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Legislatura VIII - Atto ispettivo ogg. n. 572

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Oggetto:
Testo presentato:
572 - Interrogazione della consigliera Guerra, a risposta scritta, circa le misure adottate per prevenire il diffondersi dell'influenza aviaria in particolare sulla sospensione della caccia alle specie migratrici e il divieto di introdurre, nel nostro paese, le specie abbattute all'estero.

Testo:


 INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Premesso che:
- le maggiori organizzazioni nazionali e
internazionali della sanità, dei medici e dei
veterinari hanno evidenziato il rischio che il
virus H5N1 dell'influenza aviaria possa dar corso
ad una pandemia mondiale qualora si sviluppasse un
ceppo trasmissibile tra gli esseri umani;
- i provvedimenti adottati in sette regioni della
Russia di divieto di caccia agli uccelli migratori
e dello stesso Istituto Nazionale per la Fauna
Selvatica (INFS) a partire dal 2 settembre scorso
ha vietato l'uso ai propri tecnici inanellatori di
anatidi (anatre, ecc) come richiami vivi;
- in Italia esiste un diffuso turismo venatorio di
migliaia di cacciatori che vanno nei paesi dell'est
e del nord Europa dove possono abbattere prede a
pagamento, anche di specie ritenute a rischio di
trasmissione del virus, come anatre, oche e
fagiani, che normalmente vengono importate morte
nel nostro paese;
- le specie di uccelli migratori in questo periodo
stanno viaggiando dalle pianure siberiane fino
all'Africa passando dall'Italia, dove possono
sostare anche per un lungo periodo nelle nostre
zone umide, in particolare nelle valli del delta
del Po;
- tali uccelli migratori sono venuti in contatto
con i migratori asiatici durante la passata
stagione calda nelle pianure siberiane e possono
aver contratto il virus;
- da pochi giorni nella nostra Regione si è aperta
la stagione della caccia e di conseguenza è
aumentato il rischio della diffusione dell'epidemia
si può avere il contagio tramite il contatto con le
piume degli uccelli contaminati;
- la Cina, la Russia e la Romania hanno già vietato
la caccia agli uccelli migratori;
- secondo uno studio dell'Università di Bologna
condotto da 12 anni nelle Oasi del WWF di Burano e
Orbetello con l'obbiettivo di produrre anticorpi al
virus dell'influenza aviaria, l'abbattimento
indiscriminato di uccelli migratori e il contatto
fra questi e le anatre d'allevamento prodotte in
Italia a scopo venatori può costituire pericolo per
la salute pubblica.
Tutto ciò premesso si
INTERROGA
La Giunta regionale e l'Assessore competente per
materia al fine di sapere:
- quali misure sono state adottate per prevenire il
diffondersi dell'influenza aviaria da virus H5N1 in
Emilia-Romagna;
- se non si renda necessario sospendere la caccia
ai volatili in particolare alle specie migratrici,
per un rigoroso rispetto del principio di
precauzione e bloccare le immissioni di selvaggina
d'allevamento;
- se si ritenga necessario vietare l'introduzione
nel nostro paese di specie abbattute all'estero o
quanto meno aumentare i controlli sanitari.
Daniela Guerra
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