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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 7217

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta ad aumentare la diffusione delle informazioni riguardo agli impatti, le buone pratiche e la regolamentazione degli impianti a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico, a stanziare specifiche ed adeguate risorse regionali per la rottamazione dei generatori di calore domestici alimentati a biomassa, nonché a realizzare un castasto di tali generatori e a sollecitare i sindaci dei Comuni montani ad individuare le zone al di sotto della quota del 300 metri a cui si applica il divieto della DGR n. 1412/2017. (26 09 18) A firma del Consigliere: Bertani

Testo:

RISOLUZIONE

 

Visto

 

  • la Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008 relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa;
  • il Decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155 “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”;
  • il Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”;
  • l’articolo 10, comma 1, lett. d) della legge n. 88/2009, il quale prevede che il Governo promuova l’adozione di specifiche strategie di intervento nel Bacino Padano in materia di inquinamento atmosferico anche attraverso un maggiore coordinamento tra le regioni che insistono sul predetto bacino;
  • la deliberazione di Giunta n. 795 del 05/06/2017 “Approvazione dello schema di nuovo accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'aria nel bacino padano.” con la quale la Regione Emilia-Romagna ha approvato l’accordo per l'adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'aria;
  • la deliberazione di Giunta n. 1412 del 25/09/2017 “Misure per il miglioramento della qualità dell'aria in attuazione del piano aria integrato regionale (Pair 2020) e del nuovo accordo di bacino padano 2017”, con la quale sono state approvate misure aggiuntive rispetto a quanto previsto nel Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020) riguardanti l’uso di biomassa legnosa nei generatori di calore e nei focolari aperti o che possono funzionare aperti;

 

premesso che

 

  • La Regione Emilia-Romagna, a seguito del "Nuovo accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'aria nel bacino padano", sottoscritto dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare con le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto (approvato dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna con delibera n° 795 del 5giugno 2017) ha adottato il 25 settembre 2017, con deliberazione di Giunta n. 1412, le "Misure per il miglioramento della qualità dell'aria in attuazione del Piano aria integrato regionale (Pair 2020) e del nuovo accordo di Bacino Padano 2017";
    La suddetta deliberazione n. 1412 approva una serie di misure aggiuntive rispetto a quanto previsto nel Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020) tra le quali particolarmente importanti le seguenti:

A) A decorrere dal 1 ottobre 2018, nelle unità immobiliari dotate di sistema multi combustibile ubicate nei Comuni i cui territori sono interamente ubicati a quota altimetrica inferiore ai 300 m, dal 1 ottobre al 31 marzo di ogni anno, è vietato l’uso di biomassa legnosa nei generatori di calore con classe di prestazione emissiva inferiore a “2 stelle” e nei focolari aperti o che possono funzionare aperti. Dal 1 ottobre 2019 il divieto è esteso ai generatori di calore alimentati a biomassa con classe di prestazione emissiva inferiore a “3 stelle”. Nei Comuni i cui territori siano posti ad altitudini anche in parte superiori a 300 m, i Sindaci dovranno individuare con proprio atto le zone situate al di sotto della suddetta quota cui si applica il presente divieto che, in caso di mancata individuazione, si applicherà a tutto il territorio comunale;

B) dal 1 ottobre 2018 è vietato installare generatori con classe di prestazione emissiva inferiore alla classe “3 stelle” e dal 1 gennaio 2020 è vietato installare generatori con classe di prestazione emissiva inferiore alla classe “4 stelle”;

C) dal 1 ottobre 2018 è obbligatorio utilizzare, nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW, pellet che, oltre a rispettare le condizioni previste dall’allegato X, Parte II, sezione 4, paragrafo 1, lettera d) alla parte V del decreto legislativo n. 152/2006, sia certificato conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2 da parte di un Organismo di certificazione accreditato. È stabilito altresì l’obbligo per gli utilizzatori di conservare la pertinente documentazione;

 

considerato che

 

  • presso alcune zone ed agglomerati del territorio regionale si continuano a registrare pericolosi superamenti dei valori limite di qualità dell’aria del materiale particolato PM10 ed il biossido di azoto e quindi occorre prevedere interventi di prevenzione;
  • l’inquinamento atmosferico, il quale ha un impatto sulla salute dei cittadini e sull’ambiente, come evidenziato dalla letteratura scientifica e dalle Linee Guida sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, va combattuto anche attraverso misure restrittive verso i sistemi di riscaldamento più inquinanti;

 

considerato altresì che

 

  • misure particolarmente rigorose come quelle approvate con la delibera di giunta regionale n. 1412, e di cui in premessa, andrebbero ben divulgate per tempo ai cittadini (incontri tematici, siti web, quotidiani locali, ecc.) e soprattutto sostenute da specifici e appropriati incentivi economici regionali, ulteriori rispetto a quanto già previsto a livello statale;

 

Impegna la Giunta Regionale a:

 

  • aumentare la diffusione sul territorio delle informazioni riguardo agli impatti, le buone pratiche e la regolamentazione degli impianti a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico, anche istituendo un numero verde gratuito informativo dedicato;
  • inserire sul sito di Arpae e dei Comuni collegamenti a siti dedicati alla certificazione di prodotto, quale ad esempio “ariaPulita™” (http://www.certificazioneariapulita.it/prodotti-certificati), i quali attestano l’idoneità dei sistemi di riscaldamento a biomasse legnose ad assicurare specifiche prestazioni, espresse in termini di rendimento (efficienza) e di emissioni (polveri, ossidi di azoto, monossido di carbonio, composti organici), con lo scopo di aiutare il cittadino e gli addetti ai lavori;
  • stanziare specifiche ed adeguate risorse regionali per la rottamazione di generatori di calore domestici, alimentati a biomassa (legna, pellet), come peraltro già fatto da altre Regioni aderenti al medesimo patto, con apparecchi a basse emissioni ed alta efficienza, al fine di permettere a tutti gli interessati l'adeguamento dei propri impianti di generazione di calore alle modifiche normative imposte con la deliberazione n. 1412, in coerenza con gli impegni assunti con la sottoscrizione del “Nuovo Accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento per il miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano” ed in linea con quanto previsto dal vigente Piano Aria PAIR2020;
  • realizzare uno specifico catasto dei generatori di calore alimentati a biomassa presenti nelle abitazioni, anche ai fini di future modifiche/adeguamenti della deliberazione n. 1412, nonché per una corretta e mirata pianificazione energetica futura regionale;
  • sollecitare i sindaci dei comuni i cui territori siano posti ad altitudini anche in parte superiori a 300 m ad individuare le zone situate al di sotto della suddetta quota cui si applica il divieto imposto con la deliberazione n. 1412, in quanto, in caso di mancata individuazione, si applicherà a tutto il territorio comunale, valutando altresì di concedere una proroga di 30 giorni per ottemperare a questo adempimento e l’esclusione, almeno per il primo anno di applicazione, i comuni montani.

 

 

Il Consigliere

(Andrea Bertani)

 

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