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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 410

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte ad evitare la soppressione del Corpo forestale dello Stato. (31 03 15) A firma dei Consiglieri: Bertani, Sassi

Testo:

RISOLUZIONE

 

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

 

Premesso che

 

  • il Corpo forestale dello Stato che originariamente aveva un ruolo di salvaguardia delle aree boschive ha acquisito, nel corso della sua lunga storia ultracentenaria, ulteriori funzioni e peculiarità;
  • la legge 6 febbraio 2004, n. 36 “Nuovo ordinamento del Corpo forestale dello Stato”, all’articolo 1 dispone che: “Il Corpo forestale dello Stato è Forza di polizia dello Stato ad ordinamento civile specializzata nella difesa del patrimonio agroforestale italiano e nella tutela dell’ambiente, del paesaggio e dell’ecosistema e concorre nell’espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica, ai sensi della legge 1° aprile 1981, n. 121, nonché nel controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree rurali e montane. Esso svolge attività di polizia giudiziaria e vigila sul rispetto della normativa nazionale e internazionale concernente la salvaguardia delle risorse agroambientali, forestali e paesaggistiche e la tutela del patrimonio naturalistico nazionale, nonché la sicurezza agroalimentare, prevenendo e reprimendo i reati connessi. E’ altresì struttura operativa nazionale di protezione civile”, la medesima legge n. 36 del 2004 stabilisce, inoltre, che il Corpo forestale dello Stato è posto alle dirette dipendenze del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF), con organizzazione e organico distinti da quelli del relativo Ministero, fatta salva la dipendenza funzionale dal Ministro dell’Interno per le questioni inerenti l’ordine pubblico, la pubblica sicurezza, il pubblico soccorso e la protezione civile;
  • a partire dal 2004, con la legge di riforma n. 36, il Corpo forestale dello Stato ha sviluppato maggiori competenze e specializzazioni, nell’ambito del comparto delle Forze di Polizia nel contrasto ai reati in materia ambientale;
  • nell’ambito delle sue competenze, il Corpo forestale dello Stato esercita la sorveglianza dei 20 Parchi Nazionali italiani, nonché, di altre 130 aree protette dalla normativa europea, statale e regionale; la vigilanza sull’applicazione della Convenzione di Washington inerente il commercio internazionale delle specie di fauna e di flora minacciate di estinzione;
  • in collaborazione con le altre forze di polizia nazionali e locali, inoltre, si occupa del controllo sull’attività venatoria, sulla pesca e sulla sicurezza della filiera agro-alimentare, intervenendo sui fenomeni di bracconaggio, di contraffazione ed adulterazione degli alimenti, di maltrattamento ed uccisione di animali;
  • nell’ambito della Protezione Civile e Soccorso Pubblico, il Corpo Forestale dello Stato interviene nei casi di calamità naturali (come terremoti e alluvioni) e soprattutto svolge un ruolo centrale nelle operazioni di estinzione degli incendi boschivi, infatti, i Centri Operativi Aerei Unificati (COAU), che coordinano la flotta aerea dello Stato per le operazioni di spegnimento degli incendi vedono impiegato personale del Corpo forestale dello Stato e dell’Aeronautica Militare, mentre per le operazioni a terra vengono utilizzati normalmente uomini e mezzi oltre che del Corpo forestale anche dei Vigili del Fuoco;
  • il Corpo forestale dello Stato è dotato di personale tecnico deputato ad attività di studio e di ricerca scientifica, di monitoraggio dell’ambiente e delle sue risorse, che hanno permesso di sviluppare svariati progetti in collaborazione con altri enti di ricerca nazionali ed internazionali quali, ad esempio, i progetti comunitari LIFE;
  • ai sensi dell'art. 57 del Codice di Procedura Penale il personale del Corpo ha funzioni di Polizia giudiziaria, come gli ufficiali e gli agenti della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di finanza e del Corpo degli agenti di custodia, inoltre, l'articolo 16 della Legge 121 del 1981 (Nuovo ordinamento dell’amministrazione della Pubblica sicurezza), dispone che: “Fatte salve le rispettive attribuzioni e le normative dei vigenti ordinamenti, sono altresì forze di polizia e possono essere chiamati a concorrere nell’espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica il Corpo degli agenti di custodia e il Corpo forestale dello Stato”;

 

evidenziato che

 

  • con il disegno di legge “Riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche” del 23 luglio 2014 il Governo nazionale ha formulato un progetto che ambirebbe a riformare e razionalizzare la Pubblica Amministrazione;
  • all’art. 7, comma 1, lettera a) del suddetto disegno di legge, tra i principi e criteri direttivi per la riorganizzazione dell’amministrazione dello Stato, prevede il: “riordino delle funzioni di polizia di tutela dell’ambiente e del territorio, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare, con riorganizzazione di quelle del Corpo forestale dello Stato ed eventuale assorbimento delle medesime in quelle delle altre Forze di polizia, ferma restando la garanzia degli attuali livelli di presidio dell’ambiente e del territorio e la salvaguardia delle professionalità esistenti”;
  • dall’articolato in esame deriverebbe la soppressione del Corpo forestale dello Stato, unico corpo di polizia a carattere ambientale, le cui funzioni sarebbero, presumibilmente, assorbite in quelle delle altre Forze di Polizia o di altri enti pubblici smembrando, di fatto, l’unicità della tutela ambientale e del territorio agreste e rurale;
  • questa operazione determinerebbe l’irrimediabile dispersione della specifica professionalità del Corpo forestale dello Stato non solo quale organo votato alla lotta ai crimini ambientali ed alla tutela degli ecosistemi naturali, ma anche quale partner imprescindibile nel complesso sistema di governance multilivello dei “territori” del Paese, essendo dotato di una speciale e storica sensibilità sia per le esigenze di conservazione delle risorse naturali che per le istanze dello sviluppo da orientare verso forme ecosostenibili, partecipate dalle popolazioni e controllate da agenzie forti ed autorevoli;

 

rilevato che

  • la legge 6 febbraio 2004, n. 36, che all’art. 4, comma 1, prevedeva la possibilità per le Regioni di stipulare convenzioni per l’affidamento al Corpo forestale dello Stato di funzioni e compiti di propria competenza, secondo principi e criteri generali comuni definiti a livello nazionale;
  • il Corpo forestale opera, d’intesa con le strutture operative della Regione Emilia-Romagna, in molteplici settori, principalmente nell’ambito della vigilanza e controllo dell’ambiente e della prevenzione e gestione delle emergenze in collaborazione con l’Agenzia di protezione Civile Regionale;
  • in particolare, risulta essenziale l’attività del Corpo Forestale dello Stato per la gestione della Sala Operativa Unificata Permanente e per la gestione delle segnalazioni che pervengono ai numeri telefonici di emergenza dell’Agenzia regionale di protezione civile e di ARPA Emilia-Romagna, nei giorni festivi e negli orari di chiusura degli uffici regionali;
  • la collaborazione nel settore ambientale avviene d’intesa con la Direzione Generale “Ambiente Difesa del Suolo e della Costa” e riguarda in particolare:
  • controlli nel settore forestale, paesaggistico e ambientale;
  • controlli nelle aree protette;
  • controlli in agricoltura su Biologico, Dop, Igp e in altri settori (quali il vitivinicolo);
  • controlli, censimento e cartografia degli incendi boschivi;
  • certificazioni delle sementi;
  • controlli sulle acque;
  • la Regione Emilia-Romagna e il CFS collaborano, attraverso successive convenzioni, fin dal 1985 e per la realizzazione delle attività previste vengono utilizzate da parte del CFS attrezzature, impianti e locali appositamente messi a disposizione dalla Regione;
  • preso atto dei positivi risultati conseguiti dall’attività convenzionale, evidenziati tra l’altro in dettaglio nelle relazioni annuali trasmesse dal Corpo Forestale dello Stato alla Regione e della convenzione in essere, valida fino al 31 dicembre 2015, approvata con la deliberazione della Giunta regionale n.1154 del 21/07/2008;
  • l'organico del C.F.S. in Emilia-Romagna consta, al 1° novembre 2014, di 410 unità (con una riduzione complessiva di 11 unità rispetto allo scorso anno), mentre la dotazione organica prevista è di 641 unità (quindi con una carenza d’organico pari al 36%) che si concentra con particolare gravità nelle province di Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini;
  • grazie a uno specifico Protocollo d’Intesa con la Regione Emilia-Romagna, un elicottero del Corpo forestale dello Stato è disponibile per tutta la stagione estiva presso l’aeroporto di Rimini, operando al contrasto degli incendi boschivi;

 

considerato che

 

  • l’azione del Corpo Forestale dello Stato è indispensabile nella lotta all’inquinamento ambientale, nel contrasto alle sofisticazioni alimentari ed agro-alimentare, nella tutela della sana produzione agricola regionale e nazionale, nella repressione dei reati in danno agli animali, nella tutela e salvaguardia del paesaggio, dei parchi nazionali e regionali e delle aree naturali protette;
  • il Sostituto procuratore nazionale antimafia, dottor Roberto Pennisi durante l’audizione innanzi alla Commissione bicamerale parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, il 4 novembre 2014, ha affermato “Ho sentito una domanda che riguarda l’eventuale soppressione del Corpo forestale dello Stato, o meglio la sua fusione con la Polizia di Stato. È più facile fondere la Polizia di Stato e i Carabinieri che la Polizia di Stato e il Corpo forestale dello Stato. Io non so come si possa pensare di mettere insieme due cose radicalmente e completamente diverse, che nascono con una diversa formazione. Qualcuno è mai andato presso le scuole del Corpo forestale dello Stato, dove si tramanda, come amano dire gli uomini del Corpo forestale dello Stato, l’antico sapere della quercia, che racchiude il sapere di tutti gli alberi del bosco e, quindi, di tutta la Natura? Il contatto con la natura, il rapporto con la Natura è in condizioni di cogliere il senso dei fenomeni delittuosi che si pongono in essere anche contro la Natura”;
  • il Procuratore nazionale antimafia, dott. Franco Roberti nella stessa seduta affermava: “Noi siamo contrarissimi …… e perché sarebbe come togliere all’autorità giudiziaria l’unico organismo investigativo in materia ambientale che disponga delle conoscenze, delle esperienze, del know-how e anche dei mezzi per poter smascherare i crimini ambientali. Si potrebbe osservare che non lo sopprimiamo, ma lo accorpiamo e lo facciamo assorbire dalla Polizia di Stato. Noi paventiamo che questo eventuale assorbimento, che forse risponde a esigenze di finanza, di spending review, non lo so, potrebbe rischiare di stemperare di molto il patrimonio di conoscenze e di esperienze e, quindi, la capacità investigativa di questo Corpo, che noi sosteniamo e che è il più diretto e stretto collaboratore nostro, come procura nazionale, e delle procure distrettuali. ………… noi riteniamo che il Corpo forestale dello Stato debba mantenere una propria identità, perché attraverso il mantenimento dell'identità può sviluppare sempre meglio la propria conoscenza, la propria esperienza e la propria specializzazione, che, con tutto il rispetto - figuriamoci - per le altre forze di polizia, per quanto riguarda il Corpo forestale dello Stato non concerne soltanto i rifiuti, ma anche tutta la criminalità ambientale. Noi dobbiamo guardare il tema del contrasto alla criminalità ambientale non limitato a questo o a quel settore di criminalità ambientale, ma nella sua completezza, perché molto spesso ci sono interconnessioni, interferenze e intrecci fra le varie manifestazioni criminali. Pensate, ripeto, al traffico di rifiuti e alle energie rinnovabili, alla green economy. Ci sono interferenze e intrecci che possono essere sviluppati in un unico contesto investigativo e preferibilmente con un Corpo di polizia altamente specializzato. Quest'alta specializzazione in questo settore specifico, per tutti questi settori di intervento, la possiede il Corpo forestale dello Stato e sarebbe un peccato disperderla in questo o in quell'altro, peraltro encomiabilissimo, Corpo di polizia”.

 

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

 

  • sulla scorta di quanto sopra espresso e nell’ottica del mantenimento e del rafforzamento delle forme di collaborazione tra le strutture centrali e locali dello Stato, nonché nel segno dell’efficienza e dell’economicità, nella prospettiva di mantenere e rafforzare una qualità della vita migliore nel nostro territorio

 

impegna

la Giunta regionale e l’Assessore competente

 

  • a porre in essere, nei confronti del Governo nazionale ed in particolare del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione oltreché della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano, secondo il principio di reciprocità costituzionalmente garantito, tutte le iniziative necessarie atte, non soltanto a scongiurare che il Corpo forestale dello Stato venga soppresso, ovvero che ne vengano disperse le relative risorse e dilapidato il suo patrimonio culturale, ma che lo stesso venga ad essere rafforzato, potenziandone l’azione attraverso nuove assunzioni, oltre che con l’assorbimento di personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni, al fine di rendere il suo operato ancora più efficace ed efficiente, per il bene pubblico, della nostra Regione e di quello di tutta la Nazione.

 

Bologna, 30 marzo 2015

 

Il Consigliere

Andrea Bertani

Gian Luca Sassi

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