Testo
Verbale n. 10
Seduta del 28 ottobre 2010
Il giorno giovedì 28 ottobre 2010 alle ore 10.00 si è riunita presso
la sede dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50,
la Commissione Territorio Ambiente Mobilità, convocata con nota
Prot. n. 30758 del 21/10/2010, integrata con nota Prot. n. 30871 del
22/10/2010.
Partecipano alla seduta i Commissari:
Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
ZOFFOLI Damiano Presidente Partito Democratico 5 presente
BERNARDINI Manes Vicepreside Lega Nord Padania 4 presente
nte Emilia e Romagna
MARANI Paola Vicepreside Partito Democratico 4 presente
nte
ALESSANDRINI Componente Partito Democratico 2 presente
Tiziano
BAZZONI Gianguido Componente PDL- Popolo Della 2 presente
Libertà
BIGNAMI Galeazzo Componente PDL- Popolo Della 4 assente
Libertà
CASADEI Thomas Componente Partito Democratico 2 presente
DONINI Monica Componente Federazione Della 2 presente
Sinistra
FAVIA Giovanni Componente Movimento 5 Stelle 2 presente
Beppegrillo.it
FERRARI Gabriele Componente Partito Democratico 5 presente
FILIPPI Fabio Componente PDL- Popolo Della 5 presente
Libertà
MANDINI Sandro Componente Italia Dei Valori 4 assente
MAZZOTTI Mario Componente Partito Democratico 2 assente
MEO Gabriella Componente Sinistra Ecologia e 2 presente
Libertà - Idee Verdi
MORI Roberta Componente Partito Democratico 2 presente
NOE' Silvia Componente UDC- Unione Di Centro 1 assente
PARIANI Anna Componente Partito Democratico 2 presente
Sono presenti i consiglieri: Marco CARINI in sostituzione del
consigliere MAZZOTTI e Gian Guido NALDI in sostituzione parziale
della consigliera MEO.
È altresì presente Gian Carlo Muzzarelli (Assessore Attività
produttive, piano energetico e sviluppo sostenibile, economia verde,
edilizia, autorizzazione unica integrata).
Hanno partecipato ai lavori della Commissione: D. Egidi (Resp.
Agenzia regionale di Protezione civile); F. Melloni (Autorità di
Bacino del Reno); L. Draghetti (Resp. Serv. Lavori pubblici e
osservatorio contratti e investimenti pubblici. Edilizia e sicurezza
dei cantieri edili); M. Ferrari (Serv. Informazione Assemblea
legislativa).
Presiede la seduta: Damiano Zoffoli
Assiste la Segretaria: Samuela Fiorini
Resocontista: Antonella Agostini
Il presidente ZOFFOLI dichiara aperta la seduta alle ore 10.25.
Sono presenti i consiglieri: Alessandrini, Bazzoni, Bernardini,
Casadei, Donini, Ferrari, Filippi, Marani, Meo, Pariani e Zoffoli.
-
Approvazione verbale n. 8 del 2010.
La Commissione lo approva all'unanimità dei presenti.
Si passa al primo oggetto all'ordine del giorno:
576 - Parere di conformità, ai sensi dell'art. 28, comma 4,
lettera n) dello Statuto sullo Schema di Regolamento regionale in
materia di volontariato di protezione civile dell'Emilia-Romagna .
Il presidente ZOFFOLI preannuncia che è stato concordato con
l'assessore Gazzolo di dedicare una delle prossime sedute a
un'informativa generale sulle attività che riguardano la protezione
civile e da la parola, per quanto riguarda l'oggetto in esame, al
Direttore dell'Agenzia regionale della Protezione civile.
L'ing. EGIDI spiega che il provvedimento, in applicazione della
legge, definisce le modalità per l'iscrizione e la cancellazione
delle organizzazioni di volontariato dal relativo elenco regionale;
i criteri e le modalità di erogazione dei contributi e del rimborso
spese alle organizzazioni impiegate; i compiti, la composizione e le
modalità di designazione, nomina e funzionamento del Comitato
regionale di coordinamento del volontariato di protezione civile.
Evidenzia, in particolare, che scaturisce dal lungo confronto con le
associazioni di volontariato e con gli enti locali e che ha tenuto
sostanzialmente conto dell'esperienza di circa 9 mesi fatta a
L'Aquila da oltre 3000 volontari e circa 500 funzionari delle
amministrazioni locali emiliano-romagnole. Al riguardo riferisce di
una benemerenza di prima classe - una sorta di medaglia d'oro - che
il Presidente della Repubblica consegnerà a breve alla nostra
Regione per l'attività svolta in quella circostanza. Richiama
l'attenzione su due principi base di questo regolamento:
l'autorganizzazione e l'organizzazione, la cui sintesi è stata, per
esempio, fondamentale per l'intervento prima riferito. Cita tra le
novità più significative del regolamento: l'introduzione dell'elenco
regionale delle associazioni di volontariato, in una logica di
specializzazione del volontariato abbinato all'Agenzia di
protezione civile; i requisiti concertati per farne parte (tra
questi, la disponibilità H24); la formazione; la possibilità della
partecipazione non solo di gruppi nazionali, quali per es. gli
alpini, ma anche di gruppi comunali e questo è un meccanismo di
grande apertura organizzata. Segnala poi, come particolarmente
significativi: l'art. 8, che prevede che il pubblico rimborsi i
costi dei volontari (che ammontano a circa 300 mila euro l'anno) e
che vanno divisi tra Stato e Regione e qui disciplinati; l'art. 9
sui programmi operativi annuali che sono lo strumento in base al
quale si concordano attività e costi; l'art. 10 che disciplina il
Comitato regionale del volontariato di protezione civile,
semplificando molto la partecipazione e introducendo il principio
della rotazione per favorire una partecipazione ampia delle
componenti del volontariato. Fa presente che questo regolamento è
guardato con interesse anche dal Dipartimento nazionale di
protezione civile come base di riferimento anche per altre regioni.
Si dice disponibile ad ulteriori chiarimenti e approfondimenti.
Il presidente ZOFFOLI ribadisce che ci sarà modo di approfondire il
tema della protezione civile in un'apposita seduta e che oggi va
espresso su questo regolamento il parere di conformità.
Entra il consigliere Favia.
Il consigliere FERRARI coglie l'occasione per elogiare l'efficienza
della Protezione civile regionale che non è solo importante per la
qualità e l'impegno, ma anche un riferimento sul piano nazionale.
Sottolinea in generale il valore del regolamento nel complesso e in
particolare del riconoscimento dei gruppi comunali di volontariato.
Ringrazia chi lavora in questo settore delicato, insistendo
sull'importanza, vista la fragilità del territorio
emiliano-romagnolo sotto vari aspetti, di poter usufruire,
nell'emergenza, di un'organizzazione sempre più puntuale e definita.
Esprime parere favorevole a nome del gruppo PD.
Il consigliere FILIPPI richiede, con riferimento all'art. 5, un
controllo più puntuale sui soggetti che andranno a percepire
contributi regionali, controllando in particolare alcune
associazioni che, a suo parere, non hanno come attività prevalente
quella di protezione civile, se possibile, mediante l'inserimento di
un emendamento al punto b) in tal senso.
Entra il consigliere Carini.
L'ing. EGIDI afferma che il concetto di prevalenza va bene per le
associazioni locali, mentre per le nazionali si acquisisce
soprattutto la capacità di strutture in grado d'integrarsi con la
protezione civile, come per esempio l'AGESCI che sta in prevalenza
su un versante sociale, ma può svolgere anche attività di protezione
civile e lo dimostra l'esperienza positiva de L'Aquila.
Il presidente ZOFFOLI spiega che, preso atto del parere favorevole
espresso in sede consultiva dalla Commissione politiche per la
salute e politiche sociali, è compito della commissione esprimere un
parere di conformità, senza possibilità di emendare o modificare il
testo, per cui le osservazioni del consigliere Filippi hanno valore
di mero suggerimento. Pone in votazione l'oggetto.
La Commissione esprime parere favorevole sulla conformità con 39
voti a favore (PD. SeL-V, FdS, PDL, LN, M5S), nessun astenuto e
contrario.
L'ing. EGIDI aggiunge che è importante l'informativa che l'assessore
Gazzolo farà prossimamente perché illustrerà 6 Piani che riguardano
190 comuni, compresi i 7 della Val Marecchia recentemente aggregati
alla nostra Regione e tutte le province, per un impegno finanziario
di circa 40 milioni di euro.
Si passa all'oggetto successivo:
336 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: Disposizioni
per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore
edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata
(delibera di Giunta n. 1141 del 26 07 10).
Il presidente ZOFFOLI spiega che vengono distribuiti un documento di
lavoro con gli emendamenti presentati fino alla data di ieri e le
fotocopie degli emendamenti presentati questa mattina. Ricorda che
nella seduta scorsa è stato approvato l'art. 1 (Finalità).
Entrano i consiglieri Mori e Naldi. Esce il consigliere Bazzoni.
Si riprende dall'esame dell'art. 2 Interventi di promozione
regionale su cui insistono i seguenti emendamenti:
al comma 1, prima della lett. a):
Emendamento n. 35 Favia
è inserita la seguente lettera a0)
ricercare e analizzare le principali cause dei fenomeni di
infiltrazioni malavitose, del lavoro irregolare, dell'usura e dei
comportamenti illegali che alterano il mercato del settore edile e
delle costruzioni a committenza sia pubblica che privata;
al comma 1, lett. b):
Emendamento n. 20 Bernardini
cassare le parole cooperazione applicativa .
Emendamento n. 21 Bernardini
dopo le parole procedimenti amministrativi , aggiungere anche
mediante convenzioni e collaborazioni tra enti pubblici per la
condivisione e la trasmissione di dati e informazioni.
al comma 1 lettera c):
Emendamento n. 1 Relatore
dopo le parole le parti sociali, gli ordini , aggiungere: e
collegi .
al comma 1 lettera d):
Emendamento n. 2 Relatore
dopo le parole confiscati alla criminalità organizzata, sostituire
in accordo con secondo .
al comma 1 dopo la lett. f):
Emendamento n. 36 Favia
dopo la lettera f) è inserita la seguente lettera:
f.1) realizzare attività di formazione congiunta e di aggiornamento
, degli operatori degli enti locali, della polizia locale, delle
organizzazioni del volontariato e delle associazioni che svolgono
attività di carattere sociale;
Emendamento n. 37 Favia
dopo la lettera f) è inserita la seguente lettera:
f.2) promuovere la diffusione dell'uso del Patto di integrità
negli appalti pubblici. Patto costituito da un complesso di regole
comportamentali dirette a garantire il corretto svolgimento delle
gare, allegate al bando di gara e parte integrante dello stesso, che
i concorrenti sottoscrivono all'atto della presentazione della
domanda di partecipazione alla gara, pena l'esclusione dalla
stessa.
Emendamento n. 38 Favia
dopo la lettera f) è inserita la seguente lettera:
f.3) introdurre un sistema di monitoraggio finalizzato alla
valutazione dell'incidenza degli interventi in materia di sicurezza,
promossi in ambito regionale.
Il consigliere FAVIA illustra l'emendamento n. 35 che aggiunge un
comma, a suo parere importante, in quanto prima di tutto deve
esserci un'analisi della situazione prima delle norme attuative.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI si esprime favorevolmente
all'accoglimento dell'emendamento.
Rientra il consigliere Bazzoni.
La consigliera DONINI si esprime favorevolmente, in quanto ritiene
che questo comma aggiuntivo possa rendere più concreta
l'affermazione di principio contenuta nel successivo, permettendo di
razionalizzare e richiamare in legge un'attività che già viene
fatta.
La Commissione approva l'emendamento n. 35 Favia con 30 voti a
favore (PD, SeL-.V, FdS, M5S), 11astenuti (LN, PDL) e nessun
contrario.
Il consigliere BERNARDINI spiega che l'emendamento n. 20 è per
sopprimere una definizione della quale non è possibile comprendere
il significato, mentre il 21 introduce un rafforzativo rifacendosi
al codice dell'amministrazione digitale che già prevede per il
cittadino e l'impresa di fornire i propri dati una volta sola alla
pubblica amministrazione. Tramite convenzioni e collaborazioni tra
enti pubblici si potrebbe avere la possibilità di accedere
direttamente ai dati senza ulteriori aggravi.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che il termine
cooperazione applicativa è utilizzato nel codice
dell'amministrazione digitale e non c'è alcun motivo per non
utilizzarlo in questa norma.
Il consigliere FILIPPI chiede al relatore di illustrare meglio
questo concetto, che a suo parere, non è molto chiaro per il
cittadino.
Il Responsabile del Servizio Lavori pubblici e osservatorio
contratti e investimenti pubblici, edilizia e sicurezza dei cantieri
edili, dott. DRAGHETTI interviene per spiegare che il codice
dell'amministrazione digitale, che è il Decreto legislativo n. 82
del 2005, prevede come modalità di lavoro tra enti pubblici il
termine della cooperazione applicativa che sta ad indicare un
passaggio storico tra le pubbliche amministrazioni, che è quello di
dialogare attraverso le banche dati e attraverso delle porte di
dominio, è in sostanza una condivisione del contenuto delle banche
dati.
Il consigliere FILIPPI prendendo atto del chiarimento fornito chiede
di aggiungere, per semplificare la lettura da parte delle imprese,
che riguarda gli enti pubblici.
Il dott. DRAGHETTI afferma che la specificazione potrebbe anche
essere condivisibile anche se ridondante.
Il consigliere FILIPPI insiste nella sua richiesta.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI osserva che potrebbe apparire
ridondante, ma se si vuole inserire questa specificazione è
necessario presentare un emendamento in questo senso.
Il presidente ZOFFOLI ricorda che c'è anche da prendere in
considerazione l'emendamento n. 21 che insiste sulla lett. b).
Il consigliere BERNARDINI rileva che potrebbe essere fatto un
richiamo al codice dell'amministrazione digitale, atteso che il
concetto per il suo contenuto si richiama ad esso e, per quanto
riguarda l'emendamento n. 21, ritiene vada a dirimere quanto emerso
dalla discussione, trattandosi di un richiamo esplicito alla
collaborazione tra enti pubblici.
Il dott. DRAGHETTI ritiene corretto questo ragionamento e il
richiamo al Decreto legislativo 82/2005, se invece si vuole far
capire meglio al cittadino, come richiesto dal consigliere Filippi
allora si potrebbe aggiungere tra le pubbliche amministrazioni .
Invita a valutare quale sia la scelta più opportuna.
Il consigliere FILIPPI presenta un emendamento in questo senso:
Emendamento n. 41 Filippi
Alla lett. b) dopo le parole procedimenti amministrativi
aggiungere tra le pubbliche amministrazioni
Il presidente ZOFFOLI invita il relatore a esprimersi
sull'emendamento n. 21.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI ritiene l'emendamento n. 21
superato dal contenuto dell'emendamento presentato dal consigliere
Filippi.
Il consigliere BERNARDINI ritira l'emendamento n. 21.
Viene posto in votazione l'emendamento n. 41 Filippi.
La Commissione approva l'emendamento n. 41 Filippi con 41 voti a
favore (PD, SeL-.V, FdS, M5S, LN, PDL) nessun astenuto e nessun
contrario.
Viene posto in votazione l'emendamento n. 20 Bernardini.
La Commissione respinge l'emendamento n. 20 Bernardini con 35 voti
contrari re (PD, SeL-.V, FdS, PDL), 4 a favore (LN), 2 astenuti
(M5S).
Il consigliere relatore ALESSANDRINI illustra gli emendamenti n. 1 e
n. 2 spiegando che si tratta di specificazioni tecniche.
Il presidente pone in votazione gli emendamenti n. 1 e n. 2 del
relatore.
La Commissione, con distinte votazioni di identico risultato,
approva gli emendamenti n. 1 e n. 2 Relatore con 41 voti a favore
(PD, SeL-.V, FdS,M5S, LN, PDL) nessun astenuto e nessun contrario.
Il consigliere FAVIA illustra gli emendamenti nn. 36, 37, 38. Il
primo punta ad una maggior formazione degli enti e delle
associazioni che possono segnalare abusi o illeciti. L'emendamento
n. 37 inserisce il patto d'integrità che è un protocollo d'intesa
tra l'associazione contro la corruzione, il presidente dell'ANCI e
il Ministro per la funzione pubblica. Con l'emendamento n. 38
s'introduce un sistema di monitoraggio finalizzato alla valutazione
dell'incidenza degli interventi in materia di sicurezza promossi in
ambito regionale, al fine di avere una visione più chiara.
Il consigliere NALDI chiede se il collega non ritenga più opportuno
collocare l'emendamento n. 36 all'art. 3 più che al 2, in quanto gli
sembra vada inserito tra le attività di controllo.
La consigliera DONINI si dice d'accordo su un eventuale collocazione
dell'emendamento n. 36 in un altro articolo. E' favorevole al patto
d'integrità previsto dall'emendamento n. 37, mentre sul n. 38
ritiene che la legge regionale sulla sicurezza già preveda questa
attività di monitoraggio degli interventi in materia di sicurezza.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI fa rilevare che il contenuto
degli emendamenti nn. 36 e 38 è già previsto nella legge regionale
2/2009. Per quanto riguarda il n. 37 ritiene, invece, possa essere
accolto, con un adeguamento dopo le parole patto d'integrità
aggiungere e dei protocolli per la legalità .
Il consigliere FAVIA concorda che si tratta di punti che un po'
configgono con la legge 2/2009, in questo articolo perché destinati
alla promozione. Dichiara di ritirare il 36.
L'assessore MUZZARELLI chiede di verificare il drafting per
l'emendamento n. 37 sub-emendato come proposto dal relatore.
Il presidente ZOFFOLI da atto che sull'emendamento n. 37 viene
proposto sub-emendamento aggiungendo dopo Patto di integrità le
parole e dei protocolli per la legalità negli appalti pubblici e
dopo Patti aggiungere e azioni Da, quindi, lettura
dell'emendamento n. 37 riformulato: promuovere la diffusione
dell'uso del Patto di integrità e dei protocolli per la legalità
negli appalti pubblici. Patti e azioni costituite da un complesso di
regole comportamentali dirette a garantire il corretto svolgimento
delle gare, allegate al bando di gara e parte integrante dello
stesso, che i concorrenti sottoscrivono all'atto della presentazione
della domanda di partecipazione alla gara, pena l'esclusione dalla
stessa e lo pone in votazione.
La Commissione approva l'emendamento n. 37 Favia come sub-emendato
con 30 voti a favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11 astenuti (LN, PDL) e
nessun contrario.
Viene messo in votazione l'emendamento n. 38.
La Commissione respinge l'emendamento n. 38 Favia con 28 voti
contrari (PD, SeL-.V, FdS), 2 a favore(M5S) e 11 astenuti (LN, PDL).
Il presidente ZOFFOLI pone in votazione l'art. 2 come emendato.
La Commissione approva l'art. 2 come emendato con 30 voti a favore
(PD, SeL-V, FdS, M5S), 11astenuti (LN, PDL) e nessun contrario, nel
seguente testo:
Art. 2
Interventi di promozione regionale
1. La Regione promuove iniziative e progetti per la legalità, la
trasparenza e la tutela e sicurezza del lavoro, anche ai sensi della
legge regionale 4 dicembre 2003, n. 24 (Disciplina della polizia
amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di
sicurezza), con particolare attenzione a:
0a) ricercare e analizzare le principali cause dei fenomeni di
infiltrazioni malavitose, del lavoro irregolare, dell'usura e dei
comportamenti illegali che alterano il mercato del settore edile e
delle costruzioni a committenza sia pubblica che privata;
a) diffondere la cultura della legalità e a conseguire un'ordinata e
civile convivenza attraverso azioni di prevenzione e di formazione;
b) sviluppare attività di cooperazione applicativa,
dematerializzazione, semplificazione e razionalizzazione dei
procedimenti amministrativi tra le pubbliche amministrazioni;
c) attivare forme di più stretta collaborazione, anche nel
trattamento dei dati e delle informazioni, con gli Uffici
territoriali del Governo, le Camere di Commercio, Industria,
Artigianato e Agricoltura, le amministrazioni pubbliche, le
strutture di polizia locale operanti nel territorio della regione,
le parti sociali, gli ordini professionali e collegi, le università;
d) definire accordi e intese con i soggetti pubblici competenti, in
ordine all'utilizzo dei beni confiscati alla criminalità
organizzata, secondo le finalità previste dalle disposizioni vigenti
in materia;
e) realizzare attività di formazione, aggiornamento, valorizzazione
e riconoscimento del merito e della qualità degli operatori
economici e delle amministrazioni pubbliche;
f) svolgere attività di documentazione, ricerca, comunicazione e
informazione;
f2) promuovere la diffusione dell'uso del Patto di integrità e dei
protocolli per la legalità negli appalti pubblici. Patti e azioni
costituite da un complesso di regole comportamentali dirette a
garantire il corretto svolgimento delle gare, allegate al bando di
gara e parte integrante dello stesso, che i concorrenti
sottoscrivono all'atto della presentazione della domanda di
partecipazione alla gara, pena l'esclusione dalla stessa.
Si passa all'esame dell'art. 3 Potenziamento delle attività di
controllo nei cantieri edili e di ingegneria civile su cui
insistono i seguenti emendamenti:
al comma 1:
Emendamento n. 22 Bernardini
sostituire il comma 1, con il seguente:
1. La Regione definisce meccanismi di riconoscimento e premialità
per le imprese che dimostreranno di adottare e applicare sistemi
informatici di controllo e registrazione automatica delle presenze
nei cantieri di personale autorizzato al fine di assicurare un più
efficace e coordinato esercizio delle attività di vigilanza.
Emendamento n. 3 Relatore
dopo le parole La Regione definisce , aggiungere: i casi e .
Emendamento n. 4 Relatore
dopo le parole registrazione automatica delle presenze ,
aggiungere: autorizzate .
Emendamento n. 33 Relatore
dopo le parole: delle presenze autorizzate nei cantieri cassare le
parole:
di personale autorizzato
al comma 2:
Emendamento n. 5 Relatore
dopo le parole sistemi informatici di controllo e registrazione di
cui al comma 1 , aggiungere:
e di quelli adottati ed applicati volontariamente durante
l'esecuzione dei lavori .
al comma 3:
Emendamento n. 6 Relatore
, il comma 3 è così sostituito:
3. La Regione, altresì, promuove la sottoscrizione di accordi ai
sensi dell'articolo 4 della legge regionale n. 2 del 2009
finalizzati:
a) al potenziamento e al migliore coordinamento delle attività di
controllo, anche mediante l'adozione di sistemi informatici di
rilevazione dei flussi degli automezzi e dei materiali nei cantieri;
b) ad assicurare la raccolta e la elaborazione, anche ai fini degli
articoli 5 e 10, delle informazioni relative alle violazioni
accertate.
Emendamento n. 39 Meo
Nell'art. 3 Potenziamento delle attività di controllo nei cantieri
edili e di ingegneria civile introdurre un nuovo comma 4 che
recita:
4. La Regione, nel rispetto delle disposizioni vigenti e delle
competenze del Comitato regionale di coordinamento di cui
all'articolo 7 del decreto legislativo n. 81 del 2008, promuove e
sostiene gli accordi con gli Enti pubblici competenti in materia di
cui all'art. 4 della Legge Regionale 2 marzo 2009, n. 2.
Il consigliere BERNARDINI illustra l'emendamento n. 22 che è
sostitutivo del comma 1 dell'art. 3 che prevede un sistema
incentivante di premialità. Ritiene ci sia poca conoscenza del
sistema REPAC e l'installazione dello stesso un onere eccessivamente
gravoso per le imprese, potendo essere raggiunto il medesimo
obiettivo con un meccanismo di premialità.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI non lo ritiene accoglibile.
Il consigliere BERNARDINI chiede i costi del sistema REPAC e
ulteriori informazioni sullo stesso.
L'assessore MUZZARELLI precisa che si stanno facendo delle
sperimentazioni e il riscontro, in termini di sicurezza e qualità,
dalle imprese è positivo. Si sta, quindi, cercando di andare nella
direzione di cercare d'incentivare questo sistema. La stessa ANCE ha
evidenziato che i livelli di controllo hanno una funzione di
garanzia per le imprese e i cantieri.
Il consigliere FAVIA vuole capire meglio come vengono definiti i
criteri di proporzionalità e adeguatezza per i cantieri grandi e per
quelli piccoli e quali siano le aziende che potrebbero vendere
questo sistema e se ci siano degli interessi regionali. Chiede una
relazione sulla sperimentazione, ritenendo che non sia possibile
gravare le imprese di ulteriori costi senza prima avere la certezza
di un riscontro positivo. Chiede di poter rimandare la discussione
su questo punto nel caso la risposta dell'assessore sia non
esauriente, attesa la delicatezza del tema, avendo avuto
segnalazioni dalle associazioni di categoria.
La consigliera DONINI afferma di essere un po' stupita da questo
intervento perché ha partecipato all'udienza conoscitiva dove erano
presenti tutti i soggetti che poi hanno inviato una serie di
documenti e di osservazioni e non ha riscontro, in sede pubblica e
ufficiale, di questo tipo di segnalazioni considerato il dibattito
partecipato sulla legge. Inoltre è un po' sconcertata dalle
argomentazioni del consigliere Favia in quanto si sta affrontando
una parte della legge che ne è il cuore e se si vuole essere davvero
incisivi non si deve temere di usare la parola obbligo come
rafforzativo. Ritiene che per recuperare efficienza ed efficacia si
devono utilizzare le nuove tecnologie ed è chiaro che, al momento,
si stanno sperimentando delle forme; ma questa è un legge che va
oltre al periodo e al contesto e quindi non individua che tipo di
forma e di supporto va utilizzato perché sarà in vigore per i
prossimi anni, e andranno avanti le sperimentazioni e la Giunta
fornirà i dati. Osserva di non comprendere la posizione del
consigliere in quanto pensava che i contenuti dell'articolo fossero
assimilabili alle posizioni del Movimento 5 stelle.
L'assessore MUZZARELLI premette, in risposta al consigliere Favia,
che non è necessario condividere sempre le posizioni ma che occorre,
comunque, impostare i ragionamenti in modo corretto. Spiega che si
sta registrando con interesse il lavoro portato avanti da tempo in
quanto la legge 2 è del 2009. La legge in esame è un potenziamento
per cercare di scegliere le imprese serie, non è un rimaneggiamento
della legge 2, nella quale si erano già individuati controlli che
ora si devono rafforzare nei cantieri, in accordo con il sistema
imprenditoriale che avanza richieste in questo senso. Al riguardo
precisa che non c'è nessuna società o altro che vende cose, ma una
società regionale che ha sviluppato con specifiche tecniche date
dalla Regione e per conto della Regione un sistema informativo,
proprio per dare un contributo alle richieste del sistema
imprenditoriale. Fa osservare che ci sono imprese che vengono a
chiedere il software senza neanche prendere il contributo della
Regione e questo avviene in quanto si tratta di un'occasione che la
Regione può offrire alle imprese serie che vogliono controllare i
propri cantieri, rispetto al problema generale di legalità, per
evitare lo sfruttamento del lavoro e per la sicurezza delle stesse
imprese e dei mezzi. In alcune parti del paese, infatti, c 'è anche
un problema di controllo dei mezzi. Ricorda che, a volte, quando
un'impresa non è amata viene messa la sabbia al posto della nafta
e quindi ci sono dei problemi di un certo tipo e si stanno
costruendo con molta serietà, nei rapporti con le associazioni di
riferimento dei costruttori, questi percorsi. Fa presente, quindi,
che si è ragionato insieme di aumentare i controlli e di sostenerli
anche da un punto di vista finanziario. Ovviamente grandi e piccole
aziende sono cose diverse e si potrebbe organizzare una visita in
cantiere per verificare i lavori in corso d'opera, e un po' come
funziona l'attrezzatura. Molte sono invece le imprese che vendono
questi sistemi ma qui si sta ragionando di un contributo pubblico a
garantire i controlli, di cantieri diversi e proprio per questo
azioni diverse.
Il consigliere NALDI fa osservare al collega Favia che si fa
riferimento a proporzionalità e adeguatezza non rispetto all'impresa
ma rispetto al cantiere.
Il consigliere FAVIA afferma, a sua volta, di essere stupito
dall'intervento della collega Donini, sempre molto attenta al ruolo
dell'Assemblea. Spiega di chiedere solo di legiferare
consapevolmente, senza deleghe alla Giunta. Ritiene, per ciò che lo
riguarda, che il tema debba essere approfondito, essendoci zone
d'ombra , in parte chiarite e in parte no dall'intervento
dell'assessore. Dice di non essere contro all'obbligatorietà, in
quanto le norme devono essere cogenti per essere efficaci. Dice di
avere qualche perplessità sullo strumento, non sulla finalità.
Il consigliere BERNARDINI afferma, partendo da quanto detto dal
collega Naldi, che proprio i criteri di proporzionalità e
adeguatezza sono il problema con riferimento alla dimensione dei
cantieri, in quanto, si va chiedere anche a imprese medio-piccole un
nuovo impegno economico. Con riferimento al sistema REPAC, del quale
gli sembra si stia parlando, osserva di non vederlo comunque
inserito all'interno dell'articolato e chiede se potrebbero esserci
altri sistemi.
Il consigliere FAVIA riformula l'intervento precisando di non voler
dare una delega in bianco alla Giunta su questo tema, chiedendo se
sia possibile affrontarlo in modo più dettagliato in una prossima
seduta. Afferma di essere d'accordo sul principio, ma di voler
capire meglio auspicando di ricevere un emendamento dalla Giunta che
possa dare ulteriori elementi.
L'assessore MUZZARELLI afferma di non essere d'accordo e di non
voler presentare emendamenti in questo senso. Ritiene che in questa
sede vadano date le definizioni nell'ambito della legge e che, per
quanto riguarda la dimensione dei cantieri, le cose potranno essere
specificate solo in un ambito di verifica operativa concordata con
le associazioni.
Il presidente ZOFFOLI pone in votazione l'emendamento n. 22
Bernardini.
La Commissione respinge l'emendamento n. 22 Bernardini con 28 voti
contrari (PD, SeL-V, FdS), 11 a favore (LN, PDL) e 2 astenuti (M5S).
Si passa all'esame dell'emendamento n. 3 del relatore Alessandrini.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che vengono definiti in
modo più completo anche i casi oltre alle modalità di applicazione
obbligatoria dei sistemi informatici di controllo e registrazione
automatica delle presenze nei cantieri di personale autorizzato. La
scelta dei casi sarà discussa e concertata, qui si è solo voluto
prevedere anche i casi.
Il presidente pone in votazione l'emendamento n. 3 del relatore.
La Commissione approva l'emendamento n. 3 del relatore con 30 voti a
favore (PD, SeL-.V, FdS, M5S), 11 astenuti (LN, PDL) e nessun
contrario.
Si passa all'esame dell'emendamento n. 4 del relatore Alessandrini.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che va completato con
l'altro emendamento, il n. 33.
Il presidente ZOFFOLI chiarisce che l'emendamento n. 4 si collega al
33 e che vengono messi ai voti uno dopo l'altro.
Il consigliere FILIPPI chiede che senso abbia controllare solo le
persone autorizzate, a suo parere andrebbero controllate quelle non
autorizzate.
Il consigliere FAVIA è d'accordo col collega Filippi e pensa
andrebbero registrate e controllate anche le persone non
autorizzate.
Il dott. DRAGHETTI risponde che l'aspetto rilevato è assolutamente
importante. Il sistema e anche le specifiche che la regione
Emilia-Romagna ha dato su questo tema vanno in questa direzione.
Ovviamente tutto il personale autorizzato del cantiere deve essere
censito e deve utilizzare il sistema di registrazione col badge con
tanto di foto per verificare la congruità di chi sta passando
rispetto al tesserino. E' noto che il cantiere è un luogo molto
dinamico e quindi possono esserci persone anche a causa di un
imprevisto come ad esempio un elettricista che aggiusta la gru.
Anche per questi casi è stata prevista una certa flessibilità al
gestore del REPAC che viene individuato all'interno del cantiere con
dei badge temporanei che però indicano il nome e l'impresa a cui
appunto fa riferimento e che giustificano il motivo della presenza:
con due o tre informazioni veloci si riesce anche ad essere
flessibili ma ovviamente se durante la vigilanza vengono trovati
soggetti che non appartengono alle due fattispecie previste, nascono
i problemi perché si tratta o di lavoratori irregolari o non
previsti nell'ambito del cantiere.
La consigliere DONINI chiede se - posto che nel cantiere non può
entrare nessuno che non sia autorizzato e che quindi con
l'espressione presenza autorizzata si intende chiunque entri nel
cantiere - si resterebbe coerenti rispetto al tipo di procedura che
si vuole inserire, limitandosi a scrivere nel testo registrazione
automatica delle presenze .
Il dott. DRAGHETTI risponde che occorre usare l'espressione
presenza autorizzata in quanto anche l'elettricista che entra nel
cantiere nel caso di un'urgenza, è comunque una persona che viene
autorizzata.
Non essendoci altri interventi, il presidente ZOFFOLI mette in
votazione gli emendamenti nn. 4 e 33 del consigliere Alessandrini.
La Commissione approva gli emendamenti nn. 4 e 33 del relatore con
distinte votazioni di identico risultato con 28 voti a favore (PD,
SeL-V, FdS), 13 astenuti (LN, PDL, M5S) e nessun contrario.
Si passa al comma 2 sul quale insiste l'emendamento n. 5
Alessandrini.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che con l'emendamento si
vuole completare il quadro delle imprese che nei cantieri si
avvalgono dei sistemi informatici di controllo e di registrazione,
inserendo tra quelle incentivate ai sensi della l.r. 2/2009 non solo
quelle che saranno obbligate a farlo in base alla delibera di
Giunta, prevista dal comma 1, ma anche quelle che volontariamente le
utilizzano.
La Commissione approva l'emendamento n. 5 del relatore con 30 voti a
favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 4 astenuti (LN) e 7 contrari (PDL).
Si passa all'emendamento n. 6.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che l'emendamento
riscrive il comma 3, specificando meglio le finalità degli accordi
volti ad un potenziamento dell'attività di controllo dei cantieri,
dei flussi degli automezzi e dei materiali nei cantieri stessi.
Ricorda inoltre che l'articolo è in linea con gli obiettivi del DPR
150/2010 sulle modalità di controllo e di accesso ai cantieri.
Non essendoci richieste di intervento, il presidente ZOFFOLI pone in
votazione l'emendamento n. 6 Alessandrini.
La Commissione approva l'emendamento n. 6 del relatore con 30 voti a
favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11astenuti (LN, PDL) e nessun
contrario.
Si passa all'emendamento n. 39 della consigliera Meo.
Il consigliere NALDI illustra l'emendamento spiegando che sarebbe
opportuno avere anche in questa legge una valorizzazione delle
esperienze già fatte insieme ai vari enti locali per la formazione
del cosiddetto vigile di cantiere o di esperienze simili. Già
altri emendamenti fanno ripetuti riferimenti alla l.r. 2/2009 e
l'emendamento proposto è finalizzato semplicemente a valorizzare
tale legge anche in questo contesto.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI ritiene condivisibile la
proposta.
La consigliera DONINI osserva che già altre proposte, poiché
contenute nella l.r. 2/2009, non sono state accolte dalla
Commissione. Anche in questo caso si tratta di un richiamo ad un
contenuto preciso già normato e quindi, per una questione di onestà
nel metodo, sarebbe corretto valutare meglio l'opportunità di
accogliere la modifica.
Non essendoci altre richieste di intervento, il presidente mette ai
voti l'emendamento n. 39 Meo.
La Commissione respinge l'emendamento n. 39 Meo con 11 voti contrari
(LN, PDL) 2 a favore (SeL-V), 28 astenuti (PD, FdS, M5S).
La Commissione approva l'art. 3 come emendato con 30 voti a favore
(PD, SeL-V, FdS, M5S), 11 contrari (LN, PDL) e nessun astenuto, nel
seguente testo:
Art. 3
Potenziamento delle attività di controllo nei cantieri edili e di
ingegneria civile
1. La Regione definisce i casi e le modalità di adozione e di
applicazione obbligatoria di sistemi informatici di controllo e
registrazione automatica delle presenze autorizzate nei cantieri al
fine di assicurare un più efficace e coordinato esercizio delle
attività di vigilanza. Tali modalità sono definite secondo criteri
di proporzionalità e adeguatezza, con riferimento alla dimensione
dei cantieri ovvero alla particolare pericolosità di lavori così
come definiti ai sensi della legge regionale 2 marzo 2009, n. 2
(Tutela e sicurezza del lavoro nei cantieri edili e di ingegneria
civile).
2.
La Regione predispone, aggiorna e pubblica l'elenco delle imprese
che si avvalgono dei sistemi informatici di controllo e
registrazione di cui al comma 1 e di quelli adottati ed applicati
volontariamente durante l'esecuzione dei lavori.
3. La Regione, altresì, promuove la sottoscrizione di accordi ai
sensi dell'articolo 4 della legge regionale n. 2 del 2009
finalizzati:
a) al potenziamento e al migliore coordinamento delle attività di
controllo, anche mediante l'adozione di sistemi informatici di
rilevazione dei flussi degli automezzi e dei materiali nei cantieri;
b) ad assicurare la raccolta e la elaborazione, anche ai fini degli
articoli 5 e 10, delle informazioni relative alle violazioni
accertate.
Si passa all'esame dell'art. 4 Semplificazione e
dematerializzazione su cui insistono i seguenti emendamenti:
al comma 2:
Emendamento n. 7 Relatore
il comma 2 è così sostituito:
2. Ai fini di cui al comma 1, in particolare, la Regione:
a) costituisce, aggiorna e rende consultabile agli aventi diritto la
banca dati delle certificazioni, rilasciate nell'ambito del
territorio regionale, relative alla regolarità contributiva degli
operatori economici;
b) definisce le modalità di redazione e di trasmissione, per via
telematica, della notifica preliminare di cui all'articolo 99 del
decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell'articolo 1
della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute
e della sicurezza nei luoghi di lavoro);
c) definisce, in accordo con gli Uffici Territoriali del Governo, le
modalità per la trasmissione delle informazioni e dei dati
richiesti ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di
prevenzione e lotta contro la delinquenza mafiosa;
d) individua le modalità, integrate e coerenti con le disposizioni
vigenti, per la standardizzazione e la trasmissione, per via
telematica, dei dati da produrre nell'ambito degli adempimenti in
materia edilizia e catastale;
e) individua, in coerenza con le disposizioni vigenti in materia ed
in accordo con le stazioni appaltanti interessate di cui al decreto
legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive
2004/17/CE e 2004/18/CE), le modalità di dematerializzazione delle
procedure per l'affidamento di contratti pubblici.
Emendamento n. 23 Bernardini
al comma 2, lettera a) cassare le parole agli aventi diritto .
Emendamento n. 24 Bernardini
al comma 2, cassare la lettera c).
Emendamento n. 25 Bernardini
al comma 2, lettera d), aggiungere dopo le parole obblighi di
trasmissione le parole in via informatica .
Il presidente ZOFFOLI dà la parola al consigliere relatore
Alessandrini per l'illustrazione dell'emendamento.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che l'emendamento
definisce meglio le modalità di semplificazione e tutto il tema
della dematerializzazione degli atti e dei documenti delle
procedure, in particolare, rispetto alla versione della Giunta,
sintetizzando le precedenti lettere c) ed e) e chiarendo meglio i
contenuti della notifica preliminare.
Il presidente ZOFFOLI apre la discussione sull'emendamento n. 7,
spiegando che essendo interamente sostitutivo, se approvato, si
intendono preclusi gli emendamenti al vecchio testo.
Non essendoci richieste di intervento, il presidente pone in
votazione l'emendamento n. 7 Alessandrini.
La Commissione approva l'emendamento n. 7 del relatore con 28 voti a
favore (PD, SeL-V, FdS,), 11 contrari (LN, PDL) e 2 astenuti (M5S).
Il presidente ZOFFOLI precisa che gli emendamenti dal n. 23 al n. 25
del consigliere Bernardini risultano preclusi, pone quindi in
votazione l'articolo 4 come emendato:
La Commissione approva l'art. 4 come emendato con 28 voti a favore
(PD, SeL-V, FdS,), 11 contrari (LN, PDL) e 2 astenuti (M5S), nel
seguente testo:
Art. 4
Semplificazione e dematerializzazione
1. Per agevolare lo svolgimento delle attività delle amministrazioni
pubbliche, degli operatori economici e dei cittadini, la Regione, in
collaborazione con gli enti competenti e nel rispetto delle
disposizioni vigenti, opera per la semplificazione e per la
dematerializzazione degli atti, delle comunicazioni e dei relativi
procedimenti.
2. Ai fini di cui al comma 1, in particolare, la Regione:
a) costituisce, aggiorna e rende consultabile agli aventi diritto la
banca dati delle certificazioni, rilasciate nell'ambito del
territorio regionale, relative alla regolarità contributiva degli
operatori economici;
b) definisce le modalità di redazione e di trasmissione, per via
telematica, della notifica preliminare di cui all'articolo 99 del
decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell'articolo 1
della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute
e della sicurezza nei luoghi di lavoro);
c) definisce, in accordo con gli Uffici Territoriali del Governo, le
modalità per la trasmissione delle informazioni e dei dati
richiesti ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di
prevenzione e lotta contro la delinquenza mafiosa;
d) individua le modalità, integrate e coerenti con le disposizioni
vigenti, per la standardizzazione e la trasmissione, per via
telematica, dei dati da produrre nell'ambito degli adempimenti in
materia edilizia e catastale;
e) individua, in coerenza con le disposizioni vigenti in materia ed
in accordo con le stazioni appaltanti interessate di cui al decreto
legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive
2004/17/CE e 2004/18/CE), le modalità di dematerializzazione delle
procedure per l'affidamento di contratti pubblici.
Si passa all'emendamento n. 8 del consigliere relatore Alessandrini
aggiuntivo di un nuovo articolo.
Emendamento n. 8 Relatore
Dopo l'art. 4 è aggiunto il seguente articolo:
Art. 4 bis
Consulta regionale del settore edile e delle costruzioni
1. La Regione istituisce la Consulta regionale del settore edile e
delle costruzioni quale strumento di consultazione, proposta,
verifica e valutazione per promuovere la legalità, la trasparenza e
la qualità nelle diverse fasi di realizzazione dei lavori nei
cantieri edili e di ingegneria civile.
2. La Consulta, in particolare, esprime pareri finalizzati
all'adozione degli atti di cui agli articoli 3, 7, 11 e 12. Può
altresì formulare valutazioni, osservazioni e proposte per lo
svolgimento delle funzioni di osservatorio previste dalla presente
legge e dalla legge regionale n. 2 del 2009, nonché per l'attuazione
e la revisione della disciplina vigente.
3. La Consulta è nominata dal Presidente della Giunta regionale ed è
composta:
a) dall'Assessore regionale competente per materia o suo delegato,
che la presiede;
b) da tre componenti effettivi e tre supplenti, designati dalle
organizzazioni sindacali dei lavoratori più rappresentative a
livello regionale, operanti nel settore edile e delle costruzioni;
c) da tre componenti effettivi e tre supplenti, designati dalle
organizzazioni dei datori di lavoro più rappresentative a livello
regionale, operanti nel settore edile e delle costruzioni;
d) da tre componenti effettivi e tre supplenti, designati
congiuntamente dagli ordini e collegi professionali operanti nel
settore edile e delle costruzioni;
4. La Consulta è istituita senza oneri a carico del bilancio
regionale, dura in carica tre anni e delibera con la presenza di
almeno la metà dei componenti. Alle sedute possono essere invitati a
partecipare esperti e altre rappresentanze istituzionali.
5. La Consulta trasmette, a fini conoscitivi, i pareri, le
valutazioni, le osservazioni e le proposte formulate ai sensi del
comma 2 al Comitato regionale di coordinamento di cui all'articolo 7
del decreto legislativo n. 81 del 2008.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che l'emendamento
intende rafforzare la partecipazione alle decisioni previste dalla
presente legge con lo strumento della Consulta regionale del settore
edili e delle costruzioni, per promuovere nello spirito della legge,
la legalità, la trasparenza e la qualità nelle diverse fasi di
realizzazione dei lavori nei cantieri edili. Si propone di inserire
questa norma anche sulla scorta di alcune osservazioni emerse nel
corso dell'udienza conoscitiva svolta dalla Commissione.
Il consigliere FILIPPI interviene per dichiarare la contrarietà del
PDL all'introduzione di un nuovo organo. Organo che andrebbe a
complicare la materia appesantendo ulteriormente il procedimento
amministrativo. Inoltre nel testo non sono specificati i compiti
della Consulta regionale.
Il consigliere FAVIA afferma che se, com'è scritto nel testo, la
consulta è ad oneri zero, possono essere evitate alcune critiche.
Dichiara il suo parere favorevole, in quanto questo permetterebbe di
evitare la delega in bianco alla Giunta.
Il consigliere BERNARDINI si dichiara contrario all'emendamento,
facendo un discorso generale sul ruolo delle Consulte di questo
tipo. Il fatto che si tratti di uno strumento senza oneri a carico
del bilancio regionale lo lascia perplesso poiché comunque dovranno
sicuramente essere fatti convocazione e verbale e servirà anche un
luogo dove ospitare le persone. Propone di togliere al comma 4, la
frase La Consulta è istituita senza oneri a carico dl bilancio
regionale : anche se il costo fosse di pochi euro, il discorso
riguarda l'utilità intrinseca della Consulta.
Il consigliere FERRARI ricorda che l'emendamento, non nasce per
iniziativa dei consiglieri, ma in base ad una specifica richiesta
delle associazioni. Ritiene che la Consulta sia utile: sul tema
della legalità, della trasparenza e del rischio di infiltrazioni, ci
saranno più occasioni di confronto costante tra chi vive tutti i
giorni questa esperienza e gli amministratori che hanno il compito
di tradurre in legge le azioni svolte sul territorio. Ammette che a
volte le consulte possono essere inutili, ma non è questo il caso:
si tratta di uno strumento non solo utile, ma necessario e si
dichiara assolutamente favorevole alla modifica proposta.
La consigliera DONINI ritiene l'emendamento assolutamente
condivisibile e afferma che uno dei valori della legge, oltre
all'aspetto prescrittivo, è il tentativo di promuovere una cultura
altra e diversa, utilizzando tutti i possibili strumenti e tutte le
occasioni per aprire un dibattito pubblico su questi temi,
coinvolgendo, formando ed informandosi reciprocamente. La proposta
di modifica da valore aggiunto alla legge e rafforza l'idea che la
Regione, sulle materie di sua competenza, pur se residuali in questo
caso, intende fare sul serio anche sul terreno della
partecipazione.
L'assessore MUZZARELLI precisa che, oggi, ci sono già incontri
informali con il sistema economico, che viene convocato quando
l'assessorato ritiene opportuno farlo. Nella proposta di emendamento
si introduce un impegno formale. Conferma che non ci sarà nessun
costo aggiuntivo, poiché quanto è previsto nell'emendamento viene
già fatto in modo informale, ma in questo modo le imprese si sentono
più tranquille nel collaborare rispetto ad un'azione di
responsabilizzazione del sistema. Ritiene che si tratti di un
aspetto positivo.
Il consigliere FILIPPI ribadisce che si tratta solo di una forma di
clientelismo rispetto alle associazioni, un organo inutile ed un'
ingessatura per lo sviluppo del lavoro. Il giudizio sulla Consulta
resta molto negativo.
Il consigliere NALDI dichiara che voterà a favore perché è d'accordo
con lo strumento ma si riserva di valutarlo rispetto alla
composizione per fare eventualmente emendamenti in sede successiva.
Il presidente ZOFFOLI, in merito alla dichiarazione di voto del
consigliere Naldi, osserva che a questo punto un emendamento potrà
essere presentato in l'Aula. Non essendoci altri interventi, mette
in votazione l'emendamento n. 8 Alessandrini, istitutivo
dell'articolo 4 bis.
La Commissione approva l'art. 4 bis con 30 voti a favore (PD, SeL-V,
FdS, M5S), 11 contrari (LN, PDL) e nessun astenuto.
Si passa al titolo del Capo II sul quale insiste l'emendamento n. 9.
Emendamento n. 9 Relatore
Il Capo II è così sostituito:
SETTORE EDILE E DELLE COSTRUZIONI, DELLE FORNITURE E DEI SERVIZI A
COMMITTENZA PUBBLICA
Il presidente ZOFFOLI, non essendoci richieste d'intervento, pone in
votazione l'emendamento 9 Alessandrini.
La Commissione approva l'emendamento n. 9 del relatore con 30 voti a
favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11 astenuti (LN, PDL) e nessun
contrario.
Esce il consigliere Filippi.
Si passa all'esame dell'art. 5 Controllo e monitoraggio dei
contratti e degli investimenti pubblici su cui insistono i seguenti
emendamenti:
al comma 1:
Emendamento n. 10 Relatore
il comma 1 è così sostituito:
1. La Regione, nel rispetto delle disposizioni vigenti, svolge
funzioni di osservatorio dei contratti di lavori, servizi e
forniture e degli investimenti pubblici al fine di contribuire alla
trasparenza e razionalizzazione delle procedure. Concorre altresì al
coordinamento delle iniziative e delle attività, promuovendo la
collaborazione tra i soggetti interessati.
al comma 2:
Emendamento n. 26 Bernardini
sostituire le lettera a ) come segue:
a) acquisisce le informazioni ed i dati relativi alle procedure di
affidamento e di esecuzione di appalti pubblici e di lavori in
economia, nonché i dati relativi al contenzioso.
Emendamento n. 11 Relatore
alla fine della lettera c), aggiungere:
anche ai sensi dell'art. 12 della presente legge.
In merito all'emendamento n. 10 del Relatore, la consigliere DONINI
ricorda che il contenuto era già stato anticipato in sede di
discussione generale. Ritiene che sia positivo che si approfitti
dell'iter di questa legge e che, per quel che attiene il settore
pubblico, ci sia un'estensione della validità dei contenuti della
stessa non solo all'edilizia, ma alle procedure di appalti per
servizi e forniture anche in altri ambiti. Si tratta di uno
strumento che contribuisce all'efficacia e all'attuazione delle
finalità della legge.
Il presidente ZOFFOLI mette in votazione l'emendamento n.10
Alessandrini.
La Commissione approva l'emendamento n. 10 del relatore con 28 voti
a favore (PD, SeL-V, FdS), 8 astenutii (LN, PDL, M5S) e nessun
contrario.
Si passa all'emendamento n. 26 Bernardini.
Il consigliere BERNARDINI spiega che si tratta di prevedere anche
l'inserimento dei lavori fatti in economia.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI precisa che l'osservatorio
rileva tutti i contratti, anche quelli in economia, anche sotto i
150 mila euro. Non si ravvisa la necessità di introdurre la modifica
proposta dal consigliere Bernardini.
Il dott. DRAGHETTI aggiunge che l'emendamento potrebbe essere
fuorviante. Quando nell'articolo si dice che l'osservatorio compie
il monitoraggio dei contratti pubblici di lavori, forniture e
servizi, si comprende tutto: tutte le procedure di assegnazione
nessuna esclusa. Oltre ai lavori in economia ci sono altre
tipologie: le procedure negoziate, gli appalti soprasoglia, le
procedure aperte o chiuse dettagliare tutte le procedure di
affidamento non ha senso e conviene piuttosto usare un'espressione
che le comprenda tutte.
Il consigliere BERNARDINI ritiene che sarebbe meglio specificare le
diverse tipologie di procedura.
Il dott. DRAGHETTI ribadisce che tutti gli appalti vengono
monitorati e che forse non è chiaro che ci sono diverse modalità per
affidare un appalto pubblico e il lavoro in economia è una di
queste. L'osservatorio, rispetto a quanto viene chiesto
dall'autorità di vigilanza, fa una cosa in più: in Emilia-Romagna
già da anni viene svolto il monitoraggio anche degli appalti sotto i
150 mila euro, come già osservato dal relatore. In questa regione le
stazioni appaltanti sono circa 1200 e sono già assolutamente
abituate ad inserire i dati di tutte le procedure relativamente
all'economia.
Rientra il consigliere Filippi.
Non essendoci altri interventi, il presidente ZOFFOLI mette ai voti
l'emendamento n. 26 Bernardini.
La Commissione respinge l'emendamento n. 26 Bernardini con 28 voti
contrari (PD, FdS, SeL-V), 8 a favore. (LN, PDL, M5S) e nessun
astenuto.
Si passa all'emendamento n.11 Alessandrini.
Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che con questo
emendamento si intende promuovere la qualità delle procedure di
scelta del contraente e la qualificazione degli operatori economici
e delle amministrazioni pubbliche, tenendo conto delle misure di
premialità, già previste nell'articolo 12 della legge, come
riscritto, nel quale si prevedono anche gli elenchi di merito, le
cosiddette white list di cui si è già parlato anche nella
precedente seduta.
Non essendoci altre richieste di intervento, il presidente ZOFFOLI
pone in votazione l'emendamento n. 11 Alessandrini.
La Commissione approva l'emendamento n. 11 del relatore con 28 voti
a favore (PD, SeL-V, FdS), 13 astenuti (LN, PDL, M5S) e nessun
contrario.
Mette poi in votazione l'articolo 5 come emendato.
La Commissione approva l'art. 5 come emendato con 28 voti a favore
(PD, SeL-V, FdS), 9 astenuti (PDL, M5S) e 4 contrari (LN) nel
seguente testo:
Art. 5
Controllo e monitoraggio dei contratti e degli investimenti pubblici
1. La Regione, nel rispetto delle disposizioni vigenti, svolge
funzioni di osservatorio dei contratti di lavori, servizi e
forniture e degli investimenti pubblici al fine di contribuire alla
trasparenza e razionalizzazione delle procedure. Concorre altresì al
coordinamento delle iniziative e delle attività, promuovendo la
collaborazione tra i soggetti interessati.
2. La Regione, mediante l'esercizio delle funzioni di osservatorio:
a) acquisisce le informazioni ed i dati utili a consentire la
trasparenza dei procedimenti di scelta del contraente nonché a
monitorare l'attività degli operatori economici in sede di
partecipazione alle procedure di affidamento e di esecuzione dei
contratti pubblici, nonché i dati relativi al contenzioso;
b) garantisce, nel rispetto delle disposizioni sulla tutela della
riservatezza, la pubblicità dei dati e delle informazioni di cui
alla lettera a), assicurandone la diffusione e la disponibilità da
parte degli enti pubblici preposti all'effettuazione dei controlli
previsti dalle disposizioni vigenti, nonché degli altri soggetti
aventi titolo alla loro acquisizione;
c) promuove la qualità delle procedure di scelta del contraente e la
qualificazione degli operatori economici e delle amministrazioni
pubbliche anche ai sensi dell'articolo 12 della presente legge;
d) acquisisce le informazioni ed i dati relativi agli investimenti
pubblici al fine di consentire la massima trasparenza sulla spesa
pubblica;
e) svolge attività di studio, ricerca e indagine relativamente agli
ambiti di attività di cui alla presente legge.
3. Tra i compiti di cui al comma 2 rientrano prioritariamente le
attività relative:
a) alla gestione ed all'aggiornamento dell'archivio dei contratti e
degli investimenti pubblici;
b) alla predisposizione di strumenti informatici per l'acquisizione
dei dati di cui al comma 2;
c) alla elaborazione dei dati relativi al monitoraggio effettuato ed
alla conseguente redazione di rapporti sull'andamento e sulle
caratteristiche dell'attività contrattuale e degli investimenti
pubblici;
d) all'assolvimento degli obblighi di pubblicità previsti dalla
presente legge e dalle disposizioni vigenti;
e) ad assicurare il necessario supporto informativo agli enti
pubblici interessati alle attività di cui al comma 2;
f) all'esercizio delle funzioni di segnalazione agli enti competenti
per l'effettuazione delle attività di vigilanza in materia di
sicurezza nei luoghi di lavoro e di obblighi assicurativi e
previdenziali, con particolare riferimento alle situazioni in cui,
anche mediante opportune elaborazioni delle informazioni raccolte,
emergano significativi elementi sintomatici di alterazione del
congruo e regolare svolgimento delle attività nei cantieri;
g) alla segnalazione, agli enti competenti di cui alla precedente
lettera f), dei cantieri nei quali si eseguono lavori pubblici
aggiudicati ad imprese che hanno presentato un'offerta la cui
congruità sia stata sottoposta a valutazione di anomalia ai sensi
dell'articolo 86 del decreto legislativo n. 163 del 2006;
h) alla formazione ed all'aggiornamento dell'elenco regionale dei
prezzi di cui all'articolo 7;
i) alla individuazione e diffusione di linee guida, buone pratiche e
modalità finalizzate a semplificare, uniformare e supportare le
attività delle stazioni appaltanti e degli operatori del settore, e
a valorizzarne la responsabilità sociale.
Si passa all'articolo 6 Rapporti con l'Autorità per la vigilanza
sui contratti pubblici sul quale non insistono emendamenti.
Non essendoci richieste di intervento, il presidente mette in
votazione l'articolo 6.
La Commissione approva l'art. 6 con 30 voti a favore (PD, SeL-V,
FdS, M5S), 11 astenuti (PDL, LN) e nessun contrario.
Si passa all'esame dell'art. 7 Elenco regionale dei prezzi sui cui
insistono i seguenti emendamenti:
Al comma 1
Emendamento n. 27 Bernardini
dopo la parola 'Regione', sostituire sentite le associazioni di
rappresentanza dei lavoratori e delle imprese di settore con
sentiti gli organismi rappresentativi di lavoratori e delle imprese
di settore, che ne abbiano fatto richiesta
al comma 2:
Emendamento n. 12 Relatore
All'art. 7, comma 2 l'ultima parola di costruzione è così
sostituita:
per l'esecuzione delle prestazioni.
In merito all'emendamento del consigliere Bernardini, il consigliere
relatore ALESSANDRINI osserva che è già previsto nell'articolo 4-bis
relativo alla Consulta e presenta l'emendamento n.12 che chiarisce
meglio l'ambito ed è strettamente legato alla modifica proposta da
Bernardini in quanto sostituendo il termine costruzione con
l'espressione per l'esecuzione delle prestazioni ricomprende tutte
le fattispecie raggiungendo lo scopo.
Il consigliere NALDI chiede quale sia la differenza in questo caso
tra associazione e l'espressione organismo rappresentativo
utilizzata nel testo della legge.
Il consigliere BERNARDINI spiega che il termine associazione è più
restrittivo rispetto all'espressione organismo rappresentativo , ad
esempio un collegio non è un'associazione.
Il dott. DRAGHETTI precisa che nell'articolo 4-bis appena approvato,
sono indicati anche i pareri sui quali la Consulta si esprimerà e
c'è anche l'articolo 7.
L'assessore MUZZARELLI propone di eliminare al comma 1, dopo la
Regione le parole da sentite fino a settore, .
Il consigliere BERNARDINI è favorevole all'emendamento proposto
dall'assessore.
Il presidente ZOFFOLI mette in votazione l'emendamento n. 42
Muzzarelli, precisando che la sua approvazione, precluderebbe
l'emendamento n. 27 Bernardini.
La Commissione approva l'emendamento n. 42 Muzzarelli con 30 voti a
favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11 astenuti (LN, PDL) e nessun
contrario.
Mette in votazione l'emendamento n. 12, già illustrato dal relatore.
La Commissione approva l'emendamento n. 12 relatore con 28 voti a
favore (PD, SeL-V, FdS), 13 astenuti (LN, PDL, M5S) e nessun
contrario.
Il presidente mette poi ai voti l'articolo 7 come emendato.
La Commissione approva l'art. 7 con 28 voti a favore (PD, SeL-V,
FdS), 13 astenuti (LN, PDL, M5S) e nessun contrario, nel seguente
testo:
Art. 7
Elenco regionale dei prezzi
1. Al fine di assicurare una determinazione uniforme, omogenea e
congrua dei prezzi dei lavori pubblici, la Regione predispone ed
aggiorna l'elenco regionale dei prezzi ai sensi dell'articolo133,
comma 8, del decreto legislativo n. 163 del 2006.
2. L'elenco è redatto, anche tenendo conto di specifiche condizioni
provinciali, con particolare riferimento alle voci più significative
dei prezzi per l'esecuzione delle prestazioni.
3. L'elenco costituisce strumento di supporto e di orientamento per
la determinazione dell'importo presunto delle prestazioni da
affidare e può essere assunto a riferimento per le finalità di cui
all'articolo 89 del decreto legislativo n. 163 del 2006.
Si passa all'esame dell'art. 8 Tutela dell'ambiente e della
sicurezza del lavoro sul quale insistono i seguenti emendamenti:
al comma 1:
Emendamento n. 13 Relatore
dopo le parole Le stazioni appaltanti di cui al decreto
legislativo n. 163 del 2006 che realizzano lavori pubblici
nell'ambito del territorio regionale , aggiungere: verificano e
al comma 2:
Emendamento n. 14 Relatore
dopo la lettera d), aggiungere la seguente lettera e):
e) soluzioni, oggettivamente valutabili e verificabili, che
riducano i rischi e i disagi alla collettività nell'esecuzione dei
lavori.
Emendamento n. 15 Relatore
dopo le parole i criteri di cui al comma 1 e di cui al comma 2, in
coerenza , sostituire alle con: con le .
Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che gli emendamenti nn.
13 e 14 intendono sviluppare in fase di progettazione l'adozione di
tecniche e di esecuzioni che perseguono gli obiettivi di tutela
dell'ambiente, del risparmio energetico, del riutilizzo delle
risorse naturali e della minimizzazione dell'uso di risorse non
rinnovabili, di tutela della salute e della sicurezza dei
lavoratori, nonché di riduzione dei rischi e dei disagi alla
collettività nell'esecuzione dei lavori. Questo obiettivo lo si
rafforza non solo facendo una valutazione, ma anche attraverso una
verifica che comporta un riscontro effettivo nell'elaborazione del
progetto di legge.
L'emendamento n. 15 è invece solo un aggiustamento del testo.
Il presidente, non essendoci richieste d'intervento, pone in
votazione l'emendamento n. 13.
La Commissione approva l'emendamento n. 13 del relatore con 30 voti
a favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11 astenuti (LN, PDL) e nessun
contrario.
Il consigliere FAVIA chiede se in pratica si va a premiare chi non
usa sostanze energivore come il calcestruzzo e il cemento.
Il relatore ALESSANDRINI spiega che si va a premiare chi si occupa
della sostenibilità, in generale.
Il presidente, non essendoci richieste d'intervento, pone in
votazione gli emendamenti nn. 14 e 15.
La Commissione approva l'emendamento n. 14 del relatore con 30 voti
a favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11 astenuti (LN, PDL) e nessun
contrario.
La Commissione approva l'emendamento n. 15 del relatore con 41 voti
a favore (PD, SeL-V, FdS, M5S, LN, PDL) nessun astenuto e nessun
contrario.
Il presidente mette ai voti l'articolo 8 come emendato.
La Commissione approva l'articolo 8 come emendato con 28 voti a
favore (PD, SeL-V, FdS), 13 astenuti (LN, PDL, M5S) e nessun
contrario, nel seguente testo:
Art. 8
Tutela dell'ambiente e della sicurezza del lavoro
1. Le stazioni appaltanti di cui al decreto legislativo n. 163 del
2006 che realizzano lavori pubblici nell'ambito del territorio
regionale verificano e valutano, nell'elaborazione dei progetti,
l'adozione di soluzioni tecniche e di esecuzione che perseguano
obiettivi di tutela dell'ambiente, risparmio energetico, riutilizzo
delle risorse naturali e minimizzazione dell'uso di risorse non
rinnovabili, di tutela della salute e della sicurezza dei
lavoratori, nonché di riduzione dei rischi e dei disagi alla
collettività nell'esecuzione dei lavori.
2. Nel caso di aggiudicazione con il criterio dell'offerta
economicamente più vantaggiosa, le stazioni appaltanti verificano e
valutano altresì la possibilità di inserire, fra i criteri di
valutazione dell'offerta, elementi finalizzati al perseguimento
degli obiettivi di cui al comma 1. Tali elementi, correlati e
adeguati alle prestazioni oggetto del contratto, possono riguardare:
a) soluzioni tecniche finalizzate alla tutela dell'ambiente, dello
sviluppo sostenibile e del risparmio energetico;
b) soluzioni, oggettivamente valutabili e verificabili, che riducano
i rischi sul lavoro, rispetto a quanto già previsto dalle
disposizioni vigenti e dai piani di sicurezza e che aumentino la
sicurezza nei luoghi di lavoro;
c) soluzioni che prevedano l'utilizzo di materiali ecocompatibili o
comunque a ridotto impatto ambientale, per i quali venga
oggettivamente dimostrato il ridotto utilizzo di risorse energetiche
nel ciclo di produzione, posa in opera e smaltimento e per i quali
sia dimostrata la rinnovabilità della materia prima;
d) soluzioni che prevedano l'utilizzo, in misura maggiore rispetto a
quanto già previsto dalle disposizioni vigenti o dalle prescrizioni
del capitolato speciale di appalto, di materiali derivati o
provenienti da smaltimenti o demolizioni, riciclati o riciclabili;
e) soluzioni, oggettivamente valutabili e verificabili, che riducano
i rischi e i disagi alla collettività nell'esecuzione dei lavori.
3. Le stazioni appaltanti che affidano lavori con il concorso
finanziario della Regione si impegnano, all'atto della richiesta del
finanziamento, ad adottare, per le finalità ivi previste, i criteri
di cui al comma 1 e di cui al comma 2, in coerenza con le
specificità tecniche e funzionali dell'intervento che intendono
realizzare.
Il presidente ZOFFOLI, aggiorna alla prossima seduta esortando i
consiglieri a far pervenire agli uffici gli emendamenti almeno il
giorno prima.
La seduta termina alle ore 12.35.
Approvato nella seduta del 18 novembre 2010.
La Segretaria Il Presidente
Samuela Fiorini Damiano Zoffoli