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Legislatura IX - Commissione III - Verbale del 16/09/2010 antimeridiano

    Testo

                                Verbale n. 5
    Seduta del 16 settembre 2010
    Il giorno giovedì 16 settembre 2010 alle ore 10.00 si è riunita
    presso la sede dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro
    n. 50, la Commissione Territorio Ambiente Mobilità, convocata con
    nota Prot. n. 26079 del 09/09/2010.
    Partecipano alla seduta i Commissari:
    Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
    ZOFFOLI Damiano Presidente Partito Democratico 5 presente
    BERNARDINI Manes Vicepreside Lega Nord Padania 4 presente
    nte Emilia e Romagna
    MARANI Paola Vicepreside Partito Democratico 4 presente
    nte
    ALESSANDRINI Componente Partito Democratico 2 presente
    Tiziano
    BAZZONI Gianguido Componente PDL- Popolo Della 2 presente
    Libertà
    BIGNAMI Galeazzo Componente PDL- Popolo Della 4 assente
    Libertà
    CASADEI Thomas Componente Partito Democratico 2 presente
    DONINI Monica Componente Federazione Della 2 presente
    Sinistra
    FAVIA Giovanni Componente Movimento 5 Stelle 2 presente
    Beppegrillo.it
    FERRARI Gabriele Componente Partito Democratico 5 presente
    FILIPPI Fabio Componente PDL- Popolo Della 5 presente
    Libertà
    MANDINI Sandro Componente Italia Dei Valori 4 assente
    MAZZOTTI Mario Componente Partito Democratico 2 presente
    MEO Gabriella Componente Sinistra Ecologia e 2 presente
    Libertà - Idee Verdi
    MORI Roberta Componente Partito Democratico 2 presente
    NOE' Silvia Componente UDC- Unione Di Centro 1 presente
    PARIANI Anna Componente Partito Democratico 2 presente
    Sono altresì presenti: Sabrina Freda (Assessore all'Ambiente,
    riqualificazione urbana) e Gian Carlo Muzzarelli (Assessore alle
    Attività produttive. Piano energetico e sviluppo sostenibile.
    Economia verde. Autorizzazione unica integrata).
    Hanno partecipato ai lavori della Commissione: L. Draghetti (Resp.
    Serv. Lavori pubblici e osservatorio contratti e investimenti
    pubblici. Edilizia e sicurezza dei cantieri edili); M. Zanelli
    (Resp. Serv. Riqualificazione urbana e promozione qualità
    architettonica); C. Govoni (Resp. Serv. Affari generali, giuridici e
    programmazione finanziaria - Ambiente e Difesa Suolo); S. Stefani
    (Serv. Politiche energetiche); C. Odone (Serv. Legislativo e qualità
    della legislazione); M. Ferrari (Serv. Informazione Ass. Leg.).
    Presiede la seduta: Damiano Zoffoli
    Assiste la Segretaria: Samuela Fiorini
    Resocontista: Antonella Agostini
    Il presidente ZOFFOLI dichiara aperta la seduta alle ore 10,15.
    Sono presenti i consiglieri: Alessandrini, Bazzoni, Bernardini,
    Casadei, Donini, Favia, Ferrari, Mazzotti, Mori e Zoffoli.
    -
    Approvazione verbali nn. 3 e 4 del 2010.
    La Commissione li approva all'unanimità dei presenti.
    Si passa al primo punto all'ordine del giorno:
    C11 - Richiesta di parere alla competente Commissione sullo schema
    di delibera della Giunta regionale recante: Modifica della parte
    seconda - Allegati - della delibera dell'Assemblea legislativa n.
    156/2008 .
    Il presidente ZOFFOLI da atto al riguardo della presenza
    dell'assessore alle Attività produttive, piano energetico e sviluppo
    sostenibile, economia verde, autorizzazione unica integrata
    Muzzarelli il quale invita il tecnico ad illustrare l'oggetto.
    Entra la consigliera Meo.
    L'arch. STEFANI precisa che la prima fase di verifica del progetto
    di modifica è stata fatta in questa Commissione alla fine della
    precedente legislatura. Espletate tutte le procedure di notifica
    all'Unione europea ed essendo scaduto a giugno il periodo di
    obbligatoria astensione, oggi l'atto può essere approvato
    definitivamente e si può provvedere alla modifica degli allegati
    tecnici. Si tratta di un provvedimento che riguarda l'efficienza
    energetica degli edifici e di una revisione complessiva dei
    requisiti di efficienza energetica per effetto dell'evoluzione
    normativa che si è avuta negli ultimi due anni. Fa osservare che si
    tratta di un provvedimento in continua evoluzione: a maggio è stata
    emanata una nuova direttiva europea che innalza ulteriormente i
    requisiti di efficienza energetica, il cui recepimento è atteso per
    il 2012. E' prevedibile, pertanto, una continua evoluzione del
    provvedimento in oggetto.
    Il presidente ZOFFOLI apre la discussione.
    Il consigliere FAVIA chiede una spiegazione più puntuale.
    L'arch. STEFANI precisa che rispetto al progetto di modifica già
    portato all'attenzione di questa Commissione nella scorsa
    legislatura sono state portate modifiche formali, lessicali e
    correzioni dovute. Nel merito dei requisiti tecnici di rendimento
    energetico fa presente che questi progressivamente si stanno
    omogeneizzando per i nuovi edifici e per le ristrutturazioni.
    Osserva che si tratta per lo più di modifiche che derivano dal
    recepimento della normativa nazionale in materia. Elenca
    sinteticamente i punti più significativi: vengono introdotti un
    livello minimo di efficienza energetica per quanto riguarda il
    raffrescamento estivo e un vincolo più restrittivo per quanto
    riguarda gli edifici pubblici; rispetto all'obbligo d'installazione
    di impianti centralizzati negli edifici con più di quattro alloggi
    viene prevista una potenziale deroga, a fronte della possibilità da
    parte del progettista di dimostrare che vengono raggiunti comunque
    livelli di efficienza energetica compatibili; vengono chiariti
    meglio gli aspetti applicativi degli obblighi di dotazione degli
    edifici di impianti di energia da fonte rinnovabile, nonché le
    tipologie impiantistiche e le metodologie che possono essere
    utilizzate; sono previsti dei requisiti minimi per gli impianti a
    biomasse per una minor emissione di CO2; vengono ridisegnate le
    procedure di certificazione energetica e cambiato il relativo
    attestato; è introdotto l'obbligo di esposizione di una targa
    energetica sugli edifici.
    Entrano le consigliere Marani e Pariani.
    Non essendoci altri interventi il presidente ZOFFOLI mette ai voti.
    La Commissione esprime parere favorevole con 28 voti a favore (PD,
    SEL-V, FdS), nessun contrario e 8 astenuti (PDL, LN, M5S).
    Il presidente ZOFFOLI ringrazia e passa alla trattazione del
    successivo punto all'ordine del giorno.
    336 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: Disposizioni
    per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore
    edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata
    (delibera di Giunta n. 1141 del 26 07 10).
    Nomina relatore e illustrazione.
    Il presidente ZOFFOLI invita i consiglieri a procedere alla nomina
    del relatore del progetto di legge.
    Il consigliere FERRARI propone di nominare il collega ALESSANDRINI.
    La proposta viene messa ai voti.
    La Commissione esprime parere favorevole alla nomina del consigliere
    Alessandrini relatore del pdl 336 con 28 voti a favore (PD, SEL-V,
    FdS), nessun contrario e 8 astenuti (PDL, LN, M5S).
    L'assessore MUZZARELLI illustra brevemente il progetto facendo
    presente innanzi tutto che s'inserisce nella direzione del programma
    di legislatura rispetto alla legalità, alla sicurezza, alla
    semplificazione, alla competitività in continuità con le politiche
    regionali. Fa osservare che è urgente dare risposta alle crescenti
    difficoltà e al rischio d'infiltrazioni mafiose e alla conseguente
    alterazione della concorrenza, in un periodo di crisi, nel quale il
    settore edile e delle costruzioni merita particolare attenzione, per
    la sua importanza economica e per la sua vulnerabilità. Occorre
    rafforzare a livello regionale l'attenzione sul settore per prendere
    atto del quadro normativo nazionale che è in evoluzione - sta
    infatti per essere emanato il regolamento di applicazione del codice
    dei contratti pubblici, che consolida ulteriormente le competenze
    regionali - con l'obiettivo di creare alcune norme chiare per
    valorizzare le imprese regolari e virtuose. Elenca sinteticamente
    gli obiettivi principali del progetto di legge: valorizzare le
    imprese che puntano sulla qualità degli interventi; sicurezza dei
    lavoratori sul luogo di lavoro; semplificazione e riduzione delle
    pratiche edilizie e dei costi a carico dei cittadini e delle
    imprese; taglio dei tempi delle procedure autorizzative e dei
    pagamenti; maggior conoscenza del territorio; aumento dei controlli,
    anche mediante l'utilizzazione di tecnologie informatiche per
    evitare pratiche nelle quali possano annidarsi fenomeni
    d'infiltrazioni mafiose o altri comportamenti illegali che alterano
    il mercato e la concorrenza. A questo fine sono previste sinergie
    operative con prefetture, autorità per la vigilanza dei contratti
    pubblici, ausl ecc.; la definizione di indicatori di anomalie
    negli appalti; la segnalazione per controlli mirati e coordinati; la
    creazione di strumenti operativi rafforzati e il raccordo con le
    banche dati di altri enti. Vengono, inoltre, introdotte clausole
    sociali e ambientali negli appalti, inserendo nei bandi e nei
    capitolati condizioni ispirate a esigenze sociali, tutela di salute
    e ambiente e promozione dello sviluppo sostenibile. L'intento della
    normativa proposta è anche quello di favorire l'accesso delle
    piccole imprese alle procedure di affidamento lavori, di ridurre
    l'uso degli appalti al massimo ribasso d'asta e di sviluppare azioni
    integrate, già attivate con le leggi regionali in materia di
    sicurezza, avendo come obiettivo la valorizzazione delle imprese
    edili serie ed eticamente responsabili.
    Il presidente ZOFFOLI ringrazia l'assessore e passa alla trattazione
    del successivo punto all'ordine del giorno.
    415 - Proposta recante: Proposta all'Assemblea legislativa per
    l'approvazione del programma coordinato di interventi per le
    politiche abitative e la riqualificazione urbana della Regione
    Emilia-Romagna (D.P.C.M. 16 luglio 2009. L.R. 8 agosto 2001, n. 24)
    (delibera di Giunta n. 1249 del 06 09 10).
    Il presidente fa presente che si tratta di uno strumento di
    programma sul quale la Commissione si deve esprimere e che sarà
    oggetto di discussione anche in Assemblea. Da poi la parola
    all'assessore all'Ambiente e riqualificazione urbana.
    L'assessore FREDA evidenzia che questo programma, per poter accedere
    al finanziamento statale di circa 22 milioni e 436 mila euro,
    s'inserisce all'interno di un contesto già tracciato dalla regione
    con il PTR e altri provvedimenti in materia di politiche abitative e
    riqualificazione urbana. Osserva che si è cercato di dare una
    risposta integrata per rispondere alla crescente domanda di alloggi,
    in particolare di quelli a canone sociale sostenibile e,
    contemporaneamente, in linea con le indicazioni del PTR, di
    salvaguardare il consumo del territorio, in una logica di
    sostenibilità in senso ampio che consenta un contenimento rispetto a
    nuovi insediamenti, a servizi e mobilità. Occorre, a tal fine, che
    gli interventi siano inquadrati all'interno di una visione di
    riqualificazione e quindi essere principalmente concentrati nella
    città consolidata incentivando interventi di miglioramento degli
    spazi pubblici con l'obiettivo dell'inclusione sociale da un lato e
    dall'altro di contrastare il degrado di parti già urbanizzate. Fa
    presente che per poter beneficiare del finanziamento statale occorre
    sottoscrivere l'accordo con il Ministero entro il 3 novembre
    prossimo. All'atto della sottoscrizione vengono richiesti anche dei
    progetti concreti. Ricorda che con atto precedente del 2008 è stato
    avviato un programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone
    sostenibile che ha ammesso in graduatoria 30 comuni, dei quali solo
    14 hanno potuto fino ad ora ottenere il finanziamento. Per poter
    coniugare i tempi stabiliti dal Ministero e mettere a frutto il
    lavoro fatto dalle amministrazioni locali si è pensato di costruire
    un nuovo bando per dare la possibilità anche ai comuni che si sono
    collocati nel precedente, ma non hanno ottenuto il finanziamento, di
    partecipare.
    L'arch. ZANELLI precisa che la graduatoria alla quale faceva
    riferimento l'assessore resta in vigore fino al 31 dicembre del
    corrente anno e sui comuni che sono già in graduatoria e su quelli
    che potranno partecipare di qui al 3 novembre vengono declinate le
    procedure che sono legate al piano nazionale di edilizia abitativa
    dal quale provengono i fondi. Fa osservare che per arrivare
    all'accordo di programma, che è lo strumento con il quale si
    conferma lo stanziamento, ogni regione deve presentare un programma
    integrato all'interno del quale deve essere data risposta alla
    pluralità delle linee d'intervento ricomprese nel piano di edilizia
    abitativa e questa è, appunto, la parte centrale della delibera in
    parola. Precisa che è stata trovata una coerenza tra gli obiettivi
    del bando di cui alla graduatoria citata e gli intendimenti della
    linea d'intervento prevista dal piano per le politiche abitative con
    questo programma integrato. Spiega brevemente che il bando che ne
    deriva destina il finanziamento a tre tipologie di alloggi: alloggi
    destinati alla locazione permanente (il contributo è pari al 100 per
    cento del costo parametrico dell'intervento se gli alloggi vengono
    destinati a canone sociale); alloggi destinati alla locazione a
    termine, che può essere breve per un minimo di dieci anni (e nel
    caso il contributo è pari al 30 per cento del costo parametrico
    dell'intervento ) o lunga per un minimo di venticinque anni (e nel
    caso il contributo è pari al 50 per cento del costo parametrico
    dell'intervento). La locazione a termine può prevedere anche il
    patto di futura vendita. Al bando che la Giunta emanerà dopo
    l'approvazione di questo provvedimento da parte dell'Assemblea
    dovranno essere presentate proposte che o sono la rimodulazione di
    quelle della graduatoria precedente o sono nuove su interventi che
    abbiano lo stesso grado di fattibilità e che dimostrino di avere la
    conformità urbanistica e la sostenibilità ambientale.
    L'assessore MUZZARELLI ricorda che si è cercato di dare una risposta
    integrata sia al tema della riqualificazione delle città che a
    quello delle esigenze abitative e che questa delibera è uno
    strumento per rafforzare un'azione complessiva sulle politiche
    abitative, un programma che sviluppa un pacchetto di circa 70
    milioni di euro, dei quali 22 statali e il resto per il 50 per cento
    delle autonomie locali e 50 per cento della regione. Questo
    pacchetto è destinato a interventi di riqualificazione, interventi
    di indirizzo per nuove azioni per offrire case a quanti non ce
    l'hanno e per trovare un'azione completa per valorizzare i
    contratti di quartiere III . Rappresenta grande preoccupazione per
    la crescente tensione abitativa e l'importanza di questo programma
    in un momento in cui i finanziamenti statali nel settore
    diminuiscono: ricorda, infatti, che il fondo per l'affitto negli
    anni è andato sempre più in calo (da 17,3 milioni di euro a 12
    milioni) fino a 5 milioni in meno rispetto alla programmazione
    effettuata.
    Il presidente ZOFFOLI apre la discussione.
    Entra la consigliera Noè.
    Il consigliere BERNARDINI ringrazia per l'illustrazione esaustiva e
    fa cenno al dato importante riportato nell'allegato A della
    delibera: 75.000 nuclei familiari che in ambito regionale sono in
    condizione di disagio abitativo. Richiama l'attenzione sul disposto
    dell'art. 55 della legge regionale 24/2001 che prevede il
    monitoraggio, la valutazione e l'analisi d'impatto della normativa.
    Una verifica dei risultati che gli risulta essere disattesa e senza
    la quale ritiene non sia possibile giudicare l'efficacia delle
    scelte in materia. Invita a riflettere anche sul tema del patrimonio
    edilizio costruito e invenduto, che la Giunta avrebbe dovuto
    considerare, sia per aiutare un mondo economico-imprenditoriale che
    oggi versa in situazione di difficoltà, che per dare risposta alla
    domanda crescente di alloggi a canone calmierato.
    La consigliera MARANI richiama l'allegato al provvedimento
    ritenendolo molto interessante in quanto fornisce dati precisi sugli
    interventi regionali attuati e i risultati nel campo delle politiche
    abitative, in particolare i 9000 alloggi in più messi a disposizione
    delle fasce deboli. Rispetto all'impianto generale presentato dai
    due assessori ritiene importante il tentativo di coniugare le
    politiche della casa con il tema del non spreco del territorio, la
    riqualificazione urbana, le misure energetiche, l'abbattimento delle
    barriere architettoniche in quanto si tratta di un'operazione che ha
    una valenza non solo di carattere sociale, ma anche ambientale di
    tutela complessiva della qualità del nostro territorio. Rispetto
    alla grande preoccupazione per la tensione abitativa ritiene il
    patrimonio di edilizia residenziale pubblica del tutto insufficiente
    ma non percorribile la strada della creazione di alloggi a canone
    concordato, che avendo uno scarto del 20 per cento rispetto al
    canone di mercato, non risponde alle esigenze di quella fascia
    grigia in aumento che non ha la possibilità né di accedere
    all'acquisto della casa né all'affitto a libero mercato. Valuta,
    invece, favorevolmente le locazioni a lungo termine a canone
    concordato, perché si ha una tutela maggiore dei cittadini rispetto
    ad iniziative precedenti (quote destinate al canone concordato).
    L'assessore MUZZARELLI prende atto favorevolmente che sono stati
    presi in considerazione i dati e assume l'impegno di fare gli
    approfondimenti e i necessari confronti sulle politiche per la casa
    e le varie tematiche abitative. Precisa, inoltre che, per quanto
    riguarda le tipologie abitative, occorre fare molta attenzione alla
    qualità delle costruzioni.
    Il consigliere BERNARDINI ribadisce, sulla clausola valutativa, la
    necessità di attuarla o, diversamente, abrogarla e insiste sulla
    questione del patrimonio edilizio già costruito ed invenduto: 8.000
    appartamenti solo a Bologna e provincia.
    Il consigliere MAZZOTTI esprime soddisfazione per questo
    provvedimento che va in Assemblea e che è la sistemazione di
    progetti già messi in campo in questi anni. Ricorda che le risorse
    in arrivo dallo Stato fanno parte sempre di quel finanziamento
    stanziato dal precedente governo Prodi, prima soppresso dall'attuale
    governo e ora riattribuito ed erogabile. Concorda sulla necessità, a
    breve, di una revisione della legge regionale 24/2001. Riguardo al
    patrimonio costruito ed invenduto, che gli risulta essere a livello
    regionale di 50 mila unità, ritiene si possa trovare un accordo tra
    pubblico e privati che consenta di mettere in valore quello che già
    c'è, come si sta facendo, per esempio con il bando per le giovani
    coppie.
    Il consigliere FAVIA chiede, rispetto alle politiche sulla casa di
    questi anni, se ci siano dati in merito al consumo di suolo, diretto
    o indiretto. Ritiene che oltre al patrimonio invenduto debba essere
    preso in considerazione anche il numero degli alloggi sfitti per
    avere la dimensione dell'inutilità di nuove costruzioni per dare
    risposta al bisogno di una casa. Ribadisce che non ha senso
    consentire ai comuni di costruire nuove abitazioni.
    La consigliera NOE' è d'accordo con il collega Mazzotti riguardo
    alla revisione della legge regionale 24/2001 e, in particolare, pone
    l'accento sulla necessità di rivedere i requisiti di accesso e
    permanenza negli alloggi di edilizia residenziale pubblica che
    troppo spesso risultano abitati da nuclei famigliari che nel tempo
    hanno modificato i loro requisiti. Ribadisce che la verifica della
    permanenza dei requisiti deve essere efficace e consentire una
    giusta rotazione. Valuta positivamente l'utilizzo del costruito
    invenduto per dare risposta al disagio abitativo, come nel caso del
    bando a favore delle giovani coppie, ancora poco conosciuto e con il
    grosso problema della stretta creditizia del sistema bancario.
    Esce la consigliera Donini.
    La consigliera PARIANI da una valutazione positiva del programma che
    tenta di rendere flessibile il tema dell'affitto sociale, tenendo
    conto, attraverso l'istituto dell'affitto a termine, non solo delle
    esigenze delle fasce più povere, ma anche di quelle che non riescono
    ad accedere ai programmi di acquisto agevolato. Considera che
    sarebbe interessante che il fondo del programma fosse una leva di
    risorse e si potesse ampliare anche ad altri soggetti pubblici e
    privati. Si esprime favorevolmente sui criteri illustrati
    dall'assessore Freda, in particolare sulla scelta di riqualificare
    l'esistente, dando una risposta al bisogno sociale di alloggi e
    contemporaneamente a quello di tutela del territorio. Al riguardo
    chiede, comunque, di capire su quali aree s'intenda intervenire per
    la riqualificazione.
    L'assessore FREDA sottolinea che con questo programma integrato si è
    cercato di coinvolgere anche i privati, infatti si prevede che il
    finanziamento pubblico può essere utilizzato anche per l'acquisto di
    alloggi privati da mettere a disposizione come quota a canone
    sostenibile. Sostiene che il tema del costruito, invenduto o
    sfitto, sollevato sopra è stato considerato nell'elaborazione di
    questo programma. Ribadisce, inoltre, il principio della
    riqualificazione senza ulteriore consumo di suolo, all'interno della
    città consolidata e a tutela del territorio.
    Esce il consigliere Bazzoni.
    L'arch. ZANELLI ricorda che il bando del 2008 sui programmi di
    riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile aveva
    anticipato alcuni principi della legge regionale 6/2009 che ha
    innovato la legge urbanistica regionale, in quanto, per promuovere
    il recupero di immobili esistenti e di aree già urbanizzate
    indirizzava i comuni verso accordi perequativi con i privati
    finalizzando il contributo pubblico alla realizzazione degli
    interventi edilizi ed urbanistici. Ricorda, altresì, la validità
    della graduatoria che deriva da quel bando fino al 31.12. 2010 e
    la possibilità di ulteriori disponibilità derivanti da un meccanismo
    premiale (per la rapidità e la qualità delle proposte) per la nostra
    regione, che si prevede nella misura di circa 7 milioni di euro, che
    verranno riversati all'interno di questo programma.
    Rientra la consigliera Donini.
    Il presidente ZOFFOLI pone in votazione l'oggetto.
    La Commissione esprime parere favorevole con 28 voti a favore (PD,
    SEL-V, FdS), 4 contrari (LN) e 8 astenuti (PDL, M5S, UDC).
    Si passa alla trattazione del successivo punto all'ordine del
    giorno.
    209 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: Rendiconto
    generale della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario
    2009 (delibera di Giunta n. 862 del 28 06 10).
    (Sede consultiva - Parere alla Commissione referente Bilancio,
    Affari generali ed istituzionali)
    Il consigliere BERNARDINI chiede chiarimenti su un punto riguardante
    le spese di cassa, Totale Parte 2°- Spese conseguenti operazioni
    finanziarie non modificative del patrimonio regionale, che da uno
    stanziamento iniziale pari a 0 arrivano a 500 milioni di euro.
    Il presidente ZOFFOLI, non essendo presente nessuno del settore che
    possa rispondere rinvia l'oggetto alla prossima seduta.
    Rientra il consigliere Bazzoni. Esce il consigliere Bernardini.
    Si passa alla trattazione del successivo punto all'ordine del
    giorno.
    322 - Relazione per la sessione comunitaria dell'Assemblea
    legislativa per l'anno 2010, ai sensi dell'art. 5 della L.R. n.
    16/2008.
    (Sede consultiva - Parere alla Commissione referente Bilancio,
    Affari generali ed istituzionali)
    Il presidente ZOFFOLI spiega che l'argomento della sessione
    comunitaria è un appuntamento annuale che verrà affrontato in due
    sedute di commissione, in sede consultiva. La prima di mera
    illustrazione e la seconda nella quale si esprimerà il parere alla
    commissione referente Bilancio. Si tratta, in sostanza, dei rapporti
    della Regione con la Comunità Europea, rapporti diretti e indiretti
    e invita, al riguardo, i colleghi a prendere visione del materiale
    distribuito, in particolare dello schema che ben illustra l'iter, la
    fase ascendente di costruzione delle direttive e delle leggi e la
    fase discendente di recepimento delle leggi e delle direttive. Gli
    indirizzi per i prossimi dieci anni sono stati emanati dal Consiglio
    Europeo solo nel giugno scorso. Fa presente che la materia è
    disciplinata dalla legge regionale 16/2008 e che è stato costituito
    un gruppo di lavoro tecnico Giunta-Assemblea che ha fornito tracce
    di lavoro alle singole commissioni.
    Il consigliere FAVIA chiede conferma che nella seduta odierna ci sia
    solo l'illustrazione dell'oggetto in parola.
    Il presidente ZOFFOLI conferma e da la parola per l'illustrazione al
    tecnico.
    Esce il consigliere Favia.
    La dott.ssa ODONE fa alcune precisazioni di carattere tecnico, in
    particolare riferisce che il gruppo di lavoro, al quale accennava il
    presidente, ha cercato di rendere più agevole la lettura dei
    documenti di lavoro che sono il Programma della Commissione Europea
    per il 2010, per la fase ascendente, e la Relazione sullo stato di
    conformità dell'ordinamento regionale predisposta dalla Giunta in
    riferimento allo scorso anno. Spiega che la finalità della sessione
    comunitaria è quella d'individuare gli indirizzi sulla base dei
    quali svolgere effettivamente un ruolo attivo nella partecipazione
    alla formazione degli atti dell'Unione Europea che ricadranno sulle
    politiche regionali e si tradurranno anche in vincoli da tradurre in
    norme regionali. Fa osservare che la partecipazione alla fase
    ascendente non è obbligatoria, ma rappresenta una grossa opportunità
    che s'inserisce nel contesto nuovo del Trattato di Lisbona che
    riconosce un ruolo importante alle regioni e al principio di
    sussidiarietà, cioè consente di concorrere attivamente alla
    formazione di quegli obblighi a cui le regioni sono tenute a dare
    seguito traducendoli in norme regionali. L'attuazione degli obblighi
    dell'Unione Europea in fase discendente è, invece, un obbligo
    nell'ambito delle materie di competenza regionale.
    Il consigliere FILIPPI chiede se il rapporto diretto con l'Unione
    Europea è stato richiesto dall'Unione stessa o dalle Regioni e
    dallo Stato nell'ottica di creare un sistema uniforme per tutta
    l'Europa per quanto riguarda la legislazione.
    Esce il consigliere Bazzoni.
    La dott.ssa ODONE precisa che il rapporto con l'Unione Europea
    appartiene allo Stato; con gli ultimi trattati viene rafforzata la
    dimensione regionale e della cittadinanza europea . Il principio di
    sussidiarietà sopra citato fa sì che gli obblighi europei vengano
    presi quando siano necessari (nel senso che portano un valore
    aggiunto) e proporzionati. Il rispetto di questo principio spetta ai
    singoli Parlamenti nazionali e vengono coinvolti anche i parlamenti
    regionali, che dovranno collaborare, anche se il meccanismo, per
    quanto riguarda il nostro paese, non è ancora stato stabilito. La
    Costituzione italiana, con la riforma del titolo V, assegna
    espressamente alle Regioni il diritto di partecipare a questo
    processo di formazione delle norme e alla loro attuazione,
    individuandole in corrispondenza delle materie di loro competenza.
    La consigliera DONINI valuta positivamente la formalizzazione, con
    la L.R. 16/2008, delle procedure che consentono la partecipazione e
    il dialogo tra la Regione e l'Unione Europea. Rileva che il 50 per
    cento delle leggi approvate da questa regione deriva dalla necessità
    di recepire e adeguarsi alla normativa europea. Ritiene, pertanto,
    opportuno interloquire e collaborare con il livello comunitario, sia
    prima che le decisioni vengano assunte, che dopo, quando si è
    chiamati ad applicarle.
    La seduta termina alle ore 12,10.
    Approvato nella seduta del 30 settembre 2010.
    La Segretaria Il Presidente
    Samuela Fiorini Damiano Zoffoli
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