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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 8311

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Oggetto:
Testo presentato:
8311 - Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula per sapere se la Regione ritenga opportuno coinvolgere le multiutility, che operano sul territorio, insieme alle parti sociali e alle associazioni dei consumatori in un'iniziativa che abbia lo scopo di ridurre i costi dell'energia per le famiglie a basso reddito. A firma del Consigliere: Amico

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN AULA

 

PREMESSO CHE

 

Recentemente il Consiglio di Amministrazione di Iren S.p.A. ha approvato il proprio bilancio d’esercizio e il proprio bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 registrando un utile netto in aumento del 12,8% e ha annunciato che i dividendi, che saranno erogati agli azionisti dal gruppo Iren il prossimo 24 luglio, saranno più alti dell’8% rispetto a quelli del 2023, a loro volta aumentati della stessa percentuale sull’anno precedente. Tutto ciò con ricavi in flessione del 17,5% in seguito alla riduzione dei prezzi delle commodities e alla contrazione dei volumi per l’effetto climatico, con un inverno molto mite, oltre che per la riduzione della domanda energetica.

 

In dettaglio, alla fine dello scorso anno il margine operativo lordo (Ebitda) è risultato in crescita del 13,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’utile netto del gruppo è di 255 milioni, in aumento del 12,8% rispetto a 226 milioni di due anni fa.

 

A fronte di ciò, cresce del 18% anche l’indebitamento netto, che a fine 2023 ammontava a 3,93 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 3,35 miliardi di inizio anno, e calano del 22,7% gli investimenti lordi, che sono stati pari a 933,5 milioni di euro, di cui 867 milioni di euro di investimenti tecnici.

 

PREMESSO INOLTRE CHE

 

Secondo quanto dichiarato dalla segreteria provinciale della CGIL di Reggio Emilia, proprio in questi giorni la società multiservizi starebbe inviando una nuova ondata di bollette record, facendo così gravare sugli utenti, in particolare su quelli a basso reddito, il risultato aziendale positivo e scaricando su di essi anche il maggiore indebitamento.

 

Secondo il sindacato, Iren fa prevalere i profitti dei suoi soci privati, banche e imprese che rappresentano circa il 50% della proprietà, mentre un’azienda a partecipazione pubblica dovrebbe avere tra i propri obiettivi quello di redistribuire gli utili alla comunità.

 

Sui rincari delle bollette pagate dagli utenti, che sono spesso stati motivati da un incremento del costo della materia prima, l’azienda ha accresciuto i margini e ha incassato profitti e anche l’incremento dei debiti contratti dalla società, che l’anno scorso hanno comportato un onere di 105 milioni di interessi passivi destinato ad elevarsi a causa dell’aumento dei tassi di interesse, viene sostenuto dalle spese delle famiglie e dei cittadini.

 

CONSIDERATO CHE

 

GIà nei mesi passati era stato auspicata l’apertura di un confronto tra le multiutility, le associazioni dei consumatori e ANCI per identificare misure di contenimento delle tariffe, in particolare per le famiglie a basso reddito.

 

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO SI INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE E L’ASSESSORE COMPETENTE AL FINE DI CONOSCERE

 

        Se la Regione non ritenga opportuno coinvolgere le multiutility che operano sul territorio emiliano-romagnolo nei settori dell’energia e del gas in un’iniziativa che, con il coinvolgimento delle parti sociali e delle associazioni dei consumatori, abbia lo scopo di ridurre i costi dell’energia per le famiglie a basso reddito.

 

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