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Legislatura IX- Atto di indirizzo politico ogg. n. 938

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Oggetto:
Testo presentato:
938 - Mozione proposta dai consiglieri Alberto Vecchi e Villani per impegnare la Giunta regionale ad istituire il registro regionale dell'endometriosi (documento in data 21 01 11).

Testo:

                               MOZIONE
Oggetto: istituzione Registro regionale dell' endometriosi.
Premesso
che l'endometriosi è una malattia cronica e complessa, originata
dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna
dell'utero, endometrio, in altri organi provocando sanguinamenti
interni, infiammazioni croniche e tessuto cicatriziale, aderenze ed
in fertilità;
l'endometriosi è spesso dolorosa (60% dei casi) fino ad essere
fortemente invalidante.
Considerato
che in Italia, nel 2004, una rilevazione del Census Bureau ha
evidenziato che la malattia potrebbe interessare 2.902.873 di donne
su una popolazione di 58.057.477;
l'esatta prevalenza (stima della popolazione di donne sottoposte a
management per endometriosi in un dato tempo) e l'incidenza (numero
di nuovi casi diagnosticati in un anno) dell'endometriosi non sono
conosciute.
Ritenuto
che in assenza di precisi dati numerici regionali e nazionali
sull'entità del fenomeno, è possibile far riferimento a quelli
internazionali, che mostrano una prevalenza della malattia pari a
circa il 10% nella popolazione generale femminile in Europa;
che le donne affette da tale patologia necessitano non solo di
adeguate cure e di specifiche indagini diagnostiche, ma del
riconoscimento della malattia come cronica e talvolta fortemente
invalidante, ai fini anche della giustificazione per l'assenza dal
lavoro e della tutela negli ambienti di lavoro, con previsione di
orari e mansioni compatibili con lo stato di salute
il Consiglio Regionale
Impegna il Presidente della Regione Vasco Errani e la Giunta che
presiede ad istituire il Registro regionale dell'endometriosi che
consentirebbe di verificare l'esatta incidenza della malattia, con
effetti positivi sulla diagnosi precoce, sul trattamento più
adeguato e sulla qualità di vita e a costituire una rete sanitaria
tra centri di eccellenza e servizi territoriali che consentirebbe la
realizzazione di una rete diagnostico-terapeutica finalizzata a
seguire la donna nelle varie fasi della malattia, garantendole la
migliore ed adeguata assistenza.
Alberto Vecchi
Luigi Giuseppe Villani
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