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Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 75

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Oggetto:
Testo presentato:
75 - Interpellanza circa il fallimento della Cooperativa Di Vittorio di Fidenza ed i contributi alla stessa erogati dalla Regione Emilia-Romagna. A firma del Consigliere: Foti

Testo:

INTERPELLANZA

ex articolo 115 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna

 

Per sapere, premesso che:-

 

il 18 ottobre 1970 un gruppo di persone riunitesi nella Sala del Consiglio Comunale di Fidenza dava vita alla Cooperativa d’abitazione a proprietà indivisa Giuseppe Di Vittorio

con una precisa missione: " provvedere, con spirito mutualistico e senza fini speculativi, alla realizzazione di abitazioni per l’assegnazione in uso permanente ai soci.";

 

dal 1970 sono oltre 450 gli alloggi che la Di Vittorio ha costruito, a Fidenza ed in tanti altri comuni del Parmense;

 

la Di Vittorio presentava in data 3/6/2013 domanda di concordato preventivo;

 

con decreto 10/3/2014 il Tribunale di Parma nominava il commissario giudiziale;

 

il data 10/10/2014 il predetto commissario presentava una pre-relazione sulle cause del dissesto e sulle condotte poco trasparenti del debitore seguita, in data 24/11/2014, da un'ulteriore relazione inviata anche al Pubblico Ministero convenuto;

 

il Pubblico Ministero convenuto depositava una memoria che così conclude....."insista affinché l'Ill.mo Tribunale voglia revocare l'ammissione al concordato e dichiarare il fallimento ..."

 

nella detta memoria si evidenziano diversi atti di natura fraudolenta a carico di amministratori. In particolare, le contestazioni rivolte agli ex amministratori della Di Vittorio riguardano il drenaggio delle risorse, spostate dalla attività per la quale la cooperativa è nata ad altre attività speculative fatte attraverso la controllata Polis spa, ma anche un uso disinvolto del prestito sociale, i risparmi dei soci affidati alla cooperativa;

 

negli anni, nel consiglio di amministrazione della Di Vittorio, ha seduto il vertice fidentino del Partito Comunista Italiano e poi - saltellando tra querce, ulivi e margherite - oggi quello del Partito Democratico, compreso l'attuale sindaco di Fidenza che, assessore dal 2005 nel predetto comune, si dimise dal consiglio di amministrazione della cooperativa Di Vittorio nel 2006;

 

in data 29/12/2014 il Tribunale di Parma ha emesso sentenza di fallimento della Cooperativa Di Vittorio in ragione dell'elevato ammontare del debito accumulato pari a 65 milioni di euro e dalle operazioni finanziarie caratterizzate da opacità meritevole del dovuto approfondimento secondo le valutazioni della Procura della Repubblica;

 

nella stessa udienza è stata dichiarata fallita anche la società Polis Spa, controllata dalla Di Vittorio;

 

allo stato, la cooperativa Di Vittorio non chiude i battenti, avendo il giudice competente disposto «l’esercizio provvisorio dell’impresa, disponendo che i curatori, entro 90 giorni dall’accettazione della carica, depositino una relazione sulla convenienza o meno per i creditori riguardo alla prosecuzione anche temporanea dell’esercizio dell’impresa», con ciò significando che "la cooperativa proseguirà nella gestione anche della proprietà indivisa, sotto la direzione degli organi della procedura.";

 

nel comunicato diffuso il 13.01.2015 dai curatori dr. Paolo Capretti e dr. Luciano Rangone, si legge al riguardo: "...Nel rispetto di quanto disposto dalla legge fallimentare, l'esercizio provvisorio proseguirà fin quando ritenuto necessario, anche allo scopo di salvaguardare il comparto della proprietà indivisa, con primaria tutela del ceto creditorio, nonché dei soggetti assegnatari degli alloggi, oltre che delle amministrazioni pubbliche coinvolte (Regione Emilia Romagna e Comuni interessati). Con queste ultime, già dai prossimi giorni, sarà analizzata ogni percorribile soluzione consentita dalle convenzioni in essere e dalla normativa vigente. Si auspica che, in questa delicata fase, non verrà meno ogni necessaria collaborazione da parte dei soggetti interessati.";

 

nel successivo comunicato dei predetti curatori del 19.01.2015 si legge, tra l'altro, che: "La procedura  fallimentare della Cooperativa Di Vittorio informa che si è incontrata con le amministrazioni pubbliche coinvolte, per illustrare l'iter procedurale della gestione del fallimento per gli aspetti di interesse delle stesse amministrazioni. Nel corso di tale riunione, la procedura ha ribadito come la primaria finalità perseguita sia costituita dalla salvaguardia degli interessi del ceto creditorio, esprimendo la convinzione che in tal modo sarà possibile perseguire anche gli interessi più generali delle comunità interessate." ed infine: "In ogni caso, resta di primaria importanza l'esito della verifica dello stato passivo, la cui prima udienza è fissata per il prossimo 15 aprile 2015, dalla quale emergerà il reale carico dell'indebitamento, anche con specifico riferimento a quello gravante sugli immobili oggetto di convenzione.";

 

in una presa di posizione diffusa dai sindaci del territorio parmense interessati dalle attività edilizie della Cooperativa Di Vittorio si evidenzia che nel caso in cui i curatori dovessero proporre "la risoluzione delle convenzione i Comuni dovrebbero subentrare alla Cooperativa Di Vittorio nella gestione" ma " anche a causa del Patto di Stabilità" i Comuni risultano impossibilitati "a fare fronte agli obblighi che vennero assunti  dalla Di Vittorio per quello stesso patrimonio ma i cui fondi sono stati destinati ad altre operazioni». E’ dunque evidente, conclude la nota, la necessità "di un forte ed integrato impegno con i livelli istituzionali superiori, a cominciare da quello regionale, parlamentare e governativo";

 

se i fatti siano noti alla Giunta Regionale, quale ne sia il giudizio e quali azioni abbia intrapreso al riguardo;

 

quale sia l'esatta entità dei contributi erogati dalla Regione Emilia-Romagna per l'edilizia residenziale pubblica alla Cooperativa Di Vittorio e a quali singoli interventi gli stessi siano stati destinati;

 

se risultano quantificate le quote di rimborsi su finanziamenti agevolati dovute dalla Cooperativa Di Vittorio.

 

 

Tommaso Foti

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