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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 663

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Oggetto:
Testo presentato:
663 - Interpellanza circa i possibili interventi per fronteggiare la crisi del settore wedding (matrimoni ed eventi correlati) tra i settori economici più colpiti dalla pandemia Coronavirus. A firma dei Consiglieri: Pigoni, Bondavalli

Testo:

Interpellanza

 

Premesso che

 

  • Quello dei matrimoni e degli eventi correlati è un settore che ogni anno fattura 40 miliardi, di cui circa 600 milioni per abiti da sposa e cerimonia, 440 milioni per il cosiddetto destination wedding, 400 milioni per fotografi e video maker.
  • Il settore del wedding è uno dei settori economici più colpiti dalla pandemia Coronavirus. Il rinvio, soprattutto dei matrimoni, ha generato una paralisi totale nell’organizzazione degli eventi e la crisi penalizza un’ampia platea di figure professionali: organizzatori di eventi, staff che si occupano delle location scelte dagli sposi per il ricevimento, cuochi, camerieri, fotografi, parrucchieri, estetisti, fioristi, musicisti. Si tratta di lavoratori, spesso stagionali, che in buona parte sono esclusi dagli aiuti e dagli ammortizzatori previsti dal governo.
  • Il lockdown ha fermato un intero settore nazionale che organizza circa 195mila matrimoni l’anno, 10mila destination wedding, un incalcolabile numero di eventi pubblici e privati, più di 50mila imprese interessate e 250mila persone coinvolte;
  • Si tratta di uno dei settori tra i più penalizzati perché è stato il primo ad essere totalmente fermato dal lockdown a seguito del divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati, si rileva che ben 67mila matrimoni sono stati annullati e rinviati al 2021.
  • Il 90% delle cerimonie sono state rinviate al 2021 e ciò comporterà un mancato guadagno delle attività che non potranno saldare gli investimenti fatti, col rischio concreto di determinare un tracollo economico enorme.
  • Si calcolano perdite che oscillano tra l’85% e il 100% del fatturato rispetto all’anno scorso.
  • In queste settimane sono state raccolte cinquemila firme, anche da parte dei più prestigiosi brand nazionali della produzione di abiti da sposa, che chiedono di ripartire in sicurezza.

 

Tutto ciò premesso interpella la Giunta Regionale per sapere

 

  • quale sia la sua opinione in merito e quali interventi si possano mettere in campo insieme allo Stato per fronteggiare la crisi del settore;
  • se intenda impegnarsi per la costituzione di un tavolo nazionale a sostegno di queste attività, di concerto con le altre regioni e con la regia dello Stato;
  • se siano previsti strumenti per garantire tutele e sicurezza a questi professionisti;
  • se siano previsti per il 2020 sgravi fiscali o contributi a fondo perduto.

 

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