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104.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 9 NOVEMBRE 2021

 

(POMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 3859

Interpellanza circa le azioni che è possibile attuare al fine di giungere, attraverso la riforma del codice civile, al riconoscimento degli animali come esseri senzienti. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

GIBERTONI (Misto)

DONINI, assessore

GIBERTONI (Misto)

 

Appello dei consiglieri

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 3715

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Revisione del quadro normativo per l’esercizio delle funzioni amministrative nel settore agricolo e agroalimentare”. (29)

(Continuazione discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 3715/1/2/3/4 oggetti 42184219 - 4220 - 4221 – Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

FABBRI (PD)

TARUFFI (ERCEP)

RAINIERI (Lega)

PRESIDENTE (Petitti)

TARUFFI (ERCEP)

ZAMBONI (EV)

MAMMI, assessore

PICCININI (M5S)

LISEI (FdI)

AMICO (ERCEP)

LISEI (FdI)

RONTINI (PD)

GERACE (PD)

LISEI (FdI)

DAFFADA’ (PD)

LISEI (FdI)

LISEI (FdI)

LISEI (FdI)

DAFFADA’ (PD)

AMICO (ERCEP)

ZAMBONI (EV)

RONTINI (PD)

CASTALDINI (FI)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche Odg. 3715/1/2/3/4 (oggetti 4218 - 4219 - 4220 - 4221) - oggetto 3715

Emendamenti oggetti 3715 - 4218 - 4219)

Comunicazione prescritta dall’art. 69 del Regolamento Interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 14,54

 

PRESIDENTE (Petitti): [Dichiaro aperta la seduta pomeridiana n. 104 del giorno 9 novembre 2021.

È computato come presente ai soli fini del numero legale, ai sensi] dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta Bonaccini, assente per motivi istituzionali.

 

Svolgimento di interpellanza

 

PRESIDENTE (Petitti): Riprendiamo i nostri lavori dallo svolgimento delle interpellanze.

 

OGGETTO 3859

Interpellanza circa le azioni che è possibile attuare al fine di giungere, attraverso la riforma del codice civile, al riconoscimento degli animali come esseri senzienti. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

PRESIDENTE (Petitti): Interpellanza 3859, circa le azioni che è possibile attuare al fine di giungere, attraverso la riforma del codice civile, al riconoscimento degli animali come esseri senzienti.

L’interpellanza è a firma della consigliera Gibertoni. Prego, consigliera.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente.

Questa è un’interpellanza molto semplice, nel senso che prende l’avvio da pratiche e da modifiche legislative che già sono state fatte nel diritto sovranazionale, ma anche in altri Paesi europei e in altri Paesi stranieri, che quindi l’Italia dovrebbe semplicemente per buonsenso, non avendoci pensato in autonomia, anche solo passivamente recepire, e questo sarebbe già qualcosa.

In particolare, si parla di una modifica nel sistema giuridico italiano, in particolare nel codice civile, dove si prevede allo stato delle cose oggi che gli animali siano meri beni materiali, cosa che si legge nell’articolo 812 del codice civile. È una cosa che ci aspetteremmo di vedere in un libro impolverato, trovato in qualche antica soffitta, in un vecchio codice antico, ormai caduto in disuso, dove gli animali vengono definiti beni materiali, mentre è così oggi nel codice civile italiano, in cui si fa una distinzione anche tra beni mobili e immobili, e per fortuna gli animali sono collocati tra i beni mobili, quindi beni materiali mobili, negando così ogni soggettività agli animali.

L’arretratezza culturale che ha portato a ritardare così tanto una modifica di questo tipo va indagata in un’altra sede, perché serve più tempo ovviamente di quello di un’interpellanza, ma andrebbe indagata. Nello stesso tempo, però, non è una sensibilità della società civile, è la realtà, è la verità che urla qui, perché se andiamo a chiedere a qualunque bambino in una scuola elementare, nessun bambino direbbe oggi che l’animale non è un essere senziente. Quindi è proprio il caso di dire che è evidente e palese, non solo lo capisce anche un bambino, ma è particolarmente lampante, invece il codice civile ancora rimanda ad una realtà che non esiste più in Italia, mentre ci sono ottime pratiche e anche in Italia, fuori dai palazzi, si susseguono da anni molteplici iniziative, tra cui anche proposte di legge che sono ancora giacenti o comunque stanno andando avanti nei due rami del Parlamento, che vorrebbero trasformare il codice civile intanto in un codice all’altezza dei tempi e poi anche in un codice etico in questo articolo, partendo dall’idea quindi che si debba guardare anche in questo particolare aspetto del mondo, come dicevo stamattina, da un punto di vista che non sia soltanto antropocentrico, ma anche ecocentrico.

Quello che intendo dire è che è ovvio che l’occhio dell’uomo, quello che scrive il codice civile, è quello che giudica l’animale e quindi lo considera in quel caso, ma stiamo parlando di occhi antichi, che vanno comunque aggiornati. Ma come quando si parlava, appunto, delle specie invasive, per quanto sia una cosa banale, l’essere umano che arriva a mettere se stesso dentro la lista delle specie invasive in realtà fa un passo avanti nell’evoluzione del pensiero. Non c’è niente di male ad accettare di essere specie invasiva, anche perché è la verità. Da quel punto in poi, il lavoro è tutto nel creare un equilibrio che possa, appunto, tenere insieme l’ecosistema.

Qui siamo a livelli dell’abc e quindi quello che chiedo alla Giunta è se non ritenga doveroso impegnarsi in tutte le sedi possibili e con tutte le iniziative che sia possibile mettere in campo, e se ci sono delle proposte quali, affinché si giunga alla riforma del codice civile, in particolare il riconoscimento degli animali come esseri senzienti e gli animali d’affezione – che sono appunto ormai parte integrante… del resto, si notifica il possesso di un animale da compagnia, di un animale in casa – come soggetti giuridici, trasformando così il codice civile in un codice etico e riconoscendo tutti gli animali per quello che realmente sono, cioè esseri senzienti, soggetti e non meri oggetti.

Mi sembra di essere alla fine dell’Ottocento, invece nel 2021 sto dicendo queste cose. Però, insomma, va bene. Ascolto la risposta.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente, grazie, consigliera Gibertoni.

Come lei immagino saprà il Trattato di Lisbona del 2007, ratificato e reso esecutivo in Italia nel 2008, ha modificato l’articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che oggi espressamente prevede che nella formulazione e nell’attuazione delle politiche l’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali, in quanto esseri senzienti, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative o le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda in particolare i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale.

In diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, non è ancora stato recepito questo articolo del sistema giuridico, in particolare nel codice civile, come lei faceva riferimento, dove gli animali sono considerati ancora come beni materiali mobili. Il 12 ottobre 2021 la Camera dei deputati ha approvato senza modifiche il ddl costituzionale già approvato in Senato, che modifica l’articolo 9 della Costituzione, il cui iter di approvazione è in fase di conclusione. Il ddl approvato aggiunge all’articolo 9 della Costituzione il nuovo comma 3 dedicato alla tutela ambientale, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni, riservando poi alla legge dello Stato i modi e le forme di tutela degli animali.

L’applicazione di questo provvedimento potrebbe dare avvio anche alla riforma del codice civile, in particolare al riconoscimento degli animali come esseri senzienti, nello specifico degli animali d’affezione, come soggetti giuridici in linea con l’aumentata sensibilità comune nei loro confronti. Secondo la rilevazione del Rapporto Italia 2021 più di quattro italiani su dieci accolgono animali nella propria casa. Dal 2018, il numero di persone che ha un animale è in aumento.

In Emilia-Romagna, al primo gennaio 2021, su una popolazione residente di quasi 4,5 milioni di persone, per esempio, i cani registrati e presenti in anagrafe regionale degli animali da affezione sono poco più di 700.000, pari quindi a un cane ogni circa sei persone residenti (questo solo per fare un esempio, ovviamente).

La Regione, in materia di tutela della salute umana e animale è intervenuta con la legge regionale n. 5 del 2005 “Norme a tutela del benessere animale”, per disciplinare le modalità di corretta convivenza tra le persone e gli animali, nel rispetto delle esigenze sanitarie, ambientali e di benessere degli animali.

Da quanto sopra espresso, e in linea con la legge regionale citata, la Giunta regionale, per il tramite dei propri servizi competenti, si renderà quindi pertanto parte attiva presso il Ministero della salute, Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari, nella promozione di un iter parlamentare necessario alla riforma del codice civile e al riconoscimento degli animali come esseri senzienti e degli animali da affezione come soggetti giuridici.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente.

Che dire? Un piccolo passo per una Giunta, invece un grande percorso per l’umanità, e soprattutto per questo Paese, in realtà.

Nel momento in cui dovesse essere approvato, dovesse concludersi questo iter parlamentare a favore di una maggiore collisione, essenzialmente, tra giurisprudenza e realtà, perché si tratta di questo, la società lo sa, e noi lo sappiamo, le associazioni, i tecnici, gli etologi, gli zoologi lo sanno, lo sanno anche gli animali, essendo senzienti; quindi manca soltanto che se ne accorga chi utilizza le parole legislative per scrivere i codici.

Ora, quando verrà approvato questo iter, come io spero, e come anche l’assessore, credo, a questo punto si augura, teniamo presente, però, che non è soltanto un tassello evolutivo del pensiero che resta lì, è arrivato in grave ritardo però c’è. Ovviamente non basterà, a quel punto, incorniciarlo e metterlo sul muro come un trofeo o qualcosa che si chiude in quel modo finalmente, dopo tanti anni, dopo tante azioni politiche, di attivismo e di sensibilizzazione. Incorniciamo il fatto che l’Italia riconosce o riconoscerà, speriamo, che gli animali non sono appunto beni materiali mobili, ma esseri senzienti.

Ovviamente questo (l’assessore sicuramente lo prevede) avrà ricadute concrete e nella pratica, e saranno queste quelle che sarà importante mettere in pratica, quindi credo che si dovrà cambiare l’approccio, il pensiero, come si pensa agli animali, come si pensa all’attività legislativa intorno agli animali, al mondo animale, alla fauna, agli animali domestici che citava l’assessore, ma anche alla fauna selvatica, perché anche quelli sono animali senzienti.

Questo è un punto importante, poi ovviamente sarà il calarlo nella pratica, quindi cambiare l’approccio, pensare altrimenti, anche le parole legislative da qui in poi, quello che farà veramente vedere se abbiamo soltanto un trofeo da incorniciare e mettere sul muro, perché ormai ci si vergognava di dire che in Italia gli animali sono beni materiali mobili, oppure se questo è effettivamente anche una sorta di possibile rivoluzione del pensiero, che porterà a valutare l’equilibrio degli ecosistemi in cui gli animali sono inseriti, come siamo inseriti noi, come azione politica prioritaria, con ricadute importanti anche per la vita economica, per la coesione sociale e in generale per l’etica e per il principio.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

Appello dei consiglieri

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto passiamo all’appello.

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARCAIUOLO Michele
  3. BARGI Stefano
  4. BERGAMINI Fabio
  5. BESSI Gianni
  6. BONDAVALLI Stefania
  7. BULBI Massimo
  8. CALIANDRO Stefano
  9. CATELLANI Maura
  10. COSTA Andrea
  11. DAFFADÀ Matteo
  12. DELMONTE Gabriele
  13. FABBRI Marco
  14. FACCI Michele
  15. FELICORI Mauro
  16. GERACE Pasquale
  17. GIBERTONI Giulia
  18. LIVERANI Andrea
  19. MALETTI Francesca
  20. MARCHETTI Francesca
  21. MASTACCHI Marco
  22. MONTALTI Lia
  23. MONTEVECCHI Matteo
  24. MORI Roberta
  25. MUMOLO Antonio
  26. PARUOLO Giuseppe
  27. PELLONI Simone
  28. PETITTI Emma
  29. PICCININI Silvia
  30. PIGONI Giulia
  31. PILLATI Marilena
  32. POMPIGNOLI Massimiliano
  33. RAINIERI Fabio
  34. RONTINI Manuela
  35. ROSSI Nadia
  36. SABATTINI Luca
  37. SONCINI Ottavia
  38. STRAGLIATI Valentina
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo
  40. TARASCONI Katia
  41. TARUFFI Igor
  42. ZAMBONI Silvia
  43. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): Presenti 43.

 

OGGETTO 3715

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Revisione del quadro normativo per l’esercizio delle funzioni amministrative nel settore agricolo e agroalimentare”. (29)

(Continuazione discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 3715/1/2/3/4 oggetti 4218 – 4219 - 4220 - 4221 – Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Torniamo dalla seduta antimeridiana al dibattito generale sull’oggetto 3715: Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante “Revisione del quadro normativo per l’esercizio delle funzioni amministrative nel settore agricolo e agroalimentare”.

È iscritto a parlare il consigliere Fabbri, a cui passo la parola. Prego, consigliere.

 

FABBRI: Grazie, presidente, buon pomeriggio a tutti i colleghi e a tutte le colleghe.

Questo intervento per presentare innanzitutto l’ordine del giorno correlato all’oggetto, ma anche per fare alcune considerazioni e ne approfitto. Volevo innanzitutto ringraziare i due relatori di maggioranza e di minoranza, Daffadà e Liverani, per il lavoro svolto anche all’interno delle Commissioni, un lavoro per l’appunto di ampia condivisione e ascolto di tutte le parti sociali, con un coinvolgimento anche della Consulta agricola, e quindi credo che ci sia soddisfazione sul metodo sicuramente, ma poi dirò anche qualcosa sul merito. Volevo anche ringraziare l’Assessore Mammi.

Ci sono stati vari interventi, io mi concentrerò soprattutto sul tema non più rinviabile dell’informatizzazione e, più in generale, del digitale nella pubblica amministrazione, perché, al di là del doveroso intervento normativo indirizzato ad aggiustare il quadro normativo alla luce ormai del nuovo assetto territoriale che ci è stato imposto già anni fa rispetto alle Province e quindi al loro riordino, credo che, in termini di semplificazione, l’intervento che è stato proposto anche dalla Giunta, per quanto di competenza regionale, provando anche a cogliere le sfide future, ma anche i necessari adeguamenti tecnologici e mutamenti di diretta competenza della Regione, siano assolutamente apprezzabili e tangibili.

Come hanno anche auspicato altri colleghi, per andare in questa direzione sicuramente la svolta del digitale, che è compresa anche nel PNRR, e dei dati dell'interoperabilità nella pubblica amministrazione, che è anche oggetto dell’allegato ordine del giorno, sono dei temi essenziali, e abbiamo visto come il 27 per cento delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza vada proprio nella direzione della transizione digitale, dalla banda ultralarga, ma anche e soprattutto dalla trasformazione della PA in chiave digitale, con uno stanziamento di 0,65 miliardi di euro, al fine proprio di attuare questa interconnessione tra basi dati delle diverse pubbliche amministrazioni. Ed è per questo che, ripeto, lo sforzo della Giunta e dell’intera Regione è apprezzabile, ma per arrivare poi all’effettivo miglioramento della qualità dei servizi pubblici digitali serve sicuramente questo ulteriore passo in avanti a livello nazionale.

È per questo che l’investimento sul PNRR è fondamentale. L’obiettivo, come detto, è quello di valorizzare l’enorme patrimonio informativo che è detenuto dalle singole pubbliche amministrazioni, in cui per l’appunto in molti casi ancora si registrano inefficienze, anche dovute al mancato coordinamento tra i diversi enti pubblici interessati. Per questo il provvedimento di oggi riveste un’importanza fondamentale, così come è importante accompagnare questa svolta attraverso l’eliminazione di quegli ulteriori aggravi burocratici e costi che hanno portato, in questi anni, spesso e volentieri, anche alla disapplicazione di norme generali come quelle della 241 del ’90, che impone per l’appunto l’acquisizione d’ufficio di determinati documenti.

È per questo che come Partito Democratico abbiamo voluto presentare questo ordine del giorno che va nella direzione di sollecitare il Governo a intensificare questa attività di interconnessione tra il sistema informativo delle Regioni, ma anche degli altri enti pubblici statali e dei ministeri, per mettere insieme queste banche dati in modo integrato e per favorire al massimo questa interoperabilità delle banche dati e dei sistemi informativi.

Soltanto arrivando a costruire questa trama più ampia riusciremo a permettere al cittadino, alle imprese e anche a tutti gli intermediari che operano in questo settore, di arrivare a quell’obiettivo che è sicuramente la riduzione di costi di gestione, ma anche, nel suo complesso, un drastico abbattimento di quei tempi di condivisione, per cui anche per il principio del once only, che è stato più volte citato anche in sede di Patto per la semplificazione, cittadini e imprese potranno andare nella direzione, con un’unica soluzione, di condividere questa enormità di dati.

Su questo noi chiediamo anche l’impegno, nell’ordine del giorno, alla Giunta, di farsi proprio partecipi di questa transizione digitale che viene gestita nel PNRR, in prima battuta sicuramente dallo Stato, ma che richiede a tutti noi, a tutti gli enti interessati, un contributo fondamentale per raggiungere anche quegli obiettivi che ci siamo dati su questa legge, su cui ripeto, esprimo i più vivi apprezzamenti per il lavoro svolto dall’intera Assemblea.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Fabbri.

Altri in dibattito generale? Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Anch’io ovviamente ringrazio per il lavoro svolto il relatore di maggioranza e il relatore di minoranza.

Rispetto al dibattito sul pdl che stiamo trattando, e anche rispetto alle cose che ho sentito nel corso della mattinata e anche durante le riunioni della Commissione, intanto volevo provare a inquadrare dal punto di vista complessivo quanto sia importante, ovviamente, per questa Regione, il settore agricoltura.

Lo ricordo perché tra le risorse che direttamente o indirettamente veicoliamo, soprattutto attraverso il PSR, parliamo di una cifra che sta sopra i 700 milioni. Non stiamo parlando quindi proprio di due lire, anzi, come sappiamo, il settore agricolo, per la nostra Regione è stato ed è uno degli elementi fondamentali e strategici più importanti.

Lo dico perché se è vero che quando discutiamo di bilancio spesso non ci soffermiamo sufficientemente su alcune, o è capitato che non ci si soffermasse sufficientemente su alcuni settori, non può sfuggire l’importo complessivo e l’impatto complessivo che questo settore ha sull’economia regionale, quindi anche su quelle che sono le risorse che attraverso la Regione Emilia-Romagna poi vengono distribuite sui territori.

Lo dico perché, proprio alla luce di questo dato, dei 700 milioni che dicevo prima, che rappresentano un valore tra i più alti dei settori della nostra Regione, è oltremodo importante, secondo me, collegare l’atto che stiamo facendo oggi, il provvedimento di cui stiamo discutendo oggi in aula, che abbiamo discusso in Commissione, ma che ha alle spalle un percorso lungo di confronto con gli stakeholder, con i diretti interessati, con il mondo che afferisce al sistema dell’agricoltura regionale, un lavoro che è stato svolto nei mesi precedenti dall’assessorato proponente dello stesso progetto di legge. Credo sia giusto collegare l’atto di cui stiamo parlando oggi con la discussione che abbiamo fatto non più tardi di un paio di settimane fa, prima in Commissione Statuto e poi in Aula, sulla informativa che ha reso l’assessore Calvano sul tema della semplificazione. Perché? Perché questo, in realtà, si configura come uno dei primi passi concreti all’interno di quella strategia più generale che ha a che fare con la semplificazione, e credo che sia un primo passo concreto che dobbiamo rivendicare.

Dalla discussione che ho potuto apprezzare sia stamattina che durante i lavori della Commissione mi pare di aver colto l’apprezzamento complessivo da parte dell’Aula su un settore oltremodo strategico per la nostra Regione non solo per le risorse che mobilita, ma anche per le conseguenze dal punto di vista occupazionale, e non solo, che abbraccia.

Ovviamente l’agricoltura in Emilia-Romagna ha una storia che parla per sé, sappiamo il valore che ha avuto storicamente, direi persino culturalmente nella nostra Regione quel settore, quindi il fatto che questo primo passo sul tema della semplificazione parta dal tema dell’agricoltura credo sia un elemento oltremodo importante, e, come dicevo, mi fa piacere che sia stato apprezzato complessivamente, unanimemente mi verrebbe da dire, dai Gruppi dell’aula, anche perché il tema della semplificazione porta con sé un altro elemento altrettanto importante, sul quale è giusto soffermarci, così come ha fatto il collega Amico nel suo intervento, che ovviamente condivido, il tema semplificazioni e legalità.

Lo dico perché nella nostra Regione il tema della legalità è un tema che dobbiamo avere ben presente, visto e considerato i problemi che abbiamo dovuto affrontare, che hanno attraversato il sistema produttivo della nostra Regione. Ovviamente mi riferisco alle vicende che sono emerse con il processo AEmilia, che è l’epifenomeno più evidente, su un tema sul quale appunto noi dobbiamo prestare la massima attenzione.

Dicevo, legalità anche perché – qui colgo l’occasione per fare una valutazione più generale – noi non possiamo dimenticare che nella nostra Regione, oltre gli evidenti fatti che dicevo, emersi attraverso il processo AEmilia ma non solo, abbiamo dovuto fare e stiamo facendo i conti, dobbiamo affrontare vicende che riguardano diversi ambiti economico-produttivi della nostra Regione, in cui le infiltrazioni della legalità non sono solo quelle della criminalità organizzata, ma anche quelle – perché tali sono, o comunque sono ai confini con la legalità – che, ad esempio, riguardano tutto quello che è il sistema delle cooperative spurie che, dal sistema di produzione e distribuzione delle carni al sistema della logistica, comunque ha attraversato e attraversa la nostra Regione.

Ovviamente, quando parliamo di agricoltura sappiamo che c’è un tema, che è quello del caporalato, che è una piaga che va affrontata e che riguarda il nostro Paese, ovviamente, in alcune Regioni più che in altre, su cui si è legiferato anche a livello nazionale, ma su cui l’attenzione non può e non deve in nessun modo, in nessuna maniera e per nessuna ragione, venire meno.

Lo dico perché – così tocco l’altro aspetto che volevo sottolineare – nel testo di legge che nel suo complesso ovviamente condividiamo e sosteniamo, c’è un passaggio sul quale (ci torneremo, magari anche successivamente) ritengo sia utile soffermarsi, ed è l’articolo 5 del testo di legge, in particolar modo rispetto a quanto disciplina il comma 3, laddove si definisce che i contributi e le provvidenze in materia di agricoltura non possono essere concessi “qualora risulti il mancato rispetto da parte dei richiedenti delle condizioni stabilite dai contratti collettivi nazionali e territoriali di lavoro per il personale dipendente”.

Guardate, questo comma porta in sé, in realtà, una riflessione più ampia, più generale, che appunto prova a tenere insieme, io credo, gli elementi che toccavo prima, perché quando parliamo dei contratti collettivi nazionali, inevitabilmente facciamo riferimento anche alle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative che quei contratti collettivi a livello nazionale sottoscrivono.

Io credo che una riflessione, anche dall’Emilia-Romagna, soprattutto dall’Emilia-Romagna, visto e considerato l’impatto che il sistema agricolo ha per questa Regione, io credo che una riflessione anche da questa Regione, dicevo, possa e debba partire nei confronti del Governo per sottolineare quanto sarebbe importante, anche in questo comparto, una legge sulla rappresentanza. Non solo, ovviamente, perché è un fatto, direi, a questo punto, di civiltà del mercato del lavoro complessivamente inteso, ma anche perché non pochi sono i casi in cui sappiamo che i sindacati, la cui rappresentatività è ancora abbastanza discutibile, o comunque andrebbe verificata in modo più approfondito, si prestino ad operazioni che stanno proprio sul bordo e sul confine che provavo a ricordare prima, della legalità.

Ora, il tema della rappresentanza sindacale, e io credo che nel testo di legge, non voglio nasconderlo, non mi sarebbe dispiaciuto se si fosse fatto riferimento diretto anche al tema delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Ci sono ordini del giorno che vanno a spiegare e ad esplicitare meglio le preoccupazioni che anche da una parte del mondo della rappresentanza sindacale sono emerse; ordini del giorno, dicevo, che poi successivamente illustreremo, spiegheremo, che vanno a toccare un elemento per noi importante, per noi cruciale. Ripeto, stiamo affrontando la discussione e ci soffermiamo su questo della rappresentanza sindacale in un ambito, quello dell’agricoltura, ma riteniamo che questo argomento possa e debba essere, come dicevo, oggetto di una iniziativa a livello nazionale legislativa, che abbracci il settore, tutti i settori complessivamente intesi.

Credo, come dicevo, che sia opportuno cogliere ogni occasione per sottolineare la necessità di quell’intervento che, ripeto, non è una proposta rivoluzionaria, ma sta nel solco di quella che dovrebbe essere una positiva riorganizzazione del mondo della rappresentanze, , e quindi anche un diverso e più corretto rapporto, dinamiche di rapporto tra produttori e lavoratori, sistema della produzione e sistema della rappresentanza dei lavoratori.

Ho toccato questi temi, primo perché ci sono alcuni ordini del giorno di cui siamo firmatari e proponenti, che il consigliere Amico successivamente espliciterà, ho provato a focalizzare l’attenzione su questa parte, perché è quella su cui per le nostre sensibilità c'è più attenzione, di un progetto di legge – ripeto – che complessivamente sosteniamo, apprezziamo, e (voglio dirlo in modo esplicito) abbiamo anche apprezzato il percorso preparatorio che ha portato alla stesura del progetto di legge, fatto di incontri, di confronti che hanno preso tempo, quindi il lavoro preparatorio fatto dall’assessore e dalla struttura dell’Assessorato, un lavoro intenso.

Abbiamo apprezzato anche le modalità con le quali si è lavorato dal momento dell’approvazione da parte della Giunta del testo al lavoro in Commissione, quindi qui ringrazio in particolar modo il collega Daffadà, relatore di maggioranza, che non ha mai fatto mancare la propria disponibilità sul confronto e anche sui tempi con cui questa discussione è stata portata avanti.

Spesso sono un po’ critico su tempi, modalità e percorsi con i quali i progetti di legge vengono approvati, perché ritengo e rivendico per quest’aula non un ruolo notarile di passacarte, ma penso (lo dico ogni volta che mi capita di discutere, lo dico a me stesso per primo e a tutti i colleghi) che sarebbe più opportuno per quest’aula discutere meno su quanto spazio dedichiamo alle risoluzioni e dedicare un po’ più di tempo al ruolo che quest’aula avrebbe di Assemblea legislativa, cioè di produzione di testi legislativi, perché su questo un’osservazione generale penso di poterla svolgere anche se esula dal tema, ma non troppo.

Non credo sia né particolarmente corretto, né particolarmente sensato che il 95 per cento della produzione legislativa della Regione sia di fatto in capo alla Giunta, e che l’Assemblea abbia esclusivamente un ruolo di miglioramento, di aggiustamento dei testi. Penso che l’Assemblea dovrebbe avere un altro ruolo, ma questo ha a che fare con un dibattito più ampio, che non riguarda solo il testo in esame, ma è più sul ruolo stesso dell’Assemblea e delle Assemblee elettive in senso generale.

Ma tornando sul tema, per non perdermi in considerazioni eccessivamente generali, ho toccato alcuni di questi aspetti che sono quelli che più ci premono, all’interno di un progetto di legge che sosteniamo, che ci vede convintamente a sostegno del percorso e anche, ripeto, del percorso (e mi scuso del gioco di parole) che l’assessore ha messo in campo nei mesi precedenti.

Ovviamente ci saranno anche altre occasioni e altri momenti per tornare sul tema agricoltura, a partire dal progetto di legge che, se non sbaglio, potrebbe essere, anzi è già incardinato in Commissione e dovrebbe approdare in Aula non tra molto. Questo è un primo passo importante e credo sia, come ho detto all’inizio, significativo che all’indomani dell’informativa sulla semplificazione il primo passo concreto di quel percorso avvenga su un ambito così strategico per la nostra Regione qual è quello del settore agricoltura.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Consigliera Zamboni, prego.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Rainieri.

 

RAINIERI: Grazie. Presidente, a me fa molto piacere che ci sia un dibattito così interessante su questa legge, però abbiamo capito oramai che non si vuole arrivare alle risoluzioni e mi sembra veramente stucchevole vedere questo comportamento in aula. Quando il consigliere Taruffi ha parlato 20 minuti, francamente se gli chiedo di riassumermi quello che ha detto…

 

PRESIDENTE (Petitti): Un attimo, un attimo. Sono io la presidente, adesso rispondo io, per cortesia.

 

RAINIERI: Il problema è che qui non si vogliono fare le risoluzioni, lo abbiamo capito, e allora adesso tutti stanno intervenendo su tutto. Per carità, ci sta e va bene, però questo non è il modo di prendere l’aula seriamente. Quindi, giovedì ne riparleremo perché, se questi sono gli accordi, di togliere un giorno per far lavorare le Commissioni, ma per poi non fare le risoluzioni, che sono l’unico strumento per la opposizione per dare degli impegni alla Giunta, allora a questo punto troveremo altri modi per ragionare. Questo è un modo di fare l’aula che non mi si addice e non va bene. Su questo provvedimento c’è già sostanzialmente un accordo di massima, però non si può continuare a perdere tempo in questo modo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Io, consigliere Rainieri, l’ho fatta parlare. Adesso hanno chiesto altri…

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Un attimo. Per fatto personale gliela passo la parola, però è evidente che non abbiamo mai chiuso la bocca a nessuno nel dibattito dell’Aula. C’è un dibattito su una legge, tutti hanno la possibilità di esprimersi. Se i consiglieri vogliono intervenire, io credo che sia giusto e corretto dare la parola a tutti i consiglieri che vogliono esprimersi.

Questo per dirlo, e poi, ovviamente, come abbiamo sempre fatto, in UP e in Capigruppo affronteremo tutto, compreso il tema delle risoluzioni che, ripeto, anche nell’ultima Capigruppo mi sento di dire che abbiamo agevolato rispetto all’iscrizione di nuove risoluzioni.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Presidente, scusi un secondo, scusate.

Lei deve tutelare quest’aula. Il consigliere Rainieri non si può permettere di sindacare la qualità dell’intervento del sottoscritto: non si può permettere, non siamo al bar!

E lei, nella qualità di presidente, rispetto a un intervento del tutto immotivato come quello del consigliere Rainieri, non può limitarsi a dire “io rispetto, faccio parlare tutti”. Il consigliere Rainieri ha offeso il sottoscritto in modo assolutamente insopportabile. E siccome io ho il massimo rispetto di quest’aula, chiederò, tra l’altro, il minutaggio degli interventi fatti dai consiglieri del centrodestra e del centrosinistra, e giovedì ci divertiremo. Primo aspetto.

Secondo aspetto: all’interno del dibattito generale, se il consigliere Rainieri è abituato a vivere in una caserma, dove parla uno e tutti gli altri stanno zitti, ed è questo il suo concetto di democrazia, si spieghi al consigliere Rainieri che in democrazia chi vuole intervenire interviene, liberamente.

Io sono stato eletto dai cittadini, con il voto dei cittadini. Non si azzardi mai più, il consigliere Rainieri, a intervenire, a disquisire sulla qualità dei mei interventi. E la Presidenza si faccia carico di questa tutela dei consiglieri, perché qui non siamo al bar! Lo si spieghi al consigliere Rainieri, prima di intervenire, perché io lezioni di stile su che cosa si dice e su che cosa non si dice, non ne prendo da nessuno: sia chiaro!

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

Detto questo, io inviterei tutti al merito del dibattito.

Stiamo facendo la discussione. Se ci sono delle richieste di interventi, gli interventi vengono realizzati.

Adesso passiamo all’intervento della consigliera Zamboni. Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Intervengo su questo importante progetto di legge, è già stato detto ma lo voglio ricordare. Con questo progetto di legge, la Regione Emilia-Romagna intende aggiornare una legge vecchia di venti anni, una legge vecchia di venti anni che riguarda uno dei settori trainanti della nostra economia, ma anche proprio dell’immagine della nostra Regione, per la eccezionalità di alcuni prodotti che vengono da questo settore.

Io faccio riferimento a un ordine del giorno che ho presentato, naturalmente dopo aver ringraziato per il lavoro che hanno fatto sia il consigliere di maggioranza che il consigliere di minoranza, e naturalmente l’assessore Mammi che ha portato prima in Commissione e poi in Aula questo testo.

Ho presentato un ordine del giorno che fa riferimento all’articolo 4, quello che riguarda la Consulta agricola regionale, dal titolo Consultazione delle parti sociali. In questo articolo si conferma il ruolo della Consulta agricola regionale quale organo consultivo della Giunta regionale, però, a parere di Europa Verde, il riferimento alla Consulta non tiene conto degli importanti cambiamenti che sono avvenuti nella realtà agricola della nostra Regione negli ultimi vent’anni e mi spiego.

Negli ultimi vent’anni si è affermata anche in Emilia-Romagna, forse per certi aspetti più che in altre Regioni, la realtà dei coltivatori che seguono il metodo biologico, ed è una realtà che trova conferma ed affermazione a livello europeo. È di questi giorni, infatti, anche la discussione sulle strategie comunitarie del “Farm to Fork” in difesa della biodiversità, e da questo punto di vista il metodo biologico è quello più in regola, perché non fa uso di pesticidi o di prodotti di sintesi chimica ed è quello che garantisce una maggiore tutela della biodiversità.

È vero che questa è una realtà importante anche nell’orizzonte agricolo della nostra regione, tanto che il programma di mandato della Giunta 2020-2925 prevede l’incremento al 25 per cento delle superfici agricole coltivate con il metodo biologico.

Per questo, ricordando anche un precedente ordine del giorno di Europa Verde che è stato approvato in data 28 luglio, l’ordine del giorno 1263, collegato all’oggetto “Progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante interventi urgenti per il settore agricolo ed agroalimentare”, con quell’ordine del giorno presentato da Europa Verde la Giunta era impegnata a coinvolgere direttamente (leggo il testo virgolettato) “le organizzazioni della filiera biologica nell’ambito dei lavori della Consulta agricola regionale quando si trattano temi afferenti all’agricoltura biologica, atteso che le materie trattate dalla Consulta devono comunque tenere sempre conto delle peculiarità della filiera biologica” (chiusa la citazione).

Quindi, visto che c’era già questo precedente, visto che stiamo parlando di una legge che si aggiorna rispetto al nuovo scenario anche dell’agricoltura del nostro Paese, Europa Verde ha presentato questo ordine del giorno col quale si impegna la Giunta regionale, riprendendo quanto già approvato precedentemente, a invitare alla Consulta agricola regionale una rappresentanza della filiera biologica quando si trattano temi afferenti all’agricoltura biologica, con l’intento di sensibilizzare l’organo consultivo della Giunta regionale ai cambiamenti culturali e ambientali che hanno modificato negli ultimi vent’anni il mondo dell’agricoltura, e di conseguenza adeguare la normativa regionale in materia di agricoltura agli obiettivi del Green Deal europeo e delle strategie comunitarie Farm to Fork e Biodiversità, confermando quanto già approvato con l’ordine del giorno citato prima.

Inoltre, il secondo punto del dispositivo di impegni di questo ordine del giorno chiede, e impegna la Giunta in tal senso, di istituire un tavolo permanente sul biologico. Questo sicuramente permetterà di dare al mondo del biologico il rilievo che esso merita. Infine, rispetto all’ordine del giorno sulla lotta al caporalato, che è stato depositato da Emilia-Romagna Coraggiosa, di cui è primo firmatario il consigliere Amico e che anch’io ho sottoscritto, vorrei ricordare che su questo tema Europa Verde aveva presentato un ordine del giorno che era stato approvato, dove appunto si parlava della necessità di contrastare il caporalato. Un fenomeno, purtroppo, che noi pensiamo non riguardi la nostra regione, ma anche alla luce di episodi che sono emersi nella zona del forlivese e che mettono anche in risalto un’altra debolezza del mondo agricolo, il rapporto con le grandi catene dei supermercati, quindi la grande distribuzione che impone dei prezzi talmente svantaggiosi a chi produce, si apre la strada al caporalato, perché il caporalato è quello che fornisce manovalanza a basso costo.

In riferimento a questo, quindi, Europa Verde ha presentato una risoluzione sul contrasto al caporalato, che è stata approvata nella seduta dell’Assemblea del 21 luglio 2020. Con questo, si chiedeva di dare seguito alla riunione della Consulta agricola regionale, che si era già insediata per trattare il tema del contrasto al caporalato; si chiedeva di dare piena attuazione all’articolo 40 della legge regionale 18/2016, contribuendo alla costituzione delle sezioni territoriali della rete del lavoro agricolo di qualità, quali strumenti di prevenzione delle pratiche di caporalato; si chiedeva di promuovere la sperimentazione di modalità efficienti di incontro tra domanda ed offerta di lavoro nel settore agricolo, tramite i nuovi centri per l’impiego, mettendo in rete associazioni datoriali, organizzazioni sindacali, agenzie interinali, le imprese agricole che hanno bisogno di manodopera.

Infine, si chiedeva, e si impegnava la Giunta in tal senso, a valutare l’opportunità di istituire un marchio di certificazione per i prodotti liberi dal caporalato, uno strumento che potrebbe contrastare alla radice il fenomeno del lavoro in nero o sottopagato, rendendo il lavoro agricolo socialmente sostenibile e premiando i produttori onesti.

Questa risoluzione è stata approvata all’unanimità in Commissione II, politiche economiche, nella seduta del 21 luglio 2020. Quindi, avendo noi già, come Europa Verde, sostenuto la giusta battaglia contro il caporalato, ho sottoscritto l’ordine del giorno che è stato presentato in questa occasione dal consigliere Amico.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Altri in dibattito generale? Io non ho altri in dibattito generale. Chiedo se vogliono replicare i relatori di maggioranza della Commissione, e di minoranza.

Non ho richieste di intervento da parte dei relatori.

A questo punto passo la parola per le conclusioni alla Giunta, all’assessore Mammi. Prego, assessore.

 

MAMMI, assessore: Grazie, presidente, grazie naturalmente a tutti voi che siete intervenuti in questo lungo dibattito.

Oggi è davvero un giorno importante per l’agricoltura della nostra Regione, perché approveremo un progetto di legge molto sentito e anche molto richiesto, molto atteso da parte della Consulta agricola regionale, da parte di tutte le associazioni di rappresentanza del mondo agricolo, delle organizzazioni sindacali, di tutti i componenti della Consulta agricola.

Questo è il frutto di un lavoro collegiale, ampio, lungo, che si è sviluppato nel corso di molti mesi, che oggi portiamo a compimento, naturalmente voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al dibattito, in particolar modo i relatori di maggioranza e di minoranza, il consigliere Daffadà e il consigliere Liverani. Voglio ringraziare la presidente Rontini, che ha dedicato molto tempo della Commissione che presiede all’esame di questo articolato.

Un grazie particolare anche alla struttura tecnica, a tutti coloro che hanno lavorato dal punto di vista giuridico nel merito delle novità che introduciamo attraverso questo provvedimento. Concordo con quanto molti di voi hanno detto: la pandemia ha ancora una volta confermato il valore strategico dell’agricoltura e dell’agroalimentare per il nostro Paese, per la nostra Regione. L’agricoltura ha garantito, in particolar modo nei periodi difficili della pandemia e del lockdown, cibo sicuro, di qualità per tutti, è una funzione fondamentale del nostro Paese, che non possiamo permetterci di delegare ad altri. Noi abbiamo bisogno di un’agricoltura forte, strutturata, competitiva, ben organizzata, capace di raggiungere e vincere la più grande sfida che avrà l’umanità davanti nei prossimi anni, quella di tenere insieme la capacità di produrre derrate agricole, di farlo per tutti i cittadini del mondo, di un mondo che avrà una popolazione sempre più numerosa, che si calcola sarà di 9 miliardi di esseri umani qualcuno stima entro il 2030, altri dicono il 2050.

Dovremo sfamare un mondo che avrà sempre meno terreni fertili, capaci di produrre beni agricoli, e dovremo farlo tenendo seriamente in considerazione la sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale ed economica delle nostre imprese agricole. Quindi, davanti c’è una sfida, io credo, epocale per un settore che ancora una volta dimostra essere un grande patrimonio non solo economico. Quando parliamo dell’agricoltura in Emilia-Romagna parliamo di oltre 4 miliardi di euro di PLV, ma se pensiamo ai prodotti agricoli trasformati in agroalimentare superiamo questa cifra, prodotti che vengono esportati in tutto il mondo.

Ma se parli di agricoltura parli di un valore sociale. Pensate che cosa sarebbero le aree interne della nostra regione, le aree considerate marginali o le aree più fragili a causa della conformità orogeografica – pensiamo alla montagna – senza le attività agricole; assisteremmo a fenomeni sempre più forti di spopolamento.

L’agricoltura ha anche un valore ambientale e di cura e di gestione del territorio irrinunciabile e insostituibile. Quindi, è davvero un grande patrimonio per tutti noi, che dobbiamo difendere, dobbiamo sostenere e tutelare. E non esiste agricoltura se non ci sono le imprese agricole.

Noi dobbiamo ancora una volta, io penso, riconoscere e ringraziare le donne e gli uomini che lavorano nelle nostre imprese agricole per la fatica, il lavoro quotidiano, tutto quello che hanno fatto in particolar modo in questi due anni difficili, garantendo a ciascuno di noi, appunto, la fornitura di cibo e facendolo in condizioni complessive spesso molto ardue. Pensiamo, per esempio, ai tanti danni, alle tante difficoltà anche derivanti dai cambiamenti climatici che hanno colpito duramente alcune produzioni agricole come l’ortofrutta.

Voglio ringraziare le imprese agricole della nostra regione ed è a loro che io voglio dedicare questo provvedimento di legge. Noi non dobbiamo sostituirci alle imprese agricole, sanno perfettamente cosa bisogna fare e conoscono le esigenze dei mercati, conoscono le difficoltà, ma anche le opportunità. Allora, l’impegno delle Istituzioni pubbliche, in primo luogo dell’Assessorato che rappresento, deve essere quello di rendere più facile il loro lavoro, di sostenerle, di accompagnare le imprese agricole, di aiutarle a essere ancora più competitive e a crescere, non sostituirci nelle produzioni, ma sostenerle nelle attività quotidiane che svolgono, aiutandole ad affrontare le sfide e a cogliere le opportunità, aiutandole anche a generare quel reddito che è indispensabile per poter andare avanti.

Come possiamo essere utili alle nostre imprese agricole? Certamente mettendo risorse nel sistema, ed è quello che faremo nei prossimi 18 mesi, con 408 milioni del Piano di sviluppo rurale di transizione. L’impegno che mi sono preso nella Consulta agricola regionale qui lo confermo: entro i primi sei mesi del 2022 noi avremo bandito tutti questi 408 milioni di euro a disposizione delle imprese agricole, perché abbiamo bisogno di velocizzare l’uscita dei bandi e di iniziare ad assegnare le risorse; mettere le risorse nella direzione giusta, quindi investendo sulle tecnologie, sull’agricoltura digitale, di precisione, su sistemi di protezione delle produzioni, per evitare che venga perso in poche notti il lavoro di un intero anno, come purtroppo succede quando avvengono calamità naturali, emergenze climatiche come quelle che sempre più spesso purtroppo subiamo; aiutare le nostre imprese a raggiungere nuovi mercati, a valorizzare adeguatamente il prodotto, cercando di distribuire sempre meglio, all’interno della filiera, il valore economico che si crea, e dovremmo anche investirle sulla ricerca, sulla conoscenza e sull’innovazione, perché tante risposte ai problemi quotidiani che vivono le imprese passeranno dalla capacità di trovare soluzioni attraverso la ricerca.

Mettere risorse e usarle bene, però, canalizzarle nelle direzioni giuste non basta. Noi dobbiamo avere procedure più semplici, procedure più snelle, dobbiamo lavorare sulla sburocratizzazione il più possibile, dobbiamo semplificare. Questo era l’impegno che ci siamo presi fin quando ci siamo insediati.

Deve essere un impegno quotidiano. Con questo provvedimento noi iniziamo questo percorso. Iniziamo questo percorso e io credo che non si possa definire, la legge 15 che oggi approviamo, la conclusione del percorso, ma è solo l’inizio di questo processo di semplificazione, che oggi affrontiamo, nella discussione sulla legge 15, che deve proseguire, a maggior ragione, in vista dei nuovi bandi del Piano di sviluppo rurale che usciranno nei prossimi mesi.

Il provvedimento che oggi abbiamo discusso, che avete discusso, è allora innanzitutto una novità importante, perché per semplificare noi non dobbiamo aggiungere norme. Questo progetto di legge sostituisce una norma già esistente, norme già esistenti.

Spesso, nel nostro Paese, quando ci si pone l’obiettivo di semplificare, si producono nuove norme che tendono invece ad appesantire ancora di più il processo burocratico, il processo amministrativo. Noi dobbiamo eliminare una norma, sostituirla con una nuova, come quella che stiamo facendo. Gli obiettivi che sono stati anche richiamati dal relatore Daffadà, richiamati anche dal relatore di minoranza, fondamentalmente sono tre: snellire e semplificare, sburocratizzare, omogeneizzare il quadro normativo regionale nazionale e comunitario. Abbiamo bisogno di un sistema normativo che da Bologna a Bruxelles sia adeguato e sia omogeneo, quindi che non ci siano conflitti. Puntare sulla digitalizzazione.

Sui contenuti e i princìpi fondamentali di questa norma avete già detto molto. Mi preme richiamare i più importanti. Semplificazione per le imprese agricole. Primo punto: i documenti validi presentati per una domanda valgono anche per le domande successive, naturalmente se rivolte allo stesso Ente. Evitare, cioè, duplicazioni, evitare di chiedere alle imprese di riprodurre e produrre gli stessi documenti e lo stesso materiale.

Punto due: la banca dati. Noi abbiamo già un’anagrafe delle aziende agricole unitaria che contiene tutte le informazioni sulle nostre aziende. Contiene non solo le informazioni di carattere fiscale, quelle da Codice civile, ma contiene anche i DURC, gli antimafia. L’anagrafe contiene anche le domande che hanno presentato, le istruttorie che sono in corso. Il fascicolo aziendale è detenuto in un’unica anagrafe aziendale, che già come Regione abbiamo.

Con questa norma, con questo provvedimento, cosa facciamo? Facciamo in modo che le banche dati nostre con quelle di altri Enti pubblici possano dialogare e scambiarsi le informazioni. Può sembrare scontato. Non lo è stato fino ad oggi. Quando c’è stato bisogno di far parlare queste banche dati, di incrociare i dati, siamo dovuti intervenire, magari puntualmente, come il caso che prima veniva richiamato. Oggi lo mettiamo in legge. Se io, impresa agricola, mando un documento per partecipare a un bando a un Comune e questo Comune certifica la validità dei documenti, la Regione può prendere quei documenti come validi. Gli Enti pubblici devono dialogare tra di loro. Non possono lavorare a compartimenti stagni. Lo scambio di informazioni, quindi, viene reso ufficiale, formale, possibile per legge.

Puntiamo sulle autodichiarazioni delle aziende, riducendo le documentazioni necessarie per i bandi. C’è un gruppo di lavoro formato da tecnici dell’Assessorato che farà l’elenco dei documenti essenziali che bisogna predisporre e preparare per i bandi. Noi non chiederemo un documento in più rispetto a quelli che la legge nazionale o comunitaria impone e chiede. Non possiamo fare diversamente. Non possiamo non chiedere documentazioni che Regolamenti comunitari ed europei chiedono, ma non ne chiederemo uno in più. Documentazioni essenziali per le procedure. Digitalizzazione di tutti i processi. C’è un punto importante nella legge: la trasparenza, cioè la possibilità che l’azienda agricola verifichi costantemente il fascicolo aziendale e possa andare a vedere lo stato di avanzamento delle pratiche, e poi il soccorso istruttorio. Ci sono due momenti importanti nei quali un’azienda agricola che partecipa a un bando può intervenire per correggere la documentazione che ha presentato, il primo è quando il bando si chiude (10 giorni di solito prevedono i bandi per consentire a un’impresa, che magari ha dimenticato di fornire un documento e lo deve integrare, cosa che può fare, nei bandi quando escono è prevista questa finestra di 10 giorni), e così, quando è partita l’istruttoria della domanda che è stata presentata, se ci sono stati errori materiali o ci sono aspetti da chiarire, attraverso una procedura che si chiama 10-bis, c’è un confronto e uno scambio di punti di vista tra l’amministrazione e l’impresa proprio per correggere eventuali storture materiali, quindi o all’inizio, quando il bando si chiude, oppure attraverso la procedura 10-bis durante la fase istruttoria.

Nella legge, oltre a questi interventi di semplificazione, sono previsti miglioramenti sul piano delle revoche e delle sanzioni, diminuendo gli interessi sulle sanzioni e uniformandoci a quelli previsti dalla Unione europea, quindi non chiediamo di più, ma quelli che l’Unione europea chiede, riducendo da 10 a 5 gli anni in cui il bene oggetto di finanziamento è stato finanziato, quindi dimezzando il vincolo da 10 a 5 anni, e poi, altra cosa importante, consentiamo fusioni societarie, consentiamo acquisizioni, incorporazioni.

Un’azienda agricola che magari è stata destinataria di un finanziamento del PSR, finanziamento pubblico, non può rischiare di vederselo revocato perché nel frattempo c’è stato un processo di fusione, di acquisizione o di incorporazione, perché questo ormai è all’ordine del giorno. Tantissime imprese sono sempre più forti ben strutturate, e non possono rischiare questo, quindi ci vuole buonsenso, ci vuole intelligenza per capire che non puoi revocare risorse pubbliche, che sono state utilizzate bene, in modo corretto, solo perché ci sono stati cambiamenti societari.

Si prevedono sanzioni a chi dovesse invece presentare domande scorrette, dichiarare il falso o non rispettare i contratti collettivi nazionali di lavoro.

Nella legge poi il riconoscimento del ruolo della Consulta agricola regionale, delle realtà della rappresentanza associativa e sindacale è un ruolo fondamentale. Questa legge è il frutto di questo confronto. Ribadiamo quindi le competenze e le funzioni fondamentali della Consulta. È previsto, naturalmente, che la Giunta debba proporre un regolamento per il funzionamento di questa Consulta, ma questo Regolamento non sarà frutto di una valutazione soggettiva dell’assessore o della Giunta, ma di una condivisione, di un confronto con la Consulta agricola stessa. Consulta agricola nella quale stanno i soggetti che rappresentano le imprese agricole, che quindi hanno anche il mandato formale da parte delle imprese agricole, per rappresentarle. La Consulta agricola può decidere di costituire dei tavoli tematici per affrontare dei temi specifici, come anche oggi nel dibattito è stato chiesto.

Questi sono i contenuti principali della nostra legge. Naturalmente, ci sono norme nazionali e norme comunitarie che noi dobbiamo rispettare, ma tutto lo spazio di intervento e di miglioramento che potevamo prenderci, ce lo siamo presi. Io voglio ringraziare anche i consiglieri che hanno apportato un contributo per migliorare il provvedimento, per migliorarne alcuni aspetti. Ripeto e ribadisco, per chiudere, che questo è solo un primo passo verso una maggiore semplificazione delle nostre procedure. Oggi iniziamo un percorso per semplificare la vita delle nostre imprese agricole, per avvicinare sempre di più le imprese alle Istituzioni.

Non riteniamo questo percorso concluso, ma certamente quello di oggi è un passaggio molto importante.  E naturalmente, sarà un passaggio importante anche il lavoro di semplificazione e di razionalizzazione che faremo, in vista dell’uscita dei prossimi bandi del piano di sviluppo rurale. Grazie, quindi, a tutti i consiglieri e alle consigliere che nel dibattito sono intervenuti, in particolar modo a chi, come relatore, è entrato ancora di più nel merito della legge.

Grazie alla presidente Rontini. Mi fa molto piacere aver riscontrato un complessivo gradimento nei confronti della legge, e naturalmente ho raccolto con grande attenzione gli spunti e le proposte per migliorarla ulteriormente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Mammi.

A questo punto abbiamo finito con la discussione. Passiamo all’esame dell’articolato.

Nomino tre scrutatori, il consigliere Daffadà, la consigliera Bondavalli, la consigliera Catellani.

Passiamo all’esame dell’articolato.

Articolo 1.

Partiamo dall’articolo 1 della legge.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 1.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 38

Astenuti 4

 

È approvato.

 

L’articolo 1 è approvato.

Passiamo all’articolo 2.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 2.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 44

Favorevoli 40

Astenuti 4

 

È approvato.

 

L’articolo 2 è approvato.

Ora passiamo all’articolo 3, sul quale insiste un emendamento, l’emendamento 8 della consigliera Piccinini.

Dibattito generale su entrambi.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Come avete visto, questo è un emendamento che riguarda il biologico, che è un tema che affronteremo anche all’interno del progetto di legge di agricoltura sociale. Sono emendamenti che sono consapevole di aver presentato all’ultimo, però capite anche voi che è complicato arrivare dappertutto.

Faccio già una dichiarazione adesso per questo e per gli altri due che riguardano l’articolo 5, comma 3, in particolare la condizione rispetto all’erogazione dei contributi, che devono rispettare le condizioni stabilite dai contratti collettivi nazionali. Abbiamo inserito un riferimento alla legge n. 17 del 2015 come rafforzativo.

Capisco che il tema sia particolarmente complesso da analizzare in poco tempo, ritengo che siano aspetti che vanno considerati in modo più complessivo, quindi in questo momento li ritiro, quindi faccio una dichiarazione per tutti e tre gli emendamenti e li ritiro, con l’obiettivo di ragionarne in maniera più complessiva in un secondo momento. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Quindi l’emendamento 8 è ritirato, giusto?

 

(interruzione: “Tutti e tre”)

 

PRESIDENTE (Petitti): Tutti e tre, perfetto. Ci sono dichiarazioni di voto?
Non ci sono dichiarazioni di voto, quindi a questo punto mettiamo in votazione l’articolo 3.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 46

Favorevoli 41

Astenuti 4

 

È approvato.

 

L’articolo 3 è approvato.

Passiamo all’articolo 4, sul quale insiste un emendamento a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri, emendamento 1.

Apriamo il dibattito generale congiunto. Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Assessore, le criticità che ci sono sull’articolo 4 e sulla Consulta regionale non erano perplessità, evidentemente, soltanto di Fratelli d’Italia, che ha presentato l’emendamento che tra poco andremo a votare, ma sono perplessità cristallizzate anche nell’ordine del giorno che è stato depositato da Europa Verde,  firmato anche dalla maggioranza. Nello stesso ordine del giorno, nel “considerato che”, si parla di Consulta agricola regionale (all’articolo 4, Consulta agricola regionale), senza però adeguare i suoi componenti alla nuova realtà agricola che si è venuta a creare negli ultimi vent’anni.

Questo ordine del giorno cristallizza la situazione che le ho descritto quando sono intervenuto rispetto alla Consulta agricola regionale. Lei poc’anzi mi ha detto, ha provato a confortarci sulla volontà, da parte dell’assessorato, di redigere un regolamento sul funzionamento della Consulta. Questo è compatibile, peraltro, con l’emendamento che abbiamo presentato; ma non mi ha confortato sulla necessità di allargare la partecipazione e allargare, ovviamente la rappresentanza all’interno della Consulta, che oggi, come ribadisce l’ordine del giorno, ma come dice l’articolo 4, è relegata alle organizzazioni agricole professionali e cooperative sindacali maggiormente rappresentative.

L’ordine del giorno che voteremo successivamente, per carità, e ci esprimeremo successivamente, si limita però a un piccolo segmento che oggi viene escluso; “piccolo” tra virgolette, perché in realtà la filiera biologica è importante e significativa, però è uno dei segmenti che oggi è escluso, al pari di altri segmenti che sono esclusi.

Per queste ragioni, permangono le nostre perplessità rispetto all’attuale formulazione dell’articolo 4, e anche rispetto alle non rassicurazioni che sono pervenute rispetto all’ampliamento della rappresentanza e democraticità all’interno della Consulta, con un auspicio. Ormai noi votiamo deleghe in bianco su deleghe in bianco. Ormai è la norma, è la prassi. Ho capito che tira quest’aria. Vi deleghiamo a fare questo Regolamento. Non sappiamo che cosa ci verrà scritto. Però, visto che noi abbiamo la funzione legislativa, a me piacerebbe scrivere già oggi quello che dovrebbe quantomeno garantire questo Regolamento, e sono le ragioni per le quali abbiamo presentato l’emendamento, e sono le ragioni per le quali le formulo comunque l’auspicio che anche nelle trattazioni degli oggetti che avrà questa Consulta ci siano adeguate tempistiche per informare i partecipanti alla Consulta stessa, che sono fondamentali.

Assessore, non so come lavora, perché non partecipo alle Consulte, ma questi strumenti di partecipazione di chi lavora sul campo sono fondamentali, immagino, per un assessore, per reperire le informazioni utili, ma soprattutto le informazioni pratiche, che difficilmente possono essere sempre percepite o recepite da chi lavora negli uffici. Perché non cerchiamo di rendere questi organismi ancora più performanti e ancora più partecipativi? Visto che si parla tanto e vi piace parlare tanto di partecipazione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

Altri in dibattito generale?

Dichiarazioni di voto?

Mettiamo, quindi, in votazione l’emendamento 1, a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Contrari 26

Astenuti 10

Favorevoli 6

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Passiamo alla votazione dell’articolo 4.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 44

Favorevoli 39

Contrari 3

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’articolo 4 è approvato.

Ora passiamo all’articolo 5.

Dibattito generale. Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Questo articolo è il cuore di una discussione che abbiamo affrontato anche questa mattina circa le questioni attraverso cui contrastare dei fenomeni ai limiti della legalità, come quello del caporalato.

In particolare, per quanto riguarda il comma 3, è una delle questioni su cui anche la collega Piccinini aveva presentato un emendamento ora ritirato, ma che ringrazio per il lavoro di approfondimento fatto e l'evidenziazione di un raccordo possibile, su cui dovremmo esercitare anche qualche riflessione nel prossimo futuro anche per gli altri provvedimenti, rispetto alla legge regionale n. 17 del 2005, dove con quel richiamo alle organizzazioni maggiormente rappresentative dal punto di vista sindacale, sottoscrittrici dei contratti nazionali di lavoro, sono tra coloro che consentono più facilmente alle imprese, alle aziende, ai soggetti beneficiari di contributi e sostegni la possibilità di essere loro erogati.

In questo caso relativamente all’articolo 3, nella discussione fatta sia durante le Commissioni, sia anche nella giornata di oggi in aula, sia con l’assessore che con lo staff, eccetera, rimane appunto in questi termini e in questa formulazione, per evitare che sostanzialmente si incappi in contestazione da parte dei soggetti beneficiari dei fondi.

Il mio intervento di oggi su questo articolo vuole provare a sottolineare come anche da un punto di vista dell’armonizzazione legislativa nostra, che è uno dei temi su cui anche in altri momenti ci siamo un po’ soffermati (per “nostra” intendo regionale), abbiamo bisogno di leggere il corpus legislativo nel suo complesso, nel momento stesso in cui alcune norme e condizioni come quelle riportate nella legge regionale 17 del 2005, all’articolo 10, commi 2 e 6, riprendono questo tema delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative come elemento dirimente per la concessione di contributi e sostegni alle imprese e ai beneficiari.

Per il resto, rimando a dopo la discussione e alla presentazione dell’ordine del giorno successivo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

Altri in dibattito generale sull’articolo 5?

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 5.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 44

Favorevoli 40

Astenuti 4

 

È approvato. 

 

L’articolo 5 è approvato.

Passiamo all’articolo 6.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

A questo punto, mettiamo in votazione l’articolo 6.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 38

Astenuti 4

 

È approvato.

 

L’articolo 6 è approvato.

Passiamo all’articolo 7, su cui insistono tre emendamenti. Anzi, due emendamenti e un subemendamento. Un emendamento è l’emendamento 2 a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri. Poi abbiamo l’emendamento 3, sempre a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri. Su questo emendamento insiste un subemendamento, sempre a firma dei tre consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri.

A questo punto, apriamo il dibattito generale congiunto su articolo ed emendamenti.

Chi si iscrive a parlare? Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Scusi il ritardo, ma il mio tasto non va. L’ho già segnalato venti volte. So che mi volete boicottare perché sono un rompiscatole, però... Qualcuno ci ha messo l’attack per non farmi spingere il tasto. E ho anche dei sospetti, guardando qua di fronte a me.

Scherzi a parte, su questo articolo abbiamo presentato due emendamenti. Ho ascoltato le sue parole, assessore, rispetto al tema del digitale. Permangono delle perplessità. Io ho capito che c’è una banca dati nazionale e che dalla banca dati nazionale voi estrapolerete dei documenti, ma non mi è molto chiaro che i Comuni, se caricheranno delle pratiche, queste pratiche saranno disponibili anche alla Regione. Questo processo sottintende qualcosa che oggi però non esiste, mi pare di capire, cioè sottintende che ci sia un unico sistema informatico uguale per tutti gli Enti locali e uguale per la Regione e uguale per il nazionale, o quantomeno sottintende che questi strumenti informatici possano dialogare tra loro. Io che sono il dirigente della Regione, come faccio a sapere che il Comune di Roncofritto ha inserito una pratica? Non lo so, quindi a monte sottintende un lavoro che io non so se oggi è già pronto, è stato fatto e funziona già cosi.

Su questo intendevo che mi sarebbe piaciuto avere dei chiarimenti, perché che noi scriviamo sulla carta qualcosa, per carità, sono bellissime le affermazioni di principio, ma a chi presenta le domande interessa la pratica, e la parte informatica e di digitale è una parte particolarmente significativa di questo provvedimento, perché la pratica sarà quella che farà la differenza tra fare dei sofismi sulla semplificazione e aiutare veramente le imprese agricole a togliere un sacco di burocrazia, che è quella di cui parliamo e ci raccontiamo continuamente anche nel Patto per la semplificazione, presentato dall’Amministrazione.

Su questo io non ho avuto rassicurazioni. Il mio primo emendamento è volto alla predisposizione di un archivio digitale suddiviso per azienda agricola, scritto forse in maniera anche approssimativa, nel senso che l’intento dell’emendamento era quello che le ho descritto poc’anzi, cioè che davvero la Regione abbia tutto rispetto alla singola azienda agricola. Anche nel suo intervento io non l’ho capito francamente e non mi è chiaro, quindi l’emendamento lo mantengo perché noi vogliamo dare un segnale che deve essere di semplificazione e di semplificazione vera. Se ci riuscirete, ce lo verrete a raccontare e ce lo racconteranno le Consulte, ad oggi non è così.

Il secondo emendamento, invece, è quello che riguarda l’eventuale assenza parziale di dati e documenti a corredo della domanda, emendamento che abbiamo subemendato proprio perché abbiamo voluto renderlo ancora più puntuale ed incisivo rispetto ai documenti non essenziali.

Lei dice “non chiederemo un documento in più rispetto a quelli che sono previsti dalle altre normative, un documento in meno non lo chiederemo, né uno in più”, perché se la normativa prevede di produrre “X” documenti, è chiaro che non ne puoi chiedere di meno, e voi vi impegnate a non chiederne di più. La finalità di questo emendamento è non chiedere neanche quelli che si hanno già. Se io non produco un documento che voi avete già, non è che mi dite “non hai prodotto questo documento, quindi la domanda non è valida”. Io al massimo ti dico: “guarda che l’ho prodotto al Comune di Roncofritto, dove tu avresti dovuto fare un sistema informatico che mi avevi raccontato che mette tutto in rete, ma che non c’è, però se ci guardi, c’è”. Si deve dare la possibilità di produrre in una fase successiva documenti non essenziali, ed è un principio che secondo noi deve rimanere appunto per semplificare le domande e tutte le procedure, che vista l’aria che tira – che non sembra buona – e visto che non facciamo parte della maggioranza Ursula, immagino che i nostri emendamenti saranno bocciati come gli altri, anche se non ci sono state dichiarazioni di voto da parte della maggioranza.

Abbiamo voluto fissare comunque un principio, con questi due emendamenti, che a nostro avviso sarebbero migliorativi dell’attuale articolato, che comunque lascia spazio ancora a eccessive interpretazioni che non favorirebbero la semplificazione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

Altri in dibattito generale?

Dichiarazioni di voto? A questo punto, passiamo alle votazioni.

Passiamo alla votazione degli emendamenti. Partiamo dall’emendamento 2, a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Contrari 26

Astenuti 8

Favorevoli 5

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Procediamo, adesso, con il subemendamento che insiste sull’emendamento 3, il subemendamento 6, a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Contrari 23

Favorevoli 14

 

È respinto.

 

Il subemendamento è respinto.

Passiamo alla votazione dell’emendamento 3, sempre a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Contrari 25

Favorevoli 16

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Passiamo adesso alla votazione dell’articolo 7.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 39

Contrari 3

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’articolo 7 è approvato.

Passiamo all’articolo 8.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 8.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 37

Astenuti 4.

 

È approvato.

 

L’articolo 8 è approvato.

Passiamo all’articolo 9.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 9.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 39

Contrari 3

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’articolo 9 è approvato.

Passiamo all’articolo 10, sul quale insistono due emendamenti: l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri e l’emendamento 5, sempre a firma degli stessi consiglieri.

A questo punto, consigliera Rontini, ha chiesto la parola? Sulla votazione, per rettificare, probabilmente.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Era solo per aggiungere il […] articolo 8, perché non sono arrivata a votare.

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene, rettifichiamo con il suo voto.

A questo punto, siamo in dibattito generale sull’articolo 10 e sui due emendamenti: dibattito generale congiunto.

Consigliere Gerace.

 

GERACE: Grazie, presidente.

Solo per dire che non è stato registrato il mio voto favorevole nella votazione all’articolo 9. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto, integriamo.

Dibattito generale.

Consigliere Lisei.

 

LISEI: Grazie, presidente.

È un po’ desolante parlare da solo, ma può essere sempre d’aiuto ricordarsi le cose. Nel senso che abbiamo presentato, anche qui, due emendamenti. Come nel caso precedente, immagino che verranno bocciati nel mutismo dell’aula. È una mutuazione del principio silenzio-assenso. In questo caso, è silenzio-dissenso. Ci piacerebbe capire ogni tanto il perché e il percome del dissenso rispetto ai nostri emendamenti.

Detto questo, li ripresento. Secondo noi, anche rispetto a questo articolo, all’articolo 10, sono due emendamenti di buonsenso. Uno, quello al comma 1, va nella stessa direzione nella quale più o meno va l’articolo 10, ovvero di semplificare, accelerare e restringere il campo di applicazione di questo vincolo rispetto ai beni acquistati e alle opere realizzate. È un vincolo di cinque anni, ma, in realtà, il momento dal quale il vincolo scatta fa la differenza, se sono cinque anni o se, invece, sono cinque anni camuffati. Invece di cinque, così come presentato il vincolo, ovvero dalla data di pagamento a saldo dei contributi, in realtà, gli anni sono nella maggior parte dei casi e potranno essere nella maggior parte dei casi molti più di cinque. Sei, sette e a volte anche di più. Noi crediamo sia necessario dare senso e significato a questi cinque anni, che siano cinque effettivi. Da qui l’emendamento in sostituzione dell’ultima parte, invece che a pagamento a saldo dei contributi, alla data di acquisto.

Il secondo riguarda la cessione. Comprendo le necessità di tenere vincolate, di tenere monitorate e che ci sia un monitoraggio fattivo e attivo rispetto a ciò che è stato acquistato mediante la contribuzione pubblica. È giusto, perché la contribuzione pubblica non deve essere occasione e motivo di lucro, non deve essere motivo di speculazione. È altrettanto vero, quindi è giusto che ci sia tutto questo processo di autorizzazione farraginoso alla vendita del bene o all’uso residuo o anche nella disciplina di autorizzazione, nei casi in cui ci siano delle modifiche delle composizioni societarie, tutte procedure che hanno dei costi amministrativi sia per le aziende, sia per i nostri tecnici che devono seguirle, costi anche in termini di ore, e lo capisco.

Credo anche che però la limitazione debba essere unicamente limitata ai 5 anni di vincolo di destinazione d’uso e non essere estesa illo tempore rispetto a dei beni che poi sono soggetti a deperimento, deterioramento o quant'altro.

Bisognerebbe anche qua fare, volendo, delle distinzioni ulteriori, perché non tutti i beni mobili sono uguali, non tutti i beni immobili sono uguali, quindi in realtà anche l’apposizione del vincolo di 5 anni erga omnes su beni immobili e beni mobili forse è generica e non tiene in considerazione in realtà tutte le possibilità che ci sono. Ad ogni buon conto, quell’“ancorché” non ci convince e riteniamo che questo vincolo debba essere limitato ai soli 5 anni e che quindi quell'“ancorché” debba essere sostituito con “fintanto che”.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

Altri in dibattito generale? Consigliere Daffadà, prego.

 

DAFFADÀ: Il consigliere Lisei ha detto che non abbiamo risposto. Al resto aveva risposto l’assessore Mammi, quindi mi viene da dire il motivo per cui votiamo contrari a questo primo emendamento, anzi ad entrambi, ma il più importante è il primo che ha presentato. Non possiamo accoglierlo perché la decorrenza del vincolo discende dalla normativa comunitaria, in particolare dall’articolo 71, comma 1, del Regolamento europeo n. 1303 del 2013, che prevede espressamente la decorrenza dal pagamento finale.

Non c’è una volontà contraria, ma un vincolo normativo che non ci permette discrezionalità in materia. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Daffadà.

Altri in dibattito generale? Dichiarazioni di voto?

Mettiamo a questo punto in votazione gli emendamenti: l’emendamento 4, a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Contrari 24

Favorevoli 14

 

È respinto.

 

L’emendamento è respinto.

Passiamo alla votazione dell’emendamento 5, sempre a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Contrari 25

Favorevoli 12

 

È respinto.

 

L’emendamento 5 è respinto.

Mettiamo in votazione ora l’articolo 10.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 35

Contrari 2

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’articolo 10 è approvato.

Ora passiamo all’articolo 11.

Dibattito generale sull’articolo 11.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 11.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 39

Contrari 3

Astenuti 1

 

È approvato.

L’articolo 11 è approvato.

Passiamo all’articolo 12.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 12.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 39

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’articolo 12 è approvato.

Passiamo all’articolo 13.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Consigliere Lisei, vedremo di risolvere il problema del suo microfono. Prego, consigliere Lisei.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Sull’articolo 13 siamo ovviamente favorevoli alla gestione telematica dei processi amministrativi, però esiste un passaggio che deve essere in qualche modo gestito, deve essere graduale, che consenta alle imprese... per carità, siamo nel 2021, quindi forse tutti dovrebbero avere gli strumenti telematici ed essere pronti per un passaggio completamente telematico, però, ad ogni buon conto, impedire tout court la possibilità di presentazione anche cartacea, fin da subito, è un passaggio che secondo noi necessita di una transizione. Transizione che ad oggi, per come è formulato l’articolo 13, non è prevista.

Rimaniamo convinti che si debba passare integralmente al telematico, ma a nostro avviso è necessario un processo di transizione, premesso che se io le mando una raccomandata con ricevuta di ritorno, poi qualcuno mi deve spiegare perché non ha validità.

Detto questo, per queste ragioni, su questo articolo ci asterremo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

Altri in dibattito generale? Dichiarazioni di voto?

Mettiamo in votazione l’articolo 13.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 36

Astenuti 3

 

È approvato.

 

L’articolo 13 è approvato.

Passiamo all’articolo 14.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 14.

Dichiaro aperta la votazione

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 39

Astenuti 4

 

È approvato.

 

L’articolo 14 è approvato.

Passiamo all’articolo 15.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 15.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 36

Astenuti 3

 

È approvato.

 

L’articolo 15 è approvato.

Siamo arrivati all’ultimo articolo, l’articolo 16.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 16.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Favorevoli 39

Astenuti 3

 

È approvato.

 

L’articolo 16 è approvato.

A questo punto, finito l’articolato, passiamo agli ordini del giorno e ai relativi emendamenti.

Abbiamo quattro ordini del giorno, l’ordine del giorno 3715/1, a firma dei consiglieri Fabbri, Daffadà, Bulbi, Gerace, Liverani. Su tale ordine del giorno insiste un emendamento a firma dei consiglieri Liverani e Daffadà.

C’è poi l’ordine del giorno 3715/2, a firma dei consiglieri Daffadà, Bulbi, Rossi, Rontini, Pillati, Liverani, e su questo ordine del giorno insiste un emendamento a firma dei consiglieri Liverani e Daffadà.

Gli ultimi due ordini del giorno sono il 3715/3, a firma dei consiglieri Zamboni e Daffadà, e il 3715/4, a firma dei consiglieri Amico, Daffadà e Taruffi.

A questo punto, facciamo la discussione generale sugli ordini del giorno e sui relativi emendamenti. Chi si iscrive a parlare? Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Rispetto all’ordine del giorno 3715/2, condividiamo gran parte di quello che viene espresso all’interno dell’ordine del giorno presentato, che cerca di raccogliere le osservazioni che sono nate all’interno dell’udienza conoscitiva e va nella direzione che abbiamo illustrato anche in precedenti interventi, che ovviamente è quella di favorire il confronto e la partecipazione fra l’Istituzione e le rappresentanze.

Abbiamo solo alcune perplessità ed è il motivo per il quale il nostro sarà un voto di astensione. Nel dispositivo finale, sugli incontri periodici a livello locale, il dispositivo impegna soltanto rispetto alle associazioni agricole territoriali. A nostro avviso, poteva essere un dispositivo più ampio nel limitare a un confronto, che non si limitasse alle sole associazioni agricole territoriali, ma che aprisse l’ambito del confronto a tutti i soggetti che sono interessati al confronto su questi temi che in più occasioni abbiamo evidenziato essere importanti. Il nostro voto a quell’ordine del giorno, quindi, sarà un voto di astensione.

Rispetto all’ordine del giorno di Europa Verde, di fatto, come ho detto precedentemente, esso mette in forte discussione le modalità con le quali la Consulta agricola regionale oggi è formata. La sua maggioranza quindi le sta dicendo “guardi che ci sono delle criticità”. Poi, nell’individuazione delle soluzioni, l’ordine del giorno si limita a integrare la rappresentatività alla sola filiera biologica. Queste sono le ragioni per le quali voteremo contro l’ordine del giorno: anche in questo caso, infatti, è limitativo. Seppure importante, non è un voto contro la filiera biologica, ma votando questo ordine del giorno di fatto sì svilirebbe il principio che abbiamo voluto evidenziare nella discussione, ovvero quello che si debba aprire ulteriormente anche alla filiera biologica.

Per queste ragioni, voteremo contro l’ordine del giorno, seppure ne apprezziamo e condividiamo l’intento base che ha postulato la sua formulazione e la sua presentazione

 

PRESIDENTE (Petitti): Ha concluso, consigliere Lisei? Okay.

Altri in discussione generale? Non ho altri in dibattito generale sugli ordini del giorno e sugli emendamenti.

A questo punto, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte su ordini del giorno ed emendamenti. Qualcuno vuole intervenire? Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Avevo lasciato indietro due ordini del giorno perché non li trovavo, molto banalmente.

Ordine del giorno 3715/1: su questo voteremo a favore. Va nella direzione che abbiamo auspicato nel corso della discussione, che è quella di favorire la massima interconnessione tra le banche dati. Va in questa direzione, anche qui, a dimostrazione di come il testo del progetto di legge sia lacunoso. I dubbi che effettivamente questa interconnessione non sia capitalizzabile, realizzata concretamente, evidentemente non sono dubbi soltanto di questo Gruppo, ma sono dubbi che ci sono anche nella maggioranza, se hanno voluto raccogliere le sollecitazioni che ci sono state all’interno della Commissione.

Rispetto all’ordine del giorno 3715/4 il nostro sarà un voto di astensione. Condividiamo una parte dell’ordine del giorno e la necessità di implementare elementi di premialità rispetto ai vantaggi per l’occupazione e rispetto a una serie di azioni che rafforzano il contrasto all’intermediazione legale di manodopera e alla collaborazione tra livelli istituzionali, che ci deve evidentemente essere. Ci sono alcuni passaggi all’interno del documento che non condividiamo in pieno. Anche il richiamo a tutta una serie di atti sovraordinati alle nostre disposizioni, alle disposizioni regionali.

Per questo, il nostro voto sarà di astensione.

 

PRESIDENTE (Petitti): In dichiarazione di voto altri vogliono intervenire? Consigliere Daffadà, prego.

 

DAFFADÀ: Ovviamente favorevole al provvedimento, agli ordini del giorno e anche agli emendamenti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Daffadà.

Altri? Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Noi voteremo favorevolmente al provvedimento di legge. Abbiamo ascoltato anche la illustrazione puntuale del consigliere di maggioranza all’inizio della seduta d’aula e credo che sia un passo avanti per quanto riguarda la situazione del comparto agricolo in Emilia-Romagna. Così come voteremo a favore per quanto riguarda i quattro ordini del giorno, comprensivi degli emendamenti presentati.

Vorrei soffermarmi velocissimamente sul tema dell’ordine del giorno 3715/3, che condividiamo particolarmente, perché questa attenzione nel coinvolgimento della filiera del biologico all’interno della Consulta agricola, per cui ringrazio la consigliera Zamboni per aver presentato questo ordine del giorno, credo che serva a dare anche lo spaccato di un mondo che è in forte crescita ed evoluzione. Sicuramente fa bene alla produzione agricola dal punto di vista sia qualitativo che ambientale, quindi voteremo convintamente a favore dell’ordine del giorno 3715/3. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

Altri in dichiarazione di voto? Consigliera Zamboni.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Anche Europa Verde annuncia voto favorevole a tutti i provvedimenti presentati, a partire ovviamente da quello di cui sono prima firmataria, per inserire nei lavori della Consulta, quando si tratta il tema del biologico, queste realtà che hanno delle organizzazioni che le rappresentano, e anche perché venga istituito un tavolo permanente del biologico, che è una realtà a sé stante, sempre più rilevante nella nostra Regione, al punto che l’obiettivo di mandato 2020-2025 è di arrivare a un quarto della superficie agricola coltivata a biologico.

Ribadisco anche il sostegno all’ordine del giorno per il contrasto al caporalato, che era già stato oggetto di una risoluzione di Europa Verde approvata un anno fa. È una realtà che noi immaginiamo relegata ad altre Regioni, purtroppo ha fatto capolino anche qui e – lo ripeto – uno dei motivi è il fatto che spesso la produzione agricola viene pagata quasi al di sotto dei costi di produzione, quindi questo apre la strada, apre dei margini di manovra a chi gestisce manovalanza a basso costo, quindi con lo strumento del caporalato. Riconoscere dignità al lavoro agricolo, alla produzione agricola il giusto prezzo è un altro degli strumenti che vanno messi in campo per contrastare questo fenomeno.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Altri in dichiarazioni di voto? Io non ho altri in dichiarazioni di voto.

A questo punto, mettiamo in votazione gli ordini del giorno e i relativi emendamenti.

Partiamo dal primo emendamento, emendamento a firma dei consiglieri Liverani e Daffadà.

Questo emendamento, l’1…

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Liverani. Insiste sul primo ordine del giorno, l’ordine del giorno 3715/1.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 1.

Dichiaro chiusa la votazione sull’emendamento 1, a firma dei consiglieri Liverani e Daffadà.

 

Votanti 44

Favorevoli 43

 

È approvato.

 

L’emendamento è approvato.

Ora mettiamo in votazione l’ordine del giorno 3715/1, a firma dei consiglieri Fabbri, Daffadà, Bulbi, Gerace e Liverani.

Dichiaro aperta la votazione

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 41

Astenuti 1

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno 3715/1 è approvato.

Passiamo all’emendamento che insiste sull’ordine del giorno 3715/2. L’emendamento è a firma sempre dei consiglieri Liverani e Daffadà.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 42

 

È approvato.

 

L’emendamento 2 è approvato.

Passiamo all’ordine del giorno 3715/2, a firma dei consiglieri Daffadà, Bulbi, Rossi, Rontini, Pillati e Liverani.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 36

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno 3715/2 è approvato.

Passiamo all’ordine del giorno 3715/3, a firma dei consiglieri Zamboni e Daffadà.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 24

Astenuti 13

Contrari 2

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno 3715/3 è approvato.

Passiamo all’ordine del giorno 3715/4, a firma dei consiglieri Amico, Daffadà, Zamboni e Taruffi.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 27

Astenuti 12

 

È approvato.

 

L’ordine del giorno 3715/4 è approvato.

Consigliera Rontini, prego.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Solo per aggiungere il mio voto favorevole all’articolo 10 e all’ordine del giorno 3.

 

PRESIDENTE (Petitti): Rettifichiamo, va bene.

Consigliera Castaldini.

 

CASTALDINI: […] sono astenuta. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Va bene, rettifichiamo anche il suo voto.

A questo punto, abbiamo finito la votazione sugli ordini del giorno e gli emendamenti.

Mettiamo in votazione l’intero progetto di legge.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 44

Favorevoli 39

Astenuti 4

Contrari 1

 

È approvato.

 

Il progetto di legge è approvato.

Sono le ore 17,27. È arrivata una richiesta di inversione dell’ordine del giorno delle risoluzioni. Non c’è il tempo di trattare le risoluzioni, però volevo dirlo. A questo punto, essendo le ore 17,28, non avremmo comunque modo di trattare nessuna delle risoluzioni.

Dichiaro chiusa la seduta. Buona serata a tutti.

 

La seduta ha termine alle ore 17,28

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO; Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI; Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE; Giulia GIBERTONI, Marco LISEI; Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI; Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI; Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI; Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI

gli assessori: Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Barbara LORI, Alessio MAMMI, Irene PRIOLO, Elena Ethel SCHLEIN.

È assente per motivi istituzionali ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il Presidente della Giunta Stefano Bonaccini.

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta la consigliera Palma COSTI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 3715

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Revisione del quadro normativo per l’esercizio delle funzioni amministrative nel settore agricolo e agroalimentare”. (29)

 

Titolo: 3715 - votazione art. 1

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 38

Astenuti: 4

Non votanti: 2

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati

Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

Non votanti

Castaldini Valentina; Petitti Emma

Assenti

Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Costi Palma; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Rancan Matteo

 

Titolo: 3715 - votazione art. 2

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 40

Astenuti: 4

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia;

Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma;

 

Assenti

Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Costi Palma; Occhi Emiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 3

Presenti al voto: 47

Favorevoli/Si: 41

Astenuti: 4

Non votanti: 2

Assenti: 3

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

Non votanti

Mastacchi Marco; Petitti Emma

Assenti

Bonaccini Stefano; Costi Palma; Occhi Emiliano

 

Titolo: 3715 - EM. 1 (a firma cons. Lisei e altri)

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 6

Contrari/No: 26

Astenuti: 10

Non votanti: 2

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Lisei Marco; Mastacchi Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Costi Palma; Marchetti Daniele; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 4

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 39

Contrari/No: 3

Astenuti: 1

Non votanti: 2

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele;

Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca;

Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati

Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Barcaiuolo Michele; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

Astenuti

Gibertoni Giulia

Non votanti

Castaldini Valentina; Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Costi Palma; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 5

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 40

Astenuti: 4

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra

Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Costi Palma; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 6

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 38

Astenuti: 4

Non votanti: 2

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Bessi Gianni; Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Costi Palma; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo: 3715 - EM. 2 (a firma cons. Lisei e altri)

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 5

Contrari/No: 26

Astenuti: 8

Non votanti: 2

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si

Barcaiuolo Michele; Castaldini Valentina; Lisei Marco; Mastacchi Marco; Tagliaferri Giancarlo


Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Marchetti Daniele; Pelloni Simone; Rainieri Fabio

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Costi Palma; Liverani Andrea; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Titolo: 3715 - EM. 6 (a firma cons. Lisei e altri)

 

Presenti al voto: 39

Favorevoli/Si: 14

Contrari/No: 23

Non votanti: 2

Assenti: 11

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Felicori Mauro; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo: 3715 - EM. 3 (a firma cons. Lisei e altri)

 

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 16

Contrari/No: 25

Non votanti: 2

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Costi Palma; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Rancan Matteo

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 7

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 39

Contrari/No: 3

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Barcaiuolo Michele; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Gibertoni Giulia

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Costi Palma; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 8

 

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 38

Astenuti: 4

Non votanti; 1

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Rontini Manuela

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costi Palma; Marchetti Francesca; Occhi

Emiliano; Pompignoli Massimiliano

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 9

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 40

Contrari/No: 3

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Gerace Pasquale

 

Contrari/No

Barcaiuolo Michele; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Gibertoni Giulia

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Costi Palma; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano

 

 

Titolo:3715 - EM. 4 (a firma cons. Lisei e altri)

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 14

Contrari/No: 24

Non votanti: 2

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Costi Palma; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo: 3715 - EM. 5 (a firma cons. Lisei e altri)

 

Presenti al voto: 39

Favorevoli/Si: 12

Contrari/No: 25

Non votanti: 2

Assenti: 11

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costi Palma; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 10

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 36

Contrari/No: 2

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Rontini Manuela

 

Contrari/No

Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Astenuti

Gibertoni Giulia

 

Assenti

Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Costi Palma; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo;

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 11

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 39

Contrari/No: 3

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Barcaiuolo Michele; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Gibertoni Giulia

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Costi Palma; Maletti Francesca; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 12

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 39

Astenuti: 1

Non votanti: 2

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Gibertoni Giulia

 

Non votanti

Bessi Gianni; Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Costi Palma; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rossi Nadia

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 13

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 36

Astenuti: 3

Non votanti: 1

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Costi Palma; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 14

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 39

Astenuti: 4

Non votanti:1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Costi Palma; Maletti Francesca; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 15

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 36

Astenuti: 3

Non votanti: 1

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo;

Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi

Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Costi Palma; Felicori

Mauro; Maletti Francesca; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo: 3715 - votazione art. 16

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 39

Astenuti: 3

Non votanti: 1

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Costi Palma; Maletti Francesca; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

 

Titolo: 3715/1 (ogg. 4218) - EM. 1 (a firma cons. Liverani)

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 43

Non votanti: 2

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Costi Palma; Maletti Francesca; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano

 

 

 

Titolo: 3715/1 - ordine del giorno (a firma cons. Fabbri e altri) (oggetto 4218)

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 41

Astenuti: 1

Non votanti: 2

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca;  Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele


Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Costi Palma; Maletti Francesca; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano

 

 

Titolo: 3715/2 (ogg. 4219) - EM. 2 (a firma cons. Liverani)

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 42

Non votanti: 2

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Costi Palma; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano

 

 

Titolo: 3715/2 - ordine del giorno (a firma cons. Daffadà e altri) (oggetto 4219)

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 36

Astenuti: 3

Non votanti: 2

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Barcaiuolo Michele; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo


Non votanti

Gibertoni Giulia


Assenti


Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Delmonte Gabriele; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano

 

 

Titolo: 3715/3 - ordine del giorno (a firma cons. Zamboni e Daffadà) (oggetto 4220)

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 25

Contrari/No: 2

Astenuti: 13

Non votanti: 2

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rossi Nadia; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Rontini Manuela;

 

Contrari/No

Barcaiuolo Michele; Lisei Marco


Astenuti


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Costi Palma; Maletti Francesca; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Sabattini Luca; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo: 3715/4 - ordine del giorno (a firma cons. Amico e altri) (oggetto 4221)

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 25

Astenuti: 14

Non votanti: 2

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina Castaldini; Pelloni Simone

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Maletti Francesca; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo: 3715 - votazione progetto di legge

 

Presenti al voto: 45

Favorevoli/Si: 40

Astenuti: 4

Non votanti: 1

Assenti: 5

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Delmonte Gabriele

 

Astenuti


Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Costi Palma; Maletti Francesca; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano


 

 

Emendamenti

 

OGGETTO 3715

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Revisione del quadro normativo per l’esercizio delle funzioni amministrative nel settore agricolo e agroalimentare”. (29)

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

«All'art.4 è aggiunto il seguente comma 7: "Articolo 4 Consulta agricola regionale

7. La Giunta predispone un regolamento di funzionamento della consulta onde garantire ai rappresentanti di partecipare attivamente e garantendo i tempi necessari allo studio delle questioni sottoposte a consultazione"»

(Respinto)

 

Emendamento 2, a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

«All'art. 7 viene aggiunta la seguente frase alla fine del comma 2: "Articolo 7 Validità della documentazione e condizioni di procedibilità delle domande

2. I dati, i documenti e le informazioni in possesso di altre amministrazioni o contenute in banche dati ufficiali sono acquisiti d'ufficio, anche mediante interconnessioni qualora disponibili sistemi di interscambio. Gli uffici predispongono un archivio digitale, suddiviso per azienda agricola, contenente tutte le documentazioni acquisite dalle istruttorie."»

(Respinto)

 

Emendamento 3, a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

«All'art.7 viene aggiunto il seguente comma 2bis: "Articolo 7 Validità della documentazione e condizioni di procedibilità delle domande

2bis. L'eventuale assenza parziale di dati o documenti a corredo di una domanda è sempre sanabile nel termine di 10 giorni dalla richiesta dell'amministrazione."»

(Respinto)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

«All'art. 10 comma 1 vengono sostituite le parole "pagamento a saldo dei contributi" con "acquisto":

"Articolo 10 Vincoli di destinazione e d'uso

1. I beni acquisiti e le opere realizzate mediante contributi pubblici sono inalienabili e soggetti a vincolo di destinazione di durata quinquennale per ogni bene. Il vincolo decorre dalla data di acquisto."»

(Respinto)

 

Emendamento 5, a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

«All'art. 10 comma 3 viene sostituita la parola "ancorchè" con "fintanto che":

"Articolo 10 Vincoli di destinazione e d'uso

3. La cessione di beni mobili ed immobili oggetto di finanziamento, fintanto che soggetti a vincolo di destinazione, nell'ambito di operazioni societarie di fusione, incorporazione, scissione, cessione di rami d'azienda o per decesso del titolare dell'impresa individuale, può essere autorizzata dalla Regione a favore di imprese che si impegnino ad osservare gli obblighi in capo al beneficiario nel rispetto del vincolo di destinazione e uso per tutto il periodo residuo, sempre che tale operazione non comporti un indebito vantaggio che verrà calcolato tenendo a riferimento il valore di cessione del bene da cui verrà scomputato l'aiuto erogato. ln assenza di autorizzazione preventiva si procederà alla revoca dei contributi concessi secondo le modalità di cui all'articolo 9."»

(Respinto)

 

Emendamento 6, a firma dei consiglieri Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

«All'art. 7 viene aggiunto il seguente comma 2bis:

"Articolo 7 Validità della documentazione e condizioni di procedibilità delle domande

2bis. L'eventuale assenza parziale di dati o documenti non essenziali o già in possesso dell’amministrazione a corredo di una domanda è sempre sanabile nel termine di 10 giorni dalla richiesta dell'amministrazione.»

(Respinto)

 

Emendamento 7, a firma della consigliera Piccinini

«All'articolo 5, nel comma 3, dopo le parole:

“condizioni stabilite dai contratti collettivi nazionali e territoriali di lavoro per il personale dipendente"

sono inserite le seguenti:

“nonché a fronte del mancato rispetto di cui alla legge regionale 1 0 agosto 2005, n. 17, articolo 46, comma 4 e articolo 10, commi 2 e 6.,".»

(Ritirato)

 

Emendamento 8, a firma della consigliera Piccinini

«All'articolo 3 dopo il comma 4 è aggiunto il seguente:

"4-bis. Nell'attuazione degli strumenti di programmazione del comma 4 la Giunta regionale assicura condizioni di priorità agli interventi rivolti alla diffusione del ricorso a metodi di produzione biologici, in conformità e secondo i limiti posti stabiliti dalla normativa unionale in materia di aiuti di Stato!”»

(Ritirato)

 

Emendamento 9, a firma della consigliera Piccinini

«All'articolo 9, nel comma 1, dopo la lettera c) è inserita la seguente:

"c-bis) qualora risulti il mancato rispetto, da parte dei richiedenti, delle condizioni stabilite dai contratti collettivi nazionali e territoriali di lavoro per il personale dipendente, nonché a fronte del mancato rispetto di cui alla legge regionale 1 0 agosto 2005, n. 17, articolo 46, comma 4 e articolo 10, commi 2 e 6."»

(Ritirato)

 

OGGETTO 4218

Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto assembleare 3715 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Revisione del quadro normativo per l'esercizio delle funzioni amministrative nel settore agricolo e agroalimentare". A firma dei Consiglieri: Fabbri, Bulbi, Gerace, Rontini, Liverani, Daffada', Pillati

 

Emendamento all'ordine del giorno correlato n.1, a firma dei consiglieri Liverani, Daffadà

«All'Ordine del Giorno correlato n.1 dopo le parole "Impegna la Giunta regionale" è integrato il seguente punto ad accelerare il processo di interoperabilità fra le banche dati interne ai soggetti componenti il perimetro del Gruppo Amministrazione Pubblica della Regione Emilia-Romagna;".»

(Approvato)

 

OGGETTO 4219

Ordine del giorno n. 2 collegato all'oggetto assembleare 3715 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Revisione del quadro normativo per l'esercizio delle funzioni amministrative nel settore agricolo e agroalimentare". A firma dei Consiglieri: Daffada', Bulbi, Rossi, Rontini, Liverani, Pillati

 

Emendamento all'ordine del giorno correlato n.2, a firma dei consiglieri Liverani, Daffadà

«All'Ordine del Giorno correlato n.2, dopo le parole "consulta agricola per consentire un rafforzamento del collegamento tra il territorio e la consulta" sono integrate le parole “, riferendone puntualmente gli esiti alla competente commissione assembleare".»

(Approvato)

 

Comunicazione ai sensi dell’art.69 del Regolamento Interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

4200 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le possibili azioni volte a contrastare la carenza dell'additivo per autotrazione AdBlue. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4201 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di ripubblicizzazione del servizio idrico. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4203 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere a sostegno del territorio montano e della prossima stagione sciistica, in ottica di un ipotetico ritorno delle zone a colori. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4204 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le azioni da adottare al fine di garantire l'assistenza primaria territoriale, in particolare nelle aree della montagna bolognese, e di dare una risposta strutturale alla carenza di medici di medicina generale. A firma del Consigliere: Taruffi

 

4206 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere, sotto il profilo normativo, per contrastare la delocalizzazione delle aziende dal nostro territorio, con particolare riferimento alla vertenza della Saga Coffee di Gaggio Montano (BO). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4216 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni siano state intraprese nella Conferenza Stato-Regioni al fine di varare un protocollo per la somministrazione della cosiddetta pillola anti-Covid. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4217 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibile riapertura dell'impianto Hera di via Regina Pacis a Sassuolo (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

RISOLUZIONI

 

4205 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere, presso il Governo e in sede di Conferenza Stato-Regioni, una maggiore semplificazione degli oneri burocratici, una imposizione fiscale più equa e una facilitazione nell'accesso al credito nei bandi statali per le micro e piccole imprese. (08 11 21 A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4209 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo a un riconoscimento della sindrome di Pandas Pans come malattia a livello nazionale, anche alla luce della giornata mondiale della sindrome di Pandas svoltasi in data 9 ottobre 2021. (09 11 21) A firma dei Consiglieri: Occhi, Marchetti Daniele, Stragliati, Pelloni, Bergamini

 

4210 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo, in tutte le sedi opportune, al fine di confermare almeno fino al 2023 le attuali misure di incentivazione previste dal "Superbonus 110%". (09 11 21) A firma dei Consiglieri: Fabbri, Bulbi, Rontini, Paruolo, Daffada', Rossi

 

4211 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire su Parlamento e Governo, al fine di arrivare, con l'approvazione della legge di Bilancio dello Stato, alla proroga a tutto il 2023 della misura del Superbonus al 110%, senza riduzioni rispetto all'attuale platea di beneficiari anche per quanto riguarda le proprietà unifamiliari e se possibile estendendo, invece, gli incentivi al campo delle imprese delle strutture ricettive. (09 11 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

4212 - Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere forme di promozione della pratica dello sci su erba nel territorio regionale. (09 11 21) A firma della Consigliera: Piccinini

 

4213 - Risoluzione per impegnare la Giunta a mantenere costante l'impegno della Regione, anche nella emergenza pandemica ancora in corso, nella prevenzione e nella cura del diabete. (09 11 21) A firma dei Consiglieri: Gerace, Rossi, Maletti, Tarasconi, Rontini, Pigoni, Bondavalli, Piccinini, Zamboni, Mori, Fabbri, Daffada', Caliandro

 

4215 - Risoluzione per l'integrazione delle politiche regionali che fanno perno sui Caregiver. (09 11 21) A firma dei Consiglieri: Costi, Zappaterra, Maletti, Mori, Mumolo, Rontini, Daffada', Rossi, Soncini, Bulbi, Pillati, Caliandro, Sabattini, Fabbri

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 69 del Regolamento interno n. 17 prot. NP/2021/3042 del 10/11/2021)

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Petitti

Bergamini – Montalti

 

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