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106.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 23 NOVEMBRE 2021

 

(POMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

OGGETTO 3980

Interpellanza circa la realizzazione di un parcheggio e di un ascensore nella stazione ferroviaria di Vado (BO). A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 3999

Interpellanza in merito ad un murale realizzato presso una scuola di Levizzano, frazione di Castelvetro (MO). A firma del Consigliere: Pelloni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PELLONI (Lega)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Ancora sull’oggetto 3980

PRESIDENTE (Petitti)

CORSINI, assessore

MASTACCHI (RCPER)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Ancora sull’oggetto 3999

PRESIDENTE (Petitti)

FELICORI, assessore

PELLONI (Lega)

 

Appello dei Consiglieri

PRESIDENTE (Petitti)

 

Richiesta di iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno

PRESIDENTE (Petitti)

STRAGLIATI (Lega)

ZAPPATERRA (PD)

 

Iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno e inversione dell’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Petitti)

ZAPPATERRA (PD)

 

OGGETTO 4202

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Bilancio consolidato della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2020”. (56)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

BESSI (PD)

PRESIDENTE (Rainieri)

CATELLANI (Lega)

CALVANO, assessore

BESSI (PD)

CATELLANI (Lega)

LISEI (FdI)

 

OGGETTO 3794

Progetto di legge d’iniziativa Giunta: “Modifica all’art. 3, comma 5, della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 29 (Organizzazione e finanziamento delle Aziende sanitarie)”. (31)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

PARUOLO, relatore della Commissione

MARCHETTI Daniele, relatore di minoranza

LISEI (FdI)

PRESIDENTE (Petitti)

PELLONI (Lega)

TAGLIAFERRI (FdI)

DONINI, assessore

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 4214

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Misure per l’attuazione della legge 28 maggio 2021, n. 84, concernente il distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla Regione Marche e loro aggregazione alla Regione Emilia-Romagna”. (32)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del Giorno 4214/1 – oggetto 4302 – Presentazione, discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Petitti)

ROSSI, relatrice della Commissione

MONTEVECCHI, relatore di minoranza

PICCININI (M5S)

CALVANO, assessore

COSTI (PD)

PICCININI (M5S)

BARUFFI, sottosegretario

PICCININI (M5S)

PELLONI (Lega)

ZAMBONI (EV)

TARUFFI (ERCEP)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche: Iscrizione di nuovo argomento all'ordine del giorno - Iscrizione di nuovo argomento – Inversione dell'ordine del giorno - oggetti 4202 - 3794 - 4214 - ordine del giorno 4214/1

Emendamenti oggetti 3794 - 4214

Comunicazioni ai sensi dell’art. 69 del Regolamento Interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 14,36

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiaro aperta la seduta pomeridiana n. 106 del giorno 23 novembre 2021.

 

Svolgimento di interpellanze

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con lo svolgimento delle interpellanze.

 

OGGETTO 3980

Interpellanza circa la realizzazione di un parcheggio e di un ascensore nella stazione ferroviaria di Vado (BO). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Petitti): Iniziamo, per la precisione, dall’interpellanza 3980: interpellanza circa la realizzazione di un parcheggio e di un ascensore nella stazione ferroviaria di Vado, a Bologna, a firma del consigliere Mastacchi.

Prego, consigliere.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente.

Si tratta di un chiarimento rispetto alla vecchia delibera che assunse la Regione Emilia-Romagna nel lontano anno 2008.

Visto che la frazione di Vado è sede di una delle stazioni di testa del sistema ferroviario metropolitano e regionale deposte in alto rispetto al paese, che nella stazione di Vado sono ormai conclusi i lavori di adeguamento e quindi a breve la stazione diventerà più fruibile a tutti coloro che transiteranno da Vado a Monzuno, che si è ormai concluso l’iter di approvazione del progetto di dismissione del pezzo di autostrada A1 adiacente Vado, a cui seguirà la realizzazione del parco fluviale. Premesso che la realizzazione della Casa della salute quale presidio territoriale sanitario è quasi terminata e qui troveranno posto i medici di medicina generale, i pediatri, la specialistica, i servizi infermieristici e il punto prelievi per offrire un servizio territoriale di continuità alle nostre comunità per entrambe le vallate del Setta e del Sambro.

Al fine di rendere la stazione pienamente operativa, è necessario costruire un nuovo ed ampio parcheggio di interscambio e un ascensore. Questo per favorire l’accesso alla stazione anche per tutti coloro che usufruiranno della Casa della salute, vista la posizione in alto rispetto al paese della stazione.

L’area dedicata alla costruzione del parcheggio è individuata in quella dell’attuale depuratore, che quindi deve essere dismesso, e questo è già previsto nelle pianificazioni di Hera. Evidenziato che a luglio 2008 l’Assemblea ha approvato a maggioranza l’utilizzo dei fondi per la realizzazione dell’ascensore di accesso alla stazione di Vado Monzuno e di un ampio parcheggio di interscambio, in quanto rientranti nel progetto di sistemazione dal punto di vista ambientale e paesaggistico della zona, che ad oggi, dopo più di 13 anni, non sono stati realizzati né l’ampio parcheggio, né tantomeno l’ascensore per favorire l’accesso alla stazione, disattendendo un impegno assunto dalla nostra Regione, interpella la Giunta regionale e l’assessore competente per sapere se la Regione intende mantenere gli impegni assunti con i cittadini da ormai più di 13 anni e quindi realizzare il parcheggio e l’ascensore nella stazione di Vado Monzuno, se intende impiegare anche le risorse europee che avrà a disposizione, oltre a quelle regionali, per la realizzazione del parcheggio e dell’ascensore.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi. Le chiedo un minuto di pazienza, perché per un problema tecnico passo all’altra interrogazione, se per lei non è un problema, e poi riprendiamo dalla risposta a lei da parte dell’assessore Corsini, che è qui in aula. Grazie mille.

 

OGGETTO 3999

Interpellanza in merito ad un murale realizzato presso una scuola di Levizzano, frazione di Castelvetro (MO). A firma del Consigliere: Pelloni

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, passiamo all’interpellanza 3999: interpellanza in merito ad un murale realizzato presso una scuola di Levizzano, frazione di Castelvetro, a Modena.

L’interpellanza è a firma del consigliere Pelloni. Prego, non si preoccupi, siamo in partenza, quindi qualche secondo di défaillance sulla partenza.

Consigliere Pelloni, a lei la parola sull’interpellanza 3999. Prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente. Scusate, ero in arrivo.

Lo scorso 25 settembre, è stato inaugurato il murale realizzato da un artista, in arte Dem, presso la scuola Cavedoni di Levizzano, frazione di Castelvetro.

In seguito, l’artista ha dialogato con Simão Amista, antropologo esperto di filosofia e spiritualità afrodiasporiche. Si tratta di un progetto di arte urbana nelle scuole, portato avanti da una curatrice di mostre, in stretta collaborazione con l’Assessorato alla cultura e il Comune di Castelvetro di Modena, per mettere in connessione anche i più giovani con una forma d’arte empatica e comunicativa, in cui si mettono a confronto tradizioni, credenze, divinità pagane del territorio con quelle delle popolazioni Yoruba. Il tutto nel contesto di un periodo, settembre, che vede nell’equinozio d’autunno la celebrazione dei campi e dei raccolti.

Considerato che l’esposizione e l’abbinamento dell’artista in questione, come si evince da alcune foto, sono intrisi di riferimenti al demonio e risultano di cattivo gusto per un pubblico giovanile, almeno a mio avviso, anche perché il nome d’arte Dem è diminutivo di demonio, si interpella la Giunta per sapere se quanto esposto corrisponda al vero e se condivida la diffusione di forme artistiche satanistiche, perché di questo si parla. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

Risponde l’assessore Felicori, a cui passo la parola perché è collegato da remoto.

C’è un problema con il collegamento, prima era collegato. Riverifichiamo.

Qualche secondo di pazienza. Oggi abbiamo qualche problemino con i collegamenti.

Oggi chiedo un po’ di pazienza ai consiglieri perché, come avete visto, c’è qualche problemino tecnico. Chiedo a questo punto a Pelloni un attimo di pazienza, perché stiamo recuperando il collegamento con l’assessore Felicori.

 

Ancora sull’oggetto3980

 

PRESIDENTE (Petitti): Per non perdere tempo qui in aula, passo la parola all’assessore Corsini in merito all’interrogazione del consigliere Mastacchi.

Prego, assessore Corsini.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio anche il consigliere Mastacchi.

Rispetto alla sua interpellanza devo partire con l’ordine del giorno, ricordare l’ordine del giorno proposto dagli allora consiglieri regionali Mazza, Bortolazzi e Nanni, in merito all’aggiornamento per il triennio 2008-2010 del programma triennale 2007-2009 di intervento sulla rete viaria di interesse regionale, in particolare sulla ex Strada Statale 325, in cui è stata impegnata la Giunta a destinare parte delle somme indicate nella delibera n. 186 del 2008 per le tangenziali urbane, all’ascensore, al parcheggio della stazione di Vado.

Le somme previste relative al suddetto intervento erano complessivamente di 16.800.000 euro, di cui 14.300.000 euro di cofinanziamento e 2.500.000 euro a carico dello Stato e della Regione.

In effetti, all’epoca era emerso che Autostrade per l’Italia, per realizzare la tangenziale di Vado utilizzando parte del sedime dismesso dell’A1 era disposta a finanziare opere per un totale di 14,3 milioni di euro. Pertanto, la differenza di 2,5 milioni di euro avrebbe dovuto essere a carico della Regione.

L’emendamento, approvato con l’ordine del giorno che ho citato, ha quindi impegnato la Giunta a prevedere nel progetto anche l’ascensore e il parcheggio.

Successivamente, a seguito di approfondimenti tecnici, si è deciso di non dar seguito alla realizzazione della tangenziale di Vado e si è raggiunto un accordo sancito da una convenzione del 2018 perché Autostrade per l’Italia ritornasse alla demolizione del tratto autostradale dismesso e alla realizzazione della sola pista ciclabile fra Sasso Marconi e Vado.

Segnalo, inoltre, che il programma approvato con la delibera dell’Assemblea legislativa era relativo al triennio 2008-2010. Successivamente, essendo venuti meno i trasferimenti dello Stato relativi alla Bassanini, la Regione non ha predisposto ulteriori programmi di intervento sulla rete viaria di interesse regionale.

Si evidenzia che il finanziamento con risorse destinate alla viabilità poteva essere ricompreso nelle somme destinate alla realizzazione della complessiva tangenziale di Vado come opera ad esse connessa. Avendo deciso di non dar seguito al progetto di tangenziale, il finanziamento delle sole opere relative all’ascensore e al parcheggio non potrebbe più rientrare in un futuro programma, ora disciplinato dall’articolo 167 della legge regionale n. 3.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Grazie, assessore. Chiaramente la risposta è chiara, ma non è di mio gradimento. Ma temevo fosse così visto il lungo silenzio che si è protratto nel tempo.

È chiaro che dal punto di vista procedurale il collegamento dell’investimento alla tangenziale di Vado, quindi l’investimento di Autostrade, è chiaro, come è chiaro il percorso che è stato fatto. Però, il fatto che non venga realizzata la tangenziale non fa sì che venga meno anche l’utilità del parcheggio e dell’ascensore, anzi direi che diventa ancor più importante perché, essendo la Casa della salute posizionata rispetto alla stazione ad un dislivello di alcune decine di metri, per raggiungerlo bisogna fare il giro del paese percorrendo a piedi un percorso pedonale, tra l’altro anche molto pericoloso perché sono strade molto vecchie, che non hanno le caratteristiche per essere percorse a piedi, considerato che gli utenti della Casa della salute principalmente saranno persone fragili, quindi persone che arrivano con molta probabilità in treno, perché visto che la viabilità è anche molto penalizzata l’utilizzo del treno credo che sarà lo strumento di trasferimento più utilizzato, diventa ancora più importante questo investimento.

Credo, pertanto, che sarà necessario tornare sull’argomento e vedere se ci sarà la possibilità di trovare qualche altra forma di finanziamento, visto che l’iter di approvazione della riqualificazione totale dell’area ormai è concluso. Mi risulta che dovrebbe essere questione di poco l’arrivo dell’approvazione definitiva. In parallelo, dovremmo cercare una soluzione e costruire un percorso che faccia sì che possa essere realizzato anche questo parcheggio, che è indispensabile, ma in particolare questo collegamento con la stazione, senza di cui la stazione già oggi ha grandissime difficoltà dal punto di vista dei parcheggi eccetera, quindi una volta che sarà utilizzato ulteriormente anche per il collegamento con la Casa della Salute diventerà ancor più critica la situazione. Credo che dovremo comunque affrontare il problema e riparlarne nuovamente. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

 

Ancora sull’oggetto 3999

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, recuperiamo la risposta per il consigliere Pelloni e quindi passo la parola all’assessore Felicori.

Prego, assessore.

Manca l’audio, la vediamo, ma non la sentiamo.

 

FELICORI, assessore: Ora mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo, prego.

 

FELICORI, assessore: Grazie al consigliere Pelloni, a cui rispondo volentieri, anche perché l’intervento mi ha permesso di conoscere una bella storia.

Innanzitutto, quando parliamo di Marco Barbieri, in arte Dem, non stiamo parlando di un garzoncello della Provincia di Bologna, ma di un artista che, benché giovane (1978 di nascita) ha già una buona carriera, è uno degli street artist più famosi, ha già fatto una mostra al PAC di Milano, un’altra mostra all’Istituto italiano di cultura di New York, una sua opera è stata già acquisita dalla collezione della Farnesina all’Istituto degli Affari Esteri, ad ottobre sarà nel padiglione della Collaini alla Fiera dell’arte di Verona.

Il murale che è stato realizzato nella scuola non ha nessuna pretesa diabolica, anzi ha al centro una Madonna, ed è bellissima la storia che si riferisce a questa Madonna, perché pare che (l’artista si è basato sui resoconti degli abitanti, dei genitori) che ci fosse in quell’area un’edicola votiva con una Madonna e le madri, quando i bambini erano pronti per camminare da soli, svolgessero davanti a quell’edicola una specie di rito di iniziazione all’autonomia del camminare, che poi è diventata una tradizione popolare.

Dunque, quella Madonna lì rappresentata ha una forte radice nella religiosità del territorio, ed è a tutti gli effetti ovviamente […].

Anche le altre due figure presenti nel murales affondano nella tradizione religiosa popolare. Io quindi con i miei poveri mezzi umani non sono in grado di negare le presenze diaboliche in nessun luogo, ma direi che qui di presenze diaboliche non ce ne sono, anzi, c’è una forte presenza di religiosità e su questo vorrei rassicurare il consigliere.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Felicori.

Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente, e grazie della risposta all’assessore.

Mi era chiaro, mi ero documentato, prima di depositare l’interpellanza, sulla Madonna del distacco. Diciamo una cosa, però: per l’artista, al di là degli apprezzamenti che può avere, in questo caso sono stati utilizzati soldi pubblici per incaricare un artista. “Dem” è diminutivo di demonio; la caratteristica principale delle opere, che almeno io ho visto, sono opere sataniste. Capite bene che se si utilizzino fondi pubblici per chiamare un satanista a fare un’opera in cui è prevista anche la “Madonna del Distacco”, è un’opportunità che dal punto di vista morale ed etico era meglio evitare. Ci potevano essere altri artisti, che hanno nelle proprie corde magari la cultura cristiana, e forse era meglio utilizzare loro.

Che poi lui possa esporre le proprie opere e che le persone liberamente paghino un biglietto per andare a vederle, sono liberissime di farlo, ma quando si utilizzano fondi pubblici… Tra l’altro, non è stata fatta nessuna gara, siamo, è vero, sotto soglia, però effettivamente ci sono più opportunità che almeno, forse per la parte politica che rappresento, si poteva pensare meglio, prima di affidare la commissione in una scuola primaria, ad un artista satanista. Si poteva pensare meglio.

Nulla in contrario che lui possa fare quello che vuole della sua vita e delle sue opere, però quando la gente paga il biglietto e va a vederlo. Non si utilizzano fondi pubblici e di fatto si obbligano tutti coloro che non scelgono quella scuola… Magari sono residenti e per stradario devono andare in quella scuola e saranno obbligati a vedere un’opera di un autore satanista.

Questo non mi vede assolutamente d’accordo. Chiedevo alla Giunta se effettivamente… Quindi, da un certo punto di vista non mi ritengo personalmente soddisfatto perché alla risposta pensavo che magari ci fosse un po’ una presa di distacco nell’utilizzare fondi pubblici per autori satanisti. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

Abbiamo concluso le interpellanze.

 

Appello dei consiglieri

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, passiamo all’appello.

 

A seguito dell’appello svolto dalla Presidente Petitti risultano presenti i consiglieri:

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARCAIUOLO Michele
  3. BERGAMINI Fabio
  4. BESSI Gianni
  5. BONACCINI Stefano
  6. BONDAVALLI Stefania
  7. BULBI Massimo
  8. CALIANDRO Stefano
  9. CASTALDINI Valentina
  10. CATELLANI Maura
  11. COSTA Andrea
  12. COSTI Palma
  13. DAFFADÀ Matteo
  14. DELMONTE Gabriele
  15. FABBRI Marco
  16. FACCI Michele
  17. FELICORI Mauro
  18. GERACE Pasquale
  19. GIBERTONI Giulia
  20. LISEI Marco
  21. MALETTI Francesca
  22. MARCHETTI Francesca
  23. MASTACCHI Marco
  24. MONTALTI Lia
  25. MONTEVECCHI Matteo
  26. MORI Roberta
  27. MUMOLO Antonio
  28. OCCHI Emiliano
  29. PARUOLO Giuseppe
  30. PELLONI Simone
  31. PETITTI Emma
  32. PICCININI Silvia
  33. PIGONI Giulia
  34. PILLATI Marilena
  35. POMPIGNOLI Massimiliano
  36. RANCAN Matteo
  37. ROSSI Nadia
  38. SABATTINI Luca
  39. SONCINI Ottavia
  40. STRAGLIATI Valentina
  41. TAGLIAFERRI Giancarlo
  42. TARASCONI Katia
  43. TARUFFI Igor
  44. ZAMBONI Silvia
  45. ZAPPATERRA Marcella

 

RONTINI: Presente, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Benissimo. Presente anche la consigliera Rontini.

 

Richiesta di iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno

 

PRESIDENTE (Petitti): Riprendiamo l’ordine dei lavori dalla richiesta di iscrizione di un nuovo argomento e inversione dell’ordine del giorno, ai sensi dell’articolo 75 del Regolamento, pervenuto dal consigliere Rancan per trattare il seguente argomento: risoluzione 4297, che impegna la Giunta a diffondere presso tutte le farmacie comunali e private il numero antiviolenza 1522 a favore delle donne che subiscono violenza.

La risoluzione è a firma dei consiglieri Stragliati, Rancan, Daniele Marchetti, Catellani e Rainieri. A questo punto, chiedo un intervento a favore della proposta di iscrizione.

Consigliera Stragliati, prego.

 

STRAGLIATI: Grazie, presidente.

Innanzitutto, ringrazio il Capogruppo Matteo Rancan per aver portato avanti la richiesta di iscrizione di questa risoluzione, facendo anche valere, giustamente, le proprie ragioni, come Capogruppo di un partito di opposizione che fa sana opposizione costruttiva, come abbiamo sempre detto.

Oggi quindi intendiamo portare avanti una proposta molto concreta, in occasione di questa ricorrenza che. Come bene lei, presidente Petitti, ha ricordato prima, siamo ormai prossimi alla data del 25 novembre, ovvero la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Abbiamo quindi ritenuto opportuno, come consiglieri regionali, presentare un nostro atto di indirizzo politico, come del resto è stato fatto l’anno precedente, su nostra proposta, quando, con grande soddisfazione siamo riusciti ad ottenere la votazione di una risoluzione condivisa. Anche quest’anno, quindi, speriamo che la nostra proposta venga accolta, in quanto riteniamo sia una proposta di buonsenso: nulla di trascendentale, ma, come dicevo, una proposta molto concreta, che può veramente dare un segnale molto forte per quanto concerne la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne.

Veda, presidente Petitti, io ho apprezzato molto il suo intervento, la sua comunicazione rispetto alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Lei ha fatto un discorso molto bello, molto sentito, ha usato parole molto belle, condivisibili, ha espresso proposte, auspicando unità di intenti. Io quindi mi sento di sottoscrivere sicuramente le parole che lei ha usato.

Noi, oggi, in quanto siamo prossimi a questa ricorrenza, vogliamo dare un taglio molto concreto a questa ricorrenza. Per cui, chiediamo la presentazione di questa risoluzione per proporre, come si diceva, di stampare sugli scontrini fiscali di tutte le farmacie comunali e private della Regione Emilia-Romagna il numero nazionale antiviolenza e antistalking 1522, che è il numero del Centro di coordinamento antiviolenza dell’Emilia-Romagna, in quanto riteniamo che davvero questa sia una proposta concreta, che possa consentire a molte donne che ancora oggi non trovano il coraggio di denunciare violenze, maltrattamenti e prevaricazioni, ebbene riteniamo che vedere, leggere anche semplicemente questo numero su uno scontrino possa davvero rappresentare qualcosa che aiuti queste donne.

È una proposta semplice e di buonsenso, che auspichiamo davvero possa essere accolta dalla maggioranza. Alcuni soggetti della nostra Regione l’hanno già realizzata, ebbene noi vogliamo che sia resa organica, che sia resa il più capillare possibile perché, se questa iniziativa consentirà di salvare anche solo una donna, anche solo una vita umana, la riteniamo meritevole di attenzione. Per cui, la portiamo avanti con convinzione.

Non abbiamo la pretesa delirante di risolvere la problematica della violenza contro le donne, il delirio narcisistico non è parte sicuramente del nostro movimento, però riteniamo che davvero possa essere una proposta interessante. Per cui, come abbiamo detto, facendo un’opposizione sana e costruttiva portiamo oggi all’attenzione dell’Assemblea questa proposta, che riteniamo meritevole di attenzione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Stragliati.

Adesso chiedo un intervento contrario alla proposta. Consigliera Zappaterra, prego.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

Ricordo che stiamo parlando della possibilità di iscrivere la risoluzione. Ringrazio la consigliera Stragliati per l’ampio intervento che ci ha rappresentato la richiesta di iscrizione, ci ha presentato la risoluzione, ci ha presentato il merito. Credo che abbiamo già capito l’impostazione che loro vogliono dare. Noi, invece, siamo per accogliere la richiesta fatta dal presidente e mettere in campo su questo problema, che è un problema drammatico anche per la nostra regione, non solo per la nostra regione, le Istituzioni. Crediamo che sia assolutamente limitativo fermarci a discutere, come abbiamo fatto in passato doverosamente, ma visto che il problema è peggiorato, non bastano più. Così come non bastano più le testimonianze, non bastano più neanche solo le discussioni sulla base di risoluzioni nostre o delle colleghe di minoranza molto parziali. È il momento che su questo tema si mettano in campo pienamente le Istituzioni, lo dobbiamo fare noi come Assemblea legislativa, dobbiamo chiedere che si mobilitino i sindaci, che si mobilitino i prefetti, i comitati per l’ordine e la sicurezza, le conferenze sociosanitarie territoriali, le agenzie familiari, la scuola.

Finisco, Presidente, col dire che non riteniamo opportuno iscrivere questa risoluzione, perché anche la buonafede di questa discussione risulterebbe, comunque, inadeguata ad affrontare un problema che sta assumendo una dimensione rispetto alla quale gli atti di parte non bastano più. Noi siamo per fare un percorso più articolato. Quindi, chiediamo di rimandare anche alla condivisione della Capigruppo il percorso da fare su questo tema, ma che coinvolga molto di più la parte istituzionale e non solo gli atti dei singoli Gruppi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

A questo punto, dopo l’intervento a favore e l’intervento contrario, passiamo alla votazione sulla richiesta di iscrizione del nuovo argomento.

Prima, come giustamente mi ricordano, nominiamo tre scrutatori: la consigliera Pillati, il consigliere Caliandro e il consigliere Bergamini.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Catellani. Mi scusi. Consigliere Bergamini, lei, facendo parte dell’UP, non può.

Mettiamo in votazione l’iscrizione di questo nuovo argomento.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Contrari 26

Favorevoli 15

Astenuti 1

 

È respinta.

 

La richiesta, quindi, è respinta.

A questo punto, passiamo al successivo punto.

 

Iscrizione di nuovo argomento all’ordine del giorno e inversione dell’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Petitti): È pervenuta la richiesta di iscrizione e inversione dell’ordine del giorno di nuovo argomento, sempre ai sensi dell’articolo 75 del Regolamento interno, proposto dal sottosegretario Baruffi, per trattare il seguente argomento: oggetto 4202, proposta d’iniziativa della Giunta recante il bilancio consolidato della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2020.

Chiedo, come precedentemente, un intervento a favore. Consigliera Zappaterra, prego.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

Molto rapidamente. Quando abbiamo fatto la Capigruppo per condividere i lavori d’Aula, non era ancora andata in I Commissione la discussione sul consolidato per avere il parere, Commissione che si è tenuta ieri, quindi chiediamo, come peraltro d’accordo dalla discussione della I Commissione e anche con gli altri Capigruppo che a quella Commissione hanno partecipato, di iscrivere il punto all’ordine del giorno e di trattarlo subito.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

C’è un intervento contrario? Non ho richieste di interventi contrari, quindi a questo punto mettiamo in votazione la richiesta di iscrizione dell’oggetto recante il bilancio consolidato della Regione Emilia-Romagna.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 43

Favorevoli 41

Astenuti 2

 

È approvata.

 

A questo punto, passiamo all’inversione, quindi chiedo un intervento a favore della proposta di inversione e un intervento contrario.

A questo punto, mettiamo in votazione la richiesta di inversione del bilancio consolidato.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Favorevoli 39

Astenuti 2

 

È approvata.

 

OGGETTO 4202

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Bilancio consolidato della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2020”. (56)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, passiamo al bilancio consolidato della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2020.

Ricordo che la Commissione bilancio affari generali ed istituzionali ha preso atto del parere favorevole, che tra l’altro si allega, espresso anche dal Collegio dei Revisori dei conti, nella seduta del 22 novembre 2021. Il Collegio dei Revisori dei conti ha espresso un parere favorevole, con la seguente votazione: 28 voti a favore, 12 contrari, nessun astenuto.

A questo punto, entriamo nella discussione generale sul provvedimento.

Passo la parola al consigliere Bessi. Prego, consigliere.

 

BESSI: Buongiorno, colleghi, presidente.

Il bilancio consolidato è obbligatorio per le Regioni a partire dal 2017, con riferimento all’esercizio […]. È previsto dal decreto legislativo del 2018 e del […]. Questo quindi è il quinto bilancio consolidato approvato dalla Giunta, che […].

Con questo documento sappiamo che si conclude il ciclo del bilancio di un ente importante come la Regione Emilia-Romagna, che si avvia col Documento economico-finanziario regionale, e si conclude con l’atto di oggi.

Siamo anche alla vigilia, abbiamo già iniziato il percorso per il prossimo bilancio, quindi sappiamo bene dove ci collochiamo.

Il legislatore assegna a questo importante istituto una funzione informativa e conoscitiva sui risultati di bilancio aggregati e consolidati di una Regione e delle sue società controllate e partecipate: agenzie, aziende ed enti strumentali.

Introdotto nel nostro ordinamento con queste caratteristiche per sopperire a carenze valutative o informative che si produrrebbero dalla lettura dei singoli dati analizzati separatamente. Quindi, è sicuramente uno strumento che ci dà una visione integrata e più armonizzata non solo dei conti della nostra Regione, ma anche del perimetro in cui noi ci collochiamo nel nostro […]. È proprio nel perimetro di consolidamento che è stato definito questo principio da una serie, anche qui, di norme nazionali […] quali sono le situazioni […] patrimoniali e finanziarie che vengono inclusi in questo campo. Il perimetro di consolidamento, infatti, è definito dalla delibera regionale […] del 28 dicembre 2020, successivamente aggiornato con un altro atto di Giunta, che è il n. 1623 del 18 ottobre 2021, recependo i risultati dei bilanci approvati e dell’insieme dei componenti del gruppo delle amministrazioni […].

Per l’esercizio 2020 il perimetro di consolidamento è composto di diciotto entità, una in più rispetto allo scorso anno, in quanto si è aggiunta la Fondazione Teatro Comunale. Le società sono sette, e le do per conosciute e per lette vista la delibera che stiamo […]. Mentre, gli enti strumentali sono sedici, e anche qui, come prima, le darei per lette.

Dalla proposta di iniziativa della Giunta si evince che tutti i soggetti coinvolti hanno non solo assicurato la loro massima collaborazione possibile, ma hanno fatto parte, appunto, di questi […]. Sotto il profilo metodologico, il consolidamento prevede prima l’aggregazione di tutti i bilanci e delle loro componenti economiche e patrimoniali, successivamente la definizione delle poste infragruppo, al fine di evitare duplicati […]. Nel rispetto dei criteri introdotti dal principio che citavo prima, si è proceduto a un consolidamento integrale per tre di questi soggetti, […] e Fondazione Teatro Comunale, con un consolidamento proporzionale in ragione […].

Passiamo ad alcuni dati che sono significativi. Il risultato economico è positivo per 299 milioni di euro, certamente in flessione rispetto al corrispondente valore del 2019, com’era peraltro prevedibile per la complessità dei fattori che hanno caratterizzato il 2020 a causa della diffusione della pandemia Covid-19.

Il patrimonio netto consolidato per la prima volta è positivo, pari a 244 milioni di euro. Precedentemente negativo per 360 milioni nel 2019 e negativo per 801 milioni nel 2018. Tutti gli Enti [...] di consolidamento, compresa la Regione, hanno un patrimonio netto positivo.

Ecco che, allora, dal bilancio consolidato si evince un incremento del valore complessivo dei componenti positivi della gestione, che raggiungono i 12,5 miliardi di euro, dei componenti [...], pari a 12,1 miliardi, con un differenziale positivo di 341 milioni di euro rispetto [...] finanziaria [...] i proventi derivanti da partecipazioni. Si registra anche una riduzione dei costi per interessi passivi di oltre 2,4 milioni rispetto al 2019.

Ultimi dati, ma non meno significativi. Risulta, infine, infatti, l’incremento del valore [...], seppure in misura minore dell’attivo circolante. C’è una diminuzione, invece, del valore dello stock al 31/12 dei crediti (meno 400 milioni di euro) e dei debiti (meno 214 milioni) di euro.

Complessivamente, il sistema allargato regionale evidenzia anche nel 2020, nonostante le difficili condizioni del contesto, che [...] sono riportati in forma retorica, una solidità e una stabilità di bilancio con un pareggio dell’attivo e del passivo patrimoniale [...] di oltre 7 miliardi di euro.

Nella seduta del 12 novembre scorso il Collegio dei revisori ha approvato favorevolmente le risultanze di bilancio consolidato che ci è stato allegato. In questo caso, anche il nostro giudizio è altrettanto favorevole.

Grazie, Presidente. Grazie, colleghi.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Siamo in discussione generale. Consigliera Catellani, prego.

 

CATELLANI: Grazie, Presidente.

Ringrazio anche il collega Bessi per la puntuale esposizione di tutti gli aspetti normativi e compositivi del bilancio consolidato. Il bilancio consolidato è il documento contabile che rappresenta il risultato economico, patrimoniale e finanziario del gruppo degli enti consolidati, ma soprattutto rappresenta l’aggiornamento delle analisi, in particolare dell’ultimo trimestre sicuramente, delle situazioni economiche e giuridiche di ogni azienda o società partecipata o controllata dalla Regione.

Come ho detto ieri in Commissione, ci tengo a sottolineare situazioni economiche, ma soprattutto giuridiche, cioè i fatti rilevanti dell’esercizio. Il collega Bessi giustamente diceva che questo bilancio ci serve per sopperire anche a carenze valutative, posto che arrivano oggi informazioni che prima non c’erano.

I metodi di classificazione per l’operazione di consolidamento sono stati quello integrale, quello proporzionale, quello sul patrimonio netto, e, per la prima volta dall’entrata in vigore dell’armonizzazione contabile, il patrimonio netto della Regione risulta positivo.

Purtroppo, nelle risposte che ho ricevuto ieri, ma anche nella giornata di oggi ai miei quesiti spesso e volentieri si cita la pandemia, quindi il Covid, come motivo del risultato di esercizio negativo, che è anche comprensibile. Lo è molto meno citare il Covid rispetto a quella che è la programmazione a tendere nel medio e lungo periodo. Purtroppo il Covid è un compagno di viaggio che dovremo mantenere con noi, a mio avviso, ancora per lungo tempo, quindi sulla programmazione non ci possono essere scusanti da Covid.

Ieri ho posto diversi quesiti. Ringrazio in particolar modo gli uffici, perché sono stati veramente rapidissimi a dare riscontro a molte delle domande, non a tutte, ho assunto chiaramente per quelle dove non ho avuto risposta e riceverò magari nei prossimi giorni. Rispetto alle risposte ottenute, mio malgrado, però, non mi trovo quasi completamente soddisfatta.

Vado a ripercorrere in particolar modo le risposte che mi permettono una riflessione politica un pochino più approfondita. Ferrovie Emilia-Romagna. Citavo il fatto che viene precisato che Ferrovie Emilia-Romagna è una delle due posizioni contabili non allineate, perché il mancato allineamento concerne un pignoramento di somme a garanzia di procedure esecutive promosse da un soggetto privato e si leggeva nel consolidato che c’è una sentenza.

Ho chiesto informazioni rispetto a questa sentenza, nella risposta mi viene detto che “il procedimento esecutivo risulta definito e chiuso in data 11/01/2021. Stiamo cercando di recuperare la sentenza, ma in maniera correlata si rileva un giudizio di merito che in Cassazione c’è. È stata impugnata da un privato la sentenza della Corte di Appello di Roma, che nell’anno 2019 ha accolto le domande del MIT”.

Ad esempio, questa sentenza, della quale nulla si dice, è in realtà molto importante rispetto alla situazione di questa società, e ovviamente nel consolidato è una posizione giuridica che meritava di essere sicuramente raccontata.

Finanziaria Bologna Metropolitana Spa che, si legge, è una società attualmente in liquidazione, che rappresentava un esempio di sinergia e coordinamento operativo tra enti pubblici. Mi sono permessa anche ieri di dire che evidentemente la sinergia non ha funzionato, se ora siamo in liquidazione.

La mia domanda era qual è il timing della liquidazione. La risposta che mi è stata data è semplicemente che il liquidatore ha deciso di prolungare fino al 2023.

Ora, il processo di dismissione in realtà non è legato al Covid perché parte dall’anno 2016, deliberato con delibera di Giunta n. 514/2016. Addirittura, dopo la dismissione, nell’anno successivo, nel 1017, ci fu un ripensamento, quindi, al posto della dismissione ci fu una cessione con delibera 1194 del 2017. Evidentemente, quindi, la situazione della finanziaria a Bologna è latente non soltanto dal periodo Covid, ma da molto, molto prima. Quindi, anche un timing sulla liquidazione, forse sarebbe doveroso.

ER.GO, Azienda regionale per il diritto agli studi superiori. Avevo evidenziato il fatto che ci sono crediti totali per 8 milioni circa, di cui 2 milioni sono crediti esigibili oltre cinque anni. Ho chiesto specifica rispetto a cosa fossero questi crediti. Mi viene risposto che sono crediti relativi a borse di studio “ritirate”. Di conseguenza, questo credito è legato chiaramente ad un recupero nei confronti di studenti.

La risposta, davanti alla mia domanda – anche in questo caso, la probabilità di riscossione a mio avviso è molto, molto risicata, proprio per il soggetto rispetto al quale ci si muove con quell’azione esecutiva – è semplicemente che c’è una situazione dolorosamente critica per tutte le famiglie, quindi, si è usata una particolare cautela nel procedere alla richiesta di restituzione.

Anche qui, ricordo che la situazione non è pendente soltanto dal 2020, ma sicuramente anche dagli anni precedenti. Una valutazione di probabilità di riscossione sarebbe, a mio avviso, doverosa.

Intercent: la valutazione non è assolutamente numerica, ma è proprio di metodo. La mia richiesta era legata al fatto che si assume che per il periodo Covid si sia imposta la ricerca di nuovi canali di approvvigionamento, attesa la carenza nel mercato europeo. Ho chiesto quali sono questi nuovi canali, che chiaramente si devono sapere, perché Intercent è la centrale di acquisti per la pubblica amministrazione in Emilia-Romagna.

La risposta è stata che questo non è un quesito strettamente attinente al bilancio consolidato. Ovviamente dissento, anche perché mi auguro che questa sia assolutamente una risposta politica. Perché se veramente non si conoscono, e non si possono raccontare nel consolidato quelli che sono i nuovi canali di approvvigionamento, allora mi preoccupo molto di più che davanti ad una risposta politica di non volontà di dire e di raccontare.

Salsomaggiore Terme. Mi viene detto che il quesito non è attinente al bilancio consolidato. Pongo attenzione al fatto che potrei essere fuori dal perimetro del consolidato, ma nei conti d’ordine ci sono. Tutto ciò che non è stato patrimoniale è conto economico. La situazione di Salsomaggiore Terme è antica. La relazione della Corte dei conti, con la quale abbiamo analizzato tutto il consolidato, ben rappresenta la difficoltà a reperire notizie sulla gestione di questa procedura.

Con nota del 10 maggio 2021 veniva assegnato alla Regione un termine per relazionare, in particolare rispetto alle misure di monitoraggio adottate e sull’attuale situazione della società. La sintesi che dava la Regione era semplicemente che se manca l’obbligazione principale si rende incerta anche la stessa correlata. Ma di per sé, chiaramente, non è una risposta. La Corte dei conti ha detto: “Dateci informazioni ulteriori”, che non sono state date.

Ho, quindi, precisato che, grazie a un accesso agli atti fatto dal nostro Gruppo, abbiamo recuperato una comunicazione del 1° aprile 2021 del Crédit Agricole, con il quale l’istituto chiede di porre rimedio alla situazione di inadempimento vigente, pena il ricorso all’accertamento giudiziario per il risarcimento. Cosa ho chiesto, quindi, agli uffici, giustamente, come ulteriore richiesta? Ci sono altre documentazioni? È detto qualcos’altro? Che cosa sta succedendo? È evidente che, davanti all’inerzia della Pubblica amministrazione, in questo caso del Comune, rispetto a questa situazione, si possono creare dei disagi economici, quindi richieste risarcitorie degli atti giudiziari ben più pesanti. La risposta ‒ ricordo ‒ è che questo non attiene al bilancio consolidato.

Terme di Castrocaro. La risposta è la stessa: non attiene al bilancio consolidato. Ricordo che la partecipazione non è ancora dismessa e finché non è dismessa è evidentemente parte del consolidato. In questo caso specifico delle Terme di Castrocaro, evidenziavo che si dovrebbe procedere alla liquidazione perché la Corte dei conti, citando l’articolo 24, comma 5-bis, del TUSP, precisa che non è possibile procrastinare le liquidazioni quando la perdita della società è ripetuta, reiterata negli anni.

Andiamo, adesso, a quelli che sono, invece, i conti, proprio i numeri. Ho fatto alcune domande rispetto alle fideiussioni. Esistono fideiussioni legate all’Agenzia delle entrate per rimborsi IVA degli anni 2011, 2012 e 2013. Posto che il tributo è una prescrizione decennale, lo sappiamo tutti (sanzioni, interessi, una prescrizione quinquennale), anche in questo caso ho chiesto quali sono le proiezioni e quali erano le verifiche, che ovviamente la Regione Emilia-Romagna ha fatto. La risposta è che le fideiussioni sono relative alla società FER Srl, però dalla documentazione di bilancio non emergono le informazioni utili per dare riscontro al quesito posto.

Allora io mi domando dov’è il controllo, e neanche posso accettare che il controllo, come si dice in fondo alla risposta, avvenga nell’anno 2021, che è l’anno di prescrizione del primo tributo, che è quello del 2011.

Ancora, abbiamo rilevato che tra gli interessi passivi e gli oneri finanziari rilevano 11 milioni circa di contratti swap e che esiste una copertura del rischio in caso di rialzo dei tassi collegata a un’operazione dei derivati. Quindi la domanda che è stata posta è “siamo sicuri che gli interessi di queste operazioni siano vantaggiosi, posti quelli che sono gli interessi attuali? E quale può essere stata eventualmente la perdita di questi anni, posto che gli interessi già dall’anno 2001, non tanto dal 2004, quando si contrasse il primo finanziamento di durata 2004-2032, avevano un’incidenza al ribasso e si sapeva che il trend sarebbe stato al ribasso?”.

La risposta che mi viene data è brutta: “è un contratto in essere che la Regione deve onorare”. Quindi io comprendo che deve essere onorato, perché è chiaro che, se non viene onorato, davanti a un recesso anticipato ci siano delle penali da pagare. Qua non viene detto, me lo posso immaginare.

Allora, mi dico, prima di impegnarci per trent’anni, visto che i tassi sono di questo tipo, magari impegniamoci per un periodo inferiore, ma soprattutto, se ci impegniamo come Regione Emilia-Romagna e siamo un Ente di questa portata, impegniamoci ponendo delle clausole anche a nostro favore, che per esempio verifichino la restituzione espressa laddove ci siano dei tassi che si abbassano piuttosto che alzarsi, quindi a nostro vantaggio.

Evidentemente non è stato fatto e si cita per entrambi, sia per i derivati che per lo swap, una sentenza della Corte di Cassazione, interessante peraltro, la n. 8770 del 2020, che io ho letto, purtroppo l’ho letta velocemente, quindi posso replicare per quello che sono riuscita a desumere.

Dice “Cause di nullità dei derivati”. È una sentenza di portata storica, giunta dopo tre gradi di giudizio, secondo la quale la nullità di tutti i contratti derivati per i quali le banche non hanno indicato mark to market costi impliciti e scenari probabilistici può essere annullata. Sentenza storica, che però precisa che devono essere presenti tutti e tre i criteri, tutti e tre gli elementi, parametri tramite i quali si gestisce chiaramente il rischio finanziario.

Quindi, tutti i contratti derivati negoziati delle banche italiane che non includono queste tre specifiche, laddove contestati, possono portare alla novità degli stessi e quindi alla restituzione delle perdite subite, ed è evidente che noi abbiamo subito una perdita in questi anni, dal 2004 al 2021. È evidente. Che allora la risposta sia la citazione della sentenza, e che si dica che “si stanno svolgendo tutti gli opportuni approfondimenti, con particolare attenzione agli esiti della regolamentazione della Brexit”, oltre chiaramente a questa sentenza, mi lascia un po’ in dubbio: stiamo veramente facendo questa valutazione?

Come ci stiamo applicando in questo senso? Perché, in questo caso, lo avete scritto voi, “al 31 dicembre 2020, il mark to market dell’operazione è pari a 68,8 milioni di euro”. Parliamo quindi di tanti soldi. La valutazione è sbagliata a monte, senza ombra di dubbio, però anche secondo me nel prosieguo.

Sui patti parasociali, la Corte dei conti rileva che l’assetto dei patti ha assunto oggi la propria stabilità, invitando quindi la Regione, però, a dedicare maggiore attenzione all’esercizio…

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliera Catellani…

 

CATELLANI: Ho finito.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Se lei deve concludere…

 

CATELLANI: Ho finito.

La Regione quindi deve dedicare maggiore attenzione all’esercizio dei poteri di controllo e di indirizzo per garantire maggiore efficienza della gestione.

Ora, se il consolidato deve essere, e chiudo, la proiezione dei fatti e delle situazioni non soltanto economiche, ma anche giuridiche, i fatti evidenziati dalla Corte dei conti e le brutte risposte ottenute dovrebbero essere menzionate e non soltanto sfiorate.

 

PRESIDENTE (Rainieri): La ringrazio.

Se non ci sono altre richieste di intervento in discussione generale, chiedo alla Giunta: sottosegretario, o qualcuno della Giunta, vogliono intervenire?

Assessore Calvano, a lei la parola.

 

CALVANO, assessore: Grazie, presidente. Spero che mi sentiate.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Sì, la sentiamo, forte e chiaro.

 

CALVANO, assessore: La ringrazio per la parola.

Molto brevemente, semplicemente per ringraziare i relatori, la Commissione, e anche l’aula per aver accelerato il percorso di approvazione del bilancio consolidato, perché questo ci consente di chiudere il ciclo del bilancio nei tempi previsti.

Come sapete, il rendiconto consolidato è l’ultimo strumento, che viene sostanzialmente approvato entro la fine di novembre. Ci tengo a precisare che il rendiconto consolidato non è uno strumento di controllo. È uno strumento di carattere informativo di cui la Regione si è dotata, tenendo conto anche degli obblighi di legge, ma anche di un indirizzo che la Giunta ha dato in tal senso.

Aggiungo, inoltre, una cosa. Rispetto ai quesiti che sono stati posti, mi preme sottolineare che gli uffici, che ringrazio moltissimo... Da quando sono stati posti i quesiti ‒ ieri pomeriggio ‒ hanno lavorato alacremente affinché nulla fosse lasciato al caso. Ringrazio, quindi, la dottoressa Simoni, la dottoressa Soldati e tutti coloro che hanno collaborato per costruire le risposte, alcune delle quali erano già all’interno del rendiconto della Regione approvato alcuni mesi fa. Non c’è problema nel ripeterle e nell’evidenziarle. Altre questioni ci abbiamo tenuto a metterle in evidenza e a dare riscontro. Abbiamo escluso, per ragioni di tempo, nel senso che dovevamo fare una selezione delle cose a cui rispondere, abbiamo dato preminenza a quelle attinenti alle società che stanno all’interno del perimetro. Le società all’interno del perimetro non sono, ovviamente, tutte le società partecipate, ma solo quelle nelle quali la Regione ha una partecipazione del 20 per cento o del 10 per cento, se quotate. Quelle attengono in maniera diretta al rendiconto consolidato. Le altre no.

Dopodiché, noi facciamo informazione all’interno del rendiconto anche sulle altre per un dovere e un sentimento di trasparenza che condividiamo e che vogliamo condividere con i consiglieri, con l’aula e con le Commissioni, che ringrazio nuovamente per la disponibilità accordata sia nelle scorse giornate, a partire dalla giornata di ieri, sia nella giornata di oggi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, assessore.

Passiamo, ora, alle dichiarazioni di voto. Ricordo che sono cinque minuti per ogni Gruppo.

Non ci sono richieste di intervento in dichiarazione di voto? Consigliere Bessi, prego.

 

BESSI: Grazie, presidente.

Come nella relazione che ho appena concluso avevo espresso alla fine, il voto del Partito Democratico è favorevole.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Castellani, prego.

 

CATELLANI: Grazie, presidente.

Per il Gruppo Lega voto contrario.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Bene.

Altri interventi? Dichiarazioni di voto? No.

Consigliere Lisei, vuole intervenire? Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Molto probabilmente l’oggetto di cui trattiamo è un oggetto importante e significativo, che normalmente richiede un processo di approvazione e di approfondimento di un certo tipo. Noi l’abbiamo saltato a piè pari, venendo incontro ad esigenze della Giunta, per carità, va bene tutto, questa è l’ennesima dimostrazione della collaborazione delle opposizioni nei confronti dell’operato della Giunta, però è evidente che ha reso quasi impossibile (lo dico a maggior ragione per i Gruppi non particolarmente numerosi come il nostro) un approfondimento del documento, come dovrebbe essere fatto e come dovrebbe essere svolto, perché io dò più importanza al bilancio consolidato che al bilancio preventivo, perché le previsioni sono sempre utili e positive, ma con la rendicontazione, quando vengono fatti i conti alla fine, dai conti finali si vede se le previsioni sono state giuste, corrette, qual è  la chiusura rispetto a partite importanti e significative, non soltanto con le aziende sanitarie, ma anche con le società partecipate.

Questo richiede un certo tipo di approfondimento, che in questa occasione non è stato possibile, nonostante la disponibilità che c’è stata da parte delle opposizioni e le tante questioni sollevate dalla relatrice di minoranza, che condividiamo tutte, questioni che sono rimaste sospese e che non hanno trovato risposta all’interno di quest’aula,

Non possiamo non rimarcare come la procedura che si è avuta quest’anno debba essere del tutto eccezionale e non possiamo comunque non rimarcare come non siamo contenti di come siano andate le cose.

Per queste ragioni, il nostro voto sarà contrario.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Non avendo altre richieste di intervento in dichiarazione di voto, mettiamo in votazione il provvedimento 4202.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 41

Favorevoli 25

Contrari 15

Astenuti 0

 

È approvato.

 

Prego, consigliere Lisei.

 

LISEI: Se può aggiungere il mio voto contro perché ho delle difficoltà con l’applicazione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

 

OGGETTO 3794

Progetto di legge d’iniziativa Giunta: “Modifica all’art. 3, comma 5, della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 29 (Organizzazione e finanziamento delle Aziende sanitarie)”. (31)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo ora all’oggetto 3794: progetto di legge d’iniziativa della Giunta “Modifica all’articolo 3, comma 5, della legge regionale 23 dicembre 2004 n. 29 (Organizzazione e finanziamento alle Aziende sanitarie)’” con delibera di Giunta n. 1202 del 26.7.2021.

Il testo 5 del 21 è stato licenziato dalla Commissione politiche per la salute e politiche sociali nella seduta del 8 novembre 2021, con il seguente titolo: “Modifica all’articolo 3 della legge regionale 23 dicembre 2004 n. 29 ‘Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio sanitario regionale’”.

Il progetto di legge è composto da un articolo. Il relatore della Commissione, consigliere Paruolo, ha preannunciato di svolgere la relazione orale; il relatore di minoranza, consigliere Marchetti Daniele, ha preannunciato di svolgere relazione orale.

Ricordo che è pervenuta una proposta di emendamento a firma del consigliere Daniele Marchetti.

Consigliere Paruolo, a lei la parola, prego.

 

PARUOLO, relatore della commissione: Grazie, presidente.

Com’è stato annunciato, questo progetto di legge consiste in un solo articolo, che modifica l’articolo 3, comma 5, della legge regionale n. 29/2004 e sostanzialmente introduce all’interno della direzione strategica delle Aziende sanitarie la possibilità di individuare un direttore assistenziale. La figura del responsabile assistenziale è una figura già largamente presente nell’operatività delle Aziende sanitarie della nostra Regione. Con questo progetto di legge, con questa legge si sancisce che questa figura entra a far parte della direzione strategica, alle dipendenze, evidentemente, del direttore generale e su una base di collaborazione con le altre direzioni che sono individuate dalla legislazione.

La legge approfitta, con questo articolo, anche per evidenziare che la presenza, invece, di un direttore socio-assistenziale, che era già previsto da prima, è possibile, ma è limitata soltanto alle Aziende sanitarie territoriali. A questo punto, le Aziende sanitarie territoriali avranno la possibilità di avvalersi di due...

Spero che mi sentiate, perché ho perso il video dell’aula.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Marchetti, prego.

 

PARUOLO: Non ho finito, presidente. Chiedo scusa. Avevo perso il video.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Le chiedo scusa io, consigliere Paruolo. Si è interrotto il collegamento.

 

PARUOLO: Concludo rapidamente.

Dicevo che l’accoglimento...

Pronto?

 

PRESIDENTE (Rainieri): Sì, pronto. Ci siamo. Qui Houston. Può continuare il suo intervento.

 

PARUOLO: Okay. Chiedo scusa.

Concludo rapidamente. Questo provvedimento è stato accolto con grande favore da...

Questo provvedimento è stato accolto con grande favore da alcune associazioni di rappresentanza, in particolare delle professioni sanitarie, mentre sono state avanzate perplessità da parte di altre associazioni. Ascoltate anche le perplessità che sono state espresse nel corso dell’udienza conoscitiva, ci siamo attivati e abbiamo chiesto all’assessore di introdurre nel progetto di legge ‒ cosa che è stata fatta attraverso degli emendamenti approvati in Commissione ‒ alcuni ulteriori accorgimenti. Questi accorgimenti consistono, sostanzialmente, nella possibilità di [...].

Io continuo ad avere [...]

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Paruolo, ogni tanto lei esce dal collegamento, quindi facciamo...

 

PARUOLO: Spero mi sentiate.

Concludo. Come dicevo, l’assessore ha accolto le nostre sollecitazioni e ha introdotto due emendamenti importanti. Uno introduce la raccomandazione che la Regione emani delle linee guida, a cui le aziende dovranno attenersi per dare omogeneità ed evitare che ci sia un’interpretazione del tutto libera da parte delle aziende, che potranno decidere evidentemente se dotarsi di questa nuova figura.

L’altro aspetto è stato quello di una sorta di clausola conoscitiva, che coinvolge anche l’Assemblea legislativa in una valutazione dei risultati, che ci auguriamo possano essere positivi grazie all’introduzione di questa figura. Ho concluso.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere.

La parola al consigliere Daniele Marchetti.

 

MARCHETTI Daniele, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

Con questa mia relazione cercherò di mettere in fila tutti i passaggi che hanno caratterizzato questo progetto di legge, un progetto di legge che ha alle spalle un percorso di circa un anno e mezzo, almeno stando ciò che ci ha detto e riferito l’assessore regionale in Commissione, un anno e mezzo segnato da un confronto con soggetti esterni all’Assemblea legislativa e ovviamente dal percorso iniziato in Commissione, che si concluderà oggi qui, in Consiglio regionale.

Mi sento di dare una lettura ovviamente più critica rispetto a quanto fatto e quanto ha detto il relatore di maggioranza, consigliere Paruolo, perché in realtà stiamo parlando di un progetto di legge che ha come obiettivo quello di modificare una legge regionale, la n. 29 del 2004, che regolamenta di fatto l’intero Servizio sanitario regionale sotto ogni suo aspetto.

Dopo un anno e mezzo di confronto esterno, dopo alcuni mesi di confronti interni all’Assemblea legislativa, sinceramente ci aspettavamo qualcosa di più, perché oggi, in fin dei conti, non stiamo facendo altro che discutere un progetto di legge che ha come unico obiettivo – unico, lo sottolineo - quello di introdurre una nuova figura dirigenziale, il cosiddetto direttore assistenziale.

Al di là della dei confronti che ci sono stati in Commissione quando è partito l’iter di questo progetto di legge, con l’illustrazione, il primo confronto, la discussione finale, con la votazione degli emendamenti e dell’articolato, vorrei soffermarmi particolarmente sull’udienza conoscitiva che penso abbia dato il contributo maggiore, durante tutto questo iter. Udienza conoscitiva molto partecipata, che ha visto il contributo di diversi soggetti, associazioni, sindacati, soggetti che rappresentano le varie categorie interessate da questo progetto di legge.

Sinceramente, io non ho sentito tutta questa condivisione su questo vostro progetto di legge. Sarà pur vero che alcuni sindacati, alcuni soggetti che rappresentano, ad esempio, il mondo infermieristico hanno espresso condivisione, questo è vero; ma è altrettanto vero che abbiamo sentito tante perplessità, tante critiche, ma abbiamo sentito anche delle aperture, ma con dei “però”, con degli appunti, con delle osservazioni, con dei “ma”.

Nel momento in cui si mette mano ad una legge regionale così importante, infatti, credo che sia assolutamente fondamentale cercare di riorganizzare l’intero servizio sanitario, toccando tutti quegli aspetti che riguardano anche i cittadini, i servizi. Abbiamo appena passato, ce lo siamo lasciati alle spalle, un anno difficile per quanto riguarda la sanità, che però stiamo vivendo tuttora, in fin dei conti, perché non ne siamo ancora usciti completamente, seppur registrando qualche segnale di miglioramento. La pandemia ha di fatto travolto il Servizio sanitario regionale, ha di fatto stravolto la possibilità di garantire prestazioni sanitarie ordinarie extra Covid: pensiamo alle liste d’attesa, pensiamo alle problematiche che ci sono su diversi territori, magari non in maniera uniforme su tutte le aziende sanitarie. Tuttavia, per vostra stessa ammissione, ci sono aziende sanitarie che ancora oggi faticano a garantire in tempi adeguati le prestazioni sanitarie, anche quando riguardano i primi accessi.

E voi a tutta questa situazione rispondete con un progetto di legge che non fa altro che introdurre una nuova figura dirigenziale. E rispondente alle minoranze, che hanno comunque proposto degli emendamenti migliorativi, che avevano, come intenzione, quella di andare anche a definire meglio questa figura, a regolamentare meglio la sua introduzione, ad allargare un pochino di più la discussione su questa proposta di legge regionale. Ma a queste proposte voi avete risposto, sostanzialmente, dicendo: “Non parliamo di poltrone, perché questa è un’operazione a saldo zero”. Ricordo benissimo queste parole dell’assessore Donini in Commissione.

Mi permetto di farvi notare che in una situazione di questo tipo parlare di “operazione a saldo zero” significa che noi andiamo a togliere risorse ad altri servizi. Se andiamo a finanziare una nuova figura dirigenziale e la sua struttura, immagino, significherà prendere risorse che inizialmente erano destinate ad altro; significherà anche prendere forza lavoro che, eventualmente, era destinata ad altro. Non sappiamo nulla di tutto questo. Non è stato chiarito assolutamente niente per quanto riguarda il suo funzionamento, la sua introduzione, come verrà finanziata questa nuova figura.

A fronte di tutta questa situazione, noi diciamo una cosa semplicissima. L’abbiamo fatto in tutte le sedi, in ogni confronto che c’è stato. Per quanto mi riguarda, lo dico con la massima tranquillità, dal momento che non può certamente passare come un tentativo di cavalcare il malcontento emerso durante l’udienza conoscitiva, perché sono cose che abbiamo detto fin dal primo confronto che c’è stato in Commissione. Diciamo anche oggi, qui, in maniera altrettanto chiara, che noi siamo disponibili a discutere una revisione ‒ chiamiamola così ‒ della legge regionale n. 29/2004. Si può ragionare su tutto. Si può ragionare sull’introduzione di nuove figure. Si può fare qualsiasi cosa, ma non siamo disposti a farlo accantonando, di fatto, ciò che interessa ai cittadini, come i servizi, come le prestazioni sanitarie, che fatichiamo a garantire in determinati territori, e le nostre proposte.

Anche oggi mi sono permesso di presentare come relatore di minoranza un emendamento, che in sostanza ricalca un po’ ciò che abbiamo sempre detto. La nostra proposta è proprio quella di allargare la discussione su questo progetto di legge, andando a prendere in considerazione altri aspetti, perché crediamo che non sia accettabile pensare di aumentare le poltrone del comparto dirigenziale, quando molti cittadini, quando chiamano o vanno allo sportello CUP per prenotare una visita, si sentono dire “riprovi la prossima settimana, magari si è liberato un posto”, ma non è un concorso a premi, la Regione ha l’obbligo morale di garantire i servizi ai cittadini emiliano-romagnoli ed ha assolutamente il dovere di fare qualsiasi cosa per cercare di andare in quella direzione.

Il nostro emendamento parla infatti in maniera estremamente chiara, e l’abbiamo presentato dal momento che (lo ricordo anche al relatore di maggioranza) il titolo del progetto di legge è stato cambiato in Commissione, infatti non si parla più della modifica all’articolo 3, comma 5, della legge regionale 23/12/2004 n. 29, ma si parla in maniera generica, su nostra proposta, emendamento che è stato approvato, subemendato in Commissione, di una modifica all’articolo  3 della legge regionale 23/12/2004 n. 29, quindi diciamo che il campo si allarga.

Proprio approfittando di questa apertura che c’è stata in Commissione, ma credo più che altro per errore, non tanto per volontà politica, chiediamo alla maggioranza in questo Consiglio di esprimersi in maniera chiara sulle problematiche che noi solleviamo, e cerchiamo di dare risposte agli emiliano-romagnoli che chiedono di veder garantiti i propri diritti.

Lo facciamo con un emendamento che, prendendo in esame la situazione delle liste d’attesa, chiede in sostanza un obbligo della presa in carico del paziente, per porre fine al fenomeno delle liste chiuse; che poi, stando a ciò che avete risposto ad una nostra interrogazione, pare che non siano chiuse, ma fate semplicemente fatica a tenerle aperte, questa è la risposta che ci avete dato (che è la stessa cosa, a casa mia).

Chiediamo quindi un obbligo di presa in carico dei pazienti, eventualmente con delle pre-liste, come avviene in altre Regioni, con prestazioni sanitarie garantite, in alternativa, da altre strutture del Servizio sanitario regionale; oppure, da strutture private accreditate. Ma una presa in carico ci deve essere.

Noi non siamo disponibili a cedere su questo punto: l’abbiamo detto dal primo giorno, e dal primo giorno abbiamo continuato a portare avanti questo tipo di proposta. Il vostro progetto di legge, infatti, attualmente, nonostante le modifiche che voi avete approvato in Commissione, che non fanno altro che aggiungere una sorta di clausola valutativa, come è stato ricordato, non è cambiato, in sostanza. Il problema rimane lo stesso.

È un’iniziativa legislativa assolutamente fuori da qualsiasi logica di buonsenso, in un momento come questo. Ma un merito, questo progetto di legge ce l’ha: quello di aver fatto emergere, in sostanza, due visioni nettamente differenti: la vostra, quella finalizzata all’aumento delle figure dirigenziali, delle poltrone; e la nostra, invece, che mira a migliorare i servizi da garantire ai cittadini.

Le nostre proposte noi sul tavolo le abbiamo messe. Ora vedremo come si comporterà la maggioranza del Partito democratico, e in generale del centrosinistra. Ci auguriamo che ci possano essere delle modifiche rispetto alla prima stesura. Ripeto: parlare di aumentare i dirigenti in un momento come questo, dove la sanità è in forte difficoltà, e i bilanci delle ASL li conosciamo tutti, perché sappiamo che sono in forte difficoltà per l’aumento dei costi dovuti al Covid, non sappiamo nemmeno in futuro che garanzie avremo sui rimborsi da parte dello Stato; è assolutamente folle parlare di un aumento di poltrone. 

E su questo non siamo disposti a scendere a compromessi.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Passiamo alla discussione generale.

Ha chiesto la parola il consigliere Lisei. Prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Assessore, in parte le dirò quello che le ho già detto in Commissione. La prima cosa è che, ovviamente, quando abbiamo visto arrivare un progetto di legge che riguardava la sanità abbiamo avuto un brivido di gioia, visto che in questi due anni non abbiamo visto alcun progetto di legge che riguardasse il tema sanitario. Cosa anomala, perché siamo in piena pandemia. Ci saremmo aspettati di essere maggiormente coinvolti anche nella gestione del percorso sanitario.

Ad ogni buon conto, quando ho visto che arrivava un progetto di legge sulla sanità, ho avuto un brivido di gioia, nella speranza che si intervenisse su una serie di questioni aperte. Chi ha parlato prima di me le ha accennate, in maniera anche più elegante, forse, di quanto potrei fare io. Ci saremmo aspettati che un progetto di legge intervenisse per far fronte e capire come far fronte in economia alla carenza di risorse che lei stesso ha denunciato sui quotidiani e sulla stampa poco tempo fa, carenza di risorse che non riguarda solo questa Regione, ma che riguarda anche altre Regioni, per l’incapacità del Governo di far fronte e dare riscontro alle esigenze della sanità regionali.

Ci aspettavamo che un progetto di legge potesse riguardare il recupero di quelle prestazioni sanitarie arretrate e lo sblocco di tante liste d’attesa, che oggi sono bloccate, purtroppo anche a causa delle organizzazioni legate alla gestione della pandemia. Ci saremmo aspettati un progetto di legge che andasse incontro alle difficoltà nel reperire dei medici di base sul territorio, tema più volte affrontato anche nelle ultime settimane. Quel 60 per cento di ruoli scoperti che ci sono. Tanti luoghi e tante città, Comuni della nostra Regione, delle zone disagiate.

Ci saremmo aspettati un progetto di legge che avesse come centro la valorizzazione delle Case della salute e di quella territorialità che spesso nei documenti strategici e nelle linee guida che date sottolineate come una volontà della stessa Regione, quella di un potenziamento della territorialità sanitaria.

Ci saremmo aspettati che, magari, andasse incontro a una riorganizzazione del 118, dell’emergenza, anche qua, a coprire diverse carenze che ci sono sui territori. Alcune zone sono scoperte e sono prive di un’attività emergenziale, di emergenza, che spesso vede tagli e riduzioni spalmate sul territorio regionale.

Ci saremmo aspettati che andasse incontro, visto che parla di personale infermieristico, proprio a quel personale infermieristico che (diciamo le cose come stanno) è ormai un po’ stanco di sentirsi dire nella retorica e nella vulgata comune di essere eroi, ma poi materialmente sono costretti a fare turni massacranti, fa fatica a prendere le ferie perché non ci sono, fanno fatica a godere di straordinari, fanno fatica a godere di permessi e a svolgere un’attività professionale che svolgono con degli stipendi non certo lussuosi, ma che comunque portano avanti e hanno portato avanti nel corso della pandemia.

Ci saremmo magari aspettati un aumento dello stipendio base per il personale infermieristico o ci saremmo aspettati un intervento per favorire una risoluzione delle tante code che ci sono ad esempio nei Pronto Soccorso, appesantite ovviamente anche dalle situazioni di cui parlavo prima in molti casi, e invece no, invece ci avete presentato questo progetto di legge che potremmo definire poltronissima, primo progetto di legge sulla sanità presentato all’aula per creare delle figure dirigenziali.

Ora, per fortuna che nell’udienza conoscitiva che c’è stata tutte le criticità che riguardavano questo progetto di legge sono emerse. Lei ci ha detto “questo progetto di legge è atteso da decenni”, sembra che ci avete presentato il progetto di legge di cui tutta la Regione parlava e tutti aspettavano con fervore che si creasse questa figura, progetto di legge su cui peraltro siete stati costretti a chiedere dei pareri giuridici, perché, tra le altre cose, confligge e può mettere in discussione le competenze rispetto alla creazione di questa figura, quindi siete stati a scomodare gli avvocati, gli studi professionali, tutto per creare la figura del direttore assistenziale.

Ci avete detto che altri enti hanno provveduto, addirittura la Provincia di Bolzano, nota apripista in ambito sanitario rispetto a queste deleghe, comunque era indispensabile perché l’universo mondo aspettava la figura del direttore assistenziale.

Come dicevo, la creazione di questa figura, di cui non sappiamo cosa dovrà andare a fare, e questo è un altro tema importante e il principale rispetto alla discussione, perché le funzioni, le competenze di questa figura non sono chiare né a noi né alle persone che sono intervenute nell’udienza conoscitiva, evidenziando… Parliamo praticamente di tutto il mondo medico-sanitario, poi ce n’è una parte, ovviamente, con la tessera in tasca del PD, che vi avrà detto “bravi bravissimi, siete i migliori del mondo”; però esiste anche un mondo medico che non ha la tessera in tasca del Partito democratico, e mi sembra che quel mondo vi abbia rappresentato tutta una serie di criticità all’interno della Commissione.

Tutti sono intervenuti contro, tranne i rappresentanti degli Ordini che erano interessati a questa modifica. Vi faccio presente che molti sindacati di base, anche infermieristici, su questa modifica, nel migliore dei casi vi hanno detto: guardate che non ci serve a niente per risolvere i problemi degli infermieri, non ci serve a nulla per risolvere le difficoltà che ci sono nel campo lavorativo degli infermieri tutti i giorni; poi, se la volete creare, createla.

Questo vi hanno detto molti sindacati di rappresentanza delle professionalità infermieristiche, sanitarie e tecniche. Noi quindi oggi dobbiamo votare un progetto di legge che di fatto crea delle figure dirigenziali; crea una nuova poltrona per qualcuno – bravo chi ci andrà, bene per chi ci andrà – in un momento in cui c’è un problema enorme di reperimento delle risorse: perché questo è, questa è la fotografia. Andranno a creare una figura che non servirà a nulla per la risoluzione di tutti quei problemi di cui prima abbiamo fatto un lungo elenco. Una parte dei problemi, almeno, perché l’elenco potrebbe andare avanti ulteriormente, e in maniera più approfondita.

Io allora davvero faccio fatica. Si fa fatica a comprendere le ragioni che vi hanno portato a fare questa scelta. Lo dico chiaramente: sono le ragioni tecniche, quelle reali, che non ci avete fornito, che non sono state fornite né in Commissione, né quando c’è stata l’udienza conoscitiva. Perché come primo progetto di legge portare la creazione di una nuova figura dirigenziale? A cosa serve? Che cosa cambierà rispetto a prima? Perché qualcuno avrà uno strapuntino?

Non ci date risposte chiare su cosa andrà a fare questa figura, su come si andrà ad inserire assieme ad altre professionalità e sul perché questa figura così strategica da essere la prima ad essere portata all’attenzione di quest’aula… L’unica conclusione che fanno tutti, e non l’abbiamo fatta noi, brutti e cattivi dell’opposizione, di Fratelli d’Italia, sempre un po’ indisciplinati. Di poltrone e di poltronissime ne ha parlato una nota congiunta delle sigle sindacali. D’altro canto, è l’unica ragione che viene in mente guardando questo progetto di legge. È l’unica ragione che viene in mente. A maggior ragione se non è supportata da elementi idonei. Non è stata fornita ancora nessuna ragione tecnica ed organizzativa per la quale questa figura è indispensabile.

Bene, per carità. Noi abbiamo presentato un nostro emendamento. È stato bocciato. Lo sapevamo già, non avevamo dubbi. Bene che ci rivediamo in Commissione. Faremo quattro chiacchiere per capire com’è andata la creazione di questa figura. È già qualcosa. Siamo abituati con i suoi colleghi, che nemmeno passano dalle Commissioni. Tutta una delega in bianco. Quindi, è già un miracolo che si avvera. A dimostrazione, probabilmente, delle difficoltà che si sono incontrate nella creazione di questa figura.

La cosa che più dispiace, l’obiettivo che sicuramente è stato raggiunto... Un obiettivo che, purtroppo, è un po’ in continuità anche con chi l’ha preceduta, dal quale ci aspettavamo e ci auguravamo che ci fosse un cambio di passo molto più significativo, rispetto alla gestione di chi l’ha preceduta, sul quale ci sono state forti conflittualità con le professioni mediche. Bisogna anche recuperare... Forse la prima necessità era recuperare un clima di sintonia e di armonia con quelle professionalità mediche… Anche questi, eroismi. Eroi 365 giorni all’anno, tranne quando vanno ascoltati. Professionalità mediche che tutte, all’unisono, le hanno rappresentato, all’interno di quell’udienza conoscitiva, che questo progetto di legge era un progetto di legge sbagliato. Sbagliato.

Mi sarei aspettato un recupero di questo rapporto, che si cercasse di ricucire, non che si cercasse nuovamente di dividere il personale sanitario, tutto. Anche in questo caso, sicuramente l’obiettivo che è stato raggiunto è una divisione tra personale medico e quella piccola parte del personale rappresentativo (infermieristici, tecnici) preziosissimo, che questa figura l’ha accolta una parte con completa indifferenza e una parte, quelle persone che sono venute a rappresentarla in Commissione, che vanno ringraziate, perché i contributi che vengono dati in Commissione all’interno delle udienze conoscitive sono tutti preziosi, che hanno rappresentato come a loro avviso sia utile. Purtroppo, sicuramente questo progetto di legge ha raggiunto l’obiettivo, ancora una volta, di dividere, di dividere e creare conflittualità. Per noi è sicuramente un risultato già raggiunto, un risultato che non avremmo voluto vedere.

Dopodiché - ripeto - per carità, avremo modo di confrontarci anche in futuro, come e se fattivamente avrà portato tutti questi benefici questa figura del direttore assistenziale, noi ci aspettiamo una rivoluzione, assessore, visto che lei ci ha detto che sono decenni che aspettavamo, che il mondo aspettava la creazione della figura del direttore assistenziale, capisce anche lei che il nostro livello di aspettativa è altissimo. Noi ci aspettiamo e l’auspicio e l’augurio che le facciamo è che con la creazione di questa figura davvero si risolvano tutti i problemi del mondo, la fame nel mondo, si risolva tutto il problema della sanità, si risolva la pandemia, si risolva tutto.

Abbiamo sommessamente qualche dubbio, che abbiamo esplicitato, vediamo nel corso della discussione cosa emergerà, ma i nostri dubbi purtroppo non sono stati fugati da un’illustrazione di questo progetto di legge che è stata carente e deficitaria dal punto di vista tecnico e scientifico rispetto a cosa dovrà andare a fare questa figura e come si andrà ad integrare con le figure attualmente in essere.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

Altri in dibattito generale? Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Grazie, presidente.

Continuo il ragionamento che hanno fatto sia il relatore di minoranza che il collega di minoranza Lisei, nel senso che l’abbiamo detto anche in Commissione e proseguo un po’ ragionamento nel dire anche dal punto di vista economico.

Visto che è emerso, soprattutto in questi giorni, il disavanzo, il deficit che c’è stato a seguito della pandemia e delle spese delle aziende, prima i bilanci in rosso delle varie aziende, capibile in un momento straordinario come questo, e quindi di ritrovare da un certo punto di vista e portare questa istanza sul tavolo del Governo proprio perché l’emergenza non è finita, la pandemia permane e potrebbe avere, come stiamo vedendo in questi giorni, dei nuovi picchi e una recrudescenza. Ebbene, non è stato chiarito, neanche qui, oggi, se verranno fornite, anzi, ad oggi no, nuove risorse all’azienda: questa figura, infatti, costerà dei soldi.

In Commissione mi ero lanciato in un conto spannometrico; lo potrei fare in questa sede, salvo smentite, ma dal punto di vista spannometrico con quattordici nuove aziende e quattordici nuove figure dirigenziali, ancorché fosse tutto personale interno, parliamo di quasi 1,5 milioni di euro in più, se non tra 1,5 milioni e i 2 milioni, perché potrebbero esserci dei dirigenti non attualmente dipendenti delle aziende, quindi non personale interno.

Si vanno quindi a spendere ulteriormente tra 1,5 e 2 milioni, e anche qui, come hanno già detto i miei colleghi, senza la certezza che ci sarà un incremento dei servizi per il cittadino. Sì, si risponde, come è stato detto dai pochi sindacati che hanno perorato la causa, che questa istanza di rappresentanza anche un po’ più paritetica troverà luogo, ma per delle forze che si ritengono progressiste e riformiste, noi ci aspettavamo una riforma del sistema sanitario, anche alla luce dell’emergenza, che sulla base dello stress che ha subìto la nostra sanità, considerata tra le migliori, pensavamo, sulla base di quell’esperienza, che ci fosse una riforma più organica, che non una legge che prevedesse di fatto una sola istituzione di un posto dirigenziale non finanziato. Non finanziato, aggiungo anche questo, l’ho detto anche in Commissione, magari all’assessore non piacerà fare l’equazione meno dirigente più risparmio, ci può stare, certamente non è così. Anch’io condivido che l’equazione non sia esattamente proporzionale in questo senso. Però, anche in passato la Regione ha sempre cercato di ridurre il numero delle aziende, penso anche per diminuire i centri decisionali, e in qualche modo per snellire il processo decisionale, che sappiamo essere non sempre agevole.

Tra l’altro, con la fusione delle aziende, ritorno lì, qualcuno magari lo ha già sentito, di Parma, di Ferrara, di Reggio e fatta qualche anno fa in Romagna, si è andato a ridurre il numero di dirigenti, per ‒ credo ‒ organizzare al meglio la macchina avendo meno centri decisionali. Oggi si fa. Ma è stato fatto anche negli Enti locali. Ricordiamo la prima stagione: unire, razionalizzare alcuni servizi all’interno delle Unioni, anche qua, credo, per diminuire i centri di spesa, i centri decisionali. Poi, addirittura, si è fatto un passo ulteriore per diminuire il numero dei Comuni, proprio aggregare, per riuscire ad affrontare meglio le sfide.

Qua andiamo in controtendenza. Anziché diminuire, aumentiamo. È una scelta in controtendenza anche rispetto a delle scelte che ‒ ripeto ‒ avete fatto, anche in passato. Parzialmente sono anche state condivise. Su Bologna, dove c’è una realtà più complessa delle aziende, si sta valutando di mettere un coordinatore, un coordinamento unico della Città Metropolitana proprio perché potrebbero nascere opportunità importanti se ci fosse maggiore collaborazione e maggior coordinamento tra le aziende.

Avevamo un’occasione: quella di portare una vera riforma per rispondere a delle esigenze che sono già state elencate, le esigenze che tutti noi, che magari siamo sul territorio spesso... Adesso anche i social aiutano. Riceviamo quotidianamente istanze di persone che trovano le liste chiuse, bloccate o non aperte, a seconda di come vogliamo definirle. Troviamo persone che avevano un appuntamento chirurgico fissato da mesi, che poi viene rinviato, perché è stato spostato.

Ci sono veramente tante situazioni in cui dobbiamo intervenire. La situazione dei pronti soccorsi, che iniziano di nuovo a essere sotto stress. Soprattutto, non si è mai rispettata la legge delle sei ore. Al pronto soccorso o ricoverato o dimesso entro le sei ore. Siamo ben lontani dal raggiungerlo.

Se dovevamo utilizzare delle risorse, dovevano andare in quel senso. Poi, in una riforma più complessiva ci può anche stare l’istituzione di nuove figure, di un organigramma diverso, ma in una riforma più organica. Facendo questa riforma esclusivamente... Non la possiamo neanche chiamare “riforma”. È l’istituzione di una figura dirigenziale. Punto. Si perde ulteriore tempo. Non è che, sapendo i tempi dell’aula (abbiamo visto cosa vuol dire mettere mano a questo settore), fra due mesi, fra tre mesi torneremo in aula con ulteriori proposte legislative di modifica emendative o migliorative per andare incontro a quelle esigenze che tutti noi abbiamo sotto mano, perché il tema è lì, rimane e non si risolve da solo, alcune ricette che in passato hanno portato certi livelli di qualità oggi non funzionano più, non stanno più funzionando.

È qui che il legislatore, insieme all’Esecutivo, deve assolutamente intervenire e invertire la rotta. Oggi la rotta non si sta invertendo, si dà una risposta a un bisogno di rappresentanza e ahinoi si sta perdendo un’opportunità importante, perché non credo che riusciremo in tempi brevi a ritornare a mettere mano e a rispondere a quelle esigenze che i miei colleghi hanno elencato forse meglio di me, ma tutti noi abbiamo sotto mano.

Altro tema è che andiamo al Governo a chiedere maggiori risorse, se poi le dobbiamo utilizzare per spendere per nuove figure dirigenziali, può darsi anche che chiudano le porte, perché un conto è usarle per incrementare i servizi e migliorare l’offerta al cittadino, un conto per rispondere a esigenze di rappresentanza.

Io spero che anche su Modena si avvii il percorso di riduzione del numero delle aziende per migliorare il coordinamento, visto che nel momento emergenziale, nel momento in cui ci sono delle situazioni critiche, magari nascono anche delle opportunità. L’opportunità è stata quella di mettere un commissario unico per le due aziende, vuoi perché c’era stato un pensionamento, però in una fase emergenziale si è già provato quel modello e si sta adottando quello di un direttore sanitario unico per la gestione pandemica e della campagna vaccinale.

Visto che c’è già anche un coordinamento unico per quanto riguarda gli investimenti su Modena, perché dobbiamo avere due direttori generali, due direttori sanitari, due direttori amministrativi, due strutture? Lo abbiamo quantificato in quasi 1 milione di euro, che potrebbe essere speso molto meglio per attività ordinaria, che ce n’è assolutamente bisogno.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

Consigliere Tagliaferri, prego.

 

TAGLIAFERRI: Grazie, presidente.

Assessore, colleghi, colgo l’occasione della discussione di questo provvedimento, invero molto tecnico sulla sanità per un piccolo fuori tema, voluto, pensato, meditato e fatto con l’intenzione di mettere al centro della discussione di questa Assemblea i problemi che stanno davvero a cuore ai cittadini.

Vorrei assumermi anche un po’ la responsabilità di fare un ragionamento politico sulla sanità al tempo del Coronavirus. Siamo al dramma. I dati quotidiani ci dicono che non dobbiamo più scegliere tra salute e imprese, pare che siano abbastanza spacciate entrambe.

Gli ospedali stanno raggiungendo la soglia di guardia, e non è cambiando i parametri, come hanno fatto il Premier Draghi e il Ministro Speranza che si risolvono i problemi, perlomeno i problemi maggiori. I problemi si risolvono con una vera sanità efficiente, e non, come da noi, tutto delegato alla buona volontà di medici, infermieri e personale specializzato.

Ad ogni ondata, ci vengono propinate le stesse litanie. Ma è mai possibile che non si voglia prevenire? L’ultima boutade dell’ospedale Covid: il Covid c’è da due anni, perché non è stato già realizzato?

Poi il sermone prosegue con “fare in fretta con la terza dose ai sanitari”. Lo chiediamo da metà estate: perché non l’avete ancora fatto? Riapriamo tutto, così l’economia cresce: riaperture fatte a sentimento, senza nessun controllo, il Green Pass un bel foglio di carta; peccato che il Covid sia analfabeta.

“Ci assumiamo la responsabilità di un rischio calcolato nelle riaperture”, disse il Premier Draghi. I dati ci dicono che il bancario Draghi avrebbe bisogno di un pallottoliere. Potrei proseguire in queste enunciazioni che, lo dico per inciso, non sono frasi di oggi, ma estrapolate da atti ispettivi e dichiarazioni che da questi banchi ho fatto nell’ultimo anno: come si vede, del tutto inascoltato, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Tagliaferri.

Altri in dibattito generale? Non ho altri iscritti a parlare in dibattito generale.

Ci sono repliche da parte dei relatori? Non ho richieste di replica da parte dei relatori.

A questo punto, passo la parola all’assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Quanto tempo ho a disposizione?

 

(interruzione: “Venti minuti”)

 

DONINI, assessore: Ne userò molto meno di venti minuti.

Per ribadire cosa è in approvazione e per ringraziare tutta l’Assemblea di questo tempo dedicato a questo provvedimento. Chi lo voterà, ovviamente, e anche chi lo ha criticato e chi ha espresso delle valutazioni che, per quanto critiche, penso possano essere oggetto di futura valutazione.

Quella che noi facciamo oggi è una piccola cosa dal punto di vista giuridico, ma ha avuto nel suo percorso una discussione molto matura. Noi ci siamo rapportati con tutte le rappresentanze di quel mondo sanitario che oggi voi tutti, maggioranza e minoranze, dite di voler valorizzare e di voler gratificare, anche, con provvedimenti normativi. Quel mondo è, di fatto, più avanti della normativa che ne disciplina le relazioni e i rapporti. Già oggi nei reparti ospedalieri, già oggi nelle direzioni delle Aziende sanitarie locali, sia ospedaliere che territoriali, già oggi è agita questa modalità di grande responsabilizzazione delle professioni sanitarie.

Credo che dalla pandemia emerga un tratto fondamentale, che abbiamo riscontrato dal primo giorno fino a queste ore, e lo continueremo a riscontrare, cioè il fatto che quando i professionisti lavorano insieme, fanno sistema, condividono le responsabilità, si uniscono anche nella definizione delle principali linee strategiche dell’Azienda sanitaria, la resilienza del sistema ne acquista compattezza ulteriore.

In queste Aziende sanitarie già oggi i riferimenti delle professioni sanitarie vengono auditi, vengono consultati, vengono responsabilizzati, però in maniera del tutto informale, senza che vi sia dentro la direzione sanitaria un riferimento, che non toglie competenze al direttore sanitario, ma che si occupa di valorizzare la rete assistenziale.

Anche qui, anche i non esperti in sanità, che spesso parlano, sanno benissimo ormai la differenza tra la parte sanitaria e la parte assistenziale, queste due parti che si devono tenere assolutamente, perché il cittadino necessita di questa presa in carico complessiva, quindi istituire la Direzione assistenziale significa adeguare una piccola modifica dell’impianto normativo (su questo convengo con voi), una situazione che è attesa ed è già agita a livello territoriale.

Certo, abbiamo discusso con tutti, ci siamo fermati, perché è giusto così, quando abbiamo avuto da parte di qualche rappresentanza di sindacati medici il dubbio sia di natura costituzionale, sia di natura giuridica, ed è per questo che abbiamo approfondito questo tema, perché un conto è se uno dice “non sono d’accordo, non la penso come te”, ma, se uno dice che è illegittimo, a questo il punto il legislatore deve fermarsi, fermarsi e fare un approfondimento di merito giuridico e costituzionale.

Questo è stato fatto, una volta ottenuta la garanzia che non fossimo al di fuori delle nostre competenze, abbiamo ripreso la discussione di merito e abbiamo appreso quanto questa responsabilizzazione, che completa il cerchio fra sanità e assistenza dentro un unico governo delle Aziende sanitarie locali, sia non soltanto un valore, ma anche una grande opportunità per il sistema.

Oggi, l’80 per cento dei professionisti della sanità è composto dalle professioni sanitarie, stiamo parlando di 38.000 lavoratori, di cui 29.000 - quasi 30.000 infermieri, che hanno delle responsabilità nella rete assistenziale delle professioni sanitarie, che non vanno a incidere sulla responsabilità clinica del direttore sanitario, che possono aggiungere il loro valore al governo dell’azienda.

Per questo noi pensiamo di fare la cosa giusta, di non ledere i principi di nessuno, è vero quello che si è detto, non sempre qui vengono discusse le riforme sanitarie, che magari vengono votate dal Parlamento. Ci si chiede un’opinione in altre sedi, per esempio nella Conferenza Stato-Regioni, dove tutte le Regioni, di orientamento politico vario, danno il loro parere.

Noi abbiamo discusso in quella sede, per esempio, il decreto 34 sulla emergenza. Ricordo che all’inizio del 2000 erano 499 i posti in terapia intensiva in Emilia-Romagna; oggi sono quasi 900: vuol dire che siamo, da questo punto di vista, la Regione che ha investito di più in rapporto all’obiettivo da raggiungere per adeguare i propri ospedali.

Parleremo presto, immagino, della riforma del DM 71, cioè della riforma della medicina territoriale, con particolare riguardo alla centralità dei medici di medicina generale, al loro inquadramento, e anche all’istituzione di quelle figure professionali che dovranno essere il contenuto delle strutture sanitarie del PNRR.

In realtà, certo, ci può stare nel dibattito e nella polemica politica questa argomentazione, però sapete benissimo che quella che c’è stata in questi 18 mesi, non solo in Emilia-Romagna, ma in tutta Italia, è una discussione in cui la sanità ha trovato una forma di centralità che prima non aveva. Poi, alcuni provvedimenti si discutono qui, altri provvedimenti si discutono in sede nazionale col parere della Conferenza Stato-Regioni.

Quello che si può fare, quello sì, è una discussione più generale, ovviamente, tenendo insieme quelle che sono da un lato le proiezioni di riforma collegate al PNRR, e dall’altro, un sistema di valorizzazione delle professioni sanitarie, degli operatori sanitari, fra cui le professioni sanitarie di cui parliamo.

Siamo la prima Regione, senza nulla togliere alla provincia di Bolzano, ovviamente, a legiferare in questo senso. Ho l’impressione, ma anche qui la prova sarà nei prossimi mesi, nei prossimi anni, che non saremo sicuramente l’ultima.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

A questo punto, passiamo alla discussione sull’articolato e sull’emendamento.

Articolo 1.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

A questo punto, mettiamo in votazione l’articolo 1.

Non sta andando il sistema di votazione. Un attimo.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

Poi mi dite chi non è riuscito a votare e aggiungiamo i voti. Il voto della consigliera Zappaterra. Se qualcun altro non è riuscito a votare lo aggiungiamo.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 24

Contrari 17

 

È approvato.

 

25 favorevoli, con il voto della consigliera Zappaterra.

Se qualcun altro deve aggiungerlo, lo segnali alla Presidenza.

Passiamo, adesso, all’emendamento 1, a firma del consigliere Daniele Marchetti. Questo emendamento istituisce un nuovo articolo.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’emendamento 1.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Contrari 25

Favorevoli 16

 

È respinto.

 

A questo punto apriamo alle dichiarazioni di voto sul progetto di legge. Chi vuole intervenire? Non ho nessuno in dichiarazione di voto.

A questo punto, mettiamo in votazione il progetto di legge: “Modifica all’art. 3, comma 5, della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 29 (Organizzazione e finanziamento delle Aziende sanitarie)”.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 25

Contrari 16

Astenuti 1

 

È approvato.

 

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Per aggiungere il mio voto favorevole all’articolo 1, perché mi sono accorta che non è stato registrato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Benissimo, lo aggiungiamo.

 

OGGETTO 4214

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Misure per l’attuazione della legge 28 maggio 2021, n. 84, concernente il distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla Regione Marche e loro aggregazione alla Regione Emilia-Romagna”. (32)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 4214/1 – oggetto 4302 – Presentazione, discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto procediamo con l’oggetto 4214, progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante: “Misure per l’attuazione della legge 28 maggio 2021, n. 84, concernente il distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla Regione Marche e loro aggregazione alla Regione Emilia-Romagna”.

Il testo è stato licenziato dalla Commissione Bilancio nella seduta del 17 novembre, è un progetto di legge che è composto da 15 articoli, la relatrice di Commissione, la consigliera Rossi Nadia, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Il relatore di minoranza, il consigliere Montevecchi Matteo, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Su questo oggetto insistono 6 proposte di emendamento, 2 sono a firma dell’assessore Calvano e della consigliera Rossi, 1 a firma dell’assessore Calvano e dei consiglieri Rossi e Montevecchi, 3 a firma dei consiglieri Rossi, Montevecchi e Castaldini.

A questo punto, apriamo la discussione. Consigliera Marchetti, doveva dire qualcosa prima di aprire la discussione?

 

MARCHETTI Francesca: Il mio voto è risultato astenuto, invece era favorevole.

 

PRESIDENTE (Petitti): Va benissimo, facciamo la rettifica del voto.

Adesso apriamo la discussione. Passo la parola alla relatrice, la consigliera Rossi. Prego.

 

ROSSI, relatrice della Commissione: Grazie, presidente.

Con questo progetto di legge diamo attuazione di fatto al trasferimento dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio alla Regione Emilia-Romagna, che lasceranno quindi la provincia di Pesaro, e la Regione Marche per entrare in Provincia di Rimini.

Questa è una storia che tocca da vicino il territorio da cui provengo, come è successo nel 2009 con l’aggregazione dei 7 Comuni dell’Alta Valmarecchia, una situazione che allora non aveva avuto precedenti in Italia e la nostra Regione ha legiferato ex novo per garantire un passaggio ottimale per quelle zone e i loro cittadini.

I Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio. Che insieme hanno una popolazione di circa 2.400 abitanti, hanno espresso la volontà di entrare in Emilia-Romagna rispettivamente con l’83 e l’87 per cento dei votanti nel 2007, con una consultazione referendaria prevista dall’articolo 132 della Costituzione.

Dopo 14 anni, a seguito di un percorso complesso, il 17 giugno scorso è entrata in vigore la legge statale n. 84 del 2021, votata in via definitiva dal Senato a fine maggio, che ha dato finalmente corso alla richiesta dei cittadini, decretando un passaggio che apre l’intero territorio emiliano-romagnolo a nuove opportunità.

Personalmente ho sempre sostenuto questo percorso e la volontà anche espressa dai due Comuni insieme a molti colleghi dell’Aula, anche di altri Partiti, e tra queste sedute anche con una risoluzione presentata nel 2015. L’ho fatto perché penso che con questo passaggio si vada di fatto a riconoscere lo stretto legame dei due Comuni con l’Alta Valmarecchia, da una parte, ma anche con la Valconca. Una vicinanza, quindi, non solo geografica, ma anche culturale e identitaria, che è stata la spinta e il motore della battaglia che i cittadini hanno portato avanti negli anni.

D’ora in poi, questa è una nota di colore, diciamo così, in provincia di Rimini, presidente, finalmente si può sciare e anche andare al mare. In unica provincia quindi avremo gli impianti da sci e anche l’offerta balneare turistica, a proposito di dialetto…

 

(interruzione)

 

ROSSI: È Aspen, ci potremmo candidare anche noi, esatto.

Sarà anche una nuova sfida per il turismo della Romagna e di tutta la nostra Regione, ma ovviamente anche dell’entroterra in termini di attrazione, varietà e attività, ma anche di offerta culturale e storica.

Venendo alla legge in votazione oggi, ci sono più elementi di urgenza che l’accompagnano: la legge nazionale infatti ha previsto dei tempi per l’adeguamento delle Regioni al passaggio dei due Comuni, la definizione dell’annessione di Montecopiolo e Sassofeltrio all’Emilia-Romagna.

Negli ultimi giorni ho lavorato tantissimo a contatto con Pietro Rossi, Sindaco di Montecopiolo, e anche con Fabio Medici, neoeletto sindaco di Sassofeltrio, con la Provincia di Rimini e con gli uffici, sia politici, ma anche con i tecnici della Regione, primo fra tutti l’assessore Calvano e il Servizio affari legislativi e sevizi riforme, che ringrazio, ma poi sui ringraziamenti magari ci torno dopo. Dicevo: abbiamo lavorato sui temi che saranno oggetto del testo e che a breve vi illustrerò brevemente, per trovare tutte le soluzioni necessarie a rendere questo passaggio ottimale sia per la Regione Emilia-Romagna, ma soprattutto per i due Comuni. Ecco perché già vi preannuncio che ci saranno emendamenti al testo, che sono stati di fatto già condivisi con le opposizioni presenti in quest’aula, e anche sottoscritti, frutto di questo confronto costruttivo. Ringrazio il consigliere di opposizione, Matteo Montevecchi, relatore che insieme a me ha costruito la possibilità di poter conciliare al meglio le esigenze, che di fatto dovrebbe essere alla base di ogni procedimento legislativo, perché alla fine si parla sempre di persone, e anche di storie, e quello che facciamo in quest’aula, di fatto è anche per loro.

L’iter di trasferimento dei Comuni quindi è indicato dalla legge nazionale. Entro 30 giorni è nominato un commissario prefettizio, con il compito di gestire i rapporti tra i soggetti coinvolti e gli adempimenti necessari al passaggio. È prevista anche, come vi accennavo, l’approvazione di questa legge regionale, seguita dalla definizione di un’intesa tra la Regione Marche e la Regione Emilia-Romagna, da sottoscrivere il 14 dicembre prossimo, contenente accordi su aspetti in materie più specifiche, come è successo nel 2010, con i sette Comuni dell’Alta Valmarecchia.

Nel frattempo, come indicato anche nella legge approvata in Parlamento, nella fase transitoria doveva essere garantita da parte degli Enti delle due Regioni la conoscibilità delle normative da applicare e delle procedure da seguire nei diversi ambiti di competenza, prestando di fatto ai residenti, agli Enti e alle imprese l’assistenza perché il processo di distacco e aggregazione recasse a tutti il minor disagio possibile, garantendo allo stesso tempo la tutela della salute, l’incolumità pubblica, l’accesso alle prestazioni e ai servizi. Non dimentichiamo, infatti, che questo passaggio, tra l’altro, sta avvenendo in un periodo straordinario ma anche complesso, con anche le vaccinazioni in corso, nel pieno di una pandemia.

Venendo a descrivere in modo grossolano l’articolato della legge, è composto da due titoli: il primo è di carattere generale, con gli articoli dal 1 al n. 5, e il secondo, di carattere settoriale, con gli articoli dal sesto al quindicesimo.

Nel Titolo I, quello che mi sento di evidenziare perché è particolarmente importante è l’articolo 3, che disciplina il tema di regime transitorio per i procedimenti in corso. Quindi, l’obiettivo di questa norma è di garantire il rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi in corso alla data di entrata in vigore della legge nazionale, quelli avviati prima dell’entrata in vigore della nuova legge regionale. Tutta una serie di procedimenti che sono partiti dalle Marche, quindi, quando i Comuni erano ancora marchigiani, e che ora devono concludersi in Emilia-Romagna, e si concluderanno utilizzando la legislazione marchigiana, ovviamente, nei limiti della fattibilità di questa legislazione con la nostra.

Comunque, se ci sono elementi sostanzialmente non conciliabili, si vedrà anche in corso come poterli affrontare. La disponibilità anche da parte degli uffici è assolutamente sempre massima.

Nel Titolo II, ci sono disposizioni di carattere settoriale, per adeguare l’ordinamento della Regione Emilia-Romagna all’ingresso dei due Comuni, in modo particolare in tema di governo del territorio, di sismica edilizia, servizi pubblici ambientali, bonifiche e irrigazione, modalità di esercizio di attività autorizzate, attestati di prestazione energetica degli edifici in materia di impianti termici, beni mobili, immobili, e personale, attività faunistico-venatoria e agriturismo. Questa legge è quindi piuttosto composita ed elaborata, ma farà il quadro al passaggio dei due Comuni.

La parte più corposa degli accordi sarà poi parte dell’intesa che, come anticipato, andrà definito entro il 14 dicembre prossimo. Penso sia stato fatto un lavoro di condivisione e di confronto importante, che è partito anche con i tavoli interregionali, Marche e Regione Emilia- Romagna, trasversale tra i vari settori, e andrà definita entro il 14 dicembre prossimo, appunto, con le intese.

Penso anche che sia stato fatto un lavoro di condivisione e confronto, come dicevo, che ha dato in gran parte i risultati sperati sia per la nostra Regione, ma anche per i Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio. Questa è la dimostrazione che la collaborazione può fare la differenza per tutelare i diritti di tutti e per dare avvio a un nuovo percorso di partecipazione e vicinanza ai territori.

Per questo mi sento anche di ringraziare per tutto il lavoro fatto nelle ultime settimane l’assessore Calvano, ma anche tutti gli altri assessori che sono stati interessati da questa norma, il Capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta, Andrea Orlando, il Servizio di riforme istituzionali nella grande professionalità che vorrei riconoscere di Filomena Terzini, insieme a Marta De Giorgi e Francesco Paniccià, Maurizio Ricciardelli del Servizio affari legislativi, il Servizio giuridico del territorio, con Giovanni Sant’Angelo, Arianna Bianchi della Segreteria dell’Assessorato al bilancio, Valtiero Mazzotti della Direzione generale agricoltura, Paola Bissi del Turismo. Ce ne sono veramente tanti, come dicevo, che hanno collaborato e hanno contribuito all’elaborazione del testo. Elena Bastianini dell’ufficio legislativo del Gruppo del Partito Democratico e anche i collaboratori dei consiglieri dei vari Gruppi.

Spostandomi sul territorio, mi sento di ringraziare la commissaria prefettizia Tiziana Giovanna Costantino, gli uffici della Provincia di Rimini e i Sindaci di Montecopiolo e Sassofeltrio, Pietro Rossi e Fabio Medici, così come i loro tecnici. Credo che il cambiamento per loro sarà grande. Gli strumenti a disposizione dei piccoli Comuni, sia in termini economici che di personale, sappiamo come sono, ma con dedizione hanno e abbiamo insieme migliorato questo testo. Sono certa che questo percorso possa continuare per la definizione dell’intesa.

Chiudo dicendo ai due Comuni e ai loro abitanti: benvenuti in Emilia-Romagna.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Passiamo al relatore di minoranza, al consigliere Montevecchi. Prego, consigliere.

 

MONTEVECCHI, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

Come relatore di minoranza, anche qui in aula, come già fatto in Commissione mercoledì 17, vorrei innanzitutto ricordare le fasi precedenti alla presentazione del progetto di legge regionale.

Il percorso che ha portato all’emanazione della legge nazionale n. 84 del 28 maggio 2021, tramite la quale è stato disposto il distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla Regione Marche e la loro aggregazione alla Regione Emilia-Romagna, aveva preso avvio con il risultato elettorale del referendum del 24 e 25 giugno 2007, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel successivo luglio, che aveva avuto esiti assolutamente inequivocabili. Sia a Montecopiolo che a Sassofeltrio il “sì” aveva superato nettamente l’80 per cento dei votanti. Quindi, i cittadini si erano chiaramente espressi nel senso di voler far parte della Provincia di Rimini e della Regione Emilia-Romagna.

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna disse “sì” al distacco dei Comuni dalle Marche e lo fece approvando la risoluzione del 17 aprile 2012, mentre la Regione Marche non espresse inizialmente un parere, per poi schierarsi contro, mostrando una volontà ostruzionistica nella seduta del Consiglio regionale del 16 aprile 2019.

Dopo l’approvazione della proposta di legge da parte della Camera dei deputati, avvenuta il 12 marzo 2019, a 14 anni dal Referendum popolare, il Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge n. 1144 nella seduta del 25 maggio 2021.

È così che la legge nazionale n. 84 del 28 maggio 2021, entrata in vigore il 17 giugno 2021, ha disposto il distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e la loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell’ambito della Provincia di Rimini, ai sensi dell’articolo 132, secondo comma, della Costituzione.

Una scelta assunta in considerazione della particolare collocazione territoriale e dei peculiari legami storici, economici e culturali con i Comuni limitrofi della medesima Provincia, come precisato anche all’articolo 1 di suddetta legge.

Si tratta del secondo caso in cui il legislatore ha disposto il passaggio di Comuni da una Regione a Statuto ordinario ad un altro. Va a completare il passaggio dei 7 Comuni dell’Alta Valmarecchia, distaccati dalla Regione Marche e aggregati alla Regione Emilia-Romagna in precedenza, tramite la legge n. 117 del 3 agosto 2009.

Questa, pertanto, è da considerarsi come la naturale conseguenza delle cose. Il progetto di legge che stiamo esaminando contempla le misure di attuazione della sopra citata legge n. 84 del 28 maggio 2021 e credo sia importante riconoscere e celebrare questo risultato, frutto della volontà popolare, che è stato tenuto nonostante barricate e ostacoli che sembrava difficile superare in questi anni.

Per quanto riguarda il progetto di legge che stiamo affrontando in Aula, avevo già posto in Commissione alcune osservazioni, specialmente riguardo l’articolo 6 e l’articolo 11. Nell’articolo 6, comma 2, lettera a), viene posto un vincolo di tre mesi per il recepimento della disciplina regionale dell’Emilia-Romagna relativa al contributo di costruzione. Nell’articolo 6, comma 2, lettera b), viene posto il termine del 31 dicembre 2022 per avviare il processo di adeguamento degli strumenti urbanistici alla nostra legislazione regionale, ovvero alla procedura che porterà all’adozione del PUC.

Inoltre, il comma 3 del medesimo articolo 6 preclude l’avvio di ulteriori procedimenti urbanistici attuativi dell’attuale pianificazione dopo la medesima data. Concedere un lasso di tempo così breve non ci sembrava opportuno e già in Commissione avevamo annunciato l’intenzione di presentare emendamenti, dopodiché abbiamo trovato la convergenza da parte della maggioranza sulle nostre osservazioni e quindi abbiamo presentato un emendamento a firma Rossi e Montevecchi, per chiedere la proroga fino al 31 dicembre 2023 delle sopra citate questioni.

L’altro punto che destava preoccupazione, che avevo sollevato in Commissione, è quello relativo ai tempi di recepimento della normativa relativa agli impianti termici, trattata all’articolo 11. Per questo abbiamo presentato un emendamento a mia prima firma, sottoscritto anche dalla collega Rossi, che ringrazio, dove chiediamo di riconoscere un termine più ampio, ovvero al 31 dicembre 2022, per effettuare gli adempimenti previsti dalla disciplina vigente nella Regione Emilia-Romagna per quanto concerne gli impianti termici esistenti, ubicati nel territorio dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio.

Annunciamo quindi il nostro voto favorevole anche per quanto riguarda gli altri tre emendamenti a firma dell’assessore Calvano, di cui uno da me sottoscritto, e all’emendamento sulle strutture ricettive, a prima firma Rossi, che ho anch’esso sottoscritto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Montevecchi.

A questo punto, la discussione generale.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Questo progetto di legge detta le misure per attuare la seconda legge che il Parlamento ha prodotto in 18 legislature rispetto all’aggregazione di Comuni alla Regione Emilia-Romagna, e in particolare alla Provincia di Rimini, a seguito della procedura prevista dalla Costituzione per consentirle.

La seconda legge, quindi la seconda aggregazione per la nostra Regione è in realtà una delle pochissime realizzatesi in Italia. Se sommiamo a questa, quella di nuovi Comuni della Valmarecchia, il caso di Sappada, passato dal Veneto al Friuli-Venezia Giulia, ma a questo riguardo è importante ricordare che l’Emilia-Romagna, ad oggi, è l’unica Regione a Statuto ordinario ad aver portato a termine processi di aggregazione come destinataria, cioè come Ente che accoglie nuovi Comuni, processi già realizzatisi, o, come nel caso di questo progetto di legge, in fase di compimento.

È un aspetto su cui riflettere, perché evidentemente testimonia sia la difficoltà che i processi di aggregazione riscontrano, sia anche l’esistenza di un potere di attrazione che l’Emilia-Romagna è in grado di esercitare, a fronte della sussistenza di ragioni storiche, culturali, sociali e geografiche, favorendo l’orientamento della volontà popolare in occasione dei Referendum da cui partono queste operazioni.

Infatti, l’Emilia-Romagna è l’unica Regione a Statuto ordinario che, come entità cui aggregarsi, abbia visto concludersi con esito positivo i Referendum popolari previsti dall’articolo 132 della Costituzione. In tutti gli altri casi in cui ha vinto il sì, l’entità di destinazione era una Provincia o una Regione autonoma.

Nel caso di Montecopiolo e Sassofeltrio, è stato effettivamente molto lungo il tempo intercorso fra lo svolgimento dei Referendum e la decisione da parte del Parlamento di seguire la volontà popolare espressa in modo chiarissimo nel 2007. Le resistenze incontrate sono state enormi, sproporzionate forse alla vicenda ed incomprensibili, alla luce anche del processo realizzatosi nel frattempo. relativo ai nuovi comuni dell’Alta Valmarecchia.

Oggi, con questo progetto completiamo la procedura legislativa necessaria a consentire che la volontà dei cittadini di Montecopiolo e Sassofeltrio si traduca in atti normativi. Si tratta di un punto di arrivo indispensabile, senza dubbio, ma soprattutto di un punto di partenza, perché se da un lato è stata lunga, troppo lunga l’attesa perché il Parlamento riuscisse a superare le resistenze opposte da parte di alcuni settori della politica nelle Marche, oggi e nei prossimi mesi dovremo avere la capacità di far capire con atti concreti la quotidianità dell’attività amministrativa, di essere in grado di corrispondere alle attese dei cittadini di Montecopiolo e di Sassofeltrio.

Sotto questo profilo, credo si possa notare fin da subito che pur a fronte di una coincidenza sostanziale nei contenuti e negli impegni fra questo progetto di legge e la legge regionale del 4 novembre 2009, la n. 17, relativa all’aggregazione dell’Emilia-Romagna dei comuni dell’Alta Valmarecchia, esistono anche alcune differenze nell’architettura del provvedimento.

L’esperienza di quella stagione nella quale per la prima volta in Italia ci si è trovati di fronte al significativo mutamento di confini, a seguito dell’attuazione dell’articolo 132 della Costituzione rappresenta sicuramente, insieme alle modifiche normative propostesi a livello nazionale, uno scenario del quale deve tener conto la nuova legge per i Comuni di cui stiamo discutendo.

Credo che il nostro impegno oggi si debba tradurre soprattutto nella volontà di monitorare con attenzione il costante processo reale di aggregazione. Credo cioè che con cadenza periodica l’Assemblea debba assumersi l’impegno di verificare con gli enti locali interessati l’andamento del processo che trova finalmente, con questo progetto di legge, un punto fermo.

Credo quindi che possiamo prevedere occasioni di confronto con le Amministrazioni locali, con i loro cittadini per verificare il rapido e positivo sviluppo del processo, evitando quindi disagi, incomprensioni e difficoltà.

Anche la prossima programmazione dei fondi europei, sia attraverso le misure straordinarie del PNRR, sia attraverso le ingenti risorse dei cosiddetti fondi strutturali, potrà svolgere un ruolo decisivo rispetto alle finalità di fondo di questa operazione. Vale a dire determinare, con la nuova geografia amministrativa, di quella parte di Montefeltro, un livello più alto e più adeguato di coesione sociale.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Altri in dibattito generale? Io non ho altri in dibattito generale.

Chiedo se i relatori vogliono replicare. Da parte della Giunta non ho richieste di interventi.

Prego, assessore Calvano.

 

CALVANO, assessore: Presidente, mi sentite?

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, la sentiamo. Prego.

 

CALVANO, assessore: Brevemente. Ringrazio per la parola datami.

Non è la prima volta che la Regione Emilia-Romagna si trova ad affrontare una legge di questo rango, perché abbiamo affrontato una situazione analoga agli altri Comuni della Valmarecchia.

Già all’epoca mettemmo in campo uno strumento legislativo, da esempio anche per altri percorsi messi in campo. Sulla base di quella buona esperienza fatta, abbiamo costruito questa seconda esperienza di carattere legislativo, alla quale seguiranno tutti gli ulteriori passi, così come previsto per legge, e così come da accordi fatti con la Regione Marche e con i Comuni.

L’obiettivo ovviamente è quello di affrontare questo processo di transizione dando la massima certezza del diritto a cittadini, imprese e operatori di quel territorio, cercando le condizioni affinché possano integrarsi, anche da un punto di vista legislativo e amministrativo, il più rapidamente possibile, con la Regione Emilia-Romagna.

Questa operazione è stata possibile al momento del […] questo progetto di legge. La sua approvazione, oggi, è stata possibile grazie a un lavoro molto condiviso con il territorio. Ringrazio di questo la relatrice di maggioranza, Nadia Rossi, così come ringrazio il relatore di minoranza per il grande profilo di collaborazione che è stato messo in campo e che, penso, ci consentirà di approvare questa legge con una larga maggioranza, nell’interesse di quei cittadini, andando oltre le rappresentanze meramente politico-partitiche.

Ringrazio anche il grande lavoro fatto dagli uffici della Regione, a partire dall’avvocato Terzini a tutti coloro che collaborano con lei, così come il Capo di gabinetto Orlando. Ringrazio anche il sottosegretario alla Presidenza, perché si è dovuto fare un lavoro che tenesse raccordati anche tutti gli altri assessorati.

Ringrazio ovviamente i miei uffici e tutti i miei collaboratori e collaboratrici, perché obiettivamente è stato un lavoro impostato in tempi molto stretti, ma non c’era possibilità di fare diversamente. Tempi molto stretti che abbiamo comunque cercato di far sì che fossero anche forieri di cose fatte per bene, come mi pare che anche alla luce degli emendamenti condivisi, ampiamente all’interno dell’aula si sia fatto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Calvano.

Passiamo adesso all’esame dell’articolato.

Partiamo dall’articolo 1.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 1.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 39

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 2.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 2.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 38

 

È approvato.

 

Passiamo, adesso, all’articolo 3.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 3.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 40

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 4.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 4.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 36

Favorevoli 35

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 5.

Dibattito generale. Consigliera Costi, prego.

 

COSTI: Volevo aggiungere il mio voto favorevole.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto, aggiungiamo il voto della consigliera Costi.

Articolo 5.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 5.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 39

 

È approvato.

 

Ora passiamo all’articolo 6, sul quale insiste un emendamento, l’emendamento 4 a firma dei consiglieri Rossi, Montevecchi e Castaldini.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Consigliera Piccinini, dibattito generale. Prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Come Movimento 5 Stelle, anche in Commissione ci siamo espressi favorevolmente a questo progetto di legge, alle condizioni che ci erano state proposte all’interno di quel testo.

Oggi abbiamo ricevuto tutta una serie di emendamenti, uno che insiste anche su questo articolo, sull’articolo 6, che di fatto proroga di un anno l’adeguamento degli strumenti di pianificazione urbanistica. Nello specifico, si parla anche del PUG. Questo è un argomento molto sensibile per questa Regione, che riguarda anche il consumo di suolo.

Io (lo dico chiaramente) fino adesso ho votato favorevolmente a questo progetto di legge e a tutti gli articoli, però è chiaro che se oggi andiamo ad inserire un precedente, il rischio è che apriamo questa possibilità, quindi la scadenza del 2023 e successive, anche per tutti gli altri Comuni. Io vorrei evitare questo rischio, motivo per cui ho depositato anche un ordine del giorno che chiede proprio questo, cioè di confermare che per tutti gli altri Comuni la scadenza per l’adeguamento della pianificazione urbanistica vigente sia quella stabilita attualmente dalla legge regionale n. 24 del 2017.

Lo dico perché – ripeto ‒ non vorrei che quello che noi oggi facciamo per questi due Comuni vada poi ad estendersi a tutto il resto dei Comuni della Regione.

A scanso di equivoci, ho voluto appunto depositare questo ordine del giorno, proprio per evitare, oggi, di creare un precedente. Io questa legge la vorrei votare se ci sono le condizioni per farlo. Evidentemente, l’emendamento presentato in questo momento pone un tema, e pone un rischio, che io oggi vedo e che vorrei evitare, se l’ordine del giorno venisse approvato.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Prego, sottosegretario Baruffi.

 

BARUFFI, sottosegretario alla Presidenza: Grazie, presidente.

Io ho ascoltato la consigliera e ho letto l’ordine del giorno. Faccio due osservazioni. La prima è di metodo: valuterà l’Assemblea se è ragionevole impegnare se stessa. Di solito, si impegna la Giunta con un ordine del giorno, ma, al netto di questo, come ho detto, credo, per le vie brevi a tutti i Capigruppo, o quasi, d’intesa con la relatrice, abbiamo profuso il massimo sforzo per tenere unitarietà e condivisione intorno a questo pdl, e mi pare che ci sia un consenso largo.

Questa questione relativa cioè alla non proroga per tutti gli altri Comuni della Regione Emilia- Romagna, che è questione assolutamente rilevante, su cui ho esplicitato, credo, a tutti qual è l’orientamento generale dell’Amministrazione [...] non è oggetto di questa trattazione.

Ho chiesto a tutti, da questo punto di vista, di tenere separati i piani, e voglio ringraziare. Per questa ragione, non per altre, quindi, chiedo alla consigliera di ritirare questo ordine del giorno, ripeto, confermando l’orientamento della Giunta.

Non si tratta, quindi, in questo momento di anticipare una discussione politica su altro, o di metterci in una conta e in una prova muscolare. Proviamo a portare a casa il provvedimento nel modo più consensuale possibile, poi faremo, io immagino in occasione del bilancio e del collegato al bilancio, una discussione di merito, pertinente su questo, dove ciascuna forza potrà portare il suo legittimo punto di vista, che sarà anche diverso, come è normale che sia, e questo è il sale della democrazia.

Per cui, consigliera, le chiedo di darci una mano, da questo punto di vista, e di ritirare questo ordine del giorno.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Io non ho altri in dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

A questo punto, mettiamo in votazione l’articolo 6.

Prima l’emendamento, giustamente, che insiste sull’articolo 6.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 4, a firma Rossi, Montevecchi e Castaldini. Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Favorevoli 39

Contrari 1

 

È approvato.

 

Ora mettiamo in votazione l’articolo 6.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 6.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 37

Contrari 1

 

È approvato.

 

Ora passiamo all’articolo 7.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 7.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 40

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 8.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 8.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 40

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 9.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 9.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 40

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 10.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 10.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 37

 

È approvato.

 

Siamo arrivati all’articolo 11, sul quale insiste l’emendamento 5, a firma dei consiglieri Montevecchi, Rossi e Castaldini.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’emendamento 5.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 38

 

È approvato.

 

Passiamo alla votazione dell’articolo 11.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 39

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 12.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 12.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 35

Contrari 2

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 13.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 13.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 37

 

È approvato.

 

Ora passiamo a un emendamento che istituisce un nuovo articolo: l’emendamento 1, a firma dell’assessore Calvano e della consigliera Rossi.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’emendamento 1.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 40

 

È approvato.

 

Passiamo all’emendamento 6, a firma dei consiglieri Rossi, Montevecchi e Castaldini. Anche questo emendamento istituisce un nuovo articolo.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 38

 

È approvato.

 

Ora passiamo all’articolo 14.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 14.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 37

 

È approvato.

 

Siamo arrivati agli ultimi due emendamenti.

Emendamento 2, a firma dell’assessore Calvano. Hanno aggiunto la firma i due relatori, consigliera Rossi e consigliere Montevecchi.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 2.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 39

 

È approvato.

 

Passiamo all’emendamento 3, a firma dell’assessore Calvano e della consigliera Rossi, che istituisce un nuovo articolo.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 3.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 40

Favorevoli 39

 

È approvato.

 

Passiamo all’ultimo articolo, l’articolo 15.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Dichiaro aperta la votazione sull’articolo 15.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 38

 

È approvato.

 

Ora passiamo all’ordine del giorno a firma della consigliera Piccinini.

Dibattito generale. Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Guardate, voglio essere molto chiara: non sono solita utilizzare giudizi netti, qua dentro, o fare sgambetti. Solitamente ho sempre provato a tenere atteggiamenti collaborativi. Sono stati fatti, dal mio punto di vista, degli errori di valutazione; si sono sottostimate certe situazioni che portano evidentemente a rispondere per ripristinare la corretta dialettica tra forze politiche. Purtroppo, sono situazioni che non cerco io. Io credo però che ad un certo punto sia inevitabile anche agire in un certo modo.

Per tale motivo, io credo che oggi delle risposte dovessero arrivare, devono arrivare, su questo tema. Non sono intenzionata a ritirare l’ordine del giorno, perché penso che si sia andati oltre.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Altri in dichiarazione di voto? Dichiarazioni di voto sull’ordine del giorno e sul progetto di legge. Consigliere Pelloni, prego.

 

PELLONI: Presidente, lo dico ufficialmente: condividevamo la posizione del sottosegretario Baruffi, di affrontare questo argomento in maniera più seria, in altra sede.

Dico “seria” perché sulla legge regionale n. 24 del 2017 le questioni sono tante. C’era anche un’apertura da parte della maggioranza, alla luce della sua promulgazione di qualche anno fa, con alcuni limiti, alcune cose da modificare, quindi da modificare anche la legge, non solo magari l’entrata in vigore e la sua applicazione, o dei termini di applicazione.

Nell’ordine del giorno veramente non c’entra assolutamente niente questo tema. Questo è il dato di fatto.

Credo che, per affrontare in maniera seria questo argomento, andrebbe affrontata nel suo complesso la legge. Da parte di alcuni colleghi che non sono qua in aula, ma sono collegati c’è sempre stata la volontà... Visto che, anche sulla votazione nello scorso mandato... Mi è stato riferito che anche all’interno dell’attuale maggioranza sulla legge ci sarebbero ancora delle questioni aperte su cui si vorrebbe dibattere. Quindi, provare in qualche modo a dire che siamo rigorosi nella sua applicazione e nei suoi termini, siamo più green, siamo più per la difesa del territorio, non è vero. Non è vero. Questo è il vero fatto.

Comunque insistono e permangono... Entro solo brevemente nel merito, perché, ripeto, non si può entrare così in questo ordine del giorno che non è legato a questa legge. Mi rivolgo alla presidente: non so neanche se sia possibile iscrivere un ordine del giorno collegato in questo senso. Bisognerebbe parlare di questa legge e della sua applicazione con una legge che non c’entra assolutamente niente.

Entro solo per una parte nel merito. Credo che da parte di alcuni Comuni, ma proprio Comuni... Qui non parliamo neanche di forze politiche. Sono stati in serie difficoltà e sono ancora in serie difficoltà nell’applicazione piena di questa legge dovuta al fatto che c’è stato il Covid, pandemia che ancora permane, una situazione emergenziale non completamente risolta. Dall’anno scorso a quest’anno, che è stata introdotta una proroga, una deroga, adesso il termine più corretto... Poi è intervenuto uno dei provvedimenti, tra l’altro voluto anche da una forza politica in maniera, credo, importante, i Cinque Stelle, quella del 110, che per fortuna, per certi aspetti, ha riempito molto i lavori dei Comuni. Quindi, oggi sono sicuramente in difficoltà in maniera oggettiva e non per, in qualche modo, dire: se interrompiamo i termini siamo più green o siamo per il consumo zero o addirittura negativo di territorio.

Poi c’è anche un altro aspetto. Dobbiamo aiutare gli Enti locali al fine di non far insorgere dei contenziosi. Secondo me, chi conosce la macchina amministrativa questo tema lo conosce bene. Anche l’anno scorso è stata presa una decisione oggettivamente di aiuto e di sostegno a quei Comuni (sono tanti) in difficoltà per l’applicazione dell’impegno più importante, quello di adottare una nuova pianificazione urbanistica, strumento difficile. Chi l’ha fatto in tempi brevi poi ha creato dei documenti talmente difficili, e, come abbiamo visto in Commissione territorio, la Città metropolitana, perché aveva le elezioni, ha corso e poi dopo permangono delle situazioni di criticità importanti e dei nodi irrisolti.

Se quindi le cose si vogliono fare bene e seriamente, si affrontano nella giusta maniera, nel merito, noi ci siamo, ma oggi per noi il voto è contrario sia nel merito che nel metodo, però con l’auspicio che si possa affrontare questo argomento magari prima in Commissione, con più possibilità di confronto politico serio, e poi eventualmente in Aula, però anch’io sono dell’avviso che, se dovremo votare, voteremo, ma sarebbe opportuno ritirare questo documento.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Molto brevemente vorrei motivare il comportamento che terrò se viene messo in votazione l’ordine del giorno. È chiaro che è un ordine del giorno che tocca un tema che è nelle corde di Europa Verde, ho avuto altre occasioni in quest’Aula per esprimere perplessità rispetto alla legge urbanistica, che tra l’altro noi non abbiamo votato, perché non eravamo presenti in Assemblea. Tuttavia, porre la questione, che è una questione seria, con un ordine del giorno che si inserisce in una discussione in cui si parlava di altro non lo trovo lo strumento appropriato, perché è un tema serio, che va approfondito.

Il sottosegretario ha preso l’impegno pubblicamente di sostenere questo percorso e quindi io credo che vada scelta questa strada, la strada dell’approfondimento, e non la votazione di un ordine del giorno che parte da un sospetto che si possa estendere questa situazione, che in questo momento è vincolata a un progetto di legge specifico.

Quindi, poiché ritengo che il tema della legge urbanistica sia assolutamente da approfondire, ma in una sede appropriata, non parteciperò al voto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Io non ho altri iscritti a intervenire. Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Il tema che pone l’ordine del giorno entra in una discussione che non riguarda direttamente gli strumenti urbanistici, ma evidentemente non è nemmeno del tutto estranea, considerando anche gli emendamenti che abbiamo approvato.

Colgo l’occasione per richiamare noi stessi, me stesso per primo e tutti quanti, alla necessità di organizzare in modo differente i nostri lavori d’aula e di Commissione, in modo da evitare che si arrivi a discutere di questi temi sempre sotto il tallone dell’emergenza, che non aiuta mai a svolgere le discussioni in modo ordinato.

Discussioni ordinate, delle quali invece avremmo estremo bisogno, sia per rispondere ai cittadini, sia per evitare cortocircuiti, anche pretestuosi, se volete, che possono sempre esistere, soprattutto su temi di cui, e guardo la relatrice di maggioranza, siamo tutti avveduti e tutti avvisati che devono essere trattati con estrema cautela. Non foss’altro che nella scorsa legislatura, lo ricorderete, dopo lunga discussione votammo contro quel testo che era la legge urbanistica n. 24 del 2017.

Tutte le volte, ogni qualvolta entriamo in quell’ambito, direttamente o indirettamente, io avverto sempre tutti che dietro l’angolo ci sono problemi. Ogni tanto vengo ascoltato, poche volte; spesse volte no e il risultato è questo.

Io credo quindi che anche se non è direttamente collegato al tema, o lo è tangenzialmente, io non credo che noi dovremmo avere problemi a dire che non prevediamo ulteriori proroghe sull’adozione e l’approvazione del PUG. Penso, per rispondere anche al consigliere Pelloni, che esistono gli atti di coordinamento tecnico che delibera la Giunta, per evitare vuoti normativi, perché nessuno qua pensa che debbano esserci periodi transitori in cui non si sa quello che avviene. Penso quindi che ciascuno deve fare il proprio lavoro, il proprio mestiere.

Sappiamo tutti che il tema della legge urbanistica, la legge n. 24 del 2017, è tema sul quale dovremo tornare, con un approfondimento degno di questo nome, anche introducendo, noi lo abbiamo sempre sostenuto, migliorie a quel testo, che allora non votammo.

Però, per queste ragioni, visto che le forze che hanno a cuore la modifica di quella legge sono le stesse che oggi voterebbero questo testo, esprimerebbero un voto favorevole su questo testo, per evitare ‒ e lo dico a microfono aperto ‒ di prestare strumentalmente il fianco a cattive interpretazioni, perché temo che l’esito di questo voto non sarebbe positivo nella sua maggioranza, nell’espressione della maggioranza di quest’aula, suggerirei anch’io, anche se in extremis, di evitare di porre in votazione l’ordine del giorno, perché raccoglierebbe sicuramente il nostro voto favorevole, ma non credo che andremmo oltre.

Siccome noi siamo quelli che pensano che le cose servono per essere utili, non solo per segnalare dei malesseri, che pure ci sono... E non solo, su alcuni temi, da parte delle forze che oggi non sono in maggioranza, ma ci sono anche in chi è in maggioranza adesso e in chi è stato in maggioranza nella precedente legislatura. Le discussioni non si fanno mai senza avere un quadro completo. Se si discute di un tema... Poi, guarda caso, la politica è fatta perché nel microcosmo si legge il macrocosmo, e questo dovremmo tenerlo sempre a mente.

Per evitare, quindi, di offrire involontariamente il fianco a chi, invece, ha una visione tutta diversa dell’urbanistica e per evitare di indebolirci, anziché fare un passo avanti, chiedo di ritirare l’ordine del giorno. Dopodiché, se verrà posto in votazione, agiremo di conseguenza.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

Io non ho altri in dichiarazione di voto.

A questo punto, mettiamo in votazione l’ordine del giorno della consigliera Piccinini.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Contrari 35

Favorevoli 3

 

È respinto.

 

Ora mettiamo in votazione il progetto di legge.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 40

 

È approvato.

 

Sono le ore 18,05. Dichiaro chiusa la seduta.

Buona serata a tutti.

 

La seduta ha termine alle ore 18,05

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefano BONACCINI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI; Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE; Giulia GIBERTONI, Marco LISEI; Andrea LIVERANI; Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI; Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI; Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il Presidente della Giunta Stefano Bonaccini;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Paolo CALVANO, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI.

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta l’assessore Barbara LORI.

 

 

 

Votazioni elettroniche

 

Titolo: Iscrizione di nuovo argomento all'odg

 

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 15

Contrari/No: 26

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Rainieri Fabio; Sabattini Luca

 

Titolo: Iscrizione di nuovo argomento e inversione dell'odg

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 41

Astenuti: 2

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

 

Astenuti

Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia


Non votanti

Petitti Emma

 


Assenti


Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Sabattini Luca; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: Inversione dell'ordine del giorno

 

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 39

Astenuti: 2

Non votanti: 2

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia


Non votanti

Montevecchi Matteo; Petitti Emma


Assenti

Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Marchetti Daniele; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor


Titolo: 4202 - proposta (Bilancio consolidato della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2020)

 

Presenti al voto:42

Favorevoli/Si:25

Contrari/No: 16

Non votanti:1

Assenti:8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Catellani Maura; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Lisei Marco;

 

Non votanti

Rainieri Fabio


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Petitti Emma; Rossi Nadia


Titolo: 3794 - art. 1 pdl (modifica l.r. 29/2004 - organizzazione e finanziamento Aziende sanitarie)

 

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 17

Non votanti: 1

Assenti: 6

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Facci Michele; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Pigoni Giulia;

 

 

Titolo: 3794 - EM 1 (cons. Daniele Marchetti)

 

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 16

Contrari/No: 25

Non votanti: 2

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si


Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Felicori Mauro; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Facci Michele; Gerace Pasquale; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pompignoli Massimiliano

 

Titolo: 3794 - pdl (modifica l.r. 29/2004 - organizzazione e finanziamento Aziende sanitarie)

 

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 26

Contrari/No: 16

Astenuti: 1

Non votanti: 1

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Marchetti Francesca

 

 

Contrari/No


Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gerace Pasquale; Pigoni Giulia

 

Titolo: 4214 - votazione art. 1

 

Presenti al voto:42

Favorevoli/Si:39

Non votanti: 3

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4214 - votazione art. 2

 

Presenti al voto:41

Favorevoli/Si:38

Non votanti: 3

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4214 - votazione art. 3

 

Presenti al voto:42

Favorevoli/Si:40

Non votanti:2

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor

 

Titolo: 4214 - votazione art. 4

 

Presenti al voto:38

Favorevoli/Si:36

Non votanti: 2

Assenti: 12

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Costi Palma

 

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Sabattini Luca; Tagliaferri Giancarlo; Zappaterra Marcella

 

Titolo: 4214 - votazione art. 5

 

Presenti al voto:41

Favorevoli/Si:39

Non votanti: 2

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4214 - EM. 4 (Cons. Rossi e altri)

 

Presenti al voto: 43

Favorevoli/Si: 39

Contrari/No: 1

Non votanti: 3

Assenti: 7

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Piccinini Silvia



Non votanti

Gibertoni Giulia; Rossi Nadia; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Tagliaferri Giancarlo; Zamboni Silvia

 

Titolo: 4214 - votazione art. 6

 

Presenti al voto:40

Favorevoli/Si:37

Contrari/No: 1

Non votanti: 2

Assenti:10

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Contrari/No

Piccinini Silvia


Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Tagliaferri Giancarlo; Zappaterra Marcella

 

 

Titolo: 4214 - votazione art. 7

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 40

Non votanti: 2

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Costa Andrea; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4214 - votazione art. 8

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 40

Non votanti: 2

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 


Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Tagliaferri Giancarlo; Zappaterra Marcella

 

Titolo: 4214 - votazione art. 9

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 40

Non votanti: 2

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Rainieri Fabio; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4214 - votazione art. 10

 

Presenti al voto: 39

Favorevoli/Si: 37

Non votanti: 2

Assenti: 11

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

 

Titolo: 4214 - EM. 5 (Cons. Montevecchi e altri)

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 38

Non votanti: 3

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Piccinini Silvia; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Liverani Andrea; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4214 - votazione art. 11

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 39

Non votanti: 2

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo; Zappaterra Marcella

 

Titolo: 4214 - votazione art. 12

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 35

Contrari/No: 2

Non votanti: 4

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi  Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Piccinini Silvia; Zamboni Silvia


Non votanti

Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Pompignoli Massimiliano; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Felicori Mauro; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4214 - votazione art. 13

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 37

Non votanti: 3

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Non votanti

Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Felicori Mauro; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo; Zappaterra Marcella

 

Titolo: 4214 - EM. 1 (Ass. Calvano)

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 40

Non votanti: 2

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4214 - EM. 6 (Cons. Rossi e altri)

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 38

Non votanti: 2

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo; Zamboni Silvia

 

Titolo: 4214 - votazione art. 14

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 37

Non votanti: 3

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Barcaiuolo Michele; Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Bulbi Massimo; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4214 - EM. 2 (Ass. Calvano)

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 39

Non votanti: 3

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Sabattini Luca; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4214 - EM. 3 (Ass. Calvano)

 

Presenti al voto: 41

Favorevoli/Si: 39

Non votanti: 2

Assenti: 9

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4214 - votazione art. 15

 

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si: 38

Non votanti: 2

Assenti: 10

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella


Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Marchetti Francesca; Occhi Emiliano; Piccinini Silvia; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4214 -1 ODG (cons. Piccinini)

 

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:3

Contrari/No: 35

Non votanti:1

Assenti: 11

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Piccinini Silvia; Taruffi Igor


Contrari/No


Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Zappaterra Marcella

 

 

Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Gibertoni Giulia; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo; Zamboni Silvia

 

 

Titolo: 4214 - pdl (Misure attuazione L. 84/2021 distacco Comuni)

 

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si: 40

Non votanti: 2

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si


Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Gibertoni Giulia; Petitti Emma


Assenti


Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Occhi Emiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Emendamenti

OGGETTO 3794

Progetto di legge d’iniziativa Giunta: “Modifica all’art. 3, comma 5, della legge regionale 23 dicembre 2004, n. 29 (Organizzazione e finanziamento delle Aziende sanitarie)”. (31)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Marchetti Daniele

«Dopo l'articolo 1 si aggiunge il seguente articolo: "Art. 2 Modifica all'art. 3 della legge regionale n. 29 del 2004.

1. All'art. 3 della legge regionale 23 dicembre 2004, n, 29 (Organizzazione e finanziamento delle Aziende Sanitarie) dopo il comma 1 si aggiungono i seguenti commi:

1 bis. L'accesso alle prestazioni e ai servizi sanitari di cui al comma 1, deve sempre essere garantito, ovviando alle eventuali difficoltà nel mantenere aperte le agende di prenotazione con piani aziendali finalizzati all'individuazione di soluzioni alternative nel caso in cui non fosse possibile accedere al servizio richiesto nei tempi previsti dalle normative vigenti.

Per ovviare alle eventuali difficoltà nel mantenere aperte le agende di prenotazione, i Piani Regionali di Governo delle Liste di Attesa dovranno sempre prevedere una presa in carico del paziente, da garantire anche con l'introduzione di un sistema di pre-lista, o in alternativa al fine di assicurare la prestazione richiesta in tempi congrui, con l'individuazione dj disponibilità presso altre Aziende Sanitarie del Servizio Sanitario Regionale o strutture private accreditate. "»

(Respinto)

 

 

 

OGGETTO 4214

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Misure per l’attuazione della legge 28 maggio 2021, n. 84, concernente il distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla Regione Marche e loro aggregazione alla Regione Emilia-Romagna”. (32)

 

Emendamento 1, a firma dell’Assessore Calvano e della consigliera Rossi

«Dopo l'articolo 13-bis è inserito il seguente:

"Articolo 13-ter Disposizioni in materia di Guide Ambientali Escursionistiche

1. Ai soggetti residenti e a coloro che svolgano attività di guida ambientale escursionistica (GAE) con sede nei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, che abbiano ottenuto dalla Regione Marche l'abilitazione all'esercizio della relativa professione turistica alla data di entrata in vigore della presente legge è riconosciuta la validità di tale abilitazione per l'esercizio della professione, oltre che nei suddetti Comuni, anche nel restante territorio della regione Emilia-Romagna, nel rispetto delle condizioni di esercizio di cui ai commi 2 e 8 dell'art. 3 della legge regionale 1 febbraio 2000, n. 4 (Norme per la disciplina delle attività di animazione e di accompagnamento turistico) della Regione Emilia-Romagna, fatto salvo quanto previsto al comma 2.

2. Al fine del mantenimento della validità dell'autorizzazione, i soggetti di cui al comma I dovranno superare con esito positivo la verifica sulla conoscenza del territorio della regione Emilia-Romagna di cui alla delibera della Giunta regionale 24 ottobre 2011, n. 1515 entro il 31 dicembre 2023.”»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma dell’Assessore Calvano e dei consiglieri Rossi e Montevecchi

«Dopo l'articolo 14 del progetto di legge è inserito il seguente:

"Articolo 14-bis Alloggi di edilizia residenziale pubblica

1. La Regione Emilia-Romagna si impegna a promuovere l'intesa con la regione Marche al fine di favorire le procedure necessarie al trasferimento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (E.R.P.) ubicati nel territorio dei Comuni oggetto di distacco e aggregazione di cui alla legge 3 agosto 2009, n. 117 (Distacco dei comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell’articolo 132, secondo comma, della Costituzione), in conformità a quanto previsto dall'intesa sottoscritta tra le due regioni l'11 febbraio 2010.

2. Al fine di favorire il trasferimento degli alloggi E.R.P. ubicati nel territorio dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, la Regione Emilia-Romagna promuoverà l'accordo con la Regione Marche sulle modalità attuative, nel quadro dell'Intesa di cui all'articolo 2, comma 2, della legge n. 84 del 2021.”»

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma dell’Assessore Calvano e della consigliera Rossi

«Dopo l'articolo 14-bis è inserito il seguente:

“Articolo 14-ter Profili economici, finanziari e patrimoniali

1. Con l'intesa di cui all'articolo 2, comma 2, della legge n. 84 del 2021, sono definite le misure di carattere generale e specifiche concernenti gli aspetti economici, finanziari e patrimoniali, compresi i criteri per la valutazione del riparto dei gettiti delle entrate tributarie regionali connessi al distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, le poste a credito e a debito, la compensazione tra le Regioni per le somme anticipate o da recuperare."»

(Approvato)

 

Emendamento 4, a firma dei consiglieri Rossi, Montevecchi, Castaldini

«All'articolo 6 sono apportate le seguenti modifiche:

a) all'articolo 6, comma 2, sono apportate le seguenti modifiche:

Nella lettera a), le parole: "31 marzo 2022" sono sostituite dalle parole:"31 dicembre 2023";

Nella lettera b) la parola: "2022" è sostituita dalla parola:" 2023".

b)All'articolo 6, comma 3, la parola: '2022" è sostituita dalla parola:"2023";

c)All'articolo 6, comma 4, il primo periodo è sostituito dal seguente:

"4. Fino all'approvazione del PUG ai sensi della legge regionale n. 24 del 2017, o  comunque entro il termine del 1° gennaio 2025, i Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio danno attuazione agli strumenti urbanistici vigenti e concludono i procedimenti di pianificazione generale e attuativa e di variante secondo le disposizioni definite dalla Regione Marche in vigore alla data del 17 giugno 2021 e provvedono alla stipula delle convenzioni urbanistiche richieste, fatta salva la prevalenza d I disciplina sul contributo di costruzione di cui al comma 2, lettera a).".»

(Approvato)

 

Emendamento 5, a firma dei consiglieri Montevecchi, Rossi, Castaldini

«Il comma 2 dell'articolo 11 del progetto di legge è sostituito dal seguente:

"2. Per gli impianti di climatizzazione esistenti rientranti nell'ambito di applicazione della disciplina regionale vigente in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici  e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, la predisposizione e la trasmissione del relativo libretto è effettuata dall'impresa manutentrice in occasione del primo intervento utile di controllo dell'impianto e comunque non oltre il 31 dicembre 2022. Il primo controllo di efficienza energetica è effettuato nel rispetto delle scadenze previste dalla normativa della Regione Emilia-Romagna, facendo riferimento alla data dell'ultimo controllo effettuato e trasmesso all'autorità competente con le modalità previste dalla disciplina vigente nella Regione Marche prima della entrata in vigore della presente legge.".»

(Approvato)

 

Emendamento 6, a firma dei consiglieri Rossi, Montevecchi, Castaldini

«Dopo l'articolo 13 del progetto di legge è inserito il seguente:

"Articolo 13-bis Disposizioni in materia di strutture ricettive

1. Per l'avvio di nuove strutture ricettive e la riclassificazione ad un diverso livello di classifica di strutture ricettive esistenti ubicate nei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio trovano applicazione la legge regionale 28 luglio 2004, n. 16 (Disciplina delle strutture ricettive dirette all'ospitalità) e relative norme attuative.

2. Competono ai Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio le funzioni amministrative afferenti i procedimenti di avvio e classificazione, nonché le funzioni di controllo, delle strutture ricettive ubicate nei rispettivi territori.

3. Le strutture ricettive esistenti ubicate nei territori dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio, autorizzate sulla base della normativa della Regione Marche, continuano ad operare e mantengono il livello di classifica loro attribuito. Esse devono provvedere all'adeguamento dei requisiti di esercizio e di classificazione ai parametri previsti dalla disciplina della Regione Emilia-Romagna entro la data del 31 dicembre 2024".»

(Approvato)

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

RISOLUZIONI

 

4291 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per porre in essere azioni mirate ad un idoneo approfondimento diagnostico in tutti i casi di morte in utero, intrapartum e postpartum e, contestualmente, offrire, a partire dai luoghi di cura, un adeguato supporto psicologico per l'elaborazione del lutto alle donne e ai loro partner, in caso di aborto spontaneo o di morte in utero. (22 11 21). A firma delle Consigliere: Stragliati, Catellani

 

4297 - Risoluzione per impegnare la Giunta a far stampare sugli scontrini fiscali di tutte le farmacie comunali e private della regione il numero nazionale antiviolenza e antistalking - 1522 - ai fini della diffusione del numero antiviolenza a favore delle donne che subiscono violenza. (23 11 21). A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan, Marchetti Daniele, Catellani, Rainieri

 

INTERROGAZIONI

 

4292 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per garantire alle persone con disabilità un'assistenza adeguata e inclusiva rispetto alle proprie esigenze quotidiane, in particolare in caso di guasti o malfunzionamenti di dispositivi o di ausili. A firma del Consigliere: Facci

 

4293 - Interrogazione a risposta scritta in merito al virus respiratorio sinciziale, particolarmente grave nei bambini fino a tre mesi di vita, e ai suoi eventuali effetti sui reparti pediatrici degli ospedali della regione, soprattutto in vista della quarta ondata della pandemia da COVID-19. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4294 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da intraprendere per garantire adeguati controlli del personale sanitario, in attesa di completare la somministrazione della terza dose di vaccino. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4296 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle criticità riscontrate in data 22 novembre 2021 nella prenotazione della terza dose di vaccino anti-Covid. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4299 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per ripristinare l'accessibilità del binario 2 della stazione ferroviaria di San Pietro in Casale (Bo) agli utenti con disabilità. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

4300 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda prevedere, nella prossima legge di bilancio, un fondo straordinario regionale di sostegno al turismo invernale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

INTERPELLANZA

 

4295 - Interpellanza relativa al parere espresso dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) sul nuovo regolamento di settore per l'attività venatoria nelle aree contigue del Parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

Comunicazione prescritta dall’articolo 69 del Regolamento interno n. 18 prot. NP/2021/3145 del 24/11/2021)

 

I PRESIDENTI

I SEGRETARI

Petitti - Rainieri

Bergamini - Montalti

 

 

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