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186.

 

SEDUTA DI MARTEDÌ 24 GENNAIO 2023

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDI DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile nel sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 6310

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa alle misure da adottare al fine di assicurare la continuità e l'attuazione del Programma SLA Atassia Amiloidosi Miastenia dell'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna (ISNB), a tutela delle cure mediche e dei percorsi clinici e assistenziali dei pazienti. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Rontini, Costi, Bulbi, Daffada', Soncini, Caliandro, Fabbri, Sabattini, Zappaterra, Pillati

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MARCHETTI Francesca (PD)

DONINI, assessore

MARCHETTI Francesca (PD)

 

OGGETTO 6311

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa al tempo minimo garantito per le visite ai degenti presso le strutture ospedaliere emiliano-romagnole. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

DONINI, assessore

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 6272

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'opportunità di rivedere il "Progetto di sviluppo sistema di soccorso pre-ospedaliero Romagna" nella parte che riguarda il territorio forlivese, confermando in particolare la presenza dell'automedica Mike 42 con postazione a Meldola (FC). A firma del Consigliere: Pompignoli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

POMPIGNOLI (Lega)

DONINI, assessore

POMPIGNOLI (Lega)

 

OGGETTO 6297

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Giunta intenda mettere in campo, in collaborazione con il Provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria e sentito il Garante regionale dei detenuti, per promuovere la prevenzione dei suicidi nelle carceri dell'Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Zamboni

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI (EV)

TARUFFI, assessore

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 6298

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda individuare modalità e strumenti per affrontare la vertenza in corso che coinvolge l'Agenzia di stampa DIRE. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

BARUFFI, sottosegretario

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 6309

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere come la Giunta regionale valuta la possibile direttiva europea sulla cd "casa green". A firma del Consigliere: Occhi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

OCCHI (Lega)

BARUFFI, sottosegretario

OCCHI (Lega)

 

OGGETTO 6304

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito al termine previsto per i lavori infrastrutturali attualmente in corso sulla tratta ferroviaria Formigine-Sassuolo. A firma del Consigliere: Cuoghi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CUOGHI (FdI)

CORSINI, assessore

CUOGHI (FdI)

 

OGGETTO 6306

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'eventuale svincolo dei fondi residui dei diversi bandi per ristori Covid inutilizzati, al fine di sostenere gli operatori turistici della nostra montagna, in emergenza per l'assenza di neve. A firma della Consigliera: Bondavalli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BONDAVALLI (BP)

CORSINI, assessore

BONDAVALLI (BP)

 

OGGETTO 6308

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Regione ritenga opportuno che le imprese partecipate dagli Enti locali dell'Emilia-Romagna collaborino in qualsiasi forma con aziende segnalate dall'Alto Commissario per i Diritti umani dell'ONU e se ritenga opportuno limitarne l'accesso ai finanziamenti dei bandi regionali e dei programmi europei di ricerca e innovazione. A firma dei Consiglieri: Amico, Caliandro, Pillati

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

AMICO (ERCEP)

CALVANO, assessore

AMICO (ERCEP)

 

OGGETTO 6300

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni necessarie a contrastare, nella Sacca di Goro, la proliferazione delle Noci di mare (mnemiopsis leidyi), specie invasiva e dannosa per l'allevamento delle vongole. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

MAMMI, assessore

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 6307

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di adottare per il prossimo calendario venatorio i contenuti del Calendario venatorio riferito al 2021/22, che permetteva la caccia di tutte le specie fino al 31 gennaio. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Zappaterra, Rontini, Sabattini, Rossi, Marchetti Francesca, Costa, Daffadà, Fabbri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BULBI (PD)

MAMMI, assessore

BULBI (PD)

 

Inversione dell’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Petitti)

ZAPPATERRA (PD)

 

Dissenso del presidente del Gruppo assembleare Lega Salvini Emilia-Romagna, Matteo Rancan, ai sensi dell’art. 18 comma 3 del Regolamento interno

PRESIDENTE (Petitti)

RANCAN (Lega)

COSTA (PD)

 

OGGETTO 6213

Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Determinazioni in merito alla delibera assembleare n. 106 del 17 gennaio 2017: "Procedura e condizioni per il rilascio dell'autorizzazione alla cessione in proprietà degli alloggi destinati alla locazione permanente realizzati con contributi pubblici"". (117)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

SABATTINI (PD)

PRESIDENTE (Zamboni)

FACCI (Lega)

 

OGGETTO 6212

Parere di conformità, ai sensi dell'art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo Schema di Regolamento recante: "Attuazione dell'articolo 2 bis della Legge regionale 30 luglio 2015, n. 14 (Disciplina a sostegno dell'inserimento lavorativo e dell'inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, attraverso l'integrazione tra i servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari)". (118)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Zamboni)

MARCHETTI Francesca (PD)

CUOGHI (FdI)

AMICO (ERCEP)

 

OGGETTO 5375

Risoluzione per impegnare la Giunta ad istituire l'"Emilia-Romagna Wedding Valley" e a mettere in atto strategie con il fine di promuovere l'attrattività nazionale e internazionale dell'Emilia-Romagna quale luogo privilegiato nel quale celebrare e festeggiare il matrimonio. A firma della Consigliera: Castaldini

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Zamboni)

CASTALDINI (FI)

PRESIDENTE (Petitti)

MARCHETTI Francesca (PD)

STRAGLIATI (Lega)

CASTALDINI (FI)

MARCHETTI Francesca (PD)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Emendamenti oggetto 5375

Comunicazioni prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 09,59

 

PRESIDENTE (Petitti): Buongiorno.

Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 186 del giorno 24 gennaio 2023.

Interpello i presenti per sapere se ci sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiane e pomeridiane del 5, 6, 19, 20 e 21 dicembre 2022.

Se non ci sono osservazioni i processi verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

Hanno giustificato la propria assenza gli assessori Colla e Lori.

La consigliera Costi ha informato che si collega da remoto, a norma dell’articolo 102-bis del Regolamento.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri, pertanto le do per lette.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in aula

 

PRESIDENTE (Petitti): Iniziamo i nostri lavori dallo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 6310

Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula relativa alle misure da adottare al fine di assicurare la continuità e l’attuazione del Programma SLA Atassia Amiloidosi Miastenia dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna (ISNB), a tutela delle cure mediche e dei percorsi clinici e assistenziali dei pazienti. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Rontini, Costi, Bulbi, Daffadà, Soncini, Caliandro, Fabbri, Sabattini, Zappaterra, Pillati

 

PRESIDENTE (Petitti): Partiamo con l’oggetto 6310: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula relativa alle misure da adottare al fine di assicurare la continuità e l’attuazione del programma SLA, a tutela delle cure mediche e dei percorsi clinici e assistenziali dei pazienti. L’interrogazione è a firma della consigliera Marchetti Francesca e altri.

Prego, consigliera Marchetti.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente.

La sclerosi laterale amiotrofica, conosciuta anche come malattia di Lou Gehrig, è una malattia neurodegenerativa progressiva dell’età adulta. La complessità della gestione di una persona affetta da questa patologia richiede la presenza di un team multidisciplinare di professionisti, che hanno il compito non solo di prendersi cura dell’assistenza diagnostica e clinica in tutte le fasi della malattia, ma anche di farsi carico del sistema familiare dei caregiver.

Sappiamo che attualmente non esistono terapie farmacologiche efficaci in grado di arrestare o rallentare significativamente la progressione della malattia. Proprio all’IRCCS, all’Istituto delle Scienze neurologiche di Bologna, è attivo da tempo il Programma SLA Atassia Amiloidosi e Miastenia a cui afferiscono anche pazienti affetti da altre patologie rare ed autoimmuni, una fra tutte la sclerosi multipla. Questo programma, diretto dal dottor Fabrizio Salvi, ha consolidato nel tempo una presa in carico del paziente con un puntuale iter che prevedeva una visita neurologica presso il poliambulatorio di Granarolo, o presso l’ambulatorio dell’IRCCS dell’ospedale Bellaria. In seguito, poi, si avviava un percorso di riabilitazione neuromotoria presso diversi centri, dove un team multidisciplinare operava secondo le direttive date dal programma SLA Atassia Amiloidosi e Miastenia.

Questo per dire che c’è sempre stata una presa in carico rispetto a questo programma menzionato che, voglio ricordare, conta il coinvolgimento di oltre 2.000 pazienti e rappresenta da oltre vent’anni un punto di riferimento per numerosi cittadine e cittadini che soffrono di questa invalidante malattia. Un percorso basato sui concreti bisogni dei singoli pazienti, quindi una personalizzazione della cura di grande valore, permettendo anche l’integrazione, come dicevo, tra strutture ospedaliere territoriali e tra sanitario e sociale, per garantire una continuità dell’assistenza anche a domicilio e nelle strutture territoriali per la gestione delle emergenze ed un tutoraggio continuo del paziente e dei suoi familiari.

Ripeto, una presa in carico, potremmo dire, a 360 gradi non solo del paziente, ma proprio della persona e della sua famiglia. Nelle ultime settimane sono sopraggiunte diverse segnalazioni relative a questo progetto, proprio perché il dottor Salvi del Dipartimento di Neuroscienze dell’azienda ASL di Bologna è in età pensionabile. Pertanto, se non venisse garantita una continuità assistenziale in tempi celeri, sussisterebbe il rischio di eventuali ritardi nei progetti medico-scientifici in essere, e potrebbero insorgere criticità nel coordinamento dei servizi erogati dal programma medesimo. Così come nel percorso diagnostico-terapeutico assistenziale per i cittadini malati di SLA della provincia di Bologna, oltre che sulle esperienze sulle atassie costruite nel centro dedicato di Granarolo dell’Emilia.

Questo programma di eccellenza ha prodotto anche un grande fermento sul piano associativo, sono sorte numerose associazioni che nel tempo si sono occupate di promuovere anche attività di tempo libero e di socialità, e di supportare l’assistenza dei pazienti. Proprio le associazioni che si occupano, in questo lavoro e in questa alleanza con il centro, di garantire una continuità dei servizi essenziali, si sono confrontate con la dirigenza dell’IRCCS e dell’ASL e sosterrebbero l’importanza di garantire un’efficiente, qualificata e professionale continuità di assistenza medico-clinica, oppure, in attesa di una nuova figura di responsabile del progetto citato, valutare la possibilità di porre in essere un periodo di transizione di 36 mesi, prolungando il servizio del dottor Salvi, proprio per non creare un vulnus o ritardi nella coordinazione e nell’esecuzione dei progetti in essere.

Tutto ciò premesso e considerato, vista anche – ripeto – la mobilitazione che si è attivata da parte delle associazioni dei familiari, molto attive su tutto il territorio, e anche rispetto a un appello su Change.org apparso nelle ultime settimane, interroghiamo la Giunta per sapere se è a conoscenza della situazione e se ritiene opportuno attivarsi per approfondire con l’ASL di Bologna, affinché venga garantita la continuità e l’attuazione del programma SLA Atassia Amiloidosi e Miastenia, a tutela delle cure mediche e dei percorsi clinici e assistenziali dei pazienti, pazienti che – ribadisco – devono rimanere al centro della nostra attenzione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Marchetti.

Risponde l’assessore Donini. Prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliera Marchetti. In ragione di questo tono di voce, se mi dà qualche secondo in più, perché non posso andare velocissimo.

Il centro “Il Bene”, inserito nel Dipartimento di neuroscienze dell’ASL di Bologna presso l’unità operativa complessa di neurologia dell’ospedale Bellaria, è un punto di riferimento molto importante per le persone che affrontano malattie neurovegetative quali la SLA, le malattie del motoneurone, le atassie neurodegenerative, l’amiloidosi, la miastenia, che nel 2021 ha effettuato 2.536 visite, di cui 1.658 cittadini bolognesi, 518 cittadini provenienti da altre province della regione e 360 extra-regione. Parliamo di un’eccellenza, riconosciuta e fondata su protocolli clinico-assistenziali, portati avanti da professionisti di grande competenza, professionalità e umanità.

Come immagino sia noto a tutti, il concetto stesso di PDTA, vale a dire il percorso diagnostico terapeutico assistenziale, implica un’organizzazione in rete dei servizi che concorrono alla gestione clinico-assistenziale dei pazienti e non è basato sui singoli professionisti, ma sull’insieme delle competenze rappresentate all’interno di una comunità professionale multidisciplinare.

Altra cosa, credo parimenti nota a tutti, è il fatto che non risieda nell’Assessorato alla salute della Regione né tantomeno in capo all’Assemblea legislativa la titolarità di decidere sulle traiettorie professionali dei direttori di unità operativa complessa. Ci si affida per questo a chi ne ha la responsabilità della decisione, in questo caso la Direzione generale dell’ASL di Bologna. Come Regione voglio comunque assicurare – lo farò anche domattina – in maniera non rituale la nostra vicinanza ai pazienti, l’impegno a garantirne ora e in futuro il massimo livello di eccellenza nella cura, ricercando sempre le migliori soluzioni ed esperienze che la comunità scientifica possa esprimere, con modelli organizzativi adeguati e innovativi, facendo tesoro dell’esperienza di questi decenni.

Siamo, inoltre, a conoscenza dell’incontro, che si è svolto lo scorso 12 dicembre, tra i vertici dell’ASL di Bologna e le associazioni, con la richiesta da parte di queste ultime di ottenere la garanzia di continuità del servizio. Non possiamo certamente nemmeno ignorare l’annunciata mobilitazione delle stesse verso la Regione Emilia-Romagna. Nei loro confronti assicuro fin d’ora un atteggiamento di ascolto e considerazione, anche alla luce del prezioso contributo che da sempre offrono al sistema, senza che si sia mai verificato alcun episodio di tensione o di conflitto fra le stesse associazioni e l’Assessorato alla salute della Regione Emilia-Romagna.

Sarà, pertanto, mia premura convocare al più presto le associazioni medesime, la Fondazione “Il Bene”, la Città metropolitana di Bologna, i professionisti interessati, espressione di quella comunità scientifica verso la quale nutriamo un profondo sentimento di fiducia e riconoscenza, per un confronto diretto a condividere quali siano le esperienze organizzative più avanzate in grado di offrire da subito a tutti i pazienti garanzie di continuità di una presa in carico, con percorsi adeguati sul piano clinico e assistenziale. Tutto questo senza dimenticare e sottovalutare la necessaria condivisione dei percorsi con i pazienti e le loro famiglie affinché vi sia in essi la certezza che non si verificherà mai una diminuzione della qualità della presa in carico, in una logica di rete multidisciplinare dei servizi.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliera Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Francesca: Ringrazio l’assessore Donini, perché credo che la risposta che ci ha fornito questa mattina sia molto rassicurante, non per chi ha proposto l’interrogazione, ma per tutti coloro che hanno destato sincere preoccupazioni. Le sue parole, che hanno già riconosciuto il valore del centro “Il Bene” come un centro di eccellenza, mi fanno ben sperare che ci sia un impegno, così come dalle sue parole, fattivo, concreto, immediato rispetto a un’attivazione da parte della Regione Emilia-Romagna di monitoraggio e di ascolto rispetto all’evolversi di questa situazione, tenendo sempre al centro la qualità della cura e ‒ ripeto ‒ il dialogo costruttivo con le associazioni di coloro che, ahimè, vivono queste situazioni difficili tutti i giorni, nella loro quotidianità.

Grazie. Spero che venga dato conto anche degli incontri di cui lei stesso si è fatto promotore. Da parte di questa Assemblea legislativa credo che ci sarà sempre attenzione rispetto alle questioni da lei sollevate.

Grazie. Mi ritengo soddisfatta.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Marchetti.

 

OGGETTO 6311

Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula relativa al tempo minimo garantito per le visite ai degenti presso le strutture ospedaliere emiliano-romagnole. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’oggetto 6311: interrogazione di attualità a risposta immediate in aula relativa al tempo minimo garantito per le visite ai degenti presso le strutture ospedaliere emiliano-romagnole. L’interrogazione è a firma della consigliera Castaldini.

Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Assessore, in questi giorni moltissime persone mi hanno chiamata e ho avuto anche modo di parlare per mezzo stampa di situazioni che si sono venute a creare, dal mio punto di vista particolari, strane. La domanda è sempre che cosa vuol dire prendersi cura delle persone, soprattutto negli ospedali. Secondo me, la cura porta non solo a guarire, ma anche ad avere speranza. La presenza di familiari, di amici che vanno a trovare i pazienti in ospedale è un punto fondamentale della cura. Non lo dice la Castaldini. Lo dice tutta la ricerca scientifica.

Per cui, sono qui a riproporre un argomento che ho molto a cuore, quello dell’assistenza ai malati. Sono insistente perché, nonostante le tante rassicurazioni ricevute, non ultime quest’estate, ci troviamo di fronte a una situazione troppo diversificata da struttura a struttura, anche a fronte di una situazione pandemica che, a detta di tutti, è passata ad endemica.

Mi arrivano segnalazioni, a volte drammatiche: situazioni di enorme disagio, sia da parte di familiari che da parte di medici e personale sanitario stesso. Questi ultimi si rendono conto che ormai le norme restrittive – temo, e mi permetto – siano diventati una prassi un po’ troppo comoda per mantenere una situazione ordinata all’interno delle strutture, condizione importante ma non sufficiente per curare un paziente.

Di fronte alla solitudine, il paziente ha chiaro che il benessere psichico è una parte essenziale del percorso della propria cura, e che nonostante gli sforzi e la buona volontà la situazione del personale ridotto all’osso non riesce a garantire standard adeguati di presa in carico dei bisogni più elementari.

I tanti familiari che mi hanno contattato, mi hanno ripetuto questa frase “finché non ci si passa, non ci si può rendere conto”. Infatti, da parte di un osservatore esterno può sembrare che quella dei nostri ospedali sia una situazione corretta, di massima attenzione alla salute. Invece, le faccio qualche esempio: la situazione è a macchia di leopardo, e questo non è più accettabile. A fronte di punti virtuosi, dove si è tornati a una situazione di normalità (non citerò gli ospedali virtuosi), molti altri si sono attestati al valore minimo di 45 minuti al giorno per un unico visitatore, e sempre quello. Ripeto: si tratta di un valore minimo, non si è obbligati per legge. Stare su quello, come spesso viene ripetuto, è un errore. Ci sono poi alcuni presìdi molto importanti, in città altrettanto importanti, in province importanti, che non voglio anche qui citare, che non si sono adeguati neanche alla norma minima: quarantacinque minuti non valgono per tutti i giorni, ma a giorni alterni, a seconda del numero di letti: letti pari, quarantacinque minuti, e vanno visitati lunedì, mercoledì e venerdì; letti dispari, martedì, giovedì e sabato.

E per non far torto a nessuno, la domenica nessuno può andare a visitare un paziente. Può sembrare una sciocchezza, ma vuol dire non farsi la barba, a volte può voler dire non poter andare in bagno; a volte può voler dire, perché anziani, non riuscire a mettere in carica il cellulare per chiamare i propri cari.

Assessore, credo che sia giunto finalmente il momento di tornare a dei livelli minimi di umanità, perché di questo si tratta, innalzando il tempo minimo di visita ai degenti e richiamando tutte le Aziende sanitarie a un comportamento omogeneo. Mi rendo conto che ci sono reparti ad elevata fragilità, come ci sono sempre stati: vanno richieste certamente alle persone, ai familiari tutte le accortezze del caso, e vanno adeguatamente formati. Penso, però, che il tempo speso in questa prassi di accortezza e formazione possa diventare per il personale comunque un guadagno in termini di tempo e sicuramente un giovamento enorme da parte dei pazienti.

Grazie, assessore.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliera Castaldini.

Le do atto, consigliera Castaldini, di aver più volte sollevato questo tema, che anche oggi presenta in question time, volto a considerare prioritaria l’umanizzazione della cura e della degenza ospedaliera per pazienti di ogni età e di ogni patologia, in ordine alla quale si renda necessario un ricovero in un reparto ospedaliero.

Avere accanto gli affetti più cari, ai quali si rivolge costantemente il pensiero nelle giornate di degenza in ospedale, rappresenta un’opportunità essa stessa parte della terapia, poiché sempre più siamo chiamati a curare la persona e non solo la patologia.

Certo, il Covid ha modificato tanti comportamenti e tanti protocolli, sempre più orientati alla tutela della sicurezza dei degenti, degli operatori sanitari, degli stessi familiari delle persone ricoverate in ospedale.

Per questo, anche grazie alla sua insistenza che incontra senza dubbio la mia sensibilità personale e quella di tanti colleghi in quest’aula, le comunico che avevo già convocato proprio per domani, 25 gennaio 2023, la cabina di regia Covid, formata dalle Direzioni sanitarie, dai Dipartimenti di sanità pubblica, dai professionisti, in particolare virologi, infettivologi, per produrre quello che lei chiede e che io ritengo giusto, cioè linee di indirizzo comuni ed omogenee per tutta la Regione, volte ad assicurare l’esigibilità delle visite ai degenti da parte soprattutto di familiari e non solo, anche estendendo, se possibile, il minutaggio solitamente a disposizione degli stessi, compatibilmente con l’organizzazione dei reparti per le visite, l’assistenza e la somministrazione di farmaci e cure, la refezione e altre attività di gestione dei degenti che dovessero essere in corso durante le visite.

Ovviamente, anche nei periodi di bassa circolazione virale, che sia Covid o influenza di stagione, proprio la pandemia ci ha insegnato ad evitare assembramenti, anche e soprattutto nelle stanze dei degenti, avere premura dei malati più fragili e immunodepressi, utilizzando dispositivi di sicurezza individuale che possano offrire una buona protezione.

Attendo quindi con fiducia la determinazione della cabina di regia di domani, che penso andrà nella direzione che auspichiamo, e mi riserverò attraverso i miei uffici di inviare a tutte le Aziende sanitarie quanto potremo disporre come linee di indirizzo che siano omogenee per tutta la regione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Assessore, sono chiaramente soddisfatta di questa risposta. È chiaro ed è fondamentale che, dopo l’atto che lei compirà domani, quello appunto di vedere la cabina di regia, il punto successivo sia quello della verifica, verifica che deve avvenire in tempi brevissimi.

È evidente che tornare ai periodi pre-Covid e alla possibilità di assistere i pazienti è diventata ormai un’esigenza non solo per il paziente stesso, ma anche per i reparti, che si trovano in enorme difficoltà anche per la somministrazione dei pasti, onde evitare patologie ancora più gravi.

La ringrazio io, ma credo che in questo caso possano tranquillamente ringraziarla i pazienti e i loro familiari. Potevamo arrivarci prima, ma sono molto contenta di essere arrivata a questo punto, come sono contenta di essere così insistente in politica e nella vita.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 6272

Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’opportunità di rivedere il “Progetto di sviluppo sistema di soccorso pre-ospedaliero Romagna” nella parte che riguarda il territorio forlivese, confermando in particolare la presenza dell’automedica Mike 42 con postazione a Meldola (FC). A firma del Consigliere: Pompignoli

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 6272: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa l’opportunità di rivedere il “Progetto di sviluppo sistema di soccorso pre-ospedaliero Romagna” nella parte che riguarda il territorio forlivese, confermando in particolare la presenza dell’automedica con postazione a Meldola. L’interrogazione è a firma del consigliere Pompignoli.

Prego, consigliere.

 

POMPIGNOLI: Grazie, presidente. Grazie, assessore, della presenza. Le parlo di un problema che è sorto nei primi di quest’anno, cioè la scelta da parte dell’ASL Romagna di eliminare un’automedica nel comprensorio forlivese.

Ovviamente questa è stata una scelta non condivisa con il territorio e neanche con i sindaci, che rappresentano i cittadini di tutte le comunità a cui è stato sottratto questo servizio essenziale, e da qui si è scatenata una sorta di battaglia anche da parte dei sindaci e di tutte le rappresentanze politiche forlivesi per contrastare questa scelta.

Di fatto, si è cercato di far cambiare idea al direttore generale che ha operato la scelta di eliminare questa automedica. I sindaci hanno inviato in due occasioni – sono tredici i sindaci – una lettera all’ASL per comprendere le motivazioni che hanno indotto l’ASL a fare questo tipo di scelta e l’ASL risponde, in questo caso a firma del direttore generale Carradori, dicendo che la scelta è esclusivamente una scelta di performance delle linee guida territoriali dell’ASL e non sicuramente una scelta finanziaria, e questa un po’ stupisce come risposta, in ragione del fatto che le comunità, oggi, si ritengono sottratte di un servizio che, da un certo punto di vista, rimane comunque essenziale sia per le comunità, sia per i cittadini, sia per i sindaci, che devono comunque garantire questo tipo di servizio.

Io ho chiesto anche alla Commissione IV di poter sentire direttamente il direttore generale e comprendere se questa scelta può essere cambiata, ma credo che l’organo politico che rappresenta l’ASL sia l’assessore alla sanità e che le scelte debbano dipendere non tanto da performance o da numeri, ma da quelle che sono le reali intenzioni dell’Amministrazione regionale su cosa si vuol fare dell’ASL. Non mi si venga a dire che non ci sono risorse, non ci sono medici. Qui è evidente che la coperta è sempre corta, da una parte o dall’altra. Togliere un servizio rimane comunque sempre un ostacolo e una criticità per tutte le comunità, tenuto conto che di automediche in Romagna ce n’erano dieci e oggi nove, ce ne sono tre a Rimini, tre a Cesena, due a Ravenna e una a Forlì. Quindi, non si comprendono, non si capiscono le motivazioni di una scelta così scellerata.

Oggi chiedo all’assessore Donini di capire se c’è la possibilità di far cambiare idea all’ASL Romagna, quindi al direttore generale, o quantomeno se vi sono possibilità di incrementare o di ripristinare questo servizio sottratto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Pompignoli.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

La ringrazio, consigliere Pompignoli.

Per favore, un bicchiere d’acqua. Grazie. Può essere l’esaudimento del sogno di qualcuno sentirmi afono. Cercherò di misurare le parole.

Intanto grazie, consigliere Pompignoli. La riorganizzazione attuata dall’ASL Romagna riguarda diversi distretti del territorio, non solo quello forlivese. È stata posta all’attenzione degli enti locali, condivisa con i componenti della CTSS: mi conferma questa cosa e le fa onore. È basata sull’analisi delle attività storicamente effettuata sulla base delle migliori prestazioni nei tempi di intervento.

Su questo punto bisogna stare molto attenti a disattendere delle linee di intervento che sono state condivise nelle conferenze territoriali sociosanitarie, perché in quella sede ha rappresentato il territorio nella sua interezza, che ovviamente è composto da tanti distretti ma deve essere considerato un tutt’uno.

L’azienda ribadisce quanto già espresso nell’esecutivo della CTSS del 16 dicembre 2022 e nella successiva plenaria della stessa Conferenza il 19 dicembre: ne hanno parlato tanto, in quella sede. L’intervento, questo lo voglio confermare, di rimodulazione dei mezzi di soccorso avanzato è una misura urgente e indifferibile per mantenere la migliore performance operativa in termini di copertura e tempi di intervento del sistema di emergenza territoriale e del pronto soccorso dell’azienda, in un momento di necessaria riorganizzazione e grave carenza di personale medico.

Le do un dato che forse non sa: nei prossimi tre anni in Italia, degli attuali 12.000 medici di emergenza-urgenza disponibili oggi ne andranno in quiescenza circa 5.000, e sono previste integrazioni in servizio per 1.500 di loro.

Questa situazione riguarda non solo noi, ma tutta Italia, e preoccupa molto le Regioni. Chi oggi non corre ai ripari con modelli organizzativi che consentano il rafforzamento dell’emergenza-urgenza con le risorse esistenti sarà destinato a ben altre situazioni di gestione non oculata. Nessuna automedica, poi, è riservato ad un solo territorio, tutte concorrono a garantire tempi di intervento appropriati. A rilevare non sono solo i punti di partenza delle automediche, quanto i tempi di intervento misurati compatibili sotto il profilo dell’uguaglianza tra i diversi distretti, che devono peraltro essere più omogenei e perfezionarsi fra loro. Le assicuro che la misura non ha nulla a che vedere con ragioni aziendali di tipo finanziario, cioè gli euro che noi abbiamo disponibili li mettiamo sull’emergenza urgenza, come abbiamo testimoniato nella recente legge di bilancio, ma è una misura necessaria rispetto alle criticità che riguardano il sistema dell’emergenza territoriale e ospedaliera, aggravatasi anche per il mancato reperimento del personale, nonostante le numerose procedure di reclutamento avviate.

Infatti, a fronte di un fabbisogno variabile tra 51 e 69 unità mediche tempo pieno equivalenti, a dicembre 2022 le unità disponibili erano 37, di cui 11 incaricati e 26 titolari.

Immagino lei pensi, come me, che non sia giusto depotenziare i pronto soccorso, dove noi abbiamo ovviamente la massima necessità di mettere risorse disponibili.

Al sistema contribuiscono le ambulanze, la leadership infermieristica e medica, l’elisoccorso, oltre alla rete dei pronto soccorso e dei punti di primo intervento, che hanno la maggioranza delle prestazioni (l’80 per cento dei codici bianchi). L’integrazione dei medici ospedalieri presso i pronto soccorso e l’anestesia e rianimazione non è stata più possibile, oltre ai problemi sopra citati, anche per la necessità che queste risorse servano a recuperare gli interventi chirurgici in lista d’attesa (è lì che i rianimatori sono ovviamente impiegati come anche gli anestesisti). Le difficoltà citate riguardano tutto il contesto nazionale, come le ho detto, ed è necessario valutare soluzioni di lungo termine, su cui questo assessorato è al lavoro. Lo sviluppo e il potenziamento del 118 e nuovi percorsi riguardanti le casistiche di emergenza urgenza, istituendo un modello organizzativo uniforme, volto all’equità dei carichi di lavoro e al mantenimento delle competenze cliniche e assistenziali dei professionisti sanitari è un primo passo importante, e serve anche alle altre Regioni, non solo a noi. Questa razionale organizzazione delle risorse mediche, alla luce dei dati rilevati, non deve inficiare la qualità e l’uniformità del servizio garantito a tutti i cittadini dell’AUSL Romagna, ma consentire di meglio affrontare l’intensa attività dei pronto soccorso e massimizzare l’utilizzo delle sale operatorie, per evitare la dilazione degli interventi programmati.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Pompignoli, prego.

 

POMPIGNOLI: Diciamo che la risposta si conforma a quello che il direttore generale aveva scritto ai sindaci in riscontro alla loro richiesta di cambiare idea su questa scelta. Però, assessore, io le vorrei fare questa domanda. La questione legata alla carenza di personale non è attuale, ma è un’esigenza, ovviamente, ed è una carenza che vengono da lontano. Ci troveremo, con l’andare del tempo, ad avere sempre meno medici. A questo punto ci si chiede e ci si pone la domanda di comprendere cosa si vorrà fare, quali saranno le azioni che la Regione potrà mettere in campo per mantenere i servizi in ragione del fatto che, se abbiamo meno medici, probabilmente avremo anche meno servizi. Allora, nell’ottica e nell’idea iniziale di accorpare le ASL c’era una linea di indirizzo ben chiara: razionalizzazione della spesa e rafforzamento dei servizi. Cioè, accorpiamo le 3 ASL, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, facciamo una ASL unica, risparmiamo denaro e ottimizziamo il servizio. In realtà, come si vede ormai da anni, questa scelta è stata completamente sbagliata, cioè di fatto costa molto di più e i servizi sono sempre meno. Evidentemente le linee di indirizzo e le scelte fatte dalla Regione Emilia-Romagna su questo tipo di attività sono state sbagliate. Non si capisce quale sarà la prospettiva futura.

Tornando all’automedica, è evidente, però, che se io come direttore generale devo fare delle scelte, che mi impone probabilmente la parte politica, queste scelte devono essere condivise con il territorio. Non mi posso trovare scritto sui giornali che viene meno l’automedica e nessuno mi informa di questo fatto. Quindi, probabilmente l’errore è a monte, cioè non c’è stata condivisione. Probabilmente con una certa condivisione si sarebbe potuto risolvere un problema e non far esplodere un caso mediatico allucinante, che ovviamente ha portato a interrogazioni anche ministeriali, di cui vedremo anche l’esito. Di fatto, si sarebbe potuto cercare di trovare una soluzione diversa.

Oggi mi sembra che le scelte siano scelte calate dall’alto, frutto di indirizzi politici ben chiari e precisi, che però, a monte del mio ragionamento, non trovano più riscontro in ragione del fatto che la riorganizzazione è completamente fallita sull’intero territorio romagnolo. Da qui, ovviamente, non ci fermeremo rispetto a quelle che saranno le scelte future che la Regione Emilia-Romagna vorrà fare con l’ASL e cercheremo di non perdere ulteriori servizi, ma di guadagnarne. Vedremo, ovviamente, nel prosieguo come fare.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere.

 

OGGETTO 6297

Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali azioni la Giunta intenda mettere in campo, in collaborazione con il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria e sentito il Garante regionale dei detenuti, per promuovere la prevenzione dei suicidi nelle carceri dell’Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Zamboni

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo, adesso, all’oggetto 6297: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali azioni la Giunta intenda mettere in campo, in collaborazione con il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria e sentito il Garante regionale dei detenuti, per promuovere la prevenzione dei suicidi nelle carceri dell’Emilia-Romagna. L’interrogazione è a firma della consigliera Zamboni.

Prego, consigliera.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Questa interrogazione prende spunto ‒ tragico spunto ‒ da un suicidio, diciamo da un decesso avvenuto nel carcere di Piacenza di un detenuto di 32 anni di origine marocchina per auto-inalazione di gas da bomboletta. Sulle prime è stato ritenuto un suicidio, quindi un atto volontario. Adesso si sta rivalutando la possibilità che, invece, possa essere stato un incidente di percorso e che, essendo un detenuto tossicodipendente, abbia inalato più di quanto era compatibile con il fatto di non perdere la vita. Resta, però, il fatto che questo detenuto era a Piacenza dallo scorso settembre ed era stato sottoposto ad attenzione come “a medio rischio suicidario”. Va anche rilevato che è il quarto decesso nel corso di dodici mesi nel carcere di Piacenza. Il Garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri, aveva già manifestato forti preoccupazioni per il susseguirsi di decessi in questo penitenziario. Il punto è che, dei 382 detenuti, tutti ‒ tutti ‒ sono stati valutati a rischio suicidario, più o meno grave. Il fatto che tutti siano ritenuti a rischio suicidario fa sì che le strutture sanitarie di competenza non siano in grado, però, di monitorare come dovuto il percorso di questi detenuti. Noi sappiamo, comunque, che in Italia il 2022 è stato un anno record per quanto riguarda i suicidi in carcere. Dal 1° gennaio al 31 dicembre ottantaquattro detenuti si sono tolti la vita. Sei erano detenuti nelle strutture dell’Emilia-Romagna. I suicidi avvengono perlopiù subito dopo l’arresto, quindi all’inizio della detenzione (questo avviene nel 62 per cento dei casi), ma avvengono anche alla vigilia della liberazione. Evidentemente, nel primo caso si tratta dell’improvviso disagio di vivere in situazioni di costrizione della propria libertà in spazi non congrui, perché sappiamo che uno dei problemi del nostro Paese è proprio il sovraffollamento delle carceri: ci sono 51.000 posti disponibili, dei quali 4.000 sono indisponibili, quindi, di fronte a 47.000, noi abbiamo 57.00 detenuti nel nostro Paese. Sarebbe il caso che il ministro della giustizia, Carlo Nordio, anziché inventarsi problemi che non esistono, tipo quello di ridurre le intercettazioni anche nel corso di indagini che riguardano reati di indubbia pericolosità, si occupasse di questo annoso problema del sovraffollamento delle carceri italiane, che riguarda anche le carceri presenti nella nostra Regione.

Qui ho qualche dato: in Emilia-Romagna abbiamo 10 istituti penitenziari per adulti, uno per minori. Se si guardano i dati aggiornati al 10 gennaio 2023 forniti dal Garante regionale delle persone sottoposte a misure limitative o restrittive della libertà personale, Roberto Cavalieri, il numero di detenuti a rischio suicidario rilevato negli istituti di Bologna è di 446 su 763; 382, come dicevo, su 382 presenze a Piacenza, 72 su 79 presenze a Ravenna. Sempre da noi c’è questo problema del sovraffollamento: lo denuncia anche la CISL di Bologna che per quanto riguarda il carcere della Dozza dice “troppi detenuti”, quindi in sovrannumero: qui siamo a 784 di fronte a una capienza massima di circa 500, quindi siamo quasi a un terzo in più, anzi, è un terzo in più. Questo, come rileva la CISL in una denuncia che ha fatto ieri, crea dei problemi ovviamente ai detenuti, ma anche al personale che se ne deve occupare.

Fatte tutte queste premesse, visto che la Giunta ha approvato la delibera che prevede l’istituzione della cabina di regia regionale per l’integrazione dei servizi sociosanitari, di inclusione socio-lavorativa, questa cabina di regia dovrà elaborare la proposta di Piano di azione regionale triennale in collaborazione con gli uffici regionali delle Amministrazioni centrali, la Regione, gli Enti locali, le associazioni e il terzo settore. Il Piano di azione regionale costituisce lo strumento di indirizzo e programmazione su base triennale degli interventi finalizzati alla definizione delle misure e gli interventi che gli attori coinvolti intendono realizzare in maniera integrata a favore della popolazione destinataria negli ambiti dell’istruzione, orientamento e formazione, lavoro, inserimento lavorativo, sostegno alle famiglie, eccetera, eccetera, cercando di limitare anche il rischio dei suicidi.

Fatte tutte queste premesse, Europa Verde chiede alla Giunta quali azioni intenda mettere in campo, in collaborazione con il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria e sentito il Garante regionale dei detenuti, per promuovere la prevenzione dei suicidi nelle carceri dell’Emilia-Romagna, e se si siano riscontrate criticità nell’applicazione delle linee guida del Piano regionale di prevenzione delle condotte suicidarie nel sistema penitenziario per adulti.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Risponde l’assessore Taruffi. Prego.

 

TARUFFI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio la consigliera Zamboni per aver posto l’attenzione su un tema così delicato e così importante, anche alla luce dell’ennesimo evento drammatico a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni.

L’attenzione sugli istituti penitenziari della nostra Regione non è mai abbastanza, è giusto e utile quindi tornare a parlarne anche in questa sede. Ieri il presidente della Commissione Parità insieme al Garante regionale dei detenuti ha fatto visita all’istituto penitenziario di Piacenza, nei prossimi giorni ci andrò anch’io, perché credo che sia importante in certi momenti dare anche una presenza fisica e non solo con le parole.

Per quanto riguarda la sua interrogazione, nel poco tempo che ho a disposizione provo a riassumere. Come ha ricordato lei stessa, la Giunta nella seduta del 21 novembre ha approvato la costituzione della cabina di regia, che ha il compito di monitorare e organizzare le attività sociosanitarie e lavorative, di ingresso nel mondo del lavoro, in collaborazione, ovviamente, con gli istituti penitenziari.

In quella cabina di regia, la cui definizione stiamo completando con i responsabili individuati dai Comuni in cui hanno sede istituti penitenziari, oltre che, ovviamente, la direzione degli istituti penitenziari, cabina di regia che avrà il compito, come dicevo, di sovrintendere ad una serie di iniziative, di punti precisi che sono emersi all’interno del confronto tenuto insieme all’amministrazione penitenziaria e dei programmi di salute nelle carceri delle Aziende ASL dell’Emilia-Romagna.

Nel corso del 2022, come lei ha ricordato, il numero di suicidi avvenuti nelle carceri italiane e dell’Emilia-Romagna ha richiesto un intervento straordinario e richiede un intervento straordinario di prevenzione del rischio suicidario.

Come dicevo, da questo confronto sono emersi sei punti, che saranno i punti d’azione sui quali impegneremo la nostra attività – vado velocemente – a partire dal Piano regionale di prevenzione del rischio suicidario, già contenuto nel Piano regionale di prevenzione delle condotte suicidarie nel sistema penitenziario per adulti, l’audit suicidi, che è il metodo fortemente usato in sanità, importante strumento di governance orientato al miglioramento continuo delle attività svolte e alla verifica dell’adesione alle indicazioni delle linee guida all’interno degli istituti penitenziari.

Con riferimento alla formazione – questo lo sottolineo perché credo sia l’aspetto più importante – il 20 febbraio prossimo partirà il corso intitolato “La prevenzione del rischio suicidario nelle carceri della regione Emilia-Romagna”, che è un corso di formazione sulla prevenzione dei suicidi in carcere, organizzato in collaborazione tra area salute nelle carceri della regione Emilia-Romagna e amministrazione penitenziaria. Al corso, tenuto da esperti in materia sia dell’area sanitaria sia dell’area dell’amministrazione penitenziaria, partecipano tutti coloro che sono in contatto con le persone detenute, sanitari, operatori nell’ambito dell’amministrazione penitenziaria, volontari e garante dei detenuti, al fine di poter dare a tutti gli strumenti migliori per prevenire, perché di questo si tratta.

Altro punto è la facilitazione della veicolazione delle informazioni. La cabina di regia ha anche questo compito, perché lo scambio reciproco di informazioni tra aree sanitarie e amministrazione penitenziaria è fondamentale. Su questo nel caso specifico del piacentino forse qualcosa in più si può e si deve fare. Ovviamente, lavorare sui fattori ambientali e di contesto e l’attivazione dei referenti prevenzione suicidi. Ricordo che è in corso la nomina dei referenti prevenzione suicidi dell’area sanitaria per sostenere l’attuazione del Piano regionale.

Queste sono – concludo, anche perché non ho più tempo – alcune delle misure e degli aspetti sui quali impegneremo la nostra azione nei prossimi mesi, in collaborazione con le ASL e gli istituti penitenziari. Vale, però, la pena ricordare – e su questo concludo – che il tema più generale dello stato e dell’inadeguatezza o dell’adeguatezza parziale delle strutture penitenziarie, il tema del sovraffollamento, il tema delle condizioni delle persone che sono limitate nella loro libertà è ovviamente tema che ha a che fare con le scelte del Governo, con le scelte di questo come dei precedenti Governi. Però, è su questo che noi, a quello che c’è in campo oggi, chiediamo risposte da questo punto di vista. Attendiamo quindi che qualche misura venga assunta, perché il tema del sovraffollamento delle carceri è un tema di straordinaria importanza non solo ovviamente in Emilia-Romagna, ma in tutto il Paese.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore.

Consigliera Zamboni, prego.

 

ZAMBONI: Ringrazio l’assessore per questa risposta, perché ha portato anche un elemento nuovo che trovo di grandissima importanza, ossia che da febbraio partirà un corso di formazione specifico per il personale, e che comunque si sta guardando anche a tutti gli aspetti legati al reinserimento poi dei detenuti.

Quindi, ringrazio per questa risposta e penso che potremmo seguire insieme l’evolversi della situazione, perché davvero essere una regione con un numero così alto di suicidi in carcere non può che preoccupare, anche se, ripeto, siamo all’interno di un quadro generale, nazionale che vede il tema del sovraffollamento in carico al Governo.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 6298

Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere se la Giunta intenda individuare modalità e strumenti per affrontare la vertenza in corso che coinvolge l’Agenzia di stampa DIRE. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 6298: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere se la Giunta intenda individuare modalità e strumenti per affrontare la vertenza in corso che coinvolge l’agenzia di stampa DIRE. L’interrogazione è a firma della consigliera Piccinini.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie, presidente.

Le lavoratrici e i lavoratori dell’agenzia DIRE, che è un’agenzia di stampa e di informazione nazionale che però è molto radicata sul nostro territorio, fondata nel 1988, hanno proclamato il 7 dicembre dello scorso anno lo stato di agitazione sindacale, come esito della scelta dell’editore di interrompere il percorso di ammortizzatori sociali avviato da diversi mesi. Va sottolineato che l’editore, oltre a questa decisione, ha anche annunciato di voler procedere a un piano di esuberi pari a circa il 30 per cento della forza lavoro.

Come dicevo, la risposta delle lavoratrici e dei lavoratori della DIRE non si è fatta attendere. L’assemblea del personale ha lamentato come la decisione della proprietà si configuri come un grave strappo della volontà di collaborazione, che fa ricadere sui lavoratori stessi l’esito dell’attuale situazione finanziaria aziendale, addebitabile in gran parte alla catena di errori e di illeciti della precedente proprietà contestati dall’autorità giudiziaria, vicende queste che hanno segnato negli ultimi anni, purtroppo, l’agenzia. Con senso di responsabilità i lavoratori hanno dichiarato la propria disponibilità a concorrere ulteriormente alle misure per la tutela dei livelli occupazionali dell’azienda, nello spirito anche del più recente contratto di solidarietà sottoscritto a luglio, cioè pochi mesi fa. La volontà di ricercare soluzioni è testimoniata anche dal mandato assegnato al Comitato di redazione e alle RSA di avviare confronti con il Governo rispetto alla riforma dei criteri per l’assegnazione delle convenzioni con le agenzie di stampa, in considerazione del fatto che ormai da molti mesi si opera in regime di proroga.

Questo quadro, per quanto recente, si è tuttavia aggravato. Lo dimostrano, purtroppo, i perduranti ritardi nel pagamento degli stipendi, al di là dell’impegno a procedere al saldo, che sembra essere stato manifestato negli ultimi giorni dall’editore, e la proposta di riorganizzazione avanzata dall’azienda, con circa una ventina di esuberi. Così l’11 gennaio si è arrivati a un primo giorno di sciopero che, in assenza di segnali rispetto alle retribuzioni non pagate, potrà essere seguito da altre giornate di astensione dal lavoro.

La DIRE ‒ lo voglio ricordare ‒ svolge un ruolo particolarmente significativo nel campo dell’informazione in Emilia-Romagna, anche in considerazione degli appalti che gestisce relativi ai servizi di informazione giornalistica a mezzo delle agenzie di stampa, e per l’Assemblea legislativa e anche per la Giunta regionale. Anche se la legge regionale del 23 giugno 2017, n. 11, che riguarda il sostegno all’editoria locale, prevede misure di sostegno riservate alle sole imprese di informazione operanti in Emilia-Romagna, non consentendo, quindi, l’erogazione di contributi e incentivi attestati di rilievo nazionale, si potrebbe, però, tenere in considerazione il fortissimo radicamento ‒ come dicevo in premessa ‒ della DIRE in Emilia-Romagna, che assegna comunque a questa agenzia di stampa un ruolo particolarmente significativo nel quadro dell’informazione locale.

Questa interrogazione si presenta, dunque, in questo quadro ed è diretta a chiedere se la Giunta intenda individuare modalità e strumenti per affrontare la vertenza che interessa l’agenzia. L’obiettivo deve essere quello di evitare che siano lavoratrici e lavoratori a patire le conseguenze della vertenza. A questo fine mi sembra si debba anche verificare la possibilità di utilizzare misure previste dalla legge n. 11 o altre misure rientranti nella programmazione regionale e svolgere, per quanto riguarda la Regione, un ruolo attivo rispetto alla crisi, sia nei confronti della proprietà che dei lavoratori e dei loro rappresentanti, sia dichiarandosi disponibile e interessata alla partecipazione ai tavoli di confronto di rilievo nazionale.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

DIRE è una realtà nazionale fortemente radicata nei territori, a partire da quello dell’Emilia-Romagna, in particolare qui a Bologna, dove ha sede la redazione regionale dell’agenzia.

Premesso che l’obiettivo, come ha dichiarato il presidente Bonaccini, è quello di lavorare per creare condizioni che evitino l’impoverimento editoriale di una testata importante nel panorama dell’informazione italiana, che garantiscano l’occupazione e i diritti dei giornalisti e dei poligrafici, condividiamo, a seguire, le informazioni che sono in nostro possesso. Il confronto sulla vertenza si sta svolgendo a livello nazionale con il coinvolgimento dei sindacati dei giornalisti e dei poligrafici, ed è finalizzato ad evitare le procedure di licenziamento annunciate dall’azienda. Il piano di riorganizzazione presentato prevede a livello nazionale circa 20 esuberi. La redazione di Bologna è composta da 14 giornalisti e da 4 lavoratori con il contratto dei poligrafici, di cui uno part time. Le trattative ad oggi a fronte di 3 esuberi previsti tra i 13 giornalisti che lavorano per il notiziario dell’Emilia-Romagna propone il ricorso alla cassa integrazione a rotazione per tutti fino al 33 per cento. Per quanto riguarda la redazione web, dov’è impiegato insieme ad altri tre colleghi romani il quattordicesimo giornalista della redazione di Bologna, a fronte di un esubero, propone la cassa integrazione a rotazione tra i quattro giornalisti del web fino al 25 per cento.

Per quanto riguarda poi i poligrafici l’azienda ha chiesto la soppressione della segreteria di redazione, dove lavorano due persone per le quali sarebbe prevista la cassa integrazione a zero ore. Nessun esubero sarebbe invece previsto per il commerciale, dov’è impiegata un’unica persona, mentre il lavoratore part time è un tecnico informatico il cui contratto scade il 31 gennaio 2023. Questa ipotesi di riorganizzazione è stata ritenuta irricevibile dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori che si sono mobilitati con una serie di iniziative, fra cui lo sciopero Come si evince, la vertenza non è ancora conclusa, non si è in presenza di un verbale condiviso e sottoscritto da tutte le parti.

A tal proposito, riteniamo importante attendere l’esito dell’incontro che le organizzazioni sindacali hanno fortemente richiesto in data 17 gennaio al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, onorevole Barachini. Incontro che, abbiamo avuto conferma, avverrà il 26 gennaio, con i rappresentanti dei lavoratori del settore dei poligrafici, i quali chiederanno il coinvolgimento dei rappresentanti sindacali dei giornalisti al fine di condurre ad una sola soluzione unitaria, la vertenza che vede coinvolti i lavoratori che fanno riferimento a contratti collettivi distinti, che si colloca in una fase di generale incertezza del settore dell’editoria.

Pertanto, in costante contatto con le organizzazioni sindacali che seguono il confronto invieremo anche una nostra posizione motivata all’onorevole Barachini, al fine di evitare soluzioni frammentate unilaterali, e confermiamo l’impegno a dare adeguate informazioni sugli sviluppi degli incontri che si terranno a livello nazionale, rimanendo disponibili naturalmente, in accordo con le organizzazioni sindacali, anche a convocare un eventuale tavolo di crisi regionale qualora non si raggiungesse un accordo nazionale soddisfacente a tutela di tutte le maestranze.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi.

Consigliera Piccinini, prego.

 

PICCININI: Ringrazio il sottosegretario anche per il quadro puntuale che ha fatto e che ripercorre anche la situazione di cui abbiamo parlato. Una situazione, lo ricordava bene, di incertezza, sia specifica, ma anche più generale che riguarda l’editoria. Ecco, la mia richiesta è che la Regione in questo senso svolga un ruolo attivo, quindi non resti indifferente rispetto a questo tipo di problematica anche in virtù dell’importanza che l’agenzia Dire svolge sul nostro territorio.

Continuerò quindi sicuramente a monitorare gli sviluppi di questa vicenda, continuando a sostenere che la Regione debba partecipare al tavolo nazionale, quindi debba essere parte attiva, ed eventualmente capire anche come Regione, nella peggiore delle ipotesi anche se naturalmente ci auguriamo tutti che questa vertenza si risolva, però capire anche se e come eventualmente attivare anche misure regionali nei confronti dei lavoratori che evidentemente stanno pagando gli effetti negativi di questa situazione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 6309

Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere come la Giunta regionale valuta la possibile direttiva europea sulla cd “casa green”. A firma del Consigliere: Occhi

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 6309: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere come la Giunta intenda valutare la possibile direttiva europea sulla “casa green”, a firma del consigliere Occhi.

Prego, consigliere.

 

OCCHI: Grazie, presidente.

Premesso che è notizia degli ultimi giorni il recupero della proposta fatta nel 2021 da parte della Commissione europea, che pone al vaglio del Parlamento, il 9 febbraio prossimo, l’ennesima direttiva chiamiamola “capestro” per il nostro Paese.

Con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale degli edifici, la Commissione europea intende fissare l’obbligo, per tutti gli immobili residenziali, di raggiungere la classe energetica E entro il 1 gennaio 2030 e la classe D entro il 1 gennaio 2033 e di essere ad emissioni zero nel periodo compreso tra il 2040 e il 2050.

La richiesta di Commissione e Parlamento comporterà dunque l’obbligo per gli Stati membri di ristrutturazione del patrimonio edilizio. In caso contrario, potrebbero essere applicate delle sanzioni ai singoli Stati.

Rilevato che una delle proposte iniziali prevedeva addirittura che fosse impedita la vendita o l’affitto della casa se non fosse stata a norma con l’efficienza energetica, tale ipotesi sembra per ora fortunatamente tramontata, ma comunque gli immobili che non verranno ristrutturati perderanno di valore, il che si prefigura come un grosso danno per i proprietari sia che affrontino le spese di ristrutturazione, sia che rinuncino per l’onerosità dei costi.

Posto che un’imposizione di questo genere rischia quindi di creare gravi problematiche per i proprietari di edifici di classi inferiori, costringendo quindi intere famiglie a fare i lavori di ristrutturazione, che rischiano di gravare pesantemente sui loro bilanci.

Osservato che l’Italia e la nostra regione hanno visto crescere il proprio tessuto urbano tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta dello scorso secolo, con una netta diminuzione delle costruzioni nei decenni successivi, e che molte costruzioni sono precedenti alle normative sul risparmio energetico e sulla sicurezza sismica, facendo parte dei centri storici. Questo è ovvio.

Tenuto conto che nel corso del 2020 è stato istituito il “Superbonus 110”, che prevede una detrazione delle spese sostenute a partire dal 1° luglio 2020, per la realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Ecco, il 31 dicembre 2022 il Superbonus, a fronte di un costo stimato per lo stato di 68 milioni di euro (dati ENEA), è intervenuto solo sul 4 per cento degli edifici. È, pertanto, facilmente valutabile l’ordine di grandezza dei costi di ristrutturazioni massicce del nostro patrimonio edilizio.

Valutato che lo stesso patrimonio, secondo anche lo studio condotto dal Ministero delle finanze e dall’Agenzia delle entrate, si compone di oltre 57 milioni di unità immobiliari e una vasta parte di queste abitazioni sono abitazioni principali e la classe energetica di riferimento è la G e la F.

Constatato, infine, che l’avanzamento della classe energetica genera solitamente un taglio dei consumi di circa il 25 per cento, con interventi come cappotto termico, sostituzione degli infissi, nuove caldaie a condensazione e pannelli solari, una serie di interventi, nonché opere di ristrutturazione e ammodernamento che necessitano di ingenti investimenti economici per il raggiungimento dei minimi previsti dalla Commissione europea.

Interroghiamo la Giunta per sapere come valuta la direttiva proposta dalla Commissione europea e adesso anche dal Parlamento, considerando anche il contesto edilizio della nostra regione, e se intende sostenere il Governo ad attivarsi, anche in sede di Sessione europea, presso le competenti Istituzioni comunitarie al fine di impedire l’approvazione della direttiva proposta dalla Commissione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Occhi.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

In merito a quanto segnalato dal consigliere abbiamo appreso che il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica è intervenuto nel dibattito sulla proposta di direttiva UE per la cosiddetta “casa green” e ha affermato che il Governo italiano ha colto solamente l’orientamento generale della direttiva, mentre ha sottolineato che con il Piano nazionale di ristrutturazione verrà stabilita una tabella di marcia.

Il ministro ha inoltre evidenziato: “Non sono previsti obblighi – cito testualmente – per i proprietari. La realizzazione degli obiettivi di ristrutturazione è in capo agli Stati membri”. In sostanza, secondo il titolare del MASE, la misura concede “ampi margini di elasticità – anche in questo caso utilizzo un virgolettato – e tiene conto della peculiarità del nostro Paese, indicando per gli edifici esistenti un percorso da qui ai prossimi ventisette anni, i cui step saranno decisi a Roma e non a Bruxelles”.

Anche il Ministero per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR ha assicurato che l’Esecutivo prenderà tutte le iniziative necessarie affinché il testo finale della direttiva contenga previsioni che siano compatibili con le peculiarità del patrimonio edilizio italiano e che consentano una sua graduale riqualificazione, contribuendo a incentivare il valore… A incrementare, scusate, il valore e ha aggiunto che il costo delle ristrutturazioni dovrà essere mitigato da un quadro di incentivi predisposti dagli Stati con il sostegno dell’Unione europea.

La Regione, quindi, valuterà con attenzione l’evolversi dei negoziati tra Parlamento, Consiglio, Commissione, disponibile, come sempre, a dare il proprio contributo, anche attivando un dialogo con i Ministeri coinvolti nelle logiche della più leale collaborazione istituzionale. Va da sé che qualsiasi iniziativa si riterrà di assumere di comune accordo, anche negli ambiti normativi richiamati dal consigliere interrogante, saranno esaminati con attenzione dalla Giunta regionale. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario.

Consigliere Occhi, prego.

 

OCCHI: Grazie, presidente. Grazie, sottosegretario, per la risposta. Ovviamente non mi ritengo soddisfatto, perché la normativa europea… Per come sono fatte le direttive europee, è vero che ogni Stato avrà una sua valutazione, potrà fare una propria valutazione, però la Commissione europea vigilerà sempre che queste valutazioni degli Stati siano coerenti con la propria normativa, la propria direttiva. Quindi, andranno anche sicuramente a chiedere che il Governo, a verificare che il Governo poi, in un certo senso, metta anche delle sanzioni, altrimenti non avrebbe senso la direttiva. L’abbiamo già visto anche nella direttiva sul Piano dell’aria, sottosegretario, e la nuova direttiva che sta arrivando. Sono direttive che non tengono minimamente conto dello stato generale del nostro Paese e cercano di omogeneizzare una situazione che omogenea non è, perché chiaramente il patrimonio immobiliare italiano è completamente diverso da quello tedesco, sia per tipo di proprietà sia per tipo di edifici e di storicità degli edifici.

Sicuramente adesso andrà in atto il famoso, il cosiddetto “trilogo” tra Commissione, Consiglio europeo e Parlamento, dopo l’approvazione, ma quello che chiedevo io era un’azione, anche importante, che possono fare gli europarlamentari del Partito Democratico eletti in questa regione, e noi come Regione andremo, siamo già all’interno della sessione europea e porteremo una risoluzione agli organismi europei. Per questo sarebbe interessante sapere la posizione e che anche la nostra Regione concordi sul fatto che questa è una normativa che, da un certo punto di vista, può essere un’opportunità per lo sviluppo, per le nostre aziende del settore edile e anche per i cittadini, ma non deve essere fatta in maniera coercitiva. Se viene fatta in maniera coercitiva e non con degli incentivi progressivi, si va verso, invece, un impoverimento e si fa l’esatto opposto di quello che dovrebbe essere fatto per migliorare il valore degli edifici dei nostri cittadini, della proprietà edilizia.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 6304

Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito al termine previsto per i lavori infrastrutturali attualmente in corso sulla tratta ferroviaria Formigine-Sassuolo. A firma del Consigliere: Cuoghi

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’oggetto 6304: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito al termine previsto per i lavori infrastrutturali attualmente in corso sulla tratta ferroviaria Formigine-Sassuolo. L’interrogazione è a firma del consigliere Cuoghi.

Prego, consigliere.

 

CUOGHI: Grazie, presidente.

Questa interrogazione verte sulla ferrovia Modena-Sassuolo, che da giugno scorso è interessata dai lavori di realizzazione di un sovrappasso ferroviario in corrispondenza dell’intersezione con la provinciale Pedemontana, quindi in località Sassuolo, tra le fermate di Quattroponti e di Fiorano.

Questi lavori sono sicuramente molto importanti perché vanno ad eliminare un passaggio a livello su una strada molto trafficata e su una delle principali arterie provinciali e del distretto ceramico. Quindi, sono sicuramente lavori da fare.

Ciononostante, questo richiede grossi sacrifici ai viaggiatori della linea, in particolare studenti, pendolari o utenti degli ospedali che sono collegati da questa linea ferroviaria. Ricordo, infatti, che questa linea ha fermate nell’ospedale di Baggiovara e al Policlinico di Modena, cioè le due più importanti strutture sanitarie della Provincia di Modena. Questi sacrifici sono stati in parte mitigati dal fatto che la linea da Sassuolo a Formigine è stata sostituita con autobus. È evidente, però, che l’autobus richiede tempi di percorrenza diversi, vuoi perché, per rispettare tutte le fermate, va a intercettare (diciamo così) dei nodi di traffico importanti, perché esce dal centro di Sassuolo, dalla stazione sulla vecchia Via Radici, passa sulla stessa Pedemontana per andare verso Fiorano e poi, anziché prendere la nuova circonvallazione verso Formigine, torna inspiegabilmente sulla via Radici, andando a prendersi il traffico dell’una e dell’altra strada. Questo comporta tempi di percorrenza più lunghi. L’autobus parte rispetto agli orari dei treni 10-15 minuti prima, a seconda delle fasce orarie, 10-15 minuti che sono da applicare su una linea che da Sassuolo a Modena, o da Modena-Sassuolo, a seconda di come la si voglia vedere, impiegherebbe circa 40 minuti. Parliamo quindi di un tempo maggiore del 40 per cento.

Se ci riferiamo ad una delle fermate principali, che come dicevo prima, è quella dell’ospedale di Baggiovara, i tempi sono superiori del 60 per cento a causa di questo.

Però, come dicevamo, sono lavori necessari, per cui questi sacrifici i viaggiatori li fanno, sapendo che questo sarà un miglioramento importante e che era un lavoro, un’infrastruttura certamente da fare.

Era stato dato un termine, per i lavori, di un anno, era stato detto che questo termine era prudenziale, e che probabilmente sarebbe servito meno tempo rispetto a quello preventivato. Con questa interrogazione chiediamo, alla luce anche del fatto che i lavori stanno andando avanti da alcuni mesi, e che quindi probabilmente si ha un’idea più precisa di quella che può essere la fine, chiediamo quale sarà la fine prevista per questi lavori.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Cuoghi.

Risponde l’assessore Corsini. Prego, assessore.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Naturalmente, per dare una risposta esaustiva abbiamo interpellato la nostra azienda ferroviaria FER, che come noto è il soggetto, l’azienda in house che gestisce l’infrastruttura ferroviaria regionale, ed è anche la stazione appaltante delle opere.

Si precisa quindi che dall’estate 2022 la linea Modena-Sassuolo è interessata da lavori di potenziamento infrastrutturale con aumento del livello di sicurezza in corso di esecuzione, sia nel Comune di Modena, con i lavori di soppressione del passaggio a livello n. 13 di via Panni, che nel Comune di Sassuolo, con i lavori di soppressione del passaggio a livello n. 28 di via Pedemontana.

Il lavoro in corso di svolgimento a Modena consiste nella realizzazione di un manufatto per la linea ferroviaria, di un manufatto per la sovrastruttura stradale ed il sottopasso stradale. Per la realizzazione del manufatto ferroviario è stato quindi necessario chiudere la tratta Modena-Formigine soltanto nel mese di agosto 2022, il tempo necessario per la realizzazione della soletta ferroviaria. Tutte le restanti lavorazioni, invece, sono state effettuate con la linea ferroviaria in esercizio, garantendo così la circolazione dei treni nella tratta da Modena a Formigine, che allo stato attuale risulta quindi attiva.

Con la presente nota, a proposito di specificazioni da parte di FER, si precisa che la chiusura della linea ferroviaria Modena-Sassuolo perdurerà dal 13 giugno 2022, così come previsto, peraltro, nella programmazione dei lavori, sino al 10 giugno 2023. È una comunicazione che tiene conto solamente dei sistemi di programmazione dell’orario di servizio, che allo stato attuale non consentono di andare oltre la data del 10 giugno 2023.

La conclusione delle opere civili del sovrappasso di Sassuolo è prevista per la fine dell’estate 2023. Successivamente verranno realizzati l’armamento e gli impianti a servizio del binario, quindi con l’emissione del nuovo orario di servizi di metà dicembre 2023 si riattiverà la circolazione dei treni anche sulla tratta Formigine-Sassuolo.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Cuoghi, prego.

 

CUOGHI: Grazie, presidente. Grazie, assessore, per la risposta.

Quando sono stati presentati questi lavori, e – ripeto – mi riferisco a quelli del sovrappasso ferroviario sulla via Pedemontana, perché quelli di Modena effettivamente sono stati circoscritti in un lasso di tempo molto più breve, il sospetto che l’anno non fosse sufficiente l’avevamo avuto.

Era stato detto che in realtà questo era un termine prudenziale, vediamo come i lavori stanno procedendo, vediamo che da un lato non sono ancora ultimati, dall’altro nemmeno iniziati, quindi ci sembrava effettivamente strano che venisse rispettato il termine dell’anno detto inizialmente.

Ora a questo termine si deve aggiungere tutta l’estate e in più probabilmente un altro periodo per completare e terminare i lavori, quindi probabilmente da quello che era un anno prudenziale si arriverà a due anni.

Credo che quando si iniziano lavori di questo tipo, anche nei confronti degli abbonati che sottoscrivono abbonamenti convinti di avere un certo servizio o, eventualmente, di averlo interrotto per un certo tempo, poi in corsa prolungare questi tempi non sia mai una cosa concreta e sicuramente non una cosa gradita.

Per questo motivo non sono soddisfatto della risposta. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 6306

Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito all’eventuale svincolo dei fondi residui dei diversi bandi per ristori Covid inutilizzati, al fine di sostenere gli operatori turistici della nostra montagna, in emergenza per l’assenza di neve. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 6306: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito all’eventuale svincolo dei fondi residui dei diversi bandi per i ristori Covid inutilizzati, al fine di sostenere gli operatori turistici della nostra montagna, in emergenza per l’assenza di neve. L’interrogazione è a firma della consigliera Bondavalli.

Prego, consigliera.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente.

Intanto le tanto invocate e attese nevicate degli ultimi giorni, che hanno interessato anche il nostro Appennino, sono una buona notizia. Finalmente gli impianti sciistici della nostra montagna hanno potuto riaprire. Certo è che questo momento, quindi questi ultimi giorni, non attenuano, però, l’evidenza di una criticità, che ormai è, purtroppo, storicizzata a causa degli effetti prodotti dai cambiamenti climatici.

L’innalzamento delle temperature medie invernali determina la sostanziale impossibilità di innevamento delle montagne della nostra regione, con conseguente assenza di turisti e sportivi. L’abbiamo visto, peraltro, proprio nelle settimane passate, nel cuore della stagione, purtroppo quello che è accaduto sulle montagne della nostra regione. Quindi, turisti e sportivi, che tradizionalmente generano il 40-50 per cento del fatturato turistico complessivo per l’intero ambito geografico e appenninico. Ne deriva un rischio di impatto economico molto negativo. Potenzialmente parliamo di un impatto economico non reggibile per i gestori di impianti sciistici, di strutture ricettive e di accoglienza e anche di coloro che si occupano di commercio.

C’è in primo piano un inevitabile quanto opportuno dibattito pubblico, se ne sta parlando davvero tanto, un dibattito che pone al centro dell’attenzione, come da tempo ha fatto, peraltro, anche questa Regione, la necessità di una diversificazione della proposta turistica relativa proprio all’ambito montano. Poi c’è un tema che riguarda il sostegno, i ristori, insomma gli aiuti di cui necessitano tutte le attività che gravitano attorno a questo mondo.

Ricordo che la Regione Emilia-Romagna, insieme alle altre Regioni italiane interessate, ha posto il tema per prima nelle settimane scorse al Governo per provare a individuare la necessità di trovare forme di sostegno per un comparto economico, come detto poc’anzi, davvero in grave difficoltà. E tra gli impegni assunti proprio in quella sede dal ministro del turismo, a seguito delle proposte avanzate dagli assessori regionali presenti per Regione Emilia-Romagna, l’assessore Corsini, che ringrazio anche oggi per la presenza qui in aula, vi sono quelli inerenti allo svincolo immediato dei fondi residui nei diversi bandi destinati ai ristori Covid – ricordiamo che per la nostra regione ammontano a circa 3,3 milioni di euro –, ad oggi inutilizzati, e la disponibilità di un fondo per finanziare gli investimenti aventi ad oggetto gli impianti di risalita e di innevamento funzionali alla promozione e anche alla diversificazione dell’offerta turistica dell’Appennino emiliano-romagnolo.

Queste sono opzioni fondamentali, fondamentali per provare proprio ad assicurare la tenuta di un comparto di attività economiche in condizioni di forte criticità e allora, partendo da queste motivazioni, ho presentato questa interrogazione alla Giunta per capire, anche in virtù di quell’incontro che c’è stato, appunto, con il ministro qualche settimana fa, se oggi ci sono effettivamente delle tempistiche certe in cui si preveda possa avvenire la reale messa a disposizione di queste, che sono davvero delle opportunità fondamentali. Come possiamo immaginare, la questione tempo è determinante, cioè sapere anche quando poter usufruire, contare su queste risorse è fondamentale per chi, appunto, sta vivendo una situazione di emergenza e urgenza.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

Risponde l’assessore Corsini. Prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente. Ringrazio anche la consigliera Bondavalli, che ha prontamente interrogato la Giunta su un tema di strettissima attualità. Come ha ricordato nella sua interrogazione, l’Emilia-Romagna per prima ha posto un tema di carattere strutturale al ministro del turismo, Daniela Santanchè, che non può naturalmente fermarsi ai soli ristori, che pure sono importanti in un momento particolarmente difficile come questo, ma devono prevedere investimenti di carattere strategico, soprattutto infrastrutturale, sull’Appennino italiano, appunto per potenziare i servizi e l’offerta turistica di una grande infrastruttura naturale, qual è, appunto, la dorsale appenninica nazionale.

Al fine di far fronte all’emergenza che ha colpito i comprensori sciistici delle zone appenniniche a causa dell’assenza di precipitazioni nevose nella prima parte dell’inverno, ora fortunatamente. le cose sono cambiate, la Regione Emilia-Romagna per prima ha assunto un’iniziativa politica e istituzionale molto forte, che poi è stata condivisa da tutte le altre Regioni appenniniche, proponendo un articolo normativo che stabilisce di eliminare i vincoli di destinazione esistenti su risorse già assegnate e trasferite alle Regioni per misure di sostegno alle attività economiche colpite dall’emergenza Covid-19. In alcuni casi sono risorse dirette solo a particolari categorie, tra cui quelle della montagna.

Queste risorse ad oggi non risultano utilizzate, perché sono residuate dai diversi bandi che negli ultimi due anni la Regione ha emanato per far fronte a diverse categorie economiche, alle perdite di fatturato legate all’emergenza sanitaria e consentirebbero alle Regioni di destinarle, una volta sbloccate, ad altre iniziative di sostegno e di sviluppo delle attività economiche del settore turistico o a iniziative di promozione per il rilancio del settore, in particolare per far fronte alle emergenze dovute ai cambiamenti climatici dei comprensori sciistici delle aree appenniniche montane.

Questo testo normativo, predisposto dalla Regione Emilia-Romagna e condiviso dalle altre Regioni, è stato trasmesso dalla Regione alla Commissione Turismo e, per conoscenza, ovviamente, al Ministero del turismo stesso, per la veicolazione nelle sedi istituzionali idonee ed è anche sostenuto da diversi parlamentari del territorio sotto forma di emendamento alla legge di conversione del decreto legge 29 dicembre 2022, n. 198, il cosiddetto “Milleproroghe”, attualmente in fase di esame nelle Commissioni parlamentari.

Il decreto deve essere convertito entro il 27 febbraio 2023. Qualora non fosse recepito nella suddetta legge di conversione, occorrerà, naturalmente, riproporlo in un successivo atto legislativo, ma confidiamo che questo sia il veicolo legislativo che recepirà questo emendamento, quindi consentirà alle Regioni di poter emanare i bandi per dare sostegno alle attività economiche penalizzate dalla mancanza di neve. Per la Regione Emilia-Romagna parliamo di 3,3 milioni di euro.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliera Bondavalli, prego.

 

BONDAVALLI: Ringrazio l’assessore Corsini per questa risposta puntuale, che ci fa anche capire come sia stato svolto in questo momento un lavoro importante da parte di questa Regione, soprattutto nell’interlocuzione con il Governo. Mi pare che i tempi comunicati, se così effettivamente saranno concretizzati, siano abbastanza funzionali alla necessità che ho evidenziato nella presentazione della mia interrogazione. Credo si possa parlare anche di una buona notizia, oggi, per tutto il comparto economico montano, che si trova in condizioni di sofferenza.

Ribadisco quanto sia essenziale poter contare su un rapido trasferimento delle risorse evocate e quanto sia fondamentale che la Regione possa essere messa nelle condizioni al più presto di emanare bandi specifici.

Mi dichiaro soddisfatta della risposta. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 6308

Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere se la Regione ritenga opportuno che le imprese partecipate dagli Enti locali dell’Emilia-Romagna collaborino in qualsiasi forma con aziende segnalate dall’Alto Commissario per i Diritti umani dell’ONU e se ritenga opportuno limitarne l’accesso ai finanziamenti dei bandi regionali e dei programmi europei di ricerca e innovazione. A firma dei Consiglieri: Amico, Caliandro, Pillati

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 6308: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere se la Regione ritenga opportuno che le imprese partecipate degli enti locali dell’Emilia-Romagna collaborino in qualsiasi forma con le aziende segnalate dall’Alto Commissario per i diritti umani dell’ONU e se ritenga opportuno limitarne l’accesso ai finanziamenti dei bandi regionali dei programmi europei di ricerca e innovazione. L’interrogazione è a firma dei consiglieri Amico, Caliandro e Pillati.

Prego, consigliere Amico.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Nei giorni scorsi a Reggio Emilia, sulla base di una denuncia avanzata dai sindacati CGIL, CISL e UIL, nonché da parte di associazioni impegnate per la difesa dei diritti umani è stato fatto emergere come Iren Spa abbia siglato un accordo d’intesa con Mekorot Water Company Ltd allo scopo di stabilire gradualmente una piattaforma di cooperazione fra le due aziende che vedrà la fornitura di servizi di consulenza reciproca, la partecipazione a progetti comuni, oltre alla condivisione di processi e tecnologie inerenti il settore delle acque.

Secondo tale protocollo Iren e Mekorot valuteranno congiuntamente la sperimentazione e commercializzazione di tecnologie e di settori industriali comuni al fine di sfruttare le rispettive eccellenze, promuovendo un funzionamento efficiente ed economico per le proprie organizzazioni. Le stesse aziende collaboreranno ricercando congiuntamente cofinanziamenti di attività di ricerca e sviluppo, anche attraverso la partecipazione ai bandi di Horizon Europe.

Iren è la multiutility italiana leader nel nordovest, a maggioranza pubblica, partecipata da diversi Comuni emiliano-romagnoli, mentre Mekorot Water Company Ltd è la società israeliana interamente di proprietà del Governo israeliano, controllata dal Ministero delle infrastrutture, dell’energia e dell’acqua quotata in borsa a Tel Aviv.

Dal 2020 questa azienda ha iniziato anche attività. All’interno di proprie attività detiene partecipazioni in sette società diverse che forniscono soluzioni di cybersecurity, Big Data ed energy management.

Ora, sulla base della risoluzione 3136 del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite sugli insediamenti illegali israeliani nei territori palestinesi occupati, inclusa Gerusalemme Est e il Golan siriano occupato, l’Alto Commissario per i diritti umani il 28 febbraio 2020 ha inserito Mekorot Water Company nella banca dati delle imprese coinvolte nel garantire, agevolare e trarre profitto dall’azione di occupazione e colonizzazione israeliana, mettendo in risalto quegli interventi che destano particolare preoccupazione in quanto a violazione di diritti umani, soprattutto per l’uso di risorse naturali, in particolare idriche del suolo a fini commerciali.

La risoluzione n. 2334 del 2016 del Consiglio di sicurezza dell’ONU ha inoltre richiesto a tutti gli Stati di distinguere, nelle loro attività rilevanti, tra il territorio dello Stato di Israele e i territori occupati nel 1967.

Allo stesso modo, numerose organizzazioni per i diritti umani, tra cui l’italiana Assopace Palestina, la palestinese Al Haq e anche Amnesty International hanno documentato la complicità attiva di Mekorot Water Company con il Governo israeliano nella violazione del diritto di accesso all’acqua da parte dei palestinesi.

 Infrastrutture idriche palestinesi distrutte, fonti d’acqua palestinesi espropriate da Israele, che poi rivende agli occupati la stessa loro acqua a caro prezzo, limitazione e controllo nell’accesso autonomo dell’acqua: queste sono le politiche di Israele che configurano a tutti gli effetti una situazione di apartheid discriminatorio.

In tutto ciò Mekorot Water Company è parte attiva e corresponsabile, perché sottrae illegalmente acqua dalle falde acquifere palestinesi, provocandone il prosciugamento, per poi fornire l’acqua, saccheggiata alle colonie illegali israeliane in Cisgiordania e a Gerusalemme Est.

In questo senso chiediamo alla Giunta, poiché vi è una partecipazione congiunta anche a fondi europei, innanzitutto se ritenga opportuno che le imprese partecipate degli Enti locali dell’Emilia-Romagna collaborino in qualsiasi forma con aziende segnalate dall’Alto Commissario per i diritti umani dell’ONU e soprattutto se ritenga opportuno limitare l’accesso ai finanziamenti dei bandi regionali, qualora partecipassero, e ai programmi europei di ricerca e innovazione. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

Risponde l’assessore Calvano. Prego, assessore.

 

CALVANO, assessore: Grazie, presidente.

In merito a quanto segnalato dal consigliere, si fa presente che Iren, società per azioni, la multiutility presente nell’area ovest della Regione, opera nei settori energetici e ambientali direttamente o per il tramite di società controllate, quali Iren Ambiente, Iren Energia, IRETI ed Iren Rinnovabili, sviluppando una politica di impianti e modelli gestionali fortemente orientati alla salvaguardia del territorio, integrati ad un’innovazione tecnologica d’avanguardia.

La Regione, pur avendo collaborato e tuttora collaborando con le aziende energetiche che operano nel territorio della Regione, comprese le multiutility, tra cui anche Iren, attraverso specifici accordi quadro per la promozione di progetti in materia di fonti rinnovabili e di efficienza energetica ai fini dell’attuazione del Piano energetico regionale, non ha erogato finanziamenti diretti a Iren.

Visti i contenuti della segnalazione del consigliere, la Giunta si impegna comunque, fin da ora, a trasmettere tempestivamente alla stessa Iren al fine di acquisire ulteriori informazioni al riguardo.

Infine, per quanto riguarda le condizioni di accesso ai finanziamenti regionali e le partnership per lo sviluppo e la messa in campo dalle Istituzioni e dalle aziende del territorio regionale, la Regione, in tema di diritti e doveri e di sviluppo pienamente sostenibile, considera cogenti e vigenti gli indirizzi contenuti nel Patto per il lavoro e per il clima e nella strategia regionale di attuazione dell’Agenda 2030.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Calvano.

Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Sono soddisfatto della risposta, soprattutto nell’apprendere che rispetto a finanziamenti in forma diretta da parte di quelli che sono i bandi erogati dalla Regione Emilia-Romagna non siano stati conferiti a dire, ma che esistano dei rapporti di carattere di servizio, bensì non di finanziamento, perché sarebbe, credo io, sconveniente che in forma surrettizia un’azienda sotto la lente di ingrandimento dell’Alto Commissariato per i diritti umani intercettasse fondi europei pur non essendo questa nemmeno appartenente all’Europa.

Così come sono soddisfatto perché credo che, all’interno di quelle che sono le direttrici indicate all’interno del Patto per il lavoro e per il clima, così come per quanto riguarda la strategia 2030, oltre alla necessità di perseguire l’approdo a una sostenibilità complessiva del sistema di produzione energetico-idrico, ci sono anche elementi qualitativi presenti all’interno del Patto per il lavoro e per il clima laddove si chiede anche il rispetto di quelli che sono i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, e comunque non in chiave oppressiva.

Giudico abbastanza inopportuno l’accordo con Mekorot alla luce di quanto emerge. Ringrazio sicuramente anche chi tra i sindacati e le associazioni ha fatto emergere questa condizione, chiedendo appunto che le aziende a controllo pubblico cerchino anche di tenere una linearità dal punto di vista dei princìpi, che in questo caso sembra non essere corrispondente.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

 

OGGETTO 6300

Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le azioni necessarie a contrastare, nella Sacca di Goro, la proliferazione delle Noci di mare (Mnemiopsis leidyi), specie invasiva e dannosa per l’allevamento delle vongole. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Petitti): Interrogazione 6300: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa le azioni necessarie a contrastare, nella Sacca di Goro, la proliferazione delle noci di mare, specie invasiva e dannosa per l’allevamento delle vongole. L’interrogazione è a firma del consigliere Mastacchi.

Prego, consigliere.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente.

Parliamo, appunto, delle noci di mare, che possono rappresentare una seria minaccia per la produzione di vongole nella Sacca di Goro. Le noci di mare sono organismi marini dal corpo allungato, completamente trasparente e privo di tentacoli esterni. Sono capaci di sopportare variazioni termiche comprese fra i 6 e i 31 gradi centigradi, anche se pare che alcuni esemplari adulti possano sopravvivere anche a temperature di 4,5 gradi. È una specie ermafrodita completa in grado di autofecondarsi e le stesse fasi larvali possono divenire fertili e riproduttive. Gli adulti possono produrre fino a 8.000 uova in una notte. È una specie carnivora. Consuma zooplancton, crostacei, uova e larve di pesci. Per queste sue caratteristiche è stata inserita nella lista delle 100 specie più invasive e dannose al mondo.

Originariamente diffusa lungo le coste atlantiche delle Americhe è giunta probabilmente con le acque di zavorra di navi da carico nel Mar Nero alla fine degli anni Ottanta, dove si è diffusa a livello invasivo creando una notevole flessione di numerose specie ittiche oggetto di pesca. Nei primi anni Duemila è comparsa nel Mar Baltico e successivamente, nell’estate del 2009, è arrivata anche nel Tirreno, nello Ionio e lungo le coste liguri. Fra la fine di luglio e l’inizio di agosto del 2016 numerosi esemplari di questa specie sono comparsi lungo le coste del veneziano, entrando con la marea anche nelle aree più vivificate della laguna, fino ai canali principali della città. La distribuzione della specie è progressivamente aumentata fino a divenire tale da apparire di tipo invasivo, interessando alla fine di settembre del 2016, in modo diffuso, le coste del nord Adriatico da Parenzo a Novigrad, le coste orientali e quelle occidentali veneti e a sud fino a quelle emiliane, appunto.

Le noci di mare endemiche arrivano nei mesi freddi per poi andarsene con l’arrivo del caldo, permettendo il giusto ciclo di riproduzione delle vongole, mentre questi esemplari rimangono tutto l’anno. Le noci di mare rappresentano una minaccia per la pesca, in quanto divorano uova e pesci piccolissimi impoverendo le acque e sottraendo cibo agli altri pesci come acciughe e sardine. Il risultato è un’alterazione dello sviluppo della catena alimentare. Rappresentano anche un danno per il turismo in quanto, per la loro somiglianza alle meduse, seppur non urticanti e dunque non pericolose per l’uomo, risulta poco piacevole tuffarsi in acque piene di questi organismi.

Abbiamo sempre meno seme di vongole autoctone. I cambiamenti climatici, l’arrivo di merce e navi dall’altra parte del mondo non aiutano a mantenere un perfetto equilibrio nel corso del tempo della Sacca di Goro. Si chiede, quindi, alla Giunta se sia al corrente del problema e quali siano gli interventi che intende mettere in campo nell’immediato per arginare la minaccia alle nostre vongole, considerato che il reiterato blocco delle concessioni, e quindi anche la non lavorazione del terreno, provoca comunque un non controllato aumento delle proliferazioni algali, sempre più aggressive.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Risponde l’assessore Mammi. Prego, assessore.

 

MAMMI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere Mastacchi, per aver presentato questa interrogazione, che mi consente di fare il punto su questo fenomeno, che è già conosciuto da diverso tempo da parte della nostra Regione.

Le noci di mare appartengono al phylum degli Ctenofori. Questa specie non possiede cellule urticanti tipiche di meduse e anemoni, e sono quindi completamente innocui per l’uomo. Sono di dimensioni e forme variabili, e se ne conoscono attualmente oltre 100 specie diffuse negli oceani e nei mari.

La specie comparsa recentemente nelle nostre acque è la Mnemiopsis Lady, Ctenoforo dal corpo trasparente, che può raggiungere i dieci centimetri. Pur relativamente piccolo è un vorace predatore che si nutre di zooplancton, uova, piccole larve di pesci. Questa specie è di origine atlantica, ma è recentemente divenuta una specie invasiva, sopportando ampie variazioni di salinità e di temperatura. Alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso è comparsa in Mar Nero, dove, in seguito ad alcune esplosioni demografiche ha creato gravi danni alle risorse alieutiche locali, predando le forme larvali di numerose specie ittiche.

Per quanto ci è noto, è presente nelle acque della Sacca di Goro e di zone limitrofe da sette, otto anni, ma la sua diffusione, comunque da non sottovalutare o ignorare, ad oggi non sembra presentare caratteristiche invasive capaci di creare problemi significativi e strutturali all’ecosistema locale e alla venericoltura. Questa specie ha la sua massima attività nei mesi estivi di luglio ed agosto. Nell’estate del 2022, dai dati raccolti da alcuni istituti scientifici presenti e operanti nella Sacca è risultato che la quantità degli esemplari presenti era significativamente inferiore rispetto agli anni passati, quindi probabilmente, anche a seguito dei cambiamenti climatici o delle temperature molto alte del 2022.

La presenza di questa nuova specie va comunque tenuta monitorata e non deve essere sottovalutata, tenuto conto che è un ulteriore elemento che va ad inserirsi nel contesto della Sacca di Goro, ambiente per sua definizione delicato e fragile.

Ora occorre sicuramente fare approfondimenti scientifici per capire meglio quali siano le condizioni ambientali che ne agevolano la proliferazione e come e con quali azioni eventualmente riuscire a tenere sotto controllo la sua presenza. Saranno quindi di grande supporto alla Regione le osservazioni e le analisi degli istituti scientifici presenti sul territorio della sacca, ma anche tutti i contributi e i suggerimenti che potranno venire dai pescatori, che tutti i giorni lavorano in sacca.

Continuiamo quindi un lavoro di monitoraggio, di verifica, ma anche di ricerca per contrastare la proliferazione di questa specie. Naturalmente, se la situazione dovesse mutare e il quadro dovesse peggiorare, ci attiveremo anche nei confronti del Governo nazionale, perché è un problema che abbiamo verificato nella sacca di Goro, ma che potrebbe verificarsi anche in altre aree del Paese, visto che è una specie che si riproduce molto rapidamente.

Grazie, consigliere.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Mammi.

Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Grazie, assessore.

È bene che la Regione abbia focus sempre attivo e che sia pronta a reagire nel caso in cui, come è molto probabile che avvenga, ci sia un’ulteriore diffusione di questa specie nei nostri mari, per cui la raccomandazione è che ci sia un’attenzione particolare per evitare che si superi la soglia dalla quale non c’è più ritorno.

La raccomandazione che arriva dal territorio quindi è sicuramente questa. Grazie.

 

OGGETTO 6307

Interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la possibilità di adottare per il prossimo calendario venatorio i contenuti del Calendario venatorio riferito al 2021/22, che permetteva la caccia di tutte le specie fino al 31 gennaio. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Zappaterra, Rontini, Sabattini, Rossi, Marchetti Francesca, Costa, Daffadà, Fabbri

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultima interrogazione, l’interrogazione 6307: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula circa la possibilità di adottare per il prossimo calendario venatorio i contenuti del calendario venatorio riferito al 2021/2022 che permetteva la caccia di tutte le specie fino al 31 gennaio. L’interrogazione è a firma dei consiglieri Bulbi ed altri.

Prego, consigliere Bulbi.

 

BULBI: Grazie, presidente. Grazie, assessore. Grazie, colleghi.

Premesso che con delibera del 4 maggio la Regione Emilia-Romagna ha approvato il calendario venatorio regionale per la stagione 2022/2023 e che alcune associazioni ambientaliste e animaliste in data 6 luglio hanno presentato ricorso al TAR Emilia-Romagna, sede di Bologna, per l’annullamento, previa sospensione, dell’efficacia della delibera regionale relativa all’approvazione del suddetto calendario venatorio regionale per le seguenti motivazioni: mancata sottoposizione a VINCA del calendario stesso, mancata conformazione al parere ISPRA per le date di chiusura della stagione venatoria di alcune specie di uccelli migratori, concessione di due giornate aggiuntive da lunedì 3 ottobre a mercoledì 30 novembre per la caccia a migratori da appostamento fisso o temporaneo. Il TAR si è espresso con ordinanza n. 420 del 7 settembre del 2022, con cui ha respinto l’istanza di sospensione della delibera suddetta, ritenendo anche non essenziale la sottoposizione a valutazione di incidenza ambientale.

A seguito di questa sentenza del TAR, le stesse associazioni hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato, che, relativamente al calendario venatorio 2022-2023, ha disposto la sospensione di due delle tre questioni poste conseguenti al pronunciamento del TAR, che, al contrario non aveva fino ad ora ritenuto necessario di sospendere alcuna misura dello stesso.

La Giunta regionale ha ottemperato a questa sentenza con due delibere: la prima con cui ha tolto una giornata aggiuntiva dal 3 ottobre al 30 novembre; la seconda con cui ha modificato, anticipando, la chiusura di alcune specie cacciabili, la beccaccia al 31 dicembre, i turdidi al 9 gennaio 2023, gli acquatici al 19 gennaio 2023.

Premesso inoltre che nella redazione del calendario venatorio, la Regione tiene conto di diversi documenti di carattere tecnico-scientifico nazionali ed europei, del parere di ISPRA e in ultimo anche dei dati raccolti negli anni dagli uffici regionali competenti, nel pieno rispetto delle competenze che la legge nazionale attribuisce alle Regioni; che il parere contenente le indicazioni di ISPRA non ha natura imperativa né prescrittiva vincolante, ma solo obbligatoria nella richiesta; mentre, al contrario, la legge nazionale n. 157 all’articolo 18 consente alle Regioni di modificare le date di inizio e fine della stagione venatoria delle specie cacciabili; in merito alla chiusura dell’attività venatoria delle specie migratorie sopradescritte prevista nel mese di gennaio, la Regione ha chiesto al TAR di fissare l’udienza di merito il prima possibile e comunque non oltre il 20 dicembre 2022, in modo da poter avere indicazioni certe e potere nel caso recepire in tempo utile, cosa purtroppo non è avvenuta.

Rilevato che, con provvedimento emesso il 5 dicembre, il Consiglio di Stato ha respinto l’impugnazione del provvedimento del TAR della Toscana che a sua volta aveva già respinto il ricorso presentato dalle associazioni animaliste e ambientaliste, ritenendolo valido al di là di ogni ragionevole dubbio, il calendario della Toscana è, fra l’altro, più permissivo rispetto a quello dell’Emilia-Romagna, che infatti prevede la chiusura di tutte le specie al 31 gennaio; da tali sentenze sulla medesima questione del calendario venatorio del Consiglio di Stato si sono formati giudicati contrastanti da regione a regione, circostanza che pone forti limiti alle stesse nello svolgere un ruolo di mediazione, di conciliazione di una pluralità di interessi in materia. Infatti, non essendoci un orientamento unitario degli organi della giustizia amministrativa, è difficile redigere un calendario venatorio sulla base delle sentenze, in quanto le divergenze sono tante per situazioni e circostanze diverse.

Il calendario venatorio, pur essendo ai sensi dell’articolo 18, comma 4, della legge n. 157, una competenza delle Regioni che lo emanano nel rispetto delle normative in essere, alla luce delle sentenze contrastanti degli organi della giustizia amministrativa, sembra essere sottratto alla competenza delle Regioni. In generale, la redazione del calendario venatorio dovrebbe essere basata su informazioni scientifiche e politiche di gestione sostenibili.

La giustizia amministrativa dovrebbe intervenire solo in caso di violazione della normativa o per proteggere i diritti legittimi degli interessati con decisioni univoche a livello nazionale, evitando di creare interpretazioni a macchia di leopardo. Solo così si eviterebbero decisioni, interpretazioni sull’attività venatoria che variano in modo non coerente fra i diversi territori regionali, comportando confusione e incertezze per gli individui che praticano l’attività venatoria e per le imprese che operano in ambito venatorio.

Evidenziato che la chiusura anticipata del calendario venatorio lede i diritti dei cacciatori, poiché essi si aspettano di poter cacciare per l’intera stagione per cui hanno pagato la licenza, comprese le tasse di concessione governativa e regionale.

Che la chiusura anticipata del calendario venatorio può ledere il principio di legittimo affidamento, che è un principio giuridico che riconosce il diritto di un individuo di fare affidamento sulle decisioni e sulle azioni dell’Amministrazione pubblica. In particolare, questo principio stabilisce che un individuo che si è regolarmente adeguato alle disposizioni dell’Amministrazione pubblica, ha sostenuto delle spese ed ha intrapreso degli investimenti in base ad esse, non può essere penalizzato da cambiamenti successivi delle disposizioni.

In alcuni casi, potrebbe essere addirittura opportuno prevedere delle compensazioni per evitare di ledere i loro diritti.

Per dare certezza ai cittadini e alle istituzioni, è importante che le decisioni degli organi della giustizia amministrativa siano coerenti nell’interpretazione delle norme, più in generale alle leggi, e le proprie pronunce siano univoche per garantire la certezza del diritto e la prevedibilità delle decisioni, soprattutto in materia venatoria, per evitare di ledere i diritti legittimi degli interessati.

Tutto ciò premesso, interroga la Giunta regionale per sapere se ritenga opportuno, come noi lo riteniamo, nel pieno rispetto delle competenze che la legge nazionale attribuisce alle Regioni e con la consapevolezza di dover svolgere un ruolo di mediazione e di conciliazione di una pluralità di interessi, scevro dei condizionamenti arrecati da decisioni contrastanti da parte degli organi della giustizia amministrativa, adottare per il prossimo calendario venatorio i contenuti del calendario venatorio riferito al 2021/2022, che non è stato oggetto di alcun ricorso ed è stato applicato nella sua interezza, che permetteva la caccia di tutte le specie fino al 31 gennaio, circostanze che dimostrano il buon equilibrio che tale calendario aveva raggiunto.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Bulbi.

Risponde l’assessore Mammi. Prego.

 

MAMMI, assessore: Vorrei ringraziare il consigliere Bulbi e tutti i firmatari dell’interrogazione perché mi permettono di fare chiarezza e di precisare la posizione dell’assessorato in merito alle decisioni che la Giunta ha dovuto assumere nel corso di questi mesi, in seguito alle sentenze emesse dai TAR, più in particolare dal Consiglio di Stato.

La relazione del calendario venatorio è un processo complesso, che vede la Regione svolgere un ruolo di mediazione e anche di contemperamento della pluralità di interessi che essa ha in cura. È un processo che ogni anno tiene conto e conforma l’operato a diversi documenti, tra i quali documenti nazionali, documenti comunitari ed europei di carattere tecnico-scientifico, il parere di ISPRA, e in ultimo anche i dati raccolti negli anni dal proprio ufficio regionale nel pieno rispetto delle competenze che la legge nazionale attribuisce alle Regioni stesse. Di tale equilibrio è prova il fatto che i calendari dell’Emilia-Romagna precedenti a quello del 2022/2023 non hanno mai visto, contrariamente a quanto avvenuto in altre Regioni del nostro Paese, la presentazione di alcun ricorso da parte di associazioni o di altri enti o soggetti in seguito alla loro approvazione, quindi calendari che sono stati applicati sempre nella propria interezza.

Visti i pochi minuti che ho a disposizione e posto anche che diverse informazioni sono già state dette nell’esposizione degli interroganti, vorrei richiamare come la Giunta regionale si sia trovata nella necessità di modificare le date di chiusura della stagione venatoria per diverse specie migratorie, in quanto il Consiglio di Stato con l’ordinanza n. 5027 del 20 ottobre 2022 in via cautelare aveva disposto di sospendere le chiusure liquidate, si discostassero dal parere di ISPRA in attesa del pronunciamento di merito del TAR. Di fronte a ordinanze, di fronte a sentenze non c’è la possibilità di scegliere, bisogna rispettarle, ed è quello che naturalmente come Giunta regionale abbiamo fatto, anche quando ci lasciano dubbi o anche quando noi riteniamo nei contenuti, nel merito, che non abbiano tenuto conto delle posizioni che abbiamo ribadito. Però, l’abbiamo rispettato, come era giusto fare. Stessa cosa è stata fatta dalla Regione Marche, come sapete, e stessa cosa sarà chiamata a fare la Regione Veneto, che qualche giorno fa il TAR ha interessato con una sentenza che ha ridotto il loro calendario venatorio. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, però, non è che ci siamo fermati, nelle settimane successive abbiamo sollecitato ripetutamente il TAR, presentando istanza di anticipazione del giudizio di merito, in modo che lo stesso potesse tenersi e dare quindi esito prima dell’eventuale chiusura del 31 dicembre richiesto per la beccaccia, anche in ragione del fatto che lo stesso ente, il TAR, non aveva ravvisato nella prima udienza tale necessità di sospensiva. Purtroppo questa richiesta, che abbiamo fatto formalmente più di una volta, non ha ancora avuto un riscontro. Restiamo convinti che il calendario approvato a maggio del 2022 rappresenti, come nelle precedenti occasioni, un valido approccio alla tematica, che garantisce la conservazione delle specie cacciabili e la tutela della biodiversità, e per tale ragione chiederemo che il TAR si pronunci nel merito delle singole questioni oggetto di ricorso, TAR che, in primo grado, aveva confermato la bontà della nostra impostazione, la giustezza e la correttezza del nostro calendario.

Per quanto attiene al calendario 2023/2024, la Regione ha avviato in queste settimane la consultazione con i portatori di interesse, che, come da prassi, potranno inviare osservazioni al Settore attività faunistiche venatorie, e, come ho detto in tutta la risposta, noi riteniamo che il calendario che abbiamo proposto nel 2021/2022 come anche quello che abbiamo proposto nel 2022/2023 sia giusto, sia corretto, sia legittimo, sia costruito bene dal punto di vista scientifico e ambientale, quindi da lì noi ripartiremo, con quelle proposte. Naturalmente ascoltiamo tutti i contributi, come abbiamo sempre fatto, che ci arriveranno sulla proposta di calendario da parte degli stakeholders interessati. Una volta terminata la raccolta delle osservazioni, gli uffici provvederanno a redigere una bozza, che sarà oggetto di confronto con ISPRA e anche con la Commissione assembleare competente, come sempre abbiamo fatto tutti gli anni, consapevoli che questo percorso dovrà anche tenere conto delle indicazioni che il TAR di Bologna dovrà dare nell’udienza che è stata convocata il 16 marzo.

Da qui ripartiremo, da questa proposta che abbiamo portato avanti nel corso del 2021/2022 e del 2022/2023, perché la riteniamo legittima e soprattutto, nei contenuti e nella sostanza, corretta.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Mammi.

Consigliere Bulbi, prego.

 

BULBI: Ringrazio l’assessore per la risposta. La ritengo assolutamente soddisfacente. Anch’io auspico che il TAR entri comunque nel merito della questione, perché sarebbe anche un atto di non rispetto, rispetto a tutti coloro che aspettano appunto questa decisione. Quindi noi auspichiamo che la proposta che noi abbiamo fatto e che riteniamo opportuna e giusta possa entrare fra le richieste che arriveranno anche da parte di associazioni e magari tenerla ovviamente in considerazione, perché per noi questa è quella giusta, ovvero partire dal calendario 2021/2022.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Bulbi. Abbiamo concluso con le interrogazioni.

 

Inversione dell’ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Petitti): È pervenuta una richiesta da parte della consigliera Zappaterra di inversione dell’ordine del giorno per trattare l’oggetto 5457 nella seduta pomeridiana.

Chiedo un intervento a favore e uno contro. Consigliera Zappaterra, prego.

 

ZAPPATERRA: Grazie, presidente. Per correttezza mi corre l’obbligo di dire che l’ho depositata qualche minuto fa e quindi non tutti i colleghi Capigruppo erano avvisati. L’ho condiviso con alcuni che si sono resi disponibili, molto semplicemente perché abbiamo bisogno di un po’ di tempo e la pausa pranzo ci può aiutare a fare la scelta migliore.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Se c’è un intervento contro, altrimenti mettiamo in votazione la richiesta.

Prima nomino gli scrutatori: consigliera Maletti, consigliere Daffadà e consigliera Stragliati.

Mettiamo in votazione la richiesta della consigliera Zappaterra.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvata.

 

Facciamo l’inversione, quindi, nella seduta pomeridiana.

 

Dissenso del presidente del Gruppo assembleare Lega Salvini Emilia-Romagna, Matteo Rancan, ai sensi dell’art. 18 comma 3 del Regolamento interno

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto passiamo all’ordine del giorno che prevede il dissenso del presidente del Gruppo assembleare della Lega, Matteo Rancan, ai sensi dell’articolo 18, comma 3, del Regolamento interno.

Prego, consigliere Rancan.

 

RANCAN: Grazie, presidente.

Molto brevemente. Oggi abbiamo posto il dissenso all’ordine del giorno perché nell’ultima seduta dei capigruppo vi è stato il dibattito su quelle che sono la prospettiva delle prossime sedute assembleari. L’accordo era di mantenere e di recuperare una seduta vecchia nella seduta di oggi, mantenendo però invariato il calendario delle sedute rispetto a quelle che erano state tagliate nell’annualità precedente. Questo non è avvenuto, perché poi si è votato a maggioranza, noi abbiamo votato contrario, è stata praticamente tolta un’aula nel calcolo complessivo del trimestrale.

Questo quindi mi ha fatto porre la richiesta, in quella seduta di capigruppo, di mettere oggi in quest’aula una seduta in più: cioè martedì, mercoledì e giovedì. Perché? Perché in realtà in questo modo avete tolto alle opposizioni la possibilità di avere una seduta in più per le risoluzioni, che questo era l’accordo iniziale. La motivazione però della maggioranza è stata quella di dire che non c’è materiale che arriva dalla Giunta, la Giunta non sta proponendo. Questo non è un problema nostro. Perché io ricordo che l’Assemblea, il Consiglio regionale, è un organo indipendente rispetto a quello che è l’azione della Giunta.

Se la Giunta non porta avanti iniziative, non propone atti legislativi, non è un problema nostro, perché magari il presidente, come adesso, è assente perché deve fare il congresso del Partito Democratico.

Quindi io dico, se… Zaia e Maroni non mi interessa. Continuano a parlare degli altri presidenti ma forse anche il PD si dimentica che siamo in Emilia-Romagna. Il presidente è assente anche stavolta, quindi non lo vedo ancora. Ripeto, se la maggioranza è in difficoltà ed è lenta nel fare attività legislativa, attività amministrativa, non è un problema del Consiglio regionale.

Abbiamo tantissime risoluzioni indietro, stiamo mandandole in Commissione secondo quelli che sono gli accordi, però non ci sembra corretto, e noi siamo assolutamente in disaccordo, che vengano tolte delle aule perché la Giunta non ottempera al suo ruolo di attività amministrativa, o comunque non produce – come si dice in gergo – tanti atti amministrativi e legislativi.

Se voi pensate che il Consiglio sia al servizio della Giunta, avete sbagliato il ruolo del consigliere regionale, perché il Consiglio ha un ruolo di controllo sull’attività della Giunta. Purtroppo, da quello che vedo, questa è la sudditanza da parte dei consiglieri regionali rispetto alla Giunta e al presidente del Partito Democratico in principale parte.

Noi, quindi, abbiamo dato dissenso convinto a questo ordine del giorno perché nella programmazione, quindi anche in questa contestuale, vi è stata una diminuzione della facoltà del consigliere di lavorare rispetto a quelli che sono stati gli accordi in capigruppo all’inizio di legislatura.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliere Costa, per l’intervento contro, immagino. Prego.

 

COSTA: Grazie, presidente. Semplicemente per aggiungere qualche tassello all’informazione appena avuta.

L’idea di calendarizzare secondo un cronoprogramma differente le sedute di febbraio e marzo “a saldi invariati”, quindi sei giornate di sedute complessive, era stata discussa anche informalmente in Ufficio di Presidenza, tra l’altro, organismo nel quale è rappresentata anche la minoranza di questa Assemblea: lì c’era stata addirittura la proposta che arrivava da quell’altra parte, e muove semplicemente da fattori amministrativi.

Gli atti di legge hanno delle procedure per essere portati in Assemblea, che sono rigide, che prevedono diversi passaggi in Commissione, l’acquisizione di incontri, di informazioni dagli stakeholder. La programmazione dell’attività amministrativa ci avrebbe portato quindi ad avere necessità di qualche momento assembleare in più verso la fine del mese di febbraio, non per mancanza di voglia di lavorare ma semplicemente per un corretto svolgimento delle procedure che stanno a monte dell’approvazione degli atti di legge che questa Assemblea è chiamata a votare. È il motivo per cui anziché fare due giornate a metà di febbraio, abbiamo deciso di calendarizzarne una alla metà di febbraio e due alla fine del mese.

Il caso vuole che febbraio quest’anno abbia 28 giorni, per cui la terza giornata di aula di febbraio casca fisicamente nel primo giorno di marzo, ma tra febbraio e marzo il saldo resta assolutamente invariato: sono sei giornate di aula complessive.

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto mettiamo in votazione la proposta di dissenso del consigliere Rancan.

Abbiamo già nominato gli scrutatori, che ricordo sono la consigliera Maletti, il consigliere Daffadà e la consigliera Stragliati.

Votazione palese per alzata di mano.

Favorevoli? Contrari? Astenuti.

È respinta.

 

OGGETTO 6213

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Determinazioni in merito alla delibera assembleare n. 106 del 17 gennaio 2017: ‘Procedura e condizioni per il rilascio dell’autorizzazione alla cessione in proprietà degli alloggi destinati alla locazione permanente realizzati con contributi pubblici’”. (117)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, visto che l’oggetto 5457 va nel pomeriggio, passiamo agli atti amministrativi. Più precisamente, siamo all’oggetto 6213: proposta d’iniziativa della Giunta recante le determinazioni in merito alla delibera assembleare n. 106 del 17 gennaio 2017 “Procedura e condizioni per il rilascio dell’autorizzazione alla cessione in proprietà degli alloggi destinati alla locazione permanente realizzati con contributi pubblici”.

La Commissione Territorio ha espresso parere favorevole nella seduta del 18 gennaio 2023, con la seguente votazione: 28 voti a favore, nessun contrario, 16 astenuti.

A questo punto apriamo il dibattito generale. Ricordo che ogni consigliere ha dieci minuti a disposizione.

Chi si iscrive a parlare? Consigliere Sabattini, prego.

 

SABATTINI: Grazie, presidente. Buongiorno a tutti.

L’atto che andiamo a discutere oggi è un atto che riguarda un piccolo aspetto, ma ritengo anche di grande importanza. È un atto tecnico che testimonia anche una sensibilità dal punto di vista della Giunta su un aspetto che ci ha visto discutere anche nello scorso mandato, che riguarda quella che viene definita la proprietà indivisa, che è stata oggetto purtroppo negli ultimi anni, soprattutto per alcuni grandi soggetti che esercitano nel nostro territorio regionale, di problemi di procedure concorsuali che sono intervenute.

Ricordo la modifica della legge n. 24 che abbiamo fatto nel 2018, che aveva consentito la possibilità per quei soggetti che erano finiti in liquidazione coatta o in procedure concorsuali di percorrere una strada, quella della divisibilità di un patrimonio che era nato indiviso, al fine principale di garantire la possibilità ai soggetti assegnatari di non perdere la propria abitazione che avevano abitato per diversi anni e anche decenni.

Questa delibera si inserisce all’interno di quel ragionamento proprio per fare l’ultimo miglio. Guardate, questa è una delibera che vi sembrerà, di poco peso specifico, ma per quei soggetti e per quelle famiglie che negli ultimi sette anni si sono dovuti confrontare con problematiche di quel tipo è di grandissima, grandissima, grandissima rilevanza.

Voglio provare a sottolineare un altro paio di aspetti. Con questa delibera noi andiamo a sospendere l’adeguamento Istat dal momento della procedura, che, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo, sapete bene, con anche l’elemento di inflazione, ha un peso non più irrilevante come lo era stato negli anni passati. Ma ancora di più la forza di questo atto che andiamo ad assumere oggi è quello che la Regione destini il contributo che deve essere restituito dal passaggio da proprietà indivisa a proprietà divisa, il delta di contributo pubblico che all’atto della costituzione era stato riconosciuto a chi aveva fatto questo tipo di interventi, ai Comuni dove risiedono questi interventi, al fine di far sì che, per quegli appartamenti che oggi non fossero assegnati o eventualmente assegnati a soggetti che non si possono permettere di poter passare a proprietà divisa e quindi di andare in diritto di superficie o in proprietà piena, siano aiutati i Comuni nei quali risiedono questi edifici a procedere a un acquisto diretto al patrimonio pubblico.

Perché è così importante? Non soltanto per un aiuto, ovviamente, ai Comuni per poter percorrere questa strada, che altrimenti potrebbe essere più gravosa; ma soprattutto questo ragionamento consente al pubblico nel suo insieme di acquisire a patrimonio pubblico una serie di appartamenti e immobili che poi possono essere messi a disposizione, ovviamente tra quelli non assegnati, alle politiche abitative. Penso ovviamente all’edilizia popolare.

È un’operazione che viene definita in economia win-win, vincono tutti. Vincono gli assegnatari. Vince anche in quota parte la procedura, che riesce a chiudere, che può riuscire a chiudere queste operazioni di cessione complessiva. Vince il pubblico perché acquisisce a prezzi decisamente convenienti patrimonio proprio, per essere poi messo di nuovo a disposizione di tutta quanta la comunità regionale.

Quindi, chiudo ringraziando sentitamente gli uffici regionali e l’assessore Lori per la sensibilità, da una parte, e per aver raccolto, per aver messo in campo questa idea che è riassunta in questo atto, che sono convinto sarà molto apprezzato da tutti i soggetti interessati.

Grazie.

 

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE ZAMBONI

 

PRESIDENTE (Zamboni): Ci sono richieste di intervento? Consigliere Facci, ha la parola.

 

FACCI: Grazie.

Preliminarmente rimarco un vizio formale in questa delibera, l’avevo già fatto presente in Commissione ma evidentemente chi doveva ascoltare non ha ascoltato. C’è un errore: laddove si parla di locatori, il termine è locatari. Tra l’altro, la stessa delibera di riferimento, la 106 del 2017, aveva correttamente indicato il termine locatari e qui nella delibera di oggi si parla di locatori. Quindi, chiedo che venga aggiornato e corretto.

Nel merito, sicuramente, come dice il collega Sabattini, questa delibera va nell’interesse di aiutare sostanzialmente le persone nell’agevolarle rispetto appunto ad alloggi che oggi non riescono, per vari motivi, ad acquistare o di vedere assegnati, visto che parliamo fondamentalmente di un ausilio, rispetto a imprese di costruzioni che sono cadute in procedure concorsuali. Quindi, l’obiettivo è quello appunto di unire varie esigenze: l’interesse dei futuri acquirenti; l’interesse pubblico; l’interesse anche, se vogliamo, delle imprese di costruzioni che si trovano in un periodo di difficoltà, in una fase di difficoltà, e che anche grazie a questo tipo di soluzione possono in un qualche modo vedere, non dico risolta ma certamente alleggerita la propria esposizione. Se vogliamo, viene da dire perché abbiamo aspettato sei anni dal gennaio del 2017 per andare a valutare un alleggerimento della questione legata agli interessi sulle procedure concorsuali, perché già allora nella delibera del 2017 si parlava di procedure concorsuali, di poter in qualche modo intervenire nell’individuare delle soluzioni.

Bloccare gli interessi, come oggi viene di fatto introdotto non alla data della domanda di autorizzazione all’acquisto, ma al momento della procedura concorsuale, se vogliamo è anche un tipo di meccanismo che viene applicato tutte le volte che si verifica una procedura concorsuale. Non è nemmeno una particolare novità, però noi la introduciamo sei anni dopo la delibera del 2017. Riteniamo quindi che c’è sicuramente un giudizio positivo di fondo. Il giudizio, se vogliamo, che lascia un po’ perplessi è su questi meccanismi di calcolo, alla fine di questo contributo a carico in restituzione, specialmente per quanto riguarda l’alternativa che viene offerta alle amministrazioni comunali, agli enti locali nel momento in cui essi stessi possono intervenire e acquistare la quota che è rimasta invenduta. Ora, questo meccanismo di calcolo, anche questi criteri, oltre ad essere un po’ astratti appaiono per certi aspetti ancora rigidi. Pretendere infatti che le amministrazioni comunali possano beneficiare di queste risorse, cioè la quota parte che spetterebbe alla Regione non viene restituita per intero a patto che l’ente locale acquisti tutto l’invenduto: ci sembra obiettivamente molto rigido, questo tipo di impostazione. Non riteniamo, almeno per come è formulata adesso, che possa assolvere effettivamente alla finalità di favorire l’edilizia pubblica, di favorire la reimmissione sul mercato dell’invenduto, e quindi andare incontro alla finalità che questa delibera comunque vuole realizzare, quella di agevolare il più possibile l’acquisizione di questi immobili.

Il giudizio è, quindi, un giudizio sostanzialmente di mezzo, infatti annuncio fin d’ora il voto di astensione, in conformità con il voto che abbiamo già espresso in Commissione, proprio per questo motivo, che c’è di fondo un obiettivo corretto, una finalità nobile, però le modalità di esecuzione, di applicazione per certi aspetti sono ancora indeterminate o quantomeno non sufficientemente chiare, e peraltro possono apparire, rispetto agli Enti locali, eccessivamente rigorose.

Questo è il sostanziale giudizio rispetto a un provvedimento, della cui finalità non abbiamo mai messo in discussione la bontà. Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Altri consiglieri o consigliere vogliono intervenire? Non vedo richieste.

Passiamo alle dichiarazioni di voto. Anche sulle dichiarazioni di voto non vediamo richieste di intervento.

Passiamo alla votazione per alzata di mano. Chi partecipa da remoto voterà tramite app.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

(La delibera oggetto 6213 è approvata a maggioranza dei presenti)

 

OGGETTO 6212

Parere di conformità, ai sensi dell’art. 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo Schema di Regolamento recante: “Attuazione dell’articolo 2 bis della Legge regionale 30 luglio 2015, n. 14 (Disciplina a sostegno dell’inserimento lavorativo e dell’inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, attraverso l’integrazione tra i servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari)”. (118)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo adesso al provvedimento 6212: parere di conformità, ai sensi dell’articolo 28, comma 4, lettera n) dello Statuto sullo schema di regolamento recante: “Attuazione dell’articolo 2 bis della Legge regionale 30 luglio 2015, n. 14 (Disciplina a sostegno dell’inserimento lavorativo e dell’inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità, attraverso l’integrazione tra i servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari)”. (Delibera di Giunta regionale n. 2324 del 27 12 22).

Ricordo che la Commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità ha espresso parere favorevole nella seduta del 19 gennaio 2023, con la seguente votazione: 29 voti a favore, 17 astenuti, nessun contrario.

È aperta la discussione generale sul provvedimento. Consigliera Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Francesca: Presidente, grazie.

Come già annunciato, la Commissione nella seduta del 19 gennaio ha espresso parere favorevole a questo atto, ma credo che vadano fatte alcune puntualizzazioni rispetto all’oggetto in trattazione. Innanzitutto il grande lavoro che è stato fatto dall’Assessorato, che ringrazio, rispetto anche a un’interlocuzione col livello nazionale, tanto che rispetto ai dati, c’è stata, appunto, un’interlocuzione importante che ha visto, come riportato, il parere positivo da parte del Garante regionale. La legge n. 14 prevede, infatti, l’approvazione di questo schema di regolamento che disciplina il trattamento dei dati da parte dell’Agenzia del lavoro, dato che per le persone fragili e vulnerabili si utilizzano dati sensibili. La profilazione delle persone fragili e vulnerabili è, infatti, in capo all’Agenzia per il lavoro ma, come da legge, il grande lavoro, che ha visto valorizzare le équipe multidisciplinari che prendono in carico i soggetti in situazione, anche transitoria, di vulnerabilità e fragilità, prevede, appunto, che il trattamento dei dati vada riconosciuto e condiviso anche con i servizi sociali e sanitari, proprio come condizione per attivare tutte le misure di personalizzazione del percorso delle persone che si trovano in questo stato.

Ecco quindi il motivo per il quale occorre individuare i tipi di dati che vanno trattati con un regolamento specifico che tuteli e garantisca la loro corretta gestione. Dicevo, il Garante della privacy nazionale e il responsabile regionale della protezione hanno già espresso parere favorevole sullo schema di regolamento. Quindi, questo atto, insieme a tutto il percorso di attuazione che la legge 14 ha compiuto, si inserisce in questo contesto per dare massima tutela a tutti coloro che si rivolgono ai servizi.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Altri consiglieri che intendono intervenire in dibattito generale? Consigliere Cuoghi, prego.

 

CUOGHI: Grazie.

Qui parliamo di un regolamento per il trattamento di dati e di dati perlopiù sensibili o, comunque, di particolare delicatezza e rilevanza, visti i soggetti a cui ci rivolgiamo e il tipo di dato che viene raccolto.

Prendiamo atto che c’è stata l’approvazione del Garante per la privacy e quindi che l’impianto è tutto sommato, entro i parametri stabiliti del garante e dalle normative, è sicuramente corretto. Riconosciamo che per quello che riguarda la sicurezza dei dati è stato veramente fatto tanto e quindi i dati sono conservati in maniera sicura. Ci sembra solo un po’ eccessiva la durata della conservazione dei dati, ed è questa un po’ una riflessione che intendiamo porre. Ovvero, qui parlando di dati differenti si è un po’ uniformato tutto ad un’unica durata di conservazione fissata in dieci anni. Probabilmente, non sempre questi dati serviranno per dieci anni.

Innanzitutto ci sono i dati di accesso che vista un po’ anche la precarietà delle persone a cui ci rivolgiamo, potrebbero cambiare anche velocemente nel tempo. Per cui, potrebbe anche non essere più nemmeno funzionale un dato conservato per tanto tempo ma necessita certamente di un aggiornamento continuo in modo da consentire di avere appunto sempre un dato che rispecchia quella che è la realtà e la verità delle cose. Soprattutto, è quando questo dato non serve più che ci sembra un po’ eccessiva questa conservazione così lunga di 10 anni.

Tolto il tempo per cui dobbiamo sicuramente rendicontare anche all’Unione europea, che tramite il Fondo sociale europeo finanzia questi interventi, dopo riteniamo che i dati debbano essere conservati per soli fini statistici, perciò in forma anonima, e quindi andrebbero epurati di tutti quelli che sono i riferimenti personali del soggetto a cui si rivolge. Questo a maggior ragione quando magari l’intervento non va a buon fine, perché addirittura il soggetto rifiuta, o non accetta, il tipo di intervento che gli viene proposto. In questo caso, a maggior ragione, il riferimento personale non è più un dato utile. Può essere utile il dato ai fini storici, statistici e di rendicontazione generale (diciamo così) degli interventi, e ci sembra che una conservazione così lunga, che avviene in forma nominativa e non anonima, nonostante il parere favorevole del Garante della privacy di cui prendiamo atto, sia un punto su cui fare attenzione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Altri consiglieri e consigliere chiedono di intervenire nella discussione generale su questo provvedimento? Consigliere Amico, prego.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Non intervenni in Commissione per fare alcune considerazioni. È ovvio che stiamo trattando di uno schema di regolamento che ha a che fare con una legislazione come quella sulla privacy, che recepisce una serie di indicazioni.

Come però riportato anche dalla presidente Marchetti, poco fa, nella lettura di quello per cui serve questo tipo di provvedimento e questo Regolamento vorrei fare alcune sottolineature. L’obiettivo complessivo della Regione Emilia-Romagna, ovvero dell’inserimento lavorativo e dell’inclusione sociale delle persone con fragilità, è un obiettivo che si manifesta non solo attraverso l’immissione di risorse, lo sviluppo di programmi, ma si manifesta attraverso la presa in carico effettiva e a tutto tondo delle persone.

Queste persone che hanno relazioni con diversi uffici, con diverse strutture debbono essere anche lette e comprese in tutto, a 360 gradi. Non è possibile considerare alcune questioni che hanno a che fare, magari, con delle fragilità legate alla condizione socioeconomica disgiunte da quelle che possono essere delle condizioni sociosanitarie disgiunte ancora rispetto a questioni che hanno a che fare con la disabilità. Ecco perché l’interrelazione, quindi questo Regolamento, da un punto di vista della correttezza e della privacy è assolutamente importante, ed è assolutamente importante che questi dati trovino un modo di essere resi interoperabili. Del resto, vorrei anche ricordare che recentemente abbiamo discusso una risoluzione sottoscritta da molti consiglieri e consigliere, che ha a che fare con il tema dei disturbi di carattere alimentare.

Abbiamo ascoltato, all’interno della Commissione sanità, rispetto ad alcune questioni legate a queste, come si stia sviluppando anche un fascicolo elettronico sociosanitario, che quindi non tenga conto solo esclusivamente delle indicazioni e delle informazioni dal punto di vista sanitario, ma che racchiuda all’interno di un luogo unico una serie di informazioni che servono a dare delle risposte più puntuali, precise e a tutto tondo nei confronti delle persone con delle difficoltà, ecco che trovare delle modalità anche dal punto di vista corretto per quanto riguarda la legge nazionale per quanto riguarda la regolamentazione della privacy e trovare anche la possibilità di interfacciare questi dati e queste informazioni ci conducono verso una presa in carico a tutto tondo e corretta e anche verso un’azione positiva di quelle che possono essere le innovazioni di carattere digitale che andiamo a compiere per quanto riguarda il sistema.

Leggo quindi questo atto, che probabilmente non ha una rilevanza politica di assoluto rilievo, non ha una centralità determinante per quanto riguarda la programmazione e l’indirizzo complessivo della Regione Emilia-Romagna, come un tassello che però possa essere utilizzato.

Lo sforzo che è stato fatto in questo senso per quanto riguarda l’inserimento lavorativo delle persone con fragilità e vulnerabilità credo che vada preso come esempio anche per altri settori di cui la Regione Emilia-Romagna ha competenza e che vada in qualche maniera armonizzato anche con questi altri, proprio per dare delle risposte più puntuali e più precise rispetto a un obiettivo che credo sia condiviso dall’intera Assemblea, che è quello di determinare condizioni più propizie perché si possa arrivare a utilizzare al meglio le risorse ingenti che noi stiamo immettendo anche nelle politiche attive per il lavoro, e nello stesso tempo dare risposte più precise e personalizzate possibile nei confronti delle persone con vulnerabilità che con difficoltà stanno cercando lavoro. Grazie.

 

PRESIDENTE (Zamboni): Chiedo se ci sono altre richieste di intervenire in discussione generale, altrimenti passiamo alle dichiarazioni di voto. Nessuno chiede di intervenire in discussione generale.

Passiamo alle dichiarazioni di voto. Non ci sono richieste.

Votiamo il provvedimento per alzata di mano.

Favorevoli? Contrari.? Astenuti?

È approvato.

(La delibera oggetto 6212 è approvata a maggioranza dei presenti)

 

OGGETTO 5375

Risoluzione per impegnare la Giunta ad istituire l’“Emilia-Romagna Wedding Valley” e a mettere in atto strategie con il fine di promuovere l’attrattività nazionale e internazionale dell’Emilia-Romagna quale luogo privilegiato nel quale celebrare e festeggiare il matrimonio. A firma della Consigliera: Castaldini

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Zamboni): Passiamo adesso agli atti di indirizzo e cominciamo con la risoluzione 5375: risoluzione per impegnare la Giunta ad istituire l’“Emilia-Romagna Wedding Valley” e a mettere in atto strategie con il fine di promuovere l’attrattività nazionale e internazionale dell’Emilia-Romagna quale luogo privilegiato nel quale celebrare e festeggiare il matrimonio. La risoluzione è a firma della consigliera Castaldini.

Ricordo che su questo documento insistono cinque proposte di emendamento a firma delle consigliere Francesca Marchetti e Bondavalli.

Passiamo, quindi, alla discussione generale. Ha la parola la consigliera Castaldini per l’illustrazione.

 

CASTALDINI: Presidente, ho avuto un po’ di titubanza non per il tema, che ritengo assolutamente interessante e molto bello anche per quanto riguarda la nostra Regione, ma perché non mi aspettavo di essere in questo momento. Però con molto piacere illustro questa mia risoluzione, con una premessa importante.

Abbiamo già concordato una serie di emendamenti che accolgo. Quelli della collega Bondavalli in realtà sono già stati discussi perché questa risoluzione ha un tempo molto antico, per cui c’è un accordo pieno. Perché c’è un accordo pieno? Perché a me interessava arrivare a un punto fondamentale, cioè immaginare la nostra regione come un luogo di accoglienza, certo, per le aziende, per le industrie, le persone. Stiamo discutendo in questi giorni anche una legge molto importante sui talenti, per cui anche sull’intelligenza che può entrare nel nostro territorio ed essere un punto vivace; ma io credo che per parlare in maniera compiuta delle possibilità che la regione Emilia-Romagna offre non si può scordare un indotto così importante come quello dei matrimoni, con le location e tutte le professioni che di fatto vivono grazie a questo settore.

Questa Regione da diversi anni ha fatto promozione turistica ed economica realizzando le sue offerte, dall’ormai consolidata Motor Valley, a Wellness Valley, Food, Packaging, Data Valley, e da qualche tempo ha fatto capolino anche la Sport Valley. Da oggi speriamo di avere anche in Emilia-Romagna la Wedding Valley. La nostra Regione, prima sotto tanti punti di vista per quel che riguarda il settore e tutta la filiera dei matrimoni, non ha mai intrapreso politiche di sostegno e di sviluppo coordinate, sostegno, credo che non ci sia bisogno, perché gli emiliano-romagnoli sono campioni in questo. In accoglienza hanno la capacità di far sentire accolte le persone che decidono di fare un evento in questa Regione, chiaramente capaci di offrire ottimo food, ed è per questo che siamo una Food Valley, e anche nel divertirsi.

Però, a chi dall’estero guarda l’Italia come luogo nel quale andare a sposarsi, pensa prima ad altre zone, pensiamo al lago di Como, ad alcune zone delle Sicilia, evidentemente spinte anche da eventi mediaticamente molto impattanti e ad alcune strategie di comunicazioni che hanno aiutato a creare un’identità e un’attrattività forte a livello italiano ed europeo.

Soprattutto dopo il Covid, con la ripresa delle cerimonie, è quasi scomparso l’assioma che le nozze si celebrano nella città della sposa e stiamo assistendo a una modalità e una mobilità extra regionale molto importante e consistente di persone che dall’Emilia-Romagna decidono di andare a sposarsi anche in altre Regioni.

La filiera del wedding include, oltre a chi gestisce e affitta location, anche ristoranti, catering, hotel, affittacamere, fotografi, orafi, videomaker, fiorai, truccatori, gruppi musicali e tante altre categorie che in realtà hanno molto sofferto durante il periodo Covid e potrebbero trovare in questa proposta, in un certo senso, un vantaggio anche dal punto di vista di immagine.

Quando parlo di Emilia-Romagna Wedding Valley penso a tutti questi professionisti, a tutte queste persone che vivono grazie a questo indotto.

L’afflusso di persone provenienti da fuori Regione, da fuori nazione, può permettere la creazione di pacchetti vacanza, veri e propri pacchetti che includano, oltre all’evento stesso, anche una permanenza sul territorio valorizzando forme di slow tourism o tourism experience.

Come riportato dal libro bianco del matrimonio, la spesa media per un matrimonio nel nord Italia è di più di 22.000 euro, mentre al sud arriva a 30.000 euro, con una media italiana pari a 24.500 euro.

 

(interruzione)

 

CASTALDINI: Pensavo che ci fosse contrarietà rispetto alla spesa che uno… Invece no, è la collega Rontini che si è fatta male.

La spesa media per invitato è di circa 223 euro, uniforme fra le aree del Paese. Dai dati diffusi dall’Osservatorio italiano del Destination Wedding Tourism, il giro d’affari del 2019, ultimo anno pre-Covid, è stato di 500 milioni per circa 10.000 matrimoni. La Regione utilizza il brand “Valley” per valorizzare le eccellenze. Lo ha fatto per la Food Valley, che da Piacenza a Rimini crea itinerari tra i prodotti tipici, lo ha fatto con la Motor Valley, da Varano de’ Melegari a Misano Adriatico, supportando il turismo legato alle ruote. L’Emilia-Romagna Wedding Valley fa da raccordo tra questi ambiti, e li fa scoprire a chi, invitato dagli sposi, si trovi in Emilia-Romagna.

In novembre, Davide Cassani, presidente dell’Azienda di promozione turistica della nostra Regione, ha prospettato l’idea di creare la Bike Valley. Per questo dico: valorizziamo la filiera che già esiste, le fiere e gli operatori, portiamo sempre più persone a scegliere l’eccellenza e a scegliere di sposarsi in Emilia-Romagna, terra che in un certo senso accarezza il sentimento: i poeti, i filosofi, i cantanti raccontano di questo, e di divertimento.

Con l’istituzione dell’Emilia-Romagna Wedding Valley diamo seguito alla spinta all’internazionalizzazione che la Regione imprime alle aziende del territorio; ma invece che esportare produzione e prodotti, importiamo, in un certo senso, sposi e invitati.

Credo che sia un bel segnale, anche e soprattutto quando molte volte si parla di famiglia, del desiderio di unirsi. Credo che questo tipo di ospitalità, questa visione siano interessanti, chiaramente non solo per me, ma per tutti.

Non vi dirò come finisce la storia, perché credo, e le consigliere poi presenteranno gli emendamenti, che anche questa è una bella storia d’amore, perché in realtà ha messo insieme maggioranza e opposizione.

Grazie.

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Francesca: Sarò più equilibrata con le manifestazioni di affetto rispetto alla risoluzione, mi permetta la battuta la consigliera Castaldini.

Ci siamo sentite, insieme alla consigliera Bondavalli, di cogliere, pur presentando degli emendamenti, e ringrazio anche per la disponibilità la consigliera proponente, per averli accolti, tre questioni fondamentali della risoluzione della consigliera Castaldini. La prima è parte integrante di un’integrazione, di un emendamento che proponiamo, aver colto una filiera importante per la nostra Regione sul piano turistico ed economico che già è stata riconosciuta in particolare durante il periodo del Covid, e anche post Covid, destinando a queste imprese che operano all’interno della filiera anche 7 milioni di euro complessivi, prevedendo l’assegnazione a tutte le imprese ammissibili di un contributo forfettario massimo di 3.000 euro, un’attenzione che è stata rivolta anche rispetto a delle sollecitazioni che erano venute da un’interlocuzione in quel periodo e che ci mettevano davanti alla necessità di riconoscere anche con dei sostegni a quella filiera messa a dura prova un riconoscimento economico da parte di questa Regione, che è sostanzialmente parte integrante dell’emendamento 2 che abbiamo proposto.

Cogliamo, sappiamo, condividiamo come ci sia una filiera di questo settore che era anche pre-Covid in continua espansione, ha subìto sicuramente l’impatto, come tanti settori economici di quel periodo, e come abbiamo cercato di dare una risposta a un settore messo a dura prova.

Proponiamo poi di rimuovere il periodo che riguarda tutti i temi della valle o dei brand. Lo dico perché credo che quando parliamo di Motor Valley, Food Valley, ci riferiamo anche a dei contesti circoscritti (penso alla Motor Valley, cioè alla provincia di Modena e Reggio), quindi di tratteggiare quello che è anche un confine sul piano della Valley.

In questa fase quello che ci siamo sentiti di proporre non è tanto di mettere rispetto alle Valley o ai Cluster il riferimento ad utilizzare brand, non vogliamo tanto attaccarci alle etichette o a circoscrivere, casomai continuare a sostenere un percorso che, a nostro avviso, possa eventualmente traguardare la miglior sigla che decidiamo di definire. Lo dico perché, se pensiamo all’Emilia-Romagna, alle location e a tutto quello che potrebbe svilupparsi in questo percorso, attivarci in questo momento con delle definizioni ci pare prematuro.

L’altra questione è quella della destinazione turistica, abbiamo proposto una sostituzione che va in quello che ho appena detto, cioè di generare flussi di incoming turistico delle destinazioni, sostenendo gli operatori in possesso dei requisiti attraverso i bandi per la promocommercializzazione turistica, quindi anche individuare e riorganizzare quelle che sono filiere del settore. Idem per quanto riguarda l’impegno della Giunta. Vogliamo impegnare la Giunta e l’Assemblea a continuare a valorizzare questa filiera, valutando quelle che sono delle strategie anche nuove di comunicazione specifica, proprio per sviluppare, io dico anche organizzare, l’attrattività nazionale e internazionale dell’Emilia-Romagna quale luogo privilegiato nel quale celebrare e festeggiare il matrimonio.

Questo crediamo che sia l’impegno che ad oggi ci possiamo assumere in modo condiviso, per traguardare, poi, una definizione che possa meglio rispondere a quella interlocuzione che io credo sarà fondamentale in questo percorso con tutti gli attori e i soggetti interessati.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Marchetti.

Altri in dibattito generale? Consigliera Stragliati, prego.

 

STRAGLIATI: Grazie, presidente.

Ringrazio la collega consigliera Castaldini per aver posto l’accento su un tema importante e, direi, anche molto interessante dal punto di vista turistico, ma non solo. Vorrei richiamare anche l’attenzione sull’aspetto emotivo e sull’importanza del matrimonio, non solo per quanto riguarda la celebrazione, che può essere sia di tipo cattolico che civile, ma anche sul ricevimento, che è un momento molto bello di condivisione e di festa. In questi anni soprattutto sta assumendo connotazioni non solo dal punto di vista del business, ma anche proprio, come dicevo, da un punto di vista di coinvolgimento emotivo, come momento di condivisione con i propri parenti e con i propri amici, ed è giusto che gli venga data una giusta connotazione, venga onorato nel modo migliore.

Peraltro, vorrei evidenziare un aspetto che non è ancora stato toccato. La nostra regione rispetto ad altre, dal punto di vista paesaggistico, offre molto di più. Abbiamo contesti collinari meravigliosi. Penso alla mia Val Tidone, dove io ho avuto il privilegio di celebrare il mio matrimonio. Abbiamo il mare, abbiamo contesti di montagna. Quindi abbiamo veramente un paesaggio che può andare a soddisfare le esigenze di tutti.

Quindi io penso che anche la proposta della consigliera Castaldini, che nella risoluzione fa riferimento alla dicitura Wedding Valley, doveva essere accolta. Mi spiace che la collega Marchetti abbia, invece, negato questa possibilità, in quanto secondo lei non era necessario circoscrivere una dicitura di questo tipo a un ambito specifico. Visto che la nostra Regione è molto famosa per la Motor Valley, che peraltro io apprezzo in modo particolare, la Food Valley, essendo io di Piacenza sappiamo bene che la nostra enogastronomia è molto conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, ci stava bene anche l’approvazione della dicitura Wedding Valley. A maggior ragione se, come afferisce la consigliera Marchetti, la Giunta regionale ha garantito anche sostegni economici particolari al settore del wedding. Per cui, io penso che la proposta della consigliera Castaldini andasse accolta, perché una dicitura di questo tipo può dare un valore aggiunto alla nostra bella Regione. Per cui, anticipo che come Gruppo Lega voteremo favorevolmente alla risoluzione della collega Castaldini.

Sugli emendamenti proposti dalla maggioranza, ci asteniamo. Voteremo contro l’emendamento n. 3, in quanto riteniamo che la dicitura Wedding Valley andasse accolta.

Mi permetto di lanciare una suggestione anche per il futuro, e probabilmente come Gruppo Lega lavoreremo a qualcosa, anche rispetto alla figura professionale della wedding planner che in questi ultimi anni sta diventando sempre più importante, perché nell’organizzazione dei matrimoni è una figura davvero di riferimento che può rappresentare un valore aggiunto per gli sposi e per tutta la famiglia, in quanto non è semplice organizzare un matrimonio. Per cui, una figura che sia specializzata in questo settore può essere davvero molto importante.

Quindi, riteniamo che si possano fare delle proposte anche per migliorare il riconoscimento di questa figura che in questi anni si sta specializzando ulteriormente, tant’è che sono stati creati anche dei corsi di formazione ad hoc e pensiamo che debba essere riconosciuta nel giusto modo. Per cui, davvero un plauso la consigliera Castaldini perché ha posto l’accento su una possibilità importante per la nostra Regione. Ripeto, l’Emilia-Romagna rispetto ad altre Regioni d’Italia può veramente esprimere qualcosa in più, può avere un plus che può rappresentare un valore aggiunto per la filiera del turismo ma non solo.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Stragliati.

Altri in dibattito generale? Nessuno.

Dibattito generale sugli emendamenti. Io non ho altri in dibattito generale.

A questo punto passiamo alle dichiarazioni di voto congiunte sulla risoluzione e sugli emendamenti.

Consigliera Castaldini, prego.

 

CASTALDINI: Io vorrei innanzitutto ringraziare per le loro parole tutte le consigliere che hanno insieme a me corretto, rivisto e apprezzato questa risoluzione.

Credo che sia importante iniziare a guardare a questo settore con attenzione. È un inizio. Io accetterò evidentemente tutti gli emendamenti, frutto di una mediazione che certamente mi ha visto perplessa nell’abbandonare la parola “Valley”, perché l’idea era proprio quella di comprendere un’area geografica che va da Piacenza fino a Rimini. Sono certa che la pazienza e la costruzione del dialogo porterà poi ad una formulazione compiuta e anche alla possibilità, evidentemente, di dare risorse a questo settore, non solo in un momenti di crisi, ma proprio programmando e immaginando una forma di aiuto che possa in un certo senso sostenere le imprese.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Consigliera Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Francesca: Grazie, presidente.

Mi fa piacere che la proponente abbia accolto quello che ho cercato brevemente di illustrare. Io credo – la dico così –, perché Wedding Valley e non Wedding Destination, nella fantasia delle parole e delle etichette dei brand, in un esercizio linguistico di cui tutti siamo padroni, avremmo potuto esercitarci. Io credo che, invece, quello di oggi, e son contenta che la proponente l’abbia colto sia l’inizio di un percorso che vuole sostenere un sistema imprenditoriale che c’è, è fiorente, che vogliamo valorizzare, che vogliamo sostenere, ma che soprattutto, io credo, vada riconosciuto a 360 gradi, e perché no, anche organizzato.

Voglio ricordare un’iniziativa, se non ricordo male, proprio subito dopo il periodo del Covid, a livello nazionale, dove erano presenti tutte le parti politiche allora coinvolte, anche nel susseguirsi dei Governi, in quel periodo, di maggioranze diverse, in particolare promossa, se non ricordo male, dalle associazioni di categoria di rappresentanza a livello nazionale, cui molti di noi parteciparono anche come uditori, anche nella necessità – perché no? – di pensare ad un provvedimento di legge alle Camere che cercasse di organizzare e riconoscere tutte le sfaccettature del sistema imprenditoriale, che riguardano questo settore.

La proposta di emendamento che ha portato a fare la richiesta di togliere la dicitura della Wedding Valley, così come è il titolo della risoluzione che oggi approviamo, va proprio nella direzione di aprire e tenere aperto il più possibile questo percorso in un confronto che credo vada maturato proprio con gli stakeholder di riferimento, rispetto a delle esigenze e a delle figure lavorative che sicuramente non si possono circoscrivere all’interno di una risoluzione.

Grazie, il nostro voto sarà favorevole, ovviamente, per gli emendamenti e per la risoluzione della collega Castaldini.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Marchetti.

Altri in dichiarazione di voto? Io non ho altri in dichiarazione di voto.

A questo punto chiedo l’assenso alla consigliera Castaldini per la votazione degli emendamenti.

Partiamo con l’emendamento n. 1, a firma delle consigliere Marchetti e Bondavalli.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Passiamo all’emendamento n. 2, sempre a firma delle consigliere Marchetti e Bondavalli.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Emendamento n. 3, sempre a firma delle consigliere Marchetti e Bondavalli.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Emendamento n. 4, Marchetti, Bondavalli.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Ultimo emendamento (n. 5), Marchetti, Bondavalli.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Mettiamo ora in votazione la risoluzione 5375, a firma della consigliera Castaldini.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvata.

(La risoluzione oggetto 5375 è approvata all’unanimità dei votanti)

 

Sono le ore 12,53, chiudiamo la seduta del mattino.

Ci vediamo nel pomeriggio con la prosecuzione dei lavori.

Grazie a tutti.

 

La seduta è tolta.

 

La seduta ha termine alle ore 12,53

 

ALLEGATO

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO; Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI; Gianni BESSI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Maura CATELLANI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Luca CUOGHI, Matteo DAFFADÀ, Gabriele DELMONTE; Marta EVANGELISTI; Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Gian Luigi MOLINARI; Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI, Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI; Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN; Manuela RONTINI, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Silvia ZAMBONI, Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario Davide Baruffi;

gli assessori Paolo CALVANO, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Alessio MAMMI, Barbara LORI, Irene PRIOLO, Paola SALOMONI, Igor TARUFFI.

Hanno comunicato di non poter partecipare il presidente della Giunta Stefano BONACCINI e l’assessore Vincenzo COLLA.

 

Emendamenti

OGGETTO 5375

Risoluzione per impegnare la Giunta ad istituire l’“Emilia-Romagna Wedding Valley” e a mettere in atto strategie con il fine di promuovere l’attrattività nazionale e internazionale dell’Emilia-Romagna quale luogo privilegiato nel quale celebrare e festeggiare il matrimonio. A firma della Consigliera: Castaldini

 

Emendamento 1, a firma delle consigliere Marchetti Francesca, Bondavalli

«Il titolo della risoluzione “Istituzione dell'Emilia-Romagna Wedding Valley” è sostituito dal seguente:

"Continuare a valorizzare la filiera del wedding".»

(Approvato)

 

Emendamento 2, a firma delle consigliere Marchetti Francesca, Bondavalli

«Nel "Constatato che" è aggiunto, quale secondo punto, il seguente:

“la Giunta regionale, riconoscendo valore strategico allo sviluppo del settore del wedding, con la deliberazione n. 2194 del 20 dicembre 2021 (recante l'approvazione delle linee di finanziamento e delle misure di sostegno a favore delle categorie di imprese in difficoltà a causa dell'emergenza sanitaria da covid 19, di cui al c.d "decreto Sostegni" -DL 41/2021 convertito con Legge 69/2021-), ha destinato alle imprese che operano nella filiera del wedding risorse per complessivi 7 milioni di euro, prevedendo l'assegnazione a tutte le imprese ammissibili di un contributo forfettario massimo di 3.000,00 euro;"»

(Approvato)

 

Emendamento 3, a firma delle consigliere Marchetti Francesca, Bondavalli

«Nel "Ritenuto opportuno" il seguente periodo è soppresso:

“sviluppare il brand "Emilia-Romagna Wedding Valley" come nuovo cluster di riferimento per lo sviluppo sociale ed economico della Regione Emilia-Romagna alla pari di "Motor Valley", "Food Valley", “Wellness Valley" e "Sport Valley";»

(Approvato)

 

Emendamento 4, a firma delle consigliere Marchetti Francesca, Bondavalli

«Nel "Ritenuto opportuno" il quarto punto è sostituito dal seguente:

“generare flussi d'incoming turistico nelle destinazioni dell'Emilia-Romagna sostenendo gli operatori in possesso dei requisiti attraverso i bandi per la promo commercializzazione turistica;"»

(Approvato)

 

Emendamento 5, a firma delle consigliere Marchetti Francesca, Bondavalli

«L'impegna la Giunta regionale è sostituito dal seguente:

"A continuare a valorizzare la filiera del wedding, anche valutando l'adozione di strategie volte a promuovere, anche attraverso una comunicazione specifica, l'attrattività nazionale e internazionale dell'Emilia- Romagna quale luogo privilegiato nel quale celebrare e festeggiare il matrimonio".»

(Approvato)

 

Comunicazioni prescritte dall’art.68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

6150 -  Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Ratifica dell'Intesa tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l'istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome". (Delibera di Giunta n. 2290 del 19 12 22)

 

6209 -  Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Valorizzazione e promozione dei microbirrifici emiliano-romagnoli". A firma dei Consiglieri: Rancan, Marchetti Francesca, Zappaterra, Amico, Pigoni, Evangelisti, Mastacchi, Castaldini, Piccinini, Zamboni, Gibertoni, Daffada', Caliandro,

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

6199 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano le motivazioni che stanno portando al ridimensionamento del Primo Intervento dell'Ospedale di Cattolica, nonostante l'ampio bacino territoriale. A firma del Consigliere: Montevecchi

 

6200 -  Interrogazione a risposta scritta sui tempi di attesa presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

6201 -  Interrogazione a risposta scritta sulla messa in sicurezza del torrente Arda. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6202 -  Interrogazione a risposta scritta sulla gestione della Chiusa di Casalecchio, con particolare riguardo al funzionamento delle catene pulenti e di filtraggio del canale anche in caso di secca. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6203 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibile soppressione del servizio di automedica a Rimini e a Meldola (FC). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6204 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla situazione di crisi in cui versa l'agenzia stampa DIRE e alle azioni da intraprendere per garantire la salvaguardia dei posti di lavoro. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Caliandro, Daffada', Rontini, Mumolo, Pillati, Sabattini, Gerace, Bondavalli, Fabbri, Amico, Bulbi, Mori, Paruolo, Rossi

 

6205 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ai provvedimenti da adottare per garantire il presidio medico alla comunità di Coli (Piacenza). A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

6206 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni necessarie per garantire la messa in sicurezza, la riqualificazione e l'ammodernamento delle stazioni ferroviarie dislocate sul territorio regionale. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6207 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga opportuno sollecitare Governo e Parlamento, affinché la Legge di Bilancio venga modificata, nel senso di aumentare la dotazione finanziaria del fondo sociale per l'affitto e del fondo per la morosità incolpevole. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Caliandro, Amico, Pillati, Sabattini, Daffada', Fabbri, Bulbi

 

6208 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla mancanza di medici di base a Coli (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6210 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per scongiurare la chiusura del centro di Medicina rigenerativa "Holostem Avanzate", spin-off dell'Università di Modena e Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Costi, Sabattini, Maletti

 

6214 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere le motivazioni relative alla decisione della Giunta di anticipare la chiusura del calendario venatorio relativamente ad alcune specie. A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Cuoghi

 

6215 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni necessarie per garantire la sicurezza dei ponti e viadotti lungo la viabilità regionale, con particolare riguardo alla situazione del ponte sul Sillaro, lungo la strada provinciale SP 50 "Sant'Antonio" della Città Metropolitana di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6216 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere come si intenda ripianare il dissesto finanziario delle aziende dei trasporti tramite l'holding unica regionale. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pelloni, Pompignoli, Facci, Occhi, Rainieri, Delmonte

 

6217 -  Interrogazione a risposta scritta circa l'urgenza di intervenire per tutelare la sicurezza sulla SS 568 di Crevalcore nel tratto tra Camposanto e Ravarino. A firma dei Consiglieri: Costi, Sabattini

 

6218 -  Interrogazione a risposta orale in commissione in merito al progetto di nuovo polo logistico nel comune di Medesano (PR) e alla relativa richiesta di Variante al Piano Urbanistico Attuativo (PUA) vigente. A firma della Consigliera: Zamboni

 

6219 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta sia a conoscenza dei malfunzionamenti al sistema di riscaldamento e di erogazione dell'acqua calda del carcere di Parma e della carenza di personale medico e infermieristico nell'istituto penitenziario di Reggio Emilia e quali azioni intenda intraprendere in merito. A firma del Consigliere: Amico

 

6220 -  Interrogazione a risposta scritta in merito agli interventi da porre in essere al fine di tutelare la filiera turistica dell'Appennino modenese e bolognese, a fronte della perdurante assenza di temperature rigide e precipitazioni nevose. A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Cuoghi

 

6221 -  Interrogazione a risposta orale in commissione sul piano di esuberi riguardante l'Agenzia Dire e sull'opportunità che la Regione incontri la proprietà e le rappresentanze sindacali, al fine di trovare soluzioni a tutela di lavoratrici e lavoratori e del proseguimento dell'attività di informazione che svolgono. A firma della Consigliera: Zamboni

 

6222 -  Interrogazione a risposta orale in commissione circa il "Progetto di sviluppo sistema di soccorso preospedaliero Romagna", con particolare riguardo alla soppressione dell'automedica di Meldola. A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Cuoghi, Tagliaferri

 

6223 -  Interrogazione a risposta orale in commissione circa il "Progetto di sviluppo sistema di soccorso preospedaliero Romagna" riguardante il territorio forlivese. A firma del Consigliere: Pompignoli

 

6224 -  Interrogazione a risposta scritta circa la scelta, tramite fascicolo sanitario elettronico, di un nuovo medico di base (MMG). A firma della Consigliera: Castaldini

 

6225 -  Interrogazione a risposta scritta in merito al "Bando per la cessione di daini a scopo ornamentale amatoriale". A firma del Consigliere: Gibertoni

 

6226 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla modifica della disciplina vigente in materia di controllo e contenimento della fauna selvatica prevista dalla legge 11 febbraio 1992, n. 157. A firma del Consigliere: Gibertoni

 

6227 -  Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di avviare l'iter di autorizzazione per il controllo selettivo del Cormorano presso il fiume Reno e negli altri bacini idrici regionali. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6228 -  Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi finalizzati a consentire la prosecuzione e la qualificazione delle iniziative sociali, ludiche e formative svolte dal Nerd Park di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6229 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla superficie di territorio urbanizzato del Comune di Vignola nelle more del P.U.A. in variante alla strumentazione urbanistica comunale per la costruzione di un nuovo insediamento commerciale. A firma del Consigliere: Pelloni

 

6230 -  Interrogazione a risposta scritta circa le condizioni dell'asfalto della SS 468 Mirabello-Casumaro in provincia di Ferrara. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6231 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle sanzioni ricevute da lavoratori autonomi e imprese di Medicina (Bo) e Ganzanigo per pagamenti tardivi di adempimenti tributari che avrebbero dovuto essere sospesi, come per i comuni dichiarati "zona rossa" dal Governo. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6232 -  Interrogazione a risposta scritta sulle condizioni strutturali e organizzative dell'Ospedale di Bentivoglio (BO). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6233 -  Interrogazione a risposta scritta sulle azioni da mettere in atto per contrastare il fenomeno delle baby gang. A firma dei Consiglieri: Gerace, Mumolo, Zappaterra, Caliandro, Fabbri, Daffada', Bulbi, Sabattini, Rontini

 

6234 -  Interrogazione a risposta orale in Commissione inerente la soppressione del servizio offerto dall'auto medicalizzata sul territorio di Forlì. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Montalti

 

6235 -  Interrogazione a risposta scritta sulle azioni che la Regione intenda intraprendere in relazione alla chiusura del servizio di automedica presso l'Ospedale di Lugo (RA). A firma dei Consiglieri: Liverani, Marchetti Daniele, Pompignoli

 

6236 -  Interrogazione a risposta scritta circa il servizio di pronta disponibilità presso i presidi sanitari di Ravenna e Lugo. A firma del Consigliere: Liverani

 

6237 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da adottare per contrastare il bracconaggio e garantire uno stretto controllo dell'attività venatoria sul territorio regionale, soprattutto a seguito dell'abbattimento di un esemplare di lupo nel comune di Pianoro (BO). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6238 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere i tempi previsti e le fonti di finanziamento per la realizzazione della Bretella stradale di Silla, infrastruttura di collegamento nella zona appenninica del medio e alto Reno. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6239 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla sospensione del servizio di automediche disposta dall'AUSL Romagna sul territorio di propria competenza, in particolare nel distretto di Rimini e Riccione. A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Tagliaferri, Cuoghi

 

6240 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure necessarie per far fronte alla crisi determinata dalla carenza di neve nel nostro Appennino. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6241 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla carenza di personale qualificato nei servizi socio-sanitari ed educativi e agli interventi da porre in essere per farvi fronte, con particolare riguardo alla situazione di Piacenza e della sua provincia. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6242 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per garantire continuità alla guida del Programma SLA, Atassia, Amiloidosi e Miastenia, attivo presso l'IRCCS, Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6243 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per potenziare strumenti e risorse a disposizione delle Polizie provinciali, affinché possano adempiere adeguatamente ai loro compiti di vigilanza ambientale, ittica e venatoria e in particolare allo svolgimento dei controlli antibracconaggio. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6244 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla riorganizzazione dei laboratori di analisi di Budrio, Loiano e Vergato (BO), che prevede la sostituzione dell'attuale strumentazione con apparecchiature POCT (Point Of Care Testing). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6245 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda consentire agli enti di formazione accreditati la possibilità di utilizzare la modalità di fruizione online dei corsi I.A.A. (Interventi Assistiti con Animali) di livello propedeutico. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6247 -  Interrogazione a risposta scritta relativa al progetto "Room & Breakfast" del comune di Maranello (MO), finalizzato al reinserimento sociale e lavorativo di donne in situazioni di fragilità. A firma del Consigliere: Cuoghi

 

6248 -  Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di criticità della medicina di continuità assistenziale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6249 -  Interrogazione a risposta scritta in merito allo stato del monitoraggio dei ponti presenti sul corso del torrente Tavollo, al confine tra Emilia-Romagna e Marche, soprattutto in relazione alla possibilità di eventi alluvionali quali la piena centenaria e bicentenaria. A firma del Consigliere: Montevecchi

 

6250 -  Interrogazione a risposta orale in commissione sulla fruizione delle Rete escursionistica da parte di diverse tipologie di utenti, sullo stato di implementazione degli istituti previsti dalla legge 14 del 2013 e sul recepimento a livello regionale del decreto ministeriale del 28 ottobre 2021 sulla viabilità forestale e silvo-pastorale. A firma della Consigliera: Zamboni

 

6251 -  Interrogazione a risposta scritta in merito agli interventi da porre in essere per il controllo e il contenimento della presenza delle nutrie nel quartiere Colombo della città di Parma. A firma del Consigliere: Rainieri

 

6252 -  Interrogazione a risposta orale in commissione sulla rinuncia da parte del comune di Castenaso (BO) di un contributo del PNRR per la costruzione del Centro Sportivo Federale di Sport Rotellistici. A firma della Consigliera: Castaldini

 

6253 -  Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione del numero degli addetti dello sportello che si occupa della gestione del personale dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna (I.O.R.). A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6254 -  Interrogazione a risposta scritta in merito all'organizzazione del servizio di Gestione Addetti Emergenza (GAE), istituito nel 2019, presso l'istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, per fronteggiare eventuali situazioni di emergenza e di potenziale pericolo. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6255 -  Interrogazione a risposta scritta relativa al conferimento di incarichi presso l'Azienda Ospedaliera Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6256 -  Interrogazione a risposta scritta circa gli interventi da porre in essere per consentire la regolare fruizione del servizio mensa ai sanitari e ai tirocinanti dell'Ausl Romagna, in forza presso l'Ospedale di Ravenna. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6257 -  Interrogazione a risposta orale in commissione sullo stato di agitazione dell'Agenzia di stampa DIRE e sulla tutela dei suoi dipendenti. A firma dei Consiglieri: Castaldini, Rancan, Evangelisti, Mastacchi

 

6258 -  Interrogazione a risposta scritta circa la possibilità di sostenere economicamente la società "Nuovo Nuoto", al fine di evitare la chiusura della piscina di Altedo (BO). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6259 -  Interrogazione a risposta scritta sulla scelta del Comune di Bologna di puntare su mezzi ad idrogeno per il trasporto pubblico locale. A firma del Consigliere: Facci

 

6261 -  Interrogazione a risposta scritta circa la sussistenza di un possibile conflitto di interessi nell'ambito di una Unità Operativa dell'Azienda Ospedaliera Policlinico Sant'Orsola di Bologna. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6263 -  Interrogazione a risposta scritta sul progetto di riorganizzazione del servizio di automediche nell'AUSL Romagna. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6264 -  Interrogazione a risposta scritta circa le misure da adottare per agevolare l'accesso gratuito ai presidi sanitari per il controllo della glicemia su tutto il territorio regionale, anche in ASL diverse da quella di residenza. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Evangelisti, Cuoghi

 

6265 -  Interrogazione a risposta orale in commissione circa la necessità di aumentare la sicurezza stradale sul territorio della Provincia di Parma. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri

 

6266 -  Interrogazione a risposta orale in commissione sul piano di esuberi presentato dall'Agenzia di Stampa Dire, sul mancato pagamento degli stipendi di novembre e dicembre 2022 e sull'opportunità che la Regione incontri la proprietà e il Cdr, al fine di trovare soluzioni a tutela di lavoratrici e lavoratori e del proseguimento dell'attività di informazione che svolgono. A firma della Consigliera: Zamboni

 

6269 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle criticità createsi in conseguenza della carenza di personale sanitario a Ferrara, con particolare riguardo all'Ospedale di Cona e al suo Pronto soccorso. A firma del Consigliere: Bergamini

 

6270 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per garantire la tutela e la valorizzazione della Scuola del Mosaico di Ravenna e della Scuola della Ceramica di Faenza. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6271 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle difficoltà riscontrate dai dipendenti dell'AUSL di Piacenza nella gestione del proprio cartellino. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6272 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa l'opportunità di rivedere il "Progetto di sviluppo sistema di soccorso pre-ospedaliero Romagna" nella parte che riguarda il territorio forlivese, confermando in particolare la presenza dell'automedica Mike 42 con postazione a Meldola (FC). A firma del Consigliere: Pompignoli

 

6273 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ad una richiesta di autorizzazione per attività di ricerca mineraria nell'alto Appennino parmense, con particolare attenzione all'eventuale impatto ambientale sul territorio. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6275 -  Interrogazione a risposta orale in commissione sull'autorizzazione a rilasciare un permesso al progetto di ricerca mineraria "Corchia" in una vasta area dell'Appennino parmense occidentale, rientrante nei Comuni di Berceto e Borgo Val di Taro. A firma del Consigliere: Rainieri

 

6276 -  Interrogazione a risposta scritta relativa al cronoprogramma del processo di efficientamento energetico, a partire dall'installazione di pannelli fotovoltaici, nelle stazioni della rete ferroviaria della Regione, gestita da FER. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6277 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per consentire l'accesso al SSN anche per prestazioni collegate a precedenti servizi ottenuti presso ambulatori privati, almeno in situazioni di oggettiva necessità. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6278 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla scarsa ricezione dei telefoni cellulari nell'area delle Salse di Nirano (MO). A firma del Consigliere: Cuoghi

 

6280 -  Interrogazione a risposta scritta relativa agli interventi di riqualificazione necessari per consentire la riapertura della piscina di Castel San Pietro Terme (BO). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6283 -  Interrogazione a risposta scritta relativa a bandi regionali, rivolti alle imprese, spesso finanziati attraverso il FESR. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6284 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla nomina del Responsabile Tecnico della Sicurezza Antincendio (RTSA) presso il Policlinico Sant'Orsola di Bologna. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6286 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per garantire la gratuità dell'abbonamento per il trasporto pubblico agli studenti con genitori separati e residenti in città differenti. A firma della Consigliera: Castaldini

 

6287 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle disposizioni relative al rateo di risalita e alle altre condizioni previste in fase di decollo e di atterraggio degli aerei nell'aeroporto Marconi di Bologna. A firma dei Consiglieri: Paruolo, Piccinini

 

6288 -  Interrogazione a risposta scritta relativa all'attività dei Centri per il recupero degli animali selvatici (CRAS). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6289 -  Interrogazione a risposta scritta circa l'attività di caccia di selezione al Cervo, attualmente in corso nel Comprensorio Piacentino dell'ACAER (Areale del Cervo dell'Appennino Emiliano-Romagnolo), alla luce dell'esigenza di conservazione della specie, manifestata nel Piano faunistico-venatorio regionale dell'Emilia-Romagna 2018-2023.              A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6290 -  Interrogazione a risposta scritta relativa all'istituzione di un'azienda venatoria denominata "Spagnano", nei territori collinari del comune di Fornovo di Taro (PR). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6291 -  Interrogazione a risposta scritta circa i problemi tecnici e i conseguenti disservizi relativi al sistema di trasporto pubblico su monorotaia (People Mover), che collega l'Aeroporto Marconi con la Stazione Centrale di Bologna. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6293 -  Interrogazione a risposta scritta circa le modalità di somministrazione delle terapie farmacologiche in alcune strutture accreditate dell'Area Metropolitana Bolognese e la possibile erogazione di un incentivo COVID al personale impegnato nelle strutture private con contratto di cooperazione sociale. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Bergamini, Pompignoli, Stragliati, Pelloni, Facci

 

6294 -  Interrogazione a risposta scritta in merito al progetto per la costruzione di un polo logistico in Strada Ghiaie di Medesano (PR). A firma della Consigliera: Piccinini

 

6295 -  Interrogazione a risposta scritta in merito a segnalazioni relative agli ausili per l'accessibilità delle persone disabili su alcuni autobus TPER (Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna), del bacino di Bologna. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6297 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali azioni la Giunta intenda mettere in campo, in collaborazione con il Provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria e sentito il Garante regionale dei detenuti, per promuovere la prevenzione dei suicidi nelle carceri dell'Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Zamboni

 

6298 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Giunta intenda individuare modalità e strumenti per affrontare la vertenza in corso che coinvolge l'Agenzia di stampa DIRE. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6299 -  Interrogazione a risposta scritta in merito all'eventuale patrocinio del progetto relativo alla realizzazione del gioco "Le Barricate - Parma 1922". A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6300 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni necessarie a contrastare, nella Sacca di Goro, la proliferazione delle Noci di mare (mnemiopsis leidyi), specie invasiva e dannosa per l'allevamento delle vongole. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6301 -  Interrogazione a risposta scritta circa la presenza di lupi nella pianura padana e in particolare nelle campagne del circondario imolese. A firma della Consigliera: Castaldini

 

6302 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare al fine di assicurare la prosecuzione del Programma SLA Atassia Amiloidosi Miastenia, gestito dall'IRCCS delle Neuroscienze di Bologna. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6303 -  Interrogazione a risposta scritta circa le funzioni svolte dalla Città Metropolitana di Bologna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci, Rancan

 

6304 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito al termine previsto per i lavori infrastrutturali attualmente in corso sulla tratta ferroviaria Formigine-Sassuolo. A firma del Consigliere: Cuoghi

 

6305 -  Interrogazione a risposta scritta circa il progetto di costruzione di un nuovo ipermercato nella frazione di Lavino di Mezzo, ad Anzola dell'Emilia (BO). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6306 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'eventuale svincolo dei fondi residui dei diversi bandi per ristori Covid inutilizzati, al fine di sostenere gli operatori turistici della nostra montagna, in emergenza per l'assenza di neve. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

6307 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa la possibilità di adottare per il prossimo calendario venatorio i contenuti del Calendario venatorio riferito al 2021/22, che permetteva la caccia di tutte le specie fino al 31 gennaio. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Zappaterra, Rontini, Sabattini, Rossi, Marchetti Francesca, Costa, Daffada'

 

6308 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Regione ritenga opportuno che le imprese partecipate dagli Enti locali dell'Emilia-Romagna collaborino in qualsiasi forma con aziende segnalate dall'Alto Commissario per i Diritti umani dell'ONU e se ritenga opportuno limitarne l'accesso ai finanziamenti dei bandi regionali e dei programmi europei di ricerca e innovazione. A firma dei Consiglieri: Amico, Caliandro

 

6309 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere come la Giunta regionale valuta la possibile direttiva europea sulla cd "casa green". A firma del Consigliere: Occhi

 

6310 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa alle misure da adottare al fine di assicurare la continuità e l'attuazione del Programma SLA Atassia Amiloidosi Miastenia dell'IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna (ISNB), a tutela delle cure mediche e dei percorsi clinici e assistenziali dei pazienti. A firma dei Consiglieri: Marchetti Francesca, Rontini, Costi, Bulbi, Daffada', Soncini, Caliandro 6281

 

6311 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa al tempo minimo garantito per le visite ai degenti presso le strutture ospedaliere emiliano-romagnole. A firma della Consigliera: Castaldini

 

INTERPELLANZE

 

6211 -  Interpellanza sulla possibilità di implementare le attività a supporto del calendario faunistico-venatorio, in collaborazione con le associazioni dei cacciatori e gli ATC. A firma dei Consiglieri: Bargi, Delmonte, Pompignoli, Montevecchi, Occhi, Liverani, Rainieri, Catellani, Rancan, Facci

 

6260 -  Interpellanza circa l'emanazione di disposizioni specifiche per la detenzione dei cani da parte dei privati, in adempimento dell'art. 4, comma 2 bis, della Legge regionale n. 5 del 2005 sul benessere animale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

RISOLUZIONI

 

6246 -  Risoluzione per impegnare la Giunta a consentire agli enti di formazione accreditati la possibilità di utilizzare la modalità di fruizione online dei corsi I.A.A. (Interventi Assistiti con Animali) di livello propedeutico. (10 01 23). A firma della Consigliera: Piccinini

 

6262 -  Risoluzione per impegnare la Giunta ad approfondire le istanze dell'Ispettorato nazionale del lavoro anche attraverso l'interlocuzione con le sigle sindacali e le rappresentanze locali dello stesso, sollecitando Governo e Parlamento a intervenire investendo sull'organico e sulla formazione degli ispettori del lavoro, anche al fine di garantire la tutela dei lavoratori impiegati nei settori economici e di contribuire al contrasto del fenomeno delle morti sul lavoro. (12 01 23) A firma dei Consiglieri: Rossi, Caliandro, Sabattini, Zappaterra, Mori, Pillati, Daffada', Marchetti Francesca, Mumolo, Gerace, Amico, Rontini, Fabbri, Bulbi

 

6274 -  Risoluzione per impegnare la Giunta a dare piena attuazione agli obiettivi del PRIA 2023-2027, con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico. (16 01 23) A firma dei Consiglieri: Maletti, Soncini, Costi, Daffada', Marchetti Francesca, Mori, Amico, Bondavalli, Zappaterra, Gerace, Pillati, Rossi, Sabattini, Rontini, Caliandro, Mumolo, Paruolo, Bulbi

 

6279 -  Risoluzione per impegnare la Giunta a individuare modalità e strumenti per affrontare la vertenza in corso che coinvolge l'Agenzia di stampa Dire, al fine di evitare la perdita di posti di lavoro. (17 01 23) A firma della Consigliera: Piccinini

 

6281 -  Risoluzione per impegnare la Giunta a individuare misure a sostegno del comparto dell'editoria. (17 01 23) A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Tagliaferri, Cuoghi

 

6282 -  Risoluzione per impegnare la Giunta a sostenere il progetto di "Efficientamento energetico, transizione ecologica e azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici del Polo Industriale e Tecnologico di Ferrara". (17 01 23) A firma del Consigliere: Bergamini

 

6285 -  Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi con il Governo e con la Commissione Europea per far valere ragioni oggettive sull'inopportunità della decisione dell'Irlanda di adottare un sistema di etichettatura sui rischi sanitari del vino che non distingue tra l'uso e l'abuso, al fine di salvaguardare le produzioni vitivinicole italiane ed emiliano-romagnole. (18 01 23) A firma dei Consiglieri: Costi, Pillati, Mori, Molinari, Rossi, Sabattini, Daffada', Zappaterra, Costa, Bulbi, Rontini, Fabbri, Caliandro, Bessi, Soncini, Marchetti Francesca, Maletti

 

6292 -  Risoluzione per impegnare la Giunta a implementare misure che vadano nella direzione auspicata dall'Assemblea dei ragazzi e delle ragazze della Regione Emilia-Romagna e a sollecitare i Comuni, attraverso il coinvolgimento di ANCI e Ufficio Scolastico Regionale, a favorire l'adozione di provvedimenti in grado di realizzare alcune delle proposte avanzate dai giovani. (19 01 23) A firma della Consigliera: Zamboni

 

6296 -  Risoluzione per impegnare la Giunta a valutare l'opportunità di incontrare a breve la proprietà e il Cdr della sede dell'Agenzia di stampa DIRE di Bologna al fine di trovare, anche con l'eventuale coinvolgimento dei sindacati dei giornalisti, soluzioni a tutela di lavoratrici e lavoratori e del proseguimento del lavoro di informazione che svolgono. (19 01 23) A firma della Consigliera: Zamboni

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.

 

5811 -  Interrogazione a risposta scritta sui metodi e sui dispositivi da adottare per la prevenzione e la mitigazione degli incidenti stradali che vedono coinvolta la fauna selvatica, in particolare sulle strade di Lido di Classe (RA) e Lido di Volano (FE). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5824 -  Interrogazione a risposta scritta relativa ai disservizi nella copertura telefonica mobile segnalati dai territori montani delle vallate dell'Idice, del Sillaro, dello Zena e del Santerno e alle misure da adottare per risolverli. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci

 

5833 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per garantire la copertura delle cattedre di sostegno in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5895 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle risultanze delle indagini condotte su una gara d'appalto per l'assegnazione di lavori post-sisma presso la Fiera di Ferrara. A firma del Consigliere: Bargi

 

5908 -  Interrogazione a risposta scritta relativa agli interventi necessari per assicurare la piena funzionalità ed efficienza idraulica al corso del torrente Bevano, in particolare nel tratto di attraversamento del comune di Forlì. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5911 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se il taglio della vegetazione ripariale realizzato sul torrente Lavino sia coerente con le disposizioni della Determinazione Arpae AMB-2022-4877 del 26 settembre 2022, relativa alla concessione di occupazione di aree nei comuni di Bologna e Zola Predosa. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5912 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere lo stato dell'arte e i risultati raggiunti con la risoluzione n. 1349/2015, relativa alla collaborazione tra Giunta e vertici militari per promuovere la prevenzione dei dissesti idrogeologici e gli interventi di protezione civile. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Occhi, Pompignoli, Delmonte, Pelloni, Rainieri, Facci

 

5918 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla riorganizzazione della Sanità in Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Evangelisti, Cuoghi

 

5921 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia l'entità delle risorse allocate per opere pubbliche dalla Regione Emilia-Romagna, ma non utilizzate dai comuni che ne sono beneficiari. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Evangelisti, Cuoghi

 

5938 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere gli orientamenti della Giunta in merito ai provvedimenti annunciati dal Consiglio dei Ministri per il rilascio di nuove concessioni per aumentare l'estrazione di gas in Adriatico derogando le disposizioni, con particolare attenzione a quelle che interessano aree prossime o adiacenti il Parco del Delta del Po. A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra

 

5945 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda emanare direttive omogenee ai Comuni per derogare al DM 383/2022 in caso di assistenza domiciliare, posto che i Sindaci sono tenuti a garantire la salute pubblica. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Cuoghi, Evangelisti

 

5949 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda richiedere al Parlamento e al Governo di non operare modifiche al quadro normativo vigente dirette ad aprire le procedure per l'estrazione di gas naturale anche ai titolari di concessioni di coltivazione di idrocarburi poste nel tratto di mare compreso tra il 45° parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po, a una distanza dalle linee di costa superiore a 9 miglia. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5953 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla situazione del ponte sul fiume Idice, nel comune di San Lazzaro di Savena (BO) e agli interventi da mettere in campo per la sua manutenzione e messa in sicurezza. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

5954 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla situazione della stazione ferroviaria di Molinella (BO) e alle misure da adottare per garantire il ripristino della sua piena fruibilità agli utenti. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

5955 -  Interrogazione a risposta scritta relativa al funzionamento dei Centri per l'Impiego in Emilia-Romagna, in particolare per conoscere l'entità del personale ad essi assegnato e gli orari osservati per l'apertura al pubblico. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

5957 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla situazione del servizio sanitario regionale, in particolare per conoscere il numero di addetti suddiviso per area funzionale, l'ammontare del disavanzo e la percentuale di completamento della riorganizzazione. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Evangelisti, Cuoghi

 

5958 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle condizioni di lavoro dei dipendenti delle aziende del Trasporto Pubblico Locale e alle misure strutturali da adottare per reperire personale qualificato, con particolare riferimento alla situazione di SETA. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5959 -  Interrogazione a risposta scritta circa la qualità dell'aria nell'area di Brazzolo e nei territori circostanti dei comuni di Copparo, Tresignana e Jolanda di Savoia (FE), con particolare riguardo alle misure da adottare per porre fine alle emissioni odorigene provenienti dagli impianti di biogas e dagli allevamenti avicoli e bovini della zona. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5960 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per garantire la sicurezza dei passeggeri e del personale viaggiante del trasporto pubblico di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5962 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ai metodi adottati per la soppressione delle nutrie del Parco Teodorico di Ravenna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5966 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere le ragioni per cui sul portale turistico istituzionale del comune di Modena sia indicato un solo autore tra i vari studiosi che hanno scritto opere sulla Via Vandelli, antica strada commerciale e militare. A firma del Consigliere: Bargi

 

5967 -  Interrogazione a risposta scritta relativa agli interventi necessari per mettere in sicurezza via Andrea Costa, in località Rastignano, nel comune di Pianoro (BO), alla luce dei numerosi sinistri stradali che sono stati segnalati. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

5970 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga opportuno avviare un percorso di sperimentazione che porti alla nascita di strutture territoriali con le caratteristiche di ospedali veterinari pubblici, in cui siano garantiti servizi di pronto soccorso e cure veterinarie gratuite, in particolare per gli animali di affezione di coloro che appartengono alle fasce meno abbienti della popolazione. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5972 -  Interrogazione a risposta scritta circa l'organizzazione di eventi al fine di porre l'attenzione dei media e delle istituzioni sulla casa-museo di Giuseppe Verdi a Sant'Agata sull'Arda (PC), recentemente chiusa al pubblico e messa all'asta. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

5976 -  Interrogazione a risposta scritta in merito all'esclusione di TPER S.p.A. (Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna) dalla gara relativa all'affidamento in concessione quadriennale delle attività afferenti il piano sosta. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

5979 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda sostenere la richiesta di deroga per il Punto Nascita di Mirandola (MO). A firma dei Consiglieri: Castaldini, Cuoghi

 

5980 -  Interrogazione a risposta scritta sulla carenza di medici anestesisti negli ospedali dell'Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Tagliaferri

 

5983 -  Interrogazione a risposta scritta relativa all'applicazione dell'accordo recentemente siglato dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e dalle rappresentanze sindacali, riguardante il potenziamento della rete dell'emergenza-urgenza territoriale. A firma della Consigliera: Piccinini

 

5984 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alle liste d'attesa per le prestazioni sanitarie ambulatoriali, in particolare per sapere quali misure si stiano adottando per aumentare le agende a disposizione e ampliare il sistema della "presa in carico". A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pelloni, Bergamini, Stragliati, Facci

 

5985 -  Interrogazione a risposta scritta relativa ai criteri di assegnazione degli alloggi pubblici. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Mori, Zappaterra, Pillati, Bulbi, Caliandro, Gerace, Montalti

 

5993 -  Interrogazione a risposta scritta relativa all'apertura a Bologna della Tabooteca, progetto nato per supportare percorsi educativi nell'ambito della sessualità. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

5994 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alle attività previste nel corso dell'assemblea di istituto, convocata per il 19 novembre 2022, presso l'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "J.M. Keynes" di Castel Maggiore (Bo). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

5996 -  Interrogazione a risposta scritta relativa agli interventi di efficientamento energetico da effettuare, al fine di ridurre i consumi e i costi sostenuti dalle Aziende Sanitarie dell'Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Tagliaferri

 

5998 -  Interrogazione a risposta scritta relativa all'opportunità di procedere all'installazione di dissuasori e altri dispositivi elettronici e alla realizzazione di recinzioni e attraversamenti "verdi", al fine di prevenire possibili incidenti in tutte le strade interessate dalla presenza di daini dei due nuclei di Lido di Classe (RA) e Lido di Volano (FE). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

5999 -  Interrogazione a risposta scritta circa le misure a tutela del diritto all'Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) in Emilia-Romagna e l'attuazione della legge n. 194 del 1978 nelle strutture sanitarie regionali e italiane, con particolare riferimento all'importanza di raggruppare dati e informazioni da rendere fruibili tramite una mappatura nazionale. A firma dei Consiglieri: Rossi, Caliandro, Amico

 

6002 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quali siano i tempi per la costituzione del fondo rotativo diretto a sostenere i Gruppi di Autoconsumo collettivo, previsto dalla legge regionale n. 5 del 2022. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6014 -  Interrogazione a risposta scritta circa la rimodulazione dell'orario scolastico recentemente introdotta nell'istituto Comprensivo di Soliera (MO). A firma del Consigliere: Cuoghi

 

6015 -  Interrogazione a risposta scritta circa lo stato di avanzamento dei progetti "Smart Citizen Wallet" e "Progetto Pollicino". A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6017 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se i corsi di Attività Motoria Adattata organizzati all'interno del complesso sportivo Gualandi di Imola, riconosciuti dal Servizio Sanitario Regionale, siano monitorati dall'Ausl di Imola e se la loro tenuta risulti attualmente garantita. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6018 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quali azioni la Giunta intenda mettere in atto con Seta Spa al fine di sopperire alle problematiche di reperimento degli autisti, valutando eventualmente una rimodulazione del contratto per gli autisti. A firma dei Consiglieri: Delmonte, Catellani

 

6019 -  Interrogazione a risposta scritta sulla presunta mancanza di un posto letto per una partoriente a Bologna. A firma della Consigliera: Castaldini

 

6025 -  Interrogazione a risposta scritta circa lo stato e le prospettive di completamento della realizzazione dell'asse viario "Lungosavena". A firma del Consigliere: Paruolo

 

6027 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga opportuno chiedere lo stato di calamità naturale per il Lido di Volano e per le altre aree dei Lidi Ferraresi, recentemente colpiti da un'intensa mareggiata. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6031 -  Interrogazione a risposta scritta in ordine alle criticità e ai costi del programma regionale di incentivazione del trasporto ferroviario e fluviale delle merci. A firma dei Consiglieri: Facci, Pelloni, Delmonte, Occhi, Pompignoli, Rancan, Rainieri

 

6034 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla riduzione dei posti letto negli ospedali di Bologna. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6036 -  Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da assumere a sostegno delle comunità emiliano-romagnole e del patrimonio pubblico e privato colpito dalle mareggiate del 22 e 23 novembre 2022 A firma dei Consiglieri: Fabbri, Zappaterra, Rontini

 

6037 -  Interrogazione a risposta scritta per chiedere alla Giunta se intenda rivedere i criteri per l'installazione di impianti fotovoltaici nelle aree di cava a destinazione ambientale. A firma dei Consiglieri: Bargi, Pompignoli, Facci, Pelloni, Occhi, Rainieri, Delmonte

 

6040 -  Interrogazione a risposta scritta inerente all'attuale sede del servizio Spazio Salute Immigrati del distretto di Parma. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6041 -  Interrogazione a risposta scritta circa l'apertura a doppio senso di marcia del Nodo di Rastignano - Comune di Pianoro (BO). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6042 -  Interrogazione a risposta scritta sulla necessità di semplificare l'iter di "rinnovo patente" alle persone fragili. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Cuoghi, Evangelisti

 

6045 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ai lavori di costruzione della Cassa di Espansione sul Torrente Baganza (PR). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6046 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere le tempistiche previste per l'apertura del reparto ad alta intensità di cura dell'Ospedale dei Bambini di Parma "Pietro Barilla". A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6047 -  Interrogazione a risposta scritta in merito al commercio e consumo di carni "esotiche" e al commercio di animali esotici vivi sul territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6053 -  Interrogazione a risposta scritta in merito al monitoraggio delle condizioni ed eventuale ripristino dell'argine del canale navigabile Migliarino-Porto Garibaldi nel Comune di Comacchio. A firma del Consigliere: Fabbri

 

6054 -  Interrogazione a risposta scritta circa le criticità segnalate nell'erogazione dei servizi della Medicina di Base nel comune di San Mauro Pascoli (FC). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6056 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga opportuno giungere, in sede di Conferenza Stato-Regioni, ad un accordo per una revisione normativa che consenta agli agenti di polizia provinciale (agenti ittico-venatori provinciali) e ai guardiaparco di esercitare la propria obiezione di coscienza all'uccisione di animali. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6059 -  Interrogazione a risposta scritta circa segnalazioni relative a difficoltà di trasferimento dei dati del fascicolo sanitario elettronico, in caso di passaggio degli assistiti da un medico di medicina generale o pediatra a un altro. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6061 -  Interrogazione a risposta scritta in merito al progetto di ripascimento, a protezione degli arenili e degli stabilimenti, con particolare riguardo alla situazione del litorale ravennate e ferrarese, a seguito della forte ondata di maltempo del 21 e 22 novembre 2022. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6064 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla sospensione del servizio di automedica con postazione di partenza presso il presidio ospedaliero di Lugo (RA). A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Tagliaferri, Cuoghi

 

6075 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ad alcune segnalazioni relative agli Ospedali di Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti, con particolare riguardo ad episodi di utilizzo improprio dei posti letto di Pronto Soccorso e di ausili per l'incontinenza nei reparti di Medicina. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

6076 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quali misure siano state adottate dall'Istituto carcerario dell'Arginone di Ferrara, a seguito dei problemi giudiziari che hanno coinvolto un medico che prestava servizio all'interno del carcere. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Facci

 

6079 -  Interrogazione a risposta scritta relativa agli interventi da realizzare per prevenire e contrastare il rischio frane e, più in generale, il rischio di calamità naturali nel territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Tagliaferri, Cuoghi

 

6080 -  Interrogazione a risposta scritta circa i criteri che hanno condotto alla scelta di classificare nuclei abitati, quartieri di città o centri urbani come Zone di Ripopolamento e Cattura (ZRC) sull'intero territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6081 -  Interrogazione a risposta scritta circa l'attività di controllo su consumi e spese per l'acquisto di dispositivi medici da parte del Servizio sanitario regionale. A firma dei Consiglieri: Facci, Bergamini, Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati

 

6082 -  Interrogazione a risposta scritta in merito a criticità segnalate all'interno del reparto Chirurgia Vertebrale dell'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6083 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ad un presunto caso di cumulo di incarichi all'interno dell'AUSL di Bologna. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6084 -  Interrogazione a risposta scritta in merito al regolamento aziendale sull'utilizzo della posta elettronica e di Internet dell'Istituto Ortopedico Rizzoli. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6086 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta ritenga la richiesta di ampliamento della cava di gesso di Monte Tondo compatibile con le norme di tutela ambientale vigenti e con la candidatura a Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. A firma della Consigliera: Zamboni

 

6090 -  Interrogazione a risposta scritta in merito al depotenziamento dei servizi sanitari, con particolare riguardo alla situazione delle aree montane del Bolognese. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6098 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ai disagi causati dalla variazione degli orari introdotta da parte di Fer per la linea Ferrara-Suzzara ai pendolari provenienti da fuori regione e diretti verso il Ferrarese, con particolare riguardo alla situazione degli studenti mantovani dell'Istituto "G. Carducci" di Bondeno. A firma del Consigliere: Bergamini

 

6100 -  Interrogazione a risposta scritta sull'elenco delle tipologie dei Piani, dei Programmi, dei Progetti, degli Interventi e delle Attività (P/P/P/I/A) di modesta entità ritenuti non incidenti negativamente sulle specie animali e vegetali e sugli habitat di interesse comunitario presenti nei siti della Rete Natura 2000 dell'Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6102 -  Interrogazione a risposta scritta circa la riduzione dei posti letto nelle strutture sanitarie pubbliche, con particolare riferimento alla situazione di Piacenza e della sua provincia. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6111 -  Interrogazione a risposta scritta in merito al nuovo piano di regolazione della sosta nell'area dell'Ospedale di Reggio Emilia, predisposto da AUSL e Comune di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Catellani, Delmonte

 

6116 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ai disagi e disservizi sulle linee ferroviarie dell'area metropolitana di Bologna. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6117 -  Interrogazione a risposta scritta circa la competenza per il rilascio della concessione demaniale relativa all'ombreggio attrezzato della spiaggia adiacente il Faro di Goro (Fe). A firma dei Consiglieri: Fabbri, Rontini, Zappaterra

 

6119 -  Interrogazione a risposta scritta circa l'introduzione del POCT (Point of Care Testing), ovvero l'esecuzione di analisi mediche vicino al punto di cura del paziente e più in generale al di fuori dai laboratori di analisi chimico–cliniche di riferimento. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6120 -  Interrogazione a risposta scritta sulle richieste di abbassamento del limite di velocità riguardanti la strada statale 63, importante arteria di collegamento tra la parte nord della provincia di Reggio Emilia e l'Appennino. A firma del Consigliere: Costa

 

6121 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla richiesta di proroga della Valutazione di Impatto Ambientale per la realizzazione del progetto dell'Autostrada Regionale Cispadana. A firma del Consigliere: Bargi

 

6122 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alle misure da adottare per ovviare ai disagi arrecati all'utenza della tratta ferroviaria Ferrara-Suzzara dalla rimodulazione degli orari dei treni e dalla soppressione della fermata di Zerbinate (FE). A firma del Consigliere: Bergamini

 

6126 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni da intraprendere al fine di prevenire e curare la malattia di Menière. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Bergamini, Pelloni, Stragliati, Marchetti Daniele, Facci

 

6129 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alle azioni di monitoraggio e tutela delle diverse specie appartenenti all'ordine dei Chirotteri, presenti in Emilia-Romagna. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6146 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quali politiche la Giunta intenda perseguire per l'installazione di impianti fotovoltaici su ex cave prive di pregi naturalistici e ambientali. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6148 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ad alcune criticità relative alla viabilità urbana a seguito della nuova disciplina della circolazione stradale nella centrale piazza "Loris Minozzi" a Roccabianca (PR). A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

6151 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibilità che il rigassificatore attualmente ospitato a Piombino possa essere trasferito sul litorale emiliano-romagnolo. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6200 -  Interrogazione a risposta scritta sui tempi di attesa presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Piacenza. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

In data 10 gennaio 2023 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Politiche economiche”, alle interrogazioni oggetti nn. 6043, 6077, 6104:

 

6043 -  Interrogazione a risposta orale in commissione circa la possibilità di incentivare i test del DNA e gli esami autoptici sugli animali da compagnia e da caccia aggrediti da lupi o ibridi, al fine di favorire un monitoraggio puntuale degli esemplari di predatori presenti sul territorio regionale. A firma dei Consiglieri: Occhi, Rainieri, Pompignoli, Facci, Bargi, Delmonte, Montevecchi, Rancan, Liverani

 

6077 -  Interrogazione a risposta orale in commissione per sapere quali azioni la Giunta intenda intraprendere per risolvere il problema dell'eccessiva presenza di cinghiali nelle zone appenniniche del territorio regionale. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6104 -  Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alle misure da adottare per arginare la presenza incontrollata degli ungulati sul territorio regionale, con l'obiettivo di salvaguardare e tutelare le attività agricole e l'incolumità dei cittadini. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

In data 18 gennaio 2023 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Territorio, Ambiente, Mobilità”, alla interrogazione oggetto n. 6021:

 

6021 -  Interrogazione a risposta orale in commissione inerente agli interventi di ripascimento del litorale compreso tra Lido delle Nazioni e Pomposa, alla luce dell'eccezionale ondata di maltempo che ha interessato la costa ferrarese e ravennate il 22 novembre 2022. A firma dei Consiglieri: Liverani, Bergamini

 

Comunicazione ai sensi dell’art. 68, lettera f) del Regolamento interno

 

Si comunica che la Commissione assembleare “Politiche per la salute e Politiche sociali”, nella seduta del 10 gennaio 2023, ha esaminato la petizione in oggetto:

 

5384 -  Petizione popolare per chiedere che la Commissione assembleare IV "Politiche per la salute e Politiche sociali" affronti i temi dell'endometriosi, anche audendo persone firmatarie della petizione, ai sensi dell'art. 16 comma 1 dello Statuto regionale. (Delibera dell'Ufficio di Presidenza n. 35 del 30 06 22)

formulando una apposita relazione ai sensi dell’art. 121, comma 2 del Regolamento interno.

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 15/12/2022 al 19/01/2023

 

DPGR n. 180 del 16/12/2022

Modifica composizione nucleo regionale conti pubblici territoriali dell’Emilia-Romagna, costituito con proprio decreto n. 1/2009 e successivamente modificato con i decreti n. 203/2010, n. 211/2016, n. 52/2018, n.33/2019 e n. 64/2022

 

DPGR n. 183 del 27/12/2022

Dichiarazione di decadenza dei componenti di diritto del Consiglio Autonomie Locali a seguito della cessazione dalla carica e nomina in sostituzione dei nuovi componenti ai sensi dell’art.5, comma 1, della L.R. n. 13/2009 e ss.mm.ii.

 

DPGR n. 185 del 29/12/2022

IPAB "Istituto Emilio Biazzi – Struttura Protetta”, con sede a Castelvetro Piacentino (PC) – surroga di un componente del Consiglio di Amministrazione

 

(Comunicazione prescritta dall’articolo 68 del Regolamento interno n. 1 prot. NP/2023/88 del 23 gennaio 2023)

 

LE PRESIDENTI

I SEGRETARI

Petitti - Zamboni

Bergamini - Montalti

 

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