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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 670

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta a diversificare e ampliare l'offerta educativa per la prima infanzia nella nostra regione, adottando le necessarie modifiche o integrazioni alla Direttiva in materia di requisiti strutturali ed organizzativi per la prima infanzia. (26 05 15) A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

 

RISOLUZIONE

 

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

 

Premesso che

 

  • Pur essendosi registrato in Emilia-Romagna un abituale trend di corrispondenza agli obiettivi europei relativi dei servizi educativi per l’infanzia, in particolare per quanto attiene al rapporto percentuale fra i nidi  e la popolazione (quasi 40.000 bambini anno, pari al 31% del totale), risulta crescente l’affanno e la difficoltà dei Comuni a garantire la disponibilità di servizi coerenti con le caratteristiche del tessuto sociale, della composizione familiare, delle modalità di espletamento del lavoro e con le sue implicazioni sugli orari delle città, dei servizi e delle stessa organizzazione familiare;

 

  • In particolare in Emilia-Romagna si evidenzia:
  • un alto tasso di partecipazione al lavoro, superiore alla media nazionale, significativamente per quanto attiene il lavoro delle donne;
  • la progressiva scomparsa di composizioni e relazioni familiari tradizionali , che consentivano il ricorso abituale e sostanzialmente atteso e garantito ad un supporto educativo direttamente in capo alle generazioni più anziane;
  • l’invecchiamento della popolazione ed un progressivo incremento della speranza di vita, con una longevità media fra le più alte del continente – fenomeno contestuale e non contradditorio rispetto a quello testé delineato - tale da determinare diffusi bisogni di cura ed assistenza nei confronti di soggetti che fino ad alcuni decenni fa erano invece cardine della gestione familiare ed educativa di infanti, bambini e ragazzi;
  • l’assommarsi sui giovani adulti (la cui età è, peraltro, sempre più spostata in avanti) di carichi educativi e/o di assistenza anfibi, diretti sia nei confronti dei figli sia nei confronti di anziani
  • le stesse attuali modalità di organizzazione del lavoro, unite alla diffusione di condizioni di maggiore incertezza e precarietà delle condizioni lavorative, contribuiscono a comportare articolazioni dell’orario di lavoro non riconducibili ai tradizionali standard, rispetto all’arco della giornata, così come della settimana e dell’anno;
  • la chiusura delle strutture educative durate l’estate o in lunghi periodi invernali è tale da:
  • rendere particolarmente complessa la gestione dei carichi familiari ed educativi per moltissimi genitori,
  • risultare in netto contrasto con l’esigenza di ampliare l’offerta dei servizi e con l’attuale organizzazione del lavoro e dei tempi delle città;
  • determinare il mancato utilizzo del patrimonio immobiliare e delle risorse professionali pubbliche, con risultati insostenibili sul piano dell’efficacia della spesa;

 

Considerato che

 

  • la Strategia Europa 2020 propone ulteriori obiettivi occupazionali, senza dubbio coerenti con una prospettiva di crescita economica e di coesione sociale, ma tali da un lato, da determinare, anche nella nostra regione, l’esigenza di migliorare o consolidare gli standard già raggiunti e, dall’altro, da richiedere, in primis ai Comuni, la capacità di:
  • organizzare, secondo nuove soluzioni, servizi capaci di corrispondere a bisogni di supporto educativo più segmentati, nel tempo modificatisi ed articolatisi in forme differenziate;
  • una piena valorizzazione delle diverse risorse professionali, umane, economiche e patrimoniali disponibili;
  • le difficoltà dei Comuni appaiono direttamente connesse sia alle riduzioni dei trasferimenti dallo Stato sia all’esigenza di rinnovare le abituali formule organizzative

 

Valutato che

 

rispetto ai servizi ed alle esigenze descritte agisce la Delibera di Assemblea legislativa n. 85 del 25/07/2012 “Direttiva in materia di requisiti strutturali ed organizzativi per la prima infanzia e relative norme procedurali. Disciplina dei servizi ricreativi e delle iniziative di conciliazione”, rispetto alla quale possono essere adottate soluzioni migliorative tali da corrispondere ai bisogni evidenziati, senza determinare elevati aggravi di costi per la finanza pubblica, ma anzi favorendo la compartecipazione di risorse umane, professionali e patrimoniali, oggi solo parzialmente intercettate, al sostegno al processo educativo dei bambini, posto che l’infanzia è una della nostra comunità, di tutta la nostra comunità e per tutto l’arco dell’anno;

 

Impegna la Giunta regionale

 

  • a diversificare ed ampliare l’offerta educativa per la prima infanzia nella nostra regione, adottando le necessario soluzioni modificative o integrative della Direttiva in materia di requisiti strutturali ed organizzativi per la prima infanzia e relative norme procedurali. Disciplina dei servizi ricreativi e delle iniziative di conciliazione” di cui alla Deliberazione Assembleare n. 85 del 25/07/2012 in modo tale da:
  • sostenere il ricorso a modalità organizzative dei servizi quali della Tagesmutter, esperienza consolidata in ambito mitteleuropeo, da rendere operativi e, accessibili e uletriormente qualificati;
  • promuovere l’adozione da parte dei Comuni di bandi che facilitino l’effettiva realizzazionee fruizione di questo servizio
  • prevedere adeguate e specifiche forme di supporto tecnico-scientifico, psico-pedagogico e sociale, ai sogegtti impegnati in servizi riconducibili all’esperienza della Tagesmutter, ovvero alle strutture inseribili nell’ambito del welfare aziendale;
  • verificare la possibilità di apertura delle strutture pubbliche anche nei periodi di, attuale, chiusura estiva e dei più prolungati periodi di interruzione invernale, riducendo o annullando gli oneri per le famiglie (anche con soluzioni che tengano conto della contestuale esigenza di assicurare lo svolgimento di eventuali attività manutentive), con una piena valorizzazione del patrimonio pubblico, delle professionalità disponibili e rispondendo a diffuse esigenze delle famiglie.

 

Il Consigliere

Giulia Gibertoni

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