Espandi Indice

132.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 22 MARZO 2022

 

(POMERIDIANA)

 

La seduta si svolge in modalità mista (telematica e in presenza)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDI DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile sul sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 4527

Interpellanza in merito all'andamento dei disturbi di salute mentale tra i giovanissimi e alle azioni da intraprendere per contrastare questo fenomeno. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

BARUFFI, sottosegretario

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 4649

Interpellanza in merito alle azioni da adottare per scongiurare un ulteriore periodo di cassa integrazione per i dipendenti dell'azienda Malo S.p.A., con particolare riferimento allo stabilimento di Borgonovo Val Tidone (Piacenza). A firma della Consigliera: Stragliati

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

STRAGLIATI (Lega)

BARUFFI, sottosegretario

STRAGLIATI (Lega)

 

Appello nominale dei consiglieri

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 4776

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni in materia tributaria". (38)

(Continuazione discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 4776/1 oggetto 4948 Discussione e reiezione)

PRESIDENTE (Petitti)

PELLONI (Lega)

SABATTINI (PD)

BARCAIUOLO (FdI)

 

OGGETTO 4592

Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Programma regionale in materia di spettacolo (l.r.13/1999). Finalità, obiettivi, azioni prioritarie e indirizzi di attuazione per il triennio 2022-2024". (75)

(Discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 4592/1/2 oggetti 4949 - 4950 Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

AMICO (ERCEP)

MARCHETTI Francesca (PD)

BONDAVALLI (BP)

PILLATI (PD)

PIGONI (BP)

MONTEVECCHI (Lega)

FELICORI, assessore

AMICO (ERCEP)

ZAMBONI (EV)

LISEI (FdI)

 

Inversione dell’Ordine del giorno

PRESIDENTE (Rainieri)

BULBI (PD)

 

OGGETTO 4895

Risoluzione per impegnare la Giunta ad intervenire presso il Governo, al fine di sollecitare l'assunzione di una misura d'urgenza tesa ad una parziale e temporanea sospensione dell'esigibilità dell'accisa sul carburante, fino al ripristino del livello dei prezzi medi comparabili con quelli dell'ultimo trimestre dell'anno 2019, in modo da consentire una tenuta del sistema economico dell'intero Paese. A firma dei Consiglieri: Rancan, Liverani, Pompignoli, Occhi, Rainieri, Catellani, Pelloni, Bargi, Marchetti Daniele, Delmonte, Facci, Stragliati, Montevecchi, Bergamini

(Discussione e approvazione)

OGGETTO 4911

Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere l'adozione di misure di sostegno da parte dello Stato per eliminare o ridurre gli effetti degli incrementi dei costi del carburante per i servizi di trasporto pubblico locale, evitando ricadute sul personale, sulle tariffe per gli utenti e sulla qualità e quantità dei servizi. A firma della Consigliera: Piccinini

(Discussione e approvazione)

OGGETTO 4908

Risoluzione relativa ai rincari dei carburanti e alle conseguenze sulle aziende del settore dell'autotrasporto. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Zappaterra, Daffada', Pillati, Costa, Gerace, Rontini, Maletti, Costi, Caliandro, Marchetti Francesca, Sabattini, Mori, Rossi, Montalti, Tarasconi, Paruolo, Fabbri

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

RANCAN (Lega)

PICCININI (M5S)

BULBI (PD)

ZAMBONI (EV)

PRESIDENTE (Rainieri)

BULBI (PD)

RANCAN (Lega)

 

OGGETTO 4915

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, nelle sedi più opportune, per far sì che il Governo nazionale proroghi di alcuni mesi le scadenze relative al Superbonus 110%. A firma dei Consiglieri: Castaldini, Fabbri, Piccinini, Pigoni, Rontini, Tarasconi, Bondavalli, Rossi

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Rainieri)

CASTALDINI (FI)

PICCININI (M5S)

POMPIGNOLI (Lega)

FABBRI (PD)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 4776 - 4948 - 4949 - 4950 - 4592 - Inversione dell’Ordine del Giorno -4895 - 4911 - 4908 - 4915

Emendamenti oggetti 4776 - 4895

Comunicazione ai sensi dell’art.69 del Regolamento interno

 

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 14,45

 

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiaro aperta la seduta pomeridiana n. 132 del giorno 22 marzo 2022.

È computato come presente ai soli fini del numero legale, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta Bonaccini, assente per motivi istituzionali.

Hanno giustificato la propria assenza il consigliere Caliandro e l’assessore Mammi.

 

Svolgimento di interpellanze

 

OGGETTO 4527

Interpellanza in merito all’andamento dei disturbi di salute mentale tra i giovanissimi e alle azioni da intraprendere per contrastare questo fenomeno. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Riprendiamo i nostri lavori dallo svolgimento delle interpellanze, e, più precisamente, dall’interpellanza 4527 in merito all’andamento dei disturbi di salute mentale tra i giovanissimi e alle azioni da intraprendere per contrastare questo fenomeno.

L’interrogazione è a firma della consigliera Castaldini. Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Baruffi, sono contenta, ero abituata a Donini, in realtà posso cominciare allo stesso modo, perché questo tema che pongo e che può essere visto da molti punti di vista spero non sia affrontato solamente relativamente a un ambito scientifico- sanitario, perché dentro ci sono molte altre connotazioni (quello della scuola, quello dell’istruzione), quindi la risposta che riterrei più completa possibile riguarda anche la dinamica familiare, la dinamica educativa, ma non voglio soffermarmi su questo.

Provo a mettere in ordine un po’ di numeri, perché sono molto importanti per la comprensione di un tema così importante. La più prestigiosa rivista scientifica, Nature, nell’editoriale del 7 novembre 2021, intitolato “Smettiamola di trascurare la salute mentale dei giovani”, ripercorre l’ultimo rapporto Unicef sul tema che denuncia il bisogno urgente di un miglior trattamento e prevenzione dell’ansia e della depressione tra i giovani. Diversi studi hanno riscontrato l’impatto negativo del Covid-19 sulla salute mentale, nelle varie Commissioni è stato un tema molto dibattuto e si è registrato come il 16-18 per cento dei partecipanti mostrino sintomi di ansia e depressione. Un’indagine dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha rilevato come i tentativi di suicidio e le pratiche di autolesionismo siano aumentati di circa il 30 per cento, e nel corso della seconda ondata le ospedalizzazioni conseguenti a questi casi son passate dal 17 per cento nel 2020 addirittura al 45 per cento nel 2021.

Dati Eurostat segnalano che i letti per le cure psichiatriche in Europa nel 2018 erano una media di 73 ogni 100.000 abitanti, con notevole differenza tra vari Paesi, l’Italia è il fanalino di coda con soli 9 letti ogni 100.000 abitanti. I servizi di supporto psicologico offerti in ambito scolastico non sono capillari, come ben sappiamo, e non soddisfano il boom di richieste che si registrano tra giovanissimi, neppure in questa sanità così efficiente.

Negli ultimi mesi, proprio complici le armi lanciate da numerosi professionisti del settore, si è acceso un dibattito sul tema. Con la legge di bilancio 2022 si è costituito un fondo di 10 milioni per erogare un bonus psicologico. Un primo passo importante, ma semplicemente un primo passo.

Con questa interpellanza chiedo una fotografia, soprattutto una fotografia che riguarda anche il passato, perché è l’andamento degli ultimi tre anni, e le richieste di supporto psicologico sia nelle scuole che nel Servizio sanitario regionale e soprattutto quali saranno le azioni aggiuntive. Credo che mi verrà risposto con una delibera che è stata... Come sempre, io parlo di cose e poi, nella notte, succede qualcosa. Ho deciso che nella politica veglierò. Farò questo compito importante, che è sempre importante, soprattutto per la riflessione. Però anche su questo, in realtà, ho già avuto modo di leggerla e di avere delle piccole annotazioni.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Ringrazio anche la consigliera.

Le attività psicologiche per minori e giovani nei servizi sanitari regionali sono erogate prevalentemente nei consultori familiari, nei servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza. Per queste due tipologie di servizi sono disponibili specifici flussi informativi regionali.

È, inoltre, in fase di avvio un progetto regionale che prevede l’utilizzo della cartella CURE (Cartella Unica Regionale Elettronica) per la registrazione dell’attività della psicologia. All’interno dell’area consultoriale, gli Spazi Giovani rappresentano il primo punto d’accesso per l’ascolto, il sostegno psicologico di giovani nella fascia 14-19 e i loro adulti di riferimento, cioè insegnanti e genitori. Gli Spazi Giovani propongono anche attività di educazione alla salute e all’affettività per una fascia più ampia di bambini e ragazzi.

I professionisti che costituiscono l’équipe minima dello Spazio Giovani sono rappresentati da ginecologo o ginecologa, psicologo o psicologa, ostetrico o ostetrica. L’accesso è diretto, cioè senza appuntamento, libero, cioè senza impegnativa o ricetta, e senza oneri a carico delle persone.

L’attività psicologica all’interno degli Spazi Giovani, colloquio clinico-psicologico per valutazioni ed eventuale presa in carico terapeutica, è rivolta ai ragazzi e alle ragazze di età compresa tra i 14 e i 19 anni con un disagio psichico e psico-relazionale legato all’età evolutiva.

In presenza di una psicopatologia, le persone devono essere seguite da altri servizi territoriali competenti. Per il rafforzamento della prevenzione del disagio psicologico in adolescenza è stato previsto per il 2021 un ulteriore finanziamento di 150.000 euro per il tramite degli Spazi giovani, finanziato anche per il 2022.

Nel 2019, gli utenti che si sono rivolti agli Spazi giovani della Regione per problematiche psico-relazionali sono stati 1.839, pari all’8,3 per cento dell’utenza totale afferente a questi servizi consultoriali. Nell’anno 2020 gli utenti sono stati 1.421, pari al 7,8 per cento dell’utenza totale, un calo determinato naturalmente dall’emergenza pandemica.

I dati relativi all’anno 2021 saranno disponibili entro la fine del mese di aprile, dopo la chiusura della banca dati che rileva le attività presenti nei servizi consultoriali, e in seguito sarà possibile effettuare analisi più mirate.

I disturbi del comportamento alimentare, che caratterizzano in particolare le fasce adolescenziali e giovanili femminili della popolazione, rappresentano una patologia complessa, dovuta all’intreccio di problematiche biologiche, sociali e sanitarie, con un altissimo grado di cronicizzazione. Sono disturbi in costante crescita da anni sia per un effettivo incremento, sia per una maggiore competenza dei clinici nell’intercettarli, visto che spesso si tratta di una popolazione che fatica ad accettare un percorso di cura o spesso lo fa solo in condizioni di elevata gravità.

Anche dal punto di vista epidemiologico, i disturbi psichiatrici in adolescenti e giovani registrano un aumento negli ultimi 10 anni, sia per i ricoveri nei reparti di psichiatria, sia nei servizi territoriali. Per entrambe le patologie fornirò poi le tabelle riepilogative in fondo a questa risposta.

Da diversi anni la Regione Emilia-Romagna ha costituito équipe integrate multidisciplinari, formate da esperti di servizi territoriali, ospedalieri, privati accreditati (medici, psicologi, nutrizionisti, educatori, infermieri, dietisti). L’obiettivo è di redigere un progetto personalizzato in base al livello di gravità della patologia, alle caratteristiche della persona e al contesto di vita, prevedendo l’offerta di trattamenti internistici di riabilitazione nutrizionale, psicologici e psichiatrici.

Nel 2021 è stato costituito il Gruppo regionale di monitoraggio e valutazione sull’impatto psicopatologico della pandemia su bambini, adolescenti e giovani da 0 a 25 anni, con l’obiettivo di individuare e monitorare l’impatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto o potrebbe avere su bambini, adolescenti e giovani fino ai 25 anni.

Inoltre, per monitorare gli effetti delle restrizioni connesse al contrasto alla diffusione del Covid-19 su bambini, adolescenti e giovani, e proporre strumenti di prevenzione, da un’idea originaria della Regione Emilia-Romagna insieme all’Istituto Superiore di sanità è stato ideato un progetto, finanziato dal Ministero della salute, cui hanno poi aderito 12 Regioni e le due Province autonome, che riguarda le strategie di prevenzione e contrasto delle problematiche di salute mentale e delle dipendenze.

La DGR 1673 ha, invece, stanziato un fondo di quasi 1,5 milioni, 1.486.514 euro, per il reclutamento straordinario di psicologi, finalizzato a tutelare la salute e il benessere psicologico, individuale e collettivo, in particolare di bambini e adolescenti. La stessa cifra è stata stanziata anche nel 2022.

Aggiungo, a margine, visto che ho ancora due minuti, che di recente la Giunta si è riunita già due volte per affrontare questo tema anche in chiave prospettica. Abbiamo bene la percezione di quanto è accaduto in questi due anni, ma soprattutto dobbiamo capire ‒ come dicevo ‒ qual è l’effetto che questo può produrre sulla popolazione più giovane e come anche rivisitare, ripensare la rete dei servizi, senza, naturalmente, nulla togliere a quanto è stato fatto, ma nella consapevolezza che un salto di qualità potrebbe rendersi necessario a tutti i livelli. Riuscire a mettere a sistema ciò che avviene all’interno delle scuole, ciò che avviene all’interno degli Spazi Giovani, che richiamavo, con i servizi specialistici che sono all’interno delle aziende è un elemento che credo meriti un ripensamento complessivo di sistema.

Alcune iniziative sono state adottate anche in questi giorni. Ci siamo dati, in particolare con la vicepresidente Schlein, con l’assessore Donini e con l’assessore Salomoni, l’impegno di dedicare questo 2022 al perfezionamento di un percorso progettuale di più ampio respiro che possa stare anche all’interno del Piano sociale e sanitario che stiamo andando a redigere.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Io ho ben presente lo schema di collaborazione tra l’Istituto superiore di sanità e la Regione. Apprezzo evidentemente molto lo sforzo e come si sta cercando di affrontare. Sono altrettanto felice del fatto che lo stesso Baruffi abbia sentito, insieme agli altri assessori componenti della Giunta, la necessità di fare un punto della situazione. Temo che non sia tanto il problema di mettere a sistema quello che c’è. Certo, lo è in parte. Quello che vedo, dal mio punto di vista, è andare oltre la medicalizzazione, comunque necessaria, e pensare a un ragazzo che vive e alle relazioni che questo ragazzo ha. È per quello che all’inizio, nell’introduzione di questa domanda, ponevo esattamente questo punto, cioè la relazione con la famiglia, con il mondo che frequenta. Quindi, l’aiuto va rivolto alle relazioni che quel ragazzo ha. La scuola, la famiglia, lo sport, un altro ambito dove è evidente che possa emergere il disagio in maniera più evidente, e il terzo settore, anche in ambiti diversi, quindi tutte quelle che sono le attività ricreative, sociali e culturali.

C’è una parte importante, che è quella non solo legata alla scuola, ma anche al doposcuola, all’aiuto allo studio, su cui credo che la Regione possa e debba avere un compito importantissimo. Solo in rapporti stabili, dove una persona non si senta abbandonata o comunque lasciata da sola, l’essere umano rifiorisce, è l’esperienza che faccio quotidianamente guardando i ragazzi adolescenti, l’esperienza che faccio su di me. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

 

OGGETTO 4649

Interpellanza in merito alle azioni da adottare per scongiurare un ulteriore periodo di cassa integrazione per i dipendenti dell’azienda Malo S.p.A., con particolare riferimento allo stabilimento di Borgonovo Val Tidone (Piacenza). A firma della Consigliera: Stragliati

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo alla seconda e ultima interpellanza, la 4649: interpellanza in merito alle azioni da adottare per scongiurare un ulteriore periodo di cassa integrazione per i dipendenti dell’azienda Malo S.p.A., con particolare riferimento allo stabilimento di Borgonovo Val Tidone a Piacenza.

L’interpellanza è a firma della consigliera Stragliati. Prego, consigliera.

 

STRAGLIATI: Grazie, presidente.

Ringrazio il sottosegretario Baruffi per la presenza.

Oggi porto all’attenzione della Giunta la situazione di incertezza in cui versa la ditta Malo, azienda tessile toscana, specializzata nella produzione di cachemire, nata negli anni Settanta, che ha una sede anche a Borgonovo Val Tidone, in provincia di Piacenza.

Dopo due fallimenti nel 2009 e nel 2017, l’azienda, come dicevo, prosegue in una situazione di costante incertezza. I dipendenti hanno appreso casualmente di essere in cassa integrazione, cassa integrazione Covid che ultimerà a fine mese, e la situazione, anche a seguito della pandemia e della guerra in Ucraina, è di totale incertezza. Le commesse lavorative sono sempre meno e quindi i dipendenti vivono in una situazione di paura per il futuro.

Tra l’altro, tengo a precisare che questa azienda presenta una peculiarità, ovvero la maggior parte dei dipendenti sono donne, essendo la produzione di cachemire un lavoro di precisione altamente specializzato la maggior parte dei dipendenti sono donne, e, visto che la nostra Regione non perde occasione per sottolineare le politiche a sostegno dell’occupazione femminile, ritengo che questa sia un’ulteriore occasione per dimostrare ciò da parte della Giunta regionale.

Ci tengo a far presente che un’altra caratteristica virtuosa di questa azienda è relativa al fatto che questo è uno dei pochi maglifici a livello provinciale, ma anche, probabilmente, a livello regionale che si occupa dell’intera filiera del cashmere, proprio dalla produzione del filo fino all’imbustamento del capo finito. È una situazione, questa, che preoccupa i dipendenti e le famiglie di questi dipendenti, per la maggior parte residenti a Borgonovo Val Tidone.

Chiedo cosa può fare la nostra Regione al fine di supportare il più possibile questa importante realtà territoriale e scongiurare altre situazioni di cassa integrazione. Capisco che nessuno ha la bacchetta magica, ci mancherebbe altro, però vedo che tante situazioni di tante aziende vengono portate all’attenzione della Giunta. Ritengo che questa azienda, per le caratteristiche che ho evidenziato, meriti un’attenzione particolare, anche perché sappiamo bene che poi è molto più difficile per le donne che perdono il lavoro un nuovo inserimento lavorativo, un ricollocamento nel mercato del lavoro.

Ritengo che questa situazione vada attenzionata in maniera particolare e chiedo alla Giunta regionale quali sono le azioni che può mettere in campo per scongiurare altre situazioni di incertezza.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Stragliati.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Sostituisco l’assessore Colla, quindi mi scuso con la consigliera Stragliati se ho recuperato alcune informazioni solo ora in merito a una vicenda che è stata attenzionata più volte in passato da parte dell’Assessorato coinvolto sulla vicenda di Malo fin dal dicembre 2016, quando la vertenza fu seguita, invero, insieme alla Regione Toscana, che ne ha coordinato i tavoli, in quanto la sede e lo stabilimento principale sono a Campi Bisenzio, a Firenze. Fino a novembre 2018, in cui ci fu un subentro della nuova proprietà dopo una fase molto complicata di trattative prima con la vecchia proprietà e poi con la Curatela fallimentare. Questa è la vicissitudine.

Nell’ottobre 2019 si è, poi, svolto un incontro specifico qui in Emilia-Romagna per presentare ai nuovi proprietari gli strumenti regionali a sostegno delle imprese presenti sul nostro territorio.

Voglio precisare che l’utilizzo della cassa integrazione ordinaria, così come della cassa Covid durante i mesi dell’emergenza non è materia di accordi istituzionali, pertanto noi non siamo stati coinvolti, come in altre circostanze di queste, laddove sono state semplicemente le parti ad attivarsi, in assenza di una vertenza specifica.

Sicuramente l’azienda, che usciva da una lunga fase di difficoltà, ha incontrato nel suo rilancio una nuova, enorme difficoltà, dovuta all’emergenza pandemica, che ha influito negativamente in molti settori, in particolare in questo della moda. Proprio per questa ragione ricorderete che sulla moda è stato istituito dall’assessorato un tavolo specifico, perché ha rappresentato anche nei mesi scorsi il settore che è rimasto indietro rispetto a tutti gli altri anche nel momento della ripresa.

A questo si aggiunge che la situazione di incertezza determinatasi con la guerra in Ucraina ha senz’altro un riflesso rilevante per questa azienda, può averlo per tutte, ma per questa certamente, perché come marchio ha nel mercato russo uno dei suoi sbocchi di riferimento importanti.

Come è successo in passato, in ogni caso rimaniamo a disposizione, insieme ai colleghi della Regione Toscana, se chiamati naturalmente dalle parti sociali per supportare, con gli strumenti di nostra competenza, la continuità produttiva ed occupazionale che ci sta assolutamente a cuore, soprattutto in ragione del fatto che, come ricordava l’interrogante, sono tanti i lavoratori, ma soprattutto in questo caso tante le lavoratrici che sono coinvolte, e per la sede sensibile che per noi è naturalmente quella di Borgonovo Val Tidone, senza nulla togliere naturalmente a quella di Campi Bisenzio.

Rimaniamo quindi a disposizione non solo dell’interrogante, ma anche delle rappresentanze dei lavoratori e della proprietà, laddove intendessero attivare, al di fuori degli strumenti ordinari, dei percorsi di sostegno. Abbiamo rappresentato anche il novero delle politiche a sostegno di intraprese di questo genere e oggi, con il tavolo della moda, stiamo provando a codificare anche strumenti nuovi e ad hoc per questo comparto, così duramente colpito nel corso degli ultimi due anni.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliera Stragliati, per la replica. Prego.

 

STRAGLIATI: Ringrazio il sottosegretario Baruffi per la risposta, capisco che la situazione non sia semplice, mi aspettavo una risposta un pochino più strutturata, quindi sono soddisfatta in maniera parziale.

Sicuramente tornerò sull’argomento, perché ritengo che la situazione – ripeto - vada attenzionata in maniera particolare, questa come quella di altre aziende che vedono prettamente un’occupazione di tipo femminile, proprio per le ragioni che ho illustrato in precedenza, per cui rinnovo i ringraziamenti. Penso che tornerò sull’argomento, anche alla luce dell’attuale situazione che, come dicevo, purtroppo, ha dato un ennesimo contraccolpo negativo al settore della moda. Con la guerra in Ucraina, tanti ordini che provenivano dalla Russia sono stati bloccati.

Ritengo che ‒ ripeto ‒ la situazione vada monitorata nel tempo.

Grazie.

Appello nominale dei consiglieri

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie. Abbiamo concluso le interpellanze. A questo punto, procediamo con l’appello nominale.

 

  1. AMICO Federico Alessandro
  2. BARCAIUOLO Michele
  3. BARGI Stefano
  4. BERGAMINI Fabio
  5. BESSI Gianni
  6. BONACCINI Stefano
  7. BONDAVALLI Stefania
  8. BULBI Massimo
  9. CALIANDRO Stefano
  10. COSTA Andrea
  11. COSTI Palma
  12. DAFFADÀ Matteo
  13. FABBRI Marco
  14. FELICORI Mauro
  15. GERACE Pasquale
  16. GIBERTONI Giulia
  17. LISEI Marco
  18. LIVERANI Andrea
  19. MALETTI Francesca
  20. MARCHETTI Francesca
  21. MASTACCHI Marco
  22. MONTALTI Lia
  23. MONTEVECCHI Matteo
  24. MORI Roberta
  25. MUMOLO Antonio
  26. OCCHI Emiliano
  27. PARUOLO Giuseppe
  28. PELLONI Simone
  29. PETITTI Emma
  30. PICCININI Silvia
  31. PIGONI Giulia
  32. PILLATI Marilena
  33. POMPIGNOLI Massimiliano
  34. RONTINI Manuela
  35. ROSSI Nadia
  36. SABATTINI Luca
  37. SONCINI Ottavia
  38. STRAGLIATI Valentina
  39. TAGLIAFERRI Giancarlo
  40. TARASCONI Katia
  41. TARUFFI Igor
  42. ZAMBONI Silvia
  43. ZAPPATERRA Marcella

 

PRESIDENTE (Petitti): 43 presenti.

 

OGGETTO 4776

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Disposizioni in materia tributaria”. (38)

(Continuazione discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 4776/1 oggetto 4948 Discussione e reiezione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Riprendiamo i nostri lavori dall’esame dell’articolato, dall’oggetto 4776, il progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante “Disposizioni in materia tributaria”.

Ricordo che su questo oggetto è stata presentata una proposta di emendamento, a firma del consigliere Bargi, e una proposta di ordine del giorno, a firma del consigliere Pelloni.

Nominiamo scrutatori la consigliera Pillati, il consigliere Mastacchi e il consigliere Barcaiuolo.

Partiamo dall’esame dell’articolato.

Sull’articolo 1 insiste l’emendamento 1, a firma del consigliere Bargi.

A questo punto, dibattito generale congiunto su articolo ed emendamento.

Qualcuno si iscrive a parlare?

Mettiamo in votazione l’emendamento 1.

Dichiaro aperta la votazione sull’emendamento 1, a firma Bargi.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Contrari 26

Favorevoli 13

 

È respinto.

 

Passiamo alla votazione dell’articolo 1.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 26

Contrari 15

 

È approvato.

 

Passiamo all’articolo 2.

Dibattito generale.

A questo punto, mettiamo in votazione l’articolo 2.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 38

Favorevoli 25

Contrari 13

 

È approvato.

 

Passiamo, adesso, all’articolo 3.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 3.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 41

Favorevoli 26

Contrari 15

 

È approvato.

 

Passiamo, adesso, all’articolo 4.

Dibattito generale.

Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 4.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 39

Favorevoli 25

Contrari 14

 

È approvato.

 

Ora passiamo all’ordine del giorno ordine a firma Pelloni.

Dibattito generale sull’ordine del giorno.

Consigliere Pelloni, prego.

PELLONI: Ho trasformato in ordine del giorno una risoluzione che era già stata presentata pochi giorni dopo l’approvazione del bilancio, perché avrei voluto discutere il tema fiscale insieme al bilancio, non mi è stato possibile, quindi tramite una risoluzione presentai alcune proposte, una proposta che, soprattutto nella parte impegnativa (ci arriverò) non parla di detrazioni, come nell’emendamento del collega Bargi, ma parla comunque di un sostegno a disabili o famiglie con disabili o con diversa abilità, perché il tema è questo.

Oggi, cosa incredibile, siete riusciti come maggioranza, come Giunta a far digerire alla Sinistra radicale di questa Assemblea un abbassamento delle tasse ai ricchi, seppur di poco, solo ai ricchi, senza colpo ferire, senza discussione, senza nulla, è stato veramente un colpo da maestro.
Ci sarebbe bisogno di mediatori del genere di un Governo di unità nazionale, perché Draghi, con la sua esperienza, non è arrivato a tanto. Non è veramente riuscito a fare altrettanto.

Ripeto: quel poco che si è abbassato allo scaglione più alto lo si può mettere altrove. Tramite questo ODG si può fare. Si inizia da poco. Quando ci saranno disponibilità economiche maggiori si potrà fare. Nella parte dell’impegno, quindi, non si introduce... Ho aspettato a introdurlo. Era già una risoluzione approvata... Scusate: depositata. Quindi, si sarebbe comunque potuta iniziare un’interlocuzione. Ma non c’è stata, perché, come ho detto questa mattina, non c’è stata la volontà di ragionare, di confrontarsi su questi temi.

Oggi, ripeto, ci sono altre Regioni che... Parliamo di redistribuzione. Per noi. Un’aliquota progressiva. Lo dico da sindaco che aveva la flat, aveva un sistema flat dato da 75 anni di Governo di Centrosinistra. Ha introdotto un’aliquota progressiva e l’ha fatto perché i redditi più alti... Abbiamo chiesto un contributo straordinario per dieci vigili in più (vigili, polizia locale o polizia municipale, per intenderci) ed educatori assistenziali. A fronte di un servizio in più, sicurezza e supporto educativo ai bambini certificati, si è chiesto l’introduzione delle aliquote progressive, proprio perché già con le aliquote progressive c’è una sorta di redistribuzione.

Nella parte dell’impegno si può mettere, come già altre Regioni fanno: ad applicare un’aliquota agevolata allo 0.9, come Regione Veneto fa, per i soggetti disabili o con un reddito imponibile non superiore a 45.000 euro. Certo che si può spostare sia lo 0.9 che i 45.000 euro. Per i contribuenti con un familiare disabile fiscalmente a carico con un reddito imponibile non superiore, anche qua, ai 45.000 euro. Si può spostare a seconda delle disponibilità. Le asticelle si possono sempre spostare. Però un conto è dire “questa è la linea e l’obiettivo a cui voglio arrivare e ci arrivo progressivamente, e mi do delle tappe, mi do delle scadenze”; un conto è “non ci voglio arrivare”. E oggi è stata data questa risposta: non ci voglio arrivare.

Introdurre analoghe misure di sostegno economico diretto. Questo è quello che metto nella parte d’impegno, cioè se noi oggi ci lasciamo che, nonostante, come ci è stato detto, abbiamo cercato di non toccare niente, di non toccare l’impegno impositivo, vogliamo però prenderci l’impegno di rivederle in questo senso? L’ordine del giorno di fatto verte su questo, vogliamo, come ho detto in Commissione, perché Regione Veneto non solo ha un’imposizione fiscale allo 0,9 per famiglie con persone con disabilità o persone che fanno dichiarazioni dei redditi già con disabilità, quindi già più basse, allo 0,9 anziché l’1,33, nella migliore delle ipotesi nell’Emilia Romagna, perché l’Emilia-Romagna fino a 15.000 euro di reddito ha 1,33 e poi cresciamo ulteriormente.

Il tema è questo, quindi, stamattina, nella risposta dell’assessore Calvano, abbiamo sentito che la redistribuzione è stata quantificata in circa 100 milioni di euro circa. Io prendo sempre Regioni più virtuose, con l’aliquota flat all’1,23, che -ripeto - non è un modello che va bene per tutte le stagioni, per tutti i periodi o per tutte le zone del Paese, soprattutto quando c’è il rischio di stagflazione, come in questo momento, cioè Regione Veneto all’1,23 per tutti, più lo 0,9 per disabili e famiglie con a carico persone. Ha meno servizi? Non mi pare, perché a livello di prestazioni sanitarie siamo a livelli di eccellenza, e a livello di disabilità e non autosufficienza parliamo di 736 milioni di Fondo regionale per la non autosufficienza, contro i nostri 450 milioni di Fondo regionale per la non autosufficienza, quindi i 480 milioni circa che la manovra di cui stiamo parlando oggi, perché l’IRPEF regionale oggi cuba (posso sbagliarmi, poi mi correggerete) tra i 400 e i 500 milioni di euro, non solo il Veneto rinuncia a quelli, ma li lascia nelle tasche dei cittadini, prevalentemente quelli con famiglie e disabili. Prevalentemente con famiglie e disabili. Ma poi ha dei fondi ben superiori, quindi con dei servizi superiori.

Se vogliamo in qualche modo modernizzare anche la nostra Regione e cercare di arrivare a dei modelli più virtuosi, soprattutto per la riduzione delle disuguaglianze... Altrimenti, la riduzione delle disuguaglianze, il rischio è che rimanga lettera morta all’interno del Patto per il clima e per il lavoro, all’interno della propaganda politica e non trovi corrispondenza nei fatti o, ovviamente, nel Paese reale.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pelloni.

Qualcun altro sull’ordine del giorno? Consigliere Sabattini, prego.

 

SABATTINI: Solo una brevissima battuta.

È chiaro che la discussione su questi temi... Ce lo siamo detti prima. Sono sicuramente temi complessi e complicati, però la discussione funziona anche che un po’ ci si prova ad ascoltare. Altrimenti ognuno prova a raccontarla come ritiene.

La motivazione per la quale prima si è fatta una scelta diversa per quello che riguardava l’emendamento e anche per la politica fiscale che mettiamo in campo mi sembra di averla specificata. Mettere insieme... Solo una battuta. Prima ha fatto alcuni esempi, anche nell’intervento precedente, associando la virtuosità di servizi e politiche messe in campo in base al livello dell’addizionale regionale, paragonando Regioni che sicuramente non si distinguono né per una comunità dove le disuguaglianze sono minori ‒ non faccio apposta nomi specifici ‒ né si distinguono per efficienza nella gestione della Cosa pubblica. Mi sembra un’ulteriore forzatura, che poco sta in questo campo.

Le motivazioni che abbiamo addotto nella prima discussione le riconfermiamo oggi.

Solo una piccola postilla. Visto che lo diciamo tutte le volte, lo dico anche in aula. L’abbiamo detto in Commissione. Attenzione anche a paragonare grandezze omogenee. Vale per il Fondo della non autosufficienza, dove si citano delle somme, considerando anche come queste vengono contabilizzate, non con lo stesso sistema, perché all’interno del Fondo della non autosufficienza regionale mettiamo quello che è previsto che vada inserito all’interno del Fondo della non autosufficienza, il Veneto (lo sappiamo, ce lo siamo già detti in Commissione più volte) contabilizza cose che nel Fondo della non autosufficienza non devono essere contabilizzate, quindi viene un numero più grande.

Alla stessa stregua, non si può parlare di paragone sulle politiche di sostegno ad alcuni servizi, che devono essere caricate rispetto alla spesa individuale delle famiglie, ma anche delle politiche messe in campo.

Per le motivazioni dette prima e adesso, il nostro voto è contrario all’ordine del giorno proposto dal collega.

 

PRESIDENTE (Petitti): Qualcun altro in discussione generale sull’ordine del giorno? Altrimenti, prima di passare alle votazioni, apriamo alle dichiarazioni di voto finali.

Chi si iscrive a parlare? Consigliere Barcaiuolo, prego.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

Abbiamo votato a favore dell’emendamento presentato dal consigliere Bargi, perché crediamo che tutto ciò che possa andare a favore della famiglia e dei figli sia una cosa sicuramente apprezzabile, anche alla luce del fatto che l’assegno unico è qualcosa sicuramente di positivo, ma che non può essere esaustivo rispetto alle esigenze crescenti dei nuclei familiari, in particolare numerosi, a fronte della nuova crisi, con il rincaro dei prezzi e l’inflazione galoppante, che stiamo attraversando in questi giorni.

Annuncio il voto a favore di Fratelli d’Italia rispetto all’ordine del giorno presentato dal consigliere Pelloni, perché ne condividiamo integralmente sia le premesse che la parte dispositiva nei confronti delle famiglie che hanno soggetti disabili al loro interno, che meritano premialità ulteriori rispetto al carico fiscale.

Voteremo convintamente contro, invece, al progetto di legge perché, vista la situazione che stiamo attraversando, non c’è solo da sottolineare il paradosso per cui soltanto i redditi più alti, anzi altissimi hanno un’agevolazione fiscale da questa manovra, ma soprattutto perché non c’è alcun calo drastico della tassazione e dell’addizionale IRPEF, che, come giustamente richiamava e ricordava qualcuno nel corso del dibattito, è tra le più alte in assoluto in Italia. Regione Emilia-Romagna si conferma la Regione delle tasse, si conferma la Regione in cui la spesa pubblica rimane altissima e in cui, ahimè, purtroppo, lo vediamo soprattutto in tema di sanità, i servizi non sono più garantiti come qualche anno fa.

Oggi noi viviamo una situazione in cui il rincaro dei prezzi delle materie prime e, ovviamente, la conseguente inflazione che denunciamo da mesi, ma che soltanto in questi giorni stiamo vivendo quotidianamente, dall’acquisto dei materiali per i lavori dell’edilizia finanche al carrello del supermercato, passando, ovviamente, per le bollette di gas e luce e per il rifornimento di benzina e diesel, stanno ridisegnando il potere d’acquisto delle famiglie italiane, stanno ridisegnando un impoverimento generale e completamente trasversale, che sta colpendo gli italiani.

Non è questo, ovviamente, il luogo e il momento per soffermarsi sulle cause, che spesso sono antiche e non solo recenti, come qualcuno cerca in una narrazione semplicistica di voler raccontare, ma a queste misure, a questo tipo di situazione, vista l’impossibilità evidente dell’aumento dei salari, degli stipendi o delle parcelle o dei servizi per coloro i quali ‒ questi ultimi due ‒ lavorino in proprio, è chiaro che l’unica risposta può essere un vero e proprio shock fiscale, per ridare la possibilità agli italiani di poter respirare, di poter cercare di trovare l’aria fuori dall’inflazione, in cui purtroppo stiamo ogni giorno di più annegando. Da questo punto di vista, lo shock fiscale deve svilupparsi a tutti i livelli, dalla tassazione nazionale, in cui le risposte del Governo sono per noi assolutamente insufficienti, finanche, ovviamente, alle leve fiscali, che sono in mano alle Regioni e agli Enti locali.

Sentirsi raccontare come un successo che l’imponibile complessivo non muta, quindi non cala, e per di più il paradosso che c’è una fascia ‒ tra virgolette ‒ dei redditi medi o medio-alti che subisce un aumento di tassazione, invece la fascia dei redditi alti e altissimi che subisce una diminuzione, oggettivamente, per noi non può stare a sistema con la visione del mondo che abbiamo e la risoluzione dei problemi che vogliamo mettere in campo.

Questi sono i motivi per cui non approviamo, anzi votiamo convintamente contro il progetto di legge nel suo complesso, come abbiamo fatto nell’articolato poc’anzi votato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Barcaiuolo.

Altri in dichiarazioni di voto? Io non ho altri in dichiarazioni di voto finali.

A questo punto, mettiamo in votazione prima l’ordine del giorno a firma del consigliere Pelloni.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Votanti 42

Contrari 25

Favorevoli 17

 

È respinto.

 

Ora mettiamo in votazione il progetto di legge d’iniziativa della Giunta, recante le disposizioni in materia tributaria.

Dichiaro aperta la votazione.

 

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE RAINIERI

 

PRESIDENTE (Rainieri): Dichiaro chiusa la votazione.

 

Presenti 43

Favorevoli 25

Contrari 18

Astenuti 0

 

È approvato.

 

L’oggetto 4776, quindi, è approvato.

 

OGGETTO 4592

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Programma regionale in materia di spettacolo (l.r. 13/1999). Finalità, obiettivi, azioni prioritarie e indirizzi di attuazione per il triennio 2022-2024”. (75)

(Discussione e approvazione)

(Ordini del giorno 4592/1/2 oggetti 4949 - 4950 Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo, ora, all’atto amministrativo n. 4592: “Programma regionale in materia di spettacolo. Finalità, obiettivi, azioni prioritarie e indirizzi di attuazione del triennio 2022-2024”. Delibera di Giunta n. 43 del 17/01/2022.

La Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità ha espresso parere favorevole nella seduta del 10 marzo con la seguente votazione: 28 voti a favore, nessun contrario, 11 astenuti, apportando modifiche al testo.

Il Consiglio delle Autonomie locali ha espresso parere favorevole.

Su tale oggetto sono stati presentati due ODG: uno a firma Amico, Bondavalli, Francesca Marchetti, Pillati, Maletti, Taruffi, Rontini e uno a firma Marchetti Francesca, Amico, Bondavalli, Maletti, Zappaterra, Rossi, Zamboni, Pillati, Bulbi, Costa, Daffadà, Gerace, Rontini, Soncini e Pigoni.

Siamo in discussione congiunta sul provvedimento e sugli ordini del giorno.

Ci sono interventi in discussione generale? Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Immaginavo ci fosse anche una breve illustrazione dell’assessore. Per questo titubavo a prendere la parola. Grazie, presidente.

Oggi, dopo un lavoro anche molto approfondito all’interno della Commissione, con diversi colleghi, ci troviamo ad approvare un provvedimento di programmazione importante per quanto riguarda un ambito che nel corso degli ultimi due anni è stato particolarmente messo a dura prova dall’emergenza sanitaria: lo spettacolo dal vivo. Ricordiamo benissimo come, tra i vari luoghi chiusi, a partire da febbraio-marzo 2020 e successivamente per i mesi a seguire, e poi ancora in fase estiva e nell’inverno e nei mesi dopo, fino a qualche settimana fa, i luoghi di spettacolo sono stati prima chiusi, poi riaperti parzialmente, poi nuovamente chiusi. Questo singhiozzo, dovuto alla necessità di mantenere una serie di restrizioni per contenere il contagio, ovviamente ha avuto dei riverberi sia sulla popolazione che ha usufruito delle attività culturali e di spettacolo solo attraverso la mediazione di strumenti tecnologici, e soprattutto ha colpito un comparto che impiega numerosi lavoratori e lavoratrici, numerose maestranze, numerosi spazi, e che oggi, grazie anche alla campagna vaccinale, possiamo immaginare progressivamente di riaprire.

Da sempre la Regione Emilia-Romagna, cioè dalla legge n. 13 del 1999, quindi da oltre vent’anni, la Regione Emilia-Romagna ha identificato nello spettacolo dal vivo uno dei luoghi e degli assi di intervento importanti per lo sviluppo economico e sociale del proprio territorio.

Oggi ci troviamo ad approvare il Piano triennale, che rende praticabili i supporti che la Regione mette a disposizione dei luoghi di spettacolo, degli operatori culturali, di quelle tante e molteplici attività di spettacolo che abbiamo conosciuto prima della pandemia, che proviamo a conoscere ancora oggi e che progressivamente si stanno riaffacciando.

La lunga stagione che abbiamo alle spalle e ci auguriamo che rimanga tale ha sicuramente messo in serie difficoltà luoghi, persone, lavoratori, sappiamo come un mondo come quello della cultura, che è costruito da lavoratori e lavoratrici che hanno contratti precari, frammentati, intermittenti abbia subito ripercussioni economiche particolari, sappiamo come anche le nostre comunità, i nostri territori abbiano subito, nel distanziamento che una volta chiamavamo sociale, la mancanza di spazi e occasioni di incontro culturale, la possibilità di tenere insieme le proprie comunità abbiamo, visto come questo si sia trasferito sulla parte digitale e io ritengo che il documento che ci troviamo ad approvare oggi cerchi di cogliere e di orientare le risorse che la Regione mette a disposizione sullo spettacolo in maniera positiva.

Tra queste, si intende promuovere l’attività negli spazi fisici, si intende anche cogliere una serie di sfide che non possono essere semplicemente rimandate, tralasciate o demandate ad altri, ma che devono essere accompagnate. Ci riempiamo spesso e volentieri, non solo all’interno di quest’aula, non solo all’interno della Commissione, ma anche attraverso i Comuni, di comunicati stampa alle nostre iniziative, anche di carattere pubblico. Come siamo di fronte a una serie di transizioni particolarmente significative per l’Italia e complessivamente per il mondo. Sicuramente ci sono le rivoluzioni generazionali. Sicuramente ci sono le necessità legate alla transizione ecologica. Sicuramente c’è anche la necessità di affrontare la rivoluzione digitale.

Dicevo, quelle difficoltà dei lavoratori e degli operatori di spettacolo sono ancora lì. Oggi stanno riprendendo le attività. Oggi quanto mai le risorse che la Regione può mettere a disposizione di operatori e Enti locali in merito allo spettacolo dal vivo sono ossigeno per far ripartire e consolidare la ripartenza di coloro che operano all’interno di questo ambito.

Oggi è necessario anche capire come noi, all’interno di un comparto che ha una rilevanza anche di carattere economico e non solo culturale, riusciamo ad accompagnare quelle rivoluzioni di cui dicevo, in particolar modo quella digitale.

Così come abbiamo la necessità ‒ lo dice chiaramente l’atto di delibera ‒ di trovare delle nuove fonti, che non siano solo esclusivamente quelle della Regione o quelle derivanti dal Fondo unico per lo spettacolo, bensì anche nuove fonti di finanziamento sul territorio per quanto riguarda queste attività, attività di cui abbiamo particolarmente bisogno. Sicuramente in presenza, sicuramente anche nella loro trasformazione attraverso altri strumenti di produzione e rappresentazione.

Ritengo che l’atto che oggi ci troviamo ad approvare colga una serie di questi segni, stia nel solco della lunga tradizione che la Regione Emilia-Romagna e l’attenzione che la Regione Emilia-Romagna presta allo spettacolo dal vivo. Sia questo messo in scena da grandi soggetti, così come da piccoli soggetti, abbiamo un compito, io credo, come Regione: non solo mettere a disposizione delle risorse, ma fare in modo che le risorse fruttino al meglio, abbiano una maggiore capacità di intervento e di efficacia, provino a colmare una serie di diseguaglianze che si sono venute a creare proprio con la pandemia, quindi non trovino il modo di mettere in contrapposizione grandi soggetti con spalle robuste e capacità finanziarie robuste con piccoli soggetti che, invece, contrassegnano l’attività culturale e di spettacolo della nostra Regione.

In questo senso, penso che il lavoro che l’Assessorato e l’assessore Felicori, che ringrazio anche per il dibattito che ha suscitato all’interno del mondo della cultura, all’interno della Commissione e anche nell’interlocuzione con noi consiglieri, rimettendo al centro l’attenzione sulle attività di spettacolo per quanto riguarda la Regione, e lo ringrazio per questo, credo che porti all’attenzione dell’aula un provvedimento importante, al pari di quelli che sono gli strumenti di programmazione che noi, come Regione, mettiamo a disposizione della nostra comunità.

Credo che lo faccia confermando una serie di risorse economiche che servono a sostenere questo comparto, e credo che questo (quindi anticipo anche una parte del contenuto dell’ordine del giorno che abbiamo presentato e alleghiamo all’atto di delibera) debba essere accompagnato con ulteriori risorse, in particolar modo andandole a rintracciare nei fondi strutturali che la Regione riesce a raccogliere grazie al lavoro molto intenso e profondo con la Comunità europea. Penso ai fondi del FESR, che sono effettivamente orientati ad accompagnare la transizione digitale.

Chiediamo quindi, attraverso l’ordine del giorno specifico che accompagna questa delibera, di affiancare ai bandi di finanziamento della legge n. 13 degli ulteriori bandi, che consentano agli operatori dello spettacolo o ad aziende e professionisti specifici che si occupano di digitalizzazione dello spettacolo, di poter accedere a risorse, perché sappiamo benissimo che tradurre in forma digitale un’attività di spettacolo dal vivo richiede quasi una ulteriore produzione, non si può limitare esclusivamente ad una ripresa di carattere artigianale, perché possa essere interessante per chi voglia seguirla a distanza, e conseguentemente prevedere, assieme ai fondi specifici della legge n. 13, ulteriori stanziamenti grazie alle opportunità del POR FESR, che abbiamo recentemente approvato. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Marchetti Francesca, prego.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente.

Inizio anch’io da un ringraziamento sentito e non formale rispetto alle tappe del percorso della discussione, che, grazie al lavoro dei consiglieri della Commissione, ci portano oggi ad approvare un testo che, grazie al lavoro dell’Assessorato e, insieme a lui, di tutta la sua struttura, in particolare del dottor Cottafavi, licenzia un testo che ha tenuto presente diversi elementi in un dialogo costruttivo e anche di grande collaborazione a recepire quelle osservazioni che provenivano dagli stakeholder e dal mondo degli Enti locali.

Questa programmazione, una programmazione triennale, che riguarda la legge n. 13/99, in questi anni ha rappresentato un importante strumento per tutto il mondo dello spettacolo, proprio perché la norma stessa aveva una finalità di promozione e, soprattutto, anche di valorizzazione e riorganizzazione del settore dello spettacolo, articolato in progetti triennali, con una programmazione come quella che oggi andiamo a ridefinire.

Oggi questa programmazione si va a ridefinire dopo due anni particolarmente difficili, dove un settore, come quello della cultura in generale e dello spettacolo dal vivo in particolare, ha pagato pesantemente il prezzo di questi due anni di pandemia.

Ridefinire in un contesto particolare, dicevo. Abbiamo visto dai dati il calo dei numeri e dell’impatto che questo ha avuto su un sistema del quale, invece, abbiamo la piena consapevolezza che rappresenti un’importanza strategica per la comunità regionale, come fattore di identità, sviluppo e sostegno di attività teatrali, musicali, di danza e circo contemporaneo.

Il sistema emiliano-romagnolo dello spettacolo dal vivo si conferma, infatti, tra i più articolati e dinamici a livello nazionale. In considerazione proprio dell’impatto della pandemia sullo spettacolo e delle necessità di definire efficaci strategie proprio per la ripresa, la ripartenza, il rilancio del settore, credo che nel percorso di attuazione del presente programma fondamentale sia stata anche la disponibilità da parte dell’assessore a recepire di proseguire il confronto con le categorie e le rappresentanze degli operatori delle diverse discipline, anche attraverso un tavolo permanente di confronto e dialogo. Il sistema dello spettacolo in Emilia-Romagna significa proprio questo. Un sistema su cui si è cercato di scommettere, che riguarda i temi dell’occupazione, l’attrazione in termini di turismo e possibilità concreta di valorizzare le nostre comunità. Sottolineo in particolare il valore delle comunità, perché credo che in questo contesto uno dei temi che ci dobbiamo porre sia quello della riduzione delle disuguaglianze anche territoriali e soprattutto di tutto quel tessuto associativo anche piccolo, ma che ha saputo dare spessore e opportunità culturali ad un pubblico, anche in territori decentrati, di grande valore.

Ecco allora che per quelle più piccole la promozione del territorio, ma io aggiungo anche l’integrazione di proposte e produzioni, sia esse pubbliche che private, rappresentano un punto fondamentale del nostro sistema e credo che la concertazione, il dialogo, il confronto in questa fase di riprogettazione rimangano anche per il futuro un elemento centrale, che ha sempre caratterizzato e dovrà continuare a caratterizzare il coinvolgimento delle competenze di tutti questi soggetti.

Penso poi alla multidisciplinarietà, un elemento fondamentale, anche questo contenuto nel programma, che rappresenta uno dei temi su cui concentrare le iniziative, proprio perché deve coinvolgere trasversalmente sempre più soggetti, non esclusivamente più settori.

È evidente che il tema delle risorse è anche la sfida principale che abbiamo davanti. Il mondo dello spettacolo, che vede nello spettacolo dal vivo il suo nucleo fondante, ha bisogno sicuramente di un investimento maggiore, che non può essere solo a carico della Regione, ma lo spirito dell’ordine del giorno anche di accompagnamento al Piano triennale che oggi proponiamo, sottoscritto da molti colleghi, è anche quello di prevedere, di valutare, di sostenere, anche in fase di assestamento di bilancio, con ulteriori risorse questo settore.

Credo che questo vada di pari passo con un sostegno che debba tenere presente anche l’accompagnamento della rivoluzione digitale, che è un altro tratto caratterizzante di questo nuovo programma, ma che debba essere governato nel suo processo. Noi non possiamo e non vogliamo chiedere, dopo anni particolarmente drammatici, sforzi maggiori alle associazioni in solitudine. No, qui c’è un’alleanza istituzionale con gli Enti locali, con i partner che vogliono sostenere e governare questo processo, come diceva il collega Amico, anche utilizzando e affacciandosi a nuove risorse, a nuove opportunità che in termini di risorse possono dare risposte.

Consideriamo, certo, la rivoluzione digitale un processo da non subire, lo diceva bene l’assessore anche in Commissione, ma da governare. È un elemento, quindi, positivo, che crea valore aggiunto, ma questo ci deve ulteriormente responsabilizzare nell’accompagnare il processo che coinvolge le associazioni e gli operatori culturali anche in questo settore.

Poi c’è il tema della crescita del pubblico. Credo che la pandemia ci abbia anche insegnato il valore, l’importanza della socialità, del ritrovarsi, della cultura che unisce, che devono trovare, certo, nella rivoluzione digitale un alleato, un’alleanza. Soprattutto, si deve anche cercare di considerare tutte le misure che andremo a intraprendere anche in una chiave di accessibilità, proprio là dove anche la povertà culturale, quindi l’accesso alla fruizione alla cultura e agli spettacoli dal vivo può rappresentare un elemento, per chi vive condizioni di sofferenza e che ha pagato la crisi, di limitazioni.

Credo che la giornata di oggi segni un punto importante dopo un dibattito. Una programmazione triennale che ci porterà alla fine anche di questo mandato, dove, credo, il percorso intrapreso con tutti i soggetti attivi del settore, così come gli Enti locali, deve continuare a vedere la Regione come un alleato che si pone al proprio fianco, anche all’interno di quelle trasformazioni in cui il settore culturale è sicuramente coinvolto.

All’interno dell’ordine del giorno, oltre a una valutazione rispetto alle risorse, quindi anche di maggiore supporto rispetto a questo, ricordiamo che è stato uno dei settori più provati dalla pandemia, chiediamo alla Giunta di continuare quella interlocuzione, e anche aggiornamento, in delle fasi particolari dell’anno, dove fare un punto sulle misure intraprese, sui fabbisogni che si potranno affacciare e potranno emergere; dall’altro, anche le misure da adottare o fare una verifica anche sulle misure adottate. Mi riferisco in particolare all’esito dei bandi, alle risposte che riusciremo a dare con queste risorse, e anche fare una riflessione sulle misure da adottare nella previsione di un’Emilia-Romagna, di una Regione che vuole continuare ad accompagnare i processi culturali e fare in modo che la cultura possa essere davvero un’opportunità di crescita per la persona, per i territori e che si possano governare questi processi insieme. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Bondavalli, prego.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente, e grazie innanzitutto all’assessore Felicori per il lavoro e per il confronto che ha portato a questo risultato, confronto che abbiamo avuto molto costruttivo anche nella Commissione competente, la Commissione V, presieduta dalla collega Marchetti, che mi ha appena preceduto.

Dobbiamo sottolineare un momento molto importante per tutto il settore dello spettacolo, che finalmente è in una fase di ripartenza dopo un biennio durissimo, a cui si faceva riferimento prima, un biennio contraddistinto da restrizioni e chiusure, determinate ovviamente dalla primaria esigenza di protezione sanitaria.

È bene ricordare anche qualche numero da questo punto di vista, che ci fa capire quanto davvero la pandemia abbia inciso negativamente su tutto il settore. Rispetto al 2019 pre-Covid, il numero delle rappresentazioni in Emilia-Romagna ha registrato un drastico calo, parliamo di un meno 60 per cento. Per dirla con i numeri degli spettacoli che sono venuti meno, sono quasi 10.000, a fronte di un numero superiore che abbiamo registrato a livello nazionale.

Il numero degli spettatori in Emilia-Romagna nel 2020 è diminuito del 72 per cento. La spesa al botteghino ha conseguentemente e comprensibilmente registrato una diminuzione dell’83,5 per cento. Questi numeri ci servono, ci servono per capire bene in che momento siamo e come e dove si inserisce questo programma.

Adesso non è un percorso semplice, tutt’altro, adesso in particolare per i teatri e i luoghi di rappresentazione al chiuso la sfida è quella di ricostruire l’abitudine alla frequentazione, ad assaporare il gusto innegabile dello spettacolo dal vivo.

Si inserisce dunque in questo contesto il programma regionale riferito alla legge regionale n. 13, oggetto di questa discussione, un programma che si è da sempre configurato come un’opportunità di sostegno e valorizzazione del settore, e, per le motivazioni e i dati che provavo a elencare prima, oggi credo lo rappresenti ancora di più in questa fase storica.

Ne dà conferma la proposta di stanziamento da parte della Giunta di un investimento di 11.800.000 euro circa per ciascuno dei tre anni del programma triennale. Questo è uno stanziamento che viene dunque confermato rispetto al programma precedente, lo dico perché dà certezza, pur in una stagione complessa da tanti punti di vista, di un impegno serio, di un impegno concreto, che la Giunta intende mantenere in campo culturale, considerandolo una delle priorità.

Una garanzia che diviene fondamento essenziale di fiducia e anche di speranza per l’intero settore, che da questo punto di vista ne ha bisogno.

Entro nella proposta di programma molto brevemente, perché molto è stato detto dalla collega e anche dal collega Amico, mi soffermo in modo particolare sulle linee essenziali ad esso sottese, che a me pare lo identifichino e soprattutto lo qualifichino, ovvero in primo luogo la prospettiva dello sviluppo della digitalizzazione e dell’utilizzo della modalità streaming, un atto innovativo a cui, anche per ragioni di necessità, si è fatto ricorso nel biennio più pesante della pandemia e che adesso davvero può divenire un’opportunità strutturale a tutti gli effetti, valorizzando ciò che la tecnologia mette a disposizione.

Ne colgo il significato esprimendo al contempo, però, la necessità che questo indirizzo venga concretizzato con equilibrio, con gradualità, all’interno di un sistema complessivo che ha tratti caratteristici consolidati e che comunque porta con sé le difficoltà che prima venivano elencate.

Stessa dinamica progressiva ritengo di dover sostenere al riguardo dell’attività di crowdfunding e ricorso all’apporto di istituti bancari come elementi di concorso al perseguimento dell’equilibrio finanziario delle realtà che promuovono e gestiscono lo spettacolo.

Non c’è dubbio davvero che lo sviluppo della sinergia tra pubblico e privato rappresenti una direttrice da approfondire e consolidare, nell’ottica di assicurare la sostenibilità del sistema, però occorre tenere conto di quanto, anche rispetto alla strettissima attualità, non pochi settori imprenditoriali siano stati messi in difficoltà, come anche i cittadini e le famiglie, dall’aumento dei costi inerenti il reperimento di materie prime e dal caro energia.

Infine, esprimo un parere positivo sull’indirizzo ad accrescere la collaborazione tra i teatri di tradizione e realtà partecipate dalla Regione, quali la Fondazione Arturo Toscanini, il Teatro comunale di Bologna, la Fondazione nazionale della danza. Sono soggetti che esprimono un elevato standing di esperienze culturali da tutti riconosciute.

Tuttavia, anche questa linea di azione va, a parer mio, graduata in relazione alle primarie esigenze di sostenibilità dei cartelloni proposti dalle stesse realtà teatrali. In primo luogo quelle riguardanti l’attrattività in termini di pubblico e di incassi, fatto, peraltro, proposto in Commissione, con l’approvazione di un emendamento. Peraltro, considero, a proposito di questo, anche l’ottimo lavoro fatto in sede di Commissione V, con la presentazione e l’accoglimento di una serie di emendamenti che sono stati proposti dalla maggioranza e che sono andati nella direzione di arricchire un testo, penso, molto importante.

Sugli ordini del giorno sono stati giustamente i primi firmatari, il consigliere Amico e la consigliera Marchetti, a entrare nel dettaglio. Segnalo solo, da un lato, risorse regionali e, dall’altro lato, e l’abbiamo inserito nell’ordine del giorno, in modo particolare, che porta la firma del presidente Amico, provare ad accedere a risorse del PNRR finanziate proprio alla produzione, alla promozione e allo sviluppo di contenuti, piattaforme, strategie digitali a sostegno della diffusione dello streaming per lo spettacolo dal vivo, in modo da raggiungere, attraverso il web, ulteriori fasce di pubblico.

Chiudo qui, ancora esprimendo un ringraziamento all’assessore Felicori e, naturalmente, il convinto sostegno alla proposta che ne è derivata.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliera Pillati, prego.

 

PILLATI: Grazie, presidente.

Anch’io voglio iniziare il mio intervento con i ringraziamenti all’assessore Felicori e al dottor Cottafavi per il lavoro e il confronto con cui hanno accompagnato l’atto importante che ci accingiamo a votare e che definisce le direttrici, le linee di indirizzo politiche lungo cui la Regione intende muoversi per sostenere e potenziare lo spettacolo dal vivo.

Soprattutto voglio ringraziare l’assessore, come hanno già fatto i colleghi che mi hanno preceduto, per aver contribuito a stimolare un dibattito che, prima ancora di arrivare nella Commissione competente, si è sviluppato in altri luoghi e ha coinvolto, in un confronto vivace, sia Comuni, Enti locali che operatori culturali, che sono i beneficiari della legge n. 13, lo strumento con cui la Regione sostiene lo spettacolo dal vivo in tutte le sue forme.

Un confronto che si è sviluppato in un tempo di grande difficoltà, seguito a una delle crisi più drammatiche della storia recente, che ha colpito pesantemente il settore dello spettacolo nelle sue diverse accezioni e ci ha costretti a reimmaginare la vita culturale nei nostri territori, a ripensare le modalità con cui raggiungere il pubblico, ma ci ha anche resi consapevoli del ruolo che riveste lo spettacolo dal vivo nella vita delle nostre comunità e di come sia necessario continuare a sostenere la varietà e la diffusione sul territorio dell’offerta culturale e dei luoghi di fruizione.

Il confronto e la discussione che si sono sviluppati nelle scorse settimane credo abbiano davvero dimostrato la grande vivacità, nei grandi come nei piccoli centri, della vita culturale nella nostra Regione, e abbiano davvero evidenziato come vi sia una condivisione di obiettivi, ma talvolta hanno fatto emergere timori e preoccupazioni.

Il dibattito è stato seguito da molti di noi con grande interesse e abbiamo cercato di contribuire, anche attraverso alcuni emendamenti, a rendere ancora più chiari gli indirizzi che orienteranno le azioni e i finanziamenti regionali per il triennio 2022-2024.

Il confronto e il dialogo sono stati certamente importanti e credo davvero possano rappresentare la modalità con cui continuare il lavoro per la ripresa e il rilancio di un settore così importante, ma che, come è stato già evidenziato dai colleghi che mi hanno preceduto, ha attraversato davvero una crisi complessa e difficile, che purtroppo non sappiamo ancora se possiamo considerare alle nostre spalle.

Una crisi che, come si è detto più volte, ha attraversato tutto il settore indistintamente, lo ha reso più fragile, ma che rischia di pesare in modo ancora più incisivo sui soggetti minori, ma non per questo meno capaci di innovare, di contribuire a quell’eccellenza del sistema culturale regionale, fatto di realtà differenti per linguaggio, dimensioni, evocazioni, ma davvero tutte estremamente importanti. Un sistema che dobbiamo e vogliamo continuare a sostenere e che deve sentire la Regione al suo fianco.

Voglio richiamare alcuni degli elementi su cui il dibattito si è sviluppato. Il primo di questi, che è stato richiamato anche dagli altri colleghi, riguarda il tema della rivoluzione digitale, ovvero come il digitale può rappresentare una sfida e un’opportunità per il mondo dello spettacolo, che ha il suo cuore pulsante nello spettacolo dal vivo.

La pandemia e le misure restrittive che ne sono conseguite ci hanno fatto scoprire il valore che le tecnologie digitali possono mettere a disposizione, dandoci la possibilità di avere una modalità di fruizione ulteriore per gli spettacoli, ma al tempo stesso le stesse misure ci hanno fatto cogliere il valore in termini di socializzazione degli spettacoli nelle nostre comunità.

Dunque, il progressivo e graduale sviluppo delle tecnologie nelle attività dei teatri e di tanti operatori culturali va certamente sostenuto e accompagnato anche con l’obiettivo di far crescere il pubblico, sia attraverso la promozione dell’evento dal vivo, cioè facendo conoscere sempre meglio la qualità dell’offerta culturale dei nostri territori, sia mettendo a disposizione un modo diverso per fruire di quell’offerta.

Come abbiamo detto in più occasioni, il digitale ha bisogno per essere efficace, oltre che di specifiche competenze, di attrezzature e tecnologie di qualità, che richiedono l’investimento di risorse importanti, che devono trovare un proprio spazio autonomo aggiuntivo nelle politiche della Regione, senza che ciò incida in modo riduttivo sull’insieme degli investimenti in campo culturale.

Vengo all’altro tema dirimente, su cui ci siamo soffermati anche nel dibattito in Commissione e che viene affrontato anche attraverso i due ordini del giorno che abbiamo presentato, che è il tema delle risorse. Lo ha sottolineato, io credo in modo molto efficace, l’assessore in Commissione, quando ha detto che il mondo dello spettacolo è vorace di risorse.

Questa voracità certamente si esprime nei confronti delle risorse pubbliche, ma queste non sono sufficienti. Il progressivo incremento di altre tipologie di ricavo rispetto ai contributi pubblici è non solo auspicabile, ma necessario, anche se non possiamo certamente non tener conto di una complessità, in questo momento, senza precedenti, che pone inevitabilmente in competizione il sistema culturale con le altre priorità, e all’interno dello stesso sistema, i diversi operatori culturali tra loro e gli operatori culturali con gli enti locali.

Dunque servono un lavoro di rete, una strategia integrata tra i diversi livelli istituzionali, le istituzioni e gli operatori culturali perché complessivamente aumenti il sostegno dei privati al sistema culturale, perché certamente il potere contrattuale delle diverse realtà non è lo stesso.

Da ultimo, voglio richiamare un altro elemento che ha destato qualche timore e ha a che fare con il ruolo e le funzioni di ATER. Condivido la riflessione che è emersa, da parte dell’assessore, anche nell’ambito del CAL, ovvero che lo sviluppo e la qualificazione di ATER non mettono in alcun modo in discussione l’autonomia dei singoli Comuni, ma dovranno contribuire a stimolare una crescente sinergia e una più ampia capacità di lavoro in rete, coerentemente con la storia culturale di questa Regione, che vede nel pluralismo culturale una ricchezza che va salvaguardata e implementata.

Ringrazio davvero in modo non formale l’assessore per il dialogo, ma soprattutto per la disponibilità all’ascolto, che anche su questo tema ha dimostrato. Sono convinta che intorno alla ripresa e allo sviluppo dello spettacolo dal vivo si giocherà molto della ripresa del benessere, della qualità della vita e della coesione sociale della nostra comunità regionale.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Pigoni, prego.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

Dopo la paura, la sfiducia, le difficoltà estreme e la profonda delusione di molti operatori culturali e anche di molti fruitori e spettatori, la comunità artistica regionale ha bisogno oggi di buone notizie, di azioni concrete e di un rilancio vero.

Gli 11,8 milioni di euro per ciascun anno stanziati dalla Regione nel triennio 2022-2024 proprio a favore del settore degli spettacoli sono di certo la prima ottima notizia. Si tratta di una cifra considerevole, che conferma la grande attenzione riservata negli ultimi anni ad un settore che comprende teatro, danza, musica, circo contemporaneo, arte di strada e attività multidisciplinari.

Un programma ambizioso, che si pone tra gli obiettivi, a mio giudizio assolutamente condivisibili, quelli di valorizzare l’identità regionale della proposta culturale, differenziare l’offerta, innovare la produzione e riuscire ad inserirsi, dove è possibile, nel sistema radiotelevisivo.

Il rilancio e il potenziamento del settore degli spettacoli devono, infatti, passare innanzitutto attraverso nuove ulteriori risorse pubbliche e sostegni. Occorre anche incentivare negli operatori culturali un rinnovato entusiasmo, che sia in grado di attirare e sostenere la creatività e le iniziative promozionali finalizzate a portare nuovamente la gente agli spettacoli dal vivo.

È necessario, inoltre, promuovere nuove forme di finanziamento di uno di quelli che io considero un asset primario di una comunità, una leva imprescindibile per aumentare la qualità della vita e il livello culturale dei nostri cittadini. Un elemento fondamentale dell’identità culturale, della crescita individuale e collettiva, dello sviluppo economico e della coesione sociale. Gli spettacoli dal vivo sono, dunque, un fattore strategico di sviluppo. Occorre darsi da fare in molteplici direzioni. Per esempio, occorre lavorare in modo da aumentare il bacino di diffusione dei festival e delle iniziative regionali.

Dopo le difficoltà registrate nell’ultimo biennio e gli sforzi fatti per porvi rimedio, occorre davvero iniziare, ora, una stagione riformista nel campo delle politiche culturali. Al tempo stesso, va aumentata la capacità di esportare le nostre produzioni e migliorare le programmazioni di tutto il sistema teatrale regionale. Sicuramente, insieme alle modalità di fruizione tradizionali della cultura, come ha sottolineato più volte a più riprese anche l’assessore Felicori, rimane importante anche concentrarsi sullo sviluppo del digitale per il mondo dello spettacolo.

Resta comunque saldo il fatto che rimane unica e insostituibile la potenza artistica ed emozionale di uno spettacolo dal vivo, con le relative ripercussioni positive del fenomeno di socializzazione virtuosa che tali spettacoli comportano. Occorre, quindi, proseguire sulla strada intrapresa dalla nostra Regione. Così come deve essere introdotta un’efficace ricerca di finanziamenti a largo spettro. Oltre alle risorse pubbliche, infatti, che rimangono necessarie, oltre che strategiche, occorre intercettare anche diverse altre forme di entrata, ad esempio utilizzando in modo costante e regolare le piattaforme di crowdfunding, o di finanziamento privato defiscalizzato.

Altro obiettivo da perseguire è il rafforzamento e la qualificazione degli strumenti di incentivi della cultura, tra i quali ATER, Istituto regionale di promozione delle produzioni artistiche, che deve avere come obiettivo anche quello di una direzione artistica comune dei teatri della regione.

Numeri alla mano, l’emergenza sanitaria ha avuto davvero un impatto devastante sul settore dello spettacolo. La pandemia ha infatti bloccato da febbraio a giugno 2020 tutti gli spettacoli dal vivo. La ripresa è stata graduale, dalla fine di ottobre alla primavera 2021, fino a tornare al 100 per cento per cinema e teatri nelle zone bianche, a partire da ottobre.

Nel 2020 in Emilia-Romagna si è registrata una diminuzione di oltre il 60 per cento delle rappresentazioni, corrispondenti a circa 9.000 spettacoli in meno, con un calo del numero di spettatori del 72 per cento, con oltre l’80 per cento in meno degli incassi al botteghino. Nello stesso anno si è purtroppo registrato anche un calo preoccupante dell’occupazione, con i lavoratori del settore dello spettacolo dal vivo calati dalle 11.829 unità nel 2019 a 8.741 nel 2020, quindi un calo di ben  oltre il 26 per cento.

Questo programma, dopo la graduale ripresa nel 2021, dovrà rappresentare quindi una nuova iniezione di fiducia e un’inversione di tendenza importante per questo martoriato comparto, che merita di ritornare alle dimensioni e ai fasti del recente passato. Rimarco infatti con orgoglio come l’Emilia-Romagna resti sempre nelle prime posizioni delle classifiche della produzione e fruizione di cultura.

Il nostro impegno, quindi, non deve rallentare e non rallenterà: riportiamo gli spettatori in sala, valorizziamo la diffusione digitale dei contenuti artistici e rafforziamo la sinergia tra contribuzione pubblica e privata. Questa ricetta penso possa essere vincente per un settore che ha bisogno davvero di ricominciare, di progettare e di credere convintamente nel proprio futuro.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliere Montevecchi, prego.

 

MONTEVECCHI: Grazie, presidente.

Intervengo giusto per porre qualche breve considerazione a riguardo, poiché in merito al relativo oggetto che portiamo oggi in aula abbiamo ascoltato attentamente l’assessore Felicori, già dal suo intervento in Commissione, quando, parlando di spesa per lo spettacolo, faceva anche giustamente riferimento al crowdfunding al finanziamento privato defiscalizzato.

Siamo d’accordo, è tutto giusto. Ma credo che questa possa essere anche l’occasione per rimarcare e ricordare alla Giunta che, ad esempio, a proposito di iniziative di mecenatismo e di azioni mirate a creare iniziativa di sostegno di privati tramite defiscalizzazione, la Lega è già presente da diverso tempo.

Rammento, ad esempio, un’interrogazione, un emendamento al NADEF, anche se non in modo specifico per quanto concerne lo spettacolo, ma relativamente al patrimonio culturale. Nella nostra interrogazione, a prima firma Pompignoli, considerando quanto già avviene in Toscana e in Friuli, ovvero il fatto di aver concesso ai mecenati la possibilità di cumulare l’agevolazione fiscale prevista dalla legge nazionale a quella regionale, garantendo una maggiore partecipazione e un più elevato coinvolgimento da parte di soggetti privati nella tutela, nella cura e anche nella realizzazione di opere culturali di interesse pubblico, avevamo, quindi, chiesto testualmente di “dotarsi di una specifica legge regionale che incentivi ulteriormente, per mezzo di agevolazioni fiscali, il sostegno finanziario offerto da mecenati privati a progetti e attività di valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale della Regione Emilia-Romagna e, eventualmente, secondo quali tempistiche intende la stessa lavorare al progetto di legge”.

La risposta, datata giugno 2021, aveva spiegato per quali motivi il modello toscano sarebbe stato impraticabile, ma al tempo stesso l’assessore aveva manifestato una piccola apertura relativamente al modello friulano. Perciò oggi ci piacerebbe capire, proprio sulla scorta di questa apertura su una nuova legge regionale per il settore cultura, per cumulare i benefici fiscali, cui non ci risulta sia stato dato seguito, se e come si pensa eventualmente di adottarlo per il settore dello spettacolo e disporre una specifica legge regionale.

Ricordo anche che, sempre a proposito della possibilità di riconoscere benefici fiscali compatibili con Art Bonus per attrarre benefattori in ambito di iniziative di mecenatismo culturale sul territorio regionale, come Lega abbiamo presentato, a firma Pompignoli e Catellani, un emendamento al NADEF il 17 dicembre 2021, che è stato, però, respinto in aula, con una motivazione pretestuosa legata alla questione del vincolo incrociato IRAP-addizionale del modello toscano, ma che in realtà, in questo caso, non veniva ripreso dal nostro emendamento, che nulla diceva rispetto al modello di intervento. Tant’è che ‒ lo riporto testualmente ‒ il nostro emendamento recitava: “Valorizzazione delle iniziative di mecenatismo sui progetti di intervento che si svolgono nel territorio regionale, al fine di garantire una maggiore partecipazione e un più elevato coinvolgimento da parte dei soggetti privati nella tutela, nella cura e anche nella realizzazione di opere culturali di interesse pubblico, assicurandone, tramite specifica legge, il sostegno finanziario tramite forme di agevolazioni fiscali compatibili con Art Bonus”.

Ci tenevo, quindi, a sottolineare e a porre all’attenzione dell’assessore queste mie considerazioni.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Io non ho altri interventi. Quindi, passerei la parola all’assessore Felicori.

 

FELICORI, assessore: Grazie, presidente.

Credo che possiamo essere fieri della discussione che abbiamo fatto su questo programma triennale della 13; fieri per il rapporto fra Giunta e Consiglio. Ci siamo ascoltati, ci siamo parlati, ci siamo presi sul serio, abbiamo affrontato questa discussione non come un passaggio di routine (perché si è sempre fatto, perché quella legge viene da vent’anni…), ma abbiamo cercato dei punti d’intesa su processi di innovazione.

Possiamo anche essere fieri del rapporto che abbiamo avuto con i portatori di interesse, che è stato un rapporto intenso, impegnativo. Voi sapete che gli stessi portatori di interesse non hanno sempre dei codici per parlarsi, per capirsi, e sono giustamente rivendicativi. Penso quindi che sia un bell’episodio, non ho molto da aggiungere a quello che hanno detto le colleghe e i colleghi, se non ringraziare tutti, in particolare la presidente. Ovviamente qui non si sono, ma ringrazio i miei collaboratori, che hanno fatto un ottimo lavoro.

Qual è la questione politica di fondo? Che noi abbiamo un sistema dello spettacolo molto forte, un sistema così forte che ci potremmo accontentare di riprodurlo, è anche ben finanziato nei limiti, ovviamente, della situazione reale data. Noi però non ci accontentiamo di quello che abbiamo, ma abbiamo degli obiettivi, abbiamo delle ambizioni.

Il primo punto politico di novità che immagino tre anni fa non sia stato discusso, quando […]. La prima novità è che l’epidemia ha reso evidente una cosa che era già nota, ma non così platealmente chiara, come il fatto che il mondo – parliamo di grandi fenomeni, il grande fenomeno della globalizzazione, con la sua crisi attuale – sta vivendo la rivoluzione digitale che avviene da qualunque parte, che sia la sanità, che sia il mondo militare, che sia il mondo della scuola, dell’università, della ricerca, che investe anche la cultura.

È stato reso evidente dall’epidemia, che ha praticamente bloccato per molti mesi tutto lo spettacolo dal vivo, ha bloccato il cinema, e quello che l’epidemia non è riuscita a bloccare, come nel caso delle biblioteche, è perché il nostro sistema si era già preparato al mondo digitale, attraverso questo accesso che le nostre biblioteche garantiscono alle biblioteche digitali, che abbiamo alcuni mesi fa esteso a tutto il mondo delle biblioteche scolastiche, con risultati strepitosi. Nel giro di due anni i prestiti sono raddoppiati, aumentati del +106 per cento e il numero di iscritti al sistema è aumentato del 50 per cento.

Quale opportunità offre il sistema digitale al mondo dello spettacolo dal vivo? Risponderò così, un po’ economicamente: offre la possibilità di dare dignità a un aumento formidabile della spesa pubblica per lo spettacolo. Voi sapete, anzi spero che sappiate che io sono fautore del fatto che il sistema dei beni culturali, pur meritando un maggior impegno di risorse pubbliche, è in grado di farcela da solo. Se noi impariamo a gestire i musei come aziende, come imprese, se impariamo a gestire i beni culturali con le tecniche della gestione industriale, i beni culturali possono produrre un’enorme ricchezza economica, oltre che culturale, perché non c’è limite al numero di utenti del mondo dei beni culturali. Lo dimostra tutta la vicenda dei musei, che da 7-8 anni, dalla Riforma Franceschini, ma ancora prima, per le Fondazioni, aumentano, al netto del virus, del 15-20 per cento l’anno. Non c’è azienda, tranne in alcuni casi e momenti, quelle telefoniche e così via, che cresca a quel ritmo. Non dico che può crescere all’infinito, però, prima che il sistema museale raggiunga la saturazione dei visitatori passano anni e anni in cui questo sistema può vivere da solo.

Il sistema dello spettacolo è esattamente l’opposto. Ha un bisogno enorme di danaro pubblico. Ha un bisogno enorme di danaro pubblico soprattutto se, oltre che garantire la grande qualità, vogliamo anche garantire che tutti abbiano accesso. Se ci accontentiamo che all’opera a Bologna vadano 10.000 persone... È già un bel risultato. Ma se ci andassero 100.000 persone, cosa costerebbe il sistema della lirica in Italia? Se allora vogliamo garantire questo diritto e se vogliamo che lo spettacolo sia alluvionato di danaro, come io spero, dobbiamo chiederci: ma questo sistema che cosa è in grado di restituire alla società? La risposta sta nel digitale, perché noi, a fronte di quel fenomeno unico e irripetibile che dobbiamo difendere con le unghie e coi denti dello spettacolo dal vivo nella sua forma più alta e nella sua qualità più alta, a fronte di questo ci sono miliardi di persone che possono fruire di quel prodotto che noi realizziamo dal vivo, attraverso lo streaming, attraverso le forme digitali, attraverso la televisione, attraverso le piattaforme.

La mia generazione è cresciuta, e noi siamo diventati adulti che in Italia c’era un canale. Quando è nata Rai 2 ero già grande – non ricordo se avevo diciott’anni.

Oggi i nostri figli sono collegati a centinaia di piattaforme. Oggi c’è un problema enorme di contenuti per tener dietro a tutto. Quel mondo è la potenzialità: noi avremo mille persone davanti che godono di questo spettacolo meraviglioso, e potenzialmente abbiamo alcuni miliardi di persone che in diverse forme offrono questa possibilità: la rivoluzione digitale ci offre questo, ma dobbiamo investire. Giustamente, si è detto, non possiamo chiedere alle nostre realtà teatrali di fare questo salto senza fornire le risorse.

Questa è la sfida che abbiamo davanti. Il secondo punto che abbiamo messo in evidenza è la questione dei finanziamenti. L’altra tendenza epocale è che sempre più la cultura – ci sono già progetti di legge, c’è l’art Bonus, sono nate delle piattaforme di crowdfunding – si finanzierà non con il finanziamento diretto delle istituzioni pubbliche alle realtà teatrali, ma sempre più si finanzierà attraverso il rapporto diretto fra il contribuente e le realtà artistiche.

Questo è un processo che noi dobbiamo favorire. Dobbiamo anche, in un certo senso, far sì che le stesse realtà culturali cambino questo atteggiamento, che maturino questa convinzione e capiscano che questa è una strada nuova che noi dobbiamo praticare.

Il consigliere Montevecchi mi accusa, in senso buono, di non essere coerente su questo punto. Lo vorrei rassicurare: io sono, purtroppo, coerente quando mi sbaglio; sarò coerente anche in questo caso, quando ho ragione. Tutte le possibilità di defiscalizzazione della spesa culturale che esistono nell’ambito della Regione noi, nel tempo, le applicheremo.

L’altro punto su cui abbiamo messo l’accento è quello di rafforzare le aziende della Regione. Abbiamo fatto un discorso sull’ATER. La Regione alcuni anni fa ha inteso riformare l’ATER trasformandola in Fondazione. L’ATER è uno strumento che la Regione mette a disposizione dei Comuni che vogliono gestire in modo coordinato il loro teatro. Non mettiamo in discussione in alcun modo la sovranità dei Comuni. Siamo al servizio dei Comuni, che decideranno come gestire i loro teatri. La cosa per me importante è che quando sceglieranno come gestire il loro teatro l’ATER sia in grado di fare una proposta di qualità, di convenienza, una proposta seria, quindi la Regione si riveli un servizio affidabile per l’ATER. Ma non c’è solo l’ATER. Tutte le nostre società si devono sviluppare. Come avete visto, la Toscanini sta aumentando il suo peso nella Regione. Nell’estate dell’epidemia la Toscanini ha fatto 100 spettacoli, nel pieno dell’estate. Io lavorerò perché aumenti il numero dei soci della Toscanini nella Regione.

Avete visto che l’Aterballetto ‒ sono appena stati in Germania e adesso sono in Francia ‒ sta qualificando la sua produzione e, attraverso le cosiddette micro-danze, sta entrando nel settore museale, quindi in un nuovo mercato, per questa che è la prima compagnia in Italia pubblica. Avete visto che l’ERT, adesso, con il cambio del direttore, sta dando grandi prove di vitalità.

Per ultimo, la questione dei lavoratori dello spettacolo. Fra le tante cose che abbiamo fotografato nell’epidemia, vi è la straordinaria fragilità di questo settore. In questo settore ci sono troppi lavoratori saltuari, troppi lavoratori precari, troppe persone pagate in nero, troppe persone ricattabili. È una cosa che va risolta a livello nazionale. Era scaduta una legge-delega. Si sta rifacendo la legge-delega. Noi seguiamo, in accordo con i sindacati, questo processo.

Grazie. Buon lavoro a tutti.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Passiamo alle dichiarazioni di voto. Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Per dichiarare il nostro voto favorevole sia all’oggetto 4592, ovvero alla proposta di iniziativa di Giunta, così come ai due ordini del giorno presentati, collegati a questo provvedimento.

La dichiarazione di voto mi dà anche modo per ringraziare ulteriormente l’assessore per il lavoro svolto, e anche la presidente Marchetti per aver voluto che i commissari potessero esprimersi attorno a questo importante provvedimento.

È importante, lo dicevo prima, perché consente di darci un orizzonte di tre anni di interventi nell’ambito dello spettacolo dal vivo, abbiamo detto più cose negli interventi che mi hanno preceduto. È importante perché individua degli assi strategici, le traiettorie strategiche di azione. È importante perché attorno a questo documento si è sviluppato un dibattito penso molto utile sia all’interno dell’Assemblea sia fuori. Riportava, l’assessore, delle numerose interlocuzioni che ha svolto con gli operatori di spettacolo e le rappresentanze, sviluppando anche una centralità e un’attenzione positiva attorno alla questione della cultura e dello spettacolo dal vivo.

Ora, non basteranno le risorse regionali, ci sono anche altri tipi di interventi, viene richiamata anche la necessità di interventi da parte dei privati. Come dicevo prima, sull’ordine del giorno, anche qui si prova a tracciare una strada. Io credo, poi ci metteremo al lavoro, immagino che l’assessore sarà anche interessante, che sia importante però anche ricordare non solo come gli strumenti di detrazione o agevolazione fiscale per gli interventi in ambito culturale, il più famoso di tutti è sicuramente quello dell’Art Bonus, ma come giacciano sostanzialmente, mai messi in atto, mai messi in pratica alcuni provvedimenti di carattere nazionale che potrebbero aiutarci invece a potenziare gli interventi in ambito culturale. Faccio riferimento in particolar modo nella legge 717 del ‘49, che prevede che all’atto della costruzione di edifici pubblici, una quota parte di queste risorse venga destinata alle arti e alla cultura.

Oggi l’arte contemporanea è soprattutto processo e coinvolgimento anche del territorio, intervento con le Amministrazioni locali, quindi non si tratta più semplicemente di acquistare un’opera fatta e finita. Su questo credo che, oltre al tema di carattere fiscale, anche per le discussioni che abbiamo fatto sul punto all’ordine del giorno precedente, sia interessante andare a chiedere una maggiore attenzione anche da parte dello Stato. E un augurio anche che quella delega, una volta presente poi decaduta, in materia di spettacolo, quindi quello che era il testo unico dello spettacolo dal vivo, possa essere esercitata. Il dubbio che personalmente ho è che quella delega che è scaduta e poi rinnovata, una volta rinnovata sia stata rinnovata ormai a poco più di un anno dal termine di questa legislatura, quindi ci sarà ancora da fare, da insistere perché quella delega possa essere in qualche maniera resa esigibile. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Annuncio il voto favorevole di Europa Verde sia all’atto proposto dalla Giunta 4592, sia ai due ordini del giorno collegati, che sono stati sottoscritti anche da Europa Verde. Colgo l’occasione della dichiarazione di voto, visto che non ero riuscita a intervenire prima in dibattito generale, anch’io per fare un sincero ringraziamento sia all’assessore sia alla Presidente della Commissione e a tutti i colleghi che hanno partecipato alla definizione di questo importante atto, che affronta varie sfide, come ricordava nella replica l’assessore: da modalità di finanziamento e cofinanziamento innovative all’aver messo a disposizione, comunque, sul triennio 11 milioni 800 mila euro per ogni anno, una cifra che sicuramente porta ossigeno a un settore che ha patito particolarmente nella fase di pandemia, veniva anche ricordato.

Anche se tra le sfide che ci ha presentato l’assessore, che sono già contenute anche negli ordini del giorno, questa della digitalizzazione è sicuramente uno sforzo che cerca di ampliare la platea dei fruitori, però non va dimenticata l’importanza anche sociale dello spettacolo dal vivo e la ripresa degli spettacoli dal vivo è stato sicuramente uno dei segnali più chiari di ripresa di una socialità culturale che nei mesi più neri della pandemia avevamo dovuto mettere da parte. Quindi, è importante che arrivi questo ossigeno a un settore che, come è stato ricordato dai colleghi e dalle colleghe che mi hanno preceduto, ha patito particolarmente, anche in termini economici, di mancati introiti e anche di disoccupazione. Ho colto con molto favore, nelle parole dell’assessore, l’impegno a contrastare quella fragilità contrattuale, quelle forme di precariato che, purtroppo, contraddistinguono lo spettacolo dal vivo, soprattutto per i più giovani.

Per il resto, trovo importante che questo provvedimento parli addirittura di mettere in contatto le varie generazioni e anche, però, di appoggiare i nuovi protagonisti del mondo della cultura e degli spettacoli dal vivo. Quindi, questa capacità di miscelare la propria visione tenendo conto di aspetti diversi.

Non posso non rilevare, francamente come un atto di novità, che Europa Verde accoglie con favore, l’avere inserito anche l’aspetto dell’efficientamento energetico là dove si parla di recupero di infrastrutture da dedicare agli spettacoli dal vivo. Questo mi sembra un modo moderno di sintonizzarsi sul presente e di guardare, quindi, a quella sfida trasversale a tutte le attività che noi pratichiamo e che, come consiglieri, dobbiamo prendere in considerazione se vogliamo davvero portare un contributo, per ogni atto che approviamo, alla lotta al cambiamento climatico.

Quindi, ancora grazie a tutte le colleghe e a tutti i colleghi che hanno contribuito ad arricchire questo dibattito, all’assessore e alla presidente, in particolar modo, della Commissione, per aver portato in porto questo importante provvedimento.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Se non ci sono altri interventi in dichiarazione di voto, mettiamo in votazione gli ordini del giorno.

Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, presidente.

Assessore, abbiamo apprezzato il dibattito. Come sempre, anche nei progetti di legge che ha portato e che porta all’attenzione dell’aula, apprezziamo le sue modalità di confronto, che sono sempre tese ad alzare il livello qualitativo degli atti che propone.

Resta, però, evidente che, rispetto al programma regionale e rispetto ad atti di programmazione che, mi rendo conto, per i propri contenuti non possono entrare in maniera specifica nel dettaglio delle attività, è altrettanto evidente che atti di programmazione così “generici” consentono poi l’utilizzo delle risorse anche da parte dei soggetti che poi beneficeranno dei contributi che verranno erogati, contributi che sono evidentemente indispensabili per un settore che non voglio dire che è più di tanti altri – perché sennò si mancherebbe di rispetto agli altri settori – ma che come tanti altri è in gravissima sofferenza, dopo, ovviamente, le emergenze che abbiamo vissuto, e che probabilmente stiamo vivendo tuttora.

Questi atti di programmazione così generali rendono difficile, se non praticamente impossibile, andare a capire esattamente su quali attività la Regione intenderà investire. Evidentemente, non quelle prevalentemente istituzionali, queste sono palesemente citate, quindi è ovvio, siamo felici, tutta la parte teatrale, ATER, le fondazioni che si occupano della lirica, i soggetti istituzionali puri. Sono soggetti sui quali c’è grande attenzione e non sussistono perplessità.

Cosa diversa invece è quando questi contributi finiscono e sono destinati a soggetti privati, o al mondo associativo. Qua si apre un discrimine significativo importante non soltanto su quanto è innovativa l’attività proposta, ma anche sul contenuto dell’attività proposta, su ciò che c’è dietro l’attività proposta, sui messaggi che vengono lanciati dalle attività proposte. Un’attività che, comprendiamo, deve rimanere all’interno di un alveo di discrezionalità da parte dell’organo proponente, ma che per come è stata realizzata e per come è realizzato il programma, quest’alveo di discrezionalità è particolarmente esteso.

Io credo che, rispetto soprattutto alla concessione e all’erogazione di contributi... E questo l’ho detto non soltanto per la sua delibera, assessore, ma l’ho detto anche rispetto ad altri progetti di legge, nei quali le deleghe che vengono concesse alla Giunta anche rispetto a contributi giusti, legittimi, anche rispetto a contributi che ci sono stati a diverse attività in particolare sofferenza nel corso della pandemia, contributi che erano necessari e indispensabili... Ma l’aula ha anche necessità di intervenire non soltanto su “diamo i contributi a”, ma anche intervenire nel dettaglio rispetto alle modalità con cui vengono erogati questi contributi, alle scelte che vengono fatte. Faccio un esempio: se sono piccole associazioni, medie associazioni, grandi associazioni, se vogliamo puntare sulle piccole realtà o sulle realtà più grandi, se vogliamo continuare a finanziare sempre le stesse realtà associative o se vogliamo premiare, invece, nuove realtà associative che propongono attività in un determinato settore, se vogliamo premiare dei contenuti, riteniamo che un settore sia più in sofferenza o che meriti più attenzione, può essere la danza, piuttosto che altri spettacoli, piuttosto che un altro settore, tutte valutazioni che di fatto sono sottratte alla possibilità di essere oggetto di una discussione su un programma che ha natura generica e che rappresenta, a tutti gli effetti, una delega in bianco alla Giunta nel realizzare determinate cose nell’arco di questo triennio.

Per questo il nostro voto sarà contrario, perché ci piace come Assemblea e ci piace come aula entrare più nel merito, cioè sapere cosa votiamo e sapere qual è la ricaduta sui territori di quello che votiamo. Non ci accontentiamo della delega generica. D’altronde, è lì che si fa la differenza, perché sappiamo, e lei lo sa meglio di me, che le erogazioni di contributi “a pioggia” non è detto che siano sempre utili, perché magari in tanti casi non lo sono. Magari sono necessari interventi più specifici. Questo voto spero che rappresenti anche un impulso, uno stimolo all’assessore, che so che è capace di coglierlo, in futuro a cercare di rendere e coinvolgere di più l’Assemblea rispetto alle proposte.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Passiamo, quindi, alla votazione degli ordini del giorno.

Ordine del giorno n. 1, a prima firma Amico, a cui è stata aggiunta la firma della consigliera Zamboni.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 40

Favorevoli 24

Contrari 1

Astenuti 14

 

È approvato.

 

Passiamo alla votazione dell’ordine del giorno n. 2, a prima firma Francesca Marchetti.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 44

Favorevoli 43

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

Passiamo alla votazione dell’oggetto 4592.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 43

Favorevoli 27

Contrari 3

Astenuti 12

 

È approvato.

Inversione dell’ordine del giorno

 

PRESIDENTE (Rainieri): È pervenuta una richiesta di inversione dell’ordine del giorno per trattare prioritariamente l’oggetto 4895. È la risoluzione sull’accisa del carburante.

A questo documento, la presidenza ha abbinato l’oggetto 4911 e il 4908 già iscritti nell’ordine del giorno.

Interventi uno a favore e uno contro. Non ci sono interventi a favore o contro.

Consigliere Bulbi, prego.

 

BULBI: Favorevole.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo, grazie.

Nessun intervento contro.

Mettiamo, quindi, in votazione la richiesta di inversione dell’ordine del giorno.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti

Favorevoli 40

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvata.

 

OGGETTO 4895

Risoluzione per impegnare la Giunta ad intervenire presso il Governo, al fine di sollecitare l’assunzione di una misura d’urgenza tesa ad una parziale e temporanea sospensione dell’esigibilità dell’accisa sul carburante, fino al ripristino del livello dei prezzi medi comparabili con quelli dell’ultimo trimestre dell’anno 2019, in modo da consentire una tenuta del sistema economico dell’intero Paese. A firma dei Consiglieri: Rancan, Liverani, Pompignoli, Occhi, Rainieri, Catellani, Pelloni, Bargi, Marchetti Daniele, Delmonte, Facci, Stragliati, Montevecchi, Bergamini

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 4911

Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere l’adozione di misure di sostegno da parte dello Stato per eliminare o ridurre gli effetti degli incrementi dei costi del carburante per i servizi di trasporto pubblico locale, evitando ricadute sul personale, sulle tariffe per gli utenti e sulla qualità e quantità dei servizi. A firma della Consigliera: Piccinini

(Discussione e approvazione)

 

OGGETTO 4908

Risoluzione relativa ai rincari dei carburanti e alle conseguenze sulle aziende del settore dell’autotrasporto. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Zappaterra, Daffadà, Pillati, Costa, Gerace, Rontini, Maletti, Costi, Caliandro, Marchetti Francesca, Sabattini, Mori, Rossi, Montalti, Tarasconi, Paruolo, Fabbri

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Procediamo con l’oggetto 4895 a prima firma Rancan, l’oggetto 4908 a prima firma Bulbi e l’oggetto 4911 a prima firma Piccinini.

Discussione generale. Consigliere Rancan, prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Molto brevemente in discussione generale sulla presentazione di questa risoluzione, alla quale, giustamente, sono state abbinate le risoluzioni dei colleghi.

Per essere pragmatici, abbiamo visto come tutti noi, in queste settimane e soprattutto negli ultimi giorni, abbiamo visto un incremento folle di quelli che sono i prezzi del carburante, carburante che tutti noi utilizziamo, che tutti i cittadini emiliano-romagnoli utilizzano e che viene utilizzato anche dalle ditte di trasporto prevalentemente su gomma per quanto riguarda tutti quelli che sono i mezzi per gli spostamenti, quindi con questa risoluzione chiediamo che vi sia una sospensione delle accise sui carburanti oppure che si possa andare a intervenire sull’IVA, al fine di ripristinare prezzi congrui. Oltretutto, sappiamo che il Governo si è aggiornato sul tema e sta intervenendo, questione che, oltretutto, dovrebbe partire prevalentemente da domani, sull’abbassamento dei carburanti intervenendo sulle accise, quindi chiediamo che anche la nostra Regione si possa impegnare per farsi tramite presso il Governo per l’abbattimento dei prezzi del carburante intervenendo o sulle accise o sull’IVA.

Pensiamo che sia una misura di buonsenso, una misura che può servire a tutti i nostri cittadini.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Ci sono interventi? Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Sarò molto sintetica. Il tema è quello del caro-energia, che colpisce indifferentemente diverse categorie, in particolare il trasporto pubblico locale. In questa risoluzione ho voluto porre l’attenzione rispetto a questo settore, perché il rischio è che gli aumenti dei carburanti vadano a incidere anche sull’aumento del prezzo del biglietto, con il rischio che ci siano dei tagli ai servizi offerti.

In questo senso abbiamo depositato questo atto, per chiedere alla Giunta di promuovere, anche in accordo con le altre Regioni, e all’associazione degli enti locali, in sinergia con le organizzazioni sindacali e di rappresentanza delle società di gestione del trasporto pubblico, l’adozione di misure di sostegno da parte dello Stato per eliminare o ridurre gli effetti degli incrementi dei costi del carburante per il TPL, evitando, come dicevo in premessa, ricadute sul personale e sulle tariffe per gli utenti, o sulla qualità e sulla quantità dei servizi.

Già abbiamo letto, in alcuni articoli che sono apparsi sulla stampa, delle difficoltà che anche le nostre aziende di trasporto pubblico stanno vivendo. Dal mio punto di vista quindi è prioritario che la Regione si faccia carico di questo problema e che in qualche modo investa anche lo Stato affinché vengano trovate misure di mitigazione di questa problematica.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Bulbi, prego.

 

BULBI: Grazie.

Anch’io, sulla scia dei miei colleghi Piccinini e Rancan brevemente aggiungo le motivazioni di questa risoluzione. Anche noi chiediamo alla Giunta di portare le nostre istanze al governo e di sollecitarlo affinché si adottino tutte le opportune iniziative volte a calmierare i costi del carburante, valutando la riduzione sia delle accise, l’IVA, questo ovviamente anche coinvolgendo le imprese produttrici. Chiediamo inoltre di coinvolgere tutti i nostri parlamentari per adottare quelle misure più incisive, ad esempio, con la presentazione di emendamenti alla conversione in legge del decreto sulle misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas, per lo sviluppo delle energie rinnovabili, per il rilancio delle politiche industriali e per introdurre l’istituzione di un credito d’imposta per le imprese di autotrasporto del 30 per cento sul prezzo industriale del gasolio, così come auspicato da tutte le associazioni di rappresentanza.

Da ultimo, si chiede di sollecitare il Parlamento ad avviare un continuo percorso di largo confronto e approfondimento con le parti sociali, le associazioni e la rappresentanza dei settori economici interessati a questi rincari, in modo da essere coinvolti, appunto, anche per l’approvazione della legge. Questo è il motivo della risoluzione.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Solo per esprimere parere favorevole, perché è chiaro che oggi c’è un’emergenza immediata, quella appunto di un caro energia che si sta riversando anche sulle casse degli Enti locali, sulle imprese di trasporto pubblico. Bisognerebbe che questa contingenza venisse, però, sfruttata per guardare oltre la mobilità alimentata dai fossili e cominciare veramente quella conversione verso un sistema di trasporto collettivo e non a base di combustibili fossili.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale, passiamo alla discussione generale sull’emendamento a prima firma Bulbi.

Consigliere Bulbi, prego.

 

BULBI: Il nostro emendamento è volto a dare ancora più forza a queste risoluzioni, quindi chiediamo di aggiungere, fra “sul carburante” e “fino al ripristino del livello”, la parola “possibilmente”, per dare anche più forza e non legarlo direttamente ad un periodo, perché può essere anche più opportuno magari andare a delle risoluzioni ancora migliori.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Se non ci sono altri interventi sull’emendamento, passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte.

Consigliere Rancan, sull’emendamento? Prego.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Molto brevemente. Ovviamente, voteremo a favore della risoluzione della Lega come a quella degli altri colleghi, quindi “sì” a tutte e tre le risoluzioni.

Dico già che autorizzo, quindi, il consigliere Bulbi ad emendare la mia risoluzione, emendamento al quale voteremo a favore. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie. Ha anticipato la mia domanda.

Passiamo alla votazione dell’emendamento n. 1, a prima firma Bulbi.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 38

Favorevoli 37

Astenuti 0

Contrari 0

 

È approvato.

 

Passiamo alla votazione della risoluzione 4895, a prima firma Rancan.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 39

Favorevoli 37

Contrari 0

Astenuti 1

 

È approvata.

 

Passiamo ora alla votazione della risoluzione 4911, a firma Piccinini.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 35

Favorevoli 34

Contrari 1

Astenuti 0

 

È approvata.

 

Mettiamo in votazione la risoluzione 4908, a prima firma Bulbi.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 38

Favorevoli 37

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvata.

 

OGGETTO 4915

Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, nelle sedi più opportune, per far sì che il Governo nazionale proroghi di alcuni mesi le scadenze relative al Superbonus 110%. A firma dei Consiglieri: Castaldini, Fabbri, Piccinini, Pigoni, Rontini, Tarasconi, Bondavalli, Rossi

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo alla risoluzione 4915, che impegna la Giunta ad attivarsi, nelle sedi più opportune, per far sì che il Governo nazionale proroghi di alcuni mesi le scadenze relative al Superbonus 110%, a firma Castaldini, Fabbri, Piccinini, Pigoni, Rontini e Tarasconi.

Dibattito generale. Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: In realtà sarà un intervento breve, però necessario, anche perché siamo arrivati a una soluzione congiunta e vorrei tracciare il percorso che c’è stato fino ad oggi.

Quando ho presentato il primo testo, ma anche gli altri colleghi eravamo convinti, tutti, della necessità di prorogare il Superbonus 110 in tutte le sue forme anche per gli anni successivi. L’obiettivo era quello, logicamente, di dare continuità ad uno stimolo indispensabile per la ripresa del settore edilizio, e non solo.

Come ben sapete, quando si rimette in moto un settore così importante, poi tutto il sistema economico ne trae beneficio e viene rinvigorito da questo. Il presidente Draghi ha accolto sostanzialmente tutte le proposte che allora sono state fatte da noi, dalle più parti dei vari partiti politici, ed oggi il testo è organico, con una progettualità negli anni ben definita. Questo dà una certezza e anche – lo speriamo – una certa solidità al settore, alle imprese e ai privati.

Con questa nuova risoluzione, oggi abbiamo fuso diverse istanze importanti e che non avevano trovato sbocco nel testo approvato dal Parlamento a fine anno. Una su tutte – è giusto citarla in questa sede, quella che mi preme sottolineare – è la proroga delle prime scadenze, ad esempio gli interventi per le case unifamiliari. È innegabile come la guerra e la conseguente scarsità di materie prime abbiano stravolto il mondo e ben difficilmente potranno essere rispettati certi termini e certe scadenze. Il tema dei costi esorbitanti dei materiali impone alla politica una riflessione per attualizzare questo giusto provvedimento con il nuovo contesto.

Confido, ma credo che sia così, in un ampio voto trasversale, in quanto attraverso questo provvedimento passa una parte consistente del rilancio del sistema Paese. Questa non vuole essere un’iniziativa solitaria, ma corale. Ringrazio i cofirmatari, Fabbri e Piccinini, per l’attenzione e la collaborazione dimostrata fattivamente, in poco tempo abbiamo trovato subito l’accordo, per cui credo che sia un lavoro buono, di tutta l’Assemblea legislativa.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Quello del superbonus 110, come sapete, è un tema molto caro al Movimento 5 Stelle, che è stato l’ideatore di questa misura e che ancora sta tenendo alta l’attenzione rispetto a tutta una serie di criticità che stanno venendo avanti da parte di un Governo che fa fatica a sposare in pieno questa misura.

Ringrazio quindi la collega Castaldini, che ha portato questa tematica delle proroghe qui in Assemblea, ringrazio anche il collega Fabbri, insieme siamo riusciti a fare sintesi rispetto a tre risoluzioni differenti. È evidente che c’è l’interesse da parte di tutti su questa materia ad andare nella stessa direzione, quindi a rendere strutturale il provvedimento, a beneficio dell’ambiente e della qualità di vita.

Questa è una materia su cui tutti quanti, Assemblea e anche Giunta dovremmo fare la nostra parte affinché, come dicevo prima, non rimanga una misura a metà, e soprattutto non rimanga una misura a termine.

Oggi, con questa risoluzione condivisa dimostriamo proprio questo. Annuncio già il mio voto, che ovviamente sarà favorevole. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Se non ci sono altri interventi in discussione generale, passiamo alle dichiarazioni di voto.

 

(interruzione del consigliere Pompignoli)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Alle 17,30 lei si accorge che non ha la scheda?

Le viene tolto un minuto del suo tempo per questa dimenticanza.

 

(interruzione del consigliere Pompignoli)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Non sei prenotato, però. Prenotati. Prenotati da lì, così ti vediamo.

Consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente.

Sarà un discorso rapido, ma vorrei concentrarmi soprattutto sulle questioni collegate a questa misura. È ovvio che sia necessario prorogare il 110, questo lo sappiamo tutti, anche perché è stata una misura che ha dato vita e ha rivitalizzato un settore che era in crisi da dieci anni.

È uno strumento sicuramente opportuno da utilizzare. Dovrà essere graduato e capito anche nel tempo, in ragione proprio delle misure a sostegno del 110, quindi sia dei rapporti economici e finanziari, rapporti con i crediti di imposta, con le banche, perché sicuramente non è un problema banale che si potrà comunque ripercuotere nel corso del tempo.

Abbiamo chiesto, nel Documento strategico regionale, se ricordate, proprio sulla questione semplificazione, perché questo sarà uno dei temi fondamentali e ricorrenti del 110, perché, come sapete, c’è la persona che deve garantire la conformità del bene, attraverso anche la documentazione che dovrà reperire nei vari Comuni per poter dichiarare questa conformità, ed è sicuramente uno degli elementi che può allungare i termini rispetto al 110.

Avevamo chiesto che ci fosse un’autocertificazione rispetto a questo tema, cioè capire se effettivamente si poteva autocertificare la conformità catastale e urbanistica, soprattutto anche attraverso la predisposizione di archivi digitali dei Comuni, con fondi e finanziamenti che dovrebbero andare anche su questo sistema. Cosa che ci è stata ovviamente negata nel Documento strategico regionale.

Questo è anche uno degli elementi importanti sul tema legato al 110. È vero che occorre prorogare, ma è altrettanto vero che occorre semplificare per dare celerità al contesto. Si è fatto tardi, l’ora è sicuramente tiranna rispetto ad una documentazione e ad una risoluzione che dovrebbe comunque far discutere molto di più rispetto a quello che è la semplice proroga, per cui, sulla base della dichiarazione di voto che posso fare, noi siamo favorevoli a questa risoluzione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie.

Consigliere Fabbri, prego.

 

FABBRI: Grazie, Presidente.

Siamo un po’ tirati con i tempi, non so se posso iniziare l’intervento, ma sforerei sicuramente.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Se vogliamo approvarlo, lei deve iniziare l’intervento, altrimenti io sospendo l’aula e non lo approviamo. Veda lei.

 

FABBRI: Sì, proviamo ad arrivarci. Semplifico, nel senso che anch’io ringrazio le colleghe con cui siamo riusciti a fare sintesi di proposte che sicuramente, rispetto a quelle depositate, erano superate, ma che sono state poi in larga parte accolte in sede proprio di legge di bilancio.

Sono intervenuti però fatti nuovi, è già stato ricordato, non soltanto la guerra, che ha ulteriormente inasprito un clima già complesso legato alla fornitura dei materiali, legato alla domanda di materiali, ma anche una serie di difficoltà che sono legate non soltanto alle procedure, che sono state cambiate più volte, con l’aggiunta progressiva di divieti, controlli e asseverazioni, ma anche in relazione a comportamenti volti a eludere lo spirito con cui è nata questa norma, cioè quello di creare benefìci economici, sociali, ma anche ambientali, che in qualche modo sono stati attaccati anche dalla criminalità organizzata attraverso numerose cessione di crediti inesistenti rispetto a interventi denunciati dalla stessa Agenzia delle entrate come non effettuati, riferiti anche a lavori realizzati addirittura fittiziamente in favore di persone inconsapevoli, che si sono ritrovate nei cassetti fiscali fatture e opere mai eseguite. Queste complicazioni si sono ripercosse anche su tutti coloro che, invece, a partire dalle imprese stesse e dalle famiglie, hanno e stanno credendo e investendo fortemente.

Questa, a nostro avviso, e lo abbiamo condiviso anche all’interno di questa risoluzione, deve diventare una misura con veste strutturale, ecco perché quello che chiediamo sono sicuramente queste ulteriori proroghe legate, in primis, alle unifamiliari, che hanno questa scadenza del 30 giugno 2022, che è la prima scadenza dietro l’angolo, ma anche la necessità di comunicare sempre di più questo che è uno strumento straordinario e un’opportunità, per esempio, anche per il terzo settore, che ancora oggi in pochi conoscono o stanno praticando, come per esempio le Onlus, le OdV, le associazioni di promozione sociale, che possono, attraverso il 110, veder recuperate, rifunzionalizzate e ristrutturate, anche sotto il profilo energetico, le proprie sedi.

Ringrazio davvero per l’ampia condivisione tutti i colleghi con cui ci siamo confrontati e abbiamo scritto questa risoluzione, con l’obiettivo ben preciso della legalità, ma anche del rendere davvero a una platea sempre più ampia questo beneficio, che va anche nella direzione e negli obiettivi che ci siamo dati con il Patto per il lavoro e per il clima, legati alla riqualificazione, ma anche alla svolta green.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Bene.

Se non ci sono altri interventi in dibattito generale, passerei alle dichiarazioni di voto.

Non ci sono interventi in dichiarazione di voto.

Mettiamo in votazione il documento 4915, a prima firma Castaldini.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

 

Presenti 32

Favorevoli 31

Contrari 0

Astenuti 0

 

È approvato.

 

Sono le ore 17,28. Si concludono così i lavori della giornata di aula di oggi.

Grazie. Buona giornata.

 

La seduta ha termine alle ore 17,29

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO; Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE, Giulia GIBERTONI, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il Presidente della Giunta Stefano Bonaccini.

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori Paolo CALVANO, Mauro FELICORI, Irene PRIOLO, Paola SALOMONI, Elena SCHLEIN.

Hanno comunicato di non poter partecipare gli assessori Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Alessio MAMMI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 4776

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni in materia tributaria". (38)

 

Titolo: 4776 - EM. 1 (a firma Cons. Bargi)

Presenti al voto:40

Favorevoli/Si:13

Contrari/No:26

Non votanti:1

Assenti:10

 

Favorevoli/Si

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Contrari/No

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Montalti Lia; Piccinini Silvia; Stragliati Valentina

 

Titolo: 4776 - art. 1

Presenti al voto:42

Favorevoli/Si:26

Contrari/No:15

Non votanti:1

Assenti: 8

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Montalti Lia; Piccinini Silvia; Stragliati Valentina

 

Titolo: 4776 - art. 2

Presenti al voto:39

Favorevoli/Si:25

Contrari/No:13

Non votanti 1

Assenti:11

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Barcaiuolo Michele; Castaldini Valentina; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Piccinini Silvia

 

Titolo: 4776 - art. 3

Presenti al voto:42

Favorevoli/Si:26

Contrari/No:15

Non votanti:1

Assenti:8

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Lisei Marco; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Piccinini Silvia; Rancan Matteo; Zamboni Silvia

 

Titolo: 4776 - art. 4

Presenti al voto:40

Favorevoli/Si:25

Contrari/No:14

Non votanti:1

Assenti:10

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gerace Pasquale; Gibertoni

Giulia; Lisei Marco; Marchetti Daniele; Montalti Lia; Piccinini Silvia

 

Titolo:4776/1 - ODG (a firma Cons. Pelloni) (oggetto 4948)

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si:17

Contrari/No:26

Non votanti:1

Assenti:6

 

Favorevoli/Si

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina

 

Contrari/No

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Rontini Manuela

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Gibertoni Giulia; Maletti Francesca; Rancan Matteo; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4776 - progetto di legge (Disposizioni in materia tributaria)

Presenti al voto:44

Favorevoli/Si:25

Contrari/No: 18

Non votanti:1

Assenti:6

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Marchetti Francesca; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano; Rainieri Fabio; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Non votanti

Petitti Emma

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Maletti Francesca; Montalti Lia; Piccinini Silvia; Rancan Matteo

 

Titolo: 4592/1 - ODG (a firma Cons. Amico e altri) (oggetto 4949)

Presenti al voto: 40

Favorevoli/Si:24

Contrari/No:1

Astenuti:14

Non votanti:1

Assenti:10

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Soncini Ottavia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Lisei Marco

 

Astenuti

Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Rainieri Fabio

 

Assenti

Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Montalti Lia; Mumolo Antonio; Petitti Emma;

Pompignoli Massimiliano; Sabattini Luca; Tagliaferri Giancarlo; Tarasconi Katia

 

Titolo: 4592/2 - ODG (a firma Cons. Marchetti Francesca e altri) (oggetto 4950)

Presenti al voto: 44

Favorevoli/Si:43

Non votanti:1

Assenti:6

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor; Zamboni Silvia

 

Non votanti

Rainieri Fabio

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Petitti Emma; Pompignoli Massimiliano; Tarasconi Katia; Zappaterra Marcella

 

Titolo: 4592 - proposta (Programma regionale in materia di spettacolo)

Presenti al voto. 43

Favorevoli/Si:27

Contrari/No:3

Astenuti:12

Non votanti:1

Assenti:7

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; SonciniOttavia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Contrari/No

Barcaiuolo Michele; Lisei Marco; Tagliaferri Giancarlo

 

Astenuti

Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Castaldini Valentina; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Liverani Andrea; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Rancan Matteo; Stragliati Valentina

 

Non votanti

Rainieri Fabio

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Gibertoni Giulia; Marchetti Daniele; Petitti Emma; Pompignoli Massimiliano; Tarasconi Katia

 

Titolo: Inversione dell'ordine del giorno

Presenti al voto: 42

Favorevoli/Si:40

Non votanti:2

Assenti:8

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Felicori Mauro; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Rainieri Fabio; Taruffi Igor

 

Assenti

Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Gibertoni Giulia; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Petitti Emma; Pigoni Giulia; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4895 - EM. 1 (a firma cons. Bulbi e altri)

Presenti al voto: 38

Favorevoli/Si:37

Non votanti:1

Assenti:12

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia;

Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Rainieri Fabio

 

Assenti

Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Facci Michele; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Montalti Lia; Mumolo Antonio; Paruolo Giuseppe; Petitti Emma; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4895 - risoluzione cons. Rancan e altri (accisa sul carburante)

Presenti al voto: 39

Favorevoli/Si:37

Astenuti:1

Non votanti:1

Assenti:11

 

Favorevoli/Si

Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Facci Michele; Gerace Pasquale; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zappaterra Marcella

 

Astenuti

Amico Federico Alessandro

 

Non votanti

Rainieri Fabio

 

Assenti

Bergamini Fabio; Bonaccini Stefano; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Montalti Lia; Mumolo Antonio; Petitti Emma; Tagliaferri Giancarlo; Zamboni Silvia

 

Titolo: 4911 - risoluzione cons. Piccinini (costi del carburante per i servizi di TPL))

Presenti al voto: 35

Favorevoli/Si:34

Non votanti:1

Assenti:15

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Gerace Pasquale; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra

Marcella

 

Non votanti

Rainieri Fabio

 

Assenti

Barcaiuolo Michele; Bessi Gianni; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Montalti Lia; Mumolo Antonio; Petitti Emma; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4908 - risoluzione cons. Bulbi e altri (rincari carburanti aziende del settore autotrasporti)

Presenti al voto: 38

Favorevoli/Si:37

Non votanti:1

Assenti:12

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Barcaiuolo Michele; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Facci Michele; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Rainieri Fabio

 

Assenti

Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Delmonte Gabriele; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Montalti Lia; Mumolo Antonio; Petitti Emma; Tagliaferri Giancarlo

 

Titolo: 4915 - risoluzione cons. Castaldini e altri (superbonus 110%)

Presenti al voto: 32

Favorevoli/Si:31

Non votanti:1

Assenti:18

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Daffadà Matteo; Fabbri Marco; Gerace Pasquale; Maletti Francesca; Mastacchi Marco; Mori Roberta; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Pompignoli Massimiliano; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Soncini Ottavia; Tarasconi Katia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella

 

Non votanti

Rainieri Fabio

 

Assenti

Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Costi Palma; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Liverani Andrea; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Petitti Emma; Rancan Matteo; Sabattini Luca; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Emendamenti

OGGETTO 4776

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni in materia tributaria". (38)

 

Emendamento 1, a firma del consigliere Bargi

«All'articolo 1 inserire il seguente comma:

"1 bis. Dopo l'articolo 2 della legge regionale 20 dicembre 2006, n. 19 inserire il seguente:

Art. 2 bis Detrazioni per carichi familiari

1. A decorrere dall'anno d'imposta 2022, ai contribuenti spetta una detrazione d'imposta di 100,00 euro - in misura fissa- per ogni figlio minore a carico, a partire dal secondo figlio, compresi i figli naturali riconosciuti, adottivi o affidati purchè minori.

Tale detrazione d'imposta è aumentata di 50,00 euro per ogni figlio minore con disabilità.

Net caso l'importo complessivo della detrazione ut supra richiamata superi il valore dell'addizionale dovuta, la detrazione non genera credito d'imposta."»

(Respinto)

 

OGGETTO 4895

Risoluzione per impegnare la Giunta ad intervenire presso il Governo, al fine di sollecitare l'assunzione di una misura d'urgenza tesa ad una parziale e temporanea sospensione dell'esigibilità dell'accisa sul carburante, fino al ripristino del livello dei prezzi medi comparabili con quelli dell'ultimo trimestre dell'anno 2019, in modo da consentire una tenuta del sistema economico dell'intero Paese. A firma dei Consiglieri: Rancan, Liverani, Pompignoli, Occhi, Rainieri, Catellani, Pelloni, Bargi, Marchetti Daniele, Delmonte, Facci, Stragliati, Montevecchi, Bergamini

 

Emendamento 1, a firma dei consiglieri Bulbi, Daffadà, Zappaterra, Pillati, Fabbri, Bessi, Pigoni, Marchetti Francesca, Maletti , Gerace

«Nel dispositivo di impegno tra le parole "sul carburante" e "fino al ripristino del livello dei prezzi medi" si inserisce la parola "possibilmente".»

(Approvato)

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 69 del Regolamento interno

 

Nel corso delle sedute sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

4929 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla distribuzione, funzionamento e gestione sul territorio regionale dei Servizi di Aiuto Personale previsti dall'art. 3 della L.R. 29/1997 e istituiti con la DGR 778/98. A firma dei Consiglieri: Soncini, Montalti, Mori, Zappaterra, Costi, Rontini, Caliandro, Paruolo, Bondavalli, Bulbi, Daffada', Gerace

 

4930 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle attuali difficoltà della Cooperativa Sociale Quattro Castelli di Castel San Pietro Terme (BO) e alle possibili azioni da adottare per risolverle. A firma della Consigliera: Marchetti Francesca

 

4931 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla presunta esclusione degli alberghi dell'associazione "Riviera Sicura" dalle sovvenzioni regionali previste per gli hotel che accolgono profughi ucraini. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4932 - Interrogazione a risposta scritta circa la presunta sospensione del servizio dell'automedica nel Distretto di Vignola (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4933 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la reperibilità di pezzi di ricambio e la disponibilità dell'infrastruttura People Mover – Marconi Express. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4936 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sia in corso un procedimento nei confronti della Regione Emilia-Romagna in materia di privacy per la partecipazione ad un progetto ministeriale per lo sviluppo di metodologie predittive dell'evoluzione del fabbisogno di salute della popolazione. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4937 - Interrogazione a risposta scritta sulla fornitura dei servizi di pulizia e sanificazione delle AUSL di Reggio Emilia e Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4938 - Interrogazione a risposta scritta circa la realizzazione del terzo ponte sul Po fra la Bassa Piacentina e Cremona. A firma del Consigliere: Rancan

 

4939 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per sostenere le popolazioni e le aziende della montagna a far fronte ai rincari di luce, gas e carburante. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4940 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai danni provocati alla salute e all'ambiente dalla coltivazione di OGM e di prodotti frutto della nuova tecnologia di editing genetico NBT. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4941 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da adottare per sostenere le imprese del settore della gestione rifiuti, a fronte dei rincari dell'energia e del rialzo dei prezzi delle materie prime. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4942 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Regione stia mettendo in campo per sostenere il settore edile, fortemente colpito dalla crisi economica in corso. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4946 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Regione intenda mettere in campo per garantire la sicurezza dei lavoratori dello stabilimento BASF di Pontecchio Marconi (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

 

4947 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la regione intenda assegnare alle imprese agricole ulteriori risorse al fine di contrastare gli effetti dannosi delle gelate primaverili. A firma dei Consiglieri: Liverani, Bargi, Facci, Pompignoli, Rancan, Rainieri, Montevecchi, Delmonte

 

RISOLUZIONI

 

4934 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere il Gender responsive public procurement (Grpp), ovvero l'introduzione nelle procedure di gara di criteri intesi a riconoscere e premiare le imprese che, al proprio interno, promuovono la parità di genere. (21 03 22). A firma dei Consiglieri: Zamboni, Mori, Amico, Caliandro, Rossi, Fabbri, Mumolo

 

4943 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere presso gli enti locali un progetto di diffusione di piante erbacee ad alto potenziale mellifero e ad incentivare gli agricoltori all'uso di pratiche agronomiche che rispettino la biodiversità, al fine di tutelare le api e gli altri insetti impollinatori. (22 03 22). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4944 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare la realizzazione di spettacoli il cui ricavato sia devoluto a favore di interventi umanitari per il popolo ucraino colpito dalla guerra e la messa disposizione di borse di studio o altre misure di sostegno per i giovani studenti di danza ucraini profughi nella regione Emilia-Romagna. (22 03 22). A firma della Consigliera: Piccinini

 

4945 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad anticipare a Comuni ed Unioni di Comuni fondi per garantire l'accoglienza diffusa dei profughi ucraini e a destinare il fondo di solidarietà regionale al sostegno delle famiglie e degli enti che accolgono le persone in fuga dalla guerra. (22 03 22). A firma della Consigliera: Castaldini

 

 

I PRESIDENTI

 

I SEGRETARI

Petitti - Rainieri

Bergamini - Montalti

 

 

Espandi Indice