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Legislatura X - Atto ispettivo ogg. n. 8851

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Oggetto:
Testo presentato:
8851 - Interpellanza circa le azioni da attuare per preservare la ex Colonia montana di Monfestino, di proprietà della Regione Emilia-Romagna e sita nel comune di Serramazzoni (MO). A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

Interpellanza a risposta orale in Aula

 

 

Visti

 

  • il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante “Codice dei beni culturali e del paesaggio;
  • il decreto n. 504, del 2 dicembre 2005, con cui la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara ha apposto il vincolo di tutela architettonica all’ex Colonia Montana di Monfestino in Comune di Serramazzoni (MO);

 

premesso che

 

  • la ex Colonia Montana di Monfestino, un bene immobile divenuto di proprietà della Regione Emilia-Romagna, ai sensi della legge n. 764, del 18 novembre 1975, sito in provincia Modena, nel Comune di Serramazzoni, in località Monfestino, versa, ormai da molti anni, in una situazione di grave degrado che interessa sia gli ambienti interni che quelli esterni, e che pregiudica le stesse strutture edilizie;
  • il complesso immobiliare è così descritto nel sito del Comune di Serramazzoni: “la Colonia montana “Danilo Barbieri” di Monfestino fu costruita, negli anni 1935-1937. L’interno dell’ edificio prevedeva: al piano terra, due ampie sale adibite a refettori, un salone per le proiezioni cinematografiche, una biblioteca, l’infermeria, l’ufficio di direzione, una spaziosa cucina ed alcuni ambienti destinati a dispense viveri e magazzini; ai due piani superiori, quattro camerate con trecentocinquanta letti, alcuni ambienti adibiti a servizi igienici con docce e lunghi lavandini ed una terrazza per le cure elioterapiche; al quarto piano, il guardaroba, la stireria, le camerette del personale con relativi servizi ed una terrazza. All’esterno si potevano ammirare le vette dell’Appennino, la sottostante pianura e sino alle lontane e bianche cime delle Alpi. Infine, vasti spazi cortilivi ed un campo di calcio.”, inoltre, all’interno sono presenti delle tempere murali eseguite dall’artista Mario Molinari nel secondo dopoguerra;
  • la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara con autorizzazione n. 637, dell’11 aprile 2006, ha autorizzato l’alienazione del complesso dell’ex Colonia Montana di Monfestino in Comune di Serramazzoni individuando le prescrizioni per il recupero architettonico e la futura destinazione d’uso escludendo la suddivisione degli spazi interni in mini appartamenti e le destinazioni commerciali e industriali;

 

considerato che

 

  • la Regione Emilia-Romagna ha inserito la struttura, da anni, all’interno del piano di dismissioni ma le aste (quattro a cavallo degli anni 2007-2009) sono andate tutte deserte, probabilmente sia a causa costo richiesto, si partiva da 1.311.800,52 euro (importo ribassato poi del 15%) si a per lo stato di fatto del complesso, sia per i vincoli esistenti;
  • negli anni 2003 – 2004 poiché erano “state rilevate alcune gravi problematiche riguardanti principalmente la pubblica incolumità e più in particolare le innumerevoli cadute dall’alto di vetri provenienti dagli infissi esterni, parziali cedimenti dei cornicioni perimetrali, crolli di parti di strutture dei coperti e dei solai interni e non ultimo evidenti segni di distacco e cedimento strutturale della porzione terminale dell’ala rivolta verso Sud con conseguente pericolo per le persone che possano avvicinarsi od entrare abusivamente nel predetto complesso immobiliare,” sono stati eseguiti sulla struttura, da parte della Regione Emilia Romagna, dei lavori per “la necessità di provvedere all’asportazione di tutte le parti cadenti e pericolose, nonché al tamponamento di tutte le finestrature e al miglioramento e completamento delle necessarie recinzioni rivolte anche all’impedimento della viabilità interna privata e quale antintrusione nel fabbricato, anche nei riguardi del vasto e pericoloso cortile interno, nonché per i fabbricati minori ivi esistenti”, nonché per “la necessità di provvedere al consolidamento, puntellamento permanente di solai e strutture ed impermeabilizzazione di porzioni della copertura in tegole marsigliesi anche a salvaguardia della sottostante struttura portante in legno già danneggiata dall’acqua, nonché l’asportazione di tutte le parti già cadenti e quelle considerate pericolose”;

 

evidenziato che

 

  • ne’ i contatti avuti a suo tempo con l’amministrazione comunale di Serramazzoni, ne’ quelli con una associazione che si era detta interessata hanno portato qualche frutto, ma per la tipologia del bene la destinazione pubblica, se non nella proprietà quanto meno nell’utilizzo, appare la scelta più consona alla tipologia del bene;
  • il complesso è stato inserito dal Fondo Ambiente Italiano – FAI nella lista “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare.

 

Interpella la Giunta regionale e l’assessore competente

per sapere:

 

  • quale sia lo stato attuale del complesso e se non ritenga indifferibile ed urgente effettuare quegli interventi necessari affinché, in attesa di trovare una nuova possibilità di utilizzazione del bene, ne sia preservata l’integrità, sia interna che esterna, inoltre, se non ritenga utile riaprire il confronto con i possibili soggetti, a partire dall’amministrazione comunale di Serramazzoni, ma non escludendo nemmeno soggetti privati quali, a solo titolo di esempio le fondazioni, che possano essere interessati alla struttura ed alla sua utilizzazione, eventualmente, concorrendo, anche economicamente, al suo ripristino, come già avvenuto in circostanze simili.

 

 

Il Consigliere

(Giulia Gibertoni)

 

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