capisco che lei non possa dire sempre di sì, capisco anche, e le chiedo, insieme al presidente della Giunta e a tutti gli altri assessori, di fare una valutazione anche su quello che è successo poco tempo fa, qualche settimana fa, a Modena e dintorni. Noi abbiamo bisogno di invasi, abbiamo bisogno di invasi perché dobbiamo il più possibile utilizzare quell’acqua che in tutti questi anni abbiamo sprecato; acqua che è fondamentale per i prodotti tipici, acqua che è fondamentale non solo per la vita in generale, ma per i prodotti che noi continuiamo a portare sulla tavola di tutto il mondo con tanto orgoglio.

Ringrazio l’assessore Corsini, l’assessore Priolo, l’assessore Calvano per aver accolto un importante emendamento, quello sul termalismo, sugli stabilimenti, sulla manutenzione delle miniere. Ringrazio anche la Giunta per l’attenzione che ha avuto per l’agricoltura. Non è stato fatto tutto il possibile, assessore, però è un inizio. Le ripeto, noi non abbiamo il tempo di protestare; sappia, però, che il dolore della gente dei campi è forte, in questo momento, e la lontananza che si sta sentendo dalla politica è tanta. Quindi, chiediamo uno sforzo in più in futuro. Sappiamo che questo è un bilancio particolare, in un momento particolare. Non dimentichiamoci, però, che insieme a tante altre persone anche noi siamo quelli che non hanno mai protestato, ma che hanno continuato ad aiutare l’economia del Paese.

Voglio qui portare appunto la voce dei miei colleghi e voglio sperare, pensare che prossimamente, oltre alla voce del relatore, che ringrazio, Manuela Rontini, vorrei anche sentire altri Gruppi consiliari, altri colleghi parlare di agricoltura, perché ci sta tutto ma noi siamo ancora il settore trainante dell’economia e per fortuna ancora, anche se qualcuno vorrebbe limitarci, siamo coloro che sfamano il mondo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Consigliere Fabbri, prego.

 

FABBRI: Grazie, presidente. Anch’io volevo ringraziare per il lavoro svolto…

 

PRESIDENTE (Petitti): Scusi, consigliere Fabbri, chiedo un po’ di silenzio in aula, altrimenti si fa fatica a sentire. Prego.

 

FABBRI: Anch’io rinnovo i ringraziamenti per il lavoro svolto dai due relatori, dall’assessore, dal presidente della Commissione I e da tutti i collaboratori, perché lo sforzo è stato importante ma anche il confronto è stato molto produttivo. Il mio intervento vuole toccare un tema che è quello dell’ambiente, in particolar modo un ordine del giorno che ho presentato inerente all’istituzione del nuovo SIC Marino. Se è vero che in queste settimane, in questi mesi si è lavorato molto e positivamente sui temi della svolta verde, sul Green New Deal, e anche all’interno del Patto per il lavoro e per il clima sono state recepite e programmate diverse azioni, è anche vero che all’interno di questo bilancio possiamo toccare con mano diversi sforzi, diversi sforzi anche di tipo economico, con maggiori investimenti sui nostri enti di gestione per i parchi e la biodiversità, sul MaB UNESCO, che vede due importanti riconoscimenti, uno sull’Appennino e uno sul Parco del Delta del Po. Mi rallegro, insomma, di questa traduzione all’interno del bilancio.

Il SIC Marino. Il SIC Marino è di nuova istituzione, in accordo con il Veneto. È assolutamente un intervento opportuno, anche per la procedura d’infrazione comunitaria che è stata avviata nei confronti dell’Italia. La nostra Regione, insieme al Veneto, si è attivata per l’introduzione di questo nuovo SIC Marino denominato “Adriatico Settentrionale Emilia-Romagna”. Questo nuovo SIC non introduce nuovi vincoli, ma sicuramente nuove misure di conservazione e anche buone prassi. Abbiamo visto in questi anni come la nostra rete regionale di coordinamento si sia impegnata nella conservazione delle tartarughe marine e dei delfini che sono presenti e che spesso e volentieri vengono recuperati, curati e riabilitati. Con questo ordine del giorno io ho voluto chiedere massima attenzione affinché queste azioni che richiedono il coinvolgimento di tanti, la concertazione di imprese, di associazioni di categoria, di rappresentanti del mondo della pesca professionale, dell’acquacoltura, nonché delle attività legate al pescaturismo, l’ittiturismo, l’acquiturismo, ma anche delle associazioni ambientaliste diventino, come già si sta facendo... Qualche giorno fa l’assessore Lori ha convocato questo primo tavolo a cui queste categorie sono state in qualche modo invitate ad esprimere le loro proposte per la definizione di un protocollo d’intesa molto allargato.

La gestione della biodiversità non può, soprattutto quella marina, che passare da Patti attorno ai quali per l’appunto siedano tutte le Istituzioni. Quindi, ben venga anche l’individuazione dell’ente di gestione per i parchi e la biodiversità Delta del Po come soggetto gestore, così come è fondamentale, lo chiediamo con questo ordine del giorno, che vengano coinvolte tutti quegli enti regionali importanti che lavorano in questo campo, dalla Struttura Oceanografica Daphne, dalla Fondazione Centro Ricerca Marina di Cesenatico e di tutte quelle strutture anche private e fondazioni che possono dare un contributo importante.

Credo che questo sia un provvedimento importante. L’Emilia-Romagna del futuro dovrà essere sicuramente più verde, più rispettosa dell’ambiente e della biodiversità, con un elemento anche trainante della nostra economia. Non lo diciamo soltanto nei nostri documenti programmatici, ma in questo bilancio troviamo anche un segno tangibile di questo impegno.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Fabbri.

Consigliera Bondavalli, prego.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente. Grazie al lavoro della Giunta, in particolare grazie al lavoro dell’assessore Paolo Calvano, grazie anche ai relatori di maggioranza e minoranza. In particolare voglio ringraziare la relatrice di maggioranza, Manuela Rontini, per un lavoro che ha portato avanti davvero concreto di grande collaborazione e instancabile.

In stagioni ordinarie il primo bilancio di previsione di un mandato istituzionale costituisce l’avvio della programmazione di quanto declinato nel programma con cui ci si è presentati agli elettori.

Il 2020, però, si è rivelato un anno straordinario, contraddistinto da una pandemia senza precedenti nella storia contemporanea. Essa ha già generato conseguenze rilevanti, profonde, sia sul piano sanitario, sia sul piano sociale, sia sul piano economico. Ecco, allora, che il previsionale 2021-2022-2023 diviene inevitabilmente l’atto di programmazione che nel delineare lucidamente gli elementi di contesto di cui stiamo vivendo deve provare ad affrontarne le conseguenze.

La sfida vera di questo primo bilancio di mandato è dunque tenere insieme l’ordinarietà e la straordinarietà di questo periodo, a partire da un ambito prioritario, credo, quello della protezione, quello delle persone.

Da sempre la tutela della salute costituisce un tratto distintivo dell’azione della Regione Emilia-Romagna. Oggi deve esserlo, per quanto possibile, ancora di più. Questa sfida fondamentale trova, a mio parere, un riscontro positivo che oggi è sottoposto in questo documento all’attenzione dell’Assemblea legislativa.

I 9 miliardi di euro destinati alla sanità, ovvero 600 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente non sono scontati. Affermano una necessità imprescindibile: quella della cura, appunto, non solo in termini quantitativi, ma anche mediante la delineazione di un sistema sanitario complessivo, un sistema sanitario in grado di rafforzare, attraverso la diffusione, in particolare della medicina territoriale, la dimensione della prossimità.

La protezione delle persone si compie anche attraverso la centralità che viene riconosciuta alle fragilità e alla indispensabile lotta alle disuguaglianze, che peraltro costituisce, lo ricordo, la quarta delle sfide espresse nella parte introduttiva del patto per il lavoro e il clima, recentemente approvato, di cui parleremo nella seduta di domani.

In questa direzione, i 457 milioni di euro dedicati al Fondo regionale per la non autosufficienza, destinati alle persone anziane e a quelle con diverse abilità, costituiscono positivamente, appunto, un corrispettivo, permettetemi, fuori scala rispetto a quello che avviene nel resto del Paese, non dimenticando l’importante lavoro avviato a sostegno delle ASP, ovvero dei soggetti terzi, di emanazione pubblica, che si occupano di gestire i servizi dedicati alla terza età, di cui tanto è ricca la nostra regione.

Per combattere le disuguaglianze, invece, risulta di certo importante il previsto accrescimento delle risorse destinate al contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e ai nuovi bisogni, compresi quelli che riguardano l’edilizia residenziale pubblica, ma diviene cruciale compiere ogni sforzo per affrontare nel modo più efficace possibile la sfida del lavoro.

È inutile nasconderlo: il timore di trovarsi di fronte, al termine di questa pandemia, a un tasso di disoccupazione superiore a quello registrato nel 2014, ossia l’avvio del precedente mandato regionale, è un rischio fondato. Se così fosse, si aprirebbe una stagione nella quale l’equilibrio sociale delle comunità risulterebbe fortemente a rischio. È dunque indispensabile aver previsto, nella proposta di programmazione finanziaria triennale, sostegni alle imprese e alle attività economiche in genere, da sommare a ciò che il Governo nazionale ha disposto e intenderà ancora disporre. Ma ancora di più, aver reso strategica la natura del patto per il lavoro e per il clima. Funzionale agli ambiti del lavoro e dell’economia, nonché parte integrante e sostanziale del bilancio previsionale, e quindi anche del patto stesso, è il piano degli investimenti. Il triennale li annovera per un corrispettivo complessivo pari a quasi 14 miliardi di euro. Questa è una cifra imponente, determinata dalla dizione di fondi regionali, statali, europei, senza dimenticare partecipazioni, in termini di cofinanziamento, da parte di privati.

Quell’importo risulterà indispensabile alla realizzazione di opere, alcune delle quali sono già in corso di esecuzione, certamente essenziali, ma anche per alimentare la ripresa e, dunque, il comparto delle imprese e dell’occupazione. Il volume complessivo delle disponibilità risulterà ancora più significativo grazie ai fondi provenienti dal Recovery Fund, per il quale la nostra Regione ha messo in campo un parco progetti di importante pertinenza e profilo, e se l’ormai finita disputa al riguardo giungerà positivamente a conclusione finalmente anche quelli del MES.

Vorrei concludere con un passaggio dedicato alla formazione. Se la nostra Regione vanta da sempre al riguardo una indiscutibile sensibilità, l’attualità e il futuro prossimo, inevitabilmente contraddistinti da un’impronta selettiva, richiedono davvero un investimento particolare, un tratto distintivo, che il previsionale sicuramente reca con sé, con azioni che vanno dal sostegno all’ambito 0-3 anni alle agevolazioni inerenti al trasporto scolastico, sino all’arricchimento delle proposte universitarie. Contributi fondamentali in una stagione in cui, peraltro, l’innovazione e l’evoluzione tecnologica e digitale costituiscono una sfida imprescindibile.

È un’attenzione doverosa che dobbiamo avere nei confronti delle giovani generazioni, peraltro così colpite dalla pandemia, con le quali è possibile pensare di affrontare davvero con fiducia il percorso complesso che ancora ci attende.

Davvero un ringraziamento per il lavoro va all’assessore Calvano. Grazie. Abbiamo ancora tanto lavoro da fare, quindi buon lavoro a tutti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

Io adesso ho il consigliere Barcaiuolo. Prego, consigliere.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

Ho sentito in alcuni interventi oggi in questo dibattito augurarsi che l’Emilia-Romagna possa competere con le migliori regioni d’Europa. Io mi accontenterei se potesse competere con molte delle regioni italiane, perché su molti aspetti è chiaro che siamo indietro. Siamo indietro. Questa è la percezione che sicuramente si ha su moltissimi punti.

La scelta di oggi rappresenta sicuramente un bilancio difficile, un bilancio complicato. Non è il sesto bilancio di Bonaccini, non è il primo bilancio della nuova Giunta, ma è probabilmente il primo bilancio di una nuova epoca, un’epoca in cui, a seguito della crisi pandemica, che si è già trasformata e si trasformerà ancora di più in crisi sociale, il divario tra garantiti e non garantiti si è ampliato come mai prima. Il divario tra coloro i quali hanno uno stipendio e coloro i quali, invece, alzano una serranda, aprono uno studio, apparecchiano le tavole, cercano di vendere ciò che producono a un distanziamento che non si è mai verificato. Riuscire ad avere visione, secondo me, vuol dire intercettare questi nuovi bisogni e questi nuovi diritti sociali ben prima di tanti vituperati diritti civili che vengono sbandierati e anche inseriti a bilancio con sostanziose prebende.

Credo che questa visione sia figlia di una maggioranza composita, in cui sicuramente una componente, quella dell’estrema sinistra, legittimamente presente in aula, ma sicuramente sovradimensionata per ruolo e funzioni all’interno della Giunta, anche a discapito di diverse componenti del partito di maggioranza relativa che governa questa Regione, ha dato frutto.

Credo, altresì, che noi abbiamo fatto una scelta particolare in sede di questo bilancio, proprio perché ci rendiamo conto che è un bilancio particolare. È un bilancio in cui quelle che per noi sono le chiavi di lettura più giuste, ovvero quella di una non espansione della spesa corrente a frutto di un aumento degli investimenti, possono legittimamente trovare eccezione. In questo senso va la scelta di non voler presentare emendamenti al bilancio, proprio perché ci rendiamo conto che la responsabilità politica di dover fare delle scelte complesse potesse essere non compresa nella fase in cui noi avessimo proposto qualcosa e sottratto risorse determinate a un singolo capitolo.

Abbiamo, pertanto, deciso di mettere in piedi alcuni ordini del giorno su quelle che sono, secondo noi, priorità che sono state, invece, dimenticate in sede di bilancio. Mi riferisco al turismo, alla famiglia, alla tutela del territorio e in modo particolare degli argini dei fiumi anche a seguito di ciò che è avvenuto pochi giorni fa nel nostro territorio, su cui il presidente Bonaccini il 10 dicembre in quest’aula ha preso un determinato impegno, rispetto al riconoscimento e allo sviluppo di una risoluzione già approvata in quest’aula, e mi riferisco alla premialità per gli operatori della CRA dello scorso giugno che non ha poi avuto nessun tipo di riscontro fattivo rispetto all’erogazione di alcuna risorsa. Abbiamo presentato un ordine del giorno a favore dell’attività sportiva per chi esce dalle dipendenze, un ordine del giorno a favore dell’imprenditoria giovanile delle cosiddette start-up e di coloro i quali cercheranno, con innovazione, di portare avanti il lavoro, che sarà ovviamente la chiave di volta, il paradigma dei prossimi tempi, oltre a un esempio di una infrastruttura secondo noi necessaria. Mi riferisco a una infrastruttura specifica della città di Modena, ma sono tante altre quelle di cui sicuramente c’è necessità.

Il presidente Bonaccini anche lì, da un lato rivendica, giustamente, faccio un esempio recente che è uscito sulla stampa, la necessità, l’urgenza della bretella, della Campogalliano-Sassuolo, da un altro lato oggi esponenti della sua maggioranza sono andati esattamente e diametralmente in senso opposto. Credo che su questo avremo sicuramente tempo e modo di confrontarci. È evidente che è un bilancio che, ripeto, soprattutto per quello che riguarda questa dichiarazione di ambientalismo esasperato, le politiche di genere che per noi non hanno alcun senso così come vengono declamate e declinate all’interno dell’azione politica della Giunta e ancora il continuare a porre l’accento, a porre la luce su chi è già garantito senza preoccuparsi veramente di chi, invece, si troverà realmente la crisi addosso non ci possono convincere e non ci possono dare una valutazione positiva complessiva di questo bilancio, che sarà il primo, temiamo, di una nuova era e auguriamoci che nel corso del mandato si possano sviluppare al meglio anche queste priorità che, in maniera assolutamente morbida, nei suoi dispositivi e nei nostri ordini del giorno, abbiamo cercato di evidenziare. Grazie.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Barcaiuolo.

Consigliere Daniele Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Riprendendo anche un po’ l’intervento del collega che mi ha preceduto, sono convinto anch’io che questa sia una sessione di bilancio un po’ particolare, se così possiamo definirla, ovviamente per via dei contraccolpi economici causati dall’emergenza sanitaria tuttora in corso.

Una pandemia che ovviamente ha coinvolto anche la nostra Regione, e di conseguenza, per ovvie ragioni, anche il nostro Servizio sanitario regionale. Un Servizio sanitario regionale – ricordiamolo, perché senza rompere quel clima che si è creato oggi per via della consapevolezza del momento delicato, col massimo garbo istituzionale, però ce lo dobbiamo dire – che nel corso di questi ultimi anni si è tagliato tanto. Si è tagliato tanto per scelte regionali, ma soprattutto per scelte calate dall’alto per decisioni prese dallo Stato centrale.

La riorganizzazione avviata infatti nel 2015, che è quella che viene anche richiamata nel DEFR, il Documento che abbiamo approvato precedentemente, ha portato comunque ad un allontanamento dei servizi e ad una diminuzione dei servizi a livello territoriale.

Oggi invece voi tutti in quest’Aula, chi ha sostenuto direttamente, chi ha sostenuto indirettamente, comunque queste politiche, tornate a parlare di territorio. E tornate a parlare di nuova stagione di investimenti in sanità.

Un chiaro tentativo, a mio avviso, di mettere un po’ una pezza agli errori purtroppo commessi in passato. Mi auguro che le difficoltà che ahimè oggi stiamo vivendo, diano realmente il via ad una nuova stagione di investimenti in sanità, o perlomeno sarebbe già più che sufficiente non tagliare più come è avvenuto in passato.

Investimenti in sanità, appunto, per garantire tutte le azioni necessarie per contrastare la pandemia in corso, ma anche per garantire tutte quelle prestazioni sanitarie ordinarie e programmate.

Proprio su questo ricordo, per l’ennesima volta, e non mi stancherò mai di farlo, che come Lega siamo ancora in attesa di visionare i piani aziendali depositati qui in Regione il 3 giugno, richiesti con un accesso agli atti il 4 giugno, che ad oggi non abbiamo ancora visto. Capite che diventa difficile presentare proposte concrete, come più volte richiedete all’opposizione, se poi diventa quasi impossibile consultare atti che sono già stati depositati qui in Regione. E gli atti non li chiediamo per perdere del tempo, ma ovviamente per esaminare qual è la situazione ed eventualmente presentare proposte migliorative.

Nonostante tutto, però, al di là delle differenze sulla visione che si può avere di regione e di posizioni politiche, io e tutti gli altri miei colleghi di Gruppo, fin dai primi passi di questa sessione di bilancio, abbiamo cercato di avanzare proposte costruttive appunto per migliorare i servizi da offrire ai cittadini emiliano-romagnoli, perché lo spirito che dovrebbe accomunare quest’aula dovrebbe proprio essere questo, ripeto, al netto delle differenze di visione che possiamo avere legittimamente.

Penso all’emendamento a mia prima firma presentato sul DEFR. Non l’ho commentato prima perché non è mia intenzione far perdere tempo ai colleghi, ma ne approfitto in questo momento, un emendamento approvato dall’aula, e ringrazio i colleghi, una proposta che intende dare maggiori risposte sull’orientamento e sul finanziamento di corsi gratuiti per operatori sociosanitari. Purtroppo questa è una piaga oggi. Molti gestori di strutture socioassistenziali lamentano l’assenza di personale adeguatamente formato dal punto di vista sociosanitario. Sono pochi i corsi gratuiti per questo settore, noi appunto chiediamo un impegno della Regione, perché non tutti si possono permettere di pagare un corso da 1.700 euro, mediamente. Quindi, chiediamo un investimento della Regione per ampliare l’offerta gratuita e dare la possibilità magari a quei cittadini residenti in Emilia-Romagna disoccupati di poter iscriversi a questi corsi e riqualificare magari la propria posizione professionale, dando così risposte a un settore che richiede figure di questo tipo e dando risposte così anche alla necessità di creare posti di lavoro. Bene l’approvazione, quindi, di questo emendamento.

Ma sono tante altre le cose che vorrei toccare, come il Fondo regionale per la non autosufficienza. L’ho detto in Commissione e lo dico anche qui oggi in aula. Sì, stiamo parlando certamente di una cifra importante, 457 milioni di euro, ma è altrettanto importante ‒ lasciatemelo dire ‒ verificare, monitorare la spesa di questa somma. Lo dico perché ci tengo particolarmente dal momento che nel 2016 venne approvato un emendamento, a mia prima firma, al collegato di bilancio, che prevedeva proprio di istituire un sistema di monitoraggio per coinvolgere anche le associazioni, le organizzazioni sindacali, i territori e i caregiver per far arrivare a livello regionale delle segnalazioni e dei suggerimenti per eventualmente modificare i criteri di riparto di questo Fondo regionale per la non autosufficienza. Da allora, purtroppo, tutto ciò non è mai stato rispettato. La Giunta non si è mai presentata in Commissione, cosa che prevede quell’articolo di legge, a relazionare sulle segnalazioni che arrivano dai territori. Questa è una mancanza. È una mancanza segno della confusione che c’è sul Fondo regionale per la non autosufficienza, perché è stato istituito con un articolo di legge, è stato regolamentato con un articolo che insiste su un’altra legge regionale, è regolamentato da una miriade di delibere. C’è confusione sia tra i cittadini sia tra i territori sia tra le associazioni, così come anche nell’apparato politico e tecnico. Lo dimostrano le mancate relazioni che vengono fatte in Commissione.

Auspichiamo una legge quadro che possa riunire finalmente i princìpi, le finalità, i meccanismi, il sistema di controllo e di partecipazione di questo fondo così importante per anziani e disabili non auto sufficienti.

C’è un altro punto che mi sta a cuore, e proprio per questo ho presentato un emendamento al collegato, che riguarda Montecatone, un ospedale di riabilitazione situato vicino a Imola, un hub regionale, nazionale, per le lesioni midollari, che purtroppo vive una situazione difficile per via della sua governance. Una Spa 100 per cento pubblica. Questo impedisce di accedere ai finanziamenti pubblici e causa un turnover spaventoso. È un problema che avevamo già affrontato due anni fa, o forse qualcosa di più. Da allora non è ancora stato fatto nulla. Con un emendamento presentato a questo collegato di bilancio intendo dare il via e dare l’input alla Giunta regionale per elaborare le linee strategiche per superare questa situazione, ovvero mutare la forma di governance di questa struttura.

Direi che ho cercato di portar via meno tempo possibile ai colleghi. Con questo ho cercato di illustrare un attimo gli emendamenti e le proposte che comunque, al di là degli atti depositati, mi sento di avanzare con l’intento di migliorare le proposte contenute all’interno di questo bilancio ribadendo la totale contrarietà ovviamente all’impianto generale di questo bilancio che voteremo oggi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Marchetti.

Il consigliere Taruffi non è in aula. Non c’è più nessuno. Io non ho nessun altro iscritto al momento.

Stiamo aspettando il collega Taruffi.

Consigliere Taruffi, con calma, tanto abbiamo tempo.

Prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Mi scuso per il ritardo.

Alcune considerazioni generali anche in merito agli interventi che ho sentito nel corso del dibattito.

La consigliera Castaldini richiamava la necessità… Brevemente, perché rispetto alle considerazioni che ha svolto devo dire che la consigliera Castaldini richiamava la necessità di riportare qualcuno sul territorio. Io provo a riportare la consigliera Castaldini sui numeri. Oggi mi tocca questo ruolo, cioè quello di parlare di numeri e parlare di dati di fatto, parlare di cose che sono difficilmente confutabili anche rispetto alle divagazioni politiche che spesso in quest’aula avvengono.

Mi chiedo se, ad esempio, secondo qualcuno, alcuni dei provvedimenti che adesso elencherò siano figli del caso, della fortuna, di un volere per chi ci crede superiore. Io trovo nel bilancio, che è l’unica cosa che conta perché alla fine ci sono le interviste, ci sono i dibattiti, ci sono le cose; poi c’è il bilancio.

Come ricordavo questa mattina, e ci tornerò, sulle risorse investite sulla montagna, volevo ricordare l’aumento di 7 milioni sul fondo per la non autosufficienza, i 3 milioni in più sul fondo sociale, i 4 milioni di sostegno per le aziende di servizi alla persona. Servizi alla persona, per lo più, ovviamente, strutture pubbliche; 4 milioni che vanno incontro alle esigenze che ci sono state rappresentate da quel mondo, da quelle realtà in modo preciso e significativo, che tutti quanti abbiamo raccolto.

Poi, come sempre, un conto è raccogliere, un conto è fare da amplificatore, un conto è risolvere o provare a risolvere, o comunque mettere i conti in fila, perché chi amministra, chi governa ha il compito di individuare e indicare le risorse, metterle a bilancio, provare a dare risposta. È molto semplice, infatti, sollevare il problema; un po’ meno indicare le soluzioni.

Quei 4 milioni che vanno nella direzione di dare un sostegno concreto alle ASP, allora, non sono figli del caso, ma sono figli e frutto di un lavoro, così come ad esempio il taglio sul ticket per le famiglie numerose.

Io sento sempre, qua dentro, parlare di politiche per le famiglie. Tutti quanti ricordiamo l’importanza delle politiche per le famiglie, poi, guarda caso c’è qualcuno che a bilancio indica non dico tutte le soluzioni, ma alcune soluzioni concrete.

Ho indicato alcuni elementi, avrei potuto indicarne altri, perché ovviamente le politiche sociali di questa Regione si strutturano in modo, credo, riconosciuto peraltro a livello nazionale. Non si tratta di dare le pagelle, si tratta di stare sulla realtà: sulla realtà dei numeri, dei fatti, della struttura di questa regione che sulle politiche sociali e sanitarie credo non debba e non possa prendere lezioni da nessuno, per la storia che ha e per il lavoro che si sta facendo.

Fatta questa chiosa, che mi sembrava quantomeno un elemento di chiarezza utile, provo ad articolare alcune delle considerazioni sulle quali non ho sentito interventi in questa lunga discussione, oppure, non ne ho sentiti a sufficienza.

Vorrei ricordare che nel bilancio di previsione che ci apprestiamo a votare e che voteremo entro la serata sono presenti, in una fattiva collaborazione con il Governo, alcune risorse importanti, che nel momento di emergenza che stiamo vivendo credo meritino di essere apprezzate o, quantomeno, citate, perché anche qui riportando tutti ai numeri i 21 milioni che vengono messi e vengono trasferiti, che peraltro sono già in corso di trasferimento, per i ristori a fondo perduto per bar e ristoranti, ad esempio, non sono elementi suppellettili, sono elementi di sostanza. Come sono elementi di sostanza i 3 milioni che mettiamo sempre a fondo perduto a disposizione di attività quali palestre e piscine. Così come sono elementi di sostanza i 2 milioni che mettiamo a disposizione di taxi e NCC. Così come sono elementi di sostanza il milione di euro che mettiamo a disposizione, sempre a fondo perduto, per le sale cinematografiche con meno di quattro sale, di quattro schermi, e cioè i cinema di periferia.

Ho citato alcuni elementi per segnalare l’ampiezza e la complessità della situazione in cui ci troviamo, che trovano risposte concrete in questo bilancio. Partendo dalla considerazione che nessuno è perfetto, che si può sempre fare di più e sempre meglio, e dobbiamo fare di più e meglio, vorrei però che non ci sfuggissero i termini di discussione generale nei quali stiamo operando e lo sforzo che questa Amministrazione, questa Giunta e tutti quanti noi stiamo facendo per provare a dare risposte concrete, che sono quelle che servono.

Questa mattina citavo sulle politiche per la montagna, e credo che sui numeri ci sia poco da discutere, le risorse stanziate per il rifinanziamento del bando per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa in montagna, le risorse che sono state destinate a fondo perduto per le strutture ricettive e alberghiere, 2,5 milioni, le risorse che abbiamo stanziato per finanziare la programmazione negoziata, le risorse che sono andate alle zone rosse e alle zone interne di montagna, risorse che adesso i Comuni si stanno organizzando per finalizzare, per dare corso a quelle risorse mettendole su progetti, su investimenti, su misure di questo tipo.

Questi che sto dicendo ‒ stamattina ne ho citati altri; per cui non voglio ripetermi per non ritornare sulle cose già dette ‒ sono elementi concreti che segnano... Parlavo della riduzione sull’IRAP, che è corrente, anche per le attività produttive, che è finanziata anche nel bilancio 2021. L’insieme di una serie di politiche che complessivamente segnano un’inversione di rotta sicuramente rispetto agli ultimi decenni della Regione sulle politiche per la montagna. È sufficiente? Lo sappiamo. No. Certo, ci sono ancora dei problemi. Bisogna insistere? Sì. I problemi sono tanti? Sì. Però sentire alcune osservazioni che sono completamente... Come se tutto quello che ho detto non ci fosse, pare un po’ strano, un po’ stravagante.

Siccome alcuni stamattina citavano anche gli elementi infrastrutturali, vorrei ricordare a chi stamattina faceva anche quel riferimento che nel bilancio ci sono anche le risorse... Ovviamente, il bilancio è un documento molto corposo. Ci sono dentro tantissime cose. Sono 13 miliardi. Quindi, è chiaro che è difficile, magari, guardare tutto. Di questo non ne faccio una colpa a nessuno. Me per primo. Sicuramente nessuno di noi è onnisciente. Però se andiamo a vedere poi troviamo, ad esempio, anche risorse che vanno a finanziare progetti per il potenziamento della viabilità in accordo con ANAS, in questo caso, per la viabilità e le infrastrutture. Penso, ad esempio, rispondendo ad alcuni colleghi che sono intervenuti in mattinata, a progetti per ridisegnare, per rendere, quindi, più veloce il trasferimento da e per l’Appennino bolognese e la città di Bologna sulla strada statale 64. Non sono parole. Sono risorse messe a bilancio per finanziare l’accordo con ANAS, per realizzare lo studio di fattibilità per il potenziamento della strada statale 64.

Il bilancio bisogna guardarlo tutto. Abbiamo detto più e più volte in Commissione che ci sono gli interventi, che siamo in accordo con RFI, sottoscrivendo gli accordi per potenziare la linea ferroviaria Porrettana con il raddoppio del binario da Bologna a Sasso Marconi. Per cui, si sta lavorando anche su quello, e a bilancio trovate anche questo. Come ho detto stamattina, inviterei a un pochino più di prudenza quando alcuni colleghi di alcune Province intervengono, perché poi bisogna guardarlo tutto il bilancio.

Detto questo, ovviamente vado avanti, nella situazione in cui siamo la specifica era dovuta, ma visto che parliamo di un bilancio complessivo che abbraccia le politiche complessive della Regione e le linee di indirizzo, l’intervento sulle misure di sostegno alle attività, il tentativo di sostenere e di rilanciare l’economia perché guardate che molte delle misure a cui ho fatto riferimento hanno a che fare anche con la possibilità delle imprese del territorio di lavorare, perché quando diciamo ristrutturazione… Prima si citavano le risorse stanziate per la ristrutturazione e l’acquisto delle prime case in montagna, ma spesso e volentieri quando noi diciamo che sono ristrutturazioni stiamo dicendo, e anche lì, se avete visto la graduatoria, ve ne sarete resi conto, il 95 per cento dei progetti sono legati ad attività svolte da imprese del territorio. Quindi, noi stiamo mettendo risorse che vanno a finanziare un pezzo dell’economia del territorio più fragile, che è quello della montagna, con imprese locali. C’è un intervento pubblico in economia. È una forma di intervento pubblico in economia per sostenere l’economia di quei territori. Si può sempre fare di più, si può sempre fare meglio, però bisogna anche riconoscere che alcune di queste cose sono dati oggettivi inconfutabili.

Il sostegno all’economia e il sostegno all’impresa si fa anche così, non solo, anche così, mettendo risorse a fondo perduto che si diceva non ci fossero e invece ci sono, sostenendo l’economia per provare a rilanciarla. Poi ci sono, ovviamente, le politiche a cui facevo riferimento stamattina, dal sociale prima e stamattina dal sociale al sanitario che credo, e qui lo voglio dire, in questo anno terribile, la sanità emiliano-romagnola ha dimostrato, non noi che siamo qua dentro, gli operatori che sono nei presìdi ospedalieri della nostra regione, a cui andrebbe fatto non un applauso, ma un monumento, andrebbe costruito un monumento per quello che hanno fatto e per quello che stanno facendo, anche e nonostante qualcuno da Roma a Bologna sull’epidemia abbia tenuto comportamenti quantomeno ondivaghi, per non dire altro, che di certo non hanno aiutato chi era in prima linea a tenere il cuccio, come si dice dalle mie parti.

Mi avvio a concludere. Se guardiamo il bilancio complessivamente, credo che il giudizio non possa che essere un giudizio positivo per quello che si sta facendo, per quello che si è messo in moto, per quello che si dovrà mettere in moto. Concludo su questo, ne parleremo più diffusamente domattina, la cornice in cui si inseriscono queste misure è comunque e sempre il Patto per il lavoro e per il clima su cui abbiamo investito e dobbiamo investire come cornice intorno alla quale fare rientrare gli strumenti di programmazione che sono di competenza di questa Regione, e su questo concludo, dal Piano dell’aria al Piano dei rifiuti, dal Piano dei trasporti al Piano energetico, perché, lo sappiamo, l’elemento che determinerà il giudizio complessivo della classe dirigente non di questa Regione ma dei nostri tempi è se sapremo o no corrispondere alla più grande sfida che abbiamo: quella dei cambiamenti climatici.

Ovviamente, ciascuno di noi deve fare il proprio pezzo. L’idea di poter provare a coniugare lavoro, sviluppo e clima, tenendoli insieme, è la sfida sulla quale ci giochiamo, io credo, la credibilità complessiva, ripeto, non solo di questa Regione ma dell’intero Paese.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Ringrazio anche il presidente Bonaccini che è in aula. Presidente, la ringrazio per essere in aula, e ringrazio anche, adesso non c’è, il vicepresidente Calvano, perché è presente sempre in aula, c’è stato durante tutte le fasi del bilancio.

Devo essere sincero, lo apprezziamo molto come opposizione, lo apprezziamo molto. Purtroppo, non possiamo dire la stessa cosa di altri colleghi. Ecco il Vicepresidente… Ah, sì, scusa, non vicepresidente, perché il vice presidente lo vediamo solo in televisione, non sono ancora abituato a riconoscerlo, scusi, assessore. Ci piacerebbe un vicepresidente come l’assessore, che è presente in aula e ci mette la faccia, e non lo vediamo solo in televisione, perché poi ci si confonde, io faccio un po’ di difficoltà.

Ad ogni buon conto, vi ringrazio perché la faccia ce la mettete, siete qua in aula e avete la pazienza di ascoltare noi poveri consiglieri, che cerchiamo anche noi, nella presenza, di guardare il bilancio. Mi piacerebbe un’altra cosa, lo dico abbastanza chiaramente, perché alcuni interventi, anche l’ultimo che mi ha preceduto, sono stati interventi molto comprensibili. Però non sempre il linguaggio dell’aula è un linguaggio comprensibile a tutti. Io sento a volte delle parole che utilizziamo sempre con più frequenza, e ci rendiamo forse poco conto di quanto siano scollegate con quello che c’è fuori. Noi cioè continuiamo a rimpinguare i nostri discorsi con Green Deal, Gender Gap, Woman Deal, Gender Generation…

Il mio fornaio, se ascoltava il dibattito che c’era in oggi in aula. molti degli interventi non li capiva. Visto che stiamo affrontando un momento complicato, io credo che anche la politica debba volare un pochettino più basso. Ve lo dico chiaramente, un po’ perché io probabilmente non son capace di volare alto come tanti colleghi; un po’ perché secondo me invece noi dobbiamo riscoprire il fascino di parlare alla gente comune, a quelli che oggi sono in difficoltà, e che fanno fatica a tirare la carretta e arrivare alla fine del mese. Sennò, non si capiscono. E anche se gli proponiamo delle soluzioni non capiscono di cosa stiamo parlando. Questo è un tema importante di comunicazione. Del resto, come diceva qualche collega anche non della minoranza, rischiamo davvero di trovarci di fronte a una società spaccata in due, rischiamo davvero di dover spiegare a qualcuno che cosa stiamo facendo realmente, perché anche tante misure che sono inserite in questo bilancio non sono misure che vedranno domani. Tanti degli interventi che vengono citati, alcuni anche citati dal collega che mi ha preceduto, sono promesse, sono interventi che vedremo tra anni.

Noi, allora, abbiamo la necessità di semplificare la comunicazione, di limitare al minimo le promesse e di essere chiari con quello che possiamo dare alle persone. Questa è una grande responsabilità che abbiamo, per non illudere nessuno, per non far arrabbiare nessuno, perché le illusioni e le arrabbiature ce le danno già molto a livello nazionale.

Per venire al bilancio, assessore, le dico francamente che è il mio primo bilancio della Regione, è il primo bilancio che affronto e lo affronto in una fase molto complicata. Non è solo il suo primo bilancio, io sicuramente ho meno esperienza. Però, le dico con estrema franchezza, per quel poco che ho capito, che questo è un bilancio che è poco coraggioso. Dico che è poco coraggioso perché, per quello che ho letto io, poi magari mi sbaglio, noi abbiamo un bilancio che tutti gli anni circa genera 400 milioni di avanzo. 440 l’anno scorso, avete messo nel previsionale 360. Però, è un bilancio che genera un avanzo, e non è un avanzo di qualche centinaia di migliaia di euro, è un avanzo importante, che vi ha consentito in parte di sbloccare una parte di avanzo vincolato nel precedente assestamento e di mettere delle risorse.

Allora, poiché il bilancio di una pubblica amministrazione, il bilancio perfetto non dico che sia in pari, dico che può mettere da parte qualche cosa, ma 400 milioni di euro di avanzo è una cifra significativa, mi sarei aspettato che in questo bilancio, che ambisce a rilanciare una serie di realtà che saranno e sono schiacciate dalla crisi, attingesse più a piene mani e usasse qualcosina di più che non essere ‒ spero di non essere offensivo ‒ un bilancio conservativo, la fotocopia di quello dell’anno scorso. Molti provvedimenti sono stati ripetuti. Quante sono le risorse che mettiamo in più quest’anno rispetto all’anno precedente? Nostre. Risorse nostre. Non dico risorse che arriveranno, forse, non arriveranno, non si sa. Non lo sapete neanche voi. Tanto è vero che i trasferimenti correnti sono calati da 1,3 milioni, anzi da 1,3 miliardi a 300 milioni. Questo la dice lunga sulla difficoltà di individuare anche quelle che saranno le risorse future. Speriamo che arrivino.

Dico molto semplicemente che questo bilancio ha lo stesso livello di entrate, perché le entrate di questo bilancio, le entrate tributarie, stanno sempre intorno ai 10 miliardi. Abbiamo più o meno gli stessi proventi dalla vendita di beni e servizi. Dico che mi sarei aspettato che si osasse qualcosina di più. Lo dico anche perché se raffrontiamo, e capisco molto bene che il raffronto è improprio, le previsioni definitive del 2020 con le previsioni del 2021 c’è un po’ da preoccuparsi. Capisco che nel 2020, nel corso dell’anno, arrivano soldi, trasferimenti e quant’altro. Mi rendo benissimo conto che un conto sono le previsioni definitive e un conto sono le previsioni iniziali. Che ci sia uno scarto lo capisco, per carità. Però se le leggi così sono preoccupanti. Condividerà con me che è preoccupante vedere per il turismo passare da 140 milioni a 51 milioni. Condividerà con me che è preoccupante vedere per l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa passare da 113 a 31,3 milioni. Per carità, definitivo, previsionale. Arriveranno sicuramente altre risorse, quindi probabilmente ci sarà un riallineamento. Lo comprendo bene. Dico, però, che quel riallineamento non sappiamo se e in che misura avverrà.

È per questo che dico che mi sarei aspettato qualcosina di più e mi sarei aspettato anche delle scelte differenti. Puntiamo sulla sanità. Parliamo di 4 milioni di euro per la digitalizzazione delle imprese. Parliamo di qualche milioncino di euro distribuito sui vari comparti. Noi mettiamo 150 milioni di euro sull’edilizia sanitaria, cioè noi 150 milioni di euro li investiamo nel mattone sanitario, non negli infermieri. No, nel mattone sanitario. Attenzione, dentro questi 150 milioni di euro ci sono tante possibili voci di spreco. Io personalmente l’ho visto a Bologna. A Bologna abbiamo speso 5 milioni di euro per fare il polo logistico che adesso abbatteremo, nuovo polo logistico, perché aveva dieci anni, 5 milioni di euro spesi, lo abbattiamo e ne costruiamo un altro. L’abbiamo visto per l’isola ecologica, 700.000 euro spesi pochi anni fa. Adesso la abbattiamo perché abbiamo deciso di fare la torre biomedicale.

Saranno utilissime, per carità, però in questa fase, e lo dico anche perché mi sarebbe piaciuto che sul tema sanità, che impegna una spesa di 9 miliardi, sul bilancio della Regione un pochettino più di analiticità anche nelle relazioni che ci sono state presentate dall’assessore… La relazione che è stata presentata, allegata al bilancio, era forse di due o tre pagine al massimo.

Dico che sarebbe utile perché, secondo me, sulla sanità degli aspetti di razionalizzazione della spesa, che non sono quelli fatti in passato, con i tagli dei posti letto, con il taglio dei reparti, con la chiusura e il depotenziamento di alcune strutture che oggi stiamo pagando a caro prezzo, perché quelle strutture le stiamo ripotenziando, stiamo rifacendo quello che purtroppo non abbiamo fatto in passato, ovvero valorizzare il comparto sanitario e che oggi spesso abbiamo pagato anche di più di quanto avremmo pagato in passato.

Secondo me, il coraggio sarebbe è stato utilizzare un pochettino di più le risorse che avevamo, il coraggio sarebbe stato investire un pochettino di più sul comparto turistico.

È stato detto che sono stati fatti grandi investimenti. Io, francamente, a bilancio non ho visto questa significativa valorizzazione del comparto turistico. Potrei parlare anche di tanti altri aspetti del bilancio che non mi convincono. Non mi ha convinto l’intervento di chi mi ha preceduto sull’impegno alla montagna. È vero, sono state messe delle significative risorse. Anzi, parliamo e sento parlare tanto spesso della montagna, che, come è stato detto, è anche una cosa nuova, non per me, ma mi pare che l’attenzione alla montagna sia mutata durante il corso di questo mandato. Però, resta il fatto che a nostro avviso quelle risorse sono del tutto deficitaria ad affrontare i problemi della montagna. Lo dico francamente: perché abbiamo insistito, ad esempio, sul finanziamento alla micro impresa, finanziamenti alla microimpresa e soldi alla micro impresa?

Perché queste costituiscono il tessuto produttivo anche della montagna, e non solo della montagna: sono le imprese che stanno soffrendo di più. È appunto per questo che probabilmente alcuni suoi colleghi, presidente, hanno deciso di fare dei bandi sulla micro impresa e finanziare direttamente la micro impresa. Qualcuno li ha anche citati, precedendo me, e lo ringrazio, come il relatore di minoranza, che ringrazio, e ringrazio anche il relatore di maggioranza, che è stato molto disponibile al dialogo, quindi la ringrazio certamente.

Però alcuni suoi colleghi, come dicevo, si sono impegnati in questo senso.

Quanto all’impegno sulla semplificazione, continuerò a dirlo 800.000 volte, è un impegno che oggi trova solo degli slogan. Sono bellissime le strategie orizzontali, le strategie verticali, le strategie oblique: possiamo fare tutte le strategie che vogliamo, però sulla semplificazione è ora di fare dei fatti. E i fatti sono che oggi, per fare il bollo dell’auto non siamo ancora nell’era della domiciliazione bancaria perché è troppo complicata, per fare il bollo dell’auto non siamo ancora nell’era che ti arriva un messaggino che ti sta scadendo e lo paghiamo, tant’è vero che le entrate da bollo di auto, lo ripeto, lo abbiamo già fatto in Commissione, sono delle rilevazioni, nel rendiconto della Corte dei conti. Sa perché l’Agenzia delle entrate ci mette tanto? Se facessimo pagare di più ai cittadini, quello che va all’Agenzia delle entrate sarebbe meno e avremmo meno problemi. Semplicemente, ripeto, rendiamo le cose più facili.

I fatti sono che bisogna facilitare l’iscrizione al Fascicolo sanitario elettronico. Ne parlava l’altro giorno anche il povero Tagliaferri: ha detto che prenderà una laurea in ingegneria perché non è riuscito a farlo il Fascicolo sanitario elettronico; io stesso ci ho messo tre giorni. Solo per la password del Fascicolo sanitario elettronico ci ho messo mezz’ora, perché ti richiede… Le dico perché sono cose banali: anche questa è semplificazione, non fare impazzire i cittadini.

I fatti sono che è bene che quest’anno durante il Covid ci siamo accorti che forse i fondi, anche sull’agricoltura e su altri bandi devono arrivare un pochettino prima, ci domandiamo perché prima non potevano arrivare. Cosa c’era prima? Bene se facciamo un passo avanti anche nell’elargizione, perché quando prometti un euro la differenza la fa quando arriva l’euro, non quando lo prometti. Poi capisco che andare sul giornale e dire “abbiamo stanziato mille milioni di euro”, e poi nessuno ne vede uno, è un problema. Sulla platea giornalistica fa sicuramente effetto, però noi ci dobbiamo preoccupare del tratto finale, dell’ultimo metro, perché è quello che fa la differenza, e all’ultimo metro dobbiamo arrivare nel più breve tempo possibile.

Ora chiudo, visto che vi ho già rotto troppo le scatole, ho approfittato troppo della presenza del presidente, che comunque ringrazio. Noi riteniamo che questo bilancio sia un bilancio un po’ pavido e tremebondo, riteniamo che sarebbe stato più utile avere maggiore coraggio e maggiori nervi saldi, quelli che peraltro riconosco al presidente di aver avuto nel corso della prima fase dell’ondata pandemica. Gli ho sempre riconosciuto molta saggezza nella prima fase. Crediamo che sia un bilancio di conservazione e non di innovazione. Crediamo che sia un bilancio da ragionieri, con tutto il rispetto per i ragionieri, visto che sono diplomato in ragioneria, e poco da manager, con poca visione. Speriamo di sbagliarci, speriamo che, in realtà, tutto questo rilancio che avete paventato e tutte queste importanti parole che avete speso sia qua, che anche nei documenti del DEFR e negli altri documenti delle linee programmatiche si trasformi in realtà, perché noi lo speriamo per i cittadini.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Non abbiamo più iscritti in discussione generale.

Chiedo alla consigliera Rontini se vuole replicare. Prego, consigliera.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Velocemente, con la premessa che so di aver esaurito il tempo a mia disposizione come relatrice di maggioranza, quindi “mangerò” quello che abbiamo ancora a disposizione come Gruppo del Partito Democratico…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Diciamo che non funziona così. Però, la Presidenza è generosa e le dà qualche minuto per la replica.

 

RONTINI: Gliel’avrei riconosciuto. Abbiamo fatto uno pari sull’agricoltura di prima.

Quindi, fatta salva la disponibilità che mi ha dato la Presidenza, mangerò un po’ di quel tempo, ma solo pochi minuti davvero, che abbiamo ancora a disposizione come Gruppo del Partito Democratico, perché poi voglio lasciare la parola al presidente Bonaccini, che penso avrà modo, nel raccontare quello che contiene questa manovra di bilancio, anche di rispondere alle tante sollecitazioni che sono arrivate in quest’aula. Lo si diceva. È bello, è utile stare qui. Chi non è più abituato a starci, non avendo ruoli come Capogruppo o come membro dell’Ufficio di Presidenza, con la giornata di oggi ha un po’ ripercorso quella che era l’abitudine nella scorsa legislatura. Questa che stiamo vivendo si è, ahinoi, aperta subito con l’emergenza sanitaria. Ma il confronto in aula è sempre utile, nell’ascoltarci, nel dialogare. Penso siano due verbi che caratterizzano da sempre anche quella che è l’azione della maggioranza di questa Regione. Ha esternato in questa lunga giornata sensibilità diverse, competenze diverse, esperienze diverse, che sono anche il frutto dei territori diversi da cui questa regione orizzontale è fatta. È caratterizzata da tante diverse peculiarità.

Nuovamente, non in maniera strumentale, ma in maniera sincera, voglio ringraziare tutti i colleghi per il contributo che hanno portato. Penso di poter ribadire che ci siamo approcciati a ciascuna delle proposte che sono arrivate sui nostri tavoli, sia durante il confronto lungo nelle diverse Commissioni dell’aula sia durante questa giornata, leggendo quelle preposte nel merito e cercando di capire se eravamo nelle condizioni di accoglierle, facendo anche un lavoro non scontato, laddove possibile, depositando degli emendamenti, lo vedremo anche dopo nella discussione sugli ordini del giorno, per poi arrivare al risultato.

Mi ha stimolata il consigliere Lisei nel suo ultimo intervento, quando ha parlato dei 150 milioni di euro sull’edilizia sanitaria, vedendone più il lato negativo. Forse ciascuno di noi si approccia anche ai documenti di bilancio a seconda di quello che è il suo carattere, di quella che è la sua propensione. Io sono solita trovare il buono nelle cose che mi arrivano davanti. Quindi, io vedo in quei 150 milioni di euro un’occasione straordinaria per rafforzare la sanità territoriale, compresi gli investimenti in tecnologia, anche ai fini di dare vita alla telemedicina che potrà consentirci di aiutare a mettere in campo risposte di maggiore qualità per i nostri cittadini. È vero che sulla domiciliazione bancaria abbiamo discusso in Commissione e voglio dare merito anche al consigliere Pompignoli che nella trattativa insomma l’abbiamo fatto desistere dal ripresentare l’emendamento in aula e ha sempre ribadito questa necessità, però è anche vero che sul bollo auto che già oggi in questa Regione una fedeltà al 95 per cento.

Il presidente, giustamente, mi fa segno di chiudere. Lo vado a fare citando l’ultima cosa rispetto al welfare e rispetto a quanto è stato detto posto che condivido quanto ricordava il collega Taruffi, perché non sono ipotesi, sono fatti che testimoniano che su questo settore non partiamo da zero, ma anche laddove non fosse così voglio ricordare che nella scorsa legislatura su un tema trasversale e importante come quello della prevenzione e tutela della salute dei nostri cittadini abbiamo messo in campo un lavoro che ha visto condividere tra tanti colleghi – non c’è più il collega Boschini in aula, ma c’è il collega Daniele Marchetti – un percorso che poi ha portato al risultato di una legge largamente condivisa e che stiamo attuando. Perché non facciamo lo stesso anche sui temi del welfare che ci stanno a cuore? Noi non abbiamo preclusioni.

Grazie e mi scuso se mi sono dilungata.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie a lei, presidente Rontini.

Dopo la chiusura del dibattito generale, diamo la parola al presidente della Giunta regionale, Bonaccini.

Prego, presidente.

 

BONACCINI, presidente della Giunta: Grazie, presidente.

Vorrei provare a fare un ragionamento che guarda ai prossimi cinque o dieci anni, dicendovi subito che sono molto soddisfatto di questo bilancio, che è il contrario di un bilancio in difesa, è proprio il contrario, perché se dimenticate che cornice ha questo bilancio fate un torto a voi stessi, visto che domattina relazionerò su quel documento che, a livello nazionale, ci stanno scrivendo praticamente tutte le parti sociali, ha visto questa Regione discutere per mesi con la sottoscrizione, non so se è chiaro, di 55 parti sociali, che dà lavoro a tutte le associazioni di impresa, alle quattro Università dell’Emilia-Romagna, all’Ufficio scolastico regionale, all’associazione delle banche, a tutte le Camere di Commercio, ai Sindaci dei Comuni capoluogo, indipendentemente dal colore politico, tutti, a tutti i Presidenti di provincia, alle rappresentanze dei professionisti.

Per la prima volta associazioni come Legambiente e gli enti locali Coordinamento Rifiuti Zero, hanno loro, non io, sottoscritto con me un documento strategico. Altro che non c’è visione! Perdonatemi: dite che non la condividete, ma se dite che non c’è visione, rischiate che quel documento sia un’accusa non a me ma a loro, che hanno deciso. Valorizzatelo anche voi: non è un problema politico di schieramento, è l’idea di un’Emilia-Romagna che vuole, e io penso succederà ma non sono abituato a promettere, e dirò perché tra un minuto, provare a partire prima e meglio degli altri quando la ripresa arriverà, perché arriverà.

Lo dico perché a me è piaciuto molto questo dibattito, vi ringrazio, a partire dalle relazioni di Rontini e di Bargi. Ma soprattutto, a partire dagli interventi, non scontati, delle minoranze, o delle opposizioni, che è più corretto, che al di là delle legittime espressioni di giudizio hanno tenuto – e avete tenuto – toni e atteggiamenti che per me sono un valore che questa Assemblea legislativa deve difendere, di fronte a un teatrino della politica nazionale che a me ormai ha stancato, spero anche a voi.

Guardate: perché non voglio dire che sarà un successo quello che faremo? Però difenderò la visione nel corso dell’intervento? Perché dovremmo essere messi alla prova, lo so perfettamente.

Io ad esempio ho visto prima la presentazione di una risoluzione che chiede domani di prevedere, penso la si discuterà domani, o stasera, adesso non lo so, ogni sei mesi, in Commissione, la valutazione dei risultati o meno del Patto per il lavoro. Assolutamente sì. Assolutamente sì, perché dobbiamo partire da me a essere misurati ormai ogni giorno. Guardate, quel Patto per il lavoro questa volta non ha il traguardo della legislatura, ma il 2030, perché abbiamo voluto prendere l’Agenda Onu. Nonostante questo, perché i sei mesi sono un tempo giusto? Perché pensare di aver capito tutto in un mondo che cambia così rapidamente e che… Ricordatevi lo scorso anno: discutevamo il bilancio in questi giorni. Non si era ancora votato. Ma chi avrebbe mai pensato che di lì a due mesi, cioè quando il 21 febbraio ci viene comunicato che c’è il primo ricoverato, un cittadino di Codogno, all’ospedale di Piacenza, partisse una stagione così drammatica come quella che abbiamo vissuto? Quando sento dire: a Natale non potrò vedere… Abbiamo lavorato, l’avete visto. Insomma, il Governo ha preso qualche possibilità che soprattutto le Regioni, i Comuni, l’ANCI e l’UPI avevano chiesto, cioè di evitare che qualcuno rimanesse da solo in quei giorni. Ma il problema vero è che, in questa regione, ci saranno migliaia e migliaia di posti a tavola che saranno vuoti perché chi li doveva occupare non c’è più. Sono oltre 60.000 nel Paese. Chi ci avrebbe creduto se ci avessero raccontato che avremmo vissuto una stagione nella quale dobbiamo intervenire con le mascherine, tenendoci lontani tra di noi? E fosse così da un mese. È così da quasi un anno. E chissà quanto ancora durerà. Anche se il 27 dicembre, in anticipo rispetto a quello che anche qualche giorno fa si pensava, cominceremo a vaccinare, finalmente, il primo migliaio circa di emiliano-romagnoli, e così nel Paese, in ogni regione, tutti insieme, e subito i giorni successivi tutti gli operatori sanitari.

Il giorno di Natale con la Giunta andremo negli ospedali a ringraziarli di nuovo a nome di tutti. Non è un problema della Giunta, a nome di tutti, per il ruolo che abbiamo. Perché lì c’è gente… C’è stata oggi la scomparsa di un altro medico, credo il primo medico a Modena, che succede a qualcun altro in qualche altra realtà, gente che ci ha rimesso la propria vita o rischia tutti i giorni per tutelare le nostre.

Siamo in una situazione straordinaria. Perché dicevo: non voglio promettere nulla se non dire che? Siamo abituati nelle cose che facciamo... Questo riconoscetelo. Quello che diciamo lo facciamo. Un anno fa era per le parti che rappresentate voi il momento più straordinario per andare al voto e per quelli che rappresentiamo noi il momento peggiore, perché venivamo da due anni di, non sconfitte, stra-sconfitte. Pochi mesi prima c’era stata l’Umbria, Regione rossa, 25 per cento in meno il centrosinistra. Se abbiamo vinto è perché siamo credibili. E se siamo credibili è perché le cose che abbiamo promesso le abbiamo fatte tutte. E quelle che non si sono potute fare è per ragioni che non dipendevano dalla Regione. Vuol dire che abbiamo fatto bene? No. Perché quelle promesse potevano non essere ritenute giuste. Ci mancherebbe. Questa è la democrazia.

Io, però, oggi sono contento del tono e dei toni che abbiamo usato, perché per noi sono... Anche in un dibattito, quando ci si parla e ci si ascolta, come ho detto tante volte... Perché a me piace stare poco in ufficio e girare molto? Anche se ultimamente si può stare poco in giro, anzi a partire da me a volte si è anche isolati. Perché si cambia anche idea. Come l’abbiamo cambiata sui punti nascita. Li riapriremo perché abbiamo cambiato idea. Se riusciamo a trovare la convergenza, anche qui, tra opinioni diverse, il 2021 sicuramente sarà l’anno in cui li riapriremo. Posto che dobbiamo avere dal Ministero, come sapete, una certa “predisposizione” anche burocratica per poter arrivare a quel... Ma va fatto. E va fatto perché, credo, abbiamo capito che non eravamo capiti.

Ora noi abbiamo un bilancio che, intanto, avendo i conti in ordine, secondo me... Ognuno di noi, avendo una famiglia, ed alcuni facendo anche lavoro di imprenditori o di partite IVA o quant’altro con gli imprenditori tutti i giorni, sa che quando hai pochi debiti, e noi continuiamo a indebitare... Siamo tra le Regioni meno indebitate d’Italia. Ce lo riconosce ogni volta la Corte dei conti. È come in una famiglia o in un’impresa. Ho più risorse da investire. Peraltro voi sapete, cosa anche per me curiosa... Io stesso a nome delle Regioni ho detto al Governo: tenete conto che, mentre in Europa e mentre i Governi possono indebitarsi, le Regioni non lo possono fare. Che è ben curioso, perché ci possono essere momenti in cui, per ragioni straordinarie, come quella che stiamo vivendo... Insomma, cosa fatta, capo ha. Vediamo che succede in futuro. Certamente a noi ha permesso scelte che se le fa solo l’Emilia-Romagna in Italia non è perché siamo più bravi, ma perché ce le possiamo permettere. Ma chi eliminò il superticket qui? Chi lo eliminò due anni fa? Solo noi. Chi ha permesso in questo Paese a tutti gli studenti, e sarà il prossimo settembre fino ai 19 anni, di avere il trasporto pubblico locale gratuito? Avevamo detto “lo faremo in legislatura”. Lo facciamo in un anno e mezzo. Chi è che si può permettere di tenere per sei anni ferme le tasse? Non abbiamo aumentato di un centesimo da sei anni le tasse per le famiglie e le imprese, giusto o sbagliato che sia. Potrei proseguire. Questo non vuol dire governare bene dal punto di vista delle scelte di governo, vuol dire però aver governato bene dal punto di vista dei conti. Peraltro, e parto mettendo i piedi nei problemi o nelle opportunità, noi siamo una Regione, per chi conosce i bilanci regionali, che come le altre ha tre quarti del suo bilancio che è fatto di spesa sanitaria e di quell’altro quarto c’è una parte di spese fisse, a meno che non si vogliano licenziare i dipendenti della Regione o non si voglia spegnere la luce quando bisogna accenderla per fare le attività. Noi, però, quest’altro anno avremo un tetto di spesa sanitaria – poi è tutto da dimostrare che venga spesa bene – che è di 9 miliardi di euro di più, è un record. Sul fondo per la non autosufficienza avremo oltre mezzo miliardo di euro, mai successo. Segnalo che di quel mezzo miliardo di euro e oltre che sarà, solo il 10 per cento viene da Roma, ed è un problema dei Governi, di tutti i Governi, nessuno escluso, perché tutto il resto lo mette la Regione a proposito di decidere dove destinare le risorse, perché verso le persone non autosufficienti vogliamo provare a fare sempre di più. Allora, dentro al quadro della sanità chissà quanti errori avremo fatto anche noi. Benvenuti nel club della sanità pubblica, perché su questo, mi dispiace, e non è una colpa, è legittimo, ci siamo un anno fa su questo combattuti, combattuti nel senso civile, tra un modello che vedeva la metà della spesa della sanità pubblica privata e un modello, come il nostro, che, pur avendo una sanità privata, come ricordate spesso voi, e condivido, di grandissima eccellenza, era e rimane una percentuale molto, molto inferiore. Credo che se avete cambiato idea, come mi pare abbiate cambiato idea, è perché ci siamo accorti nella pandemia che i sistemi sanitari che si son difesi meglio sono quelli che non hanno solo grandi e belli ospedali, ma sono quelli che hanno tanta medicina di territorio.

Guardate, anche qui: al netto degli errori e dei difetti anche noi dobbiamo migliorare. Io sono da sei anni presidente; negli ultimi cinque anni, vedremo il prossimo, siamo sempre Regione benchmark nella sanità pubblica, compreso quando l’espressione arrivò dal Governo gialloverde. Poche settimane fa, la Fondazione Gimbe, autonoma, ha fatto vedere i cosiddetti LEA, livelli essenziali di assistenza negli ultimi dieci anni, prima Regione Emilia-Romagna. Forum Ambrosetti, autonomo – chi è che mette in discussione la qualità e l’autonomia del Forum Ambrosetti? –  mette. nella classifica della qualità e della quantità dei servizi prestati alle regioni al primo posto, la Regione Emilia-Romagna. Fossimo secondi, terzi, quarti, non mi interesserebbe, altre sanità sono eccellenti, di Regioni governate dal centrodestra, ci mancherebbe. Però di questo parliamo. E non è mica merito mio; non è mica merito nostro.

È merito di straordinari professionisti, che fanno il lavoro in maniera straordinaria ed egregia, che però hanno trovato una istituzione da tempo lungo, quindi ben prima del nostro arrivo, che ha pensato che il tema della sanità pubblica, come la scuola che per noi è centrale, riconfermo. Nel Patto per il lavoro e per il clima, il primo pilastro è la società della conoscenza e spiegherò tra un attimo perché.

Scuola, università, saperi, formazione per noi sono centrali perché senza quelli non c’è lavoro di qualità e competitività per l’Emilia-Romagna, per come è stata fatta, da intere generazioni, dal dopoguerra ad oggi, e non c’è competitività dal punto di vista se vogliamo posizionarci laddove ci si attesta con i territori più avanzati d’Europa e del mondo.

Gli investimenti che abbiamo fatto in sanità, anticipando noi risorse, lo dico a nome dei miei colleghi, amici presidenti, tutti quanti, che il Governo dovrà riconoscerci, perché ci mancherebbe altro che non ci riconoscesse di aver speso soldi proprio perché eravamo dentro una catastrofe nella quale non c’era tempo da perdere, al di là del giudizio su come ci siamo mossi. Però apprezzo che ci è stato riconosciuto che c’è stato uno sforzo, obiettivamente, da queste parti e nei territori. Noi vogliamo investire molto, e soprattutto vogliamo andare nella direzione, qui sì, di un cambiamento che anche l’Emilia-Romagna deve accettare: quello di una sanità sempre più di territorio, ma che non rimanga nello slogan che sto utilizzando anch’io. Partiamo bene dalle Case della salute, perché ne abbiamo più di tutti in Italia. Tutti i sindaci, di qualsiasi colore politico, e alcuni di voi l’hanno fatto, le hanno chieste giustamente. Ce ne vogliono tante altre, perché vengono chieste. Ne abbiamo già più di 20 a finanziamento. Ma poi c’è la medicina domiciliare, dove anche l’Emilia-Romagna deve crescere. Siccome si vive più a lungo, bisogna che riusciamo a spostare sul domicilio la cura delle persone. Lì ci può venire incontro la digitalizzazione, l’innovazione tecnologica, a partire dalla telemedicina, che può aiutare soprattutto nelle aree più interne, quelle più lontane, la montagna, il Basso Ferrarese eccetera, eccetera. Su questo noi investiremo tanto, perché un nuovo welfare, che sta nella sanità, sta nei servizi alla persona, sta sulla disabilità, sta sull’infanzia.

Io ho detto dei bus e dei treni gratis: lo faremo fino ai diciannove anni già il prossimo autunno e ci proveremo davvero a fare in modo che anche gli studenti universitari, che non era previsto nel programma, da qui a fine anno possano avere la stessa opportunità. Lì c’è poi un tema che riguarda l’infanzia, 0-6 anni: noi, per la prima volta, lavoreremo per utilizzare il Fondo sociale europeo. Questo lo potremo fare solo quando il settennato potrà partire. Non abbiamo ancora la dotazione di fondi necessari. Abbiamo detto che ci confronteremo anche con voi per utilizzarli per andare ad aumentare il numero dei posti negli asili nido, che in legislatura noi vorremmo arrivassero a soddisfare al 100 per cento tutta la domanda esistente. È vero che siamo i primi in Italia e tra i primi in Europa, ma c’è un 30 per cento di famiglie che non ha niente, perché quando rimane fuori quelli non hanno niente. E dobbiamo farcene carico. Così come il taglio delle rette di oltre 30 milioni noi vorremmo arrivasse in futuro alla gratuità, perché crediamo sia un servizio troppo importante.

Prendo un altro impegno qui, come abbiamo scritto nel programma: il prossimo anno vuole essere l’anno dell’introduzione della lingua inglese già a partire dagli 0-3 anni, perché vogliamo dotare i nostri bambini, i nostri figli, i nostri nipoti di strumenti adeguati a una loro formazione e crescita che ormai nel mondo ha bisogno di alcuni strumenti che siano garantiti, non solo enunciati.

Noi proveremo a prendere questo tema della famiglia, parlo dei bambini, con un problema che la cultura politica da cui vengo io ha sempre sottovalutato, e cioè che il tema della natalità ha direttamente a che fare con il futuro di una società, perché noi viviamo in un mondo in cui l’Italia, l’Europa rischia di trovarsi senza futuro per il fatto che ha una popolazione che invecchia sempre di più ‒ adesso, al netto del dramma, soprattutto per le persone più anziane, che abbiamo visto sul tema della pandemia sanitaria ‒ che ha bisogno di garanzie. Noi cominciamo con contributi che vanno nella direzione delle famiglie, però, e lo dico qui, rispetto ai quali o c’è un impegno nazionale, come accade in Francia, a partire da leggi di bilancio nazionali, oppure si fa fatica a garantire i territori con quei bilanci esigui, rispetto al non potersi indebitare, che i singoli enti locali possono fare.

Noi abbiamo cercato, mantenendo anche qui fede a quello che enunciavamo, cominciare a provarci, a fare cose che in montagna, ad esempio, possano dare una svolta. La pandemia magari non ci fosse stata, ma viviamo la contemporaneità. Di quegli aspetti drammatici c’è una diretta conseguenza su un fatto: le persone stanno tornando ad apprezzare i luoghi periferici rispetto alle metropoli. Sta accadendo in tutto il mondo. Soprattutto nel mondo occidentale. Ci eravamo posti il tema se era giusto fare il tetto dei 40 anni sulle giovani coppie. Ne abbiamo discusso. Poi ci siamo accorti... Pensate se non l’avessimo fatto. Sono arrivati 66 milioni di euro di richieste. Abbiamo detto: ne mettiamo 10 e subito altri 10, e diventano 20. Bene che è andata ben oltre le nostre aspettative. È un provvedimento unico in Italia. Ho sentito il ministro Boccia, oltre agli Affari regionali, della montagna, dire che stanno valutando se sostenerlo a livello nazionale. Magari. Se arrivano risorse noi le metteremo tutte lì. Credo che sia giusto farlo a partire dai servizi per la montagna, che dovranno avere un carattere nuovo e straordinario per le ragioni che dicevo prima, a partire dal fatto che abbiamo firmato... Ne abbiamo dato notizia oggi che per gli ultimi 50-60 Comuni che non avevano il tema del Wi-Fi abbiamo firmato per il finanziamento per arrivare finalmente al 100 per cento della rappresentazione di tutto il territorio regionale. Come sapete, noi con Lepida, ragazzi, siamo in ordine con i tempi. Lì, purtroppo, a livello nazionale, a partire da Open Fiber, c’è stato un ritardo. Un anno, due anni in più: non sarà questo che comporterà drammi rispetto a quelli che, invece, stiamo vivendo. Certamente abbiamo bisogno di recuperare, perché, come ho sempre detto, un Paese come il nostro, tra i primi manifatturieri industrializzati al mondo, non può rimanere indietro sul tema della digitalizzazione. Siamo, però, messi bene, perché siamo, rispetto a qualcuno, 100 metri, rispetto ai secondi, 10 metri avanti essendo quelli più digitalizzati anche in questo momento. Però, a noi non basta. Allora, se è vero che noi vogliamo garantire che il tema della prospettiva sia quello certo del sostegno, figuratevi, con la discussione che abbiamo fatto con il Governo da 10 milioni che avevamo messo siamo già arrivati a 31,8 o 32 milioni di euro. Pare che arrivino altri 7-8 milioni di euro. Se così sarà, come pare, arriveremo a 40 milioni di euro. Garantisco, e prendo un altro impegno subito qui, che se arrivano quei 7-8 milioni di euro in più li metteremo anche questi tutti a favore immediatamente delle attività economiche più colpite, a partire da quelli del commercio, della ristorazione, i bar, le palestre, le piscine eccetera, eccetera.

Domani verranno qui a manifestare i maestri di sci. Qualcuno diceva “Ma che cosa fate investimenti sugli impianti sciistici montani? Non nevica più” proprio nell’anno in cui è venuta tanta di quella neve che c’era soddisfazione per tutti, abbiamo anche il fatto che, purtroppo, gli impianti per ora, per ragioni comprensibili, rimangono chiusi.

Certo, faremo questo. Mi dicevano che eravamo l’unica Regione che lo faceva, ma non ho studiato le altre, quindi magari dico una castroneria, ma 100 per cento di borse di studio all’Università noi le finanziamo tutte, ancora una volta, 28 milioni di euro di impegno.

Però, detto questo, voglio dire che, rispetto alla politica dei bonus, giusta per una fase, io preferisco la politica degli investimenti. Ed è su questo che io ci vedo la strategia. Lo dico perché noi dovremo dimostrare di essere capaci di spendere bene i soldi che arriveranno, vediamo quanti, vediamo quali, dal Recovery Fund, ma intanto, però, parliamo di 209 miliardi di euro a questo Paese.

Certo, dovremo spendere ancora una volta, come si fa da tempo immemore, o mettere a disposizione, scusate, di università, di imprese, di enti locali, 2,5 miliardi più o meno che saranno, forse qualcosa in più, del settennato dei fondi europei. Però, ci sono, saranno un’opportunità.

Certo, questi 30 miliardi che abbiamo indicato nel Patto per il lavoro di investimenti pubblici e privati, dobbiamo dimostrare di saperli spendere e spendere presto. Però, ci sono. Abbiamo caricato una mole di investimenti che i giornali nazionali ci hanno riconosciuto essere un fatto straordinario.

Se quella classifica del Sole 24 Ore sulle province italiane, che a differenza di quello che è accaduto gli altri anni era l’anno precedente, stavolta è stato, è arrivato fino ad oggi. Le prendo sempre con le molle: non ho mai esultato quando andava bene, non ho mai pianto quando sembrava andassero male, perché ci sono troppi indicatori, a volte disomogenei. Ma se le province dell’Emilia-Romagna, tutte e nove stanno nei primi 34-35 posti, e se l’unica che un po’ arretra è Rimini, perdonatemi, con oltre l’80 per cento, però, di economia che è il turismo, quindi figuratevi, se non c’era la pandemia, anche quella come stava, e nonostante quello sta nelle prime 36, ebbene, vuol dire che qui al netto di Bologna prima – ma ripeto, non mi interessano le classifiche in quanto tali singolarmente –, l’idea è questa sia una terra più resiliente, come hanno scritto tutti gli altri.

Se possiamo essere più resilienti, pur nel dramma e nel contesto che abbiamo; se noi faremo bene i compiti che vorremmo scrivere, questa Regione veramente ce la può fare a partire prima e meglio delle altre.

Ho visto oggi una proiezione dei dati del Pil. Non li dico perché devo studiare ancora, ma insomma, buttala via, in quel contesto di recessione e di dramma. Noi, adesso, abbiamo un primo impegno: il patto per il lavoro e per il clima in termini di definizione.

Quanto al lavoro, ci vuole una grande attenzione, qui, e non sbagliare anche le direttrici, perché ancora una volta chi la sta pagando di più sono i giovani e le donne. Noi dobbiamo persino dire, lo dico a me stesso, che ho abusato troppo della parola “lavoro” negli anni scorsi, senza aggiungerci “non un lavoro basta che sia”, perché alcuni tipi di lavoro, pur segnando nella classifica dei numeri, e hanno fatto esultare anche noi, un posto in più, a volte non sono posti in più dignitosi. Noi li dobbiamo combattere.

Quello è il motivo per cui quando attraiamo qui imprese dall’estero, cosa che non accadeva fino a pochi anni fa, e siamo diventati una delle regioni più attrattive in Europa, non in Italia, abbiamo detto che le risorse che noi diamo in milioni di euro, avete visto che popò di altre decine di milioni di euro, perché le imprese, se vogliono venire qui e sono sane e serie, non è che discutiamo se prenderle: noi le facciamo venire, e ci battiamo per farle venire.

Siamo alla vigilia, spero, perché non tocca solo a noi, questo, ma noi abbiamo creato le condizioni perché, nei prossimi giorni, possa succedere un annuncio di un investimento talmente straordinario che non lo voglio neanche dire nei termini. Il fatto che possa dire che potrebbe succedere, magari non succederà, e perché il nostro compito a casa, anche lì l’abbiamo fatto, le condizioni abbiamo provato a crearle.

Ci stanno guardando da tutto il mondo. Io ho ricevuto, prima che mi ammalassi, in un mese, nell’ordine: l’ambasciatore in Italia del Messico, l’ambasciatore in Italia dell’India, l’ambasciatore in Italia del Giappone; abbiamo nuovi Stati federali statunitensi che vogliono con noi costruire rapporti, oltre alla California, New York e la Pennsylvania. Segnalo che il prossimo anno, se tutto ce lo consentirà, speriamo, in autunno per la Settimana della cucina emiliano-romagnola nel mondo torneremo, come cinque anni fa, negli Stati Uniti.

A proposito di agricoltura, condivido il fatto che noi su questo, lo ricordava Rontini, l’ha richiamato il vicepresidente dell’Assemblea, dobbiamo impegnarci molto perché ha a che fare con il tema persino di alcune aree rurali, che lì potrebbero trovare una nuova stagione, ma ha a che fare con il tema che abbiamo visto che senza cibo sarebbe stata ancora più complicata. Il 2021 sarà l’anno degli Stati generali dell’agricoltura per questa regione, coinvolgendo tutti quanti, e tutti quanti li coinvolgeremo come facemmo, più che negli Stati Uniti, in Cina l’anno dopo, consorzi, fiere, imprese, associazioni, a venire con noi negli Stati Uniti, perché abbiamo bisogno di una filiera larga che ci consenta di investire laddove anche l’agricoltura sta cercando e ha bisogno di innovazione, a partire dal tema della cura dei suoli.

Se noi proviamo a metterci in quella condizione per cui il lavoro è centrale, ma nell’indicazione di buon lavoro, e se il clima – lo dico a me stesso – diventa centrale nelle politiche, dopo certo averci creduto non a sufficienza e dentro quel rischio di contraddizione, e però, per come mi conoscete, gli impegni presi valore hanno. C’è nella maggioranza su questo un punto di vista diverso. Lo sapevamo. Ma la bretella e la Cispadana le faremo e ci sono le condizioni, con il voto in Parlamento, per quelle che sono le nuove regole europee. Figuratevi, l’ho detto io: io ormai mi vergogno a parlare di quelle quando vado in giro. Però, anche qui sapete che tutto quello che noi potevamo fare dopo decenni l’abbiamo fatto.

A riprova della bontà di quello che dico, ci sta che sul porto di Ravenna, che non aveva bisogno di rinnovo delle concessioni autostradali, e alla luce di quello che è successo io capisco anche chi ha messo in luce il tema del rinnovo delle concessioni autostradali, e non è l’Autobrennero, ma qualcos’altro, il porto di Ravenna nella pandemia è andato talmente avanti che ormai siamo alla partenza dei lavori, anche lì dopo decenni di chiacchiere, dei tre metri di abbassamento dei fondali per far entrare navi più grandi, stoccare il doppio delle merci. Migliaia di posti di lavoro in più. Parlo di portualità, che è l’alternativa alla gomma. 

Alla bontà di quei ragionamenti, per cui io garantisco che quelle opere le faremo, dico però che adesso la svolta è ferro, green, portualità, ciclovie. Se andate a vedere le richieste che ai Ministeri competenti facciamo, penso al tema del dissesto idrogeologico, è quello che faremo. Anche qui, il bacino padano, che è l’area più inquinata d’Europa, tra le prime al mondo, ha bisogno ‒ però lo dico al Governo ‒ di risorse. Se chiedo 100 e mi danno 10, poi la colpa non è mica più solo di ‒ avendo colpe, certamente, per il passato ‒ di Bonaccini, Fontana, Zaia o Cirio. Noi dobbiamo prenderci l’impegno a politiche più coraggiose. Certamente. E fatte insieme, perché lo smog non conosce confini né appartenenza politica. Però poi bisogna anche che qualcuno ci dia una mano per tenere insieme la svolta di cui abbiamo bisogno e gli strumenti per poterla fare senza danneggiare troppi.

Su questo io penso che nella discussione, vedrete, sul Recovery Fund e dentro gli investimenti che abbiamo indicato, il Patto per il lavoro e per il clima, noi potremo trovare grandi opportunità.

Chiudo su una questione. Non ho ascoltato tutti gli interventi dell’opposizione, però se non citate mai o quasi mai il Centro meteo europeo... Ragazzi, tutta Europa viene in Emilia-Romagna, a Bologna. Se non citate mai il supercomputer di calcolo tra i primi cinque al mondo per velocità, trasferimento e lettura dei big data, ma di cosa stiamo discutendo? Non lo dico a voi. Lo dico a me. Se la prospettiva del futuro, a proposito di visione, non è quella per cui... Lo si sappia che il 70 per cento circa dei nostri figli e nipoti farà lavori che oggi non esistono e che sono tutti legati alla trasformazione digitale, tecnologica e robotica. Delle due l’una. Non si può dire “siete in ritardo sulla digitalizzazione” e non rendersi conto che è quello che ti permetterà di avere opportunità nuove per tutti. Noi su questo siamo avanti anni luce rispetto a tutti in questo Paese. Siccome, come ho detto con il ministro Di Maio, che ringrazio per la collaborazione che ha dato, perché i 120 milioni di euro dall’Unione europea per il supercomputer vengono perché il Governo ci ha creduto... Così come ringrazio il Governo gialloverde perché Italia Meteo da Roma verrà a Bologna grazie a quell’accordo che feci, perché sapete che non c’è appartenenza politica quando si rappresentano le Istituzioni, soprattutto per la bontà delle cose che devono essere fatte per la tua comunità. Guardate che noi ci sentiamo italiani, non emiliano-romagnoli. E quello è a disposizione di tutta l’Italia. Se arriverà, come speriamo, visto che il Governo ci ha garantito l’appoggio e siamo più forti. Una delle poche sedi al mondo è l’Università dell’ONU sull’abitare, come UN-Habitat  scrive da anni, rispetto a dove il mondo sta andando. Guardate che noi qui possiamo creare le condizioni. Ieri mattina ho partecipato all’inaugurazione dell’hub sull’intelligenza artificiale a Modena. Noi veramente possiamo su questo dispiegare nei prossimi anni una potenza di fuoco che dentro a quella direttrice ci può dare le condizioni, e ho finito, per una Regione Emilia-Romagna che guarda al 2030 provando a migliorare la qualità dell’ambiente che già di per sé sarebbe tanto, ma non basta, non è sufficiente, perché se insieme a quello non c’è che la green economy o la green industry diventa un’opportunità di nuovo e buon lavoro sarebbe troppo poco rispetto alle ambizioni che vogliamo avere, perché l’ambizione di questa Regione è e dovrà essere il futuro indipendentemente da chi la governi, da qualsiasi colore politico, quella di dare lavoro alle persone, perché per me il lavoro è dignità, per me, per noi, dignità, e lo deve essere al punto che quella che è stata l’Emilia-Romagna che ci hanno consegnato i nostri nonni, i nostri padri spaccandosi la schiena da come poveri erano con le persone che migravano e oggi invece stiamo attirando qui cervelli…

Lo voglio raccontare perché come dire mi piace raccontare la vita reale non gli slogan. L’amministratore delegato dell’Alfa Tauri a Faenza pochi mesi fa, tedesco, sulla formazione credo che pochi come i tedeschi possano prendere lezioni da qualcun altro a proposito della formazione tecnica. Mi ha detto, c’era la Giunta quindi sono testimoni, “noi se rimarremo qui con la casa madre tedesca, 60 dipendenti in passato, circa 600 oggi, l’80 per cento qua da noi, è perché MUNER, Motorvehicle University of Emilia-Romagna, obiettivamente nel mondo non ce l’ha nessuno.

Quella cosa lì non ci deve bastare come fiore all’occhiello, dobbiamo replicarlo. Per cui sulle Life science Philadelphia, cercheremo sull’aerospazio per la prima volta con Houston, non so se ce la faremo, di fare un accordo con il Texas, cioè dobbiamo cercare di sviluppare nei mondi della vecchia economia come quella nuova a partire dalla Cina o dal Giappone o dall’India delle opportunità che permettano all’Emilia-Romagna di competere garantendosi però i nostri figli possono andare a studiare nel mondo. Anzi, è un valore, ma poi però qui, se vogliono tornare, tornano perché trovano un lavoro di qualità e magari portiamo anche studenti che vengono da fuori perché la Motor Valley, la Wellness Valley, la Food Valley c’è qui e c’è in poche altre parti del mondo. In tutto questo, questo ragionamento della conoscenza al centro con la valorizzazione di due pilastri che sono le manifatture, perché su questo, ragazzi, grazie agli imprenditori e alle loro maestranze che abbiamo in questa regione altro che Bonaccini, qui abbiamo della gente che sfida il mondo. Dall’altro il turismo, che oggi è il settore più colpito perché non esporta le merci, ma importa le persone. Vedrete che su quello, quando sarà, ripartiremo alla grande. Per noi il turismo è inteso, però, come un tipo di turismo rispetto al quale il valore della cultura e dello sport è quello che ci ha permesso gli ultimi anni di avere numeri finché si poteva viaggiare che erano quasi impensabili. Ricordo quando venni qui a dire che siamo a 45, puntiamo a 50 milioni di presenze, abbiamo superato i 60.

Cultura, che è legata alla conoscenza, ma anche come elemento di patrimonio pubblico, di valorizzazione di espressione. È il settore oggi più in difficoltà. Paradossalmente il rischio è che sia ancora più in difficoltà del turismo, perché il turismo ripartirà, la cultura rischiamo che, quando riparte, mancano quelli che devono ripartire. Ed è su questo che dobbiamo impegnarci, l’ho chiesto anche al Governo, per una straordinaria redistribuzione di risorse, perché degli altri settori nel dramma se ne parla, della cultura si rischia di non parlarne mai.

Dicevo lo sport perché vedrete tra poche settimane quando presenteremo il calendario del 2021. Siamo stati negli ultimi due anni la regione con il più alto numero di manifestazioni nazionali e internazionali nel proprio territorio tra le venti regioni italiane. Vedrete cosa succederà fra poche settimane. Ma anche lì non voglio far promesse. Vedremo quando le avremo.

Dobbiamo cercare di far sì che tutto questo si tenga insieme nell’Emilia-Romagna, ripeto, che vuole guardare al lavoro come certezza di prospettiva per le famiglie, per le persone, per garantirsi un futuro, per garantirlo soprattutto per i propri figli, che però abbia il tema dei diritti, da un lato, e dei servizi, dall’altro, come la storia ci ha insegnato e ci ha consegnato, dove spesso abbiamo potuto dire, anche qui senza fare i primi della classe, ma insomma ci venivano a guardare anche qui da tutto il mondo gli asili nido o si viene a guardare qui alcuni temi di intervento persino sulla disabilità, oggi che siamo nelle condizioni in un piccolo comune, a proposito di storia, Villanova d’Arda, di poter nei prossimi anni inaugurare… Ne vado orgoglioso, fiero. Quando mi chiedono delle cose che ho fatto negli anni, tra quelle cito sempre quella: il centro paralimpico di riferimento per tutto il nord Italia. Credo davvero che anche lì, se vogliamo essere una terra che guarda chi soffre, senza pietismo, dobbiamo dirci che a ognuno dobbiamo garantire le stesse condizioni, pur nelle condizioni in cui è.

Ci ritroveremo spesso a discutere di queste cose. Non lo dico per maniera, perché mi conoscete. Non sono abituato né a fare complimenti né a dover pietire una condizione di rispetto. Vedo che sono mesi, e soprattutto questo anno, che qui, in questa Assemblea legislativa, grazie alla maggioranza, grazie alle forze di opposizione, trovate una misura che è molto confortante. Se sapremo mantenerla, vedrete che non solo proveremo a fare quello che abbiamo promesso, ma sicuramente, come sta accadendo, anche alcune proposte delle opposizioni, secondo me, diventeranno buone per migliorare la qualità del lavoro che facciamo.

Grazie.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, presidente Bonaccini.

A questo punto, passiamo all’esame dell’articolato del collegato. Ricordo che sul collegato, sull’oggetto n. 2066, risultano due proposte di emendamento a firma della consigliera Rontini e risultano tre proposte di ordini del giorno: 2066/1, a firma del consigliere Fabbri e altri; 2066/2, a firma dei consiglieri Barcaiuolo, Lisei e Tagliaferri; 2066/3, a firma della consigliera Piccinini e altri.

A questo punto, passiamo all’esame del collegato.

Partiamo dall’articolo 1.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione l’articolo 1.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 24

Contrari 15

 

È approvato.

 

L’articolo 1 è approvato.

Passiamo all’articolo 2.

Dibattito generale. Non abbiamo nessuno, giusto?

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 2.

Dichiaro chiusa la votazione sull’articolo 2.

 

Favorevoli 39

Astenuti 3

Contrari 2

 

È approvato.

 

L’articolo 2 è approvato.

Adesso abbiamo l’emendamento 1, a firma Rontini, che è una correzione materiale.

Dibattito generale sull’emendamento.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 1.

Dichiaro chiusa la votazione sull’emendamento 1.

 

Favorevoli 29

Contrari 13

Astenuti 2

 

È approvato.

L’emendamento 1 è approvato.

 

Ora passiamo all’articolo 3.

Dibattito generale. Sull’emendamento? Consigliera Bondavalli, prego.

Non c’è, era qui in aula, quindi direi che non… Esatto.

Allora passiamo all’articolo 3. Articolo 3.

Dibattito generale.

 

BONDAVALLI: Presidente, mi scusi. Era solo perché non ho fatto in tempo ad arrivare prima per votare l’articolo 1. Se può…

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto, registriamo il voto.

Articolo 3, adesso.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 3.

Dichiaro chiusa la votazione sull’articolo 3.

 

Favorevoli 41

Astenuti 0

Contrari 0

 

È approvato.

 

L’articolo 3 è approvato.

Passiamo all’articolo 4.

Discussione generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 4.

Dichiaro chiusa la votazione sull’articolo 4.

 

Favorevoli 45

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 5.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 5.

Dichiaro chiusa la votazione sull’articolo 5.

 

Favorevoli 43

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 6.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 6.

Dichiaro chiusa la votazione sull’articolo 6.

 

Favorevoli 42

Astenuti 1

Contrari 0

 

È approvato.

 

L’articolo 6 è approvato.

Passiamo all’articolo 7.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Prego, consigliera Pigoni.

 

(interruzione della consigliera Pigoni)

 

PRESIDENTE (Petitti): Lo aggiungiamo. Nessun problema.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 7.

Dichiaro chiusa la votazione sull’articolo 7.

 

Favorevoli 44

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’articolo 7 è approvato.

Passiamo all’articolo 8.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 8.

Dichiaro chiusa la votazione sull’articolo 8.

 

Favorevoli 26

Astenuti 19

 

È approvato.

 

L’articolo 8 è approvato.

Passiamo all’articolo 9.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 9.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Astenuti 19.

 

È approvato.

 

L’articolo 9 è approvato.

Passiamo all’articolo 10.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 10.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 5

Astenuti 15

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 11.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 11.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 42

Contrari 1

Astenuti 4

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 12.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 12.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 46

Contrari 1

 

È approvato.

 

L’articolo 12 è approvato.

Passiamo all’articolo 13.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 13.

Dichiaro chiusa la votazione.

Prego, consigliere Lisei.

 

(interruzione del consigliere Lisei)

 

PRESIDENTE (Petitti): Esito della votazione:

 

Favorevoli 44

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’articolo 13 è approvato.

Passiamo all’articolo...

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Esatto, con il voto anche di Lisei a favore.

Passiamo all’articolo 14.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 14.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 19

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’articolo 14 è approvato.

Passiamo all’articolo 15.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 15.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 19

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’articolo 15 è approvato.

Passiamo all’articolo 16.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 16

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 47

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 17.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 17.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 46

Contrari 0

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 18.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 18.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 45

Astenuti 1

Contrari 0

 

È approvato.

 

L’articolo 18 è approvato.

A questo punto, passo la parola alla consigliera Rontini.

Noi abbiamo un emendamento, infatti, adesso da votare che è a firma Rontini, l’emendamento 2.

Prego, consigliera Rontini.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

In realtà, voglio intervenire sull’articolo 19. L’avevo fatto velocemente in Commissione e lo farò velocemente anche qui. Intervengo per ringraziare lei, presidente Petitti, e tutto l’Ufficio di Presidenza, perché questo articolo, che è stato inserito nel collegato, nella prima proposta depositata dalla Giunta, a seguito di un emendamento firmato all’unanimità dall’UPI, recepisce una proposta che alcuni colleghi sanno essermi cara, che è quella dell’istituzione della fascia istituzionale della Regione Emilia-Romagna come segno distintivo del presidente della Giunta e della presidente, al femminile, in questo caso, dell’Assemblea legislativa, lasciando poi a successivo atto dell’UPI le modalità di utilizzo della stessa.

È un tema su cui, in via informale, ci eravamo confrontati anche nella scorsa legislatura e che ha trovato nella vostra sensibilità istituzionale la disponibilità all’accoglimento. È un piccolo segno in più, oltre al gonfalone, oltre all’immagine coordinata dell’ente, che va nell’intenzione di rafforzare quello che è il valore identificativo istituzionale del nostro ente in tutte quelle che sono le manifestazioni ufficiali che vedono la partecipazione di un membro della Regione. Penso che vada anche a sostenere lo sforzo fatto in questi anni dal presidente Bonaccini in primis e poi da ciascuno di noi, per parte propria, nell’avvicinare l’impegno, la quotidianità della Regione, di quello che facciamo anche in quest’aula, alla vita quotidiana di tutti i nostri cittadini.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Rontini, a nome di tutto l’Ufficio di Presidenza.

Mettiamo in votazione, se non ci sono altri che vogliono intervenire, o dichiarazioni di voto, l’emendamento 2, a firma Rontini.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 29

Contrari 18

 

È approvato.

 

L’emendamento 2 è approvato.

 

Articolo 19

Passiamo all’articolo 19.

Dibattito generale. Votazione. Mettiamo in votazione l’articolo 19.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 45

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

L’articolo 19 è approvato.

 

Articolo 20

 

Passiamo all’articolo 20.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 20.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 43

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 21.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 21.

Dichiaro chiusa la votazione sull’articolo 21.

 

Favorevoli 43

Contrari 1

 

È approvato.

 

Passiamo…

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Prego.

 

(interruzione)

 

 

Certo.

Passiamo all’articolo 22.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 22.

Dichiaro chiusa la votazione sull’articolo 22.

 

Favorevoli 31

Astenuti 14

 

È approvato.

 

L’articolo 22 è approvato.

Passiamo all’articolo 23.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 23.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 20

 

È approvato.

 

L’articolo 23 è approvato.

Passiamo all’articolo 24.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 24.

Dichiaro chiusa la votazione.

Favorevoli 44

Contrario 1

 

È approvato.

 

L’articolo 24 è approvato.

Articolo 25

Passiamo all’articolo 25.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 25.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 18

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’articolo 25 è approvato.

Articolo 26

Passiamo all’articolo 26.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 26.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Astenuti 18

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 27.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 27.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 25

Astenuti 20

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 28.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 28.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 25

Contrari 19

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’articolo 28 è approvato.

Passiamo all’articolo 29.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 29.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 43

Astenuti 0

Contrari 0

 

È approvato.

 

L’articolo 29 è approvato.

Siamo all’ultimo articolo dell’oggetto 2066, del collegato.

Articolo 30.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 30.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 19

 

È approvato.

 

L’articolo 30 è approvato.

Ora passiamo all’articolato dell’oggetto 2067 che, ricordo, riguarda “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023”.

Sull’oggetto 2067 risulta una proposta di emendamento a firma del consigliere Pompignoli, quattro proposte di ordine del giorno (2067/1, a firma dei consiglieri Tagliaferri, Barcaiuolo e Lisei…

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): 2067. Io sto leggendo tutto quello che è collegato…

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Esatto, certo.

Poi, il 2067/2, a firma dei consiglieri Barcaiuolo ed altri, 2067/3, a firma dei consiglieri Lisei ed altri, 2067/4, a firma dei consiglieri Pigoni ed altri.

Passiamo all’articolato.

Partiamo con l’articolo 1.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 1 dell’oggetto 2067.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 25

Contrari 19

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 2.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 2.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 17

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 3.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 3.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 18

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 4.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 4.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 18

 

È approvato.

 

L’articolo 4 è approvato.

Passiamo all’emendamento 1, a firma del consigliere Pompignoli, che istituisce un nuovo articolo.

Prego, consigliera Rontini, in dibattito generale.

 

RONTINI: Sull’emendamento. Spero di non aver sbagliato, come prima, che sono intervenuta sull’articolo 19. Mi scuso con i colleghi, ma la giornata è stata lunga per tutti.

Sull’emendamento del collega Pompignoli, velocemente. Lui ha ripresentato uno di quelli che aveva già depositato in Commissione, su cui ci eravamo confrontati e che avevamo bocciato. Rispetto, quindi, alle cose che ho detto in quella sede, voglio aggiungere qualche ulteriore informazione per rafforzare le motivazioni del nostro voto contrario, ovvero specificare che la mostra di Forlì è organizzata non dal Comune, ma dalle Gallerie degli Uffizi e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì. Fa parte delle celebrazioni nazionali, pertanto beneficia delle risorse stanziate dallo Stato. Il Comune di Forlì la ospita, come poi è scritto anche nel testo dell’emendamento, in alcuni dei suoi spazi, nei bellissimi spazi dei Musei San Domenico.

Voglio aggiungere anche che la Regione assicurerà supporto alla promozione del programma di celebrazioni che interessano il prossimo anno, in occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, il Sommo Poeta. Tutta una serie di celebrazioni interessano il territorio della regione, naturalmente il Comune di Ravenna, che ospita le spoglie di Dante, tutti quelli che sono dislocati nel territorio che separa Ravenna da Firenze, ma anche quella di Forlì, una mostra importantissima, di grande valore, come tutte quelle che il Comune e la Fondazione hanno ospitato e organizzato in questi anni.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Rontini. Altri in dibattito generale?

Consigliere Pompignoli.

 

POMPIGNOLI: Eccomi. Mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): La sentiamo benissimo.

 

POMPIGNOLI: Grazie dell’opportunità di discussione in merito a questo emendamento.

Ho ascoltato con attenzione le parole della Rontini, che sostanzialmente sono le stesse che ha detto in Commissione. È tutto vero quello che dice la consigliera Rontini, in ordine all’organizzazione dell’evento da parte della Fondazione della Cassa di risparmio, ovviamente con il concorso anche del Comune di Forlì, che mette a disposizione gli spazi nei Musei San Domenico.

È altrettanto, vero, però, l’ho ribadito anche in fase di discussione prima, che è un evento importante per noi, per la città di Forlì. Sarà una delle mostre più belle d’Italia, da questo punto di vista.

Noi non è che chiediamo il finanziamento per la mostra in sé, ma per gli eventi collaterali della mostra medesima, come ha avuto Ravenna. Non è una questione di campanilismo, Ravenna o Forlì; a me sta bene che vengano stanziate risorse anche a Ravenna, ma parimenti, dovrebbero essere stanziate anche le risorse al Comune di Forlì per l’organizzazione degli eventi collaterali, facendo anche presente che per Dante, l’ho ribadito anche in precedenza, è vero che figura come Ravenna e Firenze nella nascita e nella morte; ma è altrettanto vero che Dante ha comunque trascorso tanto tempo a Forlì, per cui è evidente che il ricordo di questo personaggio, anche negli eventi collaterali, doveva essere comunque rappresentato nella città di Forlì.

Capisco tutto, capisco anche la collega Rontini, capisco anche che Ravenna va al voto il prossimo anno, quindi probabilmente un occhio di riguardo in più c’è stato. Però, tant’è e ne prendo atto. Chiudiamo la partita così.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Rontini, prego.

 

RONTINI: Ringrazio il presidente della I Commissione Pompignoli. Gli do atto, come ho fatto anche in Commissione, del suo impegno, nel senso positivo del termine, di lobbista del territorio.

Mi sia solo consentito di specificare una cosa. Il campanilismo non c’entra niente, così come non c’entrano niente gli eventi collaterali che lui ha citato adesso, perché leggo testualmente il testo dell’emendamento che ha depositato, che chiede di “concedere al Comune di Forlì, prossimo ad ospitare dal 12 marzo al 4 luglio 2021 presso i Musei San Domenico la straordinaria rassegna estiva ‘Dante. La visione dell’arte un contributo straordinario di 250.000 euro”.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Io intervengo perché, come in Commissione, così qua sostengo l’emendamento proposto dal collega. Credo che sarebbe giusto riconoscere a Forlì non soltanto un supporto e una pacca sulle spalle, magari un supporto degli uffici a stampare due volantini, ma credo che sarebbe giusto riconoscere anche un contributo, come viene richiesto dall’emendamento presentato dal collega, che non chiede quei soldi per la mostra, dice che c’è la mostra. Non è che chiede quei soldi per, dice al Comune di Forlì che organizza la mostra. Non dice che quel finanziamento serve per quella mostra. Serve, appunto, per supportare tutta una serie di eventi collaterali.

Non è una guerra tra guelfi e ghibellini perché, per carità, credo che l’evento sia importante tanto per Ravenna quanto per Forlì e credo anche che la richiesta del collega vada in questa direzione. Non credo che, se arrivasse qualche finanziamento anche per il Comune di Forlì… Magari il Comune di Forlì potrebbe dare maggiore importanza, potrebbe organizzare attività ancora migliori di quelle che, invece, farà con proprie risorse, con proprio denaro, a differenza delle possibilità che in questo caso avrà il ricco Comune di Ravenna, che è vero che ospita le spoglie, ma è anche vero che Dante ha citato Forlì all’interno di uno dei suoi passi. Quindi, credo che sia giusto riconoscere anche a Forlì un riconoscimento e sarebbe stato giusto riconoscerlo anche economicamente per supportare le iniziative.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Per dichiarazione di voto, consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Ovviamente il voto sarà sicuramente favorevole. Mi ha tolto le parole di bocca il consigliere Lisei: io non li chiedo per la mostra, ma per gli eventi collaterali, tanto che vengono richiesti dal Comune di Forlì, non dalla Fondazione della Cassa di Risparmio piuttosto che dagli Uffizi di Firenze.

Il Comune di Forlì comunque ospita l’evento e dovrà comunque organizzare degli eventi collaterali a questo evento medesimo. Questo è il ragionamento. Per cui, il voto è sicuramente favorevole. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Mettiamo adesso in votazione l’emendamento 1, a firma Pompignoli.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Contrari 23

Favorevoli 18

 

È respinto.

 

L’emendamento 1 è respinto.

Passiamo all’articolo 5.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione l’articolo 5.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 19

 

È approvato.

 

L’articolo 5 è approvato.

Passiamo all’articolo 6.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 6.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 31

Contrari 11

 

È approvato.

 

L’articolo 6 è approvato.

Passiamo all’articolo 7.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 7.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 46

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

L’articolo 7 è approvato.

Passiamo all’articolo 8.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 8.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 16

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’articolo 8 è approvato.

Passiamo all’articolo 9.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 9.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 18

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 10.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 10.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 14

Astenuti 13

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 11.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 11.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 17

 

È approvato.

 

L’articolo 11 è approvato.

Passiamo all’articolo 12.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 12.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 17

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’articolo 12 è approvato.

Passiamo all’articolo 13.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 13.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 18

 

È approvato.

 

L’articolo 13 è approvato.

Passiamo all’articolo 14.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 14.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 43

Astenuti 0

Contrari 0

 

È approvato.

 

L’articolo 14 è approvato.

Articolo 15.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 15.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 28

Contrari 16

 

È approvato.

 

L’articolo 15 è approvato.

 

Passiamo all’articolo 16.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 16.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 45

Contrari 1

 

È approvato.

 

L’articolo 16 è approvato.

Passiamo all’articolo 17.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 17.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 43

Contrari 1

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 18.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 18.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 44

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 19.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 18

 

È approvato.

 

Siamo arrivati all’ultimo articolo, l’articolo 20.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 20.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 19

 

È approvato.

 

L’articolo 20 è approvato.

Ora passiamo all’oggetto 2068, alla legge di bilancio.

Ricordo che risultano quattro proposte di emendamento a firma della consigliera Castaldini e quattordici proposte di ordine del giorno: il primo a firma Montalti e altri; il secondo a firma Pillati ed altri; il terzo a firma Zappaterra e altri; il quarto a firma Marchetti Francesca e altri; il quinto Costi e altri; il sesto a firma della consigliera Castaldini; il settimo Barcaiuolo e altri, e su questo insiste una proposta di emendamento della consigliera Rontini; poi abbiamo l’ordine del giorno 8 a firma dei consiglieri Lisei; il nono Tagliaferri, il decimo a firma della consigliera Piccinini; l’undicesimo del consigliere Montevecchi, che però in realtà lo ha ritirato; poi il 12 a firma del consigliere Marchetti risulta ritirato; il 13 a firma della consigliera Piccinini e l’ultimo a firma dei consiglieri Pompignoli, Montalti, Bulbi e Rontini.

A questo punto passiamo alla votazione dell’articolato.

Partiamo dagli emendamenti all’articolo 1, che vanno a incidere sugli allegati.

Partiamo dall’emendamento 1, a firma della consigliera Castaldini.

Dibattito generale.

Prego, consigliera Castaldini.

 

CASTALDINI: Presidente, grazie.

Ho già parlato di questi emendamenti durante il mio intervento. Ne ritirerò due in particolare.

Il primo rimane. Il secondo, relativo a tamponi rapidi sui caregiver, come avevo già annunciato, lo ritirerò perché c’è stata una delibera, anche se non comprende certe categorie. Per cui, il tema lo riporterò in Commissione. Rimane il n. 3. Anche questo verrà ritirato. Su questo c’è stata una... Non è giusto dire “una trattativa”. Abbiamo cercato di trovare un punto di incontro con il consigliere Sabattini, con il quale mi sono confrontata. La Regione ha deciso di percorrere una strada alternativa e dare risposte diverse da quelle proposte.

Chiedo ancora una volta ‒ l’ho già detto durante il dibattito ‒ di rileggere con attenzione anche la proposta fatta da Forza Italia, cioè quella di utilizzare il personale dipendente stabilizzato della Regione Emilia-Romagna proveniente dalla struttura commissariale già formato nell’ambito della ricostruzione, perché ha spiccate competenze tecniche. Noi questo punto lo riteniamo fondamentale, ma lo ritiriamo proprio perché non vogliamo sottoporre, lo ribadisco, Forza Italia non vuole sottoporre al voto questo emendamento perché capiamo essere un tema che deve unire e non dividere.

Rimane, invece, il tema, e su questo chiedo una votazione e anche la capacità della struttura tecnica di venire incontro a questa richiesta, sui tamponi per gli studenti universitari fuori sede senza medico curante all’interno dell’Emilia-Romagna e gli studenti Erasmus.

Okay, presidente? Spero di aver fatto chiarezza. Va bene?

 

PRESIDENTE (Petitti): Ha ritirato il 3, quindi. Conferma? E gli altri, invece…

 

CASTALDINI: Ho ritirato il 2 e il 3. Rimangono in vigore l’1 e il 4.

 

PRESIDENTE (Petitti): Benissimo.

Partiamo con l’emendamento 1, a firma della consigliera Castaldini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 18

Contrari 27

 

È respinto. 

 

L’emendamento 1 è respinto.

 

Passiamo all’emendamento 4.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 4, a firma Castaldini.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 17

Contrari 23

Astenuti 4

 

È respinto. 

 

L’emendamento 4 è respinto.

Ora cominciamo con l’articolo 1.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Metto in votazione l’articolo 1.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 1.

Dichiaro chiusa la votazione sull’articolo 1.

 

Favorevoli 28

Contrari 16

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 2.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 2.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 23

Contrari 18

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 3.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 3.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 18

 

È approvato.

 

L’articolo 3 è approvato.

Passiamo all’articolo 4.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 4.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 18

 

È approvato.

 

L’articolo 4 è approvato.

Passiamo all’articolo 5.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 5.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 45

Contrari 1

 

È approvato.

 

L’articolo 5 è approvato.

Passiamo all’articolo 6.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 6.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 19

 

È approvato.

 

L’articolo 6 è approvato.

Passiamo all’articolo 7.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 7.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 19

 

È approvato.

 

L’articolo 7 è approvato.

 

Passiamo all’articolo 8.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 8.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 19

 

È approvato.

 

L’articolo 8 è approvato.

Passiamo all’ultimo articolo, articolo 9.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 9.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 18

 

È approvato.

 

L’articolo 9 è approvato.

Ora andiamo in discussione generale congiunta sugli emendamenti agli ordini del giorno e sugli ordini del giorno, quindi una discussione congiunta su tutto questo.

C’è qualcuno che vuole intervenire in dibattito generale su emendamenti agli ordini del giorno e ordini del giorno? Quindi, chiedo se qualcuno vuole intervenire sugli ordini del giorno, in sostanza.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): No, le dichiarazioni di voto le abbiamo dopo. Ora siamo solo alle dichiarazioni di voto sugli ordini del giorno.

Consigliere Barcaiuolo, prego.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

Semplicemente per dire che gli emendamenti agli ordini del giorno del Gruppo Fratelli d’Italia proposti dalla maggioranza sono accettati tutti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altri? Consigliera Rontini, prego.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Ringrazio i colleghi di Fratelli d’Italia per aver accettato le nostre proposte emendative, che ci consentono di approvare i loro ordini del giorno.

Noi voteremo, oltre a quelli così emendati, naturalmente tutti quelli proposti dalla maggioranza e quelli proposti dalla consigliera Piccinini. Ne approfitto per ringraziare il suo collaboratore, Giuseppe Drei, perché, come è stato detto da tanti colleghi, sono state giornate intense per tutti. Qualche pezzo di discussione e di confronto l’ho fatto anche con lui in maniera proficua, dal momento che ha portato a scrivere un emendamento, che poi abbiamo sottoscritto, che impegna la Giunta a mettere 3 di quegli 85 milioni di euro su una misura che condividiamo, quella a favore dei Comuni per i veicoli di loro proprietà, ma anche per quelli delle Polizie municipali, raccogliendo una sollecitazione che era arrivata in Commissione anche dalla consigliera Valentina Stragliati, sostituendole con mezzi elettrici.

Voglio fare solo una specifica rispetto ai tanti ordini del giorno depositati e riguarda l’oggetto 2068/8, a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri, che impegnano la Giunta sulla questione del riconoscimento economico agli operatori delle CRA, così come è successo nei mesi scorsi per i medici, per gli specializzandi, per tanti di coloro che hanno aiutato questa Regione a cercare di vincere la sfida del Covid e, come abbiamo ribadito più volte, se, anche in condizioni difficili rispetto ad una sfida a cui non eravamo preparati, abbiamo retto l’urto, lo dobbiamo proprio alle professionalità di tutto il personale che opera nelle strutture sanitarie e in quelle sociosanitarie, nei territori e negli ospedali.

Dal nostro punto di vista basta il voto sull’oggetto 431, che impegnava la Giunta a valutare la possibilità di estendere il riconoscimento anche ai citati operatori delle CRA. So che c’è un lavoro in corso, insomma, per arrivare all’obiettivo nel corso del 2021. Non ci piace, in un periodo così difficile, in linea anche con quanto abbiamo fatto con l’emendamento poi condiviso da tutta l’aula, se non erro, sui punti nascita, che ha poi rivisto la formulazione sulla scadenza temporale, fatto salvo che per noi un impegno preso è un impegno preso, e quindi siamo impegnati ad onorarlo senza nasconderci, come ricordava l’assessore al bilancio, Paolo Calvano, nella sua relazione, dietro difficoltà eventuali di bilancio. Quindi, per noi resta valido l’intendimento che abbiamo assunto in quest’aula alcuni mesi fa approvando l’oggetto 431, che, lo ribadisco, impegnava la Giunta a valutare la possibilità di dare quel riconoscimento confidando che nel corso del 2021 si trovino le strade per arrivare al risultato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Dichiarazioni di voto finali congiunte sugli emendamenti e gli ordini del giorno e gli ordini del giorno.

Prego, consigliera Pigoni.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

Soltanto per dire che noi, oltre a quanto già esposto dalla collega Rontini per la maggioranza, ci asterremo su due ordini del giorno, uno è il 2067/2, del consigliere Barcaiuolo, e l’altro è il 2068/6, della consigliera Castaldini. Quindi, non voteremo contro, ma ci asterremo su questi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

A questo punto, passiamo alle votazioni.

Scusi, consigliere Bargi, non l’avevo vista. Prego.

 

BARGI: Grazie, presidente.

Molto brevemente, vista l’ora, giusto per prendermi il tempo che non mi sono preso prima per la replica del relatore, perché volevo, giustamente, sentire anche l’intervento del presidente Bonaccini, rispetto al quale mi viene da fare una sola considerazione, una nota, quanto abbiamo ripetuto, tanto nella mia relazione quanto negli interventi, principalmente da questo lato dei banchi dell’aula, ovvero che questo bilancio comunque tende ad avere un alone di attesa. Attesa rispetto a cosa? Si è parlato tanto di quando la ripresa comincerà, se, come e quando ricomincerà, quando arriveranno le risorse europee, quando partirà la programmazione [...] prossimo settennio.

Siamo in un momento in cui, purtroppo… Capisco anche chi si deve trovare a redigere un bilancio in un momento come questo, però siamo in un momento in cui chi sta fuori dal mondo della politica, chi vive la vita reale si trova con questo buco. Lo hanno sottolineato anche le associazioni di categoria. Lo sapete. Il tanto citato Patto per il lavoro e per il clima non è di sicuro sfuggito a questo dibattito. Il fatto che il settennio partirà, giustamente, con qualche tempo di ritardo... Insomma, ha i suoi tempi per partire. In un momento di crisi come questo lascia, chiaramente, un buco.

Se a questo aggiungiamo i tempi incerti (lunghi, brevi, lo vedremo; si pensa alla primavera-estate, ma lo vedremo) delle risorse del Recovery Fund, vuol dire che noi non stiamo attivando strumenti di risposta immediati alla situazione di crisi che viviamo oggi, ma stiamo puntando sulla speranza che quando arriverà, quando partirà la ripresa... Io aggiungo anche il “se”. Comunque non è una questione di crisi dedicata solo al tema Covid, ma bisogna vedere il PIL italiano. Se ne parlerà, magari, domani con il Patto per il lavoro. Non è più tornato ai livelli del 2008, quindi pre-crisi, pre-esplosione Lehman Brothers.

Ci trasciniamo dietro una situazione di difficoltà e di mancata crescita, di stagnazione, che ormai è endemica. E a questa bisogna saper dare risposta, che non è solamente la questione di oggi. Oggi c’è un’emergenza. 

Noi l’abbiamo detto all’inizio: tre canali, sanità, risposta all’emergenza, ripresa. Tre grandi temi. Oggi, in questo bilancio di molto attesa, di molto aspettare, ripresa, speranze – vedremo poi quali saranno le proposte della Regione sul Recovery Plan – siamo anche fiduciosi di poter partecipare. Però è mancato completamente il tema della risposta alla crisi di oggi. È questo che noi facciamo veramente fatica a comprendere.

Le parole, con riferimento all’intervento del presidente, molto guardando al futuro, sperando che questa ripresa sia un treno che passa e ci carica, sperando che ci carichi, ci lascia un po’ in difficoltà.

Questo per confermare quanto è stato detto, e la bontà degli interventi di sollecitazione che arrivavano da parte dei banchi nostri, della minoranza. Chiudo qui, ringraziando nuovamente gli uffici e approfittando anche per fare gli auguri, visto che sarà il mio ultimo intervento. Domani non credo che avrò spazio di intervento, ma ringrazio gli uffici, chi ci ha seguiti durante la fase di bilancio, anticipando il voto contrario, ovviamente del Gruppo della Lega. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altre dichiarazioni di voto?

Non ho altre dichiarazioni di voto.

 

Andiamo quindi a votare gli ordini del giorno e i relativi emendamenti.

Partiamo dall’ordine del giorno 2066/1, a firma dei consiglieri Fabbri ed altri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 19

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno 2066/1 è approvato.

Passiamo all’ordine del giorno 2066/2, a firma dei consiglieri Barcaiuolo, Lisei e Tagliaferri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 19

Contrari 26

Astenuti 1

 

È respinto.

 

Passiamo all’ordine del giorno 2066/3, a firma dei consiglieri Pigoni, Piccinini, Rontini, Taruffi e Zamboni.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 45

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

Ora passiamo agli emendamenti che insistono sull’ordine del giorno 2067/1, a firma del consigliere Tagliaferri ed altri.

Il consigliere Barcaiuolo ha dato l’assenso, quindi passerei all’emendamento 1, a firma della consigliera Rontini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 44

Contrari 1

 

È approvato.

 

L’emendamento 1 è approvato.

Passiamo alla votazione dell’emendamento 2, sempre a firma della consigliera Rontini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 43

Astenuti 0

Contrari 0

 

È approvato.

 

L’emendamento 2 è approvato. 

Ora passiamo all’ordine del giorno 2067/1, a firma dei consiglieri Tagliaferri, Barcaiuolo e Lisei.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 46

Astenuti 0

Contrari 0

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno è approvato.

Ora passiamo all’ordine del giorno 2067/2, a firma dei consiglieri Barcaiuolo, Lisei e Tagliaferri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Contrari 24

Favorevoli 18

Astenuti 4

 

È respinto.

 

L’ordine del giorno è respinto.

Passiamo all’ordine del giorno 2067/3, a firma del consigliere Lisei e altri. 

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 20

Contrari 27

 

È respinto.

 

L’ordine del giorno è respinto.

 

Passiamo all’ordine del giorno 2067/4, a firma della consigliera Pigoni e altri.

Dichiaro aperta la votazione.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Io qui ho Pigoni e Piccinini, però va bene.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Qui c’è scritto “Pigoni, Piccinini”. Ho letto bene, però magari c’è un errore. Non è un problema. C’è un errore di scrittura. Non è un problema, c’è un errore di scrittura.

È scritto male qui, ma non è un problema: Piccinini, Pigoni.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 40

Astenuti 2

 

È approvato.

 

Se qualcuno non ha votato, esprimete il voto. In ogni caso, l’ordine del giorno 2067/4 è approvato. Prego, consigliere Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente. Volevo confermare il mio voto favorevole.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto.

L’ordine del giorno è approvato.

Ora passiamo all’ordine del giorno 2068/1, a firma della consigliera Montalti ed altri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 18

 

È approvato.

 

Passiamo all’ordine del giorno 2068/2, a firma della consigliera Pillati ed altri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 28

Contrari 18

 

È approvato.

 

Passiamo all’ordine del giorno 2068/3, a firma della consigliera Zappaterra ed altri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 28

Astenuti 18

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno, a firma Zappaterra, è approvato.

Passiamo all’ordine del giorno 2068/4, a firma della consigliera Francesca Marchetti e altri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 13

Astenuti 6

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno è approvato.

Passiamo all’ordine del giorno 2068/5, a firma del consigliere Costi ed altri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 28

Astenuti 18

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno è approvato.

Passiamo all’ordine del giorno 2068/6, a firma della consigliera Castaldini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 20

Contrari 24

Astenuti 3

 

È respinto.

 

L’ordine del giorno è respinto.

Passiamo all’ordine del giorno 2068/7, a firma del consigliere Barcaiuolo e altri, sul quale insiste un emendamento a firma della consigliera Rontini.

Quindi, prima votiamo, giustamente, l’emendamento.

Chiedo l’assenso al consigliere Barcaiuolo per la votazione.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

Anche qui accettiamo la proposta di emendamento all’ordine del giorno.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Quindi, mettiamo in votazione l’emendamento 1, a firma Rontini.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 46

Astenuti 0

Contrari 0

 

È approvato.

 

L’emendamento è approvato.

Votiamo quindi l’ordine del giorno 2068/7, a firma del consigliere Barcaiuolo e altri.

Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 46

Contrari 1

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno è approvato.

Passiamo alla votazione dell’ordine del giorno 2068/8, a firma del consigliere Lisei e altri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 20

Contrari 25

 

È respinto.

 

Consigliera Pigoni, prego.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

La consigliera Bondavalli mi segnala che ha provato a chiedere la parola per rettificare il voto dell’ordine del giorno 2068/6, ma non è mai riuscita a prendere la parola. Voleva votare in astensione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene, non è un problema. Rettifichiamo il voto della consigliera. Grazie.

Passiamo adesso all’ordine del giorno 2068/9, a firma del consigliere Tagliaferri ed altri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 18

Contrari 27

 

È respinto.

 

Passiamo alla votazione dell’ordine del giorno 2068/10, a firma della consigliera Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 46

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno è approvato.

L’ordine del giorno 2068/11, a firma del consigliere Montevecchi, è stato ritirato; il 2068/12, a firma del consigliere Daniele Marchetti, è stato ritirato.

Votiamo, quindi, l’ordine del giorno 2068/13, a firma della consigliera Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): No, qui c’è scritto Piccinini.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene, a firma del consigliere Pelloni.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Contrari 26

Favorevoli 19

 

È respinto. 

 

L’ordine del giorno è respinto.

Passiamo alla votazione dell’ordine del giorno 2068/14, a firma dei consiglieri Pompignoli, Montalti, Bulbi e Rontini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 44

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno è approvato.

Abbiamo finito gli ordini del giorno.

Passiamo alle votazioni dei tre progetti di legge.

Progetto di legge 2066, recante “Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2021”.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 26

Contrari 20

 

È approvato.

 

Il progetto di legge è approvato.

Ora passiamo al progetto di legge 2067: “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023”.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 20

 

È approvato.

 

La legge di stabilità è approvata.

Passiamo alla votazione legata al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023, oggetto 2068.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 27

Contrari 19

 

È approvato.

 

Il progetto di legge è approvato.

Chiudiamo la seduta.

Ci vediamo domani alle 9.30.

Grazie a tutti.

 

La seduta ha termine alle ore 22,24

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Giulia GIBERTONI, Massimo IOTTI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI; Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Andrea CORSINI, Mauro FELICORI, Raffaele DONINI, Barbara LORI, Alessio MAMMI, Irene PRIOLO, Elena Ethel SCHLEIN.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Paola SALOMONI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 1954

Proposta d'iniziativa Giunta recante: “Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2021” (DEFR). (36)

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 2

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 15

Contrari/No: 24

Non votanti: 1

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Caliandro Stefano; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bulbi Massimo; Costa Andrea; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 11

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 15

Contrari/No: 25

Non votanti: 1

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

nessuno


Non votanti

Petitti Emma


 

Assenti


Catellani Maura; Costa Andrea; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 14

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 42

Contrari/No: 1

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Taruffi Igor


 

Astenuti

Zamboni Silvia


 

Non votanti

Petitti Emma


 

Assenti

Costa Andrea; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia


 

Titolo:1954 - votazione em. 16

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 38

Contrari/No: 2

Non votanti: 1

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Lisei Marco; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Marchetti Francesca; Taruffi Igor


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Costa Andrea; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia; Rancan Matteo

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 10

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 17

Contrari/No: 26

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia

 

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 5

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 16

Contrari/No: 26

Non votanti: 2

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Castaldini Valentina; Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 15

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 16

Contrari/No: 27

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia

 

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 19

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 43

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella


 

Non votanti

Petitti Emma


 

Assenti


Bargi Stefano; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia; Stragliati Valentina

 

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 1

 

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 45

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco;  Facci Michele; Felicori Mauro; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rancan Matteo; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia;

 

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 7

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 17

Contrari/No: 27

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


 

Assenti

Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia


 

Titolo:1954 - votazione em. 6

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 15

Contrari/No: 26

Astenuti: 0

Non votanti: 3

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Facci Michele; Lisei Marco; Petitti Emma


 

Assenti


Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia

 

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 9

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 18

Contrari/No: 25

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


 

Assenti


Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia; Taruffi Igor

 

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 8

 

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 16

Contrari/No: 26

Non votanti: 1

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 21

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 43

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma;  Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Petitti Emma; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Bessi Gianni


Assenti

Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia


 

Titolo:1954 - votazione em. 18

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 16

Contrari/No: 26

Non votanti: 2

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Bergamini Fabio; Petitti Emma


 

Assenti


Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Lisei Marco; Piccinini Silvia

 

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 12

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 18

Contrari/No: 25

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Taruffi Igor

 

 

 

Titolo:1954 - votazione em. 3

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 17

Contrari/No: 26

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano

 

 

Titolo:1954 - votazione proposta (DEFR)

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 18

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia


 

OGGETTO 2066

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2021". (11)

 

 

Titolo:2066 - votazione art. 1

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 24

Contrari/No: 15

Non votanti: 2

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bulbi Massimo; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Lisei Marco; Liverani  Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Bondavalli Stefania; Petitti Emma


 

Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Facci Michele; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo:2066 - votazione art. 2

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 39

Contrari/No: 2

Astenuti: 3

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella


Contrari/No

Bergamini Fabio; Tagliaferri Giancarlo


Astenuti

Barcaiuolo Michele; Castaldini Valentina; Lisei Marco


Non votanti

Petitti Emma;


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Rancan Matteo


 

Titolo:2066 - votazione em. 1

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 29

Contrari/No: 13

Astenuti: 2

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina

 

Astenuti

Mastacchi Marco; Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Rancan Matteo


 

Titolo:2066 - votazione art. 3

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 41

Non votanti: 1

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma;  Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


 

Assenti


Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo

 

 

Titolo:2066 - votazione art. 4

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 45

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Rancan Matteo


 

Titolo:2066 - votazione art. 5

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 43

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia;
Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


 

Assenti


Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo:2066 - votazione art. 6

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 43

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo:2066 - votazione art. 7

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 44

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Occhi Emiliano; Rancan Matteo


 

Titolo:2066 - votazione art. 8

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 26

Astenuti: 19

Non votanti: 2

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Rancan Matteo; Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Taruffi Igor


 

Titolo:2066 - votazione art. 9

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 27

Astenuti: 19

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele


 

Titolo:2066 - votazione art. 10

 

Presenti al voto: 48

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 5

Astenuti: 15

Non votanti: 2

Assenti: 2

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Barcaiuolo Michele; Castaldini Valentina; Lisei Marco; Piccinini Silvia; Tagliaferri Giancarlo


Astenuti


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Felicori Mauro; Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia;


 

Titolo:2066 - votazione art. 11

 

Presenti al voto: 48

Favorevoli/Si: 42

Contrari/No: 1

Astenuti: 4

Non votanti: 1

Assenti: 2

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Piccinini Silvia


Astenuti

Barcaiuolo Michele; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Lisei Marco


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia;


 

Titolo:2066 - votazione art. 12

 

Presenti al voto: 48

Favorevoli/Si: 46

Contrari/No: 1

Non votanti: 1

Assenti: 2

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia;


 

Titolo:2066 - votazione art. 13

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 44

Astenuti: 1

Non votanti: 2

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Mastacchi Marco; Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Rainieri Fabio


 

Titolo:2066 - votazione art. 14

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 19

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Zamboni Silvia


 

Titolo:2066 - votazione art. 15

 

Presenti al voto: 48

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 19

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 2

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia;


 

Titolo:2066 - votazione art. 16

 

Presenti al voto: 48

Favorevoli/Si: 47

Non votanti: 1

Assenti: 2

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia;


 

Titolo:2066 - votazione art. 17

 

Presenti al voto: 48

Favorevoli/Si: 46

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 2

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia


 

Titolo:2066 - votazione art. 18

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 45

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Facci Michele; Gibertoni Giulia;


 

Titolo:2066 - votazione em. 2

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 29

Contrari/No: 18

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Petitti Emma; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Mastacchi Marco


 

Titolo:2066 - votazione art. 19

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 45

Non votanti: 2

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma; Zamboni Silvia


Assenti

Bonaccini Stefano; Facci Michele; Gibertoni Giulia;


 

Titolo:2066 - votazione art. 20

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 43

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina;  Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Rainieri Fabio; Taruffi Igor


 

Titolo:2066 - votazione art. 21

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 45

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Costa Andrea; Gibertoni Giulia; Rainieri Fabio


 

Titolo:2066 - votazione art. 22

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 31

Contrari/No: 0

Astenuti: 14

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Iotti Massimo; Lisei Marco; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Rainieri Fabio


 

Titolo:2066 - votazione art. 23

 

Presenti al voto: 48

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 20

Non votanti: 1

Assenti: 2

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia


 

Titolo:2066 - votazione art. 24

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 44

Contrari/No: 1

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi  Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Bergamini Fabio


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Rainieri Fabio; Taruffi Igor


 

Titolo:2066 - votazione art. 25

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 18

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Taruffi Igor


 

Titolo:2066 - votazione art. 26

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 26

Astenuti: 18

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Taruffi Igor


 

Titolo:2066 - votazione art. 27

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 25

Astenuti: 20

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Taruffi Igor


 

Titolo:2066 - votazione art. 28

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 25

Contrari/No: 19

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Taruffi Igor


 

Titolo:2066 - votazione art. 29

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 43

Non votanti: 2

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina;  Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Piccinini Silvia; Petitti Emma


 

Assenti

Bonaccini Stefano; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Taruffi Igor


 

Titolo:2066 - votazione art. 30

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 19

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Taruffi Igor


 

 

OGGETTO 2067

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021)". (12)

 

 

Titolo:2067 - votazione art. 1

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 25

Contrari/No: 19

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma;


Assenti

Bonaccini Stefano; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Rossi Nadia


 

Titolo:2067 - votazione art. 2

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 17

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Stragliati Valentina

 

 

Titolo:2067 - votazione art. 3

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 18

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Rossi Nadia


 

Titolo:2067 - votazione art. 4

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 18

Non votanti: 2

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Taruffi Igor; Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele


 

Titolo:2067 - votazione em. 1

 

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 17

Contrari/No: 24

Non votanti: 2

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Facci Michele; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Zamboni Silvia; Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Bulbi Massimo; Delmonte Gabriele; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Liverani Andrea; Piccinini Silvia

 

 

Titolo:2067 - votazione art. 5

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 19

Non votanti: 2

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo


Non votanti

Zamboni Silvia; Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele


 

Titolo:2067 - votazione art. 6

 

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 31

Contrari/No: 11

Non votanti: 1

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Bargi Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea;  Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio

 

 

Titolo:2067 - votazione art. 7

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 46

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele


 

Titolo:2067 - votazione art. 8

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 16

Astenuti: 1

Non votanti: 2

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Castaldini Valentina; Petitti Emma


Assenti

Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Montalti Lia


 

Titolo:2067 - votazione art. 9

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 18

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele


 

Titolo:2067 - votazione art. 10

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 14

Astenuti: 4

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Castaldini Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Lisei Marco


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Rainieri Fabio; Taruffi Igor

 

 

 

Titolo:2067 - votazione art. 11

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 17

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Rainieri Fabio; Sabattini Luca


 

Titolo:2067 - votazione art. 12

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 17

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Rainieri Fabio


 

Titolo:2067 - votazione art. 13

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 18

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura;  Delmonte  Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bargi Stefano; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele


 

Titolo:2067 - votazione art. 14

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 43

Non votanti: 3

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Non votanti

Rossi Nadia; Zappaterra Marcella; Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Pompignoli Massimiliano


 

Titolo:2067 - votazione art. 15

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 28

Contrari/No: 16

Non votanti: 2

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma; Stragliati Valentina


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Liverani Andrea; Marchetti Daniele


 

Titolo:2067 - votazione art. 16

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 45

Contrari/No: 1

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Occhi Emiliano


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele


 

Titolo:2067 - votazione art. 17

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 43

Contrari/No: 1

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Occhi Emiliano


Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Zamboni Silvia


 

Titolo:2067 - votazione art. 18

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 44

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina;  Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Rainieri Fabio


 

Titolo:2067 - votazione art. 19

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 18

Non votanti: 2

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma; Zappaterra Marcella


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Rainieri Fabio


 

Titolo:2067 - votazione art. 20

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 19

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele


 

 

OGGETTO 2068

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023". (13)

 

 

Titolo:2068 - votazione em. 1

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 18

Contrari/No: 27

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Zamboni Silvia

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Piccinini Silvia


 

Titolo:2068 - votazione em. 4

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 17

Contrari/No: 23

Astenuti: 4

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Felicori Mauro; Pigoni Giulia


 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Piccinini Silvia; Zamboni Silvia


 

Titolo:2068 - votazione art. 1

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 28

Contrari/No: 16

Non votanti: 2

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma; Stragliati Valentina


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Rainieri Fabio


 

Titolo:2068 - votazione art. 2

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 23

Contrari/No: 18

Non votanti: 1

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Bonaccini Stefano; Costa Andrea; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Rainieri Fabio; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

 

Titolo:2068 - votazione art. 3

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 18

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma;


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Rainieri Fabio


 

Titolo:2068 - votazione art. 4

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 18

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Iotti Massimo; Marchetti Daniele; Rainieri Fabio


 

Titolo:2068 - votazione art. 5

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 45

Contrari/No: 1

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele


 

Titolo:2068 - votazione art. 6

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 19

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia; Zappaterra Marcella


 

Titolo:2068 - votazione art. 7

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 19

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma;


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia


 

Titolo:2068 - votazione art. 8

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 19

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia


 

Titolo:2068 - votazione art. 9

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 18

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia; Rainieri Fabio


 

Titolo:2066/1 (oggetto 2277) - votazione odg (cons. Fabbri e altri)

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 19

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


 

Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Zamboni Silvia


 

Titolo:2066/2 (oggetto 2278) - votazione odg (cons. Barcaiuolo e altri)

 

Presenti al voto: 48

Favorevoli/Si: 20

Contrari/No: 26

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 2

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia


 

Titolo:2066/3 (oggetto 2279) - votazione odg (cons. Pigoni e altri)

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 45

Non votanti: 2

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio;  Bondavalli  Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Non votanti

Petitti Emma; Zappaterra Marcella


Assenti

Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia


 

Titolo:2067/1 (oggetto 2280) - votazione em. 1

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 44

Contrari/No: 1

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Stragliati Valentina

 


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia; Zamboni Silvia


 

Titolo:2067/1 (oggetto 2280) - votazione em. 2

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 43

Non votanti: 2

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi  Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Castaldini Valentina; Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia; Stragliati Valentina; Zamboni Silvia


 

Titolo:2067/1 (oggetto 2280) - votazione odg (cons. Tagliaferri e altri)

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 46

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia


 

Titolo:2067/2 (oggetto 2281) - votazione odg (cons. Barcaiuolo e altri)

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 18

Contrari/No: 24

Astenuti: 4

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Piccinini Silvia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella


Astenuti

Bondavalli Stefania; Felicori Mauro; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Rainieri Fabio


 

Titolo:2067/3 (oggetto 2282) - votazione odg (cons. Lisei e altri)

 

Presenti al voto: 48

Favorevoli/Si: 20

Contrari/No: 27

Non votanti: 1

Assenti: 2

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Zamboni Silvia

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia


 

Titolo:2067/4 (oggetto 2283) - votazione odg (cons.Piccinini e altri)

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 41

Astenuti: 2

Non votanti: 2

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella


Astenuti

Barcaiuolo Michele; Lisei Marco


Non votanti

Castaldini Valentina; Petitti Emma


Assenti


Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Fabbri Marco; Gibertoni Giulia; Marchetti Francesca;

 

 

 

Titolo:2068/1 (oggetto 2284) - votazione odg (cons. Montalti e altri)

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 18

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo;  Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Liverani Andrea; Piccinini Silvia


 

Titolo:2068/2 (oggetto 2285) - votazione odg (cons. Pillati e altri)

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 28

Contrari/No: 18

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele


 

Titolo:2068/3 (oggetto 2286) - votazione odg (cons. Zappaterra e altri)

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 28

Astenuti: 18

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Lisei Marco


 

Titolo:2068/4 (oggetto 2287) - votazione odg (cons. Marchetti F. e altri)

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 13

Astenuti: 6

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Castaldini Valentina; Lisei Marco; Mastacchi Marco; Pelloni Simone; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia


 

Titolo:2068/5 (oggetto 2288) - votazione odg (cons. Costi e altri)

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 28

Astenuti: 18

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Pompignoli Massimiliano


 

Titolo:2068/6 (oggetto 2289) - votazione odg (cons. Castaldini)

 

Presenti al voto: 48

Favorevoli/Si: 19

Contrari/No: 24

Astenuti: 4

Non votanti: 1

Assenti: 2

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Felicori Mauro; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Bondavalli Stefania


 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia


 

Titolo:2068/7 (oggetto 2290) - votazione em. 1

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 46

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia


 

Titolo:2068/7 (oggetto 2290) - votazione odg (cons. Barcaiuolo e altri)

 

Presenti al voto: 48

Favorevoli/Si: 46

Contrari/No: 1

Non votanti: 1

Assenti: 2

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Rossi Nadia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia;


 

Titolo:2068/8 (oggetto 2291) - votazione odg (cons.Lisei e altri)

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 20

Contrari/No: 25

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia; Zappaterra Marcella


 

Titolo:2068/9 (oggetto 2292) - votazione odg (cons. Tagliaferri e altri)

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 18

Contrari/No: 27

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia


 

Titolo:2068/10 (oggetto 2293) - votazione odg (cons. Piccinini)

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 46

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Zappaterra Marcella


 

Titolo:2068/13 (oggetto 2296) - votazione odg (cons. Pelloni)

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 19

Contrari/No: 26

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia; Zappaterra Marcella


 

Titolo:2068/14 (oggetto 2297) - votazione odg (cons. Pompignoli e altri)

 

Presenti al voto: 46

Favorevoli/Si: 44

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 4

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri  Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Iotti Massimo


Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Tarasconi Katia


 

OGGETTO 2066

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2021". (11)

 

Titolo:2066 - votazione pdl (collegato)

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 20

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia


 

 

OGGETTO 2067

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021)". (12)

 

Titolo:2067 - votazione (legge di stabilità)

 

Presenti al voto: 48

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 20

Non votanti: 1

Assenti: 2

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia


 

OGGETTO 2068

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023". (13)

 

Titolo:2068 - votazione (legge di bilancio)

 

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 19

Non votanti: 1

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Iotti Massimo; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia


Emendamenti

 

OGGETTO 1954

Proposta d'iniziativa Giunta recante: “Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2021” (DEFR). (36)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Rancan

 

«A pagina 134, dopo le parole "...territorio garantendo collegamenti periodici con il resto del Paese." è integrato il seguente periodo:

"In vista di un efficiente sviluppo dell'intermodalità tra porti, retroporti e mercati di sbocco, acquisisce importanza strategica la città di Piacenza il cui "Polo logistico del ferro" consentirà di rispondere a uno dei principali obiettivi della Ue, ovvero allo spostamento in chiave di sostenibilità economica e ambientale delle merci grazie all'interscambio con il trasporto ferroviario. Piacenza è stata infatti individuata  dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti come "Città Territorio Snodo", grazie alla sua posizione strategica sulla linea ferroviaria Milano - Bologna e lungo il percorso dell'A1 Milano - Napoli e della A21Torino - Brescia, oltre grazie alla sua collocazione tra due piattaforme transnazionali: la Tirreno - Brennero (La Spezia, Parma, Verona) e il "Corridoio 24 dei due mari" (Genova - Rotterdam), nonché in forza della sua prossimità al Corridoio Paneuropeo 5 tra Torino e Genova. L'intera provincia di Piacenza è poi ricompresa all'interno dell'area Zona logistica speciale del porto di Genova (legge 16 novembre 2018, n. 130) accentuandone il ruolo naturale di retroporto dell'importante scalo ligure. Conseguentemente, la Regione Emilia-Romagna individua l'area di Piacenza quale importante polo a vocazione logistica, supportandone il potenziamento della capacità di movimentazione merci."».

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma del consigliere Pompignoli

 

«A pagina 99, dopo le parole "...del lavoro e delle relazioni industriali." è integrato il seguente periodo:

"Per la ripresa del sistema economico si rendono parimenti necessarie una serie di misure semplificative dell'iter burocratico, così da velocizzare il percorso amministrativo, limitando gli errori formali e garantendo un più rapido raggiungimento degli obiettivi, che prevedano un ampio ricorso all'autocertificazione, il rinvio a documenti già in possesso della P.A. ed il ricorso a controlli a campione realizzati ex post in modo da non rallentare eccessivamente i percorsi autorizzatori e la fruizione di eventuali contributi."»

(Respinto)

 

Emendamento 3, a firma dei consiglieri Catellani e Rancan

 

«A pagina 219, dopo le parole "...verranno affidate entro il 2020 per 132,5 milioni." sono integrati i seguenti periodi:

"In conclusione, è opportuno introdurre una riflessione in ordine alla mission di ARPAE. L'Agenzia, infatti, è nata dall'esigenza di tenere insieme tanto la fase del rilascio delle autorizzazioni ambientali, quanto quella di controllo, a valle, sulle attività produttive. Ad oggi non ha dato i frutti sperati in quanto sono spesso prevalse, a livello provinciale, logiche interpretative autodeterminate e disomogenee non rispettose degli stessi indirizzi che provengono dalla Regione, di cui la stessa Agenzia risulta essere per legge ente strumentale.

Occorre perciò ridefinire l'operato dell'Agenzia affinché questa possa effettivamente garantire, soprattutto in presenza di procedimenti amministrativi autorizzatori, semplificazione degli adempimenti, tempi certi; rispetto del principio di affidamento, uniformità applicativa ed interpretativa delle norme in modo da assicurare un quadro stabile di regole che permetta alle imprese di pianificare le proprie scelte e i propri investimenti."»

(Respinto)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Catellani e Rancan

 

«A pagina 107, dopo le parole "...le modalità di attuazione più appropriate a tal fine." è integrato il seguente periodo:

"In ciò non si potrà prescindere dall'approcciare il tema in maniera scientifica e rigorosa procedendo in primo luogo una disamina degli impianti produttivi presenti sul territorio che producono plastiche ed il numero di imprese e di occupati coinvolti in filiera; in secondo luogo andranno determinati gli impatti economici che deriveranno sul territorio in termini di aumento della disoccupazione nel caso in cui imprese o filiere dovessero cessare questo tipo di produzione; in terzo luogo andrà definito un programma di riconversione produttiva verso modelli produttivi e prodotti sostenibili ed ecocompatibili e andrà  costituito  un fondo  ad  hoc con un programma di sostegno agli investimenti delle imprese ed un arco temporale per accompagnare questa riconversione ."»

(Ritirato)

 

Emendamento 5, a firma dei consiglieri Catellani e Rancan

 

«A pagina 104, dopo le parole "...al benessere delle persone e della comunità.", sono integrati i seguenti periodi:

"Tuttavia perché ciò avvenga si sente la necessità di ridurre la complessità organizzativa della Rete Alta Tecnologia sperimentando modelli diversi da quello attuale, troppo stratificato e autoreferenziale, senza effettivo impatto sull'economia del territorio.

Servirà quindi una maggiore integrazione fra settore pubblico (università e centri di ricerca in particolare) e mondo dell'impresa per evitare che, come sovente accade, i risultati delle ricerche perseguite abbiano ricadute prevalentemente scientifiche e scarsa possibilità di sfruttamento commerciale e industriale.

A tal fine è opportuno prevedere di includere nei modelli di presentazione delle domande informazioni quali lo stato dell'arte dei brevetti, una prospettiva di industrializzazione, un piano di commercializzazione, un piano di mitigazione dei rischi, un business pian e l'impegno a trovare investimenti o investitori industriali.”»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma del consigliere Montevecchi

 

«A pagina 146, dopo le parole"... recrudescenza della pandemia e da ogni altra possibile evenienza analoga." Sono integrati i seguenti periodi:

"Nel pieno dell'emergenza, il privato ha saputo mettersi a servizio del pubblico e, grazie a questo gioco di squadra, il sistema nel suo complesso ha retto e ha saputo rispondere ad ogni tipo di esigenza di cura manifestata dai cittadini. Questa esperienza suggerisce l'opportunità di ricorrere ad un rafforzamento della proficua collaborazione tra le strutture ospedaliere pubbliche e quelle private accreditate.

 

Tale collaborazione, che può inizialmente declinarsi nel ricorso alla capacità erogativa del privato convenzionato e in una pianificazione concertata di investimenti che non divengano inutilmente ripetitivi, potrebbe poi estendersi al coinvolgimento del privato accreditato nella gestione delle case della salute e/o ospedali di comunità in ottica mista, nonché nell'offerta dei servizi domiciliari".»

(Respinto)

 

Emendamento 7, a firma dei consiglieri Catellani e Rancan

 

«A pagina 145, dopo le parole "...attività sanitarie precedentemente sospese." sono integrati i seguenti periodi:

Per far fronte all'emergenza sanitaria, anche su diretto stimolo delle Istituzioni, una parte del nostro tessuto produttivo si è riconvertito per soddisfare la richiesta di dispositivi medici e di protezione personale a fronte della difficoltà di approvvigionamento dovuta al blocco delle esportazioni da parte di nazioni estere. L'emergenza ci ha fatto quindi comprendere la strategicità di possedere sul territorio regionale alcune produzioni anche se a scarso valore aggiunto. Oggi quelle filiere vanno sostenute inserendo nei capitolati delle centrali di acquisto sanitarie premialità legate alla produzione in loco di quei dispositivi ritenuti strategici per la tutela della salute pubblica.

Parallelamente risulta opportuno avviare un confronto tra i produttori di dispositivi medici d'eccellenza del nostro biomedicale con la struttura di lntercent E.R. in una fase antecedente alla pianificazione dei successivi capitolati di gara, affinché questi siano in linea con lo sviluppo tecnologico dei macchinari e conseguentemente non si punti esclusivamente sul fattore prezzo ma sia valorizzata l'alta specializzazione dell'industria presente sul territorio regionale.»

(Respinto)

 

Emendamento 8, a firma del consigliere Pelloni

 

«A pagina 165, dopo le parole" ... di sicurezza e delle professionalità necessari.", è inserito il seguente periodo:

"Una maggiore integrazione delle ASP. all'interno del sistema sanitario, vacandole ad una sorta di "geriatria minore" a supporto della rete ospedaliera, ciò comporterà inevitabilmente aggravi di spesa che non potranno essere scaricati esclusivamente sulle rette o sui bilanci degli enti locali proprietari. La presenza medica necessaria a soddisfare le necessità di "cura" degli ospiti non potrà quindi prescindere dal riconoscimento di un congruo intervento finanziario a carico del servizio sanitario regionale, correlato all'impegno di legislatura volto a riconoscere alle ASP le stesse facoltà di compensazione dell'IRAP riconosciute al sistema cooperativistico."»

(Respinto)

 

Emendamento 9, a firma del consigliere Montevecchi

 

«A pagina 150, dopo le parole"... politiche mirate a ridurre le disuguaglianze." Sono integrati i seguenti periodi:

"Infine, l'emergenza Covid-19 ha dimostrato che l'investimento sulle professioni mediche ed infermieristiche del futuro è da approcciare, non come un tema di mera spesa pubblica, bensì come una risorsa su cui investire ora per trarne i benefici domani. In questa ottica, il sistema di accesso al numero chiuso alla facoltà di medicina e chirurgia e alle scuole di specialità va rivisto con una pianificazione che tenga conto dell'elevata età media dell'attuale corpo medico. A tal fine, risulta necessario ampliare il numero di posti disponibili nei corsi per i laureandi in medicina e scienze infermieristiche, nonché nei percorsi post laurea di specializzazione, ricorrendo anche ad accordi fra i Policlinici universitari e le strutture private accreditate."»

(Respinto)

 

Emendamento 10, a firma del consigliere Bergamini

 

«A pagina 104, dopo le parole"... FESR ed FSE 2021-2027." sono integrati i seguenti periodi:

"In questo momento, le imprese esportatrici non possono fare affidamento su un piano organico atto a ridurre seriamente i rischi connessi alla possibile perdita di competitività internazionale. Urge, quindi, un intervento della Regione per sostenere la fase di rilancio delle imprese emiliano-romagnole sui mercati esteri, attraverso l'istituzione di un "Fondo regionale per l'export", ovvero di una misura strutturale che, attraverso la stipula di convenzioni con Cassa Depositi e Prestiti ed ABI, possa garantire alle imprese l'erogazione dei prestiti a tasso agevolato a medio - lungo termine, finalizzati alla realizzazione di una serie diversificata di azioni e progetti atti a consentire il recupero di quote di mercato sui mercati esteri."»

(Respinto)

 

Emendamento 11, a firma del consigliere Bergamini

 

«A pagina 99, dopo le parole "...del lavoro e delle relazioni industriali." sono integrati i seguenti periodi:

"All'interno di questa fase è considerato prioritario prevedere un sostegno nei confronti delle microimprese particolarmente colpite dalle restrizioni imposte per il contenimento del contagio del Covid-19 mediante un adeguato intervento di indennizzo che operi in addizionalità e in complementarietà con gli interventi previsti nei provvedimenti statali, anche con il ricorso a risorse a fondo perduto."»

(Respinto)

 

Emendamento 12, a firma dei consiglieri Delmonte e Facci

 

«A pagina 184, dopo le parole "...e lo snellimento di attività tecnico amministrative fondamentali." è integrato il seguente periodo:

"Queste politiche potranno essere valorizzate anche attraverso la presentazione di un progetto di legge alle Camere finalizzato all'istituzione di Zone Franche Montane (ZFM), ovvero di ambiti territoriali, di dimensione prestabilita, dove si concentrano programmi di defiscalizzazione e decontribuzione rivolti alle imprese. L'istituzione delle Zone Franche Montane è, infatti, una priorità per dare a questi territori in grave difficoltà economica una prospettiva di sviluppo, contrastando la desertificazione demografica ed economica che rischia di avanzare inesorabilmente anche in seguito all'emergenza sanitaria".»

(Respinto)

 

Emendamento 13, a firma dei consiglieri Facci, Delmonte e Rainieri

 

«All'interno della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2021, a pagina 183 nella sezione dedicata all'Assessore Lori, dopo le parole "...riapertura dei punti nascita" è aggiunto il seguente periodo", da attuare entro il termine dell'anno 2021,".»

(Precluso)

 

Emendamento 14, a firma dei consiglieri Catellani e Rancan

 

«All'interno della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2021, a pagina 99, il capitolo "Altri soggetti che concorrono all'azione" dopo le parole "Agenzia regionale per il lavoro" è integrato il seguente periodo: ", Rete Attiva per il lavoro nonché collaborazioni formalizzate fra soggetti che costituiscono Rete Attiva medesima".»

(Approvato)

 

Emendamento 15, a firma dei consiglieri Catellani e Rancan

 

«All'interno della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2021, a pagina 115 nella sezione dedicata all'assessore Corsini, nel paragrafo "Strategie e misure per la ripresa di un turismo qualificato e sostenibile post Covid" dopo le parole "In generale si dovrà provvedere a:" integrare il seguente periodo "Sull'esempio di quanto fatto in altri contesti europei sarebbe necessario valutare l'opportunità di introdurre un "sigillo di sicurezza", in accordo con il Dipartimento di sanità pubblica e con le diverse categorie di professionisti che operano nel mondo del turismo e dell'accoglienza che le imprese potrebbero esibire online e nelle strutture a testimonianza del rispetto dei protocolli di sicurezza anti Covid 19."»

(Respinto)

 

Emendamento 16, a firma del consigliere Marchetti Daniele

 

«All'interno della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2021, a pagina 101, nella sezione dedicata agli "strumenti e modalità di attuazione", viene aggiunto il seguente punto:

"Interventi economici e di orientamento dedicati alle persone disoccupate, residenti o domiciliate in un Comune dell'Emilia-Romagna, per il conseguimento dell'attestato di qualifica di Operato re Socio Sanitario, al fine di soddisfare la crescente domanda di personale qualificato da parte delle strutture sanitarie e socio­ assistenziali del nostro territorio, creando al contempo ulteriori occasioni di lavoro."»

(Approvato)

 

Emendamento 17, a firma del consigliere Rainieri

 

«All'interno della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2021, a pagina 115 nella sezione dedicata all'assessore Corsini, nel paragrafo "Strategie e misure per la ripresa di un turismo qualificato e sostenibile post Covid" dopo le parole "nei confronti dei mercati del Nord Europa." inserire il seguente punto:

"il disimpegno della Regione dal termalismo, a seguito della decisione di dismettere le partecipazioni azionarie nelle società di gestione, troverà compensazione nel sostegno agli Enti locali concessionari attraverso il rifinanziamento dell'art. 43 della L.R. 17 agosto 1988, n. 32, per quanto attiene al restauro e alla manutenzione delle miniere e degli stabilimenti termali presenti sull'intero territorio regionale."»

(Ritirato)

 

Emendamento 18, a firma dei consiglieri Catellani e Rancan

 

«All'interno della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2021, a pagina 183, nella sezione dedicata all'Assessore Lori, dopo le parole "...per godersi gli sport all'aria aperta" è aggiunto il seguente periodo "grazie alla collaborazione con le associazioni territoriali, con l'Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, e alle Associazioni di Promozione Sociale".»

(Respinto)

 

Emendamento 19, a firma dei consiglieri Rainieri, Mastacchi, Daffadà, Rossi, Bulbi, Taruffi, Liverani, Iotti, Rontini, Bargi, Occhi, Pelloni e Facci

 

«All'interno della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2021, a pagina 115 nella sezione dedicata all'assessore Corsini, nel paragrafo "Strategie e misure per la ripresa di un turismo qualificato e sostenibile post Covid" dopo le parole "nei confronti dei mercati del Nord Europa" inserire il seguente punto:

"Il disimpegno della Regione dal termalismo, a seguito della decisione di dismettere le partecipazioni azionarie nelle società di gestione, troverà compensazione nel sostegno agli Enti locali concessionari attraverso il rifinanziamento dell'art. 43 della L.R. 17 agosto 1988, n. 32, per quanto attiene al restauro e alla manutenzione delle miniere e degli stabilimenti termali presenti sull'intero territorio regionale".»

(Approvato)

 

Emendamento 20, a firma della consigliera Zappaterra

 

«All'oggetto assembleare n. 1954, a pagina 181 dopo le parole "...riapertura dei punti nascita" è inserito il seguente periodo: "nel più breve tempo possibile, successivamente alla fine dell'emergenza sanitaria"»

(Ritirato)

 

Emendamento 21, a firma dei consiglieri Delmonte, Facci, Zappaterra, Costi, Daffadà, Pelloni, Mori e Montalti

 

«All'oggetto assembleare n. 1954, a pagina 181 dopo le parole "...riapertura dei punti nascita" è inserito il seguente periodo:

"nel più breve tempo possibile, successivamente alla fine dell'emergenza sanitaria".»

(Approvato)

 

Oggetto 2066

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2021". (11)

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Rontini

 

«Nel Capo I "SVILUPPO ECONOMICO" del progetto di legge, le parole "Sezione Prima Disciplina delle imprese artigiane" sono soppresse.»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma della consigliera Rontini

 

«Nel progetto di legge, l'articolo 19 (Modifiche alla legge regionale n. 46 del 1989), collocato nel capo III "DISPOSIZIONI TRIBUTARIE" è spostato nel Capo V "DISPOSIZIONI ULTERIORI E FINALI", prima dell'attuale articolo 24.»

(Approvato)

 

OGGETTO 2067

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021)". (12)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Pompignoli

 

«Dopo l'articolo 4 è aggiunto il seguente:

"Art. 4 bis

Contributo straordinario per le celebrazioni del settimo centenario della morte di Dante Alighieri

1. La Regione Emilia-Romagna persegue gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e delle tradizioni storiche del territorio regionale, secondo le previsioni dell'articolo 2, comma 1, lettera c), e le finalità di promozione e sostegno della cultura, dell'arte e della musica di cui all'articolo 6, comma 1, lettera g), dello Statuto regionale. A tal fine, sostiene il programma di iniziative celebrative del settimo centenario della morte di Dante Alighieri concedendo al Comune di Forlì, prossimo ad ospitare dal 12 marzo al 4 luglio 2021 presso i Musei San Domenico la straordinaria rassegna espositiva "Dante. La visione dell'arte", un contributo straordinario di euro 250.000,00.

2. Per far fronte agli oneri di cui al comma 1, sono disposte, nell'ambito della Missione 5 Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali – Programma 2 Attività Culturali e interventi diversi nel settore culturale, le seguenti autorizzazioni di spesa:

-esercizio 2021euro 250.000,00;

3. La Giunta regionale stabilisce le modalità per la concessione e l'erogazione del contributo."»

(Respinto)

 

OGGETTO 2280

Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 2067 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021)". A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Barcaiuolo, Lisei

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Rontini

 

«Nell’ordine del giorno 2067/1, collegato all’oggetto 2067, nel “Premesso che” il terzo e quarto capoverso sono eliminati»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma della consigliera Rontini

 

«Nell’”Impegna la Giunta regionale” le parole “a destinare” sono sostituite dalle parole: “a continuare a destinare”»

(Approvato)

 

OGGETTO 2068

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023". (13)

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Castaldini

 

«Propone di emendare il Pdl 2068, Allegato III, come segue:

di ridurre per 1.000.000 euro la MISSIONE 20 "Fondi e accantonamenti", Programma 1 "Fondo di riserva", Titolo 1 "Spese correnti" nell'annualità 2021;

di incrementare la MISSIONE 18 - "Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali", Programma 1 "Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali" - Titolo 1 "Spese Correnti" di euro 1.000.000 nell'annualità 2021;»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma della consigliera Castaldini

 

«Propone di emendare il Pdl 2068, Allegato III, come segue:

di ridurre per 50.000 euro la MISSIONE 20 "Fondi e accantonamenti", Programma 1 "Fondo di riserva", Titolo 1 "Spese correnti" nell'annualità 2021;

di incrementare la MISSIONE 13 - "Tutela della salute”, Programma 7 “Ulteriori spese in materia sanitaria” – Titolo 1 “Spese Correnti” di euro 50.000 nell’annualità 2021;»

(Ritirato)

 

Emendamento 3, a firma della consigliera Castaldini

 

«Propone di emendare il Pdl 2068, Allegato III, come segue:

di ridurre per 200.000 euro la MISSIONE 20 "Fondi e accantonamenti", Programma 1 "Fondo di riserva", Titolo 1 "Spese correnti" nell'annualità 2021;

di incrementare la MISSIONE 1- "Servizi istituzionali, generali e di gestione", Programma 9 "Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali" -Titolo 1 "Spese Correnti" di euro 200.000 nell'annualità 2021;»

(Ritirato)

 

Emendamento 4, a firma della consigliera Castaldini

 

«Propone di emendare il Pdl 2068, Allegato III, come segue:

di ridurre per 50.000 euro la MISSIONE 20 "Fondi e accantonamenti", Programma 1 "Fondo di riserva", Titolo 1 "Spese correnti" nell'annualità 2021;

di incrementare la MISSIONE 13 - "Tutela della salute", Programma 7 "Ulteriori spese in materia sanitaria" - Titolo 1 "Spese Correnti" di euro 50.000 nell'annualità 2021;»

(Respinto)

 

OGGETTO 2280

Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 2067 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021)". A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Barcaiuolo, Lisei

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Rontini

 

«Nell’ordine del giorno 2067/1, collegato all’oggetto 2067, nel “Premesso che” il terzo e quarto capoverso sono eliminati.»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma della consigliera Rontini

 

«Nell’”Impegna la Giunta regionale” le parole “a destinare” sono sostituite dalle parole: “a continuare a destinare”»

(Approvato)

 

OGGETTO 2290

Ordine del giorno n. 7 collegato all'oggetto 2068 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: " Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023". A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Lisei, Tagliaferri

 

Emendamento 1, a firma della consigliera Rontini

 

«Nell’ordine del giorno 2068/7, collegato all’oggetto 2068, l’”Impegna la Giunta” è sostituito dal seguente: “Ad aumentare progressivamente le risorse stanziate, al fine di realizzare ciò che ha affermato il Presidente Bonaccini il 10 dicembre scorso, per la manutenzione di corsi e bacini d’acqua regionali”.»

(Approvato)

 

 

 

 

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Petitti – Rainieri

Bergamini – Montalti

 

 

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