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Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 8744

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Oggetto:
Testo presentato:
8744 - Interpellanza circa le azioni da porre in essere, in merito al trasporto pubblico nelle aree montane di Cesena e di Forlì, per eliminare i disagi per l'utenza causati dall'introduzione del servizio su prenotazione. A firma del Consigliere: Bertani

Testo:

Interpellanza

 

premesso che

 

  • è di questi giorni la notizia della trasformazione del servizio di trasporto pubblico gestito da Start (società pubblica pagata da risorse pubbliche) nelle aree montane con minore utenza nel territorio cesenate e forlivese in servizio su prenotazione.
  • tale cambiamento interessa le linee 138 Cesena-Balze, la 127 Forlì-Muraglione, e la 132, Forlì-Passo della Calla;
  • in particolare, per la linea 138 il servizio su prenotazione interessa tutte le corse che da Bagno di Romagna (nuovo capolinea) vanno alle Balze, per la linea 127 interessa sei corse su dodici, da Rocca San Casciano (nuovo capolinea) al Muraglione, e per la linea 132 interessa due corse su sei, da Santa Sofia (nuovo capolinea) al Passo della Calla;
  • all’evidente disagio derivante dal consistente anticipo della prenotazione, che deve avvenire entro le ore 17:00 del giorno precedente il servizio, si aggiunge anche il costo aggiuntivo determinato dalla telefonata a un numero con prefisso 199, e tariffe che prevedono un costo a risposta da 11,88 cent a 15,00 cent di euro e tariffe da 0,30/0,60 € a minuto; occorre aggiungere che la chiamata risulterebbe preclusa ai telefoni cellulari con scheda prepagata
  • il costo ipotizzato per ogni richiesta di prenotazione potrebbe aggirarsi attorno ai 2,00 o 3,00 euro; come rimarcato dallo stesso Sindaco del Comune di Portico e San Benedetto
  • la cosa è di per sé grave, ma il disagio che devono sorbirsi i potenziali fruitori del servizio di trasporto pubblico su prenotazione, è condito anche da una beffa: infatti, chi intende prenotare la corsa deve farlo entro le 17,00 il giorno precedente (il sabato solo fino alle ore 12:30) telefonando appunto a un numero a pagamento (prefisso 199)

 

premesso inoltre che

 

  • capire chi abbia perso queste improvvide decisioni, è come aprire una matrioska, in cui all’interno ce n’è sempre un’altra di sembianze uguali, ma più piccola;
  • gli orari e il numero di corse sulle varie linee sono infatti definiti secondo un complicato intreccio di società e che sembrano scatole cinesi, pubbliche, fornite da organi decisionali e con costi connessi alla loro stessa esistenza, rendendo difficile comprendere chi abbia responsabilità o meriti o semplicemente utilità sapendo però che tutte hanno un costo;
  • la programmazione del trasporto pubblico è in capo AMR (Agenzia per la mobilità Romagnola), i cui soci sono gli enti locali romagnoli, che come si legge dal sito istituzionale ha il compito di progettare, sviluppare e coordinare i servizi di mobilità collettiva coniugando le esigenze di chi stabilisce le strategie di mobilità (Enti locali), chi usufruisce dei servizi (i cittadini) e chi li eroga (gli operatori), in un’ottica di maggior vivibilità ambientale;
  • la gestione della rete di trasporto pubblico del bacino di FORLI’-CESENA è affidata a:

-          Adriatic Transport Group (ATG) Società Consortile p.a., che svolge il servizio attraverso START Romagna S.p.A.;

-          START Romagna S.p.A., che affida circa il 30% dei servizi gestiti a ditte di trasporto private;

-          Autoservizi Gualtieri Emilio & C. Snc., di Cesena.

  • la pianificazione dei servizi e definizione degli orari compete all’Agenzia per la mobilità ATR, a suo tempo confluita in AMR;
  • ovunque società interamente o largamente pubbliche, politica onnipresente, ma poco incisiva, se non evanescente; una politica che COSTA, ma che non CONTA, una politica da call center, visto che l’199 ha sostituito la possibilità di parlare con responsabili e decisori;
  • Il risultato è quello di soluzioni costose per gli utenti più deboli e tali da rendere ogni giorno che passa più debole anche il territorio, favorendo soluzioni di mobilità inquinanti e distanti dall’idea di trasporto pubblico;

 

Considerato che

 

  • Al di là delle ingiustificabili riduzioni del numero di corse sarebbe comunque semplice e privo di costi per gli utenti permettere di utilizzare applicazioni di messaggistica come WhatsApp, SMS,  le applicazioni quali Roger, o semplicemente un numero non a pagamento, senza che ci siano particolari aggravi di coto per il gestore, per prenotare la fermata

 

interpella la Giunta regionale per sapere

 

cosa intenda fare per ovviare:

 

  • all’incredibile decisone di ricorrere a un servizio di prenotazione con costi aggiuntivi, elevati e irraggiungibili da alcune utenze telefoniche;
  • alla gestione del servizio di Tpl solo su prenotazione per alcune aree montane periferiche;
  • alla frammentazione delle società e strutture impegnate nelle diverse funzioni del sistema di TPL, annullando la possibilità per i cittadini ed i loro rappresentanti di interloquire efficacemente con chi gestisce il servizio.

 

 

I Consiglieri

Andrea Bertani

 

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