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RISOLUZIONE

Il sottoscritto Consigliere Michele Facci;

premesso che:

• le zone collinari e montane della nostra Regione sono interessate, oramai da tempo, da una costante e progressiva diminuzione degli insediamenti abitativi, agricoli ed industriali, con conseguente inesorabile calo demografico nelle aree situate a maggior distanza dai principali centri abitati e luoghi di prevalente interesse;
• anche la Media ed Alta Valle del Reno subisce da tempo questo lento ma costante spopolamento, da imputare anche alla persistente crisi economica generale, che ha causato nel corso degli anni  la  chiusura (o il forte ridimensionamento) di numerose importanti attività produttive, come la filiera delle cartiere lungo il fiume Reno, la ex Saeco, il settore della metalmeccanica con in testa la ex DEMM, senza dimenticare l’area termale di Porretta che ha registrato ben tre procedure fallimentari nell’arco di un decennio;

considerato che:

• nonostante le difficoltà strutturali e la negativa congiuntura economica, sussistono comunque nell’area appenninica della Media ed Alta Valle del Reno diverse eccellenze imprenditoriali nel settore manifatturiero e meccanico (si pensi, tra le tante, alle aziende Piquadro, Caffitaly, Metalcastello), così come la vasta filiera dell’alimentare (il Salumificio Vitali, le tante aziende agricole e caseifici, specializzati nella promozione e valorizzazione dei prodotti locali e “a Km zero), oltre alla diffusa rete della recettività turistica, naturalmente collegata al contesto ambientale e storico di riferimento (tra le varie: la Rocchetta Mattei, il percorso escursionistico della Via degli Dei e della Linea Gotica, il parco dei Due Laghi ed il Parco del Corno alle Scale, la stazione sciistica e le rinnovate Terme di Porretta);
• in questo contesto complessivo di riferimento, di enorme potenzialità, ma assolutamente precario stante la difficile localizzazione in aree prevalentemente disagiate, la rete delle infrastrutture – stradali e ferroviarie, oltre che telematiche - diventa sempre più centrale e condizionante, ed assolutamente prioritaria nelle scelte politiche da compiersi per garantire nei territori montani, o comunque di periferia, adeguate prospettive occupazionali, ed abitative in generale;

considerato inoltre che:

• nell’anno 2008 la Regione Emilia - Romagna ha predisposto e finanziato uno studio di fattibilità, tramite l’allora Provincia di Bologna, per la realizzazione di una bretella di collegamento tra la Valle del Setta e la Valle del Reno, unendo la SS 64 Porrettana all’altezza di Vergato con l’Autostrada A1 Milano – Napoli, con l’obiettivo di potenziare il raccordo tra la Media ed Alta Valle del Reno e la principale direttrice autostradale nazionale Nord-Sud;
• la Città Metropolitana di Bologna ha provveduto ad inserire la realizzazione di detta opera all’interno delle proprie linee programmatiche del mandato 2016-2021, ritenendo il relativo progetto meritevole di attenzione, al fine di verificare la sostenibilità costi-benefici dell’opera;
• è attualmente in corso di elaborazione il PRIT Regionale, con l’obiettivo di dare una concreta risposta alle esigenze trasportistiche di tutto il territorio regionale, nell’ambito di una mobilità sempre più sostenibile, in grado di soddisfare e migliorare le necessità di collegamento tra tutti i territori;

Tutto ciò premesso e considerato

INVITA

La Giunta regionale:

• A dare seguito alle determinazioni assunte dalla Città metropolitana di Bologna, rispetto alla necessità di realizzazione della “bretella” di collegamento tra la Valle del Reno e la Valle del Setta, anche mediante l’inserimento di tale opera nel nuovo PRIT 2025 (Piano integrato dei Trasporti) in via di approvazione.

Michele Facci