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Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 7575

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Oggetto:
Testo presentato:
7575 - Interpellanza circa il sistema di incenerimento dei rifiuti nell’ottica dell’economia circolare e la predisposizione di un nuovo programma di dismissione progressiva degli impianti di incenerimento. A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

INTERPELLANZA

 

 

premesso che

 

  • dalla lettura del report 2017, elaborato da Regione e Arpae Emilia-Romagna, sembra emergere che la popolazione emiliano romagnola ha assunto comportamenti responsabili in tema di rifiuti, è tra le prime in Italia per raccolta differenziata;
  • nel 2016 la raccolta differenziata ha interessato il 61,8% dei rifiuti urbani raccolti, confermando il trend positivo degli ultimi anni. Più di un terzo della popolazione risiede in Comuni con un tasso di raccolta differenziata superiore al 65 percento;
  • sul fronte dei rifiuti speciali i dati più recenti disponibili, relativi al 2015, evidenziano un lieve calo (-5%) della produzione. La forma di gestione prevalente si conferma il recupero di materia che riguarda oltre il 70% del totale gestito;
  • la produzione totale di rifiuti urbani in Emilia-Romagna nel 2016 è stata di 2.969.293 tonnellate, corrispondente ad una produzione pro capite di 666 kg/ab;
  • nell’introduzione del rapporto si afferma “L’Emilia-Romagna vuole essere protagonista di una vera svolta green ad ampio raggio, che coinvolge tutti i settori e soggetti diversi chiamati ad un’azione corale: istituzioni pubbliche, imprese e cittadini. Una svolta che potrà dare a pieno i suoi frutti solo se accompagnata da un vero cambio culturale. Serve una nuova visione diffusa e condivisa dalle comunità, all’insegna della sostenibilità. La Regione punta a creare cultura ambientale, a sensibilizzare, informare e formare i cittadini perché siano sempre più consapevoli di quanto gli stili di vita quotidiani incidano sul futuro del pianeta”;

 

considerato che

 

  • gli impianti di incenerimento (inceneritori) attivi sul territorio regionale sono 11, dei quali 7 trattano rifiuti urbani, 1 CDR/CSS e 3 solo rifiuti speciali;
  • i rifiuti trattati in questi impianti nel 2016 ammontano a 1.231.512 t, a fronte di una capacità massima autorizzata pari a 1.261.500 t.;
  • del totale incenerito, 640.056 t sono costituite da rifiuti urbani, 351.808 t dalla frazione secca derivante dal trattamento meccanico dei rifiuti, 93.749 t da CDR, 41.231 t da rifiuti sanitari e 104.668 t da altri rifiuti speciali;
  • è necessario definire per quanto riguarda gli impianti di incenerimento, scenari di decommissioning, cioè di disattivazione progressiva degli impianti o delle singole linee di combustione, coerenti con la progressiva diminuzione di produzione del rifiuto urbano residuo regionale;
  • i tempi sono maturi per mettere la parola fine alla pratica del trattamento e trasformazione dei rifiuti ormai vecchia, antieconomica e costosa dal punto di vista della salute umana e dell’ambiente;

 

valutato che

 

  • l’art. 35 del D.L. 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni in legge n. 164/2014, prevede l’individuazione di un sistema integrato nazionale di gestione dei rifiuti urbani e assimilati mediante impianti di incenerimento ossia la possibilità che in Emilia-Romagna possano arrivare rifiuti da incenerire da altre regioni;
  • molte Regioni hanno impugnato la norma suddetta davanti alla Corte Costituzionale, oltre che davanti al TAR del Lazio;
  • è opportuno che quando sancito dal Decreto “Sblocca Italia” venga superato e la Regione Emilia-Romagna debba perseguire la linea di dismissione degli impianti di incenerimento nell’ottica di autosufficienza regionale, di gestione di prossimità dei rifiuti e di economia realmente circolare;

 

valutato inoltre che

 

  • la percentuale di Raccolta Differenziata in Emilia-Romagna si attesta intorno al 64% e potrebbe essere incrementata davanti ad un piano di dismissione progressiva degli impianti di incenerimento rifiuti. Infatti, nell’ottica dell’applicazione dell’economia circolare l’incenerimento deve essere solo residuale a fronte di un maggiore recupero e riutilizzo di materia.

 

INTERPELLA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE

 

  • se non ritengano dichiarare fallimentare il sistema di incenerimento dei rifiuti nell’ottica dell’economia circolare e i principi dettati dalla normativa comunitaria e predisporre un crono programma di dismissione progressiva degli impianti di incenerimento che metta in primo piano la gestione di prossimità dei rifiuti e la raccolta differenziata, sollecitando il governo a presentare quanto prima una proposta di legge volta a superare l’art. 35 del d.l. 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazione, in legge n. 164/2014.

 

 

La Consigliera

Giulia Gibertoni

 

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