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Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 6923

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Oggetto:
Testo presentato:
6923 - Interpellanza circa le azioni da porre in essere per contrastare l'utilizzo degli antibiotici, quali strumenti "complementari" per raggiungere standard produttivi ottimali, negli allevamenti intensivi, ed i controlli sui relativi prodotti che causano l'antibiotico-resistenza. A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

INTERPELLANZA

 

Premesso che

 

  • il Piano Nazionale Residui (PNR) di cui al decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158, rappresenta un importante momento di programmazione sanitaria a tutela della salute pubblica e la sua attuazione e rendicontazione è un obiettivo rientrante nei LEA;
  • le linee guida per l’uso prudente degli antibiotici nell’allevamento suino, emanate dalla Regione Emilia-Romagna, riassumono, con finalità operative, i punti critici e gli interventi volti ad indirizzare il "buon uso" degli antibiotici nell’allevamento suino, si pongono come strumento di verifica per l'uso razionale e consapevole dell'antibiotico e come mezzo finalizzato alla riduzione dell'utilizzo inappropriato;
  • con il nuovo Piano nazionale di controllo ufficiale sull'alimentazione animale (PNAA) il Ministero della Salute ha programmato i controlli ufficiali nella filiera dei mangimi nel triennio 2018-2019-2020;
  • l'attività di verifica ispettiva e di campionamento è distinta in monitoraggio e sorveglianza, sia sui mangimi zootecnici che per animali da compagnia, sarà in particolare concentrata su:

-          eventuale presenza di fenomeni di carry over da farmaci e additivi nei mangimi;

-          micotossine nell’alimentazione degli animali;

-          contaminanti inorganici e composti azotati, Pesticidi e Radionuclidi nell’alimentazione degli animali;

-          eventuale presenza di additivi vietati e delle sostanze farmacologicamente attive nell’alimentazione animale;

-          diossine e PCB nell’alimentazione degli animali;

-          contaminazione da salmonella spp. nell’alimentazione degli animali;

-          presenza di OGM nei mangimi (comparto biologico e convenzionale);

-          orientamenti per la programmazione e relativa rendicontazione dei controlli sui mangimi di origine vegetale negli scambi intracomunitari;

  • l’obiettivo fondamentale del PNAA è quello di assicurare, in accordo a quanto già stabilito dal Regolamento (CE) n. 178/2002 e dal Regolamento (CE) n. 882/2004, un sistema ufficiale di controllo dei mangimi lungo l’intera filiera alimentare al fine di garantire un elevato livello di protezione della salute umana, animale e dell’ambiente, oltre a garantire, tramite il controllo ufficiale dei mangimi, la salubrità, sicurezza e qualità degli stessi e conseguentemente dei prodotti di origine animale, il Piano è anche finalizzato a garantire la salute ed il benessere animale tramite l'uso di mangimi adeguati dal punto di vista igienico-sanitario;

 

considerato che:

 

  • molti degli antibiotici utilizzati negli animali sono importanti anche per l'uomo e l'Organizzazione mondiale della sanità ha compilato una lista riguardante il possibile sviluppo di resistenze da parte dei patogeni;
  • in altri Paesi europei come la Germania, esiste una politica ed un soggetto per la valutazione del rischio (ad esempio in Germania il BfR) che invitano a limitare l'utilizzo di antibiotici per non favorire lo sviluppo della resistenza a questi farmaci, importanti per l'uomo;
  • l'Istituto BfR ha pubblicato tredici risposte alle domande più frequenti sull'utilizzo di antibiotici negli allevamenti che nell'Unione europea possono essere utilizzati, su prescrizione dei veterinari, solo in caso di malattia (in altri stati come gli USA si usano a scopo preventivo o per favorirne la crescita);
  • un uso parzialmente preventivo è di fatto consentito anche nell'Ue, perché quando si somministra un antibiotico a uno o più animali infetti che vivono in gruppo, di norma lo si somministra anche agli altri, per evitare che l'infezione si diffonda;

 

rilevato che

 

  • la possibile presenza ed accumulo di residui volontari ed involontari negli alimenti di origine animale costituisce un costante pericolo per i consumatori e richiede sistemi organizzati di sorveglianza ufficiale;
  • per "residuo" si intende la quantità di uno xenobiotico (sostanza estranea all'organismo) che si accumula o si deposita all'interno di cellule, tessuti, organi o produzioni di animali di interesse zootecnico destinati all'alimentazione umana avente pericolosità per la salute dell'uomo;
  • i metaboliti che si sviluppano dall'attività che l'organismo esercita sugli xenobiotici possono acquisire proprietà tossicologiche diverse e/o più marcate rispetto alla molecola originaria (es. proprietà cancerogene, allergizzanti, ecc.);
  • tra questi alcuni possono avere gravi effetti (cancerogeno, teratogeno ecc..) sulla salute pubblica come, ad esempio, nel caso di alcuni farmaci, sostanze ormonali (particolarmente preoccupanti in individui giovani in accrescimento o in soggetti di sesso opposto nel caso degli ormoni sessuali), antibiotici (che se non correttamente utilizzati possono dare notevoli problematiche di antibiotico-resistenza oltre ad altri effetti indesiderati non quantificabili perché non collegati ad un rapporto calcolabile dose/risposta come nel caso del cloramfenicolo), antiparassitari, contaminanti ambientali (Diossine, PCB, metalli pesanti ecc...), micotossine e altre sostanze vietate;
  • l'antibiotico resistenza, ovvero la resistenza dei batteri ai trattamenti antibiotici, è un problema sempre crescente e si stima che, se non si agisce in maniera risolutiva, nel 2050 potrebbe essere la prima causa di morte al mondo con 10 milioni di morti;
  • per questo motivo tutti gli enti internazionali, a partire dalla stessa Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dall'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa), oltre ai Ministeri italiani competenti, hanno da tempo lanciato l'allarme riguardo la necessità di ridurre l'abuso e l'uso non corretto degli antibiotici in medicina umana e negli allevamenti di animali da reddito per preservare la salute pubblica;
  • molte aziende pubblicizzano alcune linee di loro prodotti di polli, uova, maiali e bovini come allevate senza antibiotici o senza residui di questo utilizzo.

 

INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE

E L’ASSESSORE COMPETENTE PER SAPERE

 

  • se sono stati fatti controlli su prodotti pubblicizzati come "senza antibiotici" o "allevati senza l'utilizzo di antibiotici" in caso positivo se siano emerse evidenze nelle analisi effettuate sul "convenzionale" per residui antibiotici indesiderati nelle carni e negli alimenti di origine animale;
  • se non ritengano opportuno potenziare i servizi veterinari del sistema sanitario regionale, affinché si possano incrementare i controlli negli allevamenti intensivi volti anche ad evitare che gli antibiotici siano utilizzati come strumento “complementare” per il raggiungimento di standard produttivi ottimali, da cui inevitabilmente ne conseguirebbe un utilizzo irrazionale e non responsabile che comporterebbe un serio fattore di rischio per l'insorgenza di fenomeni di antibiotico-resistenza.

 

 

Il Consigliere

(Giulia Gibertoni)

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