Testo:
La sottoscritta Consigliera
Premesso che
C.M.F. TECHNOLOGY è un’azienda di Pavullo che progetta e realizza, automazioni ed impianti per l’industria in tutto il mondo da oltre 35 anni. L’azienda opera come core business nel settore della impiantistica per l’industria ceramica, ed ha negli anni rappresentato una delle aziende leader del settore.
C.M.F. TECHNOLOGY ha un organico di oltre 60 persone, strutturato in staff tecnici costituiti da figure professionali di esperienza specialistica, dotati dei più avanzati strumenti di lavoro e progettazione.
C.M.F. TECHNOLOGY è dotata di un moderno laboratorio di ricerca e sviluppo completo di diverse impiantistiche pilota che le consente di sviluppare processi e relative nuove soluzioni impiantistiche sempre al passo con i tempi.
CMF Technology a fine 2008 fonda un progetto parallelo CMF Greentech la cui missione è quella di progettare e realizzare un sistema di produzione completamente slegato dalla filiera del petrolio, pensato per assicurare il benessere dell’uomo e dell’ambiente mirando ad individuare processi industriali e prodotti innovativi, eco-compatibili, capaci di rispettare i valori del riciclo e del risparmio energetico. Per questo è oggi attivo in Emilia-Romagna, a Nord della provincia di Modena a Cavezzo, un primo impianto produttivo in linea con questi principi.
Considerato che
I dipendenti dell’azienda hanno indetto uno sciopero di due ore con presidio dei lavoratori presso lo stabilimento di via Bottegone per la vertenza che vede ad oggi la mancata retribuzione del mese di settembre alla normale scadenza e le mancate garanzie per il proseguo dell’attività produttiva/lavorativa dovuto alla dichiarazione di messa in liquidazione delle due società da parte dell’attuale proprietà.
Tutto ciò premesso e considerato
Chiede alla Giunta
- se sia in possesso delle informazioni relative allo stato di criticità in cui la ditta versa;
- se le strutture Regionali siano state coinvolte dalle istituzioni locali o dalle rappresentanze sindacali e/o aziendali;
- se non ritenga di dare vita in tempi rapidi ad un tavolo di confronto con l’azienda e le rappresentanze sindacali.
Luciana Serri