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Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 701

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Oggetto:
Testo presentato:
701 - Interpellanza circa le azioni da porre in essere per evitare la chiusura dell'aeroporto "Verdi" di Parma. A firma del Consigliere: Foti

Testo:

INTERPELLANZA

 

Per sapere, premesso che:-

 

secondo quanto dichiarato dal presidente della società concessionaria dell'aeroporto Verdi di Parma - recentemente inserito nel piano aeroportuale nazionale, titolare di concessione ventennale, con la torre di controllo in fase di ultimazione - il prossimo 11 giugno la stessa verrà messa in liquidazione, la qual cosa comporterà l'operatività della struttura ancora per poche settimane e, quindi, la chiusura dello scalo con conseguente spostamento dei voli su altri aeroporti;

 

elementari considerazioni - sia di tipo territoriale, sia relative all'efficienza dei trasporti - confermano che il detto aeroporto costituisce un'infrastruttura strategica quanto meno per il bacino dell'Emilia centro-occidentale, densamente popolato, legato a importanti poli economici e con una significativa presenza di infrastrutture principali, in particolare stradali, che fanno dello scalo di Parma il sesto bacino in Italia per accessibilità su gomma in termini di popolazione raggiungibile;

 

a fronte della crisi che investiva la società concessionaria dell'aeroporto oramai da diverso tempo, il sottosegretario all'Economia Paola De Micheli - il 14 febbraio

 

2015 - dichiarava: "Insieme al sottosegretario Luca Lotti e ai parlamentari di Parma, Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e Giorgio Pagliari, stiamo seguendo da vicino e con la massima attenzione la crisi che sta coinvolgendo l’aeroporto 'Verdi' di Parma". Ed ancora: "L'aeroporto 'Verdi' rappresenta un’importante risorsa infrastrutturale per tutto il territorio dell’Emilia Occidentale e non solo. Voglio ricordare che negli ultimi anni sono stati realizzati, anche con risorse pubbliche, importanti investimenti che non possono essere ignorati. Per queste ragioni è necessario perseguire tutte le strade per creare le condizioni di un rilancio dell'aeroporto ed evitare una chiusura, che avrebbe ricadute pesanti sul territorio anche in termini di occupazione diretta e indiretta. Il Governo è impegnato per scongiurare questa eventualità”;

 

rispondendo il 27 Marzo 2015 all'interrogazione presentata nei mesi precedenti dallo scrivente, l'assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Raffele Donini, affermava, tra l'altro: "...Vi è, quindi, da parte della Giunta regionale la piena disponibilità a farsi parte attiva nei confronti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per potere con lo stesso individuare ogni possibile azione volta ad impedire la chiusura dell'aeroporto di Parma...";

 

pare evidente che, al di là delle consuetudinarie ed inconcludenti promesse di rito da parte dei rappresentanti del Governo e della Regione, nulla di concreto è stato prodotto, atteso che se così non fosse la situazione non sarebbe precipitata, tant'è che oggi pare volta all'irrecuperabilità;

 

se e quali urgenti iniziative intenda assumere, quanto meno nei confronti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Giunta Regionale se non altro per scongiurare - pur con gravissimo e censurabile ritardo - la chiusura dell'aeroporto di Parma, che comporterebbe una gravissima penalizzazione dell'area dell'Emilia-centro occidentale, sia sotto il profilo della rete dei trasporti, sia sotto quello occupazionale.

 

 

Il presidente

Tommaso Foti

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