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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 7443

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Oggetto:
Testo presentato:
Ordine del giorno n. 3 collegato all’oggetto 6932 Proposta recante: “Piano faunistico-venatorio regionale dell’Emilia-Romagna 2018-2023”. A firma dei Consiglieri: Lori, Bagnari, Serri, Molinari, Bessi, Sabattini, Montalti, Zoffoli, Tarasconi

Testo:

Ordine del giorno collegato all'oggetto 6932: Proposta recante: “Piano faunistico-venatorio regionale dell’Emilia-Romagna 2018-2023” (Delibera di Giunta n. 1200 del 23 07 18)"

 

L’Assemblea Regionale dell’Emilia – Romagna

 

Premesso che

 

in Italia l'attività di contrasto degli illeciti contro la fauna selvatica viene svolta sostanzialmente dal Corpo Forestale dello Stato, dai corpi di Polizia provinciali e dalle guardie venatorie volontarie;

 

la polizia provinciale è un corpo di polizia ad ordinamento civile ed esercita funzioni istituzionali di polizia nell'ambito del territorio provinciale o metropolitano di pertinenza;

 

ai sensi della legge 11 febbraio 1992, n. 157 e delle varie leggi regionali, la polizia provinciale riveste un ruolo di primo piano in merito all'attività di vigilanza sull'esercizio della caccia, per la prevenzione e repressione dei vari fenomeni di bracconaggio e sulla tutela della fauna selvatica, anche di quella minore; sovrintende alle attività di recupero, ripopolamento, censimento, piani di controllo, protezione e rilievo danni per quanto concerne la fauna selvatica e coordina la vigilanza ittico-venatoria volontaria in ambito provinciale;

 

il personale della polizia provinciale è individuato dalla normativa italiana come titolare principale delle attività di controllo delle popolazioni di fauna selvatica motivate dalla necessità di eliminare o ridurre l'impatto negativo che le stesse possono a volte esercitare su interessi economici primari sulla biodiversità e sulle condizioni sanitarie delle popolazioni umane ed animali;

 

gli addetti della polizia provinciale sono spesso impiegati anche in operazioni di cattura o abbattimento, per ordine o su richiesta delle autorità, di animali problematici o pericolosi, nella maggior parte dei casi sfuggiti alla cattività, e per il recupero in condizioni malagevoli di animali in difficoltà;

 

Rilevato che

 

nell'ambito dei processi di riforma e di riordino delle funzioni provinciali di cui alla Legge nazionale del 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni) e alle rispettive leggi regionali, le regioni hanno stipulato accordi e convenzioni o hanno adottato provvedimenti tesi ad utilizzare il personale delle polizie provinciali al fine di continuare ad espletare servizi di polizia ittico-venatoria e afferenti al controllo faunistico e al recupero della fauna selvatica in difficoltà;

 

la Regione Emilia-Romagna, con la legge regionale 13 del 30 luglio 2015 e coi provvedimenti ad essa collegati e successivi, ha riformato il proprio sistema di governo territoriale in coerenza con le previsioni della Legge nazionale 56/2014 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni) e ha disciplinato la materia nel Titolo II CAPO III Agricoltura, protezione della fauna selvatica, esercizio dell'attività venatoria, tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle acque interne, pesca marittima e maricoltura;

 

la legge 13/2015 e s.m.i. prevede all’art. 40 che la Regione eserciti le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'attività venatoria e in materia di tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle acque interne, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica che restano confermati alle Province ed alla Città metropolitana di Bologna;

 

Considerato che

 

negli ultimi anche, a causa del turn over imposto dal 2010, il personale incaricato per reprimere gli illeciti contro la fauna selvatica è diminuito e attualmente i corpi delle polizie provinciali risultano avere organici ridotti, mentre si riscontra un aumento progressivo della fauna selvatica sul territorio nazionale e regionale e di fenomeni di bracconaggio;

 

Tutto ciò premesso

impegna il Presidente e la Giunta Regionale

 

a sollecitare il Governo, anche attraverso la Conferenza Stato Regioni, perché preveda corrispondenti risorse alle provincie al fine di adeguare i livelli di vigilanza nella materia faunistica venatoria attraverso il potenziamento della polizia provinciale.

 

 

Lori Barbara

Bagnari Mirco

Serri Luciana

Molinari Gian Luigi

Bessi Gianni

Sabattini Luca

Montalti Lia

Zoffoli Paolo

Tarasconi Katia

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