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Legislatura IX - Commissione III - Verbale del 28/10/2010 antimeridiano

    Testo

                                Verbale n. 10
    Seduta del 28 ottobre 2010
    Il giorno giovedì 28 ottobre 2010 alle ore 10.00 si è riunita presso
    la sede dell'Assemblea Legislativa in Bologna Viale A. Moro n. 50,
    la Commissione Territorio Ambiente Mobilità, convocata con nota
    Prot. n. 30758 del 21/10/2010, integrata con nota Prot. n. 30871 del
    22/10/2010.
    Partecipano alla seduta i Commissari:
    Cognome e nome Qualifica Gruppo Voto
    ZOFFOLI Damiano Presidente Partito Democratico 5 presente
    BERNARDINI Manes Vicepreside Lega Nord Padania 4 presente
    nte Emilia e Romagna
    MARANI Paola Vicepreside Partito Democratico 4 presente
    nte
    ALESSANDRINI Componente Partito Democratico 2 presente
    Tiziano
    BAZZONI Gianguido Componente PDL- Popolo Della 2 presente
    Libertà
    BIGNAMI Galeazzo Componente PDL- Popolo Della 4 assente
    Libertà
    CASADEI Thomas Componente Partito Democratico 2 presente
    DONINI Monica Componente Federazione Della 2 presente
    Sinistra
    FAVIA Giovanni Componente Movimento 5 Stelle 2 presente
    Beppegrillo.it
    FERRARI Gabriele Componente Partito Democratico 5 presente
    FILIPPI Fabio Componente PDL- Popolo Della 5 presente
    Libertà
    MANDINI Sandro Componente Italia Dei Valori 4 assente
    MAZZOTTI Mario Componente Partito Democratico 2 assente
    MEO Gabriella Componente Sinistra Ecologia e 2 presente
    Libertà - Idee Verdi
    MORI Roberta Componente Partito Democratico 2 presente
    NOE' Silvia Componente UDC- Unione Di Centro 1 assente
    PARIANI Anna Componente Partito Democratico 2 presente
    Sono presenti i consiglieri: Marco CARINI in sostituzione del
    consigliere MAZZOTTI e Gian Guido NALDI in sostituzione parziale
    della consigliera MEO.
    È altresì presente Gian Carlo Muzzarelli (Assessore Attività
    produttive, piano energetico e sviluppo sostenibile, economia verde,
    edilizia, autorizzazione unica integrata).
    Hanno partecipato ai lavori della Commissione: D. Egidi (Resp.
    Agenzia regionale di Protezione civile); F. Melloni (Autorità di
    Bacino del Reno); L. Draghetti (Resp. Serv. Lavori pubblici e
    osservatorio contratti e investimenti pubblici. Edilizia e sicurezza
    dei cantieri edili); M. Ferrari (Serv. Informazione Assemblea
    legislativa).
    Presiede la seduta: Damiano Zoffoli
    Assiste la Segretaria: Samuela Fiorini
    Resocontista: Antonella Agostini
    Il presidente ZOFFOLI dichiara aperta la seduta alle ore 10.25.
    Sono presenti i consiglieri: Alessandrini, Bazzoni, Bernardini,
    Casadei, Donini, Ferrari, Filippi, Marani, Meo, Pariani e Zoffoli.
    -
    Approvazione verbale n. 8 del 2010.
    La Commissione lo approva all'unanimità dei presenti.
    Si passa al primo oggetto all'ordine del giorno:
    576 - Parere di conformità, ai sensi dell'art. 28, comma 4,
    lettera n) dello Statuto sullo Schema di Regolamento regionale in
    materia di volontariato di protezione civile dell'Emilia-Romagna .
    Il presidente ZOFFOLI preannuncia che è stato concordato con
    l'assessore Gazzolo di dedicare una delle prossime sedute a
    un'informativa generale sulle attività che riguardano la protezione
    civile e da la parola, per quanto riguarda l'oggetto in esame, al
    Direttore dell'Agenzia regionale della Protezione civile.
    L'ing. EGIDI spiega che il provvedimento, in applicazione della
    legge, definisce le modalità per l'iscrizione e la cancellazione
    delle organizzazioni di volontariato dal relativo elenco regionale;
    i criteri e le modalità di erogazione dei contributi e del rimborso
    spese alle organizzazioni impiegate; i compiti, la composizione e le
    modalità di designazione, nomina e funzionamento del Comitato
    regionale di coordinamento del volontariato di protezione civile.
    Evidenzia, in particolare, che scaturisce dal lungo confronto con le
    associazioni di volontariato e con gli enti locali e che ha tenuto
    sostanzialmente conto dell'esperienza di circa 9 mesi fatta a
    L'Aquila da oltre 3000 volontari e circa 500 funzionari delle
    amministrazioni locali emiliano-romagnole. Al riguardo riferisce di
    una benemerenza di prima classe - una sorta di medaglia d'oro - che
    il Presidente della Repubblica consegnerà a breve alla nostra
    Regione per l'attività svolta in quella circostanza. Richiama
    l'attenzione su due principi base di questo regolamento:
    l'autorganizzazione e l'organizzazione, la cui sintesi è stata, per
    esempio, fondamentale per l'intervento prima riferito. Cita tra le
    novità più significative del regolamento: l'introduzione dell'elenco
    regionale delle associazioni di volontariato, in una logica di
    specializzazione del volontariato abbinato all'Agenzia di
    protezione civile; i requisiti concertati per farne parte (tra
    questi, la disponibilità H24); la formazione; la possibilità della
    partecipazione non solo di gruppi nazionali, quali per es. gli
    alpini, ma anche di gruppi comunali e questo è un meccanismo di
    grande apertura organizzata. Segnala poi, come particolarmente
    significativi: l'art. 8, che prevede che il pubblico rimborsi i
    costi dei volontari (che ammontano a circa 300 mila euro l'anno) e
    che vanno divisi tra Stato e Regione e qui disciplinati; l'art. 9
    sui programmi operativi annuali che sono lo strumento in base al
    quale si concordano attività e costi; l'art. 10 che disciplina il
    Comitato regionale del volontariato di protezione civile,
    semplificando molto la partecipazione e introducendo il principio
    della rotazione per favorire una partecipazione ampia delle
    componenti del volontariato. Fa presente che questo regolamento è
    guardato con interesse anche dal Dipartimento nazionale di
    protezione civile come base di riferimento anche per altre regioni.
    Si dice disponibile ad ulteriori chiarimenti e approfondimenti.
    Il presidente ZOFFOLI ribadisce che ci sarà modo di approfondire il
    tema della protezione civile in un'apposita seduta e che oggi va
    espresso su questo regolamento il parere di conformità.
    Entra il consigliere Favia.
    Il consigliere FERRARI coglie l'occasione per elogiare l'efficienza
    della Protezione civile regionale che non è solo importante per la
    qualità e l'impegno, ma anche un riferimento sul piano nazionale.
    Sottolinea in generale il valore del regolamento nel complesso e in
    particolare del riconoscimento dei gruppi comunali di volontariato.
    Ringrazia chi lavora in questo settore delicato, insistendo
    sull'importanza, vista la fragilità del territorio
    emiliano-romagnolo sotto vari aspetti, di poter usufruire,
    nell'emergenza, di un'organizzazione sempre più puntuale e definita.
    Esprime parere favorevole a nome del gruppo PD.
    Il consigliere FILIPPI richiede, con riferimento all'art. 5, un
    controllo più puntuale sui soggetti che andranno a percepire
    contributi regionali, controllando in particolare alcune
    associazioni che, a suo parere, non hanno come attività prevalente
    quella di protezione civile, se possibile, mediante l'inserimento di
    un emendamento al punto b) in tal senso.
    Entra il consigliere Carini.
    L'ing. EGIDI afferma che il concetto di prevalenza va bene per le
    associazioni locali, mentre per le nazionali si acquisisce
    soprattutto la capacità di strutture in grado d'integrarsi con la
    protezione civile, come per esempio l'AGESCI che sta in prevalenza
    su un versante sociale, ma può svolgere anche attività di protezione
    civile e lo dimostra l'esperienza positiva de L'Aquila.
    Il presidente ZOFFOLI spiega che, preso atto del parere favorevole
    espresso in sede consultiva dalla Commissione politiche per la
    salute e politiche sociali, è compito della commissione esprimere un
    parere di conformità, senza possibilità di emendare o modificare il
    testo, per cui le osservazioni del consigliere Filippi hanno valore
    di mero suggerimento. Pone in votazione l'oggetto.
    La Commissione esprime parere favorevole sulla conformità con 39
    voti a favore (PD. SeL-V, FdS, PDL, LN, M5S), nessun astenuto e
    contrario.
    L'ing. EGIDI aggiunge che è importante l'informativa che l'assessore
    Gazzolo farà prossimamente perché illustrerà 6 Piani che riguardano
    190 comuni, compresi i 7 della Val Marecchia recentemente aggregati
    alla nostra Regione e tutte le province, per un impegno finanziario
    di circa 40 milioni di euro.
    Si passa all'oggetto successivo:
    336 - Progetto di legge d'iniziativa della Giunta: Disposizioni
    per la promozione della legalità e della semplificazione nel settore
    edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata
    (delibera di Giunta n. 1141 del 26 07 10).
    Il presidente ZOFFOLI spiega che vengono distribuiti un documento di
    lavoro con gli emendamenti presentati fino alla data di ieri e le
    fotocopie degli emendamenti presentati questa mattina. Ricorda che
    nella seduta scorsa è stato approvato l'art. 1 (Finalità).
    Entrano i consiglieri Mori e Naldi. Esce il consigliere Bazzoni.
    Si riprende dall'esame dell'art. 2 Interventi di promozione
    regionale su cui insistono i seguenti emendamenti:
    al comma 1, prima della lett. a):
    Emendamento n. 35 Favia
    è inserita la seguente lettera a0)
    ricercare e analizzare le principali cause dei fenomeni di
    infiltrazioni malavitose, del lavoro irregolare, dell'usura e dei
    comportamenti illegali che alterano il mercato del settore edile e
    delle costruzioni a committenza sia pubblica che privata;
    al comma 1, lett. b):
    Emendamento n. 20 Bernardini
    cassare le parole cooperazione applicativa .
    Emendamento n. 21 Bernardini
    dopo le parole procedimenti amministrativi , aggiungere anche
    mediante convenzioni e collaborazioni tra enti pubblici per la
    condivisione e la trasmissione di dati e informazioni.
    al comma 1 lettera c):
    Emendamento n. 1 Relatore
    dopo le parole le parti sociali, gli ordini , aggiungere: e
    collegi .
    al comma 1 lettera d):
    Emendamento n. 2 Relatore
    dopo le parole confiscati alla criminalità organizzata, sostituire
    in accordo con secondo .
    al comma 1 dopo la lett. f):
    Emendamento n. 36 Favia
    dopo la lettera f) è inserita la seguente lettera:
    f.1) realizzare attività di formazione congiunta e di aggiornamento
    , degli operatori degli enti locali, della polizia locale, delle
    organizzazioni del volontariato e delle associazioni che svolgono
    attività di carattere sociale;
    Emendamento n. 37 Favia
    dopo la lettera f) è inserita la seguente lettera:
    f.2) promuovere la diffusione dell'uso del Patto di integrità
    negli appalti pubblici. Patto costituito da un complesso di regole
    comportamentali dirette a garantire il corretto svolgimento delle
    gare, allegate al bando di gara e parte integrante dello stesso, che
    i concorrenti sottoscrivono all'atto della presentazione della
    domanda di partecipazione alla gara, pena l'esclusione dalla
    stessa.
    Emendamento n. 38 Favia
    dopo la lettera f) è inserita la seguente lettera:
    f.3) introdurre un sistema di monitoraggio finalizzato alla
    valutazione dell'incidenza degli interventi in materia di sicurezza,
    promossi in ambito regionale.
    Il consigliere FAVIA illustra l'emendamento n. 35 che aggiunge un
    comma, a suo parere importante, in quanto prima di tutto deve
    esserci un'analisi della situazione prima delle norme attuative.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI si esprime favorevolmente
    all'accoglimento dell'emendamento.
    Rientra il consigliere Bazzoni.
    La consigliera DONINI si esprime favorevolmente, in quanto ritiene
    che questo comma aggiuntivo possa rendere più concreta
    l'affermazione di principio contenuta nel successivo, permettendo di
    razionalizzare e richiamare in legge un'attività che già viene
    fatta.
    La Commissione approva l'emendamento n. 35 Favia con 30 voti a
    favore (PD, SeL-.V, FdS, M5S), 11astenuti (LN, PDL) e nessun
    contrario.
    Il consigliere BERNARDINI spiega che l'emendamento n. 20 è per
    sopprimere una definizione della quale non è possibile comprendere
    il significato, mentre il 21 introduce un rafforzativo rifacendosi
    al codice dell'amministrazione digitale che già prevede per il
    cittadino e l'impresa di fornire i propri dati una volta sola alla
    pubblica amministrazione. Tramite convenzioni e collaborazioni tra
    enti pubblici si potrebbe avere la possibilità di accedere
    direttamente ai dati senza ulteriori aggravi.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che il termine
    cooperazione applicativa è utilizzato nel codice
    dell'amministrazione digitale e non c'è alcun motivo per non
    utilizzarlo in questa norma.
    Il consigliere FILIPPI chiede al relatore di illustrare meglio
    questo concetto, che a suo parere, non è molto chiaro per il
    cittadino.
    Il Responsabile del Servizio Lavori pubblici e osservatorio
    contratti e investimenti pubblici, edilizia e sicurezza dei cantieri
    edili, dott. DRAGHETTI interviene per spiegare che il codice
    dell'amministrazione digitale, che è il Decreto legislativo n. 82
    del 2005, prevede come modalità di lavoro tra enti pubblici il
    termine della cooperazione applicativa che sta ad indicare un
    passaggio storico tra le pubbliche amministrazioni, che è quello di
    dialogare attraverso le banche dati e attraverso delle porte di
    dominio, è in sostanza una condivisione del contenuto delle banche
    dati.
    Il consigliere FILIPPI prendendo atto del chiarimento fornito chiede
    di aggiungere, per semplificare la lettura da parte delle imprese,
    che riguarda gli enti pubblici.
    Il dott. DRAGHETTI afferma che la specificazione potrebbe anche
    essere condivisibile anche se ridondante.
    Il consigliere FILIPPI insiste nella sua richiesta.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI osserva che potrebbe apparire
    ridondante, ma se si vuole inserire questa specificazione è
    necessario presentare un emendamento in questo senso.
    Il presidente ZOFFOLI ricorda che c'è anche da prendere in
    considerazione l'emendamento n. 21 che insiste sulla lett. b).
    Il consigliere BERNARDINI rileva che potrebbe essere fatto un
    richiamo al codice dell'amministrazione digitale, atteso che il
    concetto per il suo contenuto si richiama ad esso e, per quanto
    riguarda l'emendamento n. 21, ritiene vada a dirimere quanto emerso
    dalla discussione, trattandosi di un richiamo esplicito alla
    collaborazione tra enti pubblici.
    Il dott. DRAGHETTI ritiene corretto questo ragionamento e il
    richiamo al Decreto legislativo 82/2005, se invece si vuole far
    capire meglio al cittadino, come richiesto dal consigliere Filippi
    allora si potrebbe aggiungere tra le pubbliche amministrazioni .
    Invita a valutare quale sia la scelta più opportuna.
    Il consigliere FILIPPI presenta un emendamento in questo senso:
    Emendamento n. 41 Filippi
    Alla lett. b) dopo le parole procedimenti amministrativi
    aggiungere tra le pubbliche amministrazioni
    Il presidente ZOFFOLI invita il relatore a esprimersi
    sull'emendamento n. 21.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI ritiene l'emendamento n. 21
    superato dal contenuto dell'emendamento presentato dal consigliere
    Filippi.
    Il consigliere BERNARDINI ritira l'emendamento n. 21.
    Viene posto in votazione l'emendamento n. 41 Filippi.
    La Commissione approva l'emendamento n. 41 Filippi con 41 voti a
    favore (PD, SeL-.V, FdS, M5S, LN, PDL) nessun astenuto e nessun
    contrario.
    Viene posto in votazione l'emendamento n. 20 Bernardini.
    La Commissione respinge l'emendamento n. 20 Bernardini con 35 voti
    contrari re (PD, SeL-.V, FdS, PDL), 4 a favore (LN), 2 astenuti
    (M5S).
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI illustra gli emendamenti n. 1 e
    n. 2 spiegando che si tratta di specificazioni tecniche.
    Il presidente pone in votazione gli emendamenti n. 1 e n. 2 del
    relatore.
    La Commissione, con distinte votazioni di identico risultato,
    approva gli emendamenti n. 1 e n. 2 Relatore con 41 voti a favore
    (PD, SeL-.V, FdS,M5S, LN, PDL) nessun astenuto e nessun contrario.
    Il consigliere FAVIA illustra gli emendamenti nn. 36, 37, 38. Il
    primo punta ad una maggior formazione degli enti e delle
    associazioni che possono segnalare abusi o illeciti. L'emendamento
    n. 37 inserisce il patto d'integrità che è un protocollo d'intesa
    tra l'associazione contro la corruzione, il presidente dell'ANCI e
    il Ministro per la funzione pubblica. Con l'emendamento n. 38
    s'introduce un sistema di monitoraggio finalizzato alla valutazione
    dell'incidenza degli interventi in materia di sicurezza promossi in
    ambito regionale, al fine di avere una visione più chiara.
    Il consigliere NALDI chiede se il collega non ritenga più opportuno
    collocare l'emendamento n. 36 all'art. 3 più che al 2, in quanto gli
    sembra vada inserito tra le attività di controllo.
    La consigliera DONINI si dice d'accordo su un eventuale collocazione
    dell'emendamento n. 36 in un altro articolo. E' favorevole al patto
    d'integrità previsto dall'emendamento n. 37, mentre sul n. 38
    ritiene che la legge regionale sulla sicurezza già preveda questa
    attività di monitoraggio degli interventi in materia di sicurezza.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI fa rilevare che il contenuto
    degli emendamenti nn. 36 e 38 è già previsto nella legge regionale
    2/2009. Per quanto riguarda il n. 37 ritiene, invece, possa essere
    accolto, con un adeguamento dopo le parole patto d'integrità
    aggiungere e dei protocolli per la legalità .
    Il consigliere FAVIA concorda che si tratta di punti che un po'
    configgono con la legge 2/2009, in questo articolo perché destinati
    alla promozione. Dichiara di ritirare il 36.
    L'assessore MUZZARELLI chiede di verificare il drafting per
    l'emendamento n. 37 sub-emendato come proposto dal relatore.
    Il presidente ZOFFOLI da atto che sull'emendamento n. 37 viene
    proposto sub-emendamento aggiungendo dopo Patto di integrità le
    parole e dei protocolli per la legalità negli appalti pubblici e
    dopo Patti aggiungere e azioni Da, quindi, lettura
    dell'emendamento n. 37 riformulato: promuovere la diffusione
    dell'uso del Patto di integrità e dei protocolli per la legalità
    negli appalti pubblici. Patti e azioni costituite da un complesso di
    regole comportamentali dirette a garantire il corretto svolgimento
    delle gare, allegate al bando di gara e parte integrante dello
    stesso, che i concorrenti sottoscrivono all'atto della presentazione
    della domanda di partecipazione alla gara, pena l'esclusione dalla
    stessa e lo pone in votazione.
    La Commissione approva l'emendamento n. 37 Favia come sub-emendato
    con 30 voti a favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11 astenuti (LN, PDL) e
    nessun contrario.
    Viene messo in votazione l'emendamento n. 38.
    La Commissione respinge l'emendamento n. 38 Favia con 28 voti
    contrari (PD, SeL-.V, FdS), 2 a favore(M5S) e 11 astenuti (LN, PDL).
    Il presidente ZOFFOLI pone in votazione l'art. 2 come emendato.
    La Commissione approva l'art. 2 come emendato con 30 voti a favore
    (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11astenuti (LN, PDL) e nessun contrario, nel
    seguente testo:
    Art. 2
    Interventi di promozione regionale
    1. La Regione promuove iniziative e progetti per la legalità, la
    trasparenza e la tutela e sicurezza del lavoro, anche ai sensi della
    legge regionale 4 dicembre 2003, n. 24 (Disciplina della polizia
    amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di
    sicurezza), con particolare attenzione a:
    0a) ricercare e analizzare le principali cause dei fenomeni di
    infiltrazioni malavitose, del lavoro irregolare, dell'usura e dei
    comportamenti illegali che alterano il mercato del settore edile e
    delle costruzioni a committenza sia pubblica che privata;
    a) diffondere la cultura della legalità e a conseguire un'ordinata e
    civile convivenza attraverso azioni di prevenzione e di formazione;
    b) sviluppare attività di cooperazione applicativa,
    dematerializzazione, semplificazione e razionalizzazione dei
    procedimenti amministrativi tra le pubbliche amministrazioni;
    c) attivare forme di più stretta collaborazione, anche nel
    trattamento dei dati e delle informazioni, con gli Uffici
    territoriali del Governo, le Camere di Commercio, Industria,
    Artigianato e Agricoltura, le amministrazioni pubbliche, le
    strutture di polizia locale operanti nel territorio della regione,
    le parti sociali, gli ordini professionali e collegi, le università;
    d) definire accordi e intese con i soggetti pubblici competenti, in
    ordine all'utilizzo dei beni confiscati alla criminalità
    organizzata, secondo le finalità previste dalle disposizioni vigenti
    in materia;
    e) realizzare attività di formazione, aggiornamento, valorizzazione
    e riconoscimento del merito e della qualità degli operatori
    economici e delle amministrazioni pubbliche;
    f) svolgere attività di documentazione, ricerca, comunicazione e
    informazione;
    f2) promuovere la diffusione dell'uso del Patto di integrità e dei
    protocolli per la legalità negli appalti pubblici. Patti e azioni
    costituite da un complesso di regole comportamentali dirette a
    garantire il corretto svolgimento delle gare, allegate al bando di
    gara e parte integrante dello stesso, che i concorrenti
    sottoscrivono all'atto della presentazione della domanda di
    partecipazione alla gara, pena l'esclusione dalla stessa.
    Si passa all'esame dell'art. 3 Potenziamento delle attività di
    controllo nei cantieri edili e di ingegneria civile su cui
    insistono i seguenti emendamenti:
    al comma 1:
    Emendamento n. 22 Bernardini
    sostituire il comma 1, con il seguente:
    1. La Regione definisce meccanismi di riconoscimento e premialità
    per le imprese che dimostreranno di adottare e applicare sistemi
    informatici di controllo e registrazione automatica delle presenze
    nei cantieri di personale autorizzato al fine di assicurare un più
    efficace e coordinato esercizio delle attività di vigilanza.
    Emendamento n. 3 Relatore
    dopo le parole La Regione definisce , aggiungere: i casi e .
    Emendamento n. 4 Relatore
    dopo le parole registrazione automatica delle presenze ,
    aggiungere: autorizzate .
    Emendamento n. 33 Relatore
    dopo le parole: delle presenze autorizzate nei cantieri cassare le
    parole:
    di personale autorizzato
    al comma 2:
    Emendamento n. 5 Relatore
    dopo le parole sistemi informatici di controllo e registrazione di
    cui al comma 1 , aggiungere:
    e di quelli adottati ed applicati volontariamente durante
    l'esecuzione dei lavori .
    al comma 3:
    Emendamento n. 6 Relatore
    , il comma 3 è così sostituito:
    3. La Regione, altresì, promuove la sottoscrizione di accordi ai
    sensi dell'articolo 4 della legge regionale n. 2 del 2009
    finalizzati:
    a) al potenziamento e al migliore coordinamento delle attività di
    controllo, anche mediante l'adozione di sistemi informatici di
    rilevazione dei flussi degli automezzi e dei materiali nei cantieri;
    b) ad assicurare la raccolta e la elaborazione, anche ai fini degli
    articoli 5 e 10, delle informazioni relative alle violazioni
    accertate.
    Emendamento n. 39 Meo
    Nell'art. 3 Potenziamento delle attività di controllo nei cantieri
    edili e di ingegneria civile introdurre un nuovo comma 4 che
    recita:
    4. La Regione, nel rispetto delle disposizioni vigenti e delle
    competenze del Comitato regionale di coordinamento di cui
    all'articolo 7 del decreto legislativo n. 81 del 2008, promuove e
    sostiene gli accordi con gli Enti pubblici competenti in materia di
    cui all'art. 4 della Legge Regionale 2 marzo 2009, n. 2.
    Il consigliere BERNARDINI illustra l'emendamento n. 22 che è
    sostitutivo del comma 1 dell'art. 3 che prevede un sistema
    incentivante di premialità. Ritiene ci sia poca conoscenza del
    sistema REPAC e l'installazione dello stesso un onere eccessivamente
    gravoso per le imprese, potendo essere raggiunto il medesimo
    obiettivo con un meccanismo di premialità.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI non lo ritiene accoglibile.
    Il consigliere BERNARDINI chiede i costi del sistema REPAC e
    ulteriori informazioni sullo stesso.
    L'assessore MUZZARELLI precisa che si stanno facendo delle
    sperimentazioni e il riscontro, in termini di sicurezza e qualità,
    dalle imprese è positivo. Si sta, quindi, cercando di andare nella
    direzione di cercare d'incentivare questo sistema. La stessa ANCE ha
    evidenziato che i livelli di controllo hanno una funzione di
    garanzia per le imprese e i cantieri.
    Il consigliere FAVIA vuole capire meglio come vengono definiti i
    criteri di proporzionalità e adeguatezza per i cantieri grandi e per
    quelli piccoli e quali siano le aziende che potrebbero vendere
    questo sistema e se ci siano degli interessi regionali. Chiede una
    relazione sulla sperimentazione, ritenendo che non sia possibile
    gravare le imprese di ulteriori costi senza prima avere la certezza
    di un riscontro positivo. Chiede di poter rimandare la discussione
    su questo punto nel caso la risposta dell'assessore sia non
    esauriente, attesa la delicatezza del tema, avendo avuto
    segnalazioni dalle associazioni di categoria.
    La consigliera DONINI afferma di essere un po' stupita da questo
    intervento perché ha partecipato all'udienza conoscitiva dove erano
    presenti tutti i soggetti che poi hanno inviato una serie di
    documenti e di osservazioni e non ha riscontro, in sede pubblica e
    ufficiale, di questo tipo di segnalazioni considerato il dibattito
    partecipato sulla legge. Inoltre è un po' sconcertata dalle
    argomentazioni del consigliere Favia in quanto si sta affrontando
    una parte della legge che ne è il cuore e se si vuole essere davvero
    incisivi non si deve temere di usare la parola obbligo come
    rafforzativo. Ritiene che per recuperare efficienza ed efficacia si
    devono utilizzare le nuove tecnologie ed è chiaro che, al momento,
    si stanno sperimentando delle forme; ma questa è un legge che va
    oltre al periodo e al contesto e quindi non individua che tipo di
    forma e di supporto va utilizzato perché sarà in vigore per i
    prossimi anni, e andranno avanti le sperimentazioni e la Giunta
    fornirà i dati. Osserva di non comprendere la posizione del
    consigliere in quanto pensava che i contenuti dell'articolo fossero
    assimilabili alle posizioni del Movimento 5 stelle.
    L'assessore MUZZARELLI premette, in risposta al consigliere Favia,
    che non è necessario condividere sempre le posizioni ma che occorre,
    comunque, impostare i ragionamenti in modo corretto. Spiega che si
    sta registrando con interesse il lavoro portato avanti da tempo in
    quanto la legge 2 è del 2009. La legge in esame è un potenziamento
    per cercare di scegliere le imprese serie, non è un rimaneggiamento
    della legge 2, nella quale si erano già individuati controlli che
    ora si devono rafforzare nei cantieri, in accordo con il sistema
    imprenditoriale che avanza richieste in questo senso. Al riguardo
    precisa che non c'è nessuna società o altro che vende cose, ma una
    società regionale che ha sviluppato con specifiche tecniche date
    dalla Regione e per conto della Regione un sistema informativo,
    proprio per dare un contributo alle richieste del sistema
    imprenditoriale. Fa osservare che ci sono imprese che vengono a
    chiedere il software senza neanche prendere il contributo della
    Regione e questo avviene in quanto si tratta di un'occasione che la
    Regione può offrire alle imprese serie che vogliono controllare i
    propri cantieri, rispetto al problema generale di legalità, per
    evitare lo sfruttamento del lavoro e per la sicurezza delle stesse
    imprese e dei mezzi. In alcune parti del paese, infatti, c 'è anche
    un problema di controllo dei mezzi. Ricorda che, a volte, quando
    un'impresa non è amata viene messa la sabbia al posto della nafta
    e quindi ci sono dei problemi di un certo tipo e si stanno
    costruendo con molta serietà, nei rapporti con le associazioni di
    riferimento dei costruttori, questi percorsi. Fa presente, quindi,
    che si è ragionato insieme di aumentare i controlli e di sostenerli
    anche da un punto di vista finanziario. Ovviamente grandi e piccole
    aziende sono cose diverse e si potrebbe organizzare una visita in
    cantiere per verificare i lavori in corso d'opera, e un po' come
    funziona l'attrezzatura. Molte sono invece le imprese che vendono
    questi sistemi ma qui si sta ragionando di un contributo pubblico a
    garantire i controlli, di cantieri diversi e proprio per questo
    azioni diverse.
    Il consigliere NALDI fa osservare al collega Favia che si fa
    riferimento a proporzionalità e adeguatezza non rispetto all'impresa
    ma rispetto al cantiere.
    Il consigliere FAVIA afferma, a sua volta, di essere stupito
    dall'intervento della collega Donini, sempre molto attenta al ruolo
    dell'Assemblea. Spiega di chiedere solo di legiferare
    consapevolmente, senza deleghe alla Giunta. Ritiene, per ciò che lo
    riguarda, che il tema debba essere approfondito, essendoci zone
    d'ombra , in parte chiarite e in parte no dall'intervento
    dell'assessore. Dice di non essere contro all'obbligatorietà, in
    quanto le norme devono essere cogenti per essere efficaci. Dice di
    avere qualche perplessità sullo strumento, non sulla finalità.
    Il consigliere BERNARDINI afferma, partendo da quanto detto dal
    collega Naldi, che proprio i criteri di proporzionalità e
    adeguatezza sono il problema con riferimento alla dimensione dei
    cantieri, in quanto, si va chiedere anche a imprese medio-piccole un
    nuovo impegno economico. Con riferimento al sistema REPAC, del quale
    gli sembra si stia parlando, osserva di non vederlo comunque
    inserito all'interno dell'articolato e chiede se potrebbero esserci
    altri sistemi.
    Il consigliere FAVIA riformula l'intervento precisando di non voler
    dare una delega in bianco alla Giunta su questo tema, chiedendo se
    sia possibile affrontarlo in modo più dettagliato in una prossima
    seduta. Afferma di essere d'accordo sul principio, ma di voler
    capire meglio auspicando di ricevere un emendamento dalla Giunta che
    possa dare ulteriori elementi.
    L'assessore MUZZARELLI afferma di non essere d'accordo e di non
    voler presentare emendamenti in questo senso. Ritiene che in questa
    sede vadano date le definizioni nell'ambito della legge e che, per
    quanto riguarda la dimensione dei cantieri, le cose potranno essere
    specificate solo in un ambito di verifica operativa concordata con
    le associazioni.
    Il presidente ZOFFOLI pone in votazione l'emendamento n. 22
    Bernardini.
    La Commissione respinge l'emendamento n. 22 Bernardini con 28 voti
    contrari (PD, SeL-V, FdS), 11 a favore (LN, PDL) e 2 astenuti (M5S).
    Si passa all'esame dell'emendamento n. 3 del relatore Alessandrini.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che vengono definiti in
    modo più completo anche i casi oltre alle modalità di applicazione
    obbligatoria dei sistemi informatici di controllo e registrazione
    automatica delle presenze nei cantieri di personale autorizzato. La
    scelta dei casi sarà discussa e concertata, qui si è solo voluto
    prevedere anche i casi.
    Il presidente pone in votazione l'emendamento n. 3 del relatore.
    La Commissione approva l'emendamento n. 3 del relatore con 30 voti a
    favore (PD, SeL-.V, FdS, M5S), 11 astenuti (LN, PDL) e nessun
    contrario.
    Si passa all'esame dell'emendamento n. 4 del relatore Alessandrini.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che va completato con
    l'altro emendamento, il n. 33.
    Il presidente ZOFFOLI chiarisce che l'emendamento n. 4 si collega al
    33 e che vengono messi ai voti uno dopo l'altro.
    Il consigliere FILIPPI chiede che senso abbia controllare solo le
    persone autorizzate, a suo parere andrebbero controllate quelle non
    autorizzate.
    Il consigliere FAVIA è d'accordo col collega Filippi e pensa
    andrebbero registrate e controllate anche le persone non
    autorizzate.
    Il dott. DRAGHETTI risponde che l'aspetto rilevato è assolutamente
    importante. Il sistema e anche le specifiche che la regione
    Emilia-Romagna ha dato su questo tema vanno in questa direzione.
    Ovviamente tutto il personale autorizzato del cantiere deve essere
    censito e deve utilizzare il sistema di registrazione col badge con
    tanto di foto per verificare la congruità di chi sta passando
    rispetto al tesserino. E' noto che il cantiere è un luogo molto
    dinamico e quindi possono esserci persone anche a causa di un
    imprevisto come ad esempio un elettricista che aggiusta la gru.
    Anche per questi casi è stata prevista una certa flessibilità al
    gestore del REPAC che viene individuato all'interno del cantiere con
    dei badge temporanei che però indicano il nome e l'impresa a cui
    appunto fa riferimento e che giustificano il motivo della presenza:
    con due o tre informazioni veloci si riesce anche ad essere
    flessibili ma ovviamente se durante la vigilanza vengono trovati
    soggetti che non appartengono alle due fattispecie previste, nascono
    i problemi perché si tratta o di lavoratori irregolari o non
    previsti nell'ambito del cantiere.
    La consigliere DONINI chiede se - posto che nel cantiere non può
    entrare nessuno che non sia autorizzato e che quindi con
    l'espressione presenza autorizzata si intende chiunque entri nel
    cantiere - si resterebbe coerenti rispetto al tipo di procedura che
    si vuole inserire, limitandosi a scrivere nel testo registrazione
    automatica delle presenze .
    Il dott. DRAGHETTI risponde che occorre usare l'espressione
    presenza autorizzata in quanto anche l'elettricista che entra nel
    cantiere nel caso di un'urgenza, è comunque una persona che viene
    autorizzata.
    Non essendoci altri interventi, il presidente ZOFFOLI mette in
    votazione gli emendamenti nn. 4 e 33 del consigliere Alessandrini.
    La Commissione approva gli emendamenti nn. 4 e 33 del relatore con
    distinte votazioni di identico risultato con 28 voti a favore (PD,
    SeL-V, FdS), 13 astenuti (LN, PDL, M5S) e nessun contrario.
    Si passa al comma 2 sul quale insiste l'emendamento n. 5
    Alessandrini.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che con l'emendamento si
    vuole completare il quadro delle imprese che nei cantieri si
    avvalgono dei sistemi informatici di controllo e di registrazione,
    inserendo tra quelle incentivate ai sensi della l.r. 2/2009 non solo
    quelle che saranno obbligate a farlo in base alla delibera di
    Giunta, prevista dal comma 1, ma anche quelle che volontariamente le
    utilizzano.
    La Commissione approva l'emendamento n. 5 del relatore con 30 voti a
    favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 4 astenuti (LN) e 7 contrari (PDL).
    Si passa all'emendamento n. 6.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che l'emendamento
    riscrive il comma 3, specificando meglio le finalità degli accordi
    volti ad un potenziamento dell'attività di controllo dei cantieri,
    dei flussi degli automezzi e dei materiali nei cantieri stessi.
    Ricorda inoltre che l'articolo è in linea con gli obiettivi del DPR
    150/2010 sulle modalità di controllo e di accesso ai cantieri.
    Non essendoci richieste di intervento, il presidente ZOFFOLI pone in
    votazione l'emendamento n. 6 Alessandrini.
    La Commissione approva l'emendamento n. 6 del relatore con 30 voti a
    favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11astenuti (LN, PDL) e nessun
    contrario.
    Si passa all'emendamento n. 39 della consigliera Meo.
    Il consigliere NALDI illustra l'emendamento spiegando che sarebbe
    opportuno avere anche in questa legge una valorizzazione delle
    esperienze già fatte insieme ai vari enti locali per la formazione
    del cosiddetto vigile di cantiere o di esperienze simili. Già
    altri emendamenti fanno ripetuti riferimenti alla l.r. 2/2009 e
    l'emendamento proposto è finalizzato semplicemente a valorizzare
    tale legge anche in questo contesto.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI ritiene condivisibile la
    proposta.
    La consigliera DONINI osserva che già altre proposte, poiché
    contenute nella l.r. 2/2009, non sono state accolte dalla
    Commissione. Anche in questo caso si tratta di un richiamo ad un
    contenuto preciso già normato e quindi, per una questione di onestà
    nel metodo, sarebbe corretto valutare meglio l'opportunità di
    accogliere la modifica.
    Non essendoci altre richieste di intervento, il presidente mette ai
    voti l'emendamento n. 39 Meo.
    La Commissione respinge l'emendamento n. 39 Meo con 11 voti contrari
    (LN, PDL) 2 a favore (SeL-V), 28 astenuti (PD, FdS, M5S).
    La Commissione approva l'art. 3 come emendato con 30 voti a favore
    (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11 contrari (LN, PDL) e nessun astenuto, nel
    seguente testo:
    Art. 3
    Potenziamento delle attività di controllo nei cantieri edili e di
    ingegneria civile
    1. La Regione definisce i casi e le modalità di adozione e di
    applicazione obbligatoria di sistemi informatici di controllo e
    registrazione automatica delle presenze autorizzate nei cantieri al
    fine di assicurare un più efficace e coordinato esercizio delle
    attività di vigilanza. Tali modalità sono definite secondo criteri
    di proporzionalità e adeguatezza, con riferimento alla dimensione
    dei cantieri ovvero alla particolare pericolosità di lavori così
    come definiti ai sensi della legge regionale 2 marzo 2009, n. 2
    (Tutela e sicurezza del lavoro nei cantieri edili e di ingegneria
    civile).
    2.
    La Regione predispone, aggiorna e pubblica l'elenco delle imprese
    che si avvalgono dei sistemi informatici di controllo e
    registrazione di cui al comma 1 e di quelli adottati ed applicati
    volontariamente durante l'esecuzione dei lavori.
    3. La Regione, altresì, promuove la sottoscrizione di accordi ai
    sensi dell'articolo 4 della legge regionale n. 2 del 2009
    finalizzati:
    a) al potenziamento e al migliore coordinamento delle attività di
    controllo, anche mediante l'adozione di sistemi informatici di
    rilevazione dei flussi degli automezzi e dei materiali nei cantieri;
    b) ad assicurare la raccolta e la elaborazione, anche ai fini degli
    articoli 5 e 10, delle informazioni relative alle violazioni
    accertate.
    Si passa all'esame dell'art. 4 Semplificazione e
    dematerializzazione su cui insistono i seguenti emendamenti:
    al comma 2:
    Emendamento n. 7 Relatore
    il comma 2 è così sostituito:
    2. Ai fini di cui al comma 1, in particolare, la Regione:
    a) costituisce, aggiorna e rende consultabile agli aventi diritto la
    banca dati delle certificazioni, rilasciate nell'ambito del
    territorio regionale, relative alla regolarità contributiva degli
    operatori economici;
    b) definisce le modalità di redazione e di trasmissione, per via
    telematica, della notifica preliminare di cui all'articolo 99 del
    decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell'articolo 1
    della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute
    e della sicurezza nei luoghi di lavoro);
    c) definisce, in accordo con gli Uffici Territoriali del Governo, le
    modalità per la trasmissione delle informazioni e dei dati
    richiesti ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di
    prevenzione e lotta contro la delinquenza mafiosa;
    d) individua le modalità, integrate e coerenti con le disposizioni
    vigenti, per la standardizzazione e la trasmissione, per via
    telematica, dei dati da produrre nell'ambito degli adempimenti in
    materia edilizia e catastale;
    e) individua, in coerenza con le disposizioni vigenti in materia ed
    in accordo con le stazioni appaltanti interessate di cui al decreto
    legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici
    relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive
    2004/17/CE e 2004/18/CE), le modalità di dematerializzazione delle
    procedure per l'affidamento di contratti pubblici.
    Emendamento n. 23 Bernardini
    al comma 2, lettera a) cassare le parole agli aventi diritto .
    Emendamento n. 24 Bernardini
    al comma 2, cassare la lettera c).
    Emendamento n. 25 Bernardini
    al comma 2, lettera d), aggiungere dopo le parole obblighi di
    trasmissione le parole in via informatica .
    Il presidente ZOFFOLI dà la parola al consigliere relatore
    Alessandrini per l'illustrazione dell'emendamento.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che l'emendamento
    definisce meglio le modalità di semplificazione e tutto il tema
    della dematerializzazione degli atti e dei documenti delle
    procedure, in particolare, rispetto alla versione della Giunta,
    sintetizzando le precedenti lettere c) ed e) e chiarendo meglio i
    contenuti della notifica preliminare.
    Il presidente ZOFFOLI apre la discussione sull'emendamento n. 7,
    spiegando che essendo interamente sostitutivo, se approvato, si
    intendono preclusi gli emendamenti al vecchio testo.
    Non essendoci richieste di intervento, il presidente pone in
    votazione l'emendamento n. 7 Alessandrini.
    La Commissione approva l'emendamento n. 7 del relatore con 28 voti a
    favore (PD, SeL-V, FdS,), 11 contrari (LN, PDL) e 2 astenuti (M5S).
    Il presidente ZOFFOLI precisa che gli emendamenti dal n. 23 al n. 25
    del consigliere Bernardini risultano preclusi, pone quindi in
    votazione l'articolo 4 come emendato:
    La Commissione approva l'art. 4 come emendato con 28 voti a favore
    (PD, SeL-V, FdS,), 11 contrari (LN, PDL) e 2 astenuti (M5S), nel
    seguente testo:
    Art. 4
    Semplificazione e dematerializzazione
    1. Per agevolare lo svolgimento delle attività delle amministrazioni
    pubbliche, degli operatori economici e dei cittadini, la Regione, in
    collaborazione con gli enti competenti e nel rispetto delle
    disposizioni vigenti, opera per la semplificazione e per la
    dematerializzazione degli atti, delle comunicazioni e dei relativi
    procedimenti.
    2. Ai fini di cui al comma 1, in particolare, la Regione:
    a) costituisce, aggiorna e rende consultabile agli aventi diritto la
    banca dati delle certificazioni, rilasciate nell'ambito del
    territorio regionale, relative alla regolarità contributiva degli
    operatori economici;
    b) definisce le modalità di redazione e di trasmissione, per via
    telematica, della notifica preliminare di cui all'articolo 99 del
    decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell'articolo 1
    della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute
    e della sicurezza nei luoghi di lavoro);
    c) definisce, in accordo con gli Uffici Territoriali del Governo, le
    modalità per la trasmissione delle informazioni e dei dati
    richiesti ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di
    prevenzione e lotta contro la delinquenza mafiosa;
    d) individua le modalità, integrate e coerenti con le disposizioni
    vigenti, per la standardizzazione e la trasmissione, per via
    telematica, dei dati da produrre nell'ambito degli adempimenti in
    materia edilizia e catastale;
    e) individua, in coerenza con le disposizioni vigenti in materia ed
    in accordo con le stazioni appaltanti interessate di cui al decreto
    legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici
    relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive
    2004/17/CE e 2004/18/CE), le modalità di dematerializzazione delle
    procedure per l'affidamento di contratti pubblici.
    Si passa all'emendamento n. 8 del consigliere relatore Alessandrini
    aggiuntivo di un nuovo articolo.
    Emendamento n. 8 Relatore
    Dopo l'art. 4 è aggiunto il seguente articolo:
    Art. 4 bis
    Consulta regionale del settore edile e delle costruzioni
    1. La Regione istituisce la Consulta regionale del settore edile e
    delle costruzioni quale strumento di consultazione, proposta,
    verifica e valutazione per promuovere la legalità, la trasparenza e
    la qualità nelle diverse fasi di realizzazione dei lavori nei
    cantieri edili e di ingegneria civile.
    2. La Consulta, in particolare, esprime pareri finalizzati
    all'adozione degli atti di cui agli articoli 3, 7, 11 e 12. Può
    altresì formulare valutazioni, osservazioni e proposte per lo
    svolgimento delle funzioni di osservatorio previste dalla presente
    legge e dalla legge regionale n. 2 del 2009, nonché per l'attuazione
    e la revisione della disciplina vigente.
    3. La Consulta è nominata dal Presidente della Giunta regionale ed è
    composta:
    a) dall'Assessore regionale competente per materia o suo delegato,
    che la presiede;
    b) da tre componenti effettivi e tre supplenti, designati dalle
    organizzazioni sindacali dei lavoratori più rappresentative a
    livello regionale, operanti nel settore edile e delle costruzioni;
    c) da tre componenti effettivi e tre supplenti, designati dalle
    organizzazioni dei datori di lavoro più rappresentative a livello
    regionale, operanti nel settore edile e delle costruzioni;
    d) da tre componenti effettivi e tre supplenti, designati
    congiuntamente dagli ordini e collegi professionali operanti nel
    settore edile e delle costruzioni;
    4. La Consulta è istituita senza oneri a carico del bilancio
    regionale, dura in carica tre anni e delibera con la presenza di
    almeno la metà dei componenti. Alle sedute possono essere invitati a
    partecipare esperti e altre rappresentanze istituzionali.
    5. La Consulta trasmette, a fini conoscitivi, i pareri, le
    valutazioni, le osservazioni e le proposte formulate ai sensi del
    comma 2 al Comitato regionale di coordinamento di cui all'articolo 7
    del decreto legislativo n. 81 del 2008.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che l'emendamento
    intende rafforzare la partecipazione alle decisioni previste dalla
    presente legge con lo strumento della Consulta regionale del settore
    edili e delle costruzioni, per promuovere nello spirito della legge,
    la legalità, la trasparenza e la qualità nelle diverse fasi di
    realizzazione dei lavori nei cantieri edili. Si propone di inserire
    questa norma anche sulla scorta di alcune osservazioni emerse nel
    corso dell'udienza conoscitiva svolta dalla Commissione.
    Il consigliere FILIPPI interviene per dichiarare la contrarietà del
    PDL all'introduzione di un nuovo organo. Organo che andrebbe a
    complicare la materia appesantendo ulteriormente il procedimento
    amministrativo. Inoltre nel testo non sono specificati i compiti
    della Consulta regionale.
    Il consigliere FAVIA afferma che se, com'è scritto nel testo, la
    consulta è ad oneri zero, possono essere evitate alcune critiche.
    Dichiara il suo parere favorevole, in quanto questo permetterebbe di
    evitare la delega in bianco alla Giunta.
    Il consigliere BERNARDINI si dichiara contrario all'emendamento,
    facendo un discorso generale sul ruolo delle Consulte di questo
    tipo. Il fatto che si tratti di uno strumento senza oneri a carico
    del bilancio regionale lo lascia perplesso poiché comunque dovranno
    sicuramente essere fatti convocazione e verbale e servirà anche un
    luogo dove ospitare le persone. Propone di togliere al comma 4, la
    frase La Consulta è istituita senza oneri a carico dl bilancio
    regionale : anche se il costo fosse di pochi euro, il discorso
    riguarda l'utilità intrinseca della Consulta.
    Il consigliere FERRARI ricorda che l'emendamento, non nasce per
    iniziativa dei consiglieri, ma in base ad una specifica richiesta
    delle associazioni. Ritiene che la Consulta sia utile: sul tema
    della legalità, della trasparenza e del rischio di infiltrazioni, ci
    saranno più occasioni di confronto costante tra chi vive tutti i
    giorni questa esperienza e gli amministratori che hanno il compito
    di tradurre in legge le azioni svolte sul territorio. Ammette che a
    volte le consulte possono essere inutili, ma non è questo il caso:
    si tratta di uno strumento non solo utile, ma necessario e si
    dichiara assolutamente favorevole alla modifica proposta.
    La consigliera DONINI ritiene l'emendamento assolutamente
    condivisibile e afferma che uno dei valori della legge, oltre
    all'aspetto prescrittivo, è il tentativo di promuovere una cultura
    altra e diversa, utilizzando tutti i possibili strumenti e tutte le
    occasioni per aprire un dibattito pubblico su questi temi,
    coinvolgendo, formando ed informandosi reciprocamente. La proposta
    di modifica da valore aggiunto alla legge e rafforza l'idea che la
    Regione, sulle materie di sua competenza, pur se residuali in questo
    caso, intende fare sul serio anche sul terreno della
    partecipazione.
    L'assessore MUZZARELLI precisa che, oggi, ci sono già incontri
    informali con il sistema economico, che viene convocato quando
    l'assessorato ritiene opportuno farlo. Nella proposta di emendamento
    si introduce un impegno formale. Conferma che non ci sarà nessun
    costo aggiuntivo, poiché quanto è previsto nell'emendamento viene
    già fatto in modo informale, ma in questo modo le imprese si sentono
    più tranquille nel collaborare rispetto ad un'azione di
    responsabilizzazione del sistema. Ritiene che si tratti di un
    aspetto positivo.
    Il consigliere FILIPPI ribadisce che si tratta solo di una forma di
    clientelismo rispetto alle associazioni, un organo inutile ed un'
    ingessatura per lo sviluppo del lavoro. Il giudizio sulla Consulta
    resta molto negativo.
    Il consigliere NALDI dichiara che voterà a favore perché è d'accordo
    con lo strumento ma si riserva di valutarlo rispetto alla
    composizione per fare eventualmente emendamenti in sede successiva.
    Il presidente ZOFFOLI, in merito alla dichiarazione di voto del
    consigliere Naldi, osserva che a questo punto un emendamento potrà
    essere presentato in l'Aula. Non essendoci altri interventi, mette
    in votazione l'emendamento n. 8 Alessandrini, istitutivo
    dell'articolo 4 bis.
    La Commissione approva l'art. 4 bis con 30 voti a favore (PD, SeL-V,
    FdS, M5S), 11 contrari (LN, PDL) e nessun astenuto.
    Si passa al titolo del Capo II sul quale insiste l'emendamento n. 9.
    Emendamento n. 9 Relatore
    Il Capo II è così sostituito:
    SETTORE EDILE E DELLE COSTRUZIONI, DELLE FORNITURE E DEI SERVIZI A
    COMMITTENZA PUBBLICA
    Il presidente ZOFFOLI, non essendoci richieste d'intervento, pone in
    votazione l'emendamento 9 Alessandrini.
    La Commissione approva l'emendamento n. 9 del relatore con 30 voti a
    favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11 astenuti (LN, PDL) e nessun
    contrario.
    Esce il consigliere Filippi.
    Si passa all'esame dell'art. 5 Controllo e monitoraggio dei
    contratti e degli investimenti pubblici su cui insistono i seguenti
    emendamenti:
    al comma 1:
    Emendamento n. 10 Relatore
    il comma 1 è così sostituito:
    1. La Regione, nel rispetto delle disposizioni vigenti, svolge
    funzioni di osservatorio dei contratti di lavori, servizi e
    forniture e degli investimenti pubblici al fine di contribuire alla
    trasparenza e razionalizzazione delle procedure. Concorre altresì al
    coordinamento delle iniziative e delle attività, promuovendo la
    collaborazione tra i soggetti interessati.
    al comma 2:
    Emendamento n. 26 Bernardini
    sostituire le lettera a ) come segue:
    a) acquisisce le informazioni ed i dati relativi alle procedure di
    affidamento e di esecuzione di appalti pubblici e di lavori in
    economia, nonché i dati relativi al contenzioso.
    Emendamento n. 11 Relatore
    alla fine della lettera c), aggiungere:
    anche ai sensi dell'art. 12 della presente legge.
    In merito all'emendamento n. 10 del Relatore, la consigliere DONINI
    ricorda che il contenuto era già stato anticipato in sede di
    discussione generale. Ritiene che sia positivo che si approfitti
    dell'iter di questa legge e che, per quel che attiene il settore
    pubblico, ci sia un'estensione della validità dei contenuti della
    stessa non solo all'edilizia, ma alle procedure di appalti per
    servizi e forniture anche in altri ambiti. Si tratta di uno
    strumento che contribuisce all'efficacia e all'attuazione delle
    finalità della legge.
    Il presidente ZOFFOLI mette in votazione l'emendamento n.10
    Alessandrini.
    La Commissione approva l'emendamento n. 10 del relatore con 28 voti
    a favore (PD, SeL-V, FdS), 8 astenutii (LN, PDL, M5S) e nessun
    contrario.
    Si passa all'emendamento n. 26 Bernardini.
    Il consigliere BERNARDINI spiega che si tratta di prevedere anche
    l'inserimento dei lavori fatti in economia.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI precisa che l'osservatorio
    rileva tutti i contratti, anche quelli in economia, anche sotto i
    150 mila euro. Non si ravvisa la necessità di introdurre la modifica
    proposta dal consigliere Bernardini.
    Il dott. DRAGHETTI aggiunge che l'emendamento potrebbe essere
    fuorviante. Quando nell'articolo si dice che l'osservatorio compie
    il monitoraggio dei contratti pubblici di lavori, forniture e
    servizi, si comprende tutto: tutte le procedure di assegnazione
    nessuna esclusa. Oltre ai lavori in economia ci sono altre
    tipologie: le procedure negoziate, gli appalti soprasoglia, le
    procedure aperte o chiuse dettagliare tutte le procedure di
    affidamento non ha senso e conviene piuttosto usare un'espressione
    che le comprenda tutte.
    Il consigliere BERNARDINI ritiene che sarebbe meglio specificare le
    diverse tipologie di procedura.
    Il dott. DRAGHETTI ribadisce che tutti gli appalti vengono
    monitorati e che forse non è chiaro che ci sono diverse modalità per
    affidare un appalto pubblico e il lavoro in economia è una di
    queste. L'osservatorio, rispetto a quanto viene chiesto
    dall'autorità di vigilanza, fa una cosa in più: in Emilia-Romagna
    già da anni viene svolto il monitoraggio anche degli appalti sotto i
    150 mila euro, come già osservato dal relatore. In questa regione le
    stazioni appaltanti sono circa 1200 e sono già assolutamente
    abituate ad inserire i dati di tutte le procedure relativamente
    all'economia.
    Rientra il consigliere Filippi.
    Non essendoci altri interventi, il presidente ZOFFOLI mette ai voti
    l'emendamento n. 26 Bernardini.
    La Commissione respinge l'emendamento n. 26 Bernardini con 28 voti
    contrari (PD, FdS, SeL-V), 8 a favore. (LN, PDL, M5S) e nessun
    astenuto.
    Si passa all'emendamento n.11 Alessandrini.
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che con questo
    emendamento si intende promuovere la qualità delle procedure di
    scelta del contraente e la qualificazione degli operatori economici
    e delle amministrazioni pubbliche, tenendo conto delle misure di
    premialità, già previste nell'articolo 12 della legge, come
    riscritto, nel quale si prevedono anche gli elenchi di merito, le
    cosiddette white list di cui si è già parlato anche nella
    precedente seduta.
    Non essendoci altre richieste di intervento, il presidente ZOFFOLI
    pone in votazione l'emendamento n. 11 Alessandrini.
    La Commissione approva l'emendamento n. 11 del relatore con 28 voti
    a favore (PD, SeL-V, FdS), 13 astenuti (LN, PDL, M5S) e nessun
    contrario.
    Mette poi in votazione l'articolo 5 come emendato.
    La Commissione approva l'art. 5 come emendato con 28 voti a favore
    (PD, SeL-V, FdS), 9 astenuti (PDL, M5S) e 4 contrari (LN) nel
    seguente testo:
    Art. 5
    Controllo e monitoraggio dei contratti e degli investimenti pubblici
    1. La Regione, nel rispetto delle disposizioni vigenti, svolge
    funzioni di osservatorio dei contratti di lavori, servizi e
    forniture e degli investimenti pubblici al fine di contribuire alla
    trasparenza e razionalizzazione delle procedure. Concorre altresì al
    coordinamento delle iniziative e delle attività, promuovendo la
    collaborazione tra i soggetti interessati.
    2. La Regione, mediante l'esercizio delle funzioni di osservatorio:
    a) acquisisce le informazioni ed i dati utili a consentire la
    trasparenza dei procedimenti di scelta del contraente nonché a
    monitorare l'attività degli operatori economici in sede di
    partecipazione alle procedure di affidamento e di esecuzione dei
    contratti pubblici, nonché i dati relativi al contenzioso;
    b) garantisce, nel rispetto delle disposizioni sulla tutela della
    riservatezza, la pubblicità dei dati e delle informazioni di cui
    alla lettera a), assicurandone la diffusione e la disponibilità da
    parte degli enti pubblici preposti all'effettuazione dei controlli
    previsti dalle disposizioni vigenti, nonché degli altri soggetti
    aventi titolo alla loro acquisizione;
    c) promuove la qualità delle procedure di scelta del contraente e la
    qualificazione degli operatori economici e delle amministrazioni
    pubbliche anche ai sensi dell'articolo 12 della presente legge;
    d) acquisisce le informazioni ed i dati relativi agli investimenti
    pubblici al fine di consentire la massima trasparenza sulla spesa
    pubblica;
    e) svolge attività di studio, ricerca e indagine relativamente agli
    ambiti di attività di cui alla presente legge.
    3. Tra i compiti di cui al comma 2 rientrano prioritariamente le
    attività relative:
    a) alla gestione ed all'aggiornamento dell'archivio dei contratti e
    degli investimenti pubblici;
    b) alla predisposizione di strumenti informatici per l'acquisizione
    dei dati di cui al comma 2;
    c) alla elaborazione dei dati relativi al monitoraggio effettuato ed
    alla conseguente redazione di rapporti sull'andamento e sulle
    caratteristiche dell'attività contrattuale e degli investimenti
    pubblici;
    d) all'assolvimento degli obblighi di pubblicità previsti dalla
    presente legge e dalle disposizioni vigenti;
    e) ad assicurare il necessario supporto informativo agli enti
    pubblici interessati alle attività di cui al comma 2;
    f) all'esercizio delle funzioni di segnalazione agli enti competenti
    per l'effettuazione delle attività di vigilanza in materia di
    sicurezza nei luoghi di lavoro e di obblighi assicurativi e
    previdenziali, con particolare riferimento alle situazioni in cui,
    anche mediante opportune elaborazioni delle informazioni raccolte,
    emergano significativi elementi sintomatici di alterazione del
    congruo e regolare svolgimento delle attività nei cantieri;
    g) alla segnalazione, agli enti competenti di cui alla precedente
    lettera f), dei cantieri nei quali si eseguono lavori pubblici
    aggiudicati ad imprese che hanno presentato un'offerta la cui
    congruità sia stata sottoposta a valutazione di anomalia ai sensi
    dell'articolo 86 del decreto legislativo n. 163 del 2006;
    h) alla formazione ed all'aggiornamento dell'elenco regionale dei
    prezzi di cui all'articolo 7;
    i) alla individuazione e diffusione di linee guida, buone pratiche e
    modalità finalizzate a semplificare, uniformare e supportare le
    attività delle stazioni appaltanti e degli operatori del settore, e
    a valorizzarne la responsabilità sociale.
    Si passa all'articolo 6 Rapporti con l'Autorità per la vigilanza
    sui contratti pubblici sul quale non insistono emendamenti.
    Non essendoci richieste di intervento, il presidente mette in
    votazione l'articolo 6.
    La Commissione approva l'art. 6 con 30 voti a favore (PD, SeL-V,
    FdS, M5S), 11 astenuti (PDL, LN) e nessun contrario.
    Si passa all'esame dell'art. 7 Elenco regionale dei prezzi sui cui
    insistono i seguenti emendamenti:
    Al comma 1
    Emendamento n. 27 Bernardini
    dopo la parola 'Regione', sostituire sentite le associazioni di
    rappresentanza dei lavoratori e delle imprese di settore con
    sentiti gli organismi rappresentativi di lavoratori e delle imprese
    di settore, che ne abbiano fatto richiesta
    al comma 2:
    Emendamento n. 12 Relatore
    All'art. 7, comma 2 l'ultima parola di costruzione è così
    sostituita:
    per l'esecuzione delle prestazioni.
    In merito all'emendamento del consigliere Bernardini, il consigliere
    relatore ALESSANDRINI osserva che è già previsto nell'articolo 4-bis
    relativo alla Consulta e presenta l'emendamento n.12 che chiarisce
    meglio l'ambito ed è strettamente legato alla modifica proposta da
    Bernardini in quanto sostituendo il termine costruzione con
    l'espressione per l'esecuzione delle prestazioni ricomprende tutte
    le fattispecie raggiungendo lo scopo.
    Il consigliere NALDI chiede quale sia la differenza in questo caso
    tra associazione e l'espressione organismo rappresentativo
    utilizzata nel testo della legge.
    Il consigliere BERNARDINI spiega che il termine associazione è più
    restrittivo rispetto all'espressione organismo rappresentativo , ad
    esempio un collegio non è un'associazione.
    Il dott. DRAGHETTI precisa che nell'articolo 4-bis appena approvato,
    sono indicati anche i pareri sui quali la Consulta si esprimerà e
    c'è anche l'articolo 7.
    L'assessore MUZZARELLI propone di eliminare al comma 1, dopo la
    Regione le parole da sentite fino a settore, .
    Il consigliere BERNARDINI è favorevole all'emendamento proposto
    dall'assessore.
    Il presidente ZOFFOLI mette in votazione l'emendamento n. 42
    Muzzarelli, precisando che la sua approvazione, precluderebbe
    l'emendamento n. 27 Bernardini.
    La Commissione approva l'emendamento n. 42 Muzzarelli con 30 voti a
    favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11 astenuti (LN, PDL) e nessun
    contrario.
    Mette in votazione l'emendamento n. 12, già illustrato dal relatore.
    La Commissione approva l'emendamento n. 12 relatore con 28 voti a
    favore (PD, SeL-V, FdS), 13 astenuti (LN, PDL, M5S) e nessun
    contrario.
    Il presidente mette poi ai voti l'articolo 7 come emendato.
    La Commissione approva l'art. 7 con 28 voti a favore (PD, SeL-V,
    FdS), 13 astenuti (LN, PDL, M5S) e nessun contrario, nel seguente
    testo:
    Art. 7
    Elenco regionale dei prezzi
    1. Al fine di assicurare una determinazione uniforme, omogenea e
    congrua dei prezzi dei lavori pubblici, la Regione predispone ed
    aggiorna l'elenco regionale dei prezzi ai sensi dell'articolo133,
    comma 8, del decreto legislativo n. 163 del 2006.
    2. L'elenco è redatto, anche tenendo conto di specifiche condizioni
    provinciali, con particolare riferimento alle voci più significative
    dei prezzi per l'esecuzione delle prestazioni.
    3. L'elenco costituisce strumento di supporto e di orientamento per
    la determinazione dell'importo presunto delle prestazioni da
    affidare e può essere assunto a riferimento per le finalità di cui
    all'articolo 89 del decreto legislativo n. 163 del 2006.
    Si passa all'esame dell'art. 8 Tutela dell'ambiente e della
    sicurezza del lavoro sul quale insistono i seguenti emendamenti:
    al comma 1:
    Emendamento n. 13 Relatore
    dopo le parole Le stazioni appaltanti di cui al decreto
    legislativo n. 163 del 2006 che realizzano lavori pubblici
    nell'ambito del territorio regionale , aggiungere: verificano e
    al comma 2:
    Emendamento n. 14 Relatore
    dopo la lettera d), aggiungere la seguente lettera e):
    e) soluzioni, oggettivamente valutabili e verificabili, che
    riducano i rischi e i disagi alla collettività nell'esecuzione dei
    lavori.
    Emendamento n. 15 Relatore
    dopo le parole i criteri di cui al comma 1 e di cui al comma 2, in
    coerenza , sostituire alle con: con le .
    Il consigliere relatore ALESSANDRINI spiega che gli emendamenti nn.
    13 e 14 intendono sviluppare in fase di progettazione l'adozione di
    tecniche e di esecuzioni che perseguono gli obiettivi di tutela
    dell'ambiente, del risparmio energetico, del riutilizzo delle
    risorse naturali e della minimizzazione dell'uso di risorse non
    rinnovabili, di tutela della salute e della sicurezza dei
    lavoratori, nonché di riduzione dei rischi e dei disagi alla
    collettività nell'esecuzione dei lavori. Questo obiettivo lo si
    rafforza non solo facendo una valutazione, ma anche attraverso una
    verifica che comporta un riscontro effettivo nell'elaborazione del
    progetto di legge.
    L'emendamento n. 15 è invece solo un aggiustamento del testo.
    Il presidente, non essendoci richieste d'intervento, pone in
    votazione l'emendamento n. 13.
    La Commissione approva l'emendamento n. 13 del relatore con 30 voti
    a favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11 astenuti (LN, PDL) e nessun
    contrario.
    Il consigliere FAVIA chiede se in pratica si va a premiare chi non
    usa sostanze energivore come il calcestruzzo e il cemento.
    Il relatore ALESSANDRINI spiega che si va a premiare chi si occupa
    della sostenibilità, in generale.
    Il presidente, non essendoci richieste d'intervento, pone in
    votazione gli emendamenti nn. 14 e 15.
    La Commissione approva l'emendamento n. 14 del relatore con 30 voti
    a favore (PD, SeL-V, FdS, M5S), 11 astenuti (LN, PDL) e nessun
    contrario.
    La Commissione approva l'emendamento n. 15 del relatore con 41 voti
    a favore (PD, SeL-V, FdS, M5S, LN, PDL) nessun astenuto e nessun
    contrario.
    Il presidente mette ai voti l'articolo 8 come emendato.
    La Commissione approva l'articolo 8 come emendato con 28 voti a
    favore (PD, SeL-V, FdS), 13 astenuti (LN, PDL, M5S) e nessun
    contrario, nel seguente testo:
    Art. 8
    Tutela dell'ambiente e della sicurezza del lavoro
    1. Le stazioni appaltanti di cui al decreto legislativo n. 163 del
    2006 che realizzano lavori pubblici nell'ambito del territorio
    regionale verificano e valutano, nell'elaborazione dei progetti,
    l'adozione di soluzioni tecniche e di esecuzione che perseguano
    obiettivi di tutela dell'ambiente, risparmio energetico, riutilizzo
    delle risorse naturali e minimizzazione dell'uso di risorse non
    rinnovabili, di tutela della salute e della sicurezza dei
    lavoratori, nonché di riduzione dei rischi e dei disagi alla
    collettività nell'esecuzione dei lavori.
    2. Nel caso di aggiudicazione con il criterio dell'offerta
    economicamente più vantaggiosa, le stazioni appaltanti verificano e
    valutano altresì la possibilità di inserire, fra i criteri di
    valutazione dell'offerta, elementi finalizzati al perseguimento
    degli obiettivi di cui al comma 1. Tali elementi, correlati e
    adeguati alle prestazioni oggetto del contratto, possono riguardare:
    a) soluzioni tecniche finalizzate alla tutela dell'ambiente, dello
    sviluppo sostenibile e del risparmio energetico;
    b) soluzioni, oggettivamente valutabili e verificabili, che riducano
    i rischi sul lavoro, rispetto a quanto già previsto dalle
    disposizioni vigenti e dai piani di sicurezza e che aumentino la
    sicurezza nei luoghi di lavoro;
    c) soluzioni che prevedano l'utilizzo di materiali ecocompatibili o
    comunque a ridotto impatto ambientale, per i quali venga
    oggettivamente dimostrato il ridotto utilizzo di risorse energetiche
    nel ciclo di produzione, posa in opera e smaltimento e per i quali
    sia dimostrata la rinnovabilità della materia prima;
    d) soluzioni che prevedano l'utilizzo, in misura maggiore rispetto a
    quanto già previsto dalle disposizioni vigenti o dalle prescrizioni
    del capitolato speciale di appalto, di materiali derivati o
    provenienti da smaltimenti o demolizioni, riciclati o riciclabili;
    e) soluzioni, oggettivamente valutabili e verificabili, che riducano
    i rischi e i disagi alla collettività nell'esecuzione dei lavori.
    3. Le stazioni appaltanti che affidano lavori con il concorso
    finanziario della Regione si impegnano, all'atto della richiesta del
    finanziamento, ad adottare, per le finalità ivi previste, i criteri
    di cui al comma 1 e di cui al comma 2, in coerenza con le
    specificità tecniche e funzionali dell'intervento che intendono
    realizzare.
    Il presidente ZOFFOLI, aggiorna alla prossima seduta esortando i
    consiglieri a far pervenire agli uffici gli emendamenti almeno il
    giorno prima.
    La seduta termina alle ore 12.35.
    Approvato nella seduta del 18 novembre 2010.
    La Segretaria Il Presidente
    Samuela Fiorini Damiano Zoffoli
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