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SEDUTA DI MARTEDÌ 20 GIUGNO 2023

 

(ANTIMERIDIANA)

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

INDICE

 

Il testo degli oggetti assembleari è reperibile nel sito dell’Assemblea

 

OGGETTO 6995

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa ai criteri e alle procedure utilizzate dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nel riparto dei fondi a favore dei territori alluvionati. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Zappaterra, Montalti, Marchetti Francesca, Rossi, Caliandro, Sabattini, Fabbri, Mumolo, Gerace, Rontini, Costa, Dalfiume, Pillati, Daffadà

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BULBI (PD)

CORSINI, assessore

BULBI (PD)

 

OGGETTO 7001

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito agli interventi che la Regione intende mettere in atto a supporto e difesa delle attività turistiche danneggiate a seguito degli eventi alluvionali occorsi nel mese di maggio 2023. A firma dei Consiglieri: Liverani, Pompignoli, Facci, Delmonte, Occhi, Bargi, Rancan, Stragliati, Marchetti Daniele, Montevecchi, Bergamini, Catellani, Pelloni, Rainieri

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

LIVERANI (Lega)

CORSINI, assessore

LIVERANI (Lega)

 

OGGETTO 6998

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere a quanto ammonti la stima dei danni al patrimonio culturale regionale causati dagli eventi alluvionali del maggio scorso. A firma dei Consiglieri: Amico, Caliandro, Sabattini, Pillati, Costa, Daffadà

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

AMICO (ERCEP)

FELICORI, assessore

AMICO (ERCEP)

OGGETTO 7003

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa alla costituzione dell'Osservatorio regionale sul parto extra-ospedaliero e alla sua compatibilità con il dichiarato obiettivo di riapertura dei punti nascita ospedalieri. A firma dei Consiglieri: Facci, Delmonte, Marchetti Daniele, Pompignoli, Montevecchi, Occhi, Stragliati, Rancan, Bergamini, Catellani, Bargi, Pelloni, Rainieri, Liverani

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

FACCI (Lega)

DONINI, assessore

FACCI (Lega)

 

OGGETTO 7004

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa ad autorizzazione e convenzioni tra il SSR ed il "Laboratorio Salute Popolare" gestito dal collettivo Làbas. A firma della Consigliera: Castaldini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

DONINI, assessore

CASTALDINI (FI)

 

OGGETTO 6987

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare per garantire la pulizia e la manutenzione dei canali e il ripristino dei corsi d'acqua di Casalgrande (RE). A firma del Consigliere: Cuoghi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

CUOGHI (FdI)

PRIOLO, vicepresidente della Giunta

CUOGHI (FdI)

 

OGGETTO 7005

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'esito del confronto con il Governo in funzione della definizione di un piano complessivo per affrontare in modo adeguato le criticità, generate dal dissesto idrogeologico, presenti nelle aree montane della nostra regione e, nello specifico, sui tempi per il ripristino in sicurezza della viabilità lungo la Sp57, nella provincia di Reggio Emilia, fra i comuni di Ventasso e Vetto. A firma della Consigliera: Bondavalli

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

BONDAVALLI (BP)

PRIOLO, vicepresidente della Giunta

BONDAVALLI (BP)

 

OGGETTO 6997

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quale sia, ad oggi, la stima dei danni che gli eventi alluvionali del maggio scorso hanno causato nei territori montani della nostra regione. A firma della Consigliera: Piccinini

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

PICCININI (M5S)

TARUFFI, assessore

PICCININI (M5S)

 

OGGETTO 6991

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle regole speciali introdotte dal Ministero dell'Istruzione e del Merito per gli studenti delle zone alluvionate che dovranno sostenere gli esami di terza media e gli esami di Stato. A firma del Consigliere: Mastacchi

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MASTACCHI (RCPER)

SALOMONI, assessora

MASTACCHI (RCPER)

 

OGGETTO 6994

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali provvedimenti abbia sino ad oggi previsto il Governo per sostenere le imprese e le famiglie colpite dall'alluvione del mese di maggio 2023. A firma dei Consiglieri: Montalti, Bulbi, Marchetti Francesca, Rossi, Caliandro, Sabattini, Fabbri, Mumolo, Zappaterra, Gerace, Rontini, Mori, Dalfiume, Costa, Pillati, Daffadà

(Svolgimento)

PRESIDENTE (Petitti)

MONTALTI (PD)

BARUFFI, sottosegretario

MONTALTI (PD)

 

Cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi

PRESIDENTE (Petitti)

CASTALDINI (FI)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Inversione dell’ordine dei lavori

PRESIDENTE (Petitti)

 

OGGETTO 6757

Proposta d'iniziativa Giunta recante: "Interventi dell'Accordo di Programma per il settore degli investimenti sanitari, ai sensi dell'art. 20, L. n. 67/88 - VI fase". (127)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

SONCINI (PD)

MARCHETTI Daniele (Lega)

DONINI, assessore

CUOGHI (FdI)

 

OGGETTO 6707

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Modifiche alla legge regionale 18 giugno 2004, n. 13 (Adesione della Regione Emilia-Romagna alla Fondazione Italia-Cina)". (67)

(Relazione della Commissione, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 6707/1 oggetto 7013 – Presentazione, discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

ZAMBONI, relatrice della Commissione

BARGI (Lega)

DAFFADÀ (PD)

ZAMBONI (EV)

COLLA, assessore

ZAMBONI (EV)

 

OGGETTO 6880

Proposta recante: "Rendiconto dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2022". (128)

(Discussione e approvazione)

PRESIDENTE (Petitti)

COSTA (PD)

PRESIDENTE (Petitti)

 

Allegato

Partecipanti alla seduta

Votazione elettronica oggetto 6707

Comunicazioni prescritte dall’art. 68 del Regolamento interno

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PETITTI

 

La seduta ha inizio alle ore 10,03

 

PRESIDENTE (Petitti): Dichiaro aperta la seduta antimeridiana n. 218 del 20 giugno 2023. Interpello i presenti per sapere se ci sono osservazioni sui processi verbali relativi alle sedute antimeridiana e pomeridiana del 23 e 24 maggio e del 6 e 7 giugno 2023.

Se non ci sono osservazioni, i verbali si intendono approvati.

 

(Sono approvati)

 

È computato come presente ai soli fini del numero legale, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta, Bonaccini, assente per motivi istituzionali.

Ha giustificato la propria assenza l’assessore Calvano.

Le altre informazioni prescritte dall’articolo 68 del Regolamento interno sono già state inviate a tutti i consiglieri, pertanto le do per lette.

 

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata

 

PRESIDENTE (Petitti): Iniziamo i nostri lavori dallo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

 

OGGETTO 6995

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa ai criteri e alle procedure utilizzate dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nel riparto dei fondi a favore dei territori alluvionati. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Zappaterra, Montalti, Marchetti Francesca, Rossi, Caliandro, Sabattini, Fabbri, Mumolo, Gerace, Rontini, Costa, Dalfiume, Pillati, Daffadà

 

PRESIDENTE (Petitti): Più precisamente, partiamo dall’interrogazione 6995: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula relativa ai criteri e alle procedure utilizzate dal ministero delle infrastrutture e trasporti nel riparto dei fondi a favore dei territori alluvionati.

L’interrogazione è a firma dei consiglieri Bulbi e altri. Prego, consigliere Bulbi.

 

BULBI: Intanto, chiedo scusa alla presidenza e all’Assemblea, perché non posso mettermi la giacca, ma il motivo è abbastanza evidente, quindi chiedo veramente scusa. Ci ho anche provato, ma ho lasciato stare, stamattina, anche perché la mia pezzatura peggiora la questione.

Intanto grazie. Ho presentato questa interrogazione perché penso sia importante fare intanto una piccola premessa e poi entrare nel merito di questo comunicato. Il decreto, quando ho presentato questa interrogazione, non era uscito, ma c’era il comunicato del ministero delle infrastrutture e trasporti con il quale si comunicava che alcuni comuni colpiti dagli effetti del maltempo avrebbero beneficiato di 1.600.000 euro per fare interventi di ripristino della viabilità, con particolare riferimento ai mezzi di soccorso, di rimozione delle frane sulle vie di collegamento anche secondarie, quindi praticamente della pulizia e della messa in sicurezza delle strade.

Una cosa molto importante e lodevole, se non fosse che c’è un problema, secondo me anche abbastanza inusuale che questa cosa è stata fatta non condividendo magari gli interventi prioritari con i Sindaci di quelle realtà. È chiaro, anche io ho fatto il sindaco, quando arrivano risorse, non posso che essere contento, però sicuramente sarebbe stato più opportuno condividere con i sindaci se quelle risorse destinate a quel Comune potevano essere condivise su dove e come spenderli. Invece, nel comunicato si diceva già qual era il Comune, ma soprattutto qual era la frana e su quale strada. Questo ha generato qualche dubbio, qualche preoccupazione sulla correttezza di questo modo di agire, anche nelle cose che, però, secondo me devono essere, affermazioni, accertate con una verifica accurata, perché se no non ha una logica che vengano dette, però anche sul come e sul perché sono state attribuite da una parte piuttosto che dall’altra, quindi collegandole poi alla politica, collegandole ad altre cose che – ripeto – non avendo nessuna certezza di queste cose dette non le tengo neanche in considerazione. Però, comunque questi sospetti nel territorio ci sono. Quindi, io avrei bisogno di capire il perché di questo.

Questa, dunque, è la premessa che volevo fare. Stiamo vivendo in questa fase un paradosso: la drammaticità di questo evento è davanti agli occhi di tutti, ne siamo assolutamente tutti informati, io da amministratore, quando ho fatto sia il sindaco che il presidente di Provincia, quando mi sono successi alcuni eventi calamitosi, anche quelli brutti e importanti, nella loro drammaticità, ho sempre cercato di coinvolgere tutti e mi sono trovato una grossa condivisione da tutte le forze politiche di allora, da tutti i consiglieri regionali, dai parlamentari. Insomma, non c’era davvero colore. Invece, in questo momento vi devo dire in verità che, secondo me, viviamo un paradosso, perché all’interno di quel Ministero ci sono due politiche diverse, ci sono due linee parallele di comportamento, che non troveranno mai un punto di incontro. Lo dico perché queste poi non convergono anche nelle cose da fare. Faccio un piccolo esempio. In questi giorni ci sono tantissime polemiche, anche queste secondo me sbagliate, perché ci deve essere rispetto soprattutto di chi rappresenta in quei territori e ha l’autorità di protezione civile, sanitaria eccetera, che sono i sindaci, ci deve essere rispetto dei Sindaci, invece purtroppo a volte si mettono in campo delle azioni che, anziché essere rispettose di queste figure, vanno magari a creare delle polemiche e mettere anche in difficoltà i sindaci con parte della propria cittadinanza, che, presa dalla disperazione, in quel momento ascolta tutti ed è anche convinto che chi è più vicino di te in quel momento, non politicamente, ma nelle cose da fare e nelle priorità, ti dice “tu hai ragione, non quegli altri”. Ecco, il tema è proprio questo: ci troviamo che si fanno questi sopralluoghi, si fanno queste cose, però poi dall’altra parte, se volevi risolvere questi problemi bastava che quelle risorse fossero messe lì, in quelle frane, dove tu dai in questo momento la priorità e avresti risolto il problema, quindi non facevi le polemiche, coinvolgevi i sindaci, trovavi le priorità e avevi risolto il problema.

Purtroppo, questo non è successo. Io allora interrogo la Giunta per capire se intende avanzare formale ed urgente richiesta di chiarimenti al MIT, affinché chiarisca e renda noti i criteri e le procedure utilizzate per l’assegnazione dei fondi sopra menzionati, in modo da dissipare qualsiasi dubbio riguardo all’equità del processo decisionale, sollecitando al contempo con urgenza il suddetto Ministero ad intervenire con ulteriori assegnazioni di fondi per far fronte alle reali necessità delle comunità colpite, condividendo però con i sindaci dei territori interessati gli interventi da realizzare.

Negli ultimi 22 secondi, rimarco questo. Io sono contento che siano state messe queste risorse. Ovviamente sono poche, devono esserne messe altrettante; però cerchiamo di tenere in considerazione tutte quelle realtà, perché ci sono dei Comuni che sono stati colpiti in modo uguale, alcuni più di altri, però il problema è che in questi fondi, per i comuni colpiti in modo molto forte non sono stati tenuti in considerazione.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Bulbi.

Assessore Corsini.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio anche il consigliere Bulbi, perché in riferimento all’interrogazione, confermo che le risorse assegnate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a favore di alcuni comuni colpiti dagli effetti del maltempo, che dal comunicato dello stesso Ministero – noi lo abbiamo appreso da un comunicato stampa – risultano pari a 1,6 milioni di euro per la messa in sicurezza delle strade, alla pulizia e alla rimozione delle frane sulle vie di collegamento anche secondarie, per ripristinare la viabilità con particolare riferimento ai mezzi di soccorso – questo è il titolo del provvedimento –sono state allocate senza alcuna condivisione delle scelte con i sindaci delle aree interessate, né ovviamente con i rappresentanti della Regione, né tantomeno delle Province.

Poiché è compito della Regione assicurare che sia data un’equa risposta a tutti gli enti duramente colpiti dall’alluvione, evitando discriminazioni tra i territori bisognosi di interventi e tra gli interventi necessari nello stesso territorio, abbiamo fin da subito assicurato l’impegno a richiedere al Ministero di chiarire e rendere noti i criteri e le procedure utilizzate per l’assegnazione dei fondi sopramenzionati. Credo che, appunto, criteri e procedure debbano essere la base fondamentale di qualsiasi tipo di intervento, soprattutto quando stiamo parlando di un’emergenza, e poi nella fase successiva della ricostruzione.

Inoltre informo che, nei giorni scorsi, è stato rappresentato, come è noto, al Governo il fabbisogno complessivo dei fondi per far fronte alle necessità delle comunità colpite, sia copertura delle spese già sostenute che di quelle necessarie per gli interventi ancora da avviare, fabbisogno che è stato individuato in base alle segnalazioni dei Comuni, delle Province e della Città metropolitana. A breve sarà, inoltre, rappresentato, cosa che, peraltro, è già stata fatta, ma la risposta è stata predisposta qualche giorno fa, il quadro delle esigenze prioritarie.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Bulbi, prego.

 

BULBI: Ringrazio l’assessore per la risposta. Mi ritengo soddisfatto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 7001

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito agli interventi che la Regione intende mettere in atto a supporto e difesa delle attività turistiche danneggiate a seguito degli eventi alluvionali occorsi nel mese di maggio 2023. A firma dei Consiglieri: Liverani, Pompignoli, Facci, Delmonte, Occhi, Bargi, Rancan, Stragliati, Marchetti Daniele, Montevecchi, Bergamini, Catellani, Pelloni, Rainieri

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 7001: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito agli interventi che la Regione intende mettere in atto a supporto e difesa delle attività turistiche danneggiate a seguito degli eventi alluvionali occorsi nel mese di maggio 2023. L’interrogazione è a firma del consigliere Liverani ed altri.

Prego, consigliere Liverani.

 

LIVERANI: Grazie, presidente.

Sappiamo tutti quello che è successo con l’alluvione e la mediaticità di quello che hanno portato le televisioni e quello che è successo hanno impaurito un po’ le persone, le persone che vengono nel nostro territorio, che vengono nella nostra riviera romagnola, che vengono sulle nostre colline romagnole, perché purtroppo certe zone non sono ancora raggiungibili.

Ho fatto questo question time per chiedere cosa intende fare la Regione per pubblicizzare ancora di più, per far capire che i balneari sono pronti per accogliere i turisti, quelli che vengono dall’Italia, ma non solo, e per cercare di aiutare le zone collinari gravemente colpite. Quindi, chiedo alla Giunta quali azioni intende intraprendere a supporto e difesa delle attività economiche e degli imprenditori del turismo delle aree interne e delle aree balneari romagnole.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Liverani. Risponde l’assessore Corsini. Prego.

 

CORSINI, assessore: Grazie, presidente. Grazie, consigliere. Taglierò un po’ con l’accetta, nel senso che poi dopo, nella risposta scritta, ci sono tutte le azioni. Sono tre pagine che sono state messe in campo, appunto, dall’APT Servizi e non solo nelle giornate immediatamente susseguenti all’alluvione.

Naturalmente i gravi eventi alluvionali del maggio scorso hanno provocato, inutile ricordarlo, gravi danni soprattutto in Romagna, anche se hanno inciso fortunatamente in misura molto limitata sulla costa adriatica. Per questo, infatti, è stato opportuno un posticipo, anche se molto limitato, dell’avvio dell’attività balneare al 2 giugno. L’avvio dell’attività balneare è la data in cui avvio formalmente l’attività di balneazione, in cui è obbligatorio il servizio di salvamento; questo per consentire il ripristino delle torrette di salvamento e la pulizia e il riordino della spiaggia sul litorale.

È tuttavia apparso evidente fin da subito che la circolazione sui media, a livello nazionale e internazionale, delle immagini devastanti dei danni alluvionali, che peraltro riguardavano altre zone, non la costa, avrebbe tuttavia inciso negativamente della percezione dei turisti, innescando disdette sulle prenotazioni, che in effetti in parte ci sono state.

Come assessore al turismo, come Assessorato, ci siamo pertanto immediatamente attivati già durante la fase emergenziale con il Ministero del Turismo per avviare in forma congiunta, da subito, sulle reti televisive nazionali, una corposa campagna comunicativa volta a veicolare, anche con significative immagini, che tutta la riviera romagnola non aveva avuto danni ed era pronta ad ospitare i turisti in totale sicurezza e con la consueta ospitalità e qualità dei servizi riconosciuti.

Queste campagne televisive sono state affiancate, attraverso l’APT Servizi e la Destinazione turistica Romagna, da importanti campagne di comunicazione sui social e una serie innumerevole di eventi di solidarietà, che avevano anche lo scopo, appunto, di rafforzare la comunicazione. Ne cito tre o quattro, perché, appunto, l’elenco è molto lungo, quelli forse più significativi, più importanti, se non altro dal punto di vista dell’impatto mediatico e anche economico, in termini ovviamente di risorse impegnate dalla Regione: la campagna tv sulle reti nazionali tedesche, con una pianificazione spot su target familiari a tema mare, una campagna multimediale con le Ferrovie tedesche e le Ferrovie austriache che già da diversi anni attivano servizi diretti verso la riviera adriatica.

Campagne di advertising in Germania, Polonia e altri Paesi target per la nostra Regione e per la nostra riviera.

Campagne di video in Paesi DACH, cioè Paesi di lingua tedesca, attraverso testimonial molto conosciuti in quei Paesi.

Mentre, per quanto riguarda l’azione più significativa messa in campo della destinazione turistica in Romagna, occorre ricordare senz’altro la campagna televisiva che è ancora in corso sulle principali tv nazionali, cioè Mediaset, RAI, La 7, oltre che sui canali social e su YouTube, con un claim che richiama appunto la Romagna come vacanza degli italiani, peraltro suggerita dal consulente della destinazione Romagna, Claudio Cecchetto.

Queste sono sostanzialmente le principali attività messe in campo poi, ripeto, ce ne sono un elenco abbastanza lungo che poi le consegnerò.

Per quanto riguarda le prospettive, dopo la prima fase immediatamente successiva agli eventi, dove appunto c’è stata indubbiamente una fase di difficoltà legata ad alcune disdette nelle prenotazioni, siamo fiduciosi che ci sia una ripresa delle stesse, cosa che sta già avvenendo.

In ogni caso, abbiamo proposto al Ministero del turismo, oltre all’intervento comunicativo promozionale congiunto di cui ho fatto menzione poco fa, un intervento anche di ristoro per le attività turistico ricettive dei Comuni alluvionati che è stato messo in campo con uno stanziamento di 10 milioni di euro nell’ambito del cosiddetto decreto alluvioni.

Ora, naturalmente, dovremo definire insieme al Ministero i criteri con cui assegnare questi ristori che saranno assegnati, ripeto, a tutta la filiera delle imprese turistiche anche se non hanno avuto dei danni diretti. Perché sulla Riviera fortunatamente non ci sono stati dei danni fisici e materiali, ma ci sono stati dei danni legati naturalmente ai mancati ricavi.

Infatti, l’articolo 17 del decreto ha previsto, come dicevo, misure di sostegno al comparto turistico per la ripresa economica e per il ristoro dei danni subiti stanziando 10 milioni per le attività turistiche e ricettive, compresi: porti, stabilimenti termali e balneari, parchi tematici, parchi divertimento, agriturismi, settore fieristico, settore della ristorazione aventi ovviamente sede operativa nei territori interessati dagli eventi alluvionali.

Ovviamente, questa misura può agire solo nell’ambito dei comuni alluvionati. Lo dico perché non è compresa, ad esempio, la provincia di Rimini in questo primo elenco del Governo, quindi le attività turistiche della provincia di Rimini, come di altre province che non sono ricomprese in questo elenco, al momento sono fuori da questo tipo di misura.

Noi abbiamo ovviamente chiesto al Governo che nel prossimo decreto venga aggiornato questo elenco, perché riteniamo che anche comuni che non hanno avuto “l’acqua in casa”, per dirla in maniera semplicistica, abbiano avuto però degli effetti negativi in termini di mancate entrate, quindi giustamente debbono essere ricompresi in questa misura che è stata predisposta dal Governo.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Corsini.

Consigliere Liverani, prego.

 

LIVERANI: Grazie, assessore.

Sono parzialmente soddisfatto della risposta. La speranza è che da qui ai prossimi mesi, le lamentele che ho avuto, ma che penso abbiate avuto anche voi, soprattutto per la questione che c’è stata una pubblicità negativa verso la nostra Romagna, chiaramente per quello che è successo, che sicuramente non ha aiutato.

La speranza è che nei prossimi mesi il turismo internazionale e nazionale possa tornare come nei passati anni, quello che c’è sempre stato nella nostra Romagna.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Liverani.

 

OGGETTO 6998

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere a quanto ammonti la stima dei danni al patrimonio culturale regionale causati dagli eventi alluvionali del maggio scorso. A firma del Consigliere: Amico, Caliandro, Sabattini, Pillati, Costa, Daffadà

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 6998: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula, per conoscere a quanto ammonti la stima dei danni al patrimonio culturale regionale causato dagli eventi alluvionali del maggio scorso, a firma dei consiglieri Amico, Caliandro, Sabattini.

Prego, consigliere Amico.

AMICO: Grazie, presidente.

Affrontiamo un tema che da diverse settimane ci interessa, ma sotto un profilo e sotto un aspetto che a volte rischia di essere trascurato, ma che ha la stessa rilevanza di molte altre questioni dal punto di vista delle attività produttive, alla stessa stregua delle attività produttive, perché in seguito alle alluvioni che a partire dallo scorso maggio hanno colpito il territorio regionale, in particolare bolognese e province romagnole, si sono registrati anche danni gravissimi, inferti al patrimonio culturale regionale.

Dopo aver messo al sicuro la popolazione colpita, la Regione Emilia-Romagna è al lavoro per effettuare una ricognizione e una valutazione complessiva su musei, biblioteche, archivi, parchi e giardini, case di illustri, monumenti e siti archeologici e sui numerosi e diffusi contesti che destano preoccupazione per la loro conservazione, su cui sarà necessario intervenire per il loro restauro.

La situazione più critica si registra a Faenza, dove il Museo “Guerrino Tramonti” ha subìto gravi danni dell’edificio. Il deposito seminterrato, che contiene 1.800 opere tra ceramiche e tele, è stato completamente sommerso, mentre il museo si è allagato fino a quota trenta centimetri d’acqua. Il Museo Internazionale della Ceramica di Faenza si è reso disponibile per dare ospitalità negli spazi dei propri laboratori di restauro al patrimonio ceramico danneggiato. Danni anche al Museo “Carlo Zauli”. Si sono allagati il piano terra e la cantina, in cui si conservano le argille di Carlo Zauli, e il giardino con le sculture, sommerso, come la via antistante. Già ai primi di maggio si era inondato il deposito della “Bottega Gatti”. Nella Biblioteca Manfrediana l’acqua ha raggiunto un metro di altezza. Gli allagamenti hanno colpito anche la chiesa di San Francesco.

A Lugo l’archivio fotografico “Lugo Land” è andato sott’acqua, con parziale pregiudizio per i beni fotografici. L’acqua ha raggiunto in modo pesante anche il Teatro Rossini, con danni consistenti, che andranno accertati.

A Bagnacavallo, nella prima ondata di inizio maggio, il Museo delle Cappuccine aveva registrato l’allagamento del deposito, con danneggiamento di sei affreschi.

Preoccupa la situazione di Cesena, dove si sono registrate infiltrazioni nella Biblioteca Malatestiana. Mentre, nell’Abbazia di Santa Maria del Monte si è registrato un grave crollo e la situazione desta apprensione.

Criticità importanti anche a Gambettola per “Casa Fellini” e a Sorrivoli dove la “Casa dell’Upupa - Ilario Fioravanti” è pressoché inagibile, mentre l’intero paese è isolato.

Molti danni anche a Forlì. Preziose cinquecentine sono state raggiunte dall’acqua e dal fango nel Seminario Nuovo e si stanno predisponendo le operazioni per metterli in salvo. Sono allagati anche il deposito della biblioteca “Aurelio Saffi” di Forlì e le biblioteche di Sant’Agata sul Santerno e Solarolo.

Il dissesto idrogeologico ha causato la perdita di importanti alberature nei parchi e nei giardini storici. A Bologna, nei giardini di Villa Spada si registrano danni a causa di una frana, mentre la biblioteca è chiusa già da alcuni giorni per lo stesso motivo. Sempre a Bologna si rilevano danni al Museo Medievale. Nel piano interrato, allagato, sono in corso operazioni di aspirazione dell’acqua, senza tuttavia conseguenze per le opere, per fortuna.

In Romagna i danni sono correlati a frane, sradicamenti, inondazioni e allagamenti in corso.

In Appennino sono colpiti in modo significativo parchi e giardini storici. A Casola Valsenio, nel Giardino “Il Cardello” e a “Casa Oriani”, dove è tracimato il laghetto, si registrano smottamenti e sradicamento di alberi, così come a Brisighella nel giardino di Villa “Ginanni-Fantuzzi”.

A Tredozio il giardino di Palazzo Fantini è minacciato da numerose frane e smottamenti nella zona. Il palazzo ha subìto allagamenti alle cantine e infiltrazioni d’acqua dai tetti.

Torre Fantini è colpita da una frana di piccola entità.

La Regione Emilia-Romagna, in stretto contatto con la Sovrintendenza di Ravenna e di Bologna e con il segretario regionale dell’Emilia-Romagna, continua a raccogliere segnalazioni e a fornire indicazioni utili ai soccorsi per intervenire e salvare il patrimonio culturale.

Con il decreto legge del 1° giugno 2023, n. 61, recante interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 23 maggio, è stato istituito un fondo dedicato agli interventi di tutela e di ricostruzione del patrimonio culturale danneggiato dalle alluvioni.

Per finanziare questo fondo si è introdotto un sovrapprezzo di un euro per l’accesso ai musei statali nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 15 settembre 2023. Il Ministero della Cultura ha tempo fino alla fine di giugno per approvare il decreto indicante le modalità di assegnazione delle risorse recuperate con questo provvedimento. Oltre a questo fondo, la cui consistenza ovviamente dipenderà dal numero di biglietti staccati nei musei statali durante la prossima estate, la Direzione generale per la sicurezza del patrimonio culturale del MIC ha stanziato quasi 4 milioni di euro per interventi urgenti di messa in sicurezza del patrimonio culturale danneggiato dalle alluvioni.

In questo senso, però, chiediamo alla Giunta a quanto ammonti ad oggi la stima dei danni al patrimonio culturale causata dagli eventi alluvionali del maggio scorso e in che modo la Regione si stia attivando e intenda coordinare i fondi pubblici e le donazioni private per tutelare e ricostruire tale patrimonio. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

Risponde l’assessore Felicori. Prego, assessore.

 

FELICORI, assessore: Intanto, grazie al consigliere Amico per la sua documentata e informata interrogazione. Dovrei forse essere io a interrogarla per avere tante notizie. Diciamo che abbiamo fatto varie cose. La prima cosa che abbiamo fatto e stiamo facendo è una ricognizione puntuale di tutti i danni che ci sono stati. Nella ricognizione abbiamo ricompreso anche non solo gli edifici pubblici in senso stretto, le strutture pubbliche, ma anche gli edifici di culto, parchi e giardini storici e monumentali, incluse le dimore storiche di proprietà privata, le botteghe di produzione ceramica, in generale quelle che definiamo oggi in senso generale le industrie culturali e creative, quindi anche i laboratori di fotografia e i laboratori di musica, prevedendo che questa parte dell’economia creativa possa essere anche sostenuta non solo dai provvedimenti per la cultura, ma anche dai provvedimenti economici in generale.

Dobbiamo sempre stare attenti, quando parliamo di queste industrie, alla loro natura ibrida, non sempre pienamente riconosciuta per gli aspetti imprenditoriali.

Facciamo questo lavoro per non creare confusione istituzionale facendo riferimento al Segretariato regionale del Ministero della cultura che è stato incaricato di fare da cabina di regia di tutto questo. Quindi noi, fin dal primo incontro con il ministro Sangiuliano e con tutta la struttura nazionale del Ministero, abbiamo offerto la nostra collaborazione e mandiamo continuamente segnalazioni.

Una cosa che abbiamo fatto nell’immediato, conoscendo anche spesso la lentezza con cui gli Uffici pubblici reagiscono in situazione, abbiamo dato anche tutta una serie di indicazioni operative per quanto riguarda il pronto soccorso. Si sa che, come negli incidenti, i primi interventi che si fanno sul patrimonio artistico possono essere travolta dannosi.

Abbiamo anche cercato, per quanto temo che sia stato più buona volontà che efficacia, di dare indicazioni alle famiglie per la custodia di quello straordinario patrimonio culturale ignoto alle statistiche, ignoto ai censimenti, che sono la cultura delle famiglie, gli album fotografici dei matrimoni, delle cresime, comunioni, le lettere del figlio soldato, tutto questo mondo che non viene normalmente registrato dalla cultura ufficiale ma sappiamo quanto è importante nella cultura diffusa e popolare.

Anche personalmente ho cercato di rendermi conto della situazione visitando tutti i luoghi più gravemente colpiti. Ho anche approfittato di queste presenze per mettere in contatto le varie realtà fra loro.

In particolare abbiamo promosso l’impegno dell’Accademia di belle arti di Bologna, che ha un importante laboratorio del restauro della carta, quindi è molto importante, e hanno fatto già missioni lì.

Siamo stati noi a chiamare in causa l’Opificio delle pietre dure di Firenze per la Biblioteca Diocesana che è stata allagata e verso la quale stanno adesso marciando i camion con tutti i volumi congelati e le carte congelate.

Abbiamo sostenuto in ogni modo tutte le campagne di donazione anche private. Segnalo in particolare la scuola di musica privata di Faenza che, anche con il nostro aiuto, ha già raggiunto diverse decine di migliaia.

Infine, grazie all’azione del presidente, che voglio qui ringraziare pubblicamente, molti spazi culturali sono entrati nelle decisioni della raccolta fondi di La 7 de Il Corriere della Sera che hanno deciso di finanziare la Biblioteca Manfrediana, il teatro Rossini di Lugo, il Teatro di Conselice, e adesso – spero – ho chiesto al presidente di farsi promotore di una proposta, sempre a Mentana, per sostenere un intervento per la piena accessibilità del Parco storico di Monte Sole, oggi preclusa ai pullman, quindi alle gite scolastiche.

Sono particolarmente grato ad Amico, per questa interrogazione, perché come sempre… Talvolta si dice retoricamente che le critiche e i pungoli fanno bene; effettivamente ogni tanto fanno bene, perché mi hanno indotto questa mattina di buonora a pensare se si possa fare di più: uno dice “si può sempre fare di più e meglio”, che poi è la frase con cui non si fa nulla di più né di meglio.

Ho pensato, proprio perché ho visto questo moto di donazioni molto attivo, al fatto che la gente desidera oltre che donare in generale, sapere dove vanno i fondi, che potremmo proprio di iniziativa, magari unanime del Consiglio regionale – richiamo anche l’attenzione delle minoranze su questa proposta – sarebbe un provvedimento molto importante quello di estendere per le aree alluvionate, magari limitatamente al 23 e 24, le deduzioni fiscali dell’Art Bonus a tutto il patrimonio, incluso quindi non solo il patrimonio pubblico, dove già opera l’Art Bonus, ma anche il patrimonio religioso e il patrimonio privato.

Questo, oltre che essere giusto in linea di principio, e direi anche visionario dal punto di vista del futuro dell’Art Bonus, anche in assenza di alluvioni e di disgrazie, perché è un tema già discusso da tempo, avrebbe la straordinaria forza di raccogliere e di premiare questa voglia di sottoscrivere, che sarebbe quindi aumentata dal fatto che, come sapete, l’Art Bonus restituisce il 65 per cento della donazione, ma avrebbe anche la straordinaria forza di produrre risorse immediatamente disponibili che anche escono dalle varie modalità. Quindi, la donazione avverrebbe direttamente da privato a privato e sarebbe poi registrata dallo Stato l’anno successivo. Avrebbe anche il vantaggio che i soldi ci sarebbero subito, ma peserebbero non sul bilancio dello Stato 2023, ma sul bilancio dello Stato 2024. Insomma, è una somma di valori che mi fa dire che, se proprio dall’Emilia-Romagna arrivasse una proposta unanime in questa direzione, penso che sarebbe una buona cosa.

Ricordo…

 

PRESIDENTE (Petitti): La invito a concludere, consigliere.

FELICORI, assessore: Arrivo subito.

A consolazione di chi può avere dei dubbi dico che questa estensione, limitatamente ai beni religiosi, è già stata praticata in passato per un terremoto (non ricordo quale) e per un’alluvione a Venezia.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Felicori.

Prego, consigliere Amico.

 

AMICO: Grazie, presidente.

Mi dichiaro soddisfatto della risposta dell’assessore, così come dell’intuizione che ha presentato in aula circa l’estensione dell’Art Bonus. Credo sia un tratto interessante da dover esplorare sia per quanto riguarda il patrimonio pubblico, sia a maggior ragione per quanto riguarda il patrimonio privato e le attività, che non sono solo ed esclusivamente pubbliche in ambito culturale, che generano economia, coesione e sviluppo e che danno… Prima il consigliere Liverani ha posto un tema sulla parte di attrazione turistica e sicuramente il patrimonio culturale e le attività culturali sono una delle fonti di attrazione per quanto riguarda anche il territorio della Romagna. Quindi, raccolgo e mi riservo di cercare di ricostruire, appunto raccogliendo anche l’invito all’unanimità dell’assessore, un atto che possa portare a una soluzione di questo tipo, che reputo anche molto preferibile rispetto a potenziamenti magari sul gioco d’azzardo per finanziare le ricostruzioni. Credo che, per esempio, sul tema del patrimonio culturale l’impiego positivo dell’Art Bonus in questa chiave possa essere molto positivo.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Amico.

 

OGGETTO 7003

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa alla costituzione dell’Osservatorio regionale sul parto extra-ospedaliero e alla sua compatibilità con il dichiarato obiettivo di riapertura dei punti nascita ospedalieri. A firma dei Consiglieri: Facci, Delmonte, Marchetti Daniele, Pompignoli, Montevecchi, Occhi, Stragliati, Rancan, Bergamini, Catellani, Bargi, Pelloni, Rainieri, Liverani

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 7003: interrogazioni di attualità a risposta immediata in aula relativa alla costituzione dell’Osservatorio regionale sul parto extraospedaliero e alla sua compatibilità con il dichiarato obiettivo di riapertura dei punti nascita ospedalieri. L’interrogazione è a firma del consigliere Facci ed altri.

Prego, consigliere Facci.

 

FACCI: Grazie, presidente.

La vicenda è nota. Parliamo dei punti nascita chiusi dalla Regione negli ultimi anni, ma soprattutto partiamo dalla ammissione di erroneità di quelle scelte fatte dal presidente Bonaccini all’indomani del suo insediamento. Dichiarazione confermata anche nel marzo del 2021, quindi a pandemia quantomeno nota e per certi aspetti passata.

Che cos’è che ci fa tornare sull’argomento? Ci fa tornare sull’argomento una decisione della Regione recentissima, perché è di una settimana fa la nomina, la costituzione di un Osservatorio regionale sul parto extra ospedaliero, atto dirigenziale del 14 giugno, con la motivazione principale di ritenere opportuno di costituire, all’interno della Commissione regionale, che fu nominata nel luglio del 2021, sul percorso nascita di, appunto, costituire un Osservatorio regionale sul parto extra ospedaliero per fornire un’assistenza ulteriormente qualificata al parto extra ospedaliero.

Allora, vorremmo capire, assessore Donini, cosa sta cambiando, cosa è cambiato, se è cambiato qualcosa, perché noi eravamo rimasti oramai a luglio, comunque a metà del 2021, non solo alle parole del presidente, e vorrei richiamarle. “È stato un errore chiuderli, ma intendo tener fede a quanto preannunciato. Riapriremo i punti nascita in Appennino. Ho una sola parola anche quando sbaglio. Chiusa l’emergenza Covid, applicheremo il protocollo sperimentale, discusso con il ministro Speranza proprio a Bologna. Riapriremo Castelnuovo Monti, Bentivoglio, Porretta, Pavullo, Borgo Taro. Feci un errore, facemmo un errore. Rimedieremo. Quei punti nascita li riapriremo”.

Pochi mesi dopo venne fatto, per quanto riguarda Porretta Terme, che è evidente ho una maggiore sensibilità, senza nulla togliere ovviamente agli altri punti nascita chiusi. Su Porretta Terme fu fatta un’analisi tecnica sulla riapertura del punto nascita, con l’analisi dei costi, di quello che sarebbe stato necessario. Eravamo a metà del 2021. Non abbiamo più saputo nulla. Ovviamente abbiamo avuto l’emergenza sanitaria che ha assorbito risorse, ha assorbito verosimilmente anche professionalità.

Sicuramente si è pensato a gestire l’emergenza, correttamente.

Il punto è, questo Osservatorio che arriva fondamentalmente a voler meglio qualificare, così come dice la motivazione della delibera che lo istituisce, per un’assistenza ulteriormente qualificata. Allora è chiaro che questo sembrerebbe, chiedo a lei appunto conferma e da qui la domanda, che cosa è cambiato negli intendimenti dell’Amministrazione regionale rispetto alla riapertura, perché non si conciliano.

Tra l’altro, a distanza di due anni, la Commissione sul percorso nascita, nominata nel luglio del ‘21, dura in carica tre anni. Bene, se l’atto principale, o uno degli atti principali che questa Commissione va in un qualche modo a dover affrontare, e a distanza di due anni, quindi a poco meno di un anno dalla sua scadenza, un Osservatore sul percorso extraospedaliero, significa che c’è l’intendimento di privilegiare, sostenere questo percorso in luogo di prevedere le riaperture dei punti nascita.

Quindi la domanda, molto semplice, è come si concilia la costituzione di questo Osservatorio con il dichiarato obiettivo di riapertura dei punti nascita specie, vorrei ricordare, negli ospedali di montagna. Perché è stato un aspetto, l’aspetto dei punti nascita ospedalieri in montagna, un obiettivo dichiarato e manifestato in maniera netta.

Quindi, domanda, si completa, se con la nomina di questo nuovo organismo l’intendimento della Giunta di sostenere la riapertura dei punti nascita ospedalieri sia da ritenersi definitivamente abbandonato e rinunciato.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Facci.

Assessore Donini, prego.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente.

La ringrazio, consigliere Facci, per questa interrogazione, peraltro esplicitata in modo molto chiaro che mi consente di dare una risposta molto chiara.

Le attività dell’Osservatorio sono assolutamente indipendenti dal percorso di riorganizzazione dei punti nascita. Questa è la prima risposta. Quindi, cos’è cambiato? Sostanzialmente nulla. L’Osservatorio si pone come luogo in cui appunto vengono valutate tutte le condizioni che sono alla base della legge regionale n. 26 del 1998. La legge regionale 26 del 1998, peraltro in filiera istituzionale con tutta una serie di provvedimenti nazionali, prevede la possibilità del parto a casa, del parto extra ospedaliero. La donna può liberamente scegliere di partorire quindi nelle strutture ospedaliere, nelle case di maternità, a domicilio: così dice la legge.

La Commissione nascita regionale ha sempre predisposto gli strumenti idonei per monitorare questa possibilità sul territorio regionale delle diverse modalità di assistenza al parto, tant’è che il primo Osservatorio regionale del parto in ambiente extraospedaliero è istituito nel 2011, con funzioni di monitoraggio e di valutazione dei percorsi e degli esiti di promozione e audit di ricerca.

Quando membri dell’Osservatorio vengono meno, l’Osservatorio si ricrea perché è il presupposto per controllare la qualità e il livello di sicurezza e monitorare l’attività del parto extraospedaliero.

Quindi, non è sostanzialmente cambiato nulla. Per quello che riguarda invece i punti nascita sospesi o chiusi in passato, ricordo che il 3 novembre 2022 la Regione ha richiesto al Ministero della salute la deroga al mantenimento dei punti nascita con meno di 500 parti all’anno, tuttora aperti, o momentaneamente sospesi. Inoltre, nel 2020 e nel 2021, quello a cui faceva riferimento lei, ha inviato lo stesso ministro i documenti di fattibilità per la riapertura dei punti nascita in montagna. Per entrambi i punti al momento non abbiamo ricevuto alcuna risposta o parere; non le posso negare che la carenza di personale, in particolare dei professionisti ginecologi, ha fatto sì che nel frattempo noi abbiamo dovuto sospendere l’attività per ragioni di sicurezza, onde evitare un rischio clinico evidente, in alcune situazioni. Ma un conto è la volontà politica che ribadiamo, in particolare per le strutture che si trovano in posizione oro-geografica, quindi in particolare la montagna, lontano dai grandi hub di tenere comunque la prospettiva di una riapertura.

Tutto questo è documentato al Ministero. Aspettiamo la valutazione della Commissione nascita nazionale e del Ministero della salute.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliere Facci, prego.

 

FACCI: Grazie, presidente.

Se la risposta mi può per certi aspetti non dico soddisfare, però insomma fa chiarezza sulla questione di questa Commissione, di questo Osservatorio, anche se in realtà da come è scritto non è il rinnovo dei componenti, è la costituzione di un organismo nuovo, quindi evidentemente forse è stato impostato male. Non lo so. Ma non voglio andare su quello. Torno, però, all’aspetto principale.

Se voi volete sostenere la sanità in montagna, la dovete incentivare. Ho fatto – lei lo sa, perché mi ha risposto – una nota critica rispetto a quel bando sul ginecologo mancante nell’ospedale di Porretta, a livello tra l’altro ambulatoriale stiamo parlando. È chiaro che, se voi offrite delle prestazioni a condizioni lavorative che non sono appetibili, manca un posto a tempo indeterminato, non potrete mai sperare che ci sia una domanda adeguata a quelle che sono le richieste e le contingenze.

Io la capisco quando lei dice che è la volontà politica non è cambiata, però la volontà politica deve anche declinarsi in atti concreti che incentivino il personale sanitario a recarsi, a prendere servizio presso strutture che necessariamente, in quanto periferiche, hanno un disagio in sé. E questo manca, indipendentemente se il Governo ha risposto o deve rispondere, o da quelle che possono essere questioni di budget. Occorre incentivare i sanitari a permanere, a recarsi, a fare domanda nelle strutture. Questo vale per ginecologia, ma vale anche per tutto il resto, ahinoi, delle discipline mediche.

Sicuramente su questo argomento torneremo. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Facci.

 

OGGETTO 7004

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa ad autorizzazione e convenzioni tra il SSR ed il “Laboratorio Salute Popolare” gestito dal collettivo Làbas. A firma della Consigliera: Castaldini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo adesso all’interrogazione 7004: interrogazioni di attualità a risposta immediata in aula relativa ad autorizzazione e convenzioni tra il SSR ed il “Laboratorio Salute Popolare” gestito dal collettivo Làbas. L’interrogazione è a firma della consigliera Castaldini.

Prego, consigliera.

 

CASTALDINI: Grazie, presidente.

Gentile assessore, le racconto una storia. Chi è che mi risponderà, Donini? Perché è così stupito? È così una bella risposta? Bene.

Oggi voglio portare alla sua attenzione una storia relativa all’accreditamento di una struttura sanitaria. Aspetto, ci mancherebbe. Anche perché è una domanda interessante.

 

(interruzione)

 

CASTALDINI: Secondo me, le conviene avere qualcosa di scritto. Si fidi di me, per l’affetto che provo.

 

(interruzione)

 

CASTALDINI: No, però io la faccio e poi andiamo a braccio, va bene. Non abbia timore, appunto. No, non c’è nessun imprenditore. Questa storia non riguarda imprenditori che rimangono ingabbiati nelle maglie fitte della burocrazia regionale, nessuna autorizzazione mancata, nessuno studio medico autorizzato in ritardo, nessuna polemica per un minuzioso controllo dell’ASL, nessun radiografico fermo in attesa del nulla osta, nessun direttore sanitario arrabbiato perché le misure dell’antibagno sono diverse dai rilievi. Quindi, una buona notizia.

Il problema, caro assessore, forse è l’opposto, esattamente l’opposto. Alla fatica di tantissimi nel poter essere accreditati sembra affiancarsi la facilità di pochi forse di uno. Cosa intendo dire? Le spiego i fatti. Nei locali di vicolo Bolognetti, 2 a Bologna è attivo il Laboratorio Salute Popolare, attività organizzata e gestita dal collettivo Làbas, noto centro sociale, una vera e propria struttura sanitaria durante l’emergenza pandemica, come lei saprà. Tutti i venerdì, dalle 17,30 alle 19,30, sono stati eseguiti tamponi antigenici di seconda generazione, utilizzando tecnologia monocromo… immunocromatografica. È attivo un ambulatorio medico- infermieristico, un servizio dedicato anche alle persone escluse dal sistema sanitario, cosa sacrosanta, che fornisce visite mediche e assistenza infermieristica.

Dal 4 marzo 2022 ogni lunedì, mercoledì e venerdì al Laboratorio Salute Popolare è aperto uno studio odontoiatrico che eroga cure e interventi, come pubblicizzato, a titolo esclusivamente gratuito. Sono inoltre aperti un ambulatorio ginecologico e uno sportello psicologico nella medesima struttura. Tutto a vicolo Bolognetti.

Mi chiedo quindi e chiedo a lei, visto che non è proprio una piccola struttura sanitaria, ma un poliambulatorio vero e proprio, nel quale prestano servizio diversi professionisti, che prestano la loro opera gratuitamente, se è autorizzato dal Servizio sanitario regionale, da chi sia gestito e chi sia, se esiste, il direttore sanitario, dato che, contrariamente alla normativa, rischiando oltre 15.000 euro di multa, nulla è indicato all’interno del sito internet del poliambulatorio.

Rispetterà sicuramente, ne sono certa, visto come è attenta la nostra Regione a questo tema, anche di fronte a tutti i poliambulatori, la normativa per la sicurezza dei lavoratori, i tirocini che fanno gli studenti, come dichiarato nel sito internet, che saranno sicuramente inseriti in un progetto di tutoraggio, e ogni norma popolare e quali sono i bilanci. Già, perché la nuova normativa, nel caso fosse sfuggito, impone di indicare i contributi pubblici ricevuti e, in base al fatturato, anche i bilanci e i contributi erogati a chi ha cariche. Ad oggi nulla di questo è disponibile su internet.

Mi dispiace, ma semplicemente credo che di fronte alla fatica di tantissimi ad essere accreditati al nostro servizio, che è un servizio di eccellenza, volevo semplicemente comprendere questa stranezza che riguarda solo ed esclusivamente il centro sociale Làbas e il loro poliambulatorio.

Grazie, assessore.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Castaldini.

Assessore Donini.

 

DONINI, assessore: Grazie, presidente e grazie consigliera Castaldini.

Non mi avevano segnalato questa interrogazione, per cui non ho materiale scritto ma mi impegno fin d’ora a risponderle nel merito e ad inviarle tutto quello che lei ha richiesto, che è legittimo, per la trasparenza ovviamente e anche per la garanzia di un’attività che nel Laboratorio Salute Popolare viene svolta e che io ho avuto modo di apprezzare, come anche lei ha dato atto, soprattutto nelle fasi della pandemia quando effettivamente determinate azioni, anche di tutela della salute nella comunità cittadina, venivano gestite in maniera assolutamente generosa e coordinata anche con il Dipartimento di salute pubblica.

Per quello che lei individua, cioè una sorta di corsia preferenziale nei confronti della gestione del collettivo Làbas del Laboratorio Salute Popolare, io non ho avuto rilievi alcuno. Per cui, le posso dire che ad oggi io non ho notizia di determinate mancanze nella titolarità dell’esercizio della funzione che lei richiamava a livello sanitario.

Però, in ogni caso lei ha chiesto delle specifiche e mi riprometto ovviamente di attivare subito il mio Ufficio in giornata e darle conto di quello che ha chiesto.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

Consigliera Castaldini.

 

CASTALDINI: Presidente, un po’ dura essere soddisfatta.

Aggiungo un piccolo quadro, un pezzetto che volevo portare alla sua attenzione.

Io sono certa che ci saranno verifiche puntuali. Non ho detto che c’è una strada preferenziale, ho chiesto come mai quelle cose non sono segnalate.

Il collettivo non è più o meno di un imprenditore del settore sanitario e il Servizio Sanitario Regionale dovrebbe fare proprio questo, trattare tutti allo stesso modo.

Le aggiungo un altro aspetto. Ho individuato qualche stranezza. Perché, chiedo a lei, a che titolo le cooperative che hanno in affido i minori migranti vanno tutte, o quasi tutte, presso il poliambulatorio Làbas.

Mi dicono che i prezzi siano modici, ma poco o tanto, il tema è che preferiscono il privato al pubblico, in questo caso: come mai? Avete convenzioni ad hoc, vengono fatti dei prezzi di favore perché qualcuno, Regione o Comune, mette la parte mancante?

La vostra narrazione parla sempre di sanità pubblica e le cooperative vanno dalla sanità privata, neanche convenzionata: perché? Come mai? Cosa accade?

Già il nostro blasonato sistema sanitario universale, tanto decantato in tutte le Commissioni è snobbato dalle cooperative e dai collettivi: è un fatto un po’ strano, questo, sembra un controsenso politico, invece è lampante un cortocircuito in corso nella città del sindaco più progressista del mondo, Lepore, e nella regione dove di fatto la guida del Partito Democratico è quella di Elly Schlein.

Grazie

 

OGGETTO 6987

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare per garantire la pulizia e la manutenzione dei canali e il ripristino dei corsi d’acqua di Casalgrande (RE). A firma del Consigliere: Cuoghi

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 6987: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alle misure da adottare per garantire la pulizia e la manutenzione dei canali e il ripristino dei corsi d’acqua di Castelgrande.

L’interrogazione è a firma del consigliere Cuoghi. Prego, consigliere.

 

CUOGHI: Grazie, presidente.

Ci riferiamo agli eventi della settimana scorsa, all’ennesimo nubifragio che si è abbattuto sulla nostra regione, su vari territori, ma con questa interrogazione ci concentriamo su alcuni territori della provincia di Reggio Emilia, in particolare, sul comune di Casalgrande e Scandiano, che sono stati tra i più colpiti, almeno per quello che riguarda i comuni di pianura, a causa dell’esondazione di due piccoli corsi d’acqua, ma che evidentemente non hanno tenuto l’ondata di piena causata anche da queste forti precipitazioni avvenute nell’arco di poco tempo, che ovviamente hanno creato danni e disagi alla popolazione.

A Scandiano abbiamo avuto quattro persone sfollate, mentre a Casalgrande abbiamo avuto una zona alluvionata abbastanza ampia e importante, e soprattutto un po’ atipica, perché anziché essere la parte che andava verso il fiume Secchia, quindi che scaricava da quel lato, era sulla sponda opposta rispetto al canale.

Ci sono state ovviamente con questo episodio anche dei cedimenti per quello che riguarda la pianura, ma con questa interrogazione ci interessa sapere per quello che riguarda anche questi corsi d’acqua secondari quale fosse lo stato di manutenzione, lo stato di pulizia, soprattutto degli alvei dei corsi d’acqua. Questo perché ovviamente il corso d’acqua, se è grande e tracima, fa un grande disastro, se è piccolo, però tracima comunque molto in fretta perché ha una piccola portata e quindi in entrambi i casi la gestione e la manutenzione dell’alveo è importante.

Ci chiediamo, con questa interrogazione, quali azioni la Regione, anche tramite gli enti predisposti, abbia messo in atto per prevenire ciò. Grazie.

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Cuoghi. Vicepresidente Priolo, prego.

 

PRIOLO, vicepresidente della Giunta: Intanto, consigliere, è un piacere rivederla. La volevo ringraziare per l’attività che ha prestato e sta prestando anche al COR regionale come Croce Rossa.

Allora, quello che lei mi chiede è la dimostrazione del fatto che l’emergenza è ancora in corso, è in itinere e che gli eventi continuano a colpire il nostro territorio, anche perché sono eventi che si sono avuti in rapida evoluzione durante le giornate del 3, 4, 7 e 13 giugno scorsi. Le intense precipitazioni hanno provocato numerosi allagamenti, come lei ha detto, e smottamenti.

In particolare, gli eventi del 3 e 4 giugno hanno colpito alcune località in comune anche di Baiso, questo è oramai noto, gli eventi del giorno 7 la località Gatta in comune di Castelnovo né Monti e gli eventi del 13 giugno, in particolare il Comune di Casalgrande. Il giorno 13 si stima che in meno di un’ora nella località di Sant’Antonio di Casalgrande siano caduti dai 55 ai 60 millimetri di pioggia in un’ora.

Le intense precipitazioni del giorno 13 hanno determinato l’esondazione di parecchi rii collinari in gestione all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile di Reggio Emilia, al Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale e ai Comuni per i tratti tombinati, tra cui il rio Riazzone al confine tra Casalgrande e Scandiano, esondato nei pressi della zona in cui è attraversato dal canale di Reggio, che lo sottopassa.

Le acque del rio sono state in parte raccolte dal canale, che ha avuto la funzione di gronda e quindi ha consentito di raccogliere una parte delle acque che fuoriuscivano dal rio Riazzone, limitando le esondazioni a valle, e recapitandole nello stesso Riazzone, il quale, inoltre, ha esondato più a valle in località Arceto, come ha detto lei, in comune di Scandiano, non lontano dalla sua immissione nel torrente Tresinaro.

Abbiamo poi il rio Canaletto, in via Canaletto nel comune di Casalgrande e Scandiano. L’esondazione del rio Canaletto è stata causata dalla presenza di alcuni ponticelli, almeno un paio, di antica costruzione, che attraversano il corso d’acqua e che non hanno una sezione idraulica adeguata a far defluire il grande quantitativo di acqua presente; eventi che stiamo vedendo anche per grandi fiumi in grandi città. In questo punto non si sono registrate ostruzioni causate da tronchi o da rami fluttuanti.

Abbiamo poi il rio Medici in comune di Casalgrande, in corrispondenza di un tratto tombinato all’interno dell’abitato del centro di Casalgrande; rio Riazzone in località Sant’Antonio; il canale di Secchia; rio Rocca. Insomma, una presenza abbastanza diffusa.

Gli operatori del Consorzio sono immediatamente intervenuti risolvendo, ove possibile, situazioni di criticità idraulica e operando anche nei giorni successivi all’evento.

Ancora in questi giorni stanno rimuovendo piante cadute negli alvei e i sedimenti che ostacolano il regolare deflusso e proseguiranno questa attività anche nelle prossime settimane, oltre ad effettuare ricognizioni per l’individuazione di ulteriori danni.

I tecnici consortili hanno affiancato i Sindaci e i tecnici comunali nella gestione dei primi interventi d’urgenza, intervenendo in emergenza e operando in sinergia con l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile.

Con riguardo agli interventi di manutenzione eseguiti da parte dell’Agenzia regionale nel corso degli anni, si richiamano quelli eseguiti recentemente, quindi riguardanti la manutenzione della vegetazione, riprofilatura, ripristino dell’officiosità idraulica del rio Canalazzo, del rio Motta, del rio Riazzone, del rio Canaletto, del rio Medici, del rio Fontana.

Nel 2021 la manutenzione della vegetazione rio Ca de Fii, rio Roteglia, rio Santa Maria affluente rio San Valentino, rio Fornarci, rio Fossa Varano nel 2022.

La rimozione di un tratto tombinato del rio Rocca in Comune di Castellarano, compresa la risagomatura del tratto terminale dell’affluente del Rio, la manutenzione del taglio della vegetazione lungo tutto il tratto del rio Rocca.

Questo da parte nostra, ma il Consorzio di Bonifica Emilia Centrale investe ogni anno circa 200.000 euro e nel bilancio del 2023 sono stati stanziati 250.000 euro. Svolge inoltre attività in diretta amministrazione con il personale e mezzi del Consorzio. Circa 20 persone tra centro operativo di Bibbiano e Arceto, circa sei tecnici, quattro macchine operatrici per interventi di manutenzione.

A questi interventi ordinari si sommano numerosi altri tipi di tipo straordinario finanziati dalla Regione che hanno interessato gli altri tratti: il rio Enzola, il torrente Rodano, rio Vianello e altri.

Tuttavia, alla luce delle mutate condizioni che oramai, come lei stesso ha sottolineato, hanno creato questi disagi e che vedono sempre più spesso il ripetersi di fenomeni localizzati e particolarmente intensi con pesanti conseguenze per il reticolo minore, ove sono presenti tratti tombinati o attraversamenti spesso non adeguati, risulta necessario effettuare continui interventi di manutenzione, oltre che il presidio del territorio, nonché migliorare la gestione dei tratti tombinati in stretta sinergia e collaborazione tra gli Enti deputati alla relativa manutenzione: Comune, Regione e consorzi.

Vista la stretta correlazione tra i tratti naturali e il cielo aperto, reticolo di bonifica e i tratti che nel corso degli anni sono stati oggetto di copertura in particolare nei centri abitati in aree produttive, appare inoltre opportuno ripensare e migliorare il corretto deflusso delle acque dei fossi di scolo di regimazione dei terreni agricoli in coerenza con i Regolamenti comunali, creando strette sinergie anche con il mondo dell’agricoltura.

Il corretto deflusso delle acque attraverso la realizzazione di un’idonea rete di regimazione può, di fatto, limitare l’erosione del suolo e convogliare, attraverso idonei sistemi di drenaggio, le acque meteoriche verso i fossi stradali oppure verso la rete idrografica naturale. Insomma, abbiamo tanto lavoro da fare e dovremmo anche rivedere gli approcci del passato.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, vicepresidente Priolo.

Consigliere Cuoghi, prego.

 

CUOGHI: Grazie, presidente. Grazie alla vicepresidente per la risposta. Ricambio anche i ringraziamenti della presenza costante. Ci siamo incontrati sui luoghi dell’emergenza e quindi sappiamo che la Vicepresidente lavora in maniera costante, come anche ha dimostrato questa risposta, di cui sono felice di dichiararmi soddisfatto. È una risposta completa, puntuale, che riconosce quello che è successo e riconosce quello che ci sarà da fare anche in futuro. Insomma, mi sembra la strada giusta da percorrere.

Voglio solamente fare una piccola, piccolissima puntualizzazione. Come avevo indicato anche nel testo dell’interrogazione, c’era stata già, per quello che riguardava in particolare il rio Rocca, una segnalazione da parte dei residenti di un muro che era stato ritenuto ormai per le mutate condizioni anche climatiche che vediamo costantemente, era stato ritenuto ormai insufficiente, e proprio quello ha tracimato.

Se è vero che magari un’Agenzia ha una visione più complessiva sul territorio e più completa, spesso i cittadini, le segnalazioni anche dei cittadini e quegli occhi puntati sul singolo problema riescono a fare la differenza a livello di dettaglio.

Ecco, questa è l’unica cosa che aggiungerei alla risposta della vicepresidente per ottenere veramente un’azione più completa.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 7005

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all’esito del confronto con il Governo in funzione della definizione di un piano complessivo per affrontare in modo adeguato le criticità, generate dal dissesto idrogeologico, presenti nelle aree montane della nostra regione e, nello specifico, sui tempi per il ripristino in sicurezza della viabilità lungo la Sp57, nella provincia di Reggio Emilia, fra i comuni di Ventasso e Vetto. A firma della Consigliera: Bondavalli

 

PRESIDENTE (Petitti): Procediamo con l’interrogazione 7005: interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito all’esito del confronto con il Governo in funzione della definizione di un piano complessivo per affrontare in modo adeguato le criticità, generate dal dissesto idrogeologico, presenti nelle aree montane della nostra regione e, nello specifico, sui tempi di ripristino in sicurezza della viabilità lungo la Superstrada 57 nella provincia di Reggio Emilia fra i comuni di Ventasso e Vetto, a firma della consigliera Bondavalli.

Prego, consigliera.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente. Devo dire che la risposta, e torniamo a parlare, ovviamente, degli effetti del maltempo e delle criticità, della vicepresidente Priolo alla precedente interrogazione introduce molto bene il tema. Ha accennato la vicepresidente Priolo, peraltro, delle criticità che sono presenti anche nella provincia di Reggio Emilia, ma soprattutto, credo, abbia testimoniato il doveroso e costante lavoro che questa Regione ha messo in campo per far fronte a quanto drammaticamente generato dagli eventi meteo-climatici che hanno interessato la nostra regione, si diceva bene, nel mese di maggio e nella prima parte del mese di giugno. Per questo anche l’emergenza è ancora in corso.

Per quello che riguarda il territorio di Reggio Emilia, è certamente importante anche richiamare quanto affermato dalla vicepresidente in risposta ad una interrogazione di cui sono anche stata cofirmataria, insieme ai colleghi, appunto, consiglieri di maggioranza reggiani, ovvero che tutti i Comuni della provincia di Reggio Emilia siano ricompresi tra i territori per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza con delibera del Consiglio dei ministri 4 maggio 2023 e con delibera del Consiglio dei ministri del 23 maggio 2023; così come anche rassicura avere appreso, sempre in quell’occasione, che la criticità a oggi più rilevante in ambito reggiano, faceva riferimento anche prima la vicepresidente, relativa alla frana di Levizzano di Baiso è costantemente monitorata.

Sono in corso ogni giorno, appunto, lavori di rimozione della terra con sostanzialmente due obiettivi, uno, quello di mettere in sicurezza e continuare a mettere in sicurezza l’abitazione. Siamo stati, anche la vicepresidente è stata sul posto a testimonianza proprio di questo lavoro. Anche io nei giorni scorsi sono andata. C’è questa abitazione, ovviamente, nei pressi, proprio adiacente la frana. E poi c’è il tema della strada provinciale 486, su cui transitano ogni giorno 20.000 veicoli.

Ecco, premesso questo, nella seconda parte della scorsa settimana, sempre per esito delle criticità generate dagli eventi meteo-climatici, si è rivelato un aggravamento di una frana già presente. Qui siamo tra i comuni di Ventasso e Vetto, lungo la strada provinciale 57 nei pressi dell’incrocio di Gottano. Per questo motivo è stata disposta la chiusura di un suo tratto di percorrenza, con conseguente deviazione del traffico su percorsi alternativi. Ovviamente ci sono disagi e incrementi di tempo di viaggio per tutti coloro che abitano lì oppure che utilizzano quell’asse viaria per, appunto, raggiungere o la propria abitazione o le proprie incombenze quotidiane. Sono, quindi, a chiedere i tempi stimati per il ripristino della viabilità in sicurezza nel tratto interrotto da questa arteria stradale indicata.

Permettetemi anche un punto politico un po’ più generale rispetto a questi temi, essendosi i fenomeni di dissesto manifestati in aree territoriali che sono già interessate da conclamate fragilità. Allora è evidente quanto sia oggi indispensabile una pianificazione complessiva che, oltre al repentino ripristino, ovviamente, di quanto gravemente danneggiato nelle ultime settimane, possa essere funzionale ad affrontare strutturalmente la questione relativa al dissesto idrogeologico.

È naturale in tutto ciò occuparsi prima di tutto di quanto rappresenta somma urgenza, in modo da arrivare alla stagione autunnale con ripristino e messa in sicurezza effettuati.

Ieri si è tenuta una conferenza stampa in Regione e il dato che ha fornito la vicepresidente a questo riguardo è molto importante, si attesta quasi a 6.000 il numero degli interventi indispensabili per un corrispettivo finanziario che supera gli 1,8 miliardi di euro. Di questi, 516 circa sono già stati spesi per lavori già eseguiti o in corso d’opera.

Allora, ovviamente c’è bisogno, c’è la necessità di una immediata e pronta disponibilità di risorse provenienti dal Governo nazionale, senza le quali l’approdo all’esecuzione, al completamento delle opere previste, evidentemente, non sarà possibile.

Allora a riguardo, in giornate in cui esponenti di primo piano del Governo attaccano strumentalmente, diciamolo, senza motivo la Regione sul suo procedere in questa situazione emergenziale, sarebbe utile anche capire lo stato d’essere del confronto con l’Esecutivo nazionale in riferimento alle garanzie finanziarie, normative e procedurali necessarie che deve assicurare al riguardo di un tema così, come sappiamo tutti, molto importante e molto delicato.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Bondavalli.

Vicepresidente Priolo, prego. 

 

PRIOLO, vicepresidente della Giunta: Come ha sottolineato lei, consigliera, ma anche il consigliere Cuoghi, la realtà di Reggio in realtà è particolarmente delicata. Lo era già precedentemente e questo evento non può che aggravare situazioni.

La frana di Baiso, peraltro, ha avuto un’accelerazione in un tratto che non era mai stato coinvolto da una frana anche storica ma che non aveva mai interessato il versante di strada.

Per cui, è questo che ci sta preoccupando e su cui ci stiamo concentrando in maniera molto importante, anche perché abbiamo già asportato quantitativi di terra superiore ai 240.000 metri cubi. Per cui, quantitativi molto importanti.

In relazione alla grave situazione di dissesto che si è generata a seguito degli eventi meteorologici di maggio, come noto il commissario Bonaccini ha attivato, ai sensi dell’ordinanza di Protezione civile 992, la ricognizione delle spese di danneggiamenti, come lei ha sottolineato, coinvolgendo tutti gli Enti e le strutture operative al fine di rappresentare al Governo e al Dipartimento nazionale di Protezione civile quanto stimato.

Nell’ambito di tale ricognizione la Provincia di Reggio Emilia ha segnalato la stima complessiva pari a 63,58 milioni.

In particolare, in relazione alla SP 57 da lei citata, sono stati attivati e conclusi i primi interventi di somma urgenza attivati con il verbale del 25 maggio 2023 per il ripristino del transito sulla SP 57 Vetto-Ramiseto al chilometro 1 + 900 nei pressi dell’incrocio – siamo molto puntuali, abbiamo anche il GPS che li individua – all’incrocio per Gottano in comune di Vetto, per un importo di 24.000 euro.

Sono in corso lavori di consolidamento della scarpata di Monte sulla SP 57 in comune di Ventasso per 50.000 euro. Contestualmente, nella medesima ricognizione, sono stati rappresentati i seguenti ulteriori fabbisogni per lavori di consolidamento della scarpata di Monte, sempre in comune di Ventasso, per un importo di 180.000 euro; i lavori di messa in sicurezza della scarpata di Monte in comune di Vetto per un importo di 150.000 euro.

Infine, tra gli interventi di tipologia D, quelli che ho spiegato ieri in Commissione per il rischio residuo, quindi per un ritorno alle condizioni anti evento e quindi ulteriori interventi urgenti, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo, è indicato il rifacimento di un manufatto ai fini dell’adeguamento idraulico per un importo di 10 milioni di euro.

Ferma restando la possibilità da parte di ciascun ente di competenza di attivare, anche in anticipazione e con proprie risorse gli interventi più urgenti, la messa a disposizione ai diversi soggetti attuatori di ulteriori risorse dipenderà dai tempi entro i quali saranno stanziati dal Governo, come ha sottolineato lei, e che auspichiamo siano il più breve tempo possibile.

Infatti, in merito all’attivazione di pianificazione e programmazione degli interventi necessari a far fronte al dissesto idrogeologico nelle aree collinari e montane, duramente colpite dagli eventi dello scorso mese di maggio, come avrà appreso dagli organi di stampa, si è aperto un confronto interlocutorio che, ovviamente, è ancora in corso.

Le rappresento che il lavoro del sistema regionale nel suo complesso sta proseguendo al fine di ribadire la necessità già manifestata in questa fase interlocutoria, che riteniamo non negoziabile, almeno per interventi finalizzati al superamento della fase di emergenza, che gli enti del territorio hanno doverosamente avviato e stanno avviando in attesa della copertura finanziaria.

Ciò premesso, per completezza di informazione, evidenzio che sto valutando anche l’utilizzo di parte delle risorse rese disponibili dal Ministero dell’ambiente per una programmazione di competenza del 2023 pari come oramai è noto a 13 milioni di euro per tutta la Regione. Però, il mio intento è fare sinergia con quanto è già stato stanziato e con quanto auspicabilmente sarà ulteriormente messo a disposizione per le emergenze di maggio.

A tale fine ho già chiesto un incontro la settimana scorsa al ministro Pichetto Fratin, ritenendo importante, in questa fase, il coordinamento con il MASE, che, come voi sapete, ha la competenza in materia di programmazione delle risorse destinate alla difesa del suolo. Nell’attesa delle indicazioni sul percorso che ci ricondurrà alla ricostruzione, ho bisogno anche io di chiarezza per sapere come utilizzare al meglio le risorse.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, vicepresidente.

Consigliera Bondavalli, prego.

 

BONDAVALLI: Grazie, presidente. Ringrazio la vicepresidente. Mi dichiaro ovviamente soddisfatta della risposta, che restituisce un lavoro molto puntuale rispetto alla interrogazione che facevo riferita al territorio di Reggio Emilia.

In ordine alla parte più complessiva, proprio relativa alla necessità da parte del Governo nazionale di assicurare un piano strutturale di ripristino urgente e prevenzione sui fenomeni di dissesto idrogeologico, ci tengo, così in chiusura, a rimarcare il mio sostegno a richieste e operato della Regione, nella speranza che tutto ciò che viene puntualmente sottoposto all’attenzione in merito venga garantito in un clima di leale collaborazione istituzionale e nel più breve tempo possibile.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

 

OGGETTO 6997

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quale sia, ad oggi, la stima dei danni che gli eventi alluvionali del maggio scorso hanno causato nei territori montani della nostra regione. A firma della Consigliera: Piccinini

 

PRESIDENTE (Petitti): Passiamo all’interrogazione 6997: interrogazione di attualità a risposte immediate in aula, per sapere quale sia ad oggi la stima dei danni che gli eventi alluvionali del maggio scorso hanno causato nei territori montani della nostra regione. L’interrogazione è a firma della consigliera Piccinini.

Prego, consigliera.

 

PICCININI: Sì, grazie, presidente. Torniamo naturalmente a parlare delle alluvioni che a distanza di poche settimane hanno colpito la nostra regione, provocando gravissimi danni sia alle persone che alle attività produttive, che alle infrastrutture.

Sappiamo che la nostra regione, purtroppo, ha il più alto tasso di pericolosità per frane e questa alluvione ha fatto registrare danni gravissimi, inferti alle aree collinari, alle aree montane, dove la situazione è estremamente delicata, dove gli interventi di sistemazione delle frane richiederanno necessariamente tempi lunghi e dove ci sono evidenti problemi di viabilità, dimostrazione ne è anche i question time che sono stati fatti, che si sono svolti questa mattina proprio su questi temi.

Come sappiamo bene, purtroppo, restano criticità soprattutto sulle strade provinciali e comunali. È stata fatta una prima stima nella riunione del 9 giugno, che è di almeno 750 milioni di euro di danni. Il 15 giugno la Regione, insieme ai rappresentanti di UPI e ANCI regionali, ha presentato al primo incontro del tavolo permanente fra l’esecutivo e gli enti locali, che è stato coordinato dal ministro alla Protezione civile, dicevo, la Regione ha presentato la prima stima che, come sappiamo, è provvisoria, relativa ai danni causati dall’alluvione, che ammontano a 8,8 miliardi di euro.

Ecco, in questo quadro, io credo che la Regione debba darsi delle priorità. In questo senso ripristinare la viabilità compromessa dal maltempo deve, dal mio punto di vista, avere un’attenzione particolare. Va garantito il diritto alle persone, a chi vive in questi territori di spostarsi, di lavorare, anche per evitare di accentuare quei divari che questa Regione ha sta provando a contrastare con le politiche messe in campo fino ad oggi e i cui risultati rischiano di essere compromessi.

Parliamo, lo sappiamo tutti quanti, di aree che sono a rischio spopolamento in condizioni normali, quindi soffrono di questo tipo di problemi e oggi rischiamo un maggiore abbandono da parte dei cittadini e anche delle attività produttive.

Ecco quindi che le chiedo, assessore, quale sia oggi la stima aggiornata dei danni che gli eventi alluvionali del maggio scorso hanno causato nei territori montani della nostra Regione e se il Governo abbia stanziato risorse specifiche per le zone colpite.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Piccinini.

Risponde l’assessore Taruffi, prego

TARUFFI, assessore: Grazie, consigliera. Grazie, presidente.

L’interrogazione ci dà l’occasione di fare il punto su un elemento fondamentale delle vicende alluvionali che hanno colpito in particolar modo anche l’Appennino emiliano-romagnolo.

Vado con alcuni dati e poi una considerazione del poco tempo che abbiamo.

Sulla viabilità comunale abbiamo 1552 cantieri urgenti e prioritari che sono stati messi in atto per risolvere gli isolamenti delle varie frazioni nelle varie realtà, per un totale di 175 milioni. 36 milioni in corso di esecuzione e 141 da attivare.

Sulla viabilità provinciale abbiamo 138 cantieri urgenti e prioritari, per risolvere sempre gli isolamenti, per un totale di 132 milioni, 15 in corso di attivazione che si stanno svolgendo e 118 da attivare. Complessivamente, sul capitolo frane e viabilità, abbiamo 2743 interventi urgenti e prioritari.

Giusto perché qualcuno non dica che la Regione non sta dando i numeri in modo preciso e puntuale, alla fine probabilmente saranno oltre un miliardo i danni stimati, 500 milioni sono le somme che fanno la somma urgenza. Ci sono anche 125 milioni su strade ANAS.

Per il momento dal Governo su tutto questo non abbiamo nessun tipo di informazione precisa, perché voglio ricordare che i 2 miliardi che sono stati decantati di somma urgenza avevano 200 milioni. Per il resto parliamo di soldi che vanno alle imprese per le ricostruzioni delle imprese e per il sostegno alle imprese, alle attività e alle famiglie, ma sulle infrastrutture di quei 2 miliardi praticamente non c’è nulla.

Ecco perché stiamo chiedendo al Governo non tanto la fiducia, perché quella la chiediamo e si chiede ai cittadini, al Governo chiediamo di fare il proprio lavoro, di avere rispetto per le Istituzioni locali, per questa Istituzione e, lo ripeto, chiediamo al Governo di fare il proprio lavoro. Chiediamo di cessare le inutili provocazioni, le strumentalizzazioni come quella di cui si è reso protagonista il viceministro Galeazzo Bignami, e lo voglio dire con chiarezza in questa Istituzione, non ho parlato pubblicamente, ma parlo qui: una provocazione insopportabile. Chiediamo a lui e al Governo di fare il proprio lavoro. Abbiamo appreso ieri che è stato aperto l’ennesimo tavolo a Palazzo Chigi presenti i ministri Salvini, Tajani e altri ministri, tra cui Fitto. Abbiamo il tavolo di coordinamento del ministro Musumeci. Mi pare ci siano molti tavoli, molta confusione e poche idee chiare. Noi chiediamo al Governo le risorse per mettere a posto anche solo queste misure che ho ricordato, perché il rischio è che Comuni e Province, che stanno operando in somma urgenza, vadano in squilibrio economico-finanziario e, altro elemento per cui dobbiamo essere molto chiari, il commissario all’emergenza e il commissario alla ricostruzione, anche solo per le ragioni che ho evidenziato adesso, è evidente che devono essere nominati e portati avanti in modo contestuale. Non è un ghiribizzo il nostro, è un fatto amministrativo. Per questo chiediamo al Governo, ripeto, di fare il proprio lavoro, di metterci a disposizione le risorse, cosa che non sta avvenendo, in particolar modo per la montagna, e chiudo, se non per quel poco più di 2 milioni che ha stanziato il ministro Salvini, che sono stati attribuiti senza la minima consultazione, senza la minima concertazione con gli Enti locali, con le Istituzioni locali, con questa Regione, ma semplicemente con decisione diretta del ministro e, cosa importante, per lo più in Comuni amministrati dal centrodestra. Se questa è la modalità con la quale si intende dare una risposta all’Emilia-Romagna noi non ci siamo. Così proprio non ci siamo. Quindi, ognuno smetta di fare provocazioni. Ognuno faccia il proprio lavoro, che ne abbiamo bisogno.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Risponde la consigliera Piccinini. Prego, consigliera.

 

PICCININI: Grazie.

Ringrazio l’assessore. Devo dire che il quadro è particolarmente preoccupante sia nella forma che nella sostanza. Provo a riassumere. Se ho capito bene, sono stati stimati per la montagna intorno al miliardo di euro di danni e 500 sono solo le somme urgenze, a fronte di una copertura di 200 milioni.

Voglio ricordare che questi interventi di somma urgenza, se non trovano copertura, diventano debiti fuori bilancio a carico dei Comuni.

Provo a tradurre in termini anche politici la risposta che ho ricevuto. Per quanto riguarda le azioni messe in campo dal Governo, siamo di fronte a uno Stato che sta abbandonando i territori alluvionati. Lo dico anche rispetto alle dichiarazioni che in parte citava l’assessore, che sono uscite in questi giorni, da parte di esponenti del Governo che affermano… Musumeci ha dichiarato che questo Governo non è un bancomat e io sono anche sconcertata, appunto, dalla polemica di un Viceministro che passa il suo sabato pomeriggio a fare polemica politica su Facebook. Credo che questo dimostri solo una cosa, un disprezzo verso gli alluvionati, che vengono dipinti da questo Esecutivo come un popolo di accattoni.

Da un certo punto di vista, so bene che la Regione ha la responsabilità di ripensare alle proprie politiche. Qui però c’è un Governo che fa campagna elettorale sulla pelle di chi è stato colpito dall’alluvione e che sta letteralmente bloccando la ricostruzione, non stanziando le risorse necessarie, non nominando un commissario che possa agire in deroga alle procedure ordinarie e applicando in maniera stravagante e inusuale le norme e le procedure per l’emergenza, rallentando i tempi di azione.

Ricordo che oggi siamo già nella fase 2, nella fase di ricostruzione. Cantare “Romagna Mia” non basta più. Servono certezze. Non servono sicuramente passerelle e tanto meno polemiche sui social, soprattutto da chi riveste cariche istituzionali, non serve assolutamente. Ricordo che l’autunno è dietro l’angolo e oggi servono risposte certe ai cittadini che sono stati colpiti.

Quindi, io ringrazio l’assessore anche per una risposta chiara e un grido d’allarme nei confronti del Governo che sta arrivando da più parti. Davvero credo che serva utilizzare il buonsenso e anche un po’ di serietà, che in queste ore purtroppo da questo Esecutivo non si vede.

 

OGGETTO 6991

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle regole speciali introdotte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per gli studenti delle zone alluvionate che dovranno sostenere gli esami di terza media e gli esami di Stato. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

PRESIDENTE (Petitti): Proseguiamo con l’interrogazione 6991, interrogazione di attualità a risposta immediata in aula in merito alle regole speciali introdotte dal Ministero dell’Istruzione e del merito per gli studenti delle zone alluvionate, che dovranno sostenere gli esami di terza media e gli esami di Stato. L’interrogazione è a firma del consigliere Mastacchi.

Prego, consigliere.

 

MASTACCHI: Grazie, presidente. Parliamo di esami di maturità 2023 per i ragazzi delle zone alluvionate. L’8 giugno il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha firmato un’ordinanza per introdurre regole speciali per gli studenti di terza media e di quinta superiore che abitano nei comuni alluvionati in Emilia-Romagna.

L’ordinanza conceda agli studenti di sostenere gli esami di terza media e gli esami di Stato senza le classiche prove scritte. Ci sarà una sola corposa prova orale, cioè un’interrogazione il cui esito finale determinerà il voto.

Sono arrivate diverse segnalazioni da ragazzi abitanti nelle zone alluvionate e ragazzi che si sentono penalizzati perché i criteri di selezione così massivi fanno sì che parecchi ragazzi che avrebbero potuto in realtà sostenere l’esame, si vedono classificati come quelli che effettivamente questo problema ce l’hanno.

Quindi, il criterio è esclusivamente legato alla residenza anagrafica e se uno studente abita in una strada dove non ci sono stati danni ma in un Comune compreso nell’elenco del Ministero, deve comunque sostenere obbligatoriamente la prova solo orale.

Nel caso delle scuole superiori frequentate da studenti provenienti da diversi Comuni si manifesta anche il caso dove una parte dei ragazzi sosterranno l’esame nel metodo classico e una parte invece lo sosterranno con questo strano modo, quindi solo con la prova orale.

La mancanza di scelta, in modo particolare la mancanza di scelta da parte dello studente, comporta un disconoscimento della tipologia di lavoro svolto durante l’anno dagli studenti stessi che si sono preparati lungamente e metodicamente per poter sostenere questo esame.

Quindi si chiede alla Giunta se, ed eventualmente quali sono le azioni correttive che la Regione ha intrapreso per non discriminare questi ragazzi che ora più che mai hanno bisogno di certezze e di normalità, visto che l’ordinanza del ministro è arrivata in ritardo e ad oltre un mese dal primo evento alluvionale a pochissime ore dall’avvio delle prove di esame di Stato, appunto.  La mancata condivisione ha comportato gravi criticità evidenziate in primo luogo delle famiglie degli studenti ma anche dallo stesso mondo della scuola e delle organizzazioni sindacali.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

Risponde l’assessore Salomoni, prego.

 

SALOMONI, assessora: Grazie, presidente. Grazie, consigliere.

Consigliere, come lei sa, come io ho avuto modo anche di ribadire attraverso la risposta all’interrogazione analoga a questo question-time presentata dal Partito Democratico, la definizione dei contenuti e delle modalità degli esami di Stato sono di competenza esclusiva del Ministero.

In particolare il ministro Valditara dobbiamo dire che ha esercitato questa sua prerogativa senza nessun coinvolgimento della Regione attraverso quella che è l’ordinanza che lei ha citato, quella dell’8 giugno del 2023, che regola gli esami di Stato di primo e di secondo ciclo di istruzione e che noi abbiamo appreso essere stata emessa attraverso un comunicato stampa, non attraverso una comunicazione ufficiale verso una struttura alla Regione che comunque sulla scuola presenta alcuni elementi di competenza condivisa.

Il Ministero ha citato, in alcuni suoi interventi, contatti informali preventivi avuti con gli Enti locali, ma noi siamo a ribadire che in Regione Emilia-Romagna, con Regione Emilia-Romagna, non è mai avvenuto un momento strutturato di confronto, di condivisione del testo dell’ordinanza, di valutazione degli effetti che questa avrebbe avuto sulla nostra realtà territoriale, tenendo conto in particolare del fatto che si applica ai territori definiti dal decreto n. 61 del 2023 e che sono territori a macchia di leopardo, per capirci, quindi territori in alcuni punti neanche definiti con precisione, perché, come lei sa, i territori delle frazioni sono sparsi, non hanno un confine geografico preciso e puntuale.

In particolare, su questo aspetto specifico ritenevamo fosse utile trovare una soluzione differenziata rispetto a quella del cratere usato per il terremoto del 2012. In questo senso avevamo avviato un’interlocuzione con l’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna su soluzioni differenti da questo.

Appreso dell’ordinanza, abbiamo provato ad esprimere, attraverso comunicazioni il 12 giugno e il 13 giugno, in presenza del ministro che è venuto in visita presso le scuole a Forlì e a Lugo, le nostre perplessità su questo tema.

Faccio presente che a Forlì erano presenti anche famiglie e sindacati che esprimevano pareri molto simili a quelli che lei ha portato in aula oggi e a quelli che noi abbiamo comunicato al ministro. Abbiamo provato a condividere l’ipotesi che fossero gli studenti a scegliere quale delle due metodologie, a procedura normale, chiamiamola così, o solo orale, utilizzare per la maturità, e il ministro ci ha risposto, sempre per mezzo stampa, che questa soluzione non è applicabile per questioni procedurali.

A questo punto vengo a rispondere alla sua domanda, nella consapevolezza dei limiti che ha la competenza regionale sulla scuola, che non ha evidentemente al suo interno la competenza specifica sugli esami di Stato. Abbiamo tentato di intervenire, ma riteniamo che a questo punto non esistano spazi di ulteriore riflessione con il Ministero.

Prendiamo atto degli impatti di questa scelta, che è stata effettuata unilateralmente da Roma e che ora il ministro cerca anche di scaricare su altri, visti gli effetti che ha avuto sul territorio. Però, noi auspichiamo che su futuri interventi si possano trovare degli spazi di collaborazione preventiva che consentano di individuare soluzioni che tengano conto delle sollecitazioni del territorio, a partire dagli studenti e dalle famiglie, ma anche da tutto il mondo della scuola e del lavoro presso la scuola. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessora Salomoni.

Consigliere Mastacchi, prego.

 

MASTACCHI: Grazie, assessore. La ringrazio della sua puntuale risposta, della quale sono soddisfatto, non tanto per i contenuti puntuali, non tanto per la soluzione che si manifesta poi a valle di questo lavoro che è stato fatto, che comunque conferma che, purtroppo, sarà fatto questo lavoro massivo, che in gran parte penalizzerà gran parte degli studenti.

Percentualmente credo che quelli che realmente avranno bisogno di questa modalità rispetto al totale coinvolto saranno sicuramente un numero molto basso, per cui, come ho detto in un’altra occasione, è strano perché di solito i ragazzi tendono ad avere il piacere di schivare gli esami. Invece in questo caso si sono manifestati molto vogliosi di poterlo sviluppare come era previsto in condizioni normali. Per cui è un peccato che tutti quelli delle zone coinvolte devono sottostare a questa modalità che li penalizza pesantemente. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Mastacchi.

 

OGGETTO 6994

Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali provvedimenti abbia sino ad oggi previsto il Governo per sostenere le imprese e le famiglie colpite dall’alluvione del mese di maggio 2023. A firma dei Consiglieri: Montalti, Bulbi, Marchetti Francesca, Rossi, Caliandro, Sabattini, Fabbri, Mumolo, Zappaterra, Gerace, Rontini, Mori, Dalfiume, Costa, Pillati, Daffadà

 

PRESIDENTE (Petitti): Siamo arrivati all’ultima interrogazione, interrogazione 6.994, interrogazione di attualità a risposta immediata in aula per sapere quali provvedimenti abbia sino ad oggi previsto il Governo per sostenere le imprese e le famiglie colpite dall’alluvione nel mese di maggio 2023. L’interrogazione è a firma dei consiglieri Montalti e altri.

Prego, consigliera Montalti.

 

MONTALTI: Grazie, presidente. È passato più di un mese dall’alluvione in Romagna. In aula, in Commissione, ieri anche con un intervento importante, approfondito della nostra vicepresidente, ci siamo confrontati più volte sui bisogni, sui danni significativi che l’alluvione ha portato alla nostra terra: migliaia di edifici danneggiati, l’agricoltura e le imprese, i beni culturali, come evidenziava prima il collega Amico, e l’impatto enorme anche al patrimonio ambientale, alle nostre colline e alle nostre montagne.

Questi eventi hanno lasciato un segno profondo nel territorio e nella vita delle persone e delle famiglie che vi abitano. Da settimane affrontiamo tutte le conseguenze che l’alluvione ha portato, confrontandoci con le persone, con i cittadini, con le imprese, lavorando. Voglio qua ricordare il lavoro incessante dei sindaci, dei Comuni, della Protezione civile, della Regione, lavorando per cercare di mettere in sicurezza tutto quello che è possibile, con le risorse che per ora abbiamo e con gli strumenti che per ora abbiamo, che sono strumenti purtroppo deboli, perché ancora il Governo non ha fatto un decreto che può aiutarci a passare dalla fase di emergenza, gestita attraverso i canali della Protezione civile, alla fase di ricostruzione più strutturata.

Ieri la vicepresidente Priolo in Commissione ci ha illustrato in maniera chiara quelli che sono i danni, i danni che non sono ipotizzati in maniera generica ma sono stati stimati in maniera puntuale, concreta, con un’opera importantissima fatta dai Comuni nel confronto sempre con la Regione e con l’Agenzia della Protezione civile.

Già da ora sono stati attivati alcuni interventi, 74 interventi urgenti, per un totale di 93 milioni di euro investiti.

Mentre cerchiamo, con le poche risorse che per ora il Governo ci ha concesso, di intervenire per la messa in sicurezza di argini, di frane e di strade, la grande preoccupazione va alle famiglie e alle imprese che sono state duramente colpite dall’alluvione.

Con quello che potevamo abbiamo iniziato a dare le prime risposte, i contributi, i primi 5.000 euro da anticipare alle famiglie colpite, il contributo forfettario di 750 euro per sostenere le spese legate alle perizie, il sostegno a chi ha perso la casa e ha bisogno adesso di pagare un affitto e ha dovuto trovare soluzioni abitative momentanee e alternative. Tutto quello che possiamo fare con gli strumenti attuali lo stiamo mettendo in campo ma siamo molto preoccupati. Perché dopo più di un mese quella che era la preoccupazione, l’incredulità, anche da parte delle persone, delle imprese, dei lavoratori di essersi trovati nel mezzo di un evento tragico, catastrofico, enorme, rischia di trasformarsi in disperazione, perché ancora, dopo tre incontri ufficiali tra le Amministrazioni locali, la Regione e il Governo, non abbiamo ottenuto risposte chiare.

Durante, lo voglio ricordare, l’ultimo incontro che si è tenuto a Roma del tavolo permanente fra l’Esecutivo rappresentato dal ministro Musumeci, gli Enti locali, i sindaci e la Regione, di fronte alla richiesta di risposte chiare fatta dalla Regione e dai sindaci c’è stata quella frase che è stata anche riportata e ribadita: “Il Governo non è un bancomat”. È una frase che lascia molto amaro in bocca, perché di fronte ad una tragedia simile ci aspettavamo, ma non voglio usare il passato, ci aspettiamo risposte più chiare, concrete, da parte del Governo.

Per questo voglio anche ricordare che, a fianco all’anticipo dei 5.000 euro, misura che la Regione ha già avviato, dedicata alle famiglie colpite, bisognerebbe subito far partire l’anticipo di 20.000 euro per le imprese, ma per farlo abbiamo bisogno di garanzie di copertura dal Governo. Abbiamo bisogno che il Governo si impegni in questo senso. Quindi, oggi, anche alla luce degli ultimi incontri intercorsi a Roma, sono qua a chiedere alla Giunta di aggiornarci in merito a quali provvedimenti abbia sino ad oggi previsto il Governo per sostenere le migliaia di imprese colpite, le migliaia di famiglie che hanno perso tutto per sostenere delle comunità che davvero in questo momento si sentono abbandonate dal livello nazionale.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Montalti.

Risponde il sottosegretario Baruffi. Prego.

 

BARUFFI, sottosegretario: Grazie, presidente.

I provvedimenti a favore di imprese e famiglie messi in campo sino ad ora dal Governo sono interamente riconducibili al decreto-legge n. 61 del 2023, che è attualmente all’esame del Parlamento per la conversione.

In particolare, nel provvedimento non figurano misure generali di sostegno alle famiglie, se non quelle di sospensione dei termini, in particolare per i Comuni inseriti nell’allegato 1.

Per quanto attiene al sistema delle imprese, oltre ai provvedimenti di sospensione termini che ho richiamato, figurano il decreto misure settoriali, ad esempio per le imprese esportatrici o per alcune imprese agricole che hanno subito danni, insieme ad una misura di garanzia per l’accesso al credito; tutte misure attivate con modalità ordinarie.

Ai sensi del Codice di Protezione civile, è previsto che il commissario per l’emergenza possa attivare prime misure di sostegno economico a favore di famiglie e imprese ed è quanto si è provveduto a fare con il primo contributo, fino ad un massimo di 5.000 euro per le famiglie, richiamato dalla consigliera interrogante; ma è anche quanto il Commissario ha esplicitato di voler fare a favore delle imprese con una prima misura fino a 20.000 euro per ogni singola impresa. Questo prevede il Codice nella fase di emergenza.

Tuttavia, da una prima ricognizione condotta dalle nostre strutture, con il supporto attivo delle associazioni economiche, le imprese potenzialmente beneficiarie di questa misura sarebbero oltre 26.000, 12.000 quelle agricole e 14.200 le altre; per cui le risorse necessarie ammonterebbero potenzialmente a 524 milioni di euro, una somma con ogni evidenza ben maggiore dello stesso rifinanziamento che il Governo ha fatto con il decreto n. 61 al FEN, cioè il fondo nazionale, che è stato pari a 200 milioni di euro.

Si consideri, inoltre, che sempre con tale fondo, cioè con questo dei 200 milioni, il commissario dovrebbe far fronte a tutte le spese per i primi interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio e riattivazione delle infrastrutture. L’ammontare dei lavori che è stato presentato al Governo e ancora ieri nella III Commissione è stimato in questo momento in un miliardo e 876 milioni.

In assenza di una misura significativa da parte del Governo, non risulta allo stato possibile soddisfare quindi tutte le necessità qui brevemente rappresentate, pur prevedendo il Codice di Protezione civile l’attivazione di queste misure di primo sostegno nella fase di emergenza. Per questa ragione, il commissario, insieme ai rappresentanti di Comuni e Province, ha indicato al Governo questa come priorità. Anche al netto di tutte le altre discussioni questa è la priorità, perché si possano dare risposte a imprese, famiglie e messa in sicurezza del territorio.

Più in generale, tuttavia, è opinione della Regione e degli enti locali, ma devo dire anche delle rappresentanze economiche e sociali che sono state coinvolte, che occorra un provvedimento generale tempestivo che definisca in modo organico e con procedure speciali gli strumenti e le risorse per attivare tanto le misure di indennizzo e sostegno alle famiglie e alle imprese, tanto gli interventi di messa in sicurezza e adeguamento delle infrastrutture idrauliche e della mobilità del territorio.

A fronte di questa richiesta, che è stata l’oggetto del confronto a Palazzo Chigi, del Tavolo permanente giovedì della settimana scorsa, quel Tavolo è stato aggiornato da parte del Governo per valutare le determinazioni del caso.

Al momento non è ancora stata fissata una nuova convocazione, nel momento in cui tuttavia il Parlamento sta esaminando il provvedimento, il decreto 61, e sta audendo tutte le rappresentanze istituzionali e sociali.

Per parte nostra ci siamo attivati, oltre a rappresentare una proposta di impianto e lo stato di necessità a partire dall’immediato, cioè anche da questa fase di urgenza, di emergenza, un pacchetto di provvedimenti per migliorare, oltre che per ampliare la portata del decreto 61, che si sta perfezionando in queste ore, devo dire, con il contributo attivo ancora una volta di tutte le rappresentanze economiche e sociali che ci hanno fatto pervenire le loro proposte. Quindi, siamo nella condizione di poter rappresentare un pacchetto complessivo al sistema, ai nostri parlamentari, oltre che al Governo.

Grazie, presidente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, sottosegretario Baruffi.

Consigliera Montalti.

 

MONTALTI: Io ringrazio il sottosegretario per la chiarezza con cui ha delineato quello che è un percorso fondamentale, chiarezza che peraltro, voglio rilevare, la Regione e la Giunta hanno sempre avuto in queste settimane anche nel rispetto dell’interlocuzione con il Governo.

Adesso davvero noi ci aspettiamo altrettanto da parte della presidente del Consiglio e da parte del Governo nazionale, perché i cittadini e le imprese della Romagna non possono più aspettare.

 

PRESIDENTE (Petitti): Abbiamo concluso le interrogazioni.

 

Cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi

 

PRESIDENTE (Petitti): Consigliera Castaldini, prego.  

 

CASTALDINI: Grazie, presidente, per la parola.

Chiedo a lei, e attraverso lei a tutta l’Assemblea, di poter osservare un minuto di silenzio per il presidente Silvio Berlusconi.

Volevo anche ringraziarla, a nome mio e del partito che rappresento, per la sua presenza e per aver rappresentato l’Assemblea legislativa alle esequie.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Se non ci sono obiezioni, osserviamo un minuto di silenzio.

 

(L’Assemblea osserva un minuto di silenzio)

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

Colleghi, riprendiamo i lavori con il nostro ordine del giorno.

 

Inversione ordine dei lavori

 

PRESIDENTE (Petitti): È pervenuta richiesta di inversione dell’ordine dei lavori a firma dell’assessore Donini, per trattare prioritariamente il seguente oggetto, l’atto amministrativo oggetto 6757, la proposta di iniziativa della Giunta recante gli interventi dell’accordo di programma per il settore degli investimenti sanitari ai sensi dell’articolo 20, legge n. 67 del 1988, sesta fase.

Sull’inversione dell’ordine dei lavori chiedo se c’è un intervento a favore e uno contro. Non ho richieste di intervento.

A questo punto nominiamo gli scrutatori: consigliera Maletti, consigliere Fabbri, consigliere Occhi.

Votiamo la richiesta di inversione per alzata di mano. Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvata.

La richiesta è approvata.

 

OGGETTO 6757

Proposta d’iniziativa Giunta recante: “Interventi dell’Accordo di Programma per il settore degli investimenti sanitari, ai sensi dell’art. 20, L. n. 67/88 - VI fase”. (127)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): A questo punto, passiamo alla discussione generale sul provvedimento.

Chi si iscrive a parlare? Consigliera Soncini, prego.

 

SONCINI: Grazie, presidente.

Trattiamo oggi un atto votato e discusso nella Commissione che presiedo, alla presenza e presentato dall’assessore Raffaele Donini, che contiene notizie fondamentali per i nostri territori e la nostra sanità. Lo diceva l’assessore Donini in Commissione, anche in questi anni complessi sotto molti punti di vista la nostra Regione non ha mai smesso di promuovere investimenti e progettazioni in sanità, sia legati ai fondi del PNRR, sia legati agli accordi di programma con il Governo.

“Entro settembre – diceva – saremo in grado di appaltare tutta quella che è la nostra dotazione finanziaria del PNRR e siamo in grado anche di mandare avanti le priorità che attengono alle varie fasi dell’articolo 20”.

In questa proposta parliamo di fondi inseriti nel programma straordinario di investimenti messo a punto dalla Regione Emilia-Romagna. Tutti gli interventi sono stati scelti dentro agli investimenti contenuti e proposti dal DEFR, individuando alcune priorità strategiche funzionali, per un totale di risorse messe a disposizione pari a 198 milioni e 600.000 euro, 9 milioni e 900.000 euro dei quali provenienti da finanziamenti regionali.

Primo criterio, interventi urgenti di consolidamento strutturale antisismico. Siamo stati nel 2012 colpiti dal sisma. Non vogliamo disattendere la necessità di investire in questo senso risorse che sono importanti e quindi ciò include il consolidamento sismico dell’Ospedale di Comunità di San Secondo e, sempre dal punto di vista sismico, l’ospedale di Borgo Val di Taro nonché i lavori di miglioramento strutturale del Policlinico di Modena e della palazzina ambulatoriale dell’Ospedale Maggiore di Bologna e dell’Ospedale Santissima Annunziata di Cento.

Secondo criterio, sono stati inclusi alcuni degli interventi che si trovano nella fase prossima alla cantierabilità o che richiedono un’ulteriore copertura finanziaria per poter essere portati a compimento e per evitare, quindi, il blocco dei cantieri dovuti ai forti rincari che hanno interessato le materie prime, all’aumento dei costi legati all’energia e all’inflazione. Parliamo in questo caso del completamento dell’Ospedale MIRE di Reggio Emilia, punto di riferimento di alto profilo per maternità e infanzia, allestimento tecnologie biomediche, e la nuova maternità e pediatria dell’Ospedale Maggiore di Bologna; progetti che non si fermano nonostante la complessità della fase storica che stiamo attraversando e nonostante l’aumento dei costi di realizzazione dell’opera.

Terzo criterio, la prosecuzione del reperimento delle risorse necessarie per realizzare i tre ospedali, che per noi in questa legislatura sono priorità in ordine al loro finanziamento. Sono Cesena, Carpi e Piacenza. Qui, in particolare, si prevede di mettere a disposizione ulteriori 57 milioni di euro per il finanziamento dell’Ospedale di Carpi, la cui modalità verrà decisa nell’ambito della discussione della CTSS di Modena.

Il quarto criteri sono gli investimenti mirati, con un’attenzione a proseguire l’irrobustimento della rete delle strutture, soprattutto quelle hub di emergenza urgenza e dei poli chirurgici. Qua troviamo un investimento importante su Parma, con il nuovo Polo chirurgico diagnostico dell’emergenza-urgenza per 29 milioni di euro. È un intervento molto importante. Il nuovo edificio ospiterà le funzioni di accoglienza e percorsi diagnostici terapeutici di molte delle patologie tempo-dipendenti. È e sarà sostanzialmente il trauma center non solo di Parma. Il nuovo polo, inoltre, consentirà logisticamente la separazione dei percorsi dell’emergenza, che qui sono sviluppati, e quelli dell’urgenza che proseguiranno nell’attuale setting.

Quindi si proietta quelle che sono le linee di indirizzo della riforma dell’emergenza-urgenza, spiegate peraltro ieri, proprio ieri, dall’assessore Donini, che ha indicato la direzione e la strada di cambiamento in Commissione.

Infine, il quinto criterio, una quota per le attrezzature per ospedali e ambulatori. Saranno destinati 10 milioni di euro per l’acquisto di nuove tecnologie al fine di ridurre le liste d’attesa sia per interventi chirurgici, che per visite ambulatoriali. Ogni azienda predisporrà un Piano di fornitura per garantire il rinnovamento adeguato, guardando l’appropriatezza anche rispetto alle tecnologie che ci consentono di essere ovviamente localisti ma anche aperti. Dimenticavo di dire, attrezzature per ospedali e ambulatori non ricompresa nel PNRR.

Ovviamente, questo è il senso della nostra proposta odierna. Sono interventi importanti attesi per il nostro territorio.

L’ospedale è un luogo di riconoscimento e di identificazione per una comunità, non solo di erogazione di servizi. Quindi, sono tutte scelte che si fanno insieme, che si fanno ovviamente con un orizzonte di senso, che è quello ovviamente che la salute, tra l’altro, è un presupposto di tutto il resto dell’essere, del realizzarsi come persona, di avere la pienezza di vita, quindi porre al centro la persona e la comunità uno dei suoi beni fondamentali, diritto fondamentale. Continua a essere una priorità, ovviamente, anche quella di scommettere sul futuro di quella che è una grande opera, cioè del funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale.

Quindi anche in qualche modo sulla salute, che è un bene comunitario, non un bene di consumo, un bene di tutti e non un bene in vendita, anche quello di investire proprio sulle strutture pubbliche, sul servizio pubblico per contrastare la fuga del personale dal servizio pubblico e dalle strutture pubbliche.

Tutto questo compiendo un ulteriore sostanziale passo avanti per la qualità della nostra sanità a beneficio del nostro territorio e di un sistema sanitario sempre più di prossimità, in grado di rispondere ai bisogni di salute dei nostri cittadini.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Soncini.

Altri in dibattito generale?

Consigliere Marchetti, prego.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Stiamo parlando di opere e obiettivi che comunque ci trasciniamo dietro ormai da anni, infatti stiamo parlando poi della sesta fase degli interventi previsti dall’accordo di programma per quanto riguarda il settore degli investimenti sanitari, che poi sono quelli previsti dall’articolo 20 della legge 67 dell’88.

Sono interventi, come sappiamo benissimo tutti, come ci siamo detti più volte, che vengono finanziati al 95 per cento da risorse statali e una compartecipazione del 5 per cento di risorse regionali.

Prendiamo atto, con l’oggetto posto oggi in votazione che, per via del prolungarsi dei tempi amministrativi per la realizzazione e la progettazione, ad esempio, del nuovo ospedale di Piacenza o del nuovo ospedale di Carpi, restano pertanto 165.300.000 euro delle risorse statali deliberate dal CIPE, unitamente anche a 23.370.000 euro a valere su risorse previste dal comma 442 e articolo 1 della legge n. 178 del 2020. In più, ovviamente, quel 5 per cento che dicevamo prima, ovvero l’equivalente di 9.930.000 euro di risorse regionali.

All’interno di questo pacchetto di interventi che andiamo di fatto a finanziare, troviamo opere o rinnovi tecnologici che interessano un po’ tutte le aziende sanitarie. Partiamo dalla ASL di Piacenza, dove si parla di rinnovo tecnologico biomedico per aree chirurgiche, specialistiche, l’ASL di Parma, miglioramento sismico corpo B ospedale di San Secondo. Per quanto riguarda, invece, la ASL di Modena, si parla sì di rinnovo tecnologico biomedico, ma anche della realizzazione del nuovo ospedale di Carpi e così via.

Ad esempio, c’è anche l’intervento che riguarda l’ASL di Reggio Emilia, ovvero quello riguardante il secondo stralcio dei lavori di completamento impiantistico del cosiddetto MIRE, Maternità e Infanzia di Reggio Emilia.

Ho citato quest’ultimo esempio proprio perché credo sia importante sottolineare alcuni aspetti che già dal principio, quando abbiamo iniziato a discutere già nella passata legislatura anche di queste opere che la Regione Emilia-Romagna e le varie aziende sanitarie si sono prefissate di realizzare, ci sono sicuramente opere che condividiamo e opere invece che contestiamo non tanto per una carenza di fiducia nei confronti di una nuova struttura che potrebbe garantire un nuovo servizio, ma più che altro perché temiamo che con la realizzazione di determinate opere o nuove strutture si possa arrivare, purtroppo, a un depotenziamento dei servizi che attualmente o che in passato, comunque, abbiamo avuto a livello territoriale.

Il discorso legato al MIRE di Reggio Emilia, confrontandomi anche con i colleghi eletti su quei territori, è proprio legato al fatto che la realizzazione di questo nuovo polo porterà inevitabilmente comunque un depotenziamento dei punti nascita già presenti o che erano presenti sul territorio, così come, per quanto riguarda anche lo stesso ospedale di Carpi, abbiamo sempre contestato l’individuazione del luogo in cui si vorrebbe realizzare questa nuova struttura. Quindi, anche in questo caso non è una contestazione nei confronti di una nuova struttura, che andrebbe a garantire un servizio ulteriore, ma al luogo che è stato individuato; così come anche sull’ospedale di Cesena, che adesso non è ricompreso nelle tabelle che sono contenute in questo atto, ma che abbiamo sempre contestato perché non abbiamo ancora compreso quale sarà il suo ruolo all’interno del servizio sanitario regionale, a fronte di un costo imponente di quest’opera.

Quindi, tante luci e ombre contenute nel pacchetto che andiamo a finanziare, che stiamo finanziando, appunto, con queste risorse certamente importanti, ma che ci fanno capire un aspetto molto centrale che dovrebbe caratterizzare la vita amministrativa di un’Istituzione come la nostra, ovvero quello che non è solo importante progettare. L’assessore Donini, al termine della Commissione sanità che ha dato il primo via libera a questo atto, ha detto chiaramente che le aziende sanitarie non si sono mai fermate nel progettare e comunque investire.

Noi diciamo, però, al tempo stesso che è, sì, importante progettare, ma sarebbe importante comunque farlo bene e, una volta che si individuano comunque i luoghi e le opere da realizzare, farlo in fretta. Grazie, presidente. Quindi, anticipo anche la nostra intenzione di voto, così velocizziamo comunque i lavori dell’aula. Così come abbiamo fatto in Commissione, ci asterremo proprio per le motivazioni che ho appena espresso, ovvero che ci sono opere che comunque condividiamo all’interno di questo pacchetto e altre opere, invece, che critichiamo fortemente.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Marchetti.

Altri in dibattito generale? Io non ho altre richieste di intervento in dibattito generale. Conclude, quindi, la discussione l’assessore Donini. Prego.

 

DONINI, assessore: Sì, presidente, poche parole per ringraziare innanzitutto la presidente Soncini e tutti i componenti della Commissione Salute della Regione, sia di maggioranza sia di minoranza, perché raramente capita che un atto strategico di investimenti possa passare senza alcun voto contrario. Questo credo che sia indice anche di una maturazione complessiva e una consapevolezza complessiva di quanto siano importanti gli investimenti in sanità.

I criteri li ha ben spiegati la presidente Soncini e non mi dilungo, ma sono criteri che ubbidiscono in parte a emergenze che sono sopravvenute. Penso, per esempio, quello di non fermare i cantieri in corso. Su un’opera si possono avere pareri diversi ma è del tutto evidente che quando un’opera parte e c’è la rete arancione, occorre completare l’opera. Questa sesta fase dell’accordo di programma con lo Stato ci dà l’opportunità di mettere risorse proprio per completare i cantieri in corso.

Poi, continuare un lavoro molto faticoso, direi quasi interrotto da anni, e continueremo anche in futuro, per mettere in sicurezza antisismica i nostri edifici ospedalieri. Gli edifici ospedalieri nascono ben prima delle circostanze che hanno portato poi molte parti del territorio alla definizione di zona sismica. Occorre ogni volta destinare risorse in tal senso.

Poi, ovviamente, a tutti gli investimenti in tecnologie nei nuovi ospedali. In realtà ne avremo tre nuovi in Emilia-Romagna, che sono Carpi, Piacenza e Cesena e il Polo di emergenza urgenza di Parma che ha una funzione anche HUB provinciale.

Ringrazio quindi il lavoro della Commissione. Teniamo conto, ovviamente, di tutte quelle che sono state le espressioni che si sono sviluppate in essa.

Devo anche ringraziare il lavoro dei nostri tecnici, sia della Regione sia delle ASL, perché voi sapete come funzionano gli accordi di programma? Cioè, lo Stato mette a disposizione delle risorse e questo Governo ha più volte evidenziato la grande capienza di risorse ancora non spese a livello nazionale in edilizia sanitaria e noi siamo la Regione che obiettivamente riesce, fase dopo fase, ad ottenere gli accordi di programma della fase successiva. Questo avviene soltanto perché la Regione è in grado di destinare, progettare e portare avanti gli investimenti oggetto dei finanziamenti.

Tant’è che finita questa approvazione, l’atto andrà entro fine luglio all’attenzione del Ministero, attenderemo i tempi tecnici della valutazione dei Ministeri interessati e una volta bollinata la sesta fase noi potremo portare avanti anche una fase successiva, la settima fase, per ulteriori investimenti.

Siamo la Regione che non disperde risorse finanziarie per gli investimenti necessari in edilizia sanitaria impiegandoli in criteri che sono obiettivamente legati sia alla necessità e all’emergenza che abbiamo a livello territoriale, sia anche alle scelte strategiche che possono essere condivise o in parte condivise, ma che sono comunque molto chiare e definite dagli orientamenti anche dell’Assemblea.

Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Donini.

A questo punto siamo alle dichiarazioni di voto. Chi si iscrive a parlare? Io non ho richieste per quanto riguarda le dichiarazioni di voto. Consigliere Cuoghi, prego.

 

CUOGHI: Grazie, presidente. Molto brevemente.

È evidente che ogni investimento in sanità è un investimento che è gradito e che viene accettato volentieri, su cui poi bisognerà comunque tenere gli occhi aperti e verificare anche i risultati e l’efficacia dei soldi che sono stati spesi. Ci sono, volevo fare notare, opere e in particolare mi riferisco, ad esempio, all’ospedale di Carpi, che sono attese da tempo, che sono sicuramente opere, investimenti e strutture che tutti quanti attendiamo, su cui, però, devo dire che il tempo fatto trascorrere, i continui annunci e poi rimandi e poi rinvii e poi modifiche, eccetera, hanno fatto lievitare in modo esorbitante anche per certi aspetti i costi.

L’investimento è buono, ma l’investimento è buono se è fatto bene, perché se su un investimento a causa di ritardi, a causa di mancate previsioni o errate previsioni dobbiamo poi andare ad apportare dei correttivi è evidente che servirà ormai farlo stesso, ma il parere non può essere così netto e così preciso.

Per questo motivo, non ci opponiamo certo a questa proposta, ma il nostro voto sarà di astensione.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Cuoghi.

Altri in dichiarazioni di voto? Non ho altri in dichiarazione di voto.

A questo punto mettiamo in votazione il provvedimento, per alzata di mano.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

(La delibera oggetto 6757 è approvata per alzata di mano a maggioranza dei presenti)

 

OGGETTO 6707

Progetto di legge d’iniziativa Giunta recante: “Modifiche alla legge regionale 18 giugno 2004, n. 13 (Adesione della Regione Emilia-Romagna alla Fondazione Italia-Cina)”. (67)

(Relazione della commissione, discussione e approvazione)

(Ordine del giorno 6707/1 oggetto 7013 – Presentazione, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora passiamo all’oggetto 6707, il progetto di legge d’iniziativa della Giunta recante le modifiche alla legge regionale 18 giugno 2004, n. 13, “Adesione della Regione Emilia-Romagna alla Fondazione Italia-Cina”.

Il testo è stato licenziato in Commissione Politiche economiche nella seduta del 13 giugno. È un progetto di legge composto da sei articoli. La relatrice della Commissione, la consigliera Zamboni Silvia, ha preannunciato di svolgere relazione orale ed è pervenuta una proposta di ordine del giorno a firma dei consiglieri Bargi e Zamboni.

Apriamo il dibattito generale, il procedimento di discussione con la relazione della relatrice della Commissione, consigliera Zamboni. Prego, consigliera.

ZAMBONI, relatrice della Commissione: Grazie, presidente. È un progetto di legge molto semplice, ma anche, appunto, se non è un atto complesso, voglio comunque ringraziare sia i tecnici, che hanno fornito le informazioni utili per inquadrare il provvedimento, l’assessore Colla, che ha dato disponibilità ad accogliere sia un emendamento che abbiamo approvato in Commissione, che era a firma Bargi e Zamboni, sia un ODG, che poi illustrerà il consigliere Bargi, e ringrazio proprio il consigliere Bargi che, pur senza un’investitura ufficiale, ha svolto, per così dire, il ruolo di relatore di minoranza, perché appunto ci siamo intesi molto, molto positivamente per portare sia questo emendamento, che introduce una clausola valutativa che non c’era nel progetto di legge, sia poi per il contenuto dell’ordine del giorno, che sarà lui a illustrare.

Il progetto di legge della Giunta nasce dal fatto che nella Fondazione Italia-Cina c’è stato un cambiamento. È regolamentata da una legge precedente che questo progetto di legge va a modificare. Questa Fondazione Italia-Cina, di cui la Regione Emilia-Romagna è stata cofondatrice, ha visto aggiungersi la Camera di commercio Italia-Cina, per cui ha cambiato status. Quindi, adesso è la Italy China Council Foundation. Nel cambiare status ha cambiato però anche alcune competenze al proprio interno, che ne ampliano molto, appunto, l’attività.

A queste attività, che erano già proprie della Fondazione Italia-Cina, che in pratica ha il ruolo di mettere in connessione le nostre imprese con il sistema imprenditoriale della Cina, alle precedenti funzioni svolte dalla Fondazione Italia-Cina si aggiungono adesso specifiche attività di interesse generale, quali lo sviluppo dei rapporti economici, commerciali, industriali, agricoli, finanziari e culturali tra l’Italia e la Cina, la formazione economica, commerciale, finanziaria, la raccolta e la diffusione mediante circolari, pubblicazioni o altri mezzi divulgativi di notizie e informazioni sulle leggi e sulle norme che regolano gli scambi tra i Paesi interessati, e questo è molto importante per favorire i contatti tra le nostre imprese, lo studio dell’andamento delle rispettive attività produttive, la collaborazione con gli Enti governativi e le pubbliche amministrazioni dei Paesi coinvolti, la sensibilizzazione dei rispettivi organi governativi e delle amministrazioni pubbliche sui problemi di carattere generale la cui soluzione abbia attinenza con gli scopi della Italy China Council Foundation, che è, lo ricordo, un ente che non ha scopo di lucro.

La legge così modificata non comporta ulteriori oneri economici per la Regione. Va detto che l’attività che svolge la Regione Emilia-Romagna, a carattere commerciale, di collaborazione economica con la Cina è molto rilevante.

A livello nazionale nel 2022 il valore dell’interscambio complessivo tra Italia e Cina, secondo l’Istat, si è attestato intorno ai 73,9 miliardi, con un aumento del 36 per cento rispetto all’anno precedente: 57,5 miliardi, quindi il 49 per cento, di importazioni cinesi in Italia e per 16,4 miliardi di esportazioni italiane in Cina.

La Cina rappresenta la seconda fonte di importazione dietro la Germania e la decima destinazione di esportazioni, quarta tra i Paesi fuori dall’Unione europea, per l’Italia.

Per quanto riguarda i settori merceologici dell’export italiano in Cina: macchinari, apparecchi, prodotti tessili, abbigliamento, pelli, accessori, articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici, sostanze e prodotti chimici, autoveicoli, rimorchi e semirimorchi.

Per quanto riguarda, invece, l’import italiano dalla Cina: computer e apparecchi elettronici ottici, prodotti tessili, abbigliamento, pelli, accessori, macchinari, apparecchi elettrici, sostanze e prodotti chimici.

Facendo adesso un focus sulle regioni, le regioni chiave per l’interscambio commerciale tra Italia e Cina sono al primo posto la Lombardia, col 33,8 per cento delle esportazioni e il 39,8 per cento delle importazioni; l’Emilia-Romagna al secondo posto col 16,7 per cento delle esportazioni e il 10,25 per cento delle importazioni; Veneto col 9,8 delle esportazioni e il 12,4 delle importazioni; Piemonte, 11,8 delle esportazioni e 7 per cento delle importazioni.

L’Emilia-Romagna in particolare indirizza verso la Cina il 3,3 per cento delle proprie esportazioni totali; a livello provinciale spiccano Bologna, Modena e Reggio Emilia. Guardando adesso i settori merceologici dell’export dell’Emilia-Romagna in Cina, macchinari e apparecchi, mesi di trasporto e tra questi anche autoveicoli, prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori, articoli farmaceutici e prodotti chimici.

Per quanto invece riguarda l’import dell’Emilia-Romagna dalla Cina, macchinari e apparecchi, prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori, metalli di base, prodotti in metallo, apparecchi elettrici, e tra questi motori, generatori, trasformatori, apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell’elettricità e anche apparecchi per uso domestico; poi computer, apparecchi elettronici e ottici.

Naturalmente, queste attività si svolgono anche attraverso imprese italiane a partecipazione cinese che nel nostro territorio rappresentano l’11 per cento del totale nazionale, quindi collocano la nostra Regione dietro Lombardia e Lazio come terza regione in classifica, anche per quanto riguarda il numero di dipendenti impiegati presso imprese italiane a partecipazione cinese con poco più di 4.600 dipendenti.

Questo è il quadro in cui si svolgono questi rapporti. Ovviamente, resta sempre l’auspicio che insieme alle attività commerciali si svolgano attività più di carattere culturale, anche a beneficio dei famosi diritti civici, civili e sociali, che sappiamo che non sempre nel Paese, in questo mega hub di attività economiche vengono rispettate. Quindi, la speranza è sempre che attraverso gli accordi commerciali nascano anche collaborazioni di altro tipo. Va detto che, proprio nell’ultimo rapporto della Fondazione, veniva evidenziato come ci siano stati cambiamenti nella legislazione cinese a vantaggio del rispetto dei diritti delle donne. Infatti, è importante che anche il commercio sia un canale per lo scambio a un livello, appunto, culturale. In questo contesto, comunque, è chiaro che l’obiettivo principale di questo Italy China Council Foundation è di curare soprattutto gli aspetti delle relazioni economiche.

Ricordo infine che l’Emilia-Romagna è l’unica Regione italiana che siede nel consiglio di amministrazione, ma che di questo consesso fanno parte anche Veneto e Friuli Venezia Giulia.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliera Zamboni.

Altri in dibattito generale? Consigliere Bargi, prego.

 

BARGI: Sì, grazie, presidente. Come diceva prima la relatrice di maggioranza, non abbiamo espresso un relatore su questo progetto di legge di minoranza perché sembrava un po’ ridondante. Al di là di quello che magari può essere il sottostante politico ovvero i rapporti tra il Paese e in particolare la nostra Regione e la Cina dal punto di vista prettamente commerciale, ma non solo, sul quale magari potremmo perderci anche in lungo dibattito, in realtà, il progetto di legge in sé, come giustamente veniva prima illustrato, consiste proprio nella modifica della legge che a suo tempo, circa una ventina d’anni fa, faceva sì che la Regione Emilia-Romagna aderisse all’allora Fondazione Italia-Cina per adeguarla alle modifiche nate nel momento in cui la Fondazione si è fusa con la Camera di commercio italo-cinese, ha cambiato nome e Statuto, ampliando, tra l’altro, la rosa delle attività che mette in campo.

Di conseguenza, il progetto di legge in sé consta, in maniera grezza, di queste piccole modifiche sia nel nome che nei riferimenti statutari. Quindi, di conseguenza ci sembrava un po’ ridondante aprire la questione del relatore di minoranza. In realtà, poi, sono emerse, anche grazie alla disponibilità della relatrice di maggioranza, la possibilità di integrare sia il documento, il testo di legge sia con un ordine del giorno, andando a fare una richiesta magari più specifica. In merito a cosa? Ai rapporti tra l’Assemblea e la Fondazione.

Ciò che è mancato, a mio avviso… Io l’ho sempre fatto presente ogni volta che c’era una ratifica di un’intesa internazionale, tra cui, tra l’altro, Guandong e Shandong, ma c’era Buenos Aires, il Sudafrica, più di recente anche la Pennsylvania. Ho sempre fatto presente che noi ci trovavamo a fare ratifiche qui in aula, ma poi non arrivava mai un documento di sintesi che ci facesse capire un po’ come stanno andando i rapporti con queste realtà, i progetti conclusi, com’è migliorato e cresciuto, come si è sviluppato l’interscambio commerciale, quali gli investimenti da e per e via discorrendo.

È sempre mancata la fase di rendicontazione nei confronti dell’Assemblea. Visto che la Cina ha un ruolo molto importante sul panorama globale dal punto di vista del commercio, sia per il fatto che possiede in sé le materie prime e le terre rare, delle quali abbiamo un estremo bisogno noi Paesi trasformatori, sia anche perché ha saputo sviluppare nel tempo quello che potremmo dire un ceto medio di oltre 300 milioni di persone, quindi fondamentalmente un mercato di consumatori grande quasi come l’Europa, al suo interno, e che potrebbe oggi essere attratto… Se prima andavamo solo a comprare, o andavamo là a fare dumping, se le nostre imprese andavano a fare dumping salariale in Cina per poi rivendere a noi, oggi diventa interessante anche per noi andare a vendere i nostri prodotti in Cina. Quindi questa secondo me è la sfida più interessante che resta al di sopra dei nostri rapporti, e visto anche che questa fondazione svolge una serie di attività molto importanti che vengono integrate (nella relazione al progetto di legge sono ben chiarite), a nostro avviso, visto che ci sono queste novità, è importante anche avere dei chiarimenti sul raggiungimento degli obiettivi che ci si prefigge aderendo a questa fondazione, abbiamo fatto questo emendamento, in Commissione, che ha permesso di inserire una sorta di clausola valutativa, con cadenza biennale, cosicché si possa in qualche modo tornare in Commissione, o comunque tenere i membri dell’Assemblea aggiornati su quelli che sono i traguardi e gli obiettivi raggiunti tramite l’adesione a questa Fondazione.

L’ordine del giorno di oggi, invece, verte su un punto specifico, ovvero il rapporto annuale che dalla Fondazione è sempre uscito, che è diventato, anche stando alle parole del direttore che è venuto in udienza conoscitiva, una sorta di riferimento a livello italiano per il mondo delle imprese che investono da e per la Cina, sia per quanto riguarda gli sviluppi normativi che i rapporti, i settori che si stanno aprendo e via discorrendo, ed è un altro elemento che a nostro avviso, essendo socia, la Regione Emilia-Romagna, ma c’è anche l’Assemblea, non c’è solo la Giunta, sarebbe interessante potessimo riceverlo anche noi, perché comunque è un elemento che ci consente anche di fare delle valutazioni in merito a quelli che sono i rapporti.

Per questi motivi, il nostro voto, lo posso già anticipare, sarà a favore rispetto alle modifiche, aprendo questo credito rispetto al coinvolgimento maggiore dell’Assemblea, che viene rafforzato sia in legge, dalla modifica, sia oggi con l’ordine del giorno. Ci interessa chiaramente, in maniera aggiornata, anche per i motivi che dicevo prima, oggi abbiamo delle sfide importanti anche verso la Cina. Bisognerà capire anche dopo che questa realtà è stata coinvolta nell’Organizzazione mondiale del commercio, una ventina di anni fa, su cui si potrebbe aprire una grossa parentesi, perché oggi ci si accorge delle cose che non vanno, però si è data la possibilità alla Cina di giocare alle nostre regole...

Anzi bisognerà studiare e capire anche questa lezione che ha dato la Cina al mondo occidentale, ovvero che un Paese con un Governo autoritario è più forte sul libero mercato della democrazia liberale. Su questo si apre un’altra parentesi importante.

Riteniamo che sia fondamentale per noi mantenere l’occhio vigile su quella realtà, visto che la Regione comunque ha delle intese importanti e in Italia siamo ai primi posti per collaborazione con la Repubblica popolare cinese. Visto che siamo anche espressione del CdA della Fondazione, per noi è importante soprattutto che ci sia un maggiore coinvolgimento dell’Assemblea, proprio perché ci sono anche questioni politiche che sottostanno a rapporti con la Cina, ed è giusto che nei nostri rapporti tra Giunta e Assemblea ci sia un maggior coinvolgimento. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Bargi. Altri?

Consigliere Daffadà, prego.

 

DAFFADÀ: Grazie, presidente. Gentili colleghe e colleghi, il PDL che oggi siamo chiamati a votare introduce, come hanno già detto i colleghi, alcune modifiche alla legge regionale n. 13 del 2004, relativa alla partecipazione della nostra Regione nella Fondazione Italia-Cina.

Si tratta di variazioni che completano il percorso di integrazione tra la Fondazione e la Camera di commercio italo-cinese.

Prima di entrare nel merito tecnico delle modifiche, permettetemi di sottolineare quella che è per noi la portata di questa Fondazione, di questa importante Fondazione, che è partita con venti soci fondatori nel 2003. La nostra Regione poi ha aderito nel 2004. Oggi la Fondazione può vantare un network di circa 400 associati, composto da importanti realtà imprenditoriali, nonché Istituzioni pubbliche, sia italiane che cinesi.

Alla base dell’attività vi è sicuramente la cooperazione, al fine di creare e rafforzare i rapporti commerciali, istituzionali, culturali, formativi. Già la consigliera Zamboni ha ricordato quali sono anche gli ambiti di intervento.

I risultati sembrano fino ad ora parlare abbastanza chiaro, perché nel corso dei diciotto anni di attività la Fondazione ha fatto registrare un giro importante di affari, circa 70 miliardi di euro.

Con questo PDL oggi autorizziamo dunque l’integrazione tra la Fondazione Italia-Cina e la Camera di commercio italo-cinese, partendo dal cambio della denominazione sociale che passa da “Fondazione Italia-Cina” a “Italy China Council Foundation”. 

Si interviene anche sugli scopi della Fondazione, confermandone il carattere dell’utilità generale e senza scopo di lucro, con l’obiettivo di migliorare i rapporti tra l’Italia e la Cina nel rispetto dei rapporti internazionali già esistenti ma promuovendone i rapporti economici, sempre di più, perseguendo finalità culturali, formative, sanitarie, scientifiche, artistiche ed attuando gli interventi stabiliti nello statuto.

Infine, viene ribadito il fatto che la partecipazione della Regione Emilia-Romagna a Italy China Council Foundation è condizionato al possesso da parte di questa della personalità giuridica autonoma.

Modifiche di forma, dunque, e quota parte anche di sostanza che come Gruppo voteremo a favore avendo ben presente quello che le relazioni internazionali rappresentano per l’economia della nostra Regione, soprattutto in riferimento all’import-export e la loro incidenza sul nostro PIL regionale.

Ci sentiamo appunto, visto che è stato annunciato e lo dico adesso per non entrare nel merito dopo, di votare sia all’emendamento - anzi, l’emendamento l’abbiamo portato in Commissione - e l’ordine del giorno che hanno appena presentato i colleghi sul quale ci trova assolutamente concorde, perché credo che sia importante investire anche la nostra Assemblea delle informazioni e delle comunicazioni che vengono emanate nel corso degli anni.

Quindi ringrazio e, come ho detto già, votiamo a favore.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Daffadà.

Altri in dibattito generale? Io non ho altri in dibattito generale.

Chiedo alla relatrice se vuole replicare, la consigliera Zamboni se ha qualcosa da dire. Prego.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente.

Ringrazio i colleghi per gli interventi e direi che, per quanto mi riguarda, la trattazione si conclude qui.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie.

A questo punto passo la parola all’assessore Colla per le conclusioni della Giunta. Prego.

 

COLLA, assessore: Grazie, presidente.

Ringrazio i consiglieri Zamboni e Bargi per essere riusciti a fare un ordine del giorno che condivido e che ha trovato anche il consenso unanime.

Penso che sia giusto quell’ordine del giorno, anzi, forse è giunto anche il momento di pensare in questa Assemblea anche di avere un’informazione strutturale sulle relazioni internazionali che ha questa Regione, mettere anche in fila qual è il posizionamento strategico di questa Regione.

Anche perché, come voi sapete, anche questo atto fa parte di un contesto, che io ritengo anche strategico di relazioni che vogliamo tenere, essendo che l’Emilia-Romagna sta nel mondo, e per starci ha bisogno di qualificare relazioni diplomatiche, istituzionali, e poi arrivano anche i fattori commerciali e industriali.

Attenzione che le relazioni culturali, istituzionali e diplomatiche fanno la differenza anche rispetto ai punti di sofferenza che comunque ci sono con alcuni popoli in relazione alla nostra cultura, ma anche ai nostri comportamenti. Abbiamo diversi fattori che abbiamo posizionato sia nel mondo atlantico, con gli USA, sia con gli Stati degli USA, ma stiamo guardando con grande attenzione anche a tutta l’area dell’Africa, e l’operazione dell’ONU dell’altro giorno diventa un’operazione, forse non abbiamo ancora dimestichezza con cosa vuol dire avere l’ONU qui, con sede a Bologna, detto non da me, ma dal Rettore dell’Università dell’ONU, rappresenterà la relazione col mondo dell’Africa e con tutto il Mediterraneo del sud. Quando tu ti muovi con dei marchi di quella portata, ti muovi anche con dei talenti e delle intellettualità che rafforzano sempre anche le relazioni democratiche, e questo senza ombra di dubbio.

Come ad esempio abbiamo fatto in quest’aula, e questa è quasi una cornice finale. Abbiamo voluto tenere rapporti nell’associazione sulla chimica, abbiamo votato qui quel rapporto con l’Europa sulla chimica; abbiamo fatto qui, pochi giorni fa, l’operazione dell’associazione europea sull’idrogeno, oggi la Fondazione, tra l’altro con una novità. Il fatto che entri nella Fondazione la Camera di commercio italo-cinese lo ritengo un fatto importante, anche perché io ho dialogato con il responsabile della Camera di commercio italo-cinese.

Perché facciamo queste operazioni? Perché è sempre meglio prevenire cosa avviene in una parte del mondo, che comunque sullo scacchiere internazionale, al di là delle valutazioni, anche diversificate che ci possono essere è certamente un pezzo di dinamiche internazionali eccezionale. Questa discussione della Fondazione che andiamo a determinare oggi, permettetemi, è anche il coronamento sempre di una relazione molto stretta quando si fa questa operazione: anche un minimo cambiamento, siamo sempre disponibili, e lo dobbiamo fare, a discuterlo, ovviamente col MAECI, e l’abbiamo fatto.

La cosa importante è che nell’andare dentro queste Fondazioni, in realtà non è che sei in relazione solo con te stesso, sei in relazione con il mondo istituzionale. Ovviamente in questa Fondazione c’è il MAECI, c’è il Ministero dell’Ambiente, c’è il Ministero della Cultura, c’è il Ministero delle Imprese e del made in Italy, quindi, e i più grandi studi, ad esempio, professionali, che soprattutto stanno anche in Lombardia, come i grandi gruppi che hanno relazioni di scambi commerciali.

Nel fare questa operazione di scambi commerciali, uno dei punti su cui dobbiamo stare molto attenti, siccome il delta dell’export, è ancora a favore della Cina, ecco, se facciamo un’operazione di import di quella dimensione alle imprese, il dialogo che abbiamo intrapreso con le imprese è di far sì, che quando si fa import, il tema anche delle condizioni, del come si fa import, di chi ci lavora dietro quell’import è sempre un fatto da guardare con grande attenzione; come dall’altra parte abbiamo diverse imprese che già sono controllate in questa Regione da rappresentanze di Stato cinesi. Ne cito una che è anche dentro la Fondazione. Se io dico Ferretti Group, dico uno dei più grandi gruppi che fa yacht in giro per il mondo.

Quindi noi, nel fare queste operazioni, sono sempre operazioni di qualità e di rafforzamento di relazioni che fanno la differenza sempre negli aspetti, ovviamente, strategici per quanto riguarda questa Regione. Grazie per il lavoro che avete fatto e penso che sia giusto, non solo sia giusto relazionare di volta in volta questa Assemblea sugli esiti di questo lavoro.

Come avete visto, non è un investimento che batte sul bilancio della Regione, che crea problemi al bilancio della Regione, ma il tema non è quanto. Il tema è come e penso che oggi si sia messo un posizionamento corretto. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, assessore Colla. A questo punto, passiamo all’esame dell’articolato.

Partiamo dall’articolo 1.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 1 per alzata di mano.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Articolo 2.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 2.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Articolo 3.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 3.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Siamo all’articolo 4.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 4.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Siamo all’articolo 5.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 5.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Ultimo articolo, l’articolo 6.

Dibattito generale. Dichiarazioni di voto.

Mettiamo in votazione l’articolo 6.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

Ora siamo alla discussione generale sull’ordine del giorno, ordine del giorno 6707/1, a firma dei consiglieri Bargi e Zamboni.

Qualcuno si iscrive a parlare? Consigliera Zamboni.

 

ZAMBONI: Grazie, presidente. Ovviamente condivido il contenuto dell’ordine del giorno. Se ho chiesto di intervenire è per raccogliere le parole dell’assessore Colla, perché ho trovato molto interessante questa sua apertura e quest’impegno a fare una sorta di panoramica completa all’Assemblea delle relazioni estere che sta intrattenendo la Regione. Mi sembra un impegno che va anche, forse, al di là dello stesso ordine del giorno, che era, per quanto appunto utile, un richiamo a farci pervenire le informazioni che riguardano l’attività di questo Ente.

Ecco, l’idea che ha prospettato l’assessore Colla di una panoramica generale, di un’informativa generale mi sembra da apprezzare e quindi è per questo che ho chiesto di intervenire. Grazie.

 

PRESIDENTE (Petitti): Io non ho altri iscritti a parlare sull’ordine del giorno.

A questo punto passiamo alle dichiarazioni di voto finali, che sono congiunte sul progetto di legge e sull’ordine del giorno.

Qualcuno vuole intervenire?

Io non ho nessuno in dichiarazione di voto.

A questo punto mettiamo in votazione l’ordine del giorno per alzata di mano.

Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

(L’Ordine del giorno 6707/1 oggetto 7013 è approvato per alzata di mano all’unanimità dei votanti)

 

Ordine del giorno approvato.

 

Votazione dell’intero progetto di legge attraverso il dispositivo elettronico.

Apro la votazione sul progetto di legge oggetto 6707.

Dichiaro chiusa la votazione.

 

Favorevoli 34

Contrari 0

Astenuti 2

 

È approvato.

 

OGGETTO 6880

Proposta recante: “Rendiconto dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2022”. (128)

(Discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Petitti): Ora passiamo all’oggetto 6880: proposta recante “Rendiconto dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2022”.

La Commissione bilancio affari generali ed istituzionali ha espresso parere favorevole nella seduta del 14 giugno 2023 con la seguente votazione: 45 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto.

Apriamo il dibattito generale. Prego, consigliere Costa.

 

COSTA: Grazie, presidente, buongiorno.

Abbiamo lavorato insieme al collega Giancarlo Tagliaferri, come diceva lei, prima l’Ufficio di Presidenza, poi la Commissione bilancio la settimana scorsa hanno espresso parere favorevole al rendiconto che vi sto presentando.

Cercherò di stare assolutamente entro i dieci minuti, anche per consentire a tutti di votarlo prima della sospensione dell’aula rispetto a questa prima parte della mattinata.

In realtà, il bilancio è molto semplice, ma qualche minuto, come abbiamo fatto in Commissione bilancio, lo spenderò per raccontare l’attività degli uffici che sta dietro i numeri contenuti nel bilancio.

Intanto però dal punto di vista economico-finanziario stiamo parlando di un bilancio che è sano, e non lo dico perché sono di parte. Ci sono dei dati oggettivi che lo testimoniano.

Sapete che nel bilancio dell’Assemblea è tutto gestito in parte corrente, tanto entra tanto può essere speso, quindi è molto importante la previsione di entrata che viene fatta.

Le riscossioni rappresentano il 99,28 per cento delle entrate che noi avevamo stimato, quindi quasi di fatto il 100 per cento. Significa aver fatto un bilancio di previsione nel 2022 molto puntuale e poi aver lavorato nel corso dell’anno perché quelle previsioni diventassero entrate certe conseguite. Di conseguenza, le spese che noi abbiamo effettuato avevano la copertura necessaria.

È un bilancio sano anche per quanto attiene la gestione dei flussi di cassa. Al 31.12 dello scorso anno avevamo 8,2 milioni di euro di disponibilità in termini di liquidità e anche questo dimostra il lavoro di accertamento delle entrate e poi di recupero delle stesse in maniera che non si vada mai in anticipazione di cassa e in sofferenza dal punto di vista della liquidità.

Grande attenzione sul versante della spesa con una contrazione dei costi che ormai ha una dinamica costante e con tempi medi di pagamento da parte dell’Assemblea rispetto ai propri fornitori esterni di 13 giorni.

Questo è un elemento di grande attenzione. Sappiamo le difficoltà che nel 2020, nel 2021 e nel 2022 le imprese, il mondo privato hanno patito a causa delle emergenze che si sono susseguite, quindi essere un compratore che paga in maniera regolare, veloce e puntuale i servizi che acquista, è elemento secondo noi importante.

Non ci sono costi per indebitamento, va da sé. Del resto, come dicevo prima, lavoriamo solo in parte corrente.

Abbiamo una quota di residui passivi di meno dell’1 per cento e una quota di residui attivi di meno del 2 per cento.

Anche gli accantonamenti che stanno dentro il nostro bilancio sono sovrabbondanti rispetto a quanto ci raccontano i prelievi da quegli stessi accantonamenti negli ultimi anni. Cito il fondo crediti di dubbia esigibilità, il fondo per il contenzioso e altri.

Abbiamo 2 milioni di euro di accantonamenti e questo vuol dire che potremmo far fronte a qualsivoglia tipo di emergenza che dovesse manifestarsi.

Vi dicevo che qualche minuto però, al di là dei numeri che era giusto rendicontare perché ci permettono di dare una votazione favorevole a questo rendiconto a cuor leggero, perché si tratta appunto di un bilancio sano, questi numeri però non raccontano l’attività importante che gli Uffici che afferiscono all’Assemblea hanno svolto nel corso del 2022.

Proverò, in maniera molto rapida, settore per settore, a raccontarvi quali sono i macro obiettivi o quelli principali che hanno conseguito nel corso del 2022.

Settore funzionamento e gestione. Ha lavorato moltissimo per il miglioramento dell’archiviazione, protocollazione e digitalizzazione dei nostri procedimenti. È un elemento che fa la differenza nell’ottica della trasparenza.

La logistica, le manutenzioni e la sicurezza hanno lavorato per il rifacimento degli impianti Sala A, B e C e dell’aula stessa. Hanno realizzato interventi di abbattimento delle barriere architettoniche per agevolare l’accessibilità alle strutture della Regione anche ai portatori di disabilità. L’area innovazione, invece, ha proceduto alla sostituzione di tutte le torrette, progettato e realizzato la sostituzione dell’illuminazione della torre.

Tra l’altro, nel mese di agosto, è già arrivata comunicazione a tutti i colleghi, procederemo al potenziamento del cablaggio dell’intera torre. Procederemo per tre piani alla volta. Ai consiglieri, ai colleghi consiglieri dico che comunque saranno messi a disposizione, nel momento in cui loro uffici dovessero essere interdetti per via dei lavori, delle sale per poter svolgere incontri con i cittadini o riunioni tra di noi, qualora ce ne fosse bisogno, anche se il mese d’agosto tradizionalmente è quello un po’ di bassa stagione, da questo punto di vista.

Afferiscono all’Assemblea anche tutte quelle attività molto più proiettate verso l’esterno e che riguardano le figure terze, il Difensore civico, il Garante per l’infanzia, il Garante dei detenuti, il CORECOM. Non sto a riepilogarvi tutte le loro attività, anche perché sono oggetto di relazioni puntuali che questi stessi organi presentano alle diverse Commissioni. Sappiate però che sono attività in aumento, sotto i principi della territorialità, cioè della vicinanza e della prossimità, e che, un dato su tutti, poi hanno anche risvolti estremamente pratici. L’anno scorso il CORECOM nella conciliazione, soprattutto verso i gestori telefonici, ha permesso ai cittadini emiliano-romagnoli di vedersi restituiti 2,2 milioni di euro. Quindi, è un intervento molto importante.

La nostra Biblioteca ha visto aumentare in maniera importante il numero degli utenti e, cosa molto carina, il 68 per cento sono utenti esterni, studenti in particolar modo. C’è poi tutto il lavoro dei concittadini, che l’anno scorso è arrivato al decennale e che ha intercettato 44.000 ragazzi e ragazze degli istituti scolastici del territorio emiliano-romagnolo sui filoni della legalità, della memoria e del cambiamento climatico.

Il Servizio Informazione ha lavorato al nuovo layout del sito, che ha raggiunto 557.000 visite, con un incremento del 18 per cento. Ha mantenuto il lavoro della newsletter e ha incrementato l’attività di produzione di podcast. Anche sui social, anche questo è un elemento di vicinanza verso i cittadini, abbiamo visto aumentare moltissimo le visite ai profili Facebook e Instagram dell’Assemblea. Su Facebook siamo a 11.600 visite.

Poi ci sono le collaborazioni per la formazione di studenti con l’Università di Bologna, con l’Università Bocconi e con la Scuola di giornalismo della RAI.

L’Assemblea tutta l’anno scorso… La parte del legislativo ha gestito 69 sedute di Assemblea, l’approvazione di 25 leggi, di 150 atti di indirizzo, di 1.245 atti ispettivi tra interrogazioni e interpellanze, 579 richieste ex articolo 20, 56 atti amministrativi. Ha svolto un’importante attività sulla sostenibilità, avete visto anche le campagne di comunicazione che hanno riguardato i locali della Torre, e tutto questo è il frutto del lavoro di 313 dipendenti delle strutture ordinarie e delle strutture speciali.

 

PRESIDENTE (Petitti): Grazie, consigliere Costa.

Altri in dibattito generale?

Io non ho altri in dibattito generale. Chiedo se ci sono dichiarazioni di voto su questa proposta, sul rendiconto dell’Assemblea.

Non ho richieste in dichiarazione di voto. A questo punto, mettiamo in votazione il rendiconto dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2022. Favorevoli? Contrari? Astenuti?

È approvato.

 

(La delibera oggetto 6880 è approvata per alzata di mano all’unanimità dei votanti)

 

Colleghi, sono le 12,53. A questo punto dichiaro chiusa la seduta del mattino.

Ci vediamo alle 14,30.

Grazie.

 

La seduta ha termine alle ore 12,53

 

ALLEGATO

 

Partecipanti alla seduta

 

Numero di consiglieri assegnati alla Regione: 50

 

Hanno partecipato alla seduta i consiglieri:

Federico Alessandro AMICO, Stefano BARGI, Fabio BERGAMINI, Stefania BONDAVALLI, Massimo BULBI, Stefano CALIANDRO, Valentina CASTALDINI, Andrea COSTA, Palma COSTI, Luca CUOGHI, Matteo DAFFADÀ, Mirella DALFIUME; Gabriele DELMONTE; Marta EVANGELISTI, Marco FABBRI, Michele FACCI, Pasquale GERACE, Giulia GIBERTONI, Andrea LIVERANI, Francesca MALETTI, Daniele MARCHETTI, Francesca MARCHETTI, Marco MASTACCHI, Gian Luigi MOLINARI; Lia MONTALTI, Matteo MONTEVECCHI, Roberta MORI, Antonio MUMOLO, Emiliano OCCHI; Giuseppe PARUOLO, Simone PELLONI, Emma PETITTI, Silvia PICCININI, Giulia PIGONI, Marilena PILLATI, Massimiliano POMPIGNOLI, Matteo RANCAN, Nadia ROSSI, Luca SABATTINI, Ottavia SONCINI, Valentina STRAGLIATI, Giancarlo TAGLIAFERRI, Silvia ZAMBONI; Marcella ZAPPATERRA.

 

Hanno partecipato alla seduta:

il sottosegretario Davide BARUFFI

gli assessori Vincenzo COLLA, Andrea CORSINI, Raffaele DONINI, Mauro FELICORI, Barbara LORI, Irene PRIOLO, Paola SALOMONI, Igor TARUFFI.

 

Ha comunicato di non poter partecipare alla seduta, ai sensi dell’articolo 65, comma 2, del Regolamento interno, il presidente della Giunta Stefano BONACCINI.

 

Hanno comunicato di non partecipare l’assessore Paolo CALVANO e la consigliera Maura CATELLANI.

 

Votazione elettronica

 

OGGETTO 6707

Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Modifiche alla legge regionale 18 giugno 2004, n. 13 (Adesione della Regione Emilia-Romagna alla Fondazione Italia-Cina)". (67)

 

Presenti: 38

Favorevoli: 34

Astenuti: 2

Presenti non votanti: 2

Assenti: 12

 

Favorevoli:

AMICO Federico Alessandro; BARGI Stefano; BONDAVALLI Stefania; BULBI Massimo; CALIANDRO Stefano; COSTA Andrea; COSTI Palma; DAFFADÀ Matteo; DALFIUME Mirella; DELMONTE Gabriele; FABBRI Marco; FELICORI Mauro; GERACE Pasquale; LIVERANI Andrea; MALETTI Francesca; MARCHETTI Daniele; MARCHETTI Francesca; MASTACCHI Marco; MOLINARI Gian Luigi; MONTALTI Lia; MORI Roberta; MUMOLO Antonio; OCCHI Emiliano; PARUOLO Giuseppe; PIGONI Giulia; PILLATI Marilena; POMPIGNOLI Massimiliano; RANCAN Matteo; ROSSI Nadia; SABATTINI Luca; SONCINI Ottavia; STRAGLIATI Valentina; TARUFFI Igor; ZAMBONI Silvia

 

Astenuti:

CUOGHI Luca; EVANGELISTI Marta;

 

Presenti non votanti:

FACCI Michele; PETITTI Emma

 

Assenti:

BERGAMINI Fabio; BONACCINI Stefano; CASTALDINI Valentina; CATELLANI Maura; GIBERTONI Giulia;

MONTEVECCHI Matteo; PELLONI Simone; PICCININI Silvia; RAINIERI Fabio; RONTINI Manuela; TAGLIAFERRI Giancarlo; ZAPPATERRA Marcella

 

Comunicazioni prescritte dall’art.68 del Regolamento interno

 

Sono stati presentati i seguenti progetti di legge:

 

6953 -  Progetto di legge d'iniziativa consiglieri recante: "Istituzione di zone economiche speciali regionali denominate Z.A.M.A. (Zona Area Montana Autonoma) nelle aree svantaggiate del territorio emiliano-romagnolo". (08 06 23) A firma dei Consiglieri: Pompignoli, Catellani, Pelloni, Rainieri, Bargi, Occhi, Facci, Bergamini, Montevecchi, Marchetti Daniele, Liverani, Rancan, Stragliati, Delmonte

 

6974 -  Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Sviluppo dell'economia urbana e qualificazione e innovazione della rete commerciale e dei servizi. Abrogazione della legge regionale 10 dicembre 1997, n. 41". (Delibera di Giunta n. 974 del 12 06 23)

 

6989 -  Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025". (Delibera di Giunta n. 986 del 15 06 23)

 

6990 -  Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025". (Delibera di Giunta n. 987 del 15 06 23)

 

Sono pervenuti i sottonotati documenti:

 

INTERROGAZIONI

 

6952 -  Interrogazione a risposta scritta in merito all'aggiornamento della lista dei territori emiliano-romagnoli colpiti dagli eventi calamitosi del maggio 2023. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6955 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia lo stato attuale degli impianti creati sul territorio regionale a difesa delle produzioni contro gli effetti delle gelate tardive primaverili. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Bargi, Pompignoli, Facci, Rainieri, Occhi, Montevecchi, Rancan, Delmonte, Catellani

 

6956 -  Interrogazione a risposta orale in commissione in ordine allo sfondamento di una sezione di tombamento del torrente Ravone in via Saffi a Bologna. A firma del Consigliere: Facci

 

6957 -  Interrogazione a risposta orale in Commissione per sapere se, in merito agli eventi franosi che hanno interessato l'Appennino reggiano, sia stato redatto un elenco puntuale dei Comuni e delle strade interessate con relativa stima dei danni e quali siano gli interventi in corso. A firma dei Consiglieri: Costa, Mori, Bondavalli, Amico, Soncini, Bulbi

 

6960 -  Interrogazione a risposta scritta sulle cause che hanno portato alla dichiarazione di liquidazione giudiziale per il Consorzio comunale parmensi e su come possa garantirsi la continuità dell'operatività per l'esercizio delle funzioni di valenza pubblica da esso svolte. A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

6963 -  Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da adottare a sostegno delle famiglie e delle imprese delle zone appenniniche colpite dall'eccezionale ondata di maltempo del mese di maggio 2023. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6964 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla chiusura delle agende per la prenotazione di prestazioni sanitarie da parte dell'AUSL di Reggio Emilia. A firma dei Consiglieri: Cuoghi, Evangelisti

 

6965 -  Interrogazione a risposta orale in commissione in ordine al mancato rimborso da parte della AUSL di Bologna della spesa sostenuta per la riparazione urgente della carrozzina di una persona affetta da disabilità motoria. A firma dei Consiglieri: Facci, Stragliati

 

6966 -  Interrogazione a risposta orale in commissione in ordine ai recenti lavori di manutenzione lungo il torrente Idice, ed eventuali correlazioni con l'esondazione avvenuta nello scorso mese di maggio. A firma del Consigliere: Facci

 

6967 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per garantire il ripristino della viabilità della SP7 Strada Provinciale Valle dell'Idice, interrotta da una doppia frana. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6968 -  Interrogazione a risposta scritta in merito al reperimento di una nuova sede per la Croce Blu di Sassuolo (MO). A firma del Consigliere: Cuoghi

 

6969 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle azioni che la Giunta intende mettere in campo per far fronte alla carenza cronica di personale sanitario in ambito medico, infermieristico, tecnico. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6970 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla circolare della direzione tecnica di Arpae, relativa alle nuove disposizioni sulle scadenze delle concessioni a seguito di atto di rinnovo e atto di appropriazione di variante sostanziale. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6971 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ai lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria del ponte mobile di Ravenna. A firma del Consigliere: Liverani

 

6972 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se è intenzione della Giunta escludere dall'accreditamento al sistema di continuità assistenziale le società che applicano il contratto Anaste. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6973 -  Interrogazione a risposta scritta circa la riorganizzazione dei servizi emergenza/urgenza 118, in particolare per sapere se le attuali disposizioni, come protocolli di comunicazione e monitoraggio, siano sufficienti per garantire la pronta identificazione e risposta alle situazioni critiche e soluzioni per le criticità correlate all'attività dell'Applicazione Medico Link. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6975 -  Interrogazione a risposta orale in commissione in merito agli interventi di messa in sicurezza degli alvei del torrente Zena, nel comune di Pianoro (BO). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6976 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quali forme di sostegno finanziario siano previste o in fase di valutazione per le Palestre che Promuovono Salute (PPS) e che offrono anche corsi di Attività Motoria Adattata (PPS-AMA), a seguito dell'approvazione della risoluzione assembleare oggetto 6317. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Facci, Stragliati, Liverani, Bergamini, Pompignoli, Rancan, Montevecchi

 

6977 -  Interrogazione a risposta orale in commissione in merito all'esistenza di un accordo tra Regione, comune di Parma e SOGEAP per l'allungamento della pista dell'aeroporto Verdi e agli approfondimenti progettuali ed ambientali richiesti dal provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). A firma della Consigliera: Zamboni

 

6978 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla mancata consegna all'azienda dei trasporti pubblici di Parma, TEP S.p.A., di nuovi mezzi ecosostenibili, prevista per il 2022. A firma del Consigliere: Rainieri

 

6979 -  Interrogazione a risposta orale in commissione in merito al rinnovo dei tesserini dei cacciatori selecontrollori abilitati alla caccia in braccata e in girata. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6980 -  Interrogazione a risposta orale in commissione relativa all'imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili (IRESA) dell'aeroporto Marconi di Bologna, con particolare riferimento alla destinazione delle risorse e all'attività di monitoraggio e verifica effettuata dalla Regione. A firma del Consigliere: Facci

 

6981 -  Interrogazione a risposta scritta in merito all'attuazione del Programma Nazionale Garanzia Occupabilità Lavoratori, cd Programma GOL, in Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6982 -  Interrogazione a risposta scritta in merito a una festa organizzata presso locali pubblici di Bologna, concessi in gestione all'associazione Làbas. A firma della Consigliera: Castaldini

 

6983 -  Interrogazione a risposta scritta in merito agli eventi franosi che hanno interessato l'Appennino modenese nei mesi di maggio e giugno, alla relativa stima dei danni e agli interventi in corso. A firma dei Consiglieri: Sabattini, Maletti, Costi

 

6987 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle misure da adottare per garantire la pulizia e la manutenzione dei canali e il ripristino dei corsi d'acqua di Casalgrande (RE). A firma del Consigliere: Cuoghi

 

6988 -  Interrogazione a risposta scritta sulla mancata emissione dei tesserini per la raccolta di funghi sul territorio dell'IGP Fungo di Borgotaro (PR). A firma dei Consiglieri: Rainieri, Occhi

 

6991 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito alle regole speciali introdotte dal Ministero dell'Istruzione e del Merito per gli studenti delle zone alluvionate che dovranno sostenere gli esami di terza media e gli esami di Stato. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6992 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per contrastare la proliferazione della specie alloctona del Granchio reale blu, che costituisce una minaccia per l'equilibrio degli ecosistemi della Sacca di Goro e delle Valli di Comacchio. A firma del Consigliere: Mastacchi

 

6993 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia stato il ruolo della Regione nella definizione dell'attuale assetto dell'esame di stato nelle zone alluvionate. A firma della Consigliera: Marchetti Francesca

 

6994 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quali provvedimenti abbia sino ad oggi previsto il Governo per sostenere le imprese e le famiglie colpite dall'alluvione del mese di maggio 2023. A firma dei Consiglieri: Montalti, Bulbi

 

6995 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa ai criteri e alle procedure utilizzate dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nel riparto dei fondi a favore dei territori alluvionati. A firma dei Consiglieri: Bulbi, Zappaterra, Montalti

 

6996 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla possibilità svolgere un approfondito screening cardiologico concentrato sulla popolazione 0-14 anni, al fine di poter fornire valutazioni preventive in grado di anticipare complicanze o malattie cardiache. A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Pelloni, Facci, Marchetti Daniele, Bergamini, Stragliati

 

6997 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere quale sia, ad oggi, la stima dei danni che gli eventi alluvionali del maggio scorso hanno causato nei territori montani della nostra regione. A firma della Consigliera: Piccinini

 

6998 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per conoscere a quanto ammonti la stima dei danni al patrimonio culturale regionale causati dagli eventi alluvionali del maggio scorso. A firma del Consigliere: Amico

 

6999 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito al ripristino e alla manutenzione dei sentieri e dei cammini danneggiati dalla recente alluvione. A firma della Consigliera: Zamboni

 

7000 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere le attività svolte dalla Commissione consultiva tecnico-scientifica sul percorso nascita, istituita con deliberazione di Giunta regionale n. 1176/2021, con particolare riferimento a quelle propedeutiche alla riapertura del punto nascita presso l'Ospedale di Porretta Terme (BO). A firma del Consigliere: Facci

 

7001 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito agli interventi che la Regione intende mettere in atto a supporto e difesa delle attività turistiche danneggiate a seguito degli eventi alluvionali occorsi nel mese di maggio 2023. A firma dei Consiglieri: Liverani, Pompignoli, Facci, Delmonte, Occhi, Bargi, Rancan, Stragliati, Marchetti Daniele, Montevecchi, Bergamini, Catellani, Pelloni, Rainieri

 

7002 -  Interrogazione a risposta orale in commissione in merito al finanziamento delle opere di ripristino dei canali dei Consorzi di Bonifica a seguito degli eventi atmosferici del maggio 2023. A firma della Consigliera: Castaldini

 

7003 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa alla costituzione dell'Osservatorio regionale sul parto extra-ospedaliero e alla sua compatibilità con il dichiarato obiettivo di riapertura dei punti nascita ospedalieri. A firma dei Consiglieri: Facci, Delmonte, Marchetti Daniele, Pompignoli, Montevecchi, Occhi, Stragliati, Rancan, Bergamini, Catellani, Bargi, Pelloni, Rainieri, Liverani

 

7004 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula relativa ad autorizzazione e convenzioni tra il SSR ed il "Laboratorio Salute Popolare" gestito dal collettivo Làbas. A firma della Consigliera: Castaldini

 

7005 -  Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito all'esito del confronto con il Governo in funzione della definizione di un piano complessivo per affrontare in modo adeguato le criticità, generate dal dissesto idrogeologico, presenti nelle aree montane della nostra regione e, nello specifico, sui tempi per il ripristino in sicurezza della viabilità lungo la Sp57, nella provincia di Reggio Emilia, fra i comuni di Ventasso e Vetto. A firma del Consigliere: Bondavalli

 

RISOLUZIONI

 

6954 -  Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere interventi a favore dell'"agricoltore custode", figura istituita dalla legge regionale n. 1/2008 e posta a salvaguardia della biodiversità.  (08 06 23) A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Cuoghi

 

6959 -  Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi, anche di concerto con gli altri livelli istituzionali, per sostenere economicamente i comuni interessati da eventi franosi, al fine del ripristino della viabilità interrotta o danneggiata, minimizzando i disagi per cittadini ed imprese. (09 06 23) A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6961 -  Risoluzione per impegnare la Giunta a prevedere l'estensione dell'esenzione del pagamento della tassa automobilistica (bollo auto) ai veicoli in dotazione alla Protezione Civile e al Soccorso Alpino dell'Emilia-Romagna. (09 06 23) A firma dei Consiglieri: Delmonte, Rainieri, Marchetti Daniele, Bergamini, Facci, Catellani, Liverani, Bargi, Pompignoli, Pelloni, Stragliati, Occhi, Montevecchi, Rancan

 

6962 -  Risoluzione per impegnare la Giunta ad adottare misure per contrastare l'eccessiva proliferazione della specie alloctona invasiva del Granchio Reale blu Callinectes Sapidus, al fine di coniugare la tutela dell'ecosistema marino con la protezione e lo sviluppo economico della venericoltura. (09 06 23) A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6984 -  Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché l'aggregazione e la centralizzazione delle committenze vengano attentamente monitorate, al fine di evitare un'eccessiva concentrazione del potere d'acquisto nonché di preservare la trasparenza, la concorrenza e la possibilità di accesso al mercato per le PMI. (15 06 23) A firma del Consigliere: Mastacchi

 

È stata data risposta scritta alle interrogazioni oggetti nn.:

 

6603 -  Interrogazione a risposta scritta relativa ai finanziamenti regionali del progetto Fico Eataly World. A firma dei Consiglieri: Cuoghi, Tagliaferri, Evangelisti

 

6616 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla realizzazione della nuova Seggiovia di Montecreto (MO). A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6619 -  Interrogazione a risposta scritta sulla proposta di riequilibrio del piano economico finanziario avanzata dalla società che gestisce la Piscina di Altedo, nel comune di Malalbergo. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6661 -  Interrogazione a risposta scritta relativa alla realizzazione di un nuovo passante ferroviario da Pianoro a Porretta. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6682 -  Interrogazione a risposta scritta sulla manutenzione e sulla messa in sicurezza della strada provinciale SP142 "Mandrioli". A firma della Consigliera: Montalti

 

6701 -  Interrogazione a risposta scritta in merito all'introduzione della nuova figura di "Agente Sociale" presso il Comando della Polizia Locale di Parma. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6708 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per evitare disservizi lungo la linea ferroviaria Porrettana, nel periodo in cui, in un suo tratto, saranno svolti lavori di manutenzione. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6721 -  Interrogazione a risposta scritta relativa al Piano regionale quinquennale di controllo dei corvidi. A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6730 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per garantire la tutela della colonia di esemplari di riccio europeo (Erinaceus europaeus), presente nei terreni del comparto Ghilana di Faenza (RA). A firma della Consigliera: Gibertoni

 

6740 -  Interrogazione a risposta scritta relativa agli stanziamenti di budget rivolti alla sanità convenzionata, con particolare riguardo alla situazione di tre strutture private accreditate di Piacenza. A firma dei Consiglieri: Stragliati, Rancan

 

6742 -  Interrogazione a risposta scritta circa la distribuzione dei fisioterapisti all'interno del contesto organizzativo delle Farmacie emiliano-romagnole. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Facci, Stragliati, Pelloni, Catellani, Marchetti Daniele

 

6749 -  Interrogazione a risposta scritta per conoscere le ragioni della mancata istituzione, presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, dell'Organismo Paritetico per l'innovazione. A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6750 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla gestione, all'interno dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, dei lavoratori con prescrizioni rilasciate dal medico competente ai sensi del D.lgs. 81/2008, "Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro". A firma del Consigliere: Marchetti Daniele

 

6756 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ai danni subiti dalle aziende agricole emiliano-romagnole a seguito delle violente grandinate dei giorni scorsi. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6758 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ai provvedimenti da adottare per garantire la salvaguardia e la valorizzazione dei boschi di pianura. A firma della Consigliera: Costi

 

6759 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda potenziare l'offerta di prevenzione gratuita dedicata alla salute delle donne attraverso screening oncologici da effettuare sui camper itineranti, già impiegati nella campagna vaccinale anti-Covid. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6761 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere a che punto sia l'attuazione del progetto sperimentale delle Case di comunità di cui alla Delibera di Giunta n. 2040 del 29/11/2021. A firma delle Consigliere: Maletti, Costi

 

6765 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla realizzazione del progetto "Case della Comunità", le nuove strutture socio-sanitarie già previste dal PNRR. A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6766 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ai rimborsi richiesti dalla Regione Emilia-Romagna ad AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per l'utilizzo di farmaci innovativi. A firma della Consigliera: Castaldini

 

6774 -  Interrogazione a risposta scritta in merito all'opportunità di istituire un servizio medico e infermieristico all'interno della Casa Circondariale di Parma. A firma del Consigliere: Occhi

 

6799 -  Interrogazione a risposta scritta sul progetto "Comacchio Camping Village" nel territorio del Comune di Comacchio (FE). A firma della Consigliera: Piccinini

 

6800 -  Interrogazione a risposta scritta in merito al taglio dell'automedica a Lugo (RA), a seguito della rimodulazione del sistema di soccorso pre-ospedaliero della Romagna. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6811 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle misure da adottare per garantire l'adeguamento sismico del plesso scolastico "Ippolito Nievo" di Gambettola (FC) o per la realizzazione di un nuovo plesso scolastico, in considerazione dell'attività tellurica in atto. A firma del Consigliere: Bulbi

 

6848 -  Interrogazione a risposta scritta sul rispetto, da parte dell'Ausl Romagna, del diritto delle OO.SS. all'informazione preventiva, come previsto dal CCNL Sanità 2019/2021. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Liverani, Montevecchi, Pompignoli

 

In data 05 giugno 2023 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Politiche per la salute e politiche sociali”, alle interrogazioni oggetti nn. 6385, 6469, 6593, 6617, 6662:

 

6385 -  Interrogazione a risposta orale in commissione circa la recente attribuzione di un incarico quinquennale di direzione operativa presso l'AUSL Romagna. A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Pompignoli, Montevecchi, Liverani

 

6469 -  Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alla programmazione della spesa e alla redazione dei bilanci preventivi delle Aziende Sanitarie nei tempi previsti dalla legge. A firma della Consigliera: Castaldini

 

6593 -  Interrogazione a risposta orale in commissione sul Potenziamento del Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Forlì. A firma della Consigliera: Castaldini

 

6617 -  Interrogazione a risposta orale in Commissione in merito ai ritardi nella refertazione di esami ematici svolti contestualmente allo screening dell'epatite C. A firma della Consigliera: Castaldini

 

6662 -  Interrogazione a risposta orale in commissione per chiedere alla Giunta se ritenga che il Sistema Sanitario Regionale debba erogare gli stessi servizi anche a chi, spesso per mancanza di medici, si trova sprovvisto di un Medico di Medicina Generale. A firma della Consigliera: Castaldini

 

In data 14 giugno 2023 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Territorio, ambiente, mobilità”, alla interrogazione oggetto n. 6957:

 

6957 -  Interrogazione a risposta orale in Commissione per sapere se, in merito agli eventi franosi che hanno interessato l'Appennino reggiano, sia stato redatto un elenco puntuale dei Comuni e delle strade interessate con relativa stima dei danni e quali siano gli interventi in corso. A firma dei Consiglieri: Costa, Mori, Bondavalli, Amico, Soncini

 

In data 15 giugno 2023 è stata data risposta orale, presso la Commissione “Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità”, alla interrogazione oggetto n. 6753:

 

6753 -  Interrogazione a risposta orale in commissione sui progetti di formazione per la popolazione Ucraina. A firma della Consigliera: Castaldini

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 113, comma 5 del Regolamento interno, circa la mancata risposta da parte della Giunta nei termini previsti alle interrogazioni oggetti:

 

6538 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ad un incarico esterno di progettazione della cassa di espansione del torrente Baganza. A firma dei Consiglieri: Evangelisti, Tagliaferri, Cuoghi

 

6540 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla compatibilità sociale del nuovo allevamento avicolo del comune di Maiolo (RN), anche in relazione all'attività della comunità terapeutica Giovanni XXIII. A firma della Consigliera: Piccinini

6594 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alle notizie che denunciano gravi disagi causati dallo sportello Hera presente a Vergato. A firma della Consigliera: Evangelisti

 

6596 -  Interrogazione a risposta scritta in merito alla realizzazione della nuova sede del Polo logistico nazionale di Protezione Civile a Montale (PC). A firma del Consigliere: Tagliaferri

 

6607 -  Interrogazione a risposta scritta relativa agli interventi strutturali da porre in essere per contrastare la scarsità di acqua potabile. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Cuoghi, Evangelisti

 

6622 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere quale sia attualmente lo stato dell'arte a proposito del "remanufacturing", quale elemento in grado di sostenere la causa del riuso di manufatti rigenerati, prevenendo la produzione di rifiuti. A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pompignoli, Occhi, Bargi, Rainieri, Facci, Delmonte, Rancan, Catellani, Liverani, Montevecchi

 

6648 -  Interrogazione a risposta scritta per sapere se la Giunta intenda farsi parte attiva per garantire la sottoscrizione di convenzioni tra comuni, al fine di limitare al minimo l'arrivo di rifiuti al mare, garantendo al contempo pulizia e decoro costante dei nostri fiumi. A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Evangelisti, Cuoghi

 

6663 -  Interrogazione a risposta scritta in merito ai rischi e contraddizioni insiti nel complesso programma di interventi sul patrimonio museale e culturale di Forlì, decisi dall'amministrazione comunale. A firma della Consigliera: Zamboni

 

6675 -  Interrogazione a risposta scritta in merito a segnalazioni relative a vari furti di olio vegetale esausto. A firma del Consigliere: Cuoghi

 

Comunicazione, ai sensi dell'art. 68, comma 1, lett. k), del Regolamento interno, circa le nomine effettuate dal Presidente della Giunta regionale, tramite l'adozione dei seguenti decreti, dal 19/05/2023 al 15/06/2023:

 

DPGR n. 68 del 20/05/2023

Eventi calamitosi che hanno colpito il territorio regionale a partire dal 1° maggio 2023. Disposizioni organizzative per l’attuazione dell’OCDPC n. 992/2023. Costituzione del Comitato istituzionale regionale e del Comitato operativo regionale per la gestione dell’emergenza

 

DPGR n. 76 del 31/05/2023

Costituzione della Commissione per la Valutazione dei candidati alla nomina a Direttore generale delle Aziende e degli Enti del SSR

 

DPGR n. 81 del 05/06/2023

Nomina dei componenti il Comitato regionale per l’attrazione, la permanenza e la valorizzazione dei talenti di cui all’art. 11 c. 2 della Legge regionale 14 febbraio 2023, n. 2

 

DPGR n. 82 del 06/06/2023

Costituzione del Consiglio di amministrazione dell’IPAB “Fondazione Pinazzi Caracciolo” con sede a Piacenza (PC).

 

(Comunicazione prescritta dall’articolo 68 del Regolamento interno n. 11 prot. NP/2023/725 del 19/06/2023)

 

LA PRESIDENTE

I SEGRETARI

Petitti

Bergamini – Montalti

 

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