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133.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 5 APRILE 2022

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile nel sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 5005

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere la tempistica prevista per la riqualificazione del ponte "Leonardo Da Vinci", posto lungo la Strada Provinciale n. 325 "Val di Setta e Val Bisenzio" nel Comune di Sasso Marconi (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

TARUFFI (ERCEP)

CORSINI, assessore

TARUFFI (ERCEP)

 

OGGETTO 5004

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda adoperarsi, per quanto di propria competenza, per evitare ogni possibile apertura di nuovi pozzi per l'estrazione di gas in Adriatico. A firma della Consigliera Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

COLLA, assessore

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 5007

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito al rincaro dei prezzi energetici e alle misure per contrastarne gli effetti per gli enti locali. A firma del Consigliere: Lisei

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

LISEI (FdI)

COLLA, assessore

LISEI (FdI)

 

OGGETTO 4966

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'impatto ambientale della competizione motociclistica di Enduro prevista a Carpineti (RE) dal 24 al 26 giugno prossimi. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

LORI, assessore

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 4997

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure di contenimento dei daini all'interno delle aree forestali litoranee di Lido di Classe (RA), anche in vista della imminente stagione estiva. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

MAMMI, assessore

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 5000

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'inserimento delle USCA negli organici delle Aziende Sanitarie Regionali, così come previsto dal DM.71. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MARCHETTI Daniele (Lega)

BARUFFI, sottosegretario

MARCHETTI Daniele (Lega)

 

OGGETTO 5001

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai chiarimenti da fornire al settore dei servizi alla persona e al benessere sulle norme da applicare per svolgere la propria attività in sicurezza e sull'aggiornamento delle relative linee guida. A firma della Consigliera: Pigoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PIGONI (BP)

BARUFFI, sottosegretario

PIGONI (BP)

 

OGGETTO 5003

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se siano state intraprese azioni volte al superamento del pagamento del ticket sanitario per i profughi ucraini. A firma dei Consiglieri: Maletti, Soncini, Caliandro, Marchetti Francesca, Sabattini, Rossi, Pillati, Mori, Rontini, Fabbri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MALETTI (PD)

BARUFFI, sottosegretario

MALETTI (PD)

 

OGGETTO 5006

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai tentativi di attacchi hacker subiti il 5 e 6 marzo scorsi dall'Ospedale Maggiore e dall'Ausl di Parma e alla necessità di incrementare sistemi di difesa e di controllo, anche avvalendosi del laboratorio ideato e sviluppato dall'Ateneo di Parma. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

OCCHI (Lega)

BARUFFI, sottosegretario

OCCHI (Lega)

 

OGGETTO 5008

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato delle procedure e delle tempistiche per l'erogazione dei contributi conseguenti agli eventi atmosferici calamitosi del 2019. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

PRIOLO, assessora

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 4969

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai disagi causati dalla cantierizzazione durante il periodo estivo del raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi e sulle eventuali azioni da intraprendere. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra, Rontini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAPPATERRA (PD)

CORSINI, assessore

ZAPPATERRA (PD)

 

OGGETTO 4978

Presa d'atto delle dimissioni di un Componente della Consulta di garanzia statutaria e sua sostituzione ai sensi dell'art. 5, comma 1 della L.R. 23/2007 e dell'art. 69, comma 3 dello Statuto regionale. (76)

(Discussione e nomina Dott.ssa Anna Voltan)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAPPATERRA (PD)

PRESIDENTE (Petitti)

BERGAMINI (Lega)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 4952

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Misure urgenti di solidarietà con la popolazione dell'Ucraina". (39)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza e discussione)

PRESIDENTE (Petitti)

BONDAVALLI, relatrice della Commissione

RANCAN, relatore di minoranza

TAGLIAFERRI (FdI)

MALETTI (PD)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Comunicazione ai sensi dell’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 09,54

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 133 del giorno 5 aprile 2022.

Interpello i presenti per sapere se ci sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiana e pomeridiana del 22 marzo 2022.

Se non ci sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

Sono approvati.

 

Hanno giustificato la propria assenza il consigliere Fabbri e gli assessori Donini e Salomoni.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri. Pertanto, le do per lette.

 

Svolgimento di interrogazioni di attualità a risposta immediata in aula

 

PRESIDENTE (Petitti): Iniziamo i nostri lavori dallo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 5005

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere la tempistica prevista per la riqualificazione del ponte “Leonardo Da Vinci”, posto lungo la Strada Provinciale n. 325 “Val di Setta e Val Bisenzio” nel Comune di Sasso Marconi (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

 

PRESIDENTE (Petitti): Partiamo dall’interrogazione 5005: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per conoscere la tempistica prevista per la riqualificazione del ponte “Leonardo da Vinci”, posto lungo la Strada Provinciale 325 “Val di Setta e Val Bisenzio” nel Comune di Sasso Marconi.

L’interrogazione è a firma del consigliere Taruffi. Prego, consigliere.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Torniamo su un oggetto sul quale abbiamo già richiamato l’attenzione in altre occasioni. Ci riferiamo alla tempistica di risoluzione, diciamo così, della vicenda che riguarda il ponte Leonardo da Vinci sulla Strada Provinciale 325, che collega la Valle del Setta e la Valle del Reno, snodo fondamentale per tutta la vallata, per le due vallate, ma in particolar modo, ovviamente, per la Vallata del Reno e per il congiungimento di quella valle “da” e “per” Bologna, oltre che, ovviamente, per la città di Sasso Marconi, che è attraversata da un traffico... Causa la chiusura del ponte, è attraversata da mesi da un traffico eccezionale, con tutto quello che questo comporta, anche per il congestionamento del centro e anche per le questioni di inquinamento che questo comporta.

L’interrogazione verte sostanzialmente su un punto, ripercorrendo quelle che sono le vicende note della chiusura del ponte, che ormai da diversi mesi è completamente chiuso al traffico. Sono ormai più di dodici mesi che è completamente chiuso.

Sappiamo, appunto, che è stato oggetto di un trasferimento da parte della competenza su quel tratto dalla Città metropolitana ad ANAS. Sappiamo che è stato nominato, anche su insistente richiesta della Regione, un commissario straordinario per la gestione dei lavori, per la progettazione e l’esecuzione dei lavori di quel manufatto. Sappiamo che è stata convocata la Conferenza dei servizi, che dovrebbe deliberare il progetto e dare quindi il via libera al progetto definitivo, per poi passare alla realizzazione vera e propria degli interventi.

Chiediamo quindi di fare un attimo il punto della situazione. Chiediamo quindi all’assessore Corsini, che è sempre stato presente sul territorio per quel problema, così come per altri, di fare un attimo il punto e capire quali saranno effettivamente e concretamente le tempistiche per la stesura del progetto definitivo e poi per l’inizio dei lavori, che ovviamente è la cosa più importante e che ci auguriamo possa arrivare quanto prima possibile.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

Risponde l’assessore Corsini. Prego, assessore.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio anche il consigliere Taruffi, perché con la sua interrogazione consente alla Giunta di fare il punto della situazione e soprattutto di aggiornamento del cronoprogramma relativo, appunto, a un intervento molto atteso dal territorio, perché naturalmente l’interdizione del ponte Leonardo da Vinci sta creando oggettive problematiche alla circolazione stradale e anche alla fruibilità delle attività commerciali situate lungo l’asse stradale.

In risposta all’interrogazione, quindi, relativa al ponte Leonardo da Vinci a Sasso Marconi, com’è noto, il progetto definitivo per l’intervento di manutenzione straordinaria, di cui ANAS è il proponente, è attualmente all’esame degli enti competenti, essendo stata indetta il 9 febbraio del presente anno dal commissario straordinario, ingegner Mucilli, la Conferenza dei servizi decisoria al fine di conseguire e acquisire le intese, i pareri, le autorizzazioni, i nulla osta e gli assensi previsti dalla normativa vigente al fine del perfezionamento dell’intesa Stato-Regioni.

Il commissario straordinario ha indetto la Conferenza dei servizi decisoria ai sensi dell’articolo 81, laddove le amministrazioni partecipanti dovranno rendere le proprie determinazioni entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data dell’indizione della stessa e pertanto entro il 10 aprile 2022.

Decorso il suddetto termine, ANAS provvederà all’adozione della determinazione motivata conclusiva della Conferenza dei servizi, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Agli esiti favorevoli dell’iter autorizzativo potrà procedersi quindi all’approvazione del progetto definitivo dell’intervento in questione. Seguiranno la redazione del relativo progetto esecutivo e poi la contrattualizzazione dei lavori con l’impresa esecutrice degli stessi.

Allo stato attuale la consegna dei lavori è programmata entro il mese di settembre e il tempo previsto per l’esecuzione dell’intervento confermo che è pari a circa un anno a partire dalla consegna dei lavori. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Prego, consigliere Taruffi.

 

TARUFFI: Grazie, presidente. Ringrazio l’assessore Corsini.

Quindi, se abbiamo capito bene, sostanzialmente il 10 aprile si conclude la Conferenza dei servizi, entro la fine dell’estate, quindi a settembre, il progetto definitivo, che verrà quindi poi appaltato, e i lavori, dal momento della partenza degli stessi, previsti in circa un anno. Quindi, ragionevolmente possiamo dire che da qui a un anno e mezzo il ponte Da Vinci dovrebbe riaprire. Questa è una notizia importante.

Ovviamente, sappiamo bene le difficoltà, come ho detto, che la chiusura di quel ponte ha per i collegamenti, per tutto il tessuto produttivo, per tutto il tessuto commerciale anche di quel territorio e della città di Sasso Marconi. La settimana scorsa c’è stata anche un’iniziativa, una manifestazione convocata dall’associazione dei commercianti per sensibilizzare e anche per richiedere la massima attenzione su quelli che sono gli iter procedurali di questa vicenda, che si trascina effettivamente da molto tempo.

Credo che le parole che ha pronunciato questa mattina, però, l’assessore Corsini siano molto chiare. Delineano una tempistica aggiornata che dà come obiettivo quello di riaprire alla circolazione il ponte entro un anno e mezzo. Credo anche che ci siano, da questo punto di vista, i tempi per valutare, anche nel corso del prossimo anno, del bilancio dell’anno venturo, anche eventuali possibilità per cercare di sostenere e aiutare le attività commerciali di quel territorio, che, ripeto, hanno avuto un grave danno dalla chiusura del ponte.

In ultimo, però, una considerazione più generale la voglio fare perché i tempi si sono allungati. Ci sono state vicende burocratiche che ne hanno determinato l’allungamento, credo però sia necessario sottolineare come, all’indomani, purtroppo, di un tragico evento come fu il crollo del ponte Morandi, abbiamo registrato su tutto il territorio una serie di interventi di manutenzione e verifiche, manutenzioni anche da parte di ANAS, che forse colpevolmente per un po’ di anni erano state trascurate anche da altri enti che avevano competenza su alcune infrastrutture. Lo dico perché il tema della manutenzione, il tema delle infrastrutture è un tema fondamentale. Ovviamente oggi paghiamo il danno della chiusura e dei tempi che si sono allungati, però quella infrastruttura, se non si fosse intervenuti, avrebbe potuto produrre danni ancora più drammatici.

Questo, quindi, deve essere un campanello d’allarme rispetto alla manutenzione ordinaria che ANAS e gli altri soggetti competenti devono fare, perché sulla sicurezza non si può scherzare.

Ciò detto, ringrazio l’assessore Corsini. Ripeto, chiedo un impegno a trovare risorse anche per eventuali ristori per le attività commerciali e chiedo anche, così come abbiamo fatto con i consiglieri Mastacchi e Facci, di prevedere l’audizione del commissario straordinario in Commissione per monitorare effettivamente i tempi e i modi con cui i lavori verranno assegnati e sui quali vogliamo massima certezza.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Taruffi.

 

OGGETTO 5004

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda adoperarsi, per quanto di propria competenza, per evitare ogni possibile apertura di nuovi pozzi per l’estrazione di gas in Adriatico. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 5004: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere se la Giunta intenda adoperarsi, per quanto di propria competenza, per evitare ogni possibile apertura di nuovi pozzi per l’estrazione di gas in Adriatico. L’interrogazione è a firma della consigliera Piccinini.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Portiamo qui oggi in aula un tema di estrema attualità, che riguarda ovviamente anche la guerra in corso in Ucraina e che ci pone molti interrogativi che ci riguardano da vicino, primo fra tutti il tema dell’indipendenza energetica dalla Russia, che è ancora più pressante nel dibattito di queste ore dopo il massacro di Bucha.

Abbiamo l’urgenza di diversificare gli approvvigionamenti ed emanciparci dalle forniture russe, e il Governo in questo senso è stato molto chiaro. Abbiamo un programma per sostituire quei trenta miliardi di metri cubi di gas in tre anni e almeno venti miliardi ancora in tempi molto più rapidi. Questo anche grazie agli accordi che il ministro Di Maio sta stringendo con i Paesi di tutto il mondo.

La situazione evidentemente è di emergenza, ma questo non deve farci retrocedere da quella che è la strada maestra, cioè i decisi investimenti sulle rinnovabili. In questo senso ci sono state anche alcune dichiarazioni importanti del presidente Draghi che intervenendo il 23 marzo in Parlamento, ha dichiarato che il ripensamento sull’energia non deve essere effettuato per una sostituzione delle rinnovabili con le fonti fossili. Sappiamo che le fonti fossili sono destinate ad un non utilizzo in futuro.

Sulla stessa linea, il ministro Cingolani, che rispondendo ad una domanda sull’incremento delle estrazioni di gas naturale di giacimenti esistenti e sulla possibilità di consentire la realizzazione di nuovi pozzi ha affermato che la guerra in Ucraina ha reso lampante la necessità di diversificare le fonti, ma sulla scala dei semestri, non pluriennale. Se anche noi adesso decidessimo, seguendo le procedure accelerate, di aprire nuovi pozzi in giacimenti italiani, tecnicamente questo necessiterebbe di numerosi anni, quindi non sarebbe una risposta immediata al problema.

Purtroppo, però, c’è ancora chi è convinto che sia necessario aprire nuovi pozzi. In realtà, quello che ci dice il Presidente Draghi è evidentemente che le nuove estrazioni di gas in Adriatico, per esempio al largo di Ravenna, non rispondono all’esigenza di compensare il gas russo, viste le tempistiche che comporterebbero nuove estrazioni: parliamo sempre di quantità minime rispetto al fabbisogno che ha il nostro Paese.

Eppure, come dicevo prima, c’è ancora qualcuno che è convinto che le trivelle in Adriatico al largo di Ravenna siano la soluzione a tutti i nostri problemi. Lo è evidentemente il sindaco De Pascale, che ha fatto più volte dichiarazioni in questo senso, e anche le forze che sono presenti in Consiglio comunale, che hanno votato una mozione in cui si chiede l’incremento dell’estrazione degli impianti esistenti, ma anche l’apertura di nuovi pozzi.

A questo proposito, assessore, visto che io credo che questa Regione debba darci una direzione, sappiamo che il Piano energetico regionale ancora non c’è, a maggior ragione io chiedo che la Regione prenda una posizione in questo senso e che, per quanto di propria competenza, ci dica se intenda adoperarsi per evitare ogni possibilità di apertura di nuovi pozzi per l’estrazione di gas al largo di Ravenna ed esprima contrarietà a questa ipotesi, non retrocedendo dall’obiettivo che è stato inserito anche all’interno del Patto per il clima per il lavoro del 100 per cento di rinnovabili al 2035.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Risponde l’assessore Colla. Prego, assessore.

 

COLLA, assessore: Grazie, presidente.

Grazie, consigliera. Dopo un lungo e complesso periodo di elaborazione, che ha visto anche l’esperimento della procedura di Valutazione ambientale strategica (VAS) e l’acquisizione dell’intesa della Conferenza Unificata per le aree in terraferma, lo scorso 28 dicembre 2021, con il decreto n. 548 del Ministero della transizione ecologica, è stato approvato il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee (PiTESAI) strumento fondamentale, indispensabile. Il Piano regolatore.

Si tratta di uno strumento di pianificazione generale delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale nel mare, volto a valorizzare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle stesse, al fine di contribuire al perseguimento degli obiettivi di completa decarbonizzazione entro il 2050 fissati dall’Unione europea.

Per la parte relativa al mare, sia la pianificazione che l’esercizio delle attività amministrative inerenti titoli minerari sono di competenza esclusiva dello Stato. Il Governo è intervenuto più volte per affrontare le problematiche connesse alla crisi energetica in corso e, da ultimo, con il decreto legge n. 17/2022, oltre a prevedere una serie di misure economiche a favore di famiglie e imprese, ha messo in campo semplificazioni per la realizzazione di impianti e fonti rinnovabili al fine di diversificare la produzione di energia.

Non si può non ricordare che, nello stesso decreto, il Governo ha anche previsto di valorizzare la produzione nazionale di gas naturale per contrastare l’aumento del prezzo internazionale del gas, definendo un meccanismo di assegnazione del gas nazionale ai consumatori industriali, in quanto maggiormente esposti alle conseguenze del caro energia e spesso anche al rischio di non prosecuzione delle attività produttive. La misura, come si legge nella relazione illustrativa del decreto legge richiamato, non aumenta né incentiva il consumo di gas in Italia, intervenendo semmai sui nostri margini di sicurezza e stabilità economica, poiché incide sul riparto del consumo tra import e produzione nazionale, con i connessi vantaggi per l’economia nazionale, soprattutto nell’attuale contesto di elevati aumenti di prezzo.

Il beneficio dell’aumento della quantità di produzione nazionale riguarda maggiori margini di sicurezza e contenimento dei prezzi finali. La misura prevede in particolare l’avvio di un approvvigionamento di gas naturale sul lungo termine da parte del Gruppo GSE, su direttiva del Ministero della transizione ecologica, e la sollecitazione ai titolari di concessione di coltivazione di gas naturale di aderire alla procedura di vendita del gas nazionale sul mercato interno, manifestando entro 30 giorni i programmi di produzione attuali e futuri con il dettaglio degli interventi necessari a rilanciare la produzione; un percorso accelerato per i procedimenti di valutazione di autorizzazione eventualmente necessari; un sistema di assegnazione sul mercato del gas  nazionale così acquisito a condizioni di equità economica rivolta ai clienti finali industriali, anche in forma consortile, e prevedendo che almeno un terzo delle quantità disponibili sia rivolto alle piccole e medie imprese.

Quest’ultima previsione, se confermata nella legge di conversione, introduce delle semplificazioni procedurali, ma non prevede, dal dato letterale dello stesso, sospensioni di validità delle previsioni del PiTESAI né modifiche allo stesso e non sembra escludere una valutazione che tenga conto delle previsioni del Piano. Pertanto, qualora vengano avviate procedure per l’aumento della capacità produttiva delle concessioni vigenti, le stesse saranno oggetto di attenta valutazione.

Non si può tuttavia non riconoscere che il difficile momento congiunturale richiede delle assunzioni di responsabilità da cui la Regione non può astenersi. Questo non vuol dire che non sia necessario lavorare perché si vada sempre più velocemente verso un’economia a bassa emissione di carbonio e sviluppo di fonti rinnovabili. La Regione ha fatto grandi passi in tal senso. Ricordo che ha approvato e sottoscritto il Patto per il lavoro e per il clima per il rilancio dello sviluppo regionale fondato sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale, che prevede tra i suoi obiettivi strategici di accelerare la transizione ecologica per raggiungere la neutralità carbonica prima del 2050 e passare alle energie pulite e rinnovabili entro il 2035.

Ricordo inoltre che è stata approvata la Strategia regionale sviluppo sostenibile, Agenda 2030, con cui la Regione ha assunto tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile che le Nazioni Unite definiscono goal e, a partire dalla specificità del territorio, ha individuato circa 100 obiettivi quantitativi da raggiungere entro il 2025-2030, tra cui la riduzione delle emissioni climalteranti del 55 per cento rispetto al 90 e al raggiungimento del 100 per cento di quota regionale di energia rinnovabile sul totale del consumi entro il 2035.

Ovviamente siamo di fronte ad un Paese che ha un vuoto drammatico di politica energetica degli ultimi vent’anni e penso che il Governo ultimamente stia facendo operazioni possibili, ma anche operazioni indispensabili per dare una risposta perlomeno nel breve termine. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Colla.

Prego, consigliera Piccinini.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Devo dire che mi aspettavo una risposta un po’ più decisa, nel senso che si è fatto riferimento alle concessioni già esistenti, ma il mio question time chiedeva una presa di posizione sull’ipotesi dell’apertura dei nuovi canali di estrazione, e su questo non ho sentito niente. Mi dispiace perché il 28 dicembre proprio l’assessore dichiarava “vanno date le condizioni per utilizzare i canali di estrazione già esistenti senza farne nuovi, al pari del presidente Bonaccini, che il 9 febbraio dichiarava “senza toccare nuove autorizzazioni per trivellazioni o concessioni in essere perché non sarei d’accordo né disponibile, rispetto a gas e metano andrebbero potenziate e aumentate”. Quindi, proprio perché non è necessario andare verso l’apertura di nuovi pozzi, perché non risponde all’esigenza di sostituire il gas russo, per il quale già il ministro Cingolani ha messo in evidenza una pianificazione e una programmazione rispetto alla diversificazione delle forniture, io credo che questa Regione debba dirsi e dirci chiaramente dove vuole andare.

Abbiamo degli obiettivi da rispettare, per esempio il meno 55 per cento di CO2 al 2030, in 8-10 anni dovremmo raggiungere il phase-out del gas e c’è tutto un tema di semplificazione, per esempio, sul fotovoltaico, perché sappiamo che solo il 9 per cento dei progetti ha avuto il via libera, parliamo di 35 miliardi di investimenti e di 40 gigawatt di energia da fotovoltaico che è ferma e non prodotta.

Su queste cose io vorrei che la Regione fosse molto più convinta e soprattutto fosse molto più convinta nel ribadire, perché era già stato detto, il “no” a nuove estrazioni, sottolineando che la scelta che vuole percorrere Ravenna, con il suo sindaco e il suo Comune, sia una scelta fermamente sbagliata e che ci porta a fare battaglie di retroguardia. Ecco, io questo purtroppo oggi non l’ho sentito.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

 

OGGETTO 5007

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito al rincaro dei prezzi energetici e alle misure per contrastarne gli effetti per gli enti locali. A firma del Consigliere: Lisei

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 5007: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito al rincaro dei prezzi energetici e alle misure per contrastarne gli effetti per gli Enti locali. L’interrogazione è a firma del consigliere Lisei.

Prego, consigliere.

 

LISEI: Grazie, presidente.

La crisi energetica che ha investito il nostro Paese alla fine del 2021 e, ovviamente, purtroppo la guerra in Ucraina sono state due sberle in faccia che avrebbero dovuto far svegliare la maggior parte delle persone sulla necessità del raggiungimento di un’autonomia o di un approssimarsi all’autonomia energetica, che avrebbero dovuto far svegliare tutti su queste necessità. Purtroppo, non tutti si sono svegliati. Qualcuno rincorre ancora i fantasmi del passato, pensando che la parola “transizione” non indichi un momento di passaggio, ma che sia in realtà qualcosa di fisso. Oggi la necessità evidentemente è quella di spingere sulle fonti rinnovabili e di garantire, quantomeno in questa fase di transizione, che i nostri concittadini abbiano dei prezzi che siano accettabili rispetto all’energia che consumano.

Ciò detto, e visto che anche l’Assemblea sta andando in questa direzione, in particolare, siamo in fase di approvazione dei progetti di legge sulle Comunità energetiche che rappresentano sicuramente un tassello importante, visto che noi non ci vogliamo precludere alcun tassello in maniera ideologica, a differenza di altri, crediamo che un altro tassello importante sia appunto quello della possibilità di utilizzo da parte dei Comuni, del fotovoltaico.

In questo senso abbiamo avuto modo di evidenziare come Fratelli d’Italia come i Comuni siano il primo proprietario immobiliare dei nostri Comuni e delle nostre città e come quindi abbiano un larghissimo patrimonio fatto molto di case popolari, ma anche molto di terreni e anche molto di immobili, ovviamente, dedicati all’erogazione dei servizi pubblici.

Pertanto, il pubblico dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio nell’installazione di pannelli fotovoltaici che potrebbero, tra l’altro, fornire energia, che ovviamente deve essere immediatamente consumata, proprio alle strutture che erogano prevalentemente servizi durante le ore diurne, quindi appunto le scuole, piuttosto che gli edifici pubblici.

In questo senso siamo un po’ preoccupati, francamente, rispetto a quanto questa necessità sia ben chiara a tutti gli amministratori. Lo dico perché ci sono due temi che sono assolutamente importanti, perché ovviamente la volontà manifesta di procedere in questa direzione è stata espressa un po’ da tutti.

Nei fatti, però, ovviamente, i progetti camminano sulle gambe di aiuti e contributi economici. Ora, ci sono due aspetti, come dicevo, che per noi sono importanti, e vorremmo capire come anche l’Amministrazione regionale intende muoversi. Il primo, ovviamente, è un aspetto di finanziamento interno, ovvero, proprio per l’installazione di pannelli fotovoltaici negli edifici pubblici, ed eventualmente anche la creazione e la realizzazione di veri e propri parchi energetici, se questa Giunta ha intenzione di rivedere le risorse che sono destinate a questo tipo di interventi. Per “rivedere le risorse” intendo anche le risorse del PNRR. Lo dico perché è chiaro che nel momento in cui abbiamo progettato, abbiamo realizzato e abbiamo pensato i finanziamenti del PNRR, questi due schiaffi non ci erano ancora arrivati e la crisi energetica non era ancora esplosa.

Dato che, purtroppo, di necessità bisogna far virtù e dato che, purtroppo, bisogna anche ‒ credo ‒ in qualche modo cercare di adeguare la programmazione, la progettazione rispetto a quelle che sono le emergenze attuali, credo che, anche rispetto ai fondi del PNRR, qualche rivisitazione dovrebbe essere fatta. Lo dico perché è difficile spiegare ai cittadini, che oggi pagano 1.000, 2.000, 3.000 euro di bollette energetiche, il motivo per il quale, ad esempio, il Comune di Bologna spende 50 milioni di euro per il Polo della memoria democratica e, invece, non ne spende altrettanti per montare pannelli fotovoltaici e per ridurre la spesa energetica o addirittura per rendere una classificazione energetica migliore degli edifici pubblici.

Ricordo che la nostra Assemblea legislativa ha una classificazione energetica F, tanto per intenderci.

Credo che la priorità del pubblico dovrebbe essere, in questa fase, quantomeno rivista. Sennò dimostreremo che quei due schiaffoni non ci hanno svegliato. Spero che non ne dovremo prendere altri due o altri quattro o altri sei prima di capire davvero quanto bisogna spingere in questa direzione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

Risponde l’assessore Colla. Prego, assessore.

 

COLLA, assessore: Grazie.

Grazie, consigliere. Il PNRR è composto da sei missioni, nell’ambito delle quali sono ripartite le risorse, che ammontano a complessivi 191,5 miliardi di euro. Le risorse allocate sulle missioni che impattano in maniera diretta sulla decarbonizzazione, attraverso il finanziamento di interventi rivolti al miglioramento dell’efficienza energetica, alla riduzione dei consumi in tutti i settori, dalla produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare la missione 2 (evoluzione verde e transizione ecologica) e la missione 3 (infrastrutture per una mobilità sostenibile), ammontano a 84,87 miliardi di euro, quindi per una percentuale del 44 per cento sul totale delle risorse del PNRR.

A queste risorse vanno aggiunte quelle previste nelle misure contenute nella missione 1 (digitalizzazione e innovazione), nella missione 4 (istruzione e ricerca), che contribuiscono in maniera indiretta al raggiungimento degli obiettivi della transizione verde attraverso lo sviluppo delle infrastrutture digitali, indispensabili per la gestione dei flussi di energia proveniente dai nuovi produttori, per abilitare la rete esistente e veicolare quantitativi di energia rinnovabile via via crescenti, e attraverso l’introduzione di nuove tecnologie in grado di ottimizzare la generazione energetica delle diverse fonti rinnovabili disponibili, anche attraverso l’impiego di nuovi vettori, idrogeno verde e biometano.

Quindi, si ritiene prioritario al momento dare attuazione alle misure già previste nel PNRR indirizzate alla rivoluzione verde. Un’eventuale rinegoziazione del PNRR comporterebbe un inaccettabile ritardo della fase di prima attuazione delle iniziative e, pertanto, potrà essere valutata solo in un secondo tempo. Si fa, inoltre, presente che già nel FESR 2021-2027 sono previste azioni volte a sostenere sia la riqualificazione energetica degli edifici pubblici sia la realizzazione di impianti pubblici per la produzione di energia da fonti rinnovabili, compreso il sostegno allo sviluppo e agli investimenti delle comunità energetiche, su cui l’Assemblea è peraltro già impegnata con i relativi progetti di legge.

Condividiamo in tal senso anche le valutazioni pubbliche fatte dal commissario Gentiloni in merito alla non modifica di questa fase del percorso definito […] nel nostro Paese. Inoltre, a breve presenteremo a questa Assemblea il Piano energetico regionale, che prevedrà investimenti inediti per dimensione rispetto al passato.

Penso che non ci siano “schiaffoni” nell’immediato rispetto alla possibilità di risolvere questo problema in ambito regionale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Colla.

Consigliere Lisei, prego.

 

LISEI: Grazie, assessore. Gli “schiaffoni” sono arrivati purtroppo non dalla Regione, ma sono arrivati dalle vicende internazionali. Avremmo fatto a meno di riceverli, però il mondo li ha ricevuti e credo che su questo anche la nostra Regione si deve adeguare.

Prendo quantomeno con favore l’ultima parte della risposta, ovvero la possibilità, perché c’è, di una rinegoziazione rispetto ai fondi del PNRR. È chiaro che è un’ipotesi secondaria. Questo è del tutto evidente, ma rischiamo grosso. Rischiamo grosso perché la gran parte delle opere, come hanno denunciato anche alcune associazioni di categoria, rischia di essere incompiuta perché il costo dei materiali, il costo della manodopera, il costo anche, appunto, dell’energia rischia di rendere difficile la messa a terra di tante opere.

È per questo che probabilmente opere che magari prima richiedevano dei costi di 10, domani richiedono dei costi di 50 ed è per questo e in questo senso che si intende anche di valutare la possibilità di rinegoziare, perché non è detto che staremo nei tempi. Non è detto che i bandi della realizzazione di alcune opere andranno in porto, perché potrebbero andare deserti, potrebbero fallire le aziende nel frattempo, corriamo grossi rischi, che vanno valutati complessivamente nell’erogazione delle risorse, perché è importante – spero che sia chiaro a tutti – che l’autonomia energetica sia la priorità e debba essere la priorità.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Lisei.

 

OGGETTO 4966

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'impatto ambientale della competizione motociclistica di Enduro prevista a Carpineti (RE) dal 24 al 26 giugno prossimi. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo adesso all’interrogazione 4966: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito all’impatto ambientale della competizione motociclistica di Enduro prevista a Carpineti dal 24 al 26 giugno prossimi. L’interrogazione è a firma della consigliera Zamboni.

Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

L’interrogazione porta in aula il tema della gara di motociclismo fuori pista, quindi fuoristrada, che si svolgerà dal 24 al 26 giugno nel comune di Carpineti, in provincia di Reggio Emilia. Le gare di enduro – queste moto da percorsi fuoristrada – si svolgono solitamente su tracciati che sono costituiti da sentieri e mulattiere esistenti. Nel caso di questo Mondiale a Carpineti si tratta di un tracciato complessivo di una cinquantina di chilometri. Quindi, oggi vogliamo portare in aula le perplessità e gli allarmi lanciati da tredici associazioni ambientalistiche…

 

PRESIDENTE (Petitti): Colleghi, chiedo un po’ più di silenzio in aula. Grazie.

 

ZAMBONI: che hanno espresso la propria contrarietà allo svolgimento della suddetta competizione a causa del temuto rilevante impatto ambientale che questo evento – si prevedono circa 200 moto impegnate nelle gare e oltre 15.000 presenze di appassionati e spettatori – avrà su un territorio delicato e di alto pregio ambientale e floro-faunistico. Quindi, queste tredici associazioni hanno espresso la loro contrarietà all’effettuazione della gara, temendo un impatto che andrebbe a toccare delle zone che, invece, sono aree protette.

Ricordiamo, per esempio, che il territorio carpinetano ha beneficiato di politiche di promozione turistica e di tutela ambientale, sostenute in primo luogo dalla Regione Emilia-Romagna e convintamente appoggiate anche dal Comune stesso, tanto che Carpineti è stato inserito a pieno titolo all’interno dell’area MAB-UNESCO quale territorio in cui promuovere il rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile.

Recentemente si è inteso valorizzare ulteriormente il territorio carpinetano anche attraverso il Paesaggio protetto Collina Reggiana - Terre di Matilde, facendo rientrare in quel sistema di tutela il Monte Fosola quale ambito di sicuro e straordinario pregio ambientale.

Ancora: il paesaggio protetto della Collina reggiana Terre di Matilde è un elemento di raccordo fra sei siti di Rete Natura 2000 e la riserva naturale Rupe di Campotrera, in cui sono presenti specie vegetali rare o minacciate a livello regionale.

Considerato che sui media locali sono apparse due dichiarazioni in contrasto tra di loro, del Sindaco di Carpineti, la prima infatti sottolinea come nell’ultimo biennio l’Amministrazione abbia investito non meno di 50.000 euro in percorsi e sentieri; la seconda, che la stessa Amministrazione ha messo a disposizione 3.000 euro che si sommano ai 70.000 della Regione, appunto per sponsorizzare l’effettuazione di questa gara.

È chiaro allora che c’è un contrasto tra investire per il ripristino e la manutenzione dei sentieri, e poi mettere questi sentieri a disposizione di una gara che non può che avere un impatto devastante, tanto più che poi questo tipo di manifestazioni agonistiche porta a vedere che a compimento della stessa gara poi resta l’uso dei sentieri per manifestazioni e anche uso improprio dei sentieri stessi con le moto da cross fuori strada.

Fatte tutte queste premesse, quindi, da un lato abbiamo la legge della montagna, in base alla quale sono stati anche forniti dei sostegni economici; dall’altro abbiamo investimenti per ripristinare i sentieri, e poi invece li apriamo a questo tipo di competizione.

Europa Verde quindi chiede alla Giunta se non ritenga, come evidenziato dalle associazioni ambientaliste, che l’impatto che produrrà sull’ambiente floro-faunistico e sulla biodiversità, questa competizione la rende incompatibile con gli obiettivi della legge regionale sulla montagna, con gli obiettivi alla base dell’istituzione dell’area MAB Unesco e la tutela del paesaggio protetto della Collina reggiana Terre di Matilde, e dall’altro lo rende incompatibile con il contributo regionale comunale a sostegno della manifestazione, che va in direzione contraria rispetto alle risorse investite per la manutenzione dei sentieri, in particolare di quelli che fanno parte del tracciato di gara.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Risponde l’assessora Lori. Prego.

 

LORI, assessora: Gentile consigliera, come da lei richiesto, abbiamo proceduto a un approfondimento circa la manifestazione organizzata dalla Federazione Internazionale di Motociclismo e dal Moto Club Crostolo, che si svolgerà nel comune di Carpineti, in Provincia di Reggio Emilia, dal 24 al 26 giugno prossimi.

A quanto si evince dalle informazioni di stampa, è prevista ‒ come si diceva ‒ la presenza di circa 200 motociclisti impegnati nelle gare e circa 15.000 spettatori. A quanto risulta dagli approfondimenti che sono stati fatti, pur essendo inserito in un contesto di valore ambientale, il tracciato interessato dalla manifestazione non coinvolge il territorio del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano né il sito Rete Natura 2000, Media Val Tresinaro, Val Dorgola, pertanto non si rende necessaria alcuna richiesta di nulla osta del Parco né la valutazione di incidenza per il sito Rete Natura 2000.

Il tracciato coinvolge, tuttavia, una porzione del territorio del paesaggio naturale e seminaturale protetto, Collina Reggiana e Terre di Matilde. Anche in questo caso, data la specifica tipologia, non è richiesto nessun tipo di autorizzazione né nulla osta.

In merito alla richiamata legge regionale per la montagna, la legge n. 2/2004, occorre precisare che tra i princìpi generali è, sì, previsto che la Regione, le Province, le Comunità montane e i Comuni cooperino al fine di favorire lo sviluppo socio-economico delle zone montane, nel rispetto dei princìpi di sostenibilità, con il concorso delle parti sociali. È affidata, tuttavia, agli Enti locali, nella loro autonomia ordinamentale, in conformità al principio costituzionale di sussidiarietà, la gestione e l’ordinaria manutenzione dei percorsi, compresi quelli escursionistici ricadenti nel territorio di loro competenza, nonché la potestà autorizzativa oppure di interdizione rispetto allo svolgimento di manifestazioni.

Considerata la brevità dei tempi, abbiamo contattato il Comune di Carpineti, che al riguardo non ha ancora fornito indicazioni circa eventuali autorizzazioni che potrebbero essere rilasciate. Naturalmente, rispetto a questo, sarà nostra premura darle conto non appena le informazioni saranno a nostra disposizione.

In merito, invece, al contributo economico assegnato, questo è parte del progetto “Azioni di promozione e di sostegno alla realizzazione di grandi eventi sportivi di interesse regionale”, relativamente all’anno 2022. È un progetto presentato da APT Servizi e approvato con delibera di Giunta n. 225/2022.

Il progetto ha come finalità quella di far crescere ancora di più il sistema sportivo regionale, che per il suo livello di capacità organizzative si propone come Sport Valley, territorio, quindi, vocato ad ospitare manifestazioni sportive di livello internazionale.

La proposta 2022 prevede un elevato livello qualitativo delle gare, una loro distribuzione più possibile omogenea sul territorio regionale, la presenza dei migliori atleti di livello nazionale e, compatibilmente con la situazione pandemica, di livello internazionale.

L’obiettivo di promuovere sul piano turistico e sportivo il nostro Appennino non può però e non deve in alcun modo contrastare con la cura del territorio e la tutela delle bellezze ambientali e naturalistiche. Le amministrazioni pubbliche e soggetti privati interessati dalla buona riuscita della manifestazione dovranno, quindi, eventualmente operare garantendo questo equilibrio, contemperando le posizioni talvolta divergenti e preservando naturalmente la qualità e la naturalità dei sentieri della rete escursionistica, che potranno eventualmente solo in minima parte essere interessati dalla manifestazione.

A questo proposito, tengo a segnalare che le risorse che, come Assessorato, sono state messe a disposizione per la manutenzione della rete sentieristica regionale, che naturalmente aumenta dal punto di vista del numero dei sentieri e quindi delle reti che sono state attivate, sono passate dall’inizio di questa legislatura, quindi in pochissimi anni, da 80 a 360.000 euro annui che sono stati messi a disposizione dei Comuni e che ritengo siano utilmente utilizzati per aumentare la fruizione, naturalmente, da parte di un pubblico che frequenta la montagna per questo tipo di finalità.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessora Lori.

Prego, consigliera Zamboni, per la replica.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessora per questa dettagliata risposta e per aver, appunto, comunicato che sono stati fatti degli approfondimenti e che resta aperta comunque ancora l’interlocuzione con il Comune di Carpineti. È quindi positivo che sia stata fatta la verifica. È positivo che la Giunta ritenga che questo genere di manifestazioni deve svolgersi senza danneggiare l’ambiente in cui si si tengono.

Ecco, onestamente sulla non conflittualità tra la gara e l’ambiente naturale che la ospiterà, come Europa Verde, manteniamo le nostre riserve ed eventualmente le ritireremo quando il Comune di Carpineti più chiaramente avrà dato riscontro a questi ulteriori approfondimenti richiesti dalla Giunta.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

 

OGGETTO 4997

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure di contenimento dei daini all'interno delle aree forestali litoranee di Lido di Classe (RA), anche in vista della imminente stagione estiva. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 4997: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alle misure di contenimento dei daini all’interno delle aree forestali litoranee di Lido di Classe, anche in vista dell’imminente stagione estiva.

L’interrogazione è a firma del consigliere Mastacchi. Prego, consigliere.

 

MASTACCHI: Grazie. Buongiorno, presidente.

Si tratta di un argomento già più volte trattato da diversi punti di vista. Il mio question time riguarda nello specifico il tema della sicurezza stradale.

Sicurezza stradale che in questi giorni diventerà particolarmente di attualità, vista l’imminente apertura della stagione estiva sulla costa romagnola. Si tratta di un problema di grande pericolo per la viabilità, appunto perché c’è stato un aumento esponenziale del numero dei daini in quella zona. Frequentemente attraversano la strada e la ferrovia, creando incidenti, e in alcuni casi anche alcuni gravi danni.

È necessario quindi intervenire, a prescindere dagli aspetti ideologici che riguardano questo tema e che possono portare a posizioni molto contrapposte. Vado a leggere il testo dell’interrogazione.

Premesso che apprendiamo da segnalazioni di cittadini e da recenti notizie di stampa che l’aumento esponenziale della popolazione dei daini nella pineta ravennate di Lido di Classe sta destando crescenti preoccupazioni, soprattutto perché lo spostamento dei daini è spesso causa di incidenti stradali, ma anche di interruzioni della linea ferroviaria Ravenna-Rimini; evidenziato che i dissuasori sonori e luminosi, ove installati, hanno praticamente azzerato gli incidenti causati da fauna selvatica, mentre lungo le strade che circondano il parco naturale non ne è stato installato alcuno e la segnaletica è quasi inesistente; con idonee recinzioni si eviterebbero gli sconfinamenti dei daini e i conseguenti rischi per la circolazione stradale; la stessa DGR 140/2021 prevede che oltre al finanziamento per la messa in opera di sistemi di prevenzione dei danni sulle produzioni agricole potenzialmente danneggiabili dal daino, finanziabili con appositi bandi regionali, è necessario che gli Enti a cui compete la gestione delle strade limitrofe o ricomprese nelle aree in oggetto, tipo Provincia, Comune e ANAS, in collaborazione con la Regione, installino sulle strade di rispettiva competenza, con riferimento particolare ai tratti maggiormente a rischio di attraversamento, e qui siamo in uno di questi casi, adeguati sistemi di prevenzione degli incidenti stradali.

Considerato che la questione in queste zone ormai è diventata particolarmente spinosa, con diverse opinioni che vanno dalla caccia di selezione alla reintroduzione dei lupi, in parte già avvenuta, in quanto naturali antagonisti dei daini; la fauna selvatica allo sbando diventa un pericolo per l’uomo e le sue attività, causando incidenti stradali e danni all’agricoltura e alle proprietà; la necessità di messa in sicurezza, già oggetto di diverse interrogazioni di Gruppi diversi in questa legislatura, riguarda tutte le strade di attraversamento contigue a zone di parco, non solo Lido di Classe, ma anche al litorale dei lidi ferraresi di Bosco Mesola.

Interroga la Giunta regionale per sapere quali soluzioni sono state adottate o in particolare si intende adottare per il contenimento dei daini all’interno delle aree forestali litoranee e quali sistemi di prevenzione sono stati installati o si prevede di installare nei tratti stradali interessati da un probabile attraversamento dei daini, anche in vista dell’imminente stagione estiva.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Risponde l’assessore Mammi. Prego, assessore.

 

MAMMI, assessore: Grazie, presidente.

Grazie, consigliere Mastacchi, per aver di nuovo riportato in quest’aula questa questione, sulla quale stiamo, naturalmente, lavorando insieme agli uffici interessati.

In collaborazione con il Parco del Delta del Po, è stato approvato il Piano di controllo del daino, con la delibera di Giunta regionale n. 140/2021. Questo Piano prevede la cattura e la traslocazione dei soggetti catturati o in area di presenza storica con contingenti limitati o a soggetti privati, che però possono garantire requisiti idonei dal punto di vista anche della sicurezza, della capacità di contenimento degli animali, e previa, ovviamente, la sterilizzazione e la marcatura dei daini e nel rispetto di quanto previsto dal Piano.

Come ben descritto dal Piano stesso, sono stati avviati diversi metodi a protezione di alcuni tratti stradali. Lo stesso Piano, come in parte richiamato anche dall’interrogante, prevede che gli Enti cui compete la gestione delle strade limitrofe o ricomprese nelle aree in oggetto, quindi la Provincia, il Comune e l’ANAS, in collaborazione con la Regione, installino sulle strade di rispettiva competenza, con riferimento particolare ai tratti maggiormente a rischio di attraversamento, adeguati sistemi di prevenzione degli incidenti stradali. Nel piano sono inoltre indicati tratti in cui si sono verificate le collisioni nell’area di Classe, mentre per quanto riguarda il nucleo di Volano si rimanda alle specifiche osservazioni che ISPRA ha fornito nella relazione relativa ai censimenti 2019.

Sul tratto di Volano ISPRA ha detto che, nel periodo della realizzazione dei conteggi notturni, è stata percorsa a bassa velocità la strada Acciaioli nel tratto che va dal Lido di Pomposa al Lido delle Nazioni, ispezionando eventuali camminamenti ai due lati della strada, e si è potuto constatare che gli attraversamenti in questo tratto sono numerosi e si concentrano in genere in corrispondenza delle passerelle in cemento che agevolano l’attraversamento del canale ad ovest della strada.

Quest’ultimo, tuttavia, non costituisce una barriera, perché gli animali sono in grado di superarlo agilmente, come si è potuto constatare direttamente. Quindi, dice ISPRA, è indispensabile anche in questo tratto stradale installare sistemi di prevenzione e apporre cartelli che segnalino in modo incisivo il pericolo di attraversamento di animali, al fine di modificare anche i comportamenti e creare quell’attenzione necessaria a prevenire pericoli, a prevenire incidenti.

In forza del fatto che l’incidentalità stradale e i conseguenti rischi per l’incolumità pubblica rappresentano la principale criticità derivante dalla presenza di questi due nuclei, si prevede di portare avanti con determinazione le azioni previste dal piano che sono sopra riportate. Sarà quindi prioritario che in tal senso si attivino i competenti soggetti gestori dei tratti stradali, a cui la Regione continuerà a fornire il necessario supporto tecnico. Sarà mio impegno sollecitare anche i soggetti interessati affinché vengano realizzati questi interventi nel più breve tempo possibile, come viene anche indicato dalla sua interrogazione.

Gli uffici competenti stanno poi lavorando alle procedure per bandire la manifestazione di interesse per l’individuazione dei soggetti privati destinatari dei daini, ma, stante la complessità dell’operazione e anche la necessità di tutelare i molteplici interessi rappresentati, non è al momento possibile definire con precisione la data o il termine della sua pubblicazione, ma c’è il mio impegno a farlo il prima possibile. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Mammi.

Consigliere Mastacchi, per la replica. Prego.

 

MASTACCHI: Grazie, assessore, per la puntuale risposta, che prevede quanto da me e da noi auspicato. Unico tema che lascia un pochino insoddisfatti è il tema delle tempistiche, che purtroppo non danno garanzie di soluzioni entro la stagione estiva.

Mi rendo conto che le procedure pubbliche, avendo fatto il Sindaco, sono sempre procedure molto lunghe e complicate, anche con tanti imprevisti; però, in questo caso sarebbe veramente importante avere un approccio molto pragmatico, proprio in vista della stagione estiva che sta per aprirsi, appunto perché, come già detto, il numero degli animali è molto alto, di conseguenza, il pericolo lo è altrettanto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

 

OGGETTO 5000

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l’inserimento delle USCA negli organici delle Aziende Sanitarie Regionali, così come previsto dal DM.71. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 5000: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’inserimento delle USCA negli organici delle aziende sanitarie regionali, come previsto dal decreto ministeriale 71.

L’interrogazione è a firma del consigliere Marchetti Daniele. Prego, consigliere.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Il presente question time, come ha giustamente ricordato lei nell’annunciarlo, prende in considerazione l’esperienza delle cosiddette USCA durante il periodo Covid e il loro importante contributo dato nella lotta alla pandemia.

Ma intende anche tenere in considerazione i risvolti futuri che potrebbero avere queste unità speciali nella sanità che prevediamo come Regione Emilia-Romagna in epoca post Covid (speriamo prima possibile, ovviamente).

È un tema quindi che ci permetterà anche di fare qualche riflessione di più ampio raggio, oggi, qui, in questa sede, in maniera generica, anche sulla cosiddetta sanità territoriale. Un tema estremamente importante, perché dobbiamo fare i conti con una legislatura passata, segnata fortemente da tagli lineari imposti dai Governi nazionali e difesa a spada tratta dalla precedente Giunta regionale, che ha trovato una degna eredità nell’attuale Giunta dell’Emilia-Romagna, una passata legislatura che ha visto tagliare 815 posti letto, un accentramento eccessivo attraverso le reti hub and spoke, modalità che ha portato a un depotenziamento della sanità a livello territoriale, con la chiusura di diverse strutture ospedaliere.

Poi è arrivato il Covid a inizio di questa legislatura. Tra i tanti aspetti negativi, comunque ci ha lasciato e ci lascerà uno spunto di riflessione importante, ovvero quello che sarebbe ora di finirla con i tagli alla sanità, di smetterla di considerare quest’ambito come il salvadanaio dove recuperare risorse economiche quando necessario e tornare a parlare di investimenti. Infatti, questi due anni difficili, che stiamo cercando di lasciarci alle spalle, ci hanno insegnato l’importanza della medicina territoriale. Abbiamo riscoperto il ruolo importante dei medici di medicina generale e abbiamo fatto tesoro dell’esperienza delle USCA, che sono riuscite ad intercettare i pazienti positivi presso il proprio domicilio, cercando, così, di abbattere l’ospedalizzazione dovuta al Covid-19.

Proprio per far fronte a questa necessità futura, che c’è, effettivamente, per cercare di riorganizzare e rinvestire nuovamente in sanità, si stava facendo avanti il cosiddetto “DM 71”, un decreto ministeriale che dovrebbe ridefinire dalla A alla Z tutti gli aspetti legati alla medicina del nostro territorio. Purtroppo, però, dobbiamo prendere atto che, durante una recente seduta della Conferenza delle Regioni, questo decreto ministeriale, così importante e tanto atteso, è stato, di fatto, affossato, almeno in quella sede, dal veto posto dalla Regione Campania, vostro compagno di partito, il governatore De Luca.

Quindi, vista l’importanza di questa tematica, della riorganizzazione della medicina territoriale, del futuro che dovremo garantire alle USCA, come unità operativa da integrare stabilmente anche in futuro negli organici della nostra azienda sanitaria, chiediamo come intenda procedere la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, a fronte di questo primo stop, che ci auguriamo non comprometta l’intero percorso, questo primo stop dato dalla Conferenza Stato-Regioni sul DM 71, e come intenda, ovviamente, dar seguito a quegli obiettivi che tutti quanti noi ci siamo posti, di garantire una presenza stabile delle USCA nei nostri organici delle ASL e, di conseguenza, riorganizzare totalmente la sanità a livello territoriale.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Marchetti.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Avessi più tempo, proverei a spiegare perché il meccanismo Hub and Spoke ha ben poco a che fare con la sanità territoriale, mentre questo ha certamente a che fare con gli investimenti realizzati nel tempo per le case della salute, un quarto di quelle presenti nel Paese sono in Emilia-Romagna ad oggi, con gli OSCO e con il piano di investimenti che abbiamo presentato, anche qui finalizzando le risorse del PNRR.

Ha a che fare certamente con le USCA, intese come esperienza anche di unità speciali di continuità assistenziale, e con il lavoro che abbiamo fatto in questi due anni. L’Emilia-Romagna, come sapete, è stata tra le primissime Regioni ad attivare questa esperienza.

 

PRESIDENTE (Petitti): Colleghi, scusate, chiedo un po’ più di silenzio. Grazie.

 

BARUFFI, sottosegretario: Lo ha fatto partendo da Piacenza e arrivando nel tempo ad avere, nei momenti più drammatici anche della pandemia, fino a 91 unità attive sul territorio, che hanno erogato nel tempo 483.336 prestazioni.

Oggi sono una cinquantina quelle attive, 50. Arruolano 454 medici, soprattutto medici di continuità assistenziale, medici iscritti al corso di formazione specifica di medicina generale, medici laureati abilitati alla professione, oltre a 89 professionisti sanitari non medici. Operano in stretta collaborazione con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, dai quali sono attivate, quando necessario, anche con specialisti ospedalieri e territoriali. Segnalo che nel tempo, a proposito di esperienze positive, alcune ASL hanno attivato anche ambulatori gestiti dai medici delle USCA, USCA pediatriche e neonatali.

In considerazione dell’utilità del servizio reso durante la fase emergenziale, la Regione, mi pare con accordo unanime tra le forze politiche, ha inserito nel piano di attività del servizio assistenza territoriale il potenziamento di queste unità nella presa in cura e sorveglianza territoriale attiva anche per i pazienti fragili, cronici, affetti da patologie invalidanti, e questo non soltanto nella gestione domiciliare dei casi o contatti da Covid-19, ma più in generale nell’evoluzione del concetto di medicina territoriale, secondo la logica della prossimità e della presa in carico precoce.

In riferimento al PNRR e in previsione dell’applicazione del DM n. 71, la programmazione prossima prevede una serie di interventi di rafforzamento, a cominciare dallo sviluppo e completamento del programma regionale di realizzazione e attivazione delle case di comunità e degli ospedali di comunità, e, inoltre, il passaggio da USCA a UCA, proprio a consolidamento della funzione di tale servizio a supporto dei professionisti responsabili della presa in carico del paziente e delle comunità.

Quanto al tema dei rapporti contrattuali da instaurare con i medici USCA/UCA, la ridefinizione dell’assistenza territoriale è oggetto di attenzione delle Regioni nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni e della Commissione salute, dove è stata avviata la discussione su un’ipotesi di accordo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale.

Aggiungo, solo per completezza, che come ha ricordato correttamente il consigliere non si è potuti addivenire a un’intesa per l’assenza di un requisito, cioè l’unanimità (una Regione si è sottratta). Io credo che quel lavoro sia stato particolarmente positivo, però, condotto in seno alla Commissione sanità della Conferenza e ringrazio di questo l’assessore Donini, lo hanno fatto i suoi colleghi delle Regioni.

Confido che il Governo non voglia disperdere quanto di positivo è stato approntato in queste settimane di intenso lavoro, e naturalmente nella sua autonomia, a questo punto, deciderà come procedere. Faccio presente che si tratta di uno dei punti legati al PNRR, quindi anche al raggiungimento delle milestone che sono fissate, a cui il Governo deve corrispondere in sede comunitaria.

La mia aspettativa positiva quindi è che questo lavoro non si disperda, che si proceda, che il Governo tenga conto di quanto concordato, ancorché fuori da un’intesa formale, e che si possa in ogni caso dare piena attuazione a questo programma di medicina territoriale.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi.

Consigliere Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Lasciatemi dire innanzitutto che la reta Hub and Spoke c’entra, eccome, con la medicina territoriale, perché purtroppo voi, nella passata legislatura, avete di fatto depotenziato tutto ciò che c’era a livello territoriale, mascherando questi tagli sotto forma di riorganizzazione che avete portato avanti dal 2015 in poi.

Detto ciò, però, prendiamo atto della risposta del sottosegretario. Mi lasci dire però che di contenuti nella sua risposta non ne abbiamo sentiti. Io le ho posto questa domanda d’attualità per un motivo molto semplice: da parte di tutti noi c’è la preoccupazione sul futuro della medicina territoriale, e questo primo stop dato dalla Conferenza delle Regioni preoccupa eccome. Questo potrebbe infatti portare ad una falsa partenza del DM n. 71. Ci dà anche la possibilità di ricordare, magari al presidente Bonaccini, che in una passata seduta di Consiglio ci disse che non era necessario avere l’unanimità in quella sede per portare avanti le azioni e le votazioni poste in essere in quella sede perché si decideva a maggioranza.

È evidente a questo punto che non è così. Il voto contrario della sola Regione Campania, che ha di fatto sospeso questa discussione, credo sia la dimostrazione lampante di ciò che avevamo sostenuto a suo tempo.

Io non so se ciò che avete in mente voi per, eventualmente, far fronte a questa difficoltà in caso di stop del decreto ministeriale n. 71, che nessuno di noi si augura, siano rappresentate, le vostre azioni e i vostri intendimenti, nella nomina che, ad esempio, avete fatto recentemente della dottoressa Petropulacos, che avete nominato come responsabile monitoraggio e impatto pandemia Covid-19, con questo sistema di porte girevoli, tutto emiliano-romagnolo, che sarebbe da studiare. Siamo passati da una fase in cui l’ormai ex direttore generale non veniva nemmeno a parlare in Commissione e oggi ha ricevuto una nuova nomina.

Al di là di questo, noi di azioni concrete, di proposte alternative alle azioni che stanno andando avanti a livello nazionale non abbiamo assolutamente sentito parlare. Lasciatemi dire che non sono certamente invenzioni della Lega, dal momento che bastava aprire i quotidiani ieri per leggere l’appello delle sigle sindacali che rappresentano i medici ospedalieri, che dicono “scollamento tra politica e realtà”, dove chiedono una riorganizzazione radicale della sanità territoriale, che è proprio quello che stiamo chiedendo anche noi oggi in questa sede.

Noi volevamo soltanto delle rassicurazioni.

Presidente, chiudo. Dopo i disastri che avete compiuto sulla sanità nella passata legislatura, vorremmo tornare a parlare di investimenti e non di tagli mascherati da riorganizzazioni.

Lasciatemi dire, in conclusione, che l’inciampo a causa del veto posto da un vostro governatore in Conferenza delle Regioni sul DM n. 71 non lascia certamente ben sperare.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 5001

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai chiarimenti da fornire al settore dei servizi alla persona e al benessere sulle norme da applicare per svolgere la propria attività in sicurezza e sull’aggiornamento delle relative linee guida. A firma della Consigliera: Pigoni

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 5001: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito ai chiarimenti da fornire al settore dei servizi alla persona e al benessere sulle norme da applicare per svolgere la propria attività in sicurezza e sull’aggiornamento delle relative linee guida.

L’interrogazione è a firma della consigliera Pigoni. Prego, consigliera.

 

PIGONI: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti.

Il decreto legge n. 24 del 24 marzo introduce una serie di disposizioni urgenti per il progressivo superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19 e della fase emergenziale. Per quanto di diretto interesse delle imprese e del settore dei servizi alla persona e al benessere, a partire da venerdì 1° aprile 2022 viene eliminata la necessità di Green Pass per l’accesso alle attività (acconciatori, estetisti, eccetera). Pertanto, non dovrà più essere richiesta alcuna certificazione verde ai clienti.

Considerato che il decreto legge sopra citato non chiarisce se, a decorrere dal 1° aprile, cessino di avere efficacia anche le attuali linee guida per la ripresa delle attività, tra le quali quelle contenenti le misure di sicurezza specifiche per il contrasto al Covid-19 previste per i servizi alla persona e al benessere, le associazioni di categoria in via precauzionale attualmente consigliano alle imprese di continuare ad applicare in via prudenziale le linee guida dello scorso 2 dicembre 2021, al fine di continuare a offrire un servizio sicuro ai propri clienti ed evitare sanzioni.

Rilevato che il nuovo decreto prevede, sempre a decorrere dal 1° aprile e fino al 31 dicembre, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza e in relazione all’andamento epidemiologico, che il Ministro della salute può adottare e aggiornare le linee guida, i protocolli per lo svolgimento in sicurezza dei servizi e delle attività economiche, produttive e sociali con propria ordinanza, di concerto con i Ministeri competenti per materia o d’intesa con la Conferenza delle Regioni; evidenziato che dalle imprese operanti nel settore dei servizi alla persona e al benessere giungono numerose richieste di chiarimenti dettagliati in merito alle norme da applicare per poter svolgere la propria attività in sicurezza, tra le quali, in particolare, si ricordano: mantenere l’elenco delle prenotazioni per un periodo di 14 giorni, attuare il distanziamento di un metro di separazione tra le postazioni di lavoro, rendere disponibili prodotti di igienizzazione delle mani, assicurare adeguata pulizia e disinfezione eccetera, Utilizzare sempre la mascherina negli ambienti al chiuso, interroga la Giunta per sapere se intende sollecitare il Ministero alla salute, i Ministeri competenti per materia e la Conferenza delle Regioni affinché siano forniti chiarimenti dettagliati al settore dei servizi alla persona e al benessere in merito all’applicazione delle norme per poter svolgere la propria attività in sicurezza e sull’aggiornamento delle relative linee guida. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Pigoni.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

In riferimento all’interrogazione, provo a fare queste rappresentazioni di atti. Il Ministero della salute, d’intesa con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome… Perché in alcuni casi è richiesto il parere, in altri casi è richiesta l’intesa e, quando è richiesto il parere, non serve l’unanimità; per l’intesa serve l’unanimità. In data 1° aprile 2022 ha emanato l’ordinanza ministeriale con cui ha aggiornato e reso coerente con l’attuale scenario epidemiologico le linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali, nei termini indicati dal Comitato tecnico scientifico nella seduta del 30 marzo, al fine di garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività stesse a seguito del decreto legge 24 marzo 2022, richiamato dalla consigliera, n. 24, recante “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19” in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza, che poi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 marzo 2022 n.  70.

La citata ordinanza produce effetti a decorrere proprio dal primo aprile 2022 fino al 31 dicembre 2022, fatte salve le specifiche disposizioni di legge vigenti in materia. Le linee-guida prevedono per tutte le attività economiche e sociali il rigoroso rispetto delle norme e delle misure comportamentali individuali e collettive di carattere generale che devono essere applicate adattandole al contesto, oltre che misure specifiche per i singoli settori di attività, con particolare riguardo ai servizi alla persona ma – ne approfitto –  anche alla ristorazione cerimonie, attività turistico-ricettive, cinema e spettacoli dal vivo, piscine termali e centri benessere, commercio, musei, archivi, biblioteche, luoghi della cultura e mostre, parchi tematici e di divertimento, circoli culturali, centri sociali e ricreativi, convegni e congressi, grandi eventi fieristici, sale-giochi, sale-scommesse, sale-bingo e casinò, sagre e fiere locali, corsi di formazione, sale da ballo e discoteche.

Sostanzialmente, quindi, è un atto che innova le linee-guide proprio per il periodo che è stato definito tra il primo aprile e la fine dell’anno, come ricordato dall’interrogante.

Non potendo qui ripercorrere tutti i contenuti di questa ordinanza, è mia cura trasmetterla immediatamente alla consigliera, ovviamente, a disposizione di tutta l’Assemblea. Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Prego, consigliera Pigoni.

 

PIGONI: Grazie, presidente.

Ringrazio il sottosegretario per la puntuale risposta. È chiaro che non è una competenza stretta della Regione e non dipende da noi, ma quando finisce un’emergenza pandemica sarebbe opportuno che arrivassero celermente le linee-guida per far capire ai settori come debbono comportarsi. Penso che tutti noi siamo stati sollecitati per capire se effettivamente ci fosse ancora la necessità di mantenere l’elenco dei clienti, se ci fosse la possibilità di riaprire al 100 per cento gli spazi, parrucchieri, estetisti, o come tutti gli altri settori citati dal sottosegretario.

Ringrazio per quello che mi verrà consegnato e che ovviamente utilizzerò per portarlo poi a chi ha sollecitato questa problematica.

Non so se è un problema mio, presidente, ma ne approfitto per dire che secondo me l’audio effettivamente, come diceva anche il consigliere Mastacchi, è piuttosto basso. Io faccio fatica a seguire anche la risposta per questo motivo. Chiedo quindi se c’è la possibilità di alzare l’audio in sala.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Lo abbiamo segnalato, quindi immagino che a breve verrà alzato anche il volume.

 

OGGETTO 5003

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se siano state intraprese azioni volte al superamento del pagamento del ticket sanitario per i profughi ucraini. A firma dei Consiglieri: Maletti, Soncini, Caliandro, Marchetti Francesca, Sabattini, Rossi, Pillati, Mori, Rontini, Fabbri

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 5003: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere se siano state intraprese azioni volte al superamento del pagamento del ticket sanitario per i profughi ucraini.

L’interrogazione è a firma della consigliera Maletti e altri.

Passo, quindi, la parola alla consigliera Maletti. Prego.

 

MALETTI: Grazie, presidente.

Purtroppo, a causa della guerra che c’è ormai da troppo tempo in Ucraina, più di 10 milioni di persone hanno lasciato le proprie case, le proprie città, i propri territori. Di questi, 4 milioni hanno passato il confine dello Stato dell’Ucraina e, attraverso la Polonia e gli Stati limitrofi, stanno facendo dei percorsi migratori. Circa 80.000 persone sono arrivate in Italia. Di queste, il 25 per cento, cioè quasi 20.000, sono arrivate in Emilia-Romagna. Quasi 9.000 di queste persone sono minori, bambini e bambine.

Dall’arrivo sul territorio italiano è stato fatto un grande lavoro da parte del Governo, dalla Conferenza Stato-Regioni, per cercare di semplificare al massimo un insieme di procedure, dal riconoscimento alla questura all’accesso diretto rispetto ai punti unici vaccinali, per verificare la loro situazione sanitaria rispetto sia alla vaccinazione Covid, ma anche alle altre vaccinazioni. Ma anche il rilascio della tessera STP, la tessera che permette a persone straniere senza titolo di soggiorno in Italia di poter accedere a cure sanitarie. Con questa tessera il cittadino straniero viene equiparato, per certi aspetti, al cittadino italiano, il che vuol dire accedere gratuitamente a certe cure, ad esempio al pronto soccorso, ma anche a un insieme di altre cure definite “urgenti”, mentre per altre, come per tutti i cittadini italiani, è previsto il pagamento di un ticket.

Noi ci troviamo di fronte a persone che hanno lasciato tutto e che fanno fatica anche a documentare una certa situazione reddituale o anche, se l’avevano, a poter avere delle somme a disposizione per poter pagare dei ticket. È vero che c’è la misura della dichiarazione dello stato di indigenza, che può essere ritenuta valida per sei mesi e, dopo, eventualmente, può essere rifatta, però abbiamo letto anche sulle cronache, sui giornali che la Regione Emilia-Romagna ha già fatto alcuni passi in avanti per poter coprire questi pagamenti di ticket, proprio per le motivazioni che ho detto prima.

Chiedo al sottosegretario Baruffi se sono state intraprese azioni da parte della Giunta, anche nei confronti del Governo, volte al superamento del pagamento del ticket per i profughi ucraini e quindi all’esonero totale, anche sotto forma di contribuzione alla spesa sanitaria, in quanto questo problema non riguarda solo l’Emilia-Romagna ma riguarda tutte le Regioni, anche se prevalentemente l’Emilia-Romagna perché il 25 per cento dei rifugiati appunto si trova qui grazie all’accoglienza di tante famiglie, di tante associazioni, ma anche da parte di un grande lavoro dei Comuni e delle prefetture per potere garantire e gestire questa accoglienza. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Maletti.

Abbiamo alzato anche un po’ il volume dei microfoni, però io veramente chiedo un po’ più di silenzio in aula perché, se tutti i colleghi parlano, è complicato ascoltare gli interventi. Grazie.

Sottosegretario Baruffi, prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

L’articolo 5, comma 3 del DPCM 28 marzo 2022 prevede che alle categorie di sfollati di cui all’articolo 1, comma 2, giunti nel territorio nazionale dall’Ucraina, alle quali sia stato rilasciato il permesso per protezione temporanea ai sensi della direttiva 2001/55 CE, sia garantita sul territorio nazionale dell’assistenza sanitaria a parità di trattamento con i cittadini italiani.

Con successiva nota del 1° aprile 2022, n. 7426, il Ministero della Salute ha specificato che i richiedenti protezione temporanea sono esonerati dalla partecipazione alla spesa sanitaria, cioè ai ticket, attraverso la dichiarazione di indigenza e l’autocertificazione di non svolgimento di attività lavorativa. Qualora non sia stata ancora presentata la domanda di protezione temporanea, l’assistenza sanitaria è garantita attraverso il rilascio del codice STP, assicurando sempre la più ampia tutela e assistenza sanitaria ai soggetti fragili, tra i quali donne, anziani, bambini, nonché tutte le misure di profilassi indicate dalle ordinanze del Dipartimento di Protezione civile emanate a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza.

Va da sé che l’Emilia-Romagna, la nostra Regione, in considerazione del continuo evolversi della situazione, si è sempre attenuta e si atterrà alle disposizioni sanitarie condivise a livello nazionale, ma ha contribuito a promuovere, a definire, attraverso un interessamento diretto, queste soluzioni e queste iniziative. Voglio ringraziare la consigliera Maletti perché credo che abbia dato anche una scossa in questo quadro, segnalando per tempo il problema e permettendoci di farci parte attiva nei confronti del Ministero. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliera Maletti, per la replica. Prego.

 

MALETTI: Grazie, presidente.

Grazie, sottosegretario, per la risposta e anche per la vostra celere attivazione rispetto alla risoluzione di questo problema. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 5006

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai tentativi di attacchi hacker subiti il 5 e 6 marzo scorsi dall’Ospedale Maggiore e dall’Ausl di Parma e alla necessità di incrementare sistemi di difesa e di controllo, anche avvalendosi del laboratorio ideato e sviluppato dall’Ateneo di Parma. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 5006: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito ai tentativi di attacchi hacker subìti il 5 e 6 marzo scorsi dall’Ospedale Maggiore e dall’ASL di Parma, e alla necessità di incrementare i sistemi di difesa e di controllo anche avvalendosi del laboratorio ideato e sviluppato dall’ateneo di Parma.

L’interrogazione è a firma dei consiglieri Occhi e Rainieri. Prego, consigliere Occhi.

 

OCCHI: Grazie, presidente.

Premesso che nel fine settimana del 5 e 6 marzo scorso l’ospedale di Parma, Maggiore e ASL hanno subìto diversi tentativi di attacchi hacker, non andati fortunatamente a segno. Gli attacchi sono infatti arrivati a pochi giorni da un’alletta diramata dal CSIRT Italia, il nucleo operativo per la cybersicurezza italiana, che metteva in guardia da possibili attacchi anche legati alla crisi in Ucraina. Considerato che i sistemi sanitari, con l’importante mole di dati sensibili di interesse economico e strategico che contengono sono spesso nel mirino di hacker e di attentati della cybersicurezza. Tuttavia, quelli del fine settimana del 5 e 6 marzo sono stati i più potenti, e hanno messo in massima allerta le aziende che controllano la connettività di Ospedale Maggiore e ASL. Osservato che già nei giorni scorsi è stata emanata un’allerta su un antivirus di origine russa, che alcuni Comuni (sei in particolare) della provincia di Parma utilizzano, e sul quale per ora non ci sono stati danni, anche se le amministrazioni interessate, con il supporto della Provincia di Parma stanno svolgendo tutte le verifiche del caso. Tuttavia, nel caso dell’ospedale di Parma e azienda ASL si tratta di un ulteriore attacco ai dati sensibili e agli archivi delle cartelle cliniche dei pazienti, e tutto ciò va a inficiare ulteriormente la mole di lavoro dei tecnici informatici ospedalieri.

Posto che l’Ateneo di Parma, attraverso i suoi studenti, ha già predisposto un laboratorio per monitorare la rete e per garantire la massima sicurezza, soprattutto per quanto concerne la tutela dei dati personali, dei dati sensibili; inoltre, diversi studenti del corso di Ingegneria informatica e delle scuole superiori stanno partecipando a un programma di addestramento in cybersecurity, che sfocerà poi in una gara a livello nazionale.

Rilevato che l’Ateneo di Parma ha ottenuto importanti riconoscimenti grazie agli studenti che hanno partecipato a diverse gare a livello nazionale ed europeo in tema di cybersecurity, aggiudicandosi il terzo posto su una sfida a livello europeo; rappresentando quindi un modello di orgoglio per tutto il territorio della provincia di Parma e per la Regione, interroghiamo la Giunta regionale per sapere se è a conoscenza di quanto avvenuto nella provincia di Parma e se ha aumentato le difese e i controlli all’interno del territorio regionale, onde evitare fughe e furti di dati sensibili, dati personali, anche avvalendosi, eventualmente, del laboratorio ideato e sviluppato dall’Ateneo di Parma. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Occhi.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

Sotto il profilo delle attività di ICT, anche rispetto alla cybersecurity, le aziende sanitarie di Parma operano all’interno della pianificazione e del coordinamento del Comitato tecnico allargato (CTA), un organo coordinato dal servizio ICT regionale.

Qui con gli acronimi andiamo come con la sanità, più o meno.

Tra le attività promosse dal CTA vi è già da diversi mesi la diffusione di quanto emerso a livello nazionale dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) e dal CSIRT (Computer Security Incident Response Team). Preme evidenziare come l’ACN persegua il conseguimento dell’autonomia strategica nazionale ed europea nel settore del digitale, in sinergia con il sistema produttivo nazionale, nonché attraverso un coinvolgimento proprio del mondo dell’università e della ricerca.

Ciò premesso, in merito a quanto occorso il 5 e il 6 marzo scorso, si evidenzia che il CSIRT ha allertato la Regione Emilia-Romagna di potenziali attacchi informatici nel corso di quel fine settimana. La Regione, quindi, ha coordinato un monitoraggio delle cyberdifese delle aziende sanitarie e si può confermare che gli attacchi non hanno provocato alcun danno ad alcuna azienda regionale.

Si ricorda, altresì, che la Regione diffonde le informazioni del CSIRT anche alla società in house Lepida, fornitrice dei servizi di connettività e di hosting per tutte le aziende sanitarie, affinché possa innalzare e monitorare le difese che già mette a disposizione per i propri servizi.

Si evidenzia, infine, che, per implementare gli strumenti di cyberdifesa, le aziende sanitarie si avvalgono di collaborazione e servizi con soggetti terzi, nel rispetto, naturalmente, della normativa nazionale dei contratti pubblici.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliere Occhi, per la replica.

 

OCCHI: Grazie, presidente.

Grazie, sottosegretario, per la risposta. Tuttavia, ritengo sia necessario porre la massima attenzione. Oltre agli attacchi (nel frattempo ne sono arrivati altri), c’è stato anche un importante attacco alle Ferrovie, che non è di competenza regionale, di competenza statale. Sappiamo che in questo caso sono stati colpiti anche i server e tanti dati sensibili sembra siano a rischio. In più, anche i dati su progetti specifici, progetti di realizzazione all’interno della nostra Regione.

Queste sono le informazioni che ho ricevuto. È chiaro che è in corso un qualcosa di nuovo su tutti gli aspetti. È in corso una guerra. Non si sa ancora se chi ha compiuto questi attacchi sia legato a qualche intelligence di qualche Paese straniero. Sta di fatto che la questione sta aumentando.

Non mi ha risposto sulla problematica che le ho posto sul tema dell’Università di Parma, nel senso che credo che sia giusto coinvolgere. Al netto anche e sicuramente della necessità di rispettare le leggi esistenti sugli affidamenti di lavori e servizi, però l’Università è comunque un ente di ricerca e credo che sarebbe possibile anche fare delle azioni di studio e quindi anche delle azioni di supporto tra enti pubblici, tra l’altro in una fase in cui c’è, appunto, difficoltà, in cui c’è qualcosa di nuovo da affrontare.

Sicuramente i disinvestimenti che sono stati fatti in passato anche sulle nostre reti, sulle nostre reti energetiche e sulle reti informatiche, ci pongono a rischio. Quindi utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione, comprese delle sinergie con i nostri enti di ricerca, in particolare le università, che hanno tra l’altro dimostrato di essere un’eccellenza anche a livello nazionale, credo che sia una modalità da portare avanti specialmente in questo periodo, in cui, ripeto, ci sono problematiche da affrontare nuove, problematiche che non conoscevamo, problematiche che non credo si fermeranno nel medio periodo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Occhi.

 

OGGETTO 5008

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato delle procedure e delle tempistiche per l’erogazione dei contributi conseguenti agli eventi atmosferici calamitosi del 2019. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 5008: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa lo stato delle procedure e delle tempistiche per l’erogazione dei contributi conseguenti agli eventi atmosferici calamitosi del 2019.

L’interrogazione è a firma della consigliera Castaldini. Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente.

Assessore, oggi chiedo di accendere i riflettori su un tema importante perché tiene in sospeso moltissime famiglie, imprese e Comuni, vittime, loro malgrado, di una calamità che tutti noi abbiamo visto commentato. Come ben si sa, le luci della ribalta si accendono subito dopo, nei giorni successivi, soprattutto perché in quel caso ci fu un impatto molto vistoso, anche con danni ingenti, e poi ci ritroviamo oggi, appunto nel 2022, a dover riaffrontare la questione legata alle tempistiche e all’erogazione dei contributi.

La prima calamità è di inizio 2019 e interessava le province di Bologna, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia. La seconda è la maxi grandinata del 22 giugno 2019 e ha colpito il territorio delle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia. Infine, la terza è relativa a diverse aree del territorio regionale che hanno subito danni nel mese di novembre 2019. Dopo tre anni dal primo evento, siamo in una fase ancora iniziale della procedura per la liquidazione dei danni. Almeno questa è la nostra informazione.

Questa è la fotografia che emerge dagli ultimi provvedimenti approvati, con persone sparse per tutta la regione, che in questo momento, dopo oltre trentasei mesi, non hanno ancora visto neanche un piccolo rimborso relativo ai danni che hanno subìto.

La nostra Regione, come si sa, parla spesso della disponibilità di non lasciare indietro nessuno e di pensare alla fragilità. Oggi non brilliamo, soprattutto su questo tema, per una certa velocità, e sicuramente la burocrazia non aiuta.

Faccio presente, soprattutto per quello che riguarda gli uffici tecnici, che in questo momento, così come abbiamo anche cercato di trattare nell’ultimo coordinamento che c’è stato, nel coordinamento PNRR, la difficoltà immensa dei Comuni a gestire molteplici atti: 110 per cento, tutta la questione legata ai balneari, non da oggi, ma da un po’ di mesi, che devono affrontare la presentazione di bandi importanti come quello PNRR, quindi la Regione deve sentire, come io sento, l’impegno e la necessità di non lasciare indietro alcuni Comuni, per giunta, quelli colpiti da calamità.

Per questo le chiedo da un lato lo stato dell’iter e i tempi dei risarcimenti; dall’altro, quali prospettive intende implementare la Regione per supportare al meglio i Comuni.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Risponde l’assessora Priolo. Prego.

 

PRIOLO, assessora: Intanto, in premessa, una considerazione politica. Quello che la consigliera sottolinea è un dibattito che noi abbiamo avviato anche a livello nazionale, perché qua stiamo parlando di emergenze con ordinanze di dichiarazione di stato di emergenza nazionale, per cui è evidente che la catena di montaggio deve essere più corta a livello nazionale, tra quelle che sono le disposizioni del Codice e la possibilità di finanziamento che alle volte è previsto nelle leggi finanziarie.

Le verrò a spiegare, anche con questa risposta, come siamo riusciti adesso a intercettare una volontà che da politica diventa anche finanziaria. Intanto, le darò alcune informazioni. Mi scusi i tecnicismi, ma di fronte a questi aspetti, purtroppo mi devo richiamare alla normativa. Come lei ha evidenziato nella sua richiesta, con decreto del Commissario delegato n. 89 del 2021, rettificato successivamente con decreto n. 158 del 2021, si è provveduto al riparto ed alla liquidazione a favore degli organismi istruttori (che nella fattispecie sono i Comuni e le Unioni) delle somme stanziate con deliberazione dal Consiglio dei Ministri del 20 maggio 2021, a copertura delle prime misure economiche a sostegno dei soggetti privati, delle attività economiche e produttive per i danni subìti in conseguenza degli eventi calamitosi verificatisi, come lei ha sottolineato, a maggio, giugno e novembre del 2019.

L’emissione dei mandati di pagamento delle somme liquidate agli organismi istruttori è stata effettuata a seguito dell’integrale versamento delle risorse statali nelle tre contabilità speciali intestate al Commissario delegato.

Noi, per poter dare i soldi, abbiamo bisogno che il Dipartimento ce li versi in contabilità speciale.

Questo è avvenuto nella data del 2 novembre 2021, per quanto riguarda gli eventi di novembre del 19, e il 3 novembre 2021, per quanto riguarda gli eventi di maggio e giugno del 2019.

Considerato il notevole lasso di tempo, come lei ha anche sottolineato, intercorso tra lo stanziamento di maggio e la liquidazione, quindi il loro versamento nelle contabilità speciali, il Commissario delegato, con il provvedimento n. 89, ha disposto il differimento dei termini previsti dalle direttive approvate nel 2020, tra cui il termine per l’esecuzione degli interventi ‒ diversamente, non saremmo riusciti a dare seguito anche ai finanziamenti ‒ e la produzione agli organismi istruttori della relativa documentazione di spesa, quindi aiutando i Comuni, dilazionando di un anno i tempi, quindi prorogandola dal 31/12/2021 al 31/12/2022, al fine di consentire sia ai Comuni che ai beneficiari l’ultimazione dei lavori e un recepimento idoneo della documentazione.

Ai sensi delle direttive citate, entro i 30 giorni successivi alla scadenza del termine del 31/12/2022, ovvero, nel caso in cui gli interventi vengano ultimati anche prima del suddetto termine, entro i 30 giorni successivi all’ultimazione degli stessi e alla presentazione della documentazione, gli organismi istruttori devono procedere alla liquidazione.

Quindi, finisco la pratica, la presento e in 30 giorni liquido.

A conclusione delle procedure di erogazione dei contributi spettanti a tutti i beneficiari, devono trasmettere all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, quale struttura a supporto della gestione commissariale, un elenco riepilogativo a rendicontazione degli importi effettivamente erogati.

Premesso quanto segue rispetto ai finanziamenti di 520.000 euro, quindi la prima tranche, desidero, invece, segnalare la disposizione di cui all’articolo 1, comma 448, della legge finanziaria per il 2022, che, a seguito di specifiche e insistenti richieste delle Regioni all’interno delle Commissioni speciali di Protezione civile ed al fine di avere risorse certe e programmabili per la prima volta da quando è stato adottato il Codice di Protezione civile, è stato previsto uno stanziamento nazionale di risorse pluriennali per gli anni dal 2023 fino al 2027 di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni indicati. Tali risorse saranno a copertura delle ulteriori misure economiche eccedenti la somma di 520.000 euro per le attività economiche e produttive e per i cittadini che hanno subìto danni conseguenti agli eventi verificatisi non solo nel 2019, ma anche nel 2020.

Abbiamo riunito tutto in un unico provvedimento.

Questo è un passo importante, che già da oggi ci consente di avere la certezza delle risorse e di avere, da questo punto di vista, la possibilità di accompagnare gli enti locali nella predisposizione della documentazione. Attendiamo quindi le indicazioni che, di concerto con il MEF, attraverso apposita ordinanza del Capo dipartimento, chiuderanno i rimborsi degli eventi calamitosi, consentendo già oggi di poterli programmare e quindi non attendendo ogni anno che una finanziaria ci finanzi le risorse eccedenti, che sono comunque molto importanti da stabilire dal punto di vista istruttorio.

Lo ritengo un passo importante. L’ultimo passo importante che stiamo cercando di portare a casa è il finanziamento del fondo delle emergenze regionali, che, per quanto ci riguarda, potrebbe essere molto utile per quelle emergenze puntuali che non hanno riscontro dal punto di vista delle emergenze nazionali.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessora.

Consigliera Castaldini, per la replica.

 

CASTALDINI: Ho ascoltato con attenzione. Alcuni dati non erano disponibili. Ci sono parole però, che ritornano spesso, almeno nella mia memoria politica, che sono l’esigenza di una catena corta. Chiaramente mi trova d’accordo, però queste parole credo che dal 2010 le sento, dal 2012, dal terremoto, ed è sacrosanto. Io temo che, oltre a una catena corta giusta, una richiesta che avrei fatto anch’io onestamente al Governo, bisogna vigilare affinché anche la nostra catena sia cortissima, cioè anche la nostra capacità di dare risposte in termini burocratici come Regione Emilia-Romagna.

Grazie, assessore. Credo che sia un lavoro buono e soprattutto spero che non ci siano limiti, perché la notizia era un po’ questa, rispetto a una determinata utenza, che è quella dei cittadini. Spero anche che venga data la giusta comunicazione agli utenti finali, al di là dei Comuni, che immagino siano ampiamente informati, ma anche ai cittadini che stanno aspettando un rimborso. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

 

OGGETTO 4969

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai disagi causati dalla cantierizzazione durante il periodo estivo del raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi e sulle eventuali azioni da intraprendere. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra, Rontini

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultima interrogazione. Interrogazione 4969: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito ai disagi causati dalla cantierizzazione, durante il periodo estivo, del raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi e sulle eventuali azioni da intraprendere. L’interrogazione è a firma dei consiglieri Fabbri, Zappaterra e Rontini.

Prego, consigliera Zappaterra.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente. Il primo firmatario è il mio collega Marco Fabbri, assente per Covid, quindi mi faccio carico del tema, che comunque è un tema territoriale, e non solo, molto sentito, del quale l’assessore ha piena conoscenza, anche perché negli anni passati, sia in quest’aula che con provvedimenti della Giunta stessa, si è cercato di farsi carico del problema, che comunque anche quest’anno, purtroppo, si ripropone puntualmente. L’attività di questi anni, quindi, non voglio dire che sia stata inutile, ma certamente non abbiamo superato un problema che ormai è annoso. Mi riferisco, ovviamente, al problema della manutenzione sul raccordo autostradale della Ferrara-Porto Garibaldi, un’infrastruttura strategica a tutti gli effetti, per il territorio, che funge da collegamento per i due assi autostradali che sono l’autostrada A13 Bologna-Padova e la E55, strada statale 309, quella che tutti conoscono come Romea Venezia-Ravenna.

La 309 e la superstrada Ferrara-Mare sono le uniche due vie d’accesso alla costa ferrarese che purtroppo, storicamente, sconta una carenza infrastrutturale rispetto al resto della costa emiliano-romagnola, perché ha queste due uniche vie di accesso, e puntualmente, all’inizio di ogni anno, si prospetta il problema della manutenzione. ANAS, ancora una volta, pochi giorni fa, ha avviato i cantieri sul raccordo Ferrara-Porto Garibaldi, comunicando i lavori per i prossimi mesi, sempre a ridosso dell’avvio della stagione balneare.

Lo scorso autunno-inverno, quello appena passato, come ormai è sempre successo negli ultimi anni, ci sono state le condizioni ottimali per realizzare asfaltature e opere di manutenzione, visto che le temperature non sono state particolarmente rigide e visto che non è stato un autunno-inverno nemmeno particolarmente piovoso. Siccome ormai stiamo diventando tutti tecnici, e sappiamo che le asfaltature non si possono fare col freddo, ci chiediamo comunque perché in una stagione come quella appena passata, dove le condizioni climatiche sono state ottimali, non si sia potuto comunque anticipare i lavori che, come già comparso sulla stampa, partono adesso e finiranno presumibilmente, se tutto va bene, a fine luglio.

La risposta di ANAS è stata al momento insoddisfacente, perché è stata una risposta legata esclusivamente al fatto che ad agosto i cantieri non ci saranno. Per fortuna, la stagione balneare sui lidi ferraresi inizia a primavera, è già iniziata. Domenica scorsa, prima domenica di sole, puntualmente auto e famiglie si sono trovate a fare ore di fila.

Allora io chiedo all’assessore, anche quest’anno, come è successo negli anni passati, di intervenire, chiedendogli quali sono i passaggi fatti con ANAS, a che livello è l’interlocuzione, perché davvero è un problema ormai annuale.

Abbiamo anche visto i lavori avviati. Al momento non stanno facendo asfaltature. Si è fatto solo lo scavo, quindi ci continuiamo a chiedere perché lo scavo non sia stato fatto magari a gennaio- febbraio, magari con le asfaltature a temperature più miti di questa fase, che in qualche settimana avrebbe potuto risolversi.

Comunque, io non sono un tecnico, quindi lo chiedo all’assessore, che conosce benissimo il problema. Gli operatori turistici della nostra costa sono molto, molto preoccupati, perché ogni anno c’è un pezzo di pregiudizio su questo. Quindi, chiedo all’assessore come si è attivato e come possiamo intervenire, almeno per evitare che ogni anno capiti questa problematica.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zappaterra.

Risponde l’assessore Corsini. Prego.

 

CORSINI, assessore: Il tema, naturalmente, non è, purtroppo, nuovo, quello legato alla direttrice Ferrara-Porto Garibaldi.

In riferimento all’interrogazione dei consiglieri Zappaterra e Fabbri, questo Assessorato, nell’ambito del proprio mandato, ha attivato costantemente un’interlocuzione con la struttura territoriale di ANAS in relazione ai lavori previsti sulla rete viaria interessanti il territorio regionale, in particolare, rispetto all’interrogazione specifica, in concomitanza con l’avvio delle attività di cantiere in merito ai lavori di manutenzione programmata sul raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi.

Quindi, sono nelle condizioni di fornire un aggiornamento sull’organizzazione delle attività risultante da un affinamento di quanto concordato dalla stessa ANAS con la Prefettura di Ferrara. In realtà, più che un affinamento, diciamo che è stato modificato il cronoprogramma dei lavori che inizialmente ANAS aveva proposto. In un primo momento, infatti, la società aveva previsto di effettuare una sospensione delle lavorazioni solo nel mese di agosto. In seguito agli approfondimenti svolti, è stato, invece, possibile programmare una sospensione delle lavorazioni anche nel mese di luglio, quindi nei due mesi centrali dell’estate.

Più nello specifico, occorre evidenziare che le lavorazioni previste sull’arteria non consistono nel rifacimento delle pavimentazioni stradali, attività che avrebbe potuto essere eseguita interamente nei mesi primaverili ed autunnali, pur con le dovute limitazioni imposte dalla potenziale piovosità stagionale. Si tratta, invece, come veniva ricordato anche dalla consigliera Zappaterra, di interventi di risanamento profondo del corpo stradale, che prevedono lavorazioni fino a una profondità di 90 centimetri e di consolidamento delle scarpate, per cui è prevista la totale asportazione e sostituzione del terreno, con il consolidamento attraverso infissione di elementi metallici e posa di nuove barriere di sicurezza. Quindi, un intervento di carattere strutturale, che va oltre il semplice tappeto stradale.

Tali lavorazioni non possono essere eseguite in periodi di potenziali piovosità e, pertanto, i mesi primaverili ed autunnali sono da escludere – naturalmente queste sono tutte informazioni di carattere tecnico che ci sono state comunicate da ANAS – anche se poi si rivelano, come nell’anno in corso, decisamente meno piovosi della media, mentre i mesi invernali non sono idonei per le temperature potenzialmente rigide, come quelle appunto dell’ultimo inverno. Non è possibile altresì, come ha riferito ANAS, eseguire i lavori in sicurezza nelle ore notturne.

Occorre infine evidenziare che questi lavori risultano assolutamente indispensabili per mettere in sicurezza l’arteria e sono fortemente sostenuti dalla Regione, così come in altre arterie statali, proprio per garantire un transito in sicurezza agli utenti, in particolare al flusso turistico che annualmente interessa questo collegamento, e scongiurare pericolosi fenomeni, purtroppo già occorsi in passato, di cedimento repentino di porzioni della carreggiata.

A seguito del confronto, quindi, al fine di contemperare le esigenze delle lavorazioni con quello dell’utenza turistica, è stato condiviso che ANAS concluda gli interventi a fine febbraio e, in particolare, il risanamento profondo della pavimentazione fra il chilometro 20 e il chilometro 24 entro metà giugno e il consolidamento di un tratto di scarpate con la posa di nuove barriere entro la fine di maggio. Questi sono gli ultimi cronoprogrammi che sono stati concordati con ANAS in seguito anche a un intervento da parte della prefettura di Ferrara, interessata dalle amministrazioni comunali coinvolte dalla problematica.

Le ulteriori lavorazioni previste, quindi, sia sulle pavimentazioni che sulle scarpate saranno invece rinviate a fine agosto, inizio settembre – poi naturalmente su questo bisognerà concordare con ANAS e con i Comuni – dopo il periodo di maggiori spostamenti turistici. ANAS si è… E comunque al di fuori della stagione turistica maggiormente ricca di utenze durante la stagionalità. ANAS si è comunque impegnato ad assicurare, durante il periodo dei lavori, la piena percorribilità di una corsia per senso di marcia e a contenere la lunghezza dei tratti di cantiere.

Occorre infine evidenziare che la richiesta di ulteriori rimodulazioni delle attività programmate, volte a sospendere i lavori anche, per esempio, nei mesi di maggio e di giugno, avrebbe purtroppo come conseguenza quella di dilazionare ulteriormente nel tempo l’obiettivo di ottenere un’infrastruttura adeguata e sicura a vantaggio degli utenti in transito sulle stesse.

Comunque, in conclusione, rispetto alla prima proposta di programmazione di ANAS, che prevedeva la sola sospensione nel mese di agosto, il punto di caduta, la mediazione che tiene conto delle esigenze turistiche della località dei lidi comacchiesi, naturalmente con le necessità e le esigenze tecniche delle lavorazioni previste, è stato decidere di sospendere i lavori nei mesi di luglio e agosto e di procedere durante i mesi primaverili, appunto, a una parziale lavorazione con l’istituzione del senso di percorrenza in una sola carreggiata, garantendo comunque la possibilità di affluenza ai lidi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliera Zappaterra, per la replica.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

Ringrazio l’assessore per l’impegno e anche per il miglioramento rispetto al cronoprogramma iniziale che si è ottenuto.

Credo anche, però, considerato che questa è una situazione che si verifica tutti gli anni, che siamo tutti d’accordo che i lavori debbano essere eseguiti, non è questo l’oggetto della discussione, ma l’oggetto della discussione sono i tempi dei cantieri.

Credo, assessore, che per il prossimo anno, visto che ormai per quest’anno è andata così, sia opportuno però cambiare anche il livello del confronto. Ogni anno il territorio e la Regione si trovano abbandonati ad affrontare questo tema.

Io penso che sia ora che anche il ministero, che ha un ruolo di controllo e di indirizzo rispetto ad ANAS, si faccia carico di un problema che è annosissimo. Lo chiedo perché io non sono un tecnico, non voglio infilarmi, in questa sede, in una discussione tecnica. Prima o poi mi farò spiegare da qualcuno come fanno in Norvegia, o nei Paesi dal clima freddissimo a fare le asfaltature, perché questo rimane un dubbio. Non è di questo che dobbiamo discutere, però certamente del fatto che in autostrada i cantieri lavorano anche di notte, con un numero adeguato di personale, per fare in modo che siano brevi, mentre in superstrada, quando si passa, i cantieri sono spesso a rilento, di notte non si lavora: per citare un esempio rispetto al quale noi abbiamo bisogno di sollecitare ANAS, perché quando apre i cantieri della manutenzione, che vanno aperti, metta sulla superstrada Ferrara-Mare lo stesso impegno che si mette su un tratto autostradale.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zappaterra.

Abbiamo concluso le interrogazioni.

 

OGGETTO 4978

Presa d’atto delle dimissioni di un Componente della Consulta di garanzia statutaria e sua sostituzione ai sensi dell’art. 5, comma 1 della L.R. 23/2007 e dell’art. 69, comma 3 dello Statuto regionale. (76)

(Discussione e nomina Dott.ssa Anna Voltan)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, passiamo all’oggetto 4978, che riguarda la presa d’atto delle dimissioni di un componente della Consulta di garanzia statutaria e la sua sostituzione, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della legge regionale n. 23/2007 e dell’articolo 69, comma 3, dello Statuto regionale.

Chiedo se qualcuno vuole intervenire in dibattito generale. Consigliera Zappaterra, prego.

Il microfono era acceso da prima. Mi scusi.

Consigliera Zappaterra, prego.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

Non l’avevo chiesto, ma mi pare opportuno dirlo pubblicamente, perché rimanga a verbale. I colleghi Capigruppo sono già tutti informati, nei passaggi fatti venerdì, sul fatto che la proposta che facciamo, in sostituzione del professor Peccenini, è quella di Anna Voltan.

Non credo di dovermi dilungare molto nel motivare questa scelta. La dottoressa Voltan la conosciamo tutti. Ha lavorato presso questa Assemblea fino all’anno scorso, fino a pochi mesi fa. Ha partecipato attivamente alla costruzione della legge istitutiva della Consulta di garanzia statutaria, ne conosce i meccanismi e conosce benissimo il ruolo dell’Assemblea. Quindi, ci pare la scelta migliore per sostituire il professor Peccenini.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zappaterra.

Altri vogliono intervenire in dibattito generale? Dichiarazioni di voto?

A questo punto, procediamo con la votazione.

Prima nomino tre scrutatori: la consigliera Costi, la consigliera Rossi e la consigliera Stragliati. Invito le tre scrutatrici a sedersi al tavolo per lo svolgimento delle operazioni di voto.

Scelta fatta dalla presidente donna.

Invito, però, il consigliere Bergamini a procedere alla prima e anche alla seconda chiama dei consiglieri.

Chiedo un po’ di silenzio, per cortesia.

Ricordo che la votazione è segreta, mediante scheda, con voto limitato a un solo nome.

Ricordo che, a norma dell’articolo 82 del Regolamento, i consiglieri chiamati all’appello si recano nella cabina per esprimere il proprio voto sulla scheda, che poi depositano nell’urna.

A questo punto procediamo, consigliere Bergamini, consigliere segretario dell’Assemblea, all’appello e alla chiama dei consiglieri. Prego.

Prego, consigliere.

 

BERGAMINI: Grazie, presidente.

Cominciamo.

 

(Il consigliere-segretario Bergamini effettua l’appello dei consiglieri

per l’inserimento della scheda nell’urna)

 

  1. AMICO Federico Alessandro - presente
  2. BARCAIUOLO Michele - presente
  3. BARGI Stefano - presente
  4. BERGAMINI Fabio - presente
  5. BESSI Gianni - presente
  6. BONACCINI Stefano - (assente)
  7. BONDAVALLI Stefania - presente
  8. BULBI Massimo - presente
  9. CALIANDRO Stefano - presente
  10. CASTALDINI Valentina - presente
  11. CATELLANI Maura - presente
  12. COSTA Andrea - presente
  13. COSTI Palma - presente
  14. DAFFADÀ Matteo - presente
  15. DELMONTE Gabriele - presente
  16. FABBRI Marco - (assente)
  17. FACCI Michele - presente
  18. FELICORI Mauro - presente
  19. GERACE Pasquale - presente
  20. GIBERTONI Giulia - (assente)
  21. LISEI Marco - presente
  22. LIVERANI Andrea - presente
  23. MALETTI Francesca - presente
  24. MARCHETTI Daniele - presente
  25. MARCHETTI Francesca - presente
  26. MASTACCHI Marco - presente
  27. MONTALTI Lia - (assente)
  28. MONTEVECCHI Matteo - presente
  29. MORI Roberta - presente
  30. MUMOLO Antonio - presente
  31. OCCHI Emiliano - presente
  32. PARUOLO Giuseppe - presente
  33. PELLONI Simone - presente
  34. PETITTI Emma - presente
  35. PICCININI Silvia - presente
  36. PIGONI Giulia - presente
  37. PILLATI Marilena - presente
  38. POMPIGNOLI Massimiliano - presente
  39. RAINIERI Fabio - presente
  40. RANCAN Matteo - presente
  41. RONTINI Manuela - presente
  42. ROSSI Nadia - presente
  43. SABATTINI Luca - presente
  44. SONCINI Ottavia - presente
  45. STRAGLIATI Valentina - presente
  46. TAGLIAFERRI Giancarlo - presente
  47. TARASCONI Katia - presente
  48. TARUFFI Igor - presente
  49. ZAMBONI Silvia - presente
  50. ZAPPATERRA Marcella - presente

 

 

(Seguono le operazioni di scrutinio)

 

PRESIDENTE (Petitti): Comunico l’esito della votazione:

 

Anna Voltan 27

Schede bianche 18

Schede nulla 1

 

Dichiaro, pertanto, nominata quale componente nella Consulta di garanzia statutaria la dottoressa Anna Voltan.

 

OGGETTO 4952

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Misure urgenti di solidarietà con la popolazione dell'Ucraina”. (39)

(Relazione della Commissione, relazione di minoranza e discussione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo adesso con l’oggetto 4952: progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante “Misure urgenti di solidarietà con la popolazione dell’Ucraina”.

Su tale oggetto sono state presentate due proposte di emendamento, una a firma dei consiglieri Pelloni e Rancan, una a firma dei consiglieri Catellani e Rancan; sono stati presentati due ordini del giorno, uno a firma della consigliera Castaldini e uno a firma della consigliera Bondavalli e altri.

Per quanto riguarda il procedimento di discussione, ricordo che la relatrice del provvedimento è la consigliera Bondavalli e il relatore di minoranza è il consigliere Rancan.

A questo punto, apriamo la discussione generale. Passo, ovviamente, la parola alla relatrice della Commissione, la consigliera Bondavalli. Prego, consigliera.

 

BONDAVALLI, relatrice della Commissione: Grazie, presidente. Un saluto alla Giunta. Un saluto ai colleghi e alle colleghe.

Devo dire che si prova una certa emozione, oggi, a trovarsi in aula tutti insieme dopo due anni di pandemia. Penso abbia davvero un significato particolare, a maggior ragione rispetto al progetto di legge che oggi discutiamo.

Questo è un PDL...

 

PRESIDENTE (Petitti): Colleghi, chiedo un po’ di silenzio in aula. Non riusciamo a sentire gli interventi. Grazie.

Prego.

 

BONDAVALLI, relatrice della Commissione: Grazie, presidente.

Questo è un PDL che ‒ lo voglio ribadire subito ‒ parla di solidarietà, parla di generosità, la generosità di tanti emiliano-romagnoli che in queste settimane stanno donando fondi per sostenere la popolazione ucraina.

Sono ormai trascorsi più di 40 giorni dall’inizio della tragica, quanto assurda, guerra in Ucraina. Un tempo caratterizzato da un numero elevato di morti, feriti, distruzioni, a cui si associa la fuga di tantissime persone che scappano dal proprio Paese in cerca di accoglienza, di sicurezza per sé e per i propri familiari.

In sintesi, questo è lo specchio di quanto una guerra può drammaticamente generare.

La comunità internazionale si sta adoperando, tra azioni diplomatiche, sanzioni e embarghi nei confronti della Russia, che è il Paese invasore. Al momento, però, non è dato prevedere quando potrà esserci l’invocato “cessate il fuoco”.

In questo contesto di profonda sofferenza, la comunità emiliano-romagnola sta mettendo in campo un grande impegno nell’accoglienza dei profughi ucraini, tanto da ospitarne oltre 20.000, ovvero circa un quarto... Questo è un dato importante da sottolineare, un dato che dice molto anche del cuore di questa Regione. Dicevo, circa un quarto di quelli arrivati in Italia, giunti a poco meno di 82.000, secondo i dati resi noti dal Viminale nella giornata di domenica 3 aprile.

Dell’emergenza profughi che arrivano nel nostro territorio si occupa, all’insegna di un confronto costante, una cabina di regia che, come sappiamo, è presieduta dal presidente Bonaccini, alla quale partecipano prefetti, sindaci dei Comuni capoluogo e presidenti di Provincia.

A tutti coloro che arrivano, il sistema sanitario regionale garantisce controlli e screening contemplati dalla normativa nazionale, compresi quelli relativi all’infezione da SARS-CoV-2 e la somministrazione delle vaccinazioni in tutti i casi previsti.

Per le persone che arrivano la Regione ha messo a disposizione anche un supporto psicologico di emergenza mediante l’operato di 150 professionisti. Tenendo conto poi che un numero significativo dei profughi sono bambini e ragazzi di minore età, grande attenzione è dedicata giustamente alla frequenza scolastica. Ad oggi sono circa 1.500 quelli inseriti nelle nostre scuole e stesso impegno è dedicato agli studenti universitari, per i quali sono previste alcune decine di borse di studio.

Al lavoro fatto e al lavoro che è in corso, appunto, da parte di questa Regione, prefetture, Comuni terzo settore si aggiunge, lo dicevamo in partenza, la grande dimostrazione di solidarietà degli emiliano-romagnoli. Ricordo che ammontano a circa 2 milioni di euro, e li hanno superati, le donazioni per l’assistenza ai profughi in fuga dalla guerra in Ucraina fatte sul conto corrente intestato all’agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, Protezione civile che nella nostra regione sta davvero avendo un ruolo molto, molto importante.

Questa è una nuova dimostrazione di grande sensibilità nei confronti di chi ha bisogno, nei confronti di chi arriva nella nostra regione. A versare sono stati tanti cittadini e famiglie, insieme anche ad aziende, imprese, gruppi industriali, rappresentanze economiche, datoriali e sociali. Fatemi fare un grandissimo ringraziamento a coloro che hanno dimostrato davvero di essere sensibili a una guerra che ci lascia senza parole, a immagini anche che ci lasciano senza parole.

Con questo progetto di legge, firmato dalla vicepresidente Elly Schlein e dagli assessori Calvano e Priolo, che naturalmente ringrazio per il grande impegno che stanno mettendo in campo, per un lavoro, guardate, che è davvero un lavoro di squadra, la Regione interviene per fornire un sostegno tempestivo, un sostegno efficace alla popolazione ucraina colpita dalla guerra, ricordiamo, esplosa il 24 febbraio scorso.

Questo è un provvedimento che ha essenzialmente lo scopo di generare le condizioni per la spendibilità e l’utilizzo delle risorse finanziarie raccolte, attivandole, e questa è un’altra parte importante, nel più breve tempo possibile e individuandone naturalmente le direttrici per l’utilizzo. La proposta identifica come destinatari prioritari delle azioni di aiuto minori, donne, persone anziane e con disabilità e, in generale, chi si trova in condizioni di fragilità. Gli interventi hanno natura umanitaria, di cooperazione, di ricostruzione, di assistenza sociale e sanitaria, di supporto educativo ai minori.

Per quanto riguarda i soggetti attuatori, sono quelli individuati dalla legge regionale n. 12 del 2002 inerente la cooperazione internazionale con i Paesi in via di sviluppo e in via di transizione, gli enti locali e soggetti del Terzo settore, gli enti religiosi civilmente riconosciuti, le organizzazioni della società civile.

Questa è una proposta orientata al sostegno e all’assistenza a coloro che hanno trovato rifugio e accoglienza nei territori limitrofi all’Ucraina, all’aiuto e all’accompagnamento a quelle persone che sono invece, lo dicevamo prima, arrivate nella nostra regione, e alla ricostruzione, ovviamente, appena le condizioni lo consentiranno, e dunque terminato il conflitto, che tutti ci auguriamo che possa davvero avvenire in tempi rapidi, ricostruzione di edifici di rilevanza sanitaria, sociale, culturale profondamente danneggiati e distrutti dai bombardamenti.

Su questo torneremo perché abbiamo presentato anche, come maggioranza, un ordine del giorno. Il testo della proposta di legge in esame, come sappiamo, ha avuto un percorso rapido. Per questo ringrazio anche i presidenti delle Commissioni, ringrazio i Gruppi politici dell’aula perché ovviamente misure urgenti hanno bisogno di un percorso rapido, proprio per mettere a disposizione le risorse che grazie alla generosità degli emiliano-romagnoli abbiamo raccolto.

In Commissione V, presieduta dalla collega Marchetti, ovviamente abbiamo proceduto anche alla presentazione, con relative discussione e votazione, di proposte emendative, Io davvero ringrazio tutti i Gruppi che si sono adoperati in tal senso. Sicuramente abbiamo dato vita, credo, a un confronto anche è particolarmente stimolante su un tema di rilevanza particolare.

Anche il passaggio di oggi, lo si diceva prima, sarà accompagnato dalla presentazione di ordini del giorno, emendamenti. Vedremo più tardi, da questo punto di vista, nella discussione. È chiaro che questi rappresentano sicuramente un ulteriore contributo al confronto, e comunque un contributo da apprezzare e valorizzare.

Il progetto di legge è molto semplice. È composto, come sapete, da quattro articoli, velocemente, anche se lo conosciamo molto bene: il primo indica finalità e destinatari del provvedimento, individuati prioritariamente in minori, donne, persone anziane e disabili o, comunque, in condizioni di fragilità, nonché la tipologia delle azioni da intraprendere.

L’articolo 2 definisce, nella prima parte, quelli che saranno i soggetti attuatori, i destinatari dei contributi da parte della Regione Emilia-Romagna per la realizzazione delle finalità previste dall’articolo 1 e, nella seconda parte, indica come la Regione stessa farà fronte agli impegni assunti con la proposta di legge.

L’articolo 3 ha ad oggetto la clausola valutativa. Nello specifico, prevede una prima relazione a sei mesi dall’entrata in vigore della legge e, successivamente, relazioni annuali.

L’articolo 4 disciplina l’entrata in vigore della legge.

Chiudo ricordando che l’Assemblea legislativa ha dedicato alla guerra in Ucraina, nelle settimane scorse, un importante momento di confronto, un importante momento di discussione, che si è concluso con l’approvazione di una risoluzione che ha espresso in modo unitario, per quanto di competenza, intendimenti e obiettivi in relazione a questo conflitto.

Auspico che ci possa essere lo stesso approccio nei confronti di questo progetto di legge, dal profilo ‒ lo provavo a dire poco fa ‒ semplice, lineare, non troppo articolato, proprio per corrispondere a necessità urgenti, mettendo a disposizione in tempi rapidi le risorse finanziarie raccolte grazie alla generosità degli emiliano-romagnoli.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

Ora c’è il relatore di minoranza del progetto di legge, il consigliere Rancan. Prego, consigliere.

 

RANCAN, relatore di minoranza: Grazie, presidente.

Conosciamo, e non voglio dilungarmi oltre, le emergenze in Ucraina. Tanto ne è stato parlato, tanto ne abbiamo parlato e discusso anche nelle sedute passate, con l’approvazione unanime di una risoluzione che ha dato, ovviamente, un indirizzo importante da parte di tutta l’aula e che ha garantito anche la possibilità di riuscire ad avere un dialogo organico anche su questo progetto di legge, un progetto di legge che si articola in pochi articoli, ma che ha un’importanza sostanziale, cioè quella di andare ad aiutare persone che scappano da una guerra.

Questo è il punto fondamentale di tutta la discussione di cui stiamo parlando e che stiamo affrontando oggi, sicuramente perché vi è una distinzione da fare principale. La prima distinzione che faccio io è la possibilità e la necessità di aiutare in loco e la rispettiva necessità e priorità di aiutare chi qui, nella nostra regione, accoglie i profughi di questa guerra.

Questo ovviamente segna una linea di demarcazione importante. Guardiamo il sito della Regione: ovviamente, si parla in modo anche un po’ disorganico di raccolta fondi per accoglienza profughi, si parla di raccolta fondi per aiuto dei profughi. Tra le due cose però c’è una differenza sostanziale, perché accogliere è un conto, aiuto è un altro.

Come vediamo all’inizio di questo progetto di legge, si parla di aiuto e si prevedono interventi a carattere umanitario, di cooperazione, di ricostruzione. Soprattutto sulla parte di ricostruzione bisognerà fare un focus, perché dovremo capire cosa si intende per ricostruzione, quanto si vuole investire in ricostruzione di tutto quello che verrà messo anche ipoteticamente, con variazioni di bilancio necessarie, occorrerà cercare di capire anche come sarà affrontato il tema dell’assistenza sociale e sanitaria, di supporto educativo ai minori, e poi anche le priorità che ci siamo dati, con questo progetto di legge, relativamente alle persone disabili, alle persone anziane, o a chi ha maggiori problemi di vulnerabilità e di fragilità.

Ovviamente, mi permetto una riflessione, al di là di quelle che saranno le considerazioni che faremo in dichiarazione di voto e in discussione generale. Quanto all’impostazione di dire oggi “apriamo già un bando”, sappiamo bene che un bando è già stato aperto, le risorse ci sono già, però saranno gli 1,8 milioni che dovremo capire come si destineranno, in che modo andranno destinati. Quello rappresenta una variabile importante perché ci piacerebbe sapere come verranno spesi questi soldi, ci piacerebbe sapere chi gestirà questi soldi e quali progettualità ci sono in mente.

Capite bene, infatti, la linea di demarcazione di cui dicevo all’inizio, tra l’aiuto là, o al confine, e l’aiuto a chi oggi qui sta accogliendo: penso a enti di volontariato, associazioni di volontariato, enti locali, penso a enti religiosi e apprendo favorevolmente anche dell’approvazione dell’emendamento che è stata fatta dalla collega, consigliera Castaldini, per l’iscrizione e l’inserimento degli enti religiosi all’interno di questo mondo di accoglienza.

Sicuramente la priorità, secondo noi, in questa fase, deve essere quella di aiutare, sì, il profugo, chi è là, ma soprattutto anche chi è qui, perché ci sono dei nostri cittadini emiliano-romagnoli che stanno mettendo ‒ e a loro va un grande plauso ‒ a disposizione locali, strutture, case e anche impegni economici. Sicuramente questa parte deve essere considerata.

Sappiamo qual è la predisposizione e soprattutto quella che è stata la nostra linea negli anni passati relativi alla cooperazione internazionale, dove vi erano degli Enti, che possiamo chiamare “del terzo settore”, organizzazioni non governative, che gestivano in un determinato modo le accoglienze. Ecco perché ci sono state varie riflessioni. Secondo noi, bisognava passare prioritariamente per gli Enti locali, per avere anche un controllo maggiore di come verranno spese queste risorse.

Sicuramente, quindi, questa è una parte importante, anche relativa alla formazione. Sappiamo bene che ci saranno e ci sono già questi bambini e questi ragazzi che verranno a far parte del nostro mondo scolastico, del nostro mondo. Anche quella deve essere una riflessione importante che dobbiamo fare e che ci dobbiamo prendere in carico.

Questo progetto di legge, in realtà, crea qualcosa di strutturale. All’inizio noi ci siamo chiesti: come mai oggi facciamo un progetto di legge quando, in realtà, per poter destinare dei fondi all’interno della nostra Regione, poteva anche non servire un progetto di legge? Altre Regioni si stanno comportando in modo diverso e differente, quindi senza progetti di legge, come è stato fatto, magari, per l’emergenza Covid. Se non sbaglio, il conto corrente della Protezione civile è già stato utilizzato anche per altre situazioni.

Abbiamo capito che questo progetto di legge serve sia per rendere strutturale qualcosa, ma anche per riuscire a mandare dei fondi all’estero, per l’aiuto anche di queste persone. Questa è una linea di demarcazione sulla quale bisogna riflettere.

Ringrazio la relatrice di maggioranza, perché abbiamo fatto un lavoro che ha visto anche un confronto. Abbiamo fatto anche un lavoro... Adesso sto parlando da relatore di minoranza, ma mi tolgo un attimo la giacchetta. Noi, come Lega, abbiamo presentato due emendamenti e un ordine del giorno, con i quali mettiamo una piccola postilla, soprattutto per quanto riguarda la questione degli Enti locali, che secondo noi è principale, come dicevo prima, e fondamentale per avere un controllo di quelli che saranno i fondi spesi. E poi un ordine del giorno dove andiamo a specificare determinate questioni che possono essere utili, come dicevo prima, per i bandi a venire. Il bando che è uscito ora lo abbiamo visto, ma dobbiamo mettere delle regole chiare per il bando che dovrà uscire.

Oltre a queste sollecitazioni che abbiamo già fatto in altre sedi, quindi, anche nelle Commissioni, abbiamo specificato quelli che possono essere i nostri atti migliorativi di un progetto di legge che non ci vede sfavorevoli, ma sul quale siamo disponibili a ragionare anche in fase di discussione generale.

Queste sono le nostre idee. Oltretutto, penso anche di rappresentare una parte del pensiero dell’opposizione quando diciamo che un po’ di criticità ci sono e che un po’ di questioni da vedere e da mettere a punto dobbiamo tenerle in considerazione. Penso infatti che quando si tratta di fondi dei cittadini, e poi, soprattutto, quando si parla di controllo, ci debba sempre essere un occhio di riguardo per evitare futuri scivoloni.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Rancan.

Consigliere Tagliaferri, prego.

 

TAGLIAFERRI: Presidente, nella guerra che Putin ha scatenato nei confronti della nazione ucraina, Fratelli d’Italia sta decisamente con il presidente Zelensky e con il popolo ucraino, al quale va tutta la nostra solidarietà, amicizia e vicinanza.

Spero che l’incipit sia stato sufficientemente esaustivo e che la nostra posizione politica, come nel costume di Fratelli d’Italia, sia sufficientemente chiara. Sul tema specifico, la posizione del mio Gruppo e del mio partito non nasce con la recente invasione scatenata da Vladimir Putin, ma risale al lontano 2014, con il fior fiore di riflessioni che autorevoli esponenti avevano posto inutilmente all’Europa per evitare quella situazione alquanto rischiosa e soccombente su cui si è attestata la UE ora che la guerra scatenata dalla Russia è arrivata.

Purtroppo, ora ci troviamo a scontare una evidente inadeguatezza dell’Unione, con Macron in testa a tutti, e con una presidenza USA molto debole e confusa qual è la presidenza Biden.

Altra domanda che ci siamo posti e poniamo invano a tutta l’Europa, fin dall’occupazione russa della Regione del Donbass, ricordava le conseguenze geopolitiche strategiche che sarebbero potute discendere da un esplicito posizionamento dell’Ucraina all’interno della NATO.

La risposta a quella domanda, ma ancor di più l’inazione pressoché totale che ha accompagnato quella domanda, la vediamo ora in tutta la sua portata distruttiva. A differenza del maldestro tentativo di alcuni commentatori politici che ci hanno descritto come filoccidentali in quest’ultima partita di strategie internazionali che si è manifestata, Fratelli d’Italia e una parte preponderante del Centrodestra italiano è da sempre dalla parte dei popoli che rivendicano il diritto di autodeterminarsi. Era così per i cecoslovacchi, per gli ungheresi e, più di recente, per i georgiani.

Ovvio, quindi, che in questa tragedia noi siamo dalla parte degli ucraini e, più in generale, vediamo favorevolmente un processo più globale e onnicomprensivo di democratizzazione e occidentalizzazione dei tanti Paesi dell’ex Cortina di ferro. Noi siamo atlantisti e, a tal proposito, abbiamo già organizzato numerosi appuntamenti di approfondimento e di studio con quel mondo politico statunitense a noi affine, che può essere accusato di tante cose, ma non certamente di filo-putinismo.

Anche sull’Ucraina abbiamo mostrato una totale coerenza con le posizioni politiche che esprimiamo da sempre e con il sistema valoriale a cui ci riferiamo. Questa chiarezza di posizioni, su cui, eccezione più unica che rara, converge ora anche il PD, non a caso viene premiata dai recenti sondaggi, che sembrano confermare l’intendimento del corpo elettorale italiano. Ciò significa che automaticamente siamo tutti atlantisti ed europeisti? La risposta è presto detta: no.

Fratelli d’Italia, a differenza del PD, le pecche nella posizione europea le denuncia da tempo. I tanti buchi nella comune casa continentale ci preoccupano fin da quando, per ragioni squisitamente economiche e mondialistiche, si chiusero non uno, ma due occhi quando si trattò di inserire nell’area Euro molti dei Paesi dell’Europa orientale, figli di quel socialismo reale, la cui ideologia egemone, assolutista e del tutto illiberale continua a mostrare evidenti ferite e squilibri di ogni tipo.

Per favore, non provate neppure per un secondo a darci dei guerrafondai. Dire chiaramente che è giusto fornire aiuti, anche militari, all’Ucraina, come giustamente propone un Governo, che noi non appoggiamo e di cui non facciamo parte, come l’esecutivo Draghi, e che in un quadro così incerto come l’attuale è più che assennato prevedere un potenziamento del proprio dispositivo militare, è semplicemente perseguire una politica di chiarezza, a differenza degli equilibrismi mostrati da altri soggetti politici, che evidentemente devono fare i conti con l’inconsistenza della loro impalcatura populista o che devono confrontarsi con simpatie o legami oggettivamente imbarazzanti ed inquietanti.

Ci stupiamo di chi, pur avendo assunto importanti ed apicali incarichi di governo, giocherella con gli ordini del giorno, con le spese militari, tutto quello cui abbiamo assistito in questi ultimi giorni. Mi riferisco al presidente Conte e a quel che rimane del Movimento 5 Stelle, che sta tenendo in scacco il PD e il Centrosinistra.

Cari colleghi, chiedere a Letta di proferire parole e di dire che Conte e il Movimento 5 Stelle stanno mettendo a rischio la nostra credibilità internazionale, campo largo, ma non scherziamo, è un’accozzaglia che ci fa tremare le vene ai polsi, se pensiamo che vorrebbero governare il Paese.

Certo, anche in questo caso votiamo l’ego ipertrofico di una Giunta e di un presidente che pensano di essere supereroi, condannati a risolvere da soli ogni tipo di problema.

Avremmo preferito un maggior coinvolgimento dell’Assemblea legislativa, magari attraverso un maggiore coordinamento della macchina della Protezione civile. Ma su questo tema facciamo finta di niente e non faremo mancare il nostro appoggio. Non per buonismo o per la voglia, che assolutamente non c’è, di far parte di una maggioranza che assolutamente non ci rappresenta, ma per coerenza verso ciò che pensiamo e per la vicinanza agli ucraini che soffrono a causa della guerra.

A dispetto delle numerose contraddizioni, imbarazzi, contiguità e calcoli politici che non ci appartengono in nessun modo, ma che sembrano dominare la politica italiana in questo periodo, siamo e rimaniamo l’unico soggetto politico che può dire chiaramente “con l’Ucraina, senza se e senza ma”.

Grazie.

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Tagliaferri.

Altri in dibattito generale? Consigliera Maletti, prego.

 

MALETTI: Grazie, presidente.

Questo progetto di legge si chiama “Misure urgenti di solidarietà con la popolazione dell’Ucraina”. Come già è stato detto dalla relatrice, ma anche da chi mi ha preceduto, sono ormai quaranta giorni di una guerra che come tutte le guerre purtroppo è molto pesante, molto crudele, e che la popolazione dell’Ucraina, appunto quasi 10 milioni di persone, soprattutto donne, soprattutto anziani, soprattutto bambini, stanno lasciando le proprie città, i propri Comuni, le proprie case, i propri lavori per cercare un futuro.

Di questi, una parte si sono trasferiti all’interno dell’Ucraina, altri sono andati oltre i confini. Sono in Polonia, sono negli altri Paesi limitrofi, in attesa di andare in altri Stati. Su questo noi abbiamo il dovere. Siccome abbiamo fatto questa raccolta, alla quale hanno risposto in maniera molto favorevole, molto positiva, tante persone, abbiamo il dovere di spenderli bene, questi soldi e di spenderli velocemente, ce n’è bisogno. Come diceva il consigliere Rancan, spenderli per dare un aiuto là, spenderli per dare un aiuto qui. Anche qui tante famiglie hanno aperto le loro case, i propri cuori, le proprie accoglienze, che non vuol dire solo spendere soldi per un’accoglienza, ma vuol dire condividere un percorso, un percorso di vita che ha anche un insieme di disagi emotivi, oltre che materiali. Come ha detto prima la consigliera Bondavalli, la Regione Emilia-Romagna, anche attraverso un insieme di Ordini di psicologi, di associazioni... Ci sono anche 150 psicologi messi a disposizione proprio per aiutare queste persone a superare e a vivere quello che hanno vissuto.

Come ho detto prima, noi abbiamo l’obbligo di velocizzare. Anche io ringrazio le Commissioni, che hanno dato il parere. Si cerca di fare un lavoro il più veloce possibile, anche per chiedere alle cooperative, alle associazioni, agli Enti locali e, come abbiamo definito nella Commissione, anche agli ordini religiosi, che non rientravano negli Enti di terzo settore, proprio di poter presentare dei progetti per verificare quello che hanno intenzione di fare e poi di dare loro queste risorse.

Qualcuno diceva che dovevamo essere più coinvolti. Credo che in Commissione sia stato fatto un percorso. Come abbiamo detto, come è scritto anche nella legge, abbiamo una clausola valutativa. Dopo sei mesi avviamo una verifica di quello che viene fatto e una volta all’anno verrà fatta di nuovo una rendicontazione in Commissione, fino all’esaurimento e al raggiungimento dei progetti presentati con queste risorse. Credo che in Commissione, al di là della clausola valutativa, noi possiamo, anche in tempi più brevi, accompagnare questo percorso e su questo poter anche essere maggiormente coinvolti e sapere anche come vengono utilizzate queste risorse.

Come ho detto prima, e lo dico per la terza volta, non perché mi voglia ripetere, ma perché credo sia la cosa più giusta: usarli bene e usarli il più velocemente possibile. Questo non vuol dire che la Regione Emilia-Romagna non metterà, se lo riterrà, altre risorse per finanziare questi percorsi, ma, come abbiamo anche affrontato nel QT, quello che ho presentato io, al quale ha risposto il sottosegretario Baruffi, c’è un insieme di altre azioni messe in campo, definite dal Governo, condivise dalle Regioni, gestite, da un lato, dalla Protezione civile; dall’altro, tutta quella rete con prefetture, con Enti locali, coordinata anche dai servizi sociali della Regione, per poter aiutare e dare un quadro completo di servizi alle persone che stanno arrivando.

Non è scontato quello che sta avvenendo nei nostri territori rispetto agli uffici della questura, che sono un po’ a rilento. Qualcuno dice sì, danno i permessi dopo due mesi; però stanno arrivando tante persone che stanno chiedendo queste procedure.

Dall’altro lato abbiamo tutta la parte sanitaria. Come si è detto prima, c’è un tema di verificare lo stato di salute delle donne, dei bambini e degli anziani che stanno arrivando. Dall’altro lato, rispetto al tema delle vaccinazioni, non dimentichiamoci che noi per quanto di Covid oggi si parli molto meno, abbiamo da qualche giorno abbassato molto le misure restrittive. Qui, come è stato detto, è la prima volta che siamo di nuovo in aula dopo due anni, tutti insieme, in presenza. Però la pandemia va tenuta sotto controllo, e soprattutto va verificato che le persone abbiano fatto le vaccinazioni, non solo quelle legate al Covid, ma anche a tutto un insieme di altre vaccinazioni che da noi vengono date per scontate per la maggior parte dei bambini e delle bambine, mentre in altri Stati, come ad esempio l’Ucraina, tante volte non è così.

Proprio perché noi riteniamo che i bambini e le bambine che sono arrivati devono al più presto frequentare servizi educativi e anche la scuola, però noi dobbiamo tutelare anche gli altri bambini. Di conseguenza, occorre fare un grande lavoro anche da un punto di vista sanitario, oltre che da un punto di vista sociale.

Da ultimo, e ci siamo confrontati su questo anche nella Commissione congiunta, occorre aiutare queste famiglie che aprono la loro casa, proprio perché c’è un tema di sostegno anche economico. Un tema è nel breve periodo; altro è nel medio-lungo periodo, come molto probabilmente sarà questa accoglienza.

Valuto molto positivamente, quindi, e ringrazio la vicepresidente, l’assessore Priolo proprio per questa delibera, e l’assessore Calvano, proprio perché c’è questo lavoro congiunto, non solo legato a questa delibera, ma anche a questa delibera.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Maletti.

Altri che si iscrivono a parlare?

A questo punto, comunque, essendo le ore 12,54 e per dare la possibilità a chi si iscriverà a parlare di utilizzare il tempo a disposizione per il proprio intervento, dichiaro chiusa la seduta del mattino.

Ci vediamo alle ore 14,30 per riprendere i lavori.

Grazie a tutti.

 

La seduta ha termine alle ore 12,54

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico AMICO ; Michele BARCAIUOLO; Stefano BARGI; Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI; Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Michele FACCI, Pasquale GERACE, Marco LISEI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Katia TARASCONI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il Presidente della Giunta Stefano BONACCINI;

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori Paolo CALVANO, Vincenzo COLLA, Andrea CORSINI, Mauro FELICORI, Barbara LORI, Alessio MAMMI, Irene PRIOLO, Paola SALOMONI, Elena SCHLEIN.

Hanno comunicato di non poter partecipare l’assessore Raffaele DONINI e i consiglieri Marco FABBRI e Lia MONTALTI.

 

Comunicazioni ai sensi dell’art.68 del Regolamento interno

 

È stato presentato il seguente progetto di legge:

 

4952 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Misure urgenti di solidarietà con la popolazione dell'Ucraina". (Delibera di Giunta n. 427 del 21 03 22)

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

4951 - Interrogazione a risposta scritta circa il ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta nella costruzione del nuovo modello assistenziale territoriale.               A firma dei Consiglieri: Costi, Maletti, Gerace, Zappaterra, Fabbri, Montalti, Soncini, Rontini, Daffada', Caliandro, Pillati, Mori, Costa, Rossi, Bulbi, Sabattini

 

4954 - Interrogazione a risposta scritta sullo stato di attuazione degli interventi a favore delle persone con disabilità previsti dalla L. R. n. 29/1997. A firma dei Consiglieri: Soncini, Bulbi, Bondavalli, Daffada', Caliandro, Rossi, Sabattini, Mori, Montalti, Fabbri, Rontini, Tarasconi, Paruolo, Mumolo, Gerace, Maletti, Zappaterra

 

4955 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'opportunità di valutare l'adozione di misure legali al fine di tutelare i diritti e gli interessi dei lavoratori in un caso nel quale si ipotizza l'intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

4957 - Interrogazione a risposta scritta sulla siccità e i conseguenti danni al fiume Po e ai suoi affluenti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4959 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Regione intenda attivarsi presso il Governo affinché vengano riviste le priorità di spesa all'interno del PNRR. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4960 - Interrogazione a risposta scritta sui disagi riscontrati dagli utenti della tratta ferroviaria Fidenza-Cremona. A firma dei Consiglieri: Daffada', Gerace

 

4961 - Interrogazione a risposta scritta sulla riduzione di organico in forza alla Polizia di Stato nella Provincia di Forlì – Cesena, a seguito del progetto di riorganizzazione delle articolazioni periferiche dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza. A firma del Consigliere: Lisei

 

4962 - Interrogazione a risposta scritta in merito al perdurare delle criticità nell'Azienda Sanitaria di Piacenza, con particolare riferimento alle difficoltà di reperire personale sanitario. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4963 - Interrogazione a risposta scritta per sapere i motivi della dispersione idrica sul nostro territorio e gli interventi di manutenzione e rinnovo previsti dai soggetti gestori del servizio idrico integrato. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

 

4966 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'impatto ambientale della competizione motociclistica di Enduro prevista a Carpineti (RE) dal 24 al 26 giugno prossimi. A firma della Consigliera: Zamboni

 

4967 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per far fronte al problema della siccità in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4969 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai disagi causati dalla cantierizzazione durante il periodo estivo del raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi e sulle eventuali azioni da intraprendere. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra

 

4970 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per uniformare la prassi per la concessione di deroghe al pensionamento per i medici di medicina generale che abbiano compiuto il settantesimo anno d'età. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4971 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se e quanti operatori socio-sanitari ucraini abbiano avanzato richieste di assunzione in Emilia-Romagna, in base al Decreto Legge "Misure urgenti per l'Ucraina". A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo, Tagliaferri

 

4974 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa gli incendi che hanno interessato diversi comuni della Val Ceno, nell'Appennino parmense, tra il 20 e il 27 marzo scorsi e, più in generale, quali misure si possano adottare per prevenire gli incendi in Appennino. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

4975 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quanti siano in Emilia-Romagna gli insegnanti precari, assunti per fare fronte all'emergenza pandemica, il cui stipendio viene versato in ritardo dal Ministero dell'Istruzione. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4976 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di utilizzare treni ad idrogeno sulla linea ferroviaria Faentina e alla effettiva sostenibilità economica del progetto. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4977 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni necessarie per superare il modello di sviluppo basato sull'agricoltura e l'allevamento intensivi, attualmente dominante in Emilia-Romagna, al fine di uscire dalla crisi agroalimentare e garantire la transizione ecologica. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4979 - Interrogazione a risposta scritta in merito al guasto di un ascensore facente parte del complesso ospedaliero civile di Baggiovara (Mo) e alle misure da adottare per procedere ad una sua rapida riparazione. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4980 - Interrogazione a risposta scritta per valutare la possibilità, di concerto con il gestore Seta spa, di adottare una deroga al regolamento di trasporto pubblico locale per esonerare i disabili visivi dall'obbligo di convalida degli abbonamenti annuali/mensili. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4981 - Interrogazione a risposta scritta in merito al potenziamento dell'asset ferroviario e del trasporto su ferro e sulla realizzazione della strada Cispadana extraurbana. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4982 - Interrogazione a risposta scritta in merito a presunti episodi di discriminazione ai danni di cittadini di origine russa/ucraina in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Bargi

 

4983 - Interrogazione a risposta scritta in merito al progetto per la realizzazione della navigabilità del fiume Po e ai relativi finanziamenti. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pompignoli, Facci, Pelloni, Occhi, Rainieri, Delmonte

 

4984 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito all'istanza di avvio del Procedimento Unico di Valutazione di Impatto Ambientale relativa al rinnovo della concessione mineraria per l'estrazione di marna da cemento denominata Albarola nei comuni di Vigolzone e Rivergaro (PC). A firma della Consigliera: Zamboni

 

4985 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le valutazioni della Regione circa il risultato emerso dal monitoraggio Indire 2021 sui corsi degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) emiliano-romagnoli. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4987 - Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di accesso, dai parcheggi della Stazione AV Mediopadana di Reggio Emilia ai binari sopraelevati, di soggetti con difficoltà di deambulazione, con particolare riferimento a due ascensori panoramici mai entrati in funzione. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

4989 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per procedere a celeri interventi di recupero e manutenzione di alcune aree dell'autodromo "Enzo e Dino Ferrari" di Imola, nell'imminenza del Gran Premio di Formula Uno dell'Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

4990 - Interrogazione a risposta scritta sulla tempistica prevista per la ricostruzione del ponte sul fiume Santerno, in località Carseggio, nel Comune di Casalfiumanese (BO). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

4992 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibilità di giungere, entro l'anno, a un cambio di governance dell'Istituto di Montecatone - Ospedale di Riabilitazione, al fine di garantire una maggiore stabilità aziendale organizzativa. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

4994 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla ripartizione dei fondi stanziati per gli interventi previsti sul tratto emiliano romagnolo della linea ferroviaria Bologna – Lecce. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4996 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito al ridimensionamento dell'operatività del reparto di ginecologia dell'Ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro (PR). A firma del Consigliere: Rainieri

 

4997 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure di contenimento dei daini all'interno delle aree forestali litoranee di Lido di Classe (RA), anche in vista della imminente stagione estiva. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4998 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla realizzazione di bacini d'invaso a fini idrici/irrigui nella gestione finale o nel risanamento di cave dismesse prioritariamente rispetto alla realizzazione in esse di impianti fotovoltaici. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5000 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'inserimento delle USCA negli organici delle Aziende Sanitarie Regionali, così come previsto dal DM.71. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

5001 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai chiarimenti da fornire al settore dei servizi alla persona e al benessere sulle norme da applicare per svolgere la propria attività in sicurezza e sull'aggiornamento delle relative linee guida. A firma della Consigliera: Pigoni

 

5002 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'opportunità di promuovere sul territorio regionale l'adozione di uno strumento analogo alla Carta metropolitana per la Logistica Etica sottoscritta a Bologna lo scorso 27 gennaio. A firma della Consigliera: Zamboni

 

5003 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se siano state intraprese azioni volte al superamento del pagamento del ticket sanitario per i profughi ucraini. A firma della Consigliera: Maletti

 

5004 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda adoperarsi, per quanto di propria competenza, per evitare ogni possibile apertura di nuovi pozzi per l'estrazione di gas in Adriatico. A firma della Consigliera Piccinini

 

5005 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere la tempistica prevista per la riqualificazione del ponte "Leonardo Da Vinci", posto lungo la Strada Provinciale n. 325 "Val di Setta e Val Bisenzio" nel Comune di Sasso Marconi (BO). A firma del Consigliere: Taruffi

 

5006 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito ai tentativi di attacchi hacker subiti il 5 e 6 marzo scorsi dall'Ospedale Maggiore e dall'Ausl di Parma e alla necessità di incrementare sistemi di difesa e di controllo, anche avvalendosi del laboratorio ideato e sviluppato dall'Ateneo di Parma. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

5007 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito al rincaro dei prezzi energetici e alle misure per contrastarne gli effetti per gli enti locali. A firma del Consigliere: Lisei

 

5008 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa lo stato delle procedure e delle tempistiche per l'erogazione dei contributi conseguenti agli eventi atmosferici calamitosi del 2019. A firma della Consigliera: Castaldini

 

RISOLUZIONI

 

4953 - Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare la creazione di un organismo sul modello dell'Azienda Zero con funzioni di coordinamento e gestione amministrativa nell'ambito del Servizio Sanitario Regionale, al fine di apportare economie di spesa da poter reinvestire nel potenziamento dei servizi esistenti. (23 03 22). A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pelloni, Stragliati, Bergamini, Facci

 

4956 - Risoluzione per impegnare la Giunta a intervenire sui requisiti e sull'organizzazione dei centri estivi del 2022. (24 03 22). A firma della Consigliera: Castaldini

 

4958 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad autorizzare, in accordo con ARPAE, la deroga al Deflusso Minimo Vitale (DMV) per il prelievo a scopi irrigui dei fiumi Enza e Secchia, stabilendo modi e termini dell'autorizzazione. (24 03 22). A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

4964 - Risoluzione per impegnare il Presidente e la Giunta ad intraprendere ogni iniziativa nei confronti di BPER – Banca Popolare dell'Emilia-Romagna, del sistema bancario generale e di ogni altro soggetto pubblico o privato che ritenga interessato, affinché si eviti la chiusura di filiali e sportelli bancomat su tutto il territorio regionale, e per ricercare un punto di equilibrio fra la necessità di digitalizzazione del sistema creditizio e la necessità di assicurare servizi essenziali alla popolazione, con particolare attenzione alle aree periferiche, interne e montane. (25 03 22). A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Fabbri, Sabattini, Daffada', Costi, Mori, Caliandro, Gerace, Pillati, Bulbi

 

4986 - Risoluzione per impegnare la Giunta a dare vita ad una convenzione con un Ente riconosciuto a livello nazionale, allo scopo di promuovere una nuova cultura e consapevolezza nell'ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro. (31 03 22). A firma dei Consiglieri: Bergamini, Marchetti Daniele, Pelloni, Facci, Stragliati

 

4988 - Risoluzione per impegnare la Giunta a chiedere al Governo e al Parlamento di assicurare, nell'ambito della conferma degli impegni internazionali assunti dal nostro Paese e in relazione all'incremento delle spese militari fino al 2% del PIL, un approccio che garantisca gradualità e progressività nel tempo, tenendo conto degli effetti che la crisi economica, conseguente alla guerra russo-ucraina, sta producendo sulla società italiana. (31 03 22). A firma della Consigliera: Piccinini

 

4991 - Risoluzione per impegnare l'Assemblea legislativa a esprimere la propria condivisione dei contenuti della risoluzione delle Nazioni Unite "Integrazione della bicicletta tradizionale nei sistemi di trasporto pubblico per lo sviluppo sostenibile" e la Giunta a rafforzare le azioni di promozione e incentivazione della mobilità ciclistica. (31 03 22). A firma della Consigliera: Zamboni

 

4993 - Risoluzione per impegnare la Giunta a una riflessione riguardante la riorganizzazione dei servizi di degenza emiliano-romagnoli, con particolare riguardo alle Case Residenza Anziani, prevedendo una dislocazione più omogenea sul territorio regionale. (31 03 22). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4995 - Risoluzione sulla Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla prestazione energetica nell'edilizia (rifusione) – COM (2021)802 del 15 dicembre 2021. Osservazioni della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'articolo 24, comma 3, della legge n. 234 del 2012 e esame di sussidiarietà ai sensi del Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona. (Approvata dalla I Commissione assembleare “Bilancio, Affari generali ed Istituzionali” in data 30 03 22).

 

INTERPELLANZE

 

4965 - Interpellanza in merito allo stato delle liste di attesa per l'attività chirurgica ospedaliera e in day hospital nell'area sanitaria di Bologna. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele

 

4968 - Interpellanza in merito ai motivi che ostacolano l'avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo casello di Rioveggio e alla tempistica prevista per avviarli e concluderli. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4973 - Interpellanza in merito ai motivi che ostacolano l'inizio dei lavori di rispristino e di messa in sicurezza definitiva delle località del comune di San Benedetto Val di Sambro interessate dalla frana del 2013 e alla tempistica prevista per avviarli e concluderli. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

4466 - Interrogazione a risposta scritta circa le code che si sono formate presso il drive through di Via Minutara a Modena il 26 e 27 dicembre u.s. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4468 - Interrogazione a risposta scritta circa le difficoltà emerse nella concreta possibilità di effettuare tamponi, soprattutto per il sistema scolastico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4472 - Interrogazione a risposta scritta sui "vaccinatori" che devono pagare il parcheggio nelle strisce blu vicino all'hub vaccinale di Bologna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4473 - Interrogazione a risposta scritta riguardo le cure domiciliari per chi è affetto dalla malattia di Pompe, una rara e grave patologia muscolare. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4477 - Interrogazione a risposta scritta sul mancato utilizzo dei fondi per la ricostruzione post sisma 2012 per la messa in sicurezza e il recupero dell'antica chiesa e ospitale di Santa Maria della Misericordia in Correggio (RE). A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

4479 - Interrogazione a risposta scritta sull'accorpamento, dal 1° gennaio 2022, dei servizi di continuità assistenziale dei comuni di Ferriere e Ottone a quelli di Bettola e Bobbio in provincia di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4486 - Interrogazione a risposta scritta in ordine all'utilità di tenere nelle prossime settimane, per ciascuna delle province con territorio appenninico, una riunione di Giunta in un paesino dell'Appennino, preferibilmente sotto i 1000 abitanti. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4487 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di sottoporsi gratuitamente a tampone Covid per tutti gli studenti delle scuole elementari e medie che hanno avuto contatti stretti con positivi o che manifestano sintomi. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4488 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda intervenire sul Governo perché vengano stanziate risorse a sostegno del settore sportivo per far fronte ai mancati introiti. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4489 - Interrogazione a risposta scritta sull'assenza del servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) a Salsomaggiore Terme durante il periodo festivo a cavallo tra il 2021 e il 2022. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

4490 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se le nuove modalità di tracciamento previste dall'Ausl di Imola siano state previste per l'intero territorio regionale o se rappresentino un'iniziativa della singola Azienda sanitaria imolese. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

4493 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da intraprendere al fine di eliminare i disservizi riscontrati per i tamponi di fine quarantena di positivi e contatti stretti. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4494 - Interrogazione a risposta scritta sulla carenza di organico nel call center Covid. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4495 - Interrogazione a risposta scritta sulla mancanza cronica di personale medico di emergenza urgenza, con particolare riguardo all'AUSL di Modena. A firma dei Consiglieri: Barcaiuolo, Tagliaferri, Lisei

 

4497 - Interrogazione a risposta scritta circa l'impossibilità di effettuare visite neuropsichiatriche infantili presso l'Ambulatorio di Neuropsichiatria dell'età evolutiva, situato all'interno della Casa della Salute di Vergato (Bo). A firma del Consigliere: Lisei

 

4502 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per garantire la salute e la sicurezza del personale e degli utenti delle farmacie, a seguito dell'incremento del numero di test antigenici rapidi ivi effettuati. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pelloni, Facci, Catellani, Bergamini, Stragliati

 

4503 - Interrogazione a risposta scritta sulle difficoltà a mantenere fruibile il servizio di guardia medica di continuità assistenziale del comune di Salsomaggiore Terme (PR) e sulle possibili soluzioni da adottare per evitare disagi all'utenza. A firma dei Consiglieri: Gerace, Daffada', Tarasconi, Rontini

 

4506 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla sospensione del servizio di guardia medica nei comuni di Ottone e Ferriere (PC) a far data dal 1° gennaio 2022. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4510 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibile equiparazione del referto di tampone positivo alla lettera di inizio quarantena o isolamento, per consentire l'accesso al tampone di fine quarantena presso laboratori privati e farmacie convenzionate. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4513 - Interrogazione a risposta scritta in merito al persistere di un malfunzionamento nel sistema di riscaldamento dell'Istituto Professionale Vallauri di Carpi (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4514 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano le prospettive del punto nascita dell'ospedale di Lugo (RA) e degli altri servizi, quali la sala allattamento e il pronto soccorso pediatrico, una volta conclusa l'emergenza pandemica in corso. A firma della Consigliera: Piccinini

 

4516 - Interrogazione a risposta scritta in merito al problema del parziale contrasto del Decreto-Legge n. 1/2022 rispetto alle disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria definite dal Decreto-Legge n. 229/2021. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4517 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla richiesta dell'Università degli Studi di Modena e Reggio, ad alcuni studenti, di ulteriori dati sanitari, oltre all'autocertificazione normalmente accettata dall'Ateneo per consentire di partecipare alle lezioni e di sostenere gli esami in presenza. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4521 - Interrogazione a risposta scritta per sapere il numero totale aggiornato dei guariti dal Covid che si sono infettati nuovamente, dall'inizio dell'emergenza coronavirus ad oggi, in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Montevecchi

 

4522 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla decisione dell'AUSL di Reggio Emilia di effettuare in via esclusiva i tamponi molecolari di fine isolamento riservati ai positivi, in deroga alla normativa regionale. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4528 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere la destinazione finale del carico di grano sbarcato dalla motonave "Sumatra", nel porto di Ravenna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4534 - Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di prorogare per ulteriori due anni l'incarico dei Medici di medicina generale che abbiano compiuto il settantesimo anno d'età. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4539 - Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per risolvere il problema della carenza di personale medico destinato al servizio di automedica in carico alla Croce Rossa di San Secondo Parmense. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

4542 - Interrogazione a risposta scritta circa le attuali difficoltà di reperimento del farmaco spray Baqsimi per la cura del diabete mellito e le azioni da intraprendere per avere informazioni sulle tempistiche di disponibilità. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

4555 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla nuova modalità di test del Covid-19, in base alla quale i cittadini dovranno caricare in autonomia l'esito sul proprio Fascicolo Sanitario Elettronico per aprire o chiudere il periodo di quarantena e ai connessi rischi di uso improprio di questo strumento. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4559 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai ritardi nella riattivazione del Green pass dopo l'emissione di referti di negatività. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4562 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla sospensione del servizio di assistenza protesica e di assegnazione ausili dell'AUSL di Modena e alle tempistiche previste per il suo ripristino. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4564 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le tempistiche previste per l'ultimazione dei lavori di miglioramento sismico ed ampliamento delle Scuole "Anna Frank" di Castelvetro (MO). A firma dei Consiglieri: Pelloni, Bargi

 

4565 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da adottare per garantire la riapertura del punto nascita dell'Ospedale di Lugo (RA). A firma del Consigliere: Liverani

 

4567 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'obbligo, a far data dal 1° febbraio prossimo, di esibire il Green pass per accedere alle tabaccherie. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4568 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da adottare per garantire il riconoscimento del vaccino "Sputnik" ai fini del rilascio del Green pass. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4578 - Interrogazione a risposta scritta circa la situazione delle vaccinazioni ordinarie presso l'AUSL di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4591 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da adottare per garantire la sicurezza e l'attendibilità degli esiti dei tamponi rapidi per uso autodiagnostico. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4610 - Interrogazione a risposta scritta circa le azioni necessarie per salvaguardare il principio di assoluta gratuità delle donazioni di sangue umano e di suoi derivati. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Pelloni, Pompignoli, Occhi, Delmonte, Rancan, Liverani, Marchetti Daniele, Facci, Bergamini, Stragliati, Catellani, Bargi, Montevecchi

 

4611 - Interrogazione a risposta scritta sul diritto costituzionale alla salute, con particolare riguardo alla necessità di evitare ogni possibile discriminazione nei confronti dei pazienti anche in base al loro stato vaccinale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4624 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per incentivare l'utilizzo del calore di scarto, al fine di far fronte ai rincari delle tariffe energetiche di luce e gas. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Bargi, Delmonte, Occhi, Rainieri, Liverani, Catellani, Rancan, Pompignoli, Facci, Montevecchi

 

4640 - Interrogazione a risposta scritta circa l'obbligo di utilizzo delle mascherine FFP2 per i bambini. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4643 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibilità di predisporre bonus per la fornitura di energia rivolti alle persone ipovedenti o con cecità legalmente riconosciuta. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4645 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle criticità riscontrate nella formazione delle graduatorie sulla valutazione annuale delle competenze del personale sanitario dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria e dell'Azienda Usl di Ferrara. A firma del Consigliere: Bergamini

 

4650 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere il grado di diffusione sul territorio regionale della terapia basata sull'utilizzo di plasma iperimmune ed in particolare il numero di casi trattati con questa terapia e con quale esito. A firma dei Consiglieri: Rancan, Pelloni, Stragliati, Marchetti Daniele, Bergamini

 

4673 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se sia intenzione della Regione utilizzare nuovamente strumenti finanziari derivati per il finanziamento del proprio debito e quale sia la situazione aggiornata degli strumenti finanziari derivati già utilizzati. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4678 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Regione intenda adottare per tutelare i dipendenti di un salumificio di Pietracolora di Gaggio Montano (BO), che cesserà l'attività allo scopo di riconvertire la propria produzione. A firma del Consigliere: Taruffi

 

4679 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare a sostegno di impianti natatori, palestre e centri sportivi, al fine di far fronte agli aumenti dei costi di luce e gas. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4682 - Interrogazione a risposta scritta sull'applicazione delle misure anti-Covid all'interno del Teatro Comunale di Bologna, con particolare riguardo al rispetto del protocollo previsto per lo svolgimento in sicurezza dell'attività corale. A firma del Consigliere: Lisei

 

4683 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere lo stato di avanzamento e i tempi di conclusione dei lavori sull'idrovia ferrarese, con particolare attenzione a quelli che interessano il tratto cittadino del Po di Volano. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Fabbri

 

4685 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se non si ritenga necessario, in caso di maggiore coinvolgimento nell'epidemia di peste suina africana anche del nostro territorio regionale, evitare di seguire il modello tracciato dalla Regione Liguria, evitando l'uccisione indiscriminata di tanti animali. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4690 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se si intenda intervenire su Ferrovie italiane perché vengano risolti i problemi di degrado segnalati dalla popolazione in merito alla stazione di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4692 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'insegnamento della lingua tedesca nelle scuole superiori, di ogni ordine e grado, dell'Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Rontini, Rossi, Fabbri

 

4693 - Interrogazione a risposta scritta riguardo alla "collaborazione" fra il Teatro Regio di Parma e il Teatro Comunale di Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4694 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'autobus di Seta che ha preso fuoco il 3 febbraio 2022 in via Roosevelt a Carpi (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4699 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure necessarie per sostenere impianti natatori, palestre e centri sportivi, così duramente colpiti dal "caro bollette". A firma del Consigliere: Liverani

 

4701 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla mancanza di iniziative per commemorare il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, sui canali di informazione dell'Ufficio Scolastico della provincia di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4709 - Interrogazione a risposta scritta circa la necessità di intervenire con la Regione Veneto in ordine alle problematiche riguardanti i confini demaniali tra le due regioni nella Sacca di Goro. A firma del Consigliere: Lisei

 

4710 - Interrogazione a risposta scritta sui progetti di sviluppo e di investimenti riguardanti lo stabilimento VM-Stellantis di Cento (Fe). A firma del Consigliere: Bergamini

 

4711 - Interrogazione a risposta scritta sull'adozione dell'applicazione "Convy School" da parte degli istituti scolastici dell'Emilia-Romagna e di altri strumenti per la prevenzione e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Delmonte, Occhi, Bergamini, Pelloni, Marchetti Daniele, Pompignoli, Catellani, Montevecchi, Stragliati, Rancan, Liverani, Facci, Bargi

 

4712 - Interrogazione a risposta scritta sul Patto per il Trasporto Pubblico Regionale e locale e sul coinvolgimento di tutte le parti sociali. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4717 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla relazione del Parlamento Europeo sulla lotta al fumo e all'alcolismo e alle sue eventuali ripercussioni sulla produzione vinicola italiana e, in particolare, emiliano-romagnola. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Barcaiuolo

 

4723 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda aprire un tavolo di concertazione con la Regione Veneto, a seguito dell'autorizzazione concessa da quest'ultima alla raccolta di vongole veraci alla foce del fiume Po, in un'area di confine tra le due regioni e le province di Ferrara e Rovigo. A firma del Consigliere: Fabbri

 

4733 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere le tempistiche previste per l'avvio dei lavori di sostituzione dei passaggi a livello di Villanova sull'Arda (Piacenza), per porre termine ai problemi di viabilità segnalati e ai conseguenti disagi per l'utenza. A firma del Consigliere: Rancan

 

4738 - Interrogazione a risposta scritta per sapere perché nell'edizione 2022 del Festival Verdi non sia stata prevista l'esecuzione di un'opera lirica presso il Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, privando così la città di un importante evento di attrattività turistica. A firma del Consigliere: Rainieri

 

4742 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di attuazione del fascicolo elettronico d'impresa e a che punto sia la realizzazione della nuova piattaforma per la definizione delle modalità di integrazione dei portali regionali (SUAPER, SiedER, SIS e AIA) per l'accesso unitario. A firma del Consigliere: Bargi

 

4749 - Interrogazione a risposta scritta al fine di conoscere se la Regione ritenga opportuno intervenire in sede di Conferenza Stato Regioni allo scopo di collocare in sede istituzionale il negoziato tra le Parti datoriali e sindacali per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri-Internavigatori. A firma dei Consiglieri: Amico, Taruffi

 

4754 - Interrogazione a risposta scritta sulla necessità di tutelare la rappresentanza sindacale dei dipendenti di SETA spa al fine di consentire al sindacato OR.S.A la possibilità di aderire agli accordi di secondo livello. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4757 - Interrogazione a risposta scritta sulle recenti dichiarazioni del Presidente della Giunta riguardanti transizione ecologica e adozione del PiTESAI. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4760 - Interrogazione a risposta scritta circa le iniziative per sostenere il settore dell'allevamento del bestiame da latte. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4762 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se l'Amministrazione regionale è a conoscenza del fatto che il quartiere "Birra" a Bologna rischia di rimanere paralizzato a causa dei diversi cantieri che a breve ne modificheranno la viabilità. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

4772 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai contenuti del Piano regionale di controllo del Gabbiano reale, ai risultati dei piani di controllo messi in atto negli anni precedenti e alla necessità di adottare metodi ecologici non cruenti di prevenzione e dissuasione rispetto alla presenza di questa specie nei centri urbani. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4775 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai disservizi che si sono recentemente verificati presso la stazione di Parma, con particolare attenzione alle ripercussioni sulle persone con disabilità motorie. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

4777 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia il numero complessivo di cinghiali uccisi (caccia e controllo) per ciascuna stagione venatoria e quale l'origine del dato fornito. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

4779 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per frenare la crescita delle cd "processionarie", lepidotteri che, allo stato larvale, risultano dannosi per persone, animali e piante, con particolare riguardo alla situazione dell'Appennino modenese. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

4780 - Interrogazione a risposta scritta per sapere come la Giunta intenda difendere la qualità del vino italiano ed emiliano-romagnolo da forme di concorrenza sleale, con particolare riferimento alla vicenda della richiesta di denominazione "Prosek" di un vino croato. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4790 - Interrogazione a risposta scritta sulla possibilità di dotare di "taser" anche gli agenti di Polizia Locale dell'Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4864 - Interrogazione a risposta scritta sul riconoscimento del valore delle imprese operanti sui litorali, con particolare riguardo agli "storici" esercenti degli stabilimenti balneari. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

4904 - Interrogazione a risposta scritta relativa alla regolamentazione della pesca con la canna da spiaggia. A firma della Consigliera: Marchetti Francesca

 

In data 23 marzo 2022 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Territorio, Ambiente, Mobilità”, alle interrogazioni oggetti nn. 4687, 4721:

 

4687 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alla moria di pesci verificatasi nel canale Candiano, a Marina di Ravenna. A firma della Consigliera: Zamboni

 

4721 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alle criticità rilevate nel Distaccamento dei Vigili del Fuoco presso l'aeroporto Marconi di Bologna e alle misure da adottare per contribuire al ripristino delle condizioni ottimali di lavoro e di sicurezza. A firma del Consigliere: Facci

 

In data 29 marzo 2022 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Politiche economiche”, alla interrogazione oggetto n. 4803:

 

 

4803 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito allo stato del settore turistico in Emilia-Romagna, con particolare riferimento all'ultimo bando regionale di cui alla DGR n. 81 del 24.1.22. A firma della Consigliera: Castaldini

 

In data 30 marzo 2022 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”, alle interrogazioni oggetti nn. 4785, 4843, 4897:

 

4785 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito all'APP dAPPERtutto 2.0, prevista per consentire il rientro al lavoro in sicurezza dei dipendenti pubblici del territorio regionale dopo l'emergenza sanitaria, con particolare riguardo all'importo ad oggi speso per la sua realizzazione, aggiornamento, manutenzione e al suo effettivo utilizzo. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4843 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito all'utilizzo di prodotti Kaspersky Lab sui server della Regione Emilia-Romagna e negli "End Point" di Lepida e degli enti soci. A firma della Consigliera: Castaldini

 

4897 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la possibilità di sospendere, nel periodo compreso tra il 1° aprile e il 30 giugno 2022, i termini per effettuare i versamenti in scadenza della tassa automobilistica, a seguito di eventi eccezionali e imprevedibili, come previsto dalla L.R. n. 15/2012 art. 5, comma 2. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

La Giunta regionale, ai sensi dell’art. 118 comma 1 del Regolamento interno, non intende rispondere alla interrogazione sotto riportata ritenendone il contenuto estraneo ai propri compiti d’istituto:

 

4961 - Interrogazione a risposta scritta sulla riduzione di organico in forza alla Polizia di Stato nella Provincia di Forlì – Cesena, a seguito del progetto di riorganizzazione delle articolazioni periferiche dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza.               A firma del Consigliere: Lisei

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione del seguente decreto, dal 18/03/2022 al 31/03/2022

 

DPGR n. 28 del 18/03/2022

Individuazione dei soggetti attuatori per le attività di assistenza sanitaria alla popolazione ucraina

 

DPGR n. 31 del 18/03/2022

Costituzione della Commissione per la valutazione dei candidati alla nomina a Direttore Generale delle Aziende e degli Enti del SSR

 

DPGR n. 32 del 18/03/2022

Proroga incarico ad interim di Direttore Generale della AUSL di Piacenza

 

DPGR n. 37 del 23/03/2022

Disposizioni organizzative per l’attuazione dell’OCDP n. 872/2022 – Costituzione del Comitato istituzionale regionale e del Comitato operativo regionale per l’emergenza Ucraina

 

DPGR n. 39 del 24/03/2022

Sostituzione di un componente nel Consiglio della Camera di Commercio di Bologna settore Servizi alle imprese

 

DPGR n. 43 del 29/03/2022

Modifica della composizione della Consulta regionale degli studenti istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 13/2008, ai sensi della L.R. n. 15/2007 e ss.mm.i

 

LA PRESIDENTE

IL SEGRETARIO

Petitti

Bergamini

 

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