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Legislatura X- Atto di indirizzo politico ogg. n. 951

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta ad adottare provvedimenti in merito alle prestazioni sociali agevolate regionali subordinate alla presentazione dell'ISEE rideterminando le soglie di accesso ai contributi relativi alla eliminazione ed al superamento delle barriere architettoniche ed esentando i disabili gravi dalla presentazione della dichiarazione della situazione economica per l'accesso a interventi socio-sanitari volti ad alleviare la loro condizione. (13 07 15) A firma della Consigliera: Piccinini

Testo:

 

RISOLUZIONE

 

Oggetto: Risoluzione abbattimento barriere architettoniche adeguamento “Nuovo ISEE”

 

Premesso che

 

  • per l’abbattimento delle barriere architettoniche esistono contributi previsti dalla Legge 13/89, per effettuare interventi finalizzate al superamento e/o alla eliminazione di barriere architettoniche, in edifici privati all’interno degli appartamenti o nelle parti comuni dello stabile;
  • da marzo 2014 nella Regione Emilia-Romagna, presentando la domanda, si entrerà automaticamente in due graduatorie “parallele”:
  • una nazionale, finanziata con fondi nazionali, secondo i criteri previsti dalla legge 13/89 (invalidità totale o parziale e data di presentazione della domanda);
  • una regionale, finanziata con fondi regionali, secondo i criteri della invalidità totale o parziale (come per la legge 13/89) e del valore ISEE del nucleo famigliare della persona con disabilità;
  • per richiedere diversi contributi, tra cui quelli per l’abbattimento delle barriere architettoniche, e prestazioni sociali agevolate o servizi assistenziali occorre che la persona con disabilità presenti L’ISEE Indicatore della Situazione Economica del nucleo familiare, in particolare per:
  • Assegno di maternità
  • Assegno di cura
  • Riduzione delle tasse d'iscrizione all'università e corsi post-laurea
  • Riduzione del canone d'abbonamento telefonico
  • Agevolazioni sulla fornitura di acqua potabile
  • Contributo sperimentale gas
  • Contributo per l'integrazione del canone d'affitto
  • Accesso alla graduatoria aperta per l'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica
  • Accesso alla graduatoria aperta per l'assegnazione di alloggi a canone calmierato
  • Definizione del canone di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica
  • Family Card per 3 figli minori
  • Contributo per l'acquisto e l'adattamento di veicoli privati destinati a disabili ( Bando L. Reg. 29/97 art.9 )
  • Contributo per l'acquisto di attrezzature e di altri interventi che favoriscano la permanenza nella propria abitazione delle persone disabili gravi
  • Iscrizione agli asili nido e assegno voucher
  • Fornitura gratuita totale o parziale dei libri di testo
  • Contributo in luogo della refezione scolastica
  • Tariffe agevolate del servizio di refezione e dei servizi integrativi per la scuola d'infanzia, primaria e secondaria
  • Servizio Nido Casa
  • lo scorso 24 Gennaio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 Dicembre 2013 n. 159 recante il “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione ed i campi di applicazione dell’Indicatore della Situazione economica equivalente (ISEE)“, da tutti conosciuto anche come “Nuovo Isee”, o impropriamente detto dagli organi di stampa come Riccometro;
  • l’Isee di recente approvazione da parte del governo si calcola sommando alla complessiva situazione reddituale del nucleo familiare del richiedente (Indicatore Situazione Reddituale) il 20% della situazione patrimoniale mobiliare ed immobiliare (indicatore Situazione Patrimoniale) dello stesso e dei suoi familiari, il risultato ottenuto (ISE) deve poi essere suddiviso per l’indice indicato nella tabella di equivalenza, determinando come risultato finale l’ISEE;
  • con tale nuovo indicatore si computeranno per ciascun componente il nucleo familiare, oltre i redditi soggetti ad Irpef ed i redditi agrari e quelli soggetti ad Irap, anche le somme esenti da imposizione fiscale;
  • di conseguenza si avrà quindi che l’Indicatore della Situazione Reddituale, come sopra individuato, può assumere un valore significativamente maggiore per tutti i nuclei famigliari, e a maggior ragione per tutti quelli che al loro interno hanno una persona con disabilità, andando così a comportare una maggiorazione del valore Isee finale;
  • per le persone affette da disabilità, il computo finale dell’ISR viene comunque ridimensionato dal sistema di detrazioni previsto dall’art. 4 del D.P.C.M.; tuttavia bisogna segnalare che le franchigie previste non sono da sole sufficienti a garantire la persona dalla possibilità di perdere le agevolazioni richieste con tale strumento;

 

considerato che

 

  • “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” secondo il dettato dell’art. 3 della Costituzione;
  • a seguito di ricorsi avanzati il “Nuovo Isee” è Stato annullato, in alcune parti, dal Tribunale Amministrativo del Lazio, con tre sentenze del 11 febbraio 2015 (Sez. I, n. 2454/15, n. 2458/15 e n. 2459/15). In particolare sono state cassate alcune norme che modificavano la base di calcolo dell’ISEE per le prestazioni agevolate di natura socio-sanitaria;
  • Il TAR Lazio ha escluso che, per queste prestazioni, possano essere computati nel calcolo dell'ISEE i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche non imponibili ai fini IRPEF (fra cui indennità di accompagnamento, pensione sociale, pensione di invalidità, indennità e assegni riservati agli invalidi civili, ciechi, sordi ecc.) poiché' non costituiscono reddito, incremento di ricchezza, ma sono emolumenti riconosciuti e corrisposti per aiutare l'utenza a far fronte economicamente a situazioni di disabilità e fragilità.
  • la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha annunciato di aver presentato appello al Consiglio di Stato, chiedendo che in attesa della decisione definitiva sospenda l’esecutività delle suddette sentenze;
  • con la mancata esecuzione delle sentenze in attesa di una pronuncia del Consiglio di Stato, il “problema dell'ISEE” - che per i Comuni rischia di essere una questione di non poco conto - viene nel frattempo addossato agli utenti che si vedono negare prestazioni, contributi e una certificazione legalmente idonee della loro situazione economica;
  • nonostante le impugnative in essere, in base al DPCM n. 159 del 2013, gli enti che disciplinano l’erogazione delle prestazioni sociali agevolate (Regioni, Comuni, Università, ecc.) devono emanare gli atti anche normativi necessari all’erogazione delle nuove prestazioni in conformità con le disposizioni del nuovo decreto; e questo significa che dovranno fissare le nuove soglie di accesso alle prestazioni sociali;

 

rilevato che

 

  • il Nuovo ISEE determina un ampliamento della base reddituale e patrimoniale, e ritenendo opportuno che i limiti dettati dagli enti erogatori debbano essere rivisti verso l’alto per non comportare un ingiusta esclusione dall’erogazione per chi fino ad ora ne ha avuto diritto;
  • esistono in Italia esempi di amministrazioni, che hanno previsto che per le persone con disabilità gravi siano esentati dalla presentazione dell’ISEE per l’accesso alle prestazioni;

 

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna

impegna la Giunta regionale e l’Assessore competente

 

  • di adottare provvedimenti in merito alle prestazioni sociali agevolate di competenza regionale il cui accesso è subordinato alla presentazione dell’ISEE, così come riformulato dal governo
  • In particolare:
  • di rideterminare le soglie di accesso ai contributi per effettuare interventi finalizzate al superamento e/o alla eliminazione di barriere architettoniche, in edifici privati all’interno degli appartamenti o nelle parti comuni dello stabile e  alle prestazioni sociali agevolate affinché le persone con disabilità e le meno abbienti non siano ingiustamente escluse dalla possibilità di continuare ad usufruire di quei servizi che sono essenziali per il mantenimento di uno stile di vita dignitoso;
  • di valutare per le persone portatrici di disabilità grave l’introduzione dell’esenzione dalla presentazione della dichiarazione della situazione economica per l’accesso agli interventi sanitarie e socio sanitari finalizzati ad alleviare la condizione di disabilità e l’esenzione dai relativi costi;
  • di sensibilizzare i Comuni ad adottare provvedimenti di loro competenza analoghi per la rideterminando le soglie di accesso affinché le persone con disabilità e le meno abbienti non siano ingiustamente escluse dalla possibilità di continuare ad usufruire di quei servizi che sono essenziali per il mantenimento di uno stile di vita dignitoso.

 

Silvia Piccinini

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