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Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 2308

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Oggetto:
Testo presentato:
2308 - Interpellanza circa i contenuti da prevedere nella riforma della normativa riguardante il demanio marittimo, con particolare riferimento al tema delle concessioni demaniali balneari ed alla convocazione del relativo tavolo di confronto richiesto dalla Conferenza Stato-Regioni. A firma del Consigliere: Foti

Testo:

INTERPELLANZA

 

ex articolo 115 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna

 

Per sapere, premesso che:

è forte la preoccupazione - resa evidente dalla recente ed imponente manifestazione tenutasi a Roma - della pressoché totalità degli operatori balneari per la situazione di stallo che impedisce loro di avere un quadro di certezze in ordine alle concessioni di cui sono titolari, obbligandoli quindi a non potere programmare gli investimenti necessari;

 

risulta infatti - da tempo - infruttuosamente decorso il termine del 17 aprile 2013 entro cui  il Governo avrebbe dovuto emanare un decreto legislativo avente ad oggetto la revisione e il riordino della legislazione relativa alle concessioni demaniali marittime;

 

la normativa vigente (legge n.221/2012) ha prorogato la scadenza delle concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2020, termine rispetto al quale i TAR della Sardegna e della Lombardia hanno sollevato una questione pregiudiziale alla Corte Ue chiedendo di verificarne la compatibilità con il diritto comunitario e, soprattutto, con i principi di libertà di stabilimento, di protezione della concorrenza e di eguaglianza di trattamento tra operatori economici, nonché con quelli di proporzionalità e di ragionevolezza;

 

l'avvocato generale della Corte di giustizia Ue Maciej Szpunar ha ritenuto fondati i dubbi espressi dai Tar e ha  concluso che la direttiva 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato Ue, impedisce alla normativa nazionale di prorogare in modo automatico la data di scadenza delle concessioni per lo sfruttamento economico del demanio pubblico marittimo e lacustre;

 

le conclusioni del detto avvocato generale non sono vincolanti ma generalmente sono riprese nella sentenza di prossima emissione da parte della Corte Europea;

 

la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in data 25 marzo 2015, ha approvato un documento - consegnato al Governo nella medesima data - sulla revisione e il riordino della legislazione relativa alle concessioni demaniali marittime;

 

il Governo, pur senza ottenere allo stato significativi risultati, ha avviato un percorso di negoziazione con la Commissione Europea per applicare al tema delle concessioni demaniali balneari il criterio del "doppio binario": un congruo periodo di proroga rispetto alla scadenza del 2020 agli operatori già titolari di concessioni demaniali e l'avvio di bandi di gara per l'assegnazione degli spazi ancora concedibili;

 

appare quanto meno indispensabile che le norme di legge da approvare:

 

  • fissino una durata delle concessioni che sia rapportata oltre che agli investimenti realizzati dai concessionari, anche al piano delle attività che intendono svolgere;
  • riconoscano il valore commerciale dell'impresa, superando una valutazione limitata ai soli investimenti realizzati non ammortizzati per quanto riguarda i criteri e le modalità di affidamento delle concessioni;
  • definiscano un adeguato periodo transitorio che accompagni il passaggio al nuovo regime normativo;

 

quali iniziative intenda assumere la Giunta Regionale, agendo in tutte le sedi opportune, affinché gli elementi individuati nel presente atto di sindacato ispettivo siano presenti nell'urgente ed auspicata riforma della disciplina del demanio marittimo;

 

se la Giunta Regionale intenda sollecitare al più presto la convocazione del tavolo di confronto con il Governo e gli Enti locali richiesto dalla Conferenza Stato-Regioni del 22 gennaio 2015 al fine di affrontare con la dovuta urgenza ed efficacia la questione in esame, senza attendere il giudizio - probabilmente negativo - da parte della Corte Europea.

 

 

Il presidente

Tommaso Foti

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