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Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 8439

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Oggetto:
Testo presentato:
8439 - Interpellanza circa le azioni da porre in essere per fermare la pratica della caccia alla volpe in tana. A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

INTERPELLANZA

 

 

Premesso che

 

  • il piano di controllo della volpe 2019 – 2023 di recente approvazione da parte della Giunta regionale oltre a prevedere metodi ecologici, di cui all’art. 19, comma 2, della Legge n. 157/1992, come prioritari nell’ambito delle azioni volte al controllo numerico della volpe prevede sciaguratamente anche l’effettuazione del controllo cruento delle volpi, in particolare è previsto l’intervento alla tana da realizzarsi nelle adiacenze della tana stessa con non più di due cani specializzati per il controllo della volpe e con non meno di sei e non più di quindici coadiutori armati di fucile ad anima liscia. Il periodo interessato è 1 gennaio – 30 luglio;
  • dai grafici contenuti nel Piano suddetto indicativi dei diversi metodi di controllo utilizzati a livello regionale emerge che 25,074% del totale dei prelievi con i diversi è effettuato con l’intervento alla tana

 

 

il quadro regionale si differenzia analizzando l’utilizzo di questo metodo per territorio, è prioritario a Forlì-Cesena, Bologna, Modena e Reggio-Emilia meno praticato nei restanti territori:

 

rilevato che

 

  • la Regione Emilia-Romagna ha assunto la decisione di permettere caccia alla volpe in tana per contrastare i danni alla fauna provocati dall'attività di predazione della volpe stessa, inoltre la volpe è considerata colpevole di uccidere la fauna selvatica introdotta dai cacciatori;
  • la caccia in tana è una pratica piuttosto crudele: cani appositamente addestrati vengono fatti entrare nelle tane occupate dai cuccioli e dalle loro madri. I piccoli sono sbranati, mentre le mamme, in fuga dalla tana, trovano i fucili dei cacciatori ad attenderle.;
  • la scrivente aveva posto in evidenza durante l’iter di approvazione del Piano faunistico venatorio 2018-2023, che esso era ed è tuttora totalmente sbilanciato verso i cacciatori e si basa su dati difformi e incompleti ponendo la questione della necessaria cancellazione della parola “eradicazione” dal Piano, per gli ibridi di lupo, cancellazione accordata dalla Giunta regionale raggiungendo così un punto di legalità, che oggi viene di nuovo rimesso in discussione dalla previsione della caccia alla volpe in tana;
  • la volpe svolge un ruolo biologico estremamente importante pur essendo costantemente cacciata nel nostro paese con il pretesto dei presunti danni causati. Per molti l’unica colpa’ delle volpi è quella di essere un ‘competitor’ dei cacciatori.

 

INTERPELLA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE

 

  • se non ritenga opportuno accogliere gli inviti lanciati da molte associazioni ambientalistiche fermando con immediatezza la pratica barbara e incivile della caccia alla volpe in tana;
  • i dati reali sui danni causati dalle volpi, paragonati ai danni delle loro prede naturali, fagiani e lepri;
  • i dati della popolazione di volpi esistenti sul territorio regionale suddivisi per ambiti territoriali.

 

La Consigliere

Giulia Gibertoni

 

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