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Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 1302

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Oggetto:
Testo presentato:
1302 - Risoluzione proposta dai consiglieri Defranceschi e Favia per affermare la contrarietà della Regione Emilia-Romagna all'impiego di animali nella sperimentazione scientifica e per impegnare la Giunta ad attivarsi affinché tutte le istituzioni competenti provvedano ad impegnarsi per l'abbattimento dei numeri che riguardano l'impiego di animali nella sperimentazione (documento in data 13 04 11).

Testo:

                            RISOLUZIONE
Visti
- I dati relativi al numero di animali utilizzati in Italia per
fini scientifici e sperimentali nel triennio 2007-2009, pubblicati
(GU n. 53 del 5-3-2011) dal Ministero del Lavoro e della Salute, ai
sensi del decreto legislativo 116/92 (Protezione degli animali
utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici);
Premesso che
- Le statistiche, pubblicate da Roma con cadenza triennale,
mostrano un numero complessivo di animali utilizzati a scopi
scientifici e sperimentali in lieve diminuzione (2.735.887 nel
triennio dal 2004 al 2006, e 2.603.671 dal 2007 al 2009);
- Si tratta comunque di numeri ancora troppo alti visto il quadro
scientifico e legislativo europeo, che prevede la promozione dei
metodi alternativi alla sperimentazione animale;
- Vi è una chiara posizione contraria dell'opinione pubblica alla
vivisezione;
Considerato che
- Le specie animali più sfruttate per la sperimentazione
continuano ad essere topi (1.648.314) e ratti (682.925). Seguono
uccelli (97.248), altri roditori e conigli (73.362), pesci (59.881):
animali largamente impiegati a causa del loro basso costo e perché
facilmente maneggiabili, piuttosto che per ragioni strettamente
scientifiche e di ricerca;
- E' in aumento il ricorso ai Primati (in particolare ceboidea e
cercopothecoidea), specie regolamentate dal Decreto in modo
fortemente restrittivo che dovrebbe rappresentare una deroga
eccezionale e sicuramente non incoraggiarne l'aumento;
- I primati non umani, come i cani, sono utilizzati per
esperimenti fortemente invasivi, che comportano alti e prolungati
livelli di dolore, come studi di tossicità e indagini legate a
problematiche nervose e mentali umani, e cancro;
- La maggior parte delle occasioni di impiego di animali riguarda
studi biologici di base, ricerca e sviluppo di prodotti e apparecchi
per medicina umana e veterinaria, che coinvolgono più del 73% degli
animali. Seguono test per la produzione e controllo di qualità per
prodotti e apparecchi con il 16%, quindi le indagini tossicologiche,
diagnosi di malattie e formazione;
- Sconcertante è anche l'aumento degli animali utilizzati vivi e
soppressi per fini didattici: anche in questo ambito, come per il
ricorso ai primati, le autorizzazioni che coinvolgono procedure per
la formazione dovrebbero rappresentare un'eccezione e quindi essere
in forte diminuzione anche in considerazione della legge 413/93 che
da diritto all'obiezione di coscienza. Oltretutto, mai come
nell'ambito didattico sono disponibili un'ampia gamma di metodi
sostitutivi all'animale.
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna
afferma
- la contrarietà della Regione Emilia-Romagna all'impiego di
animali nella sperimentazione scientifica;
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna
impegna la Giunta e l'assessore competente
- ad attivarsi affinché tutte le competenti istituzioni
provvedano ad impegnarsi per l'abbattimento dei numeri che
riguardano l'impiego di animali nella sperimentazione.
Bologna, 11 aprile 2011
I Consiglieri
(Andrea Defranceschi)
(Giovanni Favia)
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