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154.

 

SEDUTA DI LUNEDÌ 25 LUGLIO 2022

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile nel sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 5485

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere i programmi in definizione per la prossima campagna vaccinale e gli strumenti di comunicazione a sostegno della somministrazione dei vaccini, utili per contrastare la disinformazione e le intemperanze dei movimenti di matrice no-vax. A firma del Consigliere: Amico

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

AMICO (ERCEP)

DONINI, assessore

AMICO (ERCEP)

 

OGGETTO 5483

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla necessità di prendere posizione in tutte le sedi opportune a favore del principio di precauzione e contro ogni ipotesi di innalzamento delle soglie relative all'inquinamento elettromagnetico, esprimendosi quindi a favore del mantenimento sia della soglia di attenzione in vigore di 6 Volt/metro, sia dell'attribuzione ai Comuni delle competenze in materia. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

PRIOLO, assessora

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 5484

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle iniziative da intraprendere per giungere alla soluzione delle criticità riscontrate nel servizio di collegamento fra l'aeroporto Marconi e la stazione centrale di Bologna, cd People mover. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

CORSINI, assessore

PICCININI (M5S)

OGGETTO 5487

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere le ragioni tecniche che causano il blocco della circolazione del "People mover", la navetta di collegamento tra l'aeroporto Marconi e la stazione centrale di Bologna. A firma del Consigliere: Facci

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

FACCI (Lega)

CORSINI, assessore

FACCI (Lega)

 

OGGETTO 5488

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla necessità che le modifiche al Regolamento di settore per l'attività venatoria nelle aree contigue del Parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna siano effettuate a seguito di una valutazione di incidenza ambientale (VIncA). A firma della Consigliera: Gibertoni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

GIBERTONI (Misto)

LORI, assessora

GIBERTONI (Misto)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 5489

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere i risultati delle rilevazioni degli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) e bisogni educativi speciali (BES) e le azioni adottate, con i relativi importi stanziati, per favorire il successo scolastico. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

SALOMONI, assessora

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 5478

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Giunta intenda intraprendere per contribuire a superare la grave situazione in cui versa la CMC, Cooperativa Muratori Cementisti Ravenna, per salvaguardare l'avanzamento dei cantieri, il mantenimento delle commesse e per concertare la ricerca di nuovi potenziali partner istituzionali/commerciali. A firma dei Consiglieri: Bessi, Rontini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BESSI (PD)

BARUFFI, sottosegretario

BESSI (PD)

OGGETTO 5480

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere, al fine di agevolare la costituzione delle comunità energetiche, come la Giunta intenda adoperarsi affinché vengano mappate le cabine di trasformazione presenti sul territorio regionale, con l'indicazione dei codici Pod di riferimento per ciascuna cabina. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

BARUFFI, sottosegretario

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 5490

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla tempistica della procedura di liquidazione ai soggetti assegnatari del bonus una tantum per associazioni e società sportive dilettantistiche. A firma della Consigliera: Bondavalli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BONDAVALLI (BP)

BARUFFI, sottosegretario

BONDAVALLI (BP)

 

OGGETTO 5493

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quanto la Giunta intenda stanziare per la realizzazione di statue raffiguranti figure femminili. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BARCAIUOLO (FdI)

BARUFFI, sottosegretario

BARCAIUOLO (FdI)

 

OGGETTO 5461

Presa d'atto delle dimissioni da consigliere regionale della signora Katia Tarasconi. Proclamazione della elezione a consigliere regionale dell'Emilia-Romagna, per surrogazione del signor Gian Luigi Molinari. (88)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 5468

Elezione di un Consigliere regionale a componente dell'Ufficio di Presidenza, Questore dell'Assemblea legislativa. (89)

(Elezione di Andrea Costa)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAPPATERRA (PD)

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 5415

Proposta recante: "Assestamento - Prima variazione generale al bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna per gli anni 2022-2023-2024". (90)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

TAGLIAFERRI (FdI)

 

Inversione dell’ordine del giorno

PRESIDENTE (Petitti)

ZAPPATERRA (PD)

 

OGGETTO 5333

Proposta recante: "Modifica della delibera assembleare n. 146 del 2007 recante "Istituzione dell'Albo generale delle Associazioni previsto dall'art. 19, comma 2, dello Statuto"". (91)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

PARUOLO (PD)

BERGAMINI (Lega)

BERGAMINI (Lega)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazioni elettroniche oggetti 5461 - 5415 - Inversione dell’ordine del giorno - 5333

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 10

 

PRESIDENTE (Petitti): Buongiorno. Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 154 del 25 luglio 2022.

Interpello i presenti per sapere se ci sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiane e pomeridiane del 28 giugno e del 12 luglio.

Se non ci sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

È computato come presente, ai soli fini del numero legale, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta, Bonaccini, assente per motivi istituzionali.

Ai sensi dell’articolo 102-bis del Regolamento interno, partecipano in modalità telematica le consigliere Costi, Montalti e Stragliati.

Hanno giustificato la propria assenza i consiglieri Fabbri e Lisei e gli assessori Felicori e Mammi.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri, pertanto le do per lette.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in Aula

 

PRESIDENTE (Petitti): Iniziamo i nostri lavori, come di consueto, dallo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 5485

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere i programmi in definizione per la prossima campagna vaccinale e gli strumenti di comunicazione a sostegno della somministrazione dei vaccini, utili per contrastare la disinformazione e le intemperanze dei movimenti di matrice no-vax. A firma del Consigliere: Amico

 

PRESIDENTE (Petitti): Partiamo dall’interrogazione 5485: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per conoscere i programmi in definizione per la prossima campagna vaccinale e gli strumenti di comunicazione a sostegno della somministrazione dei vaccini, utili per contrastare la disinformazione e le intemperanze dei movimenti di matrice no-vax, a firma del consigliere Amico.

Prego, consigliere.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Questa interrogazione avviene a pochi giorni di distanza da una serie di episodi che si sono verificati nel corso della settimana scorsa, anche a Reggio Emilia. Le sedi degli Ordini dei medici e dell’Ordine degli infermieri, nonché alcuni ambulatori di medici di medicina generale sono stati presi di mira da minacce e imbrattamenti da parte di questo supposto movimento dei ViVi, un movimento che ha preso corpo nel corso di questi due anni di pandemia e che si sta manifestando, in maniera sempre più virulenta, non solo presso le sedi degli infermieri e dei medici, bensì anche presso sedi di partiti politici, sindacati, nonché ancora attraverso un’azione ‒ diciamo così ‒ molto intimidatoria, che avviene anche attraverso i social. Un movimento che ha, dal punto di vista dei contenuti, anche delle affinità, delle attinenze con quello che è meglio noto oltreoceano con il movimento di QAnon, quindi quella deriva autoritaria e soprattutto antidemocratica, che abbiamo conosciuto e che ha visto anche il 6 gennaio 2021 un’azione presso la sede del Congresso degli Stati Uniti. Un’attività intimidatoria che si manifesta con l’interruzione della discussione anche di carattere democratico, pacifico, come ci può essere al grido di “assassini, assassini!”.

Questo è avvenuto anche due sabati fa, presso il Parco Cevenini di Bologna, durante un dibattito in cui era presente il ministro Speranza, così come il segretario della Camera del Lavoro Generale, il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, come a definire quanto, anche all’interno di una discussione molto tranquilla, ordinaria, questo si manifesti attraverso un’opposizione piuttosto dura, impedendo alle persone anche di parlare.

Ora, noi non siamo ancora usciti dall’emergenza pandemica, sono ancora presenti numerosi contagi, numerosi ricoveri, numerosi ricoveri in terapia intensiva. Sappiamo che nel corso di questi mesi, in quest’ultimo anno e mezzo la campagna vaccinale ha dato dei risultati molto positivi in termini di prevenzione e di riduzione del rischio dal punto di vista dei decessi o delle complicazioni.

Sappiamo che c’è stato in questo momento, nel corso del mese di luglio, anche una crescita di quelli che sono stati i contagi. Ora il picco sembra essere raggiunto, ma chiaramente la fase autunnale porterà con sé una ripresa di questa pandemia che ha una capacità di varianza molto, molto forte. Pertanto, quello che ci aspetta per il prossimo autunno è sicuramente anche una ripresa degli interventi dal punto di vista della campagna vaccinale.

Io chiedo quali sono i piani che abbiamo messo in campo come Regione, sia per quanto riguarda la parte organizzativa, sia soprattutto per quanto riguarda la parte di comunicazione, che arrivi ad aiutare la popolazione emiliano-romagnola e complessivamente quella italiana a riprendere con fiducia una campagna vaccinale che sarà comunque necessaria, sicuramente a partire dalle persone fragili over 60, per quanto riguarda i richiami e le dosi aggiuntive, e in generale per quanto riguarda la popolazione emiliano-romagnola.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

Risponde l’assessore Donini. Prego, assessore.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio il consigliere regionale Amico per questo question time, che mi consenta innanzitutto di esprimere il mio sentimento di solidarietà al Ministro Speranza, con il quale in questi anni ho avuto l’opportunità di instaurare un rapporto sincero di collaborazione e amicizia e a tutti quanti, politici, rappresentanti delle istituzioni, esponenti degli ordini professionali, sindacati, professionisti, sono stati oggetto di intimidazioni, di offese, di manifestazioni assolutamente sgarbate o comunque di attacchi personali o di natura anche professionale.

È una solidarietà che non viene meno anche in una fase in cui ci stiamo misurando con una pandemia non ancora sopita, ma che per fortuna, grazie appunto alla campagna vaccinale, non ha comportato in queste ultime ondate gli stessi indici di ricoveri ospedalieri, decessi e ricoveri in terapia intensiva delle precedenti ondate, che si sono verificate e svolte in assenza della vaccinazione.

Quindi la vaccinazione salva la vita. Questo è un fatto oggettivo ed è un fatto che noi dobbiamo assolutamente ripetere con campagne di sensibilizzazione, dobbiamo valorizzare con campagne di sensibilizzazione ai cittadini affinché si tengano pronti non solo in queste settimane con la quarta dose, così come indicato dal Ministero della Salute, ma anche per l’autunno.

Noi abbiamo svolto una campagna di vaccinazione che ha seguito e continuerà a seguire, perché noi siamo un’istituzione, ciò che il Governo e il Ministero della Salute ha indicato, indica e indicherà per preservare la salute dei cittadini. Non siamo fuori dallo Stato. Non siamo fuori dalle Istituzioni. Quindi chi contesta questa campagna di vaccinazione si colloca di fatto al di fuori di una correttezza istituzionale e di una coesione nella comunità cittadina.

L’ultima di queste campagne ha previsto l’avvio, dal 13 luglio scorso, della somministrazione della quarta dose per un target di circa 850.000 cittadini over 60 o maggiori di 12 anni con elevata fragilità. La campagna vaccinale di questi due anni non si è quindi mai fermata, di fatto.

Anche grazie ai nostri straordinari operatori sanitari, che ringrazio, ai quali sono estremamente riconoscente, per il prossimo autunno facciamo affidamento proprio sugli aggiornamenti degli attuali vaccini anti-Covid. Questi dovrebbero essere maggiormente efficaci contro le varianti del virus SARS-CoV-2, che, come sappiamo, dall’inizio del 2020 ad oggi è mutato numerosissime volte.

Dobbiamo sostanzialmente sapere, in vista dell’autunno, quale sarà la variante dominante, quale sarà il grado di immunizzazione ancora residuo per coloro che sono stati vaccinati nei mesi scorsi e quale sarà il target che il Governo o il Ministero della salute ci indicherà come oggetto di vaccinazione, se presumibilmente le persone dai cinquant’anni in su, come è stato più volte discusso nell’ambito della comunità scientifica, ovviamente con tutte le persone vulnerabili, oppure ancora più massiva, a seconda dello stato e dell’andamento dell’epidemia nei prossimi mesi.

Non si è mai fermata neanche la nostra attività informativa, perché ritengo – e chiudo – che ciò che ha dato valore e ha dato successo alla nostra campagna vaccinale sia stato anche il fatto che si siano informati i cittadini e i cittadini abbiano risposto positivamente alla vaccinazione.

Abbiamo fin da subito creato quindi un sito internet, nominato Il vaccino ci avvicina, in cui sono presenti tutte le informazioni di servizio relative alla campagna vaccinale, con l’indicazione dei punti vaccinali, la modalità di prenotazione, l’indicazione delle patologie per le quali è prevista una priorità per la vaccinazione e le informazioni anche sul virus, sulle varianti, che sono ovviamente modificate.

È inoltre on-line il report in tempo reale sull’andamento della vaccinazione, suddiviso per fasce di età, tipi di vaccini, dosi somministrate per la prima dose.

Per quanto riguarda l’autunno, noi contiamo di svolgere una campagna vaccinale innanzitutto di prossimità, quindi con un preaccordo già fatto con i medici di medicina generale, con le farmacie dei servizi e con le strutture di sanità pubblica territoriali. Non escludiamo, ovviamente, a seconda delle indicazioni del Governo, di poterlo implementare ulteriormente con strutture più centralizzate, nel caso in cui il target dovesse essere ulteriormente più massivo e quindi estendere, per esempio, a tutta la popolazione.

Ci teniamo pronti, come sempre, grazie alla dedizione e alla generosità del nostro personale sanitario, che non si è lasciato intimidire mai e ha continuato a svolgere un lavoro prezioso per la salute dei cittadini.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Mi dichiaro soddisfatto della risposta, soprattutto nella solidarietà nei confronti degli operatori che, oltre alle intimidazioni presso le loro sedi, sono esposti, come abbiamo sentito diverse volte anche in Commissione, a una serie di minacce e aggressioni all’interno proprio delle corsie o altro, che vivono momenti di tensione e che, quindi, soprattutto oggi con le difficoltà che abbiamo nel tenere anche dei presìdi di carattere pubblico all’interno della sanità, vanno difesi e ringraziati ulteriormente.

È chiaro che, dal mio punto di vista, è assolutamente necessaria una campagna informativa di contrasto di alcune indicazioni davvero più che opinabili e, dal mio punto di vista, anche prossime alla dinamica dell’eversione, proprio perché fanno riferimento ad alcuni ambiti che sono, come quelli che ho descritto, molto attigui ai movimenti come quelli di QAnon, per cui mi auguro davvero che, anche sulla base di quelle che saranno le indicazioni che arriveranno da parte dello Stato nei prossimi mesi, si possa intensificare una campagna non solo di somministrazione, ma anche di comunicazione adeguata per contrastare una serie di notizie false che vengono propalate da queste persone.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 5483

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla necessità di prendere posizione in tutte le sedi opportune a favore del principio di precauzione e contro ogni ipotesi di innalzamento delle soglie relative all’inquinamento elettromagnetico, esprimendosi quindi a favore del mantenimento sia della soglia di attenzione in vigore di 6 Volt/metro, sia dell’attribuzione ai Comuni delle competenze in materia. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 5483: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula sulla necessità di prendere posizione in tutte le sedi opportune a favore del principio di precauzione e contro ogni ipotesi di innalzamento delle soglie relative all’inquinamento elettromagnetico, esprimendosi quindi a favore del mantenimento sia della soglia di attenzione in vigore di 6 Volt/metro, sia dell’attribuzione ai Comuni della competenza in materia. L’interrogazione è a firma della consigliera Zamboni.

Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Con questa interrogazione Europa Verde porta all’attenzione dell’Assemblea la richiesta che è stata fatta il 22 febbraio scorso da Assotelecomunicazioni, che alla X Commissione permanente del Senato, nell’ambito della discussione sul disegno di legge sulla concorrenza, ha chiesto un innalzamento dei valori di esposizione elettromagnetici dagli attuali 6 Volt/metro a 61 Volt/metro, giustificando questa richiesta col fatto che diversamente non sarebbe possibile attuare la tecnologia 5G. Contrariamente a quanto sostenuto, invece, diverse esperienze italiane e internazionali confermano che il limite dei 6 Volt/metro è pienamente compatibile con l’espansione delle telecomunicazioni, in particolare con il 5G.

La richiesta di innalzamento dei limiti di esposizione è stata poi affiancata da altre richieste, tra cui quella di esautorare in un certo senso i Comuni in merito alla minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, quindi togliere ai Comuni la possibilità di essere loro a gestire i piani e quindi a individuare i siti sensibili, eccetera.

Questo è un tema, questo dell’esposizione ai campi elettromagnetici da radiofrequenze, che Europa Verde aveva già portato in Assemblea, in particolare con un’altra interrogazione il 27 aprile 2021, quando l’assessore regionale alle politiche per la salute, Raffaele Donini, ricordava che l’Assessorato e le aziende USL seguono gli sviluppi della ricerca sugli effetti nocivi dei campi elettromagnetici a livello nazionale e internazionale.

In particolare, l’assessore ha citato una ricerca finanziata dal Ministero dell’ambiente sull’esposizione umana ai campi elettromagnetici, che coinvolge anche ARPA Emilia-Romagna, e un lavoro di revisione dei rischi per la salute da radiofrequenza, inclusi i tumori, condotta dall’Organizzazione mondiale della sanità, i cui risultati dovrebbero essere pubblicati entro quest’anno.

Le vicende così recentissime della caduta del Governo non so che tipo di ricaduta possono avere sull’iter del disegno di legge sulla concorrenza. Risulta comunque agli atti che oggi dovrebbe riprendere l’iter di discussione alla Camera. Ecco, in attesa di questi ulteriori studi, va ricordato che nel 2011 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, lo IARC di Lione, ha classificato i campi elettrici a radiofrequenza, soprattutto quelli generati dai telefoni cellulari, come possibili cancerogeni per l’uomo, per l’aumento di tumori al cervello e del nervo acustico nell’area ipsilaterale negli utenti che avevano fatto un uso intenso del telefono cellulare senza adottare quelle misure di autodifesa, che sono per esempio tenere l’apparecchio il più lontano possibile dal proprio corpo, usare il cavetto audio, eccetera.

C’erano anche state delle ricerche molto importanti a livello internazionale, due in particolare, quelle avviate negli USA dal National Toxicology Program del Governo americano e in Italia dall’Istituto Ramazzini, risultati che, poi, avevano trovato conferma anche nello studio epidemiologico svolto dall’Università di Örebro in Svezia.

In Italia dal 1998 il limite massimo di esposizione è di 20 Volt/metro per le onde centimetriche, per esposizioni brevi e occasionali, e di 6 Volt/metro, invece, per l’esposizione in permanenza, non inferiore a quattro ore giornaliere, all’interno di edifici.

Nel 2012 c’era già stata una modifica, introdotta dal decreto legge n. 179/2012, che aveva aumentato surrettiziamente i limiti massimi consentiti di esposizione, diluendo i valori rilevati dalla misurazione del campo elettrico o della densità di potenza dell’onda elettromagnetica, dalla media registrata sui sei minuti a una media sulle ventiquattro ore, ovviamente, in questo modo, annacquando l’intensità delle esposizioni.

Fatte tutte queste premesse, ripeto, di fronte al punto interrogativo che, a questo punto, sta sull’iter in Parlamento, con questa interrogazione Europa Verde chiede, in attesa di evidenze medico-scientifiche relative agli effetti non termici dell’esposizione a campi elettrici generati dalle radiofrequenze che escludano rischi sanitari per la popolazione, se la Giunta condivida la necessità di prendere posizione in tutte le sedi opportune a favore del principio di precauzione e contro ogni ipotesi di innalzamento delle soglie relative all’inquinamento elettromagnetico, esprimendosi, quindi, a favore del mantenimento sia della soglia di attenzione in vigore, di 6 Volt/metro, sia dell’attribuzione ai Comuni delle competenze in materia.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Risponde l’assessora Priolo. Prego.

 

PRIOLO, assessora: Intanto, consigliera, preme precisare che, allo stato attuale delle cose, in risposta a quello che chiedeva, la proposta di Assotelecomunicazioni non è stata presa in considerazione dalla Commissione X del Senato, non essendo stati presentati emendamenti finalizzati a inserirla nel DL Concorrenza. Come sappiamo, in tema di limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, l’Italia ha adottato un quadro regolamentare cautelativo rispetto ad altri Paesi europei.

La deterrenza all’innalzamento dei vigenti limiti è, infatti, insita nell’attuale scenario normativo italiano, in primis nei due princìpi ispiratori della legge n. 36/2001 (legge quadro sulla protezione dall’esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici), quello di tutela della salute della popolazione, ai sensi dell’articolo 32 della Costituzione, e quello di promozione della ricerca scientifica per la valutazione degli effetti a lungo termine, adottando misure di cautela in coerenza al principio di precauzione di cui all’articolo 174, comma 2 del Trattato istitutivo dell’Unione europea.

La Giunta, come lei ha sottolineato, ha avuto già modo di riferire che nella nostra Regione sui campi elettromagnetici e il 5G c’è un lavoro che coinvolge gli assessorati all’ambiente e alle politiche per la salute e le aziende USL.

Il Ministero dell’ambiente (oggi Ministero della transizione ecologica) ha inoltre finanziato un progetto sull’esposizione umana, come lei ha detto, ai campi elettromagnetici, svolto dal sistema nazionale delle ARPA, da Istituto Superiore dalle sanità, CNR ed ENEA. Al progetto partecipa anche ARPA Emilia-Romagna e sono previste linee di ricerca sull’esposizione indoor e outdoor di epidemiologia e di cancerogenesi sperimentale.

Rispetto all’ultimo aggiornamento fornitole non sono emerse novità in termini di raccolta dati, base necessaria per procedere con ulteriori valutazioni.

Alla luce di tutto ciò, pertanto, la nostra proposta di innalzamento dei limiti… Non la nostra, la proposta di innalzamento dei limiti di campo elettromagnetico definiti dalle norme attuali in vigore non è sostenibile, e lo ribadiremo ogni volta che sarà necessario, come ha chiesto anche lei.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Zamboni?

 

ZAMBONI: Ringrazio l’assessora Priolo per questa risposta così netta, che non può che lasciarci pienamente soddisfatti.

Grazie, quindi, e buon proseguimento su questa strada.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 5484

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle iniziative da intraprendere per giungere alla soluzione delle criticità riscontrate nel servizio di collegamento fra l’aeroporto Marconi e la stazione centrale di Bologna, cd People Mover. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 5484: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alle iniziative da intraprendere per giungere alla soluzione delle criticità riscontrate nel servizio di collegamento fra l’aeroporto Marconi e la stazione centrale di Bologna, il cosiddetto People Mover, a firma della consigliera Piccinini.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, Presidente.

Portiamo oggi problemi di cui si è trattato più e più volte, purtroppo, sulla stampa, a seguito delle difficoltà del cosiddetto People Mover, il Marconi Express, cioè il sistema di trasporto su monorotaia sopraelevata fra l’aeroporto e la stazione ferroviaria centrale di Bologna. È stato, come sappiamo, fonte di un serratissimo dibattito, di duri confronti e polemiche fin da subito, per tutti gli anni che hanno accompagnato la lunga fase di progettazione e realizzazione, contrassegnata da continui ritardi nell’effettivo avvio del servizio.

In tanti hanno espresso perplessità e contrarietà alla nascita di questa infrastruttura, o proposte alternative per il collegamento da e verso l’aeroporto, o avanzato dubbi rispetto alle modalità di realizzazione.

Oggi però il Marconi Express c’è, e questo è un dato di fatto che dovrebbe teoricamente aver spento clamore e polemiche, e soprattutto risolto dubbi e preoccupazioni. Solo in teoria, però, perché, come sappiamo, il People Mover esiste. Il servizio in realtà funziona solo a singhiozzo ed è costellato da guasti, avarie, blocchi determinati dal ghiaccio, problemi tecnici e anche problemi di rumore.

Negli anni sul People Mover sono state prestate oltre 40 interrogazioni dedicate ovviamente, per la maggior parte, alla sua progettazione e alla sua realizzazione. Questo atto, invece, è diretto a capire quali iniziative intenda affrontare e promuovere la Regione per rendere efficiente e realmente utilizzabile il servizio di collegamento fra aeroporto, stazioni ferroviarie centrali e la città; non più, quindi, se realizzare o meno un investimento, peraltro molto importante, ma come fare in modo che gli oltre 125 milioni di euro, 27 dei quali della Regione, spesi, appunto, per il People Mover, si traducano in un servizio reale e realmente esigibile.

Non mi soffermo sulle continue interruzioni, sui guasti, sui disagi, di cui peraltro si parla anche questa mattina in rassegna stampa, limitandomi a dire che la rassegna degli ultimi tre mesi, limitata solo alla carta stampata, va oltre le 70 pagine, che sono consultabili da chiunque di noi e soprattutto si vedono all’uscita di via Carracci della stazione di Bologna, dove è collocato il capolinea del servizio sostitutivo di autobus per l’aeroporto, nei fatti ripristinando il BLQ, cioè il collegamento su gomma che si intendeva superare.

Chiedo, quindi, come le Istituzioni, e fra queste la Regione, intendano andare avanti, anche richiamando la responsabilità del Marconi Express, la società di scopo nata per la costruzione e la gestione del People Mover di Bologna, composta da Consorzio Integra Società cooperativa per il 75 per cento e TPER per il 25 per cento, a sua volta partecipata dalla Regione.

Due aspetti fra l’altro meritano attenzione. Il primo è quello dell’ipotizzata acquisizione del 70 per cento delle quote da parte del fondo di investimento Meridian, restando intatta la quota del 25 per cento in capo a TPER. Questa operazione, che dovrebbe concretizzarsi con un’offerta fra i 20 e i 30 milioni di euro, ricade anche sulla gestione dei servizi, che coinvolgerebbe in misura paritaria Meridian e TPER.

L’altro è quello del collegio, costituito da Regione e Comune di Bologna, con funzioni di vigilanza sull’accordo sottoscritto dagli enti per la realizzazione del People Mover. Da quanto abbiamo potuto leggere, proprio l’assessore Corsini ha dichiarato di volere richiedere, in occasione della prossima seduta del collegio, un chiarimento con i diversi soggetti che, a titolo diverso, esercitano ruoli per il corretto ed efficiente esercizio del People Mover. Questa è una scelta che apprezzo e che era assolutamente opportuna nonché doverosa.

Quindi, tenendo conto in particolare di questi due aspetti, chiedo alla Giunta quali iniziative intenda assumere direttamente o tramite la società TPER perché venga assicurato un collegamento fra centro città e aeroporto all’altezza delle esigenze di mobilità proposte da un territorio importante come il nostro, precisando anche quali iniziative voglia assumere nei confronti della società Marconi Express, indicando altresì se la situazione descritta stia avendo riflessi sulla trattativa con Meridian.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Risponde l’assessore Corsini. Prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

La mia risposta sarà piuttosto stringata, perché abbiamo nei prossimi giorni alcuni appuntamenti molto importanti per definire le azioni da intraprendere.

Comunque l’Amministrazione regionale rispetto alle domande poste nell’interrogazione della consigliera Piccinini è ovviamente molto preoccupata per le continue interruzioni del servizio. Fra l’altro, rispetto agli impegni che MEX si era presa nei confronti della Regione, del Comune di Bologna e della Città Metropolitana rispetto al piano di manutenzioni e di soppressione, eliminazione, riduzione delle criticità di carattere tecnico che hanno impedito fino ad oggi l’esercizio continuativo del People Mover, non solo il cronoprogramma e gli impegni presi sono stati disattesi, ma addirittura la situazione è peggiorata nel corso dei mesi che abbiamo alle spalle.

La nostra preoccupazione è quindi preoccupazione ovviamente reale, e, al fine di valutare e intraprendere quindi le azioni idonee per una sollecita soluzione dei problemi, abbiamo urgentemente convocato per il giorno 27 luglio, quindi fra pochissimi giorni, una seduta del Collegio di vigilanza, insieme al Comune, alla Città Metropolitana e, ovviamente, alla società MEX e a tutte le componenti che sono nella compagine sociale di MEX.

Il contratto di concessione, com’è noto, è in capo al Comune di Bologna, con il quale siamo in perfetta sintonia, e qualsiasi decisione sarà presa dopo il Collegio di vigilanza, in accordo con il Comune di Bologna stesso. Nel frattempo, per avere tutti gli elementi anche di carattere tecnico per poter prendere le decisioni più utili, stiamo facendo insieme al Comune degli approfondimenti di carattere giuridico sul contratto di concessione, per avere, anche dal punto di vista legislativo, tutti gli elementi per poter prendere una decisione definitiva, che naturalmente sarà finalizzata a risolvere definitivamente i problemi, che sono ormai diventati assolutamente insostenibili.

Ne approfitto per dare anche un aggiornamento. Oggi è tornata in funzione una navetta e, sulla base delle comunicazioni che sono pervenute, che andranno naturalmente verificate nell’ambito del Collegio di vigilanza del 27, la seconda dovrebbe entrare in funzione entro 15 giorni e la terza entro il mese, con la risoluzione delle criticità che hanno costretto in questi giorni il People Mover sostanzialmente a fermarsi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Ringrazio l’assessore Corsini per la risposta. Colgo una sottolineatura che l’assessore faceva, e cioè che la situazione è peggiorata, ed è davanti agli occhi di tutti. Colgo anche la volontà di mettere in campo una soluzione che sia, come diceva l’assessore, definitiva. Quindi, bene che si sia convocato il Collegio di vigilanza, la mia richiesta è che la posizione degli Enti coinvolti sia una posizione ferma perché, come peraltro si leggeva anche stamattina, nel mese di luglio il People Mover si è fermato quattro volte in due settimane, ed è veramente una situazione insostenibile e che crea danno alla nostra città. Oggi ci accorgiamo che i problemi non sono più relegati al periodo invernale, ma ci sono anche nel periodo estivo, proprio in un momento in cui la città sta ripartendo, il turismo sta ripartendo dopo due anni di pandemia, e non possiamo permetterci di offrire un servizio che non è all’altezza delle aspettative di questa città.

Vediamo quali saranno le decisioni prese nei prossimi giorni. Ci tengo a ribadire che, dal mio punto di vista, è necessario tenere una posizione ferma e decisa affinché si risolva, come giustamente si diceva, in modo definitivo questa situazione, che è una macchia che rimane sulla nostra città in quanto non si offre un servizio all’altezza di Bologna e all’altezza delle aspettative di chi viene a visitare la nostra città.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 5487

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere le ragioni tecniche che causano il blocco della circolazione del “People Mover”, la navetta di collegamento tra l’aeroporto Marconi e la stazione centrale di Bologna. A firma del Consigliere: Facci

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 5487: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per conoscere le ragioni tecniche che causano il blocco della circolazione del “People Mover”, la navetta di collegamento tra l’aeroporto Marconi e la stazione centrale di Bologna, a firma del consigliere Facci.

Prego, consigliere.

FACCI: Grazie, presidente.

Anch’io intervengo su una questione che oramai è diventata non tanto preoccupante, ma credo che sia quasi fantozziana. Stiamo parlando di una infrastruttura che è stata ampiamente criticata fin da subito, perché vi ricorderete bene come una soluzione, la soluzione di collegamento dell’aeroporto di Bologna con la stazione poteva essere risolta nell’ambito dello sviluppo del servizio ferroviario metropolitano.

Annosa questione scartata per evidenti interessi, differenti, contrapposti, non sappiamo come, che poi ha determinato questa grande messa insieme di soggetti che hanno finanziato questo tipo di opera.

La Regione ha messo 27 milioni di euro. È inutile ripercorrere le vicende, il collaudo statico fatto due volte, i tempi. Arriviamo ad oggi e ad oggi per me è l’autunno del 2021, quando da questi banchi abbiamo fatto uno specifico atto ispettivo una specifica richiesta a seguito della valutazione che la Regione Emilia-Romagna aveva commissionato alla società NIER, una valutazione sulle caratteristiche di affidabilità, disponibilità e manutenibilità del sistema People Mover.

Già a novembre, ottobre-novembre del 2021, la risposta dell’Assessorato a questo atto ispettivo è stata molto significativa perché si faceva riferimento a criticità emerse, a un concessionario che non rispondeva e non ottemperava alle prescrizioni che erano state impartite, alla difficoltà di avere e ottenere il rispetto delle prescrizioni che erano state date. Tanto che il 18 novembre il responsabile del procedimento aveva sospeso i termini, non sto a citare i vari articoli di legge, rispetto all’avveramento della condizione che permetteva sostanzialmente il collaudo dell’opera, appunto perché non c’erano le condizioni per avere un collaudo definitivo (novembre 2021).

Tra l’altro – cito testualmente – “a seguito dei fermi degli ultimi mesi – autunno 2021, ripeto – e successive asserite criticità emerse, il concedente apprende di non venire costantemente informato di vizi, difformità e/o difetti d’opera riscontrati successivamente all’emissione del collaudo tecnico-amministrativo, circostanza contestata al concessionario”, eccetera. Cosa è successo? Cosa è cambiato da allora? È cambiato che questa navetta è andata a singhiozzo, si è fermata innumerevoli volte e, dalla risposta che ho sentito, dell’assessore, alla precedente domanda, sono in corso di valutazione anche gli aspetti giuridici rispetto alle obbligazioni assunte.

Credo che noi oggi possiamo decretare il fallimento di quest’opera. Allora, viene da domandarsi quali sono le ragioni tecniche, se sta rispettando le prescrizioni contenute nei piani e nei documenti di carattere tecnico relativi all’analisi RAM e se il collaudo del mezzo, interrotto nel novembre del 2021, abbia assunto carattere definitivo. Queste sono le domande che ho presentato con questa interrogazione. Dalla risposta che ho sentito prima, mi viene da pensare che siamo già oltre. Riservo, ovviamente, all’ascolto della risposta alla mia interrogazione, però possiamo tranquillamente dire che quest’opera è stata un’opera pensata male, realizzata male e gestita male, e non può, naturalmente, che finire peggio.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Assessore Corsini, prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Dalle informazioni ricevute dal RUP dell’opera si evidenzia che, attualmente, l’intera flotta in disponibilità al gestore, cioè tre veicoli, è esclusa dal servizio per verifiche legate a un problema nel sistema di collegamento cassa-carrello riscontrato nel Veicolo 1.

Per quanto attiene, invece, alle valutazioni RAM si precisa che dette valutazioni risultano esclusivamente di carattere predittivo, che devono, poi, verificarsi sul campo. Ad oggi, il sistema People Mover non ha soddisfatto il livello di disponibilità richiesto, ragione per cui il Comune di Bologna ha sospeso l’erogazione del contributo, di cui all’articolo 42 del contratto di concessione.

Infine, comunico che non è ancora stata sciolta la riserva del RUP sul collaudo tecnico-amministrativo. Qui, ovviamente, ribadisco alcuni elementi, alcuni concetti, che ho espresso anche nella precedente interrogazione, cioè la fortissima preoccupazione, da parte della Regione, del Comune di Bologna e della Città metropolitana per le continue interruzioni del servizio.

Come ho ribadito poco fa, non solo gli impegni presi dalla Società MEX, di ripristinare alcune criticità che hanno condizionato in maniera pesante in questi mesi di attivazione il servizio, la funzionalità della navetta, come dicevo non solo non sono state disattese, ma la situazione è ulteriormente peggiorata dal punto di vista delle anomalie, delle criticità, dei guasti che hanno portato alla situazione attuale.

C’è quindi forte preoccupazione da parte degli enti pubblici, delle Istituzioni, che sono ovviamente coinvolte a vario titolo. Ricordo che è il Comune di Bologna che detiene la concessione dell’opera; la Regione ha finanziato in maniera importante, e io credo, giusta, la realizzazione dell’opera stessa. Proprio per queste forti preoccupazioni abbiamo urgentemente convocato il Collegio di vigilanza, composto dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana, invitando a partecipare anche la società MEX e i soci della Società MEX il giorno 27 luglio per intraprendere – e decidere, soprattutto, prima di intraprendere – le misure e le azioni necessarie per consentire al People Mover di riprendere la propria funzionalità.

Naturalmente, queste decisioni e le azioni che dobbiamo intraprendere saranno valutate congiuntamente con il Comune di Bologna, sulla base anche di alcuni approfondimenti di carattere giuridico che stiamo svolgendo, proprio in previsione della convocazione, giorno 27, del Collegio di vigilanza.

 

PRESIDENTE (Petitti) Grazie, assessore.

Consigliere Facci.

 

FACCI: Ringrazio l’assessore, che ha confermato quelle che erano le mie anticipazioni, nel senso che oggi possiamo dire che questo People Mover ha fallito.

Quanto poi al concetto di fallimento, interpretiamolo nel senso che vogliamo, magari non necessariamente in senso giuridico. Ma sicuramente siamo di fronte a un’opera, come dicevo, iniziata male, gestita male, proseguita male e terminata peggio.

Ci sono due aspetti, a questo punto, che credo siano da tutelare. Assessore, so che non le sfugge questo aspetto, ma lo voglio rimarcare: sicuramente, l’investimento pubblico – parliamo di oltre 27 milioni originari, più quelli che sono stati spesi nel prosieguo –; c’è la questione non secondaria della salute dei residenti: per la realizzazione di quell’opera è stato messo a soqquadro un intero quartiere, sono state deprezzate tutte le abitazioni, sono stati provocati gravi danni alla salute delle persone che sono residenti e ricordo che, nel corso della recentissima Commissione consiliare in Regione abbiamo preso atto che il Comune di Bologna non aveva ancora adeguato la valutazione di impatto acustico rispetto appunto alla zona di via de’ Carracci.

Quindi c’è una serie di danni collaterali che ha provocato quest’opera, che sono enormi. Io credo che a questo punto l’unico passaggio, assessore, non possa che essere la risoluzione della concessione, valutare che cosa eventualmente si può salvare, ma in ogni caso questa società ha dimostrato di non essere affidabile. Ha dimostrato di essere inadempiente.

Così non si può andare avanti. Quindi auspico che venga fatto d’ufficio questa tutela delle ragioni che ho esposto, perché diversamente dovremo in un qualche modo sollecitare iniziative a tutela, appunto, degli investimenti, della cittadinanza e della funzionalità di un servizio, che comunque ha una sua funzione, se naturalmente questo viene svolto in maniera corretta.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

 

OGGETTO 5488

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla necessità che le modifiche al Regolamento di settore per l’attività venatoria nelle aree contigue del Parco regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna siano effettuate a seguito di una valutazione di incidenza ambientale (VIncA). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 5488: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alla necessità che le modifiche al Regolamento di settore per l’attività venatoria nelle aree contigue del Parco regionale del Delta del Po siano effettuate a seguito di una valutazione di incidenza ambientale. L’interrogazione è a firma della consigliera Gibertoni.

Prego, consigliera.

 

GIBERTONI: Grazie, presidente. Buongiorno, assessora Lori.

L’interrogazione fa riferimento alle modifiche che sono state proposte al vigente Regolamento per l’attività venatoria nelle aree contigue del Parco regionale del Delta. Non è la prima volta che torno su questo tema, perché è un tema fondamentale. Lo è perché sembra una questione solo tecnica, ma è il ritratto di una deriva. È il ritratto di un fallimento che viene da una incapacità di vedere, cioè da una mancanza di volontà di vedere. Quindi, questa volta è il caso di risottolineare come esista un ennesimo ampio segmento del nostro territorio che la Regione non tutela.

Questo non lo dico soltanto io. Lo dice, come vi ho segnalato l’anno scorso, ISPRA, che già al primo documento sul Regolamento ora vigente per l’attività di caccia nelle aree vicine al Parco del Delta diceva che le misure previste dalla Regione Emilia-Romagna e dal Parco del Delta – dice ISPRA, non io – non possono determinare un significativo decremento della pressione venatoria. Questo comporta il perdurare di effetti negativi per la conservazione degli habitat delle specie di interesse venabile protette, ma soprattutto ISPRA dice “si nota la mancanza di contenuti tecnico-scientifici a sostegno delle misure previste”.

ISPRA, che è un organismo autorevole e in grado di valutare il peso delle misure tecnico-scientifiche nelle normative regionali, addirittura dice che non ci sono, cioè non che sono deboli o che sono misure da neofita, dice che non ci sono, dice “si nota la mancanza di contenuti tecnico-scientifici”, cioè vuol dire che si propone una misura, ma non la si sostanzia con le ragioni tecniche e con le ragioni scientifiche.

“Si rileva la sensazione – dice ISPRA – che obiettivo del Regolamento sia soltanto il mantenimento dello status quo”, ossia c’è una linea che si vuole mandare avanti, che potrebbe essere una linea politica, ma potrebbe anche essere soltanto un lasciar fare, un evitare di occuparsi dei temi e delegarli ad altri (interessi dei cacciatori, per esempio, potremmo dire, oppure in ogni caso gli interessi di chi vede nel Parco del Delta e nelle sue aree contigue non un’area da tutelare, da preservare, ma un’area che bisogna in qualche modo sfruttare).

Presidente, aspetto che l’assessora si liberi, così posso continuare. Procedo.

Quindi cosa si vuole fare? Che sia una linea politica o che sia semplicemente un lasciar fare, un non vedere, un non saper vedere per mancanza di contenuti e quindi di conoscenze tecnico-scientifiche, si vuole mantenere lo status quo.

“Ciò purtroppo va a discapito – dice sempre ISPRA – dell’attuazione di interventi efficaci, finalizzati al miglioramento della conservazione e della tutela delle popolazioni di specie molto rilevanti nel parco”, il che significa non essere all’altezza.

Questo però non basta, perché, in seguito al vigente Regolamento, ci sono le modifiche che il parco propone, e le modifiche, se non bastasse, sono addirittura peggiorative rispetto al pessimo Regolamento vigente. Ho già ricordato cosa diceva ISPRA del pessimo Regolamento vigente, ma nelle modifiche che il parco propone e che ISPRA dice già non contenessero alcuna capacità di sostanziare con ragioni tecnico-scientifiche è particolarmente grave che ci siano due enti che in qualche modo dovrebbero collaborare sulla tecnica e sulla scientificità, Regione e Parco, e non siano in grado di farlo o non vogliano farlo.

È addirittura quindi lo stesso parco che adesso dice che si devono proporre delle modifiche che vanno ancora di più a favore della caccia e a sfavore della conservazione dell’habitat.

Anche laddove peraltro si riconosce una densità della caccia eccessiva, addirittura superiore a quella autorizzata sulla carta, da riportare a livelli più bassi per modo di dire, perché sarebbe ancora doppia a Ravenna rispetto a Ferrara, quindi proprio la parte del Parco del Delta del Po del ravennate sta diventando la Mirabilandia dei cacciatori. Questo è un grosso problema. Anche questa differenza che sta creando, e cioè che una parte delle aree vicine al Parco del Delta del Po, area Ravenna, possa diventare la Mirabilandia dei cacciatori, è di grandissima preoccupazione.

A questo la beffa: a questi peggioramenti si aggiunge l’assenza della valutazione di incidenza. Dice il Parco addirittura che ritiene necessario non sottoporre le proposte di adeguamento al Regolamento. Cioè, addirittura il Parco dice: non facciamo la valutazione di incidenza. Se questo è un Parco! Se questo è un Parco! Questo è il Parco del Delta del Po, uno dei più importanti d’Italia. E la direzione del Parco – se questa è una direzione – dice: ma non sottoponiamola, perché non alterano significativamente la sostenibilità ambientale dell’attività venatoria. Mentre è vero esattamente il contrario.

Quindi, assessora, ci illustri, per cortesia, la sua linea politica.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Risponde l’assessora Lori. Prego.

 

LORI, assessora: Grazie, presidente.

In realtà la risposta non so quanto potrà essere soddisfacente, perché va detto – forse non è emerso in modo sufficientemente chiaro – che questa proposta di modifica al Regolamento attualmente è in una fase istruttoria e si riferisce ad un Regolamento che è vigente.

Da quello che emerge in questa prima fase di valutazione va, però, certamente sottolineato come emerga intanto in modo chiaro che fin dalla prossima stagione venatoria sia prevista una complessiva riduzione, che dovrà poi avere una progressività puntuale e anche ben quantificabile rispetto al numero dei tesserini nel Subcomprensorio n. 4 “Ravenna-Alfonsine-Cervia”, proprio laddove la densità venatoria risultava essere superiore rispetto ad altre zone. Quindi, da queste prime valutazioni la proposta di modifica dovrebbe essere migliorativa. Uso il condizionale perché, appunto, le valutazioni sono in fase di approfondimento e di valutazione.

La modifica citata riguarda l’articolo 7, comma 17, e va letta, quindi, in relazione alla modifica dell’articolo 9, comma 2, che stabilisce questa riduzione, che non è una riduzione generica e riferita all’intero periodo di validità del Piano, ma è una riduzione che va registrata con cadenza annuale e deve essere pari ad almeno il 5 per cento dei capi.

Per quanto riguarda, invece, gli aspetti normativi di verifica di coerenza con la normativa di carattere venatorio, in questo momento siamo in attesa, come servizio, di acquisire il parere dell’Assessorato competente. Anche da qui, naturalmente, ci aspettiamo possano emergere una serie di ulteriori elementi che naturalmente ci cureremo di approfondire in modo adeguato. Così come sarà approfondita la vicenda a cui la consigliera Gibertoni si riferiva in merito alla valutazione di incidenza.

In effetti, in questa fase non c’è nessuna valutazione di incidenza che il parco ci ha trasmesso o che ha ritenuto di non fare, ma assolutamente questo aspetto andrà approfondito ed è nostro intendimento chiedere approfonditi chiarimenti all’ente rispetto a questa che auspichiamo sia semplicemente una mancata trasmissione. Quindi, sicuramente propendiamo a favore di una valutazione d’incidenza che, in questo momento, appunto, non abbiamo e non siamo in grado di valutare, ma rispetto alla quale certamente chiederemo ulteriori approfondimenti all’ente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessora Lori.

Consigliera Gibertoni, prego.

 

GIBERTONI: Bene, vedo che è stato riconosciuto che c’è una dimenticanza grave. Chi lo sa, assessore, se è stata una dimenticanza. Non credo, visto che è lo stesso parco che dice che non è necessario sottoporre le proposte a valutazione di incidenza. Quindi, io chiedo che non si faccia solo un approfondimento delle motivazioni, ma si faccia la valutazione d’incidenza. Questa è l’unica cosa che dovete fare.

Per il resto, la linea del lasciar fare non porta a nulla. Troppo succede sotto i vostri occhi, che voi ve ne accorgiate o che lasciate correre, non lo so, ma troppo succede sotto i vostri occhi e voi lasciate fare. Che la mancanza, quindi, di contenuti tecnico-scientifici e di vigilanza sia dovuta a una precisa scelta politica o che sia dovuto alla mancanza di contenuti tecnico-scientifici oppure alla volontà di non vigilare, ribadisco tutto per voi pare passare in ultimo piano rispetto al mantenimento dello status quo, addirittura in senso peggiorativo. Il 5 per cento annuo è una diminuzione lentissima rispetto all’ordine di grandezza in cui scorribandano i cacciatori in queste zone rispetto anche ad altre zone. Bisogna, invece, accelerare rispetto alle normative e tener presente i pareri di Ispra.

Per il resto, al di là di questo tema, che è simbolico di altro, troppo accade sotto i vostri occhi, senza che pare voi ve ne accorgiate, accorgersi in virtù di un mio atto che non è stata fatta una valutazione di incidenza su una questione che potrebbe essere minore, ma in realtà è fondamentale, è simbolica dell’agire di un’Amministrazione, è di particolare gravità.

 

(applausi dai banchi del pubblico)

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Gibertoni.

Chiedo di non applaudire, perché in aula non è consentito.

 

OGGETTO 5489

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere i risultati delle rilevazioni degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e bisogni educativi speciali (BES) e le azioni adottate, con i relativi importi stanziati, per favorire il successo scolastico. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 5489: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per conoscere i risultati delle rilevazioni degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e bisogni educativi speciali (BES) e le azioni adottate, con i relativi importi stanziati, per favorire il successo scolastico. L’interrogazione è a firma della consigliera Castaldini.

Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Buongiorno, presidente. Grazie.

Buongiorno, assessore. Sono molto contenta che sia lei a rispondere a questa domanda. Avevo un po’ il timore, perché molto spesso mi affidano Donini su temi che non sono suoi. Questo è un tema che, in realtà, cercherò di trattare oggi e anche durante tutta la sessione, queste tre giornate di lavoro.

Partiamo dall’inizio, parlando di inclusione e parità scolastica. Secondo l’ISTAT in Italia gli alunni con disabilità sono più di 300.000, il 3,6 per cento del totale, ma, oltre a quelli che hanno una certificazione secondo la legge n. 104, che lei conosce benissimo, gli alunni che necessitano della predisposizione di un percorso didattico ad hoc personalizzato sono anche coloro che hanno disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e bisogni educativi speciali (BES).

Secondo l’ISTAT, i numeri sono diversi rispetti agli alunni con disabilità perché la percentuale che ha necessità di integrazione, e non rientra sotto la protezione legislativa, è del 9 per cento. Secondo gli ultimi dati disponibili, forniti dall’Ufficio scolastico regionale, che riguardano, però, l’anno scolastico 2018-2019, su 615.000 alunni, i casi accertati di DSA sono quasi 30.000, il 4 per cento. Anzi, il 4,8 per cento, per essere corretta.

Ci sono vari fattori che, chiaramente, incidono su questo. Sicuramente il lockdown ha avuto un ruolo fondamentale e un’attenzione maggiore da parte delle famiglie e degli insegnanti. Quindi, il numero degli studenti con bisogni educativi speciali è esploso a livello nazionale. O almeno questo ci dicono le statistiche e anche molte associazioni, insegnanti e, ultimamente, molti sindaci dei vari Comuni.

Allo stesso tempo, stanno aumentando anche gli sforzi da parte delle istituzioni scolastiche nel fornire risposte flessibili e personalizzate. Anche perché è chiaro che bisogna predisporre per questi ragazzi un piano didattico personalizzato, con un grande sforzo da parte di tutti. Il personale di supporto, di fatto, è sempre... Oltre agli insegnanti coinvolti e alle spese per i materiali, l’ausilio del personale di supporto è completamente a carico della scuola e, in molti casi, famiglia.

Per risolvere il problema, io credo che si debba partire dalla conoscenza di questo problema. Giustamente, dal 2009 la Regione ha sottoscritto un protocollo di intenti con l’Ufficio scolastico regionale per favorire il successo scolastico degli alunni. Tra i compiti imposti – leggo testualmente quello che ha scritto l’Ufficio scolastico regionale – “rileverà le richieste, le segnalazioni di difficoltà che pervengono dalle scuole e dalle famiglie”.

Il protocollo viene rinnovato ogni tre anni, e il primo marzo 2021 lei, assessore, l’ha rinnovato, dichiarando che tutti hanno diritto a un percorso scolastico soddisfacente e positivo, a maggior ragione chi parte da una situazione di svantaggio.

Mi trova totalmente d’accordo, e chiedo a lei quali siano i risultati delle rilevazioni degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e bisogni educativi speciali (cioè i BES) e come si sono modificati questi bisogni negli ultimi cinque anni, e l’azione adottata dalla Regione insieme all’Ufficio scolastico regionale, con i relativi importi stanziati per favorire il successo scolastico.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Risponde l’assessora Salomoni. Prego.

 

SALOMONI, assessora: Grazie, presidente. Grazie, consigliera.

Faccio due premesse veloci: la prima è che il tema è assolutamente condiviso con la parte sanità, quindi rispondo io, ma l’accordo a cui lei fa riferimento è un accordo firmato dall’assessore Donini. Per questo a volte rimbalziamo la tematica.

La seconda cosa è che il numero di dati che lei ci ha chiesto è molto ampio. Io quindi alla fine le consegnerò la relazione che ci ha stilato, aggiornata, l’Ufficio scolastico, dove trova tutti i dati di dettaglio, perché leggerglieli nel tempo di un question time sarebbe inutile e anche piuttosto lungo.

Entro soltanto nei punti principali del resoconto di un monitoraggio molto preciso che troverà per iscritto, perché i tempi sono quelli che sono.

Le do un quadro riassuntivo: viene fatto in realtà un approfondimento a cadenza biennale da parte dell’Ufficio scolastico, per cui abbiamo a disposizione i dati del 2020-2021. Se vogliamo fare un confronto con i cinque anni precedenti, dobbiamo farlo con quelli del 2016-2017. Poi le do i dati, così riuscirà a fare più flessibilmente i confronti che ritiene.

Quello che emerge è che nel 2020-2021 gli alunni con DSA – dopo parliamo della parte BES – sono 32.966 a livello regionale (pari a circa il 5,4 per cento degli studenti), mentre nel 2016 e 2017 erano registrati 25.135 studenti e studentesse (pari al 4,1 per cento del totale). Le faccio notare che anche le basi cambiano, perché originalmente era inclusa anche la scuola dell’infanzia, invece le più recenti valutazioni partono dalla scuola primaria. Le mando comunque il resoconto di tutte queste informazioni, in modo che possa verificare lei. Emerge chiaramente, come lei ha già detto, una crescita di questi numeri piuttosto significativa negli ultimi anni.

La valutazione da parte dell’Ufficio scolastico, insieme all’Assessorato alla Sanità, viene fatta sugli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, mentre non esistono monitoraggi precisi degli studenti BES, quindi con bisogni educativi speciali, perché in realtà non si riesce a fare una raccolta strutturata, dato che il tema fa riferimento in realtà a delle specificità degli studenti che non sono facilmente censibili e che spesso sono legate alle condizioni sociali.

Rispetto alle risorse dedicate, anche qui, siccome, come lei sa benissimo, si tratta di un tema trasversale che tocca scuole, autonomie, Comuni, Province e Regioni, io faccio riferimento ad alcuni punti dei bilanci regionali e poi le do la mia disponibilità a fare degli approfondimenti al di fuori del tempo del question time, che è già finito.

Allora noi, attraverso Città metropolitana e Province, riversiamo sui Comuni il fondo da 100 milioni all’anno che lo Stato destina agli studenti con disabilità certificate iscritti alle scuole secondarie di secondo grado. Come lei sa, esiste un fondo equivalente di altri 100 milioni che, però, lo Stato destina direttamente ai Comuni e quindi che non vediamo passare attraverso il sistema regionale. Questo fondo, il primo dei due che ho citato, non era strutturale. Attraverso una richiesta fatta dalle Regioni, tra cui la nostra in prima fila, il fondo è diventato strutturale. Quello che cade in Emilia-Romagna sono circa 9 milioni all’anno.

L’ultima cosa che mi sento di dire riguarda i percorsi IeFP, che è di nostra piena competenza. C’è un sostegno all’accompagnamento personalizzato degli studenti e delle studentesse, che in questo caso è pro capite ed è pari a 4.680 euro a studentessa o studente. In questo caso è di competenza regionale la formazione e di conseguenza è di competenza regionale anche l’accompagnamento.

Io le metto a disposizione tutta la documentazione che ho. Se servono ulteriori dati o informazioni… Mi scuso, anzi, del ritardo nella risposta.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessora Salomoni.

Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Questo è un appello alle mie colleghe, quelle che di solito, anche di maggioranza, trattano spesso i temi educativi. Non so se vi ricordate in questi due anni il tormentone dei nostri ragazzi che hanno vissuto il lockdown. Io oggi è questo che volevo fare emergere, perché non ho creduto ai miei occhi quando, da un accesso agli atti arrivato la settimana scorsa, il vicedirettore dell’Ufficio scolastico regionale, che non manca mai di sottolineare che lui non è tenuto a fornire una risposta a me, e va bene, non è un problema, evidentemente dovrò cercare di far meglio il mio lavoro, quando io, che non rivolgo mai – penso – domande inutili, leggo testualmente “per quanto riguarda la richiesta di numeri relativi a studenti BES, ovvero con bisogni educativi speciali, ovvero quelli che abbiamo certificato noi nelle nostre case durante il lockdown, questo ufficio, per prassi consolidata da anni, non raccoglie in via strutturata dati sul tema, poiché lo stesso è composito e afferisce a particolarità degli studenti non sempre sensibili”. Vado avanti.

Per prassi consolidata – immaginate – da 13 anni, quindi non è responsabilità politica dell’assessore Salomoni, ci mancherebbe, ma per prassi consolidata da 13 anni abbiamo un protocollo che è stato rinnovato, che dovrebbe parlare di quelle tematiche, e noi non abbiamo i numeri. No, scusate, ma ci rendiamo conto? Noi facciamo politiche in base a cosa, al sentimento? Ecco, allora il mio sentimento in questo momento è particolarmente negativo, cioè come può dire la Regione che fa politiche per la scuola e la famiglia, se in 13 anni non sappiamo neanche quanti soldi poter rivolgere a loro, cioè come fare ad aiutarli? Scusate, non so, io ho vissuto un certo imbarazzo, e per questo mi permetto, e faccio un appello a tutti quelli che hanno guardato giustamente alcuni miei emendamenti e un ordine del giorno relativi ai BES in maniera forse distratta, però oggi pomeriggio proviamo a rispondere a questo bisogno.

Addirittura nella mia delicatezza politica... è evidente che in campagna elettorale di delicatezza non si può parlare, ma nella mia delicatezza ho proposto un ordine del giorno, neanche un emendamento dicendo “spostiamo milioni di euro”, ma un ordine del giorno per rilevare che esiste un problema di dati, che da 13 anni non sappiamo quanti sono i BES, che l’Ufficio scolastico non lo sa e che evidentemente siamo un pochino indietro, quindi ordine del giorno che spero cominci a stare a cuore a qualcuno da oggi fino ad oggi pomeriggio.

Presenterò questo, perché non è possibile che la Regione non sappia neanche qual è lo stato delle cose, non da ieri, da molto tempo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

 

OGGETTO 5478

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Giunta intenda intraprendere per contribuire a superare la grave situazione in cui versa la CMC, Cooperativa Muratori Cementisti Ravenna, per salvaguardare l’avanzamento dei cantieri, il mantenimento delle commesse e per concertare la ricerca di nuovi potenziali partner istituzionali/commerciali. A firma dei Consiglieri: Bessi, Rontini

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 5478: interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Giunta intenda intraprendere per contribuire a superare la grave situazione in cui versa la CMC, Cooperativa Muratori Cementisti Ravenna, per salvaguardare l’avanzamento dei cantieri, il mantenimento delle commesse e per concertare la ricerca di nuovi potenziali partner istituzionali/commerciali. L’interrogazione è a firma dei consiglieri Bessi e Rontini.

Prego, consigliere Bessi.

 

BESSI: Grazie, presidente.

Il titolo enunciato descrive già l’intento di questo question time, ricordando solo che le vicissitudini e la crisi finanziaria nel dicembre 2018, non solo l’importante e storica Cooperativa Muratori Cementisti si è trovata nelle condizioni di dover chiedere di essere ammessi al concordato preventivo con riserva, una procedura chiaramente concorsuale concessa dal Tribunale di Ravenna, che esponeva già all’epoca la cooperativa per circa 1 miliardo e 600 milioni (questo per dare una consistenza).

A questa situazione si giunge oggi a una potenziale richiesta di fallimento, che speriamo che non sia contemplata, che mette a rischio quasi 4.000 posti di lavoro sia a livello diretto sia a livello di indotto, nonché chiaramente la sopravvivenza di migliaia di piccole e medie imprese fornitrici. Quindi, come è stato poi evidenziato dai sindacati maggiormente rappresentativi, dalle associazioni datoriali cooperative, e non solo, durante una manifestazione che si è svolta il 18 luglio scorso in Piazza del Popolo, dove lavoratori e lavoratrici della CMC, a fianco a tutto il mondo istituzionale, hanno rappresentato questo tipo non solo di istanza, ma anche di grave situazione.

Nei giorni scorsi si è svolto un incontro a Roma, presso il Ministero dello sviluppo economico, a cui hanno preso parte sia i vertici della CMC sia i rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici, nonché i rappresentanti di categoria del mondo delle Istituzioni, tra cui anche la nostra Regione. Ecco, con questa interrogazione si chiede alla Giunta di sapere e rendere formale anche in quest’aula quali azioni intende intraprendere per contribuire a superare la grave situazione in cui verso la CMC, per salvaguardare l’avanzamento dei cantieri e il mantenimento delle commesse, nonché per concertare la ricerca di nuovi potenziali partner istituzionali o commerciali, lavorando con i Ministeri competenti e con i soggetti istituzionali proposti dalla procedura concorsuale.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Bessi.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

La Giunta regionale è pienamente consapevole della grave situazione di difficoltà in cui versa la Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, così come delle possibili implicazioni sul piano economico e sociale per il territorio di Ravenna, e non solo, che ciò può comportare. La CMC è la terza società in Italia per la realizzazione di infrastrutture. Anche per questo risulta evidente la non sostenibilità sociale di una crisi di tale portata per Ravenna, dove città e territorio sono impegnati al tempo stesso in investimenti strategici per l’intero Paese, naturalmente, essendo un’azienda di questa dimensione. Peraltro, appunto, il fallimento di CMC avrebbe come inevitabile conseguenza il blocco di importantissimi cantieri su tutto il territorio nazionale. È in forza di questo e per queste ragioni che ancora da ultimo il 6 luglio 2022 l’assessore Colla, in accordo con il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, ha inviato al Ministero dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, al ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, al ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, al ministro delle infrastrutture e trasporti, Enrico Giovannini, una richiesta di convocazione urgente del tavolo di crisi al MiSE. Come ricordato dall’interrogante, proprio a seguito di questa richiesta della Regione, il 20 luglio 2022 si è tenuto un incontro convocato dal MiSE, con la partecipazione, oltre che dell’assessore e del sindaco, del MiSE stesso, del Ministero dell’economia e delle finanze, di Invitalia, di Legacoop, dei vertici di CMC, dell’advisory board e delle organizzazioni sindacali confederali di categoria, nazionali e territoriali.

L’assessore Colla e il sindaco De Pascale hanno chiesto che sia salvaguardata la continuità industriale, l’occupazione e la tenuta sociale di un intero territorio, ravvisando come, a seguito dell’incontro, i Ministeri competenti coinvolti dispongano di tutti gli elementi delle condizioni necessarie per proporre soluzioni idonee già a partire da un prossimo incontro, per il quale è stato assunto l’impegno alla convocazione entro la prima settimana di agosto.

Qualsiasi soluzione diretta o indiretta dovrà prevedere il vincolo della continuità industriale, della soluzione sociale, sorrette naturalmente da un’adeguata soluzione finanziaria. La Regione Emilia-Romagna ritiene vadano coinvolti i soggetti già precedentemente interessati o soggetti nuovi, anche per arrivare a questo risultato. La CMC venne costituita nel 1901, quindi vanta oltre 120 anni di storia, oltre 3.500 dipendenti diretti e circa 15.000 nell’indotto composto di migliaia di piccole e medie imprese con cantieri aperti in Italia e nel mondo. Il Paese non può permettersi di perdere un patrimonio di competenze ingegneristiche, tecniche e lavorative di tale portata, con il rischio di chiudere decine di cantieri diretti in tutta Italia e molti di più indiretti, rispetto alla filiera che prima ho indicato, a maggior ragione di fronte al più grande investimento pubblico in corso, con il PNRR, con centinaia di cantieri che rischiano tuttora di non trovare il personale per portarli avanti. Quindi, crediamo sia una priorità nazionale, oltre che un dato di crisi nazionale, che come tale va valutato, soppesato e aggredito.

Continua, pertanto, con la massima determinazione il nostro lavoro per trovare la soluzione, per assicurare alla Cooperativa Muratori Cementisti Ravenna la continuità industriale, l’occupazione e la tenuta sociale. Come sempre, daremo conto a questa Assemblea e in Commissione dello sviluppo di questo confronto.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi.

Consigliere Bessi, prego.

 

BESSI: Grazie, sottosegretario Baruffi. Siamo d’accordo e siamo soddisfatti dell’impegno della nostra Regione, dell’assessore Colla, come ha sottolineato il sindaco di Ravenna, ma anche, credo, del metodo di unità che mette insieme lavoratrici, lavoratori, rappresentanze sindacali, delle associazioni, ma anche quelle politiche. In questi casi la rappresentanza politica di tutti coloro che hanno a cuore questo tipo di strategia si sta manifestando.

La continuità aziendale, che lei ha toccato, quella industriale, è fondamentale. Senza il passaggio è, chiaramente, una desertificazione non solo e non tanto economica, ma del tessuto e del know-how lavorativo, come lei ha sottolineato, dei tanti impegni che sono in corso. Sono stati anni sicuramente molto difficili, ma credo occorra lo stesso impegno anche da parte dei ministeri nazionali, come sono state, poi, affrontate altre analoghe crisi in altre parti d’Italia o, comunque, sono ‒ questi ‒ fattori di carattere nazionale che mettono al centro, chiaramente, la nostra Regione e il suo impegno.

Ringraziando della risposta puntuale, credo che il presidente Bonaccini, l’assessore Colla, tutta la Giunta e, credo, tutte le parti politiche che sono qui rappresentate concordino che questa sia una delle priorità, a prescindere dalla situazione dell’attuale campagna elettorale o dell’attuale fase di ordinaria amministrazione del Governo.

Non occorre quindi dire che serve comunque un lavoro quotidiano e costante in queste giornate, nei prossimi giorni, settimane mesi.

Grazie ancora.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 5480

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere, al fine di agevolare la costituzione delle comunità energetiche, come la Giunta intenda adoperarsi affinché vengano mappate le cabine di trasformazione presenti sul territorio regionale, con l’indicazione dei codici POD di riferimento per ciascuna cabina. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 5480: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere, al fine di agevolare la costituzione delle comunità energetiche, come la Giunta intenda adoperarsi affinché vengano mappate le cabine di trasformazione presenti sul territorio regionale, con l’indicazione dei codici POD di riferimento per ciascuna cabina. L’interrogazione è a firma del consigliere Mastacchi.

Prego, consigliere.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente. Buongiorno.

Parliamo di comunità energetiche. La crisi energetica che stiamo vivendo in questo ultimo periodo e i conseguenti forti aumenti di costi stanno generando un fortissimo interesse – aggiungo: da un lato anche fortunatamente – per le due nuove leggi che sono state emanate prima dallo Stato, e chiaramente poi anche in Regione, pochi mesi fa.

C’è quindi una grande attività sul territorio: molte aziende, molti cittadini si stanno attivando per tentare di costituire comunità energetiche, e si trovano di fronte a due ostacoli: il primo ostacolo è il fatto che ancora non c’è un quadro economico chiaro, cioè non si sa esattamente quali saranno gli incentivi e i modi per poterli avere; ma in particolare c’è questo aspetto tecnico, se vogliamo da una parte banale, ma che crea una problematica molto importante: quella di sapere a quale cabina si è collegati, in particolare in quelle aree di confine fra due cabine primarie.

Teoricamente infatti i cittadini potrebbero trovarsi a parlare di una comunità energetica per poi scoprire quando è troppo tardi di essere collegati su due cabine differenti. Poter determinare quindi il bacino degli utenti delle singole comunità energetiche in questa fase è una problematica molto importante.

Vi leggo il testo della dell’interrogazione: “Premesso che l’azione sulle comunità energetiche e sull’autoconsumo si colloca all’interno del Piano triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico Regionale 2030, con cui la Regione intende aumentare l’efficienza energetica e coprire sempre più i consumi con fonti rinnovabili; la legge regionale n. 5 del 27 maggio 2022 è finalizzata a sostenere lo sviluppo delle comunità energetiche e dell’autoconsumo collettivo per produrre, distribuire, scambiare, accumulare energia a impatto zero attraverso impianti di energia rinnovabile; evidenziato che la nuova legge rappresenta un importante passo avanti verso il raggiungimento degli obiettivi individuati dal Patto per il lavoro e per il clima, sottoscritto dalla Regione a dicembre 2020, con il quale è stato previsto il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050 e il passaggio alle energie pulite e rinnovabili entro il 2035; considerato che i clienti finali identificati tramite i rispettivi POD, che sono i codici alfanumerici di 14 o 15 caratteri relativi alla fornitura dell’energia elettrica, la qui energia elettrica rileva con la configurazione, devono essere riferiti alla medesima cabina di trasformazione, pena l’esclusione dalla configurazione, la difficoltà che sta emergendo per i titolari di punti di connessione di reti elettriche di bassa tensione riguarda l’individuazione della cabina primaria di trasformazione di appartenenza, soprattutto laddove l’utente finale è al confine fra due cabine di trasformazione; interroga quindi la Giunta per sapere se e in che modo intende adoperarsi affinché vengano mappate le cabine di trasformazione presenti sul territorio, con l’indicazione dei codice POD di riferimento per ciascuna cabina, al fine di agevolare la costituzione delle comunità energetiche e non l’esclusione dei punti di connessione per gli utenti finali”.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

In merito alla richiesta del consigliere interrogante, occorre preliminarmente ricostruire il percorso normativo relativo alle comunità energetiche rinnovabili, introdotte dalla direttiva Ue n. 2018/2021 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, la cosiddetta RED II. Nelle more del recepimento della direttiva, con l’articolo 42-bis del decreto legge n. 162 del 30 dicembre 2019, convertito con modificazioni dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, era stata introdotta a fini sperimentali una prima regolazione dell’autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili delle comunità energetiche rinnovabili. La richiesta prevede che possano accedere agli incentivi le comunità energetiche i cui soggetti partecipanti producano energia con impianti alimentati da fonte rinnovabile di potenza complessiva non superiore ai 200 chilowatt che condividono l’energia prodotta utilizzando la rete di distribuzione esistente, i cui punti di prelievo dei consumatori e di immissione degli impianti siano ubicati su reti elettriche di bassa tensione sottese, alla data di creazione dell’associazione, alla medesima cabina di trasformazione di media tensione e bassa attenzione, cioè la cosiddetta cabina secondaria.

Tale prima regolazione è stata profondamente innovata dal decreto legislativo n. 199/2021, con cui è stata recepita nel nostro ordinamento la direttiva RED II. Nello specifico, all’articolo 31 del richiamato decreto legislativo si prevede che possano accedere agli incentivi le comunità energetiche, i cui soggetti partecipanti producano energia con impianti alimentati da fonte rinnovabile di potenza complessiva non superiore a 1 megawatt, rispetto ai 200 precedenti, e i cui punti di prelievo dei consumatori di immissione degli impianti siano connessi alla distribuzione sottesa alla medesima cabina primaria, quindi non più quelle secondarie. L’articolo 32 del medesimo decreto rimanda ad Hera l’adozione di provvedimenti che contengano le modalità per verificare che i punti di prelievo di immissione siano sottesi alla stessa cabina primaria, e a tal fine prevede che i distributori rendano pubblici i perimetri delle cabine primarie, anche in via semplificata o forfettaria.

Occorre, tuttavia, evidenziare che, con decreto del Ministero della transizione ecologica, da emanare entro 180 giorni dall’entrata in vigore del richiamato decreto legislativo n. 199/2021, dovevano essere definite le nuove regole di incentivazione, e che, fino all’emanazione di tali decreti per le comunità energetiche rinnovabili, continuassero ad applicarsi le regole stabilite dal menzionato articolo 42-bis del decreto-legge n. 162. I termini per l’emanazione dei decreti sono scaduti lo scorso 15 giugno e gli stessi risulta siano in via di predisposizione, compatibilmente alla condizione attuale. Pertanto un breve riferimento alla cabina secondaria dovrebbe perdere ogni efficacia.

Tanto premesso, considerato che la richiesta del consigliere riguarda la mappatura delle cabine di trasformazione presenti sul territorio regionale, bisogna notare che, se ci si riferisce alle cabine primarie previste dalla norma che doveva essere attuata, la Regione non può naturalmente intervenire in quanto sono necessari provvedimenti di competenza di ARERA per esplicita previsione normativa.

Se ci si riferisce alle cabine secondarie previste dalle norme attualmente vigenti, quindi a quelle a cui ha fatto riferimento anche il consigliere, si evidenzia che sulla messa a disposizione di tali informazioni è intervenuta ARERA con la delibera n. 318/2020, che prevede che i gestori di rete “implementano strumenti autonomamente definiti al fine di individuare, anche su base convenzionale, i punti di connessione sottesi alla medesima cabina secondaria. Tali strumenti possono essere messi a disposizione sul proprio sito internet oppure su richiesta degli operatori interessati all’applicazione del presente provvedimento”.

A mero titolo esemplificativo, per venire incontro alla sollecitazione puntuale, in merito all’applicazione di tale previsione si riportano le informazioni relative alle tempistiche di risposta contenute sul sito di Enel, dove si legge che “per ogni elenco di POD inviato, Enel distribuzione fornirà le risposte entro dieci giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta a mezzo PEC, completando il file presentato con l’indicazione della cabina secondaria da cui ciascun POD è alimentato e la data del rilascio della dichiarazione”.

Pertanto, se si vuole creare una comunità energetica rinnovabile in base alle regole incentivanti attualmente vigenti, al fine di individuare i POD sottesi alla stessa cabina di trasformazione, è necessario rivolgersi ai gestori, che sono tenuti a rispondere in base alle previsioni di ARERA. Nella risposta scritta le indico anche il link di Enel dove è possibile reperire le informazioni per avere i dati di questo interesse. Si ribadisce, tuttavia, che il riferimento alla cabina secondaria sarà presto superato dalle nuove regole incentivanti e per avere le indicazioni in merito alla rete di distribuzione sottesa alla stessa cabina primaria occorrerà, naturalmente, attendere, anche in questo caso, i nuovi provvedimenti di ARERA.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Grazie, sottosegretario. Purtroppo non mi posso dichiarare soddisfatto perché la necessità attuale è quella di poter avere le informazioni necessarie per costituire le nuove comunità energetiche, quindi non quelle costituibili con le vecchie regole. In questo momento le aziende stanno lavorando per poter costituire le comunità energetiche almeno di un megawatt, che chiaramente è già una soglia per le aziende abbastanza bassa, e in questo momento sono ferme per i due motivi che ho detto prima. Il primo motivo chiaramente è quello economico: non si sanno ancora quali sono gli incentivi e le modalità per potervi accedere. Ma in particolare c’è questo balzello, proprio pratico, che non consente loro di pianificare i bacini perché, appunto, non c’è la possibilità di poter sapere dove sono collocate queste cabine primarie e, in particolare, quali sono i POD assegnati alle cabine stesse. Quindi, c’è il rischio che un gruppo di aziende si attivi per costituire una comunità energetica, per poi scoprire di essere in un territorio che, magari, è diviso su due cabine, quindi anche con il rischio di vanificare il lavoro di progettazione e di studi di fattibilità preventivi.

Quindi auspicherei che la Giunta, da questo punto di vista, si attivi per fornire degli strumenti che consentano di non buttare il lavoro che già le imprese devono mettere in campo in una situazione di grande difficoltà e per poter consentire loro di imboccare una strada che gli dia una certezza, almeno dal punto di vista pratico della connessione, di poter attivare la comunità energetica.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

 

OGGETTO 5490

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla tempistica della procedura di liquidazione ai soggetti assegnatari del bonus una tantum per associazioni e società sportive dilettantistiche. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 5490: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alla tempistica della procedura di liquidazione ai soggetti assegnatari del bonus una tantum per associazioni e società sportive dilettantistiche. L’interrogazione è a firma della consigliera Bondavalli.

Prego, consigliera.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente.

La mia interrogazione a risposta urgente, che presento questa mattina, ha come punto di riferimento la centralità che lo sport riveste delle politiche regionali di questi anni. Nell’esplicitazione di ciò, sia dal punto di vista valoriale sia proprio dal punto di vista concreto, cioè dello svolgimento proprio dell’attività quotidiana sappiamo che un ruolo essenziale è rivestito dall’associazionismo sportivo e sappiamo anche come esso sia profondamente diffuso su tutto il nostro territorio regionale.

ASD ed SSD, che sono gli acronimi con cui si indicano rispettivamente associazioni e società sportive dilettantistiche hanno sofferto non poco, è bene ricordarlo, sul piano della sostenibilità gestionale, le conseguenze prodotte dall’applicazione delle misure restrittive o di chiusura anche temporanea dovute all’emergenza sanitaria.

La Regione Emilia-Romagna – abbiamo più volte anche ricordato in quest’Aula, ho presentato diverse interrogazioni che hanno come tema lo sport, proprio perché Regione Emilia-Romagna considera lo sport, e ovviamente anche le associazioni e le società sportive dilettantistiche che consentono lo svolgimento nella quotidianità, davvero un patrimonio – sta cercando di accompagnare e sostenere queste associazioni mediante l’adozione di provvedimenti dedicati. A questo proposito vorrei ricordare anche il bando disposto annualmente ai sensi della legge regionale n. 8 del 2017 per il concorso alla realizzazione di eventi e progetti sportivi per il quale vengono messi a disposizione 2 milioni di euro.

Però, sul piano più specifico dei ristori, nel novembre del 2021 la Regione ha messo a disposizione 4,5 milioni di euro per il bando Bonus una tantum riservato appunto ad ASD e SSD. A fronte delle 1.675 domande pervenute, 1.193 sono risultati soggetti individuati proprio come assegnatari delle risorse che sono state messe a disposizione dalla Regione.

Dalle richieste di informazioni relative alle tempistiche di effettiva liquidazione dei contributi in oggetto, provenienti da associazioni e società sportive del territorio, si evince una dilatazione della durata di attuazione completa della misura di ristoro messa in campo. Allora, ne deriva proprio la domanda, l’interrogativo che rivolgo alla Giunta regionale per conoscere proprio la tempistica entro cui tutti i soggetti assegnatari di ristoro potranno usufruirne in termini concreti. Ovviamente, dobbiamo considerare la grande necessità che questo comparto ha dal punto di vista finanziario, generata, naturalmente, dall’aumento anche dei costi di gestione causati dagli effetti della guerra in Ucraina, e l’imminente avvio della nuova stagione sportiva 2022-2023.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

In riferimento alle richieste della consigliera, si comunica quanto segue.

Il sistema sportivo regionale è stato certamente uno dei settori più colpiti dall’emergenza sanitaria. Lo stop forzato a causa del Covid, con la chiusura degli impianti sportivi di ogni tipologia, ha, di fatto, compromesso il regolare svolgimento delle attività (campionati, tornei, corsi, competizioni di ogni natura) determinando condizioni organizzative e situazioni economiche critiche, in particolare per la stragrande maggioranza delle associazioni sportive dilettantistiche e delle società sportive dilettantistiche.

Come riportato dalla consigliera, per far fronte a questa difficoltà, la Regione ha approvato, nell’ottobre 2021, la DGR n. 1604 avente ad oggetto “Approvazione bando relativo al bonus una tantum” per le associazioni sportive dilettantistiche e le società sportive dilettantistiche entrate in difficoltà a causa del Covid-19. Tale bando ha riscosso un forte interesse e le domande presentate ‒ come richiamato ‒ sono state 1.675. Considerato che le risorse disponibili ammontavano a 4.488.000 euro, è stato possibile concedere il contributo pari a 4.000 euro o, in alternativa, pari a 2.000 euro, nel caso in cui i beneficiari avessero già ricevuto altri ristori regionali, per far fronte alle difficoltà determinate dalla pandemia, arrivando così ai 1.193 beneficiari indicati nel quesito

Per comprendere i tempi necessari per le procedure di liquidazione è necessario tenere in considerazione diversi fattori (li voglio esplicitare; il problema segnalato è evidente e la costruzione può essere utile anche a prevenire per il futuro): altissimo numero di beneficiari, controlli necessari ai sensi di legge, DURC, anagrafiche, Statuti, trasmissione del modulo IRES e suo controllo all’atto della ricezione, eccetera, nonché il numero significativo di beneficiari che ha fornito dati e documentazioni incomplete, rendendo necessarie, ai fini della liquidazione, richieste integrative. In particolare, per le ASD si è resa necessaria la preliminare acquisizione in via generalizzata degli statuti.

A ciò si aggiunga che il moltiplicarsi degli interventi di sostegno alle tante categorie in forte sofferenza a seguito dell’emergenza Covid ha generato un aumento significativo del carico di lavoro del personale regionale. Un numero di pratiche di questo genere non era mai stato gestito dal servizio.

Tutto ciò premesso si specifica che le concessioni e i conseguenti impegni di spesa relativi al bando oggetto dell’interrogazione sono stati approvati con tre atti di determina: uno nel 2021 e due nel 2022. A seguito degli impegni di spesa si è proceduto con il sorteggio per il controllo a campione anche del 5 per cento delle domande pervenute e ammesse a contributo. Seguendo l’ordine cronologico, si è iniziato a liquidare i beneficiari compresi nel primo atto d’impegno, a fronte della necessità riscontrata di chiedere la documentazione integrativa. Al fine di non bloccare i pagamenti, si è valutato di procedere con atti di liquidazione relativi ad un massimo di 25-30 beneficiari, quindi per blocchi.

Gli atti di liquidazione adottati e consolidati ad oggi sono undici e riguardano 376 beneficiari. In tempi brevissimi saranno adottati e consolidati altre quattro atti per centocinque beneficiari. In totale, entro il mese di agosto i beneficiari liquidati saranno 481. Viste però le diverse e straordinarie complessità riscontrate nell’insieme dei fattori che prima ricordavo, è stata costituita adesso una task force a supporto dei processi di controllo e liquidazione, con l’obiettivo di imprimere una significativa accelerazione all’attività e di completare le liquidazioni entro il mese di settembre: quindi, primo blocco entro la fine del mese di agosto e completamento entro il mese di settembre. Non ho bisogno di ricordare come questo lavoro si inserisca in un lavoro più ampio. Le sue numerose interrogazioni in tal senso e anche atti di indirizzo hanno accompagnato la predisposizione di un complesso di investimenti e di misure di sostegno che ha raggiunto la cifra record per noi, in Emilia-Romagna, di 16,7 milioni di euro nel corso del 2021.

Riconosciamo naturalmente che la gestione dei tempi è importante quanto la quantità di risorse. In questo caso, le criticità accumulatesi sono davvero eccezionali. Per questa ragione la misura organizzativa da ultimo implementata dovrebbe garantire, ripeto, entro la fine del mese di settembre di chiudere anche questa operazione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliera Bondavalli, prego.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente.

Ringrazio naturalmente il sottosegretario Baruffi per questa risposta, che è stata puntuale e dà anche un orizzonte temporale rispetto alle associazioni e alle società che naturalmente attendevano anche di sapere la tempistica. Abbiamo detto fine agosto, e poi gran parte, appunto, entro la fine di settembre, grazie a questa task force che sta evidentemente mettendosi al lavoro in modo molto incisivo. Davvero grazie, quindi. Chiaramente, per le ragioni espresse, ma questo è già stato sottolineato dal sottosegretario, che si agisca nel più breve tempo possibile, proprio per dare risposte e soprattutto anche, da un certo punto di vista, quanto queste associazioni sono riuscite ad ottenere grazie a questo bonus una tantum, in modo che possano anche, in parte, poter organizzare la prossima stagione, che ormai è alle porte.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera.

 

OGGETTO 5493

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quanto la Giunta intenda stanziare per la realizzazione di statue raffiguranti figure femminili. A firma dei Consiglieri: Lisei, Barcaiuolo

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultima interrogazione: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quanto la Giunta intenda stanziare per la realizzazione di statue raffiguranti figure femminili, a firma del consigliere Barcaiuolo.

Prego, consigliere.

BARCAIUOLO: Grazie, presidente. Sostituisco il conigliere Lisei, che in realtà era primo firmatario di questa interrogazione immediata.

Sottosegretario, in un momento in cui abbiamo un’inflazione che corre, il caro energia che sembra non avere nessun tipo di arresto, gli alimentari e le materie prime che contribuiscono a mettere in difficoltà famiglie e imprese, le mosse della BCE sui tassi e, per quanto riguarda materie di competenza regionale, la continua assenza di medici di base sul nostro territorio, i pronto soccorsi al collasso senza personale, le imprese che non trovano lavoratori stagionali, le infrastrutture che continuano a non essere determinate e che potrebbero contribuire ad aumentare la competitività del nostro territorio, la maggioranza di centrosinistra, unitamente al Movimento 5 Stelle, ha deciso di approvare in Commissione una risoluzione che chiede di trovare dei fondi per cercare di andare a riequilibrare le quote di genere per quello che riguarda le statue in Emilia-Romagna.

Chi vi parla non è malato di benaltrismo e quindi credo che tutti gli argomenti che un consigliere porta in discussione meritino la dignità, ovviamente assumendosi la responsabilità del tempo che viene impiegato e soprattutto della richiesta di risorse che vengono utilizzate per le proposte che vengono approvate.

Questa richiesta, tra l’altro, nasce da uno studio compiuto da un’associazione, che pare abbia avuto 44.000 volontari che hanno aiutato in questa ricerca. Quindi, 44.000 vuol dire un emiliano-romagnolo su 90. Io conosco più 90 persone e non conosco nessuno che ha compiuto questa incredibile opera di censimento, a cui però drammaticamente mancano alcune statue, che senza 44.000 persone, ma in un quarto d’ora di Google, ho trovato personalmente.

Quindi, vorrei capire perché in questo studio, in cui si lamenta una sorta di androcentrismo nell’arte emiliano-romagnola, mancano ad esempio la Flora immalinconita a Carpi, probabilmente perché in abiti succinti, Madre Teresa di Calcutta a Cesena, evidentemente le figure religiose non sono degne di essere considerate figure femminili, ben due statue di Matilde di Canossa a Modena, come potete vedere, la figura femminile del monumento in ricordo dei morti della corriera fantasma a San Possidonio, ma da chi cerca di nascondere storie importanti come la tragedia della corriera fantasma certo non mi aspettavo che venisse censito il monumento al riguardo. Maddalena Venturi era un artista a Granarolo, il monumento alla figura femminile del monumento ai Caduti di Cefalonia, a Cesena, la Galatea di Sassuolo, Marilyn Monroe, probabilmente colpevole di essere bionda come il leader del Centrodestra italiano, la Donna con bambino, a Cesena, e anche per questa, ovviamente, probabilmente la colpa è quella che la maternità deve essere differita da altri tipi di figure femminili, la Sirena di Cervia, che evidentemente, essendo sirena, è soltanto per metà donna e quindi non poteva essere inserita in questo censimento.

Cosa abbiamo ancora? La Ninfa, che a Modena conoscono bene, la Pescivendola di Bellaria, esclusa in maniera sicuramente adeguata da questo tipo di censimento, perché evidentemente non corrisponde alle figure femminili. Abbiamo i monumenti ai caduti a Val Tidone, il monumento agli equilibristi a Cesena e via via.

Allora, signori, adesso, oltre a questo tipo di piccola ricerca che veramente ha portato via non più di un quarto d’ora per far capire che forse il fondamento dal quale si era partiti era un fondamento non legittimo, io chiedo veramente (è il tema dell’interrogazione), visto che questa risoluzione è stata approvata, quindi, per carità, siamo in un organo democratico e quindi è giusto che, per quanto noi non condividiamo evidentemente questo tipo di posizione, la Giunta dia seguito a quella che era stata la richiesta della maggioranza, noi chiediamo quali tipi di risorse possano essere utilizzate e con che tempi la Giunta intenda dare atto all’approvazione di questa risoluzione, per arrivare alla parità di genere nelle statue, alle quote rosa delle statue.

Tutti a breve saremo presi dalle quote rosa nella compilazione delle liste elettorali, per passare ovviamente da un’operazione politica a un’operazione enigmistica, quindi è giusto estendere questa cosa anche alle statue. Sono evidentemente ironico, noi siamo contrari a questo tipo di scelta, ma, visto che l’Aula l’ha votata, vogliamo sapere la Giunta quante risorse intenda mettere su una cosa di questo tipo e soprattutto con che tempi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

La vedo preparato sul tema. Mi ha ricordato Enrico Berlinguer quando additava alle ragazze della FIGC l’esempio della Goretti come punto di riferimento culturale, quindi credo che ci sia uno spunto anche dentro a quello che lei diceva.

Per rispondere puntualmente al quesito, però, occorre precisare che nella seduta della Commissione Parità del 21 luglio scorso è stata approvata la risoluzione n. 5328, nel cui dispositivo finale si impegnava la Giunta a promuovere una riflessione che “coinvolga gli Enti locali, la cittadinanza e le associazioni citate nelle premesse sull’uso dello spazio pubblico a fini celebrativi, a partire da un’analisi e divulgazione dei risultati del censimento condotto dall’associazione ‘Mi Riconosci?’ al fine di individuare figure di donne meritevoli non adeguatamente valorizzate nella statuaria e nella toponomastica”. Ancora: “a dare concretezza a questa riflessione istituendo un fondo regionale a sostegno della realizzazione di statuaria pubblica per le persone illustri dedicata in particolare a donne che in Emilia-Romagna si siano distinte per meriti professionali, culturali, scientifici, sociali e civici, lasciando un segno nella storia della nostra regione, ma immotivatamente ancora prive di un riconoscimento nello spazio pubblico”.

La Regione Emilia-Romagna ha sempre perseguito la parità di genere, considerandola un valore primario, ed è prassi democratica che la Giunta sia impegnata rispetto agli obiettivi fissati da atti di indirizzo politico, quali le risoluzioni assunte dall’Assemblea legislativa e dalle Commissioni assembleari.

Tutto ciò premesso, è appena il caso di ricordare che la citata risoluzione risulta approvata solo pochi giorni fa, giovedì scorso. Ovviamente, la riflessione da promuovere al primo punto del dispositivo non è ancora stata avviata e solo prossimamente potrà essere oggetto di lavoro. Condividiamo la necessità, infatti, come chiesto dalla risoluzione approvata, di verificare quanto e come nel passato le donne siano state discriminate anche nella comunicazione cosiddetta “urbana” e quali figure di rilievo non siano state ricordate adeguatamente. In base all’esito di questa verifica riteniamo giusto agire di conseguenza. Ovviamente, è una riflessione che non può prescindere dal protagonismo degli Enti locali e delle città, perché non è compito della Regione decidere quali figure ricordare nei singoli luoghi delle singole città.

Occorre, inoltre, precisare che l’arte pubblica non significa tanto oggi realizzare mezzi busti o monumenti, come poteva accadere nel passato, quanto occuparsi della memoria pubblica con le modalità dell’arte contemporanea, coinvolgendo, peraltro, magari i migliori artisti.

Per quanto riguarda il secondo punto del dispositivo, oggetto più puntuale – scusate il gioco di parole – dell’atto ispettivo, non esistendo una legge regionale specifica riguardo all’arte contemporanea e alla sua incentivazione sul territorio, ad oggi l’unico strumento per finanziare nuove opere d’arte negli spazi pubblici in Emilia-Romagna è nei bandi di concorso, ai sensi della legge 29 luglio 1949, n. 717. In base agli esiti della riflessione sullo stato dell’arte, di cui al primo punto, la Giunta, ovviamente, nei tempi, nelle modalità e nelle procedure che coinvolgeranno senz’altro adeguatamente all’Assemblea legislativa, potrà determinare come usare queste risorse già a bilancio e se sia effettivamente necessario integrarle compatibilmente con gli equilibri del bilancio stesso.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliere Barcaiuolo, prego.

 

BARCAIUOLO: Grazie, presidente.

Ringrazio il sottosegretario per la risposta. Non so se lei abbia frequentato la scuola politica “Frattocchie”, però sicuramente al seminario di arrampicamento sugli specchi avrà avuto un ottimo voto, perché evidentemente si è cercato con la scusa seppur in qualche modo ammetto giustificata del poco tempo rispetto all’approvazione della risoluzione a non rispondere a questa domanda. Concludo con una battuta. Fortunatamente nel nostro territorio a questo punto viene da dire non sono ospitate né la Venere di Milo né la Vittoria di Samotracia, perché evidentemente anche queste due figure probabilmente non sarebbero state inserite nel censimento.

D’altronde, siamo la terra dei motori e, come diceva Filippo Tommaso Marinetti nel Manifesto del Futurismo, un’automobile ruggente che sembra correre sulla mitraglia è più bello della vittoria di Samotracia.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

 

OGGETTO 5461

Presa d’atto delle dimissioni da consigliere regionale della signora Katia Tarasconi. Proclamazione della elezione a consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, per surrogazione del signor Gian Luigi Molinari (88)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, colleghi, proseguiamo con l’ordine del giorno e passiamo all’oggetto 5461, che riguarda la presa d’atto delle dimissioni da consigliere regionale di Katia Tarasconi e la proclamazione dell’elezione a consigliere regionale dell’Emilia-Romagna per surrogazione di Gian Luigi Molinari.

Colleghi, devo dare lettura delle norme che portano alla proclamazione del nuovo consigliere. In data 14 luglio 2022 sono pervenute le dimissioni della consigliera Katia Tarasconi, di cui al protocollo n. 18610, di cui do lettura: “Con la presente rassegno le mie dimissioni dalla carica di consigliere regionale a seguito dell’elezione a sindaco del Comune di Piacenza ed essendosi venuta pertanto a verificare la causa di incompatibilità di cui all’articolo 4 della legge 23 aprile 1981, n. 154”.

Invito, quindi, l’Assemblea a prendere atto delle dimissioni della consigliera Tarasconi. Nomino gli scrutatori: consigliere Bessi, consigliere Gerace e consigliere Marchetti, su suggerimento del suo capogruppo.

Procediamo, quindi, con il voto palese tramite app.

 

(interruzione)

PRESIDENTE (Petitti): Perché ci sono tre consiglieri da remoto.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Sì, il Regolamento prevede questo.

Facciamo la votazione da remoto e poi continuo con la lettura, che è molto lunga. Abbiamo bisogno di fare anche questo voto, perché ci sono tre consigliere ‒ Costi, Montalti e Stragliati ‒ che sono collegate da remoto.

Apriamo la procedura di voto.

 

Votanti 35

Favorevoli 35

 

È approvata.

 

L’Assemblea ha preso atto delle dimissioni della consigliera Tarasconi. A questo punto, è doveroso procedere alla proclamazione del consigliere subentrante. Pertanto, richiamo alcune delle disposizioni contenute nell’articolo 14, che riguarda le surroghe, comma 1, della legge regionale 23 luglio 2014, n. 21: “1. Se in corso di legislatura, per qualunque causa, anche sopravvenuta, si rende vacante un seggio dell’Assemblea legislativa, questo è attribuito al candidato che nella graduatoria delle cifre individuali della medesima lista circoscrizionale cui il seggio era stato assegnato segue immediatamente l’ultimo eletto”.

Do atto, pertanto, che dal verbale dell’Ufficio centrale della Circoscrizione presso il Tribunale di Piacenza, relativo all’elezione dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna anno 2020, risulta primo dei candidati non proclamati eletti nella Lista 9 di quella Circoscrizione avente il contrassegno “PD ‒ Partito Democratico”, per la quale fu eletta la consigliera Katia Tarasconi, Gian Luigi Molinari.

Proclamo, dunque, consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, in sostituzione della consigliera Katia Tarasconi, Gian Luigi Molinari, e lo invito a prendere posto fra i consiglieri.

Rammento anche che l’articolo 17, secondo comma della legge 17 febbraio 1968 n. 108 dispone che nessuna elezione possa essere convalidata prima che siano trascorsi quindici giorni dalla data della proclamazione.

Rammento inoltre che i consiglieri regionali divengono titolari dei diritti, dei doveri e delle prerogative inerenti la loro funzione secondo le leggi e lo Statuto regionale. Diamo quindi il benvenuto al consigliere Gian Luigi Molinari.

 

(Entra il consigliere Gian Luigi Molinari)

 

OGGETTO 5468

Elezione di un Consigliere regionale a componente dell’Ufficio di Presidenza, Questore dell’Assemblea legislativa. (89)

(Elezione di Andrea Costa)

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo adesso con i lavori.

Passiamo all’oggetto 5468, che riguarda l’elezione di un consigliere regionale a componente dell’Ufficio di Presidenza, e precisamente al ruolo di questore dell’Assemblea legislativa.

Apriamo la discussione in merito. Chi si iscrive a parlare?

Consigliera Zappaterra, prego.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

La proposta che facciamo, già peraltro resa nota a tutti gli altri Gruppi assembleari, è quella di Andrea Costa.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zappaterra.

Altri vogliono intervenire? Altrimenti, io invito i tre scrutatori, il consigliere Bessi, il consigliere Gerace e il consigliere Marchetti a prendere posto, a sedersi al tavolo per lo svolgimento delle operazioni di voto.

Come infatti ricorderete è una votazione che avviene per appello nominale. Quindi, invito anche il consigliere segretario, il consigliere Bergamini, a sedersi qui, accanto a me, al banco della Presidenza per procedere alla prima e alla seconda chiama dei consiglieri, ovviamente, salvo che non venga richiesto il voto segreto, ma non ho richiesta di voto segreto. Quindi, appena arriva il consigliere Bergamini, partiamo con la prima chiama.

Quindi, consiglieri, partiamo con la prima chiama, da parte del segretario Bergamini, con l’appello. Chiedo un po’ di silenzio. Grazie.

Prego, consigliere Bergamini.

 

(Il consigliere Fabio Bergamini, con due chiame, procede all’appello nominale dei consiglieri

 che così si esprimono)

 

AMICO Federico Alessandro

COSTA

BARCAIUOLO Michele

ASTENUTO

BARGI Stefano

ASTENUTO

BERGAMINI Fabio

ASTENUTO

BESSI Gianni

COSTA

BONACCINI Stefano

COSTA

BONDAVALLI Stefania

COSTA

BULBI Massimo

COSTA

CALIANDRO Stefano

COSTA

CASTALDINI Valentina

ASTENUTA

CATELLANI Maura

ASTENUTA

COSTA Andrea

ASTENUTO

COSTI Palma

COSTA

DAFFADA’ Matteo

COSTA

DELMONTE Gabriele

ASTENUTO

FABBRI Marco

ASSENTE

FACCI Michele

ASSENTE

FELICORI Mauro

ASSENTE

GERACE Pasquale

COSTA

GIBERTONI Giulia

ASSENTE

LISEI Marco

ASSENTE

LIVERANI Andrea

ASTENUTO

MALETTI Francesca

COSTA

MARCHETTI Daniele

ASTENUTO

MARCHETTI Francesca

COSTA

MASTACCHI Marco

ASTENUTO

MOLINARI Gian Luigi

COSTA

MONTALTI Lia

COSTA

MONTEVECCHI Matteo

ASTENUTO

MORI Roberta

COSTA

MUMOLO Antonio

ASSENTE

OCCHI Emiliano

ASSENTE

PARUOLO Giuseppe

COSTA

PELLONI Simone

ASSENTE

PETITTI Emma

COSTA

PICCININI Silvia

COSTA

PIGONI Giulia

COSTA

PILLATI Marilena

COSTA

POMPIGNOLI Massimiliano

ASSENTE

RAINIERI Fabio

ASTENUTO

RANCAN Matteo

ASTENUTO

RONTINI Manuela

COSTA

ROSSI Nadia

COSTA

SABATTINI Luca

COSTA

SONCINI Ottavia

COSTA

STRAGLIATI Valentina

ASTENUTA

TAGLIAFERRI Giancarlo

ASTENUTO

TARUFFI Igor

COSTA

ZAMBONI Silvia

COSTA

ZAPPATERRA Marcella

COSTA

 

(Seguono le operazioni di scrutinio)

 

PRESIDENTE (Petitti): Diamo l’esito della votazione:

 

Presenti 41

Assenti 9

Astenuti 15

Voti a favore di Andrea Costa 26

 

Nominiamo, quindi, Andrea Costa nuovo questore dell’Assemblea legislativa. Buon lavoro a lei, consigliere, e grazie al consigliere Bergamini.

 

Colleghi, è pervenuta una richiesta di inversione dell’ordine del giorno.

 

(interruzione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Okay.

 

OGGETTO 5415

Proposta recante: “Assestamento – Prima variazione generale al bilancio di previsione dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna per gli anni 2022-2023-2024”. (90)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’assestamento di bilancio, con l’oggetto 5415, prima variazione generale del bilancio di previsione dell’Assemblea legislativa per gli anni 2022-2023-2024.

La Commissione Bilancio, Affari generali e Istituzionali ha espresso parere favorevole nella seduta del 20 luglio con 40 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto.

C’è il parere del Collegio regionale dei revisori dei conti.

A questo punto apriamo la discussione. Chi si iscrive a parlare? Consigliere Tagliaferri, prego.

 

TAGLIAFERRI: Grazie, presidente. Procedo alla lettura della nota sintetica all’assestamento.

Immediatamente dopo la delibera assembleare n. 84 del 14 giugno 2022 di approvazione del rendiconto dell’Assemblea per l’esercizio finanziario 2021, che determina il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2021, l’Ufficio di Presidenza ha approvato, con la delibera n. 36 del 7 luglio, l’assestamento di bilancio che applica il risultato di amministrazione 2021 sul bilancio per l’anno in corso, per l’importo di euro 5.413.542,43, di cui euro 626.588,34 di quota vincolata, euro 2.205.434,82…

 

PRESIDENTE (Petitti): Colleghi, un po’ di silenzio, davvero, perché facciamo fatica a sentire gli interventi di chi prende la parola.

Prego, consigliere.

 

TAGLIAFERRI: …di quota accantonata ed euro 2.581.519,27 di quota di avanzo libero.

Premesso che nel bilancio di previsione finanziario 2022-2024, approvato con deliberazione assembleare n. 57/2021, è stato previsto l’utilizzo delle quote vincolate del risultato di amministrazione presunto, per l’importo pari a 412.860,96 euro, e l’utilizzo delle quote di accantonamento per l’importo di un 1.924.161,82 euro, escluso il Fondo crediti di dubbia esigibilità.

Con il presente assestamento si applica al bilancio di previsione 2022-2024 un’ulteriore quota di avanzo vincolato, pari a 213.727,38 euro, e precisamente nella Missione 1, Programma 1 euro 63.827,49, destinate alle spese per funzioni delegate al Corecom, con i fondi dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, euro 1.333,15, destinate alle spese del Centro Euro, finanziata con i fondi dell’Unione europea, euro 148.566,74 destinate alle spese di funzionamento della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Le risorse accantonate, provenienti dal precedente esercizio per euro 1.924.161,82, risultano già applicate al bilancio 2022.

Con la presente variazione si provvede a confermare l’accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità nella stessa misura dell’anno precedente, vale a dire euro 281.273. Per ragioni di prudenza, si preferisce accantonare al Fondo tale importo, pari al 69,95 per cento dell’importo complessivo di 402.094,90 euro ancora da riscuotere al 30 giugno.

L’avanzo libero, pari ad euro 2.581.519,27, è distribuito sui Fondi di riserva, sulle spese in conto capitale e spese correnti non previste in fase previsionale. La quota non utilizzata è restituita alla Giunta regionale.

Qualche specifica. Euro 5.000, Spese in conto capitale da destinare ad arredi e nuove attrezzature, del Programma 8 euro 40.511,27, Spese informatiche in conto capitale per acquisti hardware e sviluppi di software, euro 50.000 di Spese di manutenzione informatica ordinarie e aggiuntive rispetto al contratto già in essere con la società aggiudicatrice del servizio. Nella missione 20 del Programma 1 euro 250.000 per l’integrazione del Fondo di riserva per spese obbligatorie, euro 30.000 per l’integrazione del Fondo di riserva per spese impreviste. La quota residua di euro 112.008 è destinata ad assicurare la copertura delle spese correnti sopravvenute nel corso dell’esercizio, ivi compresa un’integrazione delle spese per la formazione del personale.

Il rendiconto presenta un fondo di cassa al 31 dicembre 2021 di euro 8.655.648,75 e concorda con le scritture contabili del conto del tesoriere. Pertanto, con la presente variazione la consistenza effettiva del fondo di cassa, stimato in fase di previsione in euro 9.082.850,57, viene adeguato apportando una variazione negativa di 427.201,82 euro.

Infine, il Collegio dei revisori ha espresso sul presente assestamento il suo parere favorevole in data 12 luglio 2022.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Tagliaferri.

Altri in dibattito generale?

Dichiarazioni di voto? Io non ho nessuno in dichiarazione di voto.

A questo punto passiamo alla votazione del provvedimento. Ricordo che la votazione avviene tramite l’app.

Dichiaro aperta la votazione sulla proposta legata all’assestamento dell’Assemblea.

Dichiaro chiusa la votazione.

Consigliere Molinari, prego. Perfetto, aggiungiamo il voto favorevole del consigliere Molinari.

 

Votanti 38

Favorevoli 38

 

È approvato.

 

 

Inversione dell’ordine del giorno

 

PRESIDENTE (Petitti): È pervenuta una richiesta di inversione dell’ordine del giorno, a firma della consigliera Zappaterra, per trattare prioritariamente la modifica della delibera assembleare n. 145/2007, che riguarda l’istituzione dell’Albo generale delle Associazioni previsto dall’articolo 19, comma 2, dello Statuto.

Un intervento a favore e uno contro. Prego, consigliera Zappaterra.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente.

Abbiamo fatto una valutazione legata al fatto che, forse, aveva più senso infilare direttamente tutto il bilancio a partire dalla ripresa dopo la pausa. Quindi, la richiesta arriva in questo senso.

 

PRESIDENTE (Petitti): Perfetto.

Qualcuno vuole intervenire?

A questo punto, mettiamo in votazione la richiesta di inversione.

Dichiaro aperta la votazione.

Ovviamente, sempre attraverso app.

 

Votanti 38

Favorevoli 38

 

È approvata.

 

Aggiungiamo anche il voto del consigliere Molinari.

 

OGGETTO 5333

Proposta recante: “Modifica della delibera assembleare n. 146 del 2007 recante ‘Istituzione dell’Albo generale delle Associazioni previsto dall’art. 19, comma 2, dello Statuto’”. (91)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, partiamo con la discussione generale relativa all’istituzione dell’Albo generale delle associazioni previsto dall’articolo 19, comma 2, dello Statuto.

Chi si iscrive a parlare? Consigliere Paruolo, prego.

 

PARUOLO: Grazie, presidente.

Non riuscivo a convincere il pulsante a registrare la richiesta di intervento.

Grazie, presidente. Illustro rapidamente questo provvedimento, che è un provvedimento che cerca di venire incontro a una cosa importante per la nostra Regione, cioè la possibilità di avvalersi, da parte delle Commissioni consiliari, anche della possibilità di consultare le associazioni che sono iscritte all’apposito albo. L’uso trova la sua radice nell’articolo 19 del nostro Statuto, che prevede ai commi 1 e 2 l’istituzione di un albo generale delle associazioni per partecipare al provvedimento legislativo.

L’articolo 42 del Regolamento interno dell’Assemblea stabilisce che sia l’Ufficio di Presidenza che compili l’albo generale dello Statuto. Questo ha portato nel 2007, in particolare il 28 novembre 2007, ad assumere due deliberazioni che hanno fatto partire, come pratica, appunto la possibilità per le associazioni di iscriversi, con un procedimento che risultava aggiornato ogni sei mesi. In questo modo, le associazioni che volevano aggiungersi a quelle che erano già state registrate e censite potevano presentare domanda, ma dovevano attendere, devono attendere la scadenza dei sei mesi perché ci sia la deliberazione che tiene conto delle nuove domande pervenute e di come queste sono state vagliate e verificati i requisiti. Quindi fa in modo che le associazioni vengano aggiunte all’albo che è stato così costituito.

Per fare un esempio, richiamando quello che è previsto nella delibera e per fare un esempio relativo a questa legislatura, il procedimento è partito il 25 giugno 2020, quindi alcuni mesi dopo il voto che ha fatto partire questo mandato. C’è stata una prima deliberazione il 29 ottobre 2020 che ha fatto sì che l’albo fosse popolato da 365 associazioni. Nelle due successive revisioni a scadenza semestrale abbiamo avuto, nel giugno del 2021, 376 associazioni e, nel dicembre del 2021, 377 associazioni.

Ora, quindi, il difetto che si è trovato in questo funzionamento, che va avanti dal 2007, è quello che, se un’associazione vuole aggiungersi e magari lo fa immediatamente dopo che è stata compilata la revisione semestrale, deve attendere quasi sei mesi per fare in modo che la propria domanda venga accettata. Pertanto qui si inserisce questo provvedimento, che toglie la modalità delle revisioni semestrali e fa in modo che le associazioni possano iscriversi e chiedere la loro iscrizione all’Albo in qualsiasi momento.

L’iscrizione quindi viene disposta con una delibera dell’Ufficio di Presidenza, che deve essere assunta entro 30 giorni successivi alla presentazione della richiesta, salvo che il termine non sia sospeso per integrare la documentazione richiesta, ed entro lo stesso termine deve essere eventualmente comunicato il diniego di iscrizione.

Questa modalità sostituirà la modalità precedente e sarà quindi possibile per le associazioni semplificare la richiesta di iscrizione a questo Albo, rendere più agevole questa procedura, consentire l’iscrizione in qualunque momento dell’anno e avere in tempi celeri, cioè entro 30 giorni, una risposta alla propria richiesta. Questo potrà consentire anche ad associazioni che hanno fatto richiesta da poco tempo di essere audite in Commissione e partecipare al procedimento legislativo.

Questa è sostanzialmente la modalità semplificata che si è ritenuto di adottare, il provvedimento ha già avuto un consenso molto ampio in Commissione e viene qui sottoposto al giudizio dell’Aula.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Paruolo.

Consigliere Bergamini, prego.

 

BERGAMINI: Grazie, presidente.

Anche noi naturalmente vediamo con grande favore una modifica che va nell’ottica e nella direzione di una semplificazione, ma anche di una maggiore efficienza.

Troppe volte, anche nella vita quotidiana o da amministratori locali, come è stato nel caso mio, si cerca di semplificare e velocizzare le cose per le associazioni che tanto fanno per il nostro territorio. Ricordo che siamo uno dei Paesi con più associazioni sulla media del numero degli abitanti del mondo, quindi credo che le nostre genti in Emilia-Romagna, ma non solo, si siano sempre fatte un vanto di partecipare a un’associazione e dedicare parte del proprio tempo alla vita degli altri, perché questo molto spesso è, che siano associazioni sportive, che siano associazioni che hanno a che fare con la sanità o con il volontariato più in generale o anche con l’intrattenimento.

Siamo felici della modifica, come dicevamo, finalmente i tempi di attesa coincidono con la possibilità di fruizione di quelli che sono i servizi di cui hanno bisogno le associazioni, per poi darli a loro volta ai cittadini, così anche che l’accesso ai bandi (penso ai Comuni e alle strutture pubbliche) sia più veloce, ed è importante anche, come si diceva prima, la possibilità, oggi resa più fruibile e più veloce, di partecipare come auditori alle Commissioni e al processo legislativo. Questo in nome della trasparenza, ma anche della compartecipazione a una macchina legislativa come la nostra che è ancora, ahimè, poco conosciuta dal cittadino comune. Il cittadino comune, naturalmente, ben conosce l’attività del Governo nazionale, perché è ormai h24 sulle reti e anche sui cellulari, meno quella dell’Assemblea legislativa e soprattutto delle sue Commissioni, che spesso fanno un lavoro da fuori che sembra ancora più oscuro, ma in verità è molto spesso preparatorio e anche sostitutivo di quello che facciamo qui.

Quindi siamo felici d’ora in poi per le associazioni, il che potrebbe anche favorire l’aumento del numero, naturalmente, essendo uno strumento più agevole, siamo contenti e voteremo a favore di questa modifica.

Grazie mille.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Bergamini.

Altri in dibattito generale? Io non ho altri in dibattito generale.

A questo punto dichiarazioni di voto sul provvedimento? Consigliere Bergamini, prego.

 

BERGAMINI: Naturalmente, per quanto detto, noi siamo favorevoli a questo provvedimento.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Altri in dichiarazione di voto? Io non ho altri in dichiarazione di voto.

A questo punto mettiamo in votazione il provvedimento. Ricordo ancora una volta che la votazione avviene tramite app.

Dichiaro aperta la votazione.

 

Votanti 37

Favorevoli 37

 

È approvato.

 

Tra i votanti è compreso il voto del consigliere Molinari.

Come da accordi, la seduta del mattino si conclude ora e riprendiamo nel pomeriggio.

Ricordo che alle ore 14,30 sarà qui convocata, prima della ripresa dei lavori d’aula, una Capigruppo urgente, veloce, per l’ordine del giorno del pomeriggio.

Dichiaro chiusa la seduta del mattino. Ci vediamo alle ore 14,30.

 

La seduta ha termine alle ore 12,34

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Michele BARCAIUOLO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Gianni BESSI; Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE, Michele FACCI, Pasquale GERACE, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Gian Luigi MOLINARI, Lia MONTALTI; Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Fabio RAINIERI, Matteo RANCAN, Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Igor TARUFFI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il Presidente della Giunta Stefano BONACCINI

il sottosegretario alla Presidenza Davide BARUFFI;

gli assessori: Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Barbara LORI, Irene PRIOLO, Paola SALOMONI, Elena SCHLEIN.

Hanno comunicato di non partecipare alla seduta gli assessori Mauro FELICORI, Alessio MAMMI e i consiglieri Marco FABBRI, Marco LISEI.

 

Votazioni elettroniche

 

OGGETTO 5461

Presa d'atto delle dimissioni da consigliere regionale della signora Katia Tarasconi. Proclamazione della elezione a consigliere regionale dell'Emilia-Romagna, per surrogazione del signor Gian Luigi Molinari. (88)

 

Titolo:5461 - Presa d'atto

 

Presenti al voto: 37

Favorevoli/Si: 36

Non votanti: 1

Assenti: 13

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Facci Michele; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Delmonte Gabriele; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Mastacchi Marco; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Pompignoli Massimiliano

 

OGGETTO 5415

Proposta recante: "Assestamento - Prima variazione generale al bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna per gli anni 2022-2023-2024". (90)

 

Titolo: 5415 - Assestamento - Prima variazione generale al bilancio di previsione dell'Assemblea

 

Presenti al voto: 39

Favorevoli/Si: 38

Non votanti: 1

Assenti: 11

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Catellani Maura; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Molinari Gian Luigi


Non votanti

Petitti Emma


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pompignoli Massimiliano

 

Titolo: Inversione dell’Ordine del giorno

 

Presenti al voto: 39

Favorevoli/Si: 38

Non votanti: 1

Assenti: 11

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Molinari Gian Luigi


Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Rancan Matteo

 

OGGETTO 5333

Proposta recante: "Modifica della delibera assembleare n. 146 del 2007 recante "Istituzione dell'Albo generale delle Associazioni previsto dall'art. 19, comma 2, dello Statuto"". (91)

 

Titolo: 5333 - (Modifica delibera assembleare 146/2007 "Istituzione Albo generale delle Associazioni")

 

Presenti al voto: 38

Favorevoli/Si: 37

Non votanti: 1

Assenti: 12

 

Favorevoli/Si

Amico Federico Alessandro; Bargi Stefano; Bergamini Fabio; Bessi Gianni; Bondavalli Stefania; Bulbi Massimo; Caliandro Stefano; Castaldini Valentina; Costa Andrea; Costi Palma; Daffadà Matteo; Delmonte Gabriele; Facci Michele; Gerace Pasquale; Liverani Andrea; Maletti Francesca; Marchetti Daniele; Marchetti Francesca; Mastacchi Marco; Montalti Lia; Montevecchi Matteo; Mori Roberta; Paruolo Giuseppe; Pelloni Simone; Piccinini Silvia; Pigoni Giulia; Pillati Marilena; Rainieri Fabio; Rancan Matteo; Rontini Manuela; Rossi Nadia; Sabattini Luca; Soncini Ottavia; Taruffi Igor; Zamboni Silvia; Zappaterra Marcella; Molinari Gian Luigi


Non votanti

Petitti Emma;


Assenti


Barcaiuolo Michele; Bonaccini Stefano; Catellani Maura; Fabbri Marco; Felicori Mauro; Gibertoni Giulia; Lisei Marco; Mumolo Antonio; Occhi Emiliano; Pompignoli Massimiliano; Stragliati Valentina; Tagliaferri Giancarlo

 

Comunicazioni ai sensi dell’art. 68 del Regolamento interno

 

E’ stato presentato il seguente progetto di legge:

 

5442 - Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Interventi urgenti a sostegno del settore agricolo, agroalimentare, ittico e delle bonifiche". (Delibera di Giunta n. 1162 del 11 07 22)

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

5454 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per rimediare alla mancanza di personale professionalmente qualificato nelle Aziende Sanitarie Locali per i percorsi rivolti ai soggetti affetti da Disturbi dello Spettro Autistico. A firma del Consigliere: Lisei

 

5455 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle modalità di rilevamento delle ore di lavoro e degli straordinari del personale sanitario addetto al pronto soccorso dell'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

 

5456 - Interrogazione a risposta scritta in merito al sostegno economico alle famiglie, al fine di sostenere la più ampia partecipazione dei bambini e dei ragazzi ai centri estivi. A firma del Consigliere: Lisei

 

5459 - Interrogazione a risposta scritta riguardo le precarie condizioni del manto stradale della Strada statale 486 e per conoscere i motivi per i quali Anas non l'abbia inclusa tra gli interventi urgenti da effettuare nel 2022. A firma del Consigliere: Bergamini

 

5460 - Interrogazione a risposta orale in commissione sui disagi dei turisti e dei viaggiatori che transitano dall'aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

5462 - Interrogazione a risposta scritta circa la carenza di personale amministrativo presso gli uffici della Procura di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5463 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alle misure da adottare per garantire la continuità didattica per i corsi serali delle classi III e IV negli istituti scolastici secondari di secondo grado in provincia di Parma per l'anno scolastico 2022/2023. A firma del Consigliere: Rainieri

 

5464 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure economiche da adottare a sostegno delle RSA. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5467 - Interrogazione a risposta scritta sulla realizzazione di una Casa della salute nel comune di Molinella (BO), considerando anche l'eventuale recupero dell'edificio dell'ex ospedale, chiuso negli anni 80, ma mai dismesso. A firma del Consigliere: Lisei

 

5469 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali misure preventive contro gli incendi boschivi siano state previste alla luce del perdurante stato di siccità. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5471 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Giunta intenda attuare al fine di contribuire alla risoluzione dei problemi di viabilità nel nodo Altedo-Malalbergo. A firma della Consigliera: Castaldini

 

5472 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni che la Giunta regionale intende intraprendere per sostenere le attività economiche danneggiate dall'eccezionale situazione di siccità in atto. A firma dei Consiglieri: Costa, Zappaterra, Rontini

 

5473 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere come sia stata calibrata la gestione del nucleo di daini della Pineta di Classe in base alla presenza dei lupi e del loro fabbisogno alimentare. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5474 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda intervenire, coordinandosi con il Comune di Ravenna e con il Parco del Delta del Po, affinché si consenta ai capanni da pesca e da caccia di recuperare l'acqua piovana allo scopo di irrigare il verde circostante. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5478 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Giunta intenda intraprendere per contribuire a superare la grave situazione in cui versa la CMC, Cooperativa Muratori Cementisti Ravenna, per salvaguardare l'avanzamento dei cantieri, il mantenimento delle commesse e per concertare la ricerca di nuovi potenziali partner istituzionali/commerciali. A firma dei Consiglieri: Bessi, Rontini

 

5479 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alla carenza, nelle farmacie del territorio regionale, di farmaci da banco, anche pediatrici, di larghissimo uso. A firma della Consigliera: Castaldini

 

5480 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere, al fine di agevolare la costituzione delle comunità energetiche, come la Giunta intenda adoperarsi affinché vengano mappate le cabine di trasformazione presenti sul territorio regionale, con l'indicazione dei codici Pod di riferimento per ciascuna cabina. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5481 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai controlli sull'utilizzo dei finanziamenti regionali erogati alla multinazionale americana Eon Reality. A firma del Consigliere: Lisei

 

5483 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sulla necessità di prendere posizione in tutte le sedi opportune a favore del principio di precauzione e contro ogni ipotesi di innalzamento delle soglie relative all'inquinamento elettromagnetico, esprimendosi quindi a favore del mantenimento sia della soglia di attenzione in vigore di 6 Volt/metro, sia dell'attribuzione ai Comuni delle competenze in materia. A firma della Consigliera: Zamboni

 

5484 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle iniziative da intraprendere per giungere alla soluzione delle criticità riscontrate nel servizio di collegamento fra l'aeroporto Marconi e la stazione centrale di Bologna, cd People mover. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5485 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere i programmi in definizione per la prossima campagna vaccinale e gli strumenti di comunicazione a sostegno della somministrazione dei vaccini, utili per contrastare la disinformazione e le intemperanze dei movimenti di matrice no-vax. A firma del Consigliere: Amico

 

5486 - Interrogazione a risposta scritta in merito al taglio delle alberature esistenti, nell'ambito del progetto per la realizzazione della nuova sede dell'Agenzia delle Entrate, attualmente in via di realizzazione nell'area della ex caserma Perotti, a Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5487 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere le ragioni tecniche che causano il blocco della circolazione del "People mover", la navetta di collegamento tra l'aeroporto Marconi e la stazione centrale di Bologna. A firma del Consigliere: Facci

 

5488 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla necessità che le modifiche al Regolamento di settore per l'attività venatoria nelle aree contigue del Parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna siano effettuate a seguito di una valutazione di incidenza ambientale (VIncA). A firma del Consigliere: Gibertoni

 

5489 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere i risultati delle rilevazioni degli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) e bisogni educativi speciali (BES) e le azioni adottate, con i relativi importi stanziati, per favorire il successo scolastico. A firma della Consigliera: Castaldini

 

5490 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alla tempistica della procedura di liquidazione dei soggetti assegnatari del bonus una tantum per associazioni e società sportive dilettantistiche. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

5491 - Interrogazione a risposta scritta in merito al tempo di intervento di un'ambulanza, nella serata del 18 luglio scorso, nell'area urbana di Bologna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

5492 - Interrogazione a risposta scritta in merito al progetto per la realizzazione di un nuovo complesso residenziale sull'area 9 ex Sapaba, a sud di Casalecchio di Reno (BO). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5493 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quanto la Giunta intenda stanziare per la realizzazione di statue raffiguranti figure femminili. A firma del Consigliere: Lisei

 

RISOLUZIONI

 

5453 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi presso il Governo affinché vengano individuate soluzioni tempestive per adeguare i ripetitori dei comuni montani al nuovo sistema di collegamento e trasmissione dei segnali televisivi. (13 07 22). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5465 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere la richiesta di cittadini e associazioni di giungere alla revisione del contratto di concessione della Rocca del Boiardo, al fine di garantire il rientro della struttura nella proprietà del comune di Scandiano. (15 07 22). A firma della Consigliera: Piccinini

 

5466 - Risoluzione per impegnare la Giunta a dare vita ad una convenzione con un ente riconosciuto a livello nazionale, per diffondere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro. (15 07 22). A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pelloni, Stragliati, Facci, Catellani, Rancan, Marchetti Daniele, Montevecchi, Liverani

 

5470 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere in sede di Conferenza Stato-Regioni un nuovo impegno finanziario all'altezza delle funzioni che svolge il Corpo dei Vigili del Fuoco e a garantire un congruo contributo finanziario all'organizzazione regionale di Protezione Civile e dei Gruppi di Volontariato. (19 07 22). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5475 - Risoluzione per impegnare la Giunta a intraprendere azioni nei confronti del Governo per sollecitare l'adeguamento delle risorse ordinarie, il pagamento dei relativi saldi pregressi delle somme destinate ai Patronati, l'adeguamento della legge 152/2001 e la revisione delle aliquote. (20 07 22). A firma dei Consiglieri: Fabbri, Montalti, Daffada', Zappaterra

 

5476 - Risoluzione per impegnare la Giunta a farsi portavoce presso il Governo affinché preveda la deroga necessaria ai medici frequentanti il corso di formazione specifica in medicina generale per lo svolgimento degli incarichi convenzionali anche presso le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e i Centri Servizi per la persona anziana. (20 07 22). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5482 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad ampliare l'offerta di prenotazione di visite ed esami, già prevista presso le farmacie regionali, anche presso le Case della Comunità, attivando un sistema di assistenza digitale per i cittadini che ne faranno richiesta, al fine di diffondere l'utilizzo dei sistemi di sanità digitale. (21 07 22). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

INTERPELLANZE

 

5452 - Interpellanza per conoscere il giudizio della Giunta sulle dichiarazioni recentemente rilasciate dal Consigliere del Comune di Bologna, con delega al Turismo ed alle Politiche giovanili, soprattutto alla luce dell'impegno della Regione Emilia-Romagna nella prevenzione e nel contrasto al consumo di droghe da parte dei giovani. A firma dei Consiglieri: Facci, Liverani, Rancan

 

5477 - Interpellanza per conoscere le tempistiche previste per il recepimento delle Linee Guida Nazionali per la Valutazione di Incidenza (VIncA) - Direttiva 92/43/CEE "HABITAT". A firma della Consigliera: Gibertoni

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

 

5175 - Interrogazione a risposta scritta in merito ad una criticità che si è verificata durante la prova concorsuale per la classe di concorso A047, Scienze matematiche. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5183 - Interrogazione a risposta scritta circa il diniego alla realizzazione di interventi diretti alla produzione di energia rinnovabile nel comune di Cento (FE). A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5191 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'opportunità di adeguare i finanziamenti regionali per l'Area Culturale all'ingente patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5208 - Interrogazione a risposta scritta in merito al potenziamento delle Consulte comunali del verde, con particolare riguardo a quella istituita dal comune di Bologna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5211 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se i canili e i gattili presenti sul territorio regionale rispettino tutte le normative in tema di sicurezza e, in particolare, se debbano essere dotati dei relativi documenti obbligatori. A firma dei Consiglieri: Bargi, Catellani

 

5225 - Interrogazione a risposta scritta sui metodi più adeguati da adottare per regolamentare la presenza dei daini nel Lido di Classe (RA) e nel Lido di Volano (FE). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5228 - Interrogazione a risposta scritta circa lo stato in cui versa il piazzale della stazione di Sassuolo (MO). A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5230 - Interrogazione a risposta scritta in merito all'esenzione del pagamento della tassa automobilistica per gli Enti del terzo settore che operano nel settore sociale. A firma del Consigliere: Fabbri

 

5232 - Interrogazione a risposta scritta sui motivi della prolungata chiusura della tratta ferroviaria Modena-Sassuolo e alle ricadute sull'utenza. A firma del Consigliere: Bargi

 

5240 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per scongiurare la pratica delle coltivazioni delle cosiddette "aree a riposo" e di quelle a favore degli allevamenti intensivi e con utilizzo di prodotti fitosanitari e fertilizzanti di sintesi. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5246 - Interrogazione a risposta scritta sulle procedure di rilascio e di utilizzo dei titoli di viaggio gratuiti e sul sistema sanzionatorio nell'ambito dell'iniziativa regionale della gratuità del trasporto pubblico locale under 14, con particolare attenzione alla situazione della zona del Crinale reggiano. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

5247 - Interrogazione a risposta scritta per conoscere l'ammontare dei danni provocati alle colture dal maltempo della primavera 2022, in provincia di Ferrara e nel resto del territorio regionale, e le misure che la Giunta intende adottare per provvedere ai ristori delle aziende colpite da calamità. A firma del Consigliere: Bergamini

 

5251 - Interrogazione a risposta scritta sul Tavolo faunistico provinciale della Prefettura di Ravenna convocato il 12 maggio scorso e sui sistemi di contenimento della fauna selvatica, con particolare riguardo ai daini dei due nuclei di Lido di Classe (RA) e Lido di Volano (FE). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5258 - Interrogazione a risposta scritta relativa alle criticità legate all'attraversamento, da parte di pedoni e biciclette, del ponte sulla foce del fiume Savio, unico collegamento tra le località turistiche di Lido di Classe e Lido di Savio. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

5260 - Interrogazione a risposta scritta circa l'installazione di dispositivi di sicurezza, con sistemi di recinzioni e attraversamenti "verdi", in tutte le strade che interessano le popolazioni di daino (Dama Dama) di Lido di Classe (RA) e Lido di Volano (FE). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5261 - Interrogazione a risposta scritta circa l'adozione di sistemi di contenimento e controllo della specie Picchio, con particolare riguardo alla situazione delle campagne ravennati. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5268 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali sono le novità emerse nel tavolo di lavoro per quanto riguarda il futuro dello stabilimento VM-Stellantis di Cento.  A firma del Consigliere: Bergamini

 

5271 - Interrogazione a risposta scritta in merito ai lavori di ripristino del Ponte di San Ruffillo nel Comune di Bologna e all'apertura di percorsi alternativi per mitigare il conseguente impatto sulla circolazione. A firma della Consigliera: Castaldini

 

5281 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali interventi la Giunta intenda mettere in campo per evitare il ricorso all'appalto di servizi sanitari o all'acquisizione esterna di personale sanitario, tramite contratti di somministrazione, al di fuori dei casi di emergenza oggettiva, accertata e circoscritta nel tempo. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5283 - Interrogazione a risposta scritta in merito alla conformità del Regolamento regionale per l'esercizio dell'attività venatoria nelle aree contigue del Parco Regionale di Monte Sole rispetto alla normativa statale e, in particolare, all'art. 32, comma 3, della legge n. 394/1991, recante "Legge quadro sulle aree protette". A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5285 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Giunta intenda mettere in campo a seguito della morte per avvelenamento di cinque esemplari di lupo appenninico, avvenuta all'interno del Parco di Monte Sole. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5287 - Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia attualmente la situazione relativa ai permessi nel rilascio dei rimedi naturali ai patogeni che minacciano l'agricoltura e quali misure la Giunta intenda adottare per far fronte ai problemi del mondo agricolo e, in particolare, del settore ortofrutticolo. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Delmonte, Pompignoli, Occhi, Facci, Catellani, Liverani, Montevecchi, Rancan, Bargi, Rainieri

 

5288 - Interrogazione a risposta scritta circa l'opportunità di chiedere al Ministero della Cultura di tutelare Villa Verdi, situata a Sant'Agata, frazione di Villanova sull'Arda (PC), in quanto patrimonio dell'umanità, valutando anche possibili soluzioni condivise con gli enti locali del territorio interessati. A firma dei Consiglieri: Gerace, Daffada', Tarasconi, Costa, Bulbi, Rontini

 

5308 - Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per stabilizzare il personale che lavora a tempo determinato presso alcuni servizi per l'infanzia 0-3 anni (asili nido) dell'Unione dei Comuni Area Nord di Modena. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

 

5318 - Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga opportuno costituirsi parte civile nel procedimento penale in corso per il duplice femminicidio avvenuto a Castelfranco Emilia (MO), così come previsto dalla legge 6 del 2014. A firma dei Consiglieri: Costi, Mori, Maletti, Sabattini, Zappaterra, Zamboni, Pillati, Pigoni, Rossi, Costa, Bondavalli, Amico, Rontini, Caliandro, Montalti, Marchetti Francesca, Daffada', Fabbri, Mumolo, Gerace, Bulbi, Soncini

 

5330 - Interrogazione a risposta scritta in ordine alla non conformità tra normativa regionale e nazionale in materia di "spending review". A firma dei Consiglieri: Facci, Pompignoli, Bargi, Occhi, Catellani, Marchetti Daniele, Rancan, Pelloni

 

5363 - Interrogazione a risposta scritta relativa al rilascio delle apposite autorizzazioni di tipo ambientale e paesaggistico per la tappa di una manifestazione musicale che si terrà a Marina di Ravenna all'inizio del mese di luglio. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

In data 14 luglio 2022 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Cultura Scuola Formazione Lavoro Sport e Legalità”, alla interrogazione oggetto n. 5314:

 

5314 - Interrogazione a risposta orale in commissione relativa alle misure da adottare per contrastare il problema del sovraffollamento delle classi in diverse scuole emiliano-romagnole. A firma dei Consiglieri: Liverani, Bergamini, Rancan, Marchetti Daniele, Montevecchi, Stragliati

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 68, lettera f) del Regolamento interno

 

Si comunica che la Commissione assembleare “Bilancio, Affari generali ed istituzionali”, nella seduta del 13 luglio 2022, ha esaminato la petizione in oggetto:

4582 - Petizione popolare sulla revoca della risoluzione dell'Assemblea ogg. 7158 del 18 settembre 2018. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 4 del 20 01 22) formulando una apposita relazione ai sensi dell’art. 121, comma 2 del Regolamento interno.

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 08/07/2022 al 20/07/2022

 

DPGR n. 106 del 08/07/2022

Dichiarazione di decadenza dei componenti di diritto del Consiglio delle Autonomie Locali a seguito della cessazione dalla carica e nomina in sostituzione dei nuovi componenti ai sensi dell’art. 5, comma 1, della L.R. n. 13/2009 e ss.mm.ii.

 

(Comunicazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno - n. 13 prot. NP/2022/1762 del 22 luglio 2022)

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Petitti

Bergamini - Montalti

 

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