Espandi Indice

Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 143

Share
Oggetto:
Testo presentato:
143 - Risoluzione proposta dai consiglieri Favia e Defranceschi per impegnare la Giunta a porre in essere azioni contrarie alla costruzione, a Russi (RA), di una centrale a biomasse ricercando inoltre progetti alternativi e compatibili con la crescita sostenibile del territorio (documento in data 16 06 10).

Testo:

 RISOLUZIONE
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna:
Premesso che
- il Presidente della Regione Vasco Errani, nel suo
discorso introduttivo, ha richiamato temi
condivisibili come lo stop del consumo del
territorio, la tutela del suolo e dell'agricoltura
emiliano romagnola, la lotta all'inquinamento nella
Pianura Padana e la valorizzazione di sistemi di
riciclo e compostaggio;
- è condivisibile la costruzione di piccole
centrali energetiche a biomassa e/o di digestori
anaerobici esclusivamente quando questi siano
alimentati a filiera corta, attraverso sfalci è
scarti biodegradabili d'agricoltura con il ricorso
alle colture energetiche solo se autoprodotte
marginalmente all'attività dell'azienda agricola o
del consorzio di prossimità;
Considerato che
- a Russi, in provincia di Ravenna, la ditta
Powercrop con una joint venture tra Actelios e
Seci, vuole costruire una centrale denominata a
biomasse .
- le ditte proponenti lavorano nel campo sia delle
biomasse che in quello della gestione dei rifiuti
solidi urbani;
- l'impianto che si vorrebbe costruire a Russi è da
30 MW elettrici, quindi circa 90 MW termici, per un
costo approssimativo di 120 milioni di euro e
godrebbe di sussidi per lo smantellamento dello
zuccherificio Eridania e per la produzione di
energia da fonti cosiddette ''rinnovabili'', anche
in virtù del fatto che il materiale dovrebbe
provenire da aziende collocate entro i 70 km,
quindi teoricamente a filiera corta;
- Powercrop però dichiara che all'interno dei 70 km
ci sono le sedi legali delle suddette aziende,
mentre dovrebbero esservi in realtà le sedi
operative, quelle in cui si coltiva la biomassa,
contravvenendo quindi allo scenario di
autoproduzione e di filiera corta ed aprendo a
scenari d'importazioni di materia da luoghi più
lontani, con la conseguenza di maggiore
inquinamento per il trasporto delle materie e
aprendo lo scenario alla possibilità di bruciare
altri rifiuti all'interno di questa centrale;
- il progetto di Powercrop su Russi produrrà anche
un cospicuo aumento del traffico veicolare pesante.
Sono previsti, infatti, 33.000 camion in più per il
trasporto del combustibile con relativo
inquinamento atmosferico in una delle Regioni,
l'Emilia-Romagna, più inquinate d'Europa e senza
una struttura viaria organizzata a sopportare un
tale carico di traffico;
dato atto
- che il progetto della centrale Powercrop a Russi,
oltre a non aver nessuna giustificazione dal punto
di vista del fabbisogno energetico, non presenta
utilità alcuna nemmeno per il territorio agricolo.
Sostituire terreno deputato alla produzione di cibo
con terreno deputato alla produzione di materiale
per la combustione non ha nessun senso logico, non
porta captazione di anidride carbonica e non segue
le linee guida del protocollo di Kyoto;
- che i dipendenti di questa centrale sarebbero
circa 25, e presumibilmente presi dall'azienda già
con esperienze nella gestione di inceneritori,
mentre i lavoratori dell'Eridania erano almeno 150;
- che la Regione Emilia-Romagna, in precedenza, ha
escluso i Comuni e le Province limitrofe
interessate all'approvvigionamento del materiale
per la centrale a biomasse Powercrop di Russi;
- che su questa materia sono stati presentati
ricorsi al TAR in conseguenza dei quali il progetto
della centrale Powercrop di Russi ha subito una
battuta d'arresto;
impegna la Giunta regionale:
- in sede di valutazione di impatto ambientale, ed
in linea con il Programma di mandato, ad opporsi al
progetto della centrale a biomasse di Russi,
individuando un progetto alternativo compatibile
con la crescita sostenibile del territorio;
- A coinvolgere le amministrazioni locali che ne
hanno fatto richiesta, nel processo decisionale sul
progetto centrale Powercrop di Russi.
I Consiglieri
Giovanni Favia
Andrea Defranceschi
Espandi Indice