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Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 9129

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Oggetto:
Testo presentato:
9129 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula circa le azioni da porre in essere per eliminare i disagi per l’utenza delle linee ferroviarie, con particolare riferimento ai pendolari che utilizzano quella adriatica. A firma della Consigliera: Rontini

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN AULA

 

La sottoscritta Consigliera regionale

 

Premesso che

 

Da diversi mesi a questa parte si riscontra l’aumentare dei disagi per i pendolari regionali sulla linea adriatica, che attraversa la nostra regione da Rimini a Piacenza, interessando il nodo centrale di Bologna.

 

Una delle cause principali, che si aggiunge al frequente ritardo dei treni e all’utilizzo di convogli di capienza inadeguata (che rischia anche di vanificare il meritevole impegno per la sostituzione del parco mezzi voluto dalla Regione Emilia-Romagna, con un importante investimento economico), è legato anche all’accesso all’alta velocità da parte dei pendolari che si servono delle stazioni maggiori della linea. Infatti, da diversi anni a questa parte, grazie ad un’integrazione tariffaria sostenuta dalla Regione, gli utenti delle stazioni dei comuni capoluogo hanno potuto fruire dell’offerta costituita da FrecciaBianca ed Intercity, così da rendere più celere il viaggio e da distogliere molti viaggiatori dai treni regionali, già oggi troppo pieni.

 

Rilevato che

 

Dal settembre scorso la sostituzione dei materiali FrecciaBianca con i FrecciaArgento, che contano un numero minore di carrozze - molte delle quali business e premium e dunque precluse ai pendolari - costringe questi ultimi a viaggiare quasi sempre in piedi, stipati negli interstizi tra le carrozze, in situazione non solo disagevole ma anche pericolosa.

Si tratta del primo passo verso la volontà, già annunciata da Trenitalia, di interdire l’alta velocità ai pendolari; decisione che dovrebbe diventare operativa, secondo i precedenti comunicati dell’Assessorato, a fare data da febbraio 2020.

 

Nel frattempo, almeno in prima battuta, il nuovo orario invernale che entrerà in vigore dal 15 dicembre prossimo aveva provveduto a sopprimere molte fermate alta velocità nelle stazioni capoluogo con l’unica eccezione di Rimini, escludendo inoltre Faenza dall’alta velocità.

 

Considerato che

 

Le scelte di Trenitalia sull’offerta commerciale non possono tradursi in disagi per i pendolari che quotidianamente trascorrono ore in treno per raggiungere i luoghi di studio e di lavoro.

 

Se, come pare, non c’è più disponibilità a consentire l’accesso all’AV, tanto da ‘boicottare’ nei fatti l’accordo già raggiunto con la Regione fino al 31 gennaio 2020, l’alternativa non può che essere quella di inserire nuovi regionali veloci, soprattutto nelle fasce pendolari, posto anche che la tratta Bologna-Rimini non è una tratta alta velocità e che sull’occupazione della linea la Regione ha la possibilità di intervenire.

 

Evidenziato positivamente che

 

Nei giorni scorsi l’Assessore regionale Raffaele Donini ha prontamente dichiarato di aver contattato l’amministratore delegato di Trenitalia a cui ha rappresentato la necessità di ripristinare tutte le fermate che sarebbero state tolte nel prossimo orario di dicembre 2019, aggiungendo che tale ipotesi non era stata concordata.

 

Interroga la Giunta regionale

 

Per sapere come intenda affrontare celermente ed in maniera risolutiva una situazione che sta creando apprensione e frustrazione nelle migliaia di utenti che quotidianamente si muovono sui treni nella nostra regione, situazione che di per sé rischia di far passare in secondo piano gli sforzi economici e programmatici che la Regione ha sostenuto e sta sostenendo per migliorare il servizio e supportare la scelta di una mobilità sostenibile.

 

 

Rontini Manuela

 

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