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105.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 23 NOVEMBRE 2021

 

(ANTIMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

INDI DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 4280

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali chiarimenti siano arrivati all'Ufficio Scolastico regionale dal Ministero dell'Istruzione sulle attuali disposizioni anti Covid19 per lo svolgimento dell'attività di canto nelle scuole primarie. A firma della Consigliera: Pigoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

PIGONI (BP)

DONINI, assessore

PIGONI (BP)

 

OGGETTO 4279

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli aggiornamenti in merito alla disciplina delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricreative e al coinvolgimento di enti locali e stakeholders nel percorso di definizione dei criteri di accesso ai bandi e del complessivo riordino della materia. A firma delle Consigliere: Rossi, Rontini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

ROSSI (PD)

CORSINI, assessore

ROSSI (PD)

 

OGGETTO 4281

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sul progetto Foce Nure nell'ambito dell'investimento 3.3 "Rinaturazione del Po" della Misura M2C4 del PNRR. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

PICCININI (M5S)

PRIOLO, assessore

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 4282

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla carenza di organico medico e infermieristico al fine di scongiurare la chiusura del Pronto Soccorso di Mirandola. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

BARCAIUOLO (FdI)

DONINI, assessore

BARCAIUOLO (FdI)

 

OGGETTO 4283

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se è intenzione della Regione Emilia-Romagna dare indicazioni affinché vengano modificati i posti auto esistenti non conformi riservati alle persone con disabilità. A firma del Consigliere: Amico

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Zamboni)

AMICO (ERCEP)

PRESIDENTE (Rainieri)

CORSINI, assessore

PRESIDENTE (Petitti)

AMICO (ERCEP)

 

OGGETTO 4284

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla necessità di ripensare il piano di trasferimento dei daini presenti all'interno della pineta di Classe e del Lido di Volano. A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

GIBERTONI (Misto)

BARUFFI, sottosegretario

GIBERTONI (Misto)

 

OGGETTO 4285

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sui disservizi segnalati da comitati di pendolari dell'Emilia-Romagna e sui lavori per il raddoppio del nodo ferroviario di Casalecchio. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

CORSINI, assessore

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 4286

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in ordine alla campagna vaccinale per la terza dose, con particolare riferimento all'organizzazione, ai costi da sostenere e al loro impatto sulla Sanità regionale. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele, Rancan

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

FACCI (Lega)

DONINI, assessore

FACCI (Lega)

 

OGGETTO 4288

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai progetti di riqualificazione dell'area dell'ex cartiera Burgo di Lama di Reno, nel comune di Marzabotto, e alla loro coerenza e compatibilità con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite nell'Agenda 2030. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

BARUFFI, sottosegretario

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 4289

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle azioni da intraprendere per l'eventuale inserimento di alcune aree dell'Emilia-Romagna nella Zona logistica semplificata del porto di La Spezia. A firma del Consigliere: Rainieri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

RAINIERI (Lega)

CORSINI, assessore

RAINIERI (Lega)

 

OGGETTO 4290

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le modalità di esecuzione dei lavori per la posa della fibra ottica da parte di Open Fiber. A firma della Consigliera: Rontini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

RONTINI (PD)

SALOMONI, assessore

RONTINI (PD)

 

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula oggetto 4287 (Ritiro)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Appello dei Consiglieri

PRESIDENTE (Petitti)

 

Comunicazione della Presidente sulla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

PRESIDENTE (Petitti)

 

Inversione ordine del giorno

PRESIDENTE (Petitti)

LISEI (FdI)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 4169

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Seconda variazione al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”. (30)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 4169/1 -oggetto 4301 - Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Petitti)

SABATTINI, relatore della Commissione

PRESIDENTE (Raineri)

PELLONI, relatore di minoranza

PRESIDENTE (Petitti)

CALVANO, assessore

PELLONI (Lega)

SABATTINI (PD)

RANCAN (Lega)

PELLONI (Lega)

SABATTINI (PD)

 

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Petitti)

RANCAN (Lega)

ZAPPATERRA (PD)

RANCAN (Lega)

ZAPPATERRA (PD)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche: inversione ordine del giorno - oggetto 4169

Emendamenti oggetto 4169

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68 del Regolamento Interno

 

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

La seduta ha inizio alle ore 09,46

 

PRESIDENTE (Zamboni): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 105 del giorno 23 novembre 2021.

Interpello i presenti per sapere se vi sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiane e pomeridiane del 26 e 27 ottobre 2021, n. 99, 100, 101 e 102 e del 9 novembre 2021, n. 103 e 104.

Se non vi sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(sono approvati)

 

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri e pertanto le do per lette.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Zamboni): Iniziamo i nostri lavori con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 4280

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali chiarimenti siano arrivati all’Ufficio Scolastico regionale dal Ministero dell’Istruzione sulle attuali disposizioni anti Covid19 per lo svolgimento dell’attività di canto nelle scuole primarie. A firma della Consigliera: Pigoni

 

PRESIDENTE (Zamboni): Cominciamo con l’interrogazione 4280: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali chiarimenti siano arrivati all’Ufficio scolastico regionale dal Ministero dell’Istruzione sulle attuali disposizioni anti-Covid19 per lo svolgimento dell’attività di canto nelle scuole primarie.

Illustra l’interrogazione la consigliera Pigoni, che ha la parola.

 

PIGONI: Grazie, presidente, e buongiorno a tutti.

Premesso che, con avviso del 20 ottobre 2021, il Ministero dell’Istruzione intende realizzare una procedura di selezione e finanziamento delle iniziative progettuali dirette a incentivare la pratica corale proposte dalle scuole primarie; considerato che gli obiettivi perseguiti dalla procedura di selezione sopracitata si basano sulla considerazione che il canto e il canto corale rivestono funzioni di sviluppo dei prerequisiti indispensabili per la costruzione della personalità dell’alunno, sviluppando nelle abilità di base il gusto estetico e la capacità di relazionarsi positivamente con gli altri e l’opportunità di scoprire le proprie attitudini, favorendo una serena e piacevole vita di classe; evidenziato che giungono dal territorio regionale da parte di numerosi istituti scolastici richieste di chiarimento circa la procedura di selezione del Ministero dell’Istruzione in relazione alle attuali disposizioni di contenimento del Covid19 in ambito scolastico e sulla possibilità di effettuare in sicurezza l’attività di canto nelle scuole primarie; si interroga la Giunta regionale per conoscere quali chiarimenti sulla corretta applicazione delle attuali disposizioni anti-Covid19 per lo svolgimento delle attività di canto nelle scuole primarie siano arrivati all’Ufficio scolastico regionale dal Ministero dell’Istruzione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Risponde l’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie alla consigliera Pigoni. Io la ringrazio, consigliera Pigoni, per la costante attenzione che rivolge ai temi che riguardano la popolazione più giovane e alle sue attività, da mantenere attive in un contesto di sicurezza anche non semplice come quello di questi anni.

L’indicazione ministeriale principale relativa allo svolgimento delle lezioni di canto rimane la nota del 15 settembre 2020, promulgata dal Ministero dell’Istruzione.

“Le istituzioni scolastiche ‒ si legge nella nota ‒ nella predisposizione delle misure organizzative assicureranno, nello svolgimento delle lezioni di canto e degli strumenti a fiato, oltre che le ordinarie misure igieniche, un aumento significativo del distanziamento interpersonale, affinché l’attività didattica possa svolgersi in sicurezza.

I componenti del coro dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro, e di almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e gli altri soggetti presenti sul palco. Tali distanze potranno essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, e il docente potrà effettuare la lezione senza mascherina, qualora sia possibile mantenere la distanza di almeno 2 metri dagli alunni”.

Con una ulteriore nota, in data 11 novembre, il Ministero dell’Istruzione ha precisato che “durante l’attività musicale degli strumenti a fiato e del canto, è possibile abbassare la mascherina durante l’esecuzione in caso di lezione singola”.

Queste sono tuttora le misure vigenti, sulle quali possono basarsi le scuole che intendono partecipare al bando ministeriale da lei citato.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, assessore.

La parola alla consigliera Pigoni per la replica.

 

PIGONI: Grazie, presidente, e grazie all’assessore Donini per questo chiarimento.

Arrivano sempre molte richieste dalle istituzioni scolastiche e anche dalle scuole di canto che collaborano con le istituzioni scolastiche, per capire come fare a partecipare in questo caso ad un bando per ricevere dei finanziamenti senza avere direttive chiare.

È chiaro che, nel momento in cui le istituzioni scolastiche decidono di non effettuare questo tipo di attività, perché questi sono i chiarimenti e queste sono le normative vigenti, rimane molto difficile poi per le scuole di canto che con loro collaborano potere effettivamente partecipare ai bandi di selezione per ricevere questi finanziamenti.

Quindi io sono ovviamente soddisfatta della risposta dell’assessore, che è stata una risposta molto puntuale, un po’ meno di quelle che sono le direttive che arrivano in questo caso dal Ministero, ma certamente non dipende da noi, quindi ringrazio.

 

OGGETTO 4279

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli aggiornamenti in merito alla disciplina delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricreative e al coinvolgimento di enti locali e stakeholders nel percorso di definizione dei criteri di accesso ai bandi e del complessivo riordino della materia. A firma della Consigliera: Rossi, Rontini

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo all’interrogazione 4279: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa gli aggiornamenti in merito alla disciplina delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricreative e al coinvolgimento di enti locali e stakeholders nel percorso di definizione dei criteri di accesso ai bandi e del complessivo riordino della materia.

La illustra la consigliera Rossi.

 

ROSSI: Grazie, presidente.

Come è noto, il 9 novembre scorso sono state pubblicate dal Consiglio di Stato le sentenze n. 17 e n. 18 relative alla disciplina delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico-ricreativo, più comunemente chiamate “concessioni balneari”, e con queste sentenze, di fatto, si è resa illegittima la legge nazionale del 2018 che aveva prorogato la loro validità fino al 2033. I giudici amministrativi, in linea ovviamente con quanto indicato nella famosa direttiva Bolkestein dell’Unione europea del 2006, hanno stabilito che le concessioni in essere saranno valide solo fino alla fine del 2023, quindi non ci sarà alcuna possibilità di proroga ulteriore, neanche per via legislativa, e il settore sarà comunque aperto alle regole della concorrenza.

Il settore del turismo, come sappiamo tutti, è un perno per la nostra regione e in modo particolare per il territorio costiero e la riviera romagnola, che ha investito in forma pubblica e anche privata sullo sviluppo, facendone di fatto il fulcro della sua proposta turistica per decenni. La situazione di stallo è nota e da anni gli operatori balneari, ma anche gli Enti locali stessi sono in attesa di regole certe per capire come comportarsi nel futuro rispetto agli investimenti fatti, ma anche rispetto agli investimenti, ovviamente, ancora da realizzare. Ecco perché, data la necessità di procedere alla stesura di una legge nazionale che disciplini complessivamente la materia, alla luce anche del recente incontro con il ministro del turismo Garavaglia e gli assessori competenti di tutte le Regioni, chiedo se vi siano aggiornamenti in merito a questa interlocuzione avviata dal Governo con le Regioni per la futura disciplina delle concessioni balneari e se, come l’Emilia-Romagna, intenda coinvolgere gli Enti locali e gli stakeholder nel percorso di definizione dei criteri di accesso ai bandi e anche del complessivo riordino della materia.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Risponde l’assessore Corsini, che ha la parola.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio anche la consigliera Nadia Rossi che ha interrogato la Giunta su un tema molto caldo e di attualità, che è appunto quello dell’applicazione della direttiva Bolkestein, che, come è noto, è un problema che si sta trascinando da troppi anni e che, purtroppo, non ha ancora trovato una soluzione definitiva, sostenibile e certa.

A tal riguardo, si sono succeduti negli anni diversi interventi legislativi, come veniva ricordato, di proroga della validità delle concessioni, da ultimo la legge n. 145, che ha disposto, nel 2018, l’estensione della validità delle concessioni balneari al 2033, prevedendo una riforma complessiva del settore che tuttavia non è stata avviata.

La recente sentenza del Consiglio di Stato ha sancito la disapplicazione della legge n. 145, prevedendo che le concessioni in essere mantengano validità solo fino al 31.12.2023, termine entro il quale le amministrazioni dovrebbero disporre le procedure di gara anche in assenza di una riforma statale che pure si auspica in maniera urgente.

La situazione determinatasi rischia di avere effetti deflagranti per il sistema turistico balneare e impone alle Istituzioni ai vari livelli di affrontare e risolvere definitivamente, con grande senso di responsabilità e realismo, il tema delle concessioni demaniali.

Stiamo parlando di un comparto fondamentale per l’economia turistica nazionale, caratterizzato da elevati standard di qualità, professionalità e innovazione. Da sempre i servizi offerti sono un fiore all’occhiello dell’offerta turistica balneare italiana, e rappresentano anche un elemento di forte distintività e unicità nel panorama europeo.

È pertanto giunto il momento di dare una prospettiva definitiva e certa a migliaia di imprese, famiglie e dipendenti del settore, senza scorciatoie o soluzioni pasticciate. A tal fine, come assessore al turismo della Regione Emilia-Romagna, ho sollecitato la Commissione turismo delle Regioni, che peraltro si riconvoca oggi, a richiedere immediatamente una interlocuzione con il Governo, che ha la competenza legislativa in materia, affinché avvii da subito un confronto con le Regioni, i Comuni e le associazioni di categoria per varare entro pochi mesi una riforma organica del demanio, con finalità turistico-ricreative, concordando con la Commissione europea – cosa mai fatta in precedenza – i suoi principi fondamentali per evitare nuove procedure di infrazione, o eventuali nuovi ricorsi.

Una legge che, conformemente alla direttiva servizi, parte dal riconoscimento del valore aziendale dell’impresa e degli investimenti realizzati, dalla professionalità degli operatori che hanno esercitato la gestione del bene demaniale, e tuteli il lavoro di migliaia di operatori.

Le Regioni effettivamente, come veniva ricordato dalla consigliera, hanno incontrato il Ministro Garavaglia nella Commissione turismo del 16 novembre scorso, e oggi ci sarà un nuovo incontro. In tale sede il Ministro, in accordo con le Regioni, ha preso l’impegno di avviare al più presto una interlocuzione con Regioni, forze politiche e Unione europea su una proposta di normativa nazionale che dia finalmente una soluzione definitiva.

Come Regione daremo il nostro contributo fattivo e propositivo alla riforma, e a tal fine abbiamo già avviato un confronto con le associazioni balneari regionali.

 

PRESIDENTE (Zamboni): La parola alla consigliera Rossi per la replica.

 

ROSSI: Grazie, presidente.

Ringrazio anche l’assessore Corsini per la risposta al quesito.

Credo sia importante aggiornare e comunque rendere edotta anche l’aula rispetto a tutto il percorso che si sta compiendo per il raggiungimento finale della produzione di una norma nazionale.

Anche per questo motivo abbiamo depositato, come Gruppo del Partito Democratico, una risoluzione la scorsa settimana che, di fatto, chiede che alle Regioni venga riconosciuto dalla legge nazionale un ruolo importante per la definizione dei criteri e anche dei contenuti futuri dei bandi di gara per le concessioni balneari.

Credo sia fondamentale, ad esempio, che all’interno dei termini stabiliti dalla legislazione nazionale, la durata dei bandi possa essere anche modulata su impulso della Regione, in modo da assicurare un uso del demanio marittimo che sia da una parte rispondente all’interesse pubblico e alle peculiarità territoriali e, dall’altra, proporzionato anche, come diceva l’assessore, all’entità degli investimenti fatti dagli operatori negli anni. Mi auguro che si trovi anche il modo per riuscire a riconoscere questo processo e questo percorso.

L’obiettivo, comunque, è quello di allinearsi ai dettati europei e nazionali, con il fine di favorire le innovazioni, peraltro richieste dalla transizione ecologica, come ricordava l’assessore Corsini, quindi trovando il modo di riconoscere la professionalità e il lavoro fatto anche negli anni passati.

Per un intervento legislativo risolutivo sono convinta che serva istituire una cabina di regia che faccia capo alla Regione, insieme agli stakeholder e all’ANCI, proprio per condividere gli obiettivi. Ne serve, al contempo, una nazionale, in modo da mettere sul tavolo le questioni aperte e risolverle in linea con l’Unione europea e il Consiglio di Stato e dare quindi anche una nuova prospettiva alle nostre zone di costa.

Credo che per quanto questa sentenza abbia lasciato un po’ tutti non dico spiazzati, ma certamente non era attesa, possa essere un punto definitivo di una questione che, guardando al futuro, ci possa dare la possibilità di esprimerci al meglio e di garantire un processo che vada nell’ottica, che tutti quanti sempre abbiamo auspicato, di regolarità, ma anche di esplosività del settore, quindi esplosione del settore.

Credo che le potenzialità ci siano. Vanno messe a regime, vanno messe a sistema, ma credo che da qui al futuro si possa fare un ottimo lavoro tutti quanti insieme, seguendo le regole.

Restiamo, quindi, in attesa ovviamente dei prossimi step per dare finalmente soluzione a questa questione che, come ricordavo, è rimasta aperta per troppo tempo. Grazie.

 

OGGETTO 4281

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sul progetto Foce Nure nell’ambito dell’investimento 3.3 “Rinaturazione del Po” della Misura M2C4 del PNRR. A firma della consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo all’interrogazione 4281 sul progetto Foce Nure, nell’ambito dell’investimento 3.3 “Rinaturazione del Po” della misura M2C4 del PNRR.

La illustra la consigliera Piccinini, che ha la parola.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Questo question time nasce dalla necessità di sgombrare ogni dubbio e ogni ombra rispetto all’utilizzo delle risorse del PNRR in relazione ad un progetto che riguarda anche il nostro territorio e che è salito agli onori delle cronache in queste settimane.

Faccio riferimento al programma di interventi per la rinaturazione del Po che riguarda il tratto medio padano che è stato proposto da WWF e ANEPLA, l’associazione dei cavatori, condiviso con l’Autorità di bacino distrettuale del Po, l’Agenzia Interregionale per il Po ed è stato sottoposto alla valutazione del MITE. Ha l’obiettivo di rinaturalizzare l’area attraverso la riqualificazione del corso del Po, ripristinando il corridoio ecologico rappresentato dall’alveo del fiume e dalle sue fasce riparie.

È un programma articolato in 37 interventi e cuba 357 milioni di euro di risorse pubbliche, fra le quali rientra anche l’area della foce del Nure. Qui veniamo al punto, perché uno di questi 37 progetti, il progetto Foce Nure, è quello su cui si è concentrata l’attenzione mediatica e che ha riguardato anche un’inchiesta giornalistica andata in onda su Rete4. Il perché è presto detto. Questo progetto prevede una deviazione del corso del fiume Po di oltre 3 chilometri all’interno di un’area privata di proprietà di una società intestata al presidente della stessa ANEPLA, vale a dire dell’associazione dei cavatori che, insieme al WWF, e già questo binomio è abbastanza inusuale, ha predisposto e promosso il progetto.

La stessa azienda, inoltre, risulterebbe essere proprietaria degli impianti di estrazione a ridosso dell’area dell’intervento. Parliamo di 10 milioni di metri cubi di sabbia da estrarre, che cubano un quinto dell’ammontare complessivo del volume di tutti e 37 gli interventi.

Quindi, quello che è emerso è un evidente conflitto di interessi, che è insito nei molteplici ruoli rivestiti dal presidente di ANEPLA in qualità di promotore e proponente dell’investimento, proprietario dell’area su cui insisterebbe il progetto Foce Nure, titolare della società di escavazione, lavorazione e commercializzazione delle sabbie estratte dal fiume Po con impianti prossimi alle aree di intervento, nonché componente del tavolo di lavoro, che coordina la redazione del programma d’azione fino ad arrivare - e questa, secondo me, è la cosa più critica e grave - alla progettazione degli interventi, quindi anche quello della Foce del Nure.

È chiaro che è emersa questa notizia, era necessaria una presa di posizione politica e in questo senso il Ministro Cingolani è intervenuto, dichiarando che il progetto specifico verrà espunto dai 37 e, se ci dovessero essere profili di conflitto d’interesse, si cancellerà tutto il progetto oppure si procederà a normalissimi espropri.

Per quanto mi riguarda, il conflitto di interesse è chiaro ed evidente, e in ogni caso credo che a questo punto sia necessario che anche il resto dei soggetti coinvolti prenda una posizione politica chiara rispetto ad uno stop, che ritengo necessario e doveroso per non inficiare la credibilità delle istituzioni tutte, anche in relazione prossimi investimenti del PNRR.

In questo caso, assessora, lei ha una doppia responsabilità in veste appunto di assessora all’ambiente, ma anche in qualità di presidente di AIPO, e io oggi mi aspetto parole di chiarezza su questo episodio, quindi le chiedo se intenda operare per espungere l’attuale progetto Foce Nure dai 37 che riguardano appunto questo progetto, indicando altresì le azioni che ritiene porre in essere per evitare ogni possibile conflitto di interesse nella complessiva attuazione del Piano di rinaturazione del Po. Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Risponde l’assessore Priolo, che ha la parola.

 

PRIOLO, assessora: Intanto, consigliera, grazie, credo che questa domanda di attualità ci metta nelle condizioni di poter fare chiarezza su una vicenda che ovviamente, come ha sottolineato lei, è assurta anche agli onori della cronaca giornalistica.

Allora, prima di entrare nel merito dell’intervento Foce Nure, di cui lei mi fa domanda nella richiesta, ritengo opportuno un breve inquadramento del progetto di rinaturazione del Po, che costituisce il più importante progetto di riqualificazione fluviale ad oggi finanziato.

Riguarda infatti una serie di interventi integrati per ridurre il rischio idrogeologico e per il miglioramento dello stato ecologico dei corsi d’acqua e la tutela degli ecosistemi e della biodiversità, come richiesto nelle misure del Piano di gestione del rischio alluvioni, ai sensi della Direttiva Acque, e del Piano gestione, ai sensi della Direttiva Alluvioni, che il Distretto idrografico del fiume Po deve perseguire.

La proposta progettuale iniziale si riferisce a 44 aree (37 più 7) nel Delta ed è stata prodotta e trasmessa al MiTE ad inizio 2021 da WWF e da ANEPLA, con il patrocinio dell’Agenzia interregionale del Fiume Po e dell’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po, proprio perché giudicata in linea, per il livello di approfondimento proposto, con gli strumenti di pianificazione vigente e gli obiettivi comunitari di implementazione delle direttive n. 60/2000 e n. 60/2007.

Data la strategicità del progetto, al fine di meglio declinare le fasi attuative della proposta progettuale, è stato perfezionato, come ricordato anche dalla consigliera, un accordo istituzionale tra gli Enti coinvolti nell’attuazione degli interventi della misura M2C4, investimento 3.3 “Rinaturazione dell’area del Po”. Tale accordo prevede una governance multilivello, cabina di regia e tavolo di lavoro, che, con ruoli diversi, svilupperanno congiuntamente il programma d’azione a partire dall’elenco delle aree e dei relativi interventi riportati nelle schede del progetto del PNRR, che potrà essere attualizzato, aggiornato e/o integrato in considerazione delle necessità di ricercare la maggiore sinergia e convergenza possibile tra il progetto di rinaturazione dell’area del Po, il programma generale di gestione dei sedimenti alluvionali dell’alveo del Fiume Po, la presenza delle aree di rete Natura 2000, la pianificazione distrettuale vigente e le strategie europee di riferimento per il PNRR, oltre che per tener conto di alcuni interventi già in corso di attuazione, come disposto dall’articolo 5, comma 2, del citato accordo.

In particolare, l’accordo prevede la redazione del programma di azione che, da parte dell’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po, con il contributo di AIPO e delle Regioni, dovrà essere fatto. Sempre a cura della citata Autorità, attraverso la stipula di un protocollo d’intesa, è prevista la costituzione del Tavolo di lavoro per coordinare la redazione del programma d’azione e la successiva progettazione degli interventi, nonché per aggiornare periodicamente la cabina di regia, consapevoli della complessità sia tecnica, che attuativa degli interventi. È prevista, inoltre, la costituzione di un Comitato scientifico, composto da specialisti dell’università e degli istituti di ricerca, esperti nelle tematiche di rinaturazione e di riqualificazione fluviali.

Questa premessa è necessaria per chiarire che tutti i 44 interventi summenzionati saranno esaminati nelle sedi appropriate e sottoposti ad approfondimenti conoscitivi e attente valutazioni tecnico-procedurali che ne determineranno l’assoluta trasparenza e l’effettiva coerenza con gli obiettivi della specifica misura di investimento, oltre che la sostenibilità in relazione ai tempi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che, come è noto, prevede nel 2026 la rendicontazione alla Comunità europea di tutti gli interventi finanziati.

Basti aggiungere a quanto le sto dicendo che come Regioni, AIPO e Autorità di Bacino del Po, abbiamo chiesto l’inserimento di interventi lungo tutta l’Asta del Po, comprendendo quindi anche la Regione Piemonte, non ricompresa tra i 44 interventi summenzionati.

Rimanendo quindi invariato il quantitativo di risorse disponibili, per circa 357 milioni di euro, tale dotazione dovrà tenere in giusta considerazione il riequilibrio progettuale che emergerà dal reale programma d’azione.

Entrando nel merito di Foce Nure, si fa presente che l’intervento è previsto nel programma generale di gestione dei sedimenti alluvionali dell’alveo del fiume Po (Stralcio confluenza Tanaro, confluenza Arda) approvato con deliberazione n. 20 del 2006 da parte del Comitato interistituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Po. Tecnicamente consiste nell’apertura di un ramo laterale che possa alleggerire le sollecitazioni sull’argine maestro del fiume Po che, alla confluenza con il torrente Nure scorre attraverso un meandro dalla forma molto schiacciata e situata a distanza ridotta dalla sponda incisa.

Come ha sottolineato lei, la lunghezza di questo nuovo ramo sarebbe indicativamente di 3,6 chilometri, a cui corrisponde una volumetria di circa 10 milioni di metri cubi. L’obiettivo atteso dall’intervento è idraulico, e consiste nel ridurre le sollecitazioni attualmente dirette contro le opere di difesa strategiche poste a protezione degli argini maestri in froldo.

L’intervento è stato oggetto di una proposta ad AIPO di project financing già nell’ottobre del 2011, ma la necessità di ulteriori approfondimenti dal punto di vista idraulico e geomorfologico non ha consentito allora alle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, territorialmente competenti, di redigere la proposta di programma operativa, e ad AIPO di procedere alla conclusione dell’istruttoria.

Si tratta di un intervento certamente rilevante in termini di sicurezza idraulica del territorio interessato, ma proprio in virtù della sua finalità e complessità in termini di progettazione e di attuazione, sentita anche AIPO, in qualità di soggetto attuatore, le rispondo con trasparenza, non si ritiene che l’intervento, per come è stato proposto, ed a seguito dei necessari approfondimenti, compatibilmente in relazione agli obiettivi e alle tempistiche stringenti connesse al Piano nazionale di resilienza, possa essere portato a compimento.

Peraltro, AIPO ha già formalizzato questa posizione al Ministero. Quindi, per essere concreta, l’intervento per noi si ritiene espunto.

Rispetto al tema possibile di conflitto di interesse nella complessiva attuazione del progetto, si ritiene che la task force interistituzionale costituita grazie all’accordo, consentirà di agire nel pieno rispetto delle norme che regolano i lavori pubblici, e laddove occorrano, prevedere anche procedure di esproprio per l’immissione in possesso delle aree proprio nella maggiore garanzia dell’interesse pubblico.

Quindi, consigliera, non solo convengo sulle sue considerazioni, ma in qualità sia di assessore che di presidente AIPO, abbiamo già provveduto a formalizzare tecnicamente la nostra posizione al Ministero rispetto all’intervento in parola. In ogni caso, le procedure garantiranno la massima trasparenza e il rispetto della normativa nell’interesse pubblico.

 

PRESIDENTE (Zamboni): La parola alla consigliera Piccinini per la replica.

 

PICCININI: Grazie, assessora.

Sono le parole che mi aspettavo da lei oggi, quindi la ringrazio. Credo che la Regione oggi, insieme ad AIPO, abbia optato per la scelta più opportuna. Dobbiamo garantire trasparenza, ed è vero, però questo episodio circoscritto ci dice tanto anche a livello più generale di come può essere rischioso assegnare ruoli attivi a chi ha interessi privati diretti nei progetti stessi, che si chiamino Bassanetti, che si chiami Associazione ANEPLA dei Cavatori o chi per loro.

Un’altra cosa che vorrei rimarcare è come al momento mi pare manchino del tutto meccanismi di controllo preventivi, a monte, che, dal mio punto di vista, vanno implementati rispetto all’utilizzo delle risorse del PNRR a livello più generale.

Sulla questione specifica, come ho già detto, sono soddisfatta della risposta. Quel progetto aveva troppe opacità, quindi, per un motivo o per un altro, dal mio punto di vista, doveva fermarsi assolutamente qua, nonostante io ritenga comunque, e lo voglio dire in maniera chiara, che quei 37 interventi sono comunque interventi importanti. Nessuno questo lo vuole negare, però su quello specifico c’erano oggettivamente troppe opacità che rischiavano di mettere in dubbio anche la credibilità delle Istituzioni stesse.

Per questo la ringrazio. È la risposta che mi aspettavo.

Grazie.

 

OGGETTO 4282

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla carenza di organico medico e infermieristico al fine di scongiurare la chiusura del Pronto Soccorso di Mirandola. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo all’oggetto 4282: interrogazione di attualità sulla carenza di organico medico e infermieristico al fine di scongiurare la chiusura del Pronto Soccorso di Mirandola.

La illustra il consigliere Barcaiuolo.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente. Grazie ovviamente all’assessore per l’attenzione.

Questa interrogazione nasce non solo dalle segnalazioni sul territorio, ma anche da alcuni articoli di stampa, in realtà della Gazzetta di Mantova e non di Modena. Ovviamente, non accuso l’assessore delle scelte editoriali del gruppo ora espresso, però è chiaro che è abbastanza bizzarro che siano giornali di altre province a lamentare il fatto della possibile attrazione e quindi del possibile ingolfamento di altri pronto soccorso, in questo caso in Lombardia, rispetto alle carenze ormai emergenziali che il pronto soccorso anche di Mirandola… Perché questa interrogazione è fatta su questo pronto soccorso, ma sappiamo che la problematica dei pronto soccorso è abbastanza trasversale a molti pronto soccorso sul territorio.

La dinamica la conosciamo bene. È difficile reperire personale medico. È difficile reperire personale infermieristico, tuttavia è chiaro che il pronto soccorso è un presidio di primissima necessità che ogni territorio ha il diritto di avere. È chiaro che, rispetto ai chiari di luna che ci sono sul pronto soccorso di Mirandola, questo organo di stampa ne ha addirittura fatto una previsione di totale chiusura.

È chiaro che io a questa eventualità non voglio nemmeno credere e sono convinto e sicuro che l’assessore su questo mi rassicurerà. Però è chiaro che per ottenere un servizio, soprattutto di una zona e di un’area che vanta oltre 100.000 abitanti e che dista dal pronto soccorso ulteriormente più vicino, cioè quello di Carpi, forse non tantissimi chilometri… Purtroppo abbiamo, come troppo spesso accade in questa regione, le strade del secolo scorso e diventa difficoltoso raggiungerlo sia da un punto di vista climatico nelle stagioni invernali, sia con spostamenti complicati in modo particolare per la popolazione anziana.

Quindi, chiedo se la Regione è a conoscenza di questo fatto e quali sono le misure che mi auguro siano volte per intraprendere la scongiurata chiusura, ma l’implementazione e la piena funzionalità del pronto soccorso di Mirandola. Grazie.

 

PRESIDENTE(Zamboni): Risponde l’assessore Donini, che ha la parola.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. La ringrazio, consigliere Barcaiuolo, per la problematica che ha posto in questa sede e che riguarda nel caso di specie Mirandola ma, come lei ha fatto riferimento, è una situazione un po’ più generalizzata. Però, andrò a risponderle.

Le carenze di personale nei Dipartimenti di emergenza-urgenza sono una problematica presente in tutto il territorio nazionale e su cui la Regione sta lavorando insieme alle aziende sanitarie, come già più volte richiamato in questa aula. L’azienda ASL di Modena continua a pubblicare bandi di selezione per tutte le tipologie di personale carente. Proprio in questi giorni è prevista la conclusione della selezione concorsuale per nuovi medici di emergenza-urgenza, che attendiamo ovviamente con speranza.

Si sta ultimando, inoltre, l’iter di convenzione con l’azienda ospedaliera universitaria di Modena, che prevede lo svolgimento di turni in libera professione di medici in formazione specialistica, come più volte anche auspicato in quest’aula, da svolgersi presso i servizi di Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza di tutta la rete aziendale.

In relazione all’ospedale di Mirandola in particolare, è previsto a inizio 2022, quindi fra poche settimane, il concorso per la struttura complessa di Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza. Il Pronto Soccorso di questo territorio, quindi, non rischia alcun smantellamento, né i suoi cittadini dovranno recarsi presso altre strutture o addirittura altre regioni.

L’attuale criticità di personale richiede una temporanea riorganizzazione, già prevista da metà dicembre, con una rimodulazione della turnistica del personale medico, che assicurerà una risposta ambulatoriale del Pronto Soccorso h24 e il mantenimento del servizio su tutto il territorio distrettuale con mezzi ed equipaggi formati specificamente per l’emergenza territoriale.

A conferma dell’obiettivo di rafforzare il Dipartimento di emergenza urgenza e le sue articolazioni presso il Santa Maria Bianca, procede la realizzazione anche della nuova Medicina d’urgenza, dotata di 8 posti letto, per cui è già stato redatto il progetto esecutivo.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Grazie, assessore.

La parola al consigliere Barcaiuolo per la replica.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

Io ringrazio l’assessore per la cortesia con la quale mi ha risposto, non posso essere evidentemente pienamente soddisfatto, perché ancora una volta, al netto del fatto che lei ha scongiurato la chiusura (ma ci mancherebbe altro!) del Pronto Soccorso di Mirandola, comunque i problemi sul reperimento di personale medico e di personale infermieristico specializzato restano.

Io le ricordo che anche al Policlinico di Modena abbiamo il Pronto Soccorso, in cui, per la maggior parte, i medici che lavorano lì non sono medici del Pronto Soccorso, ma medici del 118, con le conseguenti differenze da un punto di vista di preparazione, di formazione, oltre al fatto che questi restano medici del 118 e come tali hanno poi dopo ovviamente la reperibilità in caso di necessità di ambulanze.

Su Mirandola si è sviluppata un’altra problematica, che è stata quella che per alcuni giorni non è stato possibile avere l’auto medica, che manca invece costantemente a Carpi, quindi le due aree, quella dell’area nord e quella di Carpi, anche qua bacino di 250.000 persone, grande come altre Province di questa Regione, quindi è chiaro che abbiamo un territorio sterminato che troppo spesso ha deficienze da un punto di vista dell’emergenza-urgenza. Questo crea, ovviamente, non solo preoccupazione ai cittadini, che fortunatamente se ne rendono conto solo nel momento esclusivo in cui hanno la necessità di rivolgersi a questi servizi, ma crea allarme e dovrebbe creare allarme in chi questa Regione amministra.

Se tutto questo lo mettiamo in luce rispetto alle sue dichiarazioni, per le quali mostro la massima solidarietà, rispetto al fatto della spesa complessiva che le Regioni hanno avuto per la gestione del Covid di circa 8 miliardi nel 2021 e che il “Governo dei migliori”, di cui voi fate parte e di cui Fratelli d’Italia orgogliosamente, coerentemente e pervicacemente è all’opposizione, ha refuso esclusivamente per 3 miliardi, con le conseguenze che tutti sappiamo. Il timore è quello che, non per vostra responsabilità diretta, ma per responsabilità di un Governo che non ha refuso le spese ulteriori che si sono sviluppate nell’ultimo anno per l’emergenza Covid, qualcuno sia costretto a fare qualche tipo di taglio sul mondo sanitario. Questa è la cosa che di più ci spaventa, questa è la cosa che ci inquieta e su questo siamo pronti a fare una battaglia insieme contro il Governo per assicurare, ovviamente, non solo l’emergenza-urgenza, che è la primissima necessità che ogni territorio deve poter avere, ma in modo più complessivo su tutto il sistema sanitario.

Grazie.

 

OGGETTO 4283

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se è intenzione della Regione Emilia-Romagna dare indicazioni affinché vengano modificati i posti auto esistenti non conformi riservati alle persone con disabilità. A firma del Consigliere: Amico

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo all’interrogazione 4283, a firma del consigliere Amico: interrogazione per sapere se è intenzione della Regione Emilia-Romagna dare indicazioni affinché vengano modificati i posti auto esistenti non conformi riservati alle persone con disabilità.

La illustra il consigliere Amico, che ha la parola.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Questa interrogazione prende le mosse da quanto approvato recentemente dal Governo e poi convertito in legge lo scorso 9 novembre, ovvero il Decreto Infrastrutture, il quale, tra le varie indicazioni che vengono riportate all’interno, introduce un elemento di novità uniforme sul territorio nazionale, e cioè viene stabilito che è consentito sostare gratuitamente nelle aree di sosta o parcheggio a pagamento a chi è titolare del contrassegno disabili solo nel caso risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati.

Questo provvedimento di legge va in una direzione sicuramente positiva, che facilita la mobilità da parte delle persone con disabilità, ma non interviene strutturalmente su quelle che sono le condizioni degli stessi parcheggi riservati ai disabili.

Infatti, la direttiva europea prevede che questi parcheggi debbano presentare delle dimensioni tali per cui, soprattutto per coloro che hanno problemi di deambulazione, abbiano una dimensione pari a 6 metri per 3,2, mentre la norma, per quanto riguarda l’installazione degli stalli nei Comuni italiani, varia tra i 5 metri e i 2,5 o addirittura quattro per 160, quando questi stalli vengono collocati all’interno di alcune strade.

Ora, l’altro elemento da cui prendere spunto è quello per il quale i parcheggi riservati ai disabili devono essere nella misura di 1 ogni 50 previsti. Sappiamo bene come la Provincia autonoma di Bolzano, invece, ne preveda uno ogni 20. Inoltre, è da segnalare come spesso e volentieri l’apposizione del contrassegno sulla macchina della persona disabile, contrassegno che è personale e non cedibile, e che quindi deve prevedere la presenza all’interno dell’autovettura della persona disabile, venga utilizzato da familiari, e che quindi impegni gli stessi parcheggi riservati ai disabili in maniera impropria.

Tant’è che alcuni Comuni, quello di Reggio Emilia tra questi, ha provveduto, nelle scorse settimane, ad avviare una campagna di sensibilizzazione per invitare la cittadinanza all’impiego proprio del contrassegno.

La scarsità dei parcheggi, soprattutto quelli con dimensioni appropriate per la deambulazione con l’uso di carrozzine o altro, è un problema per quanto riguarda le persone disabili. Molte segnalano che spesso e volentieri, nel momento stesso in cui si devono trovare a muoversi, e per fortuna hanno la facoltà anche di guidare la macchina, ma sono costrette a impiegare la carrozzina, una volta arrivati sul posto, trovando il parcheggio idoneo impegnato magari in maniera impropria, sono costretti a tornare a casa, e quindi si sentono in qualche maniera sequestrate e impedite dalla vita ordinaria.

Per questo, data la nuova normativa a livello nazionale, questa interrogazione vuole sapere se come Regione vogliamo dare indicazioni all’Amministrazione comunale di adeguare i parcheggi esistenti, magari nel dimensionamento opportuno; o, se questo non è nelle facoltà della Regione, sollecitare il Governo affinché, nei decreti infrastrutture, ci siano misure maggiormente stringenti per la realizzazione di parcheggi di questa dimensione.

Grazie.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Assessore Corsini, prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio anche il consigliere Federico Amico che ha posto l’attenzione su un tema molto sensibile, perché, in effetti, il decreto del 10 settembre 2021, convertito poi in legge, nella legge n. 156, sulle disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, modifica, innovandolo, il codice della strada, come correttamente è stato indicato nell’interrogazione.

La Regione Emilia-Romagna, pur non avendo una specifica competenza applicativa rispetto al decreto-legge in oggetto, conviene totalmente sulla necessità che gli stalli riservati alle persone titolari di un contrassegno disabili siano pienamente conformi alle disposizioni di legge al fine di renderli, in tempi il più possibile rapidi, effettivamente fruibili.

Questo Assessorato, quindi, ribadisco, pur non avendo delle competenze dirette, nell’interlocuzione continua e costante con i Comuni, soprattutto rispetto ai PUMS, si farà portatore della necessità di adeguare la dotazione di posti auto per disabili alle norme previste e, dall’altra, di promuovere periodiche campagne di sensibilizzazione al corretto utilizzo di tali posti attraverso gli uffici e gli strumenti a disposizione dei Comuni stessi ed eventualmente anche promuovendo direttamente come Regione Emilia-Romagna, in accordo con i Comuni, delle campagne di comunicazione e sensibilizzazione specifiche.

Grazie.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Mi dichiaro soddisfatto per la risposta dell’assessore, che ringrazio, sia nel convenire come gli stalli di parcheggio devono essere adattati alle disposizioni più ampie previste dalla normativa europea, così come utilizzare le interlocuzioni del PUMS perché i Comuni addivengano alla soluzione di questo problema.

È un problema riservato a un numero di persone minori, ma è preferibile espandere, estendere il dimensionamento dei parcheggi esistenti anziché creare differenziazioni, per esempio, come alcuni hanno ventilato, nell’impiego e nell’utilizzo del contrassegno e quindi riservare solo a certi questi parcheggi. Quindi io ringrazio per la risposta e mi dichiaro soddisfatto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

 

OGGETTO 4284

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla necessità di ripensare il piano di trasferimento dei daini presenti all’interno della pineta di Classe e del Lido di Volano. A firma della consigliera: Gibertoni

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo adesso all’interrogazione 4284: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula, sulla necessità di ripensare il piano di trasferimento dei daini presenti all’interno della pineta di Classe e del Lido di Volano. L’interrogazione è a firma della consigliera Gibertoni.

Passo la parola alla consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente.

So che mi risponderà il sottosegretario al posto dell’assessore Mammi. Mi spiace che l’assessore Mammi non risponda rispetto a una sua scelta politica, però l’occasione è utile anche per ricordare che queste scelte sono frutto di concertazione o comunque sono approvate da tutta quanta la Giunta e quindi anche da quegli assessori che si dichiarano tanto ambientalisti ed ecologisti. Così il sottosegretario può bene rappresentare la Giunta in toto.

Anche la campagna di eradicazione dei daini della pineta di Classe e del Lido di Volano può essere inquadrata in una sorta di lotta senza quartiere che la Regione Emilia-Romagna sta ingaggiando ormai da anni contro ogni specie animale che, a insindacabile giudizio della Giunta, abbia il torto di trovarsi al di fuori della casella che le è stata assegnata o magari contro una specie anche che sia stata introdotta dall’uomo in un’area come un oggetto e poi si sia cambiata idea e quell’oggetto non piaccia più e quindi vada distrutto.

Siamo sempre all’idea degli animali che si spostano come oggetti, che si distruggono quando si cambia idea. L’ultimo esempio è quello dello scoiattolo grigio, di cui era già stato decretato lo sterminio ancora prima di vederne uno. Questa Giunta con la delibera n. 140, detta anche delibera “ammazza daini”, ha deciso, senza averne preventivamente dimostrato la necessità e prescindendo da qualsiasi percorso partecipato pubblico nonché da qualsiasi tentativo di mettere in campo metodi che non siano violenti, di fare in modo che i due nuclei dei daini a cui ci riferiamo siano catturati e traslocati con modalità e tempi tutt’oggi ignoti, salvo la generica previsione del periodo tardo autunnale. Ha stabilito, tra l’altro, che i daini potranno essere destinati ad allevamenti da carne.

Più in generale, la Regione Emilia-Romagna ha destinato, con una scelta che nulla ha di tecnico (questo è un punto importante), ma è al contrario prettamente politica, una parte dei daini ad essere immessi in distretti di caccia, con la giustificazione che le piccole marcature a cui saranno sottoposti saranno sufficienti a risparmiarne la vita, oppure un’altra parte destinati presso privati, altro bando che era stato annunciato, ma di cui ad oggi non sappiamo ancora nulla. Quindi, a distanza di circa 10 mesi da quando questa scelta è stata formalizzata, non se ne sa nulla, quindi privati, ma del bando non si sa nulla, oppure, come già ricordato, ad allevamenti da carne, quindi al macello.

Allora, chiedo al sottosegretario che qui rappresenta la Giunta, che è tutta quanta responsabile di questo tipo di scelte violente rispetto alla fauna selvatica, quindi tutti gli assessori, anche coloro che si autocertificano come tanto ecologisti e tanto ambientalisti, partecipano a questo tipo di scelte, chiedo se l’avvicinarsi dell’inverno, periodo in cui era stato garantito non dovessero essere effettuati le catture, gli spostamenti e il continuo rinvio della predisposizione di bandi da parte degli uffici regionali, continui rinvii di cui io non conosco neanche la ragione, se questo possa essere utilizzato con profitto per ripensare l’intera operazione, avviando finalmente un confronto con le associazioni animaliste e ambientaliste, nonché per percorrere effettivamente la strada dell’installazione di dissuasori, misure ecologiche come attraversamenti verdi e metodi non violenti di contenimento, e ascolto quale risposta l’assessore Mammi le ha chiesto, sottosegretario, di leggerci.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

In riferimento al quesito posto dall’interrogante, provo a evidenziare alcuni elementi, dopo aver precisato che non è in corso nessuna guerra senza quartiere. Stiamo provando a contemperare interessi diversi preminenti, quello della sicurezza stradale, quello della giusta collocazione di queste specie. Si tratta di costruire via via dei ragionevoli compromessi, come chiunque governa sa che bisogna fare per avere una convivenza che non sia cruenta da nessun punto di vista, né per gli animali, né per l’incidentalità stradale.

Voglio anche precisare che la stagione per le catture dei daini è proprio quella autunnale e invernale, proprio per rispettare il periodo riproduttivo e le successive cure cosiddette paternali dei piccoli, nel rispetto del benessere degli animali stessi, anche laddove debbano poi essere trasferiti.

Come ricordato a più riprese in risposta a precedenti interrogazioni, gli uffici competenti stanno lavorando alle procedure per bandire la manifestazione di interesse per individuare i privati e gli allevamenti interessati ad accogliere i daini provenienti dal Parco del Delta, ma c’è una certa complessità in queste operazioni rispetto anche all’organizzazione di queste attività. Si tratta, come ho detto, di tutelare molteplici interessi rappresentati, quindi questo lavoro non è ancora concluso. Si concluderà a breve e sarà la prima, consigliera, a esserne informata, stante l’attenzione che ha posto più volte in quest’aula.

In merito all’ultimo quesito, che era già stato posto nelle interrogazioni n. 3632 e n. 4033, come ben descritto nel piano approvato dalla DGR n. 140 di quest’anno, sono stati avviati diversi metodi a protezione di alcuni tratti stradali. Il piano stesso, inoltre, prevede che “gli Enti – cito testualmente – cui compete la gestione delle strade limitrofe ricomprese nelle aree di progetto (Provincia, Comune e ANAS), in collaborazione con la Regione, installino sulle strade di rispettiva competenza e con riferimento particolare ai tratti maggiormente a rischio di attraversamento adeguati sistemi di prevenzione degli incidenti stradali”. Nel periodo della realizzazione dei conteggi notturni è stata percorsa a bassa velocità la strada Acciaioli nel tratto che va dal Lido di Pomposa al Lido delle Nazioni, ispezionando eventuali camminamenti ai due lati della strada. Si è potuto constatare che gli attraversamenti in questo tratto sono numerosi e si concentrano, in genere, in corrispondenza delle passerelle in cemento che agevolano l’attraversamento del canale ad ovest della strada. Quest’ultimo, tuttavia, non costituisce affatto una barriera, in quanto gli animali sono comunque in grado di superarlo agilmente, come si è potuto constatare.

In forza del fatto che l’incidentalità stradale e i conseguenti rischi per l’incolumità pubblica rappresentano la principale criticità derivante dalla presenza di questi due nuclei, si prevede di portare avanti, comunque, le previsioni del piano soprariportate, e sarà prioritario in tal senso che si attivino i competenti soggetti gestori dei tratti stradali, a cui la Regione fornirà il necessario supporto tecnico. ANAS ha, infine, dichiarato di aver già provveduto con tali interventi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Su questo stile di deliberazione, presidente, uno stile di deliberazione “ammazza tutto”, che io vedo in atto da anni, ormai mi faccio domande. Ma perché mi faccio domande? Perché ci vede un atteggiamento regolare, un atteggiamento antiquato e spietato, ci vedo una sfrenata mania di controllo, oserei dire ossessiva. Altro che non c’è la guerra senza quartiere! C’è un’ossessione! E mi faccio domande perché difficilmente un approccio a problemi quando è tanto perseguito, quando è tanto praticato, quando vi si persevera così tanto, è limitato ad un solo ambito. Questo lo dico anche ai tanti che ciecamente credono che la politica si faccia per compartimenti stagni e che gli animali selvatici, quindi, siano solo un ambito a parte, a cui è lecito fare quello che si vuole, quasi fossero una valvola di sfogo della società e anche della politica, che con un tratto di penna condanna a morte migliaia di esseri viventi, come avviene ogni anno in questa regione.

Non ci sono ragioni scientifiche. Voi non dovreste dire che contemperate interessi; voi dovreste dire che fate scelte, che avete dati scientifici, ma non lo dite perché non li avete. Ed evidentemente, non siete in grado di elaborarli. Lo spostamento ed eradicamento sono una condanna a morte per questi animali, sono con esecuzione differita: con quali motivazioni? Nessuna valida, nessuna scientifica. A parte gli incidenti automobilistici, per prevenire i quali non sono mai state attuate realmente le misure ecologiche, che pure hanno azzerato gli incidenti da fauna selvatica in altre zone della regione, e di cui esistono ormai molteplici esperienze positive. Citate presunti danni all’agricoltura, testimoniati con dichiarazioni catastrofiche, salvo poi verificare nella risposta, sempre con dati vostri, ad una mia richiesta di accesso atti, che nel 2019- 2020 i risarcimenti per danni provocati dai daini delle province di Ferrara e Ravenna ammontano a zero.

Sempre dalla delibera n. 140, la delibera “ammazza daini”, risulta che dei sedici anni esaminati (2001- 2016), per undici di questi anni, il danno provocato dai daini è stato pari a zero, e per i rimanenti cinque, sotto i 2.000 euro l’anno.

Nel ravennate, poi, 200 aziende hanno richiesto risarcimenti per danni da fauna selvatica, ma non da daini, però solo dodici hanno avuto accesso ai fondi regionali per la prevenzione. Nel ferrarese, una sola azienda ha avuto fondi per la prevenzione.

Evidentemente, questa Giunta preferisce uccidere che prevenire. Ecco perché io mi faccio domande e continuo a farmele. Chi ha ottenuto i fondi regionali per la prevenzione non ha poi chiesto risarcimenti danni, perché evidentemente la prevenzione serve. Anche a riguardo del presunto impatto ambientale negativo, non è stato eseguito alcuno studio scientifico accurato e circostanziato in proposito. Non date prove chiare, non ci sono dati inconfutabili, non c’è niente di scientifico.

Altra motivazione vostra “ce lo chiede ISPRA”. La scelta di ottemperare ad una presunta necessità e alla richiesta di ISPRA non ci convince, perché la stessa Regione Emilia-Romagna, nella recente vicenda del regolamento di caccia nelle aree contigue del Parco del Delta, si guarda bene dall’accettare il parere di ISPRA, che non lascia alcun dubbio sulla necessità di ripensare radicalmente quel regolamento.

È ISPRA che dice di voi quanto cito: “si nota altresì la mancanza di contenuti tecnico-scientifici a sostegno delle misure previste”, Questi siete voi! Niente dati, niente ragioni valide, niente ragioni scientifiche!

Io quindi su questo vostro stile di andare avanti ad ammazzare, e non si capisce neanche con che tempi e in che modi, ma soprattutto perché, io faccio delle domande. Ve le faccio e non ottengo risposte, ma se le cominciano a fare tante persone fuori. Cosa chiedono le associazioni? Associazioni che oggi sono presenti qui fuori con un presidio?

Chiedono un impegno a valorizzare questi daini…

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Gibertoni, ha ampiamente concluso il tempo.

 

GIBERTONI: Chiudo, presidente.

Di fatto sono diventati un emblema della ricerca di equilibrio tra uomo e fauna selvatica. Un amministratore intelligente l’avrebbe già capito.

Io, sottosegretario, la invito, visto che qui fuori ci sono i rappresentanti di tante associazioni animaliste e ambientaliste… Sono persone civili, pacifiche, sempre inascoltate da voi. Se vuole almeno portargli i saluti dell’assessore Mammi, sono qui a pochi metri da voi, o almeno dia loro informazioni sul perché continuate a scegliere soltanto, esclusivamente, sempre metodi violenti. Qual è il vostro problema?

 

OGGETTO 4285

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sui disservizi segnalati da comitati di pendolari dell’Emilia-Romagna e sui lavori per il raddoppio del nodo ferroviario di Casalecchio. A firma della consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Chiudiamo con le interrogazioni. Siamo arrivati all’interrogazione 4285, interrogazione di attualità a risposta immediata in aula sui disservizi segnalati dai comitati di pendolari dell’Emilia-Romagna e sui lavori per il raddoppio del nodo ferroviario di Casalecchio. L’interrogazione è a firma della consigliera Zamboni.

Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Questa interrogazione prende mosse dagli ultimi disservizi che sono stati segnalati al Gruppo Europa Verde sui servizi ferroviari nella nostra regione. Vorrei comunque premettere che la Regione sta facendo importanti investimenti per assicurare infrastrutture adeguate e moderne, dall’elettrificazione delle linee alla soppressione dei passaggi a livello, all’introduzione del Sistema controllo marcia-treno su tutte le linee regionali. Adeguati sforzi li sta facendo anche per rinnovare la flotta dei treni regionali, che al momento è la più giovane d’Italia.

Oltre a questi investimenti importanti che sta facendo la Regione, si nota anche dal punto di vista dell’utilizzazione dei servizi ferroviari un’alta domanda, nel senso che dall’ultimo rapporto di Legambiente per il 2019 vengono stimate oltre 200.000 persone che ogni giorno scelgono il treno per recarsi al lavoro, a scuola o all’università. Il rapporto di Legambiente è il rapporto Pendolaria 2021.

Ricordo anche che il servizio ferroviario è quello che più è in linea con il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti, come previsto dalla legge europea sul clima e come previsto anche dal Patto per il lavoro e il clima della Regione Emilia-Romagna.

In questo quadro di promozione e di utilizzazione del sistema ferroviario della nostra regione, continuano però a verificarsi ritardi, cancellazioni e disservizi, per citare quelli delle ultime settimane, sulla linea Carpi-Modena, sulla Reggio Emilia-Guastalla, sulla Prato-Vernio-Vaiano, sulla Carpi-Soliera, sulla Rimini-Santarcangelo.

L’assessore regionale Corsini, intervenendo anche in quest’aula in una precedente situazione, ha definito questo stato delle cose inaccettabile e aveva annunciato di aver contattato i vertici di Trenitalia Tper per avvisarli che la Regione era pronta a far scattare le penali previste dal contratto di servizio.

Notare che, dal 2002 al 2019, il gestore della rete dei servizi regionali ha già versato oltre 37,5 milioni di penali alla Regione, senza però purtroppo che questo abbia portato ad un sostanziale miglioramento del servizio.

Sottolineato che il Comitato per la Ferrovia Porrettana ha nuovamente segnalato nei giorni scorsi al Gruppo Europa Verde diversi disservizi nei giorni 2, 9, 10 e 11 novembre, a causa di guasti alle infrastrutture, una situazione che ha costretto molti pendolari a lunghe attese o a ricorrere all’automobile per raggiungere in tempo i luoghi di lavoro, visto appunto che erano state cancellate parecchie corse (ho poi allegato all’interrogazione una lista dei più gravi disservizi, che sono stati segnalati), nella notte di domenica 14 novembre, poco dopo la stazione di Porretta, un masso di grosse dimensioni si è staccato dalla parete del versante “La Cava” ed è rotolato sui binari, danneggiando anche le barriere di contenimento che proteggono la linea ferroviaria e causando l’interruzione della circolazione ferroviaria fra Porretta Terme e Pistoia.

Ricordato anche che il 10 dicembre dell’anno scorso l’assessore Corsini, rispondendo in Aula all’interpellanza n. 1713, aveva annunciato che “la Regione ha recuperato nel Contratto di programma di RFI le risorse per il raddoppio del nodo ferroviario di Casalecchio”, e aggiungeva anche che erano state richieste le risorse per i raddoppi selettivi nella tratta Casalecchio-Sasso Marconi.

Fatte tutte queste premesse, Europa Verde chiede quali siano i tempi di realizzazione dei lavori per il raddoppio del nodo ferroviario di Casalecchio e per i raddoppi selettivi nella tratta Casalecchio-Sasso Marconi, lavori che ovviamente migliorerebbero di molto il servizio su quella linea. Comunque, visto il perdurare dei disservizi, delle cancellazioni di treni, dei ritardi, nonostante le penali che vengono versate, se la Regione non intenda valutare per il futuro, in sede di rinnovo dei contratti, ulteriori forme di rivalsa sui gestori per il mancato rispetto dei contratti di servizio.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Risponde l’assessore Corsini. Prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio la consigliera Silvia Zamboni per la sua interrogazione, il suo question time, che mi consente di ripuntualizzare alcune questioni molto importanti, che riguardano il nodo ferro-stradale di Casalecchio, perché nell’ambito del progetto del nodo ferro-stradale già dal prossimo mese di dicembre Rete Ferroviaria Italiana inizierà le fasi propedeutiche ai lavori finalizzati alla soppressione del passaggio a livello di via Marconi in prossimità della fermata di Casalecchio di Reno. Questo consentirà la ricucitura urbana mediante l’interramento parziale delle infrastrutture e il contestuale recupero delle aree per servizi alla città, oltre naturalmente alla separazione della tipologia del traffico stradale, con redistribuzione del traffico locale su strade comunali e del traffico pesante su una infrastruttura dedicata.

Gli interventi di cui ho fatto menzione sono in parte a cura di ANAS, naturalmente quelli relativi alla parte stradale, e in parte a cura di RFI, ovviamente quelli relativi alla parte ferroviaria. I lavori inizieranno con gli interventi per la parte stradale, successivamente verranno realizzate le opere ferroviarie. La durata stimata della prima fase è pari a circa mille giorni, mentre per il secondo lotto la previsione è di circa quattro anni di lavori.

In merito all’applicazione di penali, che è la seconda parte del question time della consigliera Zamboni, nei confronti dell’impresa ferroviaria che svolge i servizi ferroviari regionali in Emilia-Romagna, si precisa che il contratto di servizio per l’erogazione di questi servizi, oltre a specificare il programma di esercizio annuale da offrire agli utenti, definisce in maniera dettagliata gli standard qualitativi di puntualità e affidabilità, di pulizia dei mezzi e delle stazioni, di ottimizzazione delle relazioni con l’utenza, con particolare riguardo agli aspetti legati all’informazione e al comfort. Lo stesso contratto di servizio prevede le riduzioni del corrispettivo contrattuale e l’applicazione di specifiche penali per il mancato rispetto di questi standard qualitativi e per la minore quantità di servizi erogati.

A partire dal 2002, con il trasferimento alle Regioni delle competenze in materia di trasporto ferroviario e con la sottoscrizione contestuale dei primi contratti, è stata avviata dalla Regione la necessaria attività di monitoraggio e controllo della qualità dei servizi e sono state applicate le corrispondenti penali, previste ovviamente dai contratti.

La Regione destina quota parte delle risorse derivanti dalle penali, una volta scomputate degli importi che l’impresa ferroviaria dimostri di avere già riconosciuto direttamente agli utenti a titolo di rimborso o indennizzo per minor quantità o qualità del servizio erogato, ad azioni a favore dell’utenza ferroviaria, come previsto dall’articolo 16 della legge regionale n. 30.

Tra le azioni messe in campo si richiamano le agevolazioni tariffarie, le mensilità gratuite sugli abbonamenti ferroviari, gli incentivi per l’acquisto di biciclette pieghevoli, risorse per servizi e quote di acquisto materiale rotabile, ai fini del miglioramento della qualità del servizio. Attualmente, è la società in house FER che ai sensi della legge regionale n. 30, in qualità di stazione appaltante, gestisce il contratto di servizio ed esegue anche la conseguente necessaria attività di monitoraggio rivolta al controllo degli standard contrattuali.

A questo scopo, FER ha attivato un cruscotto informatico che acquisisce in modo automatico i dati trasmessi quotidianamente dai sistemi dei gestori dell’infrastruttura ferroviaria. A tali sistemi è affiancata una turnazione di personale con mansioni ispettive, che quotidianamente rileva, tramite dispositivi elettronici collegati ad un apposito sistema, gli standard di qualità previsti dal contratto, quali ad esempio, pulizia, illuminazione, riscaldamento, condizionamento, annunci a bordo treno. Per quanto infine riguarda la disponibilità e regolarità delle composizioni in servizio, esse sono controllate quotidianamente comparandole con quelle previste dal programma di esercizio.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, assessore.

Ringrazio per l’aggiornamento sui lavori. Certo, la durata fa temere che prima di avere dei vantaggi passerà ancora molto tempo.

Per quanto riguarda la seconda questione che avevo posto, se era possibile utilizzare altre forme di pressione per costringere gli esercenti delle linee a maggior puntualità, a non cancellare le corse, purtroppo, dalla risposta che ho ricevuto, non vedo un inasprimento possibile verso i gestori, quindi temo che pur pagando delle penali continueranno lo stesso a provocare difficoltà alla clientela, anche perché si tratta di penali che in fondo dal punto di vista economico non sono così pesanti da funzionare veramente da deterrente per questi disservizi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

 

OGGETTO 4286

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in ordine alla campagna vaccinale per la terza dose, con particolare riferimento all’organizzazione, ai costi da sostenere e al loro impatto sulla Sanità regionale. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele, Rancan

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 4286: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in ordine alla campagna vaccinale per la terza dose, con particolare riferimento all’organizzazione, ai costi da sostenere e all’impatto che questa ha sulla sanità regionale. L’interrogazione a firma dei consiglieri Facci, Marchetti Daniele e Rancan.

Prego, consigliere Facci.

 

FACCI: Grazie, presidente.

Questa interrogazione ha ad oggetto un tema di stretta attualità, un tema che credo stia a cuore alla maggior parte di noi, ma soprattutto stia a cuore a coloro che chiedono, in questa materia, chiarezza, chiarezza su che cosa succede, chiarezza su come è organizzata la sanità regionale per dare una risposta efficace ed efficiente alla crisi dovuta alla pandemia e soprattutto anche chiarezza rispetto a quelle che sono state le recentissime dichiarazioni dell’assessore regionale nel momento in cui ha detto che o ci vengono erogate risorse per la terza dose o la sanità regionale collassa e dovrà tagliare servizi oggi altrimenti erogati oppure aumentare, nei limiti delle competenze regionali, la tassazione.

Poi non se ne è più parlato. C’è stata questa dichiarazione e allora vorremmo capire dall’assessore qual è il punto della situazione dal punto di vista dei costi, ma anche dal punto di vista dell’organizzazione, perché lei, assessore, non più tardi di pochi mesi fa, nella previsione della terza dose, che ormai era in un qualche modo annunciata, lei sosteneva che si sarebbe gestita questa terza ondata, o quarta ondata a seconda, o terza dose, comunque il ritorno di questa fase emergenziale potenziando la sanità territoriale, potenziando i medici, coinvolgendo maggiormente i medici di medicina generale, i pediatri, i farmacisti.

Ecco, in realtà noi oggi stiamo assistendo a una organizzazione abbastanza confusa con i pochi hub che sono stati allestiti presi d’assalto, lunghe code ai CUP. Allora viene da chiederci che cosa avevate pensato di fare qualche mese addietro o quali erano in un qualche modo i vostri intendimenti.

Noi oggi abbiamo grande confusione, poca chiarezza anche sui conti, e credo che oggi occorra dare delle risposte precise, chiare, cioè diverse, un comportamento diverso da quello che avete assunto finora e state dimostrando attualmente. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

La ringrazio, consigliere Facci. Vado a braccio, perché giustamente sono alcune considerazioni che lei faceva e voglio rispondere su tutto, anche se forse su questi punti meriterebbe un’informazione magari più approfondita.

Intanto la informo che la Regione Emilia-Romagna sulle terze dosi sta proseguendo spedita. Noi abbiamo già somministrato 386.140 terze dosi sui 4.125.000 terze dosi che sono somministrate in Italia, quindi siamo quasi il 10 per cento di tutte le terze dose che si sono somministrate nel nostro Paese, mentre la nostra popolazione, come lei saprà, è il 7,5 per cento dell’Italia, quindi siamo sicuramente tra le Regioni che stanno andando meglio e più veloci nella somministrazione delle terze dosi.

Per quello che riguarda la chiarezza, lei ha del tutto ragione, ma, sa, viviamo in un periodo in cui ci sono informazioni anche quotidiane, è di oggi, per esempio, l’informazione che la terza dose avviene non più dopo 6 mesi dalla somministrazione della seconda, ma dopo 5 mesi dalla somministrazione della seconda, quindi si deve in qualche modo anche fare mutare tutte le programmazioni che avevamo svolto nelle settimane scorse, ed è per esempio della settimana scorsa la giusta richiesta dell’autorità commissariale alle Regioni di fare la terza dose per gli over 40 non più dal 1 dicembre, ma dal 22 novembre.

La flessibilità che noi abbiamo nel nostro sistema ci consente quindi di essere ancora una volta tra le Regioni che stanno avendo migliori performances su quelle che sono le terze dosi.

Per quanto riguarda il potenziamento della sanità territoriale, anche lì noi contiamo molto sulla vaccinazione da parte dei medici di medicina generale, che stanno facendo circa il 10 per cento delle vaccinazioni delle terze dosi. Nel frattempo sono anche impegnati nella vaccinazione antinfluenzale.

Stanno vaccinando anche circa 200 farmacie per la prima e per la seconda dose, e dalla prossima settimana è verosimile che cominceranno a vaccinare anche per la terza dose.

La Regione Emilia-Romagna è la prima Regione per quanto riguarda la vaccinazione degli immunodepressi, con quasi il 95 per cento del target che ha avuto la terza dose.

Sul tema risorse, e chiudo, presidente, non è proprio quella che lei richiamava la nostra preoccupazione. Noi non abbiamo mai detto – semmai, abbia sostenuto l’esatto contrario – “o ci date le risorse che mancano o non facciamo la terza dose”. Noi abbiamo detto che noi continueremo a vaccinare non guardando il portafoglio, ma guardando la salute dei cittadini e, come le ho richiamato adesso, in modo flessibile, veloce e performante più che possiamo. Certamente il tema delle risorse riguarda il contesto più generale, perché le Regioni, che nel loro complesso hanno speso nel 2021 per il Covid 8 miliardi di euro, hanno avuto dallo Stato 3,3 miliardi di euro, siamo andati al Senato e abbiamo riunito come Conferenza delle Regioni, tutte insieme all’unanimità, tutte le forze politiche di maggioranza e di minoranza, che sono venute ad ascoltarci in Commissione al Senato, e abbiamo registrato un impegno di tutti a far sì che le risorse Covid vengano riconosciute alle Regioni, altrimenti ci saranno sicuramente problemi enormi per quello che riguarda la sostenibilità finanziaria dell’intero sistema sanitario delle Regioni, che soprattutto hanno speso di più e meglio per quello che riguarda il Covid.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliere Facci, prego.

 

FACCI: Assessore, condivido con lei il fatto che ci sia una continua evoluzione delle indicazioni o delle prescrizioni a livello superiore, alle quali naturalmente la Regione si deve attenere. Il fatto, però, che questa campagna di terza dose sia stata in qualche modo, a mio avviso, sottovalutata non è una mia opinione, perché comunque era prevista da mesi, verosimilmente erano da mettere in campo azioni di programmazione e una progettualità differente, perché tant’è che oggi arriviamo, di fatto, impreparati. Se vogliamo, la confusione che si sta manifestando intorno ai pochi centri che oggi sono previsti ne è la conferma. Quindi, dal punto di vista organizzativo ritengo che sia stata sottovalutata questa necessità.

Sulla questione dei costi non mi ha risposto. È chiaro, le sue parole sono state chiare, non avevo bisogno di questa specificazione. Lei cioè non ha mai detto che avrebbe interrotto la somministrazione, sarebbe stata fatta comunque. Non vogliamo arrivare al punto di pensare che queste risorse non verranno rimborsate; però, anche qua, qual è la posizione della Regione rispetto ad un’eventuale differenza negativa sul saldo tra i costi e i rimborsi? Come pensate di ripianare questa differenza? Dove andrete a prendere le risorse?

Lei ha lanciato il sasso e nasconde la mano. Ha detto ai cittadini: io potrei essere nella condizione di alzare le tasse. Oggi a questo lei non mi dice di no, lei dice “vedremo”.

Io credo, invece, che in un’ottica di chiarezza e correttezza, occorra dire quale effettivamente sarà la posizione della Regione, nella malaugurata ipotesi, nella denegata ipotesi in cui da parte dello Stato le risorse non dovessero arrivare tutte e precise.

Credo che questa sia la non risposta a queste domande che sono state poste. Lei è stato molto chiaro, ha detto: o diminuiremo alcune prestazioni, o aumenteremo le tasse.

A fronte di questa, ripeto, lontanissima ma possibile previsione, non c’è tuttora risposta, e questo ritengo che non sia accettabile.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 4288

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai progetti di riqualificazione dell’area dell’ex cartiera Burgo di Lama di Reno, nel comune di Marzabotto, e alla loro coerenza e compatibilità con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 4288: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito ai progetti di riqualificazione dell’area dell’ex Cartiera Burgo di Lama di Reno nel Comune di Marzabotto, e alla loro coerenza e compatibilità con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030.

L’interrogazione è a firma del consigliere Mastacchi. Prego, consigliere.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente.

Parliamo della ex Cartiera Burgo di Lama di Reno che, chiusa da anni, oggetto di un proliferare di svariati progetti. La cittadinanza è un pochino in confusione, si pone delle domande, quindi cerchiamo di fare il punto della situazione per capire qual è lo stato dell’arte ad oggi.

Premesso che nel Comune di Marzabotto, nell’area ex Cartiera Burgo di Lama di Reno, che in precedenza ospitava il primo impianto di disincrostazione d’Europa, diretto a riciclare la carta usata, togliendo inchiostro, per trasformarla in carta nuovamente utilizzabile per la produzione di giornali e riviste; in questi anni è stata oggetto del proliferare di progetti per la sua riqualificazione; visto che attualmente, dei 100.000 metri quadrati di questo sito industriale, oltre un terzo della superficie è impiegato dalla Dismeco S.r.l. con il progetto Borgo Ecologico, dove, oltre al trattamento di quasi tutte le tipologie di RAE per le lavatrici, ad esempio, con attrezzature innovative e specifiche – la capacità attuale arriva quasi a 600 unità al giorno –, si produce energia pulita con l’impiego di energie rinnovabili come un impianto fotovoltaico di ultima generazione da un megawatt di potenza di picco;

visto che l’interno della vecchia cartiera ospita la sede della cooperativa sociale Cartiera, nata nel 2017 per offrire una risposta al rischio di esclusione sociale attraverso le sue attività nel settore della produzione artigianale di accessori in pelle e tessuto per la moda e il design d’interni, recuperando materie prime di elevata qualità lavorate secondo le tecniche dell’artigianato made in Italy e impiegando persone in condizioni di svantaggio con un processo produttivo eticamente e socialmente sostenibile;

considerato che per la riqualificazione della restante area negli anni sono stati presentati progetti molto impattanti per il territorio contiguo al nucleo abitato di Lama di Reno, appunto, che hanno suscitato molte preoccupazioni e ostilità da parte dei cittadini, diretti alla realizzazione di centrali a turbogas o di impianti di compostaggio di fanghi da acque reflue, sfalci e potature o alla coltivazione dell’alga spirulina, e da qualche tempo nella popolazione si alternano notizie di altri investitori con progetti puntuali che riaccendono la speranza di una nuova occupazione per questo territorio;

interrogo la Giunta per sapere se la Regione è a conoscenza di progetti più attuali, le cui notizie iniziano a circolare tra la popolazione ansiosa di prospettive per questo territorio, volti a creare nuove opportunità, nuova occupazione e se tali progetti risultano coerenti e compatibili con il Borgo Ecologico nell’ottica della green economy dell’area industriale e con lo sviluppo sostenibile portato avanti dalla cooperativa Cartiera, che contribuisce attivamente alla realizzazione di nove dei diciassette obiettivi indicati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 proprio per lo sviluppo sostenibile.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

In riferimento al quesito posto dall’interrogante, le informazioni che ho reperito dall’Assessorato allo Sviluppo coincidono con le premesse che ha formulato. Faccio qualche chiarimento. Non ho moltissimi elementi, ma qualche indicazione rispetto alla traiettoria credo che la si possa cogliere.

Anzitutto, in base alle informazioni in proprio possesso aventi a riferimento i progetti di sviluppo di impianti di compostaggio e di fanghi da acque reflue, sfalci, potature nell’area dell’ex Cartiera Burgo di Lama di Reno, l’Assessorato rileva come gli organi competenti abbiano espresso il loro diniego e pertanto non vi sia l’autorizzazione alla realizzazione. Lo dico per mettere un punto fermo anche rispetto alle informazioni e agli elementi portati.

Il Comune di Marzabotto e la Città Metropolitana di Bologna hanno sviluppato un progetto di rigenerazione dell’area attraverso la definizione di un master plan, sul quale stanno appunto operando.

Si aggiunge inoltre che l’assessorato ha avuto modo di conoscere le ipotesi di sviluppo di progetti industriali promossi dalla cooperativa cartiera, progetti aventi anche una finalità sociale, in quanto rivolta alla creazione di lavoro attraverso processi di inserimento sociale.

L’obiettivo dei progetti sopra citati è inoltre quello di creare sinergie fra aziende di diversi settori produttivi, recuperando scarti di materiale di lavorazione di pelle attraverso il riuso di materiali di scarto, per costruire azioni virtuose di economia circolare. A questo si riferiscono appunto ad oggi le informazioni in nostro possesso, sia dal punto di vista della programmazione, sia rispetto agli intendimenti di attività della cooperativa.

È evidente che lo sviluppo di queste progettualità, oltre che ad una finalità sociale riconosciuta e positiva, potrà sicuramente contribuire alla crescita dell’economia circolare, oltre che accrescere le opportunità di lavoro per quel territorio, obiettivi sui quali la Giunta regionale è fortemente impegnata.

Siamo quindi anche noi interessati a conoscere gli sviluppi concreti di queste progettualità, che noi riconosciamo e sosteniamo anche con azioni mirate, come credo l’Assemblea avrà modo di riscontrare quando esamineremo la programmazione dei fondi strutturali, dove per la prima volta ci sono risorse significative a sostegno delle filiere della simbiosi industriale, della possibilità di generare economia circolare, così come di innovazione sociale. Laddove si opera anche per l’inserimento di persone fragili, credo che questo abbia un valore significativo.

Non da ultimo ‒ lo ricordo ‒, quando si generano progetti di questo genere in Appennino, l’attenzione è ancora più forte, quindi le informazioni non sono ancora di dettaglio, come probabilmente richiesto, vanno - credo - in una direzione positiva, dovrebbero fugare dubbi e preoccupazioni legate ad altre vicende che consideriamo concluse. Quando avremo valutazioni diverse, potremo condividerle, e soprattutto, laddove ci fosse pertinenza rispetto a questi indirizzi, anche sostenerle concretamente attraverso la programmazione in particolare delle risorse del FESR. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi.

Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Grazie, sottosegretario. Mi ritengo soddisfatto. La buona notizia è che si è messa la parola fine all’ipotesi di investimenti che sarebbero stati assolutamente incoerenti rispetto a un’area industriale come quella, che è inserita in un tessuto urbano in modo molto stringente. Per cui, il fatto che sia stata scritta definitivamente la parola fine è una buona notizia.

Riguardo, invece, all’ipotesi di progetto sviluppato dal Comune di Marzabotto e dalla Città metropolitana ancora non si sa granché. Sarà anche mia cura informarmi per capire se esistono delle documentazioni di dettaglio. Io chiedo alla Regione di avere un particolare occhio di riguardo allo sviluppo di questa situazione, perché rispetto alle classiche aree industriali, che hanno una loro dinamica classica territoriale, questa ha una caratteristica molto particolare, che è quella di essere intanto vicino a un fiume, quella di essere inserita in un paese, proprio avvolta dalle abitazioni e quella di avere già due interventi molto, molto importanti, potrei dire entrambi quasi unici nel loro settore, perché la Dismeco sappiamo che è un “esperimento” industriale iper-innovativo, probabilmente anche penalizzato proprio dall’essere troppo innovativo. Credo che con il prossimo Piano dei rifiuti dovrà trovare una sua collocazione più coerente rispetto al grado di innovazione che sviluppa. Come anche la Cooperativa Cartiera, che credo sia stata l’unica esperienza, almeno per le informazioni che ho io, rispetto all’inserimento dei migranti nel periodo in cui c’era una forte immigrazione e c’era solo una gestione dell’ospitalità, senza nessun progetto di inserimento. Anche questa, invece, è stata un’eccellenza.

Credo che il resto del territorio circostante di quest’area industriale debba essere tenuto in attenzione, perché venga sviluppato in un’ottica simile a queste due esperienze.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 4289

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle azioni da intraprendere per l’eventuale inserimento di alcune aree dell’Emilia-Romagna nella Zona logistica semplificata del porto di La Spezia. A firma del Consigliere: Rainieri

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 4289: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alle azioni da intraprendere per l’eventuale inserimento di alcune aree dell’Emilia-Romagna nella Zona logistica semplificata del porto di La Spezia. L’interrogazione è a firma del consigliere Rainieri.

Prego, consigliere.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

L’assessore Corsini ho visto che è uscito poco tempo fa, comunque intanto leggo… Mi scusi, non l’avevo vista.

Questa è un’interrogazione che va anche nella direzione di capire meglio quale sarà la posizione della Giunta in merito alla legge sulle Zone semplificate della logistica, che arriverà in questo periodo in aula.

La richiesta che noi facciamo è di capire, anche in funzione delle risposte che Corsini diede il 5 maggio di quest’anno ad un’interrogazione in Commissione, in merito alle interlocuzioni che ci sono tra la Giunta regionale nostra, il Governo e la Regione Liguria in merito all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale per l’istituzione delle Zone logistiche semplificate.

Queste aree, soprattutto nella parte di Parma e Piacenza, interessano parecchio, perché sono aree legate al grande interesse che il mercato sta dedicando alle Zone per la logistica. È chiaro che le province di Parma e Piacenza siano più legate alla Zona dell’area ligure, quindi di La Spezia e Genova.

In regione Emilia-Romagna abbiamo il porto di Ravenna, sul quale “gravita” parte di questa legge che andremo ad istituire nei prossimi mesi. C’è tanta attenzione, per quelle zone, perché sono legate, naturalmente, a livello geografico, a questi due porti della Liguria a cui facevo riferimento.

Chiedo quindi a che punto è l’interlocuzione tra il nostro assessorato, il Governo e gli enti della Liguria interessati all’istituzione di queste ZLS, Zone di logistica semplificata.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Rainieri.

Assessore Corsini, prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente, ringrazio anche il consigliere Fabio Rainieri, che mi consente di puntualizzare alcuni aspetti relativi all’approvazione della proposta di ZLS che ci accingiamo a discutere in Commissione e poi a portare in aula.

Quanto al riferimento all’interrogazione in oggetto, mi preme evidenziare che la Regione Emilia-Romagna, parallelamente alla redazione della propria proposta di Piano di sviluppo strategico per la ZLS del porto di Ravenna, ha avviato una interlocuzione proficua con i rappresentanti tecnici dell’Assessorato Sviluppo economico, industria, commercio, artigianato, porti e logistica della Regione Liguria, data la volontà di quest’ultima di includere all’interno delle ZLS afferenti al proprio territorio, quindi Genova e La Spezia, delle aree appartenenti al nostro territorio regionale.

Questa collaborazione ha portato alla redazione di un quesito congiunto, a firma dei due assessori regionali competenti, indirizzato al competente Ministero per il Sud e la coesione territoriale, con il quale sono stati formulati diversi quesiti in materia di perimetrazione delle aree volti a chiarire alcuni aspetti della legge n. 205.

In particolare, la Regione ha condiviso l’istituzione di una ZLS di riferimento del porto di La Spezia che ricomprenda aree logistico-produttive situate nel proprio territorio, purché supportata dalla norma e comunque senza che ciò confligga con il percorso amministrativo in corso finalizzato alla ZLS riferita al porto di Ravenna, alla quale la Regione intende assegnare l’intero massimale di superficie ammissibile calcolata ai sensi del DPCM, non conteggiando eventuali aree ricomprese in altre zone logistiche semplificate.

Inoltre, la Regione, con riferimento alla ZLS porto e retro-porto di Genova, ha chiesto sotto quale disciplina ricadano le aree di Dinazzano e Piacenza, interessanti entrambe le ZLS, e in particolare a quale ZLS si debba fare riferimento per il conteggio delle aree e con quali modalità e a quale regolamentazione devono attenersi i comitati di indirizzo nell’applicazione delle conseguenti misure di agevolazione, come nel caso esemplificativo di una società che abbia traffici con entrambi i porti di riferimento e voglia insediarsi o espandersi incrementando i suoi volumi di traffico per entrambi i porti.

Successivamente all’invio di questo quesito, avvenuto il 1° luglio 2021, è stata redatta un’ulteriore nota congiunta a firma dei competenti assessori delle quattro Regioni nelle quali ricadono le aree coinvolte nella ZLS porto e retro-porto di Genova, e quindi Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia-Romagna. Con questa nota, inviata ai primi di novembre e indirizzata al Ministro per il Sud e la coesione territoriale, onorevole Mara Carfagna, è stato nuovamente posto all’attenzione del Governo il tema della perimetrazione delle aree ricadenti in diverse ZLS, alla luce del diverso processo istitutivo che ha caratterizzato la ZLS di Genova. Ad oggi, tuttavia, non sono pervenuti i chiarimenti da parte del Ministero.

Per quanto riguarda il secondo punto dell’interrogazione in oggetto, si fa presente che ad oggi sono state identificate le aree del nostro territorio regionale che rientrano nella proposta di Piano di sviluppo della Regione e nel Piano di sviluppo della ZLS del porto e retro porto di Genova, in particolare il nodo intermodale di Piacenza e lo scalo ferroviario di Dinazzano.

Non essendo ancora nota la proposta del Piano di sviluppo strategico per la ZLS del porto di La Spezia, non è disponibile una perimetrazione precisa delle aree emiliano-romagnole che potrebbero rientrarvi.

Con riferimento al quesito in cui si chiede letteralmente “se non ritiene fugato ogni dubbio che le aree di una Regione che abbia una sola Autorità di sistema portuale e che abbia già in corso di formazione una ZLS possano essere inserite nella perimetrazione di ZLS di altre Regioni”, si evidenzia che anche tale dubbio, come già sopra detto, è stato oggetto di richieste di chiarimenti al Ministero all’interno delle interlocuzioni già citate in precedenza e ad oggi, anche per tale richiesta, non è stata fornita la relativa risposta, volta a chiarire i dubbi interpretativi inerenti la normativa.

La Regione Emilia-Romagna, in accordo con le altre Regioni, intende mantenere vivo il dialogo con le autorità nazionali, al fine di giungere al più presto ad un chiarimento normativo. Ciò in quanto si ritiene che l’istituzione della propria ZLS sia un fondamentale strumento di sviluppo economico non solo per il porto di Ravenna, ma per tutto il territorio regionale.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Rainieri, prego.

 

RAINIERI: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore per la risposta, anche se non è una risposta, nel senso che stiamo aspettando delle risposte dal Governo, che non arrivano, e in funzione anche di quello che ho premesso, ma che anche l’assessore ha citato, cioè la nostra legge, che andremo a discutere in Commissione a breve e poi in Aula, credo che sia fondamentale capire qual è la linea del Governo in funzione dei quesiti che sono stati posti sia nella mia interrogazione che prima, di cui parlava l’assessore, al Governo.

Quindi mi auguro e spero che si possa iniziare l’interlocuzione sulla legge avendo a disposizione queste risposte, altrimenti rischieremmo di fare un lavoro che è zoppo già dall’inizio, perché, se non abbiamo quelle indicazioni dal Ministero, chiaramente non potremo fare una legge completa in tutte le proprie aree di destinazione.

Mi dichiaro quindi parzialmente soddisfatto, anche se non è colpa dell’assessorato, naturalmente di cui Corsini è assessore, ma chiedo all’assessore di verificare quanto prima la possibilità di avere queste risposte nei tempi a noi stretti, perché tra poco inizieremo l’iter di questa legge. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

 

OGGETTO 4290

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le modalità di esecuzione dei lavori per la posa della fibra ottica da parte di Open Fiber. A firma della Consigliera: Rontini

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultima interrogazione, la n. 4290: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le modalità di esecuzione dei lavori per la posa della fibra ottica da parte di Open Fiber, a firma della consigliera Rontini.

Prego, consigliera.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Il tema che con questo question time poniamo questa mattina all’attenzione della Giunta regionale ha a che fare con la competitività del nostro territorio. Provo a spiegarmi. Come è noto, con il Decreto Semplificazioni Bis è stata introdotta una deroga temporanea fino al 2026 per quanto riguarda le procedure per la posa in opera di infrastrutture a banda ultralarga con la metodologia della micro-trincea. L’obiettivo è il tempestivo raggiungimento degli obiettivi (scusate la ripetizione) di trasformazione digitale che dall’Europa e, a scendere, tutti i livelli nazionali e tutte le Istituzioni hanno messo nei loro programmi di governo, non da ultima la Regione Emilia-Romagna.

La tecnologia della micro-trincea prevede l’esecuzione di uno scavo e il contestuale riempimento di ridotte dimensioni. Parliamo di una larghezza che va dai due ai quattro centimetri, con profondità variabile da dieci fino ad un massimo di trentacinque centimetri, sia in ambito urbano che extraurbano, anche in prossimità del bordo stradale o sui marciapiedi.

Come ho cercato velocemente di rappresentare, con questa tecnologia sono state introdotte delle sostanziali novità per le ridottissime dimensioni degli scavi, che di fatto si concretizzano, o almeno questo era l’auspicio, in un minore impatto ambientale.

Nel corso dell’esecuzione degli interventi portati avanti da Open Fiber, che, come è noto, è la società concessionaria del MiSE, per il tramite di Infratel, però, si è assistito a numerose problematicità che ci sono state a più riprese, segnalate dai Comuni e dai sindaci, e in particolare io mi riferisco ai sindaci dei Comuni di Solarolo e di Sant’Agata sul Santerno, in provincia di Ravenna, con i quali ripetutamente abbiamo interloquito, ma sono certa che eguali problematiche siano state evidenziate anche da amministratori di altri territori, anche perché questo decreto semplificazioni manca dei decreti attuativi, manca di alcune certezze. Risulta quindi che siano già in essere anche alcuni ricorsi al TAR.

Numerose criticità, dicevo, hanno fatto sì che il ripristino definitivo dopo i lavori sia spesso argomento di discussione, sia nelle modalità con cui viene eseguito, sia sulle tempistiche con cui viene attuato. È banale, ma vale la pena ricordare che il lavoro, se ben fatto, non dovrebbe lasciare tracce.

Purtroppo, invece, così non avviene e ci sono problematicità anche in fase di ripristino. In uno dei due Comuni che citavo prima, li stanno facendo solo in queste settimane, dopo numerosi solleciti. I problemi però non riguardano solo la posa della dorsale, ma anche la seconda fase dei lavori, quella cosiddetta di delivery, che riguarda più nello specifico i collegamenti in fibra ottica, che partono dalla dorsale principale ed entrano nelle case di tutti gli utenti.

Anche questi lavori vengono eseguiti da Open Fiber, in questo caso, però, in qualità di operatore privato fuori dalla convenzione per la realizzazione delle opere pubbliche.

Quello che ci è stato evidenziato è che Open Fiber pretenda di stendere la fibra a profondità molto esigue, molto superficiali, con uno scavo al massimo di 20 centimetri, talché, una volta stesi i tubetti della fibra, lascia un franco libero, alle volte di soli 10 centimetri. C’è quindi una continua discussione con gli uffici tecnici comunali, che chiedono profondità più significative per non rischiare di tranciare la fibra in occasione dei normali e periodici rifacimenti del manto stradale che ci sono nelle nostre città; c’è quindi un forte rischio di strappare la fibra ottica in caso di manutenzione ordinaria del manto stradale.

Ho cercato di descrivere quello che sta succedendo, che sono certa sia noto all’assessora Paola Salomoni, che ringrazio per l’attenzione. Con l’occasione, oggi, chiedo alla Giunta se non ritenga opportuno adottare iniziative di competenza anche per il tramite della nostra società in house, Lepida, per identificare i meccanismi che mallevino i Comuni nei loro ordinari lavori di realizzazione e manutenzione della strada e in caso di interferenza, anche alla luce del lavoro, che valutiamo positivamente, che l’assessora e che questa Regione ha fatto in Emilia-Romagna per il digitale, per la connettività, che consideriamo bene comune, in un’ottica di massima trasparenza e anche mettendo a disposizione un nuovo portale regionale nel quale è possibile accedere e vedere Comune per Comune, lavoro per lavoro, contributo per contributo quello che è lo stato dell’arte. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Rontini.

Assessora Salomoni, prego.

 

SALOMONI, assessora: Grazie, presidente. Grazie, consigliera.

Diciamo che noi, con Lepida, stiamo lavorando da subito al tema delle micro-trincee fondamentalmente. A partire, ovviamente, dalle numerose sollecitazioni che ci sono venute dal territorio, ma anche da un tentativo di lettura della norma in sé, abbiamo operato, in due direzioni, con l’idea di cercare di individuare una soluzione concreta che consentisse ai Comuni e al territorio di arrivare a una infrastruttura robusta o comunque a sollevarsi dalle responsabilità derivanti dall’utilizzo delle micro-trincee.

Quindi, nell’ottica di una soluzione pratica, abbiamo fatto una prima operazione. Entrambe le due azioni di cui parlo sono state effettuate attraverso l’in house Lepida. Quindi, il coinvolgimento di Lepida è completo, assoluto. La prima parte dell’operazione effettuata attraverso Lepida ha richiesto l’individuazione, la scrittura, la stesura di un parere legale circa la possibilità di imporre, a normativa vigente, delle profondità di scavo compatibili con i successivi lavori di manutenzione, ovviamente nel range previsto per la micro-trincea, quindi con l’obiettivo di spingere a mantenersi al valore massimo di profondità della micro-trincea.

Questo parere è datato 23 marzo. È stato messo a disposizione di tutti i Comuni e dice che, in accordo tra l’ente locale e l’operatore economico, la misura della profondità dello scavo da eseguire nell’ambito del range identificato va identificata come una misura tale da evitare che l’infrastruttura di rete possa essere danneggiata in occasione dell’espletamento delle attività di manutenzione. Quindi, suggerisce e sostiene l’obbligatorietà di un accordo con i Comuni in riferimento alla profondità della micro-trincea.

Preso atto che in alcuni ambiti, in alcuni territori non si riusciva a comunque ad addivenire a un accordo, successivamente a questa prima azione, abbiamo provato a costruire insieme ad Open Fiber e siamo riusciti, a far data dal 5 novembre, a fare un protocollo d’intesa relativo al delivery di banda ultra larga con scavi di tipo micro trincea, un accordo tra Lepida e Open Fiber, che cerchi di definire meglio possibile come sollevare i Comuni dalle responsabilità derivanti da eventuali problemi in fase di manutenzione stradale o dei marciapiedi, problemi legati alla profondità non sufficiente della micro trincea.

Questo accordo prevede un articolo specifico, che solleva gli Enti dalle responsabilità e, oltre ad inviarlo ovviamente a tutti i Comuni, le Unioni, cosa che abbiamo già fatto attraverso Lepida, è ovviamente a disposizione dell’Assemblea e dei consiglieri, e, in aggiunta a questo, rispetto al territorio e ai Comuni Lepida è anche a disposizione per dare un supporto concreto alla messa in opera di questo accordo, laddove si debba arrivare al richiamo dell’accordo per ripristinare la fibra che è stata dispiegata a una profondità insufficiente rispetto ai lavori di manutenzione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessora Salomoni.

Consigliera Rontini, prego.

 

RONTINI: Grazie, presidente, velocemente.

Ringrazio l’assessora Salomoni e la sua struttura per la presa in carico di questa segnalazione, che era stata mia premura fare arrivare anche per le vie informali, al netto del question time di oggi.

Le sue parole mi fanno piacere, bene che l’accordo preveda che Lepida si occupi di offrire tutto il supporto possibile a tutti gli Enti locali per tutte le vicende che riguardano il Piano BUL, facilitando l’interlocuzione tra gli stessi Comuni e Open Fiber.

Noi dobbiamo cercare sostanzialmente di tenere insieme alcune diverse necessità, l’infrastrutturazione dei nostri territori, perché avere delle infrastrutture digitali è sinonimo di competitività per le aziende, per le famiglie, per i cittadini, e dobbiamo far sì che il processo di digitalizzazione avvenga il più rapidamente possibile, anche cogliendo tutte le risorse che il PNRR metterà a disposizione a tal fine. Dobbiamo farlo, però, assicurandoci che i lavori vengano eseguiti a regola d’arte, che siano lavori che possano durare nel tempo. Inoltre, abbiamo la necessità di stare al fianco dei nostri Comuni, soprattutto di quelli più piccoli, citavo prima Solarolo e Sant’Agata sul Santerno, che sono comuni della provincia di Ravenna di alcune migliaia di abitanti, per evitare che i loro amministratori, nel raggiungimento di questi obiettivi, non perdano troppo tempo in pastoie burocratiche e legali.

Sono certa che con l’attenzione che l’assessora, questa Regione e la nostra struttura in house Lepida, cosa che ha dimostrato anche rispondendo a questo question time, potremo raggiungere tutti questi obiettivi insieme nel migliore dei modi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula oggetto 4287 (Ritiro)

 

PRESIDENTE (Petitti): Ricordo che l’interrogazione n. 4287, a firma della consigliera Castaldini, è stata ritirata.

A questo punto abbiamo concluso con le interrogazioni.

 

Appello dei consiglieri

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’appello nominale.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARCAIUOLO Michele
  3. BARGI Stefano
  4. BESSI Gianni
  5. BONACCINI Stefano
  6. BONDAVALLI Stefania
  7. BULBI Massimo
  8. CALIANDRO Stefano
  9. CASTALDINI Valentina
  10. CATELLANI Maura
  11. COSTA Andrea
  12. COSTI Palma
  13. DAFFADÀ Matteo
  14. DELMONTE Gabriele
  15. FABBRI Marco
  16. FACCI Michele
  17. FELICORI Mauro
  18. GERACE Pasquale
  19. LISEI Marco
  20. MALETTI Francesca
  21. MARCHETTI Daniele
  22. MARCHETTI Francesca
  23. MASTACCHI Marco
  24. MONTALTI Lia
  25. MONTEVECCHI Matteo
  26. MORI Roberta
  27. MUMOLO Antonio
  28. OCCHI Emiliano
  29. PARUOLO Giuseppe
  30. PELLONI Simone
  31. PETITTI Emma
  32. PICCININI Silvia
  33. PIGONI Giulia
  34. PILLATI Marilena
  35. RAINIERI Fabio
  36. RANCAN Matteo
  37. RONTINI Manuela
  38. ROSSI Nadia
  39. SABATTINI Luca
  40. SONCINI Ottavia
  41. STRAGLIATI Valentina
  42. TAGLIAFERRI Giancarlo
  43. TARASCONI Katia
  44. TARUFFI Igor
  45. ZAMBONI Silvia
  46. ZAPPATERRA Marcella

 

Comunicazione della Presidente sulla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

 

PRESIDENTE (Petitti): Gentili colleghi e colleghe, come concordato con i presidenti dei Gruppi assembleari, intervengo nella seduta di oggi svolgendo una comunicazione in merito all’occasione della settimana che viviamo, quella legata al prossimo 25 novembre, dove sappiamo tutti, si celebrerà la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una giornata che è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con una risoluzione del 1999.

Quattro donne uccise in meno di una settimana in Emilia-Romagna: un bilancio tragico che ci deve far riflettere, che ci deve impressionare, che ci deve far indignare come donne e come uomini prima ancora che come rappresentanti di un’Istituzione. Sono donne che spesso hanno denunciato, hanno chiesto aiuto e nonostante ciò il sistema non è riuscito a proteggerle in modo adeguato. Questa realtà contiene un monito che deve sollecitare anche un cambio di paradigma culturale, che deve sollecitare l’utilizzo più efficace di tutti gli strumenti di prevenzione, protezione e contrasto di cui è dotato il nostro ordinamento.

I femminicidi e, più in generale, gli atti di violenza contro le donne non rappresentano solo fatti penalmente rilevanti, ma condotte da stigmatizzare innanzitutto sul piano umano e delle coscienze, perché sono atti di viltà, di sopraffazione a totale dispregio della vita umana e di quel principio di uguaglianza affermato dalla nostra Carta costituzionale e dalle convenzioni internazionali che rappresenta il baluardo dello stato di diritto.

Come Assemblea legislativa e come Regione, abbiamo cercato nel tempo di costruire una risposta strutturale a questa piaga sociale di cui la violenza è solo la punta dell’iceberg e che è nutrita quotidianamente da discriminazioni, segregazioni, anche lavorative, mortificazioni delle competenze e della soggettività femminile che approfondiscono quello che è uno squilibrio di potere nelle relazioni tra donne e uomini.

Ci siamo perciò dotati di strumenti legislativi in questi anni, che prevedono la realizzazione di azioni concrete per la parità e contro le discriminazioni di genere. Abbiamo approvato, lo sappiamo, li abbiamo approvati in quest’aula, numerosi atti di indirizzo politico realizzati e diversi eventi e iniziative abbiamo fatto di sensibilizzazione, sempre coinvolgendo la collettività regionale.

Abbiamo istituito dal 2011 la Commissione regionale per la parità e i diritti delle persone, unica in Italia con potere legislativo, e, da ultimo, con il nuovo Piano triennale contro la violenza di genere, abbiamo rafforzato e reso ancora più sistematiche e concrete le azioni di prevenzione.

Tanto stiamo facendo, questo è vero, ma l’allarme sociale che è stato ingenerato anche dai recenti episodi di efferata violenza ci deve indurre a proseguire e a rafforzare ulteriormente la nostra attività di sensibilizzazione, la nostra presenza, la nostra responsabilità istituzionale, perché solo in questo modo potremo affermarci come Assemblea dei diritti, in contrapposizione a quegli atti di violenza inaudita e a quei femminicidi che dei diritti sono la negazione più indegna.

Per questo, come presidente dell’Assemblea legislativa, sempre in accordo con i Capigruppo, mi sento di accogliere l’appello del presidente Bonaccini di svolgere una seduta straordinaria entro il mese di dicembre, che metta al centro quella che è la strategia di contrasto alla violenza, con il coinvolgimento anche dei Consigli comunali dell’Emilia-Romagna, un coinvolgimento a cui si darà impulso anche giovedì prossimo, il 25 novembre, nella riunione che è incentrata proprio sul nuovo Piano contro la violenza di genere della Conferenza regionale delle elette, uno strumento di condivisione che è stato introdotto grazie alla nostra legge quadro per la parità.

Come Assemblea legislativa non possiamo che confermare il nostro impegno, volto al contrasto ad ogni forma di violenza contro le donne in quanto lesiva dei diritti umani, della libertà, della dignità, e non possiamo che continuare a sostenere e affermare la soggettività e l’autodeterminazione femminile come elemento di cambiamento della società e di pieno sviluppo della persona umana.

Sono parole, queste ultime, che sono state mutuate dalla nostra legge regionale, la legge n. 6 del 2014, che - voglio ricordare - è stata approvata all’unanimità, parole che cristallizzano principi e valori, che devono sempre alimentare l’azione di un’istituzione democratica che voglia definirsi tale.

Voglio concludere questa comunicazione a nome dell’Assemblea legislativa porgendo una sincera vicinanza ai familiari delle vittime di femminicidio, quindi vorrei che i nostri pensieri, il nostro raccoglimento avvenisse attraverso un minuto di silenzio. Grazie.

 

(L’Assemblea osserva un minuto di silenzio)

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie a tutti.

 

Inversione dell’ordine del giorno

 

PRESIDENTE (Petitti): Colleghi, è pervenuta una richiesta di inversione dell’ordine del giorno ai sensi dell’articolo 75 del Regolamento interno, proposta dal sottosegretario Baruffi, per trattare l’argomento n. 4169, concernente il progetto di legge di iniziativa della Giunta recante “Seconda variazione al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna”.

Chiedo se c’è un intervento a favore e uno contrario. Non ci sono interventi.

Prima di fare la votazione, nomino scrutatori la consigliera Bondavalli, il consigliere Bulbi e il consigliere Marchetti Daniele.

A questo punto mettiamo in votazione la richiesta di inversione.

Dichiaro aperta la votazione.

C’è un problema, non è partito. Riproviamo.

Dichiaro aperta la votazione sulla richiesta di inversione.

Abbiamo un problema con il sistema di votazione, perché non è partito.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 39

 

È approvata.

 

Prima di passare al progetto di legge, consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Le chiedo se può aggiungere il mio voto favorevole perché non sono riuscito a votare dall’applicazione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Benissimo. Sono 40, quindi, i voti favorevoli.

Prima di passare, dicevo, al progetto di legge legato alla seconda variazione di bilancio, comunico che è pervenuta una richiesta di iscrizione di un nuovo argomento, a firma del consigliere Rancan, che verrà trattato successivamente.

 

OGGETTO 4169

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Seconda variazione al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”. (30)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 4169/1 - oggetto 4301 - Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto passiamo al progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante “Seconda variazione al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”.

Il relatore della Commissione è il consigliere Sabattini. Passo a lui la parola. Prego.

 

SABATTINI, relatore della Commissione: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti i colleghi.

Prima di cominciare la relazione, ci tengo a ringraziare tutti i gruppi di minoranza principalmente perché questa variazione è arrivata alla discussione in aula in tempi molto brevi. È una variazione di bilancio certamente in aumento di risorse per quello che riguarda il bilancio regionale, ma la discussione ordinata che abbiamo fatto nelle Commissioni è stata anche grazie alla disponibilità di accorciare i tempi canonici che spettano ai progetti di legge. Questo ovviamente è stato principalmente grazie alla disponibilità da parte delle minoranze, del collega relatore di minoranza Pelloni, che ci ha consentito, appunto, di arrivare oggi a portare già in aula questa variazione, perché la questione dei tempi, per quello che riguarda questo atto, è assolutamente fondamentale.

Oggi noi andiamo a registrare una variazione, anche dal punto di vista numerico, non marginale. Parliamo di una registrazione dei 50 milioni di restituzione da parte dell’azienda sanitaria di Parma. Ricordo, lo abbiamo fatto anche in Commissione, il motivo di questa reiscrizione all’interno del bilancio della sanità. È dovuta al rimborso, arrivato in competenze diverse da parte dello Stato, per le spese covid principalmente dato dal fatto che l’azienda parmense, durante la fase acuta della pandemia, funzionava da centro d’acquisto per tutte le aziende della nostra regione e vi era stata un’anticipazione, da parte del bilancio regionale, direttamente a questa azienda, che oggi, rimborsata da parte dello Stato, come da accordi, ha permesso di riscrivere all’interno del nostro bilancio questi 50 milioni, che ovviamente vengono lasciati all’interno del bilancio della sanità.

Questa variazione contiene anche un’altra iscrizione di nuove entrate. Più o meno la dinamica è la stessa, un riconoscimento alla Regione di crediti di competenza di periodi economici passati, anche molto passati, riguardante crediti della Regione nei confronti dello Stato risalenti nel tempo per un importo di 9.200.000 euro.

Lo stanziamento, quindi l’iscrizione di queste nuove entrate ha richiesto di individuare principalmente una voce che assorbe gran parte della quantità delle risorse, cioè 9 milioni, in una voce di finanziamento sicuramente importante come quella del Fondo per la non autosufficienza, che ha anche la caratteristica di permetterci di riuscire ad impegnare le risorse entro la scadenza dell’esercizio, per evitare che queste risorse finiscano ad avanzo.

Sappiamo che per il bilancio della Regione, per come è concepito (abbiamo già fatto questa discussione), nel momento in cui le risorse arrivano in avanzo, vengono vincolate direttamente, quindi non permettono di essere spese, perché vanno a ridurre, con i vincoli che ci pone la Corte dei conti, il debito autorizzato non contratto.

La scelta di destinare queste risorse per 9 milioni per l’aumento del Fondo per la non autosufficienza ci consente, oltre che di destinare queste risorse e non farle andare in avanzo, anche di anticipare una provvista del Fondo per la non autosufficienza, relativa al 2022, perché il bilancio della parte sanitaria funziona in competenza in maniera difforme, quindi risulta raggiungere ben due scopi diversi.

Oltre a questi stanziamenti, vi è anche la risposta a un posizionamento, che secondo noi è estremamente corretto, di aiuto nei confronti delle popolazioni colpite dalla pandemia nei territori oggi che, insieme alla pandemia, vedono un altro dramma, che è il dramma della guerra civile, come il popolo dell’Afghanistan, colpito alcuni mesi fa da fatti che conosciamo bene tutti. Credo che l’importanza di questo stanziamento della Regione, che da subito si è fatta parte attiva in solidarietà, non solo in elemento di dichiarazione di vicinanza al popolo afgano, ma anche con questo atto, con risorse che andranno, appunto, a sostenere il progetto guidato dal Ministero degli affari esteri.

Vi è, infine, un altro stanziamento di risulta, pari a 50.000 euro, per il sistema del trasporto pubblico, a copertura di oneri aggiuntivi.

È una variazione di bilancio di entità importante, con una scelta politica sicuramente chiara, dall’altra parte un po’ anche obbligata, dati i vincoli della scadenza dell’esercizio. Quindi, con questa variazione andiamo a concludere le modifiche al bilancio 2021.

Chiudendo, ringrazio ancora della disponibilità tutti quanti i colleghi per l’iter fluido che ha avuto questo progetto di legge nelle Commissioni.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Passiamo la parola al relatore di minoranza, il consigliere Pelloni. Prego.

 

PELLONI, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

Abbiamo già discusso sia nelle Commissioni consultive che in quella referente per prendere atto sia come minoranza, che come Consiglio, come Assemblea, come riconosciuto dal relatore di maggioranza, che c’è stata piena responsabilità rispetto ad una variazione di bilancio, che in questi tempi che corrono, viste le cifre di cui si parla, riteniamo importante. E importante credo sia stato il nostro comportamento, affinché queste risorse potessero arrivare quanto prima a disposizione.

Il vero tema è che non sempre capita che verso la fine dell’anno solare, che è la fine dell’anno anche dal punto di vista burocratico e tecnico del bilancio, si abbiano delle risorse a disposizione. Come ho già detto in Commissione, coi tempi che corrono, avere a disposizione delle risorse da poter mettere a sistema in tempi brevi, credo che sia responsabilità dell’Assemblea, ma che sia anche responsabilità di tutta l’Assemblea e dell’Esecutivo trovare quell’allocazione delle risorse in maniera tale da trovare luogo per essere spese, traducendole in servizi ed opere per la cittadinanza.

Al di là degli atti amministrativi e tecnici, infatti, facendo sintesi di quanto emerso nell’illustrazione e poi nel dibattito ci si è chiesti da subito se e dove poter mettere queste risorse per, passatemi il termine, “cantierarle” prima possibile.

Come c’è stata piena disponibilità da parte della minoranza ad accelerare i tempi, e ad andare in deroga alle norme che ci siamo dati, non c’è stata, invece, forse, dal punto di vista politico, la stessa collaborazione, nel senso, magari, di trovare un sistema per spenderle il prima possibile, queste risorse.

Anche perché, a domanda risposta… All’assessore Calvano, che immagino ci stia seguendo, abbiamo chiesto se queste risorse, e parlo prevalentemente dei 9 milioni, perché quella dei 50 milioni la definisco una partita di giro… Sui 9 milioni – e poi parleremo anche dei restanti 200.000 euro, lo farò con la presentazione di un ordine del giorno che abbiamo presentato come Gruppo per fare una richiesta formale, e il voto sarà importante –, invece, in Commissione noi abbiamo ricevuto una risposta dall’assessore non pienamente soddisfacente dal punto di vista dell’impegno.

Cioè, i 9 milioni, se li destiniamo al Fondo regionale per la non autosufficienza, cosa peraltro che abbiamo chiesto all’atto della presentazione, poche settimane fa in Commissione sanità, dell’allocazione delle risorse e della distribuzione secondo i criteri che ci siamo dati del Fondo regionale e del Fondo nazionale per la non autosufficienza…

Al di là di ribadire come al solito che sicuramente la Regione Emilia-Romagna è tra le regioni più virtuose nello stanziamento di queste risorse, ma non la più virtuosa perché Regione Veneto stanzia di risorse proprie, 736 milioni contro i 466 di Regione Emilia-Romagna, quindi quasi la metà, per una regione che ha la stessa popolazione e più o meno la stessa percentuale di persone anziane e disabili, tenendo conto che, appunto, c’è già un’altra misura a sostegno delle famiglie o delle persone con disabilità in Veneto che è quella di una di una addizionale IRPEF agevolata.

Quindi, io credo che, se ci vogliamo porre a livello di regioni in maniera ambiziosa e vogliamo avere degli obiettivi ambiziosi su queste tematiche, almeno i 9 milioni che andiamo a stanziare quest’oggi ci deve essere la certezza che sono un aumento strutturale e non, come ci è stato risposto, vedremo se sarà possibile. Altrimenti oggi con questo progetto di legge che verrà approvato, immagino verrà approvato, sicuramente queste risorse non verranno messe a sistema, non arriveranno ai cittadini entro la fine dell’anno. Non arrivando entro la fine dell’anno, andranno, anziché nell’avanzo… E abbiamo condiviso pienamente il tema che queste risorse non andassero in avanzo per il bilancio della Regione, ma neppure che vadano in avanzo per le aziende sanitarie o gli uffici di piano, che avranno a disposizione queste risorse probabilmente a fine anno e quindi non ci sarà più il tempo utile per spenderle.

Però il tema è questo. La Regione Emilia-Romagna il prossimo anno, nel prossimo bilancio che vedremo nelle prossime settimane, metterà sempre a disposizione le risorse che sono state allocate quest’anno o metterà solo il differenziale e quindi quelle risorse che mettiamo oggi di fatto sono parcheggiate lì (passatemi questo brutto termine)? Per ora vengono allocate nel Fondo regionale per la non autosufficienza, poi si vedrà in fase di costruzione del bilancio se trasferire le stesse risorse che sono state messe quest’anno o aggiungere queste più i 9 milioni.

Questa è la domanda, a cui è stata data una risposta, è stato chiesto se ci si impegnerà, certamente verranno allocati i 466 milioni più i 9 stanziati oggi, quindi se queste risorse, come probabilmente sarà, andranno in avanzo per i vari uffici di piano nella distribuzione di queste risorse, ne dovremo tenere conto. Forse questa discussione verrà fatta il prossimo novembre, come è stato quest’anno e come è stato l’anno scorso, quindi di nuovo verso fine anno, quindi sicuramente di nuovo non verranno spese. Quindi si andrà avanti quasi in esercizio provvisorio, si spenderà quelle di cui si è abbastanza certi, i 9 milioni in più probabilmente di nuovo andranno in avanti, quindi non sono 9 milioni in più, è questa è la realtà dei fatti.

Oggi affermare che queste risorse sono in più sarebbe un segnale estremamente positivo, nel momento in cui arrivano risorse nuove, risorse fresche, dire prima alla cittadinanza in maniera diretta e poi sicuramente a tutti i servizi che programmano e progettano per questi fondi che da oggi per i prossimi mesi, fino a fine anno, ma dal prossimo anno, se non si farà in tempo, avranno a disposizione queste risorse in più, quindi la programmazione è fondamentale per mettere a terra queste risorse.

Questo è il tema, perché altrimenti i bisogni sono tanti, e l’ho già detto anche in Commissione, oggi cercherò di ripetere alcuni bisogni. Oggi parlavamo del sociosanitario, ma i bisogni nella sanità, i bisogni del mondo del lavoro, i bisogni della sicurezza sul lavoro, quindi potevano essere tante le destinazioni. La cosa importante è che la condizione che avevamo condiviso è che non andassero in avanzo di amministrazione, per poterle spendere il prima possibile.

Non c’è stato un confronto su questo tema, dobbiamo dirlo. Ci si è limitati a dire dove le si è messe. Anzi, in maniera anche abbastanza onesta si è anche detto: le appoggiamo lì, in attesa di tempi migliori. Magari la dirò male, però questo è quello che si è capito, quello che si è percepito.

Allora, cercando come relatore di minoranza di fare al meglio la sintesi anche e soprattutto delle istanze che mi sono arrivate dal mio Gruppo, ma anche da tutta la minoranza, oggi con il bisogno che c’è di risorse fresche in tanti settori, e i bisogni sono veramente tanti, la vera domanda è questa: ci siamo prodigati bene a cercare eventualmente magari qualche bando che era già aperto, con una graduatoria ancora aperta e non finanziata? È stato accennato alla sentieristica, è stato accennato al bando per le giovani coppie, è stato accennato a quelle che sono le case popolari. Del resto, avevamo fatto i conti quando erano stati allocati circa 10 milioni per le case popolari. Vorrebbe dire oggi continuare a finanziare quella graduatoria, vorrebbe dire poter mettere a disposizione circa altre 500-600 unità abitative, e sappiamo il bisogno di casa che c’è oggi. Quindi, parliamo ancora di sociosanitario. E sappiamo che nelle graduatorie spesso e volentieri le persone con disabilità sono ai primi posti, quindi potevamo comunque rispondere in maniera diversa magari alla stessa fascia fragile.

Queste sono le domande. Ci siamo detti anche in Commissione che ci saremmo riservati di completare il ragionamento e le considerazioni in questa sede, e penso di averlo fatto in maniera abbastanza esaustiva. Abbiamo presentato quell’ordine del giorno perché riteniamo, comunque, in via principale che dove sono stati allocati è estremamente importante, se si afferma che questi 9 milioni sono in più in maniera strutturale. È questo l’ordine del giorno, di cui comunque parleremo dopo.

Abbiamo, inoltre, presentato un emendamento. Ci teniamo a fare questa discussione anche in aula, perché non c’è stata, di fatto, discussione sull’emendamento che abbiamo presentato, ma è stato, ahinoi, bocciato, quello sui 150.000 euro. È stato brevemente accennato dove vengono messe queste risorse, anche qua, con un deficit, che abbiamo sentito dai vari assessori regionali lamentare in questi giorni. Quindi, col bisogno di risorse per la nostra sanità, e col bisogno di risorse per il nostro socio-sanitario, si decide di investirli nelle relazioni internazionali, per la cooperazione e lo sviluppo, l’ho detto anche in Commissione, iniziativa magari assolutamente lodevole, ma in questi tempi si poteva andare ad attingere da 1,4 milioni che già la Regione Emilia-Romagna stanzia per queste missioni.

Questo è il vero tema. Era assolutamente prioritario distogliere 150.000 euro di risorse, magari appunto per la sanità, per il sociale, per una ragione assolutamente umanitaria, ma di 1,4 milioni che oggi già spendiamo, potevamo utilizzare quel fondo per finanziarlo, perché riteniamo che non andassero distolte queste risorse da progetti ben più importanti.

Questo è il tema. Non ci sono state date particolari risposte, su questo tema, magari a ribadire la convinzione che ha la maggioranza, di aver allocato al meglio le proprie risorse. Riteniamo che sicuramente non siano state allocate al meglio, anche perché il tramite che si usa dovrebbe essere finanziato dal Ministero degli esteri. e non è ancora concluso. Ma questo ce l’avete scritto voi, alle pagine 8 e 9, della relazione allegata al progetto di legge. Ce l’avete detto voi che sono ancora in fase di negoziazione, questo progetto e questo tema.

Non vado avanti oltre, quindi, non consumo neanche tutto il tempo. Credo però che a fronte di una disponibilità piena da parte delle minoranze non c’è stata disponibilità piena al confronto, per magari, delle soluzioni un po’ più condivise di quello che sarà, immagino, il voto, visto com’è andato l’esito in Commissione.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

A questo punto, dopo gli interventi dei due relatori, passiamo alla discussione generale.

Chiedo se qualcuno vuole intervenire sul provvedimento. Chi si iscrive a parlare? Io non ho iscritti a parlare.

Non ci sono interventi della Giunta.

È arrivato un emendamento, quindi giustamente mi chiedono il tempo per distribuirlo, perché è stato depositato ora. Nel frattempo chiedo, risollecito la discussione, se qualcuno vuole intervenire.

Passo la parola all’assessore Calvano, che è collegato da remoto. Prego, assessore.

 

CALVANO, assessore: Grazie, presidente. Spero che mi sentiate.

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo benissimo. Prego.

 

CALVANO, assessore: Pochi minuti della vostra pazienza solo per, da un lato, ringraziare ovviamente l’aula per la discussione che è stata fatta su questo importante provvedimento, che ci consente, da un lato, di recuperare sul bilancio sanitario 50 milioni di euro attraverso una partita di giro, essendo questi 50 milioni rimasti a credito per la Regione in capo a un’azienda sanitaria a seguito della gestione della pandemia; dall’altro lato, ci consente di stanziare 9 milioni di euro per il Fondo regionale per la non autosufficienza, fondo che, grazie anche a queste risorse, nel 2022 manterrà la stessa capienza che ha nel 2021, che è stato un anno nel quale abbiamo aumentato il fondo di 7 milioni di euro rispetto al 2020. Quindi noi manterremo, grazie anche a questi 9 milioni, la stessa capienza del Fondo che avevamo nel corso del 2021, aumentato rispetto a quello del 2020.

Il fatto di stanziarli in fase finale dell’anno consentirà appunto non tanto di determinarne una economia nelle ASL, ma di consentire la distribuzione di questi 9 milioni in tempi abbastanza rapidi, a cui si aggiungeranno quelli che andremo a stanziare con il bilancio 2022, nel quale già anticipo che l’intervento che vediamo oggi più lo stanziamento 2022 ci porteranno ad un Fondo regionale per la non autosufficienza della stessa dimensione del 2021.

Mi preme sottolineare nel dibattito che una delle caratteristiche dell’Emilia-Romagna è di costruire questo Fondo non solo usando il Fondo sanitario regionale, ma anche mettendoci risorse proprie, che nella programmazione annuale sono 89 milioni di euro, una cifra molto portante, perché è un trasferimento dal bilancio ordinario al bilancio sanitario.

Per quanto ci riguarda, quindi, lo sforzo del prossimo anno, tenendo conto di questi 9 milioni e della ripartizione del Fondo nazionale, arriverà a mezzo miliardo o probabilmente oltre di stanziamento, che è confacente con le esigenze che ad oggi ci sono state poste dai diversi distretti, dalle diverse ASL.

Il Fondo comunque è in costante crescita da un po’ di anni a questa parte nel suo utilizzo sia nella quantificazione annuale che nel suo utilizzo.

Concludo ringraziando il lavoro delle Commissioni, il lavoro dei relatori e l’aula, perché il provvedimento ci consente di portare a chiusura, come ha ben detto il relatore Sabattini, il percorso del bilancio 2021, che, al pari di quello del 2020 e forse anche di quello del 2022, sono bilanci molto condizionati dalla pandemia, ma, nonostante questo, mantengono una loro stabilità e consentono di continuare ad erogare servizi, a fare investimenti nelle modalità alle quali è abituata l’Emilia-Romagna.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Calvano.

Adesso passiamo all’esame dell’articolato.

Partiamo dall’articolo 1.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 1.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 24

Contrari 14

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 2, sul quale insiste un emendamento a firma del consigliere Pelloni.

Dibattito generale congiunto. Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente.

Solo per chiarire, perché non l’ho illustrato in questa sede, l’emendamento, che verte sull’articolo 2. Esso chiede la modifica di spostare le risorse di 150.000 euro dal programma “Relazioni internazionali”, Missione 19 “Relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo” alla legge regionale n. 9/2019, recante “Disposizioni a favore dell’inclusione sociale delle persone sorde e sordocieche e con disabilità uditive”, a valere sulla Missione 12.

Questo perché, come accennavo prima nella relazione, riteniamo che se la maggioranza ha valutato prioritario finanziare questo progetto di una missione umanitaria – sebbene ancora da definire l’accordo-quadro, come ci avete detto –, se lo ritiene prioritario e fondamentale, doveva trovare queste risorse già nel suo capitolo di riferimento, peraltro, ben capiente, perché 1,4 milioni di euro non sono pochi.

Se quindi si riteneva quest’opera assolutamente fondamentale, doveva trovare priorità in questo capitolo, senza togliere le risorse a disposizione per capitoli ben importanti.

Invece, in questo caso, si tolgono risorse che potevano essere utilizzate per la sanità, per il sociale, per i bisogni che ci siamo detti, legati strettamente al nostro territorio; invece, li si va a mettere altrove, incrementando la cooperazione internazionale, peraltro, come avete scritto nella relazione, non pienamente condivisa, per ora, da tutte le Regioni.

In un momento storico come questo, e con un Governo di responsabilità di unità nazionale, eccetera, bisognerebbe individuare e allocare delle risorse in progetti pienamente condivisi e non magari a macchia di leopardo.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

Consigliere Sabattini, prego.

 

SABATTINI: In modo molto telegrafico, grazie, presidente.

Per quello che riguarda questo emendamento, come illustrato anche in Commissione, per quello che riguarda lo stanziamento che richiamava il collega, quello del capitolo relativo alla missione 12, legato alla legge fatta nella scorsa legislatura, “Disposizioni a favore dell’inclusione sociale per le persone sorde e sordocieche e con disabilità uditiva”, c’è un bando fatto nel corso del 2020, che finanzia in modo triennale 20, 21 e 22. Oggi, stanziare risorse in quel capitolo è assolutamente meritorio. Credo che nella discussione del bilancio 2022, indipendentemente che ci siano già gli impegni sul pluriennale per i progetti già presentati.

Dovremo cominciare a pensare anche a un inizio di stanziamento per un bando anche nel 2022. Oggi stanziare in quel capitolo queste risorse significherebbe mandarle in avanzo, perché non è possibile impegnarle senza produrre un bando, che ovviamente, come capite bene al 23 novembre, è impossibile farlo entro l’anno, ribadendo ovviamente la correttezza, almeno dal punto di vista della volontà, dal punto di vista politico, della scelta fatta sulla missione umanitaria per il popolo afgano.

Ricordo anche qui, solo a titolo di discussione, che lo stanziamento in bilancio per le missioni umanitarie e per la cooperazione internazionale funziona anche quello per bandi. Gli stanziamenti fatti in quel capitolo vengono poi ripartiti per bandi e, ovviamente, sono già impegnati interamente. Non si può rincorrere in corso. Giusto per chiarezza nel dibattito.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Sabattini.

Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Molto brevemente su questo emendamento, perché pensiamo che sia qualcosa di reale e di concreto che vede, già solamente in questa parte di discussione, una visione differente da quella che ha la maggioranza, dove stiamo parlando oltretutto di un provvedimento che andrà a finanziare, sempre per parte del Ministero o altro, una situazione ancora in negoziato, che non è ancora definita, per dare questi fondi, per un totale di 150.000 euro, a Emergency per finanziare strutture sanitarie in Afghanistan. Questo lo diciamo perché penso che non sia stato detto in modo chiaro ancora in quest’aula questa mattina, soprattutto dalla maggioranza.

Noi stiamo dando 150.000 euro ad Emergency per finanziare strutture sanitarie in Afghanistan. Questo nostro emendamento serve per dare il messaggio che pensiamo, in questa fase di pandemia, dove siamo ancora in mezzo a questa pandemia, dove siamo ancora in questa fase per cui serve ampliare la struttura sanitaria territoriale, la nostra struttura sanitaria, anche attraverso l’aiuto delle associazioni e attraverso soprattutto l’aiuto di quelle persone più fragili che hanno subito la nostra pandemia, questa grande pandemia nella nostra Regione, che questi 150.000 euro, invece di essere dati a Emergency, debbano destinarsi a finanziare in maggior parte, quindi aumentando il fondo di finanziamento della legge per l’inclusione sociale delle persone sorde, sordocieche e con disabilità uditiva.

Pensiamo quindi che ci sia la possibilità di dare un’ultima sterzata a questa visione che come maggioranza avete, in cui bisogna dare per forza i soldi a Emergency per finanziare strutture ospedaliere in Afghanistan, quando oggi, vista la pandemia che stiamo affrontando, viste le persone in difficoltà e le persone disabili già ovviamente in difficoltà nel quotidiano, si possono realmente aiutare in questo modo, quindi andando a finanziare una legge che per giunta abbiamo fatto nella scorsa legislatura tutti insieme, su proposta (questo va detto) anche della Lega. che fece il primo progetto di legge, poi c’è stata una convergenza su questo tema.

Pensiamo però che ci siano due visioni completamente differenti, chi vuole dare i soldi a Emergency e chi invece vuole aiutare le persone in difficoltà della nostra Regione.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Altri?

Dichiarazioni di voto?

A questo punto mettiamo in votazione prima l’emendamento.

Come ricordavamo, l’emendamento è a firma del consigliere Pelloni.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Contrari 25

Favorevoli 13

Astenuti 1

 

È respinto.

 

Passiamo adesso alla votazione dell’articolo 2.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 27

Contrari 15

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Passiamo adesso all’articolo 3.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 25

Contrari 15

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Ora passiamo all’ordine del giorno 4169/1, a firma del consigliere Pelloni.

Dibattito generale sull’ordine del giorno. Qualcuno vuole intervenire? Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente.

Vado nella parte dispositiva dell’ordine del giorno, con cui chiediamo un impegno a garantire, per il Fondo regionale per la non autosufficienza del 2022, un importo complessivo di 466 milioni di euro, che sono i 457 stanziati nel 2021 più i 9 milioni che, se diventano strutturali, diventeranno 466 milioni di euro.

Se oggi noi potessimo dare già questo impegno all’Esecutivo, soprattutto nella fase di predisposizione del bilancio di previsione, daremmo una risposta assolutamente importante a quelle strutture che vanno ad allocare quelle risorse. Ribadiamo: sapere a inizio d’anno di avere queste risorse a disposizione, vuole anche dire magari attivare qualche posto-letto nelle CRA in più, eccetera.

È per questo che è importante saperlo all’inizio dell’anno. Già, come è stato detto in Commissione, scontiamo il fatto che il Governo dà la risposta definitiva sul fondo nazionale per la non autosufficienza, come ci è stato detto ad agosto; noi però in Commissione IV abbiamo dato solo l’8 novembre il programma e il riparto delle risorse.

Ripeto: le aziende, gli uffici di piano che vanno a destinare queste risorse, non attiveranno nuovi progetti, non attiveranno nuovi posti letto perché non sanno, fino a novembre prossimo, di avere delle risorse in più a disposizione.

Capite bene quindi che se anche noi arriviamo alla fine dell’anno, magari dicendo di mettere risorse in più, e poi non verranno utilizzate, è un peccato. È veramente un peccato se ci sono delle risorse, non poterle dare a disposizione, soprattutto su questi settori, dove ce ne sarebbe necessità, anche alla luce del Covid. Sappiamo che oggi il costo di un posto-letto in una struttura residenziale, o semiresidenziale, è aumentato. Sono aumentati di molto i costi e quindi oggi c’è bisogno di allocare più risorse e poi purtroppo, purtroppo o per fortuna dipende dal punto di vista da cui lo guardiamo, abbiamo una popolazione che sta invecchiando. Per fortuna che si invecchia; purtroppo perché, con le nascite che sono sempre meno, abbiamo una popolazione sempre più anziana e quindi c’è bisogno crescente di risorse in questi fondi. È assolutamente necessario un incremento e un incremento importante, come dicevo prima, anche alla luce del covid.

Quindi oggi possiamo dare una risposta concreta e prenderci un impegno formale e serio per dare già una risposta oggi per il prossimo anno. Sarebbe assolutamente importante per chi fa pianificazione di queste risorse in concreto, per poter arrivare ai bisogni concreti della cittadinanza. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

Altri sull’ordine del giorno? Consigliere Sabattini, prego.

 

SABATTINI: Ringrazio il collega.

Solo per chiarire nuovamente il perché del nostro voto contrario. Ovviamente, le considerazioni che fa il collega sono in gran parte assolutamente condivisibili e tutti quanti noi vorremmo poter avere ulteriori risorse da stanziare nel Fondo non autosufficienza. Il cambio dei bisogni anche post-pandemico sicuramente necessita di ulteriori risorse e in questo campo probabilmente le risorse non sono mai sufficienti.

Come spiegava prima l’assessore Calvano, questa è stata anche un’operazione che ci ha consentito, con questi 9 milioni, di anticipare un pezzo dello stanziamento del 2022. Questo non vuol dire che nel corso dell’esercizio, se ci saranno disponibilità, anche eventualmente all’interno della discussione che faremo sul bilancio, di ulteriori stanziamenti… Ma per serietà e correttezza, nonostante la volontà di stanziare risorse aggiuntive per il Fondo non autosufficienza sia comune, credo, in tutta quanta l’aula, non possiamo votare favorevolmente.

Ricordo sempre e soltanto dal punto di vista pratico che lo stanziamento delle risorse del Fondo per la non autosufficienza, che viene stabilito in bilancio all’approvazione, è comunque uno stanziamento su cui poi anche i Distretti sanitari fanno il pezzo della loro programmazione, e la stabilità  delle politiche messe in campo con la priorità che noi abbiamo sempre dato a questi temi fanno sì che la sorpresa sarebbe se ci fosse un’inversione a U anche delle priorità che noi qui abbiamo sempre espresso, cosa che, come abbiamo fatto in passato, nella scorsa legislatura e continuiamo a fare in questa, vede sicuramente nel Fondo per la non autosufficienza e nel sostegno alle persone fragili una delle priorità, oltre che del programma di mandato, anche del campo del centrosinistra.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

A questo punto chiedo se ci sono dichiarazioni di voto sull’ordine del giorno e sull’intero progetto di legge, se qualcuno in dichiarazioni di voto vuole intervenire.

Io non ho richieste di intervento, quindi q questo punto mettiamo in votazione l’ordine del giorno 4169/1, a firma del consigliere Pelloni.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Contrari 26

Favorevoli 15

Astenuti 1

 

È respinto.

 

Ora passiamo alla votazione dell’intero progetto di legge.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 26

Contrari 13

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Consigliera Castaldini?

 

(Castaldini: contraria)

 

PRESIDENTE (Petitti): Certo, aggiungiamo il voto della consigliera Castaldini.

Le due inversioni vanno al pomeriggio. Essendo le ore 12,49, io procederei con il progetto di legge n. 3794, progetto di legge di iniziativa della Giunta…

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Dopo le passo la parola. È semplicemente una questione di tempi.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): No, assolutamente.

 

Sull’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Petitti): Progetto di legge di iniziativa della Giunta: “Modifica all’articolo 3, comma 5, della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 29 (Organizzazione e finanziamento delle Aziende sanitarie)”.

Il testo di legge è stato licenziato in Commissione Politiche per la Salute l’8 novembre 2021 ed è composto da un articolo.

Il relatore della Commissione, consigliere Paruolo, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Il relatore di minoranza, consigliere Marchetti Daniele, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

A questo punto, prego, consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Io vorrei capire con quale discrezionalità è stato deciso di spostare l’inversione, che mi era stato comunicato sarebbe stata fatta appena dopo la variazione di bilancio, nel pomeriggio, trattando adesso, invece, l’altro progetto di legge, considerando che per la relazione il relatore ha venti minuti, considerando che mancano nove minuti alla chiusura della seduta, considerando che nei fatti l’inversione si sbriga in dieci minuti.

Volevo capire questo anche perché secondo me sarebbe il caso di fare la relazione di maggioranza e di minoranza insieme, non fare la relazione di maggioranza prima e di minoranza dopo. Se vogliamo stare qua fino alle 13,30 a me va bene. Questo non lo dico per fare problemi, però, se mi viene detta una cosa, se mi viene detto che l’inversione dei lavori e l’iscrizione dell’argomento vengono fatti dopo la variazione, è giusto che sia così.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Zappaterra, prego.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

Considerato che è venuta la richiesta dalle minoranze di fare il consolidato nel pomeriggio, richiesta alla quale abbiamo aderito perché hanno chiesto più tempo per valutarlo e per noi andava bene, ci sembrava assolutamente più corretto votare i due inserimenti all’ordine del giorno così come le inversioni nello stesso momento. Questo anche tenuto conto che dobbiamo iniziare a fare il pdl sulle direzioni assistenziali, rispetto al quale il collega Paruolo, se noi stiamo zitti, per le 13 può fare la sua relazione. Diversamente, perdiamo dieci minuti, chiudiamo prima e fine.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Sempre sull’ordine dei lavori, grazie presidente.

Apprendo il fatto che dobbiamo star zitti per far parlare il consigliere Paruolo, quindi non possiamo intervenire sull’ordine dei lavori. Apprendo anche il fatto che le minoranze hanno chiesto di fare il consolidato al pomeriggio perché, come d’accordo in Capigruppo, si era detto di portarlo. Ma la consigliera Catellani ha posto degli interrogativi in Commissione, ieri, ai quali è stato risposto alle 10,51. Com’era possibile fare stamattina il consolidato, consigliera Zappaterra? Era impossibile.

Quindi, siccome era impossibile, e siccome lei mi sta dicendo velatamente “abbiamo detto a voi che si poteva fare al pomeriggio, e allora anche con la vostra inversione dell’ordine del giorno, andiamo al pomeriggio per galanteria”, sono due cose nettamente diverse.

Io volevo sapere perché a me è stato detto dalla Presidenza che l’inversione dell’ordine dei lavori sarebbe stata fatta subito dopo la variazione di bilancio, e oggi me la trovo, per una scelta discutibile, non capisco come, in quale modo, discrezionale della Presidenza, col farla al pomeriggio. Chiedo questo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Ormai sono le ore 12,55, quindi chiudiamo l’ordine del giorno e non c’è neanche il tempo per l’intervento.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): No.

Era già stata chiesta l’inversione, basta. Di richieste di inversione ne sono arrivate. Andava al pomeriggio, è stato spiegato.

Consigliera Zappaterra, se vuole riprecisare, ma è stato colto anche il senso del suo intervento, Rancan; nel pomeriggio riprendiamo tutto.

Prego, consigliera, prima della chiusura.

 

ZAPPATERRA: La presidente è sempre libera di decidere quello che ritiene.

Io avrei apprezzato che così come sono stata avvisata e abbiamo ragionato su quando mettere il consolidato, se ci sono un altro inserimento all’ordine del giorno e un’altra inversione, ne parliamo. Se facciamo, su una, una questione di procedura e sull’altra troviamo l’accordo, non mi pare un bel modo per andare d’accordo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Riprendiamo i lavori alle ore 14,30.

Dichiaro chiusa la seduta.

 

La seduta ha termine alle ore 12,55

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE, Giulia GIBERTONI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il presidente della Giunta Stefano BONACCINI,

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Barbara LORI, Irene PRIOLO, Paola SALOMONI.

 

Votazioni elettroniche

 

Inversione ordine del giorno

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 40

Non votanti: 1

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca;  Soncini  Ottavia;  Stragliati  Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Lisei Marco

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Gibertoni Giulia; Mastacchi Marco; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pompignoli Massimiliano

 

 

OGGETTO 4169

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Seconda variazione al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”. (30)

 

Titolo: 4169 - votazione art. 1

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 24

Contrari/No: 14

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Costa  Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

 

Contrari/No


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Caliandro Stefano; Costi Palma; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio

 

 

Titolo: 4169 EM 1 (cons. Pelloni)

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si:13

Contrari/No: 25

Astenuti:1

Non votanti: 2

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Bessi Gianni; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Costi Palma; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Montevecchi Matteo; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio

 

 

Titolo: 4169 - votazione art. 2

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 27

Contrari/No: 15

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio

 

 

Titolo: 4169 - votazione art. 3

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 25

Contrari/No: 15

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Costi Palma; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio

 

 

Titolo: 4169/1 – oggetto 4301 - ODG (cons. Pelloni)

 

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 15

Contrari/No: 26

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Costi Palma; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Rainieri Fabio

 

 

Titolo: 4169 - pdl (seconda variazione al bilancio di previsione della RER)

 

Presenti al voto:42

Favorevoli/Si:26

Contrari/No:14

Astenuti:1

Non votanti: 1

Assenti:8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Castaldini Valentina

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Costi Palma; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio

 

 

Emendamento

OGGETTO 4169

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Seconda variazione al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”. (30)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Pelloni

 

«All’art. 2, all'Allegato 6 recante "Variazioni all'elenco delle spese autorizzate con il bilancio 2021-2023 quantificate annualmente con legge di approvazione di bilancio", di cui all'articolo 2, comma 1, lettera f), del presente progetto di legge, l'autorizzazione al rifinanziamento della legge regionale 24 giugno 2002, n. 12, recante "Interventi regionali per la cooperazione con i paesi in via di sviluppo e i paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace", a valere sulla Missione 19 Relazioni internazionali, Programma 1 Relazioni internazionali e Cooperazione allo sviluppo, Titolo 1 (Spesa corrente) del bilancio di previsione 2021 — 2023, è variata in diminuzione di euro 150.000,00 per l'annualità 2021, resta immutato in relazione alle annualità 2022 e 2023. L'autorizzazione al rifinanziamento della legge regionale 02 luglio 2019, n. 9, recante "Disposizioni a favore dell'inclusione sociale delle persone sorde, sordocieche e con disabilità uditiva", a valere sulla Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglie - Programma 8 - Cooperazione e associazionismo, Titolo 1 (Spesa corrente) del bilancio di previsione 2021 — 2023, è variata in aumento di euro 150.000,00 per l'annualità 2021, resta immutato in relazione alle annualità 2022 e 2023, Contestualmente, in coerenza all'emendamento, sono modificati gli allegati previsti alle lettere c), d), e) e g) dell'articolo 2, comma 1, del presente progetto di legge.»

(Respinto)

 

Comunicazione ai sensi dell’art.68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

4214 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Misure per l'attuazione della legge 28 maggio 2021, n. 84, concernente il distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla Regione Marche e loro aggregazione alla Regione Emilia-Romagna". (Delibera di Giunta n. 1831 del 08/11/2021)

 

4276 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge regionale di stabilità per il 2022". (Delibera di Giunta n. 1909 del 15 11 21)

 

4277 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2022-2024 (Legge di stabilità regionale 2022)". (Delibera di Giunta n. 1910 del 15 11 21)

 

4278 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2022-2024". (Delibera di Giunta n. 1911 del 15 11 21)

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERPELLANZE

 

4222 - Interpellanza in merito ai pericoli per la salute umana derivanti dall'utilizzo di munizioni al piombo nell'attività venatoria. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4229 - Interpellanza in merito alle azioni da intraprendere per la messa in sicurezza del tratto della Statale 45, in cui sorge la galleria al confine tra i comuni piacentini di Coli e Bobbio e per la ricostruzione del Ponte Barberino, crollato durante l'alluvione del settembre 2015. A firma dei Consiglieri: Rancan, Stragliati

 

4239 - Interpellanza in merito alle azioni da intraprendere affinché il sistema di certificazione e di etichettatura dei prodotti di origine animale si basi sull'effettivo rispetto del benessere degli animali nella filiera produttiva. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4272 - Interpellanza sulla possibilità di sostenere i progetti ammissibili ma non finanziati presentati dalle istituzioni scolastiche dell'Emilia-Romagna in risposta al bando "Per la scuola" 2014-2020. A firma della Consigliera: Castaldini

 

INTERROGAZIONI

 

4223 - Interrogazione a risposta scritta in merito al blackout verificatosi nella galleria al confine tra Coli e Bobbio, in provincia di Piacenza, ed alla ricostruzione del Ponte Barberino, nel comune di Bobbio. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4224 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le tempistiche previste per la riapertura h24 del Centro di Primo Intervento dell'Ospedale di Santarcangelo di Romagna (RN). A firma del Consigliere: Montevecchi

 

4225 - Interrogazione a risposta scritta in merito al progetto 'Infermieristica di Comunità', avviato dall'Azienda USL di Modena, nei comuni di Lama Mocogno e Polinago (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4226 - Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di completare il processo di digitalizzazione dell'invio dei Piani Terapeutici alle farmacie, anche al fine di un puntuale monitoraggio dell'aderenza alle terapie da parte dei pazienti. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Marchetti Daniele, Bergamini, Pelloni

 

4227 - Interrogazione a risposta scritta in merito al progetto della centrale termoelettrica Enipower di Ravenna e alle azioni necessarie per privilegiare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4228 - Interrogazione a risposta scritta circa eventuali contributi da riconoscere ai gestori degli stabilimenti balneari della riviera romagnola, in caso di perdita delle concessioni demaniali, a seguito delle recenti sentenze del Consiglio di Stato in materia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4230 - Interrogazione a risposta scritta su un progetto di riqualificazione urbana di aree o comparti privati relativo alla zona nord di Modena e in particolare al quartiere Sacca e Crocetta. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4231 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da intraprendere per garantire la ripresa a pieno regime dell'attività dell'ospedale Magati di Scandiano (RE), in particolare per quanto concerne la riapertura in modalità full time del Pronto Soccorso e il ripristino dell'automedica in orario notturno. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4232 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere per garantire il riconoscimento delle particolari condizioni di lavoro al personale del Servizio sanitario regionale direttamente e specificamente impegnato, nel corso del 2021, nella risposta all'emergenza COVID-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4233 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da adottare per risolvere il problema della frequente mancata coincidenza delle linee Tper 247 e 206, segnalato in particolare negli orari di uscita da scuola degli studenti pendolari. A firma del Consigliere: Lisei

 

4236 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione finanziaria dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4237 - Interrogazione a risposta scritta circa l'insorgere di focolai Covid nell'ospedale "Santa Maria della Scaletta" di Imola, le azioni necessarie per mettere in sicurezza il nosocomio e la situazione dei controlli dei Green Pass nei giorni festivi e prefestivi. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

4238 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla situazione dei fondi e degli investimenti destinati alla sanità regionale, con particolare riferimento alla possibilità di garantire a tutta la popolazione la terza dose di vaccino anti-Covid. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4240 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per far fronte alle criticità che interessano il comparto della pericoltura. A firma della Consigliera: Piccinini

 

4241 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione finanziaria della sanità regionale, a seguito delle spese sostenute per far fronte alla pandemia e, in particolare, alla luce della recente ripresa di contagi e di ricoveri nei reparti Covid. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4242 - Interrogazione a risposta scritta circa l'elevato numero di contagi da Covid-19 registrato nel complesso scolastico "Marconi" di Castelfranco (MO), in particolare a seguito della necessità di svolgere le lezioni all'interno di container, in conseguenza di lavori di ristrutturazione degli edifici. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4243 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da intraprendere per riqualificare il tratto autostradale della A1 in carreggiata nord, compreso tra il vecchio casello di Sasso Marconi e il sottopasso "San Lorenzo", dismesso nel 2009 e attualmente in stato di abbandono. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4244 - Interrogazione a risposta scritta sulla modalità di presentazione della CILA-S specifica per il Superbonus 110% quando l'intervento è misto, ovvero si integra con altri lavori che non usufruiscono di tale agevolazione. A firma dei Consiglieri: Paruolo, Pillati, Tarasconi, Rontini, Daffadà, Costa, Montalti, Zappaterra, Costi, Mori, Bulbi, Gerace, Sabattini, Caliandro, Fabbri

 

4247 - Interrogazione a risposta orale in commissione per conoscere gli esiti dell'analisi costi-benefici relativa all'Autostrada regionale Cispadana, annunciata dalla Giunta nel 2019. A firma della Consigliera: Zamboni

 

4248 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per risolvere le criticità riscontrate nel funzionamento del passaggio a livello di viale dei Lombardi a Lido di Classe (RA). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4249 - Interrogazione a risposta scritta circa le criticità relative al funzionamento dell'infrastruttura di collegamento tra la stazione ferroviaria di Bologna e l'Aeroporto G. Marconi, il c.d. "People Mover". A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

 

4250 - Interrogazione a risposta scritta circa le le tempistiche per il pagamento effettivo degli aiuti agli imprenditori del settore agroalimentare, in merito alle gelate del 2020. A firma del Consigliere: Liverani

 

4251 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Regione intenda collaborare, con le singole amministrazioni del Frignano, all'individuazione di un'idonea area per il conferimento dei rifiuti edili. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4252 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni necessarie per poter effettuare, con cadenza annuale, un controllo dell'effettiva sussistenza in vita dei titolari dei contrassegni di parcheggio per disabili, al fine di far decadere tempestivamente i permessi dei soggetti deceduti. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4256 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per mitigare il movimento franoso che insiste sulla località Senato nella frazione di Tarsogno del comune di Tornolo (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

 

4257 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulla mancata erogazione della Cassa Integrazione ai dipendenti della Demm di Alto Reno Terme. A firma del Consigliere: Taruffi

 

4258 - Interrogazione a risposta scritta in ordine ai rapporti sindacali presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

4261 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare al fine di ripristinare l'attività H24 del Pronto Soccorso dell'Ospedale Magati di Scandiano (RE) e l'operatività dell'automedica anche in orario notturno. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

4264 - Interrogazione a risposta scritta circa la riapertura dei Punti Nascita e la possibilità di revisione del D.M. 2-4-2015, n. 70. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4267 - Interrogazione a risposta scritta sulle azioni che è possibile intraprendere affinché si possa giungere all'assicurazione obbligatoria anche per i monopattini e le biciclette a pedalata assistita. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4268 - Interrogazione a risposta scritta circa gli effetti del previsto ampliamento di un'azienda di allevamento suinicolo a Mirandola (MO). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4269 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'esito dello studio commissionato dalla Regione sull'ipotesi di ampliamento dell'area estrattiva del Polo Unico Regionale del gesso in località Monte Tondo nei comuni di Riolo Terme e Casola Valsenio (RA). A firma della Consigliera: Zamboni

 

4270 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'opportunità di predisporre un numero verde per richieste di intervento in caso di guasto o necessità di sostituzione dei dispositivi assistenziali. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4271 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'eventuale abolizione dell'agevolazione fiscale per i veicoli d'interesse storico e collezionistico, in particolare quelli con età compresa fra 20 e 29 anni. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4273 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai contenuti della riunione tenutasi al Ministero Salute lo scorso 25/01/2020, relativa alle tematiche di sorveglianza epidemiologica. A firma del Consigliere: Lisei

 

4274 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla situazione del personale medico in servizio presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4275 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le tempistiche di somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid al personale scolastico, in particolare alla luce dell'aumento della circolazione del virus. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4279 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa gli aggiornamenti in merito alla disciplina delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricreative e al coinvolgimento di enti locali e stakeholders nel percorso di definizione dei criteri di accesso ai bandi e del complessivo riordino della materia. A firma delle Consigliere: Rossi, Rontini

 

4280 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali chiarimenti siano arrivati all'Ufficio Scolastico regionale dal Ministero dell'Istruzione sulle attuali disposizioni anti Covid19 per lo svolgimento dell'attività di canto nelle scuole primarie. A firma della Consigliera: Pigoni

 

4281 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sul progetto Foce Nure nell'ambito dell'investimento 3.3 "Rinaturazione del Po" della Misura M2C4 del PNRR. A firma della Consigliera: Piccinini

 

4282 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla carenza di organico medico e infermieristico al fine di scongiurare la chiusura del Pronto Soccorso di Mirandola. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4283 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se è intenzione della Regione Emilia-Romagna dare indicazioni affinché vengano modificati i posti auto esistenti non conformi riservati alle persone con disabilità. A firma del Consigliere: Amico

 

4284 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla necessità di ripensare il piano di trasferimento dei daini presenti all'interno della pineta di Classe e del Lido di Volano. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4285 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sui disservizi segnalati da comitati di pendolari dell'Emilia-Romagna e sui lavori per il raddoppio del nodo ferroviario di Casalecchio. A firma della Consigliera: Zamboni

 

4286 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in ordine alla campagna vaccinale per la terza dose, con particolare riferimento all'organizzazione, ai costi da sostenere e al loro impatto sulla Sanità regionale. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele, Rancan

 

4287 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in ordine alle tempistiche di intervento dei mezzi del 118 in Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4288 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai progetti di riqualificazione dell'area dell'ex cartiera Burgo di Lama di Reno, nel comune di Marzabotto, e alla loro coerenza e compatibilità con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite nell'Agenda 2030. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4289 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle azioni da intraprendere per l'eventuale inserimento di alcune aree dell'Emilia-Romagna nella Zona logistica semplificata del porto di La Spezia. A firma del Consigliere: Rainieri

 

4290 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le modalità di esecuzione dei lavori per la posa della fibra ottica da parte di Open Fiber. A firma della Consigliera: Rontini

 

RISOLUZIONI

 

4234 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere la soluzione progettuale più appropriata al fine di insediare nel Comune di Castelfranco Emilia (MO) un nuovo Istituto d'Istruzione Superiore ad indirizzo tecnico/liceale, anche quale sede distaccata di altro Istituto di Istruzione Superiore presente nella Provincia di Modena. (12 11 21). A firma del Consigliere: Pelloni

 

4235 - Risoluzione sul pacchetto di proposte della Commissione europea "Pronti per il 55%" del 14 luglio 2021: Comunicazione "Pronti per il 55 %: realizzare l'obiettivo climatico dell'UE per il 2030 lungo il cammino verso la neutralità climatica" (COM/2021/550); Proposta di regolamento che istituisce il Fondo sociale per il clima (COM/2021/568); Proposta di direttiva che modifica la direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra all'interno dell'Unione (COM/2021/551); Proposta di direttiva che modifica la direttiva 2003/87/CE per quanto riguarda il contributo del trasporto aereo all'obiettivo di riduzione delle emissioni (COM/2021/552); Proposta di direttiva che modifica la direttiva 2003/87/CE per quanto riguarda la notifica della compensazione in relazione a una misura basata sul mercato globale per gli operatori aerei con sede nell'Unione (COM/2021/567); Proposta di regolamento sulla realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi e che abroga la direttiva 2014/94/UE (COM/2021/559); Proposta di direttiva che modifica la direttiva (UE) 2018/2001, il regolamento (UE) 2018/1999 e la direttiva 98/70/CE per quanto riguarda promozione dell'energia da fonti rinnovabili e che abroga la direttiva (UE) 2015/652 del Consiglio (COM/2021/557); Proposta di direttiva sull'efficienza energetica (rifusione) (COM/2021/558); Proposta di regolamento che modifica i regolamenti (UE) 2018/841 nel settore dell'uso del suolo, della silvicoltura e dell'agricoltura - il cosiddetto regolamento LULUCF - e (UE) 2018/1999 per quanto riguarda il miglioramento del monitoraggio, della comunicazione, del monitoraggio dei progressi e del riesame (COM/2021/554). Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012 e esame di sussidiarietà ai sensi del Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona. (Approvata dalla I Commissione assembleare in data 10/11/2021)

 

4259 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché le aziende di trasporto pubblico locale di tutta la regione consentano alle persone transgender di indicare sul proprio abbonamento il proprio nome di elezione e non quello anagrafico, coinvolgendo le associazioni che partecipano all'Osservatorio regionale sulle discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere. (18 11 21). A firma dei Consiglieri: Amico, Mori, Piccinini, Caliandro, Rossi, Zamboni, Mumolo

 

4262 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, sull'esempio dell'iniziativa presentata da Regione Lombardia, per promuovere anche sul nostro territorio un progetto che incentivi la fruizione delle nostre montagne in questa stagione di ritorno sulle piste da sci, attraverso pacchetti che comprendano skipass gratuito per ragazzi e lezioni di sci a prezzo simbolico. (18 11 21). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4263 - Risoluzione per impegnare la Giunta a mettere in atto tutti gli interventi utili alla prevenzione e al contrasto dei disturbi alimentari, aggravatisi durante la pandemia da Covid-19, anche istituendo tavoli di lavoro ad hoc e mettendo a punto protocolli specifici per affrontare e gestire tali patologie. (18 11 21). A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Pelloni, Bergamini, Marchetti Daniele, Stragliati, Facci

 

4265 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere strategie efficaci e piani di azione per la prevenzione e la cura del disagio psicologico di tutte le fasce d'età della popolazione. (18 11 21). A firma della Consigliera: Zamboni

 

4266 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare l'adozione di una legge nazionale contenente la revisione e il riordino definitivo della disciplina delle concessioni balneari, coinvolgendo le Regioni nel percorso di definizione dei requisiti per l'assegnazione delle concessioni medesime. (18 11 21). A firma dei Consiglieri: Rossi, Bulbi, Gerace, Montalti, Zappaterra, Fabbri, Daffadà, Rontini, Pillati

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

3781 - Interrogazione a risposta scritta circa l'aumento delle tariffe idriche a carico delle aziende agricole e zootecniche. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3783 - Interrogazione a risposta scritta sulla gestione della scuola comunale di Musica del Comune di Cervia da parte della Scuola di arti e mestieri Angelo Pescarini. A firma del Consigliere: Lisei

 

3784 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità per garantire l'accesso e la fruizione dei percorsi formativi per OSS alle persone disoccupate, al fine di incentivarne il reinserimento lavorativo. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni

 

3786 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure di sostegno da adottare nei confronti delle squadre regionali di pallacanestro, pallavolo ed altri sport. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3789 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di attuazione della legge regionale n. 12 del 2013 "Disposizioni ordinamentali e di riordino delle forme pubbliche di gestione nel sistema dei servizi sociali e socio-sanitari. Misure di sviluppo e norme di interpretazione autentica in materia di aziende pubbliche di servizi alla persona". A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3803 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire il rispetto delle norme sanitarie e anti-contagio durante gli eventi in programma nell'edizione 2021 de "La Notte Rosa".

A firma della Consigliera: Castaldini

 

3806 - Interrogazione a risposta scritta riguardante le richieste di contributo affitto presentate nel 2021.

A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3809 - Interrogazione a risposta scritta circa la concessione di locali a prezzo calmierato da parte del comune di Modena all'associazione AIW (Association for Integration of Women). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3816 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure che la Regione intende adottare al fine di incentivare la pratica sportiva in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3825 - Interrogazione a risposta scritta circa i lavori nell'alveo del torrente Ausa presente nel territorio del comune di Bertinoro (FC). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3829 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per garantire il diritto all'accesso alla rete idrica pubblica, anche per le 'case sparse' prive di allaccio alla rete stessa nei comuni della Regione. A firma della Consigliera: Piccinini

 

3839 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare al fine di prevenire la formazione di aggregazioni giovanili violente di strada. A firma dei Consiglieri: Tarasconi, Costa, Zappaterra, Mori, Rossi, Rontini, Pillati, Mumolo, Bulbi, Daffadà, Montalti, Marchetti Francesca, Fabbri

 

3842 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per scongiurare i furti avvenuti presso le auto posteggiate nel parcheggio dell'Ospedale di Castel San Pietro Terme (BO). A firma del Consigliere: Lisei

 

3844 - Interrogazione a risposta scritta circa i tempi e le modalità di erogazione del "fondo affitti" a sostegno dei nuclei familiari in difficoltà, con particolare riferimento alla situazione presente a Imola (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

3846 - Interrogazione a risposta scritta circa il mancato rinnovo delle concessioni per i 57 capanni da pesca, collocati sull'asta idraulica dei Fiumi Uniti (FE). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

3847 - Interrogazione a risposta scritta circa il monitoraggio acustico sull'intero percorso del People Mover. A firma del Consigliere: Lisei

 

3854 - Interrogazione a risposta scritta circa l'apertura di un confronto con la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche per garantire l'assistenza domiciliare. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3889 - Interrogazione a risposta scritta per sollecitare la promozione di azioni in favore della riduzione e della progressiva abolizione della "Tampon tax" cioè l'aliquota IVA sui prodotti di igiene intima femminile.A firma dei Consiglieri: Rossi, Marchetti Francesca, Sabattini, Montalti, Mori, Bondavalli, Mumolo, Pillati, Daffadà, Caliandro, Rontini, Bulbi, Fabbri

 

3891 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per sostenere la popolazione e le attività economiche dell'Alta Valtrebbia per i danni subiti a seguito del crollo del Ponte Lenzino. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3894 - Interrogazione a risposta scritta circa affermazioni negazioniste, omofobe e razziste, espresse qualche anno fa su un blog e attribuite a un dirigente scolastico di una scuola media di Piacenza. A firma delle Consigliere: Marchetti Francesca, Tarasconi, Bondavalli

 

3896 - Interrogazione a risposta circa il ritardo nel rilascio del Green Pass ad uno studente piacentino che ha completato il ciclo vaccinale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3907 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato degli istituti scolastici in Emilia-Romagna, in particolare per quanto attiene la salvaguardia della sicurezza e della salute del personale e degli studenti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3933 - Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi di taglio della vegetazione ripariale. A firma del Consigliere: Taruffi

 

3946 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere al fine di contenere il rincaro delle bollette a carico delle famiglie e imprese emiliano-romagnole. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3948 - Interrogazione a risposta scritta circa il verificarsi di aggressioni verbali e minacce presso il Pronto Soccorso del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

3952 - Interrogazione a risposta scritta circa l'impiego dei test salivari sui bambini e ragazzi disabili ai fini del rilascio del green pass. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3960 - Interrogazione a risposta scritta circa i danni provocati dalla tromba d'aria che ha colpito la frazione di Fossoli, nel Comune di Carpi (MO), domenica 19 settembre 2021 e le iniziative da adottare per farvi fronte. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3971 - Interrogazione a risposta scritta circa la rimozione di detriti contaminati dopo la tromba d'aria che ha colpito Fossoli, frazione del comune di Carpi (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

3976 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere a tutela dei lavoratori del settore logistico e dell'e-commerce, anche alla luce dell'accordo nazionale sottoscritto dalle parti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3977 - Interrogazione a risposta scritta circa il divieto di accesso all'istituto scolastico presso cui lavora imposto ad un'insegnante in possesso di tampone negativo. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3979 - Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di migliorare l'individuazione delle zone di protezione della fauna selvatica, in particolare nella zona di pianura della provincia di Ravenna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

3982 - Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di avviare una campagna di screening a campione sulla popolazione emiliano-romagnola per monitorare il tasso anticorpale diffuso sul territorio. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Stragliati, Bergamini, Pelloni

 

3986 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibilità di garantire test rapidi gratuiti agli agenti delle Forze dell'Ordine. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3987 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per migliorare le condizioni di sicurezza in cui operano gli agenti di polizia penitenziaria e per aumentare i controlli nelle carceri dell'Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

3988 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative da adottare per evitare un incremento del costo dell'energia. A firma dei Consiglieri: Daffadà, Montalti, Bulbi, Fabbri, Rontini, Mori, Pillati

 

3992 - Interrogazione a risposta scritta circa le infrazioni del Codice della Strada segnalate sulla SP31, a Borgo Poggio Grande, frazione del comune di Castel San Pietro Terme (BO). A firma del Consigliere: Lisei

 

4000 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni poste in essere per tutelare la produzione di aceto balsamico nelle province di Modena e Reggio Emilia. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4002 - Interrogazione a risposta scritta circa la condizione di affollamento nei mezzi del TPL dei bacini di competenza di Seta e lo stato dei rimborsi a suo tempo previsti per il mancato utilizzo dei mezzi in conseguenza dell'organizzazione delle attività scolastiche in modalità DAD. A firma della Consigliera: Piccinini

 

4006 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di effettuare test molecolari su campioni salivari in individui (sintomatici o asintomatici) fragili con scarsa capacità di collaborazione. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4009 - Interrogazione a risposta scritta in merito allo stato dei lavori per realizzare la separazione delle reti idriche nel comune di Pavullo nel Frignano (MO), al fine di evitare la tracimazione di acque non filtrate nel torrente Cogorno. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4015 - Interrogazione a risposta scritta circa l'allestimento di punti vaccinali open a Bologna. A firma del Consigliere: Lisei

 

4018 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai contributi erogati dalla Regione Emilia-Romagna per la copertura totale o parziale del costo di frequenza dei centri estivi riservati a bambini e ragazzi, con particolare attenzione alla situazione di Imola e del suo circondario. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

4020 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'inchiesta sull'infezione di neonati da Citrobacter all'Ospedale di Verona. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4038 - Interrogazione a risposta scritta circa l'abbattimento di lepri nel Ravennate. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4040 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle ricadute sull'attività venatoria di una recente ordinanza del comune di Castelfranco Emilia (MO). A firma dei Consiglieri: Bargi, Pompignoli, Pelloni

 

4042 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per rendere più agevole la prenotazione di tamponi rapidi e molecolari. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo

 

4091 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibile connotazione provinciale del progetto di variante stradale denominato "Via Emilia Bis". A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

In data 10 novembre 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Territorio, Ambiente Mobilità”, alle interrogazioni oggetto n. 3968 – 3985:

 

3968 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito ad incidenti occorsi ad alcuni enduristi lungo sentieri dell'Appennino parmense e reggiano. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri, Catellani, Delmonte

 

3985 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il ripristino del tratto stradale interrotto nella S.P 325 "Val di Setta" all'altezza del Km 13 in territorio di Monzuno a seguito della frana del 6 aprile 2019. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

In data 11 novembre 2021 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità”, alla interrogazione oggetto n. 4059:

 

4059 - Interrogazione a risposta orale in Commissione sullo stato d'avanzamento del tavolo regionale di concertazione sulla danza, al fine di giungere all'elaborazione di un provvedimento legislativo che ridefinisca la disciplina del settore coreutico nel suo complesso. A firma della Consigliera: Piccinini

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 04/11/2021 al 18/11/2021

 

DPGR n. 156 del 09/11/2021

Sostituzione di un componente della Consulta della cooperazione istituita con decreto n. 220/2015 ai sensi dell’art. 3 della L.R. n. 6/2006 e s.m.i..

 

DPGR n. 157 del 10/11/2021

Sostituzione di componente Comitato consultivo degli utenti e dei portatori di interesse di ATERSIR di cui all’art. 15 della L.R. n. 23 del 2011.

 

DPGR n. 159 del 12/11/2021

Dichiarazione di decadenza dei componenti di diritto del Consiglio delle Autonomie Locali a seguito della cessazione dalla carica e nomina in sostituzione dei nuovi componenti, ai sensi dell’art. 5, comma 1, della L.R. n. 13/2009 e successive modifiche.

 

DPGR n. 160 del 16/11/2021

Nomina di un componente nella Commissione regionale per l’artigianato in sostituzione di un membro dimissionario.

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno n. 18 prot. NP/2021/3130 del 22/11/2021)

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Petitti- Rainieri - Zamboni

Bergamini - Montalti

 

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