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Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 9577

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Oggetto:
Testo presentato:
9577 - Interrogazione a risposta scritta sulla discarica di vetro nel comune di San Cesario sul Panaro (Mo). A firma del Consigliere: Galli

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

 

Il sottoscritto Andrea Galli, Consigliere Regionale di Forza Italia e Capogruppo di Forza Italia,

 

premesso che

 

  • nel mese di marzo 2019, il Tribunale di Modena ha dichiarato il fallimento della società Emilia Rottami che dalla fine degli anni sessanta, si occupava di servizi per la raccolta ed il riciclaggio dei rifiuti di vetro;
  • nei suoi siti nel comune di San Cesario sul Panaro (MO) di via Verdi e di Via Bonvino in località Ponte Sant’Ambrogio risultano stoccate tonnellate di vetro, per lo più scoperto e respirato quotidianamente dai residenti nelle aree limitrofe;
  • la creazione di cumuli di vetro trova giustificazione nelle notevoli oscillazione del prezzo dei rottami di vetro che sono considerati una materia prima con svariati impieghi;
  • il Tribunale di Modena, aveva concesso l’esercizio provvisorio per preservare i posti di lavoro e la gestione dei cumuli di vetro stoccati nei vari siti dell’azienda in modo da evitare ulteriori rischi ambientali;
  • lo stesso Tribunale, in una nota risalente al mese di luglio u.s., comunicava la cessazione dell’esercizio provvisorio in quanto non si era trovato alcun interesse da parte di altri operatori privati all’acquisizione delle attività in capo all’Emilia Rottami e, di conseguenza il blocco delle attività in data 31 luglio 2019;
  • lo scorso 5 settembre, è stato firmato un contratto di somministrazione fra la Procedura fallimentare ed il Gruppo Sibelco, multinazionale belga specializzata nel trattamento e nel recupero di vari materiali, della durata di 4 mesi che prevedeva lo smaltimento di non meno di 2mila tonnellate al mese di vetro presente nello stabilimento di via Verdi, ma nulla a riguardo l’altro sito di via Bonvino;
  • fonti giornalistiche riferiscono che il suddetto contratto, definito propedeutico alla presentazione di un progetto di acquisto da parte di Silbelco, è stato oggetto dell’azione della Conferenza dei Servizi a cui hanno preso parte il Curatore Fallimentare, i rappresentanti di Arpae e di Hera oltre al sindaco Zuffi col supporto della Regione Emilia-Romagna;
  • il sindaco del comune di San Cesario sul Panaro (MO), nel corso della seduta del Consiglio Comunale dello scorso 28 novembre 2019, rispondendo a 2 interrogazioni presentate dai gruppi consiliari di opposizione ha dichiarato di non avere notizie circa un possibile ulteriore interessamento del gruppo belga all’acquisizione dei siti e, di conseguenza, al mantenimento dei posti di lavoro; né sul proseguimento delle operazioni di smaltimento dei cumuli di vetro;
  • da fonti giornalistiche, si apprende che il 13 dicembre scorso, sarebbe stata presentata una offerta d’acquisto al Tribunale di Modena da parte di Sibelco in cui, sembra, si faccia riferimento solo all’impianto di via Verdi a San Cesario (MO) e di cui il sindaco di San Cesario non ha riferito nel corso della seduta dello scorso 23 dicembre;
  • i Gruppi Consiliari “Rinascita Locale” e “Nuovo San Cesario” hanno presentato una richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale aperto incentrato proprio su questo argomento che si dovrebbe svolgere nei prossimi giorni;

 

rilevato che

 

  • a seguito della “Legge Delrio”, la Regione Emilia-Romagna ha trasferito con propria legge (n13/2015) le attività ambientali che erano delegate alle province, all’Arpae che è, di conseguenza, diventata l’unica Agenzia  responsabile del rilascio delle autorizzazioni ambientali, compresa quella datata 1 giugno 2016 relativa alla sede di Via Bonvino in località Ponte Sant’Ambrogio della ditta Emiliana Rottami la cui validità è indicata dalla legge in 15 anni ed in cui sono confluite anche le autorizzazioni settoriali e le prescrizioni che un tempo erano imposte tramite ordinanze comunali come, ad esempio, la copertura dei cumoli di vetro;
  • in data 7 ottobre 2016, l’Arpae ha emanato il provvedimento di Autorizzazione unica alla gestione dei rifiuti per il sito di via Verdi la cui durata è fissata in 10 anni in cui viene “imposto, tra l’altro, la diminuzione delle quantità annuali di rifiuto di vetro lavorabili, l’abbassamento dei cumoli presenti e la copertura con strutture fisse o mobili dei cumuli presenti nell’area centrale del piazzale”;
  • da quanto abbiamo appreso, la Sibelco intenderebbe mantenere l’autorizzazione ambientale che era stata rilasciata nel 2016 dall’Arpae alla Emilia Rottami;
  • in un documento datato 2 marzo 2017 reperibile sul sito dell’Arpae, l’agenzia dichiara che a seguito di numerose verifiche ispettive svolte negli anni precedenti, è noto alla stessa “come la dispersione delle polveri di vetro nell’ambiente circostante sia frutto prevalentemente di emissioni generate dai cumuli di rottami di vetro, dalla loro movimentazione e dal trasporto del materiale”;
  • più volte la ditta Emiliana Rottami ha fatto ricorso al Tribunale Amministrativo regionale al fine di evitare di intervenire, come richiesto dalle autorità competenti, per ridurre i quantitativi di rottami di vetro accumulati nelle proprie aree o di evitare costosi interventi di messa in sicurezza degli stessi, ottenendo sempre una sentenza ad essa sfavorevole;
  • se, come riportato, la proposta presentata da Sibelco non riguarda il sito di Ponte Sant’Ambrogio che è sempre stato un’area di stoccaggio e non di lavorazione dei rifiuti ed in cui risultano accatastate 120mila tonnellate di vetro, si corre il rischio che questi diventa un enorme rischio ambientale e per la salute dei cittadini;

 

INTERROGA

 

la Giunta regionale per sapere:

 

  • se sia a conoscenza della situazione sopra esposta e quale giudizio ne dia;
  • se è a conoscenza dell’esecuzione degli interventi richiesti dalle autorità competenti al fine del rilascio delle sopra citate autorizzazioni con lo scopo di ridurre i rischi ambientali e relativi alla salute dei cittadini che la ditta Emiliana Rottami aveva più volte disatteso anche facendo ricorso al TAR;
  • se è a conoscenza di contatti con altri interlocutori privati che potrebbero essere interessati all’acquisto del sito non oggetto della proposta della Sibelco;
  • se intende intervenire, e con quali modalità, al fine di evitare che si concretizzi il grave danno ambientale ed alla salute dei cittadini, derivante dai cumuli di vetro abbandonati nel sito di via Bonvino a Ponte Sant’Ambrogio (MO);
  • se si sta già provvedendo alla predisposizione di un piano di intervento da parte delle istituzioni su cui ricadrebbe l’onere la responsabilità dello smaltimento e della bonifica dell’area, nel caso in cui non si trovasse un altro soggetto privato interessato alla stessa.

 

 

Andrea Galli

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