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Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 1283

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Oggetto:
Testo presentato:
1283 - Risoluzione proposta dal consigliere Manfredini per impegnare la Giunta a porre in essere azioni a sostegno del Comparto produttivo della suinicoltura, accelerare l'entrata in vigore della normativa sull'origine dei prodotti e la loro tracciabilità, vigilare per evitare fenomeni di indebita speculazione nella filiera e favorire la trasparenza sui dati (documento in data 07 04 11).

Testo:

RISOLUZIONE del Capogruppo Lega Nord
Consigliere Mauro Manfredini
Premesso
che il grave stato di difficoltà in cui si sta dibattendo il
comparto produttivo della suinicoltura nazionale perdura ormai dal
2002. Questa situazione ha portato i suinicoltori ad indebitarsi
fino al limite di sostenibilità, fino alla chiusura di numerosi
allevamenti, che dal 2002 ad oggi si sono praticamente dimezzati.
Considerato
che l'allevamento del suino negli areali di pianura della Regione
Emilia Romagna trae forza da una grande tradizione zootecnica che ha
trovato espressione in un processo di alta specializzazione
produttiva, in grado di garantire al mercato un'ampia disponibilità
di animali riconducibili alla categoria del suino pesante allevati
secondo i disciplinari produttivi del Prosciutto di Parma e del San
Daniele;
che il comparto suinicolo emiliano, nell'assetto dimensionale
raggiunto, è parte integrante e sostanziale di un complesso e
precario equilibrio che chiama in causa tutto il mondo rurale e, per
comprensibile estensione, riverbera la propria influenza sulle più
importanti filiere agroalimentari che connotano la realtà produttiva
del settore primario.
Acquisite
le ragioni della crisi che stanno colpendo l'intero settore
suinicolo, con particolare riferimento agli allevatori che producono
secondo i disciplinari di produzione e che permettono la
realizzazione di prodotti DOP, i cui costi di produzione sono
notoriamente più gravosi e per i quali risultano ormai insostenibili
le seguenti circostanze:
- Il rilevante aumento intervenuto sui mercati dei cereali;
- Il rilevante aumento delle spese energetiche dovuto all'aumento
del prezzo del petrolio;
- La contestuale riduzione del prezzo corrisposto all'allevatore per
il suino pesante, che in valore assoluto è oggi inferiore a quello
pagato nel lontano 1992;
- La generale contrazione della quota di valore aggiunto generato
dalla filiera del suino che giunge nelle tasche degli allevatori,
tenuto conto del fatto che su un euro pagato dal consumatore
all'impresa zootecnica arrivano meno di 15 centesimi;
- La mancanza di una precisa distinzione delle filiere DOP da altri
tipi di produzioni;
- L'insufficiente identificazione attraverso l'etichettatura
dell'origine delle carni con una chiara evidenza della loro
provenienza nazionale o extranazionale;
- Il gioco sporco dei trasformatori e della distribuzione che
ingannano il consumatore con nomi tipo nostrano , casereccio ,
del contadino , di montagna , benché il prodotto sia d'origine
extranazionale senza però specificarlo;
- La mancata valorizzazione in termini di prezzo dei suini
certificati per le produzioni DOP da quelli privi di tale requisito,
condizione per la quale, allo stato attuale, gli allevatori che
seguono i disciplinari di produzione per il Prosciutto di Parma o
per il San Daniele sopportano perdite che sono arrivate fino a 50
euro per capo conferito;
- La mancata programmazione quantitativa della produzione da inviare
ai circuiti della produzione DOP.
Che le scelte possibili sono due:
1. Realizzare un prodotto indifferenziato, ossia allevare suini
leggeri privi di una specifica caratterizzazione, ricercando
unicamente la riduzione dei costi.
2. Realizzare un prodotto differenziato, cioè selezionare ed
impiegare suini pesanti le cui cosce e carni siano qualitativamente
più adatte alle trasformazioni DOP.
La scelta di realizzare un prodotto indifferenziato comporta alcune
conseguenze:
- Il prodotto italiano diventa sostituibile con il prodotto estero,
dove i costi di produzione sono mediamente più bassi;
- Si sacrificano sia la qualità della produzione suinicola, sia le
produzioni tipiche di qualità;
- Eventuali benefici economici si concentrano nel breve periodo.
La scelta di realizzare un prodotto differenziato, con precise
connotazioni distintive, consente di:
- Proteggere il prodotto italiano dalla concorrenza di quello
estero;
- Valorizzare la produzione suinicola e le produzioni tipiche
italiane;
- Fare una scelta di qualità destinata a produrre effetti nel lungo
periodo.
In un periodo di crisi economica, la scelta di proporre al mercato
un prodotto qualitativamente meno pregiato ha un orizzonte di breve
periodo. Investire nella qualità della produzione legata al
territorio significa porre le fondamenta per il futuro dell'intera
filiera suinicola italiana.
Constatato
che la Commissione Europea ha adottato il Reg. n. 68 del 28/01/2011,
che ha attivato dal 1° febbraio il regime di aiuto Ammasso privato
carni suine , rivolto agli operatori che sono in grado di
immagazzinare le carni di determinate categorie specificate dal
regolamento stesso, per un periodo che può essere di 90, 120 o 150
giorni; che nonostante questo tipo di aiuto abbia portato a benefici
in termine di prezzo, consente uno spettro d'azione di breve periodo
e non rappresenta la soluzione alla crisi del comparto.
Evidenziato
che è quindi necessario intraprendere rapide azioni di sostegno al
settore affinché si esca dalla crisi e si mantengano le aziende, gli
occupati e la qualità prodotta.
Impegna la Giunta Regionale
a esprimere solidarietà ai suinicoltori, percependone il grave stato
di disagio e l'insostenibilità delle loro condizioni, sia in
relazione alla dinamica economica che sottende i rapporti
contrattuali che li riguardano nell'ambito della specifica filiera
agroalimentare, sia in riferimento alle carenze normative che gli
stessi denunciano, con particolare riferimento a quegli auspicabili
provvedimenti giuridici e regolamentari che nel tutelare le loro
condizioni tutelano al contempo gli interessi dei consumatori;
a invitare tutte le Istituzioni preposte affinché si facciano parte
attiva nel promuovere azioni concrete e mirate finalizzate a:
1. Accelerare l'entrata in vigore normativa sull'etichettatura dei
prodotti d'origine suina, affinché sia facilmente percepibile dal
consumatore la provenienza delle carni e la completa tracciabilità
della filiera di trasformazione dei prodotti;
2. Assumere una forte iniziativa politica volta a creare le
condizioni affinché possa intervenire una differente distribuzione
del valore aggiunto creato dalla filiere che si originano dalla
produzione suina, i cui esiti siano meno penalizzanti per il
comparto degli allevatori;
3. Vigilare attraverso gli organi preposti, tra i quali si annovera
anche il Garante della Sorveglianza dei Prezzi, comunemente definito
Mister Prezzi , affinché non si ingenerino fenomeni di indebita
speculazione nell'ambito della filiera di produzione, da parte di
categorie d'operatori dotate di particolare forza contrattuale o
posizione strategica;
4. Accelerare l'istituzione e l'avvio presso la C.U.N. di Mantova
della Commissione suinetti e della Commissione carni suini, a
velocizzare i tempi di avvio della comunicazione on-line dei dati
delle macellazioni e delle verifiche sulla conformità delle
operazioni di classificazione delle carcasse presso i macelli e
sollecitare l'applicazione dei prezzi C.U.N. nei contratti di
compravendita;
5. Valorizzare tutti i tagli carnei del suino pesante destinato alla
produzione di DOP, nonché alla valorizzazione delle DOP stesse;
6. Migliorare la programmazione quantitativa dei suini destinati al
circuito DOP, in base alle richieste di mercato;
7. Promuovere l'applicazione di un metodo di pagamento dei suini
trasparente, oggettivo e basato sulla qualità da parte dei
macellatori nei confronti degli allevatori;
8. Sollecitare la ricerca da parte degli organi preposti e
l'utilizzo all'interno degli allevamenti italiani di una genetica
più uniforme.
Di inviare copia della seguente Risoluzione ai seguenti soggetti:
- Ministero delle Politiche Agricole e Forestali;
- Membri delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato
- Assessorati e Commissioni Agricoltura di tutte le Province della
Regione Emilia Romagna;
- Assessorati e Commissioni Agricoltura di tutte le Regioni
Italiane;
- ANAS Associazione Nazionale Allevatori Suini;
- UNAPROS Unione Nazionale tra le Organizzazioni Suinicole.
Bologna, 7 aprile 2011
Consigliere Lega Nord Padania
Il Capogruppo Mauro Manfredini
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